40
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato dell’Industria L’ATTIVITA’ ESTRATTIVA IN SARDEGNA Sintesi Cagliari, Settembre 2007

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

Assessorato dell’Industria

L’ATTIVITA’ ESTRATTIVA IN SARDEGNASintesi

Cagliari, Settembre 2007

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Cagliari, Settembre 2007 Piano Regionale delle Attività Estrattive – Proposta REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

2

ATTI D’INDIRIZZO PROGRAMMATICI PER L’ATTIVITÀ ESTRATTIVA IN SARDEGNA

Dettare gli indirizzi per la gestione di un settorein cui si sfruttano risorse non rinnovabili, in vista del completamento dell’iter di

approvazionedel Piano di settore - PRAE

Obiettivo

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3

Lo studio di settore> Titoli minerari e Catasto cave> Sistema informativo territoriale: aree estrattive e Titoli minerari e di cava> Censimento dell’industria estrattiva e manifatturiera di prima trasformazione> Quadro conoscitivo del settore per tipologia di materiale e per territorio> Analisi di mercato > Analisi dei bilanci delle società di capitale> Analisi dei fabbisogni regionali di interesse locale/regionale> Indicatori di sostenibilità e di qualità ecologica

Il quadro di pianificazione > Il Piano Paesaggistico Regionale> Gli indirizzi di tutela e valorizzazione del PPR> Scenario di riferimento> Analisi territoriale e pianificazione: gli indici territoriali

Le scelte a cinque anni> I Criteri di formazione degli atti d’indirizzo > Indirizzi per i rinnovi e autorizzazioni di cave in prosecuzione> Prescrizioni per il completamento dell’iter di autorizzazione delle cave in regime di prosecuzione

STRUTTURA DELLO STUDIO PER IL PIANO REGIONALE DELLE ATTIVITÀ ESTRATTIVE

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4

Concessioni minerarie

Con

cess

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Att

ive

Con

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ioni

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59 33 65 120 101 37 9 8 79 3 4

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Ripartizione Concessioni per comparto

Conc. VIGENTI (1)

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Ripartizione per stato amministrativo (*)

2.756

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[Ha] [N] [N] [N] [N] [N]

36

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(1) Dettagli a pagina seguente

(*) Concessione Attiva: Titolo vigente o scaduto in rinnovo,

Concessione Sospesa: Titolo scaduto in rinnovo o rinunciato con giacimento. Coltivazione mineraria non attiva

Concessioni in Chiusura: Titolo minerario scaduto o rinunciato senza giacimento. Coltivazione mineraria cessata; miniera in fase di dismissione (lavori di messa in sicurezza e recupero ambientale)

Concessioni Archiviate: Aree minerarie dismesse.

TITOLI MINERARI (Minerali di prima categoria)

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5

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Concessioni minerarie Vigenti

TITOLI MINERARI

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21

Ripartizione per comparto e minerale

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10

53 2 9 1 10 2 1 1 2 1 1Concessioni Vigenti attive 15 8

39 4 8 4 5 1 4 1Concessioni Vigenti con coltivazione mineraria sospese

22 1 1 6

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6

ME MM MP

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Concessioni minerarie Vigenti

[Ha] [N]

AC

AC

QU

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31

Ripartizione per comparto e minerale

TITOLI MINERARI (Minerali di prima categoria)

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7

CAVE in esercizio 397

CAVE dismesse (*)(attività estrattiva cessata post LR 30/89)

Riqualificate, recuperate o rinaturalizzate 64Parzialmente rinaturalizzate 75Non recuperate 58Procedimento di chiusura in corso 19

216

CAVE “dismesse storiche”(aree estrattive non recuperate/rinaturalizzate per attività estrattiva cessata ante LR 30/89)

644

Aree già interessate da attività estrattiva di cava recuperate riqualificate rinaturalizzate con attività cessata ante LR 30/89 (in passato censite come “cave”) 1.186

Cave per stato amministrativo

TOTALE CAVE 1.257

CATASTO CAVE (Minerali di seconda categoria)

- In regime di prosecuzione ex l.r. 30/89 e in Istruttoria per la verifica/VIA e le prescrizioni

- Autorizzate

(*) – vedere dettagli a pagina 10

(232)

(165)

TOTALE CAVE post LR 30/89 613

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8

CAVE amministrativamente attive 397

CAVE dismesse post LR 30/89Di cuiRiqualificate, recuperate o rinaturalizzateanche parzialmente o con procedimento di chiusura in corso

158Non recuperate

58

216

CAVE ABBANDONATE (“dismesse storiche”)(aree estrattive non recuperate/rinaturalizzate per attività estrattiva cessata ante LR 30/89)

644

Cave per stato di operatività

TOTALE CAVE 1.257

CATASTO CAVE (Minerali di seconda categoria)

(*) – vedere dettagli a pagina 10

TOTALE CAVE post LR 30/89 613

Di cui:CAVE realmente operative nell’anno del censimento 2004 291

CAVE non operative 106

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9

Totale CIV IND Totale

1.257

Amministrativamente ATTIVE INATTIVE

TOTALEORN CIV IND ORN

397 191 38 168 860 632 33 195

Cave per destinazione d’uso

CATASTO CAVE (Minerali di seconda categoria)

Superf.Superf.

2.890 1.907

[N] [N] [N] [N] [Ha] [N] [N] [N] [N] [Ha] [N]

Cave realmente operative nel 2004

Civili 172 pari la 90% delle cave amministrativamente attive

Industriali 32 84%

Ornamentali 87 52%

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10

Cave autorizzate

Cave in istruttoria

Cave archiviate / procedimento archiviazione da avviare

Attività amministrativa post L.R. 30/89

N. Autorizzazioni cave in prosecuzione in istruttoria

N. Autorizzazioni nuove cave

N. Archiviazioni cave in prosecuzione

CATASTO CAVE (Minerali di seconda categoria)

0

5

10

15

20

25

30

19

91

19

92

19

93

19

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19

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19

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19

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19

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19

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20

01

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20

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20

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20

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20

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0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

550

600

Totale Cave in esercizio

19

91

19

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19

93

19

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19

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20

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20

05

20

06

20

07

Provvedimenti amministrativi

n. c

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istr

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i

Cave

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11

0,31Territorio regionale interessato

7.553TOTALE Aree estrattive

Aree interessate da Miniere e Cave in esercizio in chiusura e dismesse

ANALISI TERRITORIALE

[Ha]

[%]

Miniere attive 15%

Cave attive 38%

Miniere in chiusura 11%

Cave cessatepost LR 30/89 10%

Miniere dismesse 10%

Cave cessateante LR 30/89 16%

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12

ANALISI TERRITORIALE

Cave cessate post L.R. 30/89 - classificazione per stato di recupero

Cave cessate con procedimento di archiviazione concluso da accertamento RECUPERO AMBIENTALE

3 28

43

31

5 11 51 110

7 10 32 7 56

15 28 21 75 58 197

Cave cessate con prescrizioni di RECUPERO AMBIENTALE Cave cessate senza prescrizioni di RECUPERO AMBIENTALE

[N][N] [N] [N] [N] [N]

8 % 14 % 11 % 38 % 29 % 100 %

1Riqualificazione

d’uso

2Recupero

ambientale

3Rinaturalizzazione

totale

4Rinaturalizzazione

parziale

5Area estrattiva

dismessaTOTALE

TOTALE [N]

[%]

Analisi procedimenti di archiviazione cave (anni1991-2006): cessazione attività estrattiva e accertamento di recupero ambientale

1 - Aree di cava riqualificate per un nuovo utilizzo del terreno2 - Aree di cava per le quali è stato realizzato un progetto di recupero ambientale (prevalentemente uso naturalistico) 3 - Aree di cava nelle quali è stata riscontrata la rinaturalizzazione del sito (in particolare, rivegetate)4 - Aree di cava con parziale recupero della naturalità del sito5 - Area di cava dismessa non recuperata o rinaturalizzata

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13

SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE ATTIVITA’ ESTRATTIVE, GIS – SITAE

• 2005Consegna ed implementazione del sistema presso il Servizio Attività Estrattive dell’Assessorato Industria:attualmente il SITAE è installato su un server presso la sede del Servizio Attività Estrattive, è collegato in rete ed è consultabile da tutti i funzionari del Servizio mediante modalità di accesso personalizzate in base alle finalità di utilizzo (semplice consultazione, gestione del protocollo, modifiche ai dati cartografici, ecc.) utilizzando un semplice browser web, quale “Internet Explorer”

• 2007Consegna all’interno del Sistema dei contenuti geo-cartografici dello studio PRAE

La Storia

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14

• Il SITAE consente la gestione e consultazione dei dati delle attività estrattive in possesso dell’Assessorato dell’Industria

• Il SITAE è immediatamente in grado di arricchirsi con ulteriori strati informativi, incrementando lo stato delle conoscenze sull’attività estrattiva e accogliendo le istanze della pianificazione territoriale, delle procedure di iniziativa industriale e quant’altro

Gli obiettivi

SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE ATTIVITA’ ESTRATTIVE, GIS – SITAE

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15

Ricadute

• Primo “nucleo” di strumento di supporto all’attività del Servizio Attività Estrattive, sia per la gestione delle pratiche minerarie sia per la consultazione degli archivi da parte dei funzionari del Servizio e degli altri Assessorati regionali.

• Progettazione di un sistema informativo basato sugli standard tecnologici del GIS Web in modo da potersi aprire alla consultazione on-line da parte delle Pubbliche Amministrazioni, dei cittadini-utenti e delle imprese.

• Realizzazione di un sistema che costituisse un punto di partenza fondamentale per la creazione di uno sviluppo economico del settore, nel rispetto e nella salvaguardia dell’ambiente.

SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE ATTIVITA’ ESTRATTIVE, GIS – SITAE

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16

“Georeferenziare le informazioni”

Un primo esempio di integrazione: lo studio del PRAE

• Integrazione ed implementazione, sulla stessa infrastruttura tecnologica, degli strati informativi del PRAE, utilizzando i medesimi strumenti di consultazione ed analisi

• Correlazione dei dati del censimento delle unità produttive con lo strato informativo delle pratiche minerarie autorizzate ed in istruttoria

SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE ATTIVITA’ ESTRATTIVE, GIS – SITAE

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17

Conclusioni

• ottimizzazione e riuso dei sistemi e delle risorse

• integrazione dei dati e crescita modulare del sistema informativo.

• obiettivi di sviluppo del sistema rivolto al sempre più stretto rapporto con le interfacce e i dati del nuovo SITR (Sistema Informativo Territoriale Regionale).

SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE ATTIVITA’ ESTRATTIVE, GIS – SITAE

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18

DATI TECNICO ECONOMICI - Miniere e Cave (Censimento industria estrattiva 2004)

(*) Le Unità produttive considerate fanno riferimento all’anno 2004; si rileva una forte contrazione rispetto al Catasto 2006

Quadro riepilogativo delle imprese e delle unità produttive nel 2004

[N] [%] [N] [N] cave miniere impianti cave miniere impianti

Imprese ESTRATTIVE Esclusivamente dicarattere estrattivo

223 39 116 107 274 32 6 164 19 5

Imprese VERTICALIZZATEEstrazione e lavorazione

78 14 62 16 86 32 102 60 23 93

Imprese MANIFATTURIERELavorazione e trasformazione 173 30 128 45 2 210 199

Imprese COLLATERALIAltri settori più attività estrattive

98 17 30 68 114 7 14 67 5 13

Totali parziali 336 236 476 71 332 291 47 310

Totali complessivi 879 648

572 100

572

UNITA' PRODUTTIVE OPERATIVE

IMP

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Soc

ietà

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Cap

itali

Soc

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erso

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ditt

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divi

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blic

i

UNITA' PRODUTTIVE (*)

Fonte: Censimento Progemisa 2005-2006. Dati relativi al 2004

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19

QUADRO CONOSCITIVO DEL SETTORE PER TIPOLOGIA DI MATERIALE E PER TERRITORIO

Dati tecnico economici: sintesi generale del settore

U.P

.

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[N] [Ha] [t] [€] [N] [N] [t/add] [€/add]

MINIERE 47 773,63 3.716.274 96.861.258 1.169 2.139 61.646

ORNAMENTALI 87 512,45 614.203 78.057.047 1.075 702 66.838

CIVILI 172 1.437,68 13.883.896 59.192.268 630 16.381 75.481

INDUSTRIALI 32 535,89 3.285.708 7.566.243 138 8.107 50.879

TOTALE 3.260 21.500.080 241.676.815 3.013 4.965 65.816

ORNAMENTALI: Dettaglio del comparto

ESTRAZIONE 87 512,45 614.203 56.890.708 763 870 67.267

MANIFATTURIERO 21.166.339 312 259 65.714

TOTALE ORNAMENTALI 614.203 78.057.047 1.075 702 66.838

Comparto

1.752

1.869

820

850

322

5.614

1.172

338

Add

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1,5

2,1

0,4

0,3

0,9

1,5

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Cagliari, Settembre 2007 Piano Regionale delle Attività Estrattive – Proposta REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

20

Argille Refrattarie 3 109,08 123.000 3,3 19

Bentoniti Caolini Argille refrattarie 9 108,92 441.308 12,0 29

Feldspato  8 219,36 889.940 23,9 39

Sabbie silicee, feldspatiche e caoliniche 3 36,21 970.000 26,1 51

Bario 3 64,37 30.350 0,8 6

Fluoro 1 16,26 73.700 2,0 181

Carbonati ferrosi 1 4,34 2.100 0,1 2

Talco 1 68,37 34.326 0,9 18Sale 1 210.401 5,7

Combustibili fossili 1 146,72 24.299 0,7 314

47 773,63 3.716.274 661

MINIERE

Granulati per leganti 8 222 1.438.412 43,8 23

Materiali per abrasivi e isolanti 3 29 338.795 10,3 14

Materiali per laterizi 11 162,57 485.310 14,8 28

Materiali per la ceramica 3 28,42 896.324 27,3 23

Vari 7 93,42 126.867 3,9 8

32 535,89 3.285.708 100 97

CAVE industriali

100

Superficie Add. Estraz.normal.

[N] [Ha] [t] [%] [N]

U.P.operative Produzione

Acque minerali e termali 16 916.850 24,5

Produzione e addetti – Miniere e Cave uso industriale

QUADRO CONOSCITIVO DEL SETTORE PER TIPOLOGIA DI MATERIALE E PER TERRITORIO

100 0

40 60

10 90

10 90

0 100

100 0

100 0

0 100

80 20

100 0

100 0

100 0

100 0

10 90

100 0

[%] [%]

Mercatidi riferimento (*)

90 10

Locali Extra Reg.

(*) Stima Progemisa

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Cagliari, Settembre 2007 Piano Regionale delle Attività Estrattive – Proposta REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

21

GRANITO Bianco 11 54 69.239 11,3 67Ghiandone 9 90 31.902 5,2 32

Giallo 6 14,65 26.877 4,4 20

Grigio 6 31,81 25.624 4,2 27

Rosa 32 262,70 244.371 39,8 204

sub totale granito 65 452,91 398.014 65 351

MARMO Marmo di Orosei 11 31 198.408 32,3 194

ALTRE PIETRE Lastrati 3 3 1.090 0,2 3

Trachiti e Basalti 9 26,03 16.691 2,7 13

87 512,45 614.203 100 561

CAVE ornamentaliSuperficie Add. estraz.

normal.[N] [t] [%] [N]

ProduzioneU.P.

operative[Ha]

Produzione e addetti – Cave uso ornamentale e civile

Inerti per conglomerati 101 1.203 11.624.023 83,7 272

Tout Venant 65 213 2.247.009 16,2 67

Cantonetti 2 5,93 2.371 0,0 3

Trachiti 3 14,54 8.810 0,1 8

Lastrati 1 1,13 1.682 0,0 2

172 1.437,68 13.883.896 100 351

CAVE civili

QUADRO CONOSCITIVO DEL SETTORE PER TIPOLOGIA DI MATERIALE E PER TERRITORIO

45 55

60 40

100 0

100 0

100 0

[%] [%]

Mercatidi riferimento (*)

Locali Extra Reg.

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22

U.P. Totale materialilavorati

Incidenzalavorati/estratto

[N] [t] [mc] [mc/anno] [%] [t] [mc] [%]

GRANITO 30 398.013,88 152.496 54.638 35,8 354.643 135.879 40

MARMO 18 198.408,46 76.019 41.232 54,2 163.661 62.706 66

ALTRE PIETRE 12 17.780,65 6.813 15.552 228,3

TOTALE 60 614.203 235.327 111.421 47,3 518.304 198.584 56

Produzione estratto Grezzi venduti

TO

TA

LE

[N]

VERTIC

[%] % su tot prodotto

% su tot prodotto

% su tot prodotto

% su tot prodotto

% su tot prodotto

% su tot prodotto

% su tot prodotto

mq/equiv.

GRANITI 30 18 60 12 40 57,5 7,8 11,4 11,1 8,8 0,0 3,4 1.244.181

MARMI 18 11 61 7 39 28,6 0,0 13,6 2,7 42,5 0,0 12,6 1.305.054

ALTRE PIETRE 12 9 75 3 25 16,8 19,3 10,5 1,7 29,5 0,0 22,2 157.825

TOTALE 41,2 4,7 12,4 6,5 26,3 0,0 8,9

TOTALE [mq/equiv] 1.115.195 128.026 335.484 175.199 711.206 90 241.860

La

stre

Ma

sse

lli

Pro

du

zio

ni

spe

cia

liTipologia impresa

2.707.060

Ele

me

nti

arr

ed

o

urb

an

o

60 38 63 22 37

Pa

vim

en

ti e

riv

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nti

inte

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t to

siz

e

Pro

du

zio

ni

sta

nd

ard

I LAVORATIIncidenza

lavorati/grezzi venduti

I PRODOTTI

MANIFAT

Comparto manifatturiero lapidei

[N] [N] [%]

QUADRO CONOSCITIVO DEL SETTORE PER TIPOLOGIA DI MATERIALE E PER TERRITORIO

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23

calcestruzzo pronto per l’uso 40%

laterizi 2%

sale 2%

servizi 1%minerali industriali 1%

cemento 1%

ceramica 1%

altri 2%

acque mineralie termali 5%

conglomeratibituminosi 11%

lapidei ornamentali 15%manufatti in calcestruzzo 16%

lana di rocciarefrattari

fondenti ceramicicalcare micronizzato

chimica del fluoro

calce, gesso, premiscelati 1%

lavorazione d’inerti 2%

Impianti manifatturieri operativi

QUADRO CONOSCITIVO DEL SETTORE PER TIPOLOGIA DI MATERIALE E PER TERRITORIO

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24

ANALISI DI MERCATO

ITALIA(Fonte: APAT-Osser. Econ.)

Anno 2004

SARDEGNA(censimento)

Sardegna / Italiaapparente

[t x 1000] [%]

Minerali metallici 2 2 100

Barite & Fluorite (*) - 104 -

Talco & Steatite 138 34 25

Minerali industriali 4.412 2.424 55

Marna da cemento 13.821 - -

Sale marino e Salgemma 2.876 210 7

Combustibili fossili - 24

TOTALE 7.428 2.798 37,7

Minerali1° categoria

[t x 1000]

Produzione nazionale minerali di 1° categoriaConfronto produzione nazionale – regionale

(valori in migliaia di tonnellate – m t)

(*) I dati APAT –Osserv.Econ. risultano non affidabili rispetto alle risultanze del censimento

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25

Regione 2001 2002 2003 2004 2005

VARIAZ2005/2004

2004=100 RA

NK

ING

2

00

1

RA

NK

ING

2

00

5

Sicilia 1.178.227 1.250.000 1.316.383 1.518.272 1.823.990 120 155 4 1

Lazio 1.200.000 1.300.000 2.238.147 2.200.000 1.400.000 64 117 2 2

Toscana 1.678.980 1.577.100 1.525.715 1.450.000 1.300.000 90 77 1 3

Puglia 1.200.000 1.000.000 1.000.000 1.000.000 1.000.000 100 83 3 4

Trentino 1.139.613 1.140.200 1.046.807 1.036.000 950.000 92 83 5 5

Lombardia 1.071.986 991.605 1.000.523 948.917 800.000 84 75 7 6

Sardegna 1.116.200 974.000 805.400 778.600 798.000 102 71 6 7Veneto 373.523 380.000 590.748 625.318 640.000 102 171 10 8

Piemonte 700.000 6.100.000 410.400 330.910 510.000 154 73 8 9

Campania 655.240 495.000 515.900 500.000 500.000 100 76 9 10

Marche 82.150 61.000 64.000 131.280 202.580 154 247 13 11

Friuli 150.000 180.000 165.500 170.000 170.000 100 113 11 12

Liguria 130.000 113.615 105.000 67.000 81.150 121 62 12 13

Valle d'Aosta 27.216 32.400 26.100 16.500 19.200 116 71 14 14

TOTALE 10.705.136 15.596.922 10.812.626 10.774.801 10.196.925 95 95

incidenza Sardegna-Italia 10 % 6 % 7 % 7 % 8 %

VARIAZ2005/2001

2001=100

Fonte: STONE SECTOR 2006 - IMM CARRARA

Produzione nazionale materiali lapidei anni 2001-2005

ANALISI DI MERCATO

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26

Legenda

classi di Valore Aggiuntodati 2004

0

da 0 a 2,49 %

da 2,5 a 4,99 %

da 5 a 9,99 %

da 10 a 19,99 %

Superiore a 20,00 %

Incidenza del Valore Aggiunto del settore estrattivo e diprima lavorazionesul V. A. contabile regionaleper Sistemi Locali Lavoro

Fonte: elaborazioni Progemisa su dati di bilancio forniti da Osservatorio Economico

654 = S L L

ANALISI DEI BILANCI delle società di capitale

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27

Imprese del settore estrattivo e di prima lavorazione

anno 2005

ricavi di vendita 718 M€

incidenza su industria in senso stretto 6,4 %

incidenza su tutte imprese regionali 3,2 %

incremento 2005 su 2004 11,0 %

anno 2005valore aggiunto 206 M€

incidenza su industria in senso stretto 10,0 %

incidenza su tutte imprese regionali 4,4 %

Incremento 2005 su 2004 12,8 %

anno 20052004

EBIT [m€] 28.000 18.700

ROI (valore mediano) 2,72,1

Imprese guida regionali 4,24,6

ROE (valore mediano) 2,62,4

Imprese guida regionali: 4,34,7

Val. Agg./costo lavoro 1,51,4

Imprese guida reg.li industria 1,51,4

Leverage (valore mediano) 4,4 4,1

Imprese guida regionali: 4,64,7

dati dell’anno del Censimento 2004 e del 2005, confronto tra i 2 anni con panel aperto variazioni assolute sottostimate

Incremento del 78% rispetto al settore estrattivo con esercizio di cave/miniere sia per l’anno 2004 (237 imprese) che per l’anno 2005 (234 imprese)

Fonte: elaborazioni Progemisa su dati di bilancio forniti da Osservatorio Economico)

ANALISI DEI BILANCI delle Società di capitale

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28

FABBISOGNI: L’IMPORTANZA DI UN MODELLO PREVISIONALE

> I materiali di cava per uso civile ossia gli inerti per il settore “Industria delle costruzioni”

> I materiali di cava per uso industriale: argille per laterizi, calcare e altri materiali per la produzione di cemento e calce

La previsione dei fabbisogni locali dei materiali di cava rappresenta un dato fondamentale per pianificare nuove autorizzazioni estrattive secondo l’obiettivo del soddisfacimento dei fabbisogni stessi in relazione alla capacità e vita produttiva delle cave esistenti

L’analisi dei fabbisogni ha significato per i soli materiali di cava le cui destinazioni di mercato sono locali o regionali:

I minerali di prima categoria e i materiali per uso ornamentale fanno riferimento al mercato mondiale delle materie prime

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29

FABBISOGNO DI INERTI PER L’INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI

Stime ANCE – Elaborazione ANCE su dati ISTAT

INVESTIMENTI IN COSTRUZIONIMilioni di euro 2000

80.000

85.000

90.000

95.000

100.000

105.000

110.000

115.000

120.000

19

90

19

91

19

92

19

93

19

94

19

95

19

96

19

97

19

98

19

99

20

00

20

01

20

02

20

03

20

04

20

05

20

06

20

07

+6,4%

+0,5%

L’analisi su “produzione e fabbisogni” dei materiali di cava è focalizzata sul settore che è in assoluto il più importante e cioè quello degli aggregati inerti destinati all’industria delle costruzioni.

Nel 2005 in Italia gli investimenti in costruzioni pari a 137.844milioni di euro rappresentano il 9,7% del PIL e il 47,2% degli investimenti fissi del Paese.

Investimenti in costruzioni - Composizione % 2006

Costruzioni non

residenziali pubbliche

21,4%

Costruzioni non

residenziali private

26%

Manutenzionestraordinaria27,1%

Nuovo 25,5%

Abitazioni52,6%

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30

Lavori Pubblici in Sardegna (appalti > 150000 €)

0

150

300

450

600

750

900

1.050

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

anni

Imp

ort

i [m

ilio

ni d

i €]

Cagliari

Nuoro

Oristano

Sassari

Sardegna

0

3

5

8

10

13

15

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005

anni

Co

ns

um

i [

mil

ion

i d

i m

c ] Cagliari

NuoroOristanoSassari

Stima volumetria edilizia privata, residenziale e non residenziale

Consumi di cemento in Sardegna

1,0

1,1

1,2

1,3

1,4

1,5

1,6

1,7

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

anni

co

ns

um

i [

mili

on

i t

]

Fonte dati: AITEC Indagine cemento e costruzioni in Italia

Fonte dati:Elaborazione Progemisa su dati ISTAT Permessi di costruzione

FABBISOGNO DI INERTI PER L’INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI

Fonte dati:Elaborazione Progemisa

Consumi pregressi inerti per conglomerati Sardegna 2000-2005

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

anni

Co

ns

um

i [m

ilion

i di t

on]

Cagliari

Nuoro

Oristano

Sassari

Sardegna

Fonte dati:Elaborazione Progemisa

Fonte dati: Autorità Lavori Publici: Sistema Informativo Appalti > 150000 €

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31

FABBISOGNO DI INERTI PER L’INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI

Stima consumo inerti per conglomerati cementizi e bituminosi

Produzione cava inerti per conglomerati (dato dichiarato 2004) 12.861.245

Produzione cava inerti per conglomerati (dato stimato 2004) 14.500.000

Stima altri approvvigionamenti inerti (concessioni regionali estrazioni in alveo, miglioramenti fondiari scavi e recupero inerti da discariche cave miniere) 1.000.000

TOTALE APPROVIGIONAMENTO INERTI PER SODDISFACIMENTO FABBISOGNO INERTI PER CONGLOMERATI CEMENTIZI E BITUMINOSI 15.500.000

Fabbisogno inerti per conglomerati cementizi e bituminosi (stima basata sul consumo di bitume e cemento anno 2004)

14.200.000 t/a

Fabbisogno inerti(Stima basata sui dati ISTAT dei permessi costruzione anno 2004)

7.000.000 t/a

Fabbisogno inerti per conglomerati per lavori pubblici 2004 (Stima basata sui dati relativi agli appalti di lavori pubblici anno 2004 fonte Autorità lavori Pubblici)

9.700.000 t/a

TOTALE Fabbisogno inerti x conglomerati 2004 (stima basata sui dati istat dei permessi di costruzione e sui dati degli importi degli appalti di lavori pubblici)

16.700.000

TOTALE Fabbisogno inerti x conglomerati 2004 (Media dei due metodi di stima) 15.500.000

t/a

t/a

t/a

t/a

t/a

t/a

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Cagliari, Settembre 2007 Piano Regionale delle Attività Estrattive – Proposta REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

32

FABBISOGNO DI INERTI PER L’INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI

In base alla destinazione commerciale prevalente del prodotto di cava le 205 cave di materiali per uso civile in esercizio si ripartiscono in 134 cave di inerti per conglomerati cementizi e bituminosi, 61 cave di inerti per rilevati e riempimenti, 10 cave per altre destinazioni d’uso.

Con riferimento al settore principale delle cave di inerti per conglomerati cementizi e bituminosi l’analisi ha evidenziato i seguenti aspetti focali:

> la produzione delle cave di inerti per uso civile soddisfa in modo adeguato e stabile il fabbisogno regionale

> l’assetto produttivo e territoriale delle cave è speculare all’assetto insediativo del territorio regionale

> l’incremento della produzioni di inerti per conglomerati dal 2003 al 2004 è di oltre il 18 %

> il 70% delle cave di materiali per uso civile operative al 2004 con il 75% circa della produzione totale ha oltre 15 anni di vita

> le riserve coltivabili sono tali da garantire il 100% delle produzioni attuali a scala regionale per 5 anni, il 57% delle produzioni attuali per 10 anni

Assetto produttivo delle cave per uso civile

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33

Compiti dell’amministrazione quantificare gli obiettivi di sostenibilità,monitorare l’attuazione, l’efficienza e l’efficacia delle azioni di piano

INDICATORI DI SOSTENIBILITÀ E DI QUALITÀ ECOLOGICA

Riferimenti principali: indirizzo della Commissione UE (Com 2000-265)“Promozione dello sviluppo sostenibile nell’industria estrattiva non energetica nell’UE”

pubblicazione da parte della Commissione: “EU Non-energy extractive industry sustainable development indicators 2001-2003”

decisione della Commissione UE:assegnazione dell’ECOLABEL alle coperture dure per pavimenti; la decisione include la fase estrattiva

Definizione dei criterivalutazione delle prestazioni dell’industria estrattiva sarda> verifica dell’adozione dei sistemi di qualità da parte delle imprese (censimento 2004)

> calcolo degli indicatori di sostenibilità (dati del censimento 2004)

> confronto con le soglie ECOLABEL e con il livello di prestazione europeo

Per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, occorre definire i criteri tecnici a cui le attività produttive devono attenersi

I criteri di qualità ecologica per la gestione dell’attività estrattiva a cielo aperto sono individuati nelle soglie ECOLABEL

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Cagliari, Settembre 2007 Piano Regionale delle Attività Estrattive – Proposta REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

34

Il PPR rappresenta il documento di riferimento fondamentale per la programmazione e la gestione del territorio

È al suo interno che l’azione legislativa e di governo regionale ha individuato e definito gli obiettivi fondamentali da perseguire per la tutela e la valorizzazione del territorio

L’attività estrattiva è definita all’interno dell’assetto insediativo, come attività antropica di trasformazione del territorio

Il Piano Paesaggistico Regionale

IL QUADRO PIANIFICATORIO E PROGRAMMATORIO

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35

• L’attività estrattiva comporta, in ogni caso, seppur in un lasso di tempo determinato e transitorio, una modifica del suolo.

• Le norme relative alle componenti di paesaggio delle aree naturali e sub-naturali e delle aree seminaturali, fortemente limitanti alle trasformazioni del territorio, sono state interpretate come ostative.

• Le norme delle aree di utilizzazione agro-forestale vietano trasformazioni per destinazioni e utilizzazioni diverse da quelle agricole di cui non sia dimostrata la rilevanza pubblica economica e sociale e l’impossibilità di localizzazione alternativa….

• Tali indirizzi normativi si ritiene siano da estendere a tutto il territorio regionale, compresi, quindi, gli ambiti di paesaggio interni del P.P.R., attualmente in fase di predisposizione.

Gli indirizzi di tutela e valorizzazione del P P R

IL QUADRO PIANIFICATORIO E PROGRAMMATORIO

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36

LE SCELTE A CINQUE ANNI

Nelle more dell’approvazione della proposta di PRAE, constatato che l’apparato produttivo esistente assicura nel breve-medio periodo il soddisfacimento dei fabbisogni regionali dei materiali e sostanze minerali di prima e seconda categoria, si dispone che nei prossimi 5 anni non venga consentita l’apertura di cave e miniere non interessate da pregressa attività estrattiva

Lo scenario di sviluppo del settore estrattivo, fondato sul principio di razionale utilizzazione della risorsa e di contenimento del consumo di territorio e delle risorse non rinnovabili, implica la scelta che per assicurare il soddisfacimento dei fabbisogni dei materiali di cava è preferibile consentire la prosecuzione di attività estrattive ricadenti anche in un contesto di aree vincolate, piuttosto che intaccare la valenza paesaggistica e ambientale in aree naturali o seminaturali con l’apertura di nuove cave

I Criteri di formazione degli atti d’indirizzo /1

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Cagliari, Settembre 2007 Piano Regionale delle Attività Estrattive – Proposta REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

37

• Sono recepiti i vincoli di carattere ambientale posti dalla normativa regionale, statale e comunitaria e dalla pianificazione territoriale sovraordinata

• A seguito dell’analisi di settore, si dettano ulteriori prescrizioni ostative per l’apertura di nuove attività di cava

• Il soddisfacimento del fabbisogno regionale dei materiali di cava dovrà essere garantito dalla coltivazione dei giacimenti attualmente sfruttati localizzati nelle cave esistenti e loro aree contigue Sono individuati gli ambiti territoriali estrattivi in cui è consentita l’attività estrattiva:in via preliminare tali ambiti coincidono con i giacimenti attualmente sfruttati:

• concessioni minerarie; • aree di autorizzazione delle cave autorizzate,• aree delle cave in istruttoria rilevate all’anno 2006

LE SCELTE A CINQUE ANNI

I Criteri di formazione degli atti d’indirizzo /2

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38

• Autorizzazione d’indagine e Permesso di ricerca di minerali di 1° Categoria

La ricerca mineraria, realizzata con tecnologie non invasive, in regime di “Autorizzazione d’indagine” e di “Permesso di ricerca”, è consentita per minerali per i quali venga riconosciuto dalla Giunta regionale il preminente interesse pubblico. L’esito positivo della ricerca non da luogo ad alcuna aspettativa o diritto da parte del ricercatore

L’esito positivo della ricerca mineraria è condizione necessaria ma non sufficiente per l’ottenimento della concessione mineraria che è concessa previa VIA positiva, a seguito di una valutazione positiva di sostenibilità ambientale sociale ed economica dell’iniziativa

LE SCELTE A CINQUE ANNI

I Criteri di formazione degli atti d’indirizzo /3

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Cagliari, Settembre 2007 Piano Regionale delle Attività Estrattive – Proposta REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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Si definiscono prescrizioni e indirizzi per il Rinnovo delle Autorizzazioni di cava, e per l’autorizzazione delle cave in regime di prosecuzione secondo due tipologie di istanza: Ampliamento e Completamento

In relazione a queste tipologie è differenziato l’iter autorizzativo il cui esito positivo è però subordinato alla verifica della corretta conduzione dell’attività estrattiva. L’ampliamento è subordinato all’esito positivo della procedura di verifica/VIA

L’esito positivo non è scontato, ma il giudizio non può prescindere dalle seguenti considerazioni:

> L’impatto ambientale è valutato in un contesto di transizione tra area antropizzata e area naturale o seminaturale con un paesaggio già trasformato dall’attività antropica

> L’attività estrattiva deve essere finalizzata all’approvvigionamento di materie prime per l’industria di trasformazione nel territorio regionale sardo

> La scelta di cessare una cava in attività, non concedendo il rinnovo dell’autorizzazione, o l’autorizzazione alla prosecuzione può determinare l’esigenza di apertura di una nuova cava

> La trasformazione di aree naturali o seminaturali, contigue alla cava in ampliamento in area estrattiva, può essere compensata con adeguati interventi di recupero ambientale in altre aree

Indirizzi per i rinnovi e autorizzazioni di cave in prosecuzione

LE SCELTE A CINQUE ANNI

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Cagliari, Settembre 2007 Piano Regionale delle Attività Estrattive – Proposta REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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Prescrizioni per il completamento dell’iter di autorizzazione delle cave in regime di prosecuzione

> Dovranno essere avviati i procedimenti di cessazione dell’attività estrattiva in regime di prosecuz. per le quali non è stata presentata istanza per la procedura di verifica/via ai sensi della L.R. 15/2002 e, altresì, delle attività estrattive per le quali risulti una inattività superiore a 3 anni

> Decorsi tre mesi da nuovo e ultimo sollecito dovranno essere sospese le attività estrattive per le quali non siano state rispettate le richieste di integrazione. Decorso un ulteriore anno dal provvedimento di sospensione dovrà essere avviato, in assenza di adeguato riscontro, il procedimento di cessazione dell’attività

> L’attività estrattiva è considerata in completamento con riferimento all’area in disponibilità dell’attività estrattiva alla data del 31/12/2002. Gli eventuali ampliamenti abusivi di area estrattiva rispetto a quella in disponibilità costituiscono motivo di sanzione pecuniaria. Le aree interessate devono essere ripristinate o compensate con adeguati recuperi in altre aree

> Le attività estrattive ricadenti in aree individuate dal PRAE come zone omogenee estrattive, da sottoporre a pianificazione attuativa per la migliore utilizzazione della risorsa e recupero dell’area, devono essere autorizzate previa approvazione del piano attuativo della zona

> L’esito negativo della procedura di verifica/VIA determina l’avvio del procedimento per la cessazione dell’attività estrattiva in prosecuzione. I tempi per la cessazione sono indicati nel procedimento di competenza dell’Assessorato Industria e dovranno essere adeguati all’eventuale completamento del lotto di coltivazione, ammortamento di investimenti, esecuzione dei lavori di recupero ambientale; ma dovranno essere comunque inferiori al limite di 5 anni

LE SCELTE A CINQUE ANNI