Upload
massimo-asquini
View
220
Download
0
Embed Size (px)
DESCRIPTION
Resoconto Annuale
Citation preview
S E Q U O I A C L U B
Nullam arcu leo, facilisis utI NOSTRI INTERVENTI : PROGETTI FINANZIATI - AIUTI UMANITARI - CONTRIBUTI
Resoconto delle Attività 2012- 2013
www.solidarietacamera.org
2
!
Per il secondo anno consecu.vo si sono aperte le porte di palazzo Montecitorio ai poveri, ai bisognosi, ai senza te7o, a quelli che vivono ai margini della società, a coloro che incontriamo sempre più numerosi nelle nostre ci7à.
La profonda crisi che ha colpito il nostro Paese negli ul.mi anni ha creato impoverimento, in gran parte inedi. ed imprevis., coinvolgendo persone “normali” che dopo aver perso il lavoro si trovano improvvisamente nell'impossibilità di far fronte ai propri impegni: le rate del mutuo, i
Il Presidente della Camera saluta i graditi ospiti grandi e piccoli al loro arrivo
progeD per i figli, le spese alimentari, sanitarie e quelle per la casa, tu7o questo spesso non viene considerato un Caso Sociale e così non si riesce ad usufruire di aiu. da parte dell'assistenza e della solidarietà.
Le persone in questo contesto trovano maggiori difficoltà ad esporsi, si sentono smarri., disorienta., e finiscono per ripiegarsi su se stessi e perdere fiducia nel futuro.
Il Gruppo di Solidarietà da sempre in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio considera aiutare i cosiddeD “Barboni” un impegno civile portando alla luce le loro condizioni dramma.che erroneamente presentate da qualcuno come volontaria adesione ad una presunta vita "roman.ca" da clochard. I "barboni", nostri conci7adini più sfortuna. però non possono soltanto essere affida. alla generosità del volontariato, ma è una ques.one di civiltà che chiama in causa tuD noi, ma anche e sopra7u7o le nostre Is.tuzioni, affinché il problema venga affrontato meglio ed in modo defini.vo: offrendo loro lavoro, casa, dignità e tuD quei valori così ben evidenzia. dalla nostra Cos.tuzione.
VI° CENA DI SOLIDARIETÀ
3
Il Gruppo di Solidarietà dona al Presidente Gianfranco Fini una maglietta ricordo, Mario Marazziti, portavoce della Comunità di Sant’Egidio, e ringrazia tutti i
presenti ed in particolare i dipendenti della Camera dei Deputati.
Tutti in attesa di Babbo Natale………..che arriva portando doni a tutti i bambini
Un nostro piccolo ospite era un po’ stanco e Roberto cerca di
consolarlo.
Il Gruppo di Solidarietà ringrazia tutti i colleghi che hanno reso
possibile una così splendida serata
4
SPACCAPIETRE: Fornire a donne appartenen. alla comunità di spaccapietre una formazione professionale specifica,
mirante a migliorare le condizioni famigliare integrandone il reddito. Favorire il sostegno alla scolarizzazione dei bambini della comunità. Assicurare il tra7amento sanitario.
SHAKTYGHAAR: Aiutare donne svantaggiate e viDme di violenza e discriminazione dando loro una possibilità di
formazione professionale in economia domes.ca e cucina, ed inserimento sul mercato di lavoro.
Un’ italiana, l’altra nepalese sono UGUALI tra loro per età, ma hanno vite completamente OPPOSTE per il semplice mo.vo di essere nate in diverse par. del mondo.
Gruppo di Solidarietà dei dipendenti della Camera dei Deputati da mol. anni al fianco di “Apeiron Onlus” nei progeD:
Ha partecipato ad una nuova inizia.va: MUSICA NEPAL con l’obieDvo di creare un laboratorio musicale dove
poter insegnare ai giovani, a suonare strumen. tradizionali ed a cantare.
5
Chi è il clowndottore? E’ un artista che mette a disposizione del mondo ospedaliero e medico le proprie competenze socio artistiche. La sua figura nasce da una formazione di almeno 200 ore più tirocinio ospedaliero. Inizialmente instaurerà un rapporto di conoscenza con i genitori per ottenere complicità e fiducia. Grazie a questa nuova “alleanza” il bambino si fiderà del clown dottore e sarà disponibile al gioco. E’ importante, infatti, che si crei una situazione di divertimento “familiare”, il bambino sarà più tranquillo e disponibile al “gioco” se vedrà i genitori divertirsi. Il lavoro del clowndottore si svolge in coppia per la maggior parte dei casi.
Quale è il lavoro del clowndottore?Il clowndottore mette in atto delle tecniche per produrre nei bimbi quello che la psicologia definisce “effetto placebo”, ovvero la convinzione che dentro ogni bambino c’è un potere, una forza che si manifesta attraverso il “soffio magico”, utilizzato per realizzare un sostegno al processo di guarigione del bambino. Il clowndottore quindi eseguirà una “visita magica” instaurando un rapporto intenso con il bambino grazie agli “occhi negli occhi”, modalità fondamentale per entrare in contatto profondo con lui e con i suoi genitori.
Il Gruppo di Solidarietà ha collaborato al proge7o di Clownterapia “ Sorridi in ospedale “ realizzato al policlinico di Tor Vergata nel
reparto di pediatria e gastroenterologia pediatrica.
6
Il Gruppo di Solidarietà sollecitato da mol. colleghi ha inviato aiu. a favore del proge7o:
...We need your help urgently Sono circa 1,5 milioni il numero di siriani costreD a fuggire dal proprio paese a causa di un confli7o che con.nua ad avere un impa7o devastante sulle loro vite e questo crea un ampio divario tra le risorse necessarie e quelle effeDvamente disponibili; una sfida sempre più impegna.va, con.nuando a rispondere alle necessità urgen. delle persone bisognose all'interno della Siria e nei paesi limitrofi fornendo agli sfolla. assistenza umanitaria d'emergenza.
Complessivamente dall'inizio dell'anno l'assistenza dell'UNHCR all'interno della Siria, che prevede esclusivamente aiu. non alimentari, ha raggiunto 860mila sfolla..
Rappresentanza Regionale in Italia per Albania, Cipro, Grecia, Malta, Portogallo, San Marino e Santa Sede
Via A. Caroncini, 19 Tel.: +39 0680212311 I00197 Roma, ITALIA Fax: +39 0680212325 Email: [email protected]
Roma, 4 marzo 2013
Alla C.A. Associazione Gruppo di Solidarietà Dei Dipendenti della Camera dei Deputati
Gentilissimi,
vi scrivo per sottoporre alla vostra cortese attenzione una richiesta di sostegno a nome dell'Alto
Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Da più di 60 anni l’UNHCR opera per
portare soccorso alle popolazioni colpite da guerre, violenze, persecuzioni e calamità naturali. Oggi si
tratta di circa 36 milioni di persone: l’80% sono donne e bambini, costretti a fuggire per sopravvivere.
L’UNHCR coordina le attività mirate a fornire protezione e assistenza materiale nelle situazioni
di prima emergenza come pure ricerca soluzioni durevoli per la drammatica condizione di queste
persone. L’allestimento di campi di accoglienza è uno dei primi passi. Purtroppo il tempo medio di
permanenza al loro interno è mediamente di 12 anni. A farne le spese sono soprattutto i bambini. Bambini
che arrivano nei campi ancora in fasce e ne escono adolescenti, bambini che nascono nei campi e non
conoscono altra realtà al di fuori di una tenda. Bambini che hanno viaggiato per giorni interi attraversando
montagne e deserti, spesso senza le loro famiglie per raggiungere un campo di accoglienza e trovare
finalmente accesso a cibo, acqua, riparo e cure mediche.
In questo particolare momento stiamo affrontando varie emergenze quella della Siria è una delle
piu’ gravi con piu’ di 800.000 persone fuggite dal paese bisognose di protezione e assistenza materiale.
Come vedrete nel documento che vi allego i bisogni sono moltissimi, molte le esigenze a cui l’UNHCR
cerca di far fronte ogni giorno.
Ogni vostro aiuto è prezioso per continuare a svolgere il nostro ruolo a favore delle vittime di
questa grave crisi umanitaria.
Sperando di poter contare su un vostro aiuto restiamo in attesa di un vostro gentile cenno di
riscontro,
Cordialmente
Laura Iucci
Responsabile Corporate, Fondazioni e Grandi Donatori
UNHCR Italia
7
Antonio Guterres, UN High Commissioner for Refugees:
“It is .me for the interna.onal community to "E’ arrivato il momento che la comunità internazionale understand that this is not a conflict like any capisca che questo non è un confli7o qualsiasi ma other. We are witnessing brutal figh.ng with s.amo assistendo a scontri brutali con tragiche tragic humanitarian consequences.” conseguenze umanitarie”
IN DIFESA DEI RIFUGIATI:
Dovrebbero essere i governi a garan.re i diriD umani fondamentali e la sicurezza dei propri ci7adini ma quando le persone diventano rifugia., tu7avia, questa rete di protezione viene meno.
I rifugiati in fuga da guerre o persecuzioni si trovano spesso in una situazione di estrema vulnerabilità, non godono della protezione del proprio Stato anzi spesso è proprio il governo del loro paese che minaccia di perseguitarli. Se altri paesi non li lasciano entrare sul proprio territorio, garantendo loro protezione e assistenza, potrebbero decretarne la condanna ad un’intollerabile condizione nella quale i loro diritti fondamentali, e le loro vite, sarebbero in grave pericolo.
Le famiglie siriane mentre a7raversano la fron.era giordana “come sempre nelle guerre, sono donne e bambini a pagare il prezzo più alto”
Padre e figlio finalmente in salvo nel campo di Talae‘ dopo essere scappa. dallo loro casa
Rifugia. siriani nel campo di Za-‐atri in Giordania
8
Il Gruppo di Solidarietà in collaborazione con gli amici della Pres. Del Consiglio ha organizzato una serata di beneficenza, il cui ricavato è andato interamente all’Associazione Milena
onlus
L’Associazione Milena lavora insieme alla popolazione locale e.ope allo scopo di migliorare le condizioni di salute delle persone svantaggiate a7raverso la diagnosi e la cura dei bambini e dei ragazzi affeD da cardiopa.e congenite e reuma.che nella regione nello stato del Tigray. Fino ad oggi, grazie a Milena ONLUS, sono sta. so7opos. ad intervento cardiochirurgico 121 bambini, di cui 62 sono a7ualmente segui. presso l’Ayder Referral Hospital di Makallè per la valutazione della coagulazione del sangue in quanto hanno impiantato protesi meccaniche cardiache. Durante l’anno 2010 sono sta. visita. e diagnos.ca. 1049 bambini, di cui 45 bambini sono sta. opera. con successo.
I progeO che sPamo portando avanP durante l’anno 2011 sono rivolP a tre aree principali:
Area sanitaria: screening cardiologico (visite cardiologiche, ele7rocardiogramma ed ecocardiogramma) di almeno 1000 bambini e ragazzi di età compresa tra 1 e 20 anni, che perme7erà il riconoscimento dei bambini affeD da cardiopa.e reuma.che o congenite che necessitano di tra7amento medico o chirurgico.
Area socio-‐educa.va: è prevista la costruzione di una casa diurna per 80 bambini orfani.
Area della formazione medica: durante le nostre missioni annuali sono coinvol., come volontari, cardiologi e cardiochirurghi che si occupano della formazione del personale medico e paramedico.
Questo è possibile grazie ad un accordo che è stato s.pulato nel 2009 tra l’Associazione Milena, l’Ayder Referral Hospital di Makallè e la scuola di Specializzazione in Cardiologia dell’’Aquila.
Durante gli anni di aDvità, abbiamo visitato circa 5000 bambini ed aDvato un ambulatorio cardiologico presso l’Ayder Referall Hospital di Makallè.
9
Al Gruppo di Solidarietà dei dipendenti della Camera dei Deputati
Carissimi, desideriamo ringraziare il vostro gruppo e rendervi partecipi dell’u.lizzo della vostra generosa donazione ricevuta.
La somma è stata u.lizzata per acquistare un pari importo di adiuvan. medici da distribuire alle famiglie con bambini affeD da Sindrome Nefrosica.
Si tra7a di strisce reaDve (Albus.x) u.lizzate quo.dianamente per controllare la perdita di proteine nelle urine di chi, in par.colare bambini, è affe7o da Sindrome Nefrosica Idiopa.ca (una delle tante Rare non riconosciute).Naturalmente questa spesa, indispensabile, è a carico delle famiglie, ed in alcuni casi specialmente al sud il prodo7o è di difficile reperibilità, per non parlare poi del costo che in Italia è pari al doppio che in altri paesi d’Europa.
La nostra associazione cerca di sopperire alle necessità delle famiglie, oltre che con aiu. direD (rimborso per spese di medicinali e visite mediche specialis.che), anche organizzando Congressi Incontro tra Medici e Famiglie fondamentali alla comprensione ed alla ges.one giornaliera della malaDa. Cogliamo l’occasione per fare a tu7o il vostro stupendo gruppo i migliori auguri di Buon Natale e Buon Anno.
Un abbraccio, Il Consiglio DireDvo
10
Questa Associazione opera nei paesi poveri del terzo mondo ed è impegnata in diverse aDvità di
sostegno verso alcuni paesi dell' Africa e dell' Asia come il Madagascar, il Senegal, la Tanzania, l'Uganda, l'
India e le Filippine, ma ha sviluppato un rapporto preferenziale con il villaggio di Mangochi in Malawi
(Africa australe).
Diversi componen. dell'Associazione si recano periodicamente, a proprie spese, nel Malawi allo scopo di
rendersi conto dire7amente delle necessità più impellen. della popolazione.
Il sostegno che la comunità di Os.a dà a quella africana segue strade diversificate, oltre all'invio di
containers con medicinali, alimen., materiale scolas.co, sapone, ves.. ed altre cose,vengono altresì
finanziate numerose micro realizzazioni in tuD ques. anni sono sta. costrui. piccoli ospedali, dispensari,
aule scolas.che, pozzi d'acqua, case7e per i mala. di lebbra e ul.mamente un asilo che con.nua ad
essere finanziato mensilmente.
Il Malawi è uno dei paesi africani percentualmente più colpi. dall' AIDS e, pertanto, la mortalità tra le
coppie di sposi è molto alta. Si calcola che in tu7o il Malawi, su 11 milioni circa di abitan., ci siano un
milione di orfani.
Il Gruppo di Solidarietà ha partecipato al proge7o: “SALVIAMO I BAMBINI DALL’AIDS”
11
Contributo al progeXo a favore della biblioteca ragazzi di Lampedusa
Spe7.leGruppo di Solidarietà dei dipendenti della Camera dei Deputati faccio seguito ai contaD con la do7.ssa Deborah Soria, per ringraziarVi sen.tamente, a nome della presidente Marcella Terrusi e di tu7o il gruppo, per il vostro generoso sostegno al proge7o "Libri senza parole” dal mondo a Lampedusa e ritorno" a7raverso il quale s.amo contribuendo alla realizzazione di una biblioteca pubblica nell'isola di Lampedusa.Sul nostro sito, potrete trovare informazioni rela.ve al proge7o. Vi segnaliamo inoltre che, dal 22 al 29 giugno, saremo sull'isola per portare i libri raccol. con il proge7o e organizzare l'alles.mento della biblioteca. L'inizia.va è organizzata nell'ambito della Se9mana del turismo responsabile e dei diri9 umani ci farà piacere tenervi aggiorna. in merito.
Nel ringraziarVi ancora una volta per il vostro prezioso sostegno, l'occasione è gradita per porgere i nostri più cordiali salu. Federica Azzanu7o Segreteria IBBY Italia
Il Gruppo di Solidarietà ha contribuito alla nascita di una biblioteca a Lampedusa
La biblioteca è u.lizzata sia da bambini dell’isola che da bambini stranieri ai quali si insegnano i primi rudimen. della lingua italiana
12
L’ Associazione KIM agisce all’interno della cooperazione internazionale, dove emergono gravi realtà di bisogno che “oggi” chiedono sostegno indispensabile perché sia garan.ta la vita del singolo bambino, senza alcuna dis.nzione e nel riconoscimento dei diriD essenziali universalmente dichiara. e proclama. dalle Nazioni Unite. Questo determina: Operare sempre e quindi nella e per l’emergenza. l’impegno costante, condo7o in modo determinato, con la disponibilità, la forza e la tensione del volontariato, contribuisce sia allo sviluppo di una maggiore coscienza diffusa per la partecipazione concreta ai problemi di chi ha bisogno, che l’inserimento alle inizia.ve is.tuzionali per “Costruire pon. di solidarietà”
IL Gruppo di Solidarietà con l’Associazione KIM ha realizzato un proge7o a favore del bambino Kidane (7 anni proveniente da un villaggio in Congo). Il piccolo doveva essere so7oposto ad un delica.ssimo intervento chirurgico presso l’ospedale “Bambino Gesù” tale operazione non poteva essere eseguita nel suo paese.
Incontro nella casa di Kim con il piccolo Kidane, in braccio a Marcello
La mamma felice per la completa guarigione di suo figlio Kidane ci ha pregato di portare il suo ringraziamento di cuore a tuD i dipenden. della Camera dei Deputa.
13
Grazie MarisaPer la festa del suo pensionamento la collega Marisa Gismondi con un grande gesto di Solidarietà ha deciso di fare
a7raverso il Gruppo di Solidarietà una donazione all’Associazione KIM per un proge7o a favore di
Rayane bambino di 3 anni nato in Marocco, che necessitava di un intervento chirurgico non realizzabile nel suo paese.
Grazie a questa inizia.va Rayane è stato ospitato nella casa accoglienza di Kim onlus e dopo le analisi e gli
accertamen. del caso, si è deciso che dato la gravità e la delicatezza del suo intervento fosse opportuno che il piccolo
venisse operato da due diverse Equipe presso la chirurgia Pad. Pio XII del Bambino Gesù, tu7o è andato per il meglio
adesso Rayane è a casa Kim dove avrà una lunga degenza, noi gli saremo vicini fino alla sua completa guarigione.
Il pres. di Kim onlus ringrazia Marisa per il suo impegno il Gruppo di Solidarietà dona una targa ricordo
Paolo, legge una sua poesia, ed i nomi dei tan. Marisa ringrazia tuD i presen. per la splendida serata colleghi che hanno partecipato all’inizia.va solidale
14
Un nostro collega ci ha portato a conoscenza di un forte arPcolo di denuncia uscito sul Corriere della Sera
Il Gruppo di Solidarietà si è prontamente aDvato e dopo un incontro con la figlia della sig.ra Maria ha fa7o dono di un contributo per alleviare momentaneamente le for. difficoltà economiche
La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), conosciuta anche come “Morbo di Lou Gehrig”,” malaDa di Charcot” o “malaDa dei motoneuroni”, è una malaDa neurodegenera.va progressiva che colpisce le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che perme7ono i movimen. della muscolatura volontaria. La SLA è cara7erizzata dal fa7o che sia il primo che il secondo motoneurone vanno incontro a degenerazione e muoiono. La morte di queste cellule avviene gradualmente nel corso di mesi o anche anni. Ha una cara7eris.ca che la rende par.colarmente dramma.ca : pur bloccando progressivamente tuD i muscoli, non toglie la capacità di pensare e la volontà di rapportarsi agli altri. La mente resta vigile ma prigioniera in un corpo che diventa via via immobile.
L’incidenza della malaDa rispe7o al sesso risulta principalmente omogenea. Anche se vi è una lieve preponderanza nel sesso maschile. In Italia si manifestano in media tre nuovi casi di SLA al giorno e si contano circa sei-‐o7o ammala. ogni 100.000 abitan..
Corriere della Sera > Cronache > Malata di Sla abbandonata: vive con l'ossigeno vicino al gas
LA DENUNCIA: «GRAVE CHE UN CASO DI QUESTA MALATTIA IN FASE AVANZATA NON SIA SEGUITO»
Malata di Sla abbandonata: vive con l'ossigeno vicino al gas La donna vive con quattro famigliari in meno di 50 metri quadrati e non ha alcuna assistenza pubblica
OSTIA (Roma) - Un altro caso di vita ai margini della civiltà: abbandono totale, questo reso noto prima di essere conosciuto attraverso una tragedia ormai compiuta, come successo al bambino capoverdiano a Napoli, morto per le esalazioni di un braciere in una casa senza elettricità, e senza senso. Qui i protagonisti non sono immigrati: tutti italiani, in cinque - una donna gravemente malata di Sla, la figlia, il genero e due ragazzini - in un alloggio popolare di nemmeno 50 metri quadrati e senza la possibilità che la donna malata possa essere spostata perché l'ambiente è angusto, tanto che è su un letto con la bombola d'ossigeno a ridosso dei fornelli a gas della cucina, con tutti i pericoli che ne conseguono. La denuncia dello stato di abbandono e di incuria in cui versa la malata di SLA arriva con una nota dell'associazione '"Viva la Vita Onlus".
«PER GLI AIUTI DOBBIAMO ATTENDERE» - «Abbiamo richiesto un nuovo alloggio e un aiuto dai servizi sociali e la risposta è stata di attendere qualche anno... io sono ai limiti del crollo», dice Alessandra, la figlia di Maria Di Marcantonio, la sessantenne affetta da SLA. A meno di un anno dalla diagnosi, la signora è già immobile nel suo letto con l'ossigeno e nutrita per via artificiale. E' la figlia che gestisce anche l'alimentazione forzata della donna, con l'aiuto di un infermiere che passa da casa per cinque minuti al giorno. Non ha la carrozzina elettrica perché inutile - riferisce ancora l'associazione -, non riuscirebbe comunque a passare nelle altre stanze ed il bagno per lei è totalmente inaccessibile. Riesce ancora a parlare ma il suo eloquio è divenuto incomprensibile e quando anche la parola l'abbandonerà del tutto la sua mente sarà totalmente prigioniera in un corpo immobile. Questo l'accorato appello della figlia Alessandra: «Sono ai limiti delle forze e prossima al crollo psico-fisico. Se non cambierà nulla non so cosa accadrà... oltre alla fisioterapia e ad un accesso al giorno di pochi minuti di un'infermiera non abbiamo nulla. Io oramai sono bloccata in casa ad assistere mia madre, non posso allontanarmi neanche un minuto e le notti sono pressoché in bianco. Viviamo con lo stipendio di mio marito che non ci consente, assolutamente, di permetterci una badante. Una mano me la danno i miei figli ma sono minorenni e non posso far pesare su di loro un'assistenza così gravosa». «L'anno scorso ho richiesto un nuovo alloggio popolare più grande, almeno adeguato alla condizione di mia madre, non ho ancora ricevuto risposte. La buona notizia è che a gennaio del 2009 i servizi sociali del Comune hanno accettato la domanda per l'assistenza, ma mi hanno prospettato attese che possono arrivare fino a 3 anni...». LA DENUNCIA: «UN CASO DI SLA NON DEVE ESSERE ABBANDONATO» - Per Mauro Pichezzi, presidente dell'associazione Viva la Vita Onlus che riunisce familiari e malati di SLA, «è gravissimo che un caso di SLA in fase avanzata non sia seguito da nessun centro ospedaliero qualificato, ma è ancor più drammatico che la signora sia letteralmente abbandonata a sè stessa». A detta dell'avv. Chiara Madia, penalista di Viva la Vita Onlus, «ci sono tutti gli estremi per configurare un reato di omissione di atti d'ufficio nei confronti di chi sarebbe tenuto alla presa in carico della signora, e siamo pronti a procedere per le vie legali». 21 ottobre 2009
Maria Di Marcantonio
15
Cari amici del Gruppo di Solidarietà dei dipendenti della Camera dei Deputati
come potete vedere il proge7o è andato avan. e sta diventando una cosa complessa.Ora il prossimo passo è dotarci di un ecografo per la diagnos.ca per immagini.Se lo avessimo avuto avremmo fa7o prima la diagnosi di Linfoma di Burkit su una nostra piccola orfana HIV posi.va:
Ci potete dare una mano?Grazie Luciano Aragona
Il proge7o al quale avete contribuito sta andando avan. l’edificio del Presidio Sanitario, i cui lavori di costruzione erano inizia. nel Febbraio 2011, è stato inaugurato il 30 giugno 2012, con grande partecipazione di personalità e di popolo, consiste in un ambulatorio medico, uno studio den.s.co, una farmacia e un piccolo laboratorio.
L’aDvità si rivolge prima di tu7o verso i bambini ed il personale del villaggio, ma anche verso la popolazione dei dintorni, con un lavoro di prevenzione mirato ad includere tu7e le norme di igiene u.li a prevenire l’ insorgenza e la diffusione di malaDe.
Il 29 maggio 2013, si è svolto nel nostro villaggio un convegno da me organizzato come responsabile AINA dell’area sanitaria, con i rappresentan. di 18 realtà sanitarie del distre7o: l'obieDvo è non solo quello di migliorare la qualità dell'assistenza, ma, specificamente, quello di creare un network sanitario locale con la possibilità di collegamento con centri di eccellenza in ITALIA
Il Gruppo di Solidarietà ha partecipato all’acquisto dell’ ecografo “Titan” da des.nare all’Associazione AINA per una migliore diagnos.ca, con par.colare a7enzione al Linfoma di Burkit
forma .pica del centro Africa che colpisce prevalentemente i bambini da 5 a 10 anni.
La scuola per i Bimbi del Meriggio
16
Negli ul.mi anni la Caritas ha avuto modo di conoscere situazioni di indigenza gravi anche nelle famiglie cosidde7e “normali”, che non hanno mai esplicitato i loro bisogni sia sociali che sanitari e che spesso provengono da zone periferiche della ci7à e non hanno mai preso contaD con i servizi sociali del proprio territorio. Si tra7a di famiglie che possono contare solo su un reddito, quando questo esiste, che vivono in appartamen. in affi7o o case popolari, spesso senza un contra7o, e altre volte addiri7ura in stabili occupa. in condizioni di promiscuità e carenza igienica, non di rado privi di luce e gas. Di qui il proge7o “Emporio della solidarietà”, ovvero la creazione di un supermercato dove poter reperire gratuitamente generi di prima necessità “a misura di famiglia”, per arginare una situazione che negli ul.mi anni si è trasformata in un’emergenza sociale.
Da anni il Gruppo di Solidarietà dona all’ Emporio della Caritas generi alimentari da
distribuire ai più poveri
Caritas di Roma Piazza San Giovanni in Laterano, 6/a, 00184 Roma – Tel. 06.69886424 E-mail: [email protected]
“Cittadella della Carità - Santa Giacinta” Via Casilina Vecchia, 19 00182 Roma – Tel. 06.88815120 E-mail: [email protected] www.caritasroma.it
Roma, 29 maggio 2013
Prot. N° 150 - 2013/DF – segr.pers.
Gentili Signore, Egregi Signori,
a nome della Caritas di Roma desidero ringraziare per la preziosa donazione di alimenti che
avete desiderato donare a sostegno del nostro Emporio della Solidarietà, il primo supermercato
gratuito sorto in Italia a supporto delle tante famiglie in difficoltà che non riescono economicamente
a raggiungere la fine del mese.
Ogni iniziativa di questo genere rappresenta una battaglia vinta dalla comunità a favore
dell’accoglienza contro il rifiuto dell’altro, e ci fa riscoprire giorno dopo giorno la forza della carità
e del rispetto reciproco che è l’autentico segno tangibile dell’essere cristiani.
Il nostro lavoro e il nostro impegno costante vogliono essere soprattutto un punto di
riferimento per estendere questa consapevolezza all’esterno, tra coloro che, come Voi, imparano a
conoscerci e a condividere un percorso di vita fatto di amore per gli altri.
Con questo sentimento di riconoscenza e con l’augurio di poter continuare a collaborare
insieme nel segno di una solidarietà concreta e fattiva, colgo l’occasione per porgere i miei più
cordiali saluti.
Direttore della Caritas di Roma
(Mons. Enrico Feroci) ---------------------- Gruppo di Solidarietà Dipendenti della Camera dei Deputati Piazza del Parlamento, 24 00186 Roma
17
Ascolto e accoglienza
L’esperienza sul campo della Caritas Diocesana di Roma a favore delle persone senza fissa dimora, è cominciata nel 1984, quando, in occasione di un inverno par.colarmente rigido e di straordinarie nevicate a Roma, gruppi di volontari della Caritas cominciarono a portare generi di conforto, bevande calde e coperte ai senza dimora che trovavano rifugio nelle stazioni ferroviarie e so7o i por.ca.. In quell’occasione si venne a dire7a conoscenza di tu7o un mondo sommerso e vasto, invisibile agli occhi di chi a7raversa la ci7à durante il giorno, fa7o di persone che non possiedono più nulla, neppure la speranza in un domani diverso e migliore.
L’opera a7enta e con.nua di volontari e operatori ha reso sensibile il Comune di Roma ai problemi di ques. suoi ci7adini, e nel 1987 è stato aperto – proprio lì dove l’emarginazione trova un punto di confluenza e dove le contraddizioni sembrano più eviden. – il primo Ostello Comunale per i senza dimora, nei pressi della Stazione Termini.
Fin dall’inizio, nel proge7are il suo intervento, la Caritas si è prefissa l’obieDvo non solo di offrire assistenza alle persone in difficoltà, ma anche di portare avan. un impegno di promozione umana e civile. I Centri di accoglienza e le Mense Sociali sono quindi diventa. anche pun. privilegia. di osservazione sulle povertà di Roma e, a7raverso l’opera sulle strade, si è proceduto ad effe7uare una “mappatura” delle zone e dei luoghi dell’emarginazione più profonda per s.molare una pianificazione degli interven. e delle risposte.
Da allora molta strada è stata fa7a, sono state aperte altre mense e nuove stru7ure di accoglienza. A7raverso le diverse stru7ure che compongono l’Area Ascolto – Accoglienza, quella appunto che si occupa di queste problema.che, si vuole accompagnare l’Ospite in un percorso ideale che dalla strada li por. piano piano all’inserimento sociale, ciascuno secondo le proprie possibilità, spezzando logiche assistenzialiste che spesso, purtroppo, anziché liberare dall’emarginazione, la rendono ancora più invischiante.A tu7’oggi prosegue il lavoro sulla strada a7raverso il Servizio NoXurno IPnerante che, grazie all’esclusiva opera di volontari, con.nua a frequentare i luoghi soli. della povertà portando panini e bevande calde, ma sopra7u7o vuole essere un’occasione di conta7o e di possibile rapporto.
Il Gruppo di Solidarietà collabora con la Caritas in molte inizia.ve, in par.colare siamo in stre7a collaborazione con ” l’Emporio della Solidarietà” di via Casilina e con il “Centro Accoglienza” ostello e mensa di via Marsala.
18
ASSOCIAZIONE ALVEARE
Le aOvità dell’ Associazione
Le aDvità occupazionali sono finalizzate al recupero delle potenzialità residue e per quando è possibile all'acquisizione di nuove abilità manuali ed espressive a7e a formare e preparare il paziente ad un futuro inserimento lavora.vo.
Gli ospiP vengono occupaP nelle seguenP aOvità:
1) Laboratorio di oggeDs.ca -‐ Produzione di oggeD in ceramica e pasta di sale Costruzione, raccolta e restauro di oggeD.
2) Giardinaggio e cura del verde, manutenzione del parco:Il parco intorno al Castello ricco di piante ed essenze di pregio, so7o tutela ambientale, necessita di lavori di manutenzione che vengono svol. so7o la guida di persone: Le aDvità consistono nella cura delle siepi e dei pra., staccionate e recinzioni, nella manutenzionedei vio7oli e ripris.no delle opere di drenaggio delle acque piovane, occupa. nella ges.one e nella cura delle aiuole del giardino e del parco adiacente il castello.
3) Or.colturaLa superficie col.vabile è circa un e7aro; di cui una parte adibita a serra ed un'altra ad orto. Direcente è stato impiantato un piccolo fru7eto misto con alberi di melo, pero, pesco ecc. che di annoin anno verrà arricchito di nuove piante. Sono state alles.te, inoltre delle serre per coprire ilfabbisogno alimentare anche durante l’inverno.
4) Laboratorio di sartoriaAlles.to di recente è seguito da due operatrici e si occupa, in par.colare, del confezionamento diabi. da sposa e da cerimonia.
Nel corso della serata di beneficenza svoltasi al Circolo Montecitorio il Gruppo di Solidarietà stabilisce di devolvere i fondi
raccol. nella prossima lo7eria a favore di “Alveare Onlus “
19
20
A Nairobi sono oltre centomila i bambini e gli adolescen. che sono condanna. a vivere dormendo all’aperto e nutrendosi di rifiu.. Una vita fa7a di emarginazione, colla da sniffare, violenza, pros.tuzione, solitudine, fame e malaDe.Per aiutare i ragazzi di strada cambiare vita e a reinserirsi nella società, nel 2000 AMREF avviato il Programma Children in Need, nel sobborgo di DagoreD, una vasta area nella periferia sud di Nairobi. Il proge7o interessa dire7amente o indire7amente migliaia di giovani. Le aDvità vanno dall’assistenza medica e alimentare per i ragazzi che spesso arrivano al centro di AMREF malnutri., ammala. e inton.. dalla droga, all’istruzione di base per introdurli alla scuola; dallo sviluppo di piccole aDvità economiche sostenibili, all’assistenza legale; dal counselling individuale a quello familiare, nella prospeDva di ricongiungere i ragazzi, quando è possibile, con le famiglie d’origine.
Il Children Village
Dopo anni di esperienza in questo campo AMREF ha deciso di aprire anche una “fase 2” del proge7o: la costruzione di un vero e proprio “villaggio dei ragazzi”. Uno spazio che raccolga diverse stru7ure dedicate ai ragazzi e che nel futuro sarà interamente ges.to dalla comunità locale: un villaggio accogliente, che agirà da punto di riferimento per tuD coloro che lavorano con i ragazzi, e che diventerà un modello replicabile anche in altre aree.Il Children Village sarà composto da diverse stru7ure, tra le quali:un centro di riabilitazione, che includerà 4 aule per i corsi di reinserimento scolas.co, una clinica, una sala mul.uso da 120 pos., una cucina che darà da mangiare ogni giorno a 480 ragazzi, uno spazio per la le7ura e uno per le aDvità spor.ve;un laboratorio ar.s.co che includerà uno studio di registrazione, un centro audiovisivo, aule per le lezioni di musica, un anfiteatro e spazi per le aDvità teatrali;uno spazio per la risocializzazione dove bambini e adul. si potranno incontrare e realizzare insieme aDvità ar.gianali.
Da sempre collaboriamo con questa meritoria
Associazione, al punto tale che il Gruppo di Solidarietà dei dipendenti della Camera dei Deputati è stato inserito fra gli “Amici” più cari nel libro dell’ “AMREF”
21
Carissimi Amici del Gruppo di Solidarietà dei dipendenti della Camera dei Deputati,
la vostra costante e affe7uosa a7enzione nei confron. de La Caramella Buona Onlus vi rende speciali sostenitori dell’Associazione e della nobile causa a favore della tutela dei bambini.
In ques. giorni, desidero condividere con tuD voi un altro importante obieDvo raggiunto dalla Onlus: la condanna, al Tribunale di Roma, di un pericoloso pedofilo a 9 anni e 4 mesi di carcere.
Con questo recente risultato, La Caramella Buona ha superato i CENTO ANNI totali di condanne nei procedimen. segui. dire7amente nelle aule dei Tribunali italiani, a fianco delle piccole viDme e delle famiglie.
Con.nua, inoltre, l’impegno con le Case Buone: finora, anche grazie al vostro prezioso aiuto, siamo riusci. a dare ospitalità a ventuno fra donne e bambini in situazione di emergenza.
Un abbraccio, quindi, rinnovando l’invito a visitare le nostre sedi in Italia.
Roberto Mirabile
Presidente
Il Gruppo di Solidarietà ha organizzato uno spe7acolo teatrale al fine di raccogliere fondi da donare all’ Associazione “La Caramella Buona”
22
L’Associazione “a roma insieme” consegna le uova di pasqua donate dal Gruppo di Solidarietà ai bambini reclusi con le mamme presso il carcere circondariale di Rebibbia, in a7esa di una nuova legge.
NESSUN BAMBINO VARCHI PIU’ LA SOGLIA DI UN CARCERE
Il Gruppo di Solidarietà ospita al Circolo Montecitorio i bambini del carcere di Rebibbia
23
Carissimo Gruppo di Solidarietà dei dipendenti della Camera dei Deputati
Spero abbiate ricevuto il mio messaggio con gli auguri per il Natale a voi ed a tuD i vostri splendidi colleghi della Camera dei Deputa..
Ho sen.to che ora e' stata aperta la campagna ele7orale, non so se questo compor. per i membri del gruppo di Solidarietà extra lavoro o meno.
Comunque vi invio i salu. dalla famiglia di Anna Doki e anche una richiesta di possibile aiuto.
Emmanuele e' sempre dipendente dalle sue medicine per controllare l'epilessia, le ricevevamo prima dall'Italia, ma ora data la situazione economica che ha tagliato i sussidi anche alla 'Unita' di Crisi', la via ci e' stata chiusa del tu7o.
Comperarle qui costano molto, se non mol.ssimo per la tasca della povera gente, Anna fa di tu7o per aiutare Emmanuele.
Carissimi me7o la richiesta nelle vostre mani, sapendo che il Buon Dio vi ha dato un cuore grande.
Vi auguro buon lavoro e un saluto di cuore a tuD voi ed ai vostri generosi colleghi della Camera dei Deputa.
Ciao! p. Giovanni Ferracin -‐ Khartoum / Sudan
Da anni il Gruppo di Solidarietà è al fianco della famiglia di Anna Doki ed
anche in questa occasione ci siamo impegnaP ad inviare aiuP per il piccolo Emmanuele ed un caro saluto a padre Giovanni Ferracin
Il Sudan è il Paese più grande dell’Africa, si estende su 2.505.813 Kmq, ha una popolazione pari a 38 milioni 560.000 abitan. ed è una Repubblica presidenziale. A par.re dall’indipendenza dalla Gran Bretagna avvenuta nel 1956, in Sudan si sono succedu. mol. regimi militari che hanno favorito l’insediamento di governi islamici in un contesto cara7erizzato dalla convivenza di numerosi gruppi etnici, linguis.ci e religiosi. Il territorio sudanese è a7raversato dalle acque del Nilo Bianco e del Nilo Azzurro, bacini fluviali di grande importanza per lo sviluppo economico e agricolo del Paese; i corsi d’acqua tagliano il Sudan del Sud e dell’Est per ricongiungersi nella capitale Karthoum e irrorare tu7o il Nord, fino a raggiungere l’Egi7o. Nel 1978 sono sta. scoper. ricchi giacimen. petroliferi concentra. nelle aree meridionali dai quali, quo.dianamente, si estrae circa 1 milione di barili di greggio.
Malgrado il valore delle risorse del Sudan, il Sud del Paese versa da oltre 40 anni in una condizione di povertà estrema e confli7o civile riconducibile a contese di natura economica per lo sfru7amento delle risorse, ma anche a divisioni religiose, etniche e sociali, che hanno devastato il territorio comprome7endone, seriamente, lo sviluppo presente e futuro. Ancora oggi la fra7ura socio-‐poli.ca del Sudan è triplice poiché riguarda i territori del sud, quelli dell’ovest (la regione del Darfur) e i confliD nelle aree orientali.
Il confli7o più lungo e sanguinoso tra il sud, africano, cris.ano, animista, ed il governo di Khartoum, arabo è con.nuato per oltre 20 anni dal 1983 al 2005, conclusosi con un referendum che si è tenuto nel gennaio 2011, il Sud Sudan si separò il 9 luglio 2011 con il consenso del Sudan.
Come risultato di una delle più lunghe guerre civili in Africa, la popolazione sudanese, e specialmente la popolazione sud sudanese, può essere considerata tra le più povere del mondo.
24
Andare in pensione simboleggia la fine di un percorso lavora.vo, e lasciare improvvisamente le
abitudini di tu7a una vita alcune volte crea ansia e smarrimento, noi del Gruppo di Solidarietà proponiamo di togliere la parola fine e di cambiarla con parola inizio .
Sergio ha subito aderito al nostro invito ed ha cominciato con entusiasmo ha collaborare con il
Gruppo di Solidarietà partecipando sempre più aDvamente alle nostre inizia.ve
fino a diventarne un elemento indispensabile per il nostro Gruppo, ringraziamo Sergio per il suo impegno, sperando che mol. colleghi possano seguire il suo esempio.
Sergio Francesconi ha inoltre voluto organizzare la festa del suo pensionamento al solo scopo
di raccogliere dei fondi da donare all’ Organizzazione “Bambini del Deserto” per un importante proge7o umanitario da realizzare in uno dei paesi più poveri del mondo il Burkina Faso
L’adesione a questa inizia.va è stata talmente alta che ci ha permesso di collaborare con altre associazioni per nuove inizia.ve di solidarietà.
Sergio con il Gruppo di Solidarietà ed i rappresentan. di alcune
organizzazioni umanitarie
25
BORSE DI STUDIO“La Solidarietà ha un volto: il LORO”
Ogni anno, il Gruppo di Solidarietà dona delle borse di studio a ragazzi, dalle grandi capacità ar.s.che ma con enormi carenze economiche che gli avrebbero negato la possibilità di realizzare il sogno della loro vita.
Su indicazione dei maestri della scuola “Campus delle Ar.” ed a7raverso un i.nerario didaDco incentrato sul valore individuale ar.s.co ma sopra7u7o nell’ambito della solidarietà in cui maturano nel ragazzo emozioni e riflessioni dove ciascun alunno è invitato ad esprimere le proprie considerazioni ed esperienze.
Una borsa di studio per far felice chi la dona e chi la riceve
Carla e Paolo del Gruppo di Solidarietà consegnano ai ragazzi le borse di studio
I ragazzi felici di poter con.nuare il loro cammino……..
26
Il Treno è una società coopera.va sociale ONLUS nata nel se7embre 2005 dall’esperienza di un gruppo di persone sorde e uden. impegnate nel campo educa.vo e ludico a7raverso l’uso della Lingua dei Segni Italiana e l’Italiano, il gruppo si è consolidato organizzando aDvità per bambini, ragazzi, sordi e uden..Gli obieDvi fondamentali dell’Associazione sono la tutela del diri7o al gioco e del diri7o alla propria lingua, previs. nella Carta dei DiriD del Fanciullo. A tal fine la coopera.va intende anche promuovere la formazione di giovani, che operino nel campo ludico-‐educa.vo.
Il “Treno” viaggia su due binari, la LIS e l’Italiano, per trasformarli in gioco, espressione ed educazione. In par.colare il gioco è una delle aDvità fondamentali per la crescita dell’uomo, esso è fine a se stesso e indipendente dal suo risultato: si gioca per il piacere di farlo e non ci sono altri mo.vi oltre a questo. Tu7avia proprio il gioco rappresenta uno strumento efficace per imparare e conoscere.L’ intento, quindi, è di offrire più spazi e momen. ludici ai bambini per s.molare la crea.vità, riscoprire il piacere di apprendere giocando e favorire la socializzazione.
ATTRAVERSO:
Ludoteca Laboratori per le scuole
Ludobus Centri ricrea.vi es.vi
Produzione di materiale ludico e didaDco Animazione per even. e feste
Il Gruppo di Solidarietà ha collaborato per la realizzazione di libricini da distribuire nelle scuole per facilitare a7raverso il gioco l’insegnamento della lingua dei segni per
creare occasioni di incontro tra bambini sordi e uden.
27
La Race for the Cure, evento simbolo della Susan G. Komen Italia, è una mini-‐maratona di raccolta fondi, della lunghezza di 5 km (con passeggiata di 2km) che si propone di esprimere solidarietà alle donne che si confrontano con il tumore del seno e di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione. È una manifestazione unica e aperta a tuD, che ha la capacità di coniugare al meglio sport, diver.mento, emozioni ed impegno sociale. Cara7eris.ca principale dell’evento è la presenza delle “Donne in Rosa”, donne che hanno affrontato personalmente il tumore del seno e che, per dimostrare l’a7eggiamento posi.vo con cui si confrontano con la malaDa, scelgono di rendersi intenzionalmente visibili indossando una maglie7a ed un cappellino rosa.
Nel 2013 la Race for the Cure ha festeggiato la qua7ordicesima edizione di Roma, con una grande partecipazione di pubblico Con i fondi raccol. a7raverso la Race for the Cure, la Komen Italia, dal 2000 ad oggi ha raccolto e già distribuito mol. fondi per la realizzazione di progeD propri e di altre associazioni nella lo7a ai tumori del seno. Tra ques., corsi di aggiornamento per operatori sanitari; programmi di educazione alla prevenzione per donne sane e studen.; servizi clinici per il recupero del benessere psico-‐fisico delle donne operate ed acquisto di apparecchiature di diagnosi e cura delle neoplasie del seno.
Il Gruppo di Solidarietà ha partecipato alla vendita di un gran numero di biglieD per un contributo di Solidarietà alla lo7a dei tumori al seno, Carla ha guidato gli “Atle.” della Camera dei Deputa.
C L U B S E Q U O I A
28
ContattiPresidente Massimo Bernabei [email protected] Presidente Marcello Matini [email protected] Carla Donadio [email protected] Paolo Falciatori [email protected]
SegreteriaPalazzo Valdina tel. 06.6760.4043 (orario Martedì, Mercoledì 10-14)
www.solidarietacamera.org
Siamo presenti sull’elenco telefonico interno della Camera dei Deputati sotto la voce: NUMERI UTILI
Il Gruppo di Solidarietà dei Dipendenti della Camera dei Deputati ringrazia il collega Massimo Asquini per la realizzazione di questo dossier
Dipendenti della Camera dei DeputatiPer chi volesse essere aggiornato sulle nostre iniziative, può
inviare una email a:
o iscriversi alla newsletter utilizzando il QR-Code