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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: PROVINCIA DI TORINO 2) Codice di accreditamento: R01-NZ00346 3) Albo e classe di iscrizione: Regione Piemonte 1^ CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: GIAVENO PER TE 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore D Patrimonio artistico e culturale Area: 03 Valorizzazione storie e cultura locali 1

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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN

SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

PROVINCIA DI TORINO

2) Codice di accreditamento:

R01-NZ00346

3) Albo e classe di iscrizione:

Regione Piemonte 1^

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

GIAVENO PER TE

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

Settore D Patrimonio artistico e culturaleArea: 03 Valorizzazione storie e cultura locali

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6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

Il Servizio Civile e la PROVINCIA DI TORINOLa legge 64/2001 e la successiva sospensione del servizio di leva obbligatorio (gennaio 2005) ha permesso alla Provincia di Torino di dare valore progettuale al bisogno di un inserimento di nuove e giovani risorse all’interno degli enti locali, attraverso la forma del “Servizio Civile Nazionale”.Le nuove forme delle “politiche giovanili” vedono, infatti, il giovane seriamente impegnato nel contesto organizzativo dell’Ente locale, in un’ottica innovativa che lo riconosce non solo come fruitore di servizi ma come protagonista di percorsi di cittadinanza attiva. A tal fine la Provincia di Torino si è accreditata come Ente di prima classe per:a) promuovere e favorire lo sviluppo delle Politiche giovanili sul territorio, sostenendo gli Enti locali nella gestione dei progetti di servizio civile;b) definire una strategia di Servizio Civile degli Enti locali comune e condivisa, che sappia progettare servizi utili ai giovani e al territorio, e realizzi criteri omogenei di qualità e strumenti efficaci di controllo e monitoraggio dell’attività;c) far convergere sull’attività le migliori Risorse umane disponibili quali selettori, formatori, tutor e progettisti senza che l’intero staff di progetto debba essere a carico del singolo ente;In un’ottica di promozione del sistema Servizio Civile e di creazione di sinergie significative con altri territori regionali la Provincia di Torino ha siglato accordi con la Provincia di Biella e la Provincia di Alessandria.

Dal Sistema di Tutoraggio alla partecipazione attiva dei Volontari nella Valutazione del progettoLa Circolare per l’accreditamento (17 giugno 2009) ed il Prontuario per la progettazione (4 novembre 2009) dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (UNSC) non prevedono più il Sistema di Tutoraggio, parte integrante dei progetti fino al bando straordinario del 2010.La Provincia di Torino ha ritenuto necessario compensare la perdita del Sistema che permetteva ai Volontari ed agli Enti di attivare strategie consapevoli per rielaborare l’esperienza di servizio e gestire eventuali situazioni conflittuali, attraverso un’integrazione nel Sistema di Monitoraggio e Valutazione. La valutazione nella realizzazione dei progetti deve servire infatti a fornire un ritorno immediato in termini operativi: deve essere utile ad individuare gli aspetti problematici su cui intervenire, cogliendo anche i suggerimenti pratici derivati dall’interlocuzione con i soggetti coinvolti, al fine di essere tempestivi nella correzione del percorso del volontario. L'analisi si trasforma quindi in ricerca operativa, al centro della quale vi sono le persone che partecipano.Figura “cardine” di questo nuovo sistema di Valutazione in itinere sarà il Responsabile Locale di Ente Accreditato (RLEA), che rappresenta anche l’interfaccia per i volontari (come previsto nella Circolare del 17 giugno 2009 – Norme sull’accreditamento) e per questo avrà il compito di contestualizzare il servizio di ciascun volontario. Lo RLEA aiuterà il volontario a porsi in un contesto definito, chiarendo e differenziando le proprie attese e aspirazioni da ciò che è effettivamente chiamato a fare, attraverso metodologie e strumenti definiti nell’integrazione al Sistema di Monitoraggio e Valutazione presentato all’Ufficio Servizio Civile della Regione Piemonte a febbraio 2011.La Provincia di Torino mette a disposizione degli RLEA un sistema di coordinamento interno mutuato dalla positiva esperienza del proprio Sistema di Tutoraggio, applicato fino al bando straordinario di Aprile 2010.

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CONTESTO TERRITORIALE LOCALEIl Comune di Giaveno (m, 506 s.l.m) è il capoluogo della Val Sangone, possiede una estensione complessiva di 71.98 kmq. All’ultimo censimento (31.12.2001) la popolazione era di 16.593 abitanti.Alla data del 30.12.2007 la popolazione residente era di 16.097 abitanti. Il Comune ha uno sviluppo viario di oltre 100 km di strade. La peculiarità del territorio è la presenza di 7 frazioni e di oltre 108 borgate, tutte abitate.L’ambiente naturale copre il 75% della superficie comunale: boschi, terreni montani di alta quota, una caratterizzazione generale ricca di acque (Sangone ed altri torrenti), alture che si estendono dai 500 ai 2.000 metri.In questo Comune ha sede il distretto Sanitario con l’Ospedale Civile dell’Asl TO 3, il Pronto Soccorso ed i servizi della Croce Rossa Italiana attivi per tutto il territorio di valle.A Giaveno ha inoltre sede la stazione dei Carabinieri, la Sede della Protezione Civile, il distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontario, l’ufficio postale e l’Ufficio Uniriscossione, l’ufficio Smat (Servizio Gestione Acquedotto).Il Comune di Giaveno gestisce direttamente un Asilo Nido ed una Residenza per Anziani (Nuova Residenza Assistenziale Silvana Ramello – Raf convenzionata con l’Asl nr. 5). Gestisce, inoltre, un Centro Permanente di accoglienza (Cpa), una Comunità alloggio per persone in difficoltà e con problematiche abitative in convenzione con il Servizio Socio Assistenziale della Comunità Montana e una Micro Comunità per anziani.Dispone di un Centro di incontro e sportello di ascolto per adolescenti e giovani, di impianti sportivi (stadio con pista di atletica e campo di calcio , più due campi di calcio in Via Beale e presso S.M.S Gonin), campi da bocce, campi da tennis e diverse palestre presso le scuole territoriali ed al Palazzetto dello Sport.

La popolazione di riferimento

AGGREGAZIONETOTALE

POPOLAZIONE

over 65 anni TOT.

POPOLAZIONE0 - 6 anni TOT. POPOLAZIONE

7 - 14 anni TOT.

POPOLAZIONEProvincia di Torino 2.297.598 510792 143756 154277

Torino 909538 216955 54685 55176Giaveno 16593 3675 1049 1208Coazze 3342 687 192 243Reano 1667 351 125 120Trana 3846 726 265 272

Valgioie 932 155 55 76Sangano 3784 851 195 263Avigliana 12244 2314 873 892

Bruino 8503 1629 626 720Cumiana 7857 1791 515 592

Orbassano 22172 4500 1379 1572Rivalta 19174 3568 1347 1452

Reg. Piemonte 4446230 1015217 271241 297969Italia nord-occ 16016223 3446442 1041628 1119659

Italia 60340328 12206470 3983938 4493999Fonte Demos Istat al 01/01/2010

Leggendo i dati in tabella si evince chiaramente come le fasce di età comprese tra 0-14 anni e over 65 rappresentano il 36 % circa dell’intera popolazione di Giaveno. Una percentuale rilevante che impone una particolare attenzione nella realizzazione di iniziative e progetti ad essi dedicati. È infatti proprio a questo tipo di residenti che si indirizza l’attuale progetto di SCVN. Si tratta infatti della categoria di residenti maggiormente stanziale sul territorio comunale, che accede con maggiore frequenza a tutta una serie di servizi quali scuola, servizi di assistenza, attività ricreative e del tempo libero. Per le finalità di progetto di seguito proposte e 0per la loro naturale propensione si tratta infine anche dei soggetti che meglio possono contribuire alla realizzazione degli obiettivi di progetto.

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AREA DI INTERVENTO

L’area servizi scolastici, alla persona, sport e cultura del Comune di Giaveno si occupa di tutte le funzioni di propria competenza relative a: buon funzionamento dell’asilo nido e delle scuole, organizzazione e controllo della refezione scolastica, cura delle

attività scolastiche, trasporto scolastico, diritto allo studio, realizzazione di progetti educativo-culturali per gli studenti dalla scuola dell’infanzia alla scuola superiore; contatti e coordinamento con servizi educativi privati e paritari;

centri di aggregazione anziani, giovani, centri estivi, ludoteca; rapporti con le associazioni; organizzazione e gestione biblioteca comunale; rapporti e attività in collaborazione con il Consorzio Socio Assistenziale C.A.S.A. Val Sangone, piani di zona; promozione della conoscenza, dello sviluppo e della diffusione della pratica motoria e sportiva da parte di tutti i

cittadini; collabora con le scuole del territorio e le associazioni per l'attuazione di attività sportive in orario scolastico ed extrascolastico; cura i rapporti con le società ed associazioni che hanno in concessione gli impianti (palestre scolastiche, circoli bocciofili, campi di calcio e polivalenti di rilevanza comunale, palazzetto dello sport) presso i quali si praticano le attività sportive; promuove ed organizza varie iniziative sportive (manifestazioni, attività ludico-motoria ecc.); collabora per l'attuazione delle attività proposte dalle Associazioni Sportive del territorio;

organizzazione, coordinamento e realizzazione delle attività culturali sensibilizzando la cittadinanza su temi socio-culturali, con particolare attenzione al mondo dell'infanzia, degli anziani, della disabilità e al patrimonio etnico, storico, artistico collaborando, valorizzando e coordinando le attività e i progetti proposti dagli organismi socio-culturali (scuole, enti, associazioni, privati); gestione dei provvedimenti amministrativi relativi alla realizzazione dei progetti; ufficio turistico.

Nell’ambito delle proprie competenze istituzionali, la cultura e la valorizzazione delle storie locali costituiscono per il Comune di Giaveno un fattore fondamentale di sviluppo e promozione sociale, legate nello specifico all’immenso patrimonio culturale materiale ed immateriale conservato sul territorio e nella memoria di ogni abitante. Da numerosi anni è ormai chiara l’importanza di tale risorsa in relazione alla volontà di promuovere e valorizzare la sostenibilità sociale, culturale e ambientale di un paese. Degna di nota la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale conclusa a Parigi il 17 ottobre 2003 nell’ambito della Conferenza Generale dell'UNESCO, che identifica tale patrimonio quale fattore principale della diversità culturale e garanzia di uno sviluppo duraturo delle comunità.Si tratta di un patrimonio identificato principalmente nelle 1) tradizioni orali: narrativa: fiabe, novelle, racconti, storie di vita etc.; 2) nelle lingue; 3) nelle arti performative: danze, musiche e strumenti tradizionali, teatro popolare; 4) nelle pratiche sociali e rituali: feste del ciclo dell’anno, cerimonie del ciclo della vita; 5) nelle conoscenze e nelle pratiche che riguardano la natura e l’universo: relative a lavoro agricolo, allevamento etc.; 6) nelle conoscenze e nelle abilità artigiane e negli spazi ad essi associati: varie forme di artigianato del legno, della tessitura etc.

Nella sua articolazione, il patrimonio culturale immateriale si caratterizza per essere trasmesso da generazione in generazione; costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in stretta correlazione con l’ambiente circostante e con la sua storia; permette alle comunità, ai gruppi nonché alle singole persone di elaborare dinamicamente il senso di appartenenza sociale e culturale.

La città di Giaveno, a questo proposito, ha una storia millenaria ricca di tradizioni orali, pratiche sociali e rituali legate al mondo rurale e contadino. A queste tradizioni si aggiunge la particolare attenzione dedicata all’ambiente ed ad un turismo culturale sostenibile in grado di promuovere e valorizzare il proprio folclore, la lingua franco provenzale, le eccellenze artigiane presenti.

Partendo da questo bagaglio culturale ed in relazione alla volontà di trasmettere di generazione in generazione fondamentali saperi e tradizioni uniche di ogni comunità, il Comune di Giaveno predispone annualmente un ricco programma di eventi culturali in collaborazione con gli attori della società civile prestando particolare attenzione al mondo dell’associazionismo e delle scuole locali.A tal proposito annualmente vengono realizzate in collaborazione con gli istituti comprensivi locali e con i docenti una serie di attività di educazione culturale legate al Piano di Offerta Formativa (POF) di competenza del Comune. Tali attività trovano in genere conclusione con l’esposizione in occasione di particolari eventi culturali di piazza quali “Maggionatura” o la “Festa del Pane”. L’intento principale è quello di promuovere la crescita educativo - sociale di ciascun allievo, ponendo al centro di ogni azione educativa lo sviluppo armonico della sua personalità e facendo acquisire loro conoscenze e competenze spendibili in una società complessa in continua evoluzione.

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Non meno importante, l’attenzione che si cerca di porre alle competenze relazionali ed emotive degli alunni lavorando sulla capacità degli stessi di interagire con i coetanei e gli adulti in modo collaborativo e responsabile e potenziando il senso di appartenenza alla collettività.Tali attività sono realizzate in stretta collaborazione con il mondo del terzo settore che presta spazi, saperi e capacità all’ottimale riuscita del P.O.F.

Per meglio comprendere la ricchezza di risorse “immateriali” locali si ritiene utile elencare di seguito alcuni degli ambiti di valorizzazione principale:

Feste e sagre

“Maggionatura”, maggio, festa tipica delle produzioni agricole ed artigianali locali di promozione e valorizzazione dei prodotti del territorio e delle opportunità legate alla conoscenza e riscoperta delle tradizioni locali: allevamento, agricoltura artigianato.

“Notte della solidarietà”, maggio/giugno, organizzata per raccolte fondi a favore di specifiche cause promosse dalle associazioni che collaborano nella realizzazione dell’evento. Organizzata come notte bianca nella quale si svolgono spettacoli legati alla tradizione dei popoli, al mantenimento dei legami tra le famiglie di origine locale e quelle emigrate, ai nuovi cittadini.

“Festa della montagna e Spettacolo della Montagna”, giugno-luglio-agosto, coinvolge i comuni della Val Sangone e della Val di Susa attraverso la realizzazione di spettacoli musicali, teatrali e cinematografici che sviluppano argomenti e tematiche legate alla montagna, alla sua popolazione ed alle sue tradizioni.

“Festa del Pane”, settembre, celebra la produzione tipica locale attraverso una manifestazione che richiama esperti di settore, appassionati residenti e non. L’occasione è di promozione delle eccellenze artigiane presenti in questo territorio non solo alimentari ma con ampi spazi dedicati ai lavori tradizionali ed ancora attuali (lavorazione del ferro ecc.). Per l’occasione si svolge la battitura del grano con impiego ed esposizione di attrezzature e trattori moderni e d’epoca.

“Fungo in festa”, settembre/ottobre, settimana dedicata al prodotto tipico locale per eccellenza con manifestazioni e spettacoli diversi, “mercato storico” quotidiano dei funghi spontanei che dall’800 si presenta sulle piazze cittadine.

“Festa delle borgate”, durante l’intero arco dell’anno le 108 borgate di Giaveno festeggiano in periodi diversi santi patroni, tradizioni e festività proprie riproponendo ognuna le proprie peculiarità. (Es. il pane della Carità tradizionale rito della "ciarità" festa nella quale in origine i più facoltosi distribuivano il pane alla gente più bisognosa, la festa di primavera ecc.)

“Carnevale cittadino”, giunto alla 61^ edizione rappresenta uno dei momenti di festa tradizionale maggiormente sentiti e partecipati grazie alla presenza della Famijia dij Bergè, storiche maschere locali legate alla storia del mondo rurale, pastorale e contadino locale.

Tradizioni e storia la lingua: presenza di una “comunità francoprovenzale” quale prezioso elemento per la realizzazione di

momenti di formazione e scambio culturale, realizzazione di spettacoli e momenti artistici finalizzati al mantenimento della memoria e della tradizione locale anche tra i giovani

le pratiche sociali nella storia locale: In Giaveno dal XVIII secolo in avanti è sorto uno stretto legame tra attività sociale, popolazione, figure sociali e loro attività che perdura ancora oggi influendo positivamente sullo sviluppo di queste popolazioni così come sulla loro propensione alla solidarietà ed ai doveri civici. Principali figure della tradizione:o teologo Valletti: istituì presso il seminario arcivescovile una prima scuola elementare ed un collegio di

educazione femminileo Don Innocenzo Arduino sviluppò l’ospedale di Giaveno creando un collegio per giovani orfani per

l’apprendimento di un mestiere, della matematica e delle arti “del leggere e dello scrivere”. o Canonico Giacinto Picchiotti: realizzò l’istituto professionale omonimo, avendo compreso alla metà del

XIX secolo l’esigenza di un’istruzione tecnica per la manodopera cittadina formata da giovani non istruiti. Per i giovani giavenesi rappresentò l’opportunità di un mestiere ed uno stile di vita che consentì loro di affrontare il futuro lavorativo in una regione che stava vivendo la sua industrializzazione, specializzandosi in settori importanti quali quello tessile e della produzione della carta.

o Canonico Bartolomeo Rolla e di suo nipote Pio Rolla: al primo si deve la nascita nel 1870 della società cattolica, una delle prime del Piemonte, arricchita poi da una sezione per il mutuo soccorso e di una cassa per gli inabili al lavoro. Nel 1885 creò la Cassa Rurale di Depositi e Prestiti, la Società Cattolica femminile e la Casa del Popolo divenuta poi Opera del Sacro Cuore. Il nipote Can. Pio Rolla seppe distinguersi per le lotte sociali. A lui si deve il primo sciopero attuato in Italia dai cattolici nel 1907 e la sezione locale della Lega del Lavoro che portò assistenza ai lavoratori ed alle lavoratrici giavenesi. Ed ancora l'Unione

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Agricola, il Macello cooperativo, la Cooperativa Popolare di Consumo, il potenziamento della Cassa Rurale, la corale "Flos Carmeli", il cine "Excelsior", le scuole serali e professionali, tra cui la scuola tipografica "N. Tommaseo", l'ufficio assistenza, l'associazione "Pro Giaveno", l'azienda cooperativa elettrica giavenese.

o Francesca Giuseppina Giacone Riva e di Don Michele Rua, l’istituzione dell’opera salesiana Maria Ausiliatrice che seppe organizzare un sistema di educazione ed istruzione dedicato al mondo femminile e un oratorio ancora attivo ai giorni nostri. Più recentemente nel ‘900 l’attività dei fratelli delle scuole cristiane presso l’Istituto Pacchiotti dedicata all’educazione dei giovani. Degna di nota, infine, il rilevante numero di persone che risiedettero presso l’ex seminario arcivescovile iniziando proprio da quella sede l’attività di evangelizzazione e di operosità sociale. A titolo esemplificativo si possono citare i Padri Michele Franco e Pietro Calandri missionari in Africa, il beato Luigi Boccardo, Adolfo Barberis, ed il venerabile Felice Prinetti e Luigi Balbano.

I migranti. Le storie delle migrazioni verso la Francia e le Americhe che caratterizzarono molti cittadini piemontesi che costituirono nuove comunità nei paesi di arrivo con una forte capacità di mantenimento dei legami storici e culturali con i paesi di origine.

le conoscenze e le abilità. o la tessitura e l’arte del ricamo: Giaveno conta una lunga tradizione nell’arte tessile, tradizione oggi non più

presente a livello industriale ma ancora promossa da una associazione locale, “Giaveno Ricama” nota ed apprezzata a livello nazionale ed internazionale per il sapiente utilizzo dei ricami tradizionali piemontesi e locali nella propria lavorazione.

o l'arte panificatoria: profondamente radicata nella cultura contadina e pastorale della zona rappresentava un momento di unione della famiglia rurale capace di valorizzare il fondamentale ruolo dell’alimento ma anche delle risorse naturali e dell’ambiente indispensabili per realizzarlo (terra, acqua ecc.). Giaveno conta ancora oggi su numerosi panificatori artigianali uniti in associazione che partecipano attivamente alla realizzazione della Festa del Pane di settembre.

o antichi mestieri attuali: sono numerosi i mestieri per così dire antichi che ancora possono presentare sbocchi occupazionali per i giovani di oggi in Giaveno, legati all’attività agricola, all’allevamento, all’artigianato. Mestieri della tradizione che necessitano di essere compresi sia nei valori di fondo che li caratterizzavano un tempo sia nelle opportunità che rappresentano attualmente.

gli spazi culturali associati: si tratta dei luoghi dove il patrimonio culturale immateriale è conservato o dove può essere tramandato. Nello specifico Giaveno conta oltre 100 borgate nelle quali sono custoditi i ricordi e la memoria delle tradizioni locali così come di una seri di spazi che si ritengono fondamentali per tali pratiche quali i centri di aggregazione per anziani e per giovani.

Le produzioni tipiche

I funghi di Giaveno, prodotto naturale inserito nei PAT Prodotti della Tradizione Enoagstronomica) e del Ministero delle Politiche Agricole

Le mele della Val Sangone, mete antiche, Prodotto dei Pat Cevrin di Coazze, Presidio Slow Food e Prodotto del Paniere della Provincia di Torino; Toma del Lait Brusc, Prodotto del Paniere della Provincia di Torino Patate di Montagna, Prodotto del Paniere della Provincia di Torino Grissino Stirato Torinese, Prodotto del Paniere della Provincia di Torino Miele di Montagna, Prodotto dei Pat

Percorsi Cammini di Liberta Tra Arte e Cultura – analogo progetto regionale con riferimento e ambito di azione sulla Val

Sangone e Pinerolese; Progetto Cultura e Natura nelle Valli di Susa e Pinerolo comprendente la Comunità Montana Val Sangone Progetto interregionale la “ Via Francigena “ con la Regione Piemonte; Animazione culturale sulla Sacra di San Michele con indagini relative al Millennio Composito San Michele della

Chiusa pertinenti alla dipendenza di Giaveno dagli abati; Presenza di siti di religiosità popolare diffusi sul territorio montano e di santuari dedicati con pellegrinaggi; Percorsi e siti della Resistenza, centro rete, Ecomuseo della Resistenza e del progetto Memoria delle Alpi in

Val Sangone (Ossario di Coazze, Sentieri Partigiani, luoghi della Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Val Sangone);

Ecomuseo dell’Alta Val Sangone attività escursionistica, didattica e di valorizzazione degli ambiti caratterizzanti il territorio: tema della minierà, della tradizione artigiana tessile e del ricamo, quotidianità e religiosità popolare;

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Presenza di Atetliers di artisti riconosciuti ed affermati (Luigi Stoisa, Nunziante, Ciro Palumbo, ecc.); Animazione franco provenzale a seguito della perimetrazione dei Comuni di Giaveno, Coazze e Valgioie nella

minoranza linguistica e storica franco provenzale; Cascine Didattiche;

Altri ambiti

Fortificazioni minori del Colle del Besso e del Forte San Moritio in Val Sangone collegabile con le fortificazioni maggiori della Valle di Susa e Chisone;

Parco Naturale Orsiera Rocciavrè – accesso Val Sangone al parco; Giardino Botanico Rea a San Bernardino di Trana dipendenza del Museo di Scienze Naturali di Torino; Percorso dei geositi nella Val Sangonetto – riconoscimento provinciale del percorso; Presenza di una diffusa rete di sentieri con modulazioni e percorsi per trekkers e o famiglie (Quota 1000,

Verdelandia, I sentieri del GTA, quelli del Parco Orsiera Rocciavrè, I Monti di Giaveno, ecc.); Centro Storico di Giaveno – vestigia della Cittadella Abbaziale, chiese, torri, ecc.; Attività e sito di accoglienza per la frequentazione e il soggiorno turistico di fasce deboli e svantaggiate

(portatori di handicap, con disabilità, ecc.) disponibili a seguito del progetto Interreg III Una Montagna per Tutti; Animazione storica con rievocazioni: Meno Mille a Giaveno, Rievocazione Storica di Trana, ecc.; Personaggi e siti riferibili e relativi alle Celebrazioni del 150 anni dell’Unità d’Italia; Individuazione sul sito di Reano di un ciclo pittorico proveniente dalla cappella toscana di Pietrafitta già di

proprietà della famiglia dei Principi dal Pozzo della Cisterna (opere risalenti al 1585); Percorsi di arrampicata a Rocca Parei e cenni di booldering; Centri animazione e frequentazione turistica escursionista (Albergo Rifugio La Madlena, Casa Alpina Evelina

Ostorero, Rifugi in Quota, ecc.); Bed & Breakfast; Attività di pesca in laghetti e sul Sangone (Area dedicata sul Sangone in località Forno di Coazze). Fungo d’Oro in Val Sangone Val Susa e Pienerolese Cascine Aperte a Giaveno prodotti in collaborazione con la Federazione Provinciale Coltivatori Diretti Tappa del Circuito Regionale “Battaglies des Reines” a Giaveno Jazz& Cheese a Giaveno Circuito Musicale regionale di Settembre Musica a Giaveno I Concerti della Chiesa dei Batù di Giaveno Mostre a tema presso il Giardino Botanico Rea di San Bernardino di Trana Incontri su “L’Uomo e il Mistero” e “l’Uomo e la Storia” a Giaveno Sagra della Patata e della Cipolla a Giaveno Rievocazione Storica Meno Mille a Giaveno Festa Rurale del Cevrin di Coazze Camminata Enogastronomia di Valgioie Agnolt & Tabarin e Festeggiamenti di San Lorenzo a Giaveno Spaghettopoli a Giaveno Calendario di serate sulla cultura e il patois “Nohte Vià” a Coazze Carnevalsangonetour nei Comuni della Val Sangone Mercatino dell’Antiquariato a Giaveno Collare d’Argento ed esposizione canina a Giaveno Tappa Concorso Nazionale Miss Manna Italiana a Giaveno Palio delle Pro Loco della Valsangone a Giaveno Mostra dell’Artigianato a Coazze Festa di Primavera a Sangano Settembre Tranese a Trana Concorsi Comune e Balconi fioriti nei Comuni della Valsangone

I luoghi: edifici, monumenti storico-artistici e opere d’arte significativi

PALAZZO MARCHINI: sede del Municipio di Giaveno, costruito nel XV secolo su commisione di una nobile famiglia spagnola insediatasi a Giaveno: quella dei Molines. La Villa è ornata da un portico che si affaccia su un parco ricco di piante esotiche e secolari. Prospiciente il Palazzo si trova la Fontana del Mascherone. La fontana, rappresentante una maschera grottesca dalla cui bocca sgorga l’acqua, è opera di Giacomo Fontana che l’ha realizzata nel 1622, scolpendola in un blocco di travertino a Chianocco in Val di Susa. Il Mascherone è stato donato al Comune di Giaveno nel 1660 da Emilio Oberto.

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CASTELLO DEGLI ALBEZI (privato – non fruibile dai visitatori) E’ il più antico e il più bel monumento medioevale che si presenta ben conservato. Sorge su un pendio ameno della collinetta che dalla Chiesa della Frazione Sala va alla Via che conduce ad Avigliana.Le sue origini risalgono al secolo XIII e conserva il nome della nobile Famiglia che lo fece costruire. Gli Albezi furono una Famiglia potente che esercitò signoria su Giaveno. Dopo il secolo XVI servì anche come dimora ai Signori Abati.

PALAZZO SCLOPIS (privato – non fruibile dai visitatori) Questo Palazzo si trova in Piazza Sclopis anticamente denominata Piazza del Pozzo. La sua costruzione risale al 1200; di questa restano soltanto il porticato che si conserva in ottima condizione, le sue tre colonne in pietra, i suoi capitelli decorati con fregi e figure, i suoi archi a sesto acuto, costituiscono i caratteri vivi e spiccati dell’epoca. In seguito per i suoi deterioramenti venne ricostruita verso la metà del secolo XVII la sua parte superiore con una facciata assai elegante di stile barocco. La tradizione vuole che qui vi fossero le antiche prigioni dove i Francesi durante le loro invasioni abbiano commesso vere atrocità sui poveri borghigiani dopo i Vespri di Turinera.

TORRE DELLE STREGHE (privato – non fruibile dai visitatori) Da Via Cumiana inoltrandosi nella strada che conduce alla Frazione Villa prima di entrare nel centro abitato si deve passare sotto ad un portico sopra di cui si innalza un’antichissima torre la costruzione della quale risale al 1300 circa. Il nome di questa torre si attribuisce ad una leggenda che narra come, in una notte, sotto lo scuro androne si udì un lamento cupo e straziante: era di una voce umana, circondata dal mistero, che si ripetè per parecchie notti. Si capisce benissimo come presto sia stata chiamata la Torre delle Streghe.

PALAZZO MARITANO Ottimamente conservato questo palazzo di epoca barocca. La costruizione di questo Palazzo risale al 1600. Sono bellissimi e di fine gusto artistico gli ornamenti che inquadrano le aperture. Anticamente apparteneva alla Famiglia Schioppo, in seguito alla Famiglia Maritano. Attualmente è sede della Comunità Montana Val Sangone.

TORRE GAROLA Questa torre massiccia e quadrata s’innalza proprio al centro della Frazione della Buffa. Anch’essa costituisce un avanzo di costruzioni medievali. Verso il 1600 doveva essere annessa ad un grande palazzo appartenente a famiglia nobile. Per la sua posizione servì di specola durante le invasioni militari e continuò a restare sede dei maggiorenti della Frazione, la quale, fin dal 1400 era già assai popolata.

COLLEGIATA DI SAN LORENZO Le origini di questa Chiesa risalgono al Medioevo. Fu fin dall’inizio la Chiesa principale di Giaveno. Parecchie volte fu riedificata sia perché ridotta in pessime condizioni, sia per ampliarla onde renderla corrispondente ai bisogni della popolazione crescente. La Chiesa di San Lorenzo fu sede dell’Abate sotto la cui giurisdizione restò fino a che esistette l’Abbazia della Sacra di San Michele. Nel 1622 dal Principe Cardinale Maurizio di Savoia venne eretta in Collegiata Insigne. Nel 1761 vi si tenne il Sinodo. E’ una delle Chiese più ampie del Piemonte, ha la forma di croce latina. L’edificio è di stile classico e la sua facciata severa si presenta in un insieme di linee armoniche che la rendono gustosa nella sua semplicità. Nel 1900 si ultimarono i lavori di costruzione in seguito venne decorata sui disegni del Prof. Massoglia, dai Fratelli Peracchione, adorna di pregevolissimi affreschi dei Proff. Reffo e Siffredi, Gennaro, Guglielmino. Ultimo pregevole lavoro il quadro del Beato Don Bosco venne eseguito da un concittadino il pittore Prof. Giuseppe Ughetti. Il pulpito della Chiesa Collegiata è un vero gioiello d’arte: è di marmo bianco finemente lavorato dalla rinomata Casa Catella, su disegno dell’Ing. Massoglia; porta quattro medaglioni rappresentanti i quattro principali dottori della Chiesa, dipinti su lastra di rame pitturata dal Reffo. Sono da notare per finezza di lavoro e preziosità di marmi, le due balaustre che chiudono i due grandi altari del transetto: gli uni e le altre opere pregevolissime della Ditta Catella. Notevoli da ricordarsi il quadro di San Lorenzo dell’icona principale, dono di Gian Giorgio Sclopis (1725); quelli della Consolata e dei Santi Antonio e Caterina da Racconigi del Lorenzoni.

CHIESA DI SAN ROCCO Questo monumento sacro sorge sulla parte più elevata di Giaveno e si slancia con il suo grazioso campanile come sentinella vigile sopra il grande borgo che gli si chiude tutto all’intorno. La sua creazione si deve ad un voto fatto per la liberazione dalla terribile peste scoppiata nel 1630 e durata circa tre anni. Dapprima le proporzioni furono modeste e solo verso il 1646 il Municipio sollecitato e aiutato dal Cardinale Maurizio di Savoia la fece ampliare ed abbellire. Assai considerevole è il quadro principale di San Rocco, pregiato lavoro l’arte in chiaro-oscuro; e di buona scuola si presentano i 12 quadri raffiguranti i 12 apostoli. Sopra il portale di entrata si ammira il bellissimo affresco del pittore Giuseppe Grassi riproducente il Santo a cui è dedicata la Chiesa. La facciata bella ed elegante, grandiosa nel suo concetto è opera pregiata in affresco del Cav. Bosio.

CHIESA DEL GESU’ La costruzione di questa Chiesa risale al 1576. Il Padre Antonio da Giaveno, Monaco causino, ottenne dal Cardinale Guido Ferrero, Abate della Sacra, di innalzare una Cappella in onore del SS. Nome di Gesù istituendovi una Confraternita. Già dal 1623 i confratelli erano così aumentati di numero che si rese necessario l’ampliamento della Chiesa e del Coro. Questa Confraternita si mantenne fiorente fino ai nostri tempi. I suoi Statuti

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collezionati e riordinati nel 1789 ebbero l’approvazione il 4 febbraio del 1780 dall’Em.mo Cardinale Giacinto Gerdil. E’ assai pregevole la sua decorazione, eseguita nel 1864 dal giavenese Guglielmino Giuseppe. Gli affreschi della facciata hanno discreto valore, specialmente caratteristico e grazioso si presenta il portale di entrata.

CAPPELLA VALLETTI I Coniugi Signora Anna Ruffinatti in Valetti e suo consorte Cesare Andrea fecero erigere la Cappella quale ringraziamento per un miracolo avvenuto nella loro famiglia e che venne regolarmente comprovato dall’Autorità Ecclesiastica. Il tempio modesto ma devoto venne poi costruito chiudendo il Pilone recante l’immagine miracolosa nel muro del Coro dinnanzi a cui si innalzò l’altare. In occasione del centenario del miracolo (1793) si fecero importanti restauri: fu prolungata la Chiesa, fu costruito un nuovo altare di marmo.

CHIESA DI MARIA ADDOLORATA E’ un gioiello di arte gotica. Questa splendida Chiesa si trova in Regione Maschero. E’ opera dell’Arch. Ing. Giuseppe Gallo e venne fatta costruire dal Canonico Felice Barone Rettore dell’Istituto (1900). L’affresco della facciata e le pitture del Presbitero sono oper-a pregevolissima del pittore Enrico Siffredi. La decorazione che dà a tutto l’ambiente del grazioso tempietto una tonalità squisita, armonizzando l’arte col più delicato sentimento della pietà venne eseguita dai Fratelli Peracchione, sotto la direzione e secondo il disegno dell’Ing. Gallo. In perfetto stile sorge, accanto alla Chiesa il bel Campanile con la sua ardita guglia snello ed elegante in un’armonia magnifica di linee e motivi decorativi. Il presente progetto intende qualificare l’attività culturale posta in essere dalla Città di Giaveno e dalle associazioni locali , attraverso una seri di azioni a salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.

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INDICATORI RELATIVI ALL’AREA DI INTERVENTO

Descrizione indicatore del contesto territoriale Misura

Superficie comunale totale (Giaveno) 71,98 kmq

Superficie totale Val Sangone 167,28 kmq

superficie viaria 100 km

Totale frazioni 7

totale borgate abitate 106Popolazione residente (Giaveno) 16097Popolazione residente Val Sangone 29.933

luoghi di aggregazione per anziani (circoli, sedi di associazioni, università terza età, bocciofile, chiese, cinema, teatro, ecc.) 30

Associazioni culturali e di promozione sociale presenti 50

ambiti di valorizzazione culturale presenti in loco (chiese, teatri, attrazioni artistiche, percorsi tematici, ecc.) 65

n. esercizi per accoglienza turistica 11n. di allievi presso le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria 1200

Ludoteca e centri di aggregazione giovanile 2

n. di iniziative e/o manifestazioni culturali condotte annualmente dal Comune di Giaveno e dalle associazioni locali 70

Fonte: anagrafe comunale e banca dati demos istat al 1/01/2010

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ANALISI DEL PROBLEMA

Dall’elencazione proposta nei paragrafi precedenti è possibile evidenziare come sia vasto il patrimonio culturale di storie, tradizioni, arti e saperi presenti nell’ambito cittadino e più in generale della Val Sangone; si tratta di una ricchezza suscettibile di valorizzazione e promozione nei confronti dei residenti e di quanti frequentano a diverso titolo Giaveno, sia come centro di servizi, sia come centro di interesse turistico – culturale.Un patrimonio capace di presentarsi come complesso di valori positivi da recuperare, comprendere, conservare e soprattutto tramandare allo scopo di promuovere il concetto di cittadinanza attiva in particolar modo nelle giovani generazioni.A questo dato va aggiunto infine la presenza sul territorio di una serie di “cassetti della memoria” identificabili non solo negli archivi, nei saperi custoditi da docenti e appassionati di storia locale ma soprattutto nelle conoscenze degli anziani. Particolare rilievo hanno infatti in Giaveno i tre centri di aggregazione storici per anziani, sodalizi che contano quasi 1000 aderenti e che hanno dimostrato nel tempo la disponibilità di raccontare le singole e comuni esperienze di vita che li contraddistinguono.

In relazioni a questi presupposti si ritiene di evidenziare le seguenti tre principali problematiche in relazione alla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale:

a) Difficoltà di accesso per l’assenza di un archivio unico e condiviso del Patrimonio. Risulta evidente la mancanza di organicità del patrimonio culturale immateriale locale custodito presso fondi archivistici diversi o detenuto in forma di sapere nella memoria di residenti, docenti e appassionati di storia e tradizioni locali. A tal proposito si ritiene necessaria una attenta fase di ricerca, di raccolta di informazioni e testimonianze oltre ad una archiviazione e conservazione di quanto rilevato.

b) Scarsa propensione alla fruizione del Patrimonio da parte dei giovaniQuanto appena descritto si traduce in una minore accessibilità di tale patrimonio in particolare da parte dei giovani. Tale fattore è inoltre spesso associato ad una scarsa propensione dei giovani e delle rispettive famiglie ad intervenire in occasioni di promozione del patrimonio culturale immateriale in quanto sovente considerato appartenente ad uno stile di vita retrogrado o comunque di scarso interesse. Se ne ha evidente testimonianza in occasione di mostre, convegni o serate a tema che per natura, ma soprattutto per formato, finiscono per indirizzarsi ad un target di utenza più matura: convegni, serate a tema ecc.Per ovviare a tale criticità, nel corso degli anni, il Comune ha operato potenziando il Piano di Offerta Formativa realizzato in collaborazione con le scuole, inserendo attività in forma di gioco e di scambio narrativo tra generazioni, migliorando così la conoscenza di certi aspetti tradizionali della storia locale.

c) Necessità di qualificazione degli eventi culturaliIn relazione all’importanza del patrimonio culturale immateriale, sia come attrattore di pubblico sia come fattore di promozione e valorizzazione della sostenibilità sociale, culturale e ambientale di una comunità, si ritiene fondamentale realizzare eventi che possano tener conto di tale ricchezza in un’ottica maggiormente partecipata di giovani e residenti locali in maniera tale da diffondere l’unicità e la tradizione del territorio anche all’esterno nei confronti di visitatori e turisti in genere.

In sintesi, tra i principali problemi che emergono in merito alla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale locale si possono citare i seguenti punti:

o la limitata e disorganizzata accessibilità al patrimonio immateriale, “disperso” negli archivi locali e nella memoria di residenti e appassionati di storia e tradizioni con ricadute negative in termini di fruibilità al grande pubblico;

o il rischio di perdita o deterioramento del patrimonio immateriale;o il rischio di perdita della memoria culturale da parte della popolazione dovuto ad una scarsa conoscenza delle

tradizioni immateriali proprie del territorio, con particolare riferimento ai giovani residenti;o difficoltà di fruizione per i più giovani dovuta all’assenza di canali di fruizione del patrimonio immateriale

maggiormente coinvolgenti, che promuovano fra le nuove generazioni una fruizione partecipata del patrimonio immateriale nell’ambito dei loro percorsi di vita;

o limitata visibilità del patrimonio culturale immateriale non abbastanza valorizzato negli eventi culturali locali.

A tal proposito il presente progetto intende promuovere la salvaguardia del vasto patrimonio immateriale esistente, il suo impiego nella promozione culturale del territorio e contestualmente la realizzazione di attività di animazione nel corso di eventi specifici o presso i luoghi di vita quotidiana rivolte in particolare ai giovani ed agli anziani.

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Il presente progetto trae spunto dalle passate edizioni di SCVN nelle quali i volontari hanno dimostrato come il loro ruolo possa essere fondamentale nella cura dei rapporti tra diversi soggetti (associazioni, scuole, famiglie, istituzioni) e quali portatori di innovazione e spirito di iniziativa in molteplici attività.Questa filosofia di azione consente infatti di raccogliere ed unire le differenti opportunità del territorio e trasformarle in positivi risultati in termini di valorizzazione della cultura locale.Nel fare questo si ritiene di poter fare leva su una serie di risorse locali quali gli anziani, i giovani, le associazioni del territorio integrando e facendoli operare insieme allo scopo di promuovere una condivisione tra generazioni, saperi e valori differenti.

BISOGNI SITUAZIONE DI PARTENZAConferire organicità al patrimonio culturale

immaterialeassenza di una raccolta documentale comune ed organica del patrimonio culturale immateriale

patrimonio immateriale disperso in fonti documentali diverse presso numerosi archivi: biblioteca comunale, archivio storico comunale, archivio Ecomuseo dell'alta Val Sangone, fondi privati, archivio Sacra di San Michele, centri di aggregazione storici, fondazioni, associazioni ecc.

mancanza di una raccolta completa ed esaustiva delle testimonianze di vita di residenti, esperti e appassionati legate a tale patrimonio

Aumentare e diversificare le opportunità di fruizione di tale patrimonio, in particolare per i più giovani

attualmente il patrimonio immateriale viene promosso unicamente nell'ambito di specifici eventi quali mostre, convegni, serate a tema e in alcune attività del POF.mancanza di un archivio anche digitale sul patrimonio culturale immateriale locale

mancanza di continuità nell'attività di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale immateriale locale

Qualificare e realizzare gli eventi culturali e turistici locali attraverso la promozione del patrimonio culturale immateriale locale in collaborazione con le associazioni locali

mancanza di adeguati collegamenti logici ed organizzativi a tale patrimonio nell'ambito di eventi culturali

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DESTINATARI E BENEFICIARI

Obiettivo SERVIZIO/ATTIVITA’ N° DESTINATARI1 recuperare il Patrimonio Culturale Immateriale

esistente presso fonti locali diverse ai fini della sua salvaguardia e valorizzazione

5 dipendenti del Comune di Giaveno che utilizzeranno il materiale repertato

10 plessi scolastici del Comune di Giaveno (dall'infanzia alle superiori)

docenti, esperti, ricercatori e appassionati di storia e tradizioni locale

2 riversare digitalmente o attraverso elaborazione testuale la documentazione e le informazioni reperite sul patrimonio culturale immateriale

la comunità locale

docenti, esperti, ricercatori e appassionati di storia e tradizioni locale

3 Gestire i progetti del Piano di offerta formativa legati a tematiche della cultura immateriale nell'ambito dei laboratori dedicati ed eventualmente ideare nuovi interventi per proseguire nel lavoro di sensibilizzazione dei bambini e dei ragazzi

15 classi e n° 300 alunni circa che beneficeranno dei contenuti relativi al Patrimonio Culturale Immateriale inseriti nel POF20 docenti delle scuole di Giaveno

4 Gestire progetti di valorizzazione del patrimonio culturale immateriale presso centri di aggregazione locali per giovani, famiglie e anziani (centri anziani, centro estivo, ludoteca) in collaborazione con le associazioni locali

n° 20 utenti minori interessati dalle attività presso ludoteca

n° 20 famiglie di utenti minori interessati dalle attività condotte presso la ludoteca

n° 3 animatori della ludoteca che potranno beneficiare del materiale e dei contenuti realizzati nell'ambito del progetto

n° 800 anziani che potranno beneficare del materiale realizzato nell'ambito del progetto

n° 800 anziani che potranno beneficare delle iniziative realizzate nell'ambito del progetto

n° 130 bambini del centro estivo che potranno beneficiare del materiale e dei contenuti realizzati nell'ambito del progetto

n° 30 animatori del centro estivo che potranno beneficiare del materiale e dei contenuti realizzati nell'ambito del progetto

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Predisposizione dei contenuti per la realizzazione di un archivio online informativo del patrimonio culturale immateriale Comune di Giaveno

6 Gestire iniziative culturali sul territorio comunale legate alla valorizzazione della

Comune di GiavenoComunità locale (circa 17.000 abitanti)

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cultura immateriale ed eventualmente ideare nuovi eventi Visitatori e/o turisti di Giaveno (6.000 persone

anno)

30 associazioni locali che collaborano nella realizzazione di iniziative

7 Qualificare gli eventi culturali e turistici locali attraverso la gestione e promozione del patrimonio culturale immateriale locale in collaborazione con le associazioni locali

Comune di GiavenoComunità locale (circa 17.000 abitanti)

Visitatori e/o turisti di Giaveno (6.000 persone anno)

30 associazioni locali che collaborano nella realizzazione di iniziative

BENEFICIARIIl progetto consente infine di promuove una serie attività delle quali saranno beneficiari una pluralità di soggetti così riassunta:

- Famiglie dei partecipanti alle iniziative.- La comunità locale e regionale nel suo complesso per il materiale individuato.- Soggetti coinvolti nelle iniziative (anziani centri di aggregazione ecc.)

7) Obiettivi del progetto:

Obiettivi generali

1. Conferire organicità al patrimonio culturale immateriale

2. Aumentare e diversificare le opportunità di fruizione di tale patrimonio, in particolare per i più giovani

3. Qualificare e realizzare gli eventi culturali e turistici locali attraverso la promozione del patrimonio culturale immateriale locale in collaborazione con le associazioni locali

Obiettivi specificiConferire organicità al patrimonio culturale immateriale:

- recuperare il Patrimonio Culturale Immateriale esistente presso fonti locali diverse ai fini della sua salvaguardia e valorizzazione

- riversare digitalmente o attraverso elaborazione testuale la documentazione e le informazioni reperite sul patrimonio culturale immateriale

- predisposizione dei contenuti per la realizzazione di un archivio online informativo del patrimonio culturale immateriale

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Aumentare e diversificare le opportunità di fruizione di tale patrimonio, in particolare per i più giovani:- Gestire i progetti del Piano di offerta formativa legati a tematiche della cultura immateriale nell'ambito dei

laboratori dedicati ed eventualmente ideare nuovi interventi per proseguire nel lavoro di sensibilizzazione dei bambini e dei ragazzi

- Gestire progetti di valorizzazione del patrimonio culturale immateriale presso centri di aggregazione locali per giovani, famiglie e anziani (centri anziani, centro estivo, ludoteca) in collaborazione con le associazioni locali

Qualificare e realizzare gli eventi culturali e turistici locali attraverso la promozione del patrimonio culturale immateriale locale in collaborazione con le associazioni locali:

- Gestire iniziative culturali sul territorio comunale legate alla valorizzazione della cultura immateriale ed eventualmente ideare nuovi eventi

- Qualificare gli eventi culturali e turistici locali attraverso la gestione e promozione del patrimonio culturale immateriale locale in collaborazione con le associazioni locali

OBIETTIVO SPECIFICO 1 INDICATORE Situazione di partenza risultato atteso

recuperare il Patrimonio Culturale Immateriale esistente presso fonti locali diverse ai fini della sua salvaguardia e valorizzazione

n° di archivi consultati

attualmente la consultazione viene fatta solo in relazione a specifici eventi o progetti da realizzare

Consultato e reperito il materiale di interesse presso almeno 3 archivi locali (Sacra San Michele, fondi privati, Fondazione Pacchiotti ecc)

n° testi consultati in biblioteca comunale

attualmente la consultazione viene fatta solo in relazione a specifici eventi o progetti da realizzare

Consultato e reperito il materiale di interesse su almeno il 50% dei testi di storia locale presenti nella biblioteca comunale (100)

n° di anziani dei centri di aggregazione sottoposti a questionari esplorativi dei saperi non esiste

acquisiti 200 questionari esplorativi

n° interviste effettuate presso i centri di aggregazione anziani

non sono state effettuate interviste salvo che per progetti specifici

Intervistati almeno n° 40 anziani per individuare le tematiche di interesse rispetto al progetto

OBIETTIVO SPECIFICO 2 INDICATORE Situazione di partenza risultato atteso

riversare digitalmente o attraverso elaborazione testuale la documentazione e le informazioni reperite sul patrimonio culturale immateriale

realizzazione documento unico informativo sul Patrimonio Culturale Immateriale locale Non esiste

Realizzato documento unico sul Patrimonio Culturale Immateriale locale

n° di documenti digitalizzati Non esiste

digitalizzati i documenti di maggiore interesse e di più frequente consultazione

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OBIETTIVO SPECIFICO 3 INDICATORE Situazione di partenza risultato atteso

Gestire i progetti del Piano di offerta formativa legati a tematiche della cultura immateriale nell'ambito dei laboratori dedicati ed eventualmente ideare nuovi interventi per proseguire nel lavoro di sensibilizzazione dei bambini e dei ragazzi

n° classi 5 classi 15 classi

n° di tematiche affrontate2 (arti locali; favole e leggende)

6 (arte di strada; favole e leggende; ambiente; alimentazione; cultura del riuso; storia locale)

materiale, depliant e altro di promozione della cultura immateriale non esiste

realizzato materiale informativo e divulgativo per almeno 3 delle tematiche trattate

OBIETTIVO SPECIFICO 4 INDICATORE Situazione di partenza risultato atteso

Gestire progetti di valorizzazione del patrimonio culturale immateriale presso centri di aggregazione locali per giovani, famiglie e anziani (centri anziani, centro estivo, ludoteca) in collaborazione con le associazioni locali

materiale, depliant e altro di promozione della cultura immateriale non esiste

realizzato materiale informativo e divulgativo per i centri di aggregazione locali (centri anziani, centro estivo, ludoteca)

n° di inziative di valorizzazione del Patrimonio culturale condotte (teatro, serate musicali, serate dialettali) non esiste

realizzata 1 inizativa per centro di aggregazione

OBIETTIVO SPECIFICO 5 INDICATORE Situazione di partenza risultato atteso

Predisposizione dei contenuti per la realizzazione di un archivio online informativo del patrimonio culturale immateriale contenuti dell'archivio non esiste

predisposti i contenuti per la realizzazione di un archivio online informativo

OBIETTIVO SPECIFICO 6 INDICATORE Situazione di partenza risultato atteso

Gestire iniziative culturali sul territorio comunale legate alla valorizzazione della cultura immateriale ed eventualmente ideare nuovi eventi

n° di eventi di valorizzazione del Patrimonio culturale condotte dal comune 6 all'anno 10 all'anno (+4)

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OBIETTIVO SPECIFICO 7 INDICATORE Situazione di partenza risultato atteso

Qualificare gli eventi culturali e turistici locali attraverso la gestione e promozione del patrimonio culturale immateriale locale in collaborazione con le associazioni locali

materiale, depliant e altro di promozione della cultura immateriale realizzato per le iniziative del comune

realizzato solo in relazione a specifici progetti

realizzato materiale per almeno il 60% delle iniziative realizzate dalle associazioni locali

materiale, depliant e altro di promozione della cultura immateriale realizzato per le associazioni locali non esiste

realizzato materiale per almeno il 40% delle iniziative realizzate dalle associazioni locali

Diffusione del materiale promozionale presso luoghi di forte passaggio o di interesse (borgate cittadine e nei comuni vicini, negozi, alberghi, stazioni ecc.) 1 ogni 10 eventi

garantita la diffusione del materiale nei luoghi cittadini per tutte le iniziative; e nei luoghi fuori Comune per il 30% delle manifestazioni realizzate (+20%)

aggiornamento del sito internet comunale per le iniziative di Enti, Associazioni ed operatori privati

solo per gli eventi a diretta gestione comunale

aggiornato il sito per tutte le iniziative

OBIETTIVI SPECIFICI TRASVERSALI RIVOLTI AI VOLONTARI

Gli obiettivi qui descritti saranno perseguiti attraverso il ruolo e le attività svolte dai volontari (come dettagliato nel punto 8.3 della presente scheda progetto) ed attraverso la partecipazione alla formazione generale ed alla formazione specifica. Tali competenze verranno formalmente riconosciute dall'Ente di prima classe Provincia di Torino e dall'Ente partner/dagli Enti partner, presso la/le cui sede/i si realizzerà il progetto, come esplicitato al punto 28 della presente scheda progetto)

La presenza del volontario rappresenta per l’Ente una risorsa e nello stesso tempo è anche il beneficiario del progetto di volontariato in quanto il medesimo consente di:

acquisire meta-competenze individuali quali: autoefficacia, autostima, flessibilità, presa di coscienza e senso di responsabilità, problem solving, di lavoro per obiettivi, in gruppo, per la collettività, ecc.

Acquisizione di competenze sulla progettazione e realizzazione di iniziative in campo culturale; acquisizione di metodologie di organizzazione e implementazione di servizi rivolti alla comunità, agli operatori

locali; acquisizione di competenze in termini di costruzione e conduzione di positive relazioni sia con l’utenza sia con i

servizi territoriali locali e provinciali; conoscenza della realtà territoriale e dei relativi servizi disponibili; acquisizione di competenze trasversali correlate al settore culturale acquisire la consapevolezza della “dimensione sociale”, cioè del ruolo che il volontario può rivestire sul e nel

territorio, quale attore sociale sviluppare relazioni positive con i soggetti dell’Ente, con I destinatari e con I beneficiari del progetto

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8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

Il complesso delle azioni progettuali, qui di seguito descritte, favoriscono: Il potenziamento delle politiche di pari opportunità la riduzione dell’esclusione sociale l’accesso all’informazione l’aumento della partecipazione attiva e diretta l’offerta di nuovi stimoli a territori a rischio di spopolamento

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi.

FASE PREPARATORIAAttività dell’ente titolare del progetto

analisi delle situazioni in merito agli ambiti e agli interventi in cui il progetto andrà ad operare, individuazione dei problemi che si intendono affrontare, analisi dei vincoli e delle opportunità del contesto

locale, definizione degli obiettivi e pianificazione di massima delle azioni che dovranno essere realizzate; quantificazione delle risorse necessarie per la gestione del progetto; definizione delle eventuali partnership operative Incontri per la definizione del progetto con lo staff dell’Ufficio Servizio Civile della Provincia di Torino

Attività di supporto e consulenza della Provincia di Torino Incontri individualizzati con il referente della progettazione degli enti partner, al fine di rendere efficace, in

relazione ai bisogni emersi, la singola progettazione esecutiva. Durante gli incontri viene presentato e distribuito il materiale di supporto alla progettazione, realizzato e

costantemente aggiornato dalla Provincia di Torino a partire dagli incontri organizzati dall’Ufficio Servizio Civile della Regione Piemonte.

Fasi dell’anno di Servizio Civile

ACCOGLIENZA: Tempi di attuazione: 1 mese Accoglienza e inserimento nella sede di progetto Avvio fomazione specifica Avvio formazione generale

Accoglienza e inserimento nella sede di progettoNel corso del primo mese di attività vengono dedicati spazi specifici di riflessione per la stesura del Patto di servizio. Si pensa a questa modalità come ad uno strumento per favorire il coinvolgimento e la partecipazione attiva del giovane volontario nella costruzione di una “idea-progetto”, in cui far emergere la propria soggettività, un percorso di autonomia e di assunzione (in prima persona) di responsabilità e impegni precisiIl volontario, sia attraverso il programma di formazione specifica, sia attraverso il graduale inserimento all’interno della sede di attuazione, acquisisce le informazioni e le competenze necessarie ad un suo positivo coinvolgimento nella realizzazione del progetto.

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Formazione specificaLa formazione specifica comincerà da subito al fine di fornire una preparazione adeguata sin dalle prime giornate. I primi argomenti trattati riguarderanno la conoscenza della struttura del servizio e degli operatori con cui collaborerà

Formazione generaleI volontari parteciperanno ad un incontro di benvenuto a cura dell’Ufficio Giovane e Servizio Civile della Provincia di Torino durante il quale riceveranno informazioni relative all’esperienza di Servizio Civile e al percorso di formazione generale

AVVIO: Tempi di attuazione: 1 mese Avvio al Servizio Civile Formazione Specifica Formazione generale e sua conclusione

Avvio al servizio civile II volontari, a seconda delle loro preparazione e preferenze, verranno destinati, alle specifiche attività previste dal progetto: - attività finalizzate a conferire organicità al patrimonio culturale immateriale: : ricerca materiale presso archivi;

ricerca informazioni tramite interviste ad anziani; elaborazione testi, elenchi, parti grafiche; utilizzo di mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali (pc, openoffice, photoshop, fotocamera, scanner,registratore, fotocopiatrici, videocamera ecc.); selezione e preparazione materiale da riversare digitalmente o tramite elaborazione testuale; digitalizzazione dei documenti di maggiore interesse e più frequente consultazione; spostamento dalla sede di progetto a sedi di realizzazione di attività sia a piedi sia con mezzi comunali;

- attività finalizzate ad aumentare e diversificare le opportunità di fruizione di tale patrimonio, in particolare per i più giovani: elaborazione testi, elenchi, parti grafiche; utilizzo di mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali (pc, openoffice, photoshop, fotocamera, scanner,registratore, fotocopiatrici, videocamera ecc.); spostamento dalla sede di progetto a sedi di realizzazione di attività sia a piedi sia con mezzi comunali; distribuzione di materiali presso le scuole locali inerenti le iniziative; realizzazione di telefonate, invii email, contatti diretti con soggetti diversi per la realizzazione delle attività; riunioni di staff per la verifica delle attività effettuate, per la predisposizione delle future attività ecc.; presenza e supporto nei momenti conclusivi di laboratori o iniziative specifiche previste dal P.O.F. relativamente al presente progetto; distribuzione di materiali inerenti le iniziative previste dall'obiettivo presso i centri di aggregazione in collaborazione con le associazioni locali; presenza e supporto nei momenti di realizzazione di iniziative specifiche condotte presso i centri di aggregazione;

- attività finalizzate a qualificare e realizzare gli eventi culturali e turistici locali attraverso la promozione del patrimonio culturale immateriale locale in collaborazione con le associazioni locali: elaborazione testi, elenchi, parti grafiche; utilizzo di mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali (pc, openoffice, photoshop, fotocamera, scanner,registratore, fotocopiatrici, videocamera ecc.); spostamento dalla sede di progetto a sedi di realizzazione di attività sia a piedi sia con mezzi comunali; distribuzione di materiali presso le scuole locali inerenti le iniziative; realizzazione di telefonate, invii email, contatti diretti con soggetti diversi per la realizzazione delle attività; riunioni di staff per la verifica delle attività effettuate, per la predisposizione delle future attività ecc.; presenza e supporto nei momenti di realizzazione delle attività; accoglienza, accompagnamento e assistenza agli utenti nel corso di iniziative specifiche condotte dal comune e dalle associazioni locali (visita di luoghi di interesse, mostre, convegni ecc.) ; collaborare con gli incaricati degli enti partner e co-promotori delle iniziative per la loro realizzazione; partecipazione nella stesura di progetti e/o iniziative predisposti dai Comuni o dalle associazioni locali, reperimento dati, analisi del contesto, eventuale stesura finale; trasferimento e sistemazione materiali diversi occorrenti alla realizzazione delle iniziative tra la sede di progetto e sedi di attività (scuole, centri di aggregazione, sedi di associazioni, territorio comunale ecc.; partecipazione anche fuori comune a riunioni, convegni e seminari inerenti gli argomenti di progetto.

Nella realizzazione delle attività summenzionate i volontari potranno spostarsi dalla sede di attuazione del progetto presso sedi di attività quali i centri di aggregazione per anziani, giovani e famiglie (circoli, ludoteca, scuole, sedi di associazioni) ed i luoghi di realizzazione di eventi o iniziative sul territorio comunale e fuori comune nel caso di eventi specifici quali convegni, seminari, promozione delle iniziative all’esterno. Periodicamente il volontario potrà contribuire alla ideazione di progetti o nuovi eventi di natura culturale da realizzare nell’ambito dei Piani dell’Offerta Formativa per le scuole o presso centri di aggregazione sul territorio comunale o ancora per le iniziative dedicate al grande pubblico. Il volontario potrà sviluppare tematicamente l’iniziativa in base alle indicazioni fornite e partecipando con la propria creatività ed esperienza all’inserimento di nuove proposte.

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Le idee proposte fungeranno anche da momento di verifica del cammino percorso, della professionalità acquisita e del lavoro svolto.

Le macro aree di lavoro riguarderanno la progettazione culturale di iniziative ed attività previste per i destinatari diversi del progetto. I volontari potranno proporre nel corso dell’anno una ’“idea-progetto” che potrà consistere nello studio di un percorso culturale basato sulla storia locale e sulle tradizioni, dedicato ad un pubblico giovane. Il percorso proposto dovrà essere originale ed innovativo soprattutto dal punto di vista del formato proposto, partendo dalle sua realizzazione, coinvolgendo associazioni e istituti scolastici locali, varie professionalità come accompagnatori, operatori economici.Sono previsti momenti di concertazione tra i quattro volontari, nella logica di un lavoro da svolgersi in equipe, durante i quali confrontarsi sulle esperienze vissute, scambiarsi informazioni, pareri.Una parte importante dell’attività sarà quella compiuta fuori dagli uffici, a contatto con le realtà locali di rilevanza per il progetto: scuole, associazioni, utenti diversi, cittadini, uffici istituzionali, operatori economici.Ogni volontario potrà durante questa esperienza acquisire nuove competenze ma soprattutto apportare idee nuove, giovani in un campo come la cultura in continua evoluzione.Tutti i volontari saranno coinvolti, infine, nella programmazione e gestione degli eventi di promozione del patrimonio culturale immateriale. Nella realizzazione delle attività previste i volontari opereranno sia in autonomia, sia in gruppo, sia in associazione con i responsabili comunali e delle associazioni a secondo del livello di complessità delle azioni da realizzare. I volontari opereranno 6 giorni a settimana suddivisi in turni e potranno operare anche il sabato o la domenica in corrispondenza di iniziative ed eventi realizzati dal comune o da soggetti partner delle iniziative.

Formazione specifica Prosecuzione della formazione specifica come descritto al punto 40 della presente scheda.

Formazione generale I volontari verranno inseriti nei gruppi formativi e parteciperanno alla formazione generale per la durata di 42

ore suddivisa in 7 giornate formative secondo il programma articolato nel punto 33 della scheda. L’attività formativa ha la finalità di introdurre i volontari ai principi e alla conoscenza del sistema servizio civile e

ad orientarli a vivere l’esperienza del servizio in un’ottica di cittadinanza attiva.

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ATTIVITA’ DEL PROGETTO DI SERVIZIO CIVILE: Tempi di attuazione: 8/9 mesiLe tempistiche di svolgimento delle varie attività terranno conto delle necessità di progetto e delle capacità possedute o da acquisire dei volontari.Le tabelle che seguono ipotizzano una tempistica di massima, declinata obiettivo specifico per obiettivo specifico:

OBIETTIVO SPECIFICO 1: recuperare il Patrimonio Culturale Immateriale esistente presso fonti locali diverse ai fini della sua salvaguardia e valorizzazione

AZIONI/ATTIVITA' TEMPISTICHE

ricerca e consultazione della documentazione e del materiale di interesse presso fondi archivistici locali diversi 2 mesielaborazione dell'intervista esplorativa da sottoporre agli anziani 15 giornidistribuzione dell'intervista esplorativa presso i punti di interesse 1 settimanaeffettuazione delle interviste specifiche a 40 anziani 2 mesi

spostamenti sul territorio comunale a piedi o con i mezzi comunali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo tutti i giorni

utilizzo di mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo (pc, openoffice, photoshop, fotocamera, scanner,registratore, fotocopiatrici, videocamera ecc.) tutti i giorni

realizzazione di telefonate, invii email, contatti diretti con soggetti diversi per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo tutti i giorni

riunioni di staff per la verifica delle attività effettuate, per la predisposizione delle future attività ecc.

cadenza almeno settimanale

OBIETTIVO SPECIFICO 2: riversare digitalmente o attraverso elaborazione testuale la documentazione e le informazioni reperite sul patrimonio culturale immateriale

AZIONI/ATTIVITA' TEMPISTICHE

utilizzo di mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo (pc, openoffice, photoshop, fotocamera, scanner,registratore, fotocopiatrici, videocamera ecc.) tutti i giorni

spostamenti sul territorio comunale a piedi o con i mezzi comunali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo tutti i giorni

realizzazione di telefonate, invii email, contatti diretti con soggetti diversi per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo tutti i giorni

riunioni di staff per la verifica delle attività effettuate, per la predisposizione delle future attività ecc.

cadenza almeno settimanale

selezione e preparazione materiale da riversare digitalmente o tramite elaborazione testuale 1 mese

predisposizione di testi, elenchi, parti grafiche necessarie per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo tutti i giorni

predisposizione documento unico informativo sul Patrimonio Culturale Immateriale locale 2 mesi

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digitalizzazione dei documenti di maggiore interesse e più frequente consultazione 1 settimana

OBIETTIVO SPECIFICO 3: Gestire i progetti del Piano di offerta formativa legati a tematiche della cultura immateriale nell'ambito dei laboratori dedicati ed eventualmente ideare nuovi interventi per

proseguire nel lavoro di sensibilizzazione dei bambini e dei ragazzi AZIONI/ATTIVITA' TEMPISTICHE

predisposizione di testi, elenchi, parti grafiche, depliant, cartelloni ecc. necessarie per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo 3 mesi

distribuzione di materiali presso le scuole locali inerenti le iniziative previste dall'obiettivo cadenza almeno mensile

utilizzo di mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo (pc, openoffice, photoshop, fotocamera, scanner,registratore, fotocopiatrici, videocamera ecc.) tutti i giorni

spostamenti sul territorio comunale a piedi o con i mezzi comunali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo tutti i giorni

realizzazione di telefonate, invii email, contatti diretti con soggetti diversi per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo tutti i giorni

riunioni di staff per la verifica delle attività effettuate, per la predisposizione delle future attività ecc.

cadenza almeno settimanale

presenza e supporto nei momenti conclusivi di laboratori o iniziative specifiche previste dal P.O.F. relativamente al presente progetto cadenza trimestrale

OBIETTIVO SPECIFICO 4: Gestire progetti di valorizzazione del patrimonio culturale immateriale presso centri di aggregazione locali per giovani, famiglie e anziani (centri anziani, centro estivo,

ludoteca) in collaborazione con le associazioni localiAZIONI/ATTIVITA' TEMPISTICHE

distribuzione di materiali inerenti le iniziative previste dall'obiettivo presso i centri di aggregazione in collaborazione con le associazioni locali cadenza almeno mensile

utilizzo di mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo (pc, openoffice, photoshop, fotocamera, scanner,registratore, fotocopiatrici, videocamera ecc.) tutti i giorni

spostamenti sul territorio comunale a piedi o con i mezzi comunali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo tutti i giorni

realizzazione di telefonate, invii email, contatti diretti con soggetti diversi per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo tutti i giorni

riunioni di staff per la verifica delle attività effettuate, per la predisposizione delle future attività ecc.

cadenza almeno settimanale

presenza e supporto nei momenti di realizzazione di iniziative specifiche condotte presso i centri di aggregazione cadenza trimestrale

predisposizione di testi, elenchi, parti grafiche, depliant, cartelloni ecc. necessarie per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo 1 mese

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OBIETTIVO SPECIFICO 5: Predisposizione dei contenuti per la realizzazione di un archivio online informativo del patrimonio culturale immateriale

AZIONI/ATTIVITA' TEMPISTICHE

realizzazione di telefonate, invii email, contatti diretti con soggetti diversi per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo tutti i giorni

riunioni di staff per la verifica delle attività effettuate, per la predisposizione delle future attività ecc.

cadenza almeno settimanale

utilizzo di mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo (pc, openoffice, photoshop, fotocamera, scanner,registratore, fotocopiatrici, videocamera ecc.) tutti i giorni

predisposizione di testi, elenchi, parti grafiche necessarie per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo tutti i giorni

elaborazione finale contenuti per archivio online ed elaborazione dei risultati delle interviste 2 mesi

OBIETTIVO SPECIFICO 6: Gestire iniziative culturali sul territorio comunale legate alla valorizzazione della cultura immateriale ed eventualmente ideare nuovi eventi

AZIONI/ATTIVITA' TEMPISTICHE

realizzazione di telefonate, invii email, contatti diretti con soggetti diversi per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo tutti i giorni

riunioni di staff per la verifica delle attività effettuate, per la predisposizione delle future attività ecc.

cadenza almeno settimanale

utilizzo di mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo (pc, openoffice, photoshop, fotocamera, scanner,registratore, fotocopiatrici, videocamera ecc.) tutti i giorni

spostamenti sul territorio comunale a piedi o con i mezzi comunali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo tutti i giorni

collaborare con gli incaricati degli enti partner e co-promotori delle iniziative per la loro realizzazione tutti i giorni

partecipazione nella stesura di progetti e/o iniziative predisposti dai Comuni o dalle associazioni locali, reperimento dati, analisi del contesto, eventuale stesura finale tutti i giorni

svolgere commissioni anche fuori comune (posta, acquisto cancelleria, materiali diversi ecc) per la realizzazione delle iniziative tutti i giorni

trasferimento e sistemazione materiali diversi occorrenti alla realizzazione delle iniziative tra la sede di progetto e sedi di attività (scuole, centri di aggregazione, sedi di associazioni, territorio comunale ecc. tutti i giorni

partecipazione anche fuori comune a riunioni, convegni e seminari inerenti gli argomenti di progetto cadenza trimestrale

presenza e supporto nei momenti di realizzazione di iniziative specifiche condotte dal comune e dalle associazioni locali cadenza settimanale

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accoglienza, accompagnamento e assistenza agli utenti nel corso di iniziative specifiche condotte dal comune e dalle associazioni locali (visita di luoghi di interesse, mostre, convegni ecc.) cadenza settimanale

OBIETTIVO SPECIFICO 7: Qualificare gli eventi culturali e turistici locali attraverso la gestione e promozione del patrimonio culturale immateriale locale in collaborazione con le associazioni locali

AZIONI/ATTIVITA' TEMPISTICHE

distribuzione di materiali inerenti le iniziative previste dall'obiettivo presso luoghi di forte passaggio o di interesse (borgate cittadine e nei comuni vicini, negozi, alberghi, stazioni ecc.) tutti i giorni

utilizzo di mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo (pc, openoffice, photoshop, fotocamera, scanner,registratore, fotocopiatrici, videocamera ecc.) tutti i giorni

spostamenti sul territorio comunale a piedi o con i mezzi comunali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo tutti i giorni

realizzazione di telefonate, invii email, contatti diretti con soggetti diversi per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo tutti i giorni

riunioni di staff per la verifica delle attività effettuate, per la predisposizione delle future attività ecc. tutti i giorni

predisposizione di testi, elenchi, parti grafiche, depliant, cartelloni ecc. necessarie per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo tutti i giorni

collaborare con gli incaricati degli enti partner e co-promotori delle iniziative per la loro realizzazione tutti i giorni

distribuzione di materiale informativo e di promozione inerente l'obiettivo a soggetti diversi (cittadini, utenti diversi, operatori economici ecc.) tutti i giorniaggiornamento del sito comunale dedicato alle iniziative cadenza settimanale

Formazione specifica e sua conclusioneProsecuzione e conclusione della formazione specifica come descritto al punto 40 della presente scheda.

Formazione generale e conclusione. I volontari continueranno la formazione generale per il completamento del percorso formativo secondo il

programma come articolato nel punto 33 della scheda.

Attività di Monitoraggio (al termine di ogni trimestre dell’anno di Servizio Civile) Verranno attivate le azioni di monitoraggio del progetto e dell’attività formativa come da sistema accreditato.

Tale attività coinvolgerà sia gli operatori locali di progetto che i volontari, al fine di rilevare e rielaborare in itinere l’andamento del percorso progettuale.

VALUTAZIONE dell’esperienza di servizio civile e conclusione La fase finale del servizio dei Volontari sarà caratterizzata dalla verifica e dalla valutazione delle ricadute dell’esperienza sia negli ambiti previsti nel progetto, che per i volontari, indicativamente:

a) Raccolta e sistematizzazione di dati, materiali, documenti e riflessioni in merito a quanto realizzato nell’ambito del progetto.

b) Partecipazione dei volontari alla “Valutazione dell’esperienza” con l’obiettivo di rileggere l’esperienza realizzata nel corso dei 12 mesi.

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c) Incontro finale di verifica dell’andamento dell’esperienza e del progetto realizzato a livello di sede di attuazione con la partecipazione dei volontari in servizio, dell’Operatore locale di riferimento e di tutti gli altri Soggetti coinvolti

CONCLUSIONE DELL’ANNO DI SERVIZIO CIVILE: Tempi di attuazione : 1 mese Nel corso dei dodici mesi di realizzazione del progetto, l’ente proponente e la sede di attuazione, al fine di raccogliere elementi utili alla eventuale riprogettazione in itinere dell’esperienza, predispongono e realizzano interventi di monitoraggio, aventi per focus sia il volontario in servizio, sia il progetto realizzato.

La fase conclusiva del Servizio Civile da parte dei volontari prevede una serie di attività finalizzate all’elaborazione e documentazione dell’esperienza da parte dei volontari. Con l’obiettivo di restituire al territorio l’esperienza fatta ed i risultati conseguiti dal progetto, nel corso degli ultimi mesi, i volontari, con l’aiuto e la collaborazione in primis dell’Operatore Locale, sono chiamati raccogliere e sistematizzare dati, materiali documentali e riflessioni in merito a quanto realizzato nell’ambito del progetto.Inoltre, tenuto conto dei principi legislativi che prevedono che il Servizio Civile debba essere finalizzato ad una crescita “civica, sociale, culturale e professionale” dei volontari, i giovani partecipano al percorso di “Lettura delle competenze” con l’obiettivo di rileggere l’esperienza realizzata nel corso dei 12 mesi.

Conclusione monitoraggio Nell’ultimo periodo del Servizio si concluderanno le procedure di rilevazione dati e monitoraggio dell’andamento

progettuale. I dati raccolti verranno rielaborati, da un punto di vista qualitativo e quantitativo. Si procederà alla restituzione dei contenuti emersi, utili ad una futura riprogettazione degli interventi, attraverso la redazione del report annuale.

Le attività del progetto potranno essere svolte in altre sedi, aventi pari requisiti, per temporanei trasferimenti logistici, rispettando il vincolo del periodo non superiore di 30 giorni nell’arco dell’anno, come previsto dalla normativa specifica vigente.

Diagramma di Gantt relativo all’anno di Servizio Civile

Mese: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12AccoglienzaAvvioFormazione specificaFormazione generaleOb. Generale 1Ob. Generale 2Ob. Generale 3MonitoraggioConclusione

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8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

TIPOLOGIA PROFESSIONALITA’ RUOLO IN MERITO ALLE ATTIVITA’ DEL PROGETTO

NUMERO DELLE RISORSE UMANE IMPIEGATE

Personale dipendente Comune di Giaveno

dipendenti di ruolo del settore scuola, biblioteca, anziani e cultura

Gestione diretta delle attività inerenti: organizzazione attività di ricerca e documentazione, eventi culturali, attività con centri aggregazione e associazioni

4

Personale Volontario Associazione Albedo Onlus.

Volontario dell'associazione attività diverse di collaborazione e realizzazione attività nel corso del progetto

2

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

OBIETTIVO SPECIFICO 1: recuperare il Patrimonio Culturale Immateriale esistente presso fonti locali diverse ai fini della sua salvaguardia e valorizzazione

AZIONI/ATTIVITA' ruolo del volontario

ricerca e consultazione della documentazione e del materiale di interesse presso fondi archivistici locali diversi

ricerca tramite internet, presso fondi archivistici, in biblioteca ecc. il materiale previsto

elaborazione dell'intervista esplorativa da sottoporre agli anziani Prepara le domande in forma di questionario

distribuzione dell'intervista esplorativa presso i punti di interesse

Distribuisce i questionari agli utenti in un periodo di tempo definito e secondo una campionatura da stabilire

effettuazione delle interviste specifiche a 40 anziani

effettua le interviste agli utenti in un periodo di tempo definito e secondo una campionatura da stabilire

spostamenti sul territorio comunale a piedi o con i mezzi comunali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

esce sul territorio a piedi o con mezzi comunali per la realizzazione delle attività assegnate in un periodo di tempo definito

utilizzo di mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo (pc, openoffice, photoshop, fotocamera, scanner,registratore, fotocopiatrici, videocamera ecc.)

utilizza i mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali che gli vengono assegnati per la realizzazione delle attività

realizzazione di telefonate, invii email, contatti diretti con soggetti diversi per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

risponde al telefono, effettua telefonate, predispone email, invia email

riunioni di staff per la verifica delle attività effettuate, per la predisposizione delle future attività ecc. partecipa e interviene nelle riunioni

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OBIETTIVO SPECIFICO 2: riversare digitalmente o attraverso elaborazione testuale la documentazione e le informazioni reperite sul patrimonio culturale immateriale

AZIONI/ATTIVITA' ruolo del volontario

utilizzo di mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo (pc, openoffice, photoshop, fotocamera, scanner,registratore, fotocopiatrici, videocamera ecc.)

utilizza i mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali che gli vengono assegnati per la realizzazione delle attività

spostamenti sul territorio comunale a piedi o con i mezzi comunali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

esce sul territorio a piedi o con mezzi comunali per la realizzazione delle attività assegnate in un periodo di tempo definito

realizzazione di telefonate, invii email, contatti diretti con soggetti diversi per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

risponde al telefono, effettua telefonate, predispone email, invia email

riunioni di staff per la verifica delle attività effettuate, per la predisposizione delle future attività ecc. partecipa e interviene nelle riunioni

selezione e preparazione materiale da riversare digitalmente o tramite elaborazione testuale

partecipa alla selezione del materiale predisponendo in seguito il riversamento su supporto digitale o la elaborazione testuale secondo le indicazioni fornitegli

predisposizione di testi, elenchi, parti grafiche necessarie per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

Contribuire all’elaborazione di testi, elenchi, parti grafiche necessarie per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

predisposizione documento unico informativo sul Patrimonio Culturale Immateriale locale Contribuire all’elaborazione del documento

digitalizzazione dei documenti di maggiore interesse e più frequente consultazione

effettua la digitalizzazione dei documenti secondo le indicazioni fornitegli

OBIETTIVO SPECIFICO 3: Gestire i progetti del Piano di offerta formativa legati a tematiche della cultura immateriale nell'ambito dei laboratori dedicati ed eventualmente ideare nuovi interventi per proseguire nel

lavoro di sensibilizzazione dei bambini e dei ragazzi AZIONI/ATTIVITA' ruolo del volontario

predisposizione di testi, elenchi, parti grafiche, depliant, cartelloni ecc. necessarie per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

Contribuire all’elaborazione di testi, elenchi, parti grafiche necessarie per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

distribuzione di materiali presso le scuole locali inerenti le iniziative previste dall'obiettivo Contribuisce e partecipa alla distribuzione

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utilizzo di mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo (pc, openoffice, photoshop, fotocamera, scanner,registratore, fotocopiatrici, videocamera ecc.)

utilizza i mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali che gli vengono assegnati per la realizzazione delle attività

spostamenti sul territorio comunale a piedi o con i mezzi comunali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

esce sul territorio a piedi o con mezzi comunali per la realizzazione delle attività assegnate in un periodo di tempo definito

realizzazione di telefonate, invii email, contatti diretti con soggetti diversi per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

risponde al telefono, effettua telefonate, predispone email, invia email

riunioni di staff per la verifica delle attività effettuate, per la predisposizione delle future attività ecc. partecipa e interviene nelle riunioni

presenza e supporto nei momenti conclusivi di laboratori o iniziative specifiche previste dal P.O.F. relativamente al presente progetto

Partecipa e contribuisce alla realizzazione delle attività previste coordinato dal personale specializzato del Comune

OBIETTIVO SPECIFICO 4: Gestire progetti di valorizzazione del patrimonio culturale immateriale presso centri di aggregazione locali per giovani, famiglie e anziani (centri anziani, centro estivo, ludoteca) in collaborazione

con le associazioni localiAZIONI/ATTIVITA' ruolo del volontariodistribuzione di materiali inerenti le iniziative previste dall'obiettivo presso i centri di aggregazione in collaborazione con le associazioni locali Contribuisce e partecipa alla distribuzione

utilizzo di mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo (pc, openoffice, photoshop, fotocamera, scanner,registratore, fotocopiatrici, videocamera ecc.)

utilizza i mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali che gli vengono assegnati per la realizzazione delle attività

spostamenti sul territorio comunale a piedi o con i mezzi comunali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

esce sul territorio a piedi o con mezzi comunali per la realizzazione delle attività assegnate in un periodo di tempo definito

realizzazione di telefonate, invii email, contatti diretti con soggetti diversi per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

risponde al telefono, effettua telefonate, predispone email, invia email

riunioni di staff per la verifica delle attività effettuate, per la predisposizione delle future attività ecc. partecipa e interviene nelle riunioni

presenza e supporto nei momenti di realizzazione di iniziative specifiche condotte presso i centri di aggregazione

Partecipa e contribuisce alla realizzazione delle attività previste coordinato dal personale specializzato del Comune o dai volontari delle associazioni

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predisposizione di testi, elenchi, parti grafiche, depliant, cartelloni ecc. necessarie per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

Contribuire all’elaborazione di testi, elenchi, parti grafiche ecc. necessarie per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

OBIETTIVO SPECIFICO 5: Predisposizione dei contenuti per la realizzazione di un archivio online informativo del patrimonio culturale immateriale

AZIONI/ATTIVITA' ruolo del volontario

realizzazione di telefonate, invii email, contatti diretti con soggetti diversi per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

risponde al telefono, effettua telefonate, predispone email, invia email

riunioni di staff per la verifica delle attività effettuate, per la predisposizione delle future attività ecc. partecipa e interviene nelle riunioni

utilizzo di mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo (pc, openoffice, photoshop, fotocamera, scanner,registratore, fotocopiatrici, videocamera ecc.)

utilizza i mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali che gli vengono assegnati per la realizzazione delle attività

predisposizione di testi, elenchi, parti grafiche necesarie per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

Contribuire all’elaborazione di testi, elenchi, parti grafiche ecc. necesarie per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

elaborazione finale contenuti per archivio online ed elaborazione dei risultati delle interviste

partecipa e contribuisce all'elaborazione dinale dei contenuti

OBIETTIVO SPECIFICO 6: Gestire iniziative culturali sul territorio comunale legate alla valorizzazione della cultura immateriale ed eventualmente ideare nuovi eventi

AZIONI/ATTIVITA' ruolo del volontario

realizzazione di telefonate, invii email, contatti diretti con soggetti diversi per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

risponde al telefono, effettua telefonate, predispone email, invia email

riunioni di staff per la verifica delle attività effettuate, per la predisposizione delle future attività ecc. partecipa e interviene nelle riunioni

utilizzo di mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo (pc, openoffice, photoshop, fotocamera, scanner,registratore, fotocopiatrici, videocamera ecc.)

utilizza i mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali che gli vengono assegnati per la realizzazione delle attività

spostamenti sul territorio comunale a piedi o con i mezzi comunali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

esce sul territorio a piedi o con mezzi comunali per la realizzazione delle attività assegnate in un periodo di tempo definito

collaborare con gli incaricati degli enti partner e co-promotori delle iniziative per la loro realizzazione

collabora con i soggetti indicati dall'Olp nella realizzazione delle iniziative

partecipazione nella stesura di progetti e/o iniziative predisposti dai partecipa e collabora nella stesura di

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Comuni o dalle associazioni locali, reperimento dati, analisi del contesto, eventuale stesura finale progetti e/o iniziative

svolgere commissioni anche fuori comune (posta, acquisto cancelleria, materiali diversi ecc) per la realizzazione delle iniziative

esce sul territorio o fuori comune a piedi o con mezzi comunali per la realizzazione delle attività assegnate in un periodo di tempo definito

trasferimento e sistemazione materiali diversi occorrenti alla realizzazione delle iniziative tra la sede di progetto e sedi di attività (scuole, centri di aggregazione, sedi di associazioni, territorio comunale ecc.

partecipa e contribuisce al trasferimento ed alla sistemazione di materiali diversi per le iniziative da realizzare

partecipazione anche fuori comune a riunioni, convegni e seminari inerenti gli argomenti di progetto

partecipa insieme a personale comunale a riunioni, convegni e seminari inerenti le tematiche di progetto

presenza e supporto nei momenti di realizzazione di iniziative specifiche condotte dal comune e dalle associazioni locali

Partecipa e contribuisce alla realizzazione delle attività previste coordinato dal personale specializzato del Comune o dai volontari delle associazioni

accoglienza, accompagnamento e assistenza agli utenti nel corso di iniziative specifiche condotte dal comune e dalle associazioni locali (visita di luoghi di interesse, mostre, convegni ecc.)

accoglie, accompagna e assiste anche in autonomia gli utenti che intervengono nel corso di iniziative locali

OBIETTIVO SPECIFICO 7: Qualificare gli eventi culturali e turistici locali attraverso la gestione e promozione del patrimonio culturale immateriale locale in collaborazione con le associazioni locali

AZIONI/ATTIVITA' ruolo del volontario

distribuzione di materiali inerenti le iniziative previste dall'obiettivo presso luoghi di forte passaggio o di interesse (borgate cittadine e nei comuni vicini, negozi, alberghi, stazioni ecc.)

esce sul territorio o fuori comune a piedi o con mezzi comunali per la realizzazione delle attività assegnate in un periodo di tempo definito

utilizzo di mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo (pc, openoffice, photoshop, fotocamera, scanner,registratore, fotocopiatrici, videocamera ecc.)

utilizza i mezzi informatici, software applicativi e apparecchiature digitali che gli vengono assegnati per la realizzazione delle attività

spostamenti sul territorio comunale a piedi o con i mezzi comunali per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

esce sul territorio a piedi o con mezzi comunali per la realizzazione delle attività assegnate in un periodo di tempo definito

realizzazione di telefonate, invii email, contatti diretti con soggetti diversi per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

risponde al telefono, effettua telefonate, predispone email, invia email

riunioni di staff per la verifica delle attività effettuate, per la predisposizione delle future attività ecc. partecipa e interviene nelle riunioni

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predisposizione di testi, elenchi, parti grafiche, depliant, cartelloni ecc. necessarie per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

Contribuire all’elaborazione di testi, elenchi, parti grafiche ecc. necessarie per la realizzazione delle attività previste dall'obiettivo

collaborare con gli incaricati degli enti partner e co-promotori delle iniziative per la loro realizzazione

collabora con i soggetti indicati dall'Olp nella realizzazione delle iniziative

distribuzione di materiale informativo e di promozione inerente l'obiettivo a soggetti diversi (cittadini, utenti diversi, operatori economici ecc.)

esce sul territorio o fuori comune a piedi o con mezzi comunali per la realizzazione delle attività assegnate in un periodo di tempo definito

aggiornamento del sito comunale dedicato alle iniziative aggiorna il sito internet comunale secondo le indicazioni ricevute

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

4 (quattro)

10) Numero posti con vitto e alloggio: 0

11) Numero posti senza vitto e alloggio:4 (quattro)

12) Numero posti con solo vitto:0

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:1400 ore annue con un minimo di 12 ore settimanali

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :6

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:In riferimento al complesso delle attività previste ed al ruolo individuato per i volontari in Servizio Civile (rif. punti 8.1 e 8.3 della scheda progetto):

Disponibilità a flessibilità oraria giornaliera, nel rispetto del numero di ore stabilite da progetto Disponibilità ad essere impegnati nei giorni festivi Disponibilità a spostamenti e trasferimenti sul territorio per la realizzazione degli interventi previsti.

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17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

A livello provincialeTutte le azioni di promozione verranno concertate e realizzate in collaborazione con:

- l’Ufficio Giovani della Provincia di Torino,- gli Enti partner,- i Centri per l’impiego,- i Circondari,- i Centri Zona della Provincia di Alessandria,- i Job placement delle Università di Torino e del Piemonte Orientale,- le associazioni giovanili del territorio,- la Cooperativa Animazione Valdocco.

Verranno attivate le seguenti attività di promozione:Incontri sul territorio organizzati in collaborazione con i Centri per l’Impiego e gli InformagiovaniAperitivi Informativi presso le strutture territoriali e in collaborazione con i Centri Giovani, gli Informagiovani e gli Enti Partner

Strumenti e Media:Sito web della Provincia di Torino;conterrà una scheda sintetica del progetto con le modalità per la partecipazione e gli allegati da compilare per i candidati.New media – social network:la grande diffusione degli strumenti del web 2.0 tra i giovani ne fanno uno strumento indispensabile per diffondere capillarmente informazioni anche istituzionali ed aprire nuovi canali comunicativi, capaci di coinvolgere centinaia di persone interessate. L'Ufficio Giovani e Servizio Civile della Provincia di Torino, fin dalla fase di promozione per il 1° bando 2009 (luglio), si è dotato di una propria pagina su Facebook e Twitter (http://www.facebook.com/home.php?#/group.php?gid=87744143647 e http://twitter.com/serviziocivile).

Manifesti e brochure informative Pubblicazione delle schede sintetiche dei progetti e invio a: Università, Informagiovani, Infopoint Europa, 5

Circondari della Provincia di Torino, 15 Centri per l'impiego, URP, Enti partner. Card e Manifesti, realizzazione e diffusione di card e manifesti informativi, in collaborazione con l’Ufficio

Giovani della Provincia e la Cooperativa Animazione Valdocco.

Consulenza agli Enti partnerL'Ufficio Giovani e Servizio Civile organizzerà appositi incontri e seminari per supportare gli Enti partner nella promozione (dall'ideazione degli strumenti di comunicazione agli incontri, fino alla diffusione sul territorio locale) dei progetti che si realizzeranno sul loro territorio

La Provincia di Torino, in collaborazione con gli enti partner, attraverso incontri seminariali per la promozione, persegue anche la finalità di diffondere i principi e i valori del Servizio Civile nei singoli territori.

Per un totale di 50 ore

A livello locale- Invio lettera informativa ai ragazzi target tra i 18 e i 28 anni- Sito web del comune di Giaveno

conterrà una scheda sintetica del progetto, il progetto, le modalità per la partecipazione e la modulistica per presentare domanda oltre ai riferimenti telefonici ed indirizzi dei responsabili ai quali chiedere specificazioni sul bando

- ManifestiStampa e affissione di manifesti informativi 70x100 su tutto il territorio comunale e nelle località viciniore.

- Diffusione su giornali e tv localiRealizzazione di conferenza stampa con presentazione del progetto, delle sue finalità, del numero di volontari ricercati. Realizzazione di una cartella stampa da diffondere ai giornalisti di giornali e tv locali (Luna Nuova, La ValSusa, La Stampa, TV Giaveno.

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- Realizzazione spot per maxi schermo cittadinoRealizzazione di uno spot video dedicato al progetto da trasmettere quotidianamente ogni 30’ per il periodo di apertura del bando sul maxi schermo collocato in centro città presso Piazza San Lorenzo

Per un totale di 40 oreTotale generale: 90 ore

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:Si fa riferimento al Sistema di Selezione accreditato presso L'Ufficio Servizio Civile della Regione Piemonte

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: Si fa riferimento al Sistema di Monitoraggio accreditato presso L'Ufficio Servizio Civile della Regione Piemonte

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI

22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

I seguenti requisiti di scolarità e di formazione sono richiesti coerentemente alle attività del progetto (descritte al punto 8.1) ed al ruolo dei volontari (descritto al punto 8.3)

Requisiti obbligatori: Uso del computer (conoscenza del pacchetto Office con particolare attenzione ai programmi Word, Excel,

Power Point). Possesso del diploma di maturità

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

A livello provinciale

Dettaglio Costo a volontario Realizzazione di Manifesti e brochure informative

Schede sintetiche dei progetti stampa e invio: Università, Informagiovani, Infopoint Europa, 5 Circondari della Provincia di Torino, 15 Centri per l'impiego, URP, Enti partner.

Inviti personalizzati ai giovani dei vari territori (sms, lettere,ecc) a cura dei Centri per l’Impiego

Card studio e realizzazione grafica, distribuzione

€ 600,00

A livello localeVoce Risorse economiche

Acquisto materiale informatico € 1.500,00

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Acquisto postazioni € 1.000,00

Realizzazione materiale di formazione: dispense, fotocopie, video € 500,00

Costi per partecipazione convegni, seminari, (spese viaggio, rimborsi, gadget ecc.) € 1.000,00Spese utenze diverse (telefono, fax, linea internet ecc) € 3.000,00

Spese per produzione materiale promozionale (finalizzazione grafica e stampa) € 10.000,00

Spese di trasporto per consegna materiali promozionali, locandine, manifesti ecc. € 5.000,00

Budget finalizzato alla redazione, pubblicazione e diffusione del Report di Progetto € 400,00

TOTALE € 22.400,00

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

Enti no profit:Associazione Giaveno Ricama Attività finalizzate ad aumentare e diversificare le

opportunità di fruizione, in particolare per i più giovani, attraverso la messa a disposizione della propria sede e del personale volontario per le iniziative che verranno realizzate in collaborazione con le scuole

Attività finalizzate a qualificare e realizzare gli eventi culturali e turistici locali, attraverso la promozione del patrimonio culturale immateriale locale in collaborazione con le associazioni locali

Circolo ricreativo Centro Sociale Aperto Attività finalizzate a conferire organicità al patrimonio culturale immateriale attraverso la somministrazione dei questionari previsti dal progetto

Attività finalizzate ad aumentare e diversificare le opportunità di fruizione del patrimonio di cui sopra, in particolare per i più giovani

Attività finalizzate a qualificare e realizzare gli eventi culturali e turistici locali, attraverso la promozione del patrimonio culturale immateriale locale in collaborazione con le associazioni locali

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Associazione Sportiva Bocciofila Selvaggese Attività finalizzate a conferire organicità al patrimonio culturale immateriale attraverso la somministrazione dei questionari previsti dal progetto

Attività finalizzate ad aumentare e diversificare le opportunità di fruizione del patrimonio di cui sopra, in particolare per i più giovani

Attività finalizzate a qualificare e realizzare gli eventi culturali e turistici locali, attraverso la promozione del patrimonio culturale immateriale locale in collaborazione con le associazioni locali

Cooperativa Antea Attività finalizzate a qualificare e realizzare gli eventi culturali e turistici locali, attraverso la promozione del patrimonio culturale immateriale locale in collaborazione con le associazioni locali

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Per la realizzazione di tutte le attività illustrate al punto 8.1, finalizzate al raggiungimento dei tre obiettivi descritti al punto 7, vengono messi a disposizione:

LOCALI – Tutti i locali rispettano la normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche.

Aule attrezzate (PC, videoproiettore, lavagna a fogli mobili…) a disposizione degli enti partner e co-promotori per la realizzazione del percorso di Formazione generale

Sale a disposizione degli Enti co-promotori e partner per la realizzazione degli incontri di tutoraggio Edifici comunali della Città di Giaveno

ATTREZZATURE Dotazioni informatiche e apparecchiature diverse per proiezioni (4 pc, 4 monitor, 2 stampanti di rete, 1 video

proiettore) fotoriproduttori e ciclostile collegamenti internet e utenze diverse (luce, acqua, telefono ecc.) 2 auto della città di Giaveno 1 pulminino dalla città di Giaveno n. 4 telefoni cellulari da impiegarsi nel corso degli eventi o per attività di servizio in genere

MATERIALI Dispense distribuite ai volontari in occasione delle Formazione generale, della Formazione specifica, degli

incontri di tutoraggio e del Ciclo di incontri di Lettura delle competenze Questionari di monitoraggio e di valutazione finale per volontari e Operatori Locali di progetto Cancelleria diversa

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:nessuno

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27) Eventuali tirocini riconosciuti :

nessuno

28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae :

La Provincia di Torino, con propria Deliberazione n. 1168-385359/2005 del Settembre 2005, riconosce all’anno di servizio effettivamente prestato e certificato, lo stesso valore del servizio prestato presso un Ente pubblico, anticipando le disposizioni del D. Lgs. 77 del 2002. Si allega il testo della Deliberazione della Giunta Provinciale

In riferimento agli obiettivi (punto 7 della scheda progetto), alle azioni (punto 8.1 della scheda progetto) e al ruolo dei volontari (punto 8.3 della scheda progetto), l’ente sede di progetto riconosce le competenze acquisite, come da Deliberazione di Giunta Comunale n. 7 del 21-01-2010

Formazione generale dei volontari

29) Sede di realizzazione:

In base al criterio del decentramento territoriale delle attività formative, ai fini dell’organizzazione degli incontri di formazione così come descritti di seguito, la Provincia di Torino, utilizzerà oltre alle proprie sedi distaccate secondo le articolazioni territoriali dei 5 Circondari della Provincia di Torino - ovvero presso i Comuni di Pinerolo, Susa, Ivrea, Ciriè e nella città di Torino presso le sedi dei Servizi “Sviluppo Risorse Umane” e “Istruzione e Servizi Didattici”- anche alcune sedi esterne in base alle necessità e sedi esterne afferenti agli altri due enti partner della Provincia di Torino nelle Province di Biella e Alessandria.

30) Modalità di attuazione:

La formazione è svolta in proprio presso l'ente, con Formatori accreditati della Provincia di Torino.

Il percorso formativo generale per i Volontari è strutturato in 7 giornate della durata di 6 ore ciascuna.

Nell’arco dei primi cinque mesi di servizio i Volontari parteciperanno al corso di Formazione Generale, articolato in 7 giornate formative, per un totale di 14 moduli formativi. Ogni modulo formativo ha una durata di tre ore. Il corso ha una durata complessiva di 42 ore.

Ogni gruppo classe fruirà, nell’arco dei primi 5 mesi di servizio, delle attività formative, così come dettagliate, per quanto concerne i contenuti al punto 33 della presente scheda.

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

SI

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32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

La metodologia utilizzata nella conduzione degli incontri di Formazione generale è di tipo partecipativo; gli incontri sono proposti come occasione di incontro e confronto tra tutti i Volontari che svolgono il Servizio Civile Nazionale presso i progetti della Provincia di Torino, organizzati secondo un sistema integrato di tecniche formato da:

1. Lavori di gruppo,2. Discussioni facilitate,3. Simulazioni e role-playing,4. Ricerca d’aula,5. Lezioni frontali,6. Sussidi disponibili sulla rete intranet dell’ente,7. Dispense formative.8. Proiezione materiali audiovisivi a fini didattici

Nel complesso del percorso le metodologie utilizzate sono misurabili nel 50% con lezione frontale e 50% con dinamiche non forma

33) Contenuti della formazione:

La formazione generale verterà sui seguenti temi: Analisi dell’immaginario sul servizio civile, le aspettative, le motivazioni e gli obiettivi individuali dei volontari ai

fini della creazione di un’identità di gruppo; Inquadramento storico dell’esperienza Servizio Civile, dall’obiezione di coscienza alla nascita del Servizio Civile

Nazionale volontario; Ruolo del Servizio Civile nel passare degli anni e dell’inquadramento legislativo: finalità condivise, motivazioni e

differenze rispetto all’obiezione di coscienza; Il sistema Servizio Civile Nazionale: la normativa di base ed i suoi collegamenti alla Carta Costituzionale, alla

Carta di impegno etico del SCN e alla Dichiarazione universale dei diritti umani; Il sistema Servizio Civile Nazionale: i soggetti, le relazioni, i diritti e doveri di tutte le parti coinvolte; Modalità di gestione dell’esperienza in generale: Carta di impegno etico, modalità di servizio, diritti e doveri del

volontario e dell’Ente, condizioni assicurative, ferie, permessi, malattia, orario, compenso, eventuali benefit; Il ruolo del volontario in Servizio Civile all’interno della sede di attuazione, le interazioni possibili, condizioni

organizzative specifiche, opportunità e criticità; Analisi dello strumento “Patto di servizio” tra volontario ed ente, come attenzione alla valorizzazione del ruolo

del volontario nell’incontro con le esigenze dell’ente - simulazione di stesura dei singoli patti ad opera dei volontari;

Elementi di educazione civica: cittadinanza attiva attraverso la conoscenza delle istituzioni, dalla seconda parte della Costituzione italiana all’Unione Europea e le Nazioni Unite; i diritti umani e le politiche per le pari opportunità;

Prospettive nonviolente ed elementi di Difesa civile non armata e nonviolenta, elementi teorici tratti dalla ricerca per la pace e orientamento ad un’analisi dei conflitti in chiave nonviolenta;

La trasformazione (o gestione) nonviolenta dei conflitti dal livello micro a quello macro: simulazioni in aula e casi storici;

Elementi di protezione civile ed esperienze di cittadinanza attiva in campo ambientale, come modalità possibile per difesa dell’ambiente e del territorio;

Le ricadute del proprio servizio sul territorio, in termini di difesa civile non armata e nonviolenta; Orientamento all’analisi delle proprie competenze di partenza, elaborazione di strumenti di misurazione

dell’acquisizione di nuove competenze nello svolgimento del servizio; Orientamento alla fruibilità di quanto appreso durante il Servizio Civile dopo la conclusione dell’esperienza; Esercitarsi a valutare e valorizzare le abilità acquisite, dall’autoanalisi delle competenze alla rappresentazione

della propria esperienza nella futura ricerca del lavoro; Elementi essenziali della legislazione del lavoro; Valutazione del percorso formativo.

34) Durata:

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42 ore

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35) Sede di realizzazione:

I diversi moduli formativi saranno svolti presso: la singola sede di attuazione prevista dal progetto aule di formazione a disposizione dell’ente proponente

36) Modalità di attuazione:

La formazione è effettuata:a) in proprio, presso l’ente con formatori dell’ente;

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Modulo Cognome / Nome Data di nascita Luogo di nascita1 - 2 MARITANO Alessandra 6.3.1968 Avigliana

3 GERBINO Luca 14.05.1978 Torino

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

Modulo Cognome / Nome Titolo di studio Ruolo / esperienze1 - 2 MARITANO Alessandra Laurea

In Scienze politicheResponsabile di settore della Città di Giaveno - Responsabile comunicazione Museo del Gusto di Frossasco

3 GERBINO Luca LaureaIn Scienze internazionali e diplomatiche

Responsabile di settore area servizi scolastici, alla persona, sport e cultura, progettazioni cultura, turismo e sviluppo locale della Città di Giaveno

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39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

La formazione specifica dei volontari in servizio civile nazionale si articola in: un percorso di formazione d’aula svolto nei primi mesi di servizio; una fase di addestramento al servizio

Con l’obiettivo di favorire la partecipazione attiva dei volontari all’attività didattica, per la realizzazione dei diversi moduli formativi saranno variamente utilizzati strumenti quali:

Lezioni d’aula Accompagnamento formativo Lavoro a gruppi Visite guidate Analisi di testi e discussione

Nel corso dell’anno di servizio i volontari saranno inoltre attivamente coinvolti in tutte le attività di coordinamento e formazione dell’ente e verrà promossa la loro partecipazione a convegni e seminari sulle tematiche specifiche del progetto.

40) Contenuti della formazione:

La formazione specifica consiste in un percorso finalizzato a fornire ai volontari il bagaglio di conoscenze, competenze e capacità necessarie per la realizzazione delle attività previste dal progetto.Il percorso formativo prevede la realizzazione dei seguenti moduli formativi:

Modulo Titolo Contenuti affrontati1 Operare nel territorio storia della Città di Giaveno e della Val Sangone

principali beni storico-artistici

valorizzare un bene storico-artisticostoria del turismo in Val Sangone e nell’area piemontese

tendenze attuali dei flussi turistici

il Patrimonio culturali immateriale offerta culturale della Città di Giaveno e relative problematiche collaborare con gli uffici comunali

relazionarsi con gli operatori locali

relazionarsi con le associazioni locali

relazionarsi con enti quali Ecomuseo, la Provincia, la Regione e gli altri comuni

obiettivi a breve, medio e lungo termine

metodologia di lavoro2 Tirocinio formativo presentazione al personale e volontari degli enti partner con i quali

i volontari si dovranno rapportare reperimento materiali, informazioni generali sulle attività di animazione, eventi annuali e obiettivi specifici organizzazione della giornata di lavoro partecipazione a eventi cittadini

3 Lo sviluppo locale: progettare iniziative e promuovere il Patrimonio Culturale Immateriale

Definizione e contenuti Metodi di progettazione e programmazione Riconoscere le risorse e le opportunità Gli strumenti di animazione locale (eventi, beni culturali, beni architettonici, siti naturali, siti urbani, turismo) Reti territoriali per lo sviluppo locale: creazione e collaborazioni (Istituzioni, OdV, operatori economici ecc.)

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Valorizzazione, promozione e diffusione delle opportunità locali quale metodo di sviluppo locale

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41) Durata:

MODULO DURATA DEL MODULO1 302 253 25Durata totale della formazione 80

Altri elementi della formazione

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Si fa riferimento al Sistema di Monitoraggio e Valuzione e al Sistema di Formazione accreditati, saranno utilizzati durante la formazione strumenti per la verifica e per la misurazione dei livelli di apprendimento raggiunti.

Per la Formazione Generale:a. Attività d’entrata sulla rilevazione delle aspettative;b. Verifica finale della formazione tramite questionario, per la rilevazione ed analisi di: Positività e negatività Carenze Opportune integrazioni Clima e rapporti interpersonali Utilità generale/specifica.

Per la Formazione Specifica:Rilevazione delle ore di formazione specifica svolte, delle competenze acquisite e di positività e negatività, tramite la scheda trimestrale di monitoraggio.

Torino, 22 marzo 2011

Il Responsabile legale dell’ente /

Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente

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