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REPORTER CASA - Mensile di Informazione Immobiliare - Suppl. a Reporter n° 47 del 03/12/2010 DICEMBRE 2010 WWW.REPORTER.IT MUTUISTAR MUTUI CASA 100% - PRESTITI - CESSIONI Tel. 0522/580802 - Cell. 335 312941 e 335 1347210 Viale dei Mille,9 - Reggio Emilia All’interno “Speciale Ecologia e Ambiente” Vasto assortimento di piante da esterno ed interno CORRADINI MAURO & DANIELA FLORICOLTURA E VIVAI VIA UGO BASSI I/A - (ZONA FIERA) - REGGIO EMILIA - TEL. 0522 53.19.36 Auguri da Reporter

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DICEMBRE 2010WWW.REPORTER.IT

MUTUISTARMUTUI CASA 100% - PRESTITI - CESSIONI

Tel. 0522/580802 - Cell. 335 312941 e 335 1347210Viale dei Mille,9 - Reggio Emilia

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AuguriÊ daÊ Reporter

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DICEMBRE 201042

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Nei prossimi tre anni, le aziende di servizio pubblico locale in-

vestiranno 143 milioni di euro per la produzione di energia da fonte rinnovabile, passando dai 128 mila Mwh del 2009 ai 320 mila del 2013, con un aumento di oltre il 200%. Tra i principali settori di intervento quello del recupero di energia dal trattamento dei rifiuti, biomasse, fotovoltaico, efficientamento nel trasporto pubblico locale e nella mobilità elettrica. Particolare atten-zione è poi riservata alle innovazioni che producono risparmio energetico, inteso come efficientamento dei processi produttivi delle aziende. Il contributo che il comparto dei servizi pubblici locale può dare all’attuazio-ne del Piano energetico regionale 2011 - 2013, è stato illustrato nel corso del seminario “Energia e Socie-tà di gestione”, tenutosi a Bologna a fi ne novembre, cui hanno parteci-pato, tra gli altri, rappresentanti del Ministero dello Sviluppo economico, di Anci ER, aziende del settore e l’assessore regionale alle Attività produttive Giancarlo Muzzarelli. Il comparto dei servizi pubblici locali,

è stato a più riprese sottolineato, può svolgere un ruolo di primo piano in questo campo, anche se la strada della Green Economy è già stata intrapresa da tempo dalle società di gestione. Nel triennio 2007-2009 infatti, le principali aziende del set-tore energia associate a Confservizi hanno incrementato dell’80% la produzione da rinnovabili, passan-do da 71 mila a 128 mila Mwh, di provenienza da un gran numero di fonti, dall’idroelettrico alla coge-nerazione. Per quanto riguarda il recupero energetico dai rifiuti, e’ stato sottolineato il forte poten-ziale delle biomasse, come sfalci, potature, rifi uti organici provenienti dalla raccolta differenziata e così via. Ottenere energia rinnovabile da questa enorme quantià di rifi uti (in Emilia Romagna oltre un milione di tonnellate) è un obiettivo alla portata tecnica ed economica delle aziende associate a Confservizi: con un investimento di circa 60-70 mi-lioni di euro, ad esempio, si potrebbe ricavare energia per 25 Mw, creando un centinaio di nuovi posti di lavoro. Altri interventi programmati sono

La potenza degli scartiAziende pubbliche pronte ad investire 143 milioni per le fonti rinnovabili

quelli del fotovoltaico nelle disca-riche esaurite, l’efficientamento energetico dei mezzi di trasporto pubblico, tra cui anche gli auto-

bus elettrici alimentati a idrogeno, l’inserimento nel mercato dell’auto elettrica con la realizzazione delle colonnine di ricarica self service.

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La Regione Emilia-Romagna ha riconosciuto la prima Organiz-

zazione di Produttori del settore agroenergetico. L’ Organizzazione di Produttori, “Verde Energia”, che tratta prevalentemente cereali e oleaginose destinati a utilizzo agroenergetico, rappresenta uno strumento anche sul fronte orga-nizzativo per lo sviluppo del settore. Verde energia è riconosciuta per l’operatività in Emilia-Romagna e conta ben 91 aziende emiliano romagnole, ma è previsto un amplia-mento anche in altre regioni, come già dimostra la sua base sociale che già conta 22 associati di altre regio-ni. L’Organizzazione di Produttori può esprimere le sue potenzialità, programmando la produzione, in-dividuando le migliori tecniche e assistendo i produttori agricoli, soprattutto sviluppando accordi con le strutture di lavorazione o di produzione di energia che si tradu-cano in opportunità economiche. L’agricoltura emiliano romagnola contribuisce alla produzione di ener-gia da fonti rinnovabili attraverso la costruzione di impianti per lo più di

piccola taglia in grado di utilizzare come materia prima biomasse di varia natura: sottoprodotti degli allevamenti, dell’agroindustria, della forestazione e delle coltivazioni; colture dedicate; materiali ligno-cellulosici di diversa provenienza. Secondo uno studio svolto sulle imprese operanti in Emilia-Romagna

Un’energia verdeRiconosciuta dalla Regione la prima organizzazione di produttori di agroenergie

la quantità di biomasse costituite da scarti, sottoprodotti ammonta a 826.132 t/anno; considerando le deiezioni zootecniche, il quan-titativo raggiunge 17.670.160 t/anno. Con gli impianti realizzati, e in corso di realizzazione, alimentati da biomasse di origine agricola e forestale si prevede poi di produrre

oltre 100 megawatt. Gli impianti di biogas presenti in Emilia-Romagna sono 36 (ed altri 10 sono di prossima realizzazione), compresi i 14 realiz-zati con fi nanziamenti regionali e già operativi, di cui 8 in provincia di Parma, 3 in provincia di Piacenza ed 1 in ciascuna delle provincie di Reg-gio Emilia, Modena e Forlì-Cesena.

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DICEMBRE 201044

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Si è svolta dal 20 al 28 novembre la “Settimana europea per la ri-

duzione dei rifi uti”, sostenuta dalla Commissione Europea e promossa a livello nazionale dal Ministero dell’Ambiente, Legambiente, Fede-rambiente, Conai, con l’Alto Patro-nato del Presidente della Repubblica, e con il patrocinio dell’Unesco. La “Settimana europea per la riduzione dei rifi uti” è un evento-chiave per promuovere azioni sostenibili volte alla riduzione dei rifi uti e per porre in evidenza l’impatto dei nostri consu-mi sull’ambiente e sui cambiamenti climatici. Reggio ha partecipato alla Settimana (ed è anche tra i promotori a livello nazionale) con eventi legati alla differenziazione e recupero dei materiali di scarto, alla riduzione dei rifi uti, in particolare di plastica. La nostra città ha attivato importanti progetti sul tema divenendo prima città italiana con più di 150.000 abitanti per raccolta differenziata e ha introdotto una nuova piani-fi cazione – il Modello Reggio - per diffondere e incrementare la raccolta differenziata. Le iniziative sono state promosse

da Comune di Reggio, Iren e attori privati.HANNO DETTO – “Reggio continua a investire sul tema ambientale – ha detto il sindaco di Reggio Grazia-no Delrio – e partecipa a questa iniziativa con progetti legati alla riduzione dei rifi uti. Si parla spesso di cosa fare con i materiali di scarto e come smaltirli ma il tema è anche come ridurre la fonte dei rifiuti, come diminuirli a monte. Il proget-to ‘Acqua in caraffa’ nelle scuole e l’apertura di una nuova casetta per la distribuzione della cosiddetta ‘acqua del sindaco’ vanno esattamente in questa direzione perché contribui-scono sensibilmente alla riduzione delle bottiglie di plastica”.“Anche la collaborazione dei centri commerciali che si impegnano a promuovere la differenziazione dei rifi uti presso i loro clienti – ha aggiunto l’assessore comunale alla Cura della comunità Natalia Ma-ramotti – contribuisce in maniera preziosa a sensibilizzare i reggiani rispetto alla gestione dei rifiuti. Questi luoghi divengono infatti spazi di educazione e di promozione di

La città cheIn occasione della settimana della riduzione dei ri� uti, Reggio

comportamenti virtuosi”. “La riduzione della plastica – ha osservato Laura Montanari, dirigente del servizio Ambiente del Comune di Reggio – è il filo conduttore della nostra adesione di quest’anno alla Settimana dei rifi uti. La plastica infatti è al centro dei progetti nelle scuole e costituisce la vera grande novità della raccolta differenziata in centro storico”. “Le 25 casette dell’acqua aperte in provincia ci hanno consentito di risparmiare oltre 220 tonnellate di plastica, cioè 6 milioni di bottiglie – ha aggiunto Gianluca Paglia, re-sponsabile Ambiente-Reggio di Iren Emilia – Per il centro storico abbiamo completato la distribuzione dei kit per la differenziata raggiungendo con contatto diretto 6000 famiglie e 2000 utenze non domestiche a cui sono state fornite indicazioni puntuali e dettagliate su come dif-ferenziare i rifi uti. Le famiglie non raggiunte possono ritirare il materia-le presso la sede della Circoscrizione città storica in via Dante”. Alla presentazione sono intervenuti anche i rappresentanti dei centri commerciali reggiani che aderiscono al nuovo programma di riduzione dei rifi uti “Reggio Emilia raccogli eco-logico”: Deborah Salsi (Meridiana/Quinzio), Giuseppe Zitarosa (Petali), Paola Pesce Maineri (Virgin-Active) e Mauro Rondanini (Le Querce/Le Ve-le) che ha ricordato l’impegno della grande distribuzione per il recupero del cibo avanzato grazie al progetto Remida food. ADDIO BOTTIGLIE (E RIFIUTI) IN PLASTICA - Venerdì 26 novembre verrà inaugurato un nuovo distribu-tore di acqua pubblica in via Belgio realizzato da Iren Emilia. Reggio Emilia si dota così del secondo di-stributore gratuito di acqua naturale, refrigerata e frizzante, nell’ambito del progetto “Acqua pubblica” per la valorizzazione dell’acqua del rubinetto e l’eliminazione degli imballaggi in bottiglia. Il primo di-stributore, attivo dal maggio 2009 in via Gabelli, ha già portato alla eliminazione dai rifi uti di oltre 1,3 milioni di bottiglie di plastica (pari a 48 tonnellate di plastica, 91,15 tonnellate di petrolio risparmiato e 124,87 tonnellate di CO2 non prodotte) e distribuisce quasi 4.000 litri di acqua al giorno.II distributore di via Gabelli è il più utilizzato tra i 24 presenti nel Reggiano. Con quello di via Belgio saranno 25 gli impianti funzionanti in provincia, ponendo il nostro ter-ritorio ai vertici nazionali per questo tipo di esperienza, che coniuga la

riscoperta dell’acqua di rete alla riduzione della produzione dei rifi uti.Ad oggi il progetto Acqua pubblica, promosso da Iren insieme ai Comuni, ha raggiunto nel Reggiano questi risultati: 6.314.334 bottiglie di plastica (da 1,5 litri) non utilizzate; 56.000 litri d’acqua erogati di media ogni giorno; 221 tonnellate di pla-stica risparmiate; 419 tonnellate di petrolio risparmiate; 575 tonnellate di CO2 non emesse.A SCUOLA ACQUA IN CARAFFA E RICICLAGGIO CREATIVO - Da set-tembre, tutte le 14 scuole primarie reggiane con servizio di ristorazione hanno aderito al progetto “Acqua in caraffa”, promosso dall’Offi cina Educativa del Comune di Reggio Emilia, per l’utilizzo dell’acqua pro-veniente dalla rete idrica urbana nei servizi mensa. Il progetto, che coin-volge 2.850 bambini, si aggiunge a quello già attivo dallo scorso anno in tutti i nidi e scuole d’infanzia co-munali e cooperative frequentati da 3.600 bambini. Quindi, complessiva-mente, sono coinvolti nel progetto “Acqua in caraffa” 6.450 bambini. Oltre a valorizzare l’acqua dell’ac-quedotto, il progetto consente di risparmiare plastica e di diminuire le emissioni di anidride carbonica.Continua, inoltre, il lavoro nelle scuole reggiane e l’esperienza di Re-mida, il Centro di riciclaggio creativo promosso insieme all’Istituzione Nidi e scuole d’infanzia del Comune di Reggio Emilia, con la collaborazione dell’associazione Amici di Reggio Children.MENO RIFIUTI: I CONSIGLI - L’im-pegno di Iren Emilia nella riduzione dei rifi uti continua anche con cam-pagne informative per fare crescere l’attenzione e la sensibilità dei cit-tadini sul tema. Dopo il successo del “Ricettario degli avanzi” (che ha ottenuto nell’ottobre 2010 il Premio speciale Pubblicità progres-so all’ultima edizione della Borsa internazionale della comunicazione ambientale di Roma), partirà nelle prossime settimane la distribuzione della pubblicazione “L’arte di ridurre i rifi uti e fare felice l’ambiente”, re-alizzata da Iren Emilia per suggerire semplici comportamenti utili alla riduzione dei rifi uti.INTESA CON I CENTRI COMMER-CIALI - In questi giorni è inoltre stato raggiunto un accordo tra Comune di Reggio, Iren Emilia e i principali cen-tri commerciali della città – I Petali e Virgin Active, Meridiana, Quinzio, Le Vele e Le Querce - per la promozione della raccolta differenziata dei rifi uti prodotti dai consumatori nei centri stessi. Saranno posizionati, a cura dei

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centri coinvolti, appositi contenitori per carta, vetro, lattine e plastica, identifi cati dal logo ‘Raccogli eco-logico’ e saranno distribuiti mate-riali informativi, a cura del Comune, anche attraverso messaggi diffusi con spot audio all’interno dei centri stessi, che spiegano come i consuma-tori possono differenziare i rifi uti nei centri commerciali. L’iniziativa, dal titolo “Reggio Emilia Raccogli eco-logico”, partirà all’inizio del 2011. Il progetto, promosso dal Comune di Reggio Emilia, è già attivo da oltre tre anni in 23 centri sociali della città e da due anni in 10 centri sportivi ed è nato per intercettare i rifi uti prodotti “fuori casa” dai cittadini.DIFFERENZIATA IN CENTRO STORI-CO - Sempre in materia di differen-ziazione, dopo l’inaugurazione della nuova stazione interrata in piazza XXIV Maggio (con nuovi contenitori, nuove volumetrie e frequenze di svuotamento), da inizio novembre nel centro storico cittadino è stato introdotto il nuovo “Modello Reggio per la differenziata” per la rimodula-zione del servizio di raccolta. Tutti gli abitanti della città storica

stanno ricevendo a domicilio la vi-sita degli incaricati Iren Emilia che consegnano loro un kit composto da tre borse per differenziare in casa carta, vetro/lattine e plastica e apposito materiale divulgativo (un pieghevole in più lingue sulle modalità di raccolta ed una mappa della città con tutti i nuovi ecopunti, il “Rifi utologo”: un aggiornatissimo vademecum su tutti i rifi uti prodotti da una famiglia e il loro esatto smal-timento, oltre a una scheda specifi ca sulla differenziazione della plastica).Sempre in centro, è in corso la progressiva rimodulazione anche del sistema di raccolta dei cartoni di commercianti e artigiani, in accordo con le associazioni di categoria, per garantire una maggiore qualità urbana, riducendo l’impatto estetico della raccolta. Nelle strade dell’esa-gono sono inoltre stati collocati 77 nuovi contenitori per gli imballaggi in plastica (frazione in precedenza raccolta solo in modo marginale in centro) e 39 nuovi contenitori per gli altri materiali (carta, vetro e ba-rattoli) con volumetrie più adatte al Centro storico. I contenitori formano

I CENTRI DI RACCOLTA

I centri di raccolta sono aree recintate e presidiate dove

è possibile portare rifiuti e materiali recuperabili quali: carta, cartone, vetro, plastica, legno, sfalci e potature, ferro, alluminio, pile, polistirolo, batterie, oli minerali, oli ve-getali, abiti usati, frigoriferi, computer, toner, contenitori bonificati per fitofarmaci e rifi uti tossici e infi ammabili. Nel territorio servito da IREN Emilia sono presenti 123 cen-tri di raccolta. L’apertura dei centri di raccol-ta viene garantita dall’Azien-

da oppure direttamente dalle Amministrazioni Comunali, la gestione dei materiali viene effettuata da IREN Emilia.Il consiglio è di utilizzare i centri di raccolta quando il materiale da riciclare è in grande quantità oppu-re per i rifiuti ingombranti. In diversi comuni del territo-rio è attivo anche un servizio gratuito di ritiro domicilia-re dei rifiuti ingombranti. Per sapere se il servizio è atti-vo nel tuo comune chiama il numero verde 800-212607.

ha presentato tutti i progetti e le iniziative a favore del riciclaggio

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sponsabile della segreteria tecnica del gruppo di lavoro nazionale “Rifi uti 21 Network”, è membro del Comitato promotore della Settimana europea, partecipa ai vari eventi na-zionali previsti durante la settimana.

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