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224 Sezione 6 Unità 22 Lezione 1 Territorio e ambienti L’Africa settentrionale comprende cinque stati: Marocco, Algeria, Tunisia, Libia ed Egitto, ai quali va aggiunto il territo- rio del Sahara occidentale, occupato militarmente dal Maroc- co. Affacciata sul Mediterraneo e situata poco distante dall’Eu- ropa meridionale e dall’Asia occidentale, la regione presenta tre grandi ambienti: la zona costiera, il deserto del Sahara, la valle del Nilo. Anche se costituita per il 90% da superfici aride e desertiche, tutta l’Africa settentrionale è stata sfruttata e in- tensamente trasformata dall’uomo fin dall’antichità. La fascia costiera mediterranea è ovunque pianeggiante e beneficia di un clima mite. Qui si concentrano i maggiori insediamenti umani, le principali città e le attività economiche più importanti. Inoltre, grazie alle favorevoli condizioni climatiche e alle acque dei fiumi, si pratica un’agricoltura redditizia. Ciò accade soprattutto nel Maghreb (in arabo «terra d’Occi- dente»), ossia in Marocco, Algeria e Tunisia, dove le piogge sono più abbondanti grazie ai ri- lievi dell’Atlante che in più punti superano i 4000 m bloccando i venti aridi provenienti dal deserto. In Marocco, a ridosso della costa mediterranea, essi si saldano con i monti del Rif. Più a sud si trova lo sterminato deserto del Sahara (per l’ambiente desertico > unità 6 e 7), che occupa gran parte della regione ed è caratterizzato dal susseguirsi di aree sabbiose (erg), rocciose (hammada) e pietrose (serir). Il Sahara è un enorme tavolato posto a un’altitudine me- dia di 300 m, su cui si eleva qualche massiccio vulcanico, come l’Hoggar in Algeria. Per l’e- strema aridità e le difficili condizioni di vita, solo le oasi sono popolate. Situate spesso lungo le antiche vie carovaniere , ricevono le acque degli uidian ( > lezione 6 unità 5), letti fluviali asciutti, tranne che in occasione delle rare precipitazioni. Numerosi sono anche i laghi tem- poranei salati, gli chott. In tutta la regione le preziose risorse idriche sono catturate e conser- vate attraverso una rete di canali sotterranei (foggara) per poi essere utilizzate nell’irrigazione. Una vera e propria oasi fluviale è la valle del Nilo, sottile striscia verde che fiancheggia il corso del fiume e costituisce fin dall’antichità una produttiva area agricola. Il Nilo attraversa il deserto per più di 1500 km e sfocia con un largo delta nel Mediterraneo. Tutta la valle è molto densamente popolata, con valori elevatissimi anche nelle zone rurali. Lungo il gran- de fiume, facilmente navigabile, sorgono le maggiori città egiziane, che sono anche le più importanti dell’intera regione. Quali stati comprende la regione? Quali ambienti presenta? Quali sono le caratteristiche della fascia costiera mediterranea? Dove sorgono le oasi? Quali sono le caratteristiche della valle del Nilo? 7 L’Africa settentrionale Unità 22 Copyright © 2010 Zanichelli editore S.p.A. – Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti, Facciamo geografia essenziale, vol. Paesi extraeuropei (per le unità tolte dal volume 3) Glossario • via carovaniera Pista nel deserto su cui transita- vano le carovane che trasportava- no le merci. *compresa parte asiatica Il Canale di Suez S ituato in Egitto, il Canale di Suez è stato costruito tra il 1859 e il 1869 per permettere il trasporto su acqua dall’Europa al- l’Asia senza circumnavigare l’Afri- ca. Il Canale va da Porto Said sul- la costa mediterranea alla città di Suez sul Mar Rosso. Il suo trac- ciato, privo di chiuse, è rettilineo e attraversa il lago Tismah e i Laghi Amari. È lungo complessivamente 161 km e largo da 70 a 125 m; la sua profondità si aggira sui 14 m. Le due rive sono collegate da un ponte stradale e, vicino a Ismailia, da un ponte ferroviario mobile. Gli inglesi gestirono il canale dal 1875 al 1956, quando tornò sotto la sovranità egiziana. Ogni anno è percorso da 15 000 navi e il pas- saggio richiede dalle 11 alle 15 ore. Al centro della foto satellitare, il Canale di Suez. Primo piano La Libia ha meno abitanti della Campania, ma la sua superficie è quasi sei volte quella italiana. Il Sahara, il più grande deserto del mondo, è poco più piccolo dell’Europa, ma è più grande dell’Oceania. Lo sapevi che... superf. popolazione capitale (km 2 ) (abitanti) Marocco 458 730 29 476 000 Rabat Algeria 2 381 741 32 320 000 Algeri Tunisia 164150 9 941 000 Tunisi Libia 1 759 540 5 720 000 Tripoli Egitto 1 001 449* 68 652 000 Il Cairo Sahara occ. 252 120 417 000

Sezione Unità Lezione - Zanichelli · 2009-12-19 · 224 Sezione 6 Unità22 Lezione 1 Territorioeambienti L’Africasettentrionalecomprendecinquestati:Marocco, Algeria,Tunisia,LibiaedEgitto,aiqualivaaggiuntoilterrito

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224

Sezione6 Unità22 Lezione 1

Territorio e ambienti

� L’Africa settentrionale comprende cinque stati: Marocco,Algeria, Tunisia, Libia ed Egitto, ai quali va aggiunto il territo-rio del Sahara occidentale, occupato militarmente dal Maroc-co. Affacciata sulMediterraneo e situata poco distante dall’Eu-ropa meridionale e dall’Asia occidentale, la regione presentatre grandi ambienti: la zona costiera, il deserto del Sahara, lavalle del Nilo. Anche se costituita per il 90% da superfici aridee desertiche, tutta l’Africa settentrionale è stata sfruttata e in-tensamente trasformata dall’uomo fin dall’antichità.� La fascia costieramediterranea è ovunque pianeggiante e beneficia di un climamite. Quisi concentrano i maggiori insediamenti umani, le principali città e le attività economichepiù importanti. Inoltre, grazie alle favorevoli condizioni climatiche e alle acque dei fiumi, sipratica un’agricoltura redditizia. Ciò accade soprattutto nelMaghreb (in arabo «terra d’Occi-dente»), ossia in Marocco, Algeria e Tunisia, dove le piogge sono più abbondanti grazie ai ri-lievi dell’Atlante che in più punti superano i 4000 m bloccando i venti aridi provenienti daldeserto. In Marocco, a ridosso della costa mediterranea, essi si saldano con i monti del Rif.� Più a sud si trova lo sterminato deserto del Sahara (per l’ambiente desertico> unità 6 e 7),che occupa gran parte della regione ed è caratterizzato dal susseguirsi di aree sabbiose (erg),rocciose (hammada) e pietrose (serir). Il Sahara è un enorme tavolato posto a un’altitudine me-dia di 300 m, su cui si eleva qualche massiccio vulcanico, come l’Hoggar in Algeria. Per l’e-strema aridità e le difficili condizioni di vita, solo le oasi sono popolate. Situate spesso lungole antiche vie carovaniere, ricevono le acque degli uidian (> lezione 6 unità 5), letti fluvialiasciutti, tranne che in occasione delle rare precipitazioni. Numerosi sono anche i laghi tem-poranei salati, gli chott. In tutta la regione le preziose risorse idriche sono catturate e conser-vate attraverso una rete di canali sotterranei (foggara) per poi essere utilizzate nell’irrigazione.� Una vera e propria oasi fluviale è la valle del Nilo, sottile striscia verde che fiancheggia ilcorso del fiume e costituisce fin dall’antichità una produttiva area agricola. Il Nilo attraversail deserto per più di 1500 km e sfocia con un largo delta nel Mediterraneo. Tutta la valle èmolto densamente popolata, con valori elevatissimi anche nelle zone rurali. Lungo il gran-de fiume, facilmente navigabile, sorgono le maggiori città egiziane, che sono anche le piùimportanti dell’intera regione.

� Quali stati comprende laregione? Quali ambientipresenta?� Quali sono le caratteristichedella fascia costieramediterranea?� Dove sorgono le oasi?� Quali sono le caratteristichedella valle del Nilo?

Geografiadelle culture

7L’Africasettentrionale

Unità

22

Copyright © 2010 Zanichelli editore S.p.A. – Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti, Facciamo geografia essenziale, vol. Paesi extraeuropei (per le unità tolte dal volume 3)

Glossario• via carovanieraPista nel deserto su cui transita-vano le carovane che trasportava-no le merci.

*compresa parte asiatica

Il Canale di Suez

Situato in Egitto, il Canale diSuez è stato costruito tra il

1859 e il 1869 per permettere iltrasporto su acqua dall’Europa al-l’Asia senza circumnavigare l’Afri-ca. Il Canale va da Porto Said sul-la costa mediterranea alla città diSuez sul Mar Rosso. Il suo trac-ciato, privo di chiuse, è rettilineo eattraversa il lago Tismah e i LaghiAmari. È lungo complessivamente161 km e largo da 70 a 125 m; lasua profondità si aggira sui 14 m.Le due rive sono collegate da unponte stradale e, vicino a Ismailia,da un ponte ferroviario mobile. Gliinglesi gestirono il canale dal1875 al 1956, quando tornò sottola sovranità egiziana. Ogni anno èpercorso da 15 000 navi e il pas-saggio richiede dalle 11 alle 15ore.Al centro della foto satellitare, ilCanale di Suez.

Primo piano

La Libia ha meno abitanti della Campania,ma la sua superficie è quasi sei volte quella italiana.

Il Sahara, il più grande deserto del mondo,è poco più piccolo dell’Europa, ma è più grandedell’Oceania.

Lo sapevi che...

superf. popolazione capitale(km2) (abitanti)

Marocco 458 730 29 476 000 Rabat

Algeria 2 381741 32 320 000 Algeri

Tunisia 164150 9 941000 Tunisi

Libia 1759 540 5 720 000 Tripoli

Egitto 1001449* 68 652 000 Il Cairo

Saharaocc. 252120 417 000

225Copyright © 2010 Zanichelli editore S.p.A. – Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti, Facciamo geografia essenziale, vol. Paesi extraeuropei (per le unità tolte dal volume 3)

A

20°

10°

M A U R I T A N I AS a h a r a

M a r

Me

di t e r r a n e o

S P A G N AI T A L I A

PORTOGALLOG R E C I A T U R C H I A

LIBANO

SIRIACIPRO

ISRAELE GIO

RD

AN

IA 30°

20°

L. Nasser

Nilo

E G I T T O

IL CAIRO

Alessandria

Giza

PortoSaid

Suez

2637M.te KatherinaSinai

Asyut

Assuan

D e s e r t oL i b

i c o

L I B I A

A L G E R I A

TUNISIA

M A L I

Al-Jawf

Abu Simbel

Tebe

Bengasi

Sebha

Tr i p o l i t a n i aGhadames

Golfo dellaSirte

Leptis MagnaTRIPOLI

F e z z a n

Tropico del CancroDjanet

Tamanrasset H o g g a r2918

Tahat

2154Adrar

Tassil i N'aj jer

Tindouf

4165Toubkal

Medio Atlante

A l t o A t l a n t e

E r gI g u i d i

E r gC

he

ch

N I G E R C I A D S U D A N

Nilo

ALGERI

2326Aurès

TUNISI

Gabès

Annaba

CostantinaSfax

Beskra

Orano

Oujda

2456(Sp.) (Sp.)

Béchar

Grande Erg Occ.

al-Goléa

FèsRABATCasablanca

M A R O C C OMarrakech

Agadir

(Port.)

Arcipelagodi Madeira

Isole Canarie(Sp.)

20°

30°

10° 40° 0°

Gibilterra(R.U.)

Rif

Stretto di GibilterraTangeri

Ceuta Melilla

SaharaOccidentale

(occupato dal Marocco)

al-Ayoune

Dakhla

La Palma

Tenerife

Gran Canaria

Fuerteventura

Lanzarote

C. Bianco

Sardegna

Sicilia

10°

C. Bon

MALTA

Creta

Sirte

Baleari

G r a n d eE rg

O r.

0 250 500

chilometri

O c e a n o

A t l a n t i c o

20°30°

40°

30°20°10°

Mar

Rosso

Serir delTibest i

Hammadadi Tinrhrt

Hammadaal Hamra

Ismailia

Sharmel Sheikh

Hurgada

SabrathaMisurata

M a g h r e bCireneA t l a n t e S a h a r i a n o

Canaledi Suez

Lavora con la cartae le immaginiColloca sulla carta i luoghi o ipaesaggi raffigurati nelle fotoscrivendo il numero al postogiusto. Poi rispondi alle do-mande.

Il MarMediterraneoa Tabarka, nelNord dellaTunisia.

4

Oasi neldeserto libico.3

Il massicciodell’Hoggar, nelSahara.

1

I montidell’Atlante alconfine fraMarocco eAlgeria.

2

1. Qual è il paese più montuoso?2. Qual è l’unico paese che siaffaccia sia sul Mediterraneosia sull’Atlantico?3. E il paese bagnato dal MarRosso?4. Quali paesi attraversa il

Tropico del Cancro?5. Qual è la cima più elevatadel massiccio dell’Atlante?6. Come si chiama il montepiù alto dell’Hoggar?7. Dove si trova la catenadel Rif?

8. In quale paese si estende illago Nasser?9. Dov’è il Golfo della Sirte?10. Individua infine sulla cartaun deserto sabbioso (erg), unopietroso (serir) e uno roccioso(hammada).

226

Sezione6 Unità22L’Africa settentrionale

Lezione2

Popolazione e identità regionale

A

� I paesi dell’Africa settentrionale, legati alla storia del Mediterraneo, sono caratterizzatida alcuni elementi comuni: l’uniformità culturale ed etnica, il predominio della religionemusulmana e un livello di sviluppo economico superiore al resto del continente africano.� Nell’antichità la regione è stata sede di importantissime civiltà, come quella egizia e feni-cio-cartaginese. Divenuta un dominio dei Romani, di cui rimangono numerose testimonian-ze architettoniche, nel VII secolo d.C. fu conquistata dagli arabi provenienti dal Medio Orien-te. Essi lasciarono un’impronta decisiva in tutta l’area, diffondendo la religione islamica ela lingua araba, due elementi fondanti dell’identità regionale.� La comune cultura islamica non è stata intaccata dalla colonizzazione europea di cui,tra l’Ottocento e il Novecento, sono stati protagonisti la Francia (in Tunisia, Algeria e Maroc-co), il Regno Unito (in Egitto), la Spagna (nel Sahara Occidentale) e l’Italia (in Libia). L’Algeriaè l’unico paese ad avere conquistato l’indipendenza (1962) attraverso una lotta di liberazio-ne, una guerra anticoloniale durata otto anni e costata circa 500 000 vittime tra gli algerinie 35 000 tra i francesi.� Nella regione vivono circa 150 milioni di abitanti, pari a 1/5 della popolazione africana.Essi si concentrano lungo la valle del Nilo e nelle aree costiere, dove si può praticare l’agri-coltura. Tutti i paesi della regione sono caratterizzati da una forte crescita naturale. Ciò ag-grava i problemi sociali, costringendomoltissimi giovani a emigrare, soprattutto verso l’Eu-ropamediterranea, ma anche verso i paesi arabi produttori di petrolio.� Economicamente, tutta l’Africa settentrionale è, nel complesso, arretrata e povera. L’agri-coltura assorbe ancora una parte rilevante della popolazione attiva,ma la regione presenta, ri-spetto a quasi tutti gli altri paesi africani, un sistema produttivo più attrezzato e un tenore divita decisamente superiore. Uno degli elementi che ostacolano fortemente il suo sviluppo è lapresenza di gruppi fondamentalisti islamici, responsabili di attentati terroristici in Algeria,Marocco ed Egitto. A questo si aggiunge che nessuno dei paesi dell’area può essere consideratolibero e democratico, malgrado i recenti progressi in tal senso di Marocco ed Egitto. Spesso iprincipali diritti umani non vengono rispettati. Inoltre il Sahara Occidentale, ex possedimen-to spagnolo, è occupato dal Marocco. L’occupazione non è riconosciuta dalla comunità inter-nazionale ed è contestata dalla popolazione locale che rivendica l’indipendenza.

Lavora con le immaginiCollega le immagini, che rap-presentano alcuni simboli del-l’Africa settentrionale, alle fra-si corrispondenti.

� Quali sono gli elementi checaratterizzano i paesidell’area?� Quale evento storico fudecisivo per la formazionedell’identità regionale?� Quali furono i paesi coinvoltinella colonizzazione?� Qual è la situazionedemografica e migratoria?� Qual è il livello di sviluppo?Da che cosa è ostacolato?

Copyright © 2010 Zanichelli editore S.p.A. – Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti, Facciamo geografia essenziale, vol. Paesi extraeuropei (per le unità tolte dal volume 3)

a cb

Il cuscus è il piatto principale delMaghreb e consiste in semola digrano cotta a vapore, accompa-gnata da carne o pesce, verdure esalsa piccante.

Lo sapevi che...

1. La feluca è la tipica barca a vela del Nilo, usata per pescare o trasportare i turisti in visitalungo il fiume.

2. Noto come «nave del deserto» per la sua capacità di percorrere grandi distanze trasportandomerci e persone, il dromedario (che ha una sola gobba) resiste molti giorni senza acqua.

3. I palmeti e la produzione di datteri sono elementi caratteristici di tutta la regione.

227

Sezione6 Unità22L’Africa settentrionale

Lezione 3

L’Egitto, paese-guida del mondo arabo

A

Lavora con le immaginiOsserva le foto che raffigurano territori con caratteristiche diverse e, rileggendo la lezione, scrivi brevi didascalie descrittive.

Copyright © 2010 Zanichelli editore S.p.A. – Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti, Facciamo geografia essenziale, vol. Paesi extraeuropei (per le unità tolte dal volume 3)

� Il territorio egiziano, affacciato a nord sul Mediterraneo e a est sul Mar Rosso, è quasi tut-to occupato da superfici desertiche, interrotte dal lungo corso del Nilo che taglia in due ilpaese: a ovest si estende il deserto libico, sabbioso,mentre a est si trova il deserto arabico, inprevalenzamontuoso. La valle del Nilo, ampia inmedia circa 20 km, ha una vegetazione lus-sureggiante e un clima temperato che contrastano con quelli del resto del paese. Essa rag-giunge i 200 km di larghezza nella regione del delta, dove il fiume si divide nei due ramiprincipali di Damietta e Rosetta. Le caratteristiche del territorio incidono sulla distribuzionedella popolazione: la parte costituita dai deserti è quasi spopolata, mentre la valle del Nilo ela regione del delta (che ne occupano circa 1/4) ospitano il 95% della popolazione.� Con quasi 69 milioni di abitanti, l’Egitto è il paese più popolato del mondo arabo. Inol-tre, per la sua posizione geografica fra Maghreb e Medio Oriente e per il prestigio indiscussoin campo culturale e universitario, rappresenta un punto di riferimento per tutti i paesi ara-bi. Del resto, fin dall’antichità è stato uno dei centri politici e culturali del bacinomediterra-neo. Dopo la Seconda guerramondiale fu, per oltre 25 anni, il paese-guida del nazionalismoarabo schierato contro Israele, ma fu anche il primo stato arabo a sottoscrivere un accordodi pace con quello ebraico. In campo religioso, è l’unico paese dell’Africa settentrionale aospitare, accanto a una maggioranzamusulmana, una nutrita minoranza di cristiani: sitratta dei copti ortodossi, circa 7 milioni di fedeli.� L’economia del paese è quella tipica di una nazione in via di sviluppo. L’agricoltura, infat-ti, vi svolge ancora un ruolo importante, anche se è limitata alla valle del Nilo e alla regionedel delta. Qui, grazie all’irrigazione e al clima mite, si coltivano soprattutto cotone, grano,mais, ortaggi e canna da zucchero e si ottengono fino a tre raccolti in un anno. L’Egitto dispo-ne poi di buone risorse energetiche ed esporta petrolio in piccole quantità. Il settore indu-striale è discretamente attrezzato con impianti chimici, siderurgici, meccanici, tessili, ali-mentari e per la lavorazione del tabacco.Il punto di forza dell’economia è però rappresentato dal turismo. Duramente colpito ne-

gli ultimi anni da attentati terroristici attuati da gruppi di fondamentalisti islamici, esso sibasa sull’inestimabile patrimonio archeologico della civiltà egizia e su località balneari di ri-chiamo internazionale, comeHurghada sulMar Rosso e Sharm el-Sheikh nella penisola del Si-nai. Altre importanti fonti di reddito sono ipedaggi per i transiti navali nel Canale di Suez e lerimesse (invii di denaro alle famiglie di origine) dei lavoratori emigrati.

� Quali sono le caratteristichedel territorio?� Qual è il ruolo del paese?� Che tipo di economia ha?

1. Coltivazioni nella valle del Nilo.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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2. Il deserto libico.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Egitto

superficie1001449 km2

popolazione68 652 000 abitanti

densità69 ab/km2

natalità26,1‰

mortalità6,5‰

popolazione urbana42%

speranza di vitamaschi/femmine 68/72 anni

linguaarabo (uffic.), inglese, francese

religionemusulmana, cristiana, copta

monetalira egiziana

ordinamento dello statorepubblica

capitaleIl Cairo

ISU e posizione mondiale0,653-120°

La nascita, più di 5000 annifa, della civiltà egizia si

deve alle enormi risorse for-nite dal Nilo. Le sue inonda-zioni estive, garantendo l’ir-rigazione e la concimazionenaturale dei suoli grazie alfertile limo (fanghiglia depo-sitata dal fiume), hanno per-messo lo sviluppo di una flo-rida agricoltura. Oggi le ac-que del fiume non sono uti-lizzate solo per scopi agrico-li, ma anche per la produzio-ne di energia idroelettrica,soprattutto grazie all’enor-me diga di Assuan nell’AltoEgitto (a sud), la cui costru-zione richiese undici anni(1960-1971). Allora il corsodel Nilo fu sbarrato, dandoorigine al lago Nasser e, perevitare che l’acqua del lagosommergesse i celebri tem-pli di Abu Simbel, questi fu-rono smontati e ricostruiti inun luogo più elevato, nonmolto distante da quello ori-ginario. Il bacino artificialeha permesso di irrigare lazona circostante, aumentan-

IL CASO

Il Nilo fra passatoe futuro

228

do la superficie coltivata, e diprodurre una notevole quan-tità di energia elettrica. Ladiga, però, ha creato anchegravi problemi ecologici. Su-bito dopo la sua costruzione,la portata del fiume allosbocco nel Mediterraneo si èmolto ridotta, poiché granparte dell’acqua viene trat-tenuta dal lago Nasser. Ciòha causato un arretramentodi oltre 2 kmdella lineadi co-sta del delta.

Per i prossimi anni è pre-vista la realizzazione di nuo-ve opere idrauliche, già av-viate. La prima, nel BassoEgitto (a nord), consiste nelCanale Al-Salam che, conun percorso di 242 km, por-terà l’acqua del Nilo dallazona del delta, a est, alla pe-nisola del Sinai, passandosotto il Canale di Suez. Laseconda è la costruzionenell’Alto Egitto del CanaleToshka (lungo 310 km), idea-to per il trasporto dell’acquadal lago Nasser alla zonadesertica a ovest del fiume.

Copyright © 2010 Zanichelli editore S.p.A. – Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti, Facciamo geografia essenziale, vol. Paesi extraeuropei (per le unità tolte dal volume 3)

Osserva iprobabili effettidell’aumento dellivello del maresul delta del Nilo,in Egitto. Laprima cartamostra il deltadel fiume nellasituazioneattuale; laseconda illustracome unaumento di 50cm del livellodelle acque delMediterraneoporterebbe allascomparsadi1800 km2 diterre coltivate eall’evacuazione diuna popolazionedi 3 milioni e800000 persone;la terza raffigurala situazione chesi verrebbe acreare se il livellomarinos’innalzasse di 1metro. Inquest’ultimo casoandrebbero persi4500 km2 dicoltivazioni esarebbe colpitauna popolazionedi oltre 6 milionidi abitanti.

Porto Said

Manzala

LamailiaTanta

Damietta

Foce di Damietta

Biyala

El Mansura

El Mahalla el Kubra

Fuwah

Rosetta

Alessandria

Kafr Dowar

Damanhur

Disuq

Foce di Rosetta

Mataria

Kafr el shekh

M a r e M e d i t e r r a n e o

Ixkun

situazione attuale 0 30 km

Porto Said

Manzala

LamailiaTanta

Damietta

Biyala

El Mansura

El Mahalla el Kubra

Fuwah

Rosetta

Alessandria

Kafr Dowar

Damanhur

Disuq Mataria

Kafr el shekh

M a r e M e d i t e r r a n e o

Ixkun

popolazione colpita 3 800 000terre arabili sommerse (km2) 1 800

50 centimetri0 30 km

Foce di DamiettaFoce di Rosetta

Porto Said

Manzala

LamailiaTanta

Damietta

Biyala

El Mansura

El Mahalla el Kubra

Fuwah

Rosetta

Alessandria

Kafr Dowar

Damanhur

Disuq Mataria

Kafr el shekh

M a r e M e d i t e r r a n e o

Ixkun

popolazione colpita 6 100 000terre arabili sommerse (km2) 4 500

1 metro0 30 km

Foce di DamiettaFoce di Rosetta

I giganteschi templi scavati nella roccia (con statue alte circa 20 m) di AbuSimbel, fatti realizzare dal faraone Ramesse II intorno al 1250 a.C. In quattroanni i templi furono smontati e ricostruiti su un’altura a 64 m sul livello delmare, nel corso di una colossale operazione archeologica e ingegneristicapromossa dall’UNESCO, cui presero parte anche tecnici italiani.

Quest’ultima opera rientrain un progetto molto ambi-zioso, quello di creare uncanale lungo 1400 km, unasorta di «Nilo gemello» cheaffiancherà il corso del fiu-me fino al Mediterraneo,qualche decina di kilometripiù a ovest. Oltre a raddop-piare l’area coltivabile e au-mentare la produzione diidroelettricità, ciò consenti-rà di costruire numerosi vil-laggi e ben 24 nuove città!

Purtroppo, come è suc-cesso per la diga di Assuan,le conseguenze di questegrandi opere sull’ambientenon sono ancora state valu-tate. Un ulteriore elementodi preoccupazione per il fu-turo dell’area è costituito daipericoli derivanti dal riscal-damento del clima (> lezio-ne 4 unità 4): l’innalzamentodel livello delle acque mari-ne e l’inondazione della re-gione del delta del Nilo.

229

Sezione6 Unità22L’Africa settentrionale

Lezione4

Le città e Il Cairo

A

Lavora con le immaginiCollega le immagini ai luoghi corrispondenti, situati nella città del Cairo.

Copyright © 2010 Zanichelli editore S.p.A. – Francesco Iarrera, Giorgio Pilotti, Facciamo geografia essenziale, vol. Paesi extraeuropei (per le unità tolte dal volume 3)

� L’Egitto è l’unico paese dell’Africa settentrionale in cui gli abitanti vivono prevalentemen-te in villaggi agricoli, numerosi emolto popolati; di conseguenza le densità delle zone rura-li sono simili a quelle urbane, con valori elevatissimi, da 600 a più di 1000 ab/km2. Le cittànon sonomolte, ma di notevoli dimensioni. Su tutte domina nettamente la capitale Il Cairo.� Situata all’inizio della regione del delta, Il Cairo sorge sulle sponde del Nilo, soprattuttosu quella di destra. Oltre a essere il principale centro politico, economico e culturale del pae-se, è la città più grande dell’Africa e delmondo arabo. È inoltre unameta importante del tu-rismo internazionale; nel suo centro storico sono conservate le testimonianze delle tre gran-di civiltà del passato: quella dei faraoni (il Museo Egizio ospita la più prestigiosa raccolta direperti archeologici), cristiana e islamica. Accanto al nucleo più antico sorge il quartiere de-gli affari, affollato di grattacieli e uffici, mentre in periferia si trovano le zone industriali.� In seguito all’enorme crescita della popolazione e degli edifici, negli ultimi quarant’anniIl Cairo ha raggiunto un’estensione sterminata e oggi forma un agglomerato in cui vivono ol-tre 10milioni di persone. Inoltre si congiunge, sulla sinistra del Nilo, con la città diGiza, chea sua volta supera i 2 milioni di abitanti. La capitale egiziana presenta i problemi tipici diuna grandemetropoli del Terzo Mondo: il sovraffollamento e la mancanza di servizi adattia garantire condizioni decorose di vita. Altissima è la densità di popolazione e spesso le abi-tazioni sono di fortuna. Persino i cimiteri sono stati occupati e le costruzioni tombali si sonotrasformate in alloggi: è il caso della «Città dei morti», il più grande camposanto cittadino,che ospita circa mezzomilione di senzatetto.� Alessandria, al margine occidentale del delta, è la seconda città egiziana; centro cultura-le e turistico, è anche il maggior porto del paese. Forma una vasta area urbana che conta ol-tre 3 milioni di persone. Altre città importanti sono, lungo il Canale di Suez, Porto Said,Ismailia e Suez; localizzate sulle coste, furono fondate al tempo della conquista araba con lafunzione di facilitare il commercio marittimo con gli altri territori arabi.

� Quali sono le caratteristichedei villaggi rurali?� Dove sorge Il Cairo? Qual èla sua importanza?� Quali i suoi problemi?� Quali sono le altre città?Dove si trovano?

1. quartiere storico monumentale 2. quartiere residenziale moderno 3. periferia degradata

a b c

L’isola di Gezira e il ponte 6 October. Baracche e rifiuti bei sobborghi. Moschea di Muhammad Alì nella «cittadella».

230

Sezione6 Unità22L’Africa settentrionale

Lezione 5

I paesi del Maghreb

� Algeria, Tunisia e Marocco, i paesi delMaghreb, si caratterizzano, rispetto al resto dell’Afri-ca settentrionale, per il clima piovoso nella fascia costiera. Ciò dipende dalla disposizionedei monti dell’Atlante, che raggiungono un’altitudinemedia di 2000m. Su queste cime, cheimpediscono l’arrivo di aria calda proveniente dal deserto, si condensano infatti masse diumidità portate dai venti atlantici; sui versanti più piovosi crescono così foreste di querce econifere, specie in Marocco. Pur essendo il paese più montuoso del Maghreb, inMarocco ol-tre la metà del territorio è occupata da insediamenti umani e colture. In Tunisia, invece, perla presenza di ampie zone desertiche gli spazi coltivati e abitati costituiscono poco più di 1/3della superficie, mentre in Algeria, il paese più grande ma anche quello con lemaggiori su-perfici desertiche, solo il 10%.� In genere lapopolazione si concentra nelle pianure costiere, nella zona ai piedi dell’Atlante,nelle valli più ricche di acqua e su alcuni altipiani coltivabili. Quasi tutte le grandi città – Tuni-si, Algeri, Orano, Tangeri, Rabat e Casablanca – sono dei porti. Anche le città dell’interno sorgo-no a breve distanza dalmare: è il caso di Costantina in Algeria, di Fes eMarrakech inMarocco.� A differenza dellamaggioranza degli stati africani, nati con il colonialismo, le nazioni delMaghreb sono entità politiche storiche: la divisione in tre stati della regione, infatti, era giàgrossomodo delineata fin dallametà del Duecento. I berberi (> il caso a pag. 231), che già nel-l’antichità abitavano quest’area, hanno dato vita in passato a dinastie imperiali. Pur essen-dosi convertiti alla religione islamica, hanno mantenuto la propria lingua e oggi rappresen-tano la principaleminoranza linguistica dell’Africa settentrionale, composta da circa 18mi-lioni di persone concentrate in Algeria e Marocco.� La situazione economica dei paesi maghrebini è diversificata. La Tunisia è il paese conl’economia più equilibrata perché articolata in agricoltura (olivo, vite, agrumi, ortaggi, dat-teri), pesca (nel Mediterraneo), industria e turismo. Anche ilMarocco è unameta turistica digrande interesse, ma non solo: il paese, infatti, può contare sullo sfruttamento dei giacimen-ti di fosfati e minerali di ferro. L’Algeria ha invece un sistema produttivo dominato dall’e-strazione di idrocarburi, specialmente gas naturale, esportato in grandi quantità verso l’Ita-lia. Nell’economia dei tre paesi, ma in particolarmodo inMarocco e Algeria, hanno un ruolofondamentale le rimesse dei lavoratori emigrati in Europa e soprattutto in Francia, ex po-tenza coloniale presente in questi territori. Nelle zone semidesertiche, infine, è ancora prati-cato l’allevamento nomade, specie di ovini e caprini.

� Qual è la caratteristicaambientale del Maghreb?� Dove si concentra lapopolazione? Quali sono lecittà più importanti?� Qual è la principaleminoranza linguistica?� Quali sono le differenzeeconomiche fra i tre paesi delMaghreb?

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Le rovine di Cartagine, antica cittàfondata dai Fenici e distrutta daiRomani, sorgono nei pressi di Tu-nisi, la capitale tunisina.

Lo sapevi che...

F es è la più antica delle città imperiali del Marocco e rappresenta,per la sua struttura urbanistica, un tipico esempio di città araba

dell’Africa settentrionale. È composta da tre nuclei: la medina («città»in arabo), il centro storico risalente al IX secolo; la cittadella militarefortificata, costruita nel Duecento; la città nuova, fondata dai francesinel 1920. La medina di Fes è una delle più grandi del mondo ed è rima-

sta sostanzialmente intatta: per questo è stata dichiarata patrimoniodell’umanità. Le mura racchiudono un reticolo di vicoli tortuosi e stra-dine con edifici addossati gli uni agli altri e numerosi suk (mercati), do-ve si trovano botteghe e laboratori ricchi di merci di ogni tipo: spezie,carne, tappeti, pelli. Molti sono i monumenti architettonici, tra i qualispicca la moschea Karaouin (nella foto), il centro della vita cittadina.

Primo piano La città araba di Fes

Glossario• rimessaSomma di denaro inviata dagliemigrati in paesi stranieri alle fa-miglie d’origine.

Iberberi sono gli abitanti originari del Nordafrica: le piùantiche testimonianze della loro presenza nell’area risal-gono al 3000 a.C. La parola «berbero» proviene da «barba-ro» ed è stata utilizzata nei loro confronti dagli arabi chehanno conquistato queste terre a partire dal VII secolo. Ilnome con cui preferiscono essere indicati è però quello diImazighen (Amazigh al singolare), che vuol dire «uomini li-beri». Attualmente vivono suddivisi in otto paesi: Algeria,Libia, Marocco, Tunisia, ma anche Burkina Faso, Mali e Ni-ger. Le comunità più numerose si trovano inMarocco (10 mi-lioni, pari a 1/3 della popolazione) e in Algeria (8 milioni, 1/4della popolazione).

Dopo più di tredici secoli dalla conquista araba e pur nonessendo materia d’insegnamento a scuola, sono oltre 18milioni coloro che ancora parlano la lingua berbera, il ta-mazight, una lingua afro-asiatica, diversa dall’arabo. Tra igiovani il tamazight, che comprende molte varianti locali, èutizzato accanto all’arabo e al francese.

La religione dei berberi è quella musulmana, ma i lororiti si integrano con elementi animistici di pratiche religioseesistenti prima dell’islamizzazione attuata dagli arabi.

Le forme più originali dell’architettura tradizionale ber-bera sono gli edifici di fango e terra cruda concepiti con in-tenti difensivi, come le casbe, cittadelle fortificate, o gliksar, granai fortificati, adibiti alla conservazione di olio egranaglie. Queste costruzioni, dal tipico colore rossastro,sono semplici ed essenziali, molto differenti dalle struttureraffinate e riccamente decorate dell’architettura araba.

IL CASO

Berberie tuareg

231

Nonostante l’importante contributo dato alla cultura deipaesi in cui risiedono, i berberi devono lottare costante-mente perché siano riconosciuti i loro diritti. Dopo la rivoltaberbera del 2001 in Cabilia (la regione algerina dove più nu-trita è la loro presenza), nel 2002 il governo algerino ha ri-conosciuto il tamazight come lingua nazionale. La loroapertura nei confronti della cultura europea, inoltre, li haresi un bersaglio degli integralisti islamici.

Anche i tuareg sono di stirpe berbera. Incrociati con lapopolazione nera sudanese e organizzati in tribù, i tuaregsono i nomadi del deserto. Soprannominati «uomini blu»per via del tipico turbante blu indaco che tinge anche la lo-ro pelle, oggi sono circa un milione e mezzo e vivono sparsitra Algeria, Libia, Burkina Faso, Niger e Mali. Gli ultimi duepaesi ospitano le comunità più numerose, oggetto dopo il1990 di una dura repressione per essersi ribellate all’emar-ginazione sociale. Dediti in passato al traffico di merci pre-ziose mediante carovane che attraversavano il deserto, og-gi in molti conducono ancora una vita da commercianti no-madi, talvolta usando i camion, oppure allevano dromedariin villaggi provvisori formati da tende. Convertiti dagli arabiall’Islam, i tuareg hanno mantenuto parte dei loro vecchi ri-tuali religiosi, oltre ad avere lingua (tamacheck) e alfabeto(tifinagh) propri. La donna ha un ruolo di primo piano nellasocietà: infatti gestisce gli accampamenti durante i lunghiviaggi del marito in carovana e, a differenza dell’uomo, nonsi copre il volto. Inoltre, in caso di divorzio, rimane proprie-taria della tenda e del gregge.

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Donna berbera.

Donne tuareg ornate con i gioielli delle feste tradizionali.

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Sezione6 Unità22L’Africa settentrionale

Lezione 6

La Libia, una terra d’immigrazione

A

� La Libia, uno dei più grandi stati africani, è quasi interamente occupata dal deserto. Lastessa fascia costiera, per l’assenza di montagne alle spalle come invece accade nelMaghreb, èspesso arida, tanto che per lunghi tratti le sabbie del deserto si spingono sino al mare. La pio-vosità è scarsissima e gli spazi coltivati e abitati si riducono al 2% della superficie totale. Lecoltivazioni e gli insediamenti sono così concentrati in piccole zone costiere che costitui-scono vere e proprie oasi. Qui si trovano sia la capitale, Tripoli, sia le altre principali città,Bengasi e Misurata.� La conformazione del territorio spiega la bassissima densità di popolazione, mediamen-te pari a soli 3 ab/km2. La popolazione, però, negli ultimi trent’anni è molto aumentata gra-zie all’elevata natalità e alla presenza di immigrati, provenienti da altri stati africani e dal-l’Asia centrale e orientale. La Libia è infatti l’unico paese dell’Africa settentrionale a non co-noscere il fenomeno dell’emigrazione, ma, al contrario, a essere terra d’immigrazione. So-no più di un milione gli immigrati che vi giungono in cerca di fortuna: essi provengono daaltri paesi arabi (Egitto, Marocco, Palestina), ma anche dall’Africa nera (Ciad, Sudan e Niger),dalle Filippine e di recente anche dall’Ucraina. Inoltre sono molti gli africani che, dopo averlasciato le zone più povere del continente, sperano di imbarcarsi clandestinamente sullespiagge libiche per raggiungere i paesi dell’Europa occidentale.� L’economia del paese si basa sugli abbondanti giacimenti di petrolio (è il secondo pro-duttore africano, dopo la Nigeria), sfruttati da una compagnia petrolifera statale. Grazie ai ri-cavi ottenuti con le notevoli esportazioni (l’Italia è il maggiore acquirente), il tenore di vitadella Libia è uno dei migliori del continente. Nella regione costiera si trovano poi alcune at-tività industriali, legate specialmente alla lavorazione dei prodotti agricoli. In crescita an-che il turismo, favorito dalla presenza di resti archeologici di antiche civiltà.� La Libia è stata una colonia italiana dal 1911 fino al 1943, quando fu occupata dalle trup-pe franco-britanniche, che la lasciarono nel 1951, anno in cui divenne indipendente. Dal1969 è una repubblica governata da un regime autoritario guidato dal colonnello Gheddafi.

Lavora con le immaginiCollega le immagini, che raffigurano siti archeologici della Libiadichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, alle frasi corri-spondenti. Raccogli poi notizie sulle preziose testimonianze ar-cheologiche di quest’area, visitando il sito internet dell’UNESCO.

� Quali sono le caratteristichedell’ambiente libico?� E quelle demografiche?� Qual è la situazioneeconomica?� In che periodo la Libia èstata una colonia italiana?

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b

a

1. L’anfiteatro di Leptis Magna.

2. Il sito archeologico di Sabratha, importante centro fenicio.

233

Verifiche

Sezione6 Unità22L’Africa settentrionale

Indica l’affermazionecorrettaL’ambiente del Nordafri-

ca è caratterizzato da:�a catene montuose non

molto elevate�b una striscia costiera con

clima piovoso ovunque�c una diffusa aridità�d numerosi fiumi a regime

costante

Indica l’affermazioneerrataI paesi dell’Africa setten-

trionale hanno in comune:�a la religione musulmana�b la lingua araba�c un tenore di vita molto

elevato�d un’alta crescita naturale

della popolazione

2

1

V F

V F

V F

V F

V F

V F

V F

V F

V F

V F

V F

V F

Scrivi accanto a ognitermine o espressionela lettera corrisponden-te alla sua definizione

4

a. città arabab. cittadella fortificata di

origine berberac. cristiano ortodosso,

membro di una minoran-za religiosa in Egitto

d. fanghiglia che fertilizzain modo naturale i ter-reni

e. gruppo di paesi arabiche formano la «terrad’Occidente»

f. mercato della città araba

Lavora con la carta mutae la tabellaInserisci nella carta mutadell’Africa settentrionale, ol-tre al nome dei cinque pae-si e delle loro capitali, i se-guenti elementi geografici: ilcorso e il delta del Nilo, il la-go Nasser, la penisola delSinai, il Canale di Suez, imonti dell’Atlante, il Sahara,il Mar Rosso, il Mar Mediter-raneo, l’Oceano Atlantico.Utilizzando poi la tabelladella lezione 1, sottolinea:1. il paese più grande2. il paese meno popolato3. i paesi che superano i 30milioni di abitanti

5

1. casba

2. copto

3. limo

4. Maghreb

5. medina

6. suk

Ripassa i concettiPuoi ripassare i concetti principali dell’unità rispondendoalle domande in azzurro che trovi all’inizio di ogni lezione.

6

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Indica se queste frasi sono vere o false

1. L’Africa settentrionale è, con l’eccezionedella Libia, una terra di emigrazione.

2. L’Algeria era una colonia spagnola.

3. La popolazione si concentra lungo la fasciacostiera e nelle oasi.

4. La maggioranza della popolazione egizianavive in città.

5. L’Egitto è il paese-guida del mondo arabo.

6. La colonizzazione ha lasciato un’improntadurevole nei paesi del Nordafrica.

7. I principali paesi esportatori di idrocarburisono Libia e Algeria.

8. La diga di Assuan ha avuto effetti negativisull’ambiente.

9. Il Maghreb è l’area più umida dell’Africasettentrionale.

10. I berberi sono un popolo di lingua araba.

11. La Libia è una ex colonia francese.

12. Il Sahara Occidentale è uno stato indipen-dente.

3