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Ufficio stampa Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 19.10.2012 Pagina 1 di 29

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Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del

19.10.2012

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Bologna

Reggio Emilia

Modena

Ravenna

Forlì Cesena

INDICE

Vecchi a processo per i rimborsi "Solo chi ha torto si dimette"19/10/12 Corriere di Bologna 3

La Finanza convoca i dipendenti dei partiti Dovranno spiegare le spese dei gruppi19/10/12 Corriere di Bologna 4

Eco: «Galeotto fu il libro e chi lo scrisse»19/10/12 Il Resto del Carlino Bologna 5

Falsi rimborsi, consigliere pdl a processo19/10/12 La Repubblica Bologna 7

Spese in Regione, la Gdf convoca gli impiegati19/10/12 Unità edizione Bologna 9

«Provincia, Pagliani deve dimettersi»19/10/12 Gazzetta di Reggio 10

L’assessore della Provincia: «Strisce blu? Una vergogna»19/10/12 Il Resto del Carlino Reggio 12

«Troppi spazi a pagamento Si colpiscono le famiglie»19/10/12 Il Resto del Carlino Reggio 13

Raccolti 55mila chili di abiti usati da Humana19/10/12 Il Resto del Carlino Reggio 14

Informazione, la lezione di Arrigo Benedetti «Qualità e rigore, pilastri del giornalismo»19/10/12 Il Resto del Carlino Reggio 15

Barbati contro Giovanardi per la raccolta di firme pro Modena19/10/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 16

Premio “Humana eco-solidarity award”19/10/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 17

Riordino delle Province: la sciocchezza è nella sostanza, non nel nome19/10/12 Reggio:24h 19

Giovanardi: «Firmo anch’io contro questa porcata»19/10/12 Il Resto del Carlino Modena 20

Giovanardi in piazza con il Pdl: «Firmiamo contro questa porcata»19/10/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 21

Provincia, al Pd va bene così Il Pdl all’attacco della «porcata»19/10/12 Modena Qui 22

Al Ravenna manca solo Erik Fabbri19/10/12 Corriere Romagna Ravenna 24

Malpezzi & C Tutti promossi e tutti bocciati19/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 25

«Ecco quanto costa il consiglio comunale»19/10/12 Corriere Romagna Cesena 26

SICUREZZA Serra e Ruperto nel salone comunale19/10/12 Il Resto del Carlino Forlì 28

In 9 mesi 1400 euro ai consiglieri Il sindaco? Indennità mensile da 255019/10/12 La Voce di Romagna Cesena 29

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19/10/2012 pressunE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

caso Oggi si decide sull'incompatibilità del consigliere. Viale Aldo Moro valuta se costituirsi parte civile

Vecchi a processo per i • borsi «Solo chi ha torto si i elle»

coordinatore Pdl accusato di truffa: «Ridò gli 85 mila curo» Come previsto, il coordinato-

re provinciale e consigliere re-gionale del Pdl Alberto Vecchi è stato rinviato a giudizio per truffa aggravata ai danni della Regione. Avrebbe intascato 85 mila euro di rimborsi chilome-trici in cinque anni, dal 2006 al 2011, sul presupposto che era residente a Castelluccio di Por-retta Terme mentre, in realtà, a quei tempi viveva con la fami-glia a Bologna.

Erano allora rimborsi consi-stenti, 1.300-1.400 euro al me-se in aggiunta allo stipendio (oggi 5.300 netti) e alle risorse per l'attività politica, che si otte-nevano senza dover documen-tare i viaggi casa-lavoro. Secon-do l'accusa la residenza a Porret-ta, nell'abitazione di alcuni ami-ci, era fittizia. Vecchi sarebbe

andato lì solo nel 201.1, quando ha comprato casa e si sono tra-sferiti anche i suoi. Il giudice dell'udienza preliminare Bruno Perla ha accolto la richiesta del-la pmi Rossella Poggioli, titolare di un'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza, e Vecchi comparirà il 13 marzo davanti

al tribunale. L'avvocato Guido Cinsi Schettini è fiducioso, il resto si vedrà al dibattimento,

intanto Vecchi ribadisce: «Non mi dimetto, si dimette so-lo chi ha torto. E a quel punto patteggia», ha detto ieri. «I-lo ri-spettato la legge regionale del '95», quella appunto dei rimbor-si largheggianti, più. volte rifor-mata da allora. Ma ha aggiunto: «Per me il problema non è mai stato economico, quindi sono disponibile a restituire alla Re-gione gli 85 mila euro dei rim-borsi, tanto il processo dimo-strerà che ho ragione e mi ver-ranno restituiti...».

Sembra una mossa tesa a evi-tarne un'altra, la costituzione di parte civile della Regione contro di lui, invocata a gran vo-ce dai consiglieri grillini Gio-vanni Favia e Andrea Defrance-schi. Secondo la loro interpreta-zione delle norme, dopo la co-stituzione di parte civile dell'en-te Vecchi diverrebbe incompati-bile con le funzioni di consiglie-re. Oggi l'Ufficio di presidenza dell'Assemblea si riunirà sul te-ma della possibile incompatibi-lità. Per i grillini nemmeno la restituzione del presunto «mai-tolto» risolverebbe il problema.

La Regione ieri era presente in aula con l'avvocato Mariano Rossetti. La giunta aveva delibe-rato di partecipare solo come persona offesa il 25 giugno, quando la bufera sui consigli re-gionali non era iniziata. Ha pre-ferito evitare la costituzione di parte civile all'udienza prelimi-nare, rimandandola eventual-mente al dibattimento, per una sorta di fair play nei confronti di un avversario di Vasco Erra-ni e della sua giunta.

Il problema si porrà anche per il processo Terremerse: l'udienza preliminare è il 7 no-vembre, tra gli imputati c'è il governatore (per falso) e suo fratello, Giovanni, è accusato di truffa alla Regione, lo stesso rea-to di Vecchi, per un finanzia-mento da un milione. Due avvo-cati sono già stati incaricati di chiedere la restituzione del de-naro a Terremerse, cosa faran-no in aula non si sa.

Alessandro Mantovani

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Dovranno spiegare come veniva tenuta la contabilità, in che modo le singole uscite so-no state rendicontate e chi si occupava di veri-ficarne la corretta destinazione di scopo. La maxi inchiesta della Procura sulle spese dei gruppi consiliari in Regione entra nel vivo. La prossima settimana il pool di finanzieri del nucleo di polizia tributaria, creato apposi-tamente per passare al setaccio gli ultimi set-e anni di gestione dei fondi pubblici in viale

Aldo Moro, sentirà i responsabili amministra-tivi dei singoli gruppi. La convocazione degli impiegati, dipendenti della Regione «presta-ti» ai gruppi o «chiamati» proprio dagli eletti con apposito incarico fiduciario, è stata deci sa nei giorni scorsi durante un vertice tra ma-gistrati e investigatori delle Fiamme Gialle in cui si è stabilita la road map che dovrà segui-re l'inchiesta per peculato coordinata dalle pm Morena Piazzi e Antonella Scand.ellari con la supervisione del procuratore Roberto Alfonso e dell'aggiunto Valter Cylovannini.

Si partirà proprio dalle audizioni degli am-ministrativi, un passaggio chiave per entrare nel cuore delle migliaia di documenti acquisi-ti nei giorni scorsi dalla Finanza in viale Aldo Moro. Gli impiegati dovranno fornire valuta-zioni sulle spese e rispondere alle domande su eventuali incongruenze riscontrate nella

documentazione. Spesso gli amministrativi sono assunti con contratti di collaborazione dai singoli gruppi e oltre a svolgere funzioni strettamente contabili si occupano anche di altre attività delegate dai capigruppo, come l'organizzazione di convegni, banchetti e ce-ne. Un capitolo di spesa che, insieme alle usci-te di rappresentanza e di cortesia, regali e «ospitate», è già finito sotto la lente degli in-vestigatori. Come noto l'inchiesta della Procu-ra si occuperà anche dei controlli effettuati su rendiconti e bilanci dei singoli gruppi con-siliari. Una procedura che prevede diversi pas-saggi formali, dal primo controllo parziale a quello svolto dal comitato tecnico di cui fan-no parte i revisori dei conti che ogni quadri-mestre certificano i bilanci dei gruppi. Una «certificazione» che precede il via libera del - l'ufficio di presidenza dell'assemblea legislati-va.

Prosegue intanto l'attività d'indagine nel fi-lone d'inchiesta relativo all'ex capogruppo dell'idv Paolo Nanni indagato per peculato per la gestione dei fondi della passata legisla.- tura. Nei giorni scorsi i finanzieri hanno senti-to colleghi di partito e collaboratori dell'ex consigliere regionale.

Gianloca Rotondi RiPPO9UIAONE ERV41,

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19/10/2012 press unE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

1La ma t inchiesta Le audizioni in programma la prossima settimana

La Finanza convoca i dipendenti dei partiti Dovranno spiegare le spese dei gruppi

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il Resto del Carlino

BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

19/10/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

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Eco: «Galeotto fu il libro e chi lo scnsse» Nulla può sostituire il piacere di toccare la pagina di carta. Ma Zanichelli anche tanti e-book

di PIERFRANCESCO PACODA

SE L'OBIETTIVO della cultu-ra, nel presente, è quello di una ne-cessaria riconciliazione tra l'uma-nesimo e le scienze, Umberto Eco è lo studioso che più di tutti lavo-ra per costruire questa relazione. E se a Bologna inaugura una nuo-va libreria che in realtà è la glorio-sa Zanichelli di Piazza Galvani che riapre all'interno del circuito delle Librerie Coop, solo lui può essere l'ospite d'onore. Così, nel Cortile dell'Archiginnasio l'acca-demico bolognese, in compagnia di Marino Golinelli, presidente dell'omonima Fondazione che lì organizzerà convegni e presenta-zioni, del presidente di Coop Adriatica, Adriano Turrini, di

quello di Coop Librerie, Domeni-co Pellicanò, ha celebrato questo ennesimo tassello di un'interpre-tazione del centro storico che scommette, anche, sulla capacità di attrazione dei libri. E con loro

DIFESA DELLA TRADIZIONE «Se viaggio mi porto dietro it computer ma it fascino detto sfogliare è immortate»

molte facce conosciute come l'ex sovrintendente del Comunale, Fe-licia Bottino

LA ZANICHELLI non sarà una replica del modello Ambasciatori,

niente cibo, ma solo volumi e con-ferenze nelle sale che hanno con-servato il fascino del vecchio stu-dio di Giosuè Carducci. Un tem-pio del libro, come ha detto Um-berto Eco, che ha dedicato il suo discorso al piacere tattile, sensua-le, quasi sessuale, ha detto, che provoca il rumore della pagina, il contatto con la carta. Una straor-dinaria forza evocativa, che riesce a proiettarci indietro nel tempo, a farci rivivere esperienze che ave-vamo dimenticato e che ritrovia-mo, ricordiamo, quando togliamo un vecchio manoscritto da uno scaffale. «Che non significa - ha specificato - essere un moralista che combatte una battaglia conser-vatrice contro l'avanzare delle tec-

nologie».

D'ALTRO CANTO la libreria di Piazza Galvani sperimenterà per prima la vendita nel negozio degli e-book del catalogo scolasti-co Zanichelli, e, dice Eco «anch'io quando parto per un viaggio por-to con me tutti i volumi che vo-glio leggere in formato elettroni-co, ma, una volta tornato a casa, ri-prendo a toccare, a usare i libri della mia collezione». L'apertura di una nuova libreria - ha teorizza-to il semiologo - smentisce chi preconizza la fine della carta stam-pata. Basta andare nei luoghi do-ve oggi si vendono i libri e sono sempre affollati di ragazzi che ma-gari alla fine non comprano, però

leggono i risvolti di copertina e fa-rmgliarizzano con storie che altri-menti non avrebbero mai incon-trato. «D'altro canto - ha spiegato - cosa avrebbe raccontato Dante a proposito di Paolo e Francesca se i due amanti, piuttosto che legge-re manoscritto che narrava dell'amore tra Lancillotto e Gine-vra, avessero consultato un e-book ? Non sarebbero andati all'Inferno, certo, ma avrebbero perso la possibilità di vivere un momento meraviglioso)>.

ACCOLTO come una rockstar dai giovani, è stato letteralmente assediato al termine per avere un autografo, una dedica, una foto in-seme. Subito dopo, taglio del na-stro con il sindaco Merola e il ret-tore Ivano Dionigi,

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IL SINDACO MEROLA HA INAUGURATO LA GESTIONE COOP

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il Resto del Carlino

BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

19/10/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

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ai laici apalairen travecchirancori. aoarat

19/10/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Falsi rimborsi, consigliere pdl a processo "Vecchi, dichiarando una residenzafittizia, ha ottenuto 85mila euro di diaria"

LUIGI SPEZIA

IL PRIMO processo, tra le tante inchieste sulla Regione, che sia giunto davanti ad un giudice si è risolto in un battibaleno con un rinvio a giudizio. Alberto Vecchi, consigliere regionale del Pdl, il 13 marzo si sederà davanti ad un al-tro giudice, stavolta di primo gra-do, per difendersi dell'accusa di truffa ai danni della istituzione dove è stato eletto, la Regione Emilia-Romagna. Così ha deciso ieri mattina, dopo un'ora di con-fronto tra il pm Rossella Poggioli e l'avvocato di fiducia Guido Clausi Schettini, il giudice dell'u-dienza preliminare Bruno Perla. La Regione, presente all'udienza con un legale, non ha trasforma-to la sua condizione di "parte le-sa" in quella di "parte civile": po-trà continuare a stare nel proces-so con funzione di stimolo, ma per il momento almeno, non chiede i danni in caso di condan-na, che secondo l'accusa assom-mano a 85 mila euro (ma la Corte

LaReffione nonscosthskdan,:

dei conti potrebbe chiedere altri danni, quelli di immagine).

L'accusa è conosciuta: Vecchi, secondo eletto per numero di preferenze di Alleanza Naziona-le, nel luglio del 2006 subentra a Marcello Bignami e sei giorni do-po chiede la residenza a Castel-luccio di Porretta, che tuttora de-tiene. Alcune volte i vigili urbani del paese non lo trovano in casa, comunque la residenza alla fine viene concessa e nessuno in Re-gione fa controlli per sapere quante volte lui fa veramente quel viaggio fino alla sede della Regione o se invece parte da Bo-logna, perché le regole non lo prevedono. Fatto sta che il Movi-mento 5 Stelle solleva il caso e la Procura apre un'inchiesta per sa-pere se le indennità di rimborso —1344 euro al mese per il 2006 e dal primo gennaio 2007 invece 1464 euro — non siano indebita-mente intascate.

Lui, Alb erto Vecchi, spiega che è tutto regolare: «Non ho chiesto p atteggiamenti, voglio fare il pro - cesso per dimostrare con le carte, gli scontrini e i testimoni che io realmente abito a Porretta. E' ve-ro che a volte i vigili non mi han-no trovato in casa, ma alle quat-tro del pomeriggio non mi trove-

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Periodicità: Quotidiano

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ranno mai. Quando sono arrivati la mattina presto mi hanno tro-vato, la residenza me l'hanno da-ta.Anche loro affermano che non tutti in paese sanno chi sono e se abito lì. Qualcuno sì e qualcuno no, è normale. Questo in risposta ai grillini». Vecchi dice che a Por-retta ha il centro dei suoi interes-

si al di fuori della politica, come responsabile di impianti sportivi dell'associazione di cui è presi-dente nazionale e che il trasferi-mento di residenza da Bologna a Porretta sei giorni dopo l'entrata nell'Assemblea regionale è «pu-ramente casuale. Se fossi un truf-fatore, avrei potuto trasferirmi

nei sette anni precedenti, per lu-crare anche sui rimborsi come consigliere provinciale».

I grillini, con Giovanni Favia autore con Andrea D efranceschi del video "Non è un paese per Vecchi" alla base dell'inchiesta, incalza la Regione: «Se si costi-tuisse parte civile — sottolinea

Favia su Faceb o ok — Vecchi de-cadrebbe automaticamente». Intanto si sta per riunire l'ufficio di presidenza dell'Assemblea: una presa di posizione può spin-gere la Regione a costituirsi p arte civile. La delibera autorizzativa è già stata approvata.

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NARRI L'ex capogruppo dell'Idv Paolo Nanni è sotto inchiesta per peculato per l'uso del denaro del gruppo tra 2005 e 2010 Alberto Vecchi a un incontro del Pd I con Alfredo Mantovano

ERRANI 117 novembre il gup Bruno Giangiacomo deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio del presidente Errani

DELBONO La Corte dei conti ha chiesto a Flavio Delbono, ex vicepresidente un risarcimento di 60mila euro

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

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ai laici apalairen travecchirancori. aoarat

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Etuniitni rum dovuti Vecchi (hil) salva processa

l'Unità Romagna Direttore Responsabile: Claudio Sardo

19/10/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

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Spese in Regione, la Gdf convoca gli impiegati BOLOGNA

G.G.

ggentile@unitait

Chiederanno ai dipendenti amministra-tivi in che modo tenessero i registri con-tabili dei gruppi consigliari di viale Aldo Moro. E se, nel corso degli anni, abbiano notato irregolarità o stranezze. Dopo aver acquisito 500 faldoni di documenti fra i nove gruppi assembleari della Re-gione Emilia-Romagna, il lavoro della Guardia di finanza non si ferma. Nei giorni scorsi, le Fiamme gialle hanno fat-to partire le prime convocazioni per i di-pendenti amministrativi dei gruppi, che saranno sentiti per capire in che modo venga tenuta la contabilità e come siano archiviate le spese. Le audizioni rientra-. no nel lavoro degli investigatori relativo

all'inchiesta per peculato aperta sulle spese di viale Aldo Moro dalla Procura di Bologna (senza che finora risulti qual-che iscritto nel registro degli indagati), e assegnata alle Pm Morena Piazzi e Anto-nella Scande.11ari con la supervisione del procuratore capo Roberto Alfonso e dell'Aggiunto Valter Giovannini.

Nei giorni scorsi, la Finanza ha porta-to via diversi scatoloni di documenti da viale Aldo Moro: le spese cli tutti i gruppi nel mandato che va dal 2005 al 2010, oltre a scontrini e fatture dell'attuale le-gislatura, quindi relativi agli anni 2010-2012. E, tra le carte acquisite, ci so-no anche i verbali dei revisori dei conti che hanno il compito di certificare an-nualmente la correttezza dei bilanci dei gruppi. Le parole degli impiegati potreb-bero, quindi, risultare di grande aiuto per mettere ordine tra l'immensa mole

cli materiale portato via dagli uffici della Regione,

intanto, la deputata e coordinatrice regionale Idv Silvana Mura torna sul)' affaire" Paolo Numi, ex capogrup-po dei Dipietristi in Regione (oggi consi-gliere provinciale passato al gruppo mi-sto), accusato di aver usato il budget del gruppo per cene ed appuntamenti priva-ti. «Se Nanni ha commesso qualche rea-to o irregolarità, starà alla magistratura accertarlo. E in quel caso, come ovvio, il partito sarà parte lesa«, scriveva ieri su Facehook Mura, Un lungo messaggio ri-volto agli «amici», e che rimanda al mit-tente le accuse di chi ritiene che lei non abbia controllato («da parte mia non vi stato alcun omesso controllo››) o che do-vesse sapere («per presagire quello che sembra sia avvenuto dopo sarebbe stata necessaria la palla di vetro”).

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Il capogruppo del Pdl in Provi la Giuseppe Pagliani

GAllETTA DI REGGIO Direttore Responsabile: Sandro Moser

19/10/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 14.722

Diffusione: 11.531

«Pro da, Pagli deve ettersi» Pd, Idv e Lega Nord votano l'ordine del giorno sulla cena dei sospetti, ma lui attacca la asini e replica: «Non me ne vado»

«Stiamo parlando di un fatto politico e non giudiziario e il consigliere Giuseppe Pagliani doveva solo dissociarsi. Non l'ha fatto e invece accusa altri», ha sostenuto il consigliere del Pd Fabrizio Allegretti nel moti-vare il voto favorevole del gruppo Pd all'ordine del gior-no (poi approvato all'unanimi-tà con diciotto voti favorevoli di Pd, Idv e Lega Nord, mentre gli esponenti di Pdl, Li& e "Progetto Reggio", hanno ab-bandonato l'aula) con il quale iI consiglio provinciale ieri ha chiesto le dimissioni del capo-gruppo Pdl. Giuseppe Pagliani a seguito della sua partecipa-zione a una cena nel marzo scorso a cui erano presenti an-che alcuni imprenditori edili calabresi sospettai di essere vi-• ambienfimalavitosi. Una richiesta, quella delle

dimissioni, che Pagliani non

ha alcuna intenzione di acco-gliere ritenendosi «assoluta-mente estraneo a qualsiasi re-sponsabilità». Ma perché Pd, Idv e Lega Nord insistono? «Per le rilevanti implicazioni politico:istituzionali dell'episo-dio e per l'assenza di spiega-zioni da parte di Pagliani che anziché chiarire hanno reso i contorni della vicenda ancora più confusi». La richiesta di di-missioni era già approdata in consiglio provinciale nella se-duta precedente e parte dalla presenza del capogruppo Pdl Giuseppe Pagliani a una cena, si dice, a cui tra gli altri erano presenti anche persone «og-getto di indagine con imputa-zioni gravissime in riferimen-to alla grande criminalità orga-nizzata, in particolare alla `ndrangheta».

Da qui la richiesta di una presa di distanza da una vicen-

da e di spiegare «la natura e le finalità dell'incontro e le rela-zioni che lo stesso Pagliani ha nei confronti di queste perso-ne fortemente indiziate», che per il Pd e Idv non sono arriva-te o non sono state sufficienti e

con la Lega che (pur ritenendo sufficienti le spiegazioni di Pa-gliani) ha votato l'ordine del giorno perché la malavita va estirpata. Il dibattito ha visto anche un acceso botta e rispo-sta tra gli ex colleghi del carroc-

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GAllETTA DI REGGIO Direttore Responsabile: Sandro Moser

19/10/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 14.722

Diffusione: 11.531

cio e sfociato una diversa posi-zione al momento del voto, il gruppo nuovo gruppo consilia-re "Progetto Reggio", assieme a Pdl. e Ude ha giudicato «un errore l'ordine del giorno e l'accusa di voler utilizzare la vi-cenda per una strumentalizza-zione politica ai danni di Pa-gliani, acerrimo nemico della presidente Masini».

A far ripartire un dibattito serrato, è stato l'intervento del consigliere Pd Umberto Beltra-mi che ha sottolineato come si sia trattato «di una cena a cui se fossi stato presente e poi avessi chiesto il porto d'armi, il prefetto me lo avrebbe nega-to». Un giudizio, questo, poi ri-preso dal consigliere Emanue-le Magnani di ldv. Un confron-to acceso e diventato a tratti "avvelenato" con scontri e ri-petuti battibecchi trai consi-glieri di maggioranza e mino-

ranza, ma soprattutto culmi- nato nell'ennesimo scontro tra Pagliani e la presidente Ma-

Una difesa quella dell' av-vocato Pagliani nella quale an-che ieri ha rigettato tutte le ac-cuse, :rivendicando «un'assolu-ta estraneità e qualsiasi re-sponsabilità personale essen-do stato solo invitato alla ce-na», per poi passare al contrat-tacco, proprio nei confronti della presidente 'asini, tor-nando sulla vicenda dell'ap-palto Global Service della Pro-vincia, su cui la magistratura sta ancora indagando e pun-tando il dito anche contro il se-gretario del Pd Roberto Ferra-ci, "reo" secondo Pagliani di es-sersi addirittura fatto costruire la casa da un altro imprendito-re che poi s'è scoperto essere coinvolto in inchieste di ma-

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Provincia ve

il Resto del Carlino

REGGIO Direttore Responsabile: Davide Nitrosi

19/10/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: n.d.

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ai Beni caatturali, Alessandro Roccatagliati. che continua; «Pe- rò, che stile,.. Un assessore in carica in Provincia che accusa un collega del Co nane (e per fortuna che è un amico) di dire

ai cittadini. Non senza impanite fervorino su cosa de. e fare dì mestiere il Coniante, cercando così di conquistare

consenso presso i cittadini con la demagoffla più facile (visto che le minori entrate, con cui appunto si sostengonof servizi arehhero nel bilancio del Comune,. nem della Provincia)*,

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pol-eri-ra `e,ploc'e mnar,.

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press LinE il Resto del Carlino 19/10/2012

REGGIO Direttore Responsabile: Davide Nitrosi

Periodicità: Quotidiano

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‘MVLL (AM,)

«Troppi spazi a pagamento Si colpiscono le famiglie»

FERMARE l'invasione di parcheggi a pagamento e ri-mandare l'incremento di strisce blu al 2014. E' quan-to richiesto dal consigliere comunale Cristian Immo-

del Pdl, tramite un'in-terpellanza. «Eccesso di strisce blu anche nella vie decentrate della città, que-sto è il contenuto di un provvedimento che entre-rà in vigore nel 2013 — spiega Immovilli an-dando a colpire famiglie e attività commerciali, senza che tali misure siano state adeguatamente ponderate e discusse». Il riferimento è al l'ordinanza 682 den ottobre scorso, che preve-de parcheggi a pagamento in 92 vie.

«MOLTE ZONE della cit-tà (anche quelle meno cen-trali) si troveranno invase, ai bordi delle strade, da nuove linee per la sosta a pagamento — sottolinea

Immovilli . Ciò che si chiede alla Giunta è di ri-pensare, in vista dell'entra-ta in vigore, alle soluzione adottate, stemperando la ri-gidità delle stesse. Occorre inoltre indicare gli obietti-vi, sul perchè si vanno a colpire strade interne ai quartieri residenziali e so-prattutto collocare tali mi-sure in un contesto econo-mico difficile che vede già l'inasprimento di tasse e di imposte. Occorre quindi pensare al rinvio al 2014 o 2015 del piano stesso». Interpellanza

IL CONSIGLIERE Ira-movilli, nella sua interpel-lanza, richiama i valori co-stituzionali: «Visto l'inte-resse alla libera circolazio-ne, quale valore di rango costituzionale e considera-to già l'aggravio dell'impo-ste e delle addizionali che la Giunta Delrio ha prodot-to nel 2012 (Imu e Tassa sul passo carraio); si chie-de alla Giunta di esporre gli obiettivi prefissati ri-spetto all'apposizione di ta-le aree a pagamento (stri-sce blu), soprattutto in rela-zione alla zone di carattere residenziale».

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Periodicità: Quotidiano

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SZLL.AW2TA

Raccolti 55mila chili di abiti usati da Fiumana

CON oltre 55mila chili di abiti usati raccolti nel 2011, Reggio si è aggiudicata il pre-mio Fiumana Eco-Solidarity Award per avere contribuito, attraverso la donazione di in-dumenti usati, al sostegno di progetti a livore delle donne del sud del mondo nel cam-po dell'informazione sanita-ria e del coinvolgimento in programmi agricoli e attività generatrici di reddito. Il premio è stato ritirato a no-me della COM unità reggiana del vicesindaco Filomena De Sciscio.

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press unE il Resto del Carlino 19/10/2012

REGGIO Direttore Responsabile: Davide Nitrosi

Periodicità: Quotidiano

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CONVEGNO AULAMAGNA

Informazione, la lezione di Arrigo Benedetti «Qualità e rigore, pilastri del giornalismo» SONO LA QUALITÀ e il rigore dell'informazione a garantire il prestigioso del giornalismo: una considerazione che è stata più volte ribadita ieri mattina

magna dell'Univmità. L'occasione è stata la tavola rotonda "il gior-nalismo di /irrigo Benedetti, il giornalismo d'oggi", promossa in occasione dei-la presentazione della riedizione di "Paura all'alba" di Benedetti pubblicato da Consulta con la curatela di Elisa Pellacani.

rilevanza dell'iniziativa e della poliedrica figura di Arrigo Benedetti, gior-nalista e direttore, scrittore, "scopritore di talenti" giornakstici, impegnato nella resistenza sono stati enucleati dal protettore Luigi Grasselli, dal viresindaco Filontena De Sciscio, dalla presidente della Provincia Sonia Masini,dal sin-daco di Lucca Alessandro Tambellini, dal presidente dell•ssociazione Provin-ciale Stampa Reggiana Giuseppe Adriano Rossi e dalla stessa Elisa Pellaca-ni. La tavola rotonda ha voluto rispondere alla domanda: in che misura sono tuttora validi i principi pr o i` essionali che guidarymo l'attività giornalistica di Arrigo Bendati mentre l'informazione è oggi sottoposta ad una trasfOrnuzione epocale„ formulata dal moderatore Gino Badini, direttore di "Reggio Storia". Sono inter venuti Carla Chiappini, vicepresidente dell'Ordine regionale dei giornalisti, Mimo Carrattieri presidente di Istoreco, il saggista Alberto Marchi, Daniele Pretti direttore editoriale dell'Europeo, il giornalista Alessandro Bene-detti nipote di Arrigo. Poi la riflessione si è spostata sul piano dell'informazio-ne locale — carta stampata e on line - con i contributi di Davide Nitrosi, capo-cronista di "Carlino Reggio" e di Edoardo Tincani, direttore de "La Libertà.

Ferrar. ;n ,n e . ri,arcimento

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PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

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19/10/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

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Barbati contro Giovanardi per la raccolta di firme pro Modena

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del senatore Giovanardi: una raccolta firme per cambiare il nome di una Provincia per altro non ancora nata? Ma torniamo a occuparci di temi seri, per cortesia. Giovanardi é più turbato per il nome che per la sostanza, pro-prio in un momento in cui a livello re-gionale e nazionale si sta cercando di capire che cosa ne sarà di un ente am-ministrativo a nostro avviso inutile, ma di fatto oggi contenente competen-ze e posti di lavoro da ridistribuire»,

Così Liana Barbati, reggiana, capo-

gruppo d.ell'Italia dei Valori in Regio-ne. «Trovo un'enorme sciocchezza mobilitarsi per la denominazione an-ziché preoccuparsi del contenuto di un riordino che andrà a modificare la vita concreta dei cittadini e i servizi loro offerti. Piuttosto: il senatore Gio-vanardi è convinto che se avesse un al-tro nome, la Provincia riuscirebbe a garantire effettivi risparmi? Oppure: un ente svuotato dalle sue funzioni e dalla sua rappresentatività democra-tica, pur un con un bel nome, avrebbe motivo di esistere?

Noi dell'Italia dei Valori siamo per

la completa soppressione di questo en-te amministrativo e non ne facciamo mistero, perché l'abolizione avrebbe il pregio di costituire una scelta chia-ra e coerente con il dichiarato intento del Governo di semplificare e raziona-lizzare la gestione del territorio, evi-tando quei rimpasti di soggetti istitu-zionali e funzioni amministrative che invece si intravedono all'orizzonte.

In ogni caso, quello che ci preme in questa fase di definizione - non certo di denominazione - è fare domande. Prima fra tutte: cui prodest mantene-re in vita le Province?»

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19/10/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

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Premio "Humana eco solidarity award"

ori oltre 55mila chili di abiti ii- sati raccolti nel 2011, Reggio E-

milia si è aggiudicata il premio Fiu-mana. Eco-Solidarity Award per ave-re contribuito, attraverso la dona-zione di indumenti usati, al soste-gno di progetti a favore delle donne del sud del mondo nel campo dell'in-formazione sanitaria e del coinvol-gimento in programmi agricoli e at-tività generatrici di reddito.

I 165.255 capi dona-ti a Humana nel 2011 dai reggiani attra-verso i contenitori gialli presenti sul territorio equivalgo-no infatti a 15 percor-si di formazione per levatrici tradiziona-li, a una borsa di stu-dio per quattro stu-dentesse magistrali e al supporto psicolo-gico per 88 donne sie-ropositive. Equival-gono quindi ad azio-ni che sono genera-trici di sviluppo e so-no indirizzate alle donne, oggi conside-rate un fattore chiave per la creazione di nuove opportunità nei paesi in difficol-tà.

Il premio è stato ri-tirato a nome della comunità reggiana del vicesindaco Filo-mena De Sciscio nell'ambito della terza edizione internazionale dell'Humana People to People Day 2012 — Women in Action tenutosi nei giorni scorsi. A consegnare il pre-mio Karin Bolin, presidente di fiu-mana People to People Italia.

La giornata è stata realizzata da Humana in 20 Paesi europei allo scopo di presentare la propria atti-vità e spiegare come i vestiti usati contribuiscano a creare sviluppo.

L'organizzazione, impegnata da ol-tre trent'anni nel Sud del mondo con programmi umanitari, vuole at-tirare l'attenzione sulle disparità che colpiscono le donne nei Paesi in via di sviluppo e sulle attività a loro dedicate per renderle protagoniste della propria vita e della vita delle comunità a cui appartengono. Ren-dere noto il fenomeno serve a tro-

Humana. People to People da sempre rea-lizza interventi per e con le donne: fino ad oggi nelle 35 scuole magistrali che Huma-na gestisce in quattro Paesi di Africa, Asia e America Latina sono 6.100 le ragazze dive-nute maestre su un to-tale di 18.500 diploma-ti; sono invece 60.000 le donne che negli ul-tim i quindici anni hanno preso parte alla formazione agricola dei Farmers' Club di Fiumana in Cina, An-gola, Mozambico, Zim-babwe, Malawi, Zam-bia e Guinea Bissau, divenendo coltivatrici e commercianti di pro-dotti agricoli. Dal 2000

Humana ha informato su Hiv e Aids 4.260.000 donne, oggi più consapevo-li dei rischi e attive nel diffondere le informazioni.

Gli abiti usati sono quindi ancora preziosi e possono contribuire a li-berare da povertà e malattie mi-gliaia di persone attraverso inter-venti cori e per le donne.

Nella foto Karin Bolin e ilvice-sindaco di Reggio Filomena De Sciscio

risorse e consapevolezza per liberare queste donne da fame, igno-ranza, soprusi e ma-

2077, Reggio Emilia si è buie.

vare nuove Con oltre 55mila chili

di abiti usati raccolti nel

aggiudicata il premio Humana Eco-Solidarity Award per avere contribuito, attraverso la donazione di indumenti usati, al sostegno di progetti a favore delle donne del sud del mondo nel campo dell'informazione sanitaria e del coinvolgimento in programmi agricoli e att ività generatrici di reddito

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PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

19/10/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

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Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Nicola Fangareggi

Riordino delle Province: la sciocchezza è nella sostanza, non nel nome

Forse non dovrei, ma ancora una volta sono colpita dalla proposta del senatore Giovanardi: una raccolta firme per cambiare il nome di una Provincia per altro non ancora nata? Ma torniamo a occuparci di temi seri, per cortesia. Giovanardi è più turbato per il nome che per la sostanza, proprio in un momento in cui a livello regionale e nazionale si sta cercando di capire che cosa ne sarà di un ente amministrativo a nostro avviso inutile, ma di fatto oggi contenente competenze e posti di lavoro da ridistribuire.

Trovo un'enorme sciocchezza mobilitarsi per la denominazione anziché preoccuparsi del contenuto di un riordino che andrà a modificare la vita concreta dei cittadini e i servizi loro offerti. Piuttosto: il senatore Giovanardi è convinto che se avesse un altro nome la Provincia riuscirebbe a garantire effettivi risparmi? Oppure: un ente svuotato dalle sue funzioni e dalla sua rappresentatività democratica, pur un con un bel nome, avrebbe motivo di esistere?

Noi dell'Italia dei Valori siamo per la completa soppressione di questo ente amministrativo e non ne facciamo mistero, perché l'abolizione avrebbe il pregio di costituire una scelta chiara e coerente con il dichiarato intento del governo di semplificare e razionalizzare la gestione del territorio, evitando quei rimpasti di soggetti istituzionali e funzioni amministrative che invece si intravedono all'orizzonte. In ogni caso, quello che ci preme in questa fase di definizione - non certo di denominazione - è fare domande. Prima fra tutte: cui prodest mantenere in vita le Province?

Liana Barbati capogruppo ldv in Regione Emilia-Romagna segretaria provinciale ldv Reggio Emilia

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i Resto del Carlino

MODENA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

19/10/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

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L'ATTACCO IL SENATORE AZZURRO

Giovanardi: «Firmo anch'io contro questa porcata»

«DOMENICA sarò in centro a Mode-na, al banchetto del Pdl, per firmare la difesa della nostra storia contro la 'porca-ta' di chi vuole chiamare il nuovo ente che nascerà dal riordino amministrati-vo provincia di Reggio Emilia e Mode- na». Non va per sottile il senatore Pdl Carlo Giovanardì, che annuncia batta-glia contro la scelta del nome della nuo- va provincia. «Sabato prossimo dice sarò ad El Alamein, Gli esuli giulia- no-dalmati mi hanno chiesto di rappre-sentarli nella delegazione del Parlamen-to italiano che porterà al sacrario dei ca-duti italiani una larga con i nomi degli istriani, fiumani e zaratini caduti 70 an-ni fa in quella battaglia. Questo dimo-stra che c'è chi sa ricordare e celebrare la sua storia», aggiunge Giovanardi.

A stretto giro è arrivata la risposta della capogruppo Idv in Regione Liana Bar-bati, che ha attaccato il senatore: «Anco-ra una volta — dice — sono colpita dalla sua proposta: una raccolta firme per cambiare il nome di una Provincia per altro non ancora nata? Ma torniamo a occuparci di temi seri, per cortesia. Que-sta mobilitazione è un'enorme scioc-chezza. Giovanardi — continua la dipie-trista — è convinto che se avesse un al-tro nome, la provincia riuscirebbe a ga-rantire effettivi risparmi?». Intanto il Pdl locale ha fatto sapere che la raccolta firme inizierà domani e prose-guirà nelle prossime settimane in tutti i comuni della provincia.

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pressunE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

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19/10/2012

PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

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Provincia, al Pd va bene così il Pdl all'attacco della «porcata»

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Direttore Responsabile: Rossano Bellelli

19/10/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

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La guerra toponomastica

Provincia, al Pd va bene così Il Pdl all'attacco della «porcata» Il senatore Giovanardi: «Andrò a firmare ai banchetti» La tutela della trota in Appennino suggella solennemente la nascita del-la nuova macro-Provincia. Eh sì, per-chè è stato questo il primo accordo ufficiale trovato dalle Province di Reggio e Modena dopo l'approva-zione del provvedimento del Gover-no che le unificherà. Su tutto il resto -che conta e pesa davvero molto - i politici e gli amministratori degli 'an-cora due separati enti' sono molto di-stanti dal raggiungere una intesa. Nodo del contendere è innanzitutto il nome. Se oltre Secchia la soddisfa-zione è come naturale evidente e vie-ne trattenuta a stento, sul nostro ter-ritorio si va dal malcelato imbarazzo del Pd alla determinata brama di ri-bellione del Pdl. Il senatore Carlo Giovanardi defini-sce senza tanti giri di parole «una porcata» la scelta di chiamare il nuo-vo ente 'Provincia di Reggio Emilia e Modena'. E annuncia che domenica sarà in centro, al banchetto del Pdl, per «firmare la difesa della nostra storia». La linea del Pdl è chiara. La scelta «non è solo questione di topo-nomastica» ma di «rispetto della sto-ria, del territorio, e della dimensio- ne delle due province», spiegano il coordinatore Enrico Aimi e il portavoce Luca Ghel- ti. E chiamano i citta- dini alla «mobilita- zione» per- chè «que- sti aspet- ti venga- no rispet- tati». Si parte do-

mani con la petizione. I due principali 'sospettati' per la scelta del nome sono - non a caso -due politici reggiani, esponenti di punta del Pd: Romano Prodi e il sin-daco Graziano Delrio, presidente na-zionale Anci. «Avevano perplessità su questa operazione e hanno perora-to la causa della grande Provincia emiliana», puntano il dito Aimi e Ghelfi. Che si scagliano poi contro «la debolezza della classe politica modenese al governo» e la «subalternità degli interessi del terri-torio rispetto alla disciplina di parti-to». Partito che fatica non poco a portare valide motivazioni a supporto del proprio chinare la testa a scelte che penalizzano l'intero territorio. La sensazione è che si cerchi di smorzare le polemiche per nascondere sotto al tappeto il silenzio-assenso sulla pre-minenza data a Reggio. Il presidente della Provincia, Sabattini, prova a parlare di criterio della «direzione ge-ografica da ovest a est». Il consigliere regionale Vecchi sostiene invece che è stata premiata la città più

piccola perchè non si sentisse fagoci-tata. Vista la poca inoppugnabilità delle due spiegazioni, ecco interveni-re i senatori Pd Giuliano Barbolini e Mariangela Bastico, entrambi ex sin-daci di Modena. Lo slogan coniato è: «Si perde un po' di sovranità, si gua-dagnano opportunità». Ma, dicono gli avversari, le opportunità che na-scono dalla fusione aumenterebbero se Modena precedesse Reggio nel no-me. Eppure i due invitano a rasse-gnarsi alla sconfitta e a «guardare al-l'obiettivo finale». La campagna di mobilitazione del Pdl? «Un segno di grande vuoto di contenuti. Non è questo il compito della politica e del-le istituzioni». Sarà, ma il rospo che il Pd cerca di far ingoiare ai modenesi non è certo piccolo. E il dibattito che infuria da settimane ne è la dimostra-zione. E mentre l'Idv dei Valori taglia la te-sta alla polemica chiedendo la «com-pleta soppressione di questo ente am-ministrativo», 'Modena Futura'

la come «in- credibile» il fatto che «non sia chia- ro il crite- rio scelto e soprat- tutto che non sia univoca- mente ricono-

sciuto quello della nu me r

osità degli abitanti». Tanto articolato quanto severo il giu-dizio dell'associazione culturale 'Ter-ra e identità'. «La definizione di 'Pro-vincia di Reggio Emilia e Modena' -afferma il presidente Gianni Braglia - certifica, anche in maniera estetica, ciò di cui ormai tutti si sono resi con-to: il definitivo declino di una città e del suo territorio che, avendo alle spalle un passato di capitale, si è tro-vata prima ad essere collocata nella dimensione di provincia profonda, seppur ricca, e poi ad essere progres-sivamente marginalizzata e quindi a declinare anche sotto il profilo della ricchezza». Modena, che vanta un «passato non valorizzato» di capita-le, ha una posizione geografica «om-belicale rispetto all'Italia intera ed avrebbe, anche in considerazione del-le sue eccellenze in molti settori, una naturale vocazione a primeggiare». Sottolinea: «Purtroppo invece il de-clino economico, sociale e culturale è sempre più accentuato e sembra inar-restabile. E l'affaire dell'accorpamen-to lo simboleggia appieno. È per que-sto motivo che molti cittadini, anche totalmente disinteressati alle glorie passate della nostra città, sono stati colti da un moto spontaneo di rivolta di fronte a questa decisione». «Le parole a vol- te pesano più dei fatti - ri- marea - e la dicitura 'Reggio Emilia e Modena' è l'ammissione di un falli- men-

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Provincia, al Pd va bene così il Pdl all'attacco della «porcata»

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Direttore Responsabile: Rossano Bellelli

19/10/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

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orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

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pressunE

Per il centenario del 2013 si sta organizzando un Comitato

Al Ravenna manca solo Erik Fabbri RAVENNA. Continua senza scosse l'avvicinamento del

Ravenna al big-match di domenica prossima, in programma a Bagnacavallo contro una formazione che è partita davvero a mille in campionato. Al momento l'unico assente sicuro è Erik Fabbri, che tuttavia ha ripreso ad allenarsi dopo l'intervento alla mandibola. Fabbri potrebbe forse rientrare per il match successivo, ma a patto di avere il via libera dei medici e, probabilmente, di giocare con una maschera protettiva.

Noi giallorossi. Si avvicina intanto il centenario del calcio ravennate e c'è chi (giustamente) si preoccupa di non farlo passare inosservato. A questo proposito la Cooperativa Ravenna Sport 2019 e l'associazione Noi Giallorossi hanno organizzato un incontro con i rappresentanti dei tifosi allo scopo di costituire un Comitato Organizzatore. All'incontro, che si è tenuto mercoledì sera, hanno presenziato le due massime cariche del nuovo Ravenna (Bartolini e Bottaro) e l'assessore allo sport Guerrieri. (s.c.)

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Spera...

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FOCE Direttore Responsabile: Franco Fregni

pressunE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

19/10/2012

Periodicità: Quotidiano

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FAENZA Malpeni &C II Tutliprffinmsi etutti bocciati

Malpezzi & C Tutti promossi e tutti bocciati LE PAGELLE a metà del mandato premiano soprattutto il sindaco e gli assessori Isola, Bandini e Campodoni. Però...

metà del mandato am- ministrativo, dopo due anni e mezzo di lavoro, sindaco e giunta sono tutti promossi e tutti boc-

ciati. Cosa significa? Che le loro pa-gelle risultano ancora di difficile let-tura e interpretazione, e che i due anni e rotti che seguiranno sono de-cisivi per mettere a fuoco con più o-nestà il loro mandato. certo, qualche indicazione la si può dare anche a-desso. Magari riprendendo le pagel-le che apparvero sul sito Faenza Net (a proposito: complimenti per i con-tenuti) che con un sondaggio tra la gente fu in grado di stilare una pri-ma classifica: all'epoca fu Claudia Zivieri l'assessore più votato, e Isola quello meno gettonato. Oggi po-tremmo dire che la classifica ha fatto un perfetto testa coda. Isola in testa, Zivieri ultima. Del resto basta guar-darsi attorno: Isola si occupa di Cul-tura e Faenza sotto questo aspetto tra ceramica, teatro, musica e arte sopratutto contemporanea è sempre in pole position; Zivieri, ahilei non è mica tutta colpa sua, è invece l'as-sessore che dovrà mettere la firma e la faccia sulla più grande vergogna, ovvero il Piano Sosta in centro sto-rico.

Ebbene all'epoca Zivieri (assesso-re ai Lavori Pubblici) primeggiò con 5,88 punti battendo sul filo di lana Roberto Savini (assessore all'Agricol-tura) con 5,85. Oggi, a parer nostro, Savini è il penultimo in classifica, un ribaltone vero.

Al terzo posto Chiara Campodoni (assessore allo sport e alle pari op-portunità) con 5,38; poi Antonio Bandini (assessore alle Politiche So-

ciali) con 5,37; quinto Matteo Mam-mini (assessore all'Urbanistica) con 5,26; penultimo Germano Savorani (assessore alle attività Economiche) con 5,21 e infine il vicesindaco non-chè assessore alla Cultura Massimo isola con 4,91.

Sempre su Faenza Net ci fu il son-daggio sulle forze politiche che die-de il seguente verdetto: primi i gril-lini di Fatti Sentire, secondo l'Idv, terzo il Pd, poi Lega Nord, Udc e ul-timo Pdl; in questo caso la classifica non è cambiata di molto, quanto meno per l'ultimo posto.

Ma rivediamo la nostra classifica sulla Giunta. Primo posto a Isola, se-condo Bandini, terza Campodoni (nonostante alcune gaffe, come l'as-senza al funerale del campione di ci-clismo Ronconi), quarto Savorani, quinto Mammini, sesto Savini, set-tima Zivieri.

Poi il sindaco Giovanni Malpezzi che a me continua a piacere perchè al di là di tutto è un faentino vero, un po' zuccone che è il nostro mar-chio di fabbrica, ma tenace, onesto, modesto, soprattutto dà l'impressio-ne di uno che si impegna sempre al massimo. Certo l'Imu così alta è uno scandalo e il Piano Sosta non è da fare, e certi contributo sono da ta-gliare.

Ne parleremo di certo più diffusa-mente nelle prossime puntate, che non mancheranno. Sindaco e giunta tutti promossi ma tutti bocciati e questo vale se non sfruttano a dove-re il tempo che resta, e non è poco, da qui alla prossima legislatura. Buon lavoro, dateci sotto, e basta scherzi.

Francesco Zucchini Pagina 19

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ce quanto cos il consiglio comunale»

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Direttore Responsabile: Pietro Caricato

19/10/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

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«Ecco quanto costa il consiglio comunale» Il sindaco ha riproposto i dati sul social network

CESENA. I costi della politica sono sempre nel mirino. Così sorgono spesso domande nella gente su quanti soldi servano per mandare avanti la tal macchia comunale piuttosto che la talaltra socie-tà partecipata. Il sindaco, ieri, ha deciso di eva-dere una di queste curiosità.

Postando su Facebook un intervento con dati che ripercorrono i costi legati al consiglio comu-nale.

«Da mesi siamo di fronte al susseguirsi quotidiano di scandali -spiega Luc-chi - che hanno visto rappresen-tanti istitu-zionali utilizzare indebi-tamente denaro pubblico anche per arricchirsi. Questa situazione ha pro-dotto una sfiducia marca-ta nei confronti della po-litica, ormai vista da mol-ti come uno spreco.

Eppure ci sono ancora tanti che, nonostante tut-to, continuano ad impe-gnarsi con serietà e senza redditi da favola nella ge-stione della cosa pubbli-ca».

Ecco allora quanto in-cassano i "politici" di Ce-sena. Quelli che si trova-no in Consiglio Comunale per deliberare sui cosa fa-re o non fare in città.

Tra i 30 Consiglieri co-munali i più stakanovisti, partecipando a tutte le riunioni di tutte le com-missioni consiliari nei primi 9 mesi del 2012 han-no al massimo ricevuto circa 1400 euro. Per rag-giungere questa cifra hanno partecipato a 60 riunioni, ricevendo ogni volta un gettone di pre-senza di 32,54 euro lordi (che dopo le trattenute in

genere diventano poco più di 20 di euro netti). «Sedute spesso non brevi e che richiedono grande preparazione» spiega an-

cora il sin-daco.

L'indenni-tà di Paolo Lucchi per guidare la città è di 3718,49 euro lordi al me-se per 12 mensilità:

circa 2550 euro; quella del vice sindaco Carlo Batti-stini è di 2788,87 euro lor-di mensili che al netto lo portano a circa 1.900 euro al mese; quella dei 7 asses-sori è il 60% di quella del sindaco (e l'importo si di-mezza se si continua an-che a svolgere il proprio lavoro): da 700 a 1.750 eu-ro, quindi. Infine l'inden-nità mensile lorda del pre-sidente del Consiglio Rita Ricci, è di 1.115 euro; al netto circa 700 euro al me-

se. «Chiunque può trovare

queste cifre in rete - con-tinua paolo Lucchi nel suo messaggio Facebook -i soldi dei compensi della Giunta e del Consiglio, co-me quelli dei dirigenti e degli organi sociali delle società partecipate.

L'impegno dei Consi-

glieri e della Giunta di Ce-sena non nasce quindi dal desiderio di arricchirsi e-conomicamente, né di semplificarsi la vita: se abbiamo accettato di farci carico della città e dei suoi problemi, lo abbiamo fatto con passione, con-vinti di poter dare il no-stro apporto - ognuno se-

condo le proprie idee ed il proprio ruolo - per miglio-rare le cose».

Fin qui gli stipendi de-gli assessori.

Diverso, comunque gra-voso, di certo meno remu-nerativo, l'impegno dei consiglieri comunali. Che oscilla a seconda delle riu-nioni o commissioni a cui

si può o si deve partecipa-re. Al primo posto tra i consiglieri ancora in cari-ca (il periodo in esame è dal 1 gennaio al 30 settem-bre 2012) c'è Cinzia Pagni dell'Italia dei Valori con 1952,40 euro lordi (il netto è di 1.442,89). Il podio è completato a pari merito (.1919,86 euro lordi, 1.418,29 netti) da Bruno Giorgini (Sinistra per Cesena) e Natascia Gui-duzzi (Cesena 5 Stelle).

In fondo a questa gra-duatoria, sempre guar-dando solo ai consiglieri ancora in carica, risulta-no Pierpaolo Turchi e Marco Venturi (Pd) con 553,18 euro che netti di-ventano poco più di 260.

Tra i costi vanno con-teggiati anche quelli di u-na "auto blu" per missio-ni e riunioni, di sindaco, assessori, dirigenti e fun-zionari. Si tratta di una Fiat Croma.

Gli stipendi degli assessori

ed i gettoni dei consiglieri da inizio anno

a fine settembre

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ci,o'r'fiere di Forlì e Cesena

Direttore Responsabile: Pietro Caricato

19/10/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

La rinuncia al gettone, 153 anni fa CESENA. Costi della politica da abbattere: il consiglio comunale di Cesena, più di un secolo e mezzo fa, diede l'esempio. Lo mise in evidenza lo storico giornale "Il Cittadino", nel numero che fu pubblicato il 3 ottobre 1909, ricordando cosa era accaduto nel 1859. Allora esisteva un antico legato che avere come scopo di «corrispondere un lieve compenso ai consiglieri, in ragione delle adunanze a cui avessero preso parte». Un gettone di presenza ante litteram, a cui gli eletti di 153 anni fa decisero di rinunciare, per destinarlo prima alla «nazionale difesa» e poi a

«causa di pubblica utilità». Con questa ultima espressione, in un primo momento, si pensò che il denaro risparmiato grazie a quel gesto politico di grande valore civico dovesse essere usato per opere di interesse locale, ma subito si pensò che era meglio non porre questo vincolo, in modo che potesse servire anche per il «bene generale della Nazione». "Il Cittadino", nel 1909, elogiò la scelta fatta, osservando che si stavano facendo «sempre più frequenti le pretese per indennità di presenza ai pubblici rappresentanti». Il tempo passa, ma certe cose cambiano, altre no.

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ce quanto cos il consiglio comunale»

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il Resto del Carlino

FORLÌ Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

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I ROMAGNA L FORLÌ & Periodicità: Quotidiano VOCE CESENA

19/10/20/2 D

Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Franco Fregni Diffusione: n.d.

pressunE

I COSTI DELLA POLITICA Secondo il primo cittadino, a Cesena c'è una realtà virtuosa

In 9 mesi 1400 euro ai consiglieri Il sindaco? Indennità mensile da 2550 D i fronte agli scandali della mala-

politica e alla sete di denaro che sta mandando in crisi le giunte delle Regioni, il sindaco Lucchi dà

i numeri della nostra politica, per mostrare che l'amministrazione della cosa pubblica a Cesena, indipendentemente dall'apparte-nenza politica, è fatta da persone che credo-no nel valore della cosa pubblica.

Tra i 30 Consiglieri comunali, spiega Luc-chi, i più stakanovisti che partecipano a tutte le riunioni di tutte le commissioni consiliari (oltre che, naturalmente, alle sedute del Con-siglio) "nei primi nove mesi del 2012 hanno al massimo ricevuto circa 1400 euro. Per rag-giungere questa cifra hanno partecipato a cir-ca 60 riunioni, ricevendo ogni volta un get-tone di presenza di 32,54 euro lordi (che dopo

L'ingresso di Palazzo Albornoz

le trattenute diventano poco più di 20 di euro netti). Quanto al Sindaco, la mia indennità ammonta a 3718,49 euro lordi al mese per 12 mensilità, che al netto delle imposte diven-

tano circa 2550 euro; quella del vice Sindaco Carlo Battistini è di 2788,87 euro lordi men-sili, che al netto lo portano a circa 1900 euro al mese; quella dei sette assessori è invece il 60% di quella che riceve il Sindaco (e l'impor-to si dimezza se, come nel caso dell'Assessore Ivan Piraccini, si continua anche a svolgere il proprio lavoro). Infine l'indennità mensile lorda del nostro presidente del consiglio Rita Ricci, è di 1115 euro; al netto circa 700 euro al mese".

"L'impegno dei Consiglieri e della giunta di Cesena non nasce quindi dal desiderio di arricchirsi economicamente, né di semplifi-carsi la vita - conclude il sindaco - se abbia-mo accettato di farci carico della città e dei suoi problemi, lo abbiamo fatto con passione, convinti di poter dare il nostro apporto".

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Addio allaveiandadel ristorante Gianni

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