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1 Quali politiche di innovazione tecnologica per la scuola italiana? Licia Cianfriglia – Firenze 16.11.2013

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Quali politiche di innovazione tecnologica per la scuola italiana?

Licia Cianfriglia – Firenze 16.11.2013

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Una nota di tiepido ottimismo

L. n. 128, 08.11.2013 di conversione del D. L. n. 104, 12.09.2013

una norma tutta dedicata alla scuola, finora trattata soprattutto in modo incidentale, nel contesto di provvedimenti di diversa e prevalente caratterizzazione

si inverte, dopo molti anni, la tendenza a sottrarre risorse alla scuola per tornare ad investire, sia pure in misura limitata

si investe nelle infrastrutture interne (Art. 11 - Wireless nelle scuole)

si investe nella formazione dei docenti (Art. 16 - Formazione del personale scolastico)

si stimola l'utilizzo di risorse didattiche digitali (Art. 6, c.2 bis – Contenimento del costo dei libri scolastici)

Licia Cianfriglia – Firenze 16.11.2013

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Qualche dato di realtà

XI Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione, Roma 11.10.2013 - "L'EVOLUZIONE DIGITALE DELLA SPECIE"

siamo entrati in un'era "biomediatica", in cui diventano centrali la trascrizione virtuale e la condivisione telematica delle biografie personali attraverso i social network

l'utente non è spettatore, ma potenziale produttore di contenuti attraverso media diversi integrati tra loro

l'interazione tra ambiente comunicativo e vita quotidiana degli abitanti di territori ipertecnologici sta producendo una vera e propria evoluzione della specie

Licia Cianfriglia – Firenze 16.11.2013

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L'evoluzione digitale della specie

I protagonisti di questo cambiamento non sono unicamente i "nativi digitali", eppure dei giovani tra i 14 e i 29 anni:

il 90,4% si connette a internet (l'84,4% quasi tutti i giorni, il 73,9% per almeno un'ora al giorno)

se si devono acquisire informazioni, il 71% ricorre a Facebook, il 65,2% ai motori di ricerca su internet come Google e il 52,7% a YouTube

il 66,1% usa lo smartphone e tra questi il 60,9% scarica app.

sono aperti alla multimedialità, ma il 44,6% degli under 30 ha perso familiarità con i mezzi a stampa.

Licia Cianfriglia – Firenze 16.11.2013

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Le distanze tra giovani e anziani

XI Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione, Roma 11.10.2013 - L'utenza complessiva dei new media e quotidiani, Figura 8 (val. %)

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I profili dei "mutanti"

"connessi tradizionali": si collegano alla rete con una connessione adsl da un pc da

tavolo o da un pc portatile, ma per meno di un'ora al giorno e lo fanno in modo

funzionale ai loro interessi, sfruttandone le potenzialità, specie per motivi di lavoro e

di studio.

"connessi mobili": approfitta delle connessioni wifi e di apparecchi come i tablet e

gli smartphone per un periodo di tempo che arriva fino alle tre ore giornaliere,

sentono il bisogno di connettersi alla rete in qualunque momento, quanto più

possibile.

"supermobili": fanno ricorso alla connessione mobile da tablet e smartphone per

oltre tre ore ogni giorno, sono always on.

Figura 10 – I profili degli utenti Internet (val. %)

XI Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione

Licia Cianfriglia - Firenze16.11.2013

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Due illusioni di cui liberarsi Illusione n. 1 Le tecnologie possono sostenere da sole, con la loro forza di coinvolgimento, i processi autoeducativi delle persone, sostituendosi all'educazione formale.

Non si può affidare agli strumenti il compito di innovare gli ambienti di apprendimento

Illusione n. 2 La Scuola e l'Università possono mantenere i propri setting didattici tradizionali, i processi di apprendimento e le attività di trasmissione delle informazioni e di costruzione della conoscenza, limitandosi a introdurre nelle aule le tecnologie in forma "addomesticata" come spesso è avvenuto fino ad ora.

Si deve lavorare sulle competenze dei progettisti degli ambienti di apprendimento (docenti), nell'accezione ampia di contesti (persone, strumenti, metodi)

Licia Cianfriglia – Firenze 16.11.2013

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Le sfide per la Scuola

Il ruolo delle tecnologie va contestualizzato in relazione alle sfide attuali di tutti i sistemi educativi:

ripensare la quantità e la qualità delle conoscenze da insegnare

riequilibrare nella formazione il rapporto tra teoria e pratica, verso una didattica per competenze

creare contesti e processi per la personalizzazione dell'apprendimento

tener conto della relazione tra identità culturale e universalità del sapere nel processo di globalizzazione

Licia Cianfriglia – Firenze 16.11.2013

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Il compito della Scuola

«Aiutare ad imparare a vivere», facendo i conti con la con la complessità, l'incertezza, la liquidità (Edgar Morin, «Avvenire»25.10.2013)

guidare all'acquisizione di una conoscenza contestualizzata

ricomporre la frammentazione dei saperi disciplinari, favorendo interazione/integrazione continua tra discipline diverse

favorire lo sviluppo della competenza di riflettere sulle conoscenze e sui grandi problemi del nostro tempo

urgenza del cambiamento degli approcci al sapere (metodi di insegnamento)

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Via le retoriche e le liturgie

Licia Cianfriglia – Firenze 16.11.2013

abbandonare l'oratoria che ha lungamente caratterizzato il dibattitto sull'innovazione, mentre la scuola in larga misura resta legata alla liturgia della trasmissione frontale

superare la logica delle «sperimentazioni non verificate» che restano spesso confinate nell'esperienza dei singoli, senza un'adeguata restituzione ad un ambito professionale allargato

L'ingresso delle tecnologie nelle aule (in Italia lento rispetto al contesto internazionale) è solo un aspetto del problema

Il cambiamento passa dall'investimento sulle persone

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Come sostenere l'innovazione a scuola

dotare gli istituti di infrastrutture adeguate

fornire esempi di soluzioni tecnologiche sostenibili

promuovere il cambiamento, favorire la cultura dell'innovazione, snidando le resistenze, a volte anche pretestuose (ad es. polemica sul wireless a scuola e sull'impatto sulla salute dell'uso continuo di pc e tablet)

far maturare il bisogno di una trasformazione profonda nel modo di pensare e praticare il rapporto tra i saperi della scuola e quelli del mondo

introdurre la formazione sistematica nella professione docente (diritto-dovere, obbligatoria, continua)

valorizzare le migliori pratiche presenti nelle scuole e farne sistema

valorizzare i docenti (stato giuridico, contratto, valutazione, carriera)

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Ripartire dai docenti

Licia Cianfriglia – Firenze 16.11.2013

Fornire ai docenti occasioni di formazione per sviluppare e/o potenziare le competenze necessarie ad operare nel nuovo contesto educativo

Verificare i risultati della formazione, misurando

il cambiamento delle pratiche in classe degli insegnanti

il miglioramento dei risultati di apprendimento degli studenti

Promuovere la diffusione delle esperienze di successo verificate

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«Innovative design dei processi educativi scolastici»

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100 insegnanti di 97 scuole di ogni ordine e grado sul territorio nazionale

La sinergia tra un’associazione professionale prestigiosa (ANP) e una Fondazione (FTI) 5 gruppi, 4 città, 20 workshop condotti con metodi attivi, la costruzione di un metodo di lettura e ricodifica della conoscenza: DECODIFICARE, COPROGETTARE, VALUTARE, RICODIFICARE

La scommessa del Service Design Thinking per insegnanti

Un metodo in 4 fasi e 24 step (ESPLORARE, IDEARE, SVILUPPARE, SPERIMENTARE)

Una batteria di tecniche attive per realizzare gli step

Una guida per docenti innovatori realizzata collaborativamente

L'applicazione del metodo in almeno 100 classi

Il monitoraggio da parte dell'Osservatorio e della Cabina di regia del progetto

Un portale a supporto: repository di materiali, hub di risorse ed esperienze, communiy social, cruscotto di lavoro per gli innovatori, cucina dalle pareti trasparenti che sarà aperta a quanti vorranno curiosare, partecipare, contribuire

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Il mezzo non può nulla senza il metodo

Le leve strategiche:

L'autonomia delle scuole

La capacità di visione dei dirigenti

Il coinvolgimento dei Collegi dei Docenti

La collaborazione tra Scuola e Azienda

La valorizzazione delle competenze acquisite dai professionisti della scuola anche in contesti di apprendimento non formali ed informali

L'integrazione di percorsi formativi (formali) con le pratiche formative e organizzative sui luoghi di lavoro (contesti non formali) e con pratiche di apprendimento in comunità o nei social software (contesto informale) che favoriscono la circolazione delle idee

Licia Cianfriglia – Firenze 16.11.2013

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Orientarsi nel cambiamento

La scuola deve fornire le chiavi di lettura del mondo che

cambia velocemente e continuamente, e le competenze per adattarsi nel modo migliore a questo contesto mutevole

E' inutile rincorrere le mode tecnologiche (spesso non sostenibili per la scuola)

Non ci si può, tuttavia, chiudere alla realtà e abdicare al compito di

guidare attraverso la complessità le giovani generazioni

accompagnare nel cambiamento i professionisti adulti

Licia Cianfriglia – Firenze 16.11.2013

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Licia Cianfriglia

Vicepresidente ANP - Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola

Viale del Policlinico 129/a 00161 - Roma

Sito web: www.anp.it

E-mail: [email protected]

Tel. 06.44245820 / 06.44243262

Fax 06.44254516