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APPLICAZIONE CLINICA DELLA PSICOTERAPIA IPNOTICA AD INDIRIZZO NEO-ERICSONIANO NEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO E CRONICO Silvia Giacosa Monza 2013

Silvia Giacosa Monza 2013 - omceomb.it · su di lui talvolta con la sua presenza, talaltra con la sua minaccia, senza che vi sia una ... Studio dell’Ipnosi per incrementare lo studio

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APPLICAZIONE CLINICA DELLA

PSICOTERAPIA IPNOTICA AD INDIRIZZO

NEO-ERICSONIANO NEL TRATTAMENTO

DEL DOLORE ACUTO E CRONICO

Silvia Giacosa

Monza 2013

• Nei numerosi corsi e ricorsi della storia

dell’ipnosi risalta quasi sempre una costante

che è molto indicativa cioè il sintomo “dolore”,

un segnale permanente nella natura

dell’uomo che, dall’epoca della sua

apparizione sulla terra sino ad oggi incombe

su di lui talvolta con la sua presenza, talaltra

con la sua minaccia, senza che vi sia una

accettazione spontanea e completa.

• Le manovre ipnotiche manipolative espletate

dai guaritori, dai magnetizzatori e dagli

ipnotizzatori, erano cercate ed accettate nei

loro significati nascosti e sconosciuti,

attraverso rituali che riuscivano ad acquietare

il sofferente e a fargli tollerare quel sintomo

altrimenti insopportabile e devastante.

Franz Anton Mesmer 1734-1815

Quando la vita dell’ipnosi sembrava esaurita e

nascosta, il ricorso al suo potere per vincere il

dolore segnava il ritorno dell’interesse per il

suo impiego.

• L’incontro dell’ipnosi con il sintomo del dolore

ha rappresentato sovente lo stimolo per la

ripresa della pratica terapeutica nelle diverse

epoche, e poiché i tipi di dolore più diffusi e

maggiormente conosciuti erano, e sono in

parte ancora oggi, quello della patologia

dentaria e quello del parto, gli operatori più di

altri interessati sono stati i dentisti e gli

ostetrici, solo più tardi seguiti dai chirurghi e

poi da altri.

• Durante la seconda guerra mondiale i servizi

sanitari militari di entrambi gli schieramenti,

ma in modo particolare quelli anglo-sassoni,

miravano ad usare l’ipnosi nelle operazioni di

pronto soccorso, nelle medicazioni di ferite,

nelle ustioni e nelle amputazioni urgenti, e i

relativi vantaggi apparivano soprattutto nei

momenti nei quali, per bisogno o per scelta

era necessario ricorrere a calmanti e analgesici

talvolta mancanti negli ospedali da campo.

Milton H. Erickson (1901-1980)

con l’ipnosi comunicazionale il trattamento

assume un aspetto psicoterapeutico,

perde la direttività,

personalizza la verbalizzazione ipnotica

utilizzando un linguaggio familiare al paziente

• “Egli ha lenito i traumi della nascita all’inizio

della vita dell’uomo, e poi l’ha aiutato anche a

lasciare il mondo in modo sereno curando i

malati di cancro” J.Haley

• In Italia Giampiero Mosconi (1921-2010) inizia

ad occuparsi dell’analgesia nell’espletamento

del parto nel 1957 e nel 1958 costituisce

l’A.M.I.S.I. Associazione Medica Italiana per lo

Studio dell’Ipnosi per incrementare lo studio e

l’apprendimento come è esplicitamente

dichiarato nello statuto associativo

Se mi richiamo ai tempi lontani del mio approccio con l’ipnosi, devo ricordare che l’interesse primario è stato quello di dare un aspetto

scientifico al procedimento; perciò diffondere la sua conoscenza e renderne possibile la pratica ad

un livello medico, terapeutico.Giampiero Mosconi 2010

Ci sia permesso a questo proposito richiamare la breve allusione all’uso medico dell’ipnosi da Noi fatta all’inizio dell’allocuzione dell’8 gennaio 1956 sul parto naturale indolore.

DISCORSO DI PIO XII INTORNO A TRE

QUESITI RELIGIOSI E MORALI CONCERNENTI

L’ANALGESIA24 FEBBRAIO 1957

DISCORSO DI PIO XII INTORNO A TRE

QUESITI RELIGIOSI E MORALI

CONCERNENTI L’ANALGESIA24 FEBBRAIO 1957

Circa l’ipnosi31 - Ma la coscienza di sé può essere alterata anche con mezzi artificiali. Che ciò si ottenga con la somministrazione di narcotici o come l’ipnosi (che può dirsi un analgesico psichico), non importa alcuna differenza essenziale dal punto di vista morale.

DISCORSO DI PIO XII INTORNO A TRE

QUESITI RELIGIOSI E MORALI

CONCERNENTI L’ANALGESIA24 FEBBRAIO 1957

33 - Ma Noi non vogliamo che si estenda puramente e semplicemente all’ipnosi in generale ciò che diciamo dell’ipnosi a servizio del medico. Essa, infatti, in quanto oggetto di ricerca scientifica, non può essere studiata da uno qualsiasi, ma soltanto da uno studioso serio, nei limiti morali validi per ogni attività scientifica.

• Il problema che è causa del disagio della

persona coinvolge l’operatore ipnotista

perché possa con la sua opera rendere capace

il soggetto affinché egli stesso riesca a

individuare ed a mettere in atto il

procedimento per uscirne

• L’ipnosi è utile per poter costruire un rapporto

psicologico ed emotivo con il paziente che è

sovente in apprensione nei confronti della sua

persona.

• Erickson partiva dal fatto che così come ogni

persona nella propria vita quotidiana sopporta

quasi senza accorgersene determinate

sensazioni (e qui si riferiva al contatto del

corpo con gli indumenti, con le scarpe od

altro di simile), nella stessa maniera lo stato

“anestetico”, cioè letteralmente di mancanza

di sensibilità, sotto un profilo allargato e più

intenso, poteva rappresentare il risultato

dell’impiego di ipnosi.

• La comunicazione ipnotica è un linguaggio

psicologico rivolto alla natura psichica

dell’uomo, mentre il sintomo dolore è un

avvenimento biologico di natura almeno in

apparenza nettamente somatica che implica la

presenza di particolari organi, i recettori

dolorifici, in grado di rispondere a stimoli

diversi nella loro intensità, siano essi

meccanici, termici o chimici

• L’effetto analgesico della ipnosi non è una

pura e semplice suggestione nè un effetto

“placebo” o illusorio, ma proprio un risultato

specifico che agisce particolarmente sulla

parte affettiva, che si definisce come

“sofferenza” e, anche se in proporzione

minore, sulla parte sensoriale, cioè quella del

vero e proprio dolore fisico.

• Il dolore fisiologico è la percezione del

segnale periferico generato dalle modificazioni

corporee che interessano le diverse strutture,

ossee e muscolari, che la corteccia cerebrale

avverte .

• Il dolore sociale è quello che arriva dalle

diverse culture di appartenenza della persona

e tiene conto della storia di una popolazione,

della sua religione, della considerazione che il

dolore ha all’interno della società

• Il dolore ansioso, quello di tipo anticipatorio,

che impedisce di vivere le sensazioni corporee

per quel che sono nel qui ed ora proiettando

nell’ignoto immediato e futuro l’attenzione del

paziente che si trova così a far fronte a

qualcosa che non conosce mai perché è in

continuo divenire.

• La memoria del dolore che abilita la mente

nello specializzarsi a quella sensazione

dolorosa incrementandone l’intensità della

percezione

L’ipnosi permette:

• una esplorazione inconscia volta a risolvere il

conflitto

• di generare anestesia o analgesia

• di modificare la percezione cognitiva del

dolore

• di distrarre l’attenzione dal dolore

Modalità di trattamento

Costruzione del rapporto

• Empatia

• Comprensione

• Accoglienza

• Fiducia

• Onestà

• Comunicazione interpersonale

Modalità di trattamento

• Esplorazione inconscia verso la risoluzione e

per risolvere il disagio

• Generare anestesia o analgesia

• Modifica della percezione del dolore

• Riduzione dello stato di attenzione verso il

dolore

• Ricostruzione della memoria del benessere

Esplorazione inconscia verso la risoluzione e per

risolvere il disagio

• Sensazioni ideomotorie

• Tecniche di riconoscimento delle sensazioni

interiori

• Immagini guidate

• Tecniche ipnoproiettive

Generare anestesia o analgesia

• Suggestioni dirette o indirette

• Immagini e modifica di immagini

• Sospensione del dolore

• Graduale diminuzione del dolore

• Psicoterapia e uso di metafore

• Aggressione del dolore

• Aumento e abbassamento del dolore

Modifica della percezione del dolore

• Dissociazione dal corpo

• Sostituzione del sintomo

• Dislocamento del dolore

• Ricollocazione e restituzione delle sensazioni

• Esplorazione inconscia della funzione

inconscia o del significato del dolore

Modifica della percezione del dolore

• Amnesia

• Distorsione temporale

• Aumento della tollerabilità

• Suggestioni post-ipnotiche

• Accoglienza del dolore

• Motivazione del dolore

• Desensibilizzazione verso i prodromi

Riduzione dello stato di attenzione verso il

dolore

• Immaginazione di scene piacevoli

• Immersioni in fantasie

• Coinvolgimento dell’attenzione

• Distrazione dell’attenzione

• Dissociazione dalla memoria del dolore

• Autorizzazione alla sofferenza

• Incoraggiamento di esperienze mistiche

Ricostruzione della memoria del benessere

• Dissociazione mnestica del dolore

• Riassociazione mnestica allo stato di

benessere

• Ristrutturazione verso benefici secondari

• Allontanamento da fattori culturali

• Allontanamento da fattori sociali

Training ipnotico per partorire

• Il protagonismo della partoriente è

contemporaneo a quello del nascituro. La

donna appare sempre orientata nel qui ed ora,

pronta ad ascoltare i segnali che il suo corpo le

invia. Passo dopo passo libera da ogni errata

precognizione, capace di conoscere il corpo in

modo attento per poterlo aiutare.

Training ipnotico per partorire

• Il training e la spiegazione minuziosa di tutti i

diversi passaggi fisiologici delle fasi

prodromica, dilatante, espulsiva e del

secondamento mettono la gravida in grado di

imparare ad ascoltare il proprio corpo come se

vivesse, seduta per seduta, l’esperienza reale

del parto.

Training ipnotico per partorire

• L’esperienza specifica ha evidenziato da tempo

che l’azione del Training Ipnotico sul travaglio

del parto corregge quella situazione confusa e

la riordina. Ora siamo convinti che ciò avvenga

proprio in termini ericksoniani sul cervello

emozionale e sulle sue capacità inconsce.

Training ipnotico per partorire

• La mente razionale si alleggerisce sino a

liberarsi delle componenti sociali e ansiose del

dolore e si afferma, rafforzandosi, la mente

emozionale così da far emergere l’imprinting

di quelle conoscenze innate che assecondano

fisiologicamente l’espletamento del parto.

Training ipnotico per partorire

• La donna osserva il proprio corpo che simula il

parto e pone così la mente in una forma di

dissociazione visivo-cenestesica che le

permette di svolgere quello che già sa, libera

da ogni condizionamento esterno.

Training ipnotico per partorire

• L’azione del talamo si modifica in modo da

permettere alle afferenze nervose di giungere

alla corteccia per quello che sono e per

quanto esse possano servire per stimolare la

collaborazione del corpo materno nell’opera

della nascita della prole

Training ipnotico per partorire

• Alla luce di queste osservazioni, oggi sembra

che non si tratti più, come poteva apparire

sino ad ora, di insegnare una modifica del

comportamento mediante l’ipnosi, ma

piuttosto vi è la convinzione di trovarci di

fronte ad un atto di vera e propria psicoterapia

ipnotica di tipo ericksoniano.

Training ipnotico per partorire

• Il metodo descritto da G.P.Mosconi nei suoi

lavori riguarda il numero delle sedute

effettuate, il tempo particolarmente dedicato

alla fase didattica specifica ed ogni altro

dettaglio.

Una brevissima bibliografia

• AA.VV. I tre Manifesti Teorico Didattici in Raccolta documentaria Ed: AMISI

2002

• Mosconi G.P.: Psicoterapia Ipnotica: principi e fondamenti. Piccin Ed.,

Padova, 1993

• Mosconi G.P.: Teoretica e pratica della psicoterapia ipnotica. F.Angeli Ed.

Milano, 1998

• Mosconi G.P.: Ipnosi neo-ericksoniana: la psicoterapia e il training ipnotico,

FancoAngeli Ed, Milano 2008

• Erickson M.H., La mia voce ti accompagnerà Ed. Astrolabio, Roma, 1985

• Erickson M.H., Opere, Ed. Astrolabio, Roma, 1973

• Haley J: Advanced techniques of Hypnosis and Therapy, Ed. Grune e

Stratton, N.Y.,1967