4
62 / IL NUOVO CALCIO FOTOSERVIZIO: MICHELE TUSINO tutti i suoi livelli) diventa il principale obiettivo da perseguire. LA TATTICA Questa metodologia si pone, quindi, come punto di riferimento per arrivare a massimizzare quanto più possibile le qualità e le potenzialità prestative di una squadra nel calcio di alto li- vello. Si è però molto discusso sulla questione per cui tale approccio possa essere adottato nel processo di formazione coi ragazzi nei settori giovanili, o se la sua applicazione sia valida so- lamente per l’ottimizzazione della forma spor- tiva in squadre di adulti nel calcio d’élite. ALLENAMENTO Allenatore Uefa A, docente all’Università Statale di Milano (Calcio) e coordinatore tecnico Milan Junior Camp. SETTORE GIOVANILE Paolo Gatti N egli ultimi anni si è parlato molto spesso di nuove metodologie formative che po- tessero dare una scossa a un calcio gio- vanile (quello italiano) che pare distante dagli standard qualitativi dei massimi campionati eu- ropei e sempre meno capace di formare nuovi talenti. Alcune tra le proposte che hanno riscon- trato più successo si sono focalizzate su alcuni particolari e specifici mezzi di allenamento, altre invece hanno voluto portare un differente ap- proccio metodologico. Tra queste ultime vi è si- curamente la periodizzazione tattica. COME, DOVE E QUANDO Nata circa trent’anni fa in Portogallo dalla bril- lante mente del professor Vitor Frade e dive- nuta famosa grazie ai risultati sportivi ottenuti da allenatori come André Villas-Boas, Carlos Carvalhal, Carlos Queiroz, Vitor Pereira e José Mourinho, è una metodologia che, attra- verso un approccio di tipo sistemico, rispetta il principio dell’integrità inscindibile del gioco, in- globando in ogni esercitazione le quattro dimen- sioni che compongono la prestazione calcistica: • tattica; • tecnica; • fisica; • psicologica. Queste quattro componenti non sono sviluppate in forma separata e isolata, ma sono tutte inserite contemporaneamente e in relazione tra loro in proposte globali, che hanno come preoccupa- zione principale quella di ottenere uno sviluppo dell’organizzazione del gioco di squadra. Infatti, essendo il calcio uno sport puramente tattico, le quattro dimensioni che lo compongono non pos- sono essere valutate nello stesso modo. Per la periodizzazione tattica, infatti, ciò che concerne appunto la tattica assume il ruolo di guida in tutte le esercitazioni, diventando una sovra-di- mensione che ingloba le altre al suo interno. Per questo motivo l’organizzazione di squadra (a La spiegazione di questa metodologia da parte di Paolo Gatti, allenatore che ha frequentato il corso Uefa A in Spagna, analizzando, tra le altre cose, i presupposti operativi, appunto, della periodizzazione tattica. Ha collaborato Luciano Vulcano La periodizzazione tattica è un metodo nato in Portogallo che può essere utilizzato con le prime squadre e con le fasce agonistiche del settore giovanile, dai Giovanissimi in su. Sai cos’è la periodizzazione tattica? FOTOSERVIZIO: ITALYPHOTOPRESS

Sai cos'è la Periodizzazione Tattica?

  • Upload
    lilic88

  • View
    135

  • Download
    12

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Intro sulla Periodizzazione Tattica, aspetti generali ed applicazione al settore giovanile

Citation preview

Page 1: Sai cos'è la Periodizzazione Tattica?

62 / IL NUOVO CALCIO

FOTOSERVIZIO: MICHELE TUSINO

tutti i suoi livelli) diventa il principale obiettivoda perseguire.

LA TATTICAQuesta metodologia si pone, quindi, comepunto di riferimento per arrivare a massimizzarequanto più possibile le qualità e le potenzialitàprestative di una squadra nel calcio di alto li-vello. Si è però molto discusso sulla questioneper cui tale approccio possa essere adottato nelprocesso di formazione coi ragazzi nei settorigiovanili, o se la sua applicazione sia valida so-lamente per l’ottimizzazione della forma spor-tiva in squadre di adulti nel calcio d’élite.

ALLENAMENTO

Allenatore Uefa A, docenteall’Università Statale di Milano (Calcio)

e coordinatore tecnico Milan Junior Camp.

SETTORE GIOVANILE

Paolo Gatti

Negli ultimi anni si è parlato molto spessodi nuove metodologie formative che po-tessero dare una scossa a un calcio gio-

vanile (quello italiano) che pare distante daglistandard qualitativi dei massimi campionati eu-ropei e sempre meno capace di formare nuovitalenti. Alcune tra le proposte che hanno riscon-trato più successo si sono focalizzate su alcuniparticolari e specifici mezzi di allenamento, altreinvece hanno voluto portare un differente ap-proccio metodologico. Tra queste ultime vi è si-curamente la periodizzazione tattica.

COME, DOVE E QUANDONata circa trent’anni fa in Portogallo dalla bril-lante mente del professorVitor Frade e dive-nuta famosa grazie ai risultati sportivi ottenuti daallenatori come André Villas-Boas, CarlosCarvalhal, Carlos Queiroz, Vitor Pereira eJosé Mourinho, è una metodologia che, attra-verso un approccio di tipo sistemico, rispetta ilprincipio dell’integrità inscindibile del gioco, in-globando in ogni esercitazione le quattro dimen-sioni che compongono la prestazione calcistica:• tattica;• tecnica;• fisica;• psicologica.

Queste quattro componenti non sono sviluppatein forma separata e isolata, ma sono tutte inseritecontemporaneamente e in relazione tra loro inproposte globali, che hanno come preoccupa-zione principale quella di ottenere uno sviluppodell’organizzazione del gioco di squadra. Infatti,essendo il calcio uno sport puramente tattico, lequattro dimensioni che lo compongono non pos-sono essere valutate nello stesso modo. Per laperiodizzazione tattica, infatti, ciò che concerneappunto la tattica assume il ruolo di guida intutte le esercitazioni, diventando una sovra-di-mensione che ingloba le altre al suo interno. Perquesto motivo l’organizzazione di squadra (a

La spiegazione di questa

metodologia da parte di

Paolo Gatti, allenatore

che ha frequentato il

corso Uefa A in Spagna,

analizzando, tra le altre

cose, i presupposti

operativi, appunto, della

periodizzazione tattica.

Ha collaboratoLuciano Vulcano

La periodizzazionetattica è un metodonato in Portogalloche può essere

utilizzato con le primesquadre e con le

fasce agonistiche delsettore giovanile, daiGiovanissimi in su.

Sai cos’è la periodizzazionetattica?

FOTOSERVIZIO: ITALYPHOTOPRESS

Page 2: Sai cos'è la Periodizzazione Tattica?

IL NUOVO CALCIO / 63

Più volte i responsabili tecnici hanno sottoli-neato quanto sia importante a quest’età che i ra-gazzi “giochino” (con il pallone al centro delprogetto formativo) e come sia precoce nei vivaioffrire informazioni tattiche. Non ci si dovrebbeconcentrare sulla tattica perché i ragazzi hannobisogno di ampliare il loro bagaglio tecnico cal-cistico e devono formarsi attraverso il gioco, af-fermano in molti. Sono certamenteconsiderazioni giuste, se poi, sui campi, non siriscontrasse una completa incoerenza tra quantodichiarato e quanto realmente praticato dai mi-ster, che, a caccia di risultati per promuovere lapropria figura o semplicemente per una cultura

legata ancora a principi metodologici datati,propongono qualcosa di completamente diversoda quanto sostengono. Nelle sedute, infatti,fanno da padrone metodi che si allontanano dalcalcio e che prevedono estenuanti parti analiti-che, ampie porzioni dedicate al solo sviluppo fi-sico e l’inutile ripetizione di schemi e azionipreconfezionate che, più che implementare lacultura tattica, sembrano solo degli spartiti daimparare “acriticamente” per centrare la vittorianella prossima partita.Perché quindi non utilizzare un approccio (laperiodizzazione tattica), che adattato all’età deigiocatori e rispettando alcuni principi metodo-

La classificazione delle esercitazioni della periodizzazionetattica

• Rondos • Esercitazioni per il mantenimentodel possesso

• Sequenze di gioco semplice • Giochi di posizione• Situazioni di gioco• Giochi semplificati o situazioni di gioco semplice

• Utilizzo di figure geometriche• Esercitazioni destrutturate• Esercizi a meta• Sviluppi in posizione• Azioni combinate• Esercitazioni a pressione• Partite tattiche o a tema

NB: sarà approfondita sul prossimo numero

Page 3: Sai cos'è la Periodizzazione Tattica?

64 / IL NUOVO CALCIO

logici cuciti su misura, aumenterà la cultura tat-tica dei ragazzi? E ancora, che attraverso l’espe-rienza diretta permetterà loro di prepararsi algioco stesso e a diventare dei calciatori mi-gliori?Nel Porto, ad esempio, tutte le squadre dagliunder 13 agli under 18, seguono gli stessi prin-cipi in riferimento ai quattro momenti che si al-ternano nel corso della partita:• attacco organizzato;• difesa organizzata;• transizione attacco-difesa;• transizione difesa-attacco.

Questi momenti sono sempre presenti in tutte leesercitazioni. L’obiettivo delle proposte non è,quindi, lo sviluppo di un particolare aspettodelle dimensioni della prestazione, piuttostol’organizzazione della squadra per uno di questiquattro momenti, in modo da permettere un mi-glioramento qualitativo del grado di rispostaalle diverse circostanze che la partita presenta.Tale metodo, pertanto, prepara la squadra a rea-gire in forma spontanea, quasi “automatica” aqualsiasi situazione. Senza lavorare per“schemi”. Nel calcio giovanile (parliamo dallefasce agonistiche), quindi, si può applicare unadattamento cosciente e ponderato della perio-dizzazione tattica, dove l’aspetto principale èquello di una dimensione tecnico-tattica meno“complessa” e più generale di quella originale

Le proposte sono indicateper la categoria Giovanis-simi, sul prossimo numeroquelle per gli Allievi.

RondosSi possono utilizzare anchesolo come avviamento mo-torio. La prima propostaprevede un 5>1 in unospazio delimitato (figura1), la seconda un 5>2 inmovimento, con tutti i gio-catori che si muovono inuno spazio libero (figura2). L’obiettivo è chiara-mente mantenere il pos-sesso senza farintercettare la sfera all’av-versario/i.

Esercitazioni per il mantenimentodella pallaSi gioca, nella prima propo-sta, 2>1 + 2>1 per il man-tenimento del possesso indue quadrati ricercandomovimenti contrari. Sonoimpegnati 6 giocatori chedevono agire a 2 tocchiper verticalizzare nel qua-drato opposto (figura 3).Varianti: cambio dei difen-sori dopo un tempo pre-stabilito o dopo unnumero di intercetti (adesempio, 5). Giocare contre coppie di elementi di-verso colore e agire conun possesso a tre colori.

3 4

1

Le esercitazioni

8 mt

8 mt

10 mt

20 mt

15 mt

25 mt

Page 4: Sai cos'è la Periodizzazione Tattica?

IL NUOVO CALCIO / 65

(grande, media e piccola), in contesti collettivicon grandi numeri e spazi, fino ad arrivare adaltri più ridotti e/o per settori, curando gli aspettipiù particolari e la crescita individuale. In questo senso, il terzo principio, quello dellepropensioni, assume un ruolo indispensabile.La manipolazione della struttura delle esercita-zioni molte volte conta più di quello su cui vo-gliamo lavorare o sugli aspetti che vogliamoinfluenzare. Creare contesti “propiziatori”, mo-dificando lo spazio, il tempo, il numero di gioca-tori, le condizioni di gioco… permette digenerare ambienti in cui i giocatori scoprono gliaspetti che si vogliono sviluppare. Si creano deimeccanismi non-meccanici che sfruttano l’in-conscio dei giocatori attraverso la ripetizione si-stematica della razionalizzazione dei principi digioco, in contesti specifici e non di sequenze diazioni decontestualizzate.

Ai giocatori (con la loro età, caratteristiche, li-vello), quindi, sarà proposto un metodo real-mente basato sul gioco, che rispetta il processodecisionale e che non limita la creatività dei gio-vani, generando un’organizzazione e un sensocollettivo che li farà crescere lavorando e diver-tendosi. ◆

proposta per gli adulti, che si adatta al periododi formazione, che richiede più volume che “in-tensità”.

PRINCIPI METODOLOGICIRichiamando i principi metodologici di questoapproccio, il primo da considerare è quello dellaprogressione complessa, che consente di adat-tare il lavoro al livello e all’età dei giocatori checompongono il gruppo. La complessità delleesercitazioni deve essere tarata sui bisogni esulle caratteristiche dei giocatori e il loro conte-nuto deve partire dal generale per arrivare al par-ticolare, dal semplice al complesso,considerando sempre che l’evoluzione non è li-neare e che dipende dal livello prestativo e dallacapacità di assimilazione dei calciatori.Il secondo principio è quello dell’alternanzaorizzontale che permette in ogni seduta di svi-luppare le priorità e i bisogni formativi che lasquadra denota a diversi livelli del gioco. Trala-sciando gli aspetti legati alla dimensione fisica,molti allenatori fanno l’errore di allenare l’orga-nizzazione di gioco mediante partite con numerie spazi uguali a quelli delle competizioni uffi-ciali (7>7, 9>9, 11>11). Seppure ciò sia necessa-rio, vi sono alcune caratteristiche o abilità deigiocatori che in tal modo non vengono valoriz-zate e non avranno la necessaria evoluzione. Per-tanto, si deve prendere in considerazione lanecessità di “lavorare” su diverse scale di gioco

Inserire un jolly. Nella seconda proposta siagisce 4>4 + 4 jolly esterni(rossi contro blu). I jollysono sui lati, mentre nellospazio centrale i blu se re-cuperano palla devonoagire in ampiezza servendoi jolly di lato, mentre i rossidevono mantenere il pos-sesso (figura 4). Durata:ogni 3’ minuti cambiare iruoli.

Giochi di posizioneMantenimento del pos-sesso palla in posizione(destrutturazione del si-stema di gioco): questo èdelle due esercitazioni. La

prima è un 3>3 + 2 jolly. Si lavora su “porzioni” disistemi di gioco, coi jollyche agiscono sempre conchi è in possesso e, in talcaso, giocano sui verticidello spazio. All’interno si affrontanotre interni di centro-campo di due squadrecontrapposte (figura 5). La seconda proposta è un4>4 + 3 jolly, con que-st’ultimi che agiscono al-l’interno dello spazio,mentre le due squadresono costituite ciascunada due esterni bassi e dueesterni alti (4>4) come dafigura 6.

2

5 611

3

4

8

6

7

2