Slide San Luigi - ANDREA APPIANO · SS PSICOLOGIA CLINICA E PSICONCOLOGIA. AOU SAN LUIGI GONZAGA ... l’obiettivo della massima sinergia nella catena dell’emergenza e AOU SAN LUIGI

AOU San Luigi GonzagaAtto aziendale e Piano di organizzazione

ANDREA APPIANO PER IL PIEMONTE

AOU SAN LUIGI GONZAGA

PRIMA PARTE

Il quadro generale


CARATTERI GENERALI

L'organizzazione e il funzionamento delle Aziende Sanitarie Regionali (A.S.R.)

sono disciplinati con Atto Aziendale di diritto privato ai sensi dell'articolo 3,

comma 1 bis, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 (Riordino della

disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art.1 della legge 23 ottobre 1992, n.

421) e s.m.i., adottato dal direttore generale in applicazione dei principi e dei

criteri stabiliti con provvedimento della Giunta Regionale.criteri stabiliti con provvedimento della Giunta Regionale.

In tal senso l’Atto Aziendale costituisce lo strumento giuridico mediante il quale

l’AOU San Luigi Gonzaga disciplina principi e criteri della propria organizzazione

e dei propri meccanismi di funzionamento.

L’ATTO AZIENDALE È IL PRINCIPALE STRUMENTO PROGRAMMATICO E STRATEGICO PER IL GOVERNO

DELL’AZIENDA SANITARIA


MISSIONE DELL’AZIENDA

La mission dell’AOU San Luigi Gonzaga è il raggiungimento del più elevato

livello di risposta alla domanda di salute, in un processo che includa in

modo inscindibile la didattica (intesa come strumento di formazione di futuri

operatori sanitari e di costruzione e sviluppo delle competenze del personaledell’Azienda) e la ricerca (intesa come progresso delle conoscenze e risorse

cliniche e biomediche).cliniche e biomediche).

L’IDENTITÀ DELL’AOU SAN LUIGI È QUINDI DEFINITA DA TRE FUNZIONI:

1. FUNZIONE ASSISTENZIALE2. FUNZIONE DIDATTICA3. FUNZIONE DI RICERCA DI BASE


OBIETTIVI DELL’ATTO

• Rafforzamento delle funzioni di direzione strategica ed operativa e

degli Uffici di Staff

• Semplificazione dell’assetto organizzativo, rendendolo più

governabile e più chiarogovernabile e più chiaro

• Superamento della frammentazione del livello operativo,

rafforzando l’integrazione

• Chiarimento dei livelli di autonomia e di responsabilità nell’uso

delle risorse

• Creazione delle condizioni per l’innovazione e per l’orientamentodell’organizzazione all’utente

PRINCIPI ISPIRATORI

• Integrazione tra SSN e Università

• Sviluppo rete ospedaliera

• Collaborazione con altre Aziende

• Integrazione e dialogo con il territorio

• Dipartimentalizzazione


• Dipartimentalizzazione

• Riorganizzazione delle aree di ricovero per intensità di cura eassistenza e per processi

• Decentramento dei poteri gestionali

• Semplificazione, trasparenza dell’azione amministrativa eprevenzione della corruzione

• Informatizzazione e digitalizzazione


INTEGRAZIONE TRA SSN E UNIVERSITÀ

La didattica e il tutoraggio, svolte sia dal personale universitario cheospedaliero del San Luigi, in una reale integrazione, contribuisconofortemente a creare le competenze e professionalità della futura Sanitàpiemontese.

In tale ambito risulta da rimarcare l’attività di formazione di base especialistica svolta, con particolare riferimento ai seguenti ambiti:

• Il Polo Didattico del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia laScuola di specializzazione in Pneumologia

• La Scuola di specializzazione in Chirurgia toracica

• La Scuola di specializzazione in Chirurgia odontostomatologica

• La Scuola di specializzazione in Oncologia (sede amministrativa)

• La Scuola di specializzazione in Radioterapia (sede amministrativa)

• La Scuola di specializzazione in Patologia clinica (sede amministrativa)

• Il Corso di laurea in Infermieristica (nuova sede a Beinasco)

• Il Corso di laurea in Tecnica di riabilitazione psichiatrica

• Il Corso magistrale in Scienze riabilitative della professioni sanitarie

COLLABORAZIONE CON ALTRE AZIENDE

L’AOU San Luigi realizza in forma compiuta la collaborazione con altre AziendeSanitarie, in particolare con l’ASL TO3, l’AO Mauriziano e l’AOU Città dellaSalute, allo scopo di perseguire i seguenti obiettivi generali:

• Sviluppare i percorsi di diagnosi cura e riabilitazione per la definizione di retiin grado di rispondere in modo esaustivo ed appropriato ai bisogni di salutedegli utenti


degli utenti

• Utilizzare in comune le tecnologie, i professionisti e le risorse critiche, per larazionalizzazione delle attività con investimenti rilevanti e la realizzazione diaree di integrazione

• Ricercare, mettere in comune ed applicare procedure amministrative,tecniche e gestionali attraverso l’utilizzo integrato delle conoscenze e dellecompetenze specifiche

• Eliminare i fenomeni di duplicazione delle attività e dei costi ad esseconnesse

• Implementare contesti innovativi, nonché avviare attività che comportinouso di tecnologie nuove o ad alto costo

INTEGRAZIONE E DIALOGO CON IL TERRITORIO

L’integrazione ospedale territorio rappresenta un obiettivo strategico di tuttele aziende sanitarie.

Al territorio viene chiesto di integrarsi con l’ospedale da un lato in termini dimaggiore appropriatezza dell’accesso ai servizi ospedalieri, dall’altro nellapresa in carico efficace dei pazienti dimessi.All’ospedale viene contemporaneamente chiesto di ripensare la propria


All’ospedale viene contemporaneamente chiesto di ripensare la propriaorganizzazione e modalità di gestione alla luce delle nuove innovazionigestionali come ad esempio l’intensità di cura.La continuità assistenziale e delle cure risponde alla finalità di creare unaintegrazione tra l’Ospedale, i Servizi Distrettuali, i Medici di famiglia, con ilcoinvolgimento dei Gruppi di interesse della Comunità Locale, per ladefinizione di percorsi assistenziali che vedano coinvolte le figureprofessionali che operano in ambiente ospedaliero e in ambito territoriale, eche tengano conto dell’espressione dei bisogni della comunità. La continuitàassistenziale deve passare per un percorso di conoscenza tra i diversi attoriabilitati a seguire il caso; richiede inoltre la classica organizzazione “centratasul paziente”.

CENTRI DI RIFERIMENTO REGIONALE

Presso l’AOU San Luigi sono operativi i seguenti centridi riferimento regionale, che saranno consolidati epotenziati:

Fibrosi cistica


Fibrosi cistica

Microcitemia

Sclerosi multipla

SECONDA PARTE


Profilo organizzativo

ORGANIZZAZIONE DIPARTIMENTALE

La riorganizzazione dipartimentale persegue l’obiettivo di evitareframmentazioni e duplicazioni di funzioni, consentendo invece un

governo collegiale efficace, l’integrazione delle attività nella rete di

assistenza e lo sviluppo dei percorsi diagnostico terapeutici.

I dipartimenti sono organizzati per intensità e gradualità di cura:


I dipartimenti sono organizzati per intensità e gradualità di cura:

•Alta intensità: degenze intensive e sub-intensive, ad esempio

rianimazione, unità di terapia intensiva cardiologica (UTIC), Stroke

unit;

•Media intensità: degenze per aree funzionali: area medica,

chirurgica;

•Bassa intensità: pazienti a bassa intensità e post-acuti

•Day care

LE TIPOLOGIE DIPARTIMENTALI

Il dipartimento è la struttura organizzativa costituita dal raggruppamento di una pluralità

di strutture complesse (di norma almeno cinque) e di strutture semplici a valenza

dipartimentale, le quali perseguono comuni finalità e sono tra loro interdipendenti.

•I dipartimenti strutturali sono composti da strutture omogenee sotto il profilo delle

attività, delle risorse umane o tecnologiche impiegate o delle procedure operative


adottate.

•I dipartimenti funzionali aggregano strutture operative non omogenee, interdisciplinari,

al fine di coordinarne l’azione per realizzare obiettivi interdipartimentali e/o programmi

di rilevanza strategica.

•I dipartimenti ad attività integrata (D.A.I.) , che costituiscono il modello ordinariamente

adottato dall’AOU, sono costituiti da strutture a direzione ospedaliera e strutture a

direzione universitaria.

•I dipartimenti interaziendali aggregano strutture appartenenti ad Aziende sanitarie

diverse, che hanno finalità e obiettivi comuni di gestione integrata di attività

assistenziali.

LE STRUTTURE COMPLESSE E LE STRUTTURE SEMPLICI

In ordine gerarchico, a ogni dipartimento afferiscono Strutture Complesse,

Strutture Semplici a valenza Dipartimentale e Strutture semplici.

La struttura complessa costituisce un’articolazione organizzativa cui è

attribuita la responsabilità di gestione di risorse umane, tecniche e

finanziarie.

La struttura semplice a valenza dipartimentale è un’articolazione


La struttura semplice a valenza dipartimentale è un’articolazione

organizzativa con specifiche responsabilità di gestione di risorse umane,

tecniche e finanziarie costituita limitatamente all’esercizio di funzioni

sanitarie la cui complessità organizzativa non giustifica l’attivazione di una

S.C.; al fine di organizzare e gestire in modo ottimale spazi e attrezzature

utilizzate da più unità operative e personale eterogeneo, appartenente a

strutture complesse diverse.

La struttura semplice è un’articolazione organizzativa interna di una

struttura complessa, dotata di autonomia funzionale ed operativa per lo

svolgimento di un’attività specifica e pertinente a quelle della S.C. cui

afferisce, con responsabilità di gestione di risorse umane e tecniche


Dipartimento

Struttura Semplice a valenza Dipartimentale

Struttura Complessa

Struttura Semplice


AREA CHIRURGICA E

INTENSIVA

AREA MEDICA E ONCOLOGICA

AREA MEDICA

I DIPARTIMENTI DEL SAN LUIGI – SCHEMA GENERALE

AOU SAN LUIGI

AREA MEDICA SPECIALISTICA

EMERGENZA E ACCETTAZIONE

CONTINUITÀ ASSISTENZIALE

SALUTE MENTALE

DEA DI PRIMO LIVELLO

INTERAZIENDALE CON ASL TO3

INTERAZIENDALE CON ASL TO3

TERZA PARTE


Aspetti particolari


LA RIDUZIONE DELLE STRUTTURE COMPLESSE

Nell’ambito della riorganizzazione complessiva del sistema

sanitario nazionale, a cui si aggiungono gli obblighi, per la

Regione Piemonte, derivanti dal piano di rientro dal debito

sanitario, le Strutture Complesse del San Luigi, che finora sono

state 34, in futuro saranno 22.state 34, in futuro saranno 22.

Questa riduzione non comporta automaticamente il venir meno dei relativi servizi.

Infatti la riorganizzazione è stata volta ad accorpare, dove

possibile, più SC esistenti in un’unica SC, o a sostituire le SC

esistenti con SS o SSD

LA SITUAZIONE DEL DEA

Il 19 novembre 2014, con la DGR n. 1-600, l’AOU San Luigi è stata riclassificata dasede di DEA di Secondo livello a sede di DEA di Primo livello. Questo è avvenutoperché la struttura non soddisfa i requisiti stabiliti dal Patto nazionale per la salute2014-2016.

Il Patto nazionale in particolare prevede che, per essere di secondo livello, un DEAdebba avere:

• un bacino d'utenza compreso tra 600 mila e 1 milione e 200 mila abitanti


• un bacino d'utenza compreso tra 600 mila e 1 milione e 200 mila abitanti

• un numero di passaggi annui al Pronto Soccorso di almeno 70 mila unità (il SanLuigi ne ha circa 45 mila)

• almeno 14 specialità tra quelle individuate dal Patto stesso comecaratterizzanti un DEA di secondo livello (il San Luigi ne ha 7)

Nel quadrante ovest l'unico DEA di secondo livello confermato, che diventa cosìHUB della zona, è l'AO Mauriziano.

Neanche il Mauriziano, tuttavia, soddisfa il criteri del Patto nazionale per la salute.

AOU SAN LUIGI GONZAGALE DISCIPLINE DEL DEA DI II LIVELLO

In base al regolamento nazionale, un DEA, per essere di secondo livello, deve avere

almeno 14 delle seguenti specialità:

CARDIOLOGIA CON EMODINAMICA INTERVENTISTIA H24NEUROCHIRURGIACARDIOCHIRURGIA CON RIANIMAZIONE CARDIOCHIRURGICACHIRURGIA CASCOLARECHIRURGIA TORACICACHIRURGIA TORACICACHIRURGIA MAXILLO-FACCIALECHIRURGIA PLASTICAENDOSCOPIA DIGESTIVA AD ELEVATA INTENSITA'PNEUMOLOGIA INTERVENTISTICARADIOLOGIA INTERVENTISTICARIANIMAZIONE PEDIATRICA E NEONATALEPNEUMOLOGIAMEDICINA NUCLEARERADIOLOGIALABORATORIO ANALISISERVIZIO IMMUNOTRASUSIONALE

IN ROSSO LE SPECIALITA' ATTUALMENTE PRESENTI

AL SAN LUIGI

+ MeCAU

LA RICLASSIFICAZIONE DEL DEA NON CAMBIA NULLA DAL PUNTO DI VISTA DEI SERVIZI EROGATI DALL’AZIENDA OSPEDALIERA


IL DEA: CAMBIA QUALCOSA?

L’Atto aziendale e il Piano di organizzazione

stabiliscono che al Dipartimento di Emergenza e

Accettazione afferiranno le stesse specialità che vi

afferivano in passato

AOU SAN LUIGI GONZAGAL'ORGANIZZAZIONE DEL DEA

SCDU ANESTESIA RIANIMAZIONE

SCDU CHIRURGIA GENERALE

SCDU MEDICINA INTERNA

DEA

SCDO PNEUMOLOGIA

SCDU CHIRURGIA TORACICA

SCDO LABORATORIO ANALISISCDU MEDICINA INTERNA

SCDU ORTOPEDIA TRAUMATOLOGIA

SCDU PSICHIATRIA

SCDO CARDIOLOGIA

SCDO NEUROLOGIA

SCDO LABORATORIO ANALISI

SCDU RADIODIAGNOSTICA

SSD ENDOSCOPIA DIGESTIVA

SSD PNEUMOLOGIA INTERVENTISTICA

SCDO MeCAU

IN ROSSO LE DISCIPLINE TIPICHE DI UN DEA DISECONDO LIVELLO

Medicina e chiruria di

accettazione e d'urgenza

DIPARTIMENTO DI AREA CHIRURGICA E INTENSIVA


SCDU UROLOGIA

SCDU CHIRURGIA GENERALE

SCDU CHIRURGIA TORACICA

SSD DAY WEEK SURGERY

SS NEFROLOGIA

DIP.SCDU CHIRURGIA TORACICA

SCDU ORTOPEDIA TRAUMATOLOGIA

SCDU OTORINOLARINGOIATRIA

SCDU ODONTOSTOMATOLOGIA

SCDU ANESTESIA RIANIMAZIONE

SSD MEDICINA DOLORE

TERAPIA ANTALGICA

SSDSALE OPERATORIE

SS RIANIMAZIONE


DIPARTIMENTO DI AREA MEDICA E ONCOLOGICA

SCDU MEDICINA INTERNA

SCDU MED. INT. IND. EMAT.

SSD GENETICA MEDICASSD MICROCITEMIA

SSD CURE INTERMEDIESSD WEEK DH INTERNISTICO

SSD DH ONCOLOGICO CENTRALIZZATO

DIP.SCDU ONCOLOGIA MEDICA

SCDO GERIATRIA

SCDU ANATOMIA PATOLOGICA

SCDU RADIODIAGNOSTICA

SSD DH ONCOLOGICO CENTRALIZZATOSSD ONCOLOGIA POLMONARE

SSD DIETOLOGIA NUTR. CLIN. SSD ENDOSCOPIA DIGESTIVA

SSD MALATTIE METAB. DIABETOLOGIASSD TERAPIA ONCO-EM. INTENS TRAP.

CSE

SS RADIOTERAPIA

DIPARTIMENTO DI AREA MEDICA SPECIALISTICA


SSD PATOL. NEUROL. SPECIALISTICHE

SSD SERV. TRASFUS.

SSD INTERSTIZIOPATIE MAL. RARE POLMONE

SCDO PNEUMOLOGIA

SCDO CARDIOLOGIA

SS SCOMPENSO

CARDIACO

FUNZIONE UTIC

LAB. EMODINAMICA

DIP.MAL. RARE POLMONE

SSD PNEUMOL. INTERVENTISTICA

SSD LAB. FIS. RESP. CENTRO DEL SONNO

FUNZIONE FIBROSI CISTICA

SCDO CARDIOLOGIA

SCDO NEUROLOGIA

SCDO LAB. ANALISI

SCDU PSICHIATRIA

FUNZIONE STROKE

UNIT

FUNZIONE SCLEROSI

MULTIPLA

SS PSICOLOGIA CLINICA

E PSICONCOLOGIA

AOU SAN LUIGI GONZAGADIPARTIMENTO DI CONTINUITA’ ASSISTENZIALE

(INTERAZIENDALE CON ASL TO3)

DIP.

SCDO MEDICINA FISICA NEURORIABILIT.

STRUTTURE SEMPLICI E

COMPLESSE AFFERENTI

ALL’ASL TO 3NEURORIABILIT.

SSD CURE INTERMEDIE

FUNZIONE SERV. SOCIALE

AZIENDALE

SC DI.p.SA

HOSPICE

ALL’ASL TO 3


DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE(INTERAZIENDALE)

DIP.

SCDU PSICHIATRIA OSPEDALE SAN LUIGI

SS PSICOLOGIA CLINICA

E PSICONCOLOGIA

L’EMODINAMICA

Il Laboratorio di Emodinamica consente il moderno e completo

trattamento della malattia coronarica aterosclerotica, sia nella fase

acuta che nella fase cronica.

La tipologia dei pazienti che possono beneficiare di questi interventi

comprende sia quelli affetti da Sindrome Coronarica Acuta (IMA e


comprende sia quelli affetti da Sindrome Coronarica Acuta (IMA e

Angina Instabile), in cui l’elemento tempestività temporale di

intervento è determinante nel conseguimento di risultati efficaci e

duraturi, sia quelli affetti da lesioni coronariche di nuova diagnosi ma

qualificabili dal punto di vista evolutivo come “croniche” e non

instabili, dove le procedure non perdono la loro importanza

prognostica, ma dove la loro esecuzione può essere elettiva e

programmata nel tempo.

La DGR n. 1-600 del 19 novembre 2014 e altre successive delibere,recependo le prescrizioni del piano di rientro dal debito sanitario, hannostabilito di valutare la chiusura dell’Emodinamica entro il 31 dicembre 2016.

Il 12 maggio 2015 il Consiglio Regionale ha approvato all’unanimità unOrdine del giorno del Partito Democratico in cui, nell’ambito dell’ASL TO3, siprospetta l’accorpamento del servizio in un’unica struttura organizzativa,


LE PROSPETTIVE DELL’EMODINAMICA

prospetta l’accorpamento del servizio in un’unica struttura organizzativa,con il mantenimento, tuttavia, di più punti di erogazione.

L’atto aziendale ha sostanzialmente recepito l’indicazione dell’Aula.

Nel territorio dell’ASL TO3 ci sarà quindi un’unica struttura organizzativa delservizio di emodinamica, che tuttavia sarà articolata su due punti dierogazione: l’Ospedale di Rivoli e il San Luigi.

I medici ruoteranno su entrambi i laboratori.

Al San Luigi il Laboratorio di Emodinamica sarà attivo 12 ore al giorno


Riapertura e potenziamento del Reparto TBC.

Laboratorio analisi: richiesta di mantenere presso il San Luigi l’attività di

laboratorio attualmente a regime, in considerazione non solo della presenza in

struttura di tre Centri di riferimento regionali, ma anche dei costi inferiori

rispetto ad altrove.

ALTRI PUNTI QUALIFICANTI

rispetto ad altrove.

Richiesto il mantenimento al San Luigi della SSD Servizio trasfusionale (oggetto

di prescrizione nella DGR che ha convalidato l’atto aziendale) in considerazione

dell’ampia produzione attuale e dell’estensione del bacino di utenza.

Richiesta di confermare la scuola di specialità in malattie dell’apparato respiratorio, pur nel contesto di una pneumologia a direzione ospedaliera e non

universitaria,

e di valorizzare la broncologia.

INTERVENTI STRUTTURALI

Nuovo DEA:

E’ in fase di avanzata realizzazione il nuovo Pronto Soccorso, checomporterà:

• la modifica dell’organizzazione e delle procedure, in un’ottica diintegrazione e interazione con la rete dei DEA e i Pronto Soccorsi;• la diversificazione delle funzioni rispetto agli altri presidi, conl’obiettivo della massima sinergia nella catena dell’emergenza e


l’obiettivo della massima sinergia nella catena dell’emergenza edell’orientamento del San Luigi all’intervento diagnostico-terapeutico e di stabilizzazione/cura, in particolare del paziente conpatologie acute ad alta complessità.

Nuova palazzina Servizi:E’ in fase di realizzazione la nuova palazzina destinata ad accogliereFarmacia, Laboratorio e Magazzini.

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