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PORTA NORD DELLA CITTÀ INGRESSO AUTOSTRADALE Paola Misino, RDM Studio L’intervento proposto è situato all’interno di un importante nodo infrastrutturale a nord di Parma, compreso tra l’autostrada A1 Milano-Roma-Napoli e la Strada Provinciale n. 343 Parma-Colorno. Le caratteristiche del sito sono fortemente marcate dalla struttura viaria e risentono della presenza preponderante del casello autostrada- le che impone un uso dell’area prevalentemente carrabile. L’asse della provinciale verso Colorno (Via Ra- stelli) che connette la zona nord con il centro di Parma, taglia in due il grande nodo viario formando una barriera fisica e visiva, a causa dell’imponen- te terrapieno, verso la località residenziale “Case Nuove”; la rotatoria accoglie così due fronti distinti di cui quello più urbano su via San Leonardo ospi- ta il progetto avviato dal Comune di biocompensa- zione, mentre l’altro, più spoglio, verso il casello, diviene oggetto del presente progetto preliminare. Le presenze che costruiscono l’area sono con- nesse all’infrastruttura e creano un’interfaccia fun- zionale con la città: il parcheggio di interscambio, il capolinea dell’autobus verso il centro, il tessuto industriale, i fabbricati di smistamento delle merci e della piccola/media industria caratterizzati prin- cipalmente dalla presenza di concessionarie auto. A questo paesaggio, simile a molte aree in prossimità dei caselli autostradali, si sovrappongo- no, come “isole”, alcune poche permanenze delle case agricole familiari. Lungo via Rastelli, l’Amministrazione ha in previsione di ampliare il parcheggio di scambio Nord che diverrà di circa 25.000 mq; questo po- tenziamento potrà innescare un processo di rea- lizzazioni di servizi utili a vivere l’area come mo- mento di sosta, ripensando anche la collocazione strategica del capolinea e fermata degli autobus verso il centro di Parma (linea 13 e linea 2) e la partenza della pista ciclabile verso Parma. L’area presa in considerazione per il progetto preliminare, è di proprietà comunale. È divisa in due rami distinti posti perpendico- larmente: Il primo ramo confina con la carreggiata di destra dell’uscita del casello autostradale per 150 metri, mentre il secondo ramo, si attesta per 350 sull’area frontale al casello, attigua all’asse di via Colorno, prevalentemente costituita da ter- rapieno. Descrizione dell’intervento Lo snodo infrastrutturale dell’uscita dell’Au- tostrada A1 se per certi versi impone la fruizione libro qualità urbana 2a versione.indd 167 11/01/11 15:42

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PorTa nord deLLa CiTTÀingreSSo auToSTradaLePaola Misino, RDM Studio

L’intervento proposto è situato all’interno di un importante nodo infrastrutturale a nord di Parma, compreso tra l’autostrada A1 Milano-Roma-Napoli e la Strada Provinciale n. 343 Parma-Colorno.

Le caratteristiche del sito sono fortemente marcate dalla struttura viaria e risentono della presenza preponderante del casello autostrada-le che impone un uso dell’area prevalentemente carrabile.

L’asse della provinciale verso Colorno (Via Ra-stelli) che connette la zona nord con il centro di Parma, taglia in due il grande nodo viario formando una barriera fisica e visiva, a causa dell’imponen-te terrapieno, verso la località residenziale “Case Nuove”; la rotatoria accoglie così due fronti distinti di cui quello più urbano su via San Leonardo ospi-ta il progetto avviato dal Comune di biocompensa-zione, mentre l’altro, più spoglio, verso il casello, diviene oggetto del presente progetto preliminare.

Le presenze che costruiscono l’area sono con-nesse all’infrastruttura e creano un’interfaccia fun-zionale con la città: il parcheggio di interscambio, il capolinea dell’autobus verso il centro, il tessuto industriale, i fabbricati di smistamento delle merci e della piccola/media industria caratterizzati prin-cipalmente dalla presenza di concessionarie auto.

A questo paesaggio, simile a molte aree in prossimità dei caselli autostradali, si sovrappongo-no, come “isole”, alcune poche permanenze delle case agricole familiari.

Lungo via Rastelli, l’Amministrazione ha in previsione di ampliare il parcheggio di scambio Nord che diverrà di circa 25.000 mq; questo po-tenziamento potrà innescare un processo di rea-lizzazioni di servizi utili a vivere l’area come mo-mento di sosta, ripensando anche la collocazione strategica del capolinea e fermata degli autobus verso il centro di Parma (linea 13 e linea 2) e la partenza della pista ciclabile verso Parma.

L’area presa in considerazione per il progetto preliminare, è di proprietà comunale.

È divisa in due rami distinti posti perpendico-larmente: Il primo ramo confina con la carreggiata di destra dell’uscita del casello autostradale per 150 metri, mentre il secondo ramo, si attesta per 350 sull’area frontale al casello, attigua all’asse di via Colorno, prevalentemente costituita da ter-rapieno.

Descrizione dell’interventoLo snodo infrastrutturale dell’uscita dell’Au-

tostrada A1 se per certi versi impone la fruizione

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Cento proposte per lo spazio pubblico168

dello spazio esclusivamente dagli autoveicoli, rap-presenta comunque un importante valore simbo-lico di porta di accesso che connette Parma con Milano-Bologna-Roma-Napoli; per questo motivo l’Amministrazione ha ritenuto opportuno riquali-ficare l’immagine che si ha entrando dal casello autostradale, ponendo come dato di programma del progetto la sottrazione dalla vista di quegli ele-menti, come il grande parcheggio, che potessero incidere sostanzialmente sulla qualità del sito.

Il tema principale del progetto dunque si fonda sul tema percettivo da un punto di vista dinamico, qual è il movimento del veicolo a ve-locità differenti, pensando al visitatore che, ar-rivando dal casello, possa essere sollecitato da una serie di input di benvenuto attraverso l’evo-cazione delle permanenze storico/culturali della città, le ricchezze produttive del territorio e gli eventi in corso.

L’orientamento della vista è guidato attraverso un sistema di quinte che nasconda il paesaggio de-

gradato e che nello stesso tempo faccia da suppor-to attrattivo alle informazioni sulla città di Parma: arrivando dall’A1, la parte industriale, i parcheggi dei tir-rimorchi vengono esclusi dalla prima vista dell’accesso alla città mentre la strada provinciale (SP343 Parma-Colorno) diventa lo sfondo evocati-vo della città di Parma, la porta simbolica.

Il sistema si compone di due braccia: il primo, sulla destra oltre il casello, ha più la funzione di indirizzare lo sguardo e di nascondere il paesaggio retrostante sul parcheggio e le industrie; il secondo è l’elemento di fondo perpendicolare appoggiato sul terrapieno della Strada Provinciale N. 343 e accoglie le info sulla città. La conclusione dell’in-tero sistema riconnette le quinte con l’area del par-cheggio di scambio attraverso una copertura ponte a cui è appesa la infobox, sul lato dell’entrata a Via Rastelli.

Struttura del sistema delle quinteLe quinte raccontano su due piani diversi il

patrimonio storico della città e il patrimonio pro-duttivo: si compongono di una struttura modulare autoportante con passo di 5 metri collegata da un cordolo di fondazione in calcestruzzo, affondato nel terreno.

Su tale struttura puntuale si appoggiano i pannelli di lamiera forata, alternati a pannelli in grigliato regolare che fanno da supporto alla vege-tazione rampicante.

Il sistema è organizzato in tre tipologie differenti:- I pannelli delle permanenze (lo stemma della

Città, la sagoma di Giuseppe Verdi, il profilo del battistero…) sono organizzati su un unico piano

SEZI

ON

E 01

Strada Provinciale

Stra

daTr

aver

sant

e Lu

po

Casello AutostradalePARMA NORD

Via San Leonardo Via

Car

uscita

ingressi

Parcheggio scambiatore Nord

Via San Leonardo

Via Otello Ghillani

BUS

Stop

Chiosco Caffè InfopointBike-station

area parcheggiomezzi di trasporto, tir e rimorchi

Steack-housein costruzione

Aziende noleggiotir e semi-rimorchi

Aziende meccaniche

Concessionarieautomobilistiche

Aziende di abbigliamentoDistributoredi carburante

casali agricoli

Via San LeonardoDirezione:- Parma- Tangenziale Nord

area parcheggio mezzi ANAS

Punto BLU

Esposizionetir e semi-rimorchi

N° 343R Parma - Colorno

Concessionarieautomobilistiche

impiantocarburantein previsione

Via Rastelli - Via EuropaDirezione:- Uscita N.6 Tangenziale Nord- Centro Sportivo- Stadio Rugby- Centro Torri

casale privato

Parcheggio Tir

SEZI

ON

E 02

SEZI

ON

E 03

SEZIONE 05

SEZIONE 06

SEZIONE 07

N

SEZIONE 04

0 50 m2510 205 30 40

Scala 1:500

PROFILO_0

1

PROFILO_02

ArchitettiPaola V. Dell'Aira, Paola Misino,Martino Ruggieri, Piergiorgio Troiano

PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA:

1:500

SCALA: TAVOLA:

COMMITTENTE:

OGGETTO:

ELABORATO:

Strada Repubblica 1, 43121 Parma

COMUNE DI PARMA

STUDIO DI PROGETTAZIONEINCARICATO:

PROGETTO PRELIMINARERiqualificazione Area Parcheggio Nord e Porta della Città

RDMstudio Studio Associato di Architettura Dell'Aira P.V. Misino P.

COMMITTENTE:

COMUNE DI PARMAAgenzia Qualità Urbana

Arch. Paolo Conforti

SINDACO:

Dott. Pietro Vignali

MANDATARIO per RDMstudio:

Arch. Paola Misino

Comune di Parma - Agenzia Qualità Urbana

COORDINAMENTO PER LA SICUREZZA:

Arch. Claudio Nurchis

COLLABORATORI:

Simone Arconi, Giulia Ciuchi,Samanta Cacalloro

Arch. Dario Naddeo

DIRIGENTESERVIZIO QUALITA' URBANA E ARCHITETTONICA:

RESPONSABILEAGENZIA QUALITA' URBANA E ARCHITETTONICA:

Piazza A. Mancini, 4 - H/14 00196 ROMA Tel. 0697605911 - Fax 06.96527312 - [email protected]

Tav.05

DATA DI CONSEGNA: 31.05.2010

Profilo 01 - Profilo 02PLANIMETRIA DI PROGETTO

TF.01

TF.02

TF.03/a

TF.03/b

TF.05

TF.04

TF.06

TF.07

TF.08

TF.09

TF.10

TF.11

TF.12

TF.13

30,00

70,0

0

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0

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135,

00

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50,00

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14,0

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Profilo 01 - Vista dal casello autostradale Parma Nord

Pianta progettuale.

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Capitolo 3 - Porta nord della città 169

di lamiera, con le sagome dei disegni ricavate at-traverso la variazione dei diametri delle forature.

- I pannelli dei marchi produttivi sono realizzati in aggetto rispetto alla struttura, su doppio strato con foratura regolare, dove nel mezzo (pannello san-dwich) viene inserita la sagoma del logo, realizzata in PVC per esterno, sostenuta da un opportuno te-laio; il disegno della sagoma emerge per contrasto con la luce retrostante (naturale di giorno e artifi-ciale la sera).Il logo è facilmente sostituibile attra-verso il telaio apribile della lamiera in primo piano.

- I pannelli della vegetazione, sono realizzati sulla struttura portante dell’intero sistema, con pan-nello semplice in griglia metallica zincata per la crescita della pianta rampicante. L’essenza ido-nea ad una resistenza nel tempo con un livello di manutenzione medio/basso potrà essere della famiglia delle Hedere s.p.p.l. che garantisce una presa rapida e una massa idonea alla situazione.

Le quinte sono sagomate su altezze irregolari date da diversi scorci prospettici, così da accom-pagnare il dinamismo del nodo infrastrutturale.

Viste del progetto.

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Cento proposte per lo spazio pubblico170

Viste del progetto.

Gruppo di progettazione

RDM Studio Architetti

Paola Misino - architetto

Paola Veronica Dell’Aira - architetto

Martino Ruggeri - architetto

Simone Arconi (collaboratore) - laureando in Scienze dell’architettura

Giulia Ciuchi (collaboratrice) - laureanda in Scienze dell’architettura

Samanta Cacalloro (collaboratrice) - laureando in Scienze dell’architettura

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PiaZZaLe rondaniArchitetti Associati Giandebiaggi & Mora

Il progetto di riqualificazione nasce sempre da un’attenta analisi dell’esistente, dalla valuta-zione di ciò che permane, dalla consistenza archi-tettonica alle funzioni antropiche in essere in quel-la determinata porzione urbana. Le caratteristiche fisiche e funzionali, le specificità relazionali, lo stato di conservazione degli elementi, i valori degli stessi elementi costituenti, pongono i tracciati re-golatori del progetto.

Nel caso di P.le Rondani, gli elementi fisici caratterizzanti sono la forma trapezoidale determi-nata dal posizionamento degli edifici aperti verso il ponte Caprazucca e quindi verso il torrente, l’im-manente profilo della scuola Romagnosi con l’in-gresso principale della scuola media Parmigianino, il margine estremo dell’ex convento di S.ta Maria del Tempio, oggi destinato a liceo scientifico, gli edifici variegati che dal convento di S.ta Caterina si dislocano fino al ponte, vicino al quale si dispo-ne un improprio volume condominiale degli anni sessanta direttamente attestante il torrente. E poi il piazzale, in cui si possono rilevare due zone principali in cui lo stesso è suddiviso: verso ovest una fitta piantumazione con sottostanti panchine in cemento senza peraltro percorsi pedonali che permettano l’ingresso nel verde, e la totale assenza di prato, determinata proprio dall’assenza di luce

oltrepassante la fitta vegetazione; verso est invece la piazza si caratterizza dalla presenza del monu-mento alle Barricate, evento caratterizzante della storia urbana del luogo e dell’Oltretorrente in ge-nerale. Si tratta quindi di una porzione importante della città che si apre verso il torrente e verso la città riflessa, come elemento aperto di percezio-ne e quindi di fruizione, almeno potenzialmente. Purtroppo il distacco della porzione a “verde” da-gli edifici limitrofi, con le strade che circondano tale spazio, ha interrotto i rapporti funzionali sia con le importanti destinazioni pubbliche limitrofe, sia con i residenti che non riescono a scavalca-re, anche percettivamente, l’ininterrotto cordone di auto parcheggiate ai margini impedendone una fruizione diretta. Il cattivo stato conservativo della vegetazione e del monumento, nonché la mancanza di percorsi pedonali mediani che consentano un at-traversamento effettivo del verde, fanno si che non si usufruisca del piazzale e gli utenti si limitino a circumnavigare tale spazio senza quasi accorgersi della sua esistenza. È da notare in merito, il di-stacco tra l’edificio del Romagnosi, dai cui percorsi provengono centinaia di studenti delle diverse scuo-le superiori, e l’area “verde” dovuta ad un allarga-mento ingiustificato del percorso stradale asfaltato che in tale parte rende difficile e soprattutto non

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Cento proposte per lo spazio pubblico172

Pianta progettuale.

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Capitolo 3 - Piazzale Rondani 173

spontaneo l’attraversamento pedonale, favorendo il fenomeno del “girare attorno” anziché del “pene-trare”. Nelle ore pomeridiane e soprattutto serali, l’assenza di illuminazione adeguata fa percepire il tutto come un grande parcheggio, senza che ciò av-venga realmente, essendo visibili solo le tante auto parcheggiate ai bordi.

Il progetto quindi, al fine di restituire alla fruibilità pubblica l’interno del piazzale, interviene sulla “cucitura” dello spazio pedonale con l’edifi-cio destinato alla scuola Romagnosi/Parmigianino esistente, annullando il tratto di strada che li di-vide e creando percorsi che permettano di vivere questi spazi nella loro totalità. L’unione di queste due polarità, ora divise dalla viabilità stradale, crea un unico spazio pedonale, reso completamente permeabile da una ricca maglia di percorsi che lo suddividono in diverse aree tematiche.

Al posto dell’ampio slargo asfaltato si genera in tal modo una vasta superficie pedonale attrezzata con funzioni tecnologiche e multimediali, che va in-contro al gusto e alle esigenze di una utenza giovane alla quale è indirizzata l’area stessa. Trattasi di un parco artificiale ove più semplice e più rapida sia la connessione ad internet, con la presenza di alimen-tazione alla rete per facilitare l’uso e la ricarica di PC portatili e notebook. Tale “Parco” con la sua dota-zione multimediale-tecnologica si caratterizza come un luogo di ritrovo e sosta per tutti ma in particolare per i più giovani, essendo previste numerose sedute luminose (calcestruzzo con inerti in fibra ottica) che formano con la loro disposizione geometrica sparsa, tanti possibili cortili con corpi illuminanti a guisa di albero (Fontana arte), per tanti momenti di incontro e confronto supportati dalla comunicazione digitale, di cui gli utenti previsti sono portatori esperti.

Due aste composte da lunghe panchine mono-litiche con schienale, utili ad un’utenza più anziana, diventano il margine dell’intero ed unico spazio urba-no pedonale, limitando la percezione dei due spazi di sosta veicolare: uno, verso le scuole Parmigianino e Romagnosi, per motorini e biciclette; l’altro, verso il muro di recinzione dell’ex convento di Santa Maria del Tempio, per l’ampliamento della zona a parcheg-gio. Grazie al nuovo progetto infatti, non solo si mi-gliora la vivibilità della piazza a livello pedonale, ma particolare riguardo è stato tenuto circa la viabilità e la sosta delle autovetture. La pedonalizzazione di via U. Benassi nel tratto passante per P.le Rondani, oltre a migliorare la sicurezza per gli utenti del ples-so scolastico, va ad eliminare un pericoloso incrocio in prossimità del ponte Caprazucca, dove nello stato

Sezioni del progetto preliminare.

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Cento proposte per lo spazio pubblico174

attuale è stato suddiviso in carreggiate dalla segna-letica orizzontale, per ovviare alla scarsa visibilità in prossimità dell’immissione in viale Maria Luigia, spe-cialmente nelle ore di maggiore traffico in relazione agli orari scolastici. In secondo luogo è stata di fatto quasi mantenuta anche la disponibilità di posti auto con la nuova localizzazione di un ampia area a par-cheggio nel margine sud ovest del piazzale. Tale inse-rimento va a sopperire e superare le quantità di posti auto sacrificati nella pedonalizzazione del prosegui-mento di via Umberto Benassi (la viabilità esistente verso il ponte sarebbe indirizzata sul proseguimen-to di B.go Caterina che, allargato, diverrebbe a due corsie), solo trovando loro una diversa e più consona collocazione dotata di pavimentazione drenante. Il nuovo progetto valorizza ulteriormente l’importante preesistenza del monumento alle Barricate diventato luogo ideale per l’incontro e il racconto degli eventi

storici avvenuti nella città nel periodo della Resisten-za, per le classi delle scuole parmigiane. L’area inter-na circoscritta dai tre monumenti si presta, una volta connessa alla pedonalizzazione, a lezioni all’aperto su tali argomenti, così come era stata pensata, dive-nendo l’elemento cerniera di tutto il sistema, che ha nei giovani, nell’educazione e nella comunicazione contemporanea multimediale gli elementi trainanti delle funzioni d’uso previste, vicine e connesse ai luoghi simbolo della formazione scolastica superiore.

Viste del progetto.

Gruppo di progettazione

Paolo Giandebiaggi - architetto Gianluca Mora - architetto

Viste del progetto.

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iL SiSTema di Via BiXio - Via CoSTiTuenTeprogetto preliminareTstudio, Guendalina Salimei, Marcello Carzedda, Silvia Settimj

“Quattro ‘passi’ per Via Bixio”Le vicende storiche di via Bixio sono fortemen-

te radicate nel tessuto viario della città storica: il suo tracciato coincide nella parte iniziale con quel-la porzione di territorio urbano così densamente carico di memoria detto “Co’ di Ponte” (Capo di Ponte), nel quale sono stati rinvenuti reperti ce-ramici e caratteri urbanistici riferibili per analogia agli insediamenti celtici.

Il ponte tardo romano detto di pietra (i cui re-sti sono tutt’ora visibili al di sotto dell’attuale li-vello della strada in prossimità dell’attuale Ponte di Mezzo), che collegava in epoca romana le due parti della città separate dal torrente, rappresenta l’elemento catalizzatore sul quale si innestano le direttrici viarie principali: via D’Azeglio e via Bixio, che è la Strada per Luni - nodo di connessione tra il territorio parmense e quello ligure di levante.

Planimetria d’insieme.

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Cento proposte per lo spazio pubblico176

posta alla città “borghese” della sponda orientale), le cui radici contengono il seme della rivolta che coinciderà con i moti del 1922.

Via Bixio è l’essenza stessa dell’Oltretorrente, un racconto, un simbolo della città combattente e resistente, in cui l’anima popolare dei suoi abitanti di un tempo è ancora viva.

Riqualificare Via Bixio è molto di più che re-staurare una strada.

Perché Via Bixio è un concetto esistenziale, un modo di vivere e di spostarsi, una casa all’aperto affacciata sul torrente, accogliente ed intima: ciò che l’architetto Mario Ridolfi chiamava “l’angolo del gatto”, vale a dire un “posto” in cui, senza ca-pire esattamente perché, si sta naturalmente bene.

Qui, come in gran parte dell’Oltretorrente, si respira un clima di globalismo multiculturale e di autentica tradizione locale al contempo: qui convivono “parmigiani del sasso”, che un po’ fa-ticano a riconoscersi nel nuovo assetto sociale di-somogeneo, e persone provenienti dai più diversi paesi del mondo.

Proprio questa nuova amalgama, questo “humus sociale” così ricco e disomogeneo, co-stituisce il segno culturale distintivo di questa parte di città.

Molteplici gli spunti di riflessione e qui “riquali-ficare” significa dunque affrontare molte tematiche, molti aspetti critici (e non solo di natura tecnica) da tradurre in progetto urbano.

Una prima riflessione riguarda un utilizzo più completo di via Bixio: manca ad oggi l’opportunità di vivere la strada oltre che percorrerla, mancano que-gli spazi di sosta in cui la mente riposa e il corpo

Variazione sezione stradale.

L’assetto urbanistico del “suburbio” del “Co’ di Ponte”, il cui tessuto viario di tipo radiale si svi-luppa e caratterizza in epoca medievale a partire dall’XI sec. circa, è cristallizzato nella sua forma definitiva, pressoché coincidente con l’attuale, tra il periodo rinascimentale e l’avvio dell’epoca ba-rocca con le costruzioni di due importanti nuclei religiosi: S.S. Annunziata e la Chiesa di Santa Ma-ria del Quartiere.

Quest’ultima, fulcro ideale dell’assetto urbani-stico di tutto l’Oltretorrente, rappresenta il vertice di una serie di assi visuali e di percorrenza che strutturano questa parte di città in epoca ottocen-tesca.

Gli interventi di riqualificazione avviati a parti-re dal 1814 completano l’opera: in questa fase si materializza l’attuale definizione di Via Costituente e di Via della Salute, che segnano la componente sociodemografica dell’Oltretorrente: la città opera-ia, “proletaria” e politicizzata dell’ovest (contrap-

Via Bixio, primo tratto.

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Capitolo 3 - Il sistema di via Bixio - via Costituente 177

La Stanza della Memoria.

si ricarica, manca quell’arredo curato che fa di uno spazio senza qualità, uno spazio confortevole, bello, di qualità.

Anche la consistenza commerciale della stra-da è oggi discontinua e di scarsa attrattiva: tale frammentazione acquisirà carattere e sapore, va-lorizzata da un uso sapiente dell’illuminazione e dell’arredo urbano.

La luce, da sempre elemento di richiamo ed aggregazione, dà protezione ed è componente in-tegrante del progetto architettonico.

Elementi geometrici luminosi, strategica-mente collocati lungo il percorso, saranno asso-ciati all’illuminazione esistente per conferire alla strada un comfort luminoso tale da invogliare le persone a fare quattro passi quando viene sera.

Gli stessi segnali di luce giocheranno un ruolo strategico sul commercio poiché saranno addensati numericamente in corrispondenza dei pubblici eser-cizi (bar, ristoranti, negozi alimentari) a segnalare l’e-mergenza di questi punti commerciali come luoghi di aggregazione naturale; conformati inoltre per fungere anche da seduta, saranno vantaggiosamente posizio-nati anche in corrispondenza delle fermate del bus.

L’ampliamento della sede pedonale poi, insie-me all’uniformazione del piano di posa, permetterà di dotare i punti di ristoro di tavolini e sedie oggi non collocabili per la presenza dei marciapiedi ri-alzati e stretti.

Immaginiamo allora la strada come uno spazio domestico ove le attività che svolgiamo fra le quat-tro mura, si possano spandere all’aperto!

Se dunque assimiliamo Via Bixio ad una “casa all’aperto”, facilmente individuiamo anche le sue

componenti caratteristiche: la strada-corridoio e gli slarghi-stanze.

Il percorso lineare della strada, luogo del tran-sito, del movimento, delle attività itinere (shop-ping, passeggiate), diviene qui corridoio, spazio di passaggio e di collegamento con gli slarghi, le stanze urbane, luoghi della quiete e della riflessio-ne, arredate per la sosta e il riposo.

Le stanzePasseggiando in direzione nord-sud si incon-

trano quattro slarghi, quattro respiri spaziali nel percorso in cui il passo rallenta fino ad arrestarsi: sono le quattro stanze urbane, spazi fortemente connotati esteticamente e caratterizzati da arredi diversi in funzione del diverso utilizzo.

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Cento proposte per lo spazio pubblico178

La stanza della Letteratura.

giardino domestico in cui il verde è elemento ras-serenante e distensivo. È una stanza quieta, inti-ma, dedicata a chi voglia sostare, magari in com-pagnia di una buona lettura.

Paseo dell’arteNell’ultimo tratto sud di Via Bixio la stra-

da si amplia verso la Barriera (P.le Barbieri), si allarga la sede pedonale a formare un piccolo boulevard. I bar si espandono in dehors con ta-volini e sedie all’aperto e la strada si anima la sera, abbellita da luci e elementi artistici. Sarà luogo di mercatini ed esposizioni d’arte (tipo Via Margutta a Roma) di giorno, ritrovo di giovani e studenti la sera.

Anche qui la luce gioca un ruolo di specifica-zione dello spazio: elementi luminosi saranno po-sti all’interno delle sedute/pedane ed episodi visivi particolari differenzieranno le varie stanze, “isole” più illuminate, “attimi di sorpresa” lungo un per-corso che da fisico si fa emozionale.

Stanza della memoriaSi incontra all’inizio, percorrendo via Bixio da

nord a sud in corrispondenza di Borgo Catena: la dimensione ridotta dello slargo vincola ad un arre-do urbano minimalista giocato sull’inserimento di pochi oggetti d’arredo. È uno spazio evocativo per una sosta passante.

Stanza della musicaÈ l’attuale Via Costituente. La piazza linea-

re, progettata come uno spazio pluri-funzione, da adibire a eventi ludico-spettacolari, come piccoli concerti all’aperto e manifestazioni di promozione commerciale locale, si eleverà un poco dal terreno e conterrà sedute e un’area pedonale protetta dal traffico veicolare della via: una sorta di concrezio-ne scultorea in materiale lapideo e legno modellata per essere interamente percorribile in sicurezza da parte di persone con mobilità ridotta.

Illuminata lungo il perimetro, sarà una stanza animata, frequentata da un’utenza multiforme, spa-zio aggregante per eccellenza. Favorirà una sosta prolungata e socializzante. Il ricordo del Cinema Te-atro Ducale, smantellato di recente, rivivrà nell’uso pubblico restituito a questo teatro all’aperto.

Stanza della letteraturaSi incontra in corrispondenza di Borgo San

Giuseppe. È spazio di riflessione, sala di lettura,

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Capitolo 3 - Il sistema di via Bixio - via Costituente 179

Vista del progetto della stanza della musica - Via Costituente.Vista del progetto della Stanza della letteratura e muro attrezzato.

Vista del progetto del Paseo dell’arte.

Gruppo di progettazione

Guendalina Salimei - architetto

Marcello Carzedda - architetto

Silvia Settimj - architetto

Monika Dinkel (collaboratrice) - architetto

Alessandra De Berardis (collaboratrice) - architetto

Gianni Carletti (collaboratore) - 3d visualizer

Alessandro Di Clemente (collaboratore) - 3d visualizer

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