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"L'uomo per la civiltà moderna è nulla senza il sapere, ed invece egli è pure qualcosa prima del sapere. Noi lo abbiamo studiato sin ora in superficie, non in profondità; e c'è sfuggita la plenitudine che in lui si accoglie. Da questo errore sono derivate conseguenze funestissime per la civiltà moderna ,la quale non ha potutto fare altro che chiedere regole di condotta e giustificazioni a mortificanti pratiche educative e scolastiche, alle varie scienze. L'uomo vincolato, sin dal suo primo respiro alla luce, ad una prassi cosidetta civile, che lo regga, lo guidi, lo assicuri, l'orienti passando da un esame all'altro,stretto entro maglie di regolamenti che gli ottundono i sensi e gli vietano di osservare fuori di sè e di osservarsi. Gli si è largita la libertà per renderlo schiavo quale mai egli fù. Questa penetrazione delle scienze in ogni fase della vita ha essiccato le sorgenti che alimentano l'anima e ha sostituito all'uomo che crede ed ama un uomo meccanico, contro il quale già il Vico protestava" (XXVI -Introduzione) - "A nessuno di noi dovrebbe mancare la conoscenza di quel che sia il nostro cervello, l'organo divino per eccellenza come già lo definiva Platone" (XXX - Introduzione) - "Si opera ancora fuori dell' uomo, e si pensa attuabile una rigenerazione della società senza che prima si rigeneri l' individuo" (XXXIV - Introduzione) -

Questo è l Uomo - di Antonino Anile (1943)

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Estratti dal libro - by AMS

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Page 1: Questo è l Uomo - di Antonino Anile (1943)

"L'uomo per la civiltà moderna è nulla senza il sapere, ed invece egli è pure qualcosa prima del sapere. Noi

lo abbiamo studiato sin ora in superficie, non in profondità; e c'è sfuggita la plenitudine che in lui si

accoglie.

Da questo errore sono derivate conseguenze funestissime per la civiltà moderna ,la quale non ha potutto fare

altro che chiedere regole di condotta e giustificazioni a mortificanti pratiche educative e scolastiche, alle

varie scienze. L'uomo vincolato, sin dal suo primo respiro alla luce, ad una prassi cosidetta civile, che lo

regga, lo guidi, lo assicuri, l'orienti passando da un esame all'altro,stretto entro maglie di regolamenti che gli

ottundono i sensi e gli vietano di osservare fuori di sè e di osservarsi.

Gli si è largita la libertà per renderlo schiavo quale mai egli fù.

Questa penetrazione delle scienze in ogni fase della vita ha essiccato le sorgenti che alimentano l'anima e ha

sostituito all'uomo che crede ed ama un uomo meccanico, contro il quale già il Vico

protestava" (XXVI -Introduzione)

-

"A nessuno di noi dovrebbe mancare la conoscenza di quel che sia il nostro cervello, l'organo divino per

eccellenza come già lo definiva Platone"

(XXX - Introduzione)

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"Si opera ancora fuori dell' uomo, e si pensa attuabile una rigenerazione della società senza che prima si

rigeneri l' individuo" (XXXIV - Introduzione)

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Page 2: Questo è l Uomo - di Antonino Anile (1943)

"Il problema essenziale per noi consiste nel saperci conoscere" (pag. 1)

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"Dalla più remota antichità ad oggi il richiamo si ripercuote di generazione in generazione: gl' Inni vedici

sono pieni del miracolo dell'anima, e non vi è civiltà che non ci abbia lasciato accenni simili. Realizza te

stesso dice all' uomo Pitagora - Sei la misura di tutte le cose aggiunge Protagora.

Impara a diventare ciò che tu sei canta Pindaro. La logica di Socrate culmina nel Conosci te stesso. Quanta

poesia e verità nella frase si S. Agostino: Che io ti conosca, Dio, e mi conosca!.

Viene Leonardo e ci avverte che noi siamo il modello del mondo; viene la filosofia di Kant ed ecco la sua

esortazione; Divieni ciò che tu sei. Appena un uomo è riuscito ad acquistare qualche autorevolezza su gli

altri, ha inteso il bisogno di ricordar loro di essere se stessi. " (pag. 2)

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"L' analisi spettrale delle più lontane nebulose mostra la riga del calcio, che è nelle nostre ossa"

"L'umano, anche scientificamente, sintetizza l'universo"

(pag. 3)

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"Il cuore è nell'uomo quello che il sole è nell'universo" (pag. 5)

"Questo mondo esteriore, nelle molteplicità dei suoi aspetti, nel finito che colpisce i nostri sensi e di là da

questo nell'infinito che ci incombe ed attrae, ci appartiene strettamente come l'aria che respiriamo: ed è stato

creato perchè soltanto noi siamo capaci di ricrearlo."

"Un essere che non si conosce in che cosa si distingue dal nulla?" (pag. 9)

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"L' Universo che prende coscienza di sè; Dio che si rivela: ecco l'uomo." (pag. 18)