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Prende il nome di gas quello stato di aggregazione della materia nel quale essa non ha né forma né volume propri, ma assume la forma del recipiente che la contiene, e ne occupa tutto il volume. In generale è lo stato in cui tutte le sostanze si trovano quando vengono portate a temperatura sufficientemente elevata. Il gas perfetto è un gas composto da particelle (atomi o molecole) che non interagiscono uno con l’altro ed è quindi molto rarefatto. Il gas perfetto, detto anche gas ideale, in natura non esiste, però alcuni gas come l’idrogeno o l’elio, si approssimano bene al comportamento del gas perfetto; questi gas ideali ubbidiscono a leggi molto semplici, per cui è possibile studiarne facilmente il comportamento, dopodichè, facendo riferimento ai gas reali, sarà opportuno adattare i Proprietà dei Gas

Prende il nome di gas quello stato di aggregazione della materia nel quale essa non ha né forma né volume propri, ma assume la forma del recipiente che

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Prende il nome di gas quello stato di aggregazione della materia nel quale essa non ha né forma né volume propri, ma assume la forma del recipiente che la contiene, e ne occupa tutto il volume.

In generale è lo stato in cui tutte le sostanze si trovano quando vengono portate a temperatura sufficientemente elevata.

Il gas perfetto è un gas composto da particelle (atomi o molecole) che non interagiscono uno con l’altro ed è quindi molto rarefatto.

Il gas perfetto, detto anche gas ideale, in natura non esiste, però alcuni gas come l’idrogeno o l’elio, si approssimano bene al comportamento del gas perfetto; questi gas ideali ubbidiscono a leggi molto semplici, per cui è possibile studiarne facilmente il comportamento, dopodichè, facendo riferimento ai gas reali, sarà opportuno adattare i risultati che si otterrebbero con un gas perfetto, introducendo le opportune varianti.

Proprietà dei Gas

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Un gas può essere studiato sia dal punto di vista microscopico che dal punto di vista macroscopico.

Secondo il primo tipo di studio, il gas viene considerato come un insieme di singole particelle ognuna dotata delle sue proprie caratteristiche e quindi è necessario conoscere massa, posizione e velocità di ognuna di esse; ma visto che un piccolo campione di gas contiene un numero elevatissimo di particelle risulterebbe estremamente complesso gestire tutti questi dati.

Scegliendo il secondo tipo di studio, si ignorano le molecole e si cerca di descrivere il gas nella sua globalità mediante grandezze chiamate coordinate termodinamiche.

Le coordinate termodinamiche sono grandezze fisiche in grado di fornirci informazioni riguardo lo stato interno del sistema, in maniera tale da poterne descrivere il comportamento; queste grandezze sono: temperatura, pressione e volume.

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In ogni caso per poter studiare un gas tramite le coordinate termodinamiche è necessario tenerne costante una per poter

capire quale relazione ci sia tra le altre due.

Le tre leggi più importanti che regolano il comportamento di un gas perfetto sono:

EQUAZIONE DI STATO DEI GAS PERFETTI

1. LEGGE DI BOYLE

2.LEGGE DI CHARLES

3.LEGGE DI GAY-LUSSAC

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Le Leggi dei Gas

• Gli Esperimenti mostrano che 4 variabili (di cui solo 3 indipendenti) sono sufficienti a descrivere completamente il comportamento all’equilibrio di un gas.– Pressione (P)– Volume (V) – Temperatura (T)

– Numero di particelle (n)

Lo studio dei gas e’ un eccellente esempio di metodo Lo studio dei gas e’ un eccellente esempio di metodo scientifico in azione. Illustra come delle osservazioni posso scientifico in azione. Illustra come delle osservazioni posso portare a dedurre delle leggi naturali, che a loro volta, portare a dedurre delle leggi naturali, che a loro volta, possono essere spiegate con dei modellipossono essere spiegate con dei modelli

),,( TVnfp ),,( TVnfp

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La pressione è una grandezza fisica, definita come il rapporto tra la forza agente normalmente su una superficie e la superficie stessa.

                 La pressione è una grandezza intensiva e quindi si intende sempre riferita all‘unità di superficie

1 atm = 760 Torr= 760 mmHg = 1,013 bar = 1,013x105 Pa

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In una trasformazione isoterma pressione e volume sono grandezze inversamente proporzionali.

ISOTERMA:

Trasformazione nella quale la

temperatura del gas rimane costante.

ISOTERMA:

Trasformazione nella quale la

temperatura del gas rimane costante.

Se rappresentiamo sul piano cartesiano la legge di Boyle si otterrebbe un ramo di iperbole

1. LEGGE DI BOYLE (Isoterma)

P x V = k P1V1 = P2V2P1V1 = P2V2ANCHE

xy=k PV=k

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Il volume di un gas è inversamente proporzionale alla pressione

V V 11PP

(T,n costanti)(T,n costanti)

y = a x P = k 1V

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Poniamo il gas in un cilindro graduato sormontato da un pistone libero di scorrere senza attrito. Sul pistone poniamo un pesetto e, quando il pistone si è fermato, determiniamo il valore del volume. Dato che la sezione S è costante, per aumentare la pressione P, essendo P=F/S, basta aumentare la forza F, cioè il numero dei pesetti. In effetti, mettendo sul pistone due e poi tre pesetti, vediamo che il volume man mano diminuisce.

T = costante

ESPERIMENTO

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Interpretazione Molecolare

• Se il volume si dimezza, nell’unità di tempo, vi saranno il doppio degli urti contro la parete, e la pressione raddoppia.

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2. LEGGE DI CHARLES (Isobara)

A A Pressione Pressione costantecostante V varia V varia linearmentelinearmente con la con la temperaturatemperatura

A A Pressione Pressione costantecostante V varia V varia linearmentelinearmente con la con la temperaturatemperatura

P = costante Vt = Vo (1+t)

= 1273

V/T = costanteV/T = costante

VV11 = V = V22

TT11 T T22

V/T = costanteV/T = costante

VV11 = V = V22

TT11 T T22

V= Vo 1+ 1

273

t

V= Vo 273 +

273

t

Nuova scala di T (Kelvin)

T (K) = T (t°C + 273)

y = a + m x

V = Vo + Vo t

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Prendiamo in esame un cilindro con un volume V di gas e mettiamo su un pistone scorrevole senza attrito due pesetti, senza mai cambiarli, allo scopo di mantenere così costante la pressione. Se riscaldiamo allora il gas e di misuriamo ogni tanto temperatura t e volume V occupato, notiamo che all’aumentare della temperatura aumenta con proporzionalità diretta anche il volume.

T = variabile

P = costante

ESPERIMENTO

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3. LEGGE DI GAY-LUSSAC (Isocora)

A A Volume Volume costantecostante P varia P varia linearmentelinearmente con la con la temperaturatemperatura

A A Volume Volume costantecostante P varia P varia linearmentelinearmente con la con la temperaturatemperatura

V = costante Pt = Po (1+t)

= 1273

P/T = costanteP/T = costante

PP11 = P = P22

TT11 T T22

P/T = costanteP/T = costante

PP11 = P = P22

TT11 T T22

P= Po 1+ 1

273

t

P= Po T (K)

273

Nuova scala di T (Kelvin)

T (K) = T (°C + 273)

y = a + m x

P = Po + Po t

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Dopo aver introdotto nel cilindro una certa quantità di gas, riscaldiamo il sistema, misurando regolarmente la temperatura e la pressione. Poiché il volume V deve restare invariato e il gas ovviamente tende ad espandersi, dobbiamo disporre sul pistone un numero di pesetti via via crescente.

T = variabile

P = varia

ESPERIMENTO

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condizioni iniziali Po Vo 0°C

dopo un'isoterma P' V 0°CPoVo = P' V

dopo un'isocora P V t °C

P = P' (1 + t)(condizioni finali)

PV = PoVo (1+ t)

Equazione di stato dei gas perfetti

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PV = PoVo (1+ t) PV = PoVo 273 + t

273

PV = T = n R TPoVo

273n = n° moli

R = costante dei gas perfetti

PoVo

273R = =

n = 1 mole e

1 atm 22.4 L273 K mole

= K mole

0.0821 L atm=

= 105 Pa 22.4 10–3 m3

273 K mole= 8.325 J

K mole

V molare (1 mole) = costante = 22.44 L

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Condizioni Standard per un Gas Ideale

Condizioni Normali (c.n. o STP)

Temperatura: = 273 K Pressione: 1 atm Il volume molare di un gas ideale e’

Vm = 22.44 L/mol

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Airbag

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Negli Airbag il gas viene generato dalla decomposizione della Sodio Azide: 2 NaN3 2 Na + 3 N2

PV = nRT in azione

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Calcolare il volume di Azoto generato a 21 Calcolare il volume di Azoto generato a 21 ooC e 1,08 atm dalla decomposizione di 60.0 C e 1,08 atm dalla decomposizione di 60.0 g di NaNg di NaN33

Calcolare il volume di Azoto generato a 21 Calcolare il volume di Azoto generato a 21 ooC e 1,08 atm dalla decomposizione di 60.0 C e 1,08 atm dalla decomposizione di 60.0 g di NaNg di NaN33

V = nRT/PV = nRT/P

( 1.38 mol) (0.0821 L atm / mol K) (294 K)

(1,08 atm )= 30.8 litri

2 NaN2 NaN33 2 Na + 3 N2 Na + 3 N22

mol NaNmol NaN33 = 60.0 g NaN= 60.0 g NaN33 / 65.02 g NaN/ 65.02 g NaN33 / mol =/ mol == 0.9228 mol NaN= 0.9228 mol NaN33

mol Nmol N22= 0.9228 mol NaN= 0.9228 mol NaN33x3 mol Nx3 mol N22/2 mol NaN/2 mol NaN33

= 1.38 mol N= 1.38 mol N22

AIRBAG

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Miscele di Gas Ideali

• Cosa ci dobbiamo aspettare se misceliamo dei gas ideali?

• Nulla di particolare! In un gas ideale, le molecole non interagiscono fra loro, e quindi la loro natura è del tutto ininfluente.

• Dalton studiò le miscele di gas nel XIX secolo

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Miscele di Gas Ideali

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Pressione Parziale

Consideriamo due gas ideali in un recipiente di volume V

La Pressione parziale è la pressione che il gas eserciterebbe nel recipiente se fosse da solo, alla stessa temperatura

PP11 = n = n11RT/VRT/V

PP22 = n = n22RT/VRT/V

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Legge di Dalton

In una miscela di gas ideali, la pressione totale esercitata dalla miscela è la somma delle pressioni parziali dei gas costituenti la miscela

In una miscela di gas ideali, la pressione totale esercitata dalla miscela è la somma delle pressioni parziali dei gas costituenti la miscelaPPtottot = = PP11 + + PP22 + + PP33 ... ...

V

RTnn

V

RTn

V

RTnPtot ...)(... 21

21 V

RTnn

V

RTn

V

RTnPtot ...)(... 21

21

n tot

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PiPi

PtotPtot

==

niRTniRTVV

ntotRTntotRT

VV

==nini

ntotntot

Calcoliamo il rapporto tra la pressione Calcoliamo il rapporto tra la pressione parziale di un gas e la pressione totaleparziale di un gas e la pressione totale

Frazioni Molari

itot

i Xn

n i

tot

i Xn

n Frazione Molare

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Frazioni Molari e Pressioni Parziali

itot

i

tot

i Xn

n

P

P i

tot

i

tot

i Xn

n

P

P

totii PXP totii PXP