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ossier sicurezza D Le strategie di prevenzione degli infortuni sul lavoro e di promozione dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO - Lavoro.gov.itsitiarcheologici.lavoro.gov.it/.../Dossier_sicurezza_web_EXE.pdf · sicurezza sul lavoro trovano, quindi il giusto am-bito nel

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ossier sicurezzaDLe strategie di prevenzione degli infortuni sul lavoro e di promozione dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro

SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Copertina-20x28_EXE-Stampa.qxd 19/10/2009 18.47 Pagina 1

SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVOROLe strategie di prevenzione degli infortuni sul lavoro e di promozione dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro

ossier sicurezzaD

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVOROLe strategie di prevenzione degli infortuni sul lavoro e di promozione dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro

ossier sicurezzaD

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

3SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

DOSSIERSICUREZZA

SOMMARIO

PREFAZIONE PAGINA 5

Una gestione più concreta della sicurezza sul lavoroDI MAURIZIO SACCONI

LA SICUREZZA 'INTORNO' AI LAVORATORI PAGINA 7

Dal Libro Bianco alla tutela della salute sui luoghi di lavoro

FINALITÀ CHE EMERGONO NEL T.U E NEL RECENTE CORRETTIVO PAGINA 9

Le novità del “correttivo” al Testo Unico

DIRETTIVA SU SERVIZI ISPETTIVI E ATTIVITÀ DI VIGILANZA PAGINA 13

Servizi ispettivi e attività di vigilanza

ATTIVITÀ PROMOZIONALI E FORMAZIONE PAGINA 17

Formazione e promozione al centro della strategia del Ministero

CAMPAGNA REALIZZATA CON IL SOLE 24 ORE PAGINA 24

La campagna promozionale con “Il Sole 24 Ore”

DOSSIER SICUREZZA

SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVOROLe strategie di prevenzione degli infortuni sul lavoro e di promozione dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro

A cura di Barbara Bonomi e Marcello Marinaro

Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazionepuò essere riprodotta con mezzi grafici e meccanici quali la foto-riproduzione e la registrazione. I testi e l'elaborazione dei testi,anche curati con scrupolosa attenzione, non possono comportarespecifiche responsabilità per involontari errori o inesattezze; per-tanto, l'utente è tenuto a controllare l'esattezza e la completezzadel materiale utilizzato.

Chiuso in redazione il: 26 ottobre 2009

Per il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Socialiha curato il dossier la Direzione Generale per l’innovazionetecnologica e comunicazione. Hanno collaborato la DirezioneGenerale della tutela delle condizioni di lavoro e la DirezioneGenerale per l’attività ispettiva

Progetto grafico: Lucia CareniniFotocomposizione: Grafotitoli Bassoli, MilanoStampa: Il Sole 24 Ore S.p.A.Via Tiburtina Valeria, Km 68,700, Carsoli (AQ)

3SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

DOSSIERSICUREZZA

SOMMARIO

PREFAZIONE PAGINA 5

Una gestione più concreta della sicurezza sul lavoroDI MAURIZIO SACCONI

LA SICUREZZA 'INTORNO' AI LAVORATORI PAGINA 7

Dal Libro Bianco alla tutela della salute sui luoghi di lavoro

FINALITÀ CHE EMERGONO NEL T.U E NEL RECENTE CORRETTIVO PAGINA 9

Le novità del “correttivo” al Testo Unico

DIRETTIVA SU SERVIZI ISPETTIVI E ATTIVITÀ DI VIGILANZA PAGINA 13

Servizi ispettivi e attività di vigilanza

ATTIVITÀ PROMOZIONALI E FORMAZIONE PAGINA 17

Formazione e promozione al centro della strategia del Ministero

CAMPAGNA REALIZZATA CON IL SOLE 24 ORE PAGINA 24

La campagna promozionale con “Il Sole 24 Ore”

DOSSIER SICUREZZA

SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVOROLe strategie di prevenzione degli infortuni sul lavoro e di promozione dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro

A cura di Barbara Bonomi e Marcello Marinaro

Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazionepuò essere riprodotta con mezzi grafici e meccanici quali la foto-riproduzione e la registrazione. I testi e l'elaborazione dei testi,anche curati con scrupolosa attenzione, non possono comportarespecifiche responsabilità per involontari errori o inesattezze; per-tanto, l'utente è tenuto a controllare l'esattezza e la completezzadel materiale utilizzato.

Chiuso in redazione il: 26 ottobre 2009

Per il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Socialiha curato il dossier la Direzione Generale per l’innovazionetecnologica e comunicazione. Hanno collaborato la DirezioneGenerale della tutela delle condizioni di lavoro e la DirezioneGenerale per l’attività ispettiva

Progetto grafico: Lucia CareniniFotocomposizione: Grafotitoli Bassoli, MilanoStampa: Il Sole 24 Ore S.p.A.Via Tiburtina Valeria, Km 68,700, Carsoli (AQ)

5SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO PREFAZIONE

DOSSIERSICUREZZA

I l contrasto agli infortunisul lavoro è obiettivo rea-lizzabile solo se alla defi-

nizione di un contesto legislati-vo moderno e coerente con lenormative internazionali e co-munitarie in materia si accompa-gni la generalizzazione della dif-fusione di modalità di gestionedella sicurezza nei luoghi di la-voro pubblici e privati finalizza-te al perseguimento della tuteladelle lavoratrici e dei lavoratorie non solo alla ricerca di un ri-spetto meramente formale delleregole in materia.

Simili modalità di gestio-ne della salute e sicurezza sul la-voro sono, peraltro, le sole dav-vero coerenti con la logica e lefinalità che le Direttive comuni-tarie succedutesi in materia disalute e sicurezza hanno, senzaeccezioni, seguito e che disegna-no le attività di prevenzione de-gli infortuni come un comples-so di procedure che coinvolgo-no diversi soggetti, a partire daldatore di lavoro (principale ob-bligato) fino a ciascuna lavora-

trice o lavoratore (principali ti-tolari di diritti ma anche di talu-ni obblighi), in una ottica di par-tecipazione e sinergia che si tra-duce, se rispettata, in vera e pro-pria strategia di abbattimento o,se impossibile, riduzione dei ri-schi infortunistici in ambiente dilavoro. Non stupisce, dunque,che l'Agenzia per la salute e si-curezza sul lavoro di Bilbao ab-bia dedicato la prima campagnabiennale per la salute e sicurez-za sul lavoro che si concluderànella ultima settimana di otto-bre, alla valutazione dei rischi,attività assolutamente pregiudi-ziale a qualunque altra per il rag-giungimento di livelli di tutelaadeguati nei luoghi di lavoro.Nel lasciare alle pagine che se-guiranno il compito di fornireinformazioni sulle finalità, gliobiettivi e le novità legislativein materia di valutazione dei ri-schi sul lavoro, mi limito a sot-tolineare come sia opportunoguardare al rispetto degli obbli-ghi di legge in materia valutan-do tali obblighi non tanto facen-do riferimento alle caratteristi-

che del documento di valutazio-ne del rischio quanto soprattut-to tenendo conto della finalizza-zione di tale documento ad unpreciso obiettivo: consentire aldatore di lavoro, come detto conla collaborazione degli altri"protagonisti" della salute e si-curezza in azienda, di analizza-re attentamente i rischi delle at-tività della propria impresa o delproprio ente e pianificare, al-l'esito, le future iniziative in mo-do che vengano compiute insempre maggiore sicurezza peri lavoratori; anche in tal modo sirealizza il superamento di un ap-proccio meramente formalisticoe burocratico al tema della salu-te e sicurezza nei luoghi di lavo-ro prestando maggiore attenzio-ne ai profili sostanziali (approc-cio per obiettivi e non solo perregole) della gestione della salu-te e sicurezza sul lavoro rispet-to a quelli formali.

Maurizio Sacconi Ministro del Lavoro, della Salute

e delle Politiche Sociali

Una gestione più concretadella sicurezza sul lavoro

Meno formalismi e più sostanza nel rinnovato contesto legislativo

5SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO PREFAZIONE

DOSSIERSICUREZZA

I l contrasto agli infortunisul lavoro è obiettivo rea-lizzabile solo se alla defi-

nizione di un contesto legislati-vo moderno e coerente con lenormative internazionali e co-munitarie in materia si accompa-gni la generalizzazione della dif-fusione di modalità di gestionedella sicurezza nei luoghi di la-voro pubblici e privati finalizza-te al perseguimento della tuteladelle lavoratrici e dei lavoratorie non solo alla ricerca di un ri-spetto meramente formale delleregole in materia.

Simili modalità di gestio-ne della salute e sicurezza sul la-voro sono, peraltro, le sole dav-vero coerenti con la logica e lefinalità che le Direttive comuni-tarie succedutesi in materia disalute e sicurezza hanno, senzaeccezioni, seguito e che disegna-no le attività di prevenzione de-gli infortuni come un comples-so di procedure che coinvolgo-no diversi soggetti, a partire daldatore di lavoro (principale ob-bligato) fino a ciascuna lavora-

trice o lavoratore (principali ti-tolari di diritti ma anche di talu-ni obblighi), in una ottica di par-tecipazione e sinergia che si tra-duce, se rispettata, in vera e pro-pria strategia di abbattimento o,se impossibile, riduzione dei ri-schi infortunistici in ambiente dilavoro. Non stupisce, dunque,che l'Agenzia per la salute e si-curezza sul lavoro di Bilbao ab-bia dedicato la prima campagnabiennale per la salute e sicurez-za sul lavoro che si concluderànella ultima settimana di otto-bre, alla valutazione dei rischi,attività assolutamente pregiudi-ziale a qualunque altra per il rag-giungimento di livelli di tutelaadeguati nei luoghi di lavoro.Nel lasciare alle pagine che se-guiranno il compito di fornireinformazioni sulle finalità, gliobiettivi e le novità legislativein materia di valutazione dei ri-schi sul lavoro, mi limito a sot-tolineare come sia opportunoguardare al rispetto degli obbli-ghi di legge in materia valutan-do tali obblighi non tanto facen-do riferimento alle caratteristi-

che del documento di valutazio-ne del rischio quanto soprattut-to tenendo conto della finalizza-zione di tale documento ad unpreciso obiettivo: consentire aldatore di lavoro, come detto conla collaborazione degli altri"protagonisti" della salute e si-curezza in azienda, di analizza-re attentamente i rischi delle at-tività della propria impresa o delproprio ente e pianificare, al-l'esito, le future iniziative in mo-do che vengano compiute insempre maggiore sicurezza peri lavoratori; anche in tal modo sirealizza il superamento di un ap-proccio meramente formalisticoe burocratico al tema della salu-te e sicurezza nei luoghi di lavo-ro prestando maggiore attenzio-ne ai profili sostanziali (approc-cio per obiettivi e non solo perregole) della gestione della salu-te e sicurezza sul lavoro rispet-to a quelli formali.

Maurizio Sacconi Ministro del Lavoro, della Salute

e delle Politiche Sociali

Una gestione più concretadella sicurezza sul lavoro

Meno formalismi e più sostanza nel rinnovato contesto legislativo

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LA SICUREZZA 'INTORNO' AI LAVORATORI

OTTOBRE20096

SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

DOSSIERSICUREZZA

comunità e il territorio, quali ambiti di relazionisolidali". Il modello attuale di Welfare di tipo 'as-sistenzialistico' e risarcitorio sarà progressiva-mente sostituito da un Welfare delle opportunitàe delle responsabilità, che si rivolge alla personanella sua integralità. Un Welfare che interviene inanticipo, con una offerta personalizzata e differen-ziata, rispetto al formarsi del bisogno e che sa sti-molare comportamenti e stili di vita responsabilie, per questo, utili a sé e agli altri.

All'interno di questa cornice la salute e lasicurezza sul lavoro trovano, quindi il giusto am-bito nel Libro Bianco sul futuro del modello so-ciale. Un sistema di assistenza sociale che non sa-rà più esclusivamente mirato ad intervenire a po-steriori per rimediare a danni ormai avvenuti, maguarderà alla prevenzione come migliore inter-vento realizzabile. Perché, come ormai universal-mente riconosciuto, prevenire è meglio che cura-re. Quindi, non più solo interventi per risarcire lepersone e le famiglie per gli incidenti avvenuti sullavoro, ma innanzitutto un siste-ma che punterà dritto alla pre-venzione degli infortuni e degliincidenti. Per la prima volta daldopoguerra, secondo le stimeprevisionali dell'Inail, il tragicobilancio delle morti bianche èsceso in Italia sotto la soglia dei1.200 casi l'anno. È un segnalepositivo, ma non ancora suffi-ciente, che impone uno sforzostraordinario per rilanciare con determinazione,anche in termini di una più intensa collaborazio-ne tra imprese e lavoratori, una nuova cultura del-la sicurezza che veda nella prevenzione il suo pun-to qualificante. Una moderna cultura del lavoro,che ponga la persona al centro del sistema dei rap-porti di produzione, non può tollerare alcun com-promesso sulla integrità della vita umana, e que-sto anche a costo di un incremento degli oneri edei vincoli in capo al sistema delle imprese. Lemorti e gli incidenti sul lavoro sono tragedie, ma

non sono il frutto della fatalità. Servono certa-mente buone norme e sanzioni effettive, ma de-cisivi sono poi i comportamenti concreti, e quo-tidiani, di tutti gli attori coinvolti. La possibile so-luzione del problema è tutta di ordine sostanzia-le, non formale, e impone di intervenire su uncomplesso intreccio di fattori organizzativi, cul-turali e comportamentali che sono ancora radi-cati negli ambienti di lavoro. La vera battaglia perambienti di lavoro più salubri e più sicuri passainevitabilmente, ancora una volta, dalla porta del-la modernizzazione dei contesti organizzativi edei modelli gestionali del lavoro, là dove vinco-li formali e norme inesigibili spingono nella di-rezione degli abusi e della improvvisazione chesono alcune delle principali cause delle tante tra-gedie sul lavoro.

Un approccio per obiettivi si deve avvale-re di un affidabile sistema di monitoraggio arti-colato per settori, dimensione di impresa, tipolo-gie contrattuali e altri criteri utili a verificare nel

tempo l'efficacia o meno delleazioni intraprese nei diversi am-biti. Fondamentale è altresì lacollaborazione tra le parti socia-li nella azienda e nei territori ovele imprese sono diffuse, nel pre-supposto che il loro incontro dialuogo a soluzioni concretamen-te utili al di là della prescrizioneformale, come nel caso dellaqualità delle attività di formazio-

ne. Nondimeno utili appaiono i sistemi incenti-vanti i buoni risultati, a partire dal maggiore col-legamento tra il premio assicurativo e gli infortu-ni riscontrati.

Prevenzione e sicurezza sono quindi duedei pilastri dell'azione di Governo che il ministroSacconi ha messo nero su bianco nell'atto di indi-rizzo per il 2010, trasmesso a tutte le Direzioni egli uffici del Ministero del Lavoro, della Salute edelle Politiche Sociali, nel quale ha stabilito lepriorità politiche sulle quali l'Amministrazione

Un modello sociale che riporti la persona alcentro, un 'nuovo umanesimo' dello Statosociale che si inserisce nel contesto di una

società attiva. L'obiettivo da raggiungere è statodelineato dal Ministero del Lavoro, della Salutee delle Politiche Sociali nel Libro Bianco sul fu-turo del modello sociale sulla base della strategiamessa a punto dalla Commissione europea. E unmodello sociale sano ed effi-ciente, che mette la persona pri-ma di tutto, non può prescinde-re dalla tutela della salute e del-la sicurezza dei lavoratori. Inquesto ambito vanno inserite leiniziative del Ministero del La-voro; interventi sulla salute esicurezza che non sono piùeventi 'spot', che perdono la lo-ro efficacia all'esaurimento delloro arco temporale, ma si inquadrano in una piùampia strategia di Governo dove, appunto, la per-sona torna al centro. Lo Stato sociale del futurodovrà necessariamente avere una visione integra-ta delle prestazioni e dei servizi, pubblici e priva-ti, che concorreranno alla vita buona dei cittadi-ni, il tutto nel contesto irrinunciabile di una socie-tà attiva. Si tratta di un'idea di Welfare State cheprende vita in ambito europeo, attraverso il LibroBianco della Commissione europea sulla salute,che ha già evidenziato lo stretto legame tra salu-

te e prosperità economica. L'idea della società at-tiva discende anch'essa dalle politiche comunita-rie e, in particolare, dalla Strategia di Lisbona erisulta funzionale a obiettivi tanto di competiti-vità quanto di inclusione sociale. Promuovere lasalute consente di ridurre la povertà, l'emargina-zione e il disagio sociale e anche di incrementa-re la produttività del lavoro, i tassi di occupazio-

ne, la crescita complessiva dellaeconomia. Allo stesso modo, unaumento della qualità del lavoroe delle occasioni di impiego perun arco di vita più lungo, così co-me un contesto favorevole allaoccupabilità e alla mobilità so-ciale, qualunque sia il punto dipartenza di ciascuno, si traduco-no in maggiore salute e benesse-re psico-fisico. Un rinnovato mo-

dello sociale orientato a promuovere l'autosuffi-cienza di ogni persona è essenziale per ricostrui-re la fiducia nel futuro. Un'idea ben chiara per ilministro del Lavoro, della Salute e delle Politi-che Sociali, Maurizio Sacconi, che nell'introdu-zione al Libro Bianco sul futuro del modello so-ciale spiega che "il primo valore che ci deve gui-dare in questa sfida è la centralità della persona,in sé e nelle sue proiezioni relazionali: la fami-glia, quale luogo delle relazioni affettive; il la-voro, quale espressione di un progetto di vita; la

Dal Libro Bianco alla tutela della salute

sui luoghi di lavoro

Un modello sociale sano ed efficiente,

che mette la persona prima di tutto,

non può prescindere dalla tutela della salute

e della sicurezza dei lavoratori

Secondo le stime dell’Inail,per la prima volta

dal dopoguerra il tragico bilancio

delle morti bianche è sceso in Italia sotto la soglia

dei 1.200 casi all’anno

Un nuovo umanesimo dello Stato sociale

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LA SICUREZZA 'INTORNO' AI LAVORATORI

OTTOBRE20096

SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

DOSSIERSICUREZZA

comunità e il territorio, quali ambiti di relazionisolidali". Il modello attuale di Welfare di tipo 'as-sistenzialistico' e risarcitorio sarà progressiva-mente sostituito da un Welfare delle opportunitàe delle responsabilità, che si rivolge alla personanella sua integralità. Un Welfare che interviene inanticipo, con una offerta personalizzata e differen-ziata, rispetto al formarsi del bisogno e che sa sti-molare comportamenti e stili di vita responsabilie, per questo, utili a sé e agli altri.

All'interno di questa cornice la salute e lasicurezza sul lavoro trovano, quindi il giusto am-bito nel Libro Bianco sul futuro del modello so-ciale. Un sistema di assistenza sociale che non sa-rà più esclusivamente mirato ad intervenire a po-steriori per rimediare a danni ormai avvenuti, maguarderà alla prevenzione come migliore inter-vento realizzabile. Perché, come ormai universal-mente riconosciuto, prevenire è meglio che cura-re. Quindi, non più solo interventi per risarcire lepersone e le famiglie per gli incidenti avvenuti sullavoro, ma innanzitutto un siste-ma che punterà dritto alla pre-venzione degli infortuni e degliincidenti. Per la prima volta daldopoguerra, secondo le stimeprevisionali dell'Inail, il tragicobilancio delle morti bianche èsceso in Italia sotto la soglia dei1.200 casi l'anno. È un segnalepositivo, ma non ancora suffi-ciente, che impone uno sforzostraordinario per rilanciare con determinazione,anche in termini di una più intensa collaborazio-ne tra imprese e lavoratori, una nuova cultura del-la sicurezza che veda nella prevenzione il suo pun-to qualificante. Una moderna cultura del lavoro,che ponga la persona al centro del sistema dei rap-porti di produzione, non può tollerare alcun com-promesso sulla integrità della vita umana, e que-sto anche a costo di un incremento degli oneri edei vincoli in capo al sistema delle imprese. Lemorti e gli incidenti sul lavoro sono tragedie, ma

non sono il frutto della fatalità. Servono certa-mente buone norme e sanzioni effettive, ma de-cisivi sono poi i comportamenti concreti, e quo-tidiani, di tutti gli attori coinvolti. La possibile so-luzione del problema è tutta di ordine sostanzia-le, non formale, e impone di intervenire su uncomplesso intreccio di fattori organizzativi, cul-turali e comportamentali che sono ancora radi-cati negli ambienti di lavoro. La vera battaglia perambienti di lavoro più salubri e più sicuri passainevitabilmente, ancora una volta, dalla porta del-la modernizzazione dei contesti organizzativi edei modelli gestionali del lavoro, là dove vinco-li formali e norme inesigibili spingono nella di-rezione degli abusi e della improvvisazione chesono alcune delle principali cause delle tante tra-gedie sul lavoro.

Un approccio per obiettivi si deve avvale-re di un affidabile sistema di monitoraggio arti-colato per settori, dimensione di impresa, tipolo-gie contrattuali e altri criteri utili a verificare nel

tempo l'efficacia o meno delleazioni intraprese nei diversi am-biti. Fondamentale è altresì lacollaborazione tra le parti socia-li nella azienda e nei territori ovele imprese sono diffuse, nel pre-supposto che il loro incontro dialuogo a soluzioni concretamen-te utili al di là della prescrizioneformale, come nel caso dellaqualità delle attività di formazio-

ne. Nondimeno utili appaiono i sistemi incenti-vanti i buoni risultati, a partire dal maggiore col-legamento tra il premio assicurativo e gli infortu-ni riscontrati.

Prevenzione e sicurezza sono quindi duedei pilastri dell'azione di Governo che il ministroSacconi ha messo nero su bianco nell'atto di indi-rizzo per il 2010, trasmesso a tutte le Direzioni egli uffici del Ministero del Lavoro, della Salute edelle Politiche Sociali, nel quale ha stabilito lepriorità politiche sulle quali l'Amministrazione

Un modello sociale che riporti la persona alcentro, un 'nuovo umanesimo' dello Statosociale che si inserisce nel contesto di una

società attiva. L'obiettivo da raggiungere è statodelineato dal Ministero del Lavoro, della Salutee delle Politiche Sociali nel Libro Bianco sul fu-turo del modello sociale sulla base della strategiamessa a punto dalla Commissione europea. E unmodello sociale sano ed effi-ciente, che mette la persona pri-ma di tutto, non può prescinde-re dalla tutela della salute e del-la sicurezza dei lavoratori. Inquesto ambito vanno inserite leiniziative del Ministero del La-voro; interventi sulla salute esicurezza che non sono piùeventi 'spot', che perdono la lo-ro efficacia all'esaurimento delloro arco temporale, ma si inquadrano in una piùampia strategia di Governo dove, appunto, la per-sona torna al centro. Lo Stato sociale del futurodovrà necessariamente avere una visione integra-ta delle prestazioni e dei servizi, pubblici e priva-ti, che concorreranno alla vita buona dei cittadi-ni, il tutto nel contesto irrinunciabile di una socie-tà attiva. Si tratta di un'idea di Welfare State cheprende vita in ambito europeo, attraverso il LibroBianco della Commissione europea sulla salute,che ha già evidenziato lo stretto legame tra salu-

te e prosperità economica. L'idea della società at-tiva discende anch'essa dalle politiche comunita-rie e, in particolare, dalla Strategia di Lisbona erisulta funzionale a obiettivi tanto di competiti-vità quanto di inclusione sociale. Promuovere lasalute consente di ridurre la povertà, l'emargina-zione e il disagio sociale e anche di incrementa-re la produttività del lavoro, i tassi di occupazio-

ne, la crescita complessiva dellaeconomia. Allo stesso modo, unaumento della qualità del lavoroe delle occasioni di impiego perun arco di vita più lungo, così co-me un contesto favorevole allaoccupabilità e alla mobilità so-ciale, qualunque sia il punto dipartenza di ciascuno, si traduco-no in maggiore salute e benesse-re psico-fisico. Un rinnovato mo-

dello sociale orientato a promuovere l'autosuffi-cienza di ogni persona è essenziale per ricostrui-re la fiducia nel futuro. Un'idea ben chiara per ilministro del Lavoro, della Salute e delle Politi-che Sociali, Maurizio Sacconi, che nell'introdu-zione al Libro Bianco sul futuro del modello so-ciale spiega che "il primo valore che ci deve gui-dare in questa sfida è la centralità della persona,in sé e nelle sue proiezioni relazionali: la fami-glia, quale luogo delle relazioni affettive; il la-voro, quale espressione di un progetto di vita; la

Dal Libro Bianco alla tutela della salute

sui luoghi di lavoro

Un modello sociale sano ed efficiente,

che mette la persona prima di tutto,

non può prescindere dalla tutela della salute

e della sicurezza dei lavoratori

Secondo le stime dell’Inail,per la prima volta

dal dopoguerra il tragico bilancio

delle morti bianche è sceso in Italia sotto la soglia

dei 1.200 casi all’anno

Un nuovo umanesimo dello Stato sociale

9FINALITÀ CHE EMERGONO NEL T.U.

La sicurezza nei luoghi di lavoro non è uno slo-gan, bensì un obiettivo che necessita di normechiare al passo con i tempi e l'Italia da qual-

che mese può finalmente vantare un corpus di re-gole condivise in linea con le migliori regolamen-tazioni europee ed internazionali. Il disegno di ri-forma della normativa italiana in materia di salutee sicurezza sul lavoro, iniziatocon la legge delega 2007, ha pre-so corpo con il Testo unico sullasalute e la sicurezza sul lavoro(decreto legislativo 9 aprile2008, n. 81) e il decreto legisla-tivo "correttivo", approvato dalConsiglio dei Ministri il 31 lu-glio scorso e pubblicato in Gaz-zetta Ufficiale il 5 agosto, ha ul-teriormente affinato normativarendendola più precisa e adeguata alla indifferibi-le esigenza di tutela della salute dei lavoratori, inrigorosa coerenza con i principi e i criteri direttividella delega concessa dal Parlamento al Governonel 2007. Un decreto legislativo condiviso dalleAmministrazioni e dalle parti sociali, che ha richie-sto un lungo e intenso confronto con tutti gli inter-

locutori istituzionali e sociali. In seguito all'appro-vazione, il 27 marzo scorso, dello schema di decre-to, si è resa necessaria un'ampia istruttoria finaliz-zata alla formulazione del parere in Conferenza Sta-to-Regioni e si è sviluppato un serrato dibattito nel-l'ambito delle Commissioni parlamentari di Came-ra e Senato. In Parlamento sono emerse indicazio-

ni di grande rilievo che, tenute at-tentamente in considerazione,hanno consentito al Governo digiungere all'importante risultatoraggiunto nella definitiva stesuradel testo.

RENDERE LE NORMEPIÙ EFFICACI

La correzione degli erro-ri materiali e tecnici del Testo Unico, approva-to a Camere oramai sciolte e in tutta fretta, al-cuni dei quali suscettibili di ricadute gravi sul-la salute e sicurezza dei lavoratori, è stata il pri-mo passo. La sostituzione, ad esempio, del va-lore-limite del piombo nel sangue in manierache sia espresso non in "milligrammi", come og-

Le novità del “correttivo” al Testo Unico

OTTOBRE20098

SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

DOSSIERSICUREZZA

dovrà concentrare il suo impegno. E il decreto 'cor-rettivo' del Testo unico sulla sicurezza nei luoghi dilavoro, che ha raggiunto il traguardo dopo esserestato oggetto di un intenso lavoro di confronto tratutti gli attori sociali ed istituzionali, è l'esempioconcreto di questo impegno. L'amministrazione halavorato con le parti sociali per rendere maggior-mente effettiva la tutela della salute e sicurezza neiluoghi di lavoro: una linea d'azione volta a integra-re un approccio prevalentemente sanzionatorio erepressivo con misure mirate a promuovere la pre-venzione e la sicurezza attraverso la formazione el'informazione, l'adozione e la certificazione deimodelli di organizzazione e di gestione, la qualifi-cazione del sistema delle imprese, l'esigibilità del-le norme e la semplificazione degli adempimenti.L'amministrazione dovrà infattiperseguire questi obiettivi me-diante un approccio conoscitivoapprofondito, in grado di misura-re l'efficacia delle azioni intrapre-se nei diversi settori produttivi, incollaborazione con le parti socia-li aziendali e territoriali, anche invista di una modernizzazione deisistemi gestionali del lavoro suiquali incidono fortemente anchefattori culturali e comportamentali, che richiede-ranno interventi di incentivazione per i 'buoni risul-tati' raggiunti. La tutela, spiega Sacconi nell'Atto diindirizzo politico del Ministero, passa comunque at-traverso il rispetto delle norme e l'irrogazione del-le eventuali sanzioni. La condivisione delle strate-gie d'intervento da parte delle istituzioni preposteall'attuazione delle misure di prevenzione infortu-nistica, di igiene e salute dovrà quindi essere raf-forzata, valorizzando le specifiche competenze inambiti di intervento settoriali per la salute e per illavoro dall'Ispesl e dell'Inail. Tutto questo in siner-gia con i corpi ispettivi dell'Amministrazione e del-le Aziende sanitarie locali e gli organismi bilatera-li nella loro veste di attori privilegiati nella media-zione e nel controllo sociale.

Prevenzione e rispetto delle regole do-vranno essere le fondamenta sulle quali pogge-rà la strategia di tutela della salute e della sicu-rezza. Un percorso richiamato dal presidentedella Repubblica Giorgio Napolitano nel mes-saggio inviato all'Associazione nazionale mu-tilati e invalidi del lavoro (Anmil), in occasio-ne della Giornata per le vittime degli incidentisul lavoro. “Quante vittime e quanti infortunisul lavoro - ha detto il Capo dello Stato - po-trebbero essere evitati con una sempre più ef-ficace azione di prevenzione e con la rigorosae puntuale applicazione delle norme e delle mi-sure tecniche ed organizzative già ora disponi-bili. Il fenomeno degli incidenti sul lavoro - haspiegato Napolitano - rimane dolorosissimo,

inquietante ed inaccettabileper una società che voglia dir-si civile. Anche per effetto de-gli interventi normativi adot-tati dal Parlamento, con ilcontributo di tutte le forze po-litiche e sociali, si è verificatauna riduzione del numero del-le morti bianche. È dunquepossibile e necessario agire ef-ficacemente perfezionando le

misure volte ad arginare sempre più il fenome-no. Il livello di attenzione, di comune sensibi-lità sociale e civile al tema della sicurezza neiluoghi di lavoro va dunque tenuto alto. La bat-taglia contro gli infortuni e le malattie profes-sionali - ha concluso il presidente della Repub-blica - può essere vinta con una sempre più so-lida cultura della sicurezza, con sistematichecampagne di informazione e di sensibilizzazio-ne, con la diffusione di buone pratiche e la va-lorizzazione degli esempi migliori”.

Istituzioni e parti sociali, quindi, "fannosistema" attorno ad un obiettivo comune, per-ché la sicurezza e la salute dei lavoratori sianonon più una chimera ma il risultato tangibile del-l'impegno di tutti.

Un complesso di regole in linea con i migliori esempi internazionali

Un testo condiviso dalleAmministrazioni, dalle parti

sociali e dalle Autonomie,che ha richiesto un lungo

e intenso confrontocon tutti gli interlocutori

istituzionali e sociali

Una linea d'azione che puntaa integrare le sanzioni con

misure mirate a promuoverela prevenzione, la formazionee l'informazione, la qualificazione

del sistema-impresee la semplificazione burocratica

9FINALITÀ CHE EMERGONO NEL T.U.

La sicurezza nei luoghi di lavoro non è uno slo-gan, bensì un obiettivo che necessita di normechiare al passo con i tempi e l'Italia da qual-

che mese può finalmente vantare un corpus di re-gole condivise in linea con le migliori regolamen-tazioni europee ed internazionali. Il disegno di ri-forma della normativa italiana in materia di salutee sicurezza sul lavoro, iniziatocon la legge delega 2007, ha pre-so corpo con il Testo unico sullasalute e la sicurezza sul lavoro(decreto legislativo 9 aprile2008, n. 81) e il decreto legisla-tivo "correttivo", approvato dalConsiglio dei Ministri il 31 lu-glio scorso e pubblicato in Gaz-zetta Ufficiale il 5 agosto, ha ul-teriormente affinato normativarendendola più precisa e adeguata alla indifferibi-le esigenza di tutela della salute dei lavoratori, inrigorosa coerenza con i principi e i criteri direttividella delega concessa dal Parlamento al Governonel 2007. Un decreto legislativo condiviso dalleAmministrazioni e dalle parti sociali, che ha richie-sto un lungo e intenso confronto con tutti gli inter-

locutori istituzionali e sociali. In seguito all'appro-vazione, il 27 marzo scorso, dello schema di decre-to, si è resa necessaria un'ampia istruttoria finaliz-zata alla formulazione del parere in Conferenza Sta-to-Regioni e si è sviluppato un serrato dibattito nel-l'ambito delle Commissioni parlamentari di Came-ra e Senato. In Parlamento sono emerse indicazio-

ni di grande rilievo che, tenute at-tentamente in considerazione,hanno consentito al Governo digiungere all'importante risultatoraggiunto nella definitiva stesuradel testo.

RENDERE LE NORMEPIÙ EFFICACI

La correzione degli erro-ri materiali e tecnici del Testo Unico, approva-to a Camere oramai sciolte e in tutta fretta, al-cuni dei quali suscettibili di ricadute gravi sul-la salute e sicurezza dei lavoratori, è stata il pri-mo passo. La sostituzione, ad esempio, del va-lore-limite del piombo nel sangue in manierache sia espresso non in "milligrammi", come og-

Le novità del “correttivo” al Testo Unico

OTTOBRE20098

SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

DOSSIERSICUREZZA

dovrà concentrare il suo impegno. E il decreto 'cor-rettivo' del Testo unico sulla sicurezza nei luoghi dilavoro, che ha raggiunto il traguardo dopo esserestato oggetto di un intenso lavoro di confronto tratutti gli attori sociali ed istituzionali, è l'esempioconcreto di questo impegno. L'amministrazione halavorato con le parti sociali per rendere maggior-mente effettiva la tutela della salute e sicurezza neiluoghi di lavoro: una linea d'azione volta a integra-re un approccio prevalentemente sanzionatorio erepressivo con misure mirate a promuovere la pre-venzione e la sicurezza attraverso la formazione el'informazione, l'adozione e la certificazione deimodelli di organizzazione e di gestione, la qualifi-cazione del sistema delle imprese, l'esigibilità del-le norme e la semplificazione degli adempimenti.L'amministrazione dovrà infattiperseguire questi obiettivi me-diante un approccio conoscitivoapprofondito, in grado di misura-re l'efficacia delle azioni intrapre-se nei diversi settori produttivi, incollaborazione con le parti socia-li aziendali e territoriali, anche invista di una modernizzazione deisistemi gestionali del lavoro suiquali incidono fortemente anchefattori culturali e comportamentali, che richiede-ranno interventi di incentivazione per i 'buoni risul-tati' raggiunti. La tutela, spiega Sacconi nell'Atto diindirizzo politico del Ministero, passa comunque at-traverso il rispetto delle norme e l'irrogazione del-le eventuali sanzioni. La condivisione delle strate-gie d'intervento da parte delle istituzioni preposteall'attuazione delle misure di prevenzione infortu-nistica, di igiene e salute dovrà quindi essere raf-forzata, valorizzando le specifiche competenze inambiti di intervento settoriali per la salute e per illavoro dall'Ispesl e dell'Inail. Tutto questo in siner-gia con i corpi ispettivi dell'Amministrazione e del-le Aziende sanitarie locali e gli organismi bilatera-li nella loro veste di attori privilegiati nella media-zione e nel controllo sociale.

Prevenzione e rispetto delle regole do-vranno essere le fondamenta sulle quali pogge-rà la strategia di tutela della salute e della sicu-rezza. Un percorso richiamato dal presidentedella Repubblica Giorgio Napolitano nel mes-saggio inviato all'Associazione nazionale mu-tilati e invalidi del lavoro (Anmil), in occasio-ne della Giornata per le vittime degli incidentisul lavoro. “Quante vittime e quanti infortunisul lavoro - ha detto il Capo dello Stato - po-trebbero essere evitati con una sempre più ef-ficace azione di prevenzione e con la rigorosae puntuale applicazione delle norme e delle mi-sure tecniche ed organizzative già ora disponi-bili. Il fenomeno degli incidenti sul lavoro - haspiegato Napolitano - rimane dolorosissimo,

inquietante ed inaccettabileper una società che voglia dir-si civile. Anche per effetto de-gli interventi normativi adot-tati dal Parlamento, con ilcontributo di tutte le forze po-litiche e sociali, si è verificatauna riduzione del numero del-le morti bianche. È dunquepossibile e necessario agire ef-ficacemente perfezionando le

misure volte ad arginare sempre più il fenome-no. Il livello di attenzione, di comune sensibi-lità sociale e civile al tema della sicurezza neiluoghi di lavoro va dunque tenuto alto. La bat-taglia contro gli infortuni e le malattie profes-sionali - ha concluso il presidente della Repub-blica - può essere vinta con una sempre più so-lida cultura della sicurezza, con sistematichecampagne di informazione e di sensibilizzazio-ne, con la diffusione di buone pratiche e la va-lorizzazione degli esempi migliori”.

Istituzioni e parti sociali, quindi, "fannosistema" attorno ad un obiettivo comune, per-ché la sicurezza e la salute dei lavoratori sianonon più una chimera ma il risultato tangibile del-l'impegno di tutti.

Un complesso di regole in linea con i migliori esempi internazionali

Un testo condiviso dalleAmministrazioni, dalle parti

sociali e dalle Autonomie,che ha richiesto un lungo

e intenso confrontocon tutti gli interlocutori

istituzionali e sociali

Una linea d'azione che puntaa integrare le sanzioni con

misure mirate a promuoverela prevenzione, la formazionee l'informazione, la qualificazione

del sistema-impresee la semplificazione burocratica

11FINALITÀ CHE EMERGONO NEL T.U.

LE LINEE D'AZIONE DEL GOVERNO: MENO FORMALISMI, PIÙ PREVENZIONE

La principale finalità delle misure varatedal Governo resta quella di rendere effettiva latutela della salute e sicurezza sui luoghi di la-voro secondo queste linee d'azione: l'introdu-zione di un sistema di qualificazione delle im-prese e dei lavoratori autonomi in settori a par-ticolare rischio infortunistico in modo che pos-sano operare solo coloro che sono in regola, acominciare dal settore edile con l'istituzionedella "patente a punti" per la verifica dell'ido-neità tecnico-professionale delle imprese o deilavoratori autonomi edili. Questo innovativostrumento terrà conto di elementi quali l'effet-tuazione delle attività di formazione e l'assen-za di sanzioni da parte degli organi di vigilan-za; si partirà con l'attribuzione iniziale - in se-de di "qualificazione" dell'im-presa - ad ogni azienda o lavo-ratore autonomo di un punteg-gio che ne misuri l'idoneità edil cui "azzeramento" determinil'impossibilità per l'impresa oil lavoratore autonomo di ope-rare nel settore.

Altre linee d'azione ri-guardano il superamento di unapproccio meramente formali-stico e burocratico al tema della salute e sicurez-za nei luoghi di lavoro, prestando maggiore at-tenzione ai profili sostanziali (approccio perobiettivi e non solo per regole). Ad esempio, ilcorrettivo ribadisce l'assoluta e inderogabile ne-cessità per ogni impresa di valutare tutti i rischiper la sicurezza dei propri lavoratori ma, al con-tempo, semplifica la procedura per dare provadella data del medesimo documento. Dunque, leimprese, specie se piccole e medie, pur essendotenute ad elaborare il documento "senza sconti"quanto alla sua completezza e alla puntualità delsuo aggiornamento, possono anche evitare di an-

dare dal notaio o munirsi di posta certificata, per-ché la data del documento potrà anche essere di-mostrata dalla firma di tutti coloro che, assiemeal datore di lavoro, sono coinvolti in materia disalute e sicurezza (rappresentante dei lavorato-ri, medico competente, responsabile del servi-zio di prevenzione e protezione…).

Il decreto punta a superare una culturameramente sanzionatoria e repressiva, prestan-do più attenzione alla prevenzione che è fatta dimaggiore formazione, migliore informazione,effettività del coordinamento interistituzionalenella programmazione delle visite ispettive, usomirato del potere di disposizione da parte degliorgani di vigilanza, appositamente disciplinato.Perciò, risulta potenziato il coordinamento a li-vello territoriale fra i funzionari di vigilanza del-le Asl e gli ispettori del lavoro, ampliando lepossibilità concrete d'intervento ispettivo attra-

verso il migliore utilizzo del ri-spettivo personale. Sono inte-grate le attività del Servizio sa-nitario nazionale e dell'Inail fi-nalizzate all'assistenza ed allariabilitazione dei lavoratori vit-time di infortuni, in modo dagarantirne il migliore e più ra-pido recupero dell'integrità psi-cofisica e della capacità lavo-rativa. Per avere una idea del-

la importanza dell'intervento, basta pensare chei soli costi sociali da infortuni sul lavoro am-montavano nel 2005 a 45 miliardi, pari al 3,21%del Prodotto interno lordo.

SANZIONI PIÙ EFFICACI, MA NON VESSATORIE PER LE PICCOLE MEDIE IMPRESE

Il correttivo rivisita il potere di sospensio-ne dell'impresa, rendendo più certi sia i requisitiche ne legittimano l'adozione, che i casi nei qua-

OTTOBRE200910

SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

gi previsto a seguito di un'erronea indicazione,ma in "nanogrammi", unica unità di misura chegarantisce la tutela della salute dei lavoratoriesposti. È stato inoltre perfezionato il quadronormativo, composto da ben 306 articoli e va-ri allegati non sempre coordinati tra loro, dan-do luogo a sovrapposizioni e incertezze inter-pretative. I primi mesi di applicazione dellenuove regole hanno poi evidenziato difficoltàoperative, criticità e lacune che hanno suggeri-to ulteriori correzioni. L'attuale disciplina, peresempio, equiparava il volontario a un vero eproprio lavoratore subordinato, senza conside-rare le sue peculiarità e penalizzando oltremo-do le associazioni di volontariato che rappresen-tano una delle manifestazioni più vitali dellanostra società. Al riguardo, il correttivo garan-tisce ai volontari, non solo una tutela analoga a

quella garantita ai lavoratori autonomi in termi-ni di fornitura di dispositivi di protezione indi-viduale e attrezzature di lavoro, ma anche unatutela "rafforzata" ove essi siano chiamati a ope-rare all'interno di una organizzazione lavorati-va (come l'ospedale).

Ancora, l'individuazione, richiesta dalleparti sociali, dei casi in cui è necessario, nei la-vori in appalto, che il committente predispongail "documento di valutazione dei rischi da inter-ferenza delle lavorazioni", tra i quali non ven-gono inclusi i lavori intellettuali, le mere forni-ture di merci e attrezzature e i lavori di breve du-rata (sotto i due giorni). Il documento viene ri-chiesto ove il rischio delle lavorazioni che in-terferiscono tra loro lo richieda come misura ditutela e non, invece, nelle ipotesi di assenza dirischio.

DOSSIERSICUREZZA

OPERAIO EDILE AL LAVORO IN MOZAMBICO, GRAEME WILLIAMSSOUTH PHOTOGRAPHS/AFRICANPICTURES.NET/ ARCHIVI ALINARI, FIRENZE

Ridimensioatoil provvedimento di sospensionedell'impresa: basta vessazioni.

Norme più coerenticon il lavoro flessibile

11FINALITÀ CHE EMERGONO NEL T.U.

LE LINEE D'AZIONE DEL GOVERNO: MENO FORMALISMI, PIÙ PREVENZIONE

La principale finalità delle misure varatedal Governo resta quella di rendere effettiva latutela della salute e sicurezza sui luoghi di la-voro secondo queste linee d'azione: l'introdu-zione di un sistema di qualificazione delle im-prese e dei lavoratori autonomi in settori a par-ticolare rischio infortunistico in modo che pos-sano operare solo coloro che sono in regola, acominciare dal settore edile con l'istituzionedella "patente a punti" per la verifica dell'ido-neità tecnico-professionale delle imprese o deilavoratori autonomi edili. Questo innovativostrumento terrà conto di elementi quali l'effet-tuazione delle attività di formazione e l'assen-za di sanzioni da parte degli organi di vigilan-za; si partirà con l'attribuzione iniziale - in se-de di "qualificazione" dell'im-presa - ad ogni azienda o lavo-ratore autonomo di un punteg-gio che ne misuri l'idoneità edil cui "azzeramento" determinil'impossibilità per l'impresa oil lavoratore autonomo di ope-rare nel settore.

Altre linee d'azione ri-guardano il superamento di unapproccio meramente formali-stico e burocratico al tema della salute e sicurez-za nei luoghi di lavoro, prestando maggiore at-tenzione ai profili sostanziali (approccio perobiettivi e non solo per regole). Ad esempio, ilcorrettivo ribadisce l'assoluta e inderogabile ne-cessità per ogni impresa di valutare tutti i rischiper la sicurezza dei propri lavoratori ma, al con-tempo, semplifica la procedura per dare provadella data del medesimo documento. Dunque, leimprese, specie se piccole e medie, pur essendotenute ad elaborare il documento "senza sconti"quanto alla sua completezza e alla puntualità delsuo aggiornamento, possono anche evitare di an-

dare dal notaio o munirsi di posta certificata, per-ché la data del documento potrà anche essere di-mostrata dalla firma di tutti coloro che, assiemeal datore di lavoro, sono coinvolti in materia disalute e sicurezza (rappresentante dei lavorato-ri, medico competente, responsabile del servi-zio di prevenzione e protezione…).

Il decreto punta a superare una culturameramente sanzionatoria e repressiva, prestan-do più attenzione alla prevenzione che è fatta dimaggiore formazione, migliore informazione,effettività del coordinamento interistituzionalenella programmazione delle visite ispettive, usomirato del potere di disposizione da parte degliorgani di vigilanza, appositamente disciplinato.Perciò, risulta potenziato il coordinamento a li-vello territoriale fra i funzionari di vigilanza del-le Asl e gli ispettori del lavoro, ampliando lepossibilità concrete d'intervento ispettivo attra-

verso il migliore utilizzo del ri-spettivo personale. Sono inte-grate le attività del Servizio sa-nitario nazionale e dell'Inail fi-nalizzate all'assistenza ed allariabilitazione dei lavoratori vit-time di infortuni, in modo dagarantirne il migliore e più ra-pido recupero dell'integrità psi-cofisica e della capacità lavo-rativa. Per avere una idea del-

la importanza dell'intervento, basta pensare chei soli costi sociali da infortuni sul lavoro am-montavano nel 2005 a 45 miliardi, pari al 3,21%del Prodotto interno lordo.

SANZIONI PIÙ EFFICACI, MA NON VESSATORIE PER LE PICCOLE MEDIE IMPRESE

Il correttivo rivisita il potere di sospensio-ne dell'impresa, rendendo più certi sia i requisitiche ne legittimano l'adozione, che i casi nei qua-

OTTOBRE200910

SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

gi previsto a seguito di un'erronea indicazione,ma in "nanogrammi", unica unità di misura chegarantisce la tutela della salute dei lavoratoriesposti. È stato inoltre perfezionato il quadronormativo, composto da ben 306 articoli e va-ri allegati non sempre coordinati tra loro, dan-do luogo a sovrapposizioni e incertezze inter-pretative. I primi mesi di applicazione dellenuove regole hanno poi evidenziato difficoltàoperative, criticità e lacune che hanno suggeri-to ulteriori correzioni. L'attuale disciplina, peresempio, equiparava il volontario a un vero eproprio lavoratore subordinato, senza conside-rare le sue peculiarità e penalizzando oltremo-do le associazioni di volontariato che rappresen-tano una delle manifestazioni più vitali dellanostra società. Al riguardo, il correttivo garan-tisce ai volontari, non solo una tutela analoga a

quella garantita ai lavoratori autonomi in termi-ni di fornitura di dispositivi di protezione indi-viduale e attrezzature di lavoro, ma anche unatutela "rafforzata" ove essi siano chiamati a ope-rare all'interno di una organizzazione lavorati-va (come l'ospedale).

Ancora, l'individuazione, richiesta dalleparti sociali, dei casi in cui è necessario, nei la-vori in appalto, che il committente predispongail "documento di valutazione dei rischi da inter-ferenza delle lavorazioni", tra i quali non ven-gono inclusi i lavori intellettuali, le mere forni-ture di merci e attrezzature e i lavori di breve du-rata (sotto i due giorni). Il documento viene ri-chiesto ove il rischio delle lavorazioni che in-terferiscono tra loro lo richieda come misura ditutela e non, invece, nelle ipotesi di assenza dirischio.

DOSSIERSICUREZZA

OPERAIO EDILE AL LAVORO IN MOZAMBICO, GRAEME WILLIAMSSOUTH PHOTOGRAPHS/AFRICANPICTURES.NET/ ARCHIVI ALINARI, FIRENZE

Ridimensioatoil provvedimento di sospensionedell'impresa: basta vessazioni.

Norme più coerenticon il lavoro flessibile

13LA DIRETTIVA SUI SERVIZI ISPETTIVI

OTTOBRE200912

SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

DOSSIERSICUREZZA

li la sospensione può essere imposta. Ad esem-pio, per evitare risultati abnormi e vessatori nel-le microimprese, viene chiarito che ove l'impre-sa occupi un solo lavoratore si applicano le solesanzioni ordinarie, senza obbligo di chiusura. Trale proposte avanzate in sede tecnica dalle parti so-ciali, oltre alle misure di semplificazione degliaspetti burocratici, la previsione della possibili-tà che il medico competente verifichi l'idoneitàdel lavoratore alla mansione prima della sua as-sunzione in modo da tutelarne ex ante la salute.Il corpo normativo, insomma, risulta definito inmodo coerente con la realtà e le caratteristichedelle piccole e medie imprese e con le peculiari-tà delle forme di lavoro atipico e temporaneo; aqueste ultime, infatti, viene attribuita una parti-colare tutela, che parte dall'obbligo del datore diriservare un'attenzione specifi-ca ai lavoratori in sede di valu-tazione del rischio.

Gli enti bilaterali vengo-no valorizzati come strumentidi ausilio a imprese e lavorato-ri per il corretto adempimentodegli obblighi in materia di si-curezza e per l'innalzamento deilivelli di tutela negli ambienti dilavoro. Nel settore edile, in par-ticolare, il correttivo stabilisce che la formazio-ne dei preposti in materia di sicurezza vada fa-vorita, programmandola anche presso gli enti bi-laterali o le casse edili. Inoltre, viene riservatoagli organismi paritetici - purché muniti di strut-tura con competenze specifiche - il compito di ve-rificare l'adozione e l'efficace attuazione in azien-da dei modelli di organizzazione e gestione del-la sicurezza rilasciando apposita asseverazione,della quale gli organi di vigilanza tengono con-to. L'efficacia dell'apparato sanzionatorio vienemigliorata: la "prescrizione obbligatoria", chepermette di mettere in sicurezza gli ambienti dilavoro, viene estesa ai reati puniti con la sola am-menda e un analogo istituto è introdotto per le

violazioni punite con sanzione pecuniaria ammi-nistrativa, con la chiara finalità di puntare allaeffettività della reazione punitiva, mediante ripri-stino delle condizioni di legalità. La sanzione pe-nale è riservata ai soli casi di violazione delle di-sposizioni sostanziali. Si interviene, poi, con ap-posite previsioni normative per evitare l'effettodi eccessiva e ridondante penalizzazione nelleipotesi di concorso di reati omogenei ed anche diconcorso di reati tout court, nel rispetto delle pre-visioni contenute nel Codice penale. Inoltre, siprovvede alla complessiva rivisitazione dell'en-tità delle sanzioni in modo da rendere le pene de-tentive eque rispetto alla gravità delle infrazionie le ammende e le sanzioni pecuniarie proporzio-nate, oltre che alle violazioni, all'aumento deiprezzi al consumo, verificato su base Istat, dal

1994 (anno in cui venne emana-to il decreto legislativo n. 626)ad oggi. A titolo di esempio, siconsideri che la più grave delleomissioni previste dal decretolegislativo 626/1994 (omessavalutazione dei rischi) era san-zionata con l'arresto da tre a seimesi o l'ammenda da 1.549 a4.131 euro e viene ora punita,nel correttivo, con la sanzione

dell'arresto tre a sei mesi o con l'ammenda da2.500 a 6.400 euro. In ogni caso, nel pieno ri-spetto del criterio di delega sulle sanzioni, vienemantenuto il solo arresto (e non anche l'ammen-da) per l'omessa valutazione del rischio nelleaziende a rischio incidente rilevante e nei cantie-ri, in quanto condotta gravemente pericolosa perla salute dei lavoratori.

Come imposto dalla delega, tutte le modi-fiche garantiscono in ogni caso il rispetto dei li-velli di tutela oggi assicurati ai lavoratori e alleloro rappresentanze in ogni ambiente di lavoroed in ogni parte del territorio nazionale ed, al con-tempo, dell'equilibrio delle competenze tra loStato e le Regioni.

Ispezione e vigilanza sul lavoro cambianovolto. Al servizio dei cittadini e non più co-me mero esercizio del potere. È in questa

direzione che si muove la Direttiva del Ministrodel Lavoro Maurizio Sacconi, emanata nel set-tembre del 2008. Le funzioni ispettive vengo-no rilanciate in chiave preventiva e promozio-nale, secondo parametri di cor-rettezza, trasparenza e unifor-mità sull'intero territorio na-zionale.

La finalità dichiaratadella Direttiva voluta da Sac-coni è quella "di avviare unrinnovato e costruttivo rap-porto con gli operatori econo-mici e i loro consulenti, essen-ziale per portare a compimen-to il processo di modernizzazione del mercatodel lavoro avviato con la legge Biagi". Si pun-ta a promuovere una nuova ispezione del lavo-ro, attenta alla qualità e all'efficacia, abbando-nando l'approccio precedente, di carattere me-ramente formale e burocratico, un inutile in-tralcio al sistema produttivo e incapace di as-sicurare al lavoratore il minimo contributo perla sua tutela.)

IL PROGETTO QUALITÀ: NUOVI SISTEMI DI VALUTAZIONE E VERIFICA

Per attuare questi obiettivi, la Direzionegenerale per l'Attività Ispettiva ha messo a pun-to il Progetto Qualità: si tratta di uno strumento

in grado di svolgere sia una fun-zione di monitoraggio dei risul-tati qualitativi dell'azione ispet-tiva, sia una funzione di orien-tamento dell'ispezione versoquelle finalità ritenute politica-mente più meritevoli di atten-zione, perché di maggiore im-patto sul piano sociale ed eco-nomico. Il sistema di valutazio-ne predisposto dall'Ammini-strazione, dunque, si fonda, non

più e non solo sulla quantità delle verifiche ispet-tive effettuate, ma anche sulla qualità dell'azio-ne ispettiva, attribuendo, così, peso e valore al-le violazioni di natura sostanziale a tutela dei di-ritti del lavoratore e non alle inadempienze di ti-po esclusivamente formale.

In questa prospettiva, come ben evidenziala Direttiva ministeriale, è determinante la pro-grammazione dell'attività di vigilanza, tesa al

Servizi ispettivi e attività di vigilanza

Il Progetto Qualità dellaDirezione generale

per l'Attività Ispettiva,uno strumento per monitorarei risultati qualitativi dell'azioneispettiva e orientare le attività

verso le finalità ritenutepoliticamente più meritevoli

Acuite le peneper le omissioni più gravi:

da tre a sei mesi di reclusionee fino a 6.400 euro

di ammenda

La Direttiva del Ministro: non più eserciziodi potere, ma a beneficio dei cittadini

13LA DIRETTIVA SUI SERVIZI ISPETTIVI

OTTOBRE200912

SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

DOSSIERSICUREZZA

li la sospensione può essere imposta. Ad esem-pio, per evitare risultati abnormi e vessatori nel-le microimprese, viene chiarito che ove l'impre-sa occupi un solo lavoratore si applicano le solesanzioni ordinarie, senza obbligo di chiusura. Trale proposte avanzate in sede tecnica dalle parti so-ciali, oltre alle misure di semplificazione degliaspetti burocratici, la previsione della possibili-tà che il medico competente verifichi l'idoneitàdel lavoratore alla mansione prima della sua as-sunzione in modo da tutelarne ex ante la salute.Il corpo normativo, insomma, risulta definito inmodo coerente con la realtà e le caratteristichedelle piccole e medie imprese e con le peculiari-tà delle forme di lavoro atipico e temporaneo; aqueste ultime, infatti, viene attribuita una parti-colare tutela, che parte dall'obbligo del datore diriservare un'attenzione specifi-ca ai lavoratori in sede di valu-tazione del rischio.

Gli enti bilaterali vengo-no valorizzati come strumentidi ausilio a imprese e lavorato-ri per il corretto adempimentodegli obblighi in materia di si-curezza e per l'innalzamento deilivelli di tutela negli ambienti dilavoro. Nel settore edile, in par-ticolare, il correttivo stabilisce che la formazio-ne dei preposti in materia di sicurezza vada fa-vorita, programmandola anche presso gli enti bi-laterali o le casse edili. Inoltre, viene riservatoagli organismi paritetici - purché muniti di strut-tura con competenze specifiche - il compito di ve-rificare l'adozione e l'efficace attuazione in azien-da dei modelli di organizzazione e gestione del-la sicurezza rilasciando apposita asseverazione,della quale gli organi di vigilanza tengono con-to. L'efficacia dell'apparato sanzionatorio vienemigliorata: la "prescrizione obbligatoria", chepermette di mettere in sicurezza gli ambienti dilavoro, viene estesa ai reati puniti con la sola am-menda e un analogo istituto è introdotto per le

violazioni punite con sanzione pecuniaria ammi-nistrativa, con la chiara finalità di puntare allaeffettività della reazione punitiva, mediante ripri-stino delle condizioni di legalità. La sanzione pe-nale è riservata ai soli casi di violazione delle di-sposizioni sostanziali. Si interviene, poi, con ap-posite previsioni normative per evitare l'effettodi eccessiva e ridondante penalizzazione nelleipotesi di concorso di reati omogenei ed anche diconcorso di reati tout court, nel rispetto delle pre-visioni contenute nel Codice penale. Inoltre, siprovvede alla complessiva rivisitazione dell'en-tità delle sanzioni in modo da rendere le pene de-tentive eque rispetto alla gravità delle infrazionie le ammende e le sanzioni pecuniarie proporzio-nate, oltre che alle violazioni, all'aumento deiprezzi al consumo, verificato su base Istat, dal

1994 (anno in cui venne emana-to il decreto legislativo n. 626)ad oggi. A titolo di esempio, siconsideri che la più grave delleomissioni previste dal decretolegislativo 626/1994 (omessavalutazione dei rischi) era san-zionata con l'arresto da tre a seimesi o l'ammenda da 1.549 a4.131 euro e viene ora punita,nel correttivo, con la sanzione

dell'arresto tre a sei mesi o con l'ammenda da2.500 a 6.400 euro. In ogni caso, nel pieno ri-spetto del criterio di delega sulle sanzioni, vienemantenuto il solo arresto (e non anche l'ammen-da) per l'omessa valutazione del rischio nelleaziende a rischio incidente rilevante e nei cantie-ri, in quanto condotta gravemente pericolosa perla salute dei lavoratori.

Come imposto dalla delega, tutte le modi-fiche garantiscono in ogni caso il rispetto dei li-velli di tutela oggi assicurati ai lavoratori e alleloro rappresentanze in ogni ambiente di lavoroed in ogni parte del territorio nazionale ed, al con-tempo, dell'equilibrio delle competenze tra loStato e le Regioni.

Ispezione e vigilanza sul lavoro cambianovolto. Al servizio dei cittadini e non più co-me mero esercizio del potere. È in questa

direzione che si muove la Direttiva del Ministrodel Lavoro Maurizio Sacconi, emanata nel set-tembre del 2008. Le funzioni ispettive vengo-no rilanciate in chiave preventiva e promozio-nale, secondo parametri di cor-rettezza, trasparenza e unifor-mità sull'intero territorio na-zionale.

La finalità dichiaratadella Direttiva voluta da Sac-coni è quella "di avviare unrinnovato e costruttivo rap-porto con gli operatori econo-mici e i loro consulenti, essen-ziale per portare a compimen-to il processo di modernizzazione del mercatodel lavoro avviato con la legge Biagi". Si pun-ta a promuovere una nuova ispezione del lavo-ro, attenta alla qualità e all'efficacia, abbando-nando l'approccio precedente, di carattere me-ramente formale e burocratico, un inutile in-tralcio al sistema produttivo e incapace di as-sicurare al lavoratore il minimo contributo perla sua tutela.)

IL PROGETTO QUALITÀ: NUOVI SISTEMI DI VALUTAZIONE E VERIFICA

Per attuare questi obiettivi, la Direzionegenerale per l'Attività Ispettiva ha messo a pun-to il Progetto Qualità: si tratta di uno strumento

in grado di svolgere sia una fun-zione di monitoraggio dei risul-tati qualitativi dell'azione ispet-tiva, sia una funzione di orien-tamento dell'ispezione versoquelle finalità ritenute politica-mente più meritevoli di atten-zione, perché di maggiore im-patto sul piano sociale ed eco-nomico. Il sistema di valutazio-ne predisposto dall'Ammini-strazione, dunque, si fonda, non

più e non solo sulla quantità delle verifiche ispet-tive effettuate, ma anche sulla qualità dell'azio-ne ispettiva, attribuendo, così, peso e valore al-le violazioni di natura sostanziale a tutela dei di-ritti del lavoratore e non alle inadempienze di ti-po esclusivamente formale.

In questa prospettiva, come ben evidenziala Direttiva ministeriale, è determinante la pro-grammazione dell'attività di vigilanza, tesa al

Servizi ispettivi e attività di vigilanza

Il Progetto Qualità dellaDirezione generale

per l'Attività Ispettiva,uno strumento per monitorarei risultati qualitativi dell'azioneispettiva e orientare le attività

verso le finalità ritenutepoliticamente più meritevoli

Acuite le peneper le omissioni più gravi:

da tre a sei mesi di reclusionee fino a 6.400 euro

di ammenda

La Direttiva del Ministro: non più eserciziodi potere, ma a beneficio dei cittadini

15LA DIRETTIVA SUI SERVIZI ISPETTIVI

14SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

da L. n. 133/2008). In particolare, la vigilanza diprimo accesso, di fatto notevolmente semplifica-ta, punta in primo luogo a rendere percepibile sulterritorio la presenza dell'organo di vigilanza e acontrastare il lavoro sommerso, rilevando la man-canza della preventiva comunicazione obbligato-ria d'instaurazione del rapporto di lavoro. Gliispettori sono chiamati, già in questa prima fase,ad esercitare i poteri assegnati loro dall'articolo 8del D.Lgs. n. 124 del 2004, attuando iniziative diprevenzione del lavoro sommerso e di promozio-ne della legalità del lavoro. Agli ispettori vienechiesto anche di acquisire piena conoscenza del-l'organizzazione dell'impresa ispezionata e di pro-cedere agli accertamenti, instaurando un clima po-sitivo e collaborativo sia con i lavoratori che conil datore di lavoro, "avendo cura di distinguere il

contravventore episodico o occasionale da coluiche persegue disegni criminosi o elusivi su largascala".

Per effetto della direttiva, dopo l'accessoin azienda il datore di lavoro riceve due soliprovvedimenti:

un verbale di primo accesso, con la "fotogra-fia della situazione", il resoconto delle primeoperazioni compiute e la richiesta di docu-menti;un verbale di accertamento e notificazione,con il quale il trasgressore ha notizia degli ad-debiti, delle prove in possesso degli organi divigilanza e delle sanzioni irrogate.

Restano fermi, naturalmente, gli eventualiprovvedimenti di polizia giudiziaria (prescrizione

OTTOBRE2009

DOSSIERSICUREZZA

raggiungimento di obiettivi concreti e sostanzia-li di prevenzione e repressione delle violazioni.

L'ispezione cambia volto anche per quantoriguarda la programmazione degli interventi, sin-tesi sinergica delle azioni programmate da tutti gliorganismi incaricati della vigilanza, in modo co-ordinato e in linea di principio uniforme, anche inconsiderazione delle caratteristiche che connota-no le singole realtà territoriali e i diversi distrettieconomici.

ATTENTA PIANIFICAZIONE DEI CONTROLLI

L'organizzazione delle diverse fasi del-l'attività di vigilanza avviene sempre in lineacon le indicazioni contenute nella Direttiva.

La Direzione generale dell'Attività Ispetti-va, nel giugno scorso (nota del 12giugno 2009), ha fornito in meri-to delle linee guida che consen-tono ai dirigenti e ai funzionaridel Servizio ispezione e delle li-nee operative di realizzare unamaggiore efficienza nel percorsodiretto al raggiungimento dei ri-sultati prefissati. La nuova ispe-zione del lavoro richiede, infatti,un'attenta pianificazione volta a"bilanciare" gli accessi in azienda da effettuare aseguito di richiesta d'intervento rispetto con quel-li da realizzare d'iniziativa. In entrambi i casi, de-ve essere cura dei funzionari incaricati dell'ispezio-ne procedere, prima di avviare l'indagine, ad unaattenta analisi e preparazione dell'indagine, nel ri-spetto delle disposizioni del Codice di comporta-mento approvato nel 2006. La nota raccomandaquindi di attenersi alle specifiche indicazioni delresponsabile del Servizio ispezione del lavorodella Direzione provinciale di appartenenza ov-vero dei responsabili delle unità operative dellavigilanza alle quali le pratiche sono assegnate.

INTERVENTO D'INIZIATIVA E CONCILIAZIONE MONOCRATICA

Da sempre, il carico di richieste d'interven-to e di denunce alle Direzioni provinciali, spessostrumentali o infondate, costituisce un vero e pro-prio ostacolo all'attuazione di un'efficiente pro-grammazione dell'attività ispettiva. Perciò, nelnuovo sistema l'attività d'iniziativa rappresental'ambito preferenziale d'intervento, perché consen-te di concentrare l'attenzione verso quei fenomenidi maggior rilievo a livello territoriale che anchela Direttiva del Ministro segnala: il lavoro in nero,l'interposizione di manodopera, il lavoro minorileecc. È per la stessa ragione che si sollecita unapiù efficace attuazione dell'istituto della conci-liazione monocratica (articolo 11 del Decreto Le-gislativo 124 del 2004), come canale prioritariodi definizione delle richieste d'intervento che

hanno, comunque, contenutopatrimoniale. Un'attivazionecorretta della conciliazione mo-nocratica nella sua forma pre-ventiva, infatti, produce comeeffetto che si proceda con ac-cesso ispettivo su richiesta d'in-tervento soltanto per le denun-ce di gravi irregolarità, qualiquelle di rilevanza penale oquelle che interessano altri la-

voratori oltre al denunciante, nonché quelle con-cernenti fenomeni di elusione particolarmentediffusi nella realtà territoriale di riferimento.

L'ISPEZIONE E IL LIBRO UNICO DEL LAVORO

La Direttiva ministeriale si occupa, poi, del-le fasi in cui si articola la nuova ispezione del la-voro, successivamente alla eliminazione dei librimatricola e paga e l'introduzione del Libro Unicodel Lavoro (articoli 39-40 D.L. n. 112/2008, conv.

OPERAI AL LAVORO PER LA COSTRUZIONE DI UN EDIFICIO DEL MTN SUNDOME, GRAEME WILLIAMS/SOUTH PHOTOGRAPHS/AFRICANPICTURES.NET/ARCHIVI ALINARI, FIRENZE

Agiugno le linee guidaa dirigenti e funzionari:

"bilanciare" gli accessi inazienda da effettuare a seguito

di richiesta d'interventorispetto a quelli da realizzare

d'iniziativa

15LA DIRETTIVA SUI SERVIZI ISPETTIVI

14SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

da L. n. 133/2008). In particolare, la vigilanza diprimo accesso, di fatto notevolmente semplifica-ta, punta in primo luogo a rendere percepibile sulterritorio la presenza dell'organo di vigilanza e acontrastare il lavoro sommerso, rilevando la man-canza della preventiva comunicazione obbligato-ria d'instaurazione del rapporto di lavoro. Gliispettori sono chiamati, già in questa prima fase,ad esercitare i poteri assegnati loro dall'articolo 8del D.Lgs. n. 124 del 2004, attuando iniziative diprevenzione del lavoro sommerso e di promozio-ne della legalità del lavoro. Agli ispettori vienechiesto anche di acquisire piena conoscenza del-l'organizzazione dell'impresa ispezionata e di pro-cedere agli accertamenti, instaurando un clima po-sitivo e collaborativo sia con i lavoratori che conil datore di lavoro, "avendo cura di distinguere il

contravventore episodico o occasionale da coluiche persegue disegni criminosi o elusivi su largascala".

Per effetto della direttiva, dopo l'accessoin azienda il datore di lavoro riceve due soliprovvedimenti:

un verbale di primo accesso, con la "fotogra-fia della situazione", il resoconto delle primeoperazioni compiute e la richiesta di docu-menti;un verbale di accertamento e notificazione,con il quale il trasgressore ha notizia degli ad-debiti, delle prove in possesso degli organi divigilanza e delle sanzioni irrogate.

Restano fermi, naturalmente, gli eventualiprovvedimenti di polizia giudiziaria (prescrizione

OTTOBRE2009

DOSSIERSICUREZZA

raggiungimento di obiettivi concreti e sostanzia-li di prevenzione e repressione delle violazioni.

L'ispezione cambia volto anche per quantoriguarda la programmazione degli interventi, sin-tesi sinergica delle azioni programmate da tutti gliorganismi incaricati della vigilanza, in modo co-ordinato e in linea di principio uniforme, anche inconsiderazione delle caratteristiche che connota-no le singole realtà territoriali e i diversi distrettieconomici.

ATTENTA PIANIFICAZIONE DEI CONTROLLI

L'organizzazione delle diverse fasi del-l'attività di vigilanza avviene sempre in lineacon le indicazioni contenute nella Direttiva.

La Direzione generale dell'Attività Ispetti-va, nel giugno scorso (nota del 12giugno 2009), ha fornito in meri-to delle linee guida che consen-tono ai dirigenti e ai funzionaridel Servizio ispezione e delle li-nee operative di realizzare unamaggiore efficienza nel percorsodiretto al raggiungimento dei ri-sultati prefissati. La nuova ispe-zione del lavoro richiede, infatti,un'attenta pianificazione volta a"bilanciare" gli accessi in azienda da effettuare aseguito di richiesta d'intervento rispetto con quel-li da realizzare d'iniziativa. In entrambi i casi, de-ve essere cura dei funzionari incaricati dell'ispezio-ne procedere, prima di avviare l'indagine, ad unaattenta analisi e preparazione dell'indagine, nel ri-spetto delle disposizioni del Codice di comporta-mento approvato nel 2006. La nota raccomandaquindi di attenersi alle specifiche indicazioni delresponsabile del Servizio ispezione del lavorodella Direzione provinciale di appartenenza ov-vero dei responsabili delle unità operative dellavigilanza alle quali le pratiche sono assegnate.

INTERVENTO D'INIZIATIVA E CONCILIAZIONE MONOCRATICA

Da sempre, il carico di richieste d'interven-to e di denunce alle Direzioni provinciali, spessostrumentali o infondate, costituisce un vero e pro-prio ostacolo all'attuazione di un'efficiente pro-grammazione dell'attività ispettiva. Perciò, nelnuovo sistema l'attività d'iniziativa rappresental'ambito preferenziale d'intervento, perché consen-te di concentrare l'attenzione verso quei fenomenidi maggior rilievo a livello territoriale che anchela Direttiva del Ministro segnala: il lavoro in nero,l'interposizione di manodopera, il lavoro minorileecc. È per la stessa ragione che si sollecita unapiù efficace attuazione dell'istituto della conci-liazione monocratica (articolo 11 del Decreto Le-gislativo 124 del 2004), come canale prioritariodi definizione delle richieste d'intervento che

hanno, comunque, contenutopatrimoniale. Un'attivazionecorretta della conciliazione mo-nocratica nella sua forma pre-ventiva, infatti, produce comeeffetto che si proceda con ac-cesso ispettivo su richiesta d'in-tervento soltanto per le denun-ce di gravi irregolarità, qualiquelle di rilevanza penale oquelle che interessano altri la-

voratori oltre al denunciante, nonché quelle con-cernenti fenomeni di elusione particolarmentediffusi nella realtà territoriale di riferimento.

L'ISPEZIONE E IL LIBRO UNICO DEL LAVORO

La Direttiva ministeriale si occupa, poi, del-le fasi in cui si articola la nuova ispezione del la-voro, successivamente alla eliminazione dei librimatricola e paga e l'introduzione del Libro Unicodel Lavoro (articoli 39-40 D.L. n. 112/2008, conv.

OPERAI AL LAVORO PER LA COSTRUZIONE DI UN EDIFICIO DEL MTN SUNDOME, GRAEME WILLIAMS/SOUTH PHOTOGRAPHS/AFRICANPICTURES.NET/ARCHIVI ALINARI, FIRENZE

Agiugno le linee guidaa dirigenti e funzionari:

"bilanciare" gli accessi inazienda da effettuare a seguito

di richiesta d'interventorispetto a quelli da realizzare

d'iniziativa

17OTTOBRE

200916SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

obbligatoria) ovvero l'eventuale provvedimentodi sospensione dell'attività d'impresa.

IL PROVVEDIMENTO DI SOSPENSIONE

Riguardo al provvedimento di sospensionedell'attività d'impresa, considerata la sua gravità,la direttiva segnala al personale ispettivo l'oppor-tunità di adottare la sospensione in modo da noncreare "intollerabili discriminazioni" e "da nonpunire esasperatamente le micro-imprese".

È perciò prevista la possibilità della so-spensione ad effetti posticipati, ossia l'adozionedi un provvedimento interdittivo con decorren-za degli effetti a partire dalle ore 12 del giornosuccessivo, a meno che non ricorrano situazio-ni di pericolo imminente o grave rischio per lasalute o per i terzi.

Proprio con riferimento alla tutela della sa-lute e della sicurezza sul lavoro, la direttiva ri-chiama gli ispettori del lavoro ad un alto senso diresponsabilità e di coerenza istituzionale. Sebbe-ne siano competenti per effettuare interventi diret-ti solo nelle materie specificatamente elencate dal-l'articolo 13, comma 2, del D.Lgs. n. 81 del 2008,il personale di vigilanza delle Direzioni Provincia-li del Lavoro è chiamato a segnalare al Servizio

prevenzione sicurezza ambienti di lavoro del-l'Azienda Sanitaria Locale competente per terri-torio le situazioni di "dubbia regolarità" cheemergano durante l'accesso ispettivo in aziendeche operano in settori e per attività estranee alleproprie competenze istituzionali.

EQUILIBRIO TRA REGOLE, COMPETITIVITÀ E TUTELE

In conclusione, un importante passaggiodella Direttiva è dedicato al raggiungimento delduplice obiettivo dell'esercizio unitario del-l'azione ispettiva e dell'uniformità del compor-tamento dei diversi organi di vigilanza nell'am-bito dell'intero territorio nazionale (vedi anchenota del 27 aprile 2009 - Progetto trasparenzaed uniformità).

Solo attraverso un'attività di vigilanzache risponda ad entrambi questi requisiti si può,

infatti, garantire un'ispezione del lavoro effica-ce e credibile che incida sui comportamenti con-creti degli operatori economici e dei consulenti,assicurando al contempo quel difficile equilibriotra la disciplina regolatoria, le esigenze di com-petitività delle imprese e le imprescindibili istan-ze di tutela della persona che lavora.

DOSSIERSICUREZZA

La strategia del Ministero del Lavoro percontrastare il fenomeno infortunistico sullavoro punta molto sulla formazione e sul-

la promozione. Diffondere la cultura della sicu-rezza è, infatti, la chiave per sviluppare la sen-sibilità sulla materia e rafforza-re l'abitudine alla prevenzione.È con questo obiettivo che ilMinistero sta attivando ognipossibile sinergia con soggettipubblici e privati, che collabo-rino a rendere le sue azioni ilpiù possibile efficaci. Un'at-tenzione particolare è riserva-ta alle giovani generazioni, perun investimento che duri per lavita: il futuro occupazionale e previdenziale deigiovani si costruisce qui, lavorando sulla quali-tà del sistema educativo e sul quel gioco di an-ticipo che consenta, attraverso un effettivo rac-cordo tra scuola e impresa, un tempestivo in-gresso nel mercato del lavoro. Ma anche sensi-bilizzando il sistema produttivo sull'importanzaculturale e di prospettiva dell'accettazione dellegenerazioni in fase di apprendimento all'internodelle proprie strutture, per valorizzare al massi-mo la capacità formativa dell'impresa.

LA RIFORMA DEL LIBRO BIANCO

Il Libro Bianco pone l'apprendimento al cen-tro della strategia per lo sviluppo e l'autosufficien-za della persona in rapporto al lavoro. Il continuo ag-

giornamento, in tutti gli stadi del-la vita, è considerato indispensabi-le per rimanere al passo con i mu-tamenti dell’economia, in un mer-cato del lavoro in cui la natura del-le occupazioni cambia velocemen-te, alcune scompaiono, addirittu-ra, altre si creano. Il Ministero pun-ta, dunque, su tre linee di riformadel tradizionale sistema di Forma-zione, per migliorare radicalmen-

te il rapporto tra la spesa e la resa in termini di effet-tiva capacità di incremento delle competenze.

In primo luogo, il lavoro deve essere con-siderato parte essenziale di tutto il percorso edu-cativo di una persona.

In secondo luogo, l'impresa, l'ambienteproduttivo, appaiono il contesto più idoneo perlo sviluppo delle professionalità.

La certificazione formale, infine, deve in-teressare la reale verifica delle conoscenze, del-le competenze e delle esperienze di un lavorato-

Formazione e promozione al centro della strategia

del Ministero

FORMAZIONE E PROMOZIONE

Un'azione tripartita:lavoro e percorso educativo;

l'impresa come ambientein cui formarsi;

la certificazione formale

Un investimento per le nuove generazioni

17OTTOBRE

200916SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

obbligatoria) ovvero l'eventuale provvedimentodi sospensione dell'attività d'impresa.

IL PROVVEDIMENTO DI SOSPENSIONE

Riguardo al provvedimento di sospensionedell'attività d'impresa, considerata la sua gravità,la direttiva segnala al personale ispettivo l'oppor-tunità di adottare la sospensione in modo da noncreare "intollerabili discriminazioni" e "da nonpunire esasperatamente le micro-imprese".

È perciò prevista la possibilità della so-spensione ad effetti posticipati, ossia l'adozionedi un provvedimento interdittivo con decorren-za degli effetti a partire dalle ore 12 del giornosuccessivo, a meno che non ricorrano situazio-ni di pericolo imminente o grave rischio per lasalute o per i terzi.

Proprio con riferimento alla tutela della sa-lute e della sicurezza sul lavoro, la direttiva ri-chiama gli ispettori del lavoro ad un alto senso diresponsabilità e di coerenza istituzionale. Sebbe-ne siano competenti per effettuare interventi diret-ti solo nelle materie specificatamente elencate dal-l'articolo 13, comma 2, del D.Lgs. n. 81 del 2008,il personale di vigilanza delle Direzioni Provincia-li del Lavoro è chiamato a segnalare al Servizio

prevenzione sicurezza ambienti di lavoro del-l'Azienda Sanitaria Locale competente per terri-torio le situazioni di "dubbia regolarità" cheemergano durante l'accesso ispettivo in aziendeche operano in settori e per attività estranee alleproprie competenze istituzionali.

EQUILIBRIO TRA REGOLE, COMPETITIVITÀ E TUTELE

In conclusione, un importante passaggiodella Direttiva è dedicato al raggiungimento delduplice obiettivo dell'esercizio unitario del-l'azione ispettiva e dell'uniformità del compor-tamento dei diversi organi di vigilanza nell'am-bito dell'intero territorio nazionale (vedi anchenota del 27 aprile 2009 - Progetto trasparenzaed uniformità).

Solo attraverso un'attività di vigilanzache risponda ad entrambi questi requisiti si può,

infatti, garantire un'ispezione del lavoro effica-ce e credibile che incida sui comportamenti con-creti degli operatori economici e dei consulenti,assicurando al contempo quel difficile equilibriotra la disciplina regolatoria, le esigenze di com-petitività delle imprese e le imprescindibili istan-ze di tutela della persona che lavora.

DOSSIERSICUREZZA

La strategia del Ministero del Lavoro percontrastare il fenomeno infortunistico sullavoro punta molto sulla formazione e sul-

la promozione. Diffondere la cultura della sicu-rezza è, infatti, la chiave per sviluppare la sen-sibilità sulla materia e rafforza-re l'abitudine alla prevenzione.È con questo obiettivo che ilMinistero sta attivando ognipossibile sinergia con soggettipubblici e privati, che collabo-rino a rendere le sue azioni ilpiù possibile efficaci. Un'at-tenzione particolare è riserva-ta alle giovani generazioni, perun investimento che duri per lavita: il futuro occupazionale e previdenziale deigiovani si costruisce qui, lavorando sulla quali-tà del sistema educativo e sul quel gioco di an-ticipo che consenta, attraverso un effettivo rac-cordo tra scuola e impresa, un tempestivo in-gresso nel mercato del lavoro. Ma anche sensi-bilizzando il sistema produttivo sull'importanzaculturale e di prospettiva dell'accettazione dellegenerazioni in fase di apprendimento all'internodelle proprie strutture, per valorizzare al massi-mo la capacità formativa dell'impresa.

LA RIFORMA DEL LIBRO BIANCO

Il Libro Bianco pone l'apprendimento al cen-tro della strategia per lo sviluppo e l'autosufficien-za della persona in rapporto al lavoro. Il continuo ag-

giornamento, in tutti gli stadi del-la vita, è considerato indispensabi-le per rimanere al passo con i mu-tamenti dell’economia, in un mer-cato del lavoro in cui la natura del-le occupazioni cambia velocemen-te, alcune scompaiono, addirittu-ra, altre si creano. Il Ministero pun-ta, dunque, su tre linee di riformadel tradizionale sistema di Forma-zione, per migliorare radicalmen-

te il rapporto tra la spesa e la resa in termini di effet-tiva capacità di incremento delle competenze.

In primo luogo, il lavoro deve essere con-siderato parte essenziale di tutto il percorso edu-cativo di una persona.

In secondo luogo, l'impresa, l'ambienteproduttivo, appaiono il contesto più idoneo perlo sviluppo delle professionalità.

La certificazione formale, infine, deve in-teressare la reale verifica delle conoscenze, del-le competenze e delle esperienze di un lavorato-

Formazione e promozione al centro della strategia

del Ministero

FORMAZIONE E PROMOZIONE

Un'azione tripartita:lavoro e percorso educativo;

l'impresa come ambientein cui formarsi;

la certificazione formale

Un investimento per le nuove generazioni

19FORMAZIONE E PROMOZIONE

18SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

mento di fondi per campagne di comunicazio-ne e attività di formazione su base regionale:in totale sono stati erogati 50 milioni nel 2008e nel 2009 le somme destinate alle attività pro-mozionali, quali individuate dalle vigenti di-sposizioni di bilancio, ammontano a oltre 38milioni.

Per l'anno scorso, sono stati definiti, conun Accordo in Conferenza Stato-Regioni (20novembre 2008), i criteri di impiego e l'attiva-zione delle somme (stanziate con l'articolo 11,comma 7, del Testo Unico) da destinare per at-tività promozionali della salute e sicurezza sullavoro: in particolare, 20 mi-lioni sono stati riservati allacampagna di comunicazionee 30 milioni alle attività diformazione nelle regioni. Aciascuna regione, perciò, èstato chiesto, per ottenerel'erogazione del dovuto daparte del Ministero del Lavo-ro, la presentazione di un pro-gramma di attività formativecoerenti con i contenuti dell'Accordo e si è giàprovveduto a erogare i finanziamenti.

Per quanto riguarda, invece, l'anno incorso, è stata predisposta la prima bozza del de-creto interministeriale (previsto sempre dal-l'articolo 11, comma 2) con il quale verrannoripartiti i finanziamenti per attività promozio-nali in materia di salute e sicurezza sul lavoro.Le iniziative dovranno rientrare nelle seguen-ti casistiche: progetti di investimento in mate-ria di salute e sicurezza per le piccole e medieimprese; finanziamento di progetti formativi inmateria; finanziamento di attività di istitutiscolastici, universitari e di formazione direttea inserire nei rispettivi programmi il tema del-la salute e sicurezza sul lavoro.

Il documento è stato oggetto di discus-sione con le Regioni e le parti sociali nell'am-bito della Commissione consultiva per la salu-

te e sicurezza sul lavoro, nelle riunioni di giu-gno e luglio, ottenendo formalmente il parere fa-vorevole da parte dei Ministeri dell'Economia edelle finanze e della Pubblica istruzione. Pertan-to, il documento sta per essere inviato alla Con-ferenza Stato-Regioni per il prescritto parere.

L'intenzione del Ministero è anche quel-la di rendere organiche le attività in materia disalute e sicurezza sul lavoro che si svolgono sulterritorio nazionale. Sempre nel rispetto dellecompetenze regionali, opera allo scopo di uni-formare gli indirizzi delle attività e di renderlecoerenti con lo spirito del Testo Unico una Com-

missione consultiva (previstadall'articolo 6 del decreto legi-slativo 9 aprile 2008, n. 81, conD.M. 3 dicembre 2008, B.U.Ministero del Lavoro n. 12 del22 dicembre 2008). La Com-missione si è insediata il 17marzo scorso e ha svolto nume-rose riunioni, l'ultima delle qua-li il 7 ottobre.

A SCUOLA DI SICUREZZA

Va in questa direzione anche il Protocol-lo presentato a fine luglio congiuntamente conil Ministero dell'Istruzione e l'Anmil (Associa-zione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro).L'obiettivo dell'intesa è quello di creare un col-legamento più stretto tra scuola e mondo del la-voro: dal prossimo anno scolastico, infatti, glistudenti riceveranno visite periodiche di esper-ti della sicurezza sul lavoro e assisteranno a si-mulazioni aziendali attraverso le quali metterein pratica quanto imparato su prevenzione e si-curezza. I livelli di scuola coinvolti sarannoprincipalmente quelli frequentati dagli undicianni in poi, anche se il Ministro Maria StellaGelmini non ha escluso l'estensione del proget-to alle classi elementari.

OTTOBRE2009

DOSSIERSICUREZZA

re, a prescindere dai corsi frequentati, che pos-sono al più costituire mezzo e non prova per laloro acquisizione.

L'attenzione va spostata dalle procedureai risultati e, prima ancora, al destinatario. Piut-tosto che concentrarsi sui fattori formali e bu-rocratici dei percorsi formativi (durata, proce-dure, istituzioni e metodi pedagogici che por-tano a una qualifica), bisogna concentrarsi sul-le conoscenze, competenze o abilità che la per-sona ha acquisito ed è in grado di dimostrare. Isistemi di istruzione e formazione devono adat-tarsi ai bisogni individuali, rafforzare l'integra-zione con il mercato del lavoro, rendere traspa-renti e mobili le qualifiche, migliorare il rico-noscimento dell'apprendimento non-formale eanche di quello informale.

Centrale è anche il valore educativo e for-mativo del lavoro, in tutte le sue forme e declina-zioni, che si esalta attraverso un'integrazione so-stanziale tra i sistemi educativi e formativi e il mer-cato del lavoro, valorizzando modelli di apprendi-mento in assetto lavorativo (come il contratto diapprendistato) che possono consentire, non sol-tanto l'apprendimento di un mestiere, ma anchel'acquisizione di titoli di studio di livello seconda-rio o terziario compresi i dottorati di ricerca.

I FONDI PER CAMPAGNE E ATTIVITÀ FORMATIVE

È nell'ottica di favorire l'educazione allasicurezza sul lavoro che si colloca lo stanzia-

OPERAI AL LAVORO PER LA COSTRUZIONE DI UN EDIFICIO DEL MTN SUNDOME, GRAEME WILLIAMS/SOUTH PHOTOGRAPHS/AFRICANPICTURES.NET/ARCHIVI ALINARI, FIRENZE

Per il 2008 erogati 50 milioni,20 per la campagnadi comunicazionee 30 per le attività

di formazione regionale.Per il 2009, stanziati 38 milioni

19FORMAZIONE E PROMOZIONE

18SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

mento di fondi per campagne di comunicazio-ne e attività di formazione su base regionale:in totale sono stati erogati 50 milioni nel 2008e nel 2009 le somme destinate alle attività pro-mozionali, quali individuate dalle vigenti di-sposizioni di bilancio, ammontano a oltre 38milioni.

Per l'anno scorso, sono stati definiti, conun Accordo in Conferenza Stato-Regioni (20novembre 2008), i criteri di impiego e l'attiva-zione delle somme (stanziate con l'articolo 11,comma 7, del Testo Unico) da destinare per at-tività promozionali della salute e sicurezza sullavoro: in particolare, 20 mi-lioni sono stati riservati allacampagna di comunicazionee 30 milioni alle attività diformazione nelle regioni. Aciascuna regione, perciò, èstato chiesto, per ottenerel'erogazione del dovuto daparte del Ministero del Lavo-ro, la presentazione di un pro-gramma di attività formativecoerenti con i contenuti dell'Accordo e si è giàprovveduto a erogare i finanziamenti.

Per quanto riguarda, invece, l'anno incorso, è stata predisposta la prima bozza del de-creto interministeriale (previsto sempre dal-l'articolo 11, comma 2) con il quale verrannoripartiti i finanziamenti per attività promozio-nali in materia di salute e sicurezza sul lavoro.Le iniziative dovranno rientrare nelle seguen-ti casistiche: progetti di investimento in mate-ria di salute e sicurezza per le piccole e medieimprese; finanziamento di progetti formativi inmateria; finanziamento di attività di istitutiscolastici, universitari e di formazione direttea inserire nei rispettivi programmi il tema del-la salute e sicurezza sul lavoro.

Il documento è stato oggetto di discus-sione con le Regioni e le parti sociali nell'am-bito della Commissione consultiva per la salu-

te e sicurezza sul lavoro, nelle riunioni di giu-gno e luglio, ottenendo formalmente il parere fa-vorevole da parte dei Ministeri dell'Economia edelle finanze e della Pubblica istruzione. Pertan-to, il documento sta per essere inviato alla Con-ferenza Stato-Regioni per il prescritto parere.

L'intenzione del Ministero è anche quel-la di rendere organiche le attività in materia disalute e sicurezza sul lavoro che si svolgono sulterritorio nazionale. Sempre nel rispetto dellecompetenze regionali, opera allo scopo di uni-formare gli indirizzi delle attività e di renderlecoerenti con lo spirito del Testo Unico una Com-

missione consultiva (previstadall'articolo 6 del decreto legi-slativo 9 aprile 2008, n. 81, conD.M. 3 dicembre 2008, B.U.Ministero del Lavoro n. 12 del22 dicembre 2008). La Com-missione si è insediata il 17marzo scorso e ha svolto nume-rose riunioni, l'ultima delle qua-li il 7 ottobre.

A SCUOLA DI SICUREZZA

Va in questa direzione anche il Protocol-lo presentato a fine luglio congiuntamente conil Ministero dell'Istruzione e l'Anmil (Associa-zione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro).L'obiettivo dell'intesa è quello di creare un col-legamento più stretto tra scuola e mondo del la-voro: dal prossimo anno scolastico, infatti, glistudenti riceveranno visite periodiche di esper-ti della sicurezza sul lavoro e assisteranno a si-mulazioni aziendali attraverso le quali metterein pratica quanto imparato su prevenzione e si-curezza. I livelli di scuola coinvolti sarannoprincipalmente quelli frequentati dagli undicianni in poi, anche se il Ministro Maria StellaGelmini non ha escluso l'estensione del proget-to alle classi elementari.

OTTOBRE2009

DOSSIERSICUREZZA

re, a prescindere dai corsi frequentati, che pos-sono al più costituire mezzo e non prova per laloro acquisizione.

L'attenzione va spostata dalle procedureai risultati e, prima ancora, al destinatario. Piut-tosto che concentrarsi sui fattori formali e bu-rocratici dei percorsi formativi (durata, proce-dure, istituzioni e metodi pedagogici che por-tano a una qualifica), bisogna concentrarsi sul-le conoscenze, competenze o abilità che la per-sona ha acquisito ed è in grado di dimostrare. Isistemi di istruzione e formazione devono adat-tarsi ai bisogni individuali, rafforzare l'integra-zione con il mercato del lavoro, rendere traspa-renti e mobili le qualifiche, migliorare il rico-noscimento dell'apprendimento non-formale eanche di quello informale.

Centrale è anche il valore educativo e for-mativo del lavoro, in tutte le sue forme e declina-zioni, che si esalta attraverso un'integrazione so-stanziale tra i sistemi educativi e formativi e il mer-cato del lavoro, valorizzando modelli di apprendi-mento in assetto lavorativo (come il contratto diapprendistato) che possono consentire, non sol-tanto l'apprendimento di un mestiere, ma anchel'acquisizione di titoli di studio di livello seconda-rio o terziario compresi i dottorati di ricerca.

I FONDI PER CAMPAGNE E ATTIVITÀ FORMATIVE

È nell'ottica di favorire l'educazione allasicurezza sul lavoro che si colloca lo stanzia-

OPERAI AL LAVORO PER LA COSTRUZIONE DI UN EDIFICIO DEL MTN SUNDOME, GRAEME WILLIAMS/SOUTH PHOTOGRAPHS/AFRICANPICTURES.NET/ARCHIVI ALINARI, FIRENZE

Per il 2008 erogati 50 milioni,20 per la campagnadi comunicazionee 30 per le attività

di formazione regionale.Per il 2009, stanziati 38 milioni

21FORMAZIONE E PROMOZIONE

20SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

sul lavoro, acquisite attraverso percorsi forma-tivi mirati. La stessa procedura sarà applicataal caso delle attività in appalto, a partire dal set-tore edile, dove la cosiddetta patente per la ve-rifica dell'idoneità tecnico-professionale del-le aziende verrà caricata dei punti tenendo con-to dell'eventuale effettuazione delle attività diformazione.

L'accento sulla formazione traduce laconsapevolezza che, al cuore delle politicheper la occupabilità, è necessario sviluppare am-pi sistemi integrati di qualifiche, che non com-prendano solo quelle legate ai percorsi forma-

li e ai titoli di studio, ma siano sempre più in sin-tonia con i sistemi di inquadramento professio-nale e le mansioni contemplate dai contratti col-lettivi di lavoro.

Ulteriori iniziative e progetti di formazio-ne dedicati, invece, alle piccole e medie impre-se, potranno scaturire dal tavolo di lavoro perl'attuazione delle semplificazioni burocratichepreviste dell'articolo 53, comma 5.

Questi progetti saranno elaborati con lapartecipazione delle parti sociali e l'erogazionedei fondi ad essi destinati potrà avvenire ancheper il tramite degli organismi paritetici.

OTTOBRE2009

DOSSIERSICUREZZA

Secondo il Ministro del Lavoro Mauri-zio Sacconi, l'iniziativa "servirà a realizzarel'inserimento nei programmi educativi scola-stici del tema della salute e la sicurezza sui luo-ghi di lavoro, permettendo agli studenti di ac-quisire elementi conoscitivi per diffondere lacultura della prevenzione". In effetti, il Proto-collo si basa sulla consapevolezza che la pro-mozione della cultura della sicurezza e dellasalute negli ambienti di vita, studio e lavorodeve essere un'attività indirizzata prioritaria-mente ai giovani - cittadini e lavoratori di do-mani - e punta su azioni concrete per informa-re, educare e responsabilizzare le nuove gene-razioni.

Viene riconosciuta l'im-portanza di creare un collega-mento stabile tra la scuola e ilmondo del lavoro, al fine dipromuovere e sostenere lo svi-luppo e la diffusione della cul-tura della prevenzione negliambienti di vita, studio e lavo-ro, ma anche di orientare e so-stenere scelte professionali in-dirizzate all'acquisizione del-le conoscenze tecniche e specialistiche adegua-te sulle specifiche esigenze del mercato del la-voro. La funzione dell'educazione alla tuteladella salute in quest'ottica assume un ruolo fon-damentale nel complesso della programmazio-ne didattica delle scuole dell'autonomia.

Altro tassello è la ricerca che va indiriz-zata al miglioramento della qualità dei proces-si produttivi e dell'organizzazione del lavoro instretto collegamento con le azioni in materia disicurezza e salute nei luoghi di lavoro. Va di pa-ri passo l'opportunità di attivare una forte inte-razione in cui, per i rispettivi ambiti, si operiin parallelo, nella condivisa finalità di realiz-zare una rete di conoscenze in grado di contri-buire alla crescita del sistema Paese, sia in ter-mini di sviluppo delle condizioni di concorren-

za delle imprese sul mercato, coerenti con leesigenze di sicurezza e salute dei lavoratori, siadi potenziamento del ruolo della scuola e delleuniversità nella preparazione culturale e pro-fessionale, delle future generazioni di impren-ditori, manager, dirigenti e lavoratori.

SINP: L'INFORMAZIONE PRIMA DI TUTTO

Punto di partenza imprescindibile perogni attività di prevenzione e di diffusione del-la cultura della sicurezza è l'informazione. IlMinistero, perciò, punta ad attivare prontamen-

te e pienamente il Sistema In-formativo Nazionale per laPrevenzione (SINP) (di cui al-l'articolo 8 del Testo Unico),che consenta un'efficace orga-nizzazione e circolazione di in-formazioni e, quindi, una mi-gliore finalizzazione degli in-terventi pubblici.

Il Sistema dovrà anchegarantire la diffusione di dati

certi e condivisi in materia di infortuni sul la-voro. Al riguardo, negli ultimi tre mesi è stataperfezionata, ai fini della sua pubblicazione, labozza di decreto nel quale individuare le moda-lità di funzionamento del SINP.

LA "PATENTE" DELLE IMPRESE TERRÀ CONTO DELLE COMPETENZE

La formazione diventa, nella strategia delGoverno, talmente importante che il sistema diqualificazione previsto (articolo 27 del d.lgs. n.81/2008) per le imprese e i lavoratori autonomigli assegna un ruolo decisivo. Infatti, si terran-no in buon conto l'esperienza o le competenzee conoscenze in materia di salute e sicurezza

Una banca-datiche garantisca la diffusione

di dati certi e condivisiin materia di infortuni

sul lavoro come base perpolitiche sempre più mirate.Pronto il decreto per partire

TECNICO CHE VERIFICA ALCUNE LINEE ELETTRICHE A VEREENIGING,GRAEME WILLIAMS/SOUTH PHOTOGRAPHS/AFRICANPICTURES.NET/ARCHIVI ALINARI, FIRENZE

21FORMAZIONE E PROMOZIONE

20SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

sul lavoro, acquisite attraverso percorsi forma-tivi mirati. La stessa procedura sarà applicataal caso delle attività in appalto, a partire dal set-tore edile, dove la cosiddetta patente per la ve-rifica dell'idoneità tecnico-professionale del-le aziende verrà caricata dei punti tenendo con-to dell'eventuale effettuazione delle attività diformazione.

L'accento sulla formazione traduce laconsapevolezza che, al cuore delle politicheper la occupabilità, è necessario sviluppare am-pi sistemi integrati di qualifiche, che non com-prendano solo quelle legate ai percorsi forma-

li e ai titoli di studio, ma siano sempre più in sin-tonia con i sistemi di inquadramento professio-nale e le mansioni contemplate dai contratti col-lettivi di lavoro.

Ulteriori iniziative e progetti di formazio-ne dedicati, invece, alle piccole e medie impre-se, potranno scaturire dal tavolo di lavoro perl'attuazione delle semplificazioni burocratichepreviste dell'articolo 53, comma 5.

Questi progetti saranno elaborati con lapartecipazione delle parti sociali e l'erogazionedei fondi ad essi destinati potrà avvenire ancheper il tramite degli organismi paritetici.

OTTOBRE2009

DOSSIERSICUREZZA

Secondo il Ministro del Lavoro Mauri-zio Sacconi, l'iniziativa "servirà a realizzarel'inserimento nei programmi educativi scola-stici del tema della salute e la sicurezza sui luo-ghi di lavoro, permettendo agli studenti di ac-quisire elementi conoscitivi per diffondere lacultura della prevenzione". In effetti, il Proto-collo si basa sulla consapevolezza che la pro-mozione della cultura della sicurezza e dellasalute negli ambienti di vita, studio e lavorodeve essere un'attività indirizzata prioritaria-mente ai giovani - cittadini e lavoratori di do-mani - e punta su azioni concrete per informa-re, educare e responsabilizzare le nuove gene-razioni.

Viene riconosciuta l'im-portanza di creare un collega-mento stabile tra la scuola e ilmondo del lavoro, al fine dipromuovere e sostenere lo svi-luppo e la diffusione della cul-tura della prevenzione negliambienti di vita, studio e lavo-ro, ma anche di orientare e so-stenere scelte professionali in-dirizzate all'acquisizione del-le conoscenze tecniche e specialistiche adegua-te sulle specifiche esigenze del mercato del la-voro. La funzione dell'educazione alla tuteladella salute in quest'ottica assume un ruolo fon-damentale nel complesso della programmazio-ne didattica delle scuole dell'autonomia.

Altro tassello è la ricerca che va indiriz-zata al miglioramento della qualità dei proces-si produttivi e dell'organizzazione del lavoro instretto collegamento con le azioni in materia disicurezza e salute nei luoghi di lavoro. Va di pa-ri passo l'opportunità di attivare una forte inte-razione in cui, per i rispettivi ambiti, si operiin parallelo, nella condivisa finalità di realiz-zare una rete di conoscenze in grado di contri-buire alla crescita del sistema Paese, sia in ter-mini di sviluppo delle condizioni di concorren-

za delle imprese sul mercato, coerenti con leesigenze di sicurezza e salute dei lavoratori, siadi potenziamento del ruolo della scuola e delleuniversità nella preparazione culturale e pro-fessionale, delle future generazioni di impren-ditori, manager, dirigenti e lavoratori.

SINP: L'INFORMAZIONE PRIMA DI TUTTO

Punto di partenza imprescindibile perogni attività di prevenzione e di diffusione del-la cultura della sicurezza è l'informazione. IlMinistero, perciò, punta ad attivare prontamen-

te e pienamente il Sistema In-formativo Nazionale per laPrevenzione (SINP) (di cui al-l'articolo 8 del Testo Unico),che consenta un'efficace orga-nizzazione e circolazione di in-formazioni e, quindi, una mi-gliore finalizzazione degli in-terventi pubblici.

Il Sistema dovrà anchegarantire la diffusione di dati

certi e condivisi in materia di infortuni sul la-voro. Al riguardo, negli ultimi tre mesi è stataperfezionata, ai fini della sua pubblicazione, labozza di decreto nel quale individuare le moda-lità di funzionamento del SINP.

LA "PATENTE" DELLE IMPRESE TERRÀ CONTO DELLE COMPETENZE

La formazione diventa, nella strategia delGoverno, talmente importante che il sistema diqualificazione previsto (articolo 27 del d.lgs. n.81/2008) per le imprese e i lavoratori autonomigli assegna un ruolo decisivo. Infatti, si terran-no in buon conto l'esperienza o le competenzee conoscenze in materia di salute e sicurezza

Una banca-datiche garantisca la diffusione

di dati certi e condivisiin materia di infortuni

sul lavoro come base perpolitiche sempre più mirate.Pronto il decreto per partire

TECNICO CHE VERIFICA ALCUNE LINEE ELETTRICHE A VEREENIGING,GRAEME WILLIAMS/SOUTH PHOTOGRAPHS/AFRICANPICTURES.NET/ARCHIVI ALINARI, FIRENZE

La persona prima

di tutto, per unmodello sano ed efficiente

Prevenzione come migliore

intervento realizzabile

Campagne informative:

condividere i dati per promuovere

le politicheCostruire

un percorso insieme a tutti

gli attori coinvolti

Formazione prima di tutto,

soprattutto per i giovani

Buone norme e sanzioni effettive

I controlli vanno pianificati

attentamente

Rispettodelle regole, con un occhio

alla competitività

NOalla burocrazia

ridondante,

SÌa collaborare con

le imprese

Più attenzione

alle piccole e

medie imprese

22GLI INTERVENTI PREVISTI DALLA LEGGE PER DIFFONDERE LA CUTLURA DELLA SICUREZZA

DOSSIERSICUREZZA 23

10 PILLOLE DI SICUREZZA

OTTOBRE2009

1. Nell'ambito della Commissione consultivadi cui all'articolo 6 sono definite, in coerenza con gliindirizzi individuati dal Comitato di cui all'articolo5, le attività promozionali della cultura e delle azio-ni di prevenzione con riguardo in particolare a:

a) finanziamento di progetti di investimentoin materia di salute e sicurezza sul lavoro da partedelle piccole, medie e micro imprese; per l'accessoa tali finanziamenti deve essere garantita la sempli-cita' delle procedure;

b) finanziamento di progetti formativi speci-ficamente dedicati alle piccole, medie e micro im-prese, ivi compresi quelli di cui all'articolo 52, com-ma 1, lettera b);

c) finanziamento delle attività degli istitutiscolastici, universitari e di formazione professiona-le finalizzata all'inserimento in ogni attività scola-stica ed universitaria, nelle istituzioni dell'alta for-mazione artistica e coreutica e nei percorsi di istru-zione e formazione professionale di specifici per-corsi formativi interdisciplinari alle diverse mate-rie scolastiche volti a favorire la conoscenza delletematiche della salute e della sicurezza nel rispettodelle autonomie didattiche.

2. Ai finanziamenti di cui al comma 1 si prov-vede con oneri a carico delle risorse di cui all'arti-colo 1, comma 7-bis, della legge 3 agosto 2007, n.123, come introdotto dall'articolo 2, comma 533,della legge 24 dicembre 2007, n. 244. Con decretodel Ministro del lavoro e della previdenza sociale,di concerto con i Ministri dell'economia e delle fi-nanze, dell'istruzione e dell'universita' e della ricer-ca, acquisito il parere della Conferenza permanen-te per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le provinceautonome di Trento e di Bolzano, si provvede al ri-parto annuale delle risorse tra le attività di cui allelettere a), b) e c) del comma 1 e dell'articolo 52,comma 2, lettera d).

3. Le amministrazioni centrali e le regioni eprovince autonome di Trento e di Bolzano, nel ri-spetto delle proprie competenze, concorrono allaprogrammazione e realizzazione di progetti forma-tivi in materia di salute e sicurezza sul lavoro, attra-verso modalita' operative da definirsi in sede di Con-ferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le re-gioni e le province autonome di Trento e di Bolza-

no, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigoredel presente decreto legislativo. Alla realizzazionee allo sviluppo di quanto previsto nel periodo pre-cedente possono altresì concorrere le parti sociali,anche mediante i fondi interprofessionali.

4. Ai fini della promozione e divulgazionedella cultura della salute e sicurezza sul lavoro e' fa-colta' degli istituti scolastici, universitari e di for-mazione professionale inserire in ogni attivita' sco-lastica ed universitaria nelle istituzioni dell'alta for-mazione artistica e coreutica e nei percorsi di istru-zione e formazione professionale, percorsi forma-tivi interdisciplinari alle diverse materie scolasti-che ulteriori rispetto a quelli disciplinati dal com-ma 1, lettera c) e volti alle medesime finalità. Taleattivita' e' svolta nell'ambito e nei limiti delle risor-se disponibili degli istituti.

5. Nell'ambito e nei limiti delle risorse di cuial comma 2 trasferite dal Ministero del lavoro e del-la previdenza sociale, l'INAIL finanzia progetti diinvestimento e formazione in materia di salute e si-curezza sul lavoro rivolti in particolare alle picco-le, medie e micro imprese e progetti volti a speri-mentare soluzioni innovative e strumenti di naturaorganizzativa e gestionale ispirati ai principi di re-sponsabilità sociale delle imprese. Costituisce cri-terio di priorita' per l'accesso al finanziamento l'ado-zione da parte delle imprese delle buone passi di cuiall'articolo 2, comma 1, lettera v).

6. Nell'ambito dei rispettivi compiti istituzio-nali, le amministrazioni pubbliche promuovono at-tivita' specificamente destinate ai lavoratori immi-grati o alle lavoratrici, finalizzate a migliorare i livel-li di tutela dei medesimi negli ambienti di lavoro.

7. In sede di prima applicazione, per il primoanno dall'entrata in vigore del presente decreto, lerisorse di cui all'articolo 1, comma 7-bis, della leg-ge 3 agosto 2007, n. 123, come introdotto dall'arti-colo 2, comma 533, della legge 24 dicembre 2007,n. 244, sono utilizzate, secondo le priorità, ivi com-presa una campagna straordinaria di formazione,stabilite, entro sei mesi dall'entrata in vigore del pre-sente decreto, con accordo adottato, previa consul-tazione delle parti sociali, in sede di Conferenzapermanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e laprovince autonome di Trento e di Bolzano.

DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 , n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro

ART. 11. ATTIVITÀ PROMOZIONALI

La persona prima

di tutto, per unmodello sano ed efficiente

Prevenzione come migliore

intervento realizzabile

Campagne informative:

condividere i dati per promuovere

le politicheCostruire

un percorso insieme a tutti

gli attori coinvolti

Formazione prima di tutto,

soprattutto per i giovani

Buone norme e sanzioni effettive

I controlli vanno pianificati

attentamente

Rispettodelle regole, con un occhio

alla competitività

NOalla burocrazia

ridondante,

SÌa collaborare con

le imprese

Più attenzione

alle piccole e

medie imprese

22GLI INTERVENTI PREVISTI DALLA LEGGE PER DIFFONDERE LA CUTLURA DELLA SICUREZZA

DOSSIERSICUREZZA 23

10 PILLOLE DI SICUREZZA

OTTOBRE2009

1. Nell'ambito della Commissione consultivadi cui all'articolo 6 sono definite, in coerenza con gliindirizzi individuati dal Comitato di cui all'articolo5, le attività promozionali della cultura e delle azio-ni di prevenzione con riguardo in particolare a:

a) finanziamento di progetti di investimentoin materia di salute e sicurezza sul lavoro da partedelle piccole, medie e micro imprese; per l'accessoa tali finanziamenti deve essere garantita la sempli-cita' delle procedure;

b) finanziamento di progetti formativi speci-ficamente dedicati alle piccole, medie e micro im-prese, ivi compresi quelli di cui all'articolo 52, com-ma 1, lettera b);

c) finanziamento delle attività degli istitutiscolastici, universitari e di formazione professiona-le finalizzata all'inserimento in ogni attività scola-stica ed universitaria, nelle istituzioni dell'alta for-mazione artistica e coreutica e nei percorsi di istru-zione e formazione professionale di specifici per-corsi formativi interdisciplinari alle diverse mate-rie scolastiche volti a favorire la conoscenza delletematiche della salute e della sicurezza nel rispettodelle autonomie didattiche.

2. Ai finanziamenti di cui al comma 1 si prov-vede con oneri a carico delle risorse di cui all'arti-colo 1, comma 7-bis, della legge 3 agosto 2007, n.123, come introdotto dall'articolo 2, comma 533,della legge 24 dicembre 2007, n. 244. Con decretodel Ministro del lavoro e della previdenza sociale,di concerto con i Ministri dell'economia e delle fi-nanze, dell'istruzione e dell'universita' e della ricer-ca, acquisito il parere della Conferenza permanen-te per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le provinceautonome di Trento e di Bolzano, si provvede al ri-parto annuale delle risorse tra le attività di cui allelettere a), b) e c) del comma 1 e dell'articolo 52,comma 2, lettera d).

3. Le amministrazioni centrali e le regioni eprovince autonome di Trento e di Bolzano, nel ri-spetto delle proprie competenze, concorrono allaprogrammazione e realizzazione di progetti forma-tivi in materia di salute e sicurezza sul lavoro, attra-verso modalita' operative da definirsi in sede di Con-ferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le re-gioni e le province autonome di Trento e di Bolza-

no, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigoredel presente decreto legislativo. Alla realizzazionee allo sviluppo di quanto previsto nel periodo pre-cedente possono altresì concorrere le parti sociali,anche mediante i fondi interprofessionali.

4. Ai fini della promozione e divulgazionedella cultura della salute e sicurezza sul lavoro e' fa-colta' degli istituti scolastici, universitari e di for-mazione professionale inserire in ogni attivita' sco-lastica ed universitaria nelle istituzioni dell'alta for-mazione artistica e coreutica e nei percorsi di istru-zione e formazione professionale, percorsi forma-tivi interdisciplinari alle diverse materie scolasti-che ulteriori rispetto a quelli disciplinati dal com-ma 1, lettera c) e volti alle medesime finalità. Taleattivita' e' svolta nell'ambito e nei limiti delle risor-se disponibili degli istituti.

5. Nell'ambito e nei limiti delle risorse di cuial comma 2 trasferite dal Ministero del lavoro e del-la previdenza sociale, l'INAIL finanzia progetti diinvestimento e formazione in materia di salute e si-curezza sul lavoro rivolti in particolare alle picco-le, medie e micro imprese e progetti volti a speri-mentare soluzioni innovative e strumenti di naturaorganizzativa e gestionale ispirati ai principi di re-sponsabilità sociale delle imprese. Costituisce cri-terio di priorita' per l'accesso al finanziamento l'ado-zione da parte delle imprese delle buone passi di cuiall'articolo 2, comma 1, lettera v).

6. Nell'ambito dei rispettivi compiti istituzio-nali, le amministrazioni pubbliche promuovono at-tivita' specificamente destinate ai lavoratori immi-grati o alle lavoratrici, finalizzate a migliorare i livel-li di tutela dei medesimi negli ambienti di lavoro.

7. In sede di prima applicazione, per il primoanno dall'entrata in vigore del presente decreto, lerisorse di cui all'articolo 1, comma 7-bis, della leg-ge 3 agosto 2007, n. 123, come introdotto dall'arti-colo 2, comma 533, della legge 24 dicembre 2007,n. 244, sono utilizzate, secondo le priorità, ivi com-presa una campagna straordinaria di formazione,stabilite, entro sei mesi dall'entrata in vigore del pre-sente decreto, con accordo adottato, previa consul-tazione delle parti sociali, in sede di Conferenzapermanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e laprovince autonome di Trento e di Bolzano.

DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 , n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro

ART. 11. ATTIVITÀ PROMOZIONALI

24SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

La sicurezza sui luoghi di lavoro è un obiettivoda perseguire con sempre maggiore efficaciaattraverso la conoscenza degli strumenti che le

istituzioni e le Agenzie specializzate mettono a di-sposizione di tutti gli attori impegnati su questo fron-te. Le iniziative, a livello europeo, nazionale e loca-le si stanno moltiplicando e capire, conoscere e di-stricarsi in questa materia non sempre risulta un'ope-razione facile, soprattutto per le migliaia di piccolee medie imprese chiamate a dotarsi di strumenti pergarantire luoghi di lavoro sani e sicuri. Ministero delLavoro, della Salute e delle Politiche Socia-li e Gruppo Sole 24 Ore hanno de-ciso di unire le loro forze per anda-re incontro a queste esigenze e aiu-tare gli operatori economici e glistessi lavoratori ad avere un quadroorganico della materia di sicurezza sullavoro. Al tema il Ministero del Lavo-ro, della Salute e delle Politiche Socia-li ha già dedicato un'intera sezione delsuo sito internet consultabile all'indiriz-zo web www.lavoro.gov.it/Lavoro/Si-curezzaLavoro. Inoltre leggi, strumenti,convegni e approfondimenti sono al cen-tro dei prodotti editoriali ideati a questo sco-po dal Ministero del Lavoro e dal GruppoSole 24 Ore che si sviluppano su tre iniziative la cuidistinta diffusione permette di abbracciare una va-sta platea di lettori e operatori.

Il Notiziario settimanale "Lavoro, Salutee Prevenzione", diffuso ogni mercoledì (dal 9 set-tembre 2009) sulla rete dell'Agenzia d'informazio-ne Il Sole 24 Ore Radiocor si propone di diffonde-re presso i propri abbonati, tra cui figurano testa-te giornalistiche, istituzioni, associazioni impren-ditoriali, operatori economici e finanziari, notizie,

iniziative, convegni, dati e molto altro sul temadella sicurezza sui luoghi di lavoro.

La Newsletter mensile "Sicurezza e Pre-venzione", viene pubblicata l'ultimo lunedì del me-se ed è consultabile gratuitamente sul sito inter-net del Ministero, nella sezione dedicata alla sicu-rezza sul lavoro. La pubblicazione, in stretta siner-gia con il Notiziario, consente di approfondire temidi particolare rilievo e interesse in materia, allarga-re la platea dei lettori e, di conseguenza amplificar-

ne la comunicazione. Nella Newslettertroverete notizie, approfondimenti e in-terviste in grado di informare i cittadinisulle novità legislative e le iniziativedel Ministero, al fine di diffondere lacultura della sicurezza nei luoghi di la-voro presso le aziende, i lavoratori,le associazioni di categoria e tutti glioperatori del mondo del lavoro.Iscrivendosi sul sito del Ministe-ro è possibile ricevere via e-mailla Newsletter che, alla vigiliadella pubblicazione del terzo nu-mero, sfiora già i mille iscritti.

Il Dossier Sicurezza è unnumero speciale di approfondimento sul tema

della sicurezza sui luoghi di lavoro che è allega-to al quotidiano Il Sole 24 Ore di lunedì 9 novem-bre. Il Dossier è dedicato agli approfondimentidei principali strumenti legislativi oggi a disposi-zione, dal Testo Unico sulla sicurezza al decreto'correttivo', e come questi si inquadrano nella po-litica complessiva del Ministero del Lavoro. Unostrumento che, grazie alla ampia diffusione ga-rantita dal quotidiano, consente di estendere ul-teriormente la platea dei lettori, rispetto al Noti-ziario e alla Newsletter.

Campagna promozionalecon “Il Sole 24 Ore”

DOSSIERSICUREZZA

Conoscere e rispettare le

leggi sulla sicurezza

protegge la tua vita e quella di chi

ti sta vicino. Il lavoro è un tuo diritto,

renderlo sicuro dipende anche da te.

Consulta il manuale d’integrazione su

www.lavoro.gov.it

Aziz / Senegal

Milanese da 5 anni

Mi sun chi

per laurà.Mi sun chi

per laurà.

rendderlo

ConsuCo ulta il mmanuale d

www.w.lavoro.gogov.itov

FONDO EUROPEO PER L’INTEGRAZIONE DI CITTADINI DI PAESI TERZI

Progetto co-finanziatodall’Unione Europea

Copertina-20x28_EXE-Stampa.qxd 19/10/2009 18.47 Pagina 3

24SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

La sicurezza sui luoghi di lavoro è un obiettivoda perseguire con sempre maggiore efficaciaattraverso la conoscenza degli strumenti che le

istituzioni e le Agenzie specializzate mettono a di-sposizione di tutti gli attori impegnati su questo fron-te. Le iniziative, a livello europeo, nazionale e loca-le si stanno moltiplicando e capire, conoscere e di-stricarsi in questa materia non sempre risulta un'ope-razione facile, soprattutto per le migliaia di piccolee medie imprese chiamate a dotarsi di strumenti pergarantire luoghi di lavoro sani e sicuri. Ministero delLavoro, della Salute e delle Politiche Socia-li e Gruppo Sole 24 Ore hanno de-ciso di unire le loro forze per anda-re incontro a queste esigenze e aiu-tare gli operatori economici e glistessi lavoratori ad avere un quadroorganico della materia di sicurezza sullavoro. Al tema il Ministero del Lavo-ro, della Salute e delle Politiche Socia-li ha già dedicato un'intera sezione delsuo sito internet consultabile all'indiriz-zo web www.lavoro.gov.it/Lavoro/Si-curezzaLavoro. Inoltre leggi, strumenti,convegni e approfondimenti sono al cen-tro dei prodotti editoriali ideati a questo sco-po dal Ministero del Lavoro e dal GruppoSole 24 Ore che si sviluppano su tre iniziative la cuidistinta diffusione permette di abbracciare una va-sta platea di lettori e operatori.

Il Notiziario settimanale "Lavoro, Salutee Prevenzione", diffuso ogni mercoledì (dal 9 set-tembre 2009) sulla rete dell'Agenzia d'informazio-ne Il Sole 24 Ore Radiocor si propone di diffonde-re presso i propri abbonati, tra cui figurano testa-te giornalistiche, istituzioni, associazioni impren-ditoriali, operatori economici e finanziari, notizie,

iniziative, convegni, dati e molto altro sul temadella sicurezza sui luoghi di lavoro.

La Newsletter mensile "Sicurezza e Pre-venzione", viene pubblicata l'ultimo lunedì del me-se ed è consultabile gratuitamente sul sito inter-net del Ministero, nella sezione dedicata alla sicu-rezza sul lavoro. La pubblicazione, in stretta siner-gia con il Notiziario, consente di approfondire temidi particolare rilievo e interesse in materia, allarga-re la platea dei lettori e, di conseguenza amplificar-

ne la comunicazione. Nella Newslettertroverete notizie, approfondimenti e in-terviste in grado di informare i cittadinisulle novità legislative e le iniziativedel Ministero, al fine di diffondere lacultura della sicurezza nei luoghi di la-voro presso le aziende, i lavoratori,le associazioni di categoria e tutti glioperatori del mondo del lavoro.Iscrivendosi sul sito del Ministe-ro è possibile ricevere via e-mailla Newsletter che, alla vigiliadella pubblicazione del terzo nu-mero, sfiora già i mille iscritti.

Il Dossier Sicurezza è unnumero speciale di approfondimento sul tema

della sicurezza sui luoghi di lavoro che è allega-to al quotidiano Il Sole 24 Ore di lunedì 9 novem-bre. Il Dossier è dedicato agli approfondimentidei principali strumenti legislativi oggi a disposi-zione, dal Testo Unico sulla sicurezza al decreto'correttivo', e come questi si inquadrano nella po-litica complessiva del Ministero del Lavoro. Unostrumento che, grazie alla ampia diffusione ga-rantita dal quotidiano, consente di estendere ul-teriormente la platea dei lettori, rispetto al Noti-ziario e alla Newsletter.

Campagna promozionalecon “Il Sole 24 Ore”

DOSSIERSICUREZZA

Conoscere e rispettare le

leggi sulla sicurezza

protegge la tua vita e quella di chi

ti sta vicino. Il lavoro è un tuo diritto,

renderlo sicuro dipende anche da te.

Consulta il manuale d’integrazione su

www.lavoro.gov.it

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Mi sun chi

per laurà.Mi sun chi

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FONDO EUROPEO PER L’INTEGRAZIONE DI CITTADINI DI PAESI TERZI

Progetto co-finanziatodall’Unione Europea

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Dossier Sicurezza

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Salute e sicurezza

sui luoghidi lavoro

Le strategie di prevenzione degli infortuni sul lavoro e di promozione dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro

I.P.

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