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Sabato 11 marzo, si è svol- to, al Santuario di Crea, il “Ritiro dei Catechisti”. Ha avuto inizio alle 9.30 e visto che io e la mia famiglia siamo arrivati per primi, don Paolo Lungo (parroco della Torret- ta) ha dato a me e a mio a- tello Alberto, l’incarico di se- gretari della giornata. Abbia- mo accolto tui coloro che ar- rivavano, chiedendo loro di quale parrocchia fossero, di- stribuendo i fogli con le Lodi del Maino, invitandoli ad entrare in chiesa. Piacevole è stato l’arrivo del nostro vescovo Padre Fran- cesco, che, appena ci ha visti ci ha riconosciuti salutando- ci con “Ecco quelli di Isola”, complimentandosi del fao che era presente tua la fami- glia in rappresentanza di Iso- la tua. Siamo poi entrati con lui in chiesa, pregato le Lodi e poi trasferiti in una salea ri- servata agli astigiani. Don Paolo, relatore, orga- nizzatore della giornata e re- sponsabile dei catechisti asti- giani, ci ha dato diversi pun- ti su cui rifleere, discutere e scambiare tra di noi le infor- mazioni. Alle 11.30 siamo tornati in chiesa ed è iniziata la S. Messa celebrata dal ve- scovo con i sacerdoti presen- ti al ritiro, naturalmente, vi- sto che io e mio atello sia- mo tu’ora chierichei (io 20 anni e mio atello 17), don Paolo ci ha chiesto di “servire” la messa e noi felicissimi ab- biamo acceato, non trovan- do vestiti della nostra misu- ra... ci hanno dato due cami- ci da sacerdote... (restituiti su- bito dopo)... Al termine siamo andati tui a pranzo, alcuni al risto- rante e gli altri, visto che era una bella e calda giornata, fuori, anche se avevamo a di- sposizione un salone con tavo- li e panche. Alle 14.30 è ripre- so il ritiro e abbiamo dato te- stimonianza delle nostre espe- rienze di Catechisti. Al termine abbiamo ricevu- to per la terza volta nell’arco della giornata (cioè al termi- ne delle Lodi e della Messa), la Benedizione di Padre Fran- cesco. Ora siamo carichi - ricchi di esperienze altrui da mee- re in pratica - pluri benedet- ti dal vescovo e pronti a dare il meglio di noi ai Bambini e ai Ragazzi. Ci rivedremo il prossimo anno, forse di nuo- vo al Santuario di Crea, che è bellissimo. > Andrea Fassio 16 __________________________________________ INFORMAZIONE RELIGIOSA ________________ 17 marzo 2017 | Gazzetta d’Asti Venerdì 17 alle 21 a Mombercelli nella chiesa della piana, nel contesto della visita pastorale nella vicaria Val Tiglione con don Dino Barberis delegato vescovile per l’ambito della testi- monianza cristiana, incontra le realtà laicali. Sabato 18 in mattinata a Torino partecipa all’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico regionale pie- montese; alle 17.30 a Montegrosso nella chiesa parrocchiale N.S. di Lourdes nel contesto della visita pastorale nella vicaria Val Tiglione presiede la concelebrazione per il conferimento del ministero del lettorato agli aspiranti diaconi Giuseppe Argenta, Giovanni Bianco, Giancarlo Cecconato. Domenica 19 alle 10 nella chiesa di S. Martino (Asti) presie- de la processione fino al santuario di S. Giuseppe dove alle 10.30 celebra l’euca- ristia; alle 15 in seminario nell’ex refettorio incontra i ministri straordinari del- la comunione. Lunedì 20 alle 17.30 nella cappella delle suore Ancelle di S. Giuseppe celebra l’eu- caristia per la solennità di S. Giuseppe. Martedì 21 alle 9.15 in vescovado presiede la riunione del consiglio presbiterale; alle 21 nell’oratorio di Villafranca nel contesto della visita pastorale alla vicaria Val Triversa, con don Antonio Delmastro delegato vescovile per l’evangelizzazione e la catechesi incontra i collaboratori delle parrocchie. Mercoledì 22 alle 18 nella sala consiliare incontra gli Ambasciatori dello sport. Giovedì 23 alle 11 al polo universitario partecipa al corso “SOS”; alle 15 all’Archi- vio di Stato partecipa alla conferenza “Novità sulla ricerca della famiglia Bergo- glio” relatori Orsola Appendino e Giancarlo Libert; alle 17 nella sala Pastrone par- tecipa alla commemorazione del prof. Paolo De Benedetti, Sabato 25 in mattinata a Vercelli nella cattedrale partecipa alla concelebrazio- ne per l’ordinazione episcopale di mons. Cristiano Bodo nuovo vescovo di Saluzzo; alle 17 nella casa “Famiglia e Vita” incontra i focolarini; alle 18 al Foyer delle fa- miglia incontra i giovani che partecipano alla Giornata della Gioventù diocesana; alle 21 in cattedrale presiede al Veglia diocesana vocazionale. Domenica 26 alle 11.15 nella parrocchia N.S. di Lourdes (Asti) celebra l’eucaristia per il conferimento del ministero del lettorato agli aspiranti diaconi Alessandro Mastinu e Roberto Rogolino; alle 15 nella parrocchia di S. Caterina incontra la Le- gio Mariae; alle 17 nella parrocchia di Montegrosso d’Asti amministra la Cresima. Il vescovo dà udienza venerdì 17, mercoledì 22 e venerdì 24 dalle 9 alle 12. Incontri pastorali del vescovo LETTURE: Es 17,3-7; Sal 94; Rm 5,1-2,5-8; Gv 4,5-42 Chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno La terza, la quarta e la quinta domenica di Quaresima dell’anno A, riprendono pari pari il cammino del catecumenato antico (IV-VI sec.) che prevedeva in queste dome- niche gli scrutini in vista dell’ormai prossi- ma celebrazione dei sacramenti dell’Inizia- zione cristiana nella notte di Pasqua e pre- sentava tre brani di Giovanni che ben si prestano alla catechesi pre-battesimale: la Samaritana, il Cieco nato, la risurrezione di Lazzaro. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». Gesù rivolgen- dosi alla Samaritana rompe tre tabù in una volta sola. In primo luogo perché era una donna: a quei tempi un uomo e una don- na che non fossero padre e figlia, o fratello e sorella o marito e moglie non potevano par- larsi in pubblico; in secondo luogo era una Samaritana, quindi una donna eretica, qua- si una pagana e un buon ebreo non avrebbe mai condiviso neanche il secchio con un sa- maritano. In terzo luogo veniamo a sapere che era al sesto marito, quindi non certo la donna ideale con cui farsi trovare a parlare. Gesù ha sete fisicamente e incontra una donna che aveva sete spiritualmente, cer- cava di trovare un senso a quella vita sen- timentalmente travagliata. Il dialogo nasce faticosamente ma poi si concretizza nell’at- teggiamento di reciproca apertura: Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». e fino alla scoperta dell’identità di Gesù: Gli rispose la donna: «So che deve ve- nire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». La Samaritana ha conosciuto Gesù, aprendosi alla sua Paro- la ha imparato ad apprezzarlo e anche a co- noscerlo al punto che scopre che egli non è niente meno del messia tanto atteso. A que- sto punto la donna si sente in vena di spar- gere la voce, vale a dire: l’incontro con Gesù la trasforma e la spinge a farsi missionaria: La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fat- to. Che sia lui il Cristo?». E la sua missione ha successo: Molti Samaritani di quella cit- tà credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giun- sero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Anche gli al- tri Samaritani che hanno conosciuto Gesù tramite lei fanno ora l’esperienza persona- le: Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi di- scorsi che noi crediamo, ma perché noi stes- si abbiamo udito e sappiamo che questi è ve- ramente il salvatore del mondo». La Samari- tana sperimenta sulla sua pelle che se si di- venta discepoli di Gesù non si può che esse- re anche suoi apostoli, ossia persone deside- rose di condividere con altri l’esperienza ap- pena compiuta. Il pozzo di Sicar e l’acqua che contie- ne ci parlano indirettamente del Battesimo (come se Gesù e la Samaritana si trovasse- ro presso un fonte battesimale). L’acqua viva che Gesù può donare alla donna è il dono della fede; il dono ricevuto spinge la donna a condividerlo con altri e anche grazie a lei altri potranno avvicinarsi a Gesù e ricevere lo stesso dono. La ricerca della donna di Sa- maria ha avuto buon esito e ci spinge a rin- graziare il Signore per il dono del Battesimo e a chiederci se anche noi ci diamo da fare per condividerlo. > Don Roberto Zappino DOMENICA 19 MARZO - III DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO A MEDITANDO LA PAROLA Riflessione, preghiera e amicizia Sabato 25 con la Giornata della Gioventù Verso la veglia vocazionale diocesana in Cattedrale Sabato 25 marzo la caedrale ospiterà la ve- glia vocazionale diocesana, intitolata “Invocare per comprendere”, presieduta dal vescovo mons. Francesco Ravinale. A partire dalle 18, prima del momento di veglia aperta a tua la comunità, la pastorale giovanile ha organizzato negli spazi del Foyer delle famiglie un incontro di accompagnamento alla Pasqua, aperto ai giovani di tue le parrocchie, con testi- monianze vocazionali utili a rifleere sul senso della nostra vita e sui motivi per cui la si spende. L’incontro, sostitutivo della tradizionale Giornata della gioventù diocesana, terminerà con la cena a cui con i giovani parteciperà anche il vescovo. Alle 21 inizierà la veglia vocazionale vera e pro- pria, rivolta a tua la comunità astigiana, che ver- terà sul tema dell’aprirsi al servizio dell’altro, ana- lizzato araverso l’Annunciazione a Maria, vi- sta come persona, come donna e come icona dell’ascolto nel brano di San Luca. In un secondo momento i partecipanti saranno divisi in 11 gruppi di lavoro per rifleere, dialoga- re e ascoltare le testimonianze di chi ha compiu- to una scelta vocazionale: 8 sposi che hanno in- trapreso il cammino del diaconato, il giovane Si- moneto Simoni che segue una percorso di ricerca vocazionale presso gli Oblati di Maria Immacola- ta di Roma, il seminarista Francesco Secco, e il ve- scovo stesso. La veglia terminerà entro le 23 con una preghie- ra comunitaria e la consegna di un dono al vesco- vo da parte di tua la diocesi in occasione dei suoi 17 anni di ordinazione episcopale. > Elena Fassio E’ convocato il Consiglio Presbiterale Diocesano per martedì 21 marzo, alle ore 9.15, nel Salone dei Vescovi del vescovado di Asti. All’ordine del giorno: preghiera dell’Ora Media, presentazione delle con- siderazioni circa la proposta di riorganiz- zazione discussa a livello di zone/vicaria e interventi dei consiglieri in merito. CONSIGLIO PRESBITERALE > Elena Fassio CONSIGLIO PRESBITERALE Imparare ad accogliere l’altro come un dono, specie se l’altro vive in po- vertà e nel bisogno. E’ l’invito scelto dalla Caritas per la Quaresima, un in- vito nato dalla leura del messaggio di papa Francesco dal titolo “La pa- rola è un dono. L’altro è un dono”. In questo tempo, nel quale è forte l’in- vito a cambiare in meglio per esse- re più liberi di amare il prossimo, la Caritas ripropone a tua la Diocesi il servizio agli ultimi con l’intenzio- ne di coinvolgere sempre di più le co- munità, le famiglie e i singoli. In que- sto senso la Quaresima è il momen- to oimale per dilatare la dimensio- ne della carità. Per questo è stato or- ganizzato un percorso formativo ad hoc: si traa di cinque lezioni dedi- cate sia a chi già opera come volonta- rio nella Caritas sia a chi è interessato ad avvicinarsi ai più poveri. Sabato 4 marzo ritiro nella comu- nità monastica di Bose destinato solo ai chi già collabora con la Caritas. Ve- nerdì 10 marzo nel salone del semi- nario di Asti Pierluigi Dovis, diret- tore della Caritas di Torino ha tenu- to una relazione dal tema “La Caritas e i poveri”. Stasera, venerdì 17 marzo, alle 20.30, toccherà allo psicoterapeuta Augusto Raffaello Monge che parlerà de “La relazione d’aiuto con i più pove- ri”. Il 24 marzo, alle 20.30 l’assistente sociale Mariarosa Li Causi traerà il tema “Dall’ascolto dei poveri alla defi- nizione di un percorso di accompagna- mento individuale”. Il ciclo di lezioni si concluderà il 31 marzo, alle 20.30, con l’interven- to di don Fabio Marongiu, parroco di Santa Caterina e volontario del cen- tro diurno “Il Samaritano” che parle- rà de “L’altro, con le sue tante agilità, è un dono”. Il ritiro annuale dei catechisti con il vescovo al Santuario di Crea Il percorso formativo della Caritas Relazione d’aiuto con i più poveri

Sabato 25 con la Giornata della Gioventù Il percorso formativo … · 2017. 3. 17. · venta discepoli di Gesù non si può che esse-re anche suoi apostoli, ossia persone deside-rose

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Page 1: Sabato 25 con la Giornata della Gioventù Il percorso formativo … · 2017. 3. 17. · venta discepoli di Gesù non si può che esse-re anche suoi apostoli, ossia persone deside-rose

Sabato 11 marzo, si è svol-to, al Santuario di Crea, il “Ritiro dei Catechisti”. Ha avuto inizio alle 9.30 e visto che io e la mia famiglia siamo arrivati per primi, don Paolo Lungo (parroco della Torret-ta) ha dato a me e a mio fr a-tello Alberto, l’incarico di se-gretari della giornata. Abbia-mo accolto tutt i coloro che ar-rivavano, chiedendo loro di quale parrocchia fossero, di-stribuendo i fogli con le Lodi del Matt ino, invitandoli ad entrare in chiesa.

Piacevole è stato l’arrivo del nostro vescovo Padre Fran-cesco, che, appena ci ha visti ci ha riconosciuti salutando-ci con “Ecco quelli di Isola”, complimentandosi del fatt o che era presente tutt a la fami-glia in rappresentanza di Iso-la tutt a. Siamo poi entrati con

lui in chiesa, pregato le Lodi e poi trasferiti in una salett a ri-servata agli astigiani.

Don Paolo, relatore, orga-nizzatore della giornata e re-sponsabile dei catechisti asti-giani, ci ha dato diversi pun-ti su cui rifl ett ere, discutere e scambiare tra di noi le infor-mazioni. Alle 11.30 siamo tornati in chiesa ed è iniziata la S. Messa celebrata dal ve-scovo con i sacerdoti presen-ti al ritiro, naturalmente, vi-sto che io e mio fr atello sia-mo tutt ’ora chierichett i (io 20 anni e mio fr atello 17), don Paolo ci ha chiesto di “servire” la messa e noi felicissimi ab-biamo accett ato, non trovan-do vestiti della nostra misu-ra... ci hanno dato due cami-ci da sacerdote... (restituiti su-bito dopo)...

Al termine siamo andati

tutt i a pranzo, alcuni al risto-rante e gli altri, visto che era una bella e calda giornata, fuori, anche se avevamo a di-sposizione un salone con tavo-li e panche. Alle 14.30 è ripre-so il ritiro e abbiamo dato te-stimonianza delle nostre espe-rienze di Catechisti.

Al termine abbiamo ricevu-to per la terza volta nell’arco della giornata (cioè al termi-ne delle Lodi e della Messa), la Benedizione di Padre Fran-cesco.

Ora siamo carichi - ricchi di esperienze altrui da mett e-re in pratica - pluri benedet-ti dal vescovo e pronti a dare il meglio di noi ai Bambini e ai Ragazzi. Ci rivedremo il prossimo anno, forse di nuo-vo al Santuario di Crea, che è bellissimo.

> Andrea Fassio

16 __________________________________________ INFORMAZIONE RELIGIOSA ________________ 17 marzo 2017 | Gazzetta d’Asti

Venerdì 17 alle 21 a Mombercelli nella chiesa della piana, nel •

contesto della visita pastorale nella vicaria Val Tiglione con

don Dino Barberis delegato vescovile per l’ambito della testi-

monianza cristiana, incontra le realtà laicali.

Sabato 18 in mattinata a Torino partecipa all’inaugurazione •

dell’anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico regionale pie-

montese; alle 17.30 a Montegrosso nella chiesa parrocchiale

N.S. di Lourdes nel contesto della visita pastorale nella vicaria

Val Tiglione presiede la concelebrazione per il conferimento del

ministero del lettorato agli aspiranti diaconi Giuseppe Argenta,

Giovanni Bianco, Giancarlo Cecconato.

Domenica 19 alle 10 nella chiesa di S. Martino (Asti) presie-•

de la processione fi no al santuario di S. Giuseppe dove alle 10.30 celebra l’euca-

ristia; alle 15 in seminario nell’ex refettorio incontra i ministri straordinari del-

la comunione.

Lunedì 20 alle 17.30 nella cappella delle suore Ancelle di S. Giuseppe celebra l’eu-•

caristia per la solennità di S. Giuseppe.

Martedì 21 alle 9.15 in vescovado presiede la riunione del consiglio presbiterale; •

alle 21 nell’oratorio di Villafranca nel contesto della visita pastorale alla vicaria Val

Triversa, con don Antonio Delmastro delegato vescovile per l’evangelizzazione e la

catechesi incontra i collaboratori delle parrocchie.

Mercoledì 22 alle 18 nella sala consiliare incontra gli Ambasciatori dello sport.•

Giovedì 23 alle 11 al polo universitario partecipa al corso “SOS”; alle 15 all’Archi-•

vio di Stato partecipa alla conferenza “Novità sulla ricerca della famiglia Bergo-

glio” relatori Orsola Appendino e Giancarlo Libert; alle 17 nella sala Pastrone par-

tecipa alla commemorazione del prof. Paolo De Benedetti,

Sabato 25 in mattinata a Vercelli nella cattedrale partecipa alla concelebrazio-•

ne per l’ordinazione episcopale di mons. Cristiano Bodo nuovo vescovo di Saluzzo;

alle 17 nella casa “Famiglia e Vita” incontra i focolarini; alle 18 al Foyer delle fa-

miglia incontra i giovani che partecipano alla Giornata della Gioventù diocesana;

alle 21 in cattedrale presiede al Veglia diocesana vocazionale.

Domenica 26 alle 11.15 nella parrocchia N.S. di Lourdes (Asti) celebra l’eucaristia •

per il conferimento del ministero del lettorato agli aspiranti diaconi Alessandro

Mastinu e Roberto Rogolino; alle 15 nella parrocchia di S. Caterina incontra la Le-

gio Mariae; alle 17 nella parrocchia di Montegrosso d’Asti amministra la Cresima.

Il vescovo dà udienza venerdì 17, mercoledì 22 e venerdì 24 dalle 9 alle 12.

Incontri pastoralidel vescovo LETTURE: Es 17,3-7; Sal 94; Rm 5,1-2,5-8; Gv 4,5-42

Chi berrà dell’acqua che io gli darò,non avrà più sete in eterno

La terza, la quarta e la quinta domenica di Quaresima dell’anno A, riprendono pari pari il cammino del catecumenato antico (IV-VI sec.) che prevedeva in queste dome-niche gli scrutini in vista dell’ormai prossi-ma celebrazione dei sacramenti dell’Inizia-zione cristiana nella notte di Pasqua e pre-sentava tre brani di Giovanni che ben si prestano alla catechesi pre-battesimale: la Samaritana, il Cieco nato, la risurrezione di Lazzaro. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». Gesù rivolgen-dosi alla Samaritana rompe tre tabù in una volta sola. In primo luogo perché era una donna: a quei tempi un uomo e una don-na che non fossero padre e fi glia, o fratello e sorella o marito e moglie non potevano par-larsi in pubblico; in secondo luogo era una Samaritana, quindi una donna eretica, qua-si una pagana e un buon ebreo non avrebbe mai condiviso neanche il secchio con un sa-maritano. In terzo luogo veniamo a sapere che era al sesto marito, quindi non certo la donna ideale con cui farsi trovare a parlare.

Gesù ha sete fi sicamente e incontra una donna che aveva sete spiritualmente, cer-cava di trovare un senso a quella vita sen-timentalmente travagliata. Il dialogo nasce faticosamente ma poi si concretizza nell’at-teggiamento di reciproca apertura: Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». e fi no alla scoperta dell’identità di Gesù: Gli rispose la donna: «So che deve ve-nire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». La Samaritana ha conosciuto Gesù, aprendosi alla sua Paro-

la ha imparato ad apprezzarlo e anche a co-noscerlo al punto che scopre che egli non è niente meno del messia tanto atteso. A que-sto punto la donna si sente in vena di spar-gere la voce, vale a dire: l’incontro con Gesù la trasforma e la spinge a farsi missionaria: La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fat-to. Che sia lui il Cristo?». E la sua missione ha successo: Molti Samaritani di quella cit-tà credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giun-sero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Anche gli al-tri Samaritani che hanno conosciuto Gesù tramite lei fanno ora l’esperienza persona-le: Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi di-scorsi che noi crediamo, ma perché noi stes-si abbiamo udito e sappiamo che questi è ve-ramente il salvatore del mondo». La Samari-tana sperimenta sulla sua pelle che se si di-venta discepoli di Gesù non si può che esse-re anche suoi apostoli, ossia persone deside-rose di condividere con altri l’esperienza ap-pena compiuta.

Il pozzo di Sicar e l’acqua che contie-ne ci parlano indirettamente del Battesimo (come se Gesù e la Samaritana si trovasse-ro presso un fonte battesimale). L’acqua viva che Gesù può donare alla donna è il dono della fede; il dono ricevuto spinge la donna a condividerlo con altri e anche grazie a lei altri potranno avvicinarsi a Gesù e ricevere lo stesso dono. La ricerca della donna di Sa-maria ha avuto buon esito e ci spinge a rin-graziare il Signore per il dono del Battesimo e a chiederci se anche noi ci diamo da fare per condividerlo.

> Don Roberto Zappino

DOMENICA 19 MARZO - III DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO A

MEDITANDO LA PAROLA

Rifl essione, preghiera e amiciziaSabato 25 con la Giornata della Gioventù

Verso la veglia vocazionalediocesana in Cattedrale

Sabato 25 marzo la catt edrale ospiterà la ve-glia vocazionale diocesana, intitolata “Invocare per comprendere”, presieduta dal vescovo mons. Francesco Ravinale.

A partire dalle 18, prima del momento di veglia aperta a tutt a la comunità, la pastorale giovanile ha organizzato negli spazi del Foyer delle famiglie un incontro di accompagnamento alla Pasqua, aperto ai giovani di tutt e le parrocchie, con testi-monianze vocazionali utili a rifl ett ere sul senso della nostra vita e sui motivi per cui la si spende. L’incontro, sostitutivo della tradizionale Giornata della gioventù diocesana, terminerà con la cena a cui con i giovani parteciperà anche il vescovo.

Alle 21 inizierà la veglia vocazionale vera e pro-pria, rivolta a tutt a la comunità astigiana, che ver-terà sul tema dell’aprirsi al servizio dell’altro, ana-lizzato att raverso l’Annunciazione a Maria, vi-sta come persona, come donna e come icona dell’ascolto nel brano di San Luca.

In un secondo momento i partecipanti saranno divisi in 11 gruppi di lavoro per rifl ett ere, dialoga-re e ascoltare le testimonianze di chi ha compiu-to una scelta vocazionale: 8 sposi che hanno in-trapreso il cammino del diaconato, il giovane Si-moneto Simoni che segue una percorso di ricerca vocazionale presso gli Oblati di Maria Immacola-ta di Roma, il seminarista Francesco Secco, e il ve-scovo stesso.

La veglia terminerà entro le 23 con una preghie-ra comunitaria e la consegna di un dono al vesco-vo da parte di tutt a la diocesi in occasione dei suoi 17 anni di ordinazione episcopale.

> Elena Fassio

E’ convocato il Consiglio Presbiterale Diocesano per martedì 21 marzo, alle ore 9.15, nel Salone dei Vescovi del vescovado di Asti. All’ordine del giorno: preghiera dell’Ora Media, presentazione delle con-siderazioni circa la proposta di riorganiz-zazione discussa a livello di zone/vicaria e interventi dei consiglieri in merito.

CONSIGLIO PRESBITERALE> Elena Fassio

CONSIGLIO PRESBITERALE

Imparare ad accogliere l’altro come un dono, specie se l’altro vive in po-vertà e nel bisogno. E’ l’invito scelto dalla Caritas per la Quaresima, un in-vito nato dalla lett ura del messaggio di papa Francesco dal titolo “La pa-rola è un dono. L’altro è un dono”. In questo tempo, nel quale è forte l’in-vito a cambiare in meglio per esse-re più liberi di amare il prossimo, la Caritas ripropone a tutt a la Diocesi il servizio agli ultimi con l’intenzio-ne di coinvolgere sempre di più le co-munità, le famiglie e i singoli. In que-sto senso la Quaresima è il momen-to ott imale per dilatare la dimensio-ne della carità. Per questo è stato or-ganizzato un percorso formativo ad hoc: si tratt a di cinque lezioni dedi-cate sia a chi già opera come volonta-rio nella Caritas sia a chi è interessato ad avvicinarsi ai più poveri.

Sabato 4 marzo ritiro nella comu-nità monastica di Bose destinato solo ai chi già collabora con la Caritas. Ve-nerdì 10 marzo nel salone del semi-nario di Asti Pierluigi Dovis, diret-tore della Caritas di Torino ha tenu-to una relazione dal tema “La Caritas e i poveri”.

Stasera, venerdì 17 marzo, alle 20.30, toccherà allo psicoterapeuta Augusto Raff aello Monge che parlerà de “La relazione d’aiuto con i più pove-ri”. Il 24 marzo, alle 20.30 l’assistente sociale Mariarosa Li Causi tratt erà il tema “Dall’ascolto dei poveri alla defi -nizione di un percorso di accompagna-mento individuale”.

Il ciclo di lezioni si concluderà il 31 marzo, alle 20.30, con l’interven-to di don Fabio Marongiu, parroco di Santa Caterina e volontario del cen-tro diurno “Il Samaritano” che parle-rà de “L’altro, con le sue tante fr agilità, è un dono”.

Il ritiro annuale dei catechisticon il vescovo al Santuario di Crea

Il percorso formativo della Caritas

Relazione d’aiutocon i più poveri