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Scelte pratiche per la realizzazione di sale server e micro Data Center di Victor Avelar Le sale server di piccole dimensioni generalmente sono disorganizzate, insicure, calde, senza monitoraggio e poco spaziose. Queste condizioni possono provocare interruzioni del sistema o quanto meno una notevole esposizione a vari rischi di cui il management dovrebbe tenere conto. Alla luce della nostra lunga esperienza pratica nella gestione di queste problematiche, abbiamo stilato un breve elenco di suggerimenti per incrementare l'affidabilità delle risorse informatiche nelle filiali e nelle sale server di piccole dimensioni. In questo white-paper sono descritti alcuni miglioramenti concreti riguardanti l'alimentazione, il raffreddamento, i rack, la sicurezza fisica, il monitoraggio e l'illuminazione, con particolare attenzione alle filiali e alle sale server di piccole dimensioni con un carico informatico fino a 10 kW. Sintesi > Questi e altri white-paper fanno parte della biblioteca Schneider Electric creata dal Data Center Science Center di Schneider Electric [email protected] Revisione 1 White-paper n. 174

Scelte pratiche per la realizzazione di sale server e ... ha aumentato enormemente il pericolo di compiere questo tipo di errori. Col tempo la doppia alimentazione è diventata una

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Scelte pratiche per la realizzazione di sale server e micro Data Center

di Victor Avelar

Le sale server di piccole dimensioni generalmente

sono disorganizzate, insicure, calde, senza

monitoraggio e poco spaziose. Queste condizioni

possono provocare interruzioni del sistema o quanto

meno una notevole esposizione a vari rischi di cui il

management dovrebbe tenere conto. Alla luce della

nostra lunga esperienza pratica nella gestione di

queste problematiche, abbiamo stilato un breve

elenco di suggerimenti per incrementare l'affidabilità

delle risorse informatiche nelle filiali e nelle sale server

di piccole dimensioni. In questo white-paper sono

descritti alcuni miglioramenti concreti riguardanti

l'alimentazione, il raffreddamento, i rack, la sicurezza

fisica, il monitoraggio e l'illuminazione, con

particolare attenzione alle filiali e alle sale server di

piccole dimensioni con un carico informatico fino a

10 kW.

Sintesi >

Questi e altri white-paper fanno parte della biblioteca Schneider Electric creata dal Data Center Science Center di Schneider Electric [email protected]

Revisione 1

White-paper n. 174

Scelte pratiche per la distribuzione di piccole sale server e micro Data Center

Schneider Electric – Data Center Science Center White Paper 174

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Nelle filiali o nelle piccole imprese le apparecchiature informatiche generalmente vengono stipate in ambienti angusti, in armadi o addirittura sul pavimento. Secondo i responsabili delle filiali e i titolari di piccole aziende, infatti, le apparecchiature informatiche sono poche per cui basta metterle in qualche posto senza pensarci troppo. Queste scelte spesso sono giustificate dal fatto che eventuali guasti delle apparecchiature informatiche non provocherebbero gravi danni all'attività. Quando l'azienda cresce, tuttavia, la dipendenza dalle risorse informatiche aumenta e le interruzioni possono creare problemi seri. Un esempio di tale sensibilità alle interruzioni si desume da un'intervista con il titolare di una piccola azienda di distribuzione di prodotti alimentari. Con l'aumento dei clienti, l'azienda ha cominciato a capire che senza sistemi informatici non avrebbe potuto adempiere a tutti gli ordini in maniera precisa e puntuale. I periodi di inattività di questi sistemi non si limiterebbero a interrompere la pianificazione della distribuzione, ma costringerebbero i ristoranti a fare ordini all'ultimo minuto. Nel settore della ristorazione basta mancare un paio di consegne per perdere immediatamente il cliente. Di seguito sono citati alcuni esempi di interruzione dell'attività considerati in questa ricerca: Viene scollegato il server sbagliato. Il responsabile informatico era convinto di aver

individuato il cavo di alimentazione giusto del server. Il groviglio dei cavi di rete e di alimentazione ha aumentato enormemente il pericolo di compiere questo tipo di errori. Col tempo la doppia alimentazione è diventata una specifica standard per le apparecchiature informatiche critiche, allo scopo di evitare questo tipo di errore umano.

Guasti e riavvii casuali delle apparecchiature dovuti alla temperatura eccessiva dell'ambiente.

Arresto del sistema causato da un errore del server dovuto alla temperatura elevata.

Spegnimento di alcune apparecchiature informatiche a seguito di una breve interruzione dell'alimentazione. Si è scoperto in un secondo momento che l'apparecchiatura non era mai stata collegata all'UPS installato. Il motivo probabilmente è il disordine dei cavi all'interno del rack.

Un addetto alle pulizie ha scollegato un server dalla presa di corrente per collegare l'aspirapolvere.

A causa di un blackout si sono spenti tutti i sistemi nel rack della filiale. Il responsabile informatico, giunto in un secondo momento, ha scoperto che l'UPS segnalava da tempo la necessità di sostituire la batteria.

I Micro Data Center consentono di risolvere questi e altri tipi di problemi. Un Micro Data Center è un ambiente di calcolo autonomo, sicuro, che include risorse di rete, elaborazione e archiviazione necessarie alle applicazioni del cliente. Viene fornito in un singolo armadio che comprende alimentazione, condizionamento, sicurezza e tool di gestione associati. I Micro Data Center vengono assemblati e collaudati in fabbrica, e sono prodotti in taglie in grado di sostenere carichi informatici da 1 a 100 kW. La distribuzione dei Micro Data Center garantisce diversi vantaggi: estrema scalabilità, minore latenza di calcolo e abbattimento dei rischi di interruzioni dell'intero Data Center (riducendo i singoli punti di guasto). Analogamente a quanto accade in un'architettura informatica distribuita, se serve maggiore capacità viene aggiunto un altro Micro Data Center. La standardizzazione dei Micro Data Center offre ulteriori vantaggi: riduzione dei tempi di implementazione, semplificazione della gestione, dilatazione degli intervalli di manutenzione e abbattimento dei costi di capitale. Di seguito sono indicate alcune tendenze che hanno sancito la fattibilità dei Micro Data Center:

Introduzione

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Compattezza – Le apparecchiature informatiche virtualizzate in architetture cloud che prima richiedevano 10 rack informatici ora possono essere installate in un solo rack.

Convergenza e integrazione IT – Server, archiviazione, apparecchiature di rete e software vengono integrati in fabbrica per fornire un prodotto “chiavi in mano”.

Latenza ridotta – La riduzione della latenza tra Data Center centralizzati (ad es. cloud) e le applicazioni è un'esigenza fondamentale per qualunque ambiente.

Velocità di distribuzione – Incremento della competitività o della sicurezza.

Costi – In molti casi, i Micro Data Center possono utilizzare i “costi sommersi” dell'alimentazione (ad es. le apparecchiature di manovra) e del condizionamento (ad es. i refrigeratori) in modo da ridurre gli investimenti di capitale rispetto a quelli necessari per la realizzazione di un nuovo Data Center.

I Micro Data Center attualmente vengono scelti per applicazioni con esigenze di elaborazione in tempo reale o quasi, come l'automazione nelle fabbriche (ad es. i robot) e nelle industrie (ad es. le gru). In alcune situazioni, la quantità stessa di dati richiede l'elaborazione in sede per evitare la latenza dovuta al passaggio tra più hub, ad esempio nel settore della trivellazione e della ricerca di gas e petrolio, nei cantieri edili e nelle grandi miniere. Se il volume di dati è sempre più elevato, la scelta ricade su una massiccia rete distribuita di Micro Data Center che formano una rete di distribuzione dei contenuti. Per ulteriori informazioni sui Micro Data Center, si rimanda al white-paper Vantaggi dei micro Data Center in termini di costo. Nella maggior parte dei casi, soprattutto nelle piccole imprese, è necessario che si verifichi un'interruzione o che si presentino pericoli concreti per decidere di investire nell'ottimizzazione della disponibilità delle risorse informatiche. In molti casi, queste situazioni fungono da stimolo alla programmazione di aggiornamenti delle apparecchiature informatiche. Un progetto di aggiornamento rappresenta un'ottima opportunità per valutare i requisiti informatici dell'infrastruttura fisica. Dalla nostra ricerca, tuttavia, emerge che i responsabili informatici spesso non hanno tempo per cercare e trovare una soluzione adeguata. Questo white-paper si propone di considerare questi vincoli temporali e di fornire una sintesi delle soluzioni più pratiche in relazione all'alimentazione, al condizionamento, ai rack, alla sicurezza fisica, al monitoraggio e all'illuminazione di filiali, sale server e Micro Data Center con un carico informatico fino a 10 kW. Le due sezioni successive forniscono assistenza su ognuno di questi sistemi di supporto e descrivono il ruolo dei tool di configurazione per ridurre i tempi necessari per progettare e ordinare soluzioni per l'infrastruttura fisica. In questa sezione è fornita una sintesi dei migliori standard per i seguenti sottosistemi dell'infrastruttura fisica: Alimentazione

Condizionamento

Rack

Sicurezza fisica

Monitoraggio

Illuminazione

Alimentazione

L'alimentazione per sale server di dimensioni limitate si compone di un UPS e della distribuzione dell'alimentazione. Per questi usi, i sistemi UPS generalmente sono di tipo line-interactive per carichi fino a 5 kVA e a doppia conversione per carichi superiori a 5 kVA. Gli

Sistemi di supporto

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UPS di taglia superiore a circa 2.200 VA non possono essere collegati a prese 5-20 (cioè le comuni prese domestiche). Un sistema da 3 kVA, ad esempio, richiede prese L5-30, mentre un sistema da 5 kVA richiede prese L6-30. La lettera “L” si riferisce alla spina, la prima cifra indica la tensione e la seconda l'amperaggio nominale. Gli UPS di taglia superiore a circa 6 kVA generalmente sono cablati in un quadro elettrico. L'installazione di una nuova presa o di un nuovo cablaggio richiede l'intervento di un tecnico. Un approccio alternativo è rappresentato dall'uso di più UPS di taglia inferiore. Per ulteriori informazioni sulla topologia degli UPS, si rimanda al white-paper n. 1, I differenti tipi di sistemi UPS. I metodi basilari per la distribuzione dell'alimentazione sono due: Collegamento delle apparecchiature informatiche alle prese collocate sul retro

dell'UPS.

Collegamento delle apparecchiature informatiche all'unità di distribuzione dell'alimentazione (PDU) da rack collegata all'UPS. Questo metodo richiede il montaggio delle apparecchiature informatiche in un rack.

Con i rack la gestione dei cavi di alimentazione è più semplice e ordinata con le PDU da rack, perché i cavi non si incrociano (v. Figura 1). Un altro vantaggio è che la parte posteriore del rack rimane libera dai cavi di alimentazione, per cui il flusso d'aria di condizionamento delle apparecchiature informatiche dalla parte anteriore a quella posteriore è maggiore. Nei casi in cui occorre gestire le prese da remoto, alcune PDU da rack sono monitorate e dotate di prese commutabili per il riavvio remoto dei server bloccati.

Per le apparecchiature critiche dotate di doppi cavi (ad es. server e controller di dominio) è preferibile l'uso di UPS ridondanti. È importante che i cavi per l'alimentazione ridondante siano collegati in una PDU da rack o in un UPS separato. Ogni UPS diventa più affidabile se viene collegato a un circuito separato, in cui ogni circuito riceve l'alimentazione da un interruttore di circuito dedicato. Gli UPS dotati di scheda Web con gestione di rete integrata sono preferibili perché consentono il monitoraggio remoto dell'UPS in condizioni critiche (ad es. esaurimento della batteria, funzionamento a batteria, sovraccarico, bassa autonomia ecc.). Gli allarmi possono essere inviati tramite email o tramite un sistema di gestione di rete (ad es. HP Openview). È necessario, inoltre, cercare la stessa scheda di gestione per il monitoraggio ambientale. È opportuno almeno un sensore di temperatura dell'aria per controllare la temperatura in ingresso nella parte anteriore del rack o dell'apparecchiatura informatica. Altri sensori includono una singola sonda che misura sia la temperatura che l'umidità. Nel caso in cui occorra accedere alla sala server, è opportuno predisporre un sensore I/O con contatti puliti per segnalare l'apertura della porta della sala al responsabile della sala server. Altri sensori con contatti puliti sono costituiti da rilevatori d'acqua. La Figura 2 illustra un esempio di UPS con queste caratteristiche.

Figura 1

Unità di distribuzione dell'alimentazione montata in un armadio rack

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Condizionamento

In ASHRAE (American Society of Heating, Refrigerating, and Air Conditioning Engineers) TC 9.9 sono riportate le temperature di esercizio consigliate e consentite per le apparecchiature informatiche, con l'intento di fornire una guida migliore per garantire l'affidabilità e il rendimento delle apparecchiature, ottimizzando al tempo stesso l'efficienza dell'impianto di condizionamento. Nella Tabella 1 sono indicati i valori delle Linee guida termiche dell'ASHRAE del 2011 per le apparecchiature di classe 1. Per eliminare il calore da un ufficio o da un ambiente di dimensioni limitate è possibile scegliere cinque metodi diversi, ossia: Conduzione: il calore può fluire attraverso le pareti dell'ambiente Ventilazione passiva: il calore può essere incanalato in un flusso d'aria più fresca tramite aperture o griglie senza l'ausilio di ventilatori Ventilazione forzata: il calore può essere incanalato in un flusso d'aria più fresca tramite aperture o griglie dotata di ventilatori Climatizzazione: il calore può essere eliminato tramite l'impianto di climatizzazione dell'edificio Condizionamento dedicato: il calore può essere eliminato da un condizionatore dedicato. I cinque metodi sopra elencati si distinguono in base al rendimento, alle limitazioni e ai costi. La soluzione di condizionamento ottimale dipende essenzialmente dalla posizione delle apparecchiature informatiche e dai relativi carichi (kW). Gli interrogativi basilari sono tre:

1. Lo spazio adiacente è raggiunto dall'impianto di climatizzazione dell'edificio per mantenere costante la temperatura?

2. Una parete, il soffitto o il pavimento dell'ambiente confinano con un ambiente particolarmente caldo, ad es. esposto al calore del sole proveniente da pareti esterne?

Temperatura di esercizio

Intervallo di temperatura

Raccomandato 18-27 °C (64,4-80,6 °F)

Consentito 15-32 °C (59,0-89,6 °F)

Figura 2

Esempio di UPS da 1.500 VA collegato a una presa 5-15 e dotato di scheda Web per la gestione della rete (Fare clic sulla figura per visualizzare ulteriori informazioni)

Vista frontale di un UPS con pannello LCD

Scheda Web di gestione

Porte integrate per i sensori

Sensore di temperatura e umidità

Connettore batteria per autonomia prolungata

8 prese 5-15

Vista posteriore dell'UPS

I/O con contatti puliti

Tabella 1

Limiti della temperatura di esercizio secondo ASHRAE TC9.9

> Impianto di condizionamento dell'edificio

L'ideale sarebbe che l'impianto di condizionamento dell'edificio raffreddasse le apparecchiature informatiche tutto l'anno, ma ciò non è possibile nei climi più freddi che richiedono l'accensione dell'impianto di riscaldamento e lo spegnimento dell'impianto di raffreddamento. La temperatura degli armadi informatici o delle sale server, inoltre, raramente è controllata da un termostato dedicato, per cui l'abbassamento della temperatura per facilitare il raffreddamento delle apparecchiature informatiche impatterebbe sul benessere delle persone che si trovano nelle zone circostanti.

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3. Quanta energia viene consumata dalle apparecchiature presenti nell'ambiente?

È probabile che la risposta all'interrogativo n. 1 sia negativa se l'edificio si trova in luoghi con climi caldi, poiché l'impianto di climatizzazione dell'edificio viene regolato a una temperatura più alta durante i fine settimana e i periodi di vacanza per risparmiare energia. In questo caso, si raccomanda un impianto di condizionamento dedicato. Se la risposta è affermativa, si può procedere con l'interrogativo n. 2. Se la risposta all'interrogativo n. 2 è affermativa, si raccomanda un impianto di condizionamento dedicato. Se la risposta è negativa, procedere con l'interrogativo n. 3. Le soluzioni di condizionamento consigliate sono quattro, in base alla risposta all'interrogativo n. 3. Se il carico informatico è inferiore a 400 Watt, la conduzione sarà sufficiente a raffreddare l'ambiente e non occorreranno altre apparecchiature di condizionamento. Se il carico informatico è compreso tra 400 e 700 Watt, la ventilazione passiva è sufficiente solo se nell'ambiente è possibile montare i ventilatori. Se la porta o le pareti sono ignifughe, spesso questa soluzione non è realizzabile. Se il carico informatico è compreso tra 700 e 2.000 watt, la ventilazione forzata è sufficiente ma anche in questo caso solo se nell'ambiente è possibile montare i ventilatori. Se il carico informatico è superiore a 2.000 watt, si raccomanda una soluzione di condizionamento dedicata. Le soluzioni di condizionamento dedicate sono costituite da unità autonome raffreddate ad aria (Figura 3) utilizzate quando è disponibile un plenum di ritorno, ad esempio un controsoffitto. Se è possibile accedere al circuito a glicole, all'acqua del condensatore o a quella refrigerata dell'edificio, è possibile utilizzare un impianto dedicato che sfrutti uno di questi fluidi di condizionamento (Figura 4). Se il tetto o le pareti esterne si trovano a meno di 30 metri dell'ambiente informatico, si raccomanda un impianto raffreddato ad aria.

Un impianto di condizionamento dell'aria è formato da due componenti: l'unità di condizionamento, che generalmente è installata nella parte alta della parete, e l'unità di condizionamento, posizionata sul tetto o sulla facciata dell'edificio. Questo tipo di impianto richiede la foratura delle pareti per il passaggio delle tubazioni del refrigerante. Anche se l'implementazione di questo sistema è soggetta a limitazioni della distanza, nella maggior parte dei casi rappresenta una soluzione estremamente conveniente in termini di costi (da 0,30 a 0,40 dollari a Watt per l'unità). Per l'installazione, il costo del sistema generalmente corrisponde più o meno a quello dei materiali, per cui il totale si aggira intorno ai 0,60/0,80 dollari a Watt. La Figura 5 illustra un esempio di un impianto c.d. "mini-split". Se si supera la distanza massima delle tubazioni per la refrigerazione, è necessario implementare un impianto con condizionamento a glicole. I mini-split possono gestire da 2 a 10 kW, per cui sono efficienti soluzioni di impiego comune per ambienti di limitate dimensioni.

Figura 3

Esempio di unità di condizionamento autonoma raffreddata ad

i

Figura 4

Esempio di unità di condizionamento ad acqua refrigerata montata in controsoffitto

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In alcuni casi, l'unica possibilità è quella di sistemare le apparecchiature informatiche negli spazi dell'ufficio occupati dal personale, ad esempio nelle filiali. La soluzione consigliata, a questo punto, consiste nell'installazione delle apparecchiature informatiche all'interno di un armadio insonorizzato dotato di ventilazione integrata ad hoc e distribuzione dell'alimentazione. Questi tipi di armadi sono in grado di garantire la ventilazione di apparecchiature fino a 4 kW e sono descritti in seguito, nel sottoparagrafo "Rack". La Figura 6 illustra un esempio di flusso d'aria di ventilazione per un impianto di questo tipo.

Un sistema particolarmente efficiente per garantire l'affidabilità dell'impianto di condizionamento consiste nella sistemazione delle apparecchiature informatiche in un rack (con tutte le bocche di ingresso dell'aria rivolte verso la parte anteriore) e nell'uso di pannelli protettivi per riempire le fessure. Questa soluzione consente di prevenire i blocchi termici causati dalla temperatura elevata e riduce la necessità di raffreddare ulteriormente l'ambiente con l'uso di condizionatori sovradimensionati. Se le apparecchiature informatiche non sono collocate in un rack, l'aria calda di scarico dell'armadio spesso viene incanalata nelle prese d'aria di un altro armadio. In linea generale, meglio è organizzato l'ambiente informatico, più è facile raffreddare le apparecchiature separando i flussi d'aria calda da quelli d'aria fredda. Per ulteriori informazioni sul condizionamento, consultare il white-paper n. 68, Strategie di condizionamento per armadi di cablaggio informatico e ambienti di dimensioni limitate.

Rack

È difficile per una piccola impresa giustificare i costi extra di un armadio, ma quando la decisione ricade nell'ambito di un progetto di ristrutturazione globale, diventa più facile fare la scelta giusta. Un armadio rack ben progettato è in grado di garantire notevoli benefici:

Figura 5

Esempio di impianto di condizionamento mini-split

Figura 6

Esempio di flusso d'aria di ventilazione per un armadio informatico per uffici

Unità di condizionamento installata a parete

Unità condensante collocata all'esterno

Ventilatori nello sportello posteriore

Prese d'aria superiori

Prese d'aria laterali

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disponibilità, corretta organizzazione, gestione efficace dei cavi, sicurezza fisica, condizionamento, facilità di distribuzione dell'alimentazione ed elevata professionalità. Un rack è la struttura fondamentale per le apparecchiature informatiche e consente alle aziende di ridurre le probabilità di errori umani in fase di soluzione di un problema. La gestione dei cavi, ad esempio, è più semplice grazie agli accessori integrati che impediscono l'aggrovigliarsi dei cavi. Anche i pannelli laterali rimovibili semplificano la gestione dei cavi. È preferibile ricorrere all'implementazione di armadi rack quando i carichi sono superiori a 2 kW, poiché questa scelta consente di isolare i flussi d'aria calda e fredda, fornendo alle apparecchiature informatiche aria più fresca (i pannelli di protezione sono fondamentali per ottimizzare il flusso dell'aria). Senza pannelli o sportelli laterali, l'armadio diventa un rack a 4 posti che non consente la separazione dei flussi d'aria. Se si utilizzano rack a 4 posti, tuttavia, è preferibile aggiungere ugualmente i pannelli laterali. Gli sportelli bloccabili in un armadio garantiscono la sicurezza fisica, particolarmente importante negli uffici di tipo open-space o nelle sale server non protette. Questo problema è abbastanza importante nel caso in cui la porta venga lasciata aperta appositamente per rinfrescare la sala. La Figura 7 illustra un esempio di armadio rack con pannelli rimovibili. Come già accennato nella sezione relativa al condizionamento, negli ambienti open-space le apparecchiature informatiche devono essere installate in armadi insonorizzati protetti appositamente progettati, con ventilazione e distribuzione dell'alimentazione integrate. L'insonorizzazione consente di ridurre il rumore delle ventole delle apparecchiature informatiche che potrebbe disturbare il lavoro del personale. La Figura 8 illustra un armadio insonorizzato. Con una distribuzione dell'alimentazione integrata, i cavi di alimentazione si identificano facilmente, per cui la probabilità di scollegare cavi errati si riduce al minimo.

Sicurezza fisica

Anche se le risorse umane sono fondamentali per il funzionamento delle apparecchiature informatiche, alcuni studi hanno dimostrato che buona parte degli errori o degli incidenti che causano interruzioni è dovuta proprio al personale: procedure inadeguate, apparecchiature

Figura 8

Esempio di armadio con pareti interne in materiale fonoassorbente

Figura 7

Esempio di armadio rack con pannelli laterali rimovibili

Pannelli laterali a mezz'altezza rimossi

Sportelli anteriori e posteriori bloccabili

Gli sportelli posteriori divisi semplificano l'accesso alle apparecchiature informatiche

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etichettate in modo errato, rovesciamento di liquidi, cadute e altri incidenti imprevedibili. Se l'interruzione comporta costi notevoli, inoltre, la sicurezza fisica diventa importante anche nelle filiali o nelle piccole imprese. Chiudere a chiave una sala server o un armadio rack è essenziale se i costi delle interruzioni sono elevati. Se un ambiente informatico è considerato critico, è preferibile installare telecamere di sicurezza. Alcune telecamere integrano sensori ambientali e porte supplementari per vari tipi di sensori (ad es. contatti puliti, rivelatori di fumo e sensori per i varchi). I sensori integrati dovrebbero provvedere al rilevamento della temperatura, dell'umidità e dei movimenti. Le telecamere dotate di rilevazione del movimento sono in grado di identificare e registrare automaticamente qualunque movimento, associando una videoregistrazione a un determinato avviso o a particolari condizioni ambientali, in modo da velocizzare l'analisi della causa principale. Grazie ai sensori applicati alle serrature o ai rivelatori di movimento, ad esempio, in caso di accesso di personale non autorizzato l'amministratore riceve un'email o un SMS di segnalazione. Le videocamere dovrebbero consentire l'accesso tramite smartphone per la visualizzazione delle immagini e dei dati ambientali.

Monitoraggio

Le sale server di piccole dimensioni includono due tipi di monitoraggio: UPS e ambientale. I costi del monitoraggio UPS basilare si sono ridotti notevolmente negli ultimi anni, per cui questi sistemi dovrebbero essere sempre installati assieme all'UPS. Il monitoraggio UPS e ambientale è particolarmente utile nelle piccole imprese con personale informatico ridotto e nelle filiali del tutto prive di personale informatico locale. In questi casi, i responsabili vengono avvisati in remoto tramite email in caso di allarmi critici dell'UPS, ad esempio attivazione della batteria, necessità di sostituire la batteria, sovraccarichi, ma anche eventi ambientali come la temperatura elevata, la presenza d'acqua e così via. La Figura 10 illustra un esempio di pagina Web di una scheda di gestione di rete per UPS. Un altro componente importante della gestione UPS è il software di arresto, che consente di spegnere in tutta sicurezza i sistemi operativi dei server critici. Nella maggior parte dei casi, il software compreso nel sistema UPS consente un monitoraggio basilare dell'alimentazione che spesso è utilizzato per rilevare tensioni anomale. Oltre al monitoraggio dell'UPS, i responsabili informatici dovrebbero insistere sull'adozione di un sistema di monitoraggio ambientale nelle sale server sprovviste di condizionamento. Gli UPS dotati di scheda Web di gestione (ad es. quella illustrata nella Figura 2) sono preferibili per il monitoraggio dell'UPS e il monitoraggio basilare dell'ambiente. Per gli ambienti più critici, si raccomanda l'installazione di almeno una telecamera di sicurezza con rilevamento dei movimenti (v. Figura 9), che provveda anche al monitoraggio ambientale avanzato, descritto nel sottoparagrafo “Sicurezza fisica”. Accertarsi che le telecamere di sicurezza consentano il monitoraggio remoto tramite smartphone e siano in grado di inviare segnalazioni tramite email e SMS.

Figura 9

Telecamera di sicurezza singola con sensori integrati per la rilevazione della temperatura, dell'umidità, del punto di rugiada, del flusso d'aria e dei movimenti

Porte sensori supplementari

Lettura della temperatura

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Illuminazione

Negli ambienti più piccoli, l'illuminazione non è prevista per le apparecchiature informatiche, che solitamente vengono sistemate in luoghi con scarsa illuminazione. Molti problemi sono causati dall'impossibilità di vedere chiaramente le etichette e i collegamenti delle apparecchiature informatiche, soprattutto quando si trovano all'interno di armadi. Anche se è stato investito denaro per l'installazione di un'illuminazione particolare, spesso la posizione delle apparecchiature informatiche non ne garantisce la corretta illuminazione. Una soluzione conveniente e allo stesso tempo efficace consiste nell'utilizzo di un lampada frontale a basso costo, che garantisce una buona visibilità negli spazi angusti lasciando libere le mani. Le torce di questo tipo generalmente si trovano appese a un gancio all'interno della parte posteriore dell'armadio informatico chiuso. In questo modo è possibile utilizzarle quando necessario e non vengono rimosse inavvertitamente. Un esempio di lampada frontale è mostrato nella Figura 11.

Dalla nostra ricerca emerge che ai responsabili informatici spesso manca il tempo di cercare e organizzare una soluzione appropriata. I tool di configurazione consentono di risolvere questo problema offrendo ai rivenditori informatici la possibilità di scegliere da un menu di opzioni senza dover cercare gli accessori, i servizi, le viti e le staffe necessari per una

Tool di configurazione

Figura 10

Esempio di pagina Web di una scheda di gestione di rete UPS integrata

Figura 11

Esempio di lampada frontale da utilizzare in un rack o in una piccola sala server

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determinata soluzione. L'acquisto di UPS, rack, software, schede di gestione, servizi ed estensioni di garanzia venduti separatamente richiederà sempre più tempo. Gli strumenti per la configurazione comprendono l'interoperabilità di componenti, servizi e garanzie e creano una distinta dei materiali necessari per una determinata soluzione. Una volta effettuato un ordine attraverso questi tool, è possibile scegliere due metodi di spedizione fondamentali: qualsiasi componente può essere spedito in confezione singola oppure il rack può essere spedito con tutti i componenti già montati al suo interno. La scelta di soluzioni standard preconfigurate garantisce consegne più rapide poiché queste soluzioni sono per lo più disponibili. Un esempio di tool di configurazione è mostrato nella Figura 12.

La nostra esperienza con migliaia di sale dati di filiali e piccole imprese rivela che la maggior parte di questi ambienti non è né organizzata né sicura, che la temperatura all'interno è alta, che il monitoraggio è assente e che lo spazio è ridotto. È chiaro che queste situazioni causano spesso disagi e interruzioni evitabili. I responsabili informatici di questi ambienti hanno poco tempo da dedicare alla ricerca dei migliori standard per l'infrastruttura fisica. Questo white-paper si propone di considerare questi vincoli temporali e di riepilogare i miglioramenti più pratici per l'alimentazione, il condizionamento, i rack, la sicurezza fisica, il monitoraggio e l'illuminazione di piccole sale dati e Micro Data Center con un carico informatico fino a 10 kW.

Conclusioni

Figura 12

Esempio di tool di configurazione dell'infrastruttura fisica

Victor Avelar è Senior Research Analyst presso il Data Center Science Center di Schneider Electric. È responsabile della progettazione di Data Center e della ricerca nel settore; fornisce consulenze ai clienti sulla valutazione dei rischi e sulle procedure di progettazione finalizzate all'ottimizzazione della disponibilità e dell'efficienza degli ambienti dei Data Center. È laureato in ingegneria meccanica al Rensselaer Polytechnic Institute ed è titolare di un master del Babson College. È membro dell'AFCOM e dell'American Society for Quality.

Note sull'autore

Scelte pratiche per la distribuzione di piccole sale server e micro Data Center

Schneider Electric – Data Center Science Center White Paper 174

Rev 1 13

I differenti tipi di sistemi UPS White-paper n. 1

Strategie di condizionamento per armadi di cablaggio informatico e sale di piccole dimensioni White-paper n. 68

Vantaggi dei Micro Data Center in termini di costo White-paper n. 223

Risorse

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Per esprimere opinioni e formulare commenti relativi a questo white-paper: Data Center Science Center [email protected] Per formulare richieste specifiche sulla progettazione del Data Center: Contattare Schneider Electric all'indirizzo www.apc.com/support/contact/index.cfm

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