2
Il progetto SensAzione Dauna: Alla riscoperta di tratturi e masserie tra Storia Natura e Gastronomia è finalizzato alla valorizzazione e visitazione di strutture rustiche, antichi tratturi, centri storici della provincia di Foggia, escursioni nelle zone umide daunofantine, valorizzando la filiera enogastronomica con degustazioni di prodotti tipici in fattorie didattiche e ristoranti. L’edilizia rurale delle antiche masserie fortificate ed i mestieri antichi sono il prodotto tipico della civiltà contadina ed artigiana meridionale, valore strategico del patrimonio locale, legato alle tradizioni dei saperi e sapori. PREZZO AI SOCI € 23,00 PREZZO AL PUBBLICO € 33,00* *Il prezzo è comprensivo di viaggio, pranzo e servizio guida. Ai soci il servizio trasporto è offerto dall’Associazione PROGRAMMA DELLA GIORNATA Ore 8.30 Incontro Partecipanti in Via Tribuna (fermata autobus) a Manfredonia; Ore 9.00 Partenza per Vico del Gargano; Arrivo a Vico del Gargano e Visita del Centro Storico (Rioni Terra, Casale e Civita con il ro- mantico vicolo del Bacio ed il Palazzo della Bel- la) e visita del Museo comunale “Il Trappeto di Maratea”; Sosta ad una bottega in cui si filano a mano tessu- ti su telai dell’800 grazie alla passione ed alla maestria della Sig.ra Maria Voto; Ore 13.30 Pausa pranzo Ristorante Osteria “Lo Svevo”; Raccoglimento nella Chiesa Madre, addobbata di arance dell’Oasi Agrumaria e venerazione delle reliquie di San Valentino; Visita della Cantina “D’Anell” dei f.lli Biscotti con degustazione e didattica enologica sul vino “Macchiatello” prodotto da uve autoctone prove- nienti dalla vigna Mastrocianni nell’agro di Vico del Gargano ed imbottigliato in un numero limita- to di bottiglie; Passeggiata nel mercatino tipico di San Valenti- no; Ore 17.00 Partenza per Manfredonia; Ore 18.30 Arrivo a Manfredonia Nel cuore del Gargano più spettacolare, dove il mare si inchina docilmente alla potenza del verde montano, si trova il paese dell’amore, Vico del Gargano. Dal 13 al 17 febbraio a Vico del Gargano si svolgono i festeggiamenti in onore di San Valentino, patrono della città e protettore degli agrumeti dell’Oasi Garganica. Il giorno della festa degli innamorati i vicoli e le piazzette del suo centro storico si vestono a festa con addobbi di arance, limoni e foglie di alloro, per accogliere frotte di giovani in amore. Una secolare tradizione racconta che mangiare le arance benedette dal patrono San Valentino e berne il succo, esaudisca tutti i desideri di gioia e felicità, come una miracolosa pozione d’amore. Uno scorcio tipico del centro storico porta il suggestivo nome di “Vicolo del bacio”, strettissima viuzza di solo 50cm di larghezza che garantisce dolci effusioni e facili contatti. Inoltre potrete scoprire come si fa una serenata sotto balconi più caratteristici del centro storico di Vico del Gargano, addobbati suggestivamente su cui si affacceranno graziose fanciulle vestite in costume tradizionale del Gargano in genere, destinatarie dei melodiosi messaggi d’amore. “I PERCORSI DELL’AMORE” 13 FEBBRAIO 2010 VICO DEL GARGANO (FG) Promozione turistica sociale e culturale Via San Lorenzo, 112 71043 Manfredonia (FG) C.F. 92041330710 Telefono: 0884.32.62.99 FAX: 199.44.92.33 Sito web: www.dauniatur.it E-mail: [email protected] Il caratteristico “Vicolo del bacio” La Torre del Castello Normanno Svevo

PROGRAMMA DELLA GIORNATA - Puglia - Portale Ufficiale del

  • Upload
    others

  • View
    4

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: PROGRAMMA DELLA GIORNATA - Puglia - Portale Ufficiale del

Il progetto SensAzione Dauna: Alla riscoperta di tratturi e

masserie tra Storia Natura e Gastronomia è finalizzato alla

valorizzazione e visitazione di strutture rustiche, antichi

tratturi, centri storici della provincia di Foggia, escursioni

nelle zone umide daunofantine, valorizzando la filiera

enogastronomica con degustazioni di prodotti tipici in

fattorie didattiche e ristoranti. L’edilizia rurale delle

antiche masserie fortificate ed i mestieri antichi sono il

prodotto tipico della civiltà contadina ed artigiana

meridionale, valore strategico del patrimonio locale, legato

alle tradizioni dei saperi e sapori.

PREZZO AI SOCI € 23,00

PREZZO AL PUBBLICO € 33,00*

*Il prezzo è comprensivo di viaggio,

pranzo e servizio guida.

Ai soci il servizio trasporto è offerto

dall’Associazione

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Ore 8.30 Incontro Partecipanti in Via Tribuna

(fermata autobus) a Manfredonia;

Ore 9.00 Partenza per Vico del Gargano;

Arrivo a Vico del Gargano e Visita del Centro

Storico (Rioni Terra, Casale e Civita con il ro-

mantico vicolo del Bacio ed il Palazzo della Bel-

la) e visita del Museo comunale “Il Trappeto di

Maratea”;

Sosta ad una bottega in cui si filano a mano tessu-

ti su telai dell’800 grazie alla passione ed alla

maestria della Sig.ra Maria Voto;

Ore 13.30 Pausa pranzo Ristorante Osteria “Lo Svevo”;

Raccoglimento nella Chiesa Madre, addobbata di

arance dell’Oasi Agrumaria e venerazione delle

reliquie di San Valentino;

Visita della Cantina “D’Anell” dei f.lli Biscotti

con degustazione e didattica enologica sul vino

“Macchiatello” prodotto da uve autoctone prove-

nienti dalla vigna Mastrocianni nell’agro di Vico

del Gargano ed imbottigliato in un numero limita-

to di bottiglie;

Passeggiata nel mercatino tipico di San Valenti-

no;

Ore 17.00 Partenza per Manfredonia;

Ore 18.30 Arrivo a Manfredonia

Nel cuore del Gargano più spettacolare, dove il mare si inchina docilmente alla potenza del verde montano, si trova il paese dell’amore, Vico del Gargano. Dal 13 al 17 febbraio a Vico del Gargano si svolgono i festeggiamenti in onore di San Valentino, patrono della città e protettore degli agrumeti dell’Oasi Garganica. Il giorno della festa degli innamorati i vicoli e le piazzette del suo centro storico si vestono a festa con addobbi di arance, limoni e foglie di alloro, per accogliere frotte di giovani in amore. Una secolare tradizione racconta che mangiare le arance benedette dal patrono San Valentino e berne il succo, esaudisca tutti i desideri di gioia e felicità, come una miracolosa pozione d’amore. Uno scorcio tipico del centro storico porta il suggestivo nome di “Vicolo del bacio”, strettissima viuzza di solo 50cm di larghezza che garantisce dolci effusioni e facili contatti. Inoltre potrete scoprire come si fa una serenata sotto balconi più caratteristici del centro storico di Vico del Gargano, addobbati suggestivamente su cui si affacceranno graziose fanciulle vestite in costume tradizionale del Gargano in genere, destinatarie dei melodiosi messaggi d’amore.

“I PERCORSI DELL’AMORE”

13 FEBBRAIO 2010

VICO DEL GARGANO (FG) Promozione turistica sociale e culturale

Via San Lorenzo, 112 71043 Manfredonia (FG)

C.F. 92041330710

Telefono: 0884.32.62.99 FAX: 199.44.92.33

Sito web: www.dauniatur.it E-mail: [email protected]

Il caratteristico “Vicolo del bacio”L a T o r r e d e l C a s t e l l o

Normanno Svevo

Page 2: PROGRAMMA DELLA GIORNATA - Puglia - Portale Ufficiale del

RISTORANTE OSTERIA LO SVEVO

“Le delizie del palato”

MENU’ PRANZO:

Antipasti misti della casa

PRIMI:

Troccoli con pomodoro fresco

Orecchiette con zucchine mantegate al cacioricotta

SECONDI:

Grigliata mista di carne degli allevamenti di Carpino

BEVANDE:

Vino locale rosso

Acqua

Limoncello della casa

DOLCE:

Crostata della casa

Il pane è sempre stato l’alimento principale del sostenta-

mento dei contadini vichesi, infatti pagnotte grandissime

da 2 o 5 Kg dovevano essere sufficienti a sfamare la fa-

miglia per una settimana o perfino per 15 giorni e proprio

in quella circostanza veniva preparata la paposcia. Infat-

ti, questa suprema squisitezza, nasce dall’esigenza di ve-

rificare se la temperatura del forno fosse giusta: levato

l’impasto usato per le pagnotte di pane, la pasta che rima-

neva attaccata alla madia (la cosiddetta “fazzatura”) ve-

niva raccolta, impastata, allungata con le mani sino a 20 –

30 centimetri, infarinata e posta nel forno per pochi minu-

ti prima delle pagnotte di pane, in quanto la tenuta della

paposcia alla buona cottura preannunciava la buona riu-

scita del pane. La forma allungata e schiacciata, somi-

gliante a quella di una “pantofola” ne fa provenire il no-

me: babbuccia, babouche (in francese) Paposcia in dialet-

to. Questa striscia di massa mai e poi mai veniva buttata,

anzi una volta tagliata a metà era condita con un filo

d’olio e formaggio fresco locale. Questo piatto tutto gar-

ganico è davvero eccezionale, frutto d'antiche tradizioni

contadine, non a caso la Slow Food ha deciso di istituire

un presidio per salvaguardarla.

IL TRAPPETO MARATEA

Nel cuore del borgo antico di Vico del Gargano, in un

ambiente scavato nella roccia umida a pochi metri dal

Castello normanno svevo e dalla Chiesa Madre, è

ubicato il Museo Trappeto Maratea, al suo interno vi

è un antico frantoio documentato già nel 1318. La

presenza del frantoio assicurava una più razionale

estrazione dell’olio e l’importanza del suo ruolo è

attestata dal fatto che il feudatario vi esercitava il

monopolio, proibendo a chiunque di macinare le olive

con il sistema tradizionale domestico. Il trappeto del

museo è lungo 32,25 metri e largo dai 3,50 ai 5,50

metri. È costituito da due corpi sotterranei che si

aprono rispettivamente su via Chiesa Madre e su via

Riccitelli. Qui, tra macine ed antichi arnesi, si

rievocano memorie ed echi di un paese saldamente

legato ai valori ed alla religiosità dell'ulivo. La guida

vi mostrerà le varie fasi dell'antico processo, dalla

molitura a trazione animale entro vasche di pietra,

alla pressa delle olive con torchi in legno, alla

dispersione delle acque di morchia nel sottosuolo

attraverso un inghiottitoio detto inferno, fino alla

raccolta della preziosa sostanza entro cisterne di

pietra. Nel Museo è possibile anche ammirare la

cucina monacesca (una sorta di focolaio domestico)

detta “a tutta camera”, dove chi lavorava e viveva nel

frantoio poteva riposarsi per breve tempo e

rifocillarsi. Sono inoltre esposti un calesse, numerosi

antichi strumenti per la caseificazione e gli oggetti di

vita quotidiana di un tempo, come vestiti, scarpe,

piatti. Visitare il Trappeto Maratea significa

immergersi in un passato non così lontano, ancora

vivo nel ricordo degli anziani e gelosamente custodito

dai vichesi.