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007 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 4, numero 16, dal 30 aprile al 6 maggio 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 162 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. SICUREZZA ALIMENTARE La delega al Governo per un Testo U- nico in materia di sicurezza e legisla- zione alimentare scade a settembre. Ci lavorano Salute e Politiche Agrico- le. Improbabile il varo entro la sca- denza, fonti ministeriali hanno già preannunciato una proroga. Le fina- lità? Quella di riorganizzare il sistema di controllo ufficiale, di evitare la so- vrapposizione delle competenze, di rivisitare il sistema sanzionatorio e di evitare livelli differenziati di protezio- ne. BAU, GRRR, SLURP Il Ministero della Salute ha realizzato l’opuscolo Bau, Grrr, Slurp - consigli a quattro zampe per diventare amici. È rivolto ai bambini dai 4 ai 12 anni e ai loro genitori ed è pubblicato sul portale ministerosalute.it ORDINI Illustrato lo scorso 14 aprile ai diretti- vi degli ordini ed al loro personale amministrativo, il Manuale di contabi- lità per gli ordini provinciali dei veteri- nari è ora disponibile on line al sito fnovi.it SLENTROL L’EMEA (European Agency for the E- valuation of Medicinal Products) ha dato la sua approvazione alla regi- strazione in Europa di Slentrol, il nuo- vo prodotto antiobesità della Pfizer. Gli studi condotti in Europa hanno ri- velato una buona tolleranza, nessuna importante reazione avversa e una comprovata compatibilità in soggetti sottoposti ad altri comuni trattamenti farmacologici. DOTTOR GOOGLE Il più celebre motore di ricerca ha ri- velato che gli utenti che cercano on line un consiglio medico sono il 78% della Rete: ben 15,6 milioni di italiani cerca on line informazioni sulla salu- te. Il 66% indica il web come prima fonte di aiuto. I medici ammoniscono: la salute non è come il calcio dove tutti possono credersi Ct. SVIZZERA I pitbull e altre 11 razze di cani rimar- ranno vietate nel cantone svizzero Vallese. Il Tribunale federale ha re- spinto il ricorso presentato dall’asso- ciazione ‘Canis’ contro il regolamen- to approvato dal Consiglio di Stato vallesano nel dicembre 2005. La de- cisione della Corte suprema dovreb- be agevolare il compito di altri canto- ni, come il Friburgo, che si appresta- no a seguire almeno parzialmente l’e- sempio del Vallese. Fra le razze al bando ci sono dobermann, dogo ar- gentino, mastino napoletano e tosa. TAMIFLU Il gruppo elvetico Roche ha annun- ciato a Basilea una riduzione della produzione del farmaco Tamiflu, rac- comandato per l’influenza aviaria. Le capacità di produzione del farmaco superano infatti nettamente l’attuale domanda. Attualmente, Roche, con otto centri e 19 partner esterni in no- ve paesi, è in grado di produrre 400 milioni di trattamenti di Tamiflu all’an- no, precisa una nota del gruppo. La domanda dei governi è invece di cir- ca 215 milioni. Brevi Aperto "il cantiere" La Riforma secondo i liberi professionisti N ell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle professioni avviata in Parlamento, Confprofessioni ha sviluppato una corposa documentazione sulla legge-quadro di riforma delle libere professioni. In sintesi, limitandoci ad alcuni temi “caldi”, le professioni liberali riten- gono che la riforma dovrà garantire le legittime e necessarie diversifi- cazioni in rapporto alla specificità delle singole tipologie di attività pro- fessionali. Occorre quindi definire, fra l’altro, la natura dell’obbligazione della prestazione. Infatti, il carattere intellettuale e la dimensione sog- gettiva in larga parte discrezionale e non standardizzabile della presta- zione di opere professionali implicano che, in linea di principio, l’obbli- gazione del professionista deve essere considerata obbligazione di mezzi e non di risultato. Ad esempio, in una complessa cura od opera- zione medica sono dovuti gli interventi secondo le regole di un’appro- priata tecnica sanitaria, ma non può essere assicurata la guarigione. In conseguenza di ciò, se il corrispettivo della prestazione può essere consensualmente determinato dal professionista e dal destinatario del- la prestazione, l’integrale o prevalente commisurazione del compenso al raggiungimento degli obbiettivi prestabiliti comporta il rischio di sna- turare il contratto professionale in un contratto aleatorio e di abbassare il livello deontologico della prestazione nella ricerca di un profitto svin- colato dall’intensità e dalla qualità dell’attività prestata, a scapito del corretto equilibrio tra quantità e qualità della prestazione, da un lato, ed entità del corrispettivo dall’altro lato. Ammissibile e lecita pare invece che una parte limitata del corrispettivo possa essere ancorata al rag- giungimento di obbiettivi prestabiliti. L’apprezzamento della qualità dei servizi resi dalle professioni di inte- resse generale è caratterizzato dalla cosiddetta asimmetria informativa, derivante dall’elevato livello di conoscenze tecniche che sono implicate nell’espletamento dei servizi professionali e dalla conseguente difficoltà degli utenti di esprimere un giudizio circa la possibilità di conseguire un certo risultato, i mezzi, i costi, il tempo necessari, il livello di qualità raggiunto. Lodevole appare l’intento dei riformatori di tutelare il destinatario dei servizi professionali promuovendo meccanismi di promozione della qualificazione della professione e della qualità, della buona fede e del- la correttezza. Le norme europee non ostano all’adozione, da parte di uno Stato mem- bro, di un provvedimento normativo che approvi, sulla base di un pro- getto elaborato da un ordine professionale una tariffa che fissi un limite minimo per gli onorari a cui, in linea di principio, non sia possibile dero- gare, anche per prestazioni che possano essere svolte anche da qual- siasi altro operatore economico non vincolato da tale tariffa. La legge dello Stato può dunque stabilire per ogni professione, in relazione alle esigenze di tutela dell’interesse pubblico, tariffe professionali che, pur non obbligatorie, assolvano una funzione informativa e orientativa, so- prattutto nelle ipotesi in cui maggiori asimmetrie rendano impossibile per gli utenti del servizio professionale la stima del suo valore. la PR O FESSI O NE VETERINARIA www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line La veterinaria si rilancia Dalla consultazione promossa dall'ANMVI priorità e proposte di lavoro A PAG. 3 Il 16 aprile alle 15 e 30 minuti abbia- mo varcato il portone del Quirinale. Salutati dai Corazzieri ed accompa- gnati da un commesso, anche lui al- to circa due metri, ci siamo avviati (Carlo Scotti, Presidente ANMVI, Giancarlo Belluzzi, Vicepresidente e Antonio Manfredi, Direttore) lungo la Manica per raggiungere la Palazzina dove si trovano l'appartamento priva- to e gli uffici del Presidente della Re- pubblica Italiana, Giorgio Napolita- no. Avevamo chiesto già mesi fa, in- fatti, di essere ricevuti dal Presidente per potergli presentare la situzione di grave crisi che sta attraversando il nostro settore e chiedergli il suo so- stegno istituzionale nel sollecitare il Governo ed i Ministri competenti ad intervenire con provvedimenti che da anni l'ANMVI chiede senza trovare molto ascolto o attenzione. L'occasione era nata da un interven- to pubblico di Napolitano che aveva espresso forte preoccupazione per il proliferare di Università e di Corsi di Laurea: “La proliferazione delle sedi universitarie è un fenomeno preoccu- pante e da verificare”. Partendo da questa sua dichiarazione la nostra associazione aveva lanciato una pe- tizione contro la possibilità di apertu- ra di nuove Facoltà o Corsi di Laurea in Medicina Veterinaria, rivolta al Pre- sidente della Repubblica, massima autorità di garanzia della Costituzio- ne Italiana “affinché siano ristabiliti i diritti costituzionali allo studio e al la- voro”. Il Presidente, occupato in compiti i- stituzionali, ha delegato a riceverci il Segretario Generale, Consigliere di Stato Dott. Donato Marra, affiancato dal Prof. Gianfranco Mazzuoli, Con- sigliere per le Strutture Sanitarie, che ci ha accolto con molta disponibilità ed attenzione. A lui abbiamo conse- gnato il documento notarile che atte- stava la sottoscrizione della petezio- ne da parte di 3.347 veterinari. Po- tremmo dire solo 3.347 visto che quella dell'ONAOSI, per l'annulla- mento dell'obbligatorietà anche per i colleghi privati, aveva superato alla fine le 5.300 firme. È vero che l'O- NAOSI aveva creato una forte emoti- vità e colpiva direttamente anche in termini economici migliaia di veteri- nari, ma non dobbiamo mai dimenti- care che tutti i problemi della veteri- naria derivano dall'enorme numero di laureati e quindi di studenti. Per noi deve essere questa la “madre di tut- te le battaglie” ONAOSI BATTE NAPOLITANO

Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 16

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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007SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 4, numero 16, dal 30 aprile al 6 maggio 2007Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona 162ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

SICUREZZA ALIMENTARELa delega al Governo per un Testo U-nico in materia di sicurezza e legisla-zione alimentare scade a settembre.Ci lavorano Salute e Politiche Agrico-le. Improbabile il varo entro la sca-denza, fonti ministeriali hanno giàpreannunciato una proroga. Le fina-lità? Quella di riorganizzare il sistemadi controllo ufficiale, di evitare la so-vrapposizione delle competenze, dirivisitare il sistema sanzionatorio e dievitare livelli differenziati di protezio-ne.

BAU, GRRR, SLURPIl Ministero della Salute ha realizzatol’opuscolo Bau, Grrr, Slurp - consiglia quattro zampe per diventare amici.È rivolto ai bambini dai 4 ai 12 anni eai loro genitori ed è pubblicato sulportale ministerosalute.it

ORDINIIllustrato lo scorso 14 aprile ai diretti-vi degli ordini ed al loro personaleamministrativo, il Manuale di contabi-lità per gli ordini provinciali dei veteri-nari è ora disponibile on line al sito fnovi.it

SLENTROLL’EMEA (European Agency for the E-valuation of Medicinal Products) hadato la sua approvazione alla regi-strazione in Europa di Slentrol, il nuo-vo prodotto antiobesità della Pfizer.Gli studi condotti in Europa hanno ri-velato una buona tolleranza, nessunaimportante reazione avversa e unacomprovata compatibilità in soggettisottoposti ad altri comuni trattamentifarmacologici.

DOTTOR GOOGLEIl più celebre motore di ricerca ha ri-velato che gli utenti che cercano online un consiglio medico sono il 78%della Rete: ben 15,6 milioni di italianicerca on line informazioni sulla salu-te. Il 66% indica il web come primafonte di aiuto. I medici ammoniscono:la salute non è come il calcio dovetutti possono credersi Ct.

SVIZZERAI pitbull e altre 11 razze di cani rimar-ranno vietate nel cantone svizzeroVallese. Il Tribunale federale ha re-spinto il ricorso presentato dall’asso-ciazione ‘Canis’ contro il regolamen-to approvato dal Consiglio di Statovallesano nel dicembre 2005. La de-cisione della Corte suprema dovreb-be agevolare il compito di altri canto-ni, come il Friburgo, che si appresta-no a seguire almeno parzialmente l’e-sempio del Vallese. Fra le razze albando ci sono dobermann, dogo ar-gentino, mastino napoletano e tosa.

TAMIFLUIl gruppo elvetico Roche ha annun-ciato a Basilea una riduzione dellaproduzione del farmaco Tamiflu, rac-comandato per l’influenza aviaria. Lecapacità di produzione del farmacosuperano infatti nettamente l’attualedomanda. Attualmente, Roche, conotto centri e 19 partner esterni in no-ve paesi, è in grado di produrre 400milioni di trattamenti di Tamiflu all’an-no, precisa una nota del gruppo. Ladomanda dei governi è invece di cir-ca 215 milioni.

Brevi Aperto "il cantiere"

La Riforma secondo i liberi professionisti

Nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle professioni avviatain Parlamento, Confprofessioni ha sviluppato una corposa

documentazione sulla legge-quadro di riforma delle libere professioni.In sintesi, limitandoci ad alcuni temi “caldi”, le professioni liberali riten-gono che la riforma dovrà garantire le legittime e necessarie diversifi-cazioni in rapporto alla specificità delle singole tipologie di attività pro-fessionali. Occorre quindi definire, fra l’altro, la natura dell’obbligazionedella prestazione. Infatti, il carattere intellettuale e la dimensione sog-gettiva in larga parte discrezionale e non standardizzabile della presta-zione di opere professionali implicano che, in linea di principio, l’obbli-gazione del professionista deve essere considerata obbligazione dimezzi e non di risultato. Ad esempio, in una complessa cura od opera-zione medica sono dovuti gli interventi secondo le regole di un’appro-priata tecnica sanitaria, ma non può essere assicurata la guarigione. Inconseguenza di ciò, se il corrispettivo della prestazione può essereconsensualmente determinato dal professionista e dal destinatario del-la prestazione, l’integrale o prevalente commisurazione del compensoal raggiungimento degli obbiettivi prestabiliti comporta il rischio di sna-turare il contratto professionale in un contratto aleatorio e di abbassareil livello deontologico della prestazione nella ricerca di un profitto svin-colato dall’intensità e dalla qualità dell’attività prestata, a scapito delcorretto equilibrio tra quantità e qualità della prestazione, da un lato, edentità del corrispettivo dall’altro lato. Ammissibile e lecita pare inveceche una parte limitata del corrispettivo possa essere ancorata al rag-giungimento di obbiettivi prestabiliti.L’apprezzamento della qualità dei servizi resi dalle professioni di inte-resse generale è caratterizzato dalla cosiddetta asimmetria informativa,derivante dall’elevato livello di conoscenze tecniche che sono implicatenell’espletamento dei servizi professionali e dalla conseguente difficoltàdegli utenti di esprimere un giudizio circa la possibilità di conseguireun certo risultato, i mezzi, i costi, il tempo necessari, il livello di qualitàraggiunto.Lodevole appare l’intento dei riformatori di tutelare il destinatario deiservizi professionali promuovendo meccanismi di promozione dellaqualificazione della professione e della qualità, della buona fede e del-la correttezza. Le norme europee non ostano all’adozione, da parte di uno Stato mem-bro, di un provvedimento normativo che approvi, sulla base di un pro-getto elaborato da un ordine professionale una tariffa che fissi un limiteminimo per gli onorari a cui, in linea di principio, non sia possibile dero-gare, anche per prestazioni che possano essere svolte anche da qual-siasi altro operatore economico non vincolato da tale tariffa. La leggedello Stato può dunque stabilire per ogni professione, in relazione alleesigenze di tutela dell’interesse pubblico, tariffe professionali che, purnon obbligatorie, assolvano una funzione informativa e orientativa, so-prattutto nelle ipotesi in cui maggiori asimmetrie rendano impossibileper gli utenti del servizio professionale la stima del suo valore.

laPROFESSIONE VETERINARIA

www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line

La veterinariasi rilanciaDalla consultazione promossadall'ANMVI priorità e proposte di lavoro A PAG. 3

Il 16 aprile alle 15 e 30 minuti abbia-mo varcato il portone del Quirinale.Salutati dai Corazzieri ed accompa-gnati da un commesso, anche lui al-to circa due metri, ci siamo avviati(Carlo Scotti, Presidente ANMVI,Giancarlo Belluzzi, Vicepresidente eAntonio Manfredi, Direttore) lungo laManica per raggiungere la Palazzinadove si trovano l'appartamento priva-to e gli uffici del Presidente della Re-pubblica Italiana, Giorgio Napolita-no. Avevamo chiesto già mesi fa, in-fatti, di essere ricevuti dal Presidenteper potergli presentare la situzione digrave crisi che sta attraversando ilnostro settore e chiedergli il suo so-stegno istituzionale nel sollecitare ilGoverno ed i Ministri competenti adintervenire con provvedimenti che daanni l'ANMVI chiede senza trovaremolto ascolto o attenzione. L'occasione era nata da un interven-to pubblico di Napolitano che avevaespresso forte preoccupazione per ilproliferare di Università e di Corsi diLaurea: “La proliferazione delle sediuniversitarie è un fenomeno preoccu-pante e da verificare”. Partendo daquesta sua dichiarazione la nostraassociazione aveva lanciato una pe-tizione contro la possibilità di apertu-

ra di nuove Facoltà o Corsi di Laureain Medicina Veterinaria, rivolta al Pre-sidente della Repubblica, massimaautorità di garanzia della Costituzio-ne Italiana “affinché siano ristabiliti idiritti costituzionali allo studio e al la-voro”. Il Presidente, occupato in compiti i-stituzionali, ha delegato a riceverci ilSegretario Generale, Consigliere diStato Dott. Donato Marra, affiancatodal Prof. Gianfranco Mazzuoli, Con-sigliere per le Strutture Sanitarie, checi ha accolto con molta disponibilitàed attenzione. A lui abbiamo conse-gnato il documento notarile che atte-stava la sottoscrizione della petezio-ne da parte di 3.347 veterinari. Po-tremmo dire solo 3.347 visto chequella dell'ONAOSI, per l'annulla-mento dell'obbligatorietà anche per icolleghi privati, aveva superato allafine le 5.300 firme. È vero che l'O-NAOSI aveva creato una forte emoti-vità e colpiva direttamente anche intermini economici migliaia di veteri-nari, ma non dobbiamo mai dimenti-care che tutti i problemi della veteri-naria derivano dall'enorme numero dilaureati e quindi di studenti. Per noideve essere questa la “madre di tut-te le battaglie”

ONAOSI BATTE NAPOLITANO

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L ’assemblea aperta del 22aprile scorso è stata or-ganizzata accogliendo

una proposta di consultazionevenuta dalla vetlink-list. Anche iltitolo, Il rilancio della veterinaria,è stato suggerito dai Colleghidella lista. Come la vet-link an-che questa occasione di incon-tro era aperta al libero contribu-to di ognuno. E come sulle listetelematiche chi ha partecipatol’ha fatto portando le proprie i-dee ed il proprio ruolo nella pro-fessione. Un’Assemblea orizzon-tale, dunque, che ha visto la par-tecipazione di esponenti di spic-co della professione, ma nel cor-so della quale i veri protagonistisono stati i nostri problemi e ilnostro impegno ad affrontarli. Ladomanda, soddisfatta crediamo,era di “ascoltare la periferia eportare le persone positive versoobiettivi comuni”. Dei 53 pre-iscritti si sono presen-tati 40 Colleghi che, coordinatida Marco Melosi e Giuliano Laz-zarini hanno appassionatamentediscusso e si sono confrontati sualcune delle esigenze più senti-te dalla Categoria: qualità e visi-bilità professionale (“è inaccetta-bile oggi chi lavora con standardda Terzo Mondo”), comunica-zione al pubblico (“non sa cosafacciamo”) e maggiore impegnoindividuale (“come stimolare icolleghi che non partecipano?”).

La qualitàSe è vero che “c’è una clientelada discount”, c’è anche una u-tenza alla quale bisogna far sa-pere che esistono professionistidi qualità, che rispettano ladeontologia, la scienza medica,il paziente. Di più: ci sono pro-fessionisti che stanno lavorandoal “salto di qualità”, ad un per-

corso di consolidamento dellebuone pratiche veterinarie, attra-verso l’individuazione di proce-dure standard. È il lavoro dellaCommissione ANMVI per la Qua-lità (rappresentata in sala daiColleghi Marco Melosi e MarcoViotti), un percorso che prevedelibertà di adesione e che vieneinteso come propedeutico ad u-na altrettanto volontaria e suc-cessiva certificazione di qualità.Niente a che vedere con gli stan-dard ISO: una certificazione chesarà basata su modelli e stan-dard specifici della professioneveterinaria. L’obiettivo dellaCommissione Qualità vuole es-sere “né di livello troppo alto nétroppo basso”, per dare la pos-sibilità al maggior numero di col-leghi di riconoscersi in uno stan-dard di qualità. Dopo, ma il pas-so è successivo e non obbligato,si potrà ragionare su come certi-ficare, consolidare, lo standarddi qualità. Qualità e ISO, si è detto, sonodue cose da distinguere, chi haesperienza di certificazione ISOstandard ha portato la testimo-nianza dei “percorsi documenta-li” da seguire, delle rigorose pro-cedure burocratiche che questacomporta. Inoltre, la certificazio-ne applicata al settore medicoassume anche un connotato pe-culiare rispetto all’impresa e allaproduzione: non si può dare percertificata, ovvero garantita, laguarigione del paziente. E infinela qualità non andrebbe vista, èstato detto, come obiettivo dimaggior guadagno, ma “per au-mentare la soddisfazione delcliente”. Lo scetticismo (“saràqualità per chi fa già bene, gli al-tri se ne fregheranno”) è parso ilsentimento meno sentito, a favo-re invece di una certa urgenza

nel consentire a chi ci crede dipotersi rapidamente distinguereagli occhi del pubblico.

La comunicazione“Bisogna distinguere fra la co-municazione all’interno della ca-tegoria e la comunicazione rivol-ta al cliente.” E poi dire di più emeglio chi è e che cosa fa il ve-terinario e dirlo con le parole delveterinario, andando controcor-rente rispetto ad una stampa chetende a parlare di veterinariasenza i veterinari e gioco-forza anon rispecchiare la verità dei fat-ti e dei problemi. Promozionarequindi la figura del veterinario epermettere al veterinario di farsiconoscere dalla clientela. “Fra dinoi ci siamo già detti tutto, ades-so è ora di uscire all’esterno”.Fare comunicazione al pubblicoè stato suggerito, può voler direfar conoscere al pubblico comesi lavora, quali sono le prestazio-ni e come le si esegue, relazio-narsi di più con i giornalisti, dareinformazione corretta negli am-bulatori.

L’impegno e il ruolo degliOrdini“Bisogna chiedersi qual è la ra-gione dello scarso seguito di ini-ziative come quella di oggi” èstato detto. Quanto si informanoi Colleghi, quanto interesse c’èper i problemi professionali?L’assemblea non ha potuto nonrammaricarsi del fatto di esserein pochi. Le soluzioni? Bisognadare “senso di appartenenza”, i-niziare “un vero processo di edu-cazione”, perché “il vero proble-ma è quel sottobosco della pro-fessione che alimenta altro sotto-bosco”.

“In quanti hanno letto il nuovoCodice Deontologico?” Presentein sala la FNOVI (Carla Berna-sconi, Gaetano Penocchio eCarlo Pizzirani), si è toccato il te-ma della riforma degli ordini perdire che “oggi c’è chi vorrebbesvuotare di significato gli ordinie ridurli a delle segreterie conta-bili che gestiscono l’Albo e in-cassano le quote”. La politicanon è, in questa fase almeno, vi-cina al sentire delle professioniintellettuali ordinate e prefigura i-potesi di riforma che non aiutanocerto l’istituto ordinistico a raffor-zare quel ruolo di ente ausiliariodello Stato e di tutela dell’utenzache essi devono svolgere. GliOrdini professionali, è stato det-to in assemblea, devono dunqueiniziare ad essere rigorosi rispet-to al proprio ruolo e intraprende-re una linea di rigoroso rispettodel dettato deontologico. “Il nuo-vo Codice deontologico è unostrumento che gli Ordini devonofar valere da subito”.

Le facoltà e i giovaniChe le facoltà non insegnino laprofessione e che agli Esami diStato arrivino laureati del tutto i-gnari e impreparati al confrontocon la realtà professionale è co-sa acquisita. Almeno lo è perquel gruppo (nutrito in sala) diprofessionisti che celebrano lenozze d’argento con l’attività. Masentirsi ripetere tutto questo dal-la viva voce di un giovanissimoneo-laureato, ha assunto i tonimeno scontati della testimonian-za vissuta. Il collega-unico in sa-la a potersi dire “giovane veteri-nario”- ha portato una testimo-nianza lucidissima del proprioexcursus universitario, non suffi-

cientemente specializzato etroppo generalista, con pochidocenti che vivono la professio-ne e incoerente con la verarealtà del veterinario. Ha anchechiesto: “quanto i veterinari giàaffermati sono davvero dispostia far crescere i nuovi arrivati?”. Ilsuo intervento è stato molto ap-prezzato e la sala ha mostrato unorientamento decisamente favo-revole a guardare alle nuove ge-nerazioni per il riscatto della pro-fessione: “non vanno persi di vi-sta i giovani che si laureano”, epoi basta con “i neolaureati car-ne da macello nei pronti soccor-so”, provare inoltre a confrontar-si sull’università con argomentidiversi da quelli finora usati daiprofessionisti “che hanno scar-sa presa sui giovani studenti”,perché sentiti solo come “deter-renti”.

ConclusioniLa discussione è stata intensa,molto partecipata. Quali le con-clusioni? Forse due. La prima èche l’incontro personale, costipure un po’ di sacrificio, è sem-pre proficuo e lascia molto menospazio a malintesi e fraintendi-menti di quanto non faccia la purutilissima discussione telemati-ca. La seconda sta nelle confer-me: ci sono alcune esigenze cheassumono ora una posizioneprioritaria per il fatto di essersiconsolidate nella condivisione.Su qualità e comunicazione c’èl’attenzione e il lavoro dell’ANM-VI. Sull’impegno e la partecipa-zione valgono le parole dei pre-senti: “ognuno può riferire a chinon c’era quello che è emerso inquesta sede” e, soprattutto “perchi si impegna lo spazio c’è”. ■

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Assemblea aperta del 22 aprile

Il rilancio della veterinaria: qualità, comunicazione e impegno Da una proposta della vet-link una riuscita occasione di consultazione

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2007ANMVI INFORMA

Da sinistra Marco Melosi e Giuliano Lazzarini, i moderatori dell'assem-blea aperta del 22 aprile presso la sede dell’ANMVI. Al tavolo il Direttore dell’Associazione, Antonio Manfredi.

Page 4: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 16

PREMESSEL’inserimento tra le sostanze stu-pefacenti della ketamina, anesteti-co-analgesico largamente utilizza-to in medicina veterinaria, e la dif-fusione anche in ambito veterina-rio di una maggior sensibilità neltrattamento del dolore, hanno po-sto alla ribalta, nell’ambito dellaprofessione veterinaria, tutta lanormativa che regola la prescrizio-ne, l’acquisto, la detenzione e lasomministrazione di medicinali adazione stupefacente o psicotropa.Anche se diversi Colleghi già uti-lizzavano nella pratica clinica me-dicinali stupefacenti, conoscendo-ne adeguatamente le relative nor-me, molti altri Colleghi si sono in-vece trovati impreparati nella ge-stione di questo tipo di medicinalie ad assolverne gli obblighi previ-sti. Per facilitare la comprensioneed il rispetto di questa normativa,apparentemente complessa, masostanzialmente semplice anchealla luce delle recenti leggi finaliz-zate ad agevolare la terapia deldolore e che riguardano anche ilmedico veterinario, vengono sin-tetizzati in questa nota gli aspettisalienti dell’impiego di medicinaliad azione stupefacente e psico-tropa in medicina veterinaria.

LA NORMATIVATutta la normativa riguardante lesostanze ed i medicinali ad azio-ne stupefacente o psicotropa ècontenuta nel D.P.R. n. 309 del 9ottobre 1990, così come modifica-to dalla legge n. 12 dell’8 febbraio2001 e dalla legge n. 49 del 21Febbraio 2006; il D.P.R. 309/90costituisce il Testo unico delleleggi in materia di disciplina de-gli stupefacenti e sostanze psi-cotrope, prevenzione, cura e ria-bilitazione dei relativi stati di tossi-codipendenza ed ha integrato lalegge n. 685 del 22 dicembre1975 con le successive normative.Sia i medicinali registrati per usoumano, sia quelli registrati per usoveterinario e classificati come stu-pefacenti o psicotropi sono sog-getti alla stessa normativa, raccol-ta nel citato D.P.R.; il D.L.vo193/06, Codice Comunitario delfarmaco veterinario (che ha sosti-tuito diverse precedenti normativetra cui il D.L.vo 119/92 e il D.L.vo47/97), per quanto riguarda i me-dicinali ad azione stupefacente opsicotropa rimanda alle norme ge-nerali su tali medicinali, che per-tanto prevalgono su quelle speci-fiche veterinarie. Le recenti leggin. 12 dell’8 febbraio 2001 e n. 49del 21 Febbraio 2006, contenentinorme per agevolare l’impiego deifarmaci analgesici oppiacei nellaterapia del dolore, hanno modifi-cato in modo sostanziale diversiarticoli del D.P.R. 309/90 perquanto riguarda la classificazionedelle sostanze stupefacenti e perl’individuazione delle sostanze co-munemente utilizzate per la tera-

pia del dolore; la legge sulla tera-pia del dolore (legge n. 12 dell’8febbraio 2001), segno di grandeciviltà nel trattamento degli stati disofferenza umana, riguarda ancheil trattamento del dolore negli ani-mali, dove il ruolo del medico ve-terinario è fondamentale per indi-viduare quelle situazioni di soffe-renza animale che richiedono unsuo intervento efficace. I decretidel Ministro della Sanità dell’8 feb-braio 2001 e dell’8 marzo 2001hanno classificato tra le sostanzestupefacenti o psicotrope diversimedicinali registrati ad uso veteri-nario. I decreti del Ministro dellaSanità del 24 maggio 2001, del 4aprile 2003 e del 10 Marzo 2006hanno regolamentato il modello diricetta unificato (per medici e perveterinari) da utilizzare per la tera-pia del dolore severo con i medi-cinali stupefacenti contemplatinella legge 12/2001.

CLASSIFICAZIONE DELLESOSTANZE SUTUPEFACENTICon la legge n. 49 del 21 Febbraio2006 la suddivisione degli stupe-facenti nelle precedenti Tabelle I-VI è stata sostituita da una riparti-zione in due Tabelle, la Tabella I ela Tabella II, la quale, a sua volta,è suddivisa nelle sezioni A, B, C,D, E in funzione del maggiore ominore potere di indurre dipen-denza. La Tabella I comprende tutte lesostanze individuate come stupe-facenti o psicotrope suscettibili diabuso e non riguarda le specialitàmedicinali. Nella Tabella II sono riportati i

principi attivi dei medicinali (quin-di diverse sostanze già presentinella tabella I), suddivisi in cinquesezioni da A a E, a seconda delmaggiore o minore potere di in-durre dipendenza. Per ciascuna diqueste sezioni vige un regime diprescrizione diverso. Per quanto riguarda i farmacid’interesse veterinario, rientra-no:nella Tabella II, sezione A: pre-

parazioni medicinali contenentiketamina, morfina, metadone, fen-tanyl, ossimorfone, flunitrazepame buprenorfina (orale e iniettabile,Temgesic), pentobarbital; nella Tabella II, sezione B:, so-stanze medicinali per preparazio-ni galeniche a base di fenobarbi-tal, pentazocina e diverse altre (inquesta sezione era compreso an-che il tramadolo, rimosso succes-sivamente dal DM 19-6-2006);questa sezione comprende anchele preparazioni medicinali conte-nenti butorfanolo e acido gamma-idrossibutirrico.nella Tabella II, sezione C: prepa-razioni medicinali contenenti pen-tazocina (Talwin, Abbot), fenobar-bital (Gardenale, Aventispharma;Luminale, Bracco, ecc.); nella Tabella II, sezione D: prepa-razioni medicinali con composizio-ni ad uso diverso da quello paren-terale, contenenti associazioni obassi dosaggi delle sostanze del-la sezione A, medicinali in forma i-niettabile contenenti diazepam, lo-razepam e midazolam; nella Tabella II, sezione E: prepa-razioni medicinali orali di diaze-pam ed altre benzodiazepine, ol-tre ad altre sostanze delle sezioniA e B, a bassi dosaggi.

MEDICINALI REGISTRATI ADUSO VETERINARIOCLASSIFICATI COMESTUPEFACENTI O PSICOTROPILe preparazioni medicinali regi-strate per uso veterinario checompaiono nelle tabelle delle so-stanze stupefacenti o psicotropesono:

• in Tabella II, Sezione A - le pre-parazioni medicinali a base diketamina: Ketavet (Gellini), I-noketam (Virbac), Imalgene(Merial), Narketan (Bio98); lapreparazione a base di pento-barbital: Euthatal (Merial);

• in Tabella II Sezione B - le pre-parazioni medicinali a base dibutorfanolo: Dolorex (Intervet)e Torbutrol (Intervet).

• in Tabella II Sezione C – perquanto non siano registrati deimedicinali ad uso veterinario abase di fenobabritale, apparte-nente come preparazione me-dicinale a questa sezione, èmolto comune l’impiego e laprescrizione ad uso impropriodi medicinali ad uso umanocontenenti questa sostanza.Occorre puntualizzare che perquaste sezione è previsto unregime di prescrizione all’uten-te con ricetta semplice non ri-petibile, ma per la detenzionecome scorta è richiesta la com-pilazione del registro di caricoe scarico, con approvvigiona-mento mediante ricetta in tripli-ce copia al pari dei medicinalidella Sezione A e B.

• in Tabella II Sezione D - le pre-parazioni medicinali a base didiazepam in forma iniettabile(Diazepam iniettabile, Gellini) ebrotizolam in forma iniettabile(Mederantil iniettabile, Boehrin-ger Ing.).

• in Tabella II Sezione E - le pre-parazioni medicinali a base didiazepam in forma orale (Dia-zepam per os, Gellini) e broti-zolam in forma orale (Mederan-til per os, Boehringer Ing.).

NB: La tiletamina, farmaco ad a-zione simile alla ketamina, e labenzodiazepina zolazepam, con-tenuti nella preparazione medici-nale ad uso veterinario Zoletil (Vir-bac), non rientrano, per ora, inqueste disposizioni. Anche l’anal-gesico tramadolo (Altadol, inietta-bile ed orale, Formevet) i barbitu-rici ad azione breve, come il tio-pentale (Pentothal Sodium, Inter-

4 laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2007

Impiego di medicinali ad azione stupefacente o psicotropa in medicina veterinaria (1a parte)

OSSERVATORIO FARMACO

a cura di Aldo Vezzoni

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vet), il narcotico ad azione brevecome il propofol (Rapinovet, She-ring-Plough, PropoFlo, Abbot), isedativi ad uso veterinario xilazi-na (Rompum, Bayer), aceproma-zina (Prequillan, Ati; Acetilproma-zina, Gellini; Killitam, Gellini; Se-dalyn, Bio98), medetomidina (Do-mitor, Pfizer), romifidina (Romidys,Virbac) e l’eutanasico Tanax (in-tervet) non rientrano in queste ta-belle e seguono il normale regimedi approvvigionamento e di pre-scizione per i medicinali ad usoveterinario.

PRESCRIZIONE ALPROPRIETARIO DELL’ANIMALEDI MEDICINALI STUPEFACENTIO PSICOTROPILe prescrizioni veterinarie devonoessere effettuate utilizzando e-sclusivamente le ricette indicate,in funzione delle sezioni di appar-tenenza dei medicinali prescritti.1) PRESCRIZIONE DI MEDICI-NALI COMPRESI NELLA TA-BELLA II, SEZIONE A:a. Ricetta: ricetta a ricalco mo-

dello ministeriale (distribuitadalle ASL). Modello di ricettadel DM 31-3-2006 e, nelle mo-re della sua stampa e distribu-zione, del modello del DM 24-5-2001 modificato dal DM 4-4-2003

b. Numero copie: triplice copia aricalco. Di tali copie, una èconservata dal farmacista el’originale e una copia dall’as-sistito. Al medico veterinarionon rimane alcuna copia.

c. Prescrizione: un solo medici-nale per una cura di duratanon superiore a trenta giorni,ad eccezione dei medicinali dicui all’allegato III-bis (bupre-norfina, codeina, diidrocodei-na, fentanyl, idrocodone, idro-

morfone, metadone, morfina,ossicodone, ossimorfone) uti-lizzati per la terapia del doloresevero di origine neoplastica odegenerativa, per i quali la ri-cetta può comprendere fino adue medicinali diversi tra loro ouno stesso medicinale con duedosaggi differenti per una curadi durata non superiore a tren-ta giorni.NB: Il presente modello è altre-sì utilizzato, come autoprescri-zione, dai medici e dai veteri-nari ai fini di approvvigiona-mento per uso professionaleurgente (ma non per scorta)per la terapia del dolore con imedicinali di cui all’allegato III-bis. In questi casi il medico odil veterinario tiene un appositoregistro, non soggetto a vidi-mazione, in cui annota i tratta-menti effettuati. Questa condi-zione è indicata per i veterinariche saltuariamente utilizzanotali farmaci nelle visite a domi-cilio, e di volta in volta acqui-stano direttamente i medicinalie li vanno poi a somministrareall’animale. Condizione pertan-to che non si adatta a chi ne-cessita di approvvigionarsi discorte di questi medicinali dautilizzare nella proria strutturaveterinaria.

d. Elementi della ricetta:1) cognome e nome del pro-

prietario dell’animale;2) dizione “uso veterinario”

nello spazio destinato aibollini autoadesivi per i far-maci dispensati in regime diSSN;

3) specie, razza e sesso dell’a-nimale in cura nello spazioriservato al codice del pa-ziente;

4) dose prescritta, posologia e

modo di somministrazione;5) indirizzo e numero telefoni-

co professionali del medico;6) data e firma del medico;7) timbro personale del medico.

e. Termine di validità della ricet-ta: trenta giorni escluso il gior-no di redazione.

f. Adempimenti del farmacista:1) Controllo della regolarità

della ricetta2) Annotazione degli estremi

di un documento dell’acqui-rente

3) Annotazione della data dispedizione e apposizionedel timbro della farmacia

4) Annotazione del prezzo pra-ticato (art. 37, RD 1706/38)

5) Conservazione di una copiadella ricetta per due annidall’ultima registrazione nelregistro entrata e uscita stu-pefacenti.

2) PRESCRIZIONE DI MEDICI-NALI COMPRESI NELLA TA-BELLA II, SEZIONI B, C e D:a. Ricetta: Ricetta semplice non

ripetibileb. Termine di validità della ricet-

ta: trenta giorni escluso il gior-no di redazione (consigliata u-na durata del trattamento nonsuperiore a 90 giorni)

c. Adempimenti del farmacista:1) Controllo della regolarità

della ricetta2) Annotazione della data di

spedizione e apposizionedel timbro della farmacia

3) Conservazione di una copiadella ricetta per due annidall’ultima registrazione nelregistro entrata e uscita stu-pefacenti, per i medicinalicompresi nella tabella II, se-zioni B e C, e per sei mesiper i medicinali compresinella tabella II, sezione D

(art. 5, d.lgs. 539/92).3) PRESCRIZIONE DI MEDICI-NALI COMPRESI NELLA TA-BELLA II, SEZIONE E:a. Ricetta: Ricetta semplice ripe-

tibile per i medicinali ad usoveterinario e non ripetibile per imedicinali ad uso umano peruso improprio

b. Termine di validità della ricet-ta: trenta giorni escluso il gior-no di redazione.

c. Adempimenti del farmacista:1) Controllo della regolarità

della ricetta2) Annotazione della data di

spedizione e apposizionedel timbro (in merito all’ob-bligatorietà di tale adempi-mento, previsto dall’art. 4,dlgs. 539/92, sono attesichiarimenti)

RICETTARIO MADRE-FIGLIADISTRIBUITO DAGLI ORDINICon il DM 31 marzo 2006 di ap-provazione del nuovo ricettarioper la prescrizione dei farmaci

stupefacenti, entrato in vigore il15-4-2006, sono stati aboliti i ri-cettari madre-figlia di colore gial-lo-verde distribuiti dagli Ordini. Imedici veterinari dovevano e de-vono pertanto restituire agli Ordinii loro ricettari non utilizzati e gli Or-dini devono provvedere alla lororestituzione al Ministero della Sa-lute, magazzino centrale del ma-teriale profilattico, via dei Carri Ar-mati n. 13, 00159 Roma, ai finidella loro distruzione.1. I nuovi ricettari ministeriali,conformi al DM di cui sopra, stam-pato a cura dell’Istituto Poligraficoe Zecca dello Stato, saranno di-stribuiti ai centri di riferimento re-gionali e quindi a ciascuna ASL,dove potranno essere ritirati daimedici chirurghi e dai medici ve-terinari. In attesa che questi nuoviricettari siano disponibili, potran-no essere utilizzati i ricettari mini-steriali conformi DM 24-5-2001,modificato dal DM 4-4-2003, giàdisponibili presso le ASL. ■

CONTINUA

6 laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2007OSSERVATORIO FARMACO

Il timbro sul ricettarioEssendomi da poco iscritto all’ordine se volessi prestare la mia o-pera professionale, in maniera saltuaria, come dovrei configurareun eventuale timbro da apporre sul ricettario?(Risponde Giorgio Neri, consulente ANMVI)- Il timbro personale rap-presenta, di fatto, un sigillo che nella sua unicità certifica, in associa-zione con la firma, l’identità del redattore del documento su cui è po-sto. Il timbro, dunque, non ha la funzione di generalizzare il veterinario,bensì di caratterizzarlo, e con questa funzione deve sempre essereapposto nei documenti che egli redige. Non esiste una norma che pre-veda le informazioni che devono o non devono essere inserite nel tim-bro. Tant’è che anche il Regolamento Fnovi sulla pubblicità sanitarianon prevede tale fattispecie. Se, infatti, è vero che il testo del timbrodeve essere sottoposto all’approvazione dell’Ordine competente, ciòha solo finalità di conservazione del decoro professionale e della deon-tologia, nel senso di escludere diciture o immagini contrari a questidue valori. Se dunque, nulla si può dire in materia dal punto di vistadella legge, in un’ottica funzionale può essere opportuno distingueredue ipotesi ricorrenti: - quella del timbro usato solo con finalità di sigillo, nel qual caso il

messaggio può essere il più semplice possibile (dr Paolo Coluccio- Medico Veterinario), oppure può prevedere informazioni quali l’in-dirizzo, il numero di telefono, il numero di iscrizione all’Ordine, il co-dice fiscale, la partita Iva e così via;

- quella del timbro utilizzato anche per intestare i certificati, le ricettee i documenti in generale, nel qual caso il Regolamento Fnovi sullapubblicità sanitaria prevede l’inserimento di alcuni dati obbligatori(il nome, il cognome e l’indirizzo) e altri facoltativi (“il numero telefo-nico ed eventuale recapito, l’orario delle visite o di apertura, i titolidi studio, i titoli accademici, i titoli di specializzazione, i titoli di di-ploma del College europeo, senza abbreviazioni che possano in-durre in equivoco, la/e attività svolte, le onorificenze concesse o ri-conosciute dallo Stato italiano, la denominazione o ragione socialedella struttura” veterinaria).

Faq“L’acquisto e la prescrizione di medicinali stupefacenti registratiper uso veterinario sono assoggettati alla normativa sul farmacoveterinario (D.L.vo 193/06) o a quella sugli stupefacenti (DPR309/90)?”Tutti i medicinali classificati come stupefacenti o psicotropi, siano essiregistrati per uso umano o per uso veterinario sono regolamentati daltesto unico sugli stupefacenti, il DPR 309/90.(A.V.)

“È corretto utilizzare la ricetta veterinaria in triplice copia per ac-quistare come scorta un medicinale stupefacente registrato per u-so veterinario?”Non è errato utilizzare questa tipologia di ricetta in quanto è in triplicecopia, come previsto dall’art. 42 del DPR 309/90, purché vi siano indi-cati tutti gli elementi richiesti. È però errato che il farmacista od il gros-sista veterinario invii la copia al Servizio Veterinario della ASL, in quan-to deve invece inviarla al Servizio Farmaceutico della stessa ASL. (A.V.)

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L a consultazione su cau-dotomia a conchectomiasi è chiusa il 31 marzo

con 933 questionari cartacei utili,escluse poche unità arrivate fuo-ri tempo massimo e qualche tra-smissione non leggibile via fax. Iquestionari pervenuti on line (43in tutto) sono stati analizzati in unsecondo momento - posti a con-fronto con i dati complessivi e-mersi dalla documentazione car-tacea- ed hanno confermato iltrend complessivo. Prima di ana-lizzare i dati occorre precisareche si tratta di valori emersi da u-na libera consultazione propostaai Colleghi - senza predetermina-zione di un campione statistico-che ha tuttavia visto la più altapartecipazione mai registrata inoccasione di analoghe iniziativedi consultazione (questionariosugli studi di settore, sulle strut-ture veterinarie, ecc.). Il questio-nario ammetteva più risposte peruna stessa domanda e in tal sen-so tutte le opzioni scelte dal com-pilatore sono state consideratenella elaborazione finale. Infine,una premessa di fondo: la con-sultazione non voleva decretareun sì o un no a queste pratiche,ma una presa di posizione su undivieto normativo, divieto intro-

dotto da un provvedimento tran-sitorio e a scadenza, quale è unaordinanza ministeriale, e pergiunta nelle more di una possibi-le revisione. Il punto dunque era:divieto da subito o divieto neltempo e con eccezioni?

I risultatiIl taglio delle orecchie è netta-mente bandito dai medici veteri-nari aderenti alla consultazione.Il questionario non offriva molteattenuanti a questa pratica, invirtù dell’orientamento censorioassunto dal Ministero della Salu-te, che - ricordiamo - si è reso di-sponibile ad ascoltare le motiva-zioni d’eccezione solo per quan-to attiene la caudotomia. Ricor-diamo anche che il questionarioprendeva le mosse da una preci-sa disposizione di divieto, piena-mente in vigore, e non voleva es-sere una disquisizione scientificaastratta, che ignorasse cioè laquestione normativa del divieto.(articolo 1 Ordinanza 12 dicem-bre 2006 - Tutela dell’incolumitàpubblica dall’aggressione di ca-ni). Per il taglio della coda non èdimostrabile nessun effetto dimedicina preventiva, sebbenequesta posizione sia ben contro-bilanciata dalla tesi della preven-zione di patologie traumatichenei cani da lavoro. Tutt’altro chenetta la valutazione del dolore,chiara invece l’indicazione di uncertificato veterinario obbligato-rio qualora venga ammesso il ta-glio della coda in determinaterazze. Al dunque, sull’essere fa-vorevoli o meno ad una introdu-zione più graudale del divieto, larisposta prevalente, ma non do-minante è stata quella che pro-pende per valutare eventuali ec-cezioni per razze in cui sia dimo-strata l’utilità per il cane in basealla sua funzione.Tre soli i commenti allegati alquestionario: uno suggerisce u-na ricerca sulle lesioni del padi-

glione e del condotto nei sogget-ti con orecchio pendente, un al-tro si rammarica, pur testimo-niando di aver frequentemente e-seguito interventi di caudotomia,che i divieti non siano stati intro-dotti per iniziativa della catego-ria; il terzo infine osserva: comesi può pensare ad una perdita e-conomica davanti agli occhi diun cane?

La professione è spaccata indueLa domanda del questionario sucui vi era maggiore attesa eracertamente l’ultima. I rappresen-tanti dell’ANMVI, Raimondo Co-langeli (SISCA), e della FNOVI,Aldo Vezzoni, avevano partecipa-to al tavolo tecnico ministerialeche doveva valutare - su richiestadel MIPAF e dell’ENCI - l’eventua-lità di derogare al divieto. In quel-la occasione, era il mese di feb-braio, il tavolo si espresse a favo-

re dell’abolizione della conchec-tomia, rendendosi disponibile avalutare possibili deroghe tempo-rali, limitatamente alla caudoto-mia, per permettere un adegua-mento degli allevamenti, e speci-fiche deroghe funzionali per alcu-ne razze da lavoro. Per questo,oltre a coinvolgere tutti i veterina-ri con un questionario, l’ANMVIha chiesto anche il parere delleSocietà Scientifiche, valutandoanche quanto attuato in altri pae-

si europei. Le risposte relative aquesta ultima domanda del que-stionario in realtà non evidenzia-no una posizione netta.Su questo punto i Colleghi chehanno partecipato alla consulta-zione sono infatti ripartiti su duefronti, con percentuali molto vici-ne: il 42% è per un divieto imme-diato, contro il 47% disposto avalutare eccezioni. Se conside-riamo anche le altre due rispostealle quali hanno aderito il 7 ed il4% possiamo dire che la posizio-ne prevalente coincida con quel-la emersa al tavolo ministerialenella prima riunione di febbraio:sì al divieto, ma graduale e coneccezioni.Questo per quanto riguarda l’o-rientamento della professione infatto di regolamentazione norma-tiva. Il punto di vista scientifico ele implicazioni mediche del pro-blema possono e meritano di es-sere ulteriormente indagati. ■

8 laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2007

I dati percentualiRITIENI:

CHE IL TAGLIO DELLE ORECCHIE SECONDO GLI STANDARD DI RAZZA SIA:7% un intervento corretto, che non viola l’etica professionale19% un intervento che se eseguito correttamente e con la necessaria terapia del dolore non influisce nega-

tivamente sul benessere animale18% un intervento obsoleto, che è giusto che sia stato proibito56% un intervento che, anche se eseguito con la miglior terapia del dolore, viola comunque l’etica profes-

sionale in quanto non è finalizzato al benessere del cane

CHE IL TAGLIO DELLE ORECCHIE SECONDO GLI STANDARD DI RAZZA ABBIA AN-CHE UNA VALENZA SANITARIA?

9% prevenendo le lesioni del padiglione auricolare2% riducendo il rischio di entrata di corpi estranei10% prevenendo le patologie del condotto auricolare per una miglior areazione79% non è dimostrabile nessun effetto di medicina preventiva

CHE IL TAGLIO DELLA CODA SECONDO GLI STANDARD DI RAZZA SIA:11% un intervento corretto, che non viola l’etica professionale purché sia eseguito da un medico veterinario39% un intervento che se eseguito nella prima settimana di vita del cane è mini-invasivo e non comporta

un dolore significativo12 % un intervento obsoleto, che è giusto che sia stato proibito38 % un intervento che, anche se eseguito con adeguata analgesia, viola comunque l’etica professionale in

quanto non è finalizzato al benessere del cane

CHE IL TAGLIO DELLA CODA SECONDO GLI STANDARD DI RAZZA ABBIA ANCHEUNA VALENZA SANITARIA?

43% per prevenire patologie traumatiche della coda nei cani da lavoro, in particolare nei cani da cacciache durante la cerca agitano molto la coda (ad esempio gli spaniel, i bracchi, ecc.)

9% per aver riscontrato un’aumentata incidenza di lesioni traumatiche della coda nei cani in cui da alcunianni lo standard di razza non richiede più il taglio della coda (Rottweiler, Schanauzer, ecc.)

0% per migliorare l’andatura48 % non è dimostrabile nessun effetto di medicina preventiva

CHE IL DIVIETO DEL TAGLIO DELLA CODA E DELLE ORECCHIE NEL CANE DI RAZZA:9% costituisca una perdita economica significativa per il medico veterinario4% non abbia un risvolto economicamente importante per il medico veterinario21% possa determinare la perdita di clientela che ricorre alla clandestinità per far effettuare questi inter-

venti66% che sia reso obbligatorio il possesso di un certificato veterinario qualora venga ammesso il taglio della

coda in determinate razze

SEI FAVOREVOLE AD UN’INTRODUZIONE PIÙ GRADUALE DEL DIVIETO DEL TAGLIODELLA CODA?

7% in modo da dare il tempo necessario per adeguare gli standard di razza 4% per orientare la selezione riproduttiva47% per valutare eventuali eccezioni per razze in cui sia dimostrata l’utilità per il cane in base alla sua fun-

zione42% il divieto deve essere immediato

976 questionari

Caudotomia e conchectomia: i risultati della consultazione

ANMVI INFORMA

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D opo le nuove norme fi-scali dettate dal decre-to Bersani-Visco sulla

tracciabilità dei movimenti di de-naro dei professionisti è ancorapossibile per i professionisti pa-gare in contanti? La domanda ri-corre frequentemente anche fra imedici veterinari all’atto di regola-re l’acquisto di prodotti o serviziprofessionali. Al riguardo intervie-ne il consulente fiscale dell’ANM-VI dott. Giovanni Stassi, che ri-sponde positivamente al quesitocon le dovute spiegazioni: “il nuo-vo terzo comma dell’articolo 19,DPR 29.09.1973, n. 600 [commaaggiunto dall’art. 35 del D.L.04.07.06, n. 223], dispone che:-tutti coloro che esercitano arti oprofessioni sono obbligati a tene-re uno o più conti correnti (banca-ri o postali), sui quali devono af-fluire tutti i compensi riscossi nel-

l’esercizio dell’attività; dagli stessiconti devono essere effettuati iprelevamenti per il pagamentodelle spese.La norma quindi non obbliga adeffettuare pagamenti con asse-gni o con bonifici ma prescriveche le somme che vengono uti-lizzate per effettuare i pagamen-ti delle spese, devono essereprelevate dai conti correnti. Adesempio, se un professionista in-cassa un compenso di Euro 800non può utilizzare la somma in-cassata per il pagamento di spe-se. In ottemperanza alla norma ci-tata il professionista infatti deve:-versare la somma su un contocorrente; - prelevare dal contocorrente; - pagare in contanti uti-lizzando la somma di denaro pre-levata. Naturalmente il versamen-to, il prelevamento ed il pagamen-to non devono necessariamente

avvenire in unico contesto: ungiorno verso il compenso ed in unaltro giorno prelevo quanto ne-cessario e, ad esempio, due gior-ni dopo effettuo il pagamento incontanti delle spese. I punti es-senziali della norma sono due: 1)I compensi incassati devono af-fluire su un conto corrente; 2) I pa-gamenti in contanti delle spesedevono essere effettuati con som-me di denaro prelevate dal contocorrente. ■

Il cinque permille alla ricerca

La legge 27 dicembre 2006, n.296 ha riproposto la possi-

bilità per i contribuenti di destina-re una quota pari al 5 per milledell’imposta sul reddito delle per-sone fisiche a finalità di interesse

sociale. In particolare, per l’annofinanziario 2007 sono state previ-ste le seguenti possibilità di desti-nazione: sostegno delle ONLUS(Organizzazioni non lucrative di u-tilità sociale), finanziamento aglienti della ricerca scientifica e del-l’università; finanziamento agli en-ti della ricerca sanitaria. Gli elen-chi dei soggetti ammessi alla de-stinazione della quota sono statipubblicati sul sito agenziaentra-te.it; il primo elenco, relativo alleONLUS è stato curato dall’Agen-zia delle Entrate e prevede nu-merose associazioni protezioni-stiche, animaliste e di volontaria-

to fra cui l’Associazione Veteri-naria di Cooperazione con i pae-si in via di sviluppo della Valled’Aosta e la Società Italiana del-le Scienze Veterinarie di Brescia;gli altri due elenchi, sono stati,invece, predisposti a cura delMinistero dell’università e dellaricerca e il Ministero della salu-te. Fra questi l’Istituto Nazionaledi Ricerca per gli Alimenti e laNutrizione, l’istituto Nazionaleper la Fauna Selvatica, istitutizooprofilattici. Un motore di ri-cerca consente la visualizzazio-ne dei soggetti a cui può esseredestinato il 5 per mille. ■

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I professionisti possono pagare in contanti?Chiarimenti dal consulente fiscale dell’ANMVI sulla tracciabilità dei flussi finanziari dei veterinari

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2007RUBRICA FISCALE

CAB ABSTRACTS

CAB Abstracts è il database bibliografico più grande al mondo nel set-tore della medicina veterinaria. CAB Abstracts, coprendo praticamen-te tutte le pubblicazioni scientifiche mondiali (riviste e atti congressua-li) di medicina veterinaria, per-mette di fare ricerche biblio-grafiche complete e mirate. Adifferenza di PubMed, il database gratuito finanziato dalGoverno Americano che copreprevalentemente la medicinaumana, l’accesso a CabAb-stract normalmente non è libe-ro ma prevede un abbonamen-to individuale. Da quest’annoquesto servizio straordinario èofferto gratuitamente ai socidelle Società SCIVAC, SIVAR,SIVE, SIVAE, SIVAL, AIVEMPed ai soci delle Società Specialistiche SCIVAC e SIVE in regola con ilpagamento della quota associativa per l'anno in corso.Per accedere al servizio è necessario entrare nella propria pagina diEgo al sito http://ego.evsrl.it tramite le user name e password stam-pate su tutte le ricevute di iscrizioni associative o versamento di ca-parre rilasciate da EV. Se hai smarrito o non hai mai ricevuto il nomeutente e la password per accedere a Ego, puoi riceverla compilando ilbox on line apposito nel sito http://ego.evsrl.it o scrivendo a [email protected] o telefonando alla Segreteria EV allo 0372 46040. IMPORTANTE: il servizio funziona solo se il browser consente l'a-pertura delle finestre a comparsa (popup).È quindi necessario disattivare, PRIMA di effettuare l'accesso, qualsia-si strumento di blocco popup (ad es.: blocco popup di Internet Explo-rer, Google Toolbar, Yahoo Toolbar; funzione "Blocca finestre a com-parsa" di Safari, nel menu "Safari"; etc.).

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L ’Italia importa il 50% circadel proprio fabbiso-gno di carni. E non può

certo controllare le pratiche d’al-levamento utilizzate nei paesi d’o-rigine. Al massimo riesce a veglia-re sul prodotto finito. Il paese èdunque stretto in una strana mor-sa: da un lato ha bisogno di pro-duzioni zootecniche sicure, dal-l’altro gli allevamenti si riduconosempre più. Nei giorni di Pasqua,in cui rivivono tradizioni consoli-date come il consumo di carne diagnello e capretto, è utile analiz-zare le cause di questo fenome-no. Nell’allevamento tradizionale ipastori programmano ancora conpuntualità i parti delle pecore edelle capre per avere animali damacellare in questo periodo (as-sicurando carni pregiate ai con-sumatori) e per riuscire a spunta-re prezzi migliori, vista la maggio-re richiesta sul mercato.Una bilancia commerciale inrosso. In primis, va detto che l’al-levamento ovi-caprino in Italia è fi-nalizzato prevalentemente allaproduzione del latte, da utilizzareesclusivamente per la ca-seificazione. La produzione dicarne ha carattere di comple-mentarietà ed è praticamente li-mitata ai maschi. Mentre le fem-mine vengono destinate alla lat-tazione. Oggi, però, la produzio-ne nazionale di carne ovina è in-sufficiente a soddisfare i fabbiso-gni del nostro mercato e si fa am-pio ricorso all’importazione da al-tri paesi, dove gli ovini sono alle-

vati quasi esclusivamente per laproduzione della carne e il latteviene destinato prevalentementeper l’alimentazione degli agnelli.Il problema non riguarda solo lecarni ovine, ma anche quelle bo-vine, suine e ittiche; in generale sipuò stimare un’importazione dicarne, a eccezione di quelle avi-cole, intorno alla metà del consu-mo nazionale.Nel nostro paese gli alleva-menti ovini sono concentrati nelleisole maggiori, nelle regioni cen-trali e del Sud e sono ancora inlarga misura a carattere estensivocon una forte e radicata presenzadegli insediamenti pastorizi nelterritorio. Incluse alcune areemarginali dove altre attività agro-zootecniche sono di più difficileconduzione.Nel tempo gli allevamenti ovini so-no andati incontro a un’evoluzionepositiva con l’introduzione di tec-niche che possono essere consi-derate innovative come un’ali-mentazione bilanciata e razionaledegli animali, la mungitura mec-canica e anche la profilassi e laterapia di molte malattie infettiveche compromettono la salute de-gli animali e anche la sicurezzadel latte e della carne che ven-gono prodotti.Ma, nonostante i progressi tec-nici, si assiste a una regressionedel numero degli animali allevati,causata dal costante e gradualeabbandono delle forme di alle-vamento tradizionale, non ade-guatamente sostituite dalla na-

scita di forme di allevamento in-tensivo o semintensivo. Ciò è do-vuto anche alla difficoltà di trovarelavoratori disposti ad affrontareun’attività particolarmente sacrifi-cata. Non è un mistero che, in al-cune aree geografiche, l’alleva-mento ovino è possibile solo gra-zie a lavoratori extracomunitariche si adeguano anche a situa-zioni di disagio.La regressione numerica degli al-levamenti e dei capi allevati ha ri-flessi negativi di rilievo. In primoluogo possono verificarsi alte-razioni negli equilibri ambientalisorti con l’allevamento ovino; talialterazioni possono anche predi-sporre a incendi e a dissesti am-bientali.In secondo luogo, il latte di ovini ecapre è la base per alcune produ-zioni casearie tipiche che dovreb-bero essere sostenute e in-crementate. Ovviamente una di-minuzione della produzione nonconsente di raggiungere questoobiettivo.L’import di carni e il controlloimpossibile. In Italia esiste un si-stema di sorveglianza e controllodelle produzioni zootecniche. Ov-viamente coinvolge anche quelleovine. E garantisce un’ottima qua-lità igienico-sanitaria degli alimen-ti prodotti. Ora, sebbene le carnidi importazione devano per leggerispondere a caratteristiche sani-tarie ben definite, è evidente cheil controllo è affidato alle strutturedei paesi di origine.Per cui, i nostri servizi veterinari

limitano il loro intervento a uncontrollo del prodotto finito senzapoter verificare quanto avvienenegli allevamenti nelle zone di o-rigine. Sarebbe quindi utile con-siderare l’allevamento ovino co-me strategico per la nostra zoo-tecnia adottando ogni misurapossibile per un suo rilancio; ciòè possibile soltanto a condizioneche venga sviluppato un pro-gramma di intervento coordinatoa livello nazionale basato sui se-guenti punti:a) analisi della situazione esi-

stente;b) individuazione delle criticità

del sistema;c) sviluppo di ricerche scientifi-

che finalizzate allo studio dellasoluzione dei problemi esisten-ti;

d) introduzione delle informazioniacquisite con la ricerca scien-tifica nella pratica zootecnica.

La piena attuazione di un pro-gramma di questo tipo può con-sentire di ridurre il deficit naziona-le nelle produzioni zootecniche,rilanciare il made in Italy di alcu-ni prodotti alimentari e soprat-tutto fornire ai nostri consumatoridegli alimenti provenienti dal no-stro territorio con caratteristiche disicurezza ottimali. (tratto da I-talia Oggi del 7 aprile 2007,“L’Italia non produce più macompra”) ■

12 laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2007

Zootecnia

Carni, cosa sappiamo di quel 50% che importiamo?I servizi veterinari controllano solo il prodotto finito

LETTO SU...

di Agostino Macrì

Direttore del Dipartimento sanitàalimentare e animale, presso l’Istituto Superiore di Sanità

È tempo per il veterinario aziendale

Intervenuto al convegno Il benessere degli animali: una sfida peri servizi veterinari, in programma al SANIT 2007, il Presidente

della FNOVI ha presentato una relazione dal titolo “Medico veterinarioe benessere animale: la promozione del rispetto degli animali e del lo-ro benessere in quanto esseri senzienti (art. 1 del Codice Deontologi-co dei medici veterinari)”. Gaetano Penocchio ha dichiarato che “ilbenessere animale non è una sfida solo per i servizi veterinari, ma unobiettivo per tutti i medici veterinari pubblici e privati. Non a caso ilnuovo codice deontologico prevede che il veterinario dedichi la pro-pria opera nell’articolo 1 alla promozione del rispetto degli animali edel loro benessere in quanto esseri senzienti. Tutta la Categoria è im-pegnata in questa direzione”. Recentemente, ha aggiunto Penocchio,“qualche Regione ha disposto che la valutazione e del benessere deltrasporto degli animali che non sono in grado di spostarsi autonoma-mente possa essere posta a carico del veterinario privato”, una indica-zione “in contrasto con la posizione della Federazione”, che rappre-senta “la conseguenza di valutazioni economiche e non di un disegnoprofessionale. Le Regioni ad alta densità zootecnica sono carenti di ri-sorse utili a garantire quella tipologia di prestazioni. È tempo di ricono-scere la figura del veterinario d’azienda che non è il professionista chesurroga indisponibilità del sistema pubblico, ma il gestore sanitariodell’azienda zootecnica in grado di garantire valori di salute e di esse-re fornitore di indicazioni indispensabili al sistema di epidemiosorve-glianza”.

Aia, Andena riconfermato presidente

I l Comitato direttivo dell’Associazione italiana allevatori ha ricon-fermato all’unanimità Nino Andena alla presidenza dell’Aia.

Lo affiancheranno come vicepresidenti, Maurizio Garlappi e StefanoMarzioli, che vengono anch’essi riconfermati, e Franco Cicarilli e Al-berto Statti, due nuove nomine. Andena, 56 anni, medico veterinario,sposato e padre di due figli, è allevatore fin da giovane di vacche dalatte. Conduce a Bertonico, in provincia di Lodi, l’azienda zootecnica“Frisia”, una stalla aperta al consumatore dotata di un punto venditadove è possibile acquistare anche latte crudo, formaggi e vini lom-bardi.Nel corso dell’Assemblea generale dell’Associazione italiana allevatoriAndena, ha illustrato le molteplici attività messe in campo dall’Associa-zione e le linee di azione adottate per l’ammodernamento e la rivitaliz-zazione del Sistema allevatoriale, per rendere i servizi alle aziende zoo-tecniche competitivi, utili a supportare le esigenze di reddito e di cre-scita. “Non sono stati anni facili, ha dichiarato Andena, ma abbiamosaputo reagire alle avversità e alle numerose emergenze con sceltecoraggiose. Abbiamo saputo invertire la tendenza alla smobilitazione,siamo tornati ad essere interlocutori responsabili e credibili nei con-fronti delle Istituzioni, delle Organizzazioni professionali e di filiera.L’Aia, aperta al dialogo con tutti, intende confermarsi punto irrinuncia-bile di riferimento per il settore, il “palazzo” della zootecnia italiana. Il Rapporto 2006 (scaricabile al sito www.anmvioggi.it) delinea il qua-dro economico, tecnico, le norme sanitarie e il ruolo del veterinario nelsettore.

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 16

C on la sentenza n.15061,sezione terza penale, laCorte di Cassazione ha

confermato il sequestro preventi-vo - ordinato dal Gip del Tribunaledi Vicenza - del cane meticciodella signora G.S. di Carrè (Vicen-za), indagata in relazione ai reatidi cui all’art. 544-ter del Codicepenale (maltrattamento di animali,punito con la reclusione fino a unanno o con multa fino a 15.000euro) perché maltrattava il propriocane meticcio abusando del col-lare coercitivo di tipo elettrico an-tiabbaio apposto sul collo dell’a-nimale. La Suprema Corte ha ri-gettato i due motivi del ricorsodella Signora condannandola alpagamento delle spese proces-suali. Nella sentenza si legge che:“L’uso del collare antiabbaio, aprescindere dalla specifica Ordi-nanza mínisteriale e dalla sua effi-cacia, (il riferimento è all’ordinan-za del 5 luglio 2005 con la quale ilMinistero della Salute aveva pre-visto che l’uso del collare elettricoe di analogo strumento che pro-vocasse effetti di dolore sui canirientrasse nella disciplina sanzio-natoria prevista dall’articolo 727del Codice penale) rientra nellaprevisione del Codice penale chevieta il maltrattamento degli ani-mali e nel caso in esame il refertomedico del veterinario richiamatonella richiesta di sequestro pre-ventivo attestava lo stato di soffe-renza dell’animale. In propositoquesta Corte ha precisato che co-stituisce incrudelimento senza ne-cessità nei confronti di animali,suscettibile di dare luogo quantomeno al reato di cui all’articolo727 Cp ogni comportamento pro-duttivo nell’animale di sofferenzeche non trovino giustificazionenell’insuperabile esigenza di tute-la non altrimenti realizzabile di va-lori giuridicamente apprezzabili,ancorché non limitati a quelli pri-mari cui si riferisce l’articolo 54Cp (stato di necessità), rimanen-do quindi esclusa detta giustifica-zione quando si tratti soltanto del-la convenienza ed opportunità direprimere comportamenti even-tualmente molesti dell’animaleche possano trovare adeguatacorrezione in trattamenti educativietologicamente informati e quindiprivi di ogni forma di violenza oaccanimento (v. per tutte Cassa-zione, Sezione terza, sentenza43230/02).” Inoltre la sentenza haconfermato la legittimità del se-questro preventivo del cane: “(…)La ricorrente è stata originaria-mente indagata in ordine al delittodi maltrattamento di animali (arti-colo 544-ter del Codice penale)

che, ai sensi dell’articolo 544sexies del Codice penale, preve-de la confisca obbligatoria dell’a-nimale in caso di condanna. Pe-raltro, anche se il Tribunale per ilriesame, nella parte motiva, ha ri-chiamato soltanto l’articolo 727del Codice penale, ipotesi con-travvenzionale, ha comunque rite-nuto che il collare in questione, ditipo elettrico, è un congegno checausa al cane un’inutile e sadicasofferenza, rendendolo aggressi-vo nei confronti di chiunque ed haconfermato il provvedimento delGip. Pertanto, pur dovendo de-mandarsi al successivo giudiziodi merito la definitiva qualificazio-ne giuridica del fatto, deve co-munque ritenersi legittimo il se-questro preventivo avente lo sco-po di evitare il protrarsi di una si-tuazione di inutile sofferenza del-l’animale costituente reato.” ■

E il TAR del Laziosospende ildivieto inOrdinanza

I l Tar del Lazio è tornato a direno al divieto d’uso di collari

elettrici, confermato dal recentedecreto del ministero della salute,come già aveva fatto con riferi-mento al precedente decreto inmateria emesso il 5 luglio 2005.Con una ordinanza emessa l’11 a-prile il Tar ha sospeso l’applicabi-lità dell’art.4 dell’ordinanza del mi-nistero della salute dello scorso12 dicembre sulla tutela dell’inco-lumità pubblica dall’aggressionedi cani. L’articolo concerne il di-vieto dell’uso ‘di collari elettrici oaltri congegni atti a determinarescosse o impulsi elettrici sui cani’in quanto ‘procura paura e soffe-renza e può provocare reazioni diaggressività da parte degli ani-mali stessi’. L’impiego di tali stru-menti, afferma il decreto, ‘si confi-gura come maltrattamento echiunque li utilizzi è perseguibile’.Il Tar, accogliendo un ricorso del-la società Canicom, che commer-cializza articoli e accessori perl’educazione animale, ha ritenuto‘che sussistono le ragioni richie-ste dalla legge per l’accoglimentodella domanda cautelare in quan-to l’ordinanza impugnata apparela mera reiterazione della prece-dente ordinanza annullata, e pe-raltro è stata adottata senza alcu-na nuova istruttoria e senza la so-pravvenienza di alcun eventonuovo’. Il riferimento del Tar è allasentenza con la quale lo scorsomese di settembre era stata an-nullata la precedente ordinanzaministeriale in materia. Rimango-no salvi, dopo l’ordinanza del Tar,i principali articoli del decreto cheprevedono tra l’altro il divieto diaddestramento inteso ad esaltarel’aggressività dei cani. ■

TAR SICILIA

I veterinari nonpossono aspirarealla nomina acoordinatore didistretto

Solo i dirigenti medici e nonveterinari possono aspirare

alla nomina a coordinatore di di-stretto. Per il TAR della Sicilia è legittimal’azione dell’Ausl che ha limitatola possibilità di scelta dei coor-dinatori del distretto ai dirigentimedici di I e II livello dirigenzia-le, escludendo i veterinari. Infat-ti, benché il legislatore, con ilriassetto del sistema sanitarionazionale, abbia dedicato ai ser-vizi veterinari una maggiore at-tenzione rispetto al passato e visia stato un potenziamento dellestrutture veterinarie e del coordi-namento con i servizi della medi-cina generale, con partecipazio-ne alla realizzazione dell’obietti-vo di fondo della riforma sanita-ria, non è possibile ritenere chela valorizzazione dei servizi vete-rinari finisca per rendere inter-cambiabili i ruoli dei medici e deiveterinari. Questa conclusione èda ripudiare perché non tiene indebito conto le differenze so-stanziali tra conoscenze dellascienza medica relative alla sa-lute dell’uomo e conoscenze del-la scienza veterinaria relativespecificamente agli animali, dif-ferenze che sono state tenuteben presenti dal legislatore na-zionale. ■

(fonte: dirittosanitario.net)

Consiglio di Stato

Anche gli attidegli Ordini deiMedici lesivi dellaconcorrenza alvaglio dellaAutorità Garante

L'assunto secondo cui gli or-dini professionali si sottrar-

rebbero alla normativa di tuteladella concorrenza non potendoessere considerate imprese nonpuò essere condiviso, conside-rando che, secondo la Corte diGiustizia, l'attività degli ordini pro-fessionali, in quanto volta a rego-lare ed orientare l'attività degli i-scritti nell'offerta delle proprie pre-stazioni professionali, incide sugliaspetti economici della medesi-ma e può avere effetti restrittiviper la libera concorrenza. ■

(fonte: dirittosanitario.net)

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Collari elettrici antiabbaio: per la Cassazione è maltrattamento

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2007RUBRICA LEGALE

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C ome già illustrato in unprecedente parere, la ri-sposta al quesito deve

essere preceduta da una consi-derazione preliminare: ai sensidell’art.1 comma 4 dell’Accordosulle strutture veterinarie conclu-so in sede di Conferenza Stato -Regioni il 26.11.2003 “non sonoammesse strutture veterinarie mo-bili, ad eccezione di quelle per ilsoccorso di animali feriti o gravied utilizzate per lo svolgimentodi attività organicamente colle-gate ad una o più delle struttu-re di cui ai commi 1 e 2 [studio ve-terinario, ambulatorio veterinario,clinica-casa di cura veterinaria, o-spedale veterinario, laboratorioveterinario di analisi, n.d.r.], e de-vono essere specificamente auto-rizzate”.Ciò significa che l’ambulanza puòessere utilizzata soltanto dal vete-rinario che faccia riferimento ad u-na delle strutture fisse sopra elen-cate, e soltanto nello svolgimentodi attività collegate organicamen-te a tale struttura.Passando all’esame dei requisitidell’ambulanza veterinaria, è ne-cessario innanzitutto evidenziareche il nostro ordinamento non co-nosce una legislazione specificasulle unità mobili in materia di sa-nità veterinaria (tanto che mancapersino una definizione di ambu-lanza veterinaria), il che comportanotevoli difficoltà interpretativedella normativa vigente in mate-ria, la quale è dettata fondamen-talmente per regolare la movimen-tazione degli animali da redditoper trasporti commerciali, occu-pandosi soltanto marginalmentedel trasporto degli animali da

compagnia.Basti pensare che la definizione“ambulanza veterinaria” non sirinviene in alcuna disposizionenormativa e, nella prassi burocra-tica, l’unità di soccorso veterina-rio viene classificata come “tra-sporto animali vivi”.La normativa di riferimento in ma-teria è comunque costituita innan-zitutto dal D. L.vo 30.12.1992 N°532, Attuazione della direttiva91/628/CEE relativa alla protezio-ne degli animali durante il traspor-to, come modificato dal D. L.vo20.10.1998 N° 388, Attuazionedella direttiva 95/29/CE in materiadi protezione degli animali duran-te il trasporto.Disposizioni sull’argomento in e-same si trovano altresì nel Rego-lamento di Polizia Veterinaria (D-PR 8.2.1954 N° 320), nonché nelNuovo Codice della Strada (D.L.vo 30.4.1992 N° 285).È bene inoltre che il veterinarioche intenda dotarsi di ambulanzasi informi (presso la ASL territorial-mente competente) sull’esistenzadi eventuali normative regionali ecomunali emanate in materia. Alla luce della legislazione sopraindicata, possiamo affermare chenon disponiamo di una esplicitaindicazione del tipo di veicolo daadibire ad autoambulanza veteri-naria, né dello spazio minimo daassicurare al cane o al gatto du-rante il trasporto stradale.Si può in proposito fare riferimen-to al D. L.vo N° 532/1992 il quale,nel regolare la densità di caricoprevista per il trasporto stradaledei cavalli, dei puledri e dei pony,indica una superficie che va da1,75 m2 (0,7 x 2,5) a 1 m2 (0,6 x

1,8), e da tale indicazione dedur-re per analogia quale può esserela superficie della quale devonodisporre gli animali da compa-gnia. Così, per quanto riguarda laconformazione del veicolo da adi-bire ad autoambulanza, bisognaconsiderare che - in base al-l’art.169 comma 6 D. L.voN°285/1992 - gli animali domesticipossono essere trasportati “pur-ché custoditi in apposita gabbiao contenitore o nel vano poste-riore al posto di guida apposita-mente diviso da rete od altro a-nalogo mezzo idoneo che, se in-stallati in via permanente, devonoessere autorizzati dal competenteufficio provinciale della Direzionegenerale della M.C.T.C.” (ovvero laMotorizzazione dei Trasporti Civili).Ciononostante non è infrequenteche la Motorizzazione Civile im-ponga, come indispensabile, lapresenza di una gabbia nel vanoposteriore.Non va inoltre dimenticato che, aisensi dell’art.37 del Regolamentodi Polizia Veterinaria, il mezzo peril trasporto degli animali deve es-sere dotato di pozzetto di raccol-ta liquami.Certo è che sulle caratteristichetecniche del mezzo deve pronun-ciarsi la ASL competente per ter-ritorio, quale autorità preposta alrilascio dell’autorizzazione neces-saria per utilizzare un’ambulanzaveterinaria.Tale autorizzazione, disciplinatadall’art. 38 Reg. Pol. Vet., è rila-sciata dalla ASL competente perterritorio a seguito di controllo po-sitivo sul mezzo, ed ha la duratadi un anno, decorso il quale sarànecessario chiedere una nuova

autorizzazione alla ASL.L’art. 36 Reg. Pol. Vet., inoltre, ri-chiede, per il trasporto degli ani-mali, che si sia ottemperato alledisposizioni riguardanti l’autoriz-zazione alla circolazione, la qualeviene rilasciata dagli uffici dellaMotorizzazione Civile, in tempiche generalmente sono abba-stanza brevi per il collaudo delveicolo, ma meno brevi per ilcompletamento dell’intera proce-dura di autorizzazione.Infine va aggiunto che nulla di-spone la legge sulla fonte di ossi-geno all’interno dell’abitacolo nésu un eventuale posto-passegge-ro per soccorrere l’animale. ■

Sviamento dellaclientela, cometutelarsi?Come può tutelarsi il medicoveterinario, socio al 50% di unambulatorio associato, nel casoche i clienti che chiamano per ilcollega socio, momentanea-mente assente e sostituito daaltro collega, decidano di rivol-gersi, in futuro, alla strutturadella quale è titolare quest’ulti-mo?Come già evidenziato in alcuniprecedenti pareri, la trattazionedel quesito impone l’analisi delladisciplina della concorrenza, ri-chiamando, in particolare, il pro-blema dello sviamento della clien-tela. Ricordiamo che, benché la nor-mativa comunitaria consideri im-presa - ai fini specifici della liberaconcorrenza ed in riferimento a

determinati effetti - qualsiasi entitàche eserciti un’attività economica(e dunque anche gli esercenti leprofessioni intellettuali), nel nostroordinamento la disciplina civili-stica della concorrenza è detta-ta per l’imprenditore, e non si ap-plica alle professioni intellettua-li, nemmeno se esercitate sottoforma di associazione professio-nale. Si ritiene concordemente, infatti,che non ricorrano nelle profes-sioni gli elementi atti ad assimi-larle ad una attività propriamen-te imprenditoriale, con la conse-guenza che l’esercizio dellaprofessione, seppur in formaassociata, non costituisce im-presa di carattere artigianale ecommerciale. (cfr. “Le società diprofessionisti” a cura di CristinaBauco, Giampaolo Frezza eGiampaolo Valente, ed. Il Sole24 Ore, 2002). Non può pertanto trovare applica-zione agli studi associati la normadel codice civile (art. 2557) chesancisce il divieto di concorrenzae sanziona lo sviamento di clien-tela (facendo obbligo a chi alienaun’azienda di astenersi, per cin-que anni dal trasferimento, dal-l’avviare una nuova attività cheper l’oggetto o l’ubicazione - o peraltre circostanze - sia idonea asviare la clientela).Tale disposizione non può riguar-dare i professionisti in generale edi veterinari in particolare, nemme-no in caso di attività in forma asso-ciata: non solo, e non tanto, per-ché nella professione del medicoveterinario - come, del resto, nellealtre professioni intellettuali - man-cano gli elementi primari della di-sposizione citata (non vi è alcunaimpresa e dunque alcuna aziendatrasferita), ma soprattutto perchénella formazione della clientela diun professionista quello che contae prevale è la rete di rapporti chequesti riesce ad acquisire svol-gendo la propria professione, tan-to più che l’esercizio della profes-sione veterinaria si basa sull’inca-rico fiduciario (intuitus personae)conferito dal cliente.In situazioni di questo tipo non èpertanto ravvisabile alcun com-portamento illegittimo da partedel professionista che venga“scelto”, e a maggior ragione leconsiderazioni svolte trovano ap-plicazione nel caso di specie, ovel’eventuale “sviamento” di cliente-la avverrebbe a vantaggio non delcollega associato, ma di un terzocollega.Resta fermo, naturalmente, il do-vere del medico veterinario di a-gire nel rispetto dei principideontologici che ne regolanol’attività, quale, in particolare,l’obbligo di “mantenere semprenei confronti dei colleghi uncomportamento ispirato a corret-tezza e lealtà” (art. 21 Nuovo Co-dice Deontologico, in vigore dal1° gennaio 2007). ■

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Quali sono i requisiti dell’ambulanza veterinaria?La legge non fornisce una esplicita indicazione del tipo di veicolo da adibire allo scopo

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2007RUBRICA LEGALE

di Maria Teresa Semeraro

Avvocato, Bologna

Coordinatore scientificoProf. Francesco Porciello

Relatori ed istruttoriProf. Rolando Arcelli, Prof.ssa Angela Polisca,Prof. Francesco Porciello, Dott. Francesco Birettoni,Dott. Riccardo Zelli, Dott. Giovanni Angeli,Dott. Roberto Falcini, Dott. Domenico Caivano

Dipartimento di Patologia Diagnostica e Clinica Veteri-naria Università di Perugia

Programma ScientificoVenerdì 15 Giugno 2007

8.30 Registrazione dei partecipanti8.45 Prof. Franco Moriconi, Preside della Facoltà di

Medicina veterinaria di PerugiaPresentazione del corso

9.00 Prof. Rolando Arcelli Concetti generali di ecografia monodimensiona-le e bidimensionaleFormazione delle immaginiTipi di echiTipi di sonde

9.30 Dott.Giovanni AngeliArtefatti acustici

9.45 Prof. Francesco PorcielloUtilizzo dell’apparecchiatura ecografica:- ottimizzazione dell’immagine- rilevazione e programmi di misura- scelta ed utilizzo delle sonde

10.15 Dott. Francesco BirettoniSettaggio dell’apparecchio ecografico

10.30 Pausa caffè10.45 Prof. Rolando Arcelli

Preparazione del paziente e finestre acusticheEcografia addominale:- fegato e vie biliari

11.30 Prof. Francesco PorcielloEcocardiografia:- finestre acustiche- visualizzazione delle camere cardiache, delle

strutture muscolari e degli apparati valvolarisia in M-mode che in B-mode

12.15 Prof.ssa Angela Polisca Apparato genitale femminile

13.30 Colazione di lavoro14.30 Divisione in gruppi dei partecipanti ed inizio e-

sercitazioni pratiche16.20 Pausa caffè16.40 Prosecuzione esercitazioni pratiche18.30 Termine dei lavori

Sabato 16 Giugno 20078.30 Prof. Rolando Arcelli

Ecografia addominale:- milza- reni e vescica- altre strutture

10.00 Pausa caffè 10.15 Prof. Francesco Porciello

Ecocardiografia:- misurazioni lineari e studio del movimento

delle valvole in M-MODE- studio della funzionalità ventricolare sinistra- uso combinato con l’elettrocardiogramma

11.45 Dott. Riccardo ZelliApparato genitale maschile

12.45 Questionari ECM13.00 Colazione di lavoro14.00 Divisione in gruppo dei partecipanti e inizio del-

le esercitazioni pratiche15.50 Pausa caffè16.10 Prosecuzione esercitazioni pratiche18.00 Termine dei lavori

accreditato con 14 punti ECM

Il corso è riservato a 24 laureati in Medicina Veterina-ria. Saranno ammessi a partecipare i primi 24 richie-denti che faranno domanda di iscrizione, esclusivamen-te per via telefonica, a partire dal 14 maggio 2007 aTEL 02 66112545

La quota di partecipazione è di 180 euro + IVA ed ècomprensiva di:- partecipazione alle sessioni teoriche e pratiche che

si articoleranno dalle 8,30 alle 18,00 dei giorni 15-16 giugno 2007

- materiale didattico- 4 pause caffè- 2 colazioni di lavoro

Gli strumentii per l’attività pratico-applicativa sonomessi a disposizione dalla ditta TAI – divisione di Bio98srl di Milano

Sede del corso: Facoltà di Medicina Veterinaria Via San Costanzo 4 - Perugia

43° corso di base di ecografia addominale ed ecocardiografia nel cane15-16 Giugno 2007

Facoltà di Medicina Veterinaria - Perugia

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 16

Uno studio prospetticorandomizzato cieco haindagato l’effetto del

pretrattamento con buprenorfinasulla necessità di sufentanil in 30cagne sane sottoposte a ovariec-tomia. Le cagne venivano asse-gnata casualmente a uno di duegruppi di trattamento preanesteti-co. Le cagne del gruppo bupre-norfina (B) ricevevano buprenorfi-na (20 microg/kg) e acepromazina(0,03 mg/kg) IM. Le cagne delgruppo di controllo (C) ricevevanoun uguale volume di NaCl 0,9% eacepromazina (0,03 mg/kg) IM. Latecnica anestetica era identica inentrambi i gruppi. La premedica-zione consisteva nella sommini-strazione endovenosa di sufenta-nil (1,0 microgr/kg) e midazolam(0,05 mg/kg) e intramuscolare diatropina (0,03 mg/kg). L’anestesiaveniva indotta con propofolo emantenuta con sufentanil in infu-sione costante (1,0 microgr/kg/o-ra) e ossigeno-isoflurano. La ven-tilazione era controllata meccani-camente. L’ovariectomia era effet-tuata con tecnica convenzionale.Prima della prima incisione si re-gistravano la frequenza cardiacabasale (HR) e la pressione arterio-sa media diretta (MAP). Gli au-

menti di HR e MAP maggiori o u-guali al 20% dei valori basali e/ola ventilazione spontanea veniva-no controllati mediante sommini-strazione EV di sufentanil (1,0 mi-crogr/kg), ripetuto dopo cinqueminuti se le variabili emodinami-che rimanevano elevate o persi-stevano i tentativi di ventilazione

spontanea. Mediante analisi dellavarianza si determinavano le dif-ferenze di HR e MAP media e me-diana nei due gruppi e si confron-tavano le HR e MAP massime rag-giunte durante l’intervento. Me-diante regressione di Poisson siconfrontava il numero di iniezionidi sufentanil necessarie in en-

trambi i gruppi. Il gruppo B ne-cessitava di iniezioni di sufentanil2,46 volte in più (p = 0,00487) ri-spetto al gruppo C per mantenerela stabilità emodinamica e preve-nire la ventilazione spontanea du-rante la chirurgia. Gli autori con-cludono che il pretrattamento conbuprenorfina sembra influenzare

negativamente l’efficacia antino-cicettiva del sufentanil intraopera-torio. È quindi verosimilmenteconsigliabile sospendere la tera-pia con buprenorfina 6-8 ore pri-ma di un’anestesia che includa a-gonisti puri dei recettori mu. In ta-le periodo si dovrebbe ricorrere ametodi analgesici alternativi. ■

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Ovariectomia nella cagna: interazioni tra buprenorfina e sufentanilPossibile influenza negativa tra i due oppioidi

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Salmonella nelsuino: al via unavalutazione Efsa

Determineràquantitativamente il rischiomicrobiologico in Europa

La commissione Europeaha chiesto all’EFSA (Euro-

pean Food Safety Authority) divalutare quantitativamente il ri-schio sanitario pubblico asso-ciato a Salmonella nel suino.L’EFSA propone di affidareparte della valutazione a unconsorzio di istituzioni europeeper trarre vantaggio dal so-stanzioso pool di esperti euro-pei in questo campo e per as-sicurare una prospettiva euro-pea equilibrata all’argomento.Questo studio servirà da sup-porto agli esperti di rischio nel-l’adottare le future misure dicontrollo di Salmonella, patoge-no che in Europa infetta centi-naia di migliaia di persone ognianno, soprattutto a causa dellacontaminazione alimentare, in-clusa la carne suina. L’analisi ri-guarda i suini da macello e dariproduzione.

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 16

I l Cowpox virus (Orthopoxvi-rus; “vaiolo bovino”) è statoper lungo tempo enzootico

nei bovini. Tuttavia, si legge in unrapporto pubblicato su Eurosur-veillance, negli anni passati nonsono stati diagnosticati casi di in-fezione bovina da cowpox virus inGermania. Questo agente viene

invece riscontrato con maggiorefrequenza nel gatto, che può svi-luppare lesioni e secernere eleva-te quantità di virus. I gatti affettisviluppano in genere una formaclinica, tuttavia sono possibili an-che infezioni latenti. Poiché i rodi-tori costituiscono una specie ser-batoio di cowpox virus, i gatti si

infettano probabilmente caccian-do e predando topi e ratti.Il virus è solitamente trasmessoall’uomo attraverso il contatto di-retto con gatti infetti. Nel 2002 èstata segnalata l’infezione di unaragazza olandese dopo contattodiretto con un ratto infetto. Un al-tro caso è stato segnalato in Fin-

landia nel 2003, dove l’infezioneera probabilmente trasmessa daun cane. La trasmissione da uo-mo a uomo non è stata descrittama non può essere esclusa. I pa-zienti umani manifestano un esan-tema locale su braccia e gambe osul viso, spesso vicino a gli occhi,e linfoadenopatia pronunciata. I-

noltre, mostrano in genere sintomisimil-influenzali, cefalea, nauseae mialgia dopo un periodo di incu-bazione di 7-12 giorni. I pazientiimmunodepressi possono svilup-pare una forma sistemica letale si-mile alle infezioni di vaiolose. At-tualmente non esistono terapieantivirali approvate contro i poxvi-rus. Le persone a contatto con a-nimali potenzialmente infetti, so-prattutto gatti con lesioni cutaneea lenta guarigione, devono quindiproteggersi. In Germania, negli ultimi anni sem-bra essere aumentato il numero dicasi di infezione da cowpox virusnell’uomo: quattro casi sono statidiagnosticati negli ultimi due annipresso il German consultant labo-ratory for poxviruses. Due di que-sti erano associati al contatto congatti infetti. In entrambi i casi, i gat-ti implicati erano morti a causa del“vaiolo felino” (catpox), diagnosti-cato dal veterinario curante. Que-st’aumento sembra riflettere il mi-nor numero di persone immunizza-te contro il cowpox virus dopo lacessazione delle vaccinazioni anti-vaiolose. ■

18

Cowpox: in Germania casi sporadici nell’uomoIn apparente aumento, solitamente associati al contatto con gatti infetti

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Comportamento e interazioni con

l’uomo del coniglioda compagnia

Uno studio ha valutato ilcomportamento e l’inte-

razione con i proprietari di 102conigli da compagnia nel loroambiente domestico. Si ottene-vano informazioni mediante in-terviste con i proprietari e osser-vazioni dirette, inoltre si chiede-va al proprietario di descrivere lapersonalità dell’animale. In se-guito si effettuava un’osservazio-ne di dieci minuti del comporta-mento del coniglio nel proprioambiente abituale. I proprietariche avevano maggiore fiducianel maneggiare il proprio coni-glio lo facevano più frequente-mente, e i conigli che erano ma-neggiati più spesso erano menoriluttanti al contatto con l’uomo.I conigli osservarti insieme a uncompagno spendevano la mag-gior parte del tempo impegnatiin comportamenti sociali e i co-nigli osservati al di fuori dellagabbia passavano molto piùtempo a brucare, saltare e gio-care. I proprietari descrivevanola personalità del proprio anima-le utilizzando una varietà di ag-gettivi, il più comune dei quali e-ra “socievole”.

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 16

U no studio retrospettivoha valutato l’efficaciadell’associazione tra te-

rapia immunosoppressiva preope-ratoria ed escissione chirurgica neltrattamento della foruncolosi analein venticinque cani con lesioni distadio 1-4. La terapia immunosop-pressiva veniva effettuata con ci-closporina A (CyA) da sola o in as-sociazione a chetoconazolo (grup-po 1; n=18), oppure azatioprina as-sociata a prednisolone (gruppo 2;n=7). Si effettuava l’escissione chi-rurgica dei tragitti fistolosi residui,

la criptectomia e la sacculectomiaanale. Si includevano nello studiosolo i cani con follow-up postope-ratorio superiore a 9 mesi. Entram-bi i protocolli immunosoppressivi e-rano efficaci nel ridurre la progres-sione della foruncolosi anale. L’e-scissione dei tragitti fistolosi, lacriptectomia e la sacculectomia a-nale erano effettuate bilateralmente

in 12 cani e unilateralmente in 13cani (quattro dei quali subivanosacculectomia anale bilaterale).La guarigione postoperatoria erapriva di complicazioni, fatta ecce-zione per due cani in cui si verifica-va una deiscenza della sutura. Nonsi osservavano recidive in nessunodei cani che subivano l’escissionechirurgica bilaterale e/o in nove ca-

ni che subivano l’escissione unila-terale. Gli autori concludono che laterapia immunosoppressiva preo-peratoria, associata all’escissionechirurgica bilaterale del tessuto af-fetto, determinava una consistenterisoluzione della foruncolosi anale.La recidiva verificatasi in quattrocani che avevano subito l’escissio-ne unilaterale, nonostante l’iniziale

coinvolgimento bilaterale, suggeri-sce che dovrebbe essere asporta-to tutto il tessuto affetto. Questi ri-sultati preliminari suggeriscono,osservano infine gli autori, che laterapia immunosoppressiva primadell’escissione chirurgica per il trat-tamento della foruncolosi analeconsente di minimizzare le recidivedi questa patologia del cane. ■

19laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Uccelli più“ottimisti” se tenutiin ambienti arricchiti

Gli animali modificano il lo-ro comportamento in ri-

sposta alle diverse condizioniambientali. È la conclusione di u-no studio che ha indagato la ri-sposta degli storni a diversecondizioni ambientali offrendoloro scelte studiate per valutarnel’atteggiamento “pessimista” o“ottimista”. In particolare, si offri-vano cibi (vermi) appetibili enon, in contenitori con coperchidi colore diverso. Gli storni impa-ravano presto ad aprire i coper-chi del colore associato ai cibiappetibili. Poi, i cibi venivano of-ferti in contenitori di colore ambi-guo. Gli storni che vivevano inambienti arricchiti cercavano co-munque di aprire i coperchi; inaltre parole, erano più “ottimisti”.I risultati dello studio sarannopubblicati su Animal Welfare. Unrisultato simile è stato ottenuto inun altro studio basato sulle ri-compense alimentari, in cui glistorni tenuti in gabbie standardesibivano risposte “pessimiste”(Applied Animal BehaviourScience). “Non possiamo miglio-rare il benessere animale se nonabbiamo metodi per valutarne lostato emotivo” spiegano gli auto-ri. John Bradshaw (Faculty of Ve-terinary Medicine, University ofBristol) osserva che il passaggiodall’ottimismo al pessimismonell’uomo può essere associatoall’insorgenza della depressio-ne. “È quindi possibile che lostesso cambiamento negli ani-mali sia associato a cambiamen-ti dell’umore”. “Larger, enriched cages are as-sociated with ‘optimistic’ respon-se biases in captive Europeanstarlings (Sturnus vulgaris)”Stephanie M. Matheson, Lucy A-sher and Melissa Bateson. Ap-plied Animal Behaviour Science,In Press, Corrected Proof, Avai-lable online 9 April 2007

Foruncolosi anale: immunosoppressione più chirurgiaRisultati soddisfacenti dell’associazione in uno studio

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 16

U no studio retrospettivoha valutato l’efficaciadella riescissione pri-

maria dei sarcomi dei tessuti molliin seguito a una recente escissio-ne incompleta di questi tumori; i-noltre, ha valutato la frequenza el’importanza clinica dell’identifica-zione di tumore residuo nei margi-ni di escissione e i fattori progno-

stici associati alla riescissione.Sono state riviste le cartelle clini-che di 41 cani sottoposti a una re-cente escissione incompleta di unsarcoma dei tessuti molli e suc-cessiva riescissione del tessutocicatriziale residuo. Sono stati e-sclusi i cani sottoposti a radiote-rapia successiva. Il tempo mediodi follow-up era pari a 816 giorni.

Si osservava la recidiva locale deltumore in 6 cani su 39 (15%) emetastasi a distanza in 4 cani su39 (10%). Durante la riescissionesi ottenevano margini sani di 0,5-3,5 cm. Si identificava la presen-za di tumore residuo in 9 tessuticicatriziali asportati su 41 (22%). Non si identificava un’associazio-ne tra variabili correlate al tumore,

al paziente o al trattamento e larecidiva locale, fatta eccezioneper i casi di liposarcoma o fibro-sarcoma e di effettuazione o me-no di un ago aspirato prima del-l’intervento. Gli autori concludonoche, dopo la resezione incomple-ta di un sarcoma dei tessuti molli,è consigliabile effettuare l’aspor-tazione della cicatrice residua an-

che quando i margini tissutali a-sportabili appaiono scarsi. È pos-sibile ottenere una prognosi a lun-go termine favorevole anche inassenza di radioterapia o ampu-tazione. La presenza di tumore re-siduo nella cicatrice asportatanon dovrebbe essere utilizzatacome fattore predittivo di recidivalocale. ■

Caratterizzazionedegli MRSA nel gattoSecondo uno studio, la speciefelina è un possibile serbatoiodell’infezione umana

Uno studio ha confrontato le infor-mazioni cliniche ottenute nei gatticon infezioni da Staphylococcusaureus meticillino-resistente (MR-SA) e da S. aureus meticillino-sensibile (MSSA), valutando l’an-tibiotico-resistenza multipla diMRSA e MSSA e caratterizzandoil ceppo e il tipo (SCC)mec di cia-scun MRSA. Sono stati considera-ti 70 isolati di S. aureus ottenuti da46 gatti. Non si osservavano diffe-renze statistiche nel segnalamen-to o differenze soggettive nei se-gni clinici e nell’evoluzione tra igruppi di infezione MRSA e MS-SA. Si identificavano invece diffe-renze significative di antibiotico-resistenza, infatti gli MRSA mo-stravano una resistenza completaa fluorochinolonici e macrolidici,mentre gli MSSA mantenevanoun’elevata frequenza di sensibi-lità. In 15 ceppi MRSA si osserva-vano diversi pattern in campo pul-sato, tutti altamente correlati, tran-ne uno. Tutti gli isolati MRSA con-tenevano un elemento SCCmec ditipo 2. Poiché l’antibiotico-resi-stenza multipla non può essereprevista nelle infezioni stafilococ-ciche del gatto sulla base delquadro clinico, è consigliabile ef-fettuare esami colturali e di sensi-bilità qualora il trattamento empi-rico iniziale non sia efficace. Lacaratterizzazione molecolare deiceppi MRSA suggerisce che è av-venuta una trasmissione zoonosi-ca inversa dall’uomo al gatto. Ri-spetto all’impatto per la medicinaumana, gli autori osservano chel’elemento SCCmec tipo 2 è tipi-camente associato alle infezioninosocomiali da MRSA nell’uomo eche il gatto può costituire un ser-batoio di MRSA per l’uomo. ■

20

Escissione incompleta dei sarcomi dei tessuti molli: quale terapia?Efficace la riescissione primaria in uno studio retrospettivo nel cane

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 16

C on la circolare 11/SAN/2007 la Regione Lom-bardia ha fornito le pri-

me indicazioni operative di carat-tere sanitario per l’applicazionedella legge regionale n. 8 del 2 a-prile 2007 sulla semplificazioneamministrativa. La nuova leggeregionale, prevede, fra l’altro l’a-bolizione di diversi adempimentiin materia di sanità pubblica vete-rinaria e la semplificazione delleattività di prevenzione, vigilanza econtrollo svolte dalle ASL. In par-ticolare: a) Con l’abolizione delle autoriz-zazioni sanitarie alla vendita e alcommercio di prodotti fitosanitarie coadiuvanti di prodotti fitosani-tari di cui all’articolo 21 del decre-to del Presidente della Repubbli-ca 23 aprile 2001, n. 290, i titolari

di dette attività sono assoggettatialle sole procedure per gli eserci-zi commerciali. Ai fini della vigi-lanza sanitaria, l’ASL acquisiràtramite lo Sportello Unico per leAttività Produttive la segnalazionedei nuovi esercizi di vendita av-viati nel territorio di competenza.b) Sono state abolite le autorizza-zioni sanitarie per gli stabilimentidi produzione, preparazione, con-fezionamento, trasporto e deposi-to all’ingrosso di sostanze alimen-tari e di vendita di carne fresca,congelata o comunque prepara-ta. Si rammenta nel contempoche, ai sensi dei Regolamenti(CE) 853/2004, 854/2004 e882/2004, per gli stabilimenti chetrattano alimenti di origine anima-le permane l’obbligo del ricono-scimento; le relative proceduresono in corso di aggiornamento everranno comunicate con succes-siva nota. Per quanto attiene aglistabilimenti non più soggetti adautorizzazione sanitaria, come giàindicato nella Circolare 52/SANdel 23 dicembre 2005, in occasio-ne della decorrenza dell’applica-

zione del regolamento (CE)852/2004, l’operatore del settorealimentare deve notificare alla A-SL competente per territorio ognistabilimento posto sotto il suocontrollo, ai fini della registrazio-ne. Pertanto il titolare dello stabili-mento presenterà dichiarazione diinizio di attività produttiva alloSportello Unico per le Attività Pro-duttive, o comunque alla strutturaindividuata allo scopo dal Comu-ne, avendo come riferimento terri-toriale il Comune in cui è ubicatala sede operativa; la dichiarazio-ne sarà corredata da specificheinformazioni aggiuntive riguardol’attività svolta in campo alimenta-re (vedi All.1, scheda specifica), ilComune provvederà ad inoltrarnecopia alla ASL competente perterritorio, oltreché all’ARPA, e ladichiarazione costituirà la notificadi cui ai suddetti regolamenti co-munitari, a seguito della quale laASL procederà alla registrazionedello stabilimento. Le istanze au-torizzative già pervenute e il cui i-ter non risulti ancora concluso al-la data di entrata in vigore della l.r.

8/07 saranno considerate a tuttigli effetti dichiarazioni di inizio diattività produttiva. Le ASL proce-deranno alla registrazione dellostabilimento, dandone comunica-zione al titolare. c) È stato abolito l’obbligo dell’au-torizzazione del Sindaco per l’e-sercizio delle stalle di sosta ed ingenere dei locali da adibirsi altemporaneo ricovero di animali,previsto dall’art. 17 del Regola-mento di Polizia Veterinaria, ap-provato con DPR 320/54. L’iniziodi tali attività dovrà seguire l’iterindicato al punto precedente an-che al fine della registrazione nel-l’anagrafe zootecnica informatiz-zata da parte dell’ASL competen-te. d) Sono state abolite l’autorizza-zione del Sindaco per lo sposta-mento dei greggi ai fini del pasco-lo vagante, previsto dall’art. 43del citato Regolamento di PoliziaVeterinaria, e l’obbligo della do-manda al Sindaco per lo sposta-mento di bestiame per ragioni dipascolo estivo (alpeggio), previ-sto dall’art. 41 dello stesso Rego-lamento. Tali adempimenti sonostati sostituiti dalla comunicazio-ne, alla ASL di partenza, del per-corso che si intende seguire edella destinazione degli animali;sarà cura dell’ASL 6 stessa tra-smettere le pertinenti informazioniall’ASL di destinazione e alle e-ventuali ASL interessate dal pas-saggio degli animali. e) È stato abolito l’obbligo di cer-

tificazione sanitaria o di controfir-ma, da parte del Veterinario Uffi-ciale, del documento commercia-le per il trasporto, in ambito regio-nale, dall’allevamento ad un im-pianto riconosciuto ai sensi delReg. 1774/2002, di carcasse dibovini di età inferiore ai 24 mesi edi ovi-caprini di età inferiore ai 18mesi, cioè per gli animali per iquali non è previsto il prelievo perl’esecuzione del test per la dia-gnosi delle TSE (encefalopatiespongiformi trasmissibili). Pertanto rimane in vigore l’obbli-go della certificazione sanitaria odi controfirma, da parte del Vete-rinario Ufficiale, del documentocommerciale per il trasporto dellecarcasse: degli animali conside-rati sospetti per TSE ‰ degli ani-mali in cui una TSE è stata confer-mata, degli animali abbattuti nelquadro delle misure di eradicazio-ne per TSE. ■

21

Semplificazione amministrativa

La Lombardia abolisce alcuni adempimenti e certificazioni

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2007

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Marco Di Marcello, Med Vet, VeronaCecilia Quintavalla, Med Vet, Parma

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INFO REGIONI

Il cane bravo cittadinoPatente per la conduzione del cane

A cura di Giuseppe Pallante

Obiettivo della patente cane bravo cit-tadino è di proporre un’immagine posi-tiva della coppia detentore-cane. Tuttiabbiamo vissuto nel recente passatoavvenimenti spiacevoli dove cani noncontrollati dal proprietario hanno provo-cato danni enormi a bambini o adulti,avvenimenti che hanno portato ad uncambiamento della situazione legislati-

va e provocato misure restrittive nella libera circolazione del condutto-re del cane. Negli ultimi anni è cambiato anche il vecchio modello deimetodi di addestramento verso una visione moderna di educazione,orientata alla conoscenza etologica e all’apprendimento biologico nel-l’educazione del cane. Si è compresa maggiormente l’importanza cheriveste il rapporto uomo-cane, essenziale per un armonico ed intelli-gente sviluppo del proprio amico a quattro zampe e come valorizzazio-ne della coppia in sé. In questo volume sono fornite le nozioni di baseper conseguire la patente non solo attraverso una educazione positivadel nostro partner a quattro zampe, ma anche nel civile e rispettosocomportamento dei proprietari nei confronti di quanti spesso sono infa-stiditi dalla presenza dei cani in città e dai loro “segnali”. Mi auguro for-temente che il fine ultimo della patente sia quello di educare al rispettoreciproco e portare tutti i cittadini a considerare la presenza di animaliin città una ricchezza della collettività. Prima di concludere sento il pre-ciso dovere di ringraziare per l’indispensabile sostegno l’assessore pro-vinciale in carica per il settore degli Animali d’affezione, sig.ra Iva Bera-si, che ci ha permesso di pensare e realizzare il progetto cane bravocittadino, la prima patente in Italia per la coppia educata.

Almut PrettnerLega Nazionale per la Difesa del Cane - Sezione di Trento

RECENSIONI

TOSCANA

Misure per il controllo

dell’influenza aviaria

Èpubblicato sul BollettinoUfficiale della Regione To-

scana del 18 aprile 2007, il De-creto dirigenziale del 2 marzo2007 n. 953 che definisce ulte-riori misure di Sanità PubblicaVeterinaria per il controllo sul-l'influenza aviaria.

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 16

N el mese di marzo i Ca-rabinieri di Fasano, inprovincia di Brindisi,

hanno disposto il sequestro di u-na valigetta nella quale uno stu-dente in veterinaria fasanese, di47 anni, teneva il suo “kit” di vete-rinario abusivo. All’interno i cara-binieri hanno rinvenuto medicina-li, siringhe, ricettari in bianco, li-bretti sanitari per le vaccinazioni,un falso timbro professionale, a-nestetici e una lampada blu. Ladenuncia, scattata di conseguen-

za, è di abuso di professione, unreato penalmente perseguibile aisensi del 348 c.p., nel quale lo“studente” in questione sarebbeincorso già altre volte in passato,riuscendo a crearsi un certo cre-dito presso la sua sprovvedutaclientela delle province di Tarantoe Brindisi. Ma alla fine di marzo ilcaso del “domiciliare” ha visto l’in-tervento dell’Arma quello dell’Or-dine Provinciale di Brindisi che –sulla stampa locale- dichiara pie-no appoggio alle forze dell’ordine:

“nulla di più importante- afferma ilPresidente Ernesto Camassa-per preservare l’integrità dell’ordi-ne professionale dei veterinari, u-na categoria di professionisti seried affidabili. L’attività illecita por-tata alla luce è di una gravità inau-dita, oltre alle conseguenze pena-li che comporta, la disattenzionedella normativa è una questionedi rispetto per la vita degli anima-li”. Al sequestro del materiale sa-nitario hanno concorso ripetutesegnalazioni di un gruppo di ve-terinari, sufficientemente circo-stanziate da consentire all’Armadi intervenire. Ora il Presidentedell’Ordine di Brindisi annuncia divoler andare fino in fondo alla vi-cenda e di volersi costituire partelesa. Sul punto è stato coinvoltoanche lo studio legale dell’ANM-VI, dove da alcuni mesi è stato a-perto un fascicolo sull’abuso diprofessione in medicina veterina-ria, nel quale confluiscono tutte lesegnalazioni inviate dai Colleghimediante un modulo apposita-mente approntato dall’Associazio-ne. Il caso di Fasano ha avuto va-sta risonanza sulla stampa locale,come documenta la rassegnastampa inviata all’ANMVI dal Pre-sidente Camassa e dal SegretarioLeonzio Spina. Analoga informa-tiva è stata inviata anche al Presi-dente della FNOVI. ■

22 laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2007

Brindisi, denunciato veterinario abusivo

INFO REGIONI

PIEMONTE

Controlli sugli allevamenti,

gemellaggio con la Lituania

Supportare la Lituania nel rafforzamento dei controlli sanitari su-gli allevamenti attraverso la creazione di un sistema informa-

tizzato per la gestione del patrimonio zootecnico. Era questo l’obiettivodel gemellaggio, conclusosi nei giorni scorsi, tra la Regione e il paesecomunitario. Il progetto, della durata di quindici mesi, è stato finanziatodall’Unione Europea e si è avvalso della collaborazione tra il Settore diSanità animale della Regione, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale diTorino e le Asl 17 e 10 di Savigliano (Cn) e Pinerolo (To). Il sistema infor-mativo è stato creato sull’esempio di quello attualmente utilizzato in Pie-monte. Gli esperti italiani hanno organizzato corsi di formazione relativial controllo e alla prevenzione delle malattie infettive, illustrando ai col-leghi lituani le modalità di impiego del servizio. Nel corso del progettobilaterale i partecipanti hanno svolto un ampio lavoro di scambio di e-sperienze nell’ambito del controllo delle malattie contagiose degli ani-mali, potenziando così la collaborazione della nostra regione con gli al-tri paesi. (Fonte: Regione Piemonte)

LAZIO

Convenzioni della Regione Lazio

Con nota dell'1 marzo 2007 la Regione Lazio aveva fornito indi-cazioni in merito all'applicazione del protocollo d'intesa tra

regione ed OO.SS. della medicina specialistica.Con successiva nota del 2 aprile u.s. la stessa Regione ha fornito chia-rimenti in ordine alla applicabilità del protocollo alle figure professionalidei medici veterinari, che non erano espressamente citate nel docu-mento del 1 marzo.La Direzione regionale tutela della salute e sistema sanitario regionaleha chiarito che la norma di cui alla L.138/04 va applicata a tutte le ca-tegorie professionali normate dall'ACN 23/3/2005 in vigore (compresiquindi i medici veterinari). Più in dettaglio- verranno conferiti incarichi a tempo indeterminato ai professionisti ti-

tolari di rapporti di lavoro non conformi a quanto stabilito dalla citataL. 138/04 a condizione che gli stessi abbiano maturato 18 mesi sen-za soluzione di continuità;

- negli altri casi la trasformazione a tempo indeterminato avverrà almaturare dei 18 mesi;

- l'anzianità economica e giuridica dei suddetti professionisti avrà de-correnza dalla data di formalizzazione dell'incarico di titolarità. (fon-te: fnovi.it)

FRIULI VENEZIA GIULIA

Ok alla legge sulle professioni sanitarie

Èstato approvato dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giu-lia il disegno di legge sulle professioni sanitarie, con i voti del-

la maggioranza, contrari FI e Aut.Soc, astenuto il gruppo dell'UDC. Ilprovvedimento valorizza, nell'ambito del Servizio sanitario, le profes-sioni sanitarie e di assistente sociale, e contiene anche disposizioniin materia di ricerca e conduzione di studi clinici.La norma è stata e-mendata solo in misura minore, con modifiche di carattere tecnico suproposta della maggioranza e della Giunta. (Fonte: Regione Friuli Ve-nezia Giulia)

Page 23: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 16

“Noto con piacere come AIVEMPha riunito diversi colleghi in rap-presentanza delle varie compo-nenti della sanità pubblica. Que-sto rappresenta senz’altro, unpunto di forza dell’Associazione”.È con queste parole che ha esor-dito il Capo di Dipartimento per laSanità Pubblica Veterinaria, Ro-mano Marabelli, intervenuto ve-nerdì 20 aprile al Convegno Na-zionale AIVEMP “La Sicurezza ali-

mentare: un nuovo approccio perla sanità pubblica”. Ed è propriosul titolo del convegno che Mara-belli si è soffermato per alcuneconsiderazioni.“Il nuovo approc-cio per la sanità pubblica a livellointernazionale ed europeo è inrealtà un consolidamento del mo-dello italiano ha affermato Mara-

belli. Quando nel 1964 è uscita laprima direttiva sui macelli l’Euro-pa era caratterizzata esclusiva-mente da rapporti di tipo com-merciale (il Mercato Unico Euro-peo) e quindi numerosi Paesi han-no sviluppato i servizi veterinariprincipalmente quale supporto al-le attività produttive. Le gravi crisi

agro-alimentari che, va ricordato,non hanno mai visto l’Italia coin-volta in prima persona, hannoportato a considerare prioritarioper gli interventi di sanità pubbli-ca veterinaria la tutela della salu-te dei consumatori. Quindi per lanostra realtà non si tratta di uncambiamento radicale, bensì del-

la conferma della bontà del mo-dello adottato che deve esseremigliorato e rafforzato. I nuovi Re-golamenti vanno visti - ha conclu-so il Capo Dipartimento- non co-me elemento di innovazione chespaventa ma come sfida da rac-cogliere per consolidare il ruolodella medicina veterinaria”. ■

23

Marabelli: si consolida il modello italianoIntervento del Capo Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria al Convegno Nazionale AIVEMP

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2007DALLE ASSOCIAZIONI

Benessere animale, un Seminario

a Ragusa

Nei giorni 10 e 11 maggio,l’AIVEMP organizza a

Ragusa, in collaborazione conl’Ausl 7 e con l’Ordine dei Me-dici Veterinari di Ragusa, unSeminario di aggiornamentodal titolo “Benessere animale eprotezione degli animali: nor-mativa nazionale e comunitariadi riferimento e sua applicabi-lità in allevamento, al macello,durante il trasporto”. Due giornidi aggiornamento scientifico incui saranno trattati ed ap-profonditi i vari aspetti sul be-nessere e sulla tutela animaleanche alla luce dei nuovi rego-lamenti comunitari. Il program-ma del seminario è disponibileon line al sito web dell’associa-zione (www.aivemp.it) nella se-zione “eventi formativi”. Per informazioni: 0372/403541.

Zoonosi parassitarie,Seminario dell’Ordine

di Viterbo

L’Ord inedei Medi-ci Veteri-nari di Vi-terbo or-ganizza il9 maggiop.v. unSeminariodal titolo

“I Parassiti: un pericolo sempreattuale per gli animali e perl’uomo”. L’incontro si terrà a Vi-terbo presso l’Aula “Mendel” invia San Giovanni Decollato n.1. Per informazioni: Ordine deiMedici Veterinari di Viterbo -Tel. 0761/604763 - E-mail: [email protected]

A sinistra, nella foto, il DirettoreRomano Marabelli. Accanto a luiDr. Tinelli Franco, Chairman delconvegno.

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Situazione“falsata”Sono uno studente di MedicinaVeterinaria presso l’Università de-gli Studi di Padova, ricevo rego-larmente la Vostra rivista che leg-go sempre con molto interesse,ma se mi è permesso vorrei criti-care un articolo che vi è statopubblicato. È da un po’ di tempoche non c’è numero in cui non sot-tolineate come il settore sia in cri-si, come troppi studenti affollinopieni di false speranze le nostreUniversità, come molti Medici Ve-terinari siano costretti a cambiarelavoro e via discorrendo, peròquando ho letto in prima pagina iltitolone “I nostri redditi sono dasopravvivenza, gli ultimi dati EN-PAV danno un reddito medio di14.132 euro” mi è venuto da sorri-dere. Sì, mi è venuto da sorridereperché è chiaro che un MedicoVeterinario in media guadagni14.000 euro l’anno come un tassi-sta ne guadagna 8.000 o ungioielliere 11.000! Ciò vorrebbedire che mia mamma, dipendentestatale che lavora part-time, gua-dagnerebbe la stessa cifra di unMedico Veterinario medio... Dallamia esperienza, in primis comepossessore di numerosi animali

che ho sempre portato regolar-mente dal veterinario, in secundiscome studente frequentatore diambulatori veterinari, posso affer-mare con sicurezza che una gros-sa parte dello stipendio di un Me-dico Veterinario “sfugge” al Fiscoitaliano, e parlando con numerosimiei compagni di corso, frequen-tatori anch’essi di ambulatori, è e-merso che questo comportamen-to è generalizzato, insomma nonsono io “sfortunato” che ho sem-pre frequentato veterinari “furbi”.Questo fatto è noto a tutti quanti,e non oso pensare alla “figurac-cia” che farebbe la categoria inte-ra qualora qualche collega met-tesse nella sala d’aspetto del pro-prio ambulatorio la rivista conquesto articolo, ed i clienti, chemagari portano da anni il loro ani-male dal veterinario senza avermai visto (né richiesto) una fattu-ra, lo leggessero.Vorrei che fosse ben chiaro chetutto questo mio antipatico inter-vento non è finalizzato ad un giudi-zio morale, che sicuramente nonspetta a me, ma è per dire che nonè corretto che da una parte descri-viate la situazione attuale in modofalsato rispetto alla realtà (sebbe-ne ufficialmente appaia così...), edall’altra cerchiate in continuazio-ne di demoralizzare noi studenti.

Siamo tutti ben coscienti che il set-tore è in crisi e che probabilmentemolti di noi faranno parecchia fati-ca a trovare un lavoro e soprattuttoun lavoro degnamente retribuito,come d’altronde ciò succede aineo-medici, ai neo-avvocati e ai“neo-qualsiasilaureaabbianopre-so”, però io troverei più utile (giac-ché ormai ho superato la metà delmio corso di studi, e sicuramentenon mollo adesso) trovare nella vo-stra rivista una rubrica rivolta aglistudenti e ai neo-laureati, con ana-lisi approfondite delle ultime ten-denze della Medicina Veterinaria,con consigli su cosa puntare peruna specializzazione, sulle varieopportunità di proseguire gli studidopo la laurea e, perché no, ma-gari anche all’estero. È questo dicui abbiamo bisogno noi giovani,che chi ha più esperienza di noi ciguidi e ci consigli nella nostra futu-ra vita professionale senza mo-strarci quasi esclusivamente i latinegativi, lo sappiamo già che il no-stro futuro appare quanto mai in-certo, e vi assicuro che non è bellovivere, studiare e faticare con que-sto pensiero e con questa preoc-cupazione.

Lettera firmata

Non è affatto antipatico il tuointervento. Anzi le testimonianze

dei giovani colleghi (o futuri tali)sono le benvenute. La rivista aprea studenti e neolaureati con inviimirati grazie al “Progetto Giova-ni”: stiamo veicolando gratuita-mente ai giovani neolaureati e lau-reandi che ne fanno richiesta lanostra informazione professiona-le, sia cartacea che on line. Sen-za fare qui l’elenco delle agevola-zioni per i giovani (anche agli ap-puntamenti scientifici) mi premesottolineare la nostra difficoltà dipenetrazione nel mondo studen-tesco, stante un’Accademia che,salvo rare eccezioni, fa in modoche non sappiate come va il mon-do prima dell’esame di stato. Perstare ai contenuti, conoscere ledichiarazioni dei redditi ufficiali,che abbiamo chiesto al nostro En-te previdenziale, è un modo perfarsi un’idea di come va il mondo.Se ci leggi con regolarità sapraianche come lo studio di settoreveterinario sia nato ai fini dell’ac-certamento del reddito e che i pa-rametri studiati - non tanto bene adire il vero- dovrebbero daremaggiori garanzie di veridicità alFisco. Il Decreto Bersani-Visco,poi, cavalcando l’equazione pro-fessionista-evasore, non ci fanemmeno più gestire il denarocontante. Come vedi, i tempi soncambiati per tutti. Non scriviamo

per demoralizzare gli studenti- inquesto ci battono di gran lunga iveterinari “furbi” che hai incontra-to- ma per dire le cose come stan-no. Purtroppo ad incoraggiare cipensano le Facoltà che prometto-no lavoro per tutti. Quando invecela categoria scrive di non puntarealla clinica degli animali da com-pagnia perché il settore non as-sorbe più, è tacciata di difenderela bottega. Sfoglia se hai un minu-to di tempo le indagini Nomisma eil Libro Bianco della FNOVI. È unconsiglio. Mi dai, da ultimo, l’oc-casione per ricordare a tutti i Col-leghi-lettori che questa non è unarivista da sala d’aspetto. Spero dileggerti ancora.

Carlo Scotti

24 laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2007LETTERE AL DIRETTORE

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Allora cosa lo porto a fare in giroil mio cane - dice amareggiato ilproprietario- se all’occorrenzanon può azzannare almeno un

polpaccioAdriano Celentano

Page 25: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 16

Addestratori in TVLa lettera che segue è stata invia-ta dal Collega alla redazione di u-na nota trasmissione televisivache ha trattato dell’aggressivitàcanina con un noto addestratore.

Spettabile redazione,nella puntata andata in onda ierisera nella parte in cui veniva trat-tato l’argomento della poverabimba sbranata dai rottweiler, honotato con grande stupore che e-ra stato invitato come esperto dicomportamento un famoso adde-stratore, che sarà pur bravo a farlavorare i cani in televisione, manon mi risulta abbia titoli per daregiudizi scientifici sull’argomento.Vorrei ricordare che esiste una ca-tegoria che si occupa quotidiana-mente di animali, i medici veteri-nari, e fra questi quelli comporta-mentalisti che si sono formati tra-mite corsi anche all’estero tenutidai migliori specialisti in materia,attraverso riviste scientifiche ed ilcontinuo contatto fra colleghi chesi occupano della materia in que-stione. I medici veterinari sonoquindi le uniche figure giuridiche

che sono in grado di poter fare u-na diagnosi, una prognosi, una te-rapia anche avvalendosi delle ul-time scoperte farmacologiche,come avviene appunto in medici-na umana ad esempio nell’ambitodella psichiatria.Mi piacerebbe quindi che quandoviene trattato un argomento delgenere l’interlocutore principalesia il medico veterinario compor-tamentalista, che quotidianamen-te è chiamato ad operare appun-to in questo ambito.In Italia esistono molti bravi spe-

cialisti in materia ed è sufficienterivolgersi ad esempio allaS.C.I.V.A.C. (Società Culturale Ita-liana Veterinari Animali da Com-pagnia) per avere il nominativodei colleghi in ambito territoriale,voglio solo ricordare ad esempioil Dr. Raimondo Colangeli di Romao la D.ssa Sabrina Giussani di Mi-lano.Per inciso avete notato che sullatarga posta sul cancello della villateatro del tragico evento si legge-va “Cani addestrati”? Da un adde-stratore...?

Certo vogliate cogliere il mio umi-le suggerimento, vogliate gradirei miei migliori saluti e complimentiper la trasmissione che seguo o-gni sera con vero interesse.

Dr. Andrea BenedettiMedico Veterinario

Alle parole del Collega aggiungosolo una testimonianza: la mag-gior parte dei media, almeno nelnostro settore, non è particolar-mente interessata ad approfondi-re seriamente la notizia, ma sem-plicemente a “coprire” la notizia

intervistando, quindi, non tantol’esperto che dovrebbero cercareo che potrebbe risultare troppotecnico o noioso, ma una figuranota al pubblico e “brillante”.La Medicina Comportamentale èuna “scoperta” recente in Italia e civorrà del tempo per far compren-dere che non serve fare ordinanzecon liste di proscrizione quando sipermette di trasformare questi ani-mali in armi micidiali, magari auto-rizzando anche la promozione del-la loro aggressività.

Carlo Scotti

25laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2007LETTERE AL DIRETTORE

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http://www.anmvi.it/vetexchange/VET-EXCHANGE è il servizio in retedell’ANMVI rivolto ai medici veterina-ri interessati alla compravendita diattrezzature professionali. Il sistemaprevede l’utilizzo di un archivio on-li-ne compilato e aggiornato via brow-ser dagli utenti che intendono offrireun prodotto. Le inserzioni perman-gono in rete per 90 giorni; alla sca-denza di questo periodo vengono ri-mosse automaticamente. Questoservizio telematico ha unicamente loscopo di consentire un più facilecontatto tra soggetti interessati allacompravendita di attrezzature pro-fessionali veterinarie. Per inserire lapropria offerta o richiesta è neces-saria la registrazione al servizio tra-mite un modulo on-line. Le inserzio-ni permangono in rete per 90 giorni;alla scadenza di questo periodovengono rimosse automaticamente.

http://www.anmvi.it/vetjob/VET-JOB è il mercato italiano del la-voro veterinario. Questo servizio te-lematico prevede l’utilizzo di un ar-chivio on-line compilato e aggiorna-to via browser dai medici veterinariche cercano oppure offrono propo-ste di lavoro. Esso ha unicamente loscopo di consentire un più facilecontatto tra medici veterinari che of-frono o sono alla ricerca di lavoro.Per inserire la propria offerta o ri-chiesta di lavoro è richiesta la regi-strazione al servizio.Al termine della registrazione il siste-ma fornirà all’utente un codice che,insieme alla password, consentirà diaccedere all’area riservata per mo-dificare/integrare/rimuovere le pro-prie inserzioni e la scheda dati per-sonale. Le inserzioni permangono in reteper 90 giorni; alla scadenza di que-sto periodo vengono rimosse auto-maticamente.

Page 26: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 16

26 laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2007CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

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Chiuso in stampa il 30 aprile 2007

laVETERINARIAPROFESSIONE

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ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: V PARTE - DIAGNOSTICA PER IMMAGINI AVANZATA DELL’ADDOME -Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 21 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CORSO REGIONALE BASE DI PRONTO SOCCORSO - Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia, CON DELEGAZIONE SCIVAC SICILIA Ragusa - c/a Nunziata km 1.3 S.P 40 - ECM: 16 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria

Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC / SISCA INCONTRO SISCA - INTELLIGENZE ANIMALI: CONVEGNO NAZIONALE SULLE SCIENZE COGNITIVE -Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni -Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO MACROREGIONE NORD OCCIDENTALE SIVE LAMINITE E RADIOLOGIA DIGITALE: VECCHI PROBLEMI E NUOVE SOLUZIONI - Settimo Milanese,Comprensorio UNIRELAB - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMVENCO APPROCCIO DELLE MNC ALLE PATOLOGIE DELL’APPARATO OSTEOARTICOLARE IN CLINICAVETERINARIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: ElenaPiccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SVIDI IMAGING DEL PANCREAS - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC MARCHE IN IL FURETTO CHIRURGIA E MEDICINA DI BASE - “Hotel Federico II” Jesi - Via Ancona, 100 - ECM: Richiesto COLLABORAZIONE CON “ORDINE DEI MEDICI VETERINARI Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail:DELLA PROVINCIA DI ANCONA” Attenzione: Cambio Sede [email protected] REGIONALE SCIVAC PIEMONTE APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL’ALOPECIA NEL CANE E NEL GATTO - Torino - Hotel Campanile - C.so IN COLLABORAZIONE CON SOVEP Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni

Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] SIVAR CORSO BASE DI PODOLOGIA BOVINA - Azienda Sperimentale “V. Tadini”, Gariga di Podenzano (PC) - S.S.Attenzione: Evento annullato 654 - Località Gariga - ECM: 33 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica

SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected] NAZIONALE AIVEMP IN COLLABORAZIONE BENESSERE ANIMALE E PROTEZIONE DEGLI ANIMALI: NORMATIVA NAZIONALE E COMUNITARIA DI RIFERIMENTOCON ASL 7 RAGUSA E SUA APPLICABILITÀ IN ALLEVAMENTO, AL MACELLO, DURANTE IL TRASPORTO - Villa di Pasquale - V.le delle Americhe,

Ragusa - ECM: Crediti ECM 9 - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR 9° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR - Centro Studi - Palazzo Trecchi, IN COLLABORAZIONE CON ORDINE MED VET CREMONA Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: VEN. 11: 4 CREDITI - SAB. 12: 5 CREDITI - Per informazioni: Paola Orioli -

Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC / SIVAE IN COLLABORAZIONE IL CONIGLIO DA COMPAGNIA: SEGRETI PER IL SUCCESSO - BolognaFiere, Bologna - Piazza della CON ZOOMARK INTERNATIONAL Costituzione - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.

+39 0372 403508 - E-mail: [email protected] REGIONALE SCIVAC LAZIO FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Pomezia - Hotel Selene - Via Pontina km 30 - ECM: 3 Crediti - Per Attenzione: Date evento modificate informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:

[email protected] REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Trento, Ordine dei Medici

Veterinari - Via V. Zambra, 36 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CHIRURGIA E TRAUMATOLOGIA DELLE ESTREMITÀ DISTALI DEGLI ARTI - Centro Studi SCIVAC,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 28 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 15 Crediti -CON ASL DI CREMONA E ORDINE DI CREMONA Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON CORSO PER ADETTI AL PRIMO SOCCORSO - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 13 Crediti - ASL CREMONA - ORDINE DEI VETERINARI DI CREMONA Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, CON ORDINE DEI VETERINARI DI CREMONA Cremona - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 -

E-mail: [email protected] SOVI MEETING EUROPEO DI OFTALMOLOGIA VETERINARIA - Centro Congressi Magazzini del Cotone, Genova

- ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC 56° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC - Palacongressi della Riviera di Rimini, Rimini -Via della Fiera, 52 - ECM: VEN: 3 Crediti - SAB: 3 Crediti - DOM: 4 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti- Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO AIVEMP LE BUONE PRASSI IGIENICHE NELL’INDUSTRIA ALIMENTARE: IMPLEMENTAZIONE E VALUTAZIONE AI SENSI DEIIN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI REGOLAMENTI CE 853/2004 E 854/2004 - Credito Valtellinese, V. delle Pergole - Sondrio - Via delle Pergole (angolo Via VETERINARI DI SONDRIO Cesura) - ECM: Rich. Accr. - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

CORSO SIVE CORSO BASE DI SEMEIOTICA DELLE ZOPPIE - Clinica Equine Practice, Campagnano di Roma - Attenzione: Date evento modificate Circonvallazione del Baccano, 80 - ECM: 22 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel.

+39 0372 403502 - E-mail: [email protected] FSA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC CORSO BASE CONTROLLO DELLA DISPLASIA NELL’ANCA E NEL GOMITO DEL CANE - Centro Studi -

Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO MACROREGIONE NORD ORIENTALE SIVE LAMINITE E RADIOLOGIA DIGITALE: VECCHI PROBLEMI E NUOVE SOLUZIONI - ECM: 3 Crediti - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ORTOPEDIA:V PARTE - CHIRURGIA ARTICOLARE E PERIARTICOLARE - Centro Studi SCIVAC, Cremona- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC MEDICINA INTERNA: V PARTE - CITOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC PATOLOGIE OSTRUTTIVE DELLE VIE RESPIRATORIE: VIVERE CON UN FILO D’ARIA - Astoria PalaceHotel, Palermo - Via Monte Pellegrino, 62 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti- Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC GIORNATE DI APPROFONDIMENTO AVANZATE IN PRACTICE MANAGEMENT - Centro Studi SCIVAC,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 19 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CARDIOLOGIA: IV PARTE - ECOCARDIOGRAFIA I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi,20 - ECM: 22 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

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