Upload
lydiep
View
216
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
SEMINARIO:
LA SALUBRITA’ NEGLI EDIFICI
PUBBLICI E PRIVATI Sala Monumentale
Palazzo Chigi,19
Roma
18 Settembre 2014
Relatori: Dott. Roberto Monaco e
Avv. Pierluigi Vecchio
Titolo: EDIFICARE SALUBRE. TECNICI E MEDICI, INSIEME,
NELLA PREVENZIONE
1
Dott. Roberto Monaco
ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DI SIENA
Direttore CO 118 ASL 7 Siena
Avv. Pierluigi Vecchio
ASL 6 Livorno
Responsabile aziendale certificazione UNI EN ISO 9001
L’esperienza delle strutture
sanitarie
4
ha introdotto quella che viene chiamata la
Regola delle 3 A
La legge 502/92
AUTORIZZAZIONE
Realizzazione di
strutture sanitarie
Esercizio di attività
sanitarie
ACCREDITAMENTO
ACCORDI
Prestazioni per conto
del S.S.N.
Condizioni contrattuali
nel S.S.N. tra soggetti
garanti e produttori
per
per
per
LE LISTE DI AUTOVALUTAZIONE requisiti strutturali e tecnologici
generali
1. CARATTERISTICHE AMBIENTALI E DI
ACCESSIBILITA' AL PRESIDIO
certificato o dichiarazione di agibilità con destinazione d'uso dei
locali o copia della domanda di richiesta di agibilità inviata al
Comune
LE LISTE DI AUTOVALUTAZIONE requisiti strutturali e tecnologici
generali
2. PROTEZIONE ANTISISMICA
- Piano di gestione delle emergenze in caso di evento sismico;
- Collaudo strutturale a firma del tecnico abilitato e certificato
diconformità antisismica ai sensi dell'art. 28 lex n. 64/74;
- dichiarazione di conformità ai sensi della legge n. 64/74
LE LISTE DI AUTOVALUTAZIONE requisiti strutturali e tecnologici
generali
3. PROTEZIONE ANTINCENDIO
- documento di valutazione dei rischi di incendio ( art. 2 D.M.
10.3.98 ed art. 4 D. lgs. n. 626/94);
- relazione tecnica che attesti lo stato d'avanzamento della
procedura di rilascio del C.P.I.;
- piano di gestione dell'emergenza in caso di incendioai sensi
dell'articolo 5 D.M. 10.03.98
LE LISTE DI AUTOVALUTAZIONE requisiti strutturali e tecnologici
generali
3. PROTEZIONE ANTINCENDIO
- attestazione di avvenuto adempimento agli obblighi di nomina
e formazione degli addetti al servizio antincendio;
- documentazione o attestazione comprovante l'avvenuta verifica
del piano di emergenza;
- registro dei controlli e degli interventi di manutenzione
periodica degli impianti e delle attrezzature antincendio.
LE LISTE DI AUTOVALUTAZIONE requisiti strutturali e tecnologici
generali
4. PROTEZIONE ACUSTICA
Relazione inerente la valutazione del clima acustico
LE LISTE DI AUTOVALUTAZIONE requisiti strutturali e tecnologici
generali
5. SICUREZZA ELETTRICA E CONTINUITA' ELETTRICA
Denuncia delgi impianti di messa a terra e relative verifiche
periodiche ai sensi dell'articolo 328 del D.P.R. n. 547/55;
Denuncia delle installazioni e dispositivi contro le scariche
atmosferiche e verifiche periodiche;
Predisposizione di registro delle verifiche periodiche degli
impianti elettrici ( norme CEI 64.4 e 64.8) a firma di tecnico
abilitato;
LE LISTE DI AUTOVALUTAZIONE requisiti strutturali e tecnologici
generali
5. SICUREZZA ELETTRICA E CONTINUITA' ELETTRICA
Registro delle verifiche periodiche delle attrezzature e
dispositivi elettromedicali;
Attestazione di avvenuto collaudo funzionale dellle
attrezzature e dispositivi elettromedicali e /0 dichiarazione di
conformità;
Piano di manutenzione programmata delle attrezzature e
dispositivi elettromedicali;
Verbali di verifica istallazioni elettriche in luoghi periocolosi
( es. presenze di gas..) ai sensi dell'art. 336 DPR 547/55
LE LISTE DI AUTOVALUTAZIONE requisiti strutturali e tecnologici
generali
6. SICUREZZA ANTINFORTUNISTICA E IGIENE DEL
LAVORO
Documento di valutazione dei rischi ex art. 4 D.lgs 626/94 :
planimetria dei locali della struttura ed organigramma delle
responsailità;
Profilo di rischio per mansione/attività; valutazione
dell'esposizione al rischio; programmi di informazione e
formazione; attestati dell'avvenuta formazione degli addetti a
compiti speciali ( pronto soccorso, antincendio, evacuazione -
emergenza)
LE LISTE DI AUTOVALUTAZIONE requisiti strutturali e tecnologici
generali
7. IMPIEGO DI CAMPI ELETTROMAGNETICI (cem)
NELLE STRUTTURE SANITARIE
Affissione delle norme di sicurezza circa l'accesso solo aa
personale autorizzato, divieto d'introduzione di materiale
metallico e di apparecchiature di elettrostimolazione; divieto
di accesso a soggetti portatori di pace-maker cardiaci;
APPARATI LASER: mnomina addetto alla sicurezza,
delimitare la zona laser controllata, presenza segaletica di
sicurezza; accesso alla zona controllata solo a personale
autorizzato; occhiali protettivi
LE LISTE DI AUTOVALUTAZIONE requisiti strutturali e tecnologici
generali
7. IMPIEGO DI CAMPI ELETTROMAGNETICI (cem)
NELLE STRUTTURE SANITARIE
RMN ( fisse e mobili):
- esperto responsabile della sicurezza;
- medico responsabile dell'attività;
- il caso TIR della Regione Toscana.
LE LISTE DI AUTOVALUTAZIONE requisiti strutturali e tecnologici
generali
8. PROTEZIONE DAI RISCHI DI RADIAZIONI
IONIZZANTI
Documentazione relativa a nimina delle seguenti figure
professionali:
- esperto qualitficato; - medico autorizzato e/o competente; -
responsabile impianto radiologico; - esperto in fisica medica
Documentazione relativa all'inventario aggiornato delle
apparecchiature radiologiche.
LE LISTE DI AUTOVALUTAZIONE requisiti strutturali e tecnologici
generali
9. BARRIERE ARCHITETTONICHE
Dichiarazione sul rispetto della normativa in materia di
eliminazione delle barriere architettoniche
Se ancora non adeguato, l'edificio deve essere dotato di un
sistema di chiamata per attivare un servizio di assistenza tale
da consentire la fruizione dei servizi espletati.
LE LISTE DI AUTOVALUTAZIONE requisiti strutturali e tecnologici
generali
10. SMALTIMENTO RIFIUTI
DOCUMENTO DI CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI
DALLA STRUTTURA, COMPRENSIVO DELLA CLASSIFICAZIONE
REDATTA DALL'ESPERTO QUALIFICATO DEGLI EVENTUALI
RIFIUTI RADIOATTIVI
DOCUMENTO IN CUI VENGONO DESCRITTE LE FASI DI
RACCOLTA, TRASPORTO AL DEPOSITO, STOCCAGGIO E
SMALTIMENTO CON INDIVIDUAZIONE DELLE
RESPONSABILITA'
LE LISTE DI AUTOVALUTAZIONE requisiti strutturali e tecnologici
generali
10. SMALTIMENTO RIFIUTI
Registro di carico e scarico e formulario rifiuti pericolosi
e non pericolosi
Documento attestante rapporto con ditta autorizzata per il
ritiro e lo smaltimento dei rifiuti speciali
Atto di convenzione con ditta autorizzata.
LE LISTE DI AUTOVALUTAZIONE requisiti strutturali e tecnologici
generali
11. CONDIZIONI MICROCLIMATICHE
Relazione tecnica riguardante il microclima della struttura
ed il rispetto delle condizioni di comfort ed igiene
ambientale
Documento sulla manutenzione degli impianti di
riscaldamento, condizionamento e/o climatizzazione.
LE LISTE DI AUTOVALUTAZIONE requisiti strutturali e tecnologici
generali
12. IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DEI GAS
Dichiarazione di conformità dell'installatore.
Documento sulla manutenzione PERIODICA degli
impianti di distribuzione dei gas ( medicali).
21
D.Lgs. 81/2008
22
Testo Unico D.Lgs. 81/2008
306 articoli e XIII Titoli. 51 Allegati:
Titolo I: 1-61, Principi Comuni
Titolo II: 62-68, Luoghi Lavoro
Titolo III: 69-87, Attrezzature/DPI
Titolo IV: 88-160, Cantieri temporanei o mobili
Titolo V: 161-166, Segnaletica
Titolo VI: 167-171, Movimentazione manuale dei carichi
Titolo VII: 172-179,Attrezzature munite di videoterminali
Titolo VIII: 180-220, Agenti FISICI
Titolo IX: 221-265, Sostanze PERICOLOSE
Titolo X: 266-286, Esposizione ad agenti BIOLOGICI
Titolo XI: 287-297, Protezione da Atmosfere Esplosive
Titolo XII-XIII: 298-306, Disposizioni Finali
23
Principali novità
Amplia gli obblighi del datore di lavoro, dei dirigenti, dei preposti e delle
altre figure esterne in ordine alla Formazione (ora obbligatoria per dirigenti
e preposti) ed Addestramento.
Sorveglianza sanitaria e medico competente (visita i luoghi di lavoro
almeno una volta l’anno e lo comunica al datore di lavoro ex art. 38).
24
Principali novità
Definizioni(art.2): in particolare quella di PREVENZIONE mutuata dall’Art
2087 c.c.
Introdotte nuove definizioni:
a) norma tecnica, buone prassi e linee guida
b) Formazione, informazione ed addestramento.
Ampliato campo di applicazione anche ai lavoratori in distacco ed a
distanza.
25
Principali novità
Definizione del concetto di Salute:
stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo
in una assenza di malattia o d’infermità (Art.2, c.1 lett.o)
26
Principali novità
Possibilità di interpello da parte degli organismi associativi di rilevanza
nazionale (art 12).
Sistema degli appalti (art.26).
Vigilanza: il personale della P.A. assegnato agli uffici che svolgono attività di
vigilanza, non può svolgere, ad alcun titolo ed in nessuna parte del
territorio nazionale, attività di consulenza (art 13).
Somme pagate per oblazione ex D.Lgs 758/94 vanno ad integrare fondo per
attività di prevenzione.
Quali le risposte organizzative?
POLITICA OBIETTIVI ED ATTIVITA'
- Missione dell'azienda ( Statuto, regolamento aziendale e carta
dei servizi);
- Obiettivi ( PAL, PAO, scheda di budget);
- valutazione del raggiungimento degli obiettivi
- diffusione e conoscenza degli obiettivi a livello del personale
interessato ( verbali di riunione ...)
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
-DOCUMENTO CHE DEFINISCE IL MODELLO ORGANIZZATIVO
AZIENDALE con l'attribuzione della dotazione organica e delle risorse economiche
( regolamento aziendale, raccolta delle schede di budget);
- PROCEDURE PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE.
Quali le risposte organizzative?
Gestione delle risorse umane
- documento che definisce il fabbisogno del personale ( piano di assunzione);
- documentazione che attesti che i ruoli e le posizioni funzionali siano ricoperti da
pesonale in possesso dei titoli previsti dalla normativa vigente ( archivio ufficio del
personale);
- documento che espliciti la nomina del responsabile della formazione-aggiornamento;
- piano di formazione – aggiornamento ( piano triennale attività formative);
- documento che evidenzi l'avvenuta diffusione del piano di formazione ai responsabili
e dipendenti delle strutture organizzative interessate ( verbali riunione specifici)
Quali le risposte organizzative?
Gestione delle risorse strutturali
- DOCUMENTO CHE INDIVIDUI IL RESPONSABILE DEGLI INTERVENTI DI
MANUTENZIONE DELLA STRUTTURA E DEGLI IMPIANTI
( atto di nomina del responsabile specifico)
- piano per la manutenzione programmata e correttiva riferito alle opere civili ed
impiantistiche
( piano triennale di investimento)
Quali le risposte organizzative?
Gestione delle risorse tecnologiche
- acquisti delle apparecchiature biomediche e dei dispositivi medici;
documentazione da cui si rilevi che il responsabile della struttura
organizzativa a cui sono assegnate le apparecchiature, PARTECIPA alla
definizione delle specifiche tecniche dei prodotti ai fini della redazione del
apitolato di gara, dei centri per la scelta e della valutaizone del materiale e
delle forniture ( verbali riunioni)
- inventario delle apparecchiature in dotazione;
- piano per la manutenzione preventiva e correttiva delle apparecchiature
biomediche;
- esistenza di strumenti per il controllo di qualità dell'attività manutentiva (
registrazione degli esiti dei controlli);
- rapporti tecnici dettagliati per ogni intervento manutentivo;
- documentazione sullo stato di sicurezza delle apparecchiature ( piano delle
verifiche periodiche e schede per singolo apparecchio)
Quali le risposte organizzative?
Gestione delle risorse tecnologiche
- documentazione attestante l'attribuzione delle responsabilità per l'uso sicuro,
appropriato ed economico delle apparecchiature biomediche sia sotto il profilo
funzionale che tecnologico ( atto di nomina, attestati di percorsi formativi);
- documentazione attestante l'aggiornamento del personale medico e non medico
sull'utilizzo sicuro ed approrpiato delle apparecchiature biomediche ( anagrafe delle
attività formative per operatore);
- documentazione dell'avvenuto collaudo tecnico di sicurezza prima dell'uso di
apparecchi biomedici di nuova acquisizione;
- documentazione attestante l'applicazione delle disposizioni di cui al D.lgs. 626/94 e
norme successive ( documento di valutazione dei rischi, verbali riunioni del
responsabile RSPP).
Quali le risposte organizzative?
Gestione delle risorse tecnologiche
- documentazione attestante l'individuazione delle figure professionali responsabili
della sorveglianza e controllo delle infezioni ospedaliere ( atto di nomina);
- rapporti semestrali di sorveglianza e controllo delle infezioni ospedaliere (
documentazione specifica).
Quali le risposte organizzative?
Gestione, valutazione e miglioramento della qualità, linee
guida e regolamenti interni
Promozione all'utilizzo delle linee guida e protocolli terapeutici;
modalità di utilizzo di Linee Guida, protocolli terapeutici ( verbali riunioni...);
definizione delle modalità di prelievo, conservazione e trasporto dei materiali
organici da sottoporre ad accertamento;
Quali le risposte organizzative?
Gestione, valutazione e miglioramento della qualità, linee
guida e regolamenti interni
definizione delle modalità di pulizia, disinfezione e sterilizzazione di tutti gli strumenti
ed accessori;
definizione delle modalità di pulizia e sanificazione degli ambienti;
definizione delle modalità di compilazione, conservazione, archiviazione dei
documenti comprovanti una attività sanitaria.
Quali le risposte organizzative?
SISTEMA INFORMATIVO
......... evidenze documentali:
- documentare l'attivazione di un sistema informativo finalizzato alla raccolta, elaborazione
ed archiviazione dei dati di struttura, processo ed esito;
- documentazione che garantisca la riservatezza di dati personali (leggi privacy: 675/96 e
TESTO UNICO PRIVACY approvato il 27/06/2003).
- procedure per l'accesso agli archivi;
- documento che individua il responsabile del sistema informativo aziendale.
LA STRUTTURA DEVE DARE EVIDENZA DI ATTIVAZIONE DI PROCEDURE PER LA
RILEVAZIONE E REGISTRAZIONE DEI DATI CLINICI SU SPECIFICI SUPPORTI. In
particolare è opportuno che siano codificati supporti quali:
a) il registro degli accessi b) il registro degli interventi oo procedure invasive, c) il
registro delle prestazioni effettuate ( es: schede ambulatoriali), d) cartelle cliniche, e)
registro delle consegne, f) registro di terapia, g) cartella infermieristica
Quali le risposte organizzative?
INFORMAZIONI ALL'UTENZA E CARTA DEI SERVIZI
......... evidenze documentali:
DOCUMENTO CON CUI DEFINISCE LE MODALITA' D'INFORMAZIONE
ALL'UTENZA;
PREDISPOSIZIONE DI MATERIALE INFORMATIVO:
- specificare la tipologia di prestazioni erogate; - procedure relative all'accesso ( orari ecc.); -
operatori responsabili delle prestazioni;- tariffe; - modalità di comunicazione all'utente
circa le informazioni che lo riguardano;- termini e modalità relative all'acquisizione del
consenso informato; - termini e modalità relative alla consegna dei referti, anche ai fini
della tutela dei dati personali.
Individuare un referente addetto ai rapporti con il pubblico (personale munito di
tesserino di riconoscimento).
Quali le risposte organizzative?
IL RISCHIO CLINICO
delibera CRT n. 109 del 04/10/2006 integra i requisiti di accreditamento
le aziende sanitarie pubbliche e private devono prevedere procedure per
la definizione e gestione degli eventi sentinella e / o gestione del
rischio clinico
Il Centro GRC ha organizzato tre linee principali di lavoro:
la formazione degli operatori sanitari,
lo sviluppo del sistema di gestione del rischio clinico,
la promozione delle buone pratiche per la sicurezza del paziente
Quali le risposte organizzative?
IL RISCHIO CLINICO
A) identificazione del rischio sia mediante fonti informative esistenti (reclami e
sinistri, revisione cartelle cliniche eschede di dimissione, farmacovigilanza), sia
con l’incident reporting, cioè la segnalazione spontanea da parte degli operatori.
B) analisi del rischio è gestita mediante l’audit clinico GRC e la rassegna di
mortalità e morbilità per favorire l’apprendimento dagli errori e la confidenzialità
delle discussioni.
C) eventi più gravi (eventi sentinella) sono analizzati direttamente dal Clinical risk
manager secondo un’apposita procedura regionale, che può coinvolgere anche un
gruppo di auditor esterni coordinati dal Centro GRC a supporto dell’unità di crisi
aziendale.
D) reclami ed i sinistri è previsto il coinvolgimento dei medici legali nella
valutazione dell’eventuale danno arrecato al paziente, nonché degli esperti di
comunicazione per gestire la relazione con le vittime dell’evento avverso.
40
Conclusioni
Occorre
a) impegnarsi per affermare una CULTURA SPECIFICA, affinché cioè la sicurezza divenga “VALORE SOCIALE”;
b) utilizzare tutti gli strumenti previsti dalle norme affinché la SICUREZZA non sia per L’AZIENDA un costo sic stantibus, bensì un investimento necessario e finanche produttivo;
c) alla luce del nuovo concetto di SALUTE, promuovere la cura del lavoratore nei profili di BENESSERE e l’applicazione scrupolosa dell’istituto della SORVEGLIANZA SANITARIA;
d) attivarsi, nelle more della scadenza dei termini fissati dal dettato normativo, al fine di giungere preparati e consapevoli allo START.
41
«La mente è come un
paracadute:
funziona solo se si apre».
A. Einstein