Scuola Elementare ParitaRIA - Istituto Cattolico … · Web viewTELEFONO: 0966/56150 FAX 0966/500084 E-MAIL: [email protected] INDIRIZZO WEB ORGANIGRAMMA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

SCUOLA PRIMARIA PARITARIA E SCUOLA DELL’INFANZIA PARITARIA “GIOVANNI XXIII”P.T.O.F. A.S. 2015/16- 2016/17- 2017/18

COOPERATIVA SOCIALE “ SAN GIOVANNI PAOLO II”

Gioia Tauro (RC)Via Pio XII n°2 - Tel. 0966/56150 FAX 0966/500084

E- mail : [email protected]

DIRIGENTE SCOLASTICO

PROF. LUCIANO ARDISSONE


Deliberato dal Consiglio d’Istituto in data 08/01/2016

Riferimenti Normativi:

- Legge 107/2015

- Dlgs n. 59 02/2004

- DPR n. 275/199, art.2

PREMESSAIl Piano dell’offerta formativa è il documento nel quale si sostanzia l’identità culturale e progettuale della Scuola dell’Infanzia e Primaria Paritaria “Giovanni XXIII”, si illustrano le risorse e le attività che ne caratterizzano l’offerta formativa, si rendono esplicite le scelte curricolari, extracurricolari, educative ed organizzative.L’attività della scuola segue le seguenti linee d’ indirizzo:

Promuovere uno sviluppo armonico e globale dell’alunno nel quadro di una relazione serena con se stesso e gli altri.

Adeguare la proposta formativa ai bisogni dell’utenza costruendo un’efficace continuità educativa per la prevenzione della dispersione scolastica.

Promuovere rapporti più stretti e fattivi con i genitori e il territorio avviando un vero e proprio sistema formativo integrato.

Agevolare i bambini e le bambine che la frequentano affinché' raggiungano avvertibili traguardi di sviluppo in ordine all'identità, all'autonomia e alle competenze.

Percorsi Formativi Pagina 2

Sostegno RecuperoContinuitàOrientamentocoordinamento

Criteri di valutazioneRispetto agli obiettivi

VERIFICA

ADOTTA

STABILISC REALIZZA

AMPLIA

SCEGLIE

PROGRAMMA

PTOF 2015/162016/172017/18


Metodologie e strumenti didattici

L’offerta coordinandosicon il

Modalità organizzative

L’efficacia e l’efficienza

Pagina 3

SCELTE EDUCATIVE E DIDATTICHE

PTOF


LA SCUOLA E IL TERRITORIO

SCELTE FINANZIARI

E

SCELTE ORGANIZZATIV

E

SCELTE DI SUPPORTO ALLA

QUALITA’DELL’OFFERTA

PIANO DI MIGLIORAMENTO

Pagina 4


La nostra Scuola si pone nel territorio in continuità con la Scuola dell’Infanzia , offrendo così un servizio educativo scolastico che copre tutta l’età della prima formazione, dall’infanzia alla fanciullezza. Si propone nell’ambiente socio culturale di Gioia Tauro caratterizzandosi come scuola cattolica libera, aperta a tutti.Accoglie alunni provenienti da famiglie di varie categorie sociali, di Gioia Tauro e della zona limitrofa. Sono alunni i cui bisogni primari sono generalmente soddisfatti, anche grazie al fatto che i loro genitori lavorano entrambi e per questo chiedono un tempo scolastico lungo, comprensivo di attività extradidattiche. Sono presenti in piccolo numero anche allievi stranieri, che chiedono un ambiente aperto alle diverse culture. Alcune famiglie chiedono di inserire ragazzi portatori di disagio fisico o psicologico, alla ricerca di un ambiente attento e coinvolgente negli anni fondamentali della crescita.Questa scuola, paritaria per effetto del Decreto M. P. I. n° 86 del 15/01/2001 opera e si inserisce nel cammino dell’ultima riforma varata. Ed il Piano dell'Offerta Formativa (PTOF) tiene conto delle nuove "Indicazioni nazionali per i Piani di studio personalizzati”.La riforma mette al centro dell’azione educativo-didattica l’attenzione alla persona, il suo apprendimento, i suoi interessi per iniziare un itinerario scolastico durante il quale sviluppare al meglio tutte le potenzialità conoscitive e relazionali.La scuola primaria in base alla nuova riforma risulta così suddivisa:

prima classe primo biennio (2°-3° classe) secondo biennio (4°-5°classe)

La Scuola dell’Infanzia risulta costituita da n. 4 sezioni che raccolgono bambini di età compresa fra i 3 e i 5 anni.

IDENTITA’ DELL’ISTITUTO

CODICE MECC. SCUOLA PRIMARIA

R C 1 E 0 0 2 0 0 R

Pagina 5


CODICE MECC. SCUOLA INFANZIA

R C 1 A 1 3 2 0 0 G

DENOMINAZIONE COOP. SOCIALE “S. GIOVANNI PAOLO II”SCUOLA PRIMARIA PARITARIA “ GIOVANNI XXIII”SCUOLA DELL’INFANZIA PARITARIA “GIOVANNI XXIII”

DIRIGENTE SCOLASTICO PROF. LUCIANO ARDISSONE

VIA: PIO XII N°2

CAP, CITTÀ, (PROV): 89013 GIOIA TAURO REGGIO CAL.

TELEFONO: 0966/56150

FAX 0966/500084

E-MAIL: [email protected]

INDIRIZZO WEB

ORGANIGRAMMA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

ScuolaPrimaria

N° alunni iscritti

N° alunni con h.

N° classi

N° Docenti N° Docenti Sostegno

Personale.Amministrativo

N° Collabor. scolastici

Totale 129

129 5 10 31 5 3 3

Scuola Infanzia

N° alunni iscritti

N° alunni con h.

N° sezioni

N° Docenti N° Docenti Sostegno

Personale. Amministrativo

N° Collabor. scolastici

Totale 71

71 1 4 12 1 2 2

VALORI COMUNI

Pagina 6


Tutti gli operatori scolastici trovano, nei seguenti principi, i valori comuni da condividere e da diffondere presso gli alunni:

Uguaglianza Democrazia Legalità Solidarietà

Gli operatori scolastici riconoscono: La cultura quale elemento di crescita e di aggregazione Il lavoro come mezzo di promozione individuale, sociale e professionale

della persona.La scuola si impegna a garantire il benessere psico – fisico, relazionale e ambientale degli alunni. Favorisce inoltre la creazione di rapporti umani e di crescita culturale e sociale fra gli alunni e con i docenti.

PRINCIPI A CUI SI ISPIRA IL PERCORSO DIDATTICO – EDUCATIVO

Accoglienza e continuità

Partecipazione

Programmazione

Rapporti con il territorio

Integrazione

AREA DELLA DIDATTICAOrganizzazione didattica

Sono attivati, ai sensi della lettera c), comma 4, articolo unico della legge n. 62/2000, le seguenti strutture di partecipazione:Organi :

1. Dirigente Scolastico

2. Collegio dei Docenti*

3. Consiglio d’Istituto*

4. Consiglio di Interclasse e di Intersezione

5. Giunta esecutiva

6. Comitato di valutazione Pagina 7


Il Collegio è il luogo di rapporti, di confronto, di lavoro, di esercizio di corresponsabilità nella costruzione del contesto educativo e della programmazione. Nel mese di settembre, prima dell'inizio delle lezioni, il Collegio dei docenti elabora la

programmazione educativa individuando i percorsi formativi ( correlati agli obiettivi e alle finalità dei programmi).

Il Consiglio di Interclasse e di Intersezione, che ha compiti di verifica e/o riformulazione della programmazione per iniziative e proposte di ordine generale;

L’Assemblea di classe, nella quale i genitori e i docenti si confrontano e dialogano sugli itinerari formativi dei ragazzi.

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ CONSIGLIO D’ISTITUTO Tre nel corso dell’anno

SettembreGennaiogiugno

COLLEGIO DEI DOCENTI Si prevede l’effettuazione di 1 (uno) ogni due mesi settembre gennaio marzo maggio

CONSIGLI DI INTERCLASSE E DI INTERSEZIONE

Entro il 31 ottobre

novembre gennaio marzo maggio

INCONTRI SCUOLA-FAMIGLIA dicembre febbraio aprile

Il Dirigente Scolastico provvede a comunicare il calendario degli incontri periodici esponendoli all’albo della scuola. Inoltre, egli cura i rapporti con gli alunni e i genitori, sollecitando incontri individuali o collettivi tra le varie componenti.

RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA

Pagina 8


Si ritiene importante, per la formazione completa della personalità del bambino, instaurare rapporti costruttivi e di tipo collaborativo tra scuola e famiglia, nel rispetto delle reciproche competenze. Gli incontri tra insegnanti e genitori permettono l’ elaborazione di strategie educative comuni, l’informazione sull’attività didattica, la conoscenza della situazione della classe e del singolo alunno.Il rapporto scuola/famiglia è ricercato e realizzato in vari modi:1) nei colloqui individuali mattutini tra genitori e singolo insegnante;2) nello svolgimento dei ricevimenti pomeridiani ;3) tramite comunicazioni personali (note sui quaderni, telefonate) o generali;4) tramite i rappresentanti dei genitori eletti nei consigli di interclasse.

Gli incontri con le famiglie vengono stabiliti all’inizio dell’anno scolastico, secondo il seguente calendario :

Periodo Descrizione

Settembre Incontro del Dirigente Scolastico e degli insegnanti con i genitori degli alunni iscritti alle classi prime per presentare la scuola ed il corso di studi.

Ottobre Incontro dei docenti con i genitori in occasione dell’Assemblea per la designazione dei loro rappresentanti nei Consigli di Interclasse.

Dicembre Ricevimento dei genitori e comunicazione dell’andamento didattico – disciplinare dei singoli alunni.

Febbraio Ricevimento generale dei genitori e comunicazione dell’andamento didattico – disciplinare dei singoli alunni e consegna delle schede di valutazione.

Aprile Ricevimento dei genitori e comunicazione dell’andamento didattico – disciplinare dei singoli alunni.

Giugno Ricevimento dei genitori e comunicazione dell’andamento didattico – disciplinare dei singoli alunni consegna delle schede di valutazione.

Modalità di ricevimento(oltre a quelle previste)

Ricevimento dei genitori con i singoli insegnanti, previo appuntamento con gli stessi.

FINALITÀ EDUCATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA

La scuola “ Giovanni “XXIII” pone come scopo della sua attività l’educazione integrale delbambino; un’educazione intesa come graduale e felice processo di scoperta ed affermazione di sé. Deriva da ciò un valido aiuto per i nostri alunni in un percorso che mira a sviluppare se stessi come persone responsabili, autonome, intelligenti, complete e forti di solidi strumenti

Pagina 9


culturali, all’interno della società contemporanea che richiede di per sé una flessibilità ed una apertura al cambiamento.Tale scelta educativa risulta estremamente significativa ai fini di favorire l’individualità el’originalità di ogni bambino che, fruitore di conoscenza intesa come sviluppo totale della persona, possa avere l’opportunità di crescere all’interno del gruppo.La scuola deve essere, dunque, l’ambiente dell’evoluzione e della crescita globale delbambino e non solo il luogo deputato all’apprendimento ed all’acquisizione delle nozioni.L’esperienza scolastica deve favorire e realizzare negli alunni:

AUTOSTIMA E FIDUCIA: conoscenza delle proprie capacità, crescita della stima e Consapevolezza delle proprie potenzialità;

SOCIALIZZAZIONE, COLLABORAZIONE E INTEGRAZIONE: conoscenza, costruzione, rispetto reciproco delle regole, sviluppo della collaborazione;

MOTIVAZIONE AD IMPARARE: atteggiamento di curiosità, ricerca, capacità di usare le informazioni ed applicarle nei diversi contesti; auto motivazione alla ricerca di propri percorsi di apprendimento;

PENSIERO DIVERGENTE: capacità di problematizzare, di progettare e di risolvere, formulando diverse ipotesi e cercando soluzioni; utilizzo dell’ errore come ricerca all’interno del percorso di apprendimento;

AUTONOMIA: sviluppare capacità critiche; potenziare una crescita globale, la capacitàdi essere sempre meno dipendenti dall’insegnante sul piano didattico, educativo ecomportamentale e dall’adulto in generale.

FINALITÀ EDUCATIVE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIAL’ obiettivo che si propone è la crescita di un bambino sereno, capace di dialogare con gli altri,propositivo per la comunità, interessato alla cultura e desideroso di un ampliamento continuo delle sue conoscenze. Gli insegnanti ritengono che la scuola debba essere un ambiente che facilita l’ apprendimento e consente lo sviluppo delle potenzialità dei bambini attraverso l ’ acquisizione di valori ed abilità.Nella Scuola dell’ Infanzia il bambino imparerà a :

Costruire intorno a sé rapporti di amicizia e di solidarietà rinunciando ad atteggiamenti violenti;ad apprezzare ogni individuo per la sua unicità;A collaborare per il raggiungimento di fini comuni e condivisi, sentendosi parte di un gruppo;

Pagina 10


A riconoscere la necessità del rispetto delle regole della vita in comune; a sentirsi libero di manifestare se stesso, le proprie opinioni, i propri desideri, le proprie sensazioni.

Tutto questo potrà realizzarsi in un ambiente scolastico positivo e stimolante. La nostra scuola si propone quindi di:

Dare importanza all’ accoglienza dei bambini e dei genitori, dimostrando sensibilità e disponibilità al dialogo;

Fare in modo che l ’ ambiente scolastico si presenti quale luogo di produzione culturale originale e di memoria delle esperienze;

Permettere ai bambini di esprimere il loro punto di vista e di vivere l’ esperienza scolastica da protagonisti e non da fruitori passivi;

Avvicinare il più possibile la scuola alla vita vera, nel rispetto dello sviluppo del bambino;

Aprire la scuola al territorio e alle risorse della città; Dedicare attenzione all’ integrazione nelle sezioni dei bambini svantaggiati attivando

una rete di solidarietà e di collaborazione anche tra le famiglie, far vivere ai bambini, la’ dove possibile, momenti di vita comunitaria lontano dalle famiglie;

Favorire lo sviluppo dell’’ autonomia personale e l’ allargamento delle relazioni sociali; Valorizzare le competenze, le diversità, i punti di vista e i percorsi individuali dei

bambini; Instaurare rapporti di conoscenza e di collaborazione con i genitori tali da consentire

ai bambini una crescita serena ed equilibrata;Garantire la regolarità e la continuità del servizio.La pratica educativa fa riferimento alle finalità definite dalle”INDICAZIONI NAZIONALI PER I PIANI PERSONALIZZATI DELLE ATTIVITA’ EDUCATIVE NELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA”e specificatamente:Maturazione dell’identitàConquista dell’ autonomia

Sviluppo delle competenze Per raggiungere questi fini, la scuola consolida nel bambino le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettive, in questa prospettiva, più specificatamente essa agisce in molteplici direzioni:

Stimola il bambino alla produzione e interpretazione di messaggi, testi e situazioni.

Pagina 11


Rivolge particolare attenzione allo sviluppo di capacità culturali e cognitive tali da consentire al bambino la comprensione, la rielaborazione e la comunicazione di conoscenze relative alle aree di apprendimento

Valorizza l’ intuizione, l’ immaginazione e l’ intelligenza creativa per lo sviluppo del senso estetico e del pensiero scientifico.

I docenti , consapevoli che la scuola dell’ infanzia qualificata come luogo di apprendimento, socializzazione e animazione in grado di svolgere una funzione di filtro,arricchimento e valorizzazione delle esperienze extra -scolastiche, impegnata a favorire il massimo sviluppo del potenziale cognitivo di ciascun individuo, programmano delle aree di apprendimento che abbiano il carattere dell’ intenzionalità e sistematicità sia pure flessibile e aperto, in considerazione delle variabilità individuali, dei ritmi,degli stili di apprendimento oltre che delle motivazioni e degli interessi del bambino.

OFFERTA EDUCATIVAQuesta scuola si propone l’obiettivo di educare i bambini attraverso l’insegnamento di una serie di norme legate principalmente al rispetto delle persone e dell’ambiente.La costruzione della propria identità passa attraverso il senso di appartenenza, che si consolida tramite la conoscenza e la “cura” dell’ambiente e del territorio in cui il bambino vive, nel pieno rispetto delle norme civili di convivenza.Il territorio viene individuato e vissuto come una “fonte” per l’educazione alla responsabilità, alla legalità, alla complessità, come luogo della partecipazione e come contesto/pretesto per lo sviluppo di un percorso culturale.A tal fine è fondamentale la valorizzazione dei comportamenti positivi, il dialogo, la conoscenza e il confronto con altre culture, nonché il controllo degli sprechi, la raccolta differenziata dei rifiuti, un uso adeguato degli spazi comuni e delle strutture igienico - sanitarie.Questi indicatori di comportamento devono naturalmente essere rispettati e condivisi da tutto il personale docente e non docente per poter essere a livello didattico proposti agli allievi.Metodologia educativaPunto di metodo fondamentale è il riferimento costante all’esperienza, intendendo con questo termine non il semplice fare, ma il “fare consapevole”, quindi il riflettere, il prendere coscienza, il paragonare fatti e azioni con esperienze precedenti o di altre persone, il confrontarle con ciò che si è riconosciuto vero per giungere ad un giudizio.In tal modo si educano:

la libertà del bambino;

Pagina 12


la sua passione per la verità; la sua capacità di rapporto.

E’ indispensabile per la realizzazione di tale progetto che allievi, insegnanti e genitori lavorino in sintonia tra loro con l’obiettivo di superare le difficoltà che via via si possono presentare.Metodologia didatticaCaratteristiche del lavoro della scuola primaria sono: l’elementarietà, cioè il comunicare e proporre ciò che è essenziale; la ricorsività, che consiste nel riprendere in modo sempre più approfondito e consapevole ciò che si va conoscendo.“Aiutami a fare da solo” è la richiesta posta dalla natura stessa del bambino. Il compitodell’educatore è quello di liberare il bambino da ciò che ostacola il disegno naturale del suo sviluppo.Il metodo di insegnamento è pertanto caratterizzato: dal rispetto di ciò che il bambino è, conosce e sa fare; dalla stima per le sue potenzialità; dalla sperimentazione attiva di ciò che viene teorizzato.L’insegnante, base affettiva sicura da cui partire, rivolge la sua attenzione all’individuo nel suo insieme, attribuendo eguale valore sia all’acquisizione del programma svolto che allo sviluppo armonico della personalità.La visione olistica del bambino, considerato un tutt’uno, deve essere chiave di lettura allo stesso modo del sapere che gli viene trasmesso; un sapere che non sia insieme di frammenti di cultura legati occasionalmente ma propagazione di un’idea generale che via via si articola.L'istituto offre la possibilità, a tutti gli alunni che lo desiderano, di consumare il pranzo completo confezionato nella cucina della scuola stessa. Servizi aggiuntivi Gioco guidato Attività didattiche e psicomotricità Pranzo e attività ricreative Attività ludico-didattiche e di laboratorio

Pagina 13


ORDINAMENTO SCOLASTICO

SCUOLA PRIMARIAPossono iscriversi i bambini che compiono i sei anni entro il 30 aprile 2016.Le funzioni tutoriali e di coordinamento vengono assunte da tutti i docenti contitolari del gruppo- classe.Si fonda sul Profilo Educativo Culturale e Professionale dello Studente (PECUP) e delle Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati.

SCUOLA INFANZIAPossono iscriversi i bambini dai 3 ai 5 anni che compiono i 3 anni entro il 30 aprile 2016.

LA REVISIONE DEL CURRICOLOGli aspetti pedagogici ed esecutivi sui quali si fonda il cambiamento della scuola ovviamente non possono non interessare innanzitutto il curricolo scolastico che vede il superamento dei programmi ministeriali a favore della scelta di apprendimenti articolati su nuclei fondanti e percorsi altamente significativi dal punto di vista formativo.Che cosa dovrà conoscere il bambino?Che cosa dovrà saper fare? Quale uomo dovrà diventare per affrontare il mondo in cambiamento?Per rispondere a queste domande, la nostra scuola orienta la propria azione educativa agli obiettivi fondamentali espressi dal D.P.R. 275/99( Regolamento dell’Autonomia scolastica), dalle Indicazioni Nazionali e dal Pecup, dalla ricerca sociologica e psicopedagogia più accreditata sul piano scientifico.La ricerca sociologica, sostiene che i cambiamenti profondi e l’ìnnovazione rendono rapidamente obsoleta ogni nuova conoscenza, mentre l’acquisizione delle conoscenze, sempre più, dalla scuola parallela dei mass media, in particolare di Internet, rendono problematico prevedere quello che domani gli alunni dovranno sapere, per cui il compito della scuola non è tanto quello di fare acquisire conoscenze quanto la capacità di imparare.La ricerca psicopedagogica ci invita a prendere consapevolezza, innanzitutto, che le capacità motorie, affettive, sociali, linguistiche, cognitive, estetiche, matematiche,ecc. non si sviluppano solo nei primi anni di vita, ma continuano a formarsi durante tutto il corso dell’età evolutiva e che pertanto la scuola, a qualsiasi livello, deve mirare soprattutto a promuovere la formazione di capacità e di atteggiamenti.I bambini, pertanto, debbono acquisire non solo le conoscenze essenziali, ma debbono anche e soprattutto sviluppare “ competenze”.Le competenze sono costituite non solo da capacità ( abilità, poteri mentali), ma anche da atteggiamenti( propensioni, predilezioni, interessi, motivazioni).

Pagina 14


Nell’organizzazione generale del curricolo si è voluto puntare perciò in modo particolare allo sviluppo di finalità generali quali non solo l’alfabetizzazione culturale, ma soprattutto, la valorizzazione della persona.Accanto alla promozione delle competenze di base, per lo sviluppo dell’autonomia di scelta personale, e specifiche, di derivazione disciplinare, si è puntato in modo particolare sulle competenze trasversali:

Mettersi in relazione con gli altri, ascoltare e sintetizzare il pensiero altrui e cooperare; Saper organizzare un piano di lavoro e discuterlo con gli altri; Comunicare in vari modi, esprimere le proprie idee, argomentare e parlare in gruppo; Definire un problema, analizzarlo e cercare soluzioni.

Queste faranno da filo conduttore nelle diverse situazioni di gioco, di studio, relazione, comunicazione e problem solving, ma solo in percorsi legati alle discipline ma anche nelle attività di laboratorio.Superata così una visione del curricolo che poneva al centro contenuti, materie e discipline di studio, si valorizzeranno tre dimensioni fondamentali:

Quella cognitiva che riguarda la riorganizzazione dei saperi; Quella operativa che riguarda lo sviluppo delle abilità alla base delle competenze;

Quella affettiva che coinvolge atteggiamenti, convinzioni, motivazioni…il saper essere e stare insieme.

DISCIPLINE ED EDUCAZIONI NELLA SCUOLA PRIMARIA

Pagina 15


OFFERTA CURRICOLARE

LE DISCIPLINE

Religione cattolica

Italiano

Inglese

Storia

Geografia

Cittadinanza e Costituzione

Matematica

Scienze

Tecnologia e Informatica

Musica

Arte e Immagine

Attività motorie e sportive

Ogni insegnante non sarà soltanto chiamato ad integrare la disciplina, bensì metterà a disposizione l’intero bagaglio delle proprie competenze professionali per realizzare il profilo educativo, culturale e professionale terminale (PECUP), nonché gli obiettivi specifici di apprendimento.

Un insegnante di italiano e storia o di matematica… promuoverà anche: sensibilità estetiche conoscenze geografiche

abilità operativeatteggiamenti sociali

Con questa stessa logica, anche se con una specificità tutta sua, si proporrà l’Educazione alla convivenza civile:EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE

Pagina 16


L’educazione alla Convivenza Civile si esprime in: educazione alla cittadinanza

educazione stradale

educazione ambientale

educazione alla salute

educazione alimentare

educazione all’affettività;

tocca trasversalmente tutte le discipline, rilevandone la dimensione etica; investe la responsabilità educativa della scuola, delle famiglie e della società; coinvolge gli alunni aiutandoli a dare il meglio di sé, perché divengano uomini nuovi come i tempi richiedono, in grado di rispondere alle sfide di un mondo sempre più complesso e problematico. La nostra scuola nell’ottica della riforma organizzerà attività educative e didattiche unitarie che avranno lo scopo di aiutare gli alunni a trasformare in competenze personali gli obiettivi specifici dell’educazione alla convivenza civile. Nell’arco di un quinquennio verranno raccolte, ordinate, coordinate attività all’interno di un unico e non frammentato percorso formativo.

Tali attività caratterizzate anche da una forte valenza di “continuità orizzontale” investono la responsabilità educativa della scuola e al tempo stesso quella delle stesse famiglie. Per questo motivo sui temi richiamati dalle educazioni sopra menzionati si promuoveranno iniziative che coinvolgeranno il territorio e le famiglie.

Pagina 17


OBIETTIVI FORMATIVI PER CLASSE PRIMARIA:

CLASSE PRIMA• Conoscere sé e gli altri per realizzare relazioni interpersonali positive.• Sapersi organizzare autonomamente nella vita scolastica risolvendo le semplici problematiche che si presentano.• Conoscere l’ambiente che ci circonda.• Conoscere e accettare le regole di convivenza impegnandosi a rispettarle.

Parlare, leggere e…. Qualificare la

comunicazione

Motivare alla lettura e scrittura

Favorire l’acquisizione

Teatrando,teatrando Acquisizione

della schema corporeo e del controllo del proprio corpo

Accettazione e collaborazione con l’ altro

Creando gli amici stravaganti Favorire attività

di scoperta e sperimentazione

Manipolare ed interpretare creativamente semplice materiale di lavoro

Stimolare la

Pagina 18


CLASSE SECONDA• Conoscersi reciprocamente e identificare se stessi attraverso l’analisi delle proprie emozioni.• Relazionarsi con gli altri e con la realtà circostante nel rispetto reciproco e nello spirito di collaborazione.• Acquisire gli strumenti per gestire in modo adeguato le conoscenze.• Riflettere con spirito critico su fatti ed eventi e comprenderne le conseguenze.

CLASSE TERZA• Avere consapevolezza delle proprie attitudini e capacità per potenziare i propri metodi di apprendimento e per vivere positivamente le esperienze scolastiche.• Acquisire e mantenere strumenti, strategie, conoscenze ed abilità per risolvere situazioni problematiche.• Riflettere con spirito critico su fatti ed eventi personali ed esterni.

CLASSE QUARTA• Comunicare ed esprimersi attraverso vari tipi di linguaggio.• Relazionarsi con gli altri nel rispetto reciproco, nello spirito di collaborazione e nell’attenzione alle diversità.• Riflettere con spirito critico in modo consapevole.• Avere consapevolezza delle proprie attitudini e capacità per potenziare i propri metodi di apprendimento e per vivere positivamente l’esperienza scolastica.• Acquisire e maturare strumenti, strategie, conoscenze, abilità per interpretare la realtà e risolvere situazioni problematiche

CLASSE QUINTA• Riflettere su se stessi al fine di valutare il proprio processo di crescita chiedendo aiuto quando occorre.• Saper affrontare situazioni nuove con opportune strategie.• Porsi in atteggiamento critico di fronte alla realtà.• Essere consapevoli di appartenere al proprio ambiente naturale e sociale e di poter personalmente contribuire alla realizzazione di un futuro migliore.

PIANIFICAZIONE DIDATTICAPiano di lavoro del DocenteE’ predisposto ad inizio anno e comprende :

la rilevazione dei livelli di partenza accertati attraverso test e griglie di osservazione e l’attività di recupero e sostegno che si intende realizzare per colmare le lacune rilevate;

le verifiche previste per ogni periodo;

Pagina 19


la scheda di programmazione con l’indicazione dei moduli/unità didattiche, degli obiettivi, dei contenuti e dei tempi di svolgimento dell’azione didattica;

le modalità ed i tempi degli interventi di recupero che si intendono effettuare.REGISTRAZIONE DEGLI APPRENDIMENTIHa lo scopo di regolare il processo di formazione in base ai risultati registrati e di guidare l’alunno a conoscere e sviluppare le proprie potenzialità. In coerenza con la programmazione educativo - didattica verranno verificati e valutati gli apprendimenti degli alunni in base agli obiettivi indicati nelle diverse aree. I dati verranno analizzati, confrontati, interpretati e”riportati nei documenti opportuni. I registri dei verbali del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Interclasse documenteranno le decisioni relative alle programmazioni. Il registro personale del docente documenterà le programmazioni delle singole discipline, l’attività didattica svolta, le osservazioni sistematiche e le valutazioni relative agli obiettivi indicati. La scheda di valutazione, coerentemente con le indicazioni nazionali, in corrispondenza di ogni singola disciplina, riporterà il giudizio ( ottimo – distinto – buono – sufficiente - non sufficiente) che corrisponde alla valutazione sintetica disciplinare.

LA VALUTAZIONE

Ogni attività didattica si articola in momenti dinamici di progettazione e di verifica, nell’ottica di una professionalità più consapevole e proiettata ad un costante miglioramento. All’interno di questi momenti, la valutazione non è un fatto episodico, ma fa parte integrante del processo di insegnamento/apprendimento: non deve quindi essere vissuta come momento sanzionatorio, ma come aiuto necessario all’alunno nel suo cammino scolastico. In questa prospettiva, la valutazione tiene conto di diversi momenti di verifica, di seguito esposti. La nostra scuola già da molti anni effettua forme di valutazione interna volte all’individuazione dei punti di forza e/o di debolezza, con verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa . Da due anni la valutazione è oggetto di verifica nazionale, attraverso la partecipazione al Sistema Nazionale di Valutazione , di nuova istituzione, che prevede la somministrazione di test di verifica sullo sviluppo di competenze ed abilità nelle classi seconde e quarte, e un questionario di valutazione sull’intero sistema scolastico, da predisporre a cura di una commissione per la valutazione.

Pagina 20


OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO INFANZIA AUTONOMIA

RISPETTO PER GLI ALTRI

LAVORI DI GRUPPO

CONOSCENZA DEL TERITORIO

PADRONANZA DELLE EMOZIONI

SENSO DELLA NASCITA E DELLA MORTE

CONOSCERE IL CORPO

MOTRICITA’

SICUREZZA NEI MOVIMENTI

LATERA MOVIMENTI GUIDATI E

RITMATI

CURA DELLA PERSONA

CONTROLLO DELLE EMOZIONI ATTRAVERSO IL CORPO

DIALOGO CON I COMPAGNI

DIALOGO CON GLI ADUlTICOMPRENSIONE DI FAVOLE E RADISTINGUERE IL PARLARE DALL’

ASCOLTARE, IL LEGGEREDALLO SCRIVERE

ELABORARE CODICI PERSONALI.

IL SE’ E L’ALTRO

CORPO MOVIMENTO E SALUTE

FRUIZIONE E PRODUZIONE DI MESSAGGI

Pagina 21


DISEGNARE, LASCIANDO TRACCIA DI SE’

UTILIZZARE LA VOCE PER PRODURRESUONI RUMORI

SPERIMENTARE NUOVE FORMEDI ESPRESSIONE

AIUTARE E FARSI AIUTARE

USARE I SENSI PER L’ ESPLORAZIONE

DEL MONDO.

GIOCARE CON I NUMERI

COLLOCARE LE COSE E LE PERSONE NEL TEMPO E

NELLO SPAZIO

COLLOCARE SE NEL TEMPO E NELLO SPAZIO

ELABORARE PROGETTI PROPRI

USARE LO SCHEMA INVESTIGATIVO DEL “CHI?” ,” COSA”

CERCARE LA SOLUZIONE DEI PROBLEMI

CON GLI ALTRI

RELIGIONE Portare i bambini a vivere: L ’ accoglienza; L’ atteggiamento di disponibilità; Il senso di appartenenza.INTEGRAZIONE DEI SOGGETTI PORTATORI DI HANDICAPOltre all’ integrazione sociale,deve essere garantita ai soggetti portatori di handicap,la possibilità di apprendere. La nostra scuola deve prioritariamente rispondere alle esigenze di ogni singolo alunno.

ESPLORARE CONOSCERE

E PROGETTARE

Pagina 22


L’alunno in situazione di handicap deve poter realizzare a pieno le sue possibilitàE’ perciò indispensabile che ogni processo d’ insegnamento determini un preciso percorso di apprendimento, i cui tempi, i cui traguardi ,siano perfettamente proporzionati a ciascuno degli allievi a cui si rivolgono.Affinché ciò si concretizzi sono necessari gli interventi sinergici di tutte le forze presenti nel territorio(famiglia,scuola, ASL,enti locali ecc,) cosi come emerge dalla legge 104/92MODALITA’ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

I momenti della verifica nella scuola dell’Infanzia sono i seguenti: Momento iniziale, volto a delineare un quadro delle capacità con cui si accede alla scuola dell’Infanzia;

Momenti interni al processo didattico , che consentono di adeguare e d individualizzare le proposte educative ed i percorsi di apprendimento;

Bilanci finali per la verifica degli esiti formativi, delle qualità dell’attività educativa e didattica e del significato globale dell’esperienza scolastica.

La valutazione si configura come momento educativo fondamentale rivolto a garantire e promuovere lo sviluppo psico- fisico, sociale e culturale del bambino.

Pagina 23


OBIETTIVI SPECIFICI D’APPRENDIMENTO – SINTESI

ITALIANO saper ascoltare e comprendere comunicazioni saper esporre esperienze ed osservazioni saper legger in modo corretto ed espressivo sape produrre testi di generi diversi (descrittivo, narrativo, argomentativi, regolativo) ricercare le informazioni generali in funzione di una sintesi tradurre testi discorsivi in grafici, tabelle, schemi e viceversa rilevare corrispondenze lessicali tra dialetto e lingua saper scrivere in modo ortograficamente corretto, con buon uso della punteggiatura ampliare il patrimonio lessicale a partire da testi e contesti d’uso.

INGLESE arricchire lo sviluppo cognitivo favorendo la conoscenza di una lingua diversa dalla

propria comprendere e scrivere semplici messaggi

rilevare diversità culturali in ad abitudini di vita ed a condizioni climatiche.MATEMATICA – SCIENZE

sviluppare metodi ed atteggiamenti utili a produrre le capacità di: ordinare, quantificare misurare fatti e fenomeni della realtà

individuare situazioni problematiche in ambiti di esperienza e di studio; formulare e giustificare le ipotesi di risoluzione con l’uso di appropriati strumenti matematici

saper organizzare, rappresentare e misurare lo spazio sviluppare le capacità logiche, saper classificare ed usare il linguaggio degli insiemiassumere atteggiamenti di osservazione e di ricerca, intesi come capacità di porsi domande,di formulare ipotesi e spiegazioni.

TECNOLOGIA ED INFORMATICA adoperare le procedure piu’ elementari dei linguaggi e della rappresentazione grafico-

iconica scrivere brani utilizzando la videoscrittura e un correttore ortografico e grammaticale utilizzare semplici algoritmi per l’ordinamento e la ricerca utilizzare programmi didattici per l’insegnamento del calcolo e della geometria primaria.

STORIA – GEOGRAFIA – EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE acquisire il concetto di tempo storico

Pagina 24


individuare alcuni momenti di promozione e di trasformazione delle civiltà nel quadro di una periodizzazione essenziale

scoprire radici storiche della realtà locale analizzare, attraverso casi concreti, le conseguenze positive e negative delle attività

umane sull’ambiente ricercare e proporre soluzioni di problemi relativi alla protezione, conservazione e

valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale saper affrontare con responsabilità e indipendenza, i problemi quotidiani riguardanti la

cura della propria persona in casa, nella scuola e nella piu’ ampia comunità sociale e civile.

ARTE E IMMAGINE – MUSICA acquisire un primo livello del linguaggio iconografico conoscere ed usare semplici tecniche espressive individuare le molteplici funzioni che l’immagine svolge, da un punto di vista sia

informativo sia emotivo analizzare, classificare ed apprezzare i beni del patrimonio artistico-culturale presenti sul

proprio territorio essere consapevoli della realtà acustica e comprendere le sue diverse manifestazioni eseguire e produrre suoni con la voce, il corpo e gli strumenti cogliere i più immediati valori espressivi delle musiche ascoltate traducendoli con la

parola , l’azione motoria e il disegno.SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

conoscere il proprio corpo saper controllare ed organizzare i propri movimenti sapersi orientare nello spazio saper comunicare attraverso il linguaggio corporeo svolgere un ruolo attivo e significativo nelle attività di gioco – sport individuale e di

squadrariconoscere il rapporto tra alimentazione e benessere fisico assumere comportamenti igienici e salutistici.Gli obiettivi specifici per le discipline e per l’educazione alla convivenza civile obbediranno al principio dell’ologramma: uno rimanderà sempre funzionalmente all’altro e non saranno mai rinchiusi bensì aperti ad un complesso, continuo, unitario reciproco rimando.

Pagina 25


PROGETTAZIONE DIDATTICA PRIMARIALA COSTRUZIONE DEL P. S. P. (Piano di Studio Personlizzato) E

DELLE U. A . (Unitàdi apprendimento)

Per tutti i gruppi della scuola primaria si sono adottati criteri e strategie comuni per la costruzione dei P.S.P. e delle U.A. Una vera sfida considerando che questi documenti rappresentano la vera innovazione.Le equipe pedagogiche (tutti gli insegnanti di un gruppo classe) nell’elaborare le unità di apprendimento (U.A) per il Piano di Studi Personalizzato (di classe, di un gruppo, del singolo alunno) partiranno dalla ricognizione mensile dei bisogni formativi prioritari (urgenze formative) dei bambini, trasformandoli in obiettivi; in relazione a questi ultimi si selezioneranno gli obiettivi specifici delle diverse aree disciplinari, resi significativi attraverso il riferimento interdisciplinare ad aspetti concreti della realtà quotidiana dei bambini.Nella fase attiva delle U.A si cercherà di offrire stimolanti occasioni d’apprendimento che sollecitino:

1. un ruolo attivo da parte dell’alunno con l’introduzione di opportune metodologie di lavoro, l’utilizzo di diversi linguaggi e di modalità di indagine e ricerca che consentano di tener conto dei diversi stili cognitivi, con un’attività didattica che offra possibilità di esperienze d’apprendimento diversificate, tali da valorizzare ciascun alunno nel rispetto delle varie “ formae mentis” ;

( intelligenza linguistica, estetica, musicale, matematica, ecc.);2. le opportunità di espressione e comunicazione, scambio, confronto, collaborazione nel

gruppo;3. lo sviluppo di un clima positivo e favorevole all’accoglienza, dove la diversità possa

essere integrata e costruire un “ risorsa”;4. la possibilità di garantire una situazione di complessivo benessere dell’alunno.

Per procedere in modo unitario nella fase progettuale delle UA si porteranno avanti:1. un’ accurata analisi della situazione degli alunni, con l’identificazione della realtà di

partenza sia per quanto riguarda i livelli di apprendimento che le modalità, le esigenze, gli interessi, le opportunità presenti;

2. la precisa identificazione degli obiettivi formativi sia di tipo trasversale, sia di tipo disciplinare; l’identificazione precisa dei ruoli specifici dei docenti all’interno dell’itinerario progettuale, con una chiara identificazione di responsabilità;

Pagina 26


3. l’analisi delle condizioni organizzative: quali tempi, quale durata complessiva, in quali periodi dell’anno scolastico, con quali strumenti, quali esperienze e quali spazi/ laboratori sono necessari per la riuscita dell’attività;

4. l’individuazione di un percorso metodologico coerente, soprattutto se lo stesso si snoda su più aree disciplinari oppure in verticale;

5. le modalità di verifica e di valutazione, sia per quanto riguarda la valutazione delle competenze acquisite dagli alunni (si pensi al Portfolio), sia per quanto riguarda la valutazione dei processi professionali.

Sempre per garantire unitarietà e visione sistemica, nella pianificazione e nella fase attiva delle UA si considereranno;

1. le interconnessioni esistenti tra le discipline in un’ottica d’integrazione dei saperi; la significatività degli apprendimenti, in modo da connettere le proposte formative con le domande di senso degli alunni;

2. la “personalizzazione” dei percorsi formativi, in termini di valorizzazione dei potenziali individuali di apprendimento di ciascun alunno;

3. l’organizzazione di un buon ambiente di apprendimento in termini di azioni formative e di significative relazioni educative;

4. l’uso appropriato di una pluralità di mediatori didattici;5. modalità di organizzazione flessibili e funzionali.

LA CLASSEIl funzionamento della scuola avviene su classi.La classe rappresenta un contesto di rapporti stabili che favorisce l’identità personale.La vita della classe costituisce infatti un importante apporto alla formazione umana e sociale delbambino; le relazioni, il confronto nelle differenze, la solidarietà sono contenuto esplicito econcreto dell’educazione civica, nelle dimensioni personale e comunitaria.La presenza di un gruppo classe non ridotto numericamente è un apporto significativonell’esperienza sia dal punto di vista relazionale che conoscitivo.Sono legati a questo ambito la messa in atto dei piani di studio, la modalità organizzativa dellagiornata scolastica, la definizione di un orario dell’attività e l’uso degli strumenti.Le attività didattiche possono essere organizzate e svolte in attività di classe o di laboratorio, con leseguenti modalità:- lezione frontale collettiva- attività di lavoro di gruppo

Pagina 27


- attività per classi o sezioni aperte- interventi individualizzati per superare difficoltà di apprendimento.IL PERCORSOPur considerando l’anno come l’unità temporale per l’acquisizione di contenuti e abilità specifici, ilpercorso della scuola primaria si caratterizza per impostazione generale in due cicli.Il primo anno è caratterizzato dalla priorità del rapporto con l’insegnante , dall’introduzioneall’ambiente della scuola con le sue relazioni, dall’iniziale apprendimento di un metodo nel lavoro.Il contenuto, favorito da una esperienza diretta, è unitario; ad esso si accompagna l’acquisizionedegli strumenti linguistici e aritmetici fondamentali.

Il primo biennio ha lo scopo di consolidare le abilità di base formative (lingua italiana ematematica) attraverso una familiarità nell’uso e una iniziale consapevolezza della struttura; vede ilgraduale inserimento di percorsi, occasionali in seconda e articolati in terza, che favoriscono ilpassaggio dalla dimensione personale a quella sociale ed aprono agli ambiti disciplinari.Il secondo biennio è caratterizzato dalla strutturazione dell’impianto culturale e disciplinare cheproseguirà nella scuola secondaria di primo grado.Nel bambino si sviluppa la criticità, intesa come capacità di giudizio, sui diversi ambiti: sulleproprie capacità, nei confronti del gruppo classe, con gli insegnanti.La conoscenza disciplinare si struttura per ambiti sempre più ordinati e distinti.Il linguaggio e la razionalità sono strumenti che vanno affinandosi attraverso lo studio sistematicoper il progressivo sviluppo della abilità linguistiche, logiche ed espressive.Il percorso personaleAll’interno del gruppo classe, ogni singolo bambino è seguito individualmente secondo gli aspetti del carattere e le diverse capacità conoscitive.L’insegnante , con l’aiuto della coordinatrice o di altri insegnanti, organizza momenti diapprofondimento e di recupero individuale o per gruppi. Tale attività permette a ciascuno di dare il meglio di sé, affrontando le proprie difficoltà e valorizzando le proprie particolari capacità.

Pagina 28


La scuola, cosciente della sua funzione e consapevole delle sue reali possibilità, è aperta al bisogno del bambino, anche del bambino portatore di handicap. Il bambino inserito è accompagnato da un insegnante di sostegno che sa adeguare alle sue capacità ipercorsi didattici. L’insegnante di sostegno collabora con l’insegnante di classe e ne condivide ilpercorso, impegnandosi in una corresponsabilità educativa sulla classe.OFFERTA CURRICULARE

Scelte educative – didatticheLa scuola Primaria pone come obiettivo primario della programmazione didattico - educativa la realizzazione di un’attività il più possibile integrale che non trascuri alcuna disciplina e che tenga conto delle esigenze individuali degli alunni, qualunque sia il loro profilo psico – fisico- intellettivo.Nello sviluppo del curricolo scolastico, vengono indicate tutte le discipline contemplate nei programmi ministeriali. Sono previste inoltre molteplici attività didattico – formative, finalizzate ad uno sviluppo completo della personalità degli alunni.Le scelte metodologiche rispondono al criterio della flessibilità, al fine di adeguarsi al reale processo d’apprendimento del bambino, alle strutture delle diverse discipline di studio ed alle interrelazioni tra esse.

Quote orarieLe attività didattiche sono organizzate in modo da riservare a ciascuna disciplina di insegnamento un tempo adeguato.L’orario -La suddivisione settimanale delle ore delle singole discipline dipende dalla classe :

Classe PrimaDisciplina Ore settimanali

Lingua italiana 8

Arte e immagine 2

Matematica 6

Scienze 2

Musica 1

Storia e Geografia 4

Cittadinanza e Costituzione 1

Scienze Motorie e sportive 1

Religione 2

Inglese 2

Informatica 1

TOTALE ORE 30

Primo Biennio : Classe seconda

Pagina 29


Disciplina Ore settimanali

Lingua italiana 8

Arte e immagine 2

Matematica 6

Scienze 2

Musica 1




Religione 2

Inglese 2

Informatica 1TOTALE ORE 30

Primo Biennio : Classe terza


Lingua italiana 7

Arte e immagine 2

Matematica 6

Scienze 2

Musica 1




Religione 2

Inglese 3

Informatica 1

TOTALE ORE 30

Secondo Biennio : Classe quarta


Pagina 30


Lingua italiana 7

Arte e immagine 2

Matematica 6

Scienze 2

Musica 1




Religione 2

Inglese 3

Informatica 1

TOTALE ORE 30

Secondo Biennio : Classe quinta


Lingua italiana 7

Arte e immagine 2

Matematica 6

Scienze 2

Musica 1




Religione 2

Inglese 3

Informatica 1

TOTALE ORE 30

Attività educative e didatticheSecondo le recenti innovazioni normative, la scuola primaria, della durata di cinque anni, è articolata in un primo anno, raccordato con la scuola dell’infanzia e teso al raggiungimento delle strumentalità di base, e in due periodi didattici biennali. L’orario delle lezioni nella scuola primaria è organizzato su 30 ore settimanali obbligatorie (comprensive della quota riservata alle regioni e per l’attuazione dell’autonomia, ed all’insegnamento della religione cattolica) e 3 ore di attività facoltative opzionali, al fine di realizzare la personalizzazione del piano di studi e tenendo conto delle prevalenti richieste delle famiglie, formulate all’atto dell’iscrizione .

Pagina 31


Attraverso la diversità delle proposte la scuola intende fare raggiungere agli alunni i seguenti obiettivi comuni a tutte le attività:

fare prendere coscienza delle proprie attitudini sviluppare le attitudini personali educare la capacità di scegliere e la costanza nel portare a termine la scelta favorire l’interazione fra età e gruppi diversi stimolare la creatività, la fantasia, l’immaginazione

superare alcune situazioni di disagio, colmando lacune linguistiche o logico-matematiche o artistico - espressive, migliorando quindi il grado di autonomia.

Le attività si articolano in due quadrimestri : Il primo dall’inizio delle lezioni al 31 gennaio 2016Il secondo dal 1° febbraio 2015 al 11 giugno 2016

ORGANIZZAZIONE PER LA DIDATTICA SCUOLA PRIMARIA

L’ORARIO SCOLASTICO

Le attività didattiche sono distribuite in sei giornisettimanali , dalle ore 8.00 alle 13.00, dal lunedì al sabato.

1ª ora dalle 8:00 alle 9:00


10.00 – 10.10 intervallo 3ª ora dalle 10:10 alle 11:00



Per quanto riguarda la scansione dell’anno scolastico, il Collegio Docenti si è orientato per una divisione in quadrimestri. La scansione quadrimestrale è ritenuta più funzionale alla didattica della scuola primaria che prevede costante adeguamento degli obiettivi alla maturazione individuale dell’alunno; si ritiene infatti che una dilatazione della

Pagina 32


programmazione entro i quattro mesi consenta una maggiore flessibilità e una valutazione degli alunni più significativa e funzionale.

ATTIVITÀ ED INIZIATIVE FACOLTATIVE IN ORARIO EXTRASCOLASTICO

Le attività pomeridiane rappresentano la possibilità per lo sviluppo delle educazioni già presenti nel curricolo, secondo interessi personali.Esse rispondono all’esigenza di gioco, di movimento e di socializzazione poco presenti nell’esperienza quotidiana del bambino residente in un contesto urbano.La modalità dell’attività di gruppo prevede il pranzo insieme, il momento ricreativo e lo svolgimento dell’attività. Sono proposti i seguenti progetti:“Lo sport è…”Animazione Gioco – danza e musica.Riguardano progetti che, con diversa scansione rispetto all’orario settimanale interno delle materie, promuovono esperienze didattiche particolari: progetto nuoto , progetto gioco - danza ecc.PROGETTO “Lo sport è…”FinalitàL’educazione alla vita sana e la pratica sportiva sono riconosciuti come fattori molto importanti per la formazione della personalità.Molti obiettivi propri delle discipline sportive e una buona acquisizione tecnica sono bene inseriti nell’educazione motoria generale, poiché coinvolgono una infinita varietà di proposte e situazioni attraverso cui il bambino affina il proprio schema corporeo.L’obiettivo è che al termine del ciclo elementare gli alunni possano trarre beneficio dalla pratica sportiva sotto l’aspetto di:

prevenzione e correzione di vizi posturali e paramorfismi; sviluppo armonico di tutto il corpo senza rischi di sforzi e danni muscolo - scheletrici,

poiché la posizione orizzontale e l’assenza degli effetti di gravità permettono una attività in condizioni ottimali;

sviluppo delle funzioni cardio –circolatorie per il benefico effetto del massaggio idrico e del favorevole assetto corporeo;

sviluppo della funzione cardio - respiratoria dovuta ad una presa di coscienza delle fasi respiratorie accentuate dalla necessità di vincere la pressione esercitata dall’acqua sulla cassa toracica;

rafforzamento del meccanismo di termoregolazione, molto importante per la difesa della salute e la prevenzione delle malattie da raffreddamento;

Notevole, infine, la valenza sociale della pratica sportva.Pagina 33


La lezione settimanale prevede una parte iniziale di ginnastica prenatatoria (propriocezione, rilassamento, respirazione, controllo segmentario ) e una seconda parte di esercitazione pratica .

PROGETTO "GIOCO-DANZA E MUSICA"

Finalità:Il laboratorio di gioco-danza è una pratica di gruppo che utilizza le modalità del gioco di movimento, del gioco simbolico e dell'espressione corporea. Essa gravita intorno a tre momenti essenziali: far conoscere ai bambini il proprio corpo, le sue possibilità di movimento, le sue valenze comunicative e relazionali, indagando sui processi creativi di improvvisazione e progettazione che ne conseguono.Obiettivi formativi:

sviluppare nel bambino una maggiore consapevolezza dell'immagine di sé Scoprire le varie possibilità di comunicare e relazionarsi con il corpo

Competenze da acquisire: acquisizione graduale dello schema corporeo

sviluppo progressivo degli schemi dinamici e posturali di base progressiva acquisizione delle capacità di coordinazione grosso-manuale progressiva acquisizione delle capacità di coordinazione fine-motoria e oculo- manuale

sviluppo delle capacità senso-percettive sviluppo di una positiva immagine di sé potenziamento delle capacità di progettualità e attuazione di strategie motorie sempre più efficaci e differenziate in relazione agli altri e a sé stesso.Attività:

esercizi di rilassamento, ascolto emotivo del corpo, riscaldamento ed allungamento, deambulazione e coordinamento dei movimenti con supporti musicali diversil movimento del corpo nello spazio e nel tempo attraverso la dimensione musicaleprincipi ritmici di movimento, realizzazione di figure in movimento, anche con l'ausilio di foulards colorati, palloni e altri oggetti coreografici, funzione simbolica degli oggetti e della musica realizzazione grafica di suoni, action painting stimolata dall'ascolto della musica: azioni associate

alle forme, ai colori ed alla musica

Pagina 34


realizzazione di quadri coreutica -gestuali ispirati alle emozioni, agli oggetti e alla musica.

Metodologia:attraverso il movimento libero organizzato, le modulazioni ed il gioco accompagnati dalla musica, il bambino potrà percepire, ascoltare e prendere coscienza dei moti e delle evoluzioni del proprio corpo.Tempi: 1 ora ogni settimanaDurata: dal mese di novembre al mese di giugno Modalità di verifica:

osservazione sui bambini sia in palestra che in classe rappresentazione grafica delle attività svolte in palestra e delle sensazioni provate durante la seduta realizzazione di spettacoli teatrali per la festività natalizia, per la festa di fine anno e per altre occasioni.

Docenti coinvolti: TUTTI GLI INSEGNANTI

La scuola dell’ infanzia è organizzata in sezioni.Il tempo-scuola è di 40 ore settimanali: le scuole dell’ infanzia funzionano da lunedì a

venerdì, per 8 ore giornaliere in presenza della mensa scolastica.L’ organizzazione scolastica prevede la presenza di due docenti per sezione.Affiancano il lavoro didattico gli insegnanti di sostegno, inglese, musica.Il tempo scuola in relazione all’ apprendimento, è divisibile e flessibile in funzione del

progetto complessivo adottato e delle singole attività: la scansione del tempo nella scuola è molto importante per assicurare il rispetto dei ritmi di vita, consoni alle varie fasce di età dei bambini. La flessibilità nell’ organizzazione didattica consente inoltre di costituire gruppi di bambini piccoli o grandi, anche non coincidenti con la sezione in funzione degli obiettivi da conseguire e delle metodologie da adottare . Il tempo-scuola sarà distribuito in attività di sezione e di intersezione, utilizzando gli spazi a disposizione al meglio.La giornata tipo scolastica si sviluppa secondo una organizzazione didatticacon l ’ utilizzo di spazi differenziati: androne, sezione o giardino.

TEMPO SPAZIO PROPOSTE

Pagina 35


8.00 9.00 Ingresso Accoglienza nell’androne o in sezione, attività relativa al calendario,incarichi.9.00 10.00 androne/sezione I progetti per temi

10.00 10.15 sezione/androne Gioco libero

10.15 11.45 sezione/androne, Attività educativo - didattiche su temi laboratori e progetti.

11.45 12.00 servizi Attività individuali igieniche

12.00 13.00 sezione Pranzo

13.00 13.15 servizi Attività individuali igieniche

13.15 14.00 androne/giardino Gioco libero ed organizzato (quando il tempo permette)

14.00 16.30 sezione Attività laboratoriali

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

DOPOSCUOLA La nostra scuola offre la possibilità alle famiglie che non possono seguire i bambini al pomeriggio, per necessità lavorative o altre esigenze particolari, di iscrivere i figli al doposcuola con il seguente orario: da lunedì al venerdì.

Pagina 36


Il servizio ricreazione, con possibilità di giochi organizzati, si effettua dal termine delle lezioni antimeridiane, con assistenza del personale addetto.

I NOSTRI PROGETTI

Con riferimento al Regolamento sull’autonomia n.275 dell’8 marzo 1999, alla legge 440/’97, al D.M. n.234 del 26 giugno 2000 ed alle disposizioni successive, in particolare quelle relative al decreto leg.vo n. 59/04 e c.m. 29/04, il Collegio dei docenti, acquisite le indicazioni del Consiglio di Circolo, ha programmato i seguenti progetti:

Progetto di EDUCAZIONE ALLA SALUTE:"Crescere è un'avventura fantastica"Si tratta di un progetto di circolo per la scuola dell’infanzia attraverso il quale promuovere una cultura che riconosca all’infanzia “il diritto di avere diritti”, dando ad ognuno il valore di persona da rispettare e che deve rispettare l’altro. Ogni plesso svilupperà il progetto con connotazioni diverse, con storie reali e fantastiche.

Progetto "LINGUE ". Riguarda tutti i bambini del 1^ anno di scuola primaria per i quali è previsto il primo incontro con un codice comunicativo finora sconosciuto: la lingua inglese. Il nuovo modello verrà presentato con una metodologia naturale, ludica e accattivante da insegnanti specializzate, dando la precedenza alle titolari del circolo che presteranno la loro attività in orario aggiuntivo.

Progetto "LETTURA" (Coinvolge tutte le classi di scuola primaria). Il progetto, in sintesi, persegue i seguenti obiettivi: incentivare negli alunni il gusto della lettura; scoprire e familiarizzare con i libri percepiti come “oggetti culturali”; apprendere le regole comunicative; acquisire un metodo di “lettura del messaggio” utile per interpretare

Pagina 37


meglio tutti i modelli di comunicazione di massa; scoprire il piacere di cooperare; ottimizzare la collaborazione degli insegnanti dei tre ordini di scuola nell’ottica della continuità verticale.

Progetto "EDUCAZIONE STRADALE" Per tutta la scuola primaria e dell'infanzia del circolo. Il progetto è realizzato in orario curriculare con la collaborazione del Comando locale dei VV.UU. .

Progetto CONTINUITA’ E' collegato e trasversale ad altri progetti – ad es. Lettura, L2, Accoglienza ed integrazione . Persegue l’obiettivo primario di approfondire e migliorare la continuità educativa, didattica, organizzativa e curriculare tra scuola dell’infanzia, primaria e la continuità orizzontale con le famiglie, le istituzioni, il territorio.

EDUCAZIONE ALLA LEGALITA'Coordinato dall’ins. assegnataria della specifica funzione strumentale, il progetto è finalizzato ad educare i bambini al rispetto delle regole, alla convivenza civile e democratica, a difendere i diritti dei minori, ad accettare il “diverso”, a far assimilare l’importanza della solidarietà e della pace. Progetto “INFORMATICA” Prevede un approfondimento delle competenze informatiche per gli alunni delle classi quinte. Per tutte le classi , comunque, l’alfabetizzazione informatica è disciplina obbligatoria.

Pagina 38


Progetto GIOCO - SPORT Tramite convenzione con esperta esterna, a favore delle classi terze e quarte del circolo, ha l’obiettivo, nell’ambito del programma di educazione motoria, di avviare gli alunni a tale tipologia di gioco - sport.

Progetto di EDUCAZIONE MUSICALE Persegue l’obiettivo di affinare negli alunni l’educazione al suono ed alla musica.

Progetto di EDUCAZIONE AMBIENTALE E' un progetto ricerca sulla realtà del territorio per recuperarne la memoria storica valorizzando il patrimonio culturale e museale della città. Vede impegnati soprattutto i docenti dell’ambito antropologico, in orario curriculare e aggiuntivo, e gli alunni i quali vengono guidati alla ricerca storiografica sulle trasformazioni fisiche, antropiche, sociali, urbanistiche,culturali,etc

Progetto HANDICAP Predisposto dalle insegnanti di sostegno in servizio nella scuola, prevede una serie di

Pagina 39


interventi a favore di tutti gli alunni disabili di scuola primaria e dell’infanzia con l’obiettivo di approfondire le problematiche più significative .

Progetto EDUCAZIONE AL PRIMO SOCCORSO Il progetto, che coinvolgerà tutte le classi,favorirà, attraverso una metodologia sostanzialmente ludiforme, l’acquisizione negli alunni la conoscenza delle modalità di reazione di fronte ad un incidente.

. Progetto VISITE GUIDATE Riguarda tutti le classi che hanno previsto visite guidate nel territorio provinciale e regionale strettamente collegate con la programmazione. Altri progetti, particolarmente interessanti, che segnalano la vivacità culturale e la competenza professionale di questa scuola vedranno il coinvolgimento di alcuni insegnanti i quali documenteranno il loro lavoro di ricerca ed approfondimento.

Progetto NATALE Adesione libera di docenti e alunni di scuola primaria e dell’infanzia. Il progetto, che potrà concretizzarsi nelle modalità più diverse, ha l’obiettivo di far cogliere agli alunni il senso più profondo di una festività che, forse più di altre, pervade la cultura e la tradizione del nostro Paese. N.B. La descrizione analitica dei progetti, delle varie fasi realizzative, le modalità di monitoraggio in itinere e finali sono depositate in Direzione e saranno suscettibili di adeguamenti migliorativi e integrativi durante l’anno scolastico.

PROGETTI SCUOLA DELL’INFANZIA

Pagina 40


FinalitàAttraverso la manipolazione, l’osservazione, l’esplorazione e l’esercizio di semplici attività manuali e costruttive, con una esperienza conoscitiva che parta da alcune suggestioni artistiche e proponga l’arte come gioco, si vuole avere contemporaneamente una coordinazione delle mani, dell’occhio, arricchita dalla fantasia per raggiungere il piacere dell’invenzione.Le tecniche e le regole sono estratte da opere d’arte visiva e vengono presentate sottoforma di gioco con spiegazioni più visive che verbali.E’ proprio l’esperienza visiva e manuale che lo avvicinerà a tali linguaggi suggerendogli un modo di procedere che egli stesso sperimenterà realizzando da sé le sue opere.Non si tenderà quindi a far imitare un’opera, ma attraverso la sperimentazione di materiali, strumenti e tecniche, l’osservazione della natura e l’allargamento della conoscenza plurisensoriale, a potenziare una personalità autonoma e capace di sensazioni.OBIETTIVI- Sviluppo delle capacità percettive- Comunicare attraverso il linguaggio delle immagini- Potenziare la sensibilità del bambino attraverso i molteplici aspetti- Individuare gli elementi compositivi di un’opera d’arte- Sviluppare la creatività e l’inventività

STRATEGIEGiocare con la carta:Quanti tipi di carta ci sono?La manipolazione della carta che suggerisce nuove idee.Che cosa si può fare con un foglio strappato, arrotolato, sfrangiato, bucato ecc.

Pagina 41


La tecnica dello stencil,Buchi nel foglio

I formati:Ogni spazio possiede una sua poetica. Fogli di forme diverse suggeriscono soggetti nuovi. Formati piccolissimi e grandissimi.

I segni: E’ il segno che fa il disegno.Strumenti diversi producono segni diversi e con lo stesso strumento si possono tracciare segni diversi secondo la pressione e il supporto su cui viene tracciato.Analizzare un quadro di Mirò e tracciare segni e forme come il pittore.

II colore:Quanti rossi ci sono? Rosso vermiglio, carminio, violaceo e poi chiarissimo, scurissimo ecc. Mettiamo insieme tutti i rossi, poitutti i gialli ecc…..Si possono fare dei dipinti con un solo colore.Osservare un’opera di Pollock che utilizza la tecnica del dripping,quindi far sgocciolare o spruzzare i colori direttamente dal pennello sul foglio e osservare la casualità e l’imprevisto prodotto da ogni linea e come l’incontro con altre produce un groviglio.Analizzare quindi un quadro di Van Gogh e giocare con il colore e il movimento utilizzando colori e pennellate che si muovono in ogni direzione sul foglio.Linee, colori per esprimere emozioni:Riconoscere nel colore la possibilità di esprimere situazioni e stati d’animo come la paura, l’ansia, la gioia, la rabbia ecc.Far disegnare i bambini in modo che attraverso la scelta consapevole dei colori e delle forme possano esprimere le proprie emozioni.

Il collage:Osservare un’opera di MatisseI bambini faranno collage con carte senza colore, ma di ogni tipo,poi dipingeranno da sè la carta colorata e opereranno con ritagli anche di cartoni ondulati e no, per conoscere le possibilità comunicative di ogni materiale per poi, alla fine usarlo anche mescolato secondo la forma desiderata.incolleranno quindi i pezzi uno sull’altro usandoli come vere e proprie pennellate.

Pagina 42


I libri illeggibili:Il libro comunica non solo con le parole e con le immagini, maanche con i materiali, i formati i segni, il colore.Ognuno può costruirsi un piccolo libro con carta bianca, colorata, trasparente…Le pagine si possono tagliare piegare, sfrangiare, bucare…..Libri per tutti i sensi che contengano sorprese tattili, visive, sonore.

Disegnare un albero:Finalmente l’inverno è finito e dalla terra dove era caduto un seme, sbuca un filo verticale verde. Il sole comincia a farsi sentire e il segno verde cresce.E’ un albero, ma nessuno lo riconosce adesso, così piccolo. Man mano che cresce però, si ramifica, ogni anno gli spunteranno le gemme sui rami, dalle gemme sbucheranno altri rami, altre foglie…..C’è una regola in questo gioco, che dice.”distruggendo il modello resta la regola”.Rose nell’insalata:Che immagine viene fuori se sezioniamo una piantina di lattuga e ne usiamo il gambo come timbro? Vengono fuori delle rose con grande meraviglia dei bambini. Basta sezionare e timbrare con sedano, cipolle, peperoni, finocchi ecc.

Disegnare dal vero:Far fare ai bambini delle composizioni con oggetti diversi e provare a rappresentarli, andare in giardino e rappresentare un albero.

DESTINATARISezioni coinvolte n. 4Insegnanti coinvolte : tutte le insegnanti Il presente progetto è rivolto a tutti i bambini dai tre ai sei anni.SPAZILe sezioni dove si svolgono le attività e il giardino

VERIFICAOsservazione delle realizzazioni pratiche dei bambini.

Pagina 43


MotivazioneI bambini sono molto attratti dal computer così come da tutti gli oggetti tecnologici.Nella Scuola dell’Infanzia tanti giochi come molte attività di manipolazione e di movimento sono concentrate sulla percezione e sull’organizzazione dello spazio. Raffigurando le proprie esperienze su un foglio, il bambino acquisisce nuovi criteri di orientamento e rappresentazione.Tutto ciò lo fa disegnando, colorando, tagliando, incollando e verbalizzando figure; con il computer si possono organizzare divertenti attività per cui si mettono in atto operazioni logiche di riflessione che ripercorrono le esperienze vissute.Infine è anche data la possibilità di modificarle in maniera creativa.Il computer diventa uno strumento interattivo che permette, partendo da un contenitore, di costruire storie, fare disegni e giocare

Finalità

Far conoscere al bambino una nuova possibilità di comunicazione: informatica e multimediale.

Comprendere il linguaggio televisivo attraverso la scoperta di trucchi tecnologici. Sfruttare le opportunità date dal computer relativamente a : utilizzo di software, creazione

di prodotti, stampa multipla, creazione di libri ecc... Sviluppo della creatività attraverso una progettazione di gruppo.Obiettivi

Familiarizzare con il mondo dell’informatica . Conoscere le principali caratteristiche del PC. Creare un prodotto e revisionarlo. Saper utilizzare il diagramma di flusso per individuare la sequenza di azioni da compiere

per arrivare ad un prodotto finale. Avviare all’acquisizione del concetto di programma attraverso la realizzazione di una

storia in sequenze. Sviluppare funzioni logiche di causa - effetto, composizione e scomposizione. Saper utilizzare software ed interagire con essi.

Pagina 44


Metodologia

Scoperta ed uso del PC. Giochi interattivi per familiarizzare con il mouse. Arricchimento di esperienze con l’uso del computer. Invenzione e manipolazione di storie. Collegamento ed immissione di parole, immagini, disegni, animazioni e suoni. Progettazione di disegni di gruppo e realizzazione degli stessi al computer con appositi

programmi (es. Paint). Costruzione di giochi interattivi.Organizzazione

Il Progetto è rivolto ai bambini di cinque anni divisi in piccoli gruppi o individualmente.Spazi

Laboratorio di informaticaTempi

Da Ottobre a MaggioVerifiche

Osservazioni sul coinvolgimento, l’interesse e la curiosità dimostrati dai bambini Apprendimenti spontanei del bambino elaborati dopo aver usato il computer liberamente.

PREMESSAIl problema ambientale, pur nella sua complessità, è di carattere essenzialmente culturale e per questo viene chiamata in causa l’educazione, in quanto strumento principe della trasmissione culturale.Si tratta di sviluppare una nuova cultura dell’ambiente, cioè di dare significato al nostro essere al mondo.L’educare all’amore per la natura significa progettare il significato permanente della vita (BANFI).

Pagina 45


Sin da bambino l’uomo può capire che vi è un cammino di crescita da compiere nei confronti della natura:-conoscere e comprendere, adattarsi e salvaguardare, intervenire e trasformare con rispetto e amore l’ambiente.MOTIVAZIONETra i compiti della scuola materna, c’è anche quello di aiutare il bambino ad accostarsi alla natura come valore, perché soltanto in base ad una positiva valutazione della natura il bambino può intraprendere un corretto rapporto di comunicazione con essa. Inoltre non si può ignorare che oggi il degrado ambientale rende più urgente la necessità di educarci tutti ad un rapporto più corretto con la natura a cominciare dai primi anni di vita.Il progetto di Educazione ambientale della scuola materna si pone come obiettivo trasversale nei diversi campi di esperienza, poiché afferma l’esigenza di un intervento volto ad educare alla consapevolezza e al rispetto dell’ambiente e delle sue risorse, intesi come beni fruibili dall’intera collettività e come diritto umano fondamentale.DESTINATARITutti i bambini dai 3 ai 5 anni.FINALITA’ Promuovere nel bambino la conoscenza, l’interesse e il rispetto per tutti gli esseri viventi

e per le loro condizioni di vita, e insieme suscitare l’apprezzamento degli ambienti naturali e l’impegno attivo per la loro salvaguardia.

Avviare alla conquista di uno stato di equilibrio tra l’io e il mondo della natura, nella convinzione che rispettare la natura è rispettare se stessi.

Operare una collaborazione con il territorio, attuando un modello scolastico di tipo “aperto” e disponibile agli scambi con l’ambiente.

Evidenziare la struttura logistica della rete stradale, le norme del codice della strada, i segnali che ne regolano l’applicazione.

OBIETTIVI

PERCORSO DIDATTICO:

1. ORGANIZZAZIONE- Allestimento di terrai, piccoli orti, acquari ecc….- Coinvolgimento delle famiglie per la realizzazione di iniziative collegate alla specificità

del progetto- Uscite finalizzate nel quartiere, in città e dintorni- Collaborazione con la polizia urbana

Pagina 46


- Collaborazione con enti che salvaguardano l’ambiente (CAI, WWF Vigili del Fuoco ecc..).2. METODOLOGIA- Percorso di base con la ricerca – azione attraverso situazioni ludiche.- Attività per la scoperta, per la conoscenza attraverso atteggiamenti problematici ipotesi operative, ricerca di soluzioni.- Progetti d’intesa con enti istituzionali preposti alla tutela ed alla salvaguardia dell’ambiente- Uscite didattiche- Giochi in ambienti inconsueti e vari- Uso di fotografie dell’ambiente di provenienza del bambino- Conversazione sui luoghi conosciuti e sulla ragione della loro conoscenza- Confronto, attraverso immagini e storie, con ambienti umani diversi- Giochi drammatici e teatrali per l’acquisizione delle regole per un corretto

comportamento sull’ambiente strada- Raccolta differenziata dei rifiuti- Riciclaggio e trasformazione dei materiali usati.3. CONTENUTI

- L’ambiente circostante con tutte le sue forme di vita: animale, vegetale, umana.- Ambiente stradale della città.- Gli ambienti lontani mediati dall’intuizione dai processi analogici, nonché dalle informazioni tratte dai libri , illustrazioni, racconti, video, mass-media.

OPERATORI

Insegnanti - Genitori - Operatori ecologici - Esperti - Associazioni ambientalistiche - Polizia UrbanaSPAZISpazi scolastici: interni ed esterniQuartiere, città, strada, parco pubblico, fiume ecc…TEMPIDa ottobre a maggio

TIPOLOGIA D’INTERVENTO:Gruppo sezione - Gruppi omogenei per età o per livello di apprendimento - Individuale

Pagina 47


MATERIALEMateriali strutturati e non, audiovisivi, libri , foto, materiale recuperato dai bambini durante le uscite nei vari ambienti.MEMORIA STORICASi produrranno, a scelta delle insegnanti, i seguenti documenti:libri, videocassette, diapositive, floppy, CD , materiali cartacei in genere.VERIFICA E VALUTAZIONEVerifica in itinere del comportamento dei bambini e del loro interesse in relazione agli obiettivi prefissati,Verifica del metodo adottato, dei processi attivati dalle insegnanti per eventuali adeguamenti.Valutazione finale. ( La valutazione si basa sull’osservazione sistematica che l’insegnante fa del bambino anche attraverso verifiche in itinere, per visualizzarne il processo di crescita e quindi evidenziare conquiste o diffico

PROGETTO BABY ENGLISH

DESCRIZIONE DEL PROGETTOIl seguente progetto è rivolto ai bambini che frequentano la scuola dell’Infanzia Paritaria“ Giovanni XXIII”. La prospettiva educativa - didattica di questo progetto non è tesa al raggiungimento di una competenza linguistica, ma sarà incentrata sulle abilità di ascolto, comprensione

Pagina 48


ed appropriazione dei significati.Lo sviluppo del percorso, in forma prettamente ludica, si articolerà con proposte di situazioni linguistiche legate all’esperienza più vicina al bambino con implicazioni operative e di imitazione. Saranno altresì proposti giochi di gruppo, attività manipolative, costruzione di cartelloni, conta numerica , canzoni, filastrocche, schede, piccole drammatizzazioni, attraverso la tecnica del T.P.R.( total phisical response) e dello storytelling in L2.Le attività proposte e il percorso saranno da concordare tra la referente e le insegnanti delle sezioni, ricordando che, nell’insegnamento precoce di una lingua straniera, il gioco rappresenta uno strumento didattico indispensabile, poiché favorisce la motivazione dell’apprendimento e agevola tutte le forme di linguaggio.

FINALITA’ GENERALI Avvicinare il bambino, attraverso uno strumento linguistico diverso dalla lingua

italiana, alla conoscenza di altre culture e di altri popoli. Permettere al bambino di familiarizzare con la lingua straniera, curando soprattutto

la funzione comunicativa. Aiutare il bambino a comunicare con gli altri mediante una lingua diversa dalla

propria. Sviluppare le attività di ascolto. Promuovere la cooperazione e il rispetto per se stessi e gli altri.

OBIETTIVI SPECIFICI Ascoltare e ripetere vocaboli, canzoni e filastrocche con pronuncia e intonazione

corretta. Memorizzare vocaboli, brevi dialoghi, canzoni, conte e filastrocche. Rispondere e chiedere, eseguire e dare semplici comandi.

METODOLOGIALe attività proposte saranno sempre in forma ludica, attraverso giochi di gruppo, a coppie ,

Pagina 49


privilegiando soprattutto la fase orale; ci si potrà avvalere dell’ausilio di puppet (marionette animate) che faranno da tramite tra l’insegnante ed il gruppo dei bambini per stimolare e tenere vivo il loro interesse e la partecipazione attiva, favorendo quindi l’apprendimento.

IDENTIFICAZIONE DELLE TEMATICHE SPECIFICHE Saluti Presentazione di se stessi Colori Numeri Parti del corpo Animali Oggetti Giocattoli Famiglia/casa Cibi Scuola Abbigliamento

ATTIVITA’ PREVISTE

Attività di gruppo e individuali. Schede operative. Ascolto e visione di materiale multimediale, ove è possibile l’uso del computer con

programmi specifici.TEMPI DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’Indicativamente, i tempi di svolgimento saranno di 1 ora a settimanaMODALITA’ DI SVOLGIMENTOGiochi di gruppo, coppie, giochi di imitazione, role-play, attività grafiche, canzoni,

Pagina 50


filastrocche, uso di giochi strutturati, flashcards, video/audiocassette, libri.

RICADUTA PREVISTA ALLA CONCLUSIONE DEL PROGETTOStimolare la curiosità dei bambini ed abituarli a considerare e usare altri codici espressivi e di comunicazione anche in previsione all’ingresso nella scuola primaria.

PRODOTTI Realizzazione di cartelloni di gruppo e prodotti individuali con l’uso di varie tecniche

espressive. Raccolta del materiale prodotto in fascicoli personali. Realizzazione di giochi strutturati per la sezione (domini, memory, bingo...) Realizzazione di un little book personale (libricino) da conservare in ricordo

dell’esperienza.

SPAZI – LABORATORIIl nostro edificio scolastico dispone di ampi spazi esterni ed interni che offrono all’alunno la possibilità di vivere la scuola come ambiente educativo d’apprendimento.A tal fine le aule sono state trasformate in laboratori disciplinari con accesso diretto all'esterno. La scuola dispone di una sala - auditorium utilizzata per attività polivalenti (musica, esperienze teatrali, di lettura, incontri con esperti).Lo spazio-mensa presente nella scuola è un locale polifunzionale dove i bambini si riuniscono per consumare il pasto e per svolgere altre attività in comune.L’intero edificio è adeguato alle norme di sicurezza (legge 626/94) ed è dotato di un piano di evacuazione elaborato dai vigili del fuoco.Vengono rispettate rigorosamente tutte le norme igieniche e tutte le cure che rendono gli ambienti sicuri, ospitali ed accoglienti.

CONDIZIONI AMBIENTALIDELLA SCUOLA PRIMARIA

Alunni n° 128

Superficie v. planimetria

Aule n° 10

Servizi igienici n° 10

Pagina 51


Spazi esterni attrezzati Sì

Aule laboratorio Sì

Biblioteca Sì

Auditorium Sì

Arredi (cattedre, banchi, sedie, appendiabiti, armadietti, lavagne, armadi per sussidi didattici, ecc.)

CALENDARIO SCOLASTICO 2015/2016

Per il presente anno scolastico si osserverà il seguente calendario:Inizio delle lezioni : 14 Settembre 2015. termine: 8 Giugno 2016

Il calendario delle festività è determinato come segue:Il calendario delle festività è determinato come segue:

- tutte le domeniche ;

- il 1° Novembre Festa Tutti i Santi

- l’8 Dicembre , Immacolata Concezione;

- Natale - 23/12/2015 - 07/01/2016

- Pasqua - 24/03/2016 – 29/03/2016

- il 25 Aprile , Anniversario della Liberazione;

- il 1° Maggio , Festa del Lavoro;

- il 2 Giugno , Festa Nazionale della Repubblica

- festa del Santo Patrono.

PER IL SUCCESSO FORMATIVOL’integrazioneUno dei principi di fondo dell’attività della scuola è l’integrazione, a diversi livelli: integrazione delle competenze, dei linguaggi, delle risorse, degli alunni diversamente abili o in situazioni di svantaggio.L’integrazione si fonda sui concetti della partecipazione attiva, della promozione umana, della crescita valoriale, dello scambio interrelazionale e dal punto di vista strettamente pedagogico, su quello di una didattica non differenziata o speciale o di protezione, ma personalizzata.Al fine di dare risposte più mirate a precisi bisogni formativi individuali, e per garantire a ciascun bambino di trovare un canale privilegiato per comunicare ed esprimersi, saranno

Pagina 52


approntati progetti educativi con percorsi che partiranno dal riconoscimento delle “ Pluralità delle intelligenze”.Per facilitare l’acquisizione delle “ competenze” nei bambini con problemi d’apprendimento e che con difficoltà accedono al “simbolico” si utilizzeranno molti linguaggi non verbali e in particolare troveranno ampio spazio le attività musicali, le attività di manipolazione e le attività motorie.Alcune attività saranno attuate soprattutto negli appositi laboratori di sostegno forniti d’adeguato materiale.L’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili vedrà il coinvolgimento di tutti gli operatori della Scuola.

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI NELLA SCUOLA PRIMARIA

Allo scopo di favorire la frequenza e l’integrazione scolastica degli alunni stranieri, ci si impegna a realizzare iniziative volte a:

Creare un clima di accoglienza tale da ridurre al minimo, nel bambino non autoctono o neo- autoctono, la percezione di sé come minoranza;

Facilitare l’apprendimento linguistico;Inserire nelle discipline approfondimenti storici, geografici e religiosi riguardanti i paesi di provenienza al fine di evidenziarne la prestigiosità dei valori peculiari;Attingere dal patrimonio letterario e artistico del paese, o dell’area di riferimento, contenuti utili a valorizzare le radici culturali.La presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta anche un’occasione

importante per favorire fra adulti e bambini la diffusione dei valori di tolleranza e solidarietà.L’iscrizione degli alunni stranieri avviene generalmente nella classe corrispondente a

quella già frequentata nel Paese di origine o in quella relativa all’età anagrafica

LA FORMAZIONELa formazione costituisce senza dubbio una leva strategica fondamentale per lo

sviluppo professionale del personale della scuola, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento e per una efficace politica di sviluppo delle risorse umane.

Gli obiettivi formativi in atto vanno riferiti: ai processi di autonomia e di innovazione legati alla Riforma;

al potenziamento e al miglioramento della qualità professionale; al potenziamento dell’offerta formativa del territorio.

Pagina 53


INSERIMENTO E INTEGRAZIONE ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA PRIMARIA

CRITERI GENERALINella nostra scuola "l'integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione". (art. 12, comma 3, Legge 104/1992). A tal fine, ai sensi dell'art 15, è stato costituito il GIO (Gruppo Interno Operativo) che opera secondo due precisi ambiti d'intervento: il primo, interno alla scuola, in cui si svolgono le interazioni con la famiglia; l'altro, esterno, in cui si realizzano quei fondamentali momenti d'interistituzionalità fra sistema formativo e servizi territoriali.La scuola ritiene che il primo e fondamentale criterio per una proficua integrazione scolastica dell'alunno diversamente abile sia la considerazione, da parte di tutta la comunità scolastica, della diversità intesa come valore da vivere e condividere. Ciò vale anche per i soggetti più gravi, che non vengono mai, semplicemente, "presi in carico", ma ai quali è sempre garantito un iter operativo che pone una progressione di traguardi minimi, tuttavia significativi per un miglioramento complessivo della qualità della vita.L'integrazione scolastica è un processo orizzontale, reticolare e diffuso che deve attivare e mettere in sinergia le risorse di tanti attori importanti oltre l'insegnante di sostegno: gli altri docenti, il personale della scuola, i compagni di classe, gli operatori dei servizi e la famiglia.La scuola, pertanto, opera per instaurare un costante e proficuo rapporto di collaborazione con la famiglia e promuove periodici incontri con i centri riabilitavi e/o con eventuali specialisti nell'intento di offrire all'alunno diversamente abile momenti educativi, che, pur nella loro specificità, siano improntati su identici principi e tendenti a potenziarsi reciprocamente.Ai fini di una proficua integrazione la scuola reputa, inoltre, particolarmente importante:

avere un'accurata conoscenza della tipologia dell'handicap e di come essa si specifica nell' alunno;

procedere a un' attenta osservazione sistematica del soggetto diversamente abile in contesti, situazioni e tempi diversi;

Pagina 54


utilizzare specifiche strategie didattiche, che per la loro stessa essenza siano "di cerniera" tra l'alunno in situazione di disabilità e la classe rendendo così significativa la sua presenza, anche se la sua difficoltà può essere grave. La classe non è, pertanto, uno spazio di coabitazione parallela, ma un contesto elastico, un luogo di significati condivisi e trasformabili, che consente a ciascuno di riconoscersi in un'unica storia, pur mantenendo la propria individualità.

promuovere periodici incontri con gli insegnanti della scuola dell'infanzia per verificare le modificazioni avvenute in merito al comportamento e all'apprendimento e progettare interventi sempre più mirati sulla scorta delle esperienze pregresse.

Relativamente alla valutazione delle competenze va ricordato che "capacità e merito vanno valutati secondo parametri peculiari adeguati alle rispettive situazioni di minorazione" (Corte Costituzionale Sentenza n. 215/87; Legge 104/92, art. 16).La valutazione riguarderà, quindi, i progressi ottenuti rispetto alla situazione di partenza sulla base degli obiettivi previsti dal P.E.I.

Qualora le insegnanti dovessero riscontrare in alunni della loro classe un notevole scarto di apprendimento e/o accentuati problemi di comportamento devono segnalare i casi al Dirigente scolastico con una circostanziata relazione.

IL PERCORSO OPERATIVOAlla DIAGNOSI FUNZIONALE (art.12-13, Legge1O4/92) predisposta dagli specialisti dell'ASL e che evidenzia il quadro delle potenzialità e delle difficoltà registrabili nelle diverse aree di sviluppo, segue il PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (art. 12, comma 5, Legge 1O4/92) redatto dall'Unità Multidisciplinare, integrata dall'équipe pedagogica con la collaborazione della famiglia, dopo un periodo di approfondita conoscenza durante i primi mesi di frequenza scolastica, che descrive in modo analitico i possibili livelli di risposta dell'alunno in situazione di handicap riferiti alle relazioni in atto e quelle programmabili a breve e medio termine.Il PDF rappresenta, pertanto, il momento di raccordo tra la dimensione conoscitiva e quella progettuale, il punto di intreccio tra l’individuazione della situazione oggettiva del bambino e la descrizione del suo sviluppo potenziale. In stretta coerenza con gli assi della DF e del PDF è redatto il PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (art. 12, Legge 104/92) congiuntamente dall'Unità Multidisciplinare e dall'équipe pedagogica in collaborazione con la famiglia.Il PEI, per il suo carattere interistituzionale, si caratterizza come progetto globale personalizzato di indirizzo, un vero e proprio "progetto di vita" in grado di coordinare in una

Pagina 55


visione sistematica risorse umane, professionali e materiali finalizzandole alla piena realizzazione del diritto all'educazione, all'istruzione, all'integrazione.Quanto più il PEI si raccorda con il progetto educativo della classe e propone attività rigorosamente graduali, gratificanti e incentrate sulle capacità dell'alunno e non sui suoi deficit, tanto più è efficace l'integrazione dell'alunno diversamente abile. Gli effetti dei diversi interventi sono periodicamente verificati da tutti i soggetti interessati e sopra indicati.Prima dell'inserimento e nella fase iniziale dell'anno scolastico per i bambini in ingresso l'iter operativo prevede:

incontri équipe pedagogica, Unità Multidisciplinare e genitori in modo che tutti i soggetti interessati "conoscano" il bambino e siano fissati dei criteri guida utili a favorire l'integrazione;

la convocazione di un' assemblea per informare i genitori degli alunni delle problematiche

connesse all'inserimento di un soggetto diversamente abile; la visita dell'edificio scolastico da parte del bambino per conoscere il nuovo

ambiente con la presenza rassicurante dei genitori; la richiesta in casi particolarmente gravi, ove manchi una minima autonomia,

di un assistente educativo, fornito dall' A.Ge.Di, tramite convenzione con il Comune.

Per gli alunni di passaggio scuola dell'infanzia-primaria e scuola primaria- secondaria di 1^ grado :

si promuovono degli incontri congiunti tra i docenti dei due gradi di scuola, gli operatori dell'ASL e i genitori per predisporre tutte le iniziative capaci di garantire il massimo sviluppo dell'esperienza scolastica del diversamente abile.

SICUREZZALa scuola ha conferito l’incarico RSPP ad un esperto esterno per la redazione del documento sulla valutazione dei rischi e sulle misure di protezione e prevenzione nonché per l’aggiornamento della planimetria di evacuazione.Agli insegnanti spetta il compito di sensibilizzare gli alunni al tema della sicurezza e di prepararli alle prove di evacuazione.

GESTIONE E REGOLAMENTO D’ISTITUTO

Vigilanza

Pagina 56


I collaboratori scolastici sorveglieranno gli alunni per tutto il percorso fino alle aule ove sono attesi dalle insegnanti di classe che si collocheranno in tale sede 10 minuti prima dell’inizio della lezione. In nessun momento della giornata gli alunni saranno lasciati incustoditi. E’ compito del personale ausiliario vigilare l’accesso degli alunni ai bagni per l’intera durata delle lezioni. Gli insegnanti provvedono alla vigilanza nelle rispettive aule.Ingressi e ritardiGli alunni in ritardo per giustificato motivo possono accedere nelle classi accompagnati dal personale ausiliario.Nel caso in cui il ritardo non giustificato si protragga, o si ripeta più volte, sarà cura degli insegnanti informare il Dirigente Scolastico, il quale provvederà ad informare le famiglie nel più breve tempo possibile.Uscite anticipateIn casi eccezionali un genitore può chiedere l’uscita anticipata del proprio figlio sotto la propria responsabilità, firmando su appositi moduli in dotazione alla scuola.Assenze e giustificazioniL’alunno che risulta assente dalle lezioni deve giustificare secondo le seguenti modalità: oltre i 5 giorni, unitamente alla giustificazione scritta è necessario produrre certificato medico attestante che l’alunno può riprendere la frequenza delle lezioni. Il certificato medico non è necessario se l’assenza, comunicata in anticipo per iscritto dal genitore alla scuola, è dovuta a motivi diversi dalla malattia.In caso di mancata giustificazione di una o più assenze sarà cura degli insegnanti informare la Direzione Didattica la quale provvederà ad informare tempestivamente le famiglie. Insegnanti1. Gli insegnanti sono tenuti a collaborare alle finalità educative proprie della scuola e a

stendere annualmente la programmazione educativo – didattica con relativi progetti. Gli insegnanti hanno il compito di osservare e far rispettare agli alunni le norme del regolamento.

Essi devono collaborare con la Direttrice per il buon andamento della vita scolastica. Vigilano costantemente sugli alunni durante l’attività scolastica.

I loro impegni e le modalità di prestazione di servizio, sono stabiliti dal “regolamento interno” a norma del CCNL SCUOLE PRIVATE ANINSEIAlunni

1. Nella vita scolastica vanno osservati la puntualità, l’ordine, la disciplina e il rispetto reciproco.

2. Gli alunni devono trovarsi a scuola alle ore 8.00. Il ritardo alle lezioni o l’uscita anticipata è autorizzata dall’insegnante solo su richiesta scritta da parte dei genitori.

Pagina 57


Superati i cinque giorni consecutivi di assenza per malattia, alla giustificazione dovrà essere allegato il certificato medico. In caso di malattia infettiva o di pediculosi, si deve presentare la dichiarazione dell’Ufficiale sanitario. Assenze dipendenti da altre cause obbligano la famiglia ad informare la direttrice.

3. Agli alunni si richiede un doveroso rispetto per l’ambiente e le suppellettili della comunità scolastica (banchi, pareti, materiale didattico, ecc.). Eventuali danni dovranno essere risarciti.

4. Alle lezioni di educazione motoria, gli alunni devono presentarsi in tuta e scarpe da ginnastica.

5. Ciascuno abbia cura delle proprie cose; la scuola non si assume responsabilità qualora venissero a mancare oggetti di proprietà degli alunni.Genitori

1. I genitori si impegnano a conoscere il Piano Offerta Formativa della Scuola PRIMARIA “Giovanni XXIII” e collaborano perché la comunità scolastica” sia luogo aperto e adeguato per l’esperienza educativo - didattica di ogni alunno.

2. I genitori, in quanto primi educatori dei loro figli, sono tenuti ad intervenire alle riunioni e agli incontri organizzati dalla scuola.

3. I genitori non possono entrare nelle aule o in ambienti attigui ad esse durante l’attività scolastica, senza l’autorizzazione della direttrice.

4. I colloqui con la direttrice e con le insegnanti si tengono nell’ambito scolastico secondo un orario stabilito.

Funzionamento dei serviziServizio amministrativoLa scuola individua e garantisce i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi:

celerità delle procedure; trasparenza; informatizzazione dei servizi di segreteria; flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico.

Standard specifici delle procedure: Le operazioni di iscrizione si eseguono «a vista» durante il normale orario di servizio, nel

periodo indicato da apposito avviso al pubblico; Il rilascio di certificati è effettuato «a vista» o al massimo entro 24 ore dalla richiesta, nel

normale orario di apertura della segreteria al pubblico; Gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma sono consegnati, «a vista», a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali;

Pagina 58


I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati dai docenti incaricati entro cinque giorni dal termine delle operazioni generali di scrutinio.Orario di funzionamento degli uffici amministrativi Gli uffici di Segreteria osserveranno il seguente orario: dal lunedì al sabato 8.00-14.00. Il personale garantisce l'accesso al pubblico nell’intero arco orario sopraindicato. Ai sensi dell’art. 35 c. 3 del D.P.R. 209 del 10/04/87 e secondo i criteri di flessibilità previsti dal vigente CCNL, l’ufficio di segreteria rimarrà chiuso nelle giornate prefestive dei periodi di interruzione delle attività didattiche.

La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, la chiarezza e il garbo nelle risposte ad informazioni a distanza.Presso l’ingesso è sempre presente e riconoscibile un operatore scolastico in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio.

ATTIVITÀ E SERVIZI

Refezione La scuola offre la possibilità di permanenza al pranzo, potendo usufruire dei pasti preparati presso la mensa interna alla scuola, con menù approvato dalla ASL locale. La mensa rappresenta un momento importante nella giornata scolastica, sia perché permette di vivere in uno spazio diverso dall’aula relazioni sociali e regole, sia perché costituisce, per molti bambini, un’occasione per modificare il loro rapporto con il cibo.

Dal lunedì al venerdì: Funziona un servizio di scuolabus.L 'assistenza è svolta dal personale non docente della scuola..

RAPPORTI CON AGENZIE ED ENTI ESTERNI

COMUNESERVIZI SOCIALIA S L N°5

Pagina 59


LA VALUTAZIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Il nostro P.O.F non è un documento rigido, bensì è passibile di modifiche che possono essere apportate di anno in anno a seconda degli esiti delle verifiche condotte, al termine di ogni anno scolastico, a cura del Collegio dei docenti, anche sulla base di suggerimenti che possono scaturire dal Consiglio di Circolo.

Pagina 60


Determinazione dell’organico dell’AutonomiaCon riferimento agli obiettivi formativi e le connesse attività progettuali,curriculari, extracurriculari, educative ed organizzative nonché le iniziative di potenziamento individuate all’interno del PTOF, è stato definito l’organico dell’autonomia, mediante il quale la Scuola persegue le proprie finalità educative.15-1 Fabbisogno Personale Docente. Sulla base di quanto specificato nei capitoli pecedenti, si individuano i seguenti posti-docenti:

MATERIA CLASSE DI CONCORSO

POSTI CATTEDRA ORDINARI

ORE DI POTENZIAMENTO

POSTO COMUNEPRIMARIA

INGLESE

RELIGIONE

SOSTEGNOPRIMARIA

POSTO COMUNEINFANZIA

SOSTEGNOINFANZIA

12

1+4 h

20 h

3

12

1

50

20

15-2 Fabbisogno Personale ATA- DSGA n.1- Assistente Amministarativo n.1- Collaboratore Scolastico n. 5

16. Indirizzi relativi al Piano di Miglioramento.Area 5.1 del RAVArea 5.2 del RAV


Pagina 62

Documents

Scuola Elementare ParitaRIA - Istituto Cattolico … · Web viewTELEFONO: 0966/56150 FAX 0966/500084 E-MAIL: [email protected] INDIRIZZO WEB ORGANIGRAMMA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE