Sole 24 Ore Plus 20151114

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  • 7/24/2019 Sole 24 Ore Plus 20151114

    1/40

    SABATO 14 NOVEMBRE 2015Supplemento al numero odierno del Sole 24 Ore

    Poste Italiane Sped. in A.p. -D.l. 353/2003

    conv. L. 46/2004, art. 1, c.1, Dcb Milano

    WWW.ILSOLE24ORE.COM

    Segnalazioniantiriciclaggioe sicurezza

    Paolo Zucca

    + Professionisti e operatori non fi-

    nanziari continuano a inviare po-che segnalazioni obbligatorie ai fi-ni antiriciclaggio. In termini pun-tuali (come si pu vedere a pagina25) il loro contributo poco signifi-cativo ed circa un decimo di quan-to viene comunicato dal sistemabancario e postale, dalle assicura-zioni, dagli istituti di pagamento,fiduciarie , Sicav e tanti altri che,certo, hanno masse molto pi im-portanti di transazioni e regola-mentazioni stringenti.

    Fra i professionisti spicca unamaggiore sensibilit dei notai. Daigestori di giochi e scommesse, daiCompro Oro e da altri operatorinon finanziari qualche numero cresciuto, ma le percentuali resta-

    no basse. A pagina 26 di Plus24 po-trete trovare altri aspetti rilevantinella corretta circolazione del de-naro. Il monitoraggio dei flussi dicontante e denaro digitale garan-zia di legalit. E, di questi tempi,anche di sicurezza.

    pag. 3

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    mutui e penali di estinzione anticipata

    Il Governo esclude il ritorno degli onerima ora la parola passa al Parlamento> PAG. 9

    risiko risparmio gestito

    > PAG. 10

    il sole risolve.la banca rimborsa linvestitore danneggiato dal guasto tecnico > PAG. 18

    Bob

    Diamond

    FOTOLIA

    allinterno

    PIAZZA AFFARI

    Tutti i delisting in arrivo

    Magna pag. 15

    TETTO AL CONTANTE

    Compro Oro nel mirino Acquaro pag. 25

    ARTECONOMY24

    Restituzioni senza legge

    Pirrelli pag. 27

    CAMBIO DI REGOLE IN BANCA

    MA CHI GLIELO DICEAI RISPARMIATORI?Dal primo gennaio azionisti e obbligazionisti saranno chiamatia rifinanziare leventuale dissesto del proprio istituto di creditoAumenta il rischio per chi ha pi di 100mila euro sul conto correnteAncora poche le informazioni ai clienti: ecco i criteri di solidit

    C/C COINTESTATIBankitalia fa chiarezza:

    ogni depositante garantito

    fino a 100mila euro

    OBBLIGAZIONI

    Chi si salva (e chi no)fra le attivit

    finanziariesoggette al bail-in

    onlineSul canale di Plus24analisi, inchiestee tabelle dei mercati

    www.ilsole24ore.com/plus24

    Arriva in Italia il banchiereripudiato dalla City

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    2 | Plus24 - Il Sole 24 Ore SABATO 14 NOVEMBRE 2015 | N. 688

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    N. 688 | SABATO 14 NOVEMBRE 2015 Plus24 - Il Sole 24 Ore | 3

    sommarioCOME RICONQUISTARE LA FIDUCIA DEGLI INVESTITORI

    operatori e istituzioni a confronto

    Cfa Society Italy ha organizzato per la

    mattina del 17 novembre, nella se de diBorsa Italiana, un convegno dal titoloRiportare la fiducia per far crescerelindustria del risparmio. Durante i lavoriverranno discussi i futuri sviluppi del

    settore nel contesto dei mutamenti

    normativi imposti dalle nuove regolecomunitarie. Tra gli ospiti, oltre agli

    interventi di relatori Cfa italiani einternazionali, ci saranno ancheesponenti di Sgr, Pwc, Consob,Assogestioni e Borsa Italiana chesaranno moderati da Vitaliano DAngerio

    e Gianfranco Ursino, giornalisti di Plus24.

    DALLA PRIMA

    Segnalazioni

    antiriciclaggioe sicurezza

    + Al momento la sensibilit nonsembra al massimo: Banca dItalia,e in particolare il suo braccio ope-rativo sullantiriciclaggio Uif (Uni-t di informazioni finanziaria), hasegnalato pi volte una sottovalu-tazione da parte di alcuni operato-ri. Anche pubblici. La pubblicaamministrazione rappresenta uncono dombra ha detto ClaudioClemente, direttore dellUif .Nonostante vi sia un obbligo dicollaborazione datato 1991, nel2014 le amministrazioni pubbli-

    che hanno fatto 18 segnalazioni suun totale di oltre 70mila (nel 2013,erano 24). Come possibile un taledisinteresse verso compiti di se-gnalazione che aiutano il vivere ci-vile e contribuiscono a intercettareflussi di denaro verso la criminali-t e anche il terrorismo? Mancava-no precise individuazioni dei cam-panelli dallarme. Ora per hasottolineato ancora Clemente sono stati emanati gli indicatori dianomalia, e questo un primo pas-so avanti.

    Poter seguire la pista del denaro sempre stato un punto di forza dimagistratura, antiterrorismo eantimafia. Certamente interessa inutile nasconderselo anche

    al Governo per garantirsi il giustoflusso di entrate fiscali, se possibi-le distribuite in modo equo fra la-voratori dipendenti e chi , per tipo-logia di attivit, ha margine persfuggire ai controlli. Scaricando icosti pubblici sugli altri.

    Controlli (magari non dettatisolo da esigenze di spettacolarittelevisiva), verifica di segnalazio-ni, lotta alla contraffazione e allefrodi fiscali sono parte del viverecivile. Vanno accettati. Alla fine delgiugno scorso su 39.021 segnala-zioni di operazioni sospette, pocopi di 36mila erano state inviate dabanche e altri intermediari finan-ziari. Erano 2.827 quelle dei pro-fessionisti e 929 quelle degli ope-

    ratori non finanziari. P. Zu.

    [email protected]

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    IL TESORO IN SOFFITTA

    risparmio & famiglia ogni luned

    Risparmio & Famiglia con la rubrica Il

    tesoro in soffitta, a cura di MarilenaPirrelli, valuta opere darte e oggettipreziosi inviati dai lettori con foto eschede alla mail [email protected]. Luned il valore di

    una serigrafia di Schifano.

    ALLINTERNO DI PLUS24

    STORIA DI COPERTINA

    4 Cambiano le regole in bancaIl bail-in vicinoed ancora da spiegaredi Paolo Zucca

    5 Cambiano le regole in bancaChiarimento di Banca dItaliasui conti cointestatidi Vitaliano DAngerio

    6 Cambiano le regole in bancaSos banche pronto al viama il Fitd ha le mani legatedi Stefano Elli

    7 Cambiano le regole in bancaLe emissioni subordinatesubito a rischio di bail-indi Nicola Borzi

    RISPARMIO E INVESTIMENTI

    9 Mutui ed estinzione anticipataIl Governo respingela reintroduzione di penali

    di Nicola Borzi

    10 Gestori in movimentoIl banchiere ripudiato dalla Citypunta al risparmio italianodi Nicol Degli Innocenti

    11Contratti bancariConfrontabilit dei conti,nuovo rounddi Antonio Criscione

    14 Piazza AffariTelecom , laddioalle risparmio convienedi Laura Magna

    16 SostenibilitClimate change,

    fondi pensione contro banchedi Vitaliano DAngerio

    18 Il Sole risolveIng Direct rimborsa il clienteper il danno da guasto tecnicodi Federica Pezzatti

    19 La posta del risparmiatoreCome investire a breve

    nellera dei tassi negatividi Federica Pezzatti

    PROFESSIONISTI DEL RISPARMIO

    21 Congresso Anasf

    Lindipendenza altruiinfastidisce i promotoridi Gianfranco Ursino

    22 Consulenza

    Ai roboadvisorc chi dice nodi Lucilla Incorvati

    24Prestiti chiariIl nuovo tetto del contantepiace ai compro orodi Dario Aquaro

    RUBRICHE

    6 Dietro i numeriLe rispostedella Leggedi stabilit

    di Fabrizio Galimberti

    16 Lettera da Wall StreetIl potenziale

    inespressodellItaliadi Mario Platero

    26 Soldi in testaQuando

    linformazionenon fa vigilanzadi Marco lo Conte

    INDICI E NUMERI

    35 Le cifre in ballo

    Quando la bancanega lacquistodi azioni in Ipodi Gianfranco Ursino

    37 Fondi immobiliari

    Le dismissioni

    dei due fondiAmundi Rea cura di Norisk

    Sezione a cura di

    Gianfranco Ursino

    STRUMENTI PER INVESTIRE

    29 La settimana

    Sui listini tornala prudenzadi Marzia Redaelli

    30 Intervista al gestore

    Kaloo (Aberdeen):Infosys Technologies unazienda validadi Isabella Della Valle

    31 Azioni a confronto

    Due velocitper Adecco e Randstada cura di

    Analisi M ercati Fina nziari

    FOTOLIA

    direttore responsabile

    Roberto Napoletano

    vice direttori

    Edoardo De Biasi (vicario),Alberto Orioli,Salvatore Padula,Alessandro Plateroti,Fabrizio Forquet (redazione romana)

    supervisione e coordinamento

    area finanza

    Christian Martino

    inserto a cura di

    Paolo Zucca

    in redazione

    Nicola Borzi, Antonio Criscione,Vitaliano DAngerio,Isabella Della Valle, Stefano Elli,Marcello Frisone, Andrea Gennai,Lucilla Incorvati, Federica Pezzatti,Marilena Pirrelli, Gianfranco Ursino

    progetto grafico

    Adriano Attuscon Laura Cattaneo e Francesco Narracci

    IL BILANCIO

    AZIONARIO

    Mondiale (1)

    in valuta locale 2,78 8,26 3,33

    in euro 14,14 11,55 4,26

    Europa (1)

    in valuta locale 5,52 4,51 1,58

    in euro 10,47 6,31 1,90

    Nord America (1)

    in valuta locale 1,04 10,45 5,19

    in euro 15,95 15,51 6,06

    Pacifico (1)

    in valuta locale 5,97 7,83 0,70

    in euro 12,78 6,21 1,65

    Paesi emergenti (1)

    in valuta locale -6,00 -0,87 4,66

    in euro -2,86 -1,39 3,47

    Italia (2)

    in valuta locale 20,49 3,52 -2,38

    OBBLIGAZIONARIO

    Mondiale (1)

    in euro 2,49 4,76 4,75

    Europa (1)

    in euro 0,79 6,44 5,21

    Italia (2)

    in euro 2,13 7,62 5,62

    Usa (2)

    in euro 4,53 7,57 5,35

    Giappone (2)

    in euro 2,48 -0,92 2,69

    INDICI DI SETTORE

    Alimentari D. 0,74 19,72 -0,88 -2,01

    Assicurazioni 0,74 15,15 0,11 5,99

    Auto 0,37 8,57 0,63 3,85

    Banche 0,35 2,83 1,33 -0,59

    Beni Consumo -0,74 24,49 -1,48 21,87

    Beni Durevoli -6,80 -23,14 -1,39 8,13

    Chimico 0,84 10,79 -1,01 4,84

    Commercio -0,68 16,63 -0,16 4,74

    Costruzioni 1,06 17,68 -3,04 -1,61

    Energia -3,57 0,72 -1,72-12,70

    Industriali -0,14 8,74 0,34 -3,31

    Media -0,09 15,13 0,92 3,82

    Salute -0,47 15,09 0,28 9,40

    Servizi Finanz. 1,12 22,42 0,30 -0,23

    Tecnologici 0,12 13,98 -1,61 -2,74

    Telecomunic. 1,15 14,68 -0,60 3,76

    Turismo 0,30 17,44 -0,84 6,09

    Utilities -3,15 -2,62 -2,36 -6,64

    REDDITO FISSO

    Australia 2,40 2,97 2,98 3,40

    Gr. Bretagna 0,40 0,40 2,05 2,23

    Canada 0,44 0,90 1,71 2,07

    Danimarca -0,15 0,28 0,94 0,76

    Svezia -0,44 0,02 0,82 1,17

    Giappone -0,06 0,03 0,32 0,49

    Svizzera -0,78 0,01 -0,28 0,41

    Usa 0,13 4,76 2,36 2,37

    Area euro -0,08 0,08 0,61 0,83

    Q su internet

    Tutte le tabelle complete di Plus24 su

    www.ilsole24ore.com/plus24

    rendim. annuo %

    paese/ indici 1 anno 5 anni 10 anni

    rendim. annuo %

    paese/ indici 1 anno 5 anni 10 anni

    dj stoxx msci

    var. % var. %

    settore sett. anno sett. anno

    mercato obbligazioni

    monetario governative

    a 3 anni a 10 annipaesi ultimo 1 anno ultimo 1 anno

    Note:

    (1)Indici MSCI senza dividendi reinvestiti.(2)Indice Comit.

    Note:(1)Indici JP Morgan Global.(2)Indice JP Morgan delle aree di riferimento.

    Chiuso

    in redazione alle

    ore 20 di gioved

    12 novembre 2015

  • 7/24/2019 Sole 24 Ore Plus 20151114

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    4 | Plus24 - Il Sole 24 Ore SABATO 14 NOVEMBRE 2015 | N. 688

    cover storycambiano le regole in banca

    Ora il bail-in vicino, va spiegatoC confusione su chidovr chiarire ai clientile nuove regole di gestionein caso di crisi bancariaMancano poche settimane

    Paolo Zucca

    + Controllate con attenzione, comebisognerebbe fare sempre, le prossi-me comunicazioni bancarie online o

    in busta. Entro fine anno dovrebberocomparire informazioni sullintro-duzione, dal 1 gennaio e in tutta Eu-ropa, del famoso bail-in. Che cosfamoso non , visto che in una rileva-zione di IprMarketing, commissio-nata daPlus24alla fine di settembre,nove italiani su dieci risultavano al-loscuro di tutto.

    La comunicazione ai clienti unpassaggio delicato per ogni attivitcommerciale, lo per il settore ali-mentare come per lauto. Per gli isti-tuti di credito e per il mondo finan-ziario in genere delicatissimo, per-ch soprattutto di fiducia si nutre ilrapporto fra chi deposita soldi inbanca, chi accetta di farseli gestire. Abeneficio del cliente e delleconomia

    intera. Depositare in banca il denaroe riaverlo integro, se possibile con uninteresse superiore alle spese, labase minima.

    Ma anche i depositi, seppure so-pra la soglia dei 100mila euro e comeultima ipotesi estrema dopo tutte lealtre forme di rifinanziamento allabanca in difficolt, potranno essereintaccati dalla nuova normativa eu-ropea. Che, in sostanza, fissa il con-tributo di azionisti (i pi esposti co-m noto al rischio), obbligazionisti(secondo gradi di rischio diversi) e,appunto, depositanti con conti cor-renti fin troppo liquidi.

    Nei giorni scorsi lassociazionedelle banche ha raccolto i primi dati

    sulle iniziative gi in atto (vedi sotto),o da attuare nelle prossime settima-ne, per informare milioni di clientibancari. Nel ribadirvi limportanzadello specifico e supplementare one-re informativo hanno scritto Anto-nio Patuelli e Giovanni Sabatini, pre-sidente e direttore generale dellAbi vi chiediamo di comunicarci qualispecifiche iniziative siano gi stateposte in essere e quali siano state pia-nificate entro la fine dellanno.

    Da un primo esame (vedi tabella afianco) siamo proprio agli inizi. E sifatica a capire se la comunicazione al

    cliente verr fatta dai singoli istituti,con un documento dellAbi o se tuttirimanderanno alla comunicazionecon domande e risposte messa a di-sposizione da Bankitalia. Potete co-minciare a informarvi intanto daquestultima entrando nel sito del-listituto di via Nazionale (www.ban-caditalia.it) nella sezione media,quindi approfondimenti e ancora

    Gestioni delle crisi bancarie. Inquesti giorni la confusione nonmanca: da una parte gli istituti sonoprudenti nel comunicare allesternoilbail-in, temono qualche effetto nondesiderato. Un istituto particolar-mente attivo nella comunicazione il dubbio potrebbe ingenerare so-spetti di solidit.

    O comunque , come spesso acca-de, si preferisce agire in gruppoprendendo lo stesso rischio/op-portunit degli altri. C anche latentazione di riprendere e rilancia-re solo quanto prodotto da Banki-

    talia. Che, da parte sua (vedi anchenella pagina a fianco) sta cercandodi chiarire alcuni dubbi interpreta-tivi sui conti correnti.

    Vedremo nelle prossime setti-mane come si svilupper la campa-gna di comunicazione interna edesterna per chiarire a tutti che le re-gole (in caso di crisi gravissima diuna banca, evento per fortuna noncomune) sono cambiate.

    Potrebbe trasformarsi anche positivamente in una grande occa-sione di crescita del rapporto banca-cliente. Forse proprio leducazionefinanziaria permanente quella checonsentirebbe di gestire al megliocambi di regole di questa portata. InItalia leducational sui temi del ri-

    sparmio molto concentrata sullescuole ed probabile che i cittadini didomani avranno meno paure. I ra-gazzi sono pi ricettivi e disponibilidei grandi. Ne incontro circa 3milanelle varie scuole dItalia e i bambinidi quinta elementare stupiscono conle loro domande. Laltro ieri uno diloro mi ha chiesto Con che criterio lebanche decidono a chi prestare i sol-di e a chi no?.

    Il dubbio che in famiglia gli adul-ti genitori, nonni e parenti passi-no concetti ben diversi ad esempiosul rapporto rischio-rendimento.Figuriamoci con novit rilevanti co-me il bail-in.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    La direttiva 2014/59/Ue(Banking Resolution Recovery

    Directive, Brrd) introduce unregime armonizzato per lagestione delle crisi bancariefinalizzato a garantire che ildissesto possa essere gestitotempestivamente per garantirela continuit delle funzioniessenziali dell'istituto. Inparticolare la Brrd spezza illegame fra rischio bancario erischio sovrano, prevedendo chegli Stati membri possanorifinanziare una banca soloprevia condivisione degli onericon azionisti, obbligazionisti edei depositanti oltre 100milaeuro (cosiddetto bail-in).

    Bail-in

    la parolachiave

    Prevale la comunicazione ai dipendenti, poi i

    Corsi e materiale

    per poter raccontare

    il salvataggio interno

    + Per ora vanno in ordine sparso econ lauspicio, come hanno scritto al-cuni istituti, che l'Abi metta a disposi-zione del materiale da distribuire infiliale o da utilizzare sui siti aziendali.

    Nella maggioranza dei casi gli istitutihanno avviato la formazione ai di-pendenti e del personale del call cen-ter a contatto con la clientela. Per far-si trovare pronti quando i risparmia-tori cominceranno a chiedere delbail-in, una novit rilevante per i loroinvestimenti e depositi. Se mal gesti-ta la campagna di comunicazione ri-schia di restare a met e creare piconfusione che chiarezza. Man ma-

    no che la clientela sentir citare unvocabolo sconosciuto, difficilmentetraducibile anche con la definizionedi salvataggio dallinterno, risulte-r evidente che ai clienti dovr esserefornito materiale divulgativo. E lagiusta pazienza per spiegare.

    in fase di partenza

    Abbiamo utilizzato tutti gli stru-menti di comunicazione interna dicono in Banca Sella per informa-

    re chi dovr informare i clienti. iltema del momento. Nei prospettiche accompagnano le obbligazioniabbiamo spiegato i possibili riflessi.Per altre iniziative stiamo aspettan-do di capire se verr messo a dispo-sizione delle banche un materialeomogeneo, trasparente e approfon-dito, a supporto del cliente. Fra legrandi Intesa SanPaolo ha avviatoun percorso di comunicazione e di

    formazione destinato ai colleghidella rete, per metterli nella condi-zione di poter spiegare ai clienti chene facciano richiesta le nuove regoleeuropee sulla gestione delle crisibancarie e delle imprese di investi-mento, e per evidenziare le caratte-ristiche di solidit patrimoniale e fi-nanziaria del gruppo.

    Nel Credito Cooperativo statautilizzata Accademia Bcc per corsi diformazione per amministratori e

    dipendenti. La nostra casa editriceEcra dicono in Federcasse haprodotto un volume dal titolo Dalbail-out al bail-in di IgnaceBikoula ed Emanuele Spina, che aoggi uno dei pochi testi organici di-sponibili in lingua italiana. Per ilpersonale di sportello stata prepa-rata una brochure sul modello delleFaq, domanda e risposta.

    Banco Popolare, Bper, Popolare

    come viene spiegatonei nuovi prospetti demissione

    linguaggio tecnico

    Si evidenzia lintroduzione, incaso di insolvenza delle banche, diun meccanismo di auto-salvataggio da parte delle stessebanche (c.d. bail-in).In particolare, in base a taleDirettiva, in caso di apertura di

    una procedura concorsuale neiconfronti di un istituto di credito, siregistra il passaggio da un sistemadi superamento della crisi basatosu risorse pubbliche (c.d. bail-out)a un sistema in cui le perditevengono trasferite agli azionisti, aidetentori di debito junior(strumenti ibridi), ai detentori dititoli di debito senior non garantiti,

    ai depositanti per la parteeccedente la quota garantita,ovvero per la parte eccedente Euro100.000 (c.d. bail-in). In caso dinecessit eccedenti le perditetrasferite come sopra indicato,dovr intervenire un Fondo Unicodi Risoluzione, che dovr essere

    creato dagli Stati Membri. LaBRRD prevede il recepimento negliordinamenti dei singoli Statinazionali entro il 31 dicembre 2015e sar applicabile, per le parti checoncernono il bail-in, al pi tardi afar tempo dal 1 gennaio 2016. Sisegnala, inoltre, che tuttora incorso il processo di recepimento alivello nazionale della Direttiva.

    societ/titolo cet 1(%) * prezzo

    QUOTATE

    B. Profilo 26,25 0,294

    B. Finnat 26,20 0,496

    FinecoBank 20,79 7,085

    B. Sardegna (9) 20,74 9,920

    Mediolanum 18,80 7,805

    B. Sistema 17,80 4,190

    Unipol G. Fin. (5) 17,60 4,652

    B. Ifis 15,63 24,310

    Poste Italiane (4) 14,67 6,690

    Intesa Sanpaolo 14,30 3,168

    B. Generali 13,98 28,320

    B. Intermobiliare 13,26 2,850

    Ubi Banca 12,94 6,680

    B. Carige 12,80 1 ,617

    B. Popolare 12,25 12,890

    Mediobanca 11,98 9,160

    B. P. Milano 11,89 0,849

    societ/titolo cet 1(%) * prezzo

    Mps 11,73 1,549

    B. P. E. Romagna 11,55 7,085

    C. Valtellinese 1 1,50 1,131

    Credem 11,42 6,120

    UniCredit 11,40 5,920

    B. Desio 10,70 3,000

    B. P. Sondrio 10,21 4,236

    B. P. Spoleto (3) 9,40 Sos.

    B. P. Etruria(2) Nd Sos.

    NON QUOTATE

    B. P. Etica (10) 11,41 Nq

    B. P. Alto Adige 11,10 Nq

    B. P. Bari 11,03 Nq

    Ibl (1) 9,55 Nq

    Veneto Banca 8,37 Nq

    B. P. Vicenza 6,80 Nq

    B. delle Marche (6) Nd Nq

    C. R. Ferrara (7) Nd Nq

    C. R. Prov. Chieti (8) Nd Nq

    il Common equity tier 1 ratio delle banche italiane

    Valori all11 novembre 2015 salvo ove diversamente indicato.Quotazioni di Borsa in

    nota:(*) valore non disponibile; nq: non quotata; sos: titolo sospeso; (1) Ha annullato la quotazione prevista dal17/11/15, CET 1 ex dati societari al 30/9/15; (2) In amministrazione straordinaria. Titolo sospeso a tempoindeterminato dal 13/2/15; (3) Titolo sospeso a tempo indeterminato dal 19 settembre 2013, Cet 1 ratio al30/9/15; (4) Include BancoPosta, Cet1 ratio al 31/12/14; (5) Include UnipolBanca, Cet 1 ratio al 30/9/15; (6) Inamministrazione straordinaria, commissariata dal 15/10/13; (7) In amministrazione straordinaria, commissariatadal 27/5/13; (8) In amministrazione straordinaria, commissariata dal 5/9/4; (9) Cet 1 ratio ex bilancio trimestraleal 30/9/15; (10) Cet 1 ratio ex bilancio semestrale al 30/6/15;fonte:Analisi Mercati Finanziari ed elab. Ufficio Studi del Sole 24 Ore su dati Thomson Reuters Datastream,salvo ove diversamente indicato

  • 7/24/2019 Sole 24 Ore Plus 20151114

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    N. 688 | SABATO 14 NOVEMBRE 2015 Plus24 - Il Sole 24 Ore | 5

    bene

    clientiSondrio, Fineco Bank e tanti altripreparano innanzitutto gli interni. Iclienti del Credito Valtellinese pos-sono leggere informazioni sul sito, labanca in contatto con le associa-zioni per definire altre iniziative.

    A partire da fine anno, la BancaPopolare di Milano fornir le co-municazioni necessarie a dipen-denti e clienti tramite lintranetaziendale, incontri sul territorio perle comunicazioni ai colleghi delle fi-

    liali oltre ai costanti aggiornamentisia del sito internet istituzionale chedi quello commerciale. Bpm preve-de la produzione di brochure infor-mative dedicate ai clienti, disponi-bili nelle agenzie.

    Come per gli altri istituti, gi sta-ta introdotta uninformativa sul bail-innei prospetti che accompagnano lenuove emissioni.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Opzioni estratto conto e social

    Fra le ipotesi una lettera

    dei vertici, del presidente

    o del direttore generale

    pria firma per illustrare le nuoveregole europee. Non un argomen-to facile, si deve dire che per quantoimprobabili le crisi bancarie posso-no avvenire e non necessariamenteci sar un acquirente a comprare, loStato non lultima garanzia. Ognivocabolo, pur mantenendo collo-quialit, dovr essere ben pesatoper evitare futuri guai legali.

    In questi giorni si stanno cer-cando dei casi pilota di comunica-

    zione, le formule utilizzate da qual-che altra banca per parlare alle fa-miglie e alle imprese.

    C anche chi ha provato a strut-turare un percorso informativo allaclientela. Ubi Banca ha esposto neilocali aperti al pubblico il docu-mento di Bankitalia, ripreso in evi-denza sul sito della banca. Si trattadella comunicazione, con tanto didomande e risposte, diffusa da

    tempo da Via Nazionale.Per chi ha lestratto conto tri-

    mestrale la comunicazione gistata anticipata a settembre, altri-menti arriver con il documentoannuale. Tutto il personale assi-curano in UbiBanca stato infor-mato con una circolare in modo daconsentire, soprattutto agli addet-ti al contatto con il pubblico di ri-spondere alle domande e richiestedi chiarimenti.

    Dal Credem fanno sapere chesono in preparazione dei video susito internet istituzionale, canaleyoutube e altri social media; de-pliant distribuiti alle filiali o da in-viare allinterno degli estratti con-to, oltre allaggiornamento delladocumentazione precontrattuale econtrattuale dei vari prodotti at-tratti dalla disciplina.

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    + Occorrer uno sforzo straordi-nario per superare una prova dicomunicazione concentrata inpochi mesi e su temi piuttosto tec-nici. Negli istituti che si sono por-

    tati pi avanti si stanno valutandoformule diverse, compresa unalettera dei vertici rivolta alla clien-tela. Un documento da inserirenellestratto conto annuale, forseil momento di maggiore attenzio-ne da parte del cliente.

    Presidenti, amministratore de-legati e direttori generali per chisceglier questa strada dovrannomettere la propria faccia e la pro-

    Chiarimento sui conti cointestati,

    limite di 100mila per depositante

    Bankitalia sul bail-in

    ha fornito indicazioni

    per i casi ancora dubbi

    Vitaliano DAngerio

    + I conti correnti cointestati. Era-no la maggior incognita per lappli-cazione delbail-in, il salvataggiointerno delle banche introdotto

    dalla direttiva Brrd (Bank r ecoveryand resolution directive) dellUnio-ne europea recepita proprio in que-sti giorni in Italia. Ebbene, per chiha un conto corrente cointestatovale il limite di 100mila euro o no?C il rischio che in questi particola-re casi non intervenga il fondo in-terbancario di tutela dei depositi?

    La chiave di interpretazione pertutti la seguente: nella valutazio-ne del limite di garanzia necessa-rio prendere in considerazione ildepositante e non il deposito.

    cosa dice bankitalia

    Ecco dunque la risposta puntualedi Bankitalia aPlus24sul tema deiconti correnti cointestati: Il limite

    sempre 100mila euro per ciascundepositante; nel limite si conteggiala quota del depositante sul deposi-to cointestato che, secondo le nor-me civilistiche, si presume parita-ria tra i cointestatari. La spiega-zione in un esempio: se il signorRossi e signora hanno 90mila eurosu un conto cointestato, si presumeche ciascun depositante abbia45mila euro nella sua disponibilit.Nessun problema dunque per farscattare la garanzia prevista. Se pe-r il signor Rossi, nella stessa ban-ca, detiene un altro conto a lui inte-stato con liquidit per 100mila eu-ro, allora sforer la soglia di garan-zia: i due c/c si sommeranno e si

    salir a quota 145mila euro. Mentreil fondo di tutela dei depositi, come noto, copre fino a 100mila euro.

    banche differenti

    Chiarita la questione dei c/c cointe-stati, si passa a un interrogativo pisemplice: se ho depositi bancari inistituti di credito differenti, la sogliadi garanzia dei 100mila euro quan-do si applicher? Sempre da Banki-talia fanno sapere che: il limite di100mila euro si applica a tutti i de-

    positi detenuti dal depositantepresso la stessa banca. Ergo, se uncorrentista ha depositi bancari su

    banche differenti, verr applicatoper ciascun conto corrente la sogliadi garanzia dei 100mila euro.

    gradi di rischio

    Come gi spiegato in altre occasio-ni (ma meglio ribadire il concet-to), i correntisti sono gli ultimi adessere coinvolti in unipotesi didissesto della banca dove hanno ilproprio deposito, cointestato omeno. La chiamata forzosa per ilsalvataggio riguarder prima di

    tutti gli azionisti dellistituto dicredito. Per questultimi la norma-tiva europea non ha introdotto par-ticolari novit visto che il rischio,pi alto, rimasto immutato. La ve-ra novit della direttiva Brrd rela-tiva ai sottoscrittori di bond banca-ri. Le obbligazioni emesse dagliistituti sono dunque la new entrynelle attivit assoggettabili albail-in (vedi intervista a fianco e articoloin pagina 7 su bond senior).

    evitare il triplo danno

    A questo punto, bisogna evitare iltriplo danno. Il vero rischio in-fatti di essere, allo stesso tempo,correntista, obbligazionista e azio-nista della stessa banca! Quindi la

    prima regola diversificare: se il si-gnor Rossi ha un deposito nellabanca A prudente non sottoscri-vere un bond o unazione di quellostesso istituto di credito. Pi in ge-nerale, alla luce anche della nuovanormativa europea, opportunoevitare lacquisto di singole obbli-gazioni bancarie: meglio un fondocomune o un Etf, prodotti finanzia-ri che investono in un paniere di ti-toli del settore. Il bail-inha reso ilconcetto di diversificazione ancorapi attuale. necessario quindi fa-re qualche domanda in pi a spor-tellisti e consulenti finanziari pri-ma di sottoscrivere nuovi titoli.

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    La vera novit?I bond bancariadesso sononel perimetrodel bail-in

    intervista

    Raffaele Lener

    Docente di diritto dei mercati

    finanziari ateneo Tor Vergata

    + La vera novit della normativaeuropea sul bail-in, recepita in Italia,riguarda i sottoscrittori di obbliga-zioni bancarie. A differenza del pas-sato, i bond emessi dalle bancherientrano ora nel perimetro delle at-tivit assoggettabili al salvataggio

    interno. Raffaele Lener docentedi diritto dei mercati finanziari al-luniversit di Roma Tor Vergata epartner dello studio legale Freshfiel-ds. In questintervista chiarisce unpo di aspetti del tanto temuto bail-in.

    C confusione e preoccupazio-ne soprattutto fra i correntisti. So-no timori fondati?

    Credo proprio di no. Anche primadel bail-in, cera gi in Italia la liqui-dazione coatta della banca e la tuteladei correntisti con non pi di100mila euro sul conto corrente. Mirisulta che solo in casi marginali, estatisticamente irrilevanti, sono sta-ti colpiti i depositanti.

    Prima di arrivare al correntistaci sono azionisti e obbligazionisti.

    Sono allora i sottoscrittori di bondbancari a doversi preoccupare?Bisogna prendere atto che la solu-

    zione presa questa: anche gli obbli-gazionisti rientrano nelbail-in. Poi cisono diverse livelli di rischio in baseallo strumento finanziario che sta-to sottoscritto. Per gli azionisti inve-ce non cambia nulla: il rischio sem-pre lo stesso.

    Bankitalia, sul suo sito web, haindicato una casistica e fornito al-cuni esempi di attivit soggette omeno albail-in. Le singole banchedevono comunicare di pi?

    Il rinvio al documento di Bankita-lia da parte delle banche mi sembra lascelta pi giusta in una strategia dicomunicazione. Anche perch listi-

    tuto centrale stato molto chiaronella spiegazione della normativa.Non si dovrebbe fare di pi?Qui sono i comunicatori e i mass

    media a dover rispondere. Comun-que posso dire che la stampa ha fattoun buon lavoro di semplificazionedella normativa europea che, le ga-rantisco, veramente complessa.V.DA.

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    criteri di solidit

    cet1, una sigla da conoscere

    Nel numero di Plus24dello scorso 26

    settembre, erano state gi fornitealcune linee guida sul bail-in decisoda Bruxelles. Da segnalare inparticolare la classifica delle banche

    in base al Cet1, acronimo di CommonEquity Tier 1, ovvero il parametro chemisura la solidit. Una sigla con cui

    italiani, e pi in generale gli europei,dovranno imparare a conoscere nelmomento in cui decideranno a quale

    istituto di credito affidare i proprisoldi in deposito.

    La scala di rischio

    STRUMENTI SOGGETTI

    E GERARCHIA DEL BAIL-IN

    Titoli subordinati

    Depositi maggioridi 100.000 euro

    di persone fisiche e Pmi

    Passivit garantite(per esempio:covered bond)

    Debiti verso dipendenti,fisco, enti previdenziali,

    fornitori

    PRINCIPALI STRUMENTI

    ESCLUSI DAL BAIL-IN

    Obbligazionie altre passivit

    ammissibili

    Azioni e strumentidi capitale

    Depositi finoa 100.000 euro

  • 7/24/2019 Sole 24 Ore Plus 20151114

    6/40

    6 | Plus24 - Il Sole 24 Ore SABATO 14 NOVEMBRE 2015 | N. 688

    cover story

    cambiano le regole in banca

    Le risposte

    della legge

    di stabilit

    La Legge di stabilit: espansiva, restrittiva o

    neutra? Chiaramente,questa domanda guardaallimpatto macroeconomico diquesta legge, non alle singoledisposizioni. E alla domandadovrebbe essere facilerispondere, dato che il metro netto: un saldo di bilancio che siallarga verso il deficit espansivo; un saldo che sirestringe restrittivo, perch ladomanda netta del settorepubblico si riduce. I verit, lecose sono pi complicate,perch ci sono diversi concettidel saldo di bilancio; quelloeffettivo e quello strutturale:questultimo un costruttoteorico che toglie dal deficit

    effettivo linfluenza del ciclo.Ebbene questa legge sistabilit riesce a dare rispostediverse sui due fronti: il saldieffettivo migliora (limpatto restrittivo), mentre il saldostrutturale peggiora (limpatto espansivo). A questo punto,dovremmo dire che limpatto,grosso modo, neutro,mettendo luna misura contro

    laltra. Ma le cose si complicanoancora, perch il Governo, percalcolare il saldo strutturale vincolato alluso dellametodologia dellaCommissione. Il saldostrutturale, tuttavia, pu esserecalcolato con metodi diversi. Peresempio, sia lOcse che il Fondomonetario hanno le loro stime,riportate nel grafico. Per lOcse,il 2015 ha gi raggiunto un saldostrutturale in pareggio (il Sacrocalice, questo pareggio, delle

    prescrizioni del Fiscal Compact);anzi, in surplus per lo 0,2% delPil, mentre nel 2016 diminuir a0,0. Per il Fondo, invece, siamoquestanno al -0,5% del Pil, ma sorpresa! lanno prossimomigliorer a -0,3%: un impattorestrittivo, dunque. Insomma, lamisura del saldo strutturale nellocchio di chi guarda.

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    DIETROI NUMERI

    Fabrizio

    Galimberti

    Italia: saldo strutturale

    del bilancio

    0

    0,2

    -0,2

    -0,4

    -0,6

    -0,8

    In % del Pil potenziale

    0,2

    0

    Governo Ocse Fmi

    2015

    fonte: elab. di Plus su dati Mef, Ocse, Fmi

    2016

    -0,3

    -0,5

    -0,7

    -0,3

    Sos banche pronto al via

    ma il Fitd ha le mani legateLincognita Ue sul no

    ai salvataggi di Stato

    blocca i soccorsi

    del fondo interbancario

    di tutela dei depositi

    stata approvata dai rappresentantidelle banche consorziate all'unani-mit l11 novembre), per Banca delleMarche (delibera approvata l8 otto-bre) servono 1,2 miliardi. Per Carifene servono altri 300, mentre perTercas, 3,164 miliardi di masse am-ministrate e 1,274 miliardi di creditideteriorati, il denaro gi stanziato(in unazione combinata con la Po-polare di Bari che a sua volta ha mes-so sul piatto 230 milioni) varia tra i265 e i 280 milioni. Per il salvataggiodi CariChieti, (200 milioni) invece,si attende che una due diligencesta-

    bilisca lentit esatta delle iniezionidi denaro necessarie a cavare la ban-ca dimpaccio. Tutti gli interventisono stati progettati sotto forma diaumenti di capitale riservati. Masullintero impianto della maxi ope-razione pende la spada di DamocledellUnione europea, che sembraorientata a ritenere che lintera ope-razione sia configurabile come aiu-to di Stato e, come tale, potenzial-mente irricevibile. Di qui limbaraz-zo delle authority, dello stesso fon-do e dellesecutivo che, con ilministro dellEconomia Pier Carlo

    Padoan, in recenti dichiarazioni im-prontate alla diplomazia intendemantenere aperto un canale di dia-logo con le istituzioni comunitarie.

    E secondo quanto si appresonei giorni scorsi una possibilit dibypassare il problema consistereb-be nel cosiddetto piano b, cio lacreazione di una Newco in forma diholding partecipata dal sistemadelle banche e patrimonializzatacon la stessa dotazione del Fitb cheaggiri quei cavilli interpretativi sol-levati dalla Ue. Lunica incognita rappresentata dal tempo. Che maicome ora, stringe.

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    Stefano Elli

    + Cinque storie bancarie (in granparte edite) di Marche, Toscana,Emilia e Abruzzo. Cinque banche in

    debito dossigeno: Banca Marche,Banca Etruria, CariFerrara, Tercas eCariChieti. Tutte banche territoria-li, tutte finite al tappeto per il mede-simo motivo (credito erogato in mo-do stravagante ) e, per questo(quasi) tutte sotto inchiesta dellamagistratura. Tutte in attesa di unsalvataggio che in teoria non im-possibile. Com noto il Fondo in-terbancario di tutela dei depositi(Fitd), presieduto da Salvatore Mac-carone, ha gi un piano di interven-to preciso con relativi stanziamentiper oltre due miliardi (2,385). Un ra-pido conto: per salvare Banca Etru-ria servono 400 milioni (la delibera

    IMAGOECONOMICA

    Presidente FitdSalvatore Maccarone

    Se il denaro del fondo

    un aiuto di Stato

    + Sono 213 le banche italiane e inter-nazionali consorziate nel Fondo in-terbancario di tutela dei depositi,presieduto da Salvatore Maccarone(ex Fideuram) e diretto da GiuseppeBoccuzzi, gi condirettore centraledella vigilanza creditizia e finanzia-ria di Banca dItalia. A far parte delnutrito e prestigioso Consiglio, oltreal presidente e al suo vice, spiccano

    23 dei principali banchieri italiani(lunica eccezione il rappresentantedi Deutsche Bank), nel suo comitatodi gestione invece vi sono otto ban-chieri titolati. Dunque la strutturaincaricata di prendere sotto la pro-pria ala le banche vittime delle gravi econclamate patologie creditizie ap-pare persino sovradimensionata.

    In ogni caso certo che i compitiistituzionali per cui il Fondo era nato(nel 1987) erano diversi: assai remo-ta era lipotesi per cui il fondo avreb-be dovuto direttamente (e assu-mendo il ruolo di azionista) pren-dersi cura delle crisi bancarie. Inprecedenza, nel 2010, il Fitd era do-

    vuto andare in soccorso dei corren-tisti di Banca Mb e di BerBanca. Nelluglio 2012, il fondo si attivato perrisolvere i problemi dei clienti diBanca Network Investimenti, giAreaBanca e gi Bipielle Network.

    Oggi per la situazione, oltre aessere radicalmente cambiata, in-calza. La scadenza di fine anno im-pone a tutti, istituzioni (nazionali ecomunitarie) e authority, di agirerapidamente. Ecco perch lo stopdella Commissione europea al-loperazione di Credit keepingitaliana e la sua definizione di aiutodi Stato allintervento del Fitd ha re-so necessario interventi durgenza

    da parte dei suoi responsabili. Neigiorni scorsi, per esempio, il Consi-glio si riunito in tutta fretta alloscopo di studiare un piano b pra-ticabile e in tempi brevissimi. Tra ledecisioni prese, quella della convo-cazione di unassemblea dei rap-presentanti delle banche consor-ziate allo scopo di modificare lo sta-tuto. Obiettivo: consentire una di-versa forma societaria di dirittoprivato che con laiuto dei contributivolontari delle banche consenta dimettere in sicurezza i malati del cre-dito senza allarmare lEuropa.

    St. E.

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    Le contromisure

    allo studio del Fitd

    per aggirare il veto Ue

  • 7/24/2019 Sole 24 Ore Plus 20151114

    7/40

    N. 688 | SABATO 14 NOVEMBRE 2015 Plus24 - Il Sole 24 Ore | 7

    Le emissioni subordinate

    subito a rischio di bail-in

    La mappa per istituto

    delle emissioni bancarie

    che potrebbero essere

    coinvolte nel pagamento

    dei costi dei salvataggi

    menti di soluzione delle crisi (di fattoconcettualmente lultimo): prima sipotr cercare di cedere asset, creareuna banca ponte o una bad bank.

    Grazie alle banche dati dalla socie-t di analisi Skipper, sul numero di sa-bato 7 novembrePlus24ha censito per difetto i bond subordinati ban-cari in circolazione. Le emissioni to-tali, 286 (141 le non quotate) valevanouna raccolta di 71,25 miliardi (13,3 deiquali per bond non scambiati in Bor-sa). Oggi in prima linea ci sono so-prattutto i titoli emessi da istituticommissariati da Banca dItalia, co-me le quattro emissioni subordinate

    non quotate di Banca Marche (del va-lore di 205 milioni), i tre bond nonquotati di Carife (148 milioni), i novebond subordinati quotati (per 375 mi-lioni), di cui uno sospeso, di BancaEtruria. Proprio la forbice tra prezzidi acquisto (bid) e di offerta (ask) di al-cuni titoli dellEtruria dimostra cheanche tra i quotati alcuni bond sonocrollati e illiquidi. Tra le emissioni digruppi in difficolt, seppure in situa-zioni non comparabili alle preceden-ti, ci sono la decina di emissioni su-bordinate (nove non quotate) delgruppo Veneto Banca (per 573 milio-ni) o le sette quotate di Popolare di Vi-cenza (quasi 1,13 miliardi). Ma anchela dozzina di Mps, che a bilancio 2014valevano 6,1 miliardi.

    Per le banche commissariate cchi ritiene che la conversione deibond subordinati in azioni, con il lorodeprezzamento o azzeramento, scat-ter sia che lUnione Europea accetti ilsalvataggio del Fondo interbancariodi tutela dei depositi (Fitd) sia che lorigetti e scatti il piano B con la crea-

    zione di una holding finanziata daigrandi gruppi bancari che rilevi gliistituti in crisi. Venerd 13 novembre(quando questo settimanale era gistato chiuso) il Consiglio dei ministridovrebbe varare il decreto che recepi-sce in Italia ilbail-in. In caso di bail-in,fino al 31 dicembre 2018 le obbliga-zioni seniore i depositi superiori ai100mila euro avrebbero le stesse tu-tele, mentre dal 1 gennaio 2019 i de-positi oltre i 100mila euro sarebberopi tutelati rispetto ai bond senior.Ma i bond subordinati saranno inve-ce coinvolti in eventuali bail-insin dal1 gennaio 2016 e forse anche prima,

    in caso di salvataggi.Il problema, come i titoli, diffuso.Molti risparmiatori hanno sottoscrit-to bond subordinati bancari anchedieci anni fa, quando ilbail-innon esi-steva, e oggi detengono (forse senzaesserne informati) titoli pi rischiosi,in alcuni casi illiquidi o non quotati,che possono essere presi al laccionei bail-ine che non sono magarinon erano sin dalla sottoscrizione pi allineati al loro profilo di rischio.Dovrebbero essere informati comeprevede la direttiva Mifid sulla profi-latura dei clienti. Altri potrebbero de-tenere questi titoli per via indiretta: operch i bond sono a sottostante di al-tri strumenti (ad esempio pronti con-tro termine e time deposit) o perch

    sono compresi nei panieri di fondi epolizze indicizzate. Per questi motiviCamera e Senato chiedono che anchela Consob sia coinvolta nella gestionedelle crisi bancarie.

    [email protected]

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    Nicola Borzi

    + Qualcuno dovr spiegare a miglia-ia di risparmiatori che fine faranno i65 milioni con i quali il 22 dicembre2005 finanziarono Banca delle Mar-

    che sottoscrivendo un bond subordi-nato Tier 2 non quotato che scadr tracinque settimane. Anni or sono, allet-tati da rendimenti superiori a quellidei bond senior plain vanilla, inve-stirono nei bond subordinati bancari.Molti non comprendevano che quelrendimento superiore alla media ce-lava un rischio pi alto. Rischio chepotrebbe divenire realt con ilbail-in.

    I bond subordinati sono titolicompresi nel capitale di vigilanza(Tier 1oTier 2 capital) i cui rendimenti pi alti di quelli degli altri bond sono dovuti al loro rischio maggiore.In caso di crisi della banca che porti al-la sua risoluzione, cio al bail-inchescatter anche in Italia dal 1 gennaio,se a coprire le perdite e ricapitalizzare

    la banca non bastassero le azioni e glialtri strumenti di capitale, subito do-po e prima dei bond seniore deiconti correnti oltre i 100mila euro saranno coinvolte le obbligazioni su-bordinate, convertendole in azioni eriducendone o azzerandone il valore.Il bail-inper uno dei quattro stru-

    isin titolo val. scad. bid ask

    Banca Etruria

    It0004092729 B.Etruria 14-07-16 Tv 100,0 14/07/16 23,0 28,0It0004539786 B.Etruria 15-10-16 Sd 11,0 15/10/16 84,0 87,0It0004119407 B.Etruria 30-10-16 Su 60,0 30/10/16 20,0 25,0It0004281504 B.Etruria 28-09-17 Tv 60,5 28/09/17 23,0 28,0It0004657786 B.Etruria 15-12-17 Su 16,0 15/12/17 84,0 87,0It0004369580 B.Etruria 21-05-18 Tv 12,0 21/05/18 88,21 88,65It0004931405 B.Etruria 28-06-18 3.5% 60,0 28/06/18 46,5 0It0005031395 B.Etruria 03-07-20 7% 5,0 03/07/20 S SIt0004966856 B.Etruria 30-10-23 5% 50,0 30/10/23 46,01 51,99Banca delle MarcheIt0003972996 B.Marche 22-12-15 Tv 65,0 22/12/15 Nq NqXs0257293828 B.Marche 15-06-16 Tv 120,0 15/06/16 Nq NqIt0004867781 B.Marche 08-05-18 6% 10,0 08/05/18 Nq NqIt0004880933 B.Marche 12-06-18 6% 10,0 12/06/18 Nq NqCassa di Risparmio di FerraraIt0004064538 Cr.Ferrara 01-08-16 Tv 40,0 01/08/16 Nq NqIt0004119605 Cr.Ferrara 01-12-16 Tv 40,0 01/12/16 Nq NqIt0004291891 Cr.Ferrara 14-12-17 Tv 68,0 14/12/17 Nq NqGruppo Veneto BancaIt0004241078 Venetob 21-06-17 Tv 102,0 21/06/17 97,5 97,51

    It0004014905 Bp.Intra 15-02-16 Tv 40,0 15/02/16 Nq NqIt0004277064 B.Italromena 01-10-17 Tv 15,0 01/10/17 Nq NqIt0004292873 B.Meridiana 12-11-17 Tv 15,0 12/11/17 Nq NqIt0004346356 Venetob 21-03-18 Tv 200,0 21/03/18 Nq NqIt0004352784 Carifac 15-04-18 Tv 20,0 15/04/18 Nq NqIt0004494941 Venetobh 15-05-19 Tf/Tv 75,0 15/05/19 Nq NqIt0004865041 Venetob 22-10-22 10% 15,0 22/10/22 Nq NqXs1183808606 Venetob 25-02-25 Tf/Tv 51,0 25/02/25 Nq NqXs1233656666 Venetob 15-05-25 Tf/Tv 40,0 15/05/25 Nq NqGruppo Banca Popolare di VicenzaIt0004543960 B.Nuova 16-11-15 4% 20,0 16/11/15 99,51 100,2It0004424351 Bp.Vicenza Dc-15 5% 150,0 15/12/15 99,89 100,3It0004657471 Bp.Vicenza 15-12-17 4,6% 250,0 15/12/17 99,94 100,7Xs0336683254 Bp.Vicenza 20-12-17 Tv 200,0 20/12/17 94,52 94,85It0004724214 Bp.Vicenza 24-06-18 Oc 59,4 24/06/18 93,61 94,86It0004781073 Bp.Vicenza 28-12-18 8,5% 250,0 28/12/18 103,3 103,5Xs1300456420 Bp.Vicenza St-25 Tf/Tv 200,0 29/09/25 103,4 104,3Gruppo MpsXs0255820804 Mps 31-05-16 4.875% 591,5 31/05/16 100,1 100,7

    Xs0255817685 Mps 30-09-16 5.75% 200,0

    30/09/16 95,76 97,76

    Xs0236480322 Mps 30-11-17 Tv 361,9 30/11/17 94,45 94,69Xs0238916620 Mps 15-01-18 Tv 104,1 15/01/18 94,13 94,67It0004352586 Mps 15-05-18 Tv 2.000,0 15/05/18 Nq NqXs0391999801 Mps 31-10-18 Tf/Tv 100,0 31/10/18 Nq NqXs0503326083 Mps 21-04-20 5% 368,7 21/04/20 101,8 102,8Xs0540544912 Mps 09-09-20 5.6% 397,0 09/09/20 103,0 104,0

    I bond subordinati dei gruppi bancari in difficolt

    Valori in milioni di euro, corsi al 9 novembre 2015

    nota:S: quotazione sospesa; Nq: titolo non quotato fonte:elab. Ufficio Studi del Sole 24 Ore su dati Skipper

  • 7/24/2019 Sole 24 Ore Plus 20151114

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    8 | Plus24 - Il Sole 24 Ore SABATO 14 NOVEMBRE 2015 | N. 688

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    N. 688 | SABATO 14 NOVEMBRE 2015 Plus24 - Il Sole 24 Ore | 9

    risparmio& investimenti

    estinzione anticipata

    Israele innova

    il credito

    per la casa

    di Luigi Guiso

    Q

    uando una famigliasceglie un mutuo per

    acquistare una casa devedecidere, oltre a quantoprecedere a prestito che tipo dimutuo vuole: tasso fisso o tassovariabile? Scegliere luno o laltrodipende dalla propensione per ilrischio di una famiglia. Il tassofisso garantisce che la rata che sipagher fino alla scadenza sarcostante, quindi prevedibile eindipendente da cosa accadeallinflazione e ai tassi di mercato. per questa ragione che il tassofisso di norma eccede il variabile:questo premio il compenso allabanca erogatrice per il rischio chesopporta se il tasso di mercatosalga nel futuro e che quindidebba finanziare quel mutuo a un

    tasso pi elevato. Persone conuna avversione per il rischiosuperiore a un certo valorepreferiranno pagare il premio eopteranno quindi per il tassofisso rinunciando al pieconomico tasso variabile.Viceversa le persone conavversione al rischio inferiore aquel valore sceglieranno ilvariabile risparmiando cos ilpremio ma sopportando il rischioche la rata salga se i tassiaumenteranno. Ma esiste unasoluzione migliore: che ciascunoscelga un mutuo che sia in partevariabile in parte fisso, adesempio su 100mila euro 70milaa tasso fisso e 30mila a tasso

    variabile o 50 e 50 oppure 30 e 70.Dove la proporzione tra fisso evariabile riflette esattamente lapropensione per il rischio diciascuno. Ovviamente sebbene difatto il mutuo totale sia la sommadi due mutui, ogni mese (osemestre) il pagamento della rata unico e pari alla rata del mutuo atasso fisso (costante) e a quelladel mutuo a tasso varabile,diversa a seconda dellecondizioni di mercato. Con unmutuo di questo tipo sarebbepossibile adattare lacomposizione del mutuo allacapacit di ciascuno disopportare il rischio. Comequando nel gestire i risparmi

    ciascuno sceglie la quota dellapropria ricchezza da investire instrumenti rischiosi o nonrischiosi. Eppure oggi un mutuocos in Italia non viene offerto. Lebanche potrebbero ispirarsi aquelle israeliane che offronomutui come quelli descritti.

    Axa Professor of Household Finance (Eief)

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    il punto

    Mutui, il governo respingela reintroduzione di penali

    Nel disegno di leggedi delegazione europeanon sono previsti onerima il Parlamentopu cambiare il testo

    Nicola Borzi

    + Nessuna commissione in caso diestinzione anticipata del mutuo. Lostabilisce la lettera Q dellarticolo 12del disegno di legge di delegazioneeuropea 2015 che venerd 6 novem-bre ha ottenuto il via libera dal Con-siglio dei ministri. Per recepire entroil 21 marzo 2016 la direttiva europea17/2014 sui contratti di credito aiconsumatori relativi a beni immobi-

    li residenziali, il Governo... tenutoa seguire i seguenti principi e criteridirettivi specifici: ...prevedere che ildiritto del consumatore allestinzio-ne anticipata sia esercitabile senzaapplicazione di commissioni, in-dennit od oneri.

    Pare dunque sventato il rischio,paventato da Plus24 sin dal 18 luglio,che il recepimento della direttiva suimutui comportasse la reintroduzio-ne della penale di estinzione antici-pata dei mutui cancellata dal decretoBersani del 2007. Si teme per che labattaglia si sposti sui termini: lAbi,che ha sempre contestato lelimina-zione delle penali, a Plus24 di luglioriferiva di ritenere corretto che si pre-vedessero indennizzi equi e obietti-

    vi per le banche nel caso il clienteesercitasse lestinzione anticipata, inmodo che, comunque, il rimborsonon superasse la perdita economicasofferta dalla banca e ripagasse glieventuali costi direttamente connes-si al rimborso anticipato.

    Ma quali sono questi costi even-tuali connessi direttamente al rim-borso anticipato? Secondo Roberto

    Anedda, direttore marketing di Mu-tuiOnline, nelle valutazioni che gliuffici finanziari delle banche fannoper fissare i tassi dei mutui sono con-siderate non solo le politiche di ap-provvigionamento di capitale e i lorocosti, compresa la tassazione, ma an-che le scadenze effettive dei mutuierogati rispetto alle loro durate teori-che. Ogni banca nei suoi conti valutauna propria soglia di accettabilit perla remunerazione adeguata del mu-tuo rispetto alla durata effettiva delcontratto. Se anche i mutui sono ero-gati, in media, per una durata ipoteti-ca di 20 anni, le banche sanno che dal12, 13, 14 avranno hanno gi recu-perato gran parte del costo dellero-gazione e realizzato il relativo utile.

    Questo scatta grazie al sistema diammortamento alla francese, quelloche si usa in Italia, mediante il quale laquota di interessi pagata a inizio con-tratto pi elevata a scende nel tem-po mentre sale quella di rimborso delcapitale, conclude Anedda. Inoltre,con i tassi di interesse ai minimi e glispreadvicini ai minimi storici, in fu-turo surrogare i mutui erogati in que-sti mesi sar difficile. Come sar dif-ficile, per le banche, spiegare siano icosti direttamente legati allestinzio-ne anticipata, in un periodo di tassiinterbancari sottozero.

    Larticolo 12 del Ddl pare dunquevietare la reintroduzione di oneriper i clienti sotto qualsiasi forma.Attenzione per al percorso parla-

    mentare della norma: perch non affatto detto che il testo che entra inParlamento ne uscir intatto, senzacolpi di mano.

    [email protected]

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    Lindicatore sintetico di costo (Isc),o Taeg, la somma di tutte le spesedel mutuo espressa in percentuale. il costo effettivo del contratto eracchiude, oltre al tasso, tutti gli

    altri oneri per il cliente. Pi alto lIsc pi costoso il mutuo. I clientipossono comparare lIsc di mutuidiversi che devessere indicato suifogli informativi. Lo spread lainvece la maggiorazione sul tassobase (Eurirs per i mutui a tassofisso) o variabile (tasso Bce oEuribor per i mutui a tassovariabile) che si paga alla banca.

    Isc

    la parolachiave

    Il trend dei tassi

    Irs a 20 anni ed Euribor a 3 mesi, medie mensili. Dati in percentuale

    6,5

    6,0

    5,5

    5,0

    4,5

    4,0

    3,5

    3,0

    2,5

    2,0

    1,5

    1,0

    0,5

    0,0

    -0,5

    Nov.

    15

    14

    13

    12

    11

    10

    09

    08

    07

    06

    05

    04

    03

    02

    01

    00

    99

    Ago.98

    euribor 3m - 360 gg

    irs 20 anni

    fonte: rilevazioni Ufficio Studi del Sole 24 Ore

    tasso variabile fisso

    durata (anni) 20 30 20 30

    2002 4,48 4,67 6,31 6,56

    2003 3,53 3,72 6,10 N.d.

    2004 3,55 3,73 5,74 6,14

    2005 3,20 3,40 4,74 5,14

    2006 4,41 4,41 5,14 5,39

    2007 5,68 5,67 5,65 5,65

    2008 4,51 4,51 5,13 4,78

    2009 1,75 1,80 5,29 5,24

    2010 2,13 2,24 4,07 4,10

    2011 4,17 4,14 5,44 5,98

    2012 3,21 3,18 5,42 5,50

    2013 3,02 2,98 5,17 5,53

    2014 2,07 2,05 3,64 3,77

    2015 1,29 1,34 2,44 2,61

    La radiografia del mercato

    durata 20 anni 30 anni

    tasso fisso variabile fisso variabile

    2008 1,40 1,39 1,52 1,38

    2009 1,45 1,36 1,46 1,44

    2010 1,27 1,33 1,41 1,40

    2011 2,94 2,96 3,11 2,97

    2012 3,35 3,14 3,44 3,31

    2013 2,80 2,77 2,88 2,82

    2014 2,28 1,98 2,35 2,05

    2015 1,21 1,45 1,42 1,61

    fonte:Mutuionline.it

    QUANTO COSTANO I MUTUI

    Evoluzione ISC, mutuo da 100.000 , immobile 200.000 , migliori offerteregistrate a inizio novembre. Dati in percentuale

    IL RICARICO DELLE BANCHE SUI TASSI

    Spread medio, rilevazione dei primi giorni di novembre. Dati in percentuale

    il precedente

    la campagna di plus24Sin dal numero del 18 luglio scorsoquesto settimanale ha sottolineatoil rischio di reintroduzione in Italia dipenali per lestinzione anticipataattraverso il recepimento delladirettiva comunitaria sui mutui.

  • 7/24/2019 Sole 24 Ore Plus 20151114

    10/40

    10 | Plus24 - Il Sole 24 Ore SABATO 14 NOVEMBRE 2015 | N. 688

    risparmio & investimenti

    gestori in movimento

    Il banchiere ripudiato dalla City

    vuole entrare nel risparmio italiano

    Nicol Degli Innocenti

    + Le numerose definizioni affibbia-te a Bob Diamond nel corso della sualunga e controversa carriera dannounidea del personaggio. stato

    chiamato luomo pi odiato dIn-ghilterra, il banchiere pi famige-rato dEuropa e il volto inaccetta-bile del sistema bancario. America-no di origine irlandese, Diamondaveva avviato la carriera bancariaprima a Morgan Stanley e poi a Cre-dit Suisse, ma era ancora sconosciu-to quando nel 1996 era passato a Bar-clays. Nei suoi anni alla guida di Bar-Cap, la divisione investmentbanking della banca britannica, siera costruito una reputazione per ilsuo stile aggressivo, il suo successonel concludere affari e i suoi bonusstratosferici. Diamond aveva caval-cato la crisi finanziaria con spregiu-dicata abilit. Nel fallimento di Leh-man Brothers aveva individuato una

    grande opportunit per Barclays difare il salto di qualit. Agendo congrande rapidit, nel 2008 aveva ac-quistato per poco le attivit di invest-

    ment banking di Lehman, catapul-tando Barclays da un giorno allaltrotra i giganti mondiali del settore. No-nostante le critiche al suo modusoperandi e ai suoi bonus da favola,Diamond sembrava intoccabile. Infondo grazie a lui Barclays, al contra-rio di Lloyds o Royal Bank ofScotland, non aveva avuto bisognodi un salvataggio di Stato. Premiatocon la promozione a Ceo nel gennaio2011, Diamond si era ostentatamen-te rifiutato di mostrare alcuna con-trizione per il ruolo giocato dallebanche nella crisi finanziaria. Con-vocato dal Parlamento di Westmin-

    ster, il neo-Ceo si era anche permes-so di dire che era arrivato il momentodi smetterla con le critiche. C statoun periodo di rimorso per le banche,ma ora deve finire, aveva dichiara-to. Mentre cresceva la rivolta popo-lare contro i superstipendi dei ban-chieri, il consiglio di amministrazio-ne di Barclays nello stesso anno gliaveva assegnato un bonus annualedi 6,5 milioni di sterline, il pi altomai concesso in Gran Bretagna.

    Poi era scoppiato il caso Libor, loscandalo sulle manipolazioni deitassi interbancari da parte di alcunitrader. Barclays era stata la primabanca ad ammettere le proprie re-sponsabilit e aveva pagato unamulta di 436 milioni di dollari. Dia-

    mond aveva affrontato la questionecon il consueto piglio decisionista,convinto di poter navigare indenneanche questa tempesta. Non aveva

    fatto i conti con lestablishment bri-tannico. Il Governo ne aveva abba-stanza di questo americano strafot-tente. Con una mossa altamenteinusuale, fu lo stesso governatoredella Banca dInghilterra MervynKing a intervenire per esigere le suedimissioni. Nel luglio 2012 Diamond

    fu costretto a lasciare lincarico,convinto di essere un capro espiato-rio per colpe da lui non commesse.Suo malgrado, Diamond era diven-

    tato il simbolo degli eccessi del siste-ma bancario, cosa che tuttora nonriesce a comprendere. Una dellecose che mi hanno pi sorpreso, an-ni fa e ancora oggi, quanta rabbia cisia verso le banche e i banchieri, e larealt che ci vorr diverso tempoper farla passare, ha dichiaratocandidamente il mese scorso.

    Appena finito lanno di lontanan-za forzata dal settore finanziario chegli era stato imposto, per, linsop-primibile dealmaker era tornato incampo. Nel 2013 aveva fondato AtlasMerchant Capital e nello stesso annoaveva quotato alla Borsa di Londra

    Atlas Mara, un fondo dedicato agliinvestimenti nel settore finanziarioin Africa, il cui titolo da allora ha per-so met del suo valore. Come il pro-verbiale lupo che perde il pelo manon il vizio, Diamond continua a cer-care prede per far crescere la sua so-ciet dinvestimento. La sua ricercaora lo ha portato in Italia a bussare al-la porta di Arca Sgr, la storica societdi gestione del risparmio controllatadalle banche popolari. Nel frattempola vendita delle attivit italiane diBarclays solo una piccola parte diunondata di cessioni della bancabritannica, che dopo luscita di scenadi Diamond ha dimezzato la divisio-ne investment banking, licenziatodecine di migliaia di dipendenti e pa-

    gato miliardi in risarcimenti e multeper attivit illecite. Come disse il ReSole, dopo di me il diluvio.

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    il bankerbob diamond

    chi

    Lex capo dellinvestment bankdi Barclays, oggi presiede ilgruppo Atlas Merchant Capital

    REUTERS

    Ex capo dellinvestment

    bank di Barclays

    fu costretto a lasciare

    lincarico su richiesta

    della Banca dInghilterra

    Arca al bivio tra fondi e partner industriale

    Vitaliano DAngerio

    eIsabella Della Valle

    + C grande fermento nel mondodel risparmio gestito, la cui crescita senza sosta ormai da anni. Unodei grandi protagonisti dellassetmanagement di casa nostra, ArcaSgr, finito sotto il tiro incrociatodi molti pretendenti. In verit la so-ciet di gestione delle banche po-polari non una preda appetibilesolo da ieri, gi in passato si parla-to di una sua possibile cessione daparte degli azionisti.

    lofferta di atlas

    A muovere le acque arrivata loffertadellamericana Atlas Merchant Capi-

    tal presieduta dal discusso Bob Dia-mond (si veda larticolo in alto) che hamesso sul piatto un miliardo di euro,alzando lasticella del prezzo: loffer-ta prevederebbe un accordo distribu-tivo che vincola in Arca per 20 anni lemasse in gestione. Poi stata la voltadi Anima Sgr con unofferta non vin-colante compresa tra 700 e 800 mi-lioni, per arrivare al fondo di privateequity inglese Centerbridge per il

    40% del capitale della societ (anchegli inglesi valorizzano Arca Sgr tra800 milioni e un miliardo di euro).

    lipotesi poste

    Secondo indiscrezioni, c poi sul ta-

    volo anche uno scenario che coinvol-ge le Poste (a cui fa capo il 10,3% diAnima). Se dovesse andare in portoloperazione Arca-Anima, questalipotesi che circola, vista la potenzadi fuoco degli sportelli di Poste, po-trebbe essere creato un polo nazio-nale del risparmio gestito. Comun-que tra un mese, in occasione del pia-no industriale di Cassa depositi e pre-stiti (Cdp), si potranno avere ulteriori

    indicazioni. Da segnalare che alcunisoci di peso di Arca (Bper e PopolareSondrio) non vogliono uscire dal ca-pitale della Sgr.Nonostante tutte lepossibilit sul piatto, molti pensanoche Anima Sgr sia la candidata natu-

    rale per lacquisto di Arca Sgr. Ma an-che in questo caso i punti interrogati-vi non mancano. Pare infatti che ci si-ano interessi contrapposti tra il ma-nagement, che preferisce i fondi diprivate equity per rimanere in sella,valorizzare e poi monetizzare ven-dendo, e alcuni soci bancari che san-no di poter vendere a un partner in-dustriale (per esempio Anima) per re-alizzare sinergie e risparmi.

    le altre partite del risparmio

    Passando agli altri protagonisti delsettore di questa settimana la pre-sentazione del piano industriale daparte del gruppo UniCredit. Pianoche prevede, tra le altre cose, la sotto-scrizione dellaccordo vincolante per

    lintegrazione di Pioneer e Santan-der Asset Management. stata deci-sa la creazione di una holding deno-minata Pioneer Investments e il pro-getto dovrebbe diventare operativolanno prossimo.

    C poi Kairos, societ di gestioneitaliana partecipata per il 19,9% dalgruppo svizzero Julius Baer, che ver-r quotata a Piazza Affari. Prima disbarcare sul listino milanese, la so-ciet svizzera dovr aumentare lasua partecipazione nellazienda gui-data da Paolo Basilico. La liason tra ledue realt nata nel 2012 quando Ka-iros ha preso in gestione parte delleattivit di Jb. Fra le operazioni gi an-nunciate vi inoltre quella di BancaMediolanum che sbarcher sul listi-

    no milanese a fine anno. Ancora non chiaro, invece, se Banca Fideuram(gruppo Intesa) sbarcher prima opoi sul listino.

    Infine tra gli altri rumor recentisul settore vi unipotesi di cessionedella rete di promotori, Finanza&Fu-turo, da parte di Deutsche Bank. Trale societ interessate? Azimut e Ban-ca Generali.

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    data ipoprezzo

    ipo

    var. %

    da ipo

    var. %

    inizio anno

    var. %

    1 anno

    capitaliz.

    in mld

    Azimut Holding 06/07/2004 3,49 555,00 2 6,96 3 3,08 3,3

    Anima Holding 16/04/2014 4,2 107,62 1 09, 41 116, 92 2 ,6

    Finecobank Spa 02/07/2014 3,7 95,00 5 4,56 7 1,79 4,4

    Banca Generali 15/11/2006 7,404 281,40 2 2,52 3 3,59 3,3

    Mediolanum 03/06/1996 1,220 540,40 4 7,73 4 5,26 5,8

    La fotografia

    I titoli del risparmio gestito quotati a Milano

    nota:dati all11/11/2015

    La Sgr delle Popolarila preda pi ambitama ci sono altre partite

    i numeri del risparmiogestito in italia

    1.714 miliardile masse

    Indica lammontare delpatrimonio complessivogestito dallindustria delrisparmio gestito in Italia a fine

    settembre 2015. Di questacifra , 815 miliardi (47%) sonoin capo alle gestioni collettive(fondi aperti e chiusi) e 899(52,4%) alle gestioni diportafoglio (retail e mandatiistituzionali).

    70,3%i prodotti di diritto estero

    lincidenza delle massegestite dai prodotti di dirittoestero sul totale del patrimoniogestito dai fondi aperti.

    120 miliardiil saldo

    la raccolta complessiva deigestori da inizio anno a finesettembre. Di questa cifrapoco meno di 85 miliardi sonostati incassati attraverso i fondicomuni.

    Rinvio Mifid 2,il Parlamento Uemette il freno

    allo slittamento

    I deputati tedeschiraffreddano lipotesidel rinvio al 2018

    + Lo ha dichiarato senza mezzi ter-mini alle agenzie di stampa: la deci-sione di far slittare al 2018 lentrata invigore della Mifid2 non scolpitanella pietra, soprattutto quando cgrande scetticismo nel parlamentoeuropeo che deve dare il via libera. Arilasciare questa dichiarazione nelcorso della settimana stato Markus

    Ferber, europarlamentare tedesco,vicepresidente commissione affarieconomici monetari di Strasburgo. Ilmessaggio per gli eurocommissaridi Bruxelles che, anche su richiestadellauthority Esma, stanno valutan-do lo slittamento di un anno.

    Fra i motivi posti sul tavolo dallin-dustria finanziaria, c la difficolt diaggiornare tutti i sistemi IT, in parti-colare sul versante derivati. Ma nelparlamento europeo si teme che alprimo rinvio ne possano arrivare al-tri. Da qui le mani avanti di Ferber peril quale il posticipo della Mifid 2 an-cora oggetto di dibattito. Se le lobbyfinanziarie (in particolare quelle an-glosassoni) pensavano di aver gi in-cassato il rinvio, forse dovranno rifa-

    re i piani. Al momento infatti il parla-mento di Strasburgo poco propen-so al semaforo verde. V.DA.

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  • 7/24/2019 Sole 24 Ore Plus 20151114

    11/40

    N. 688 | SABATO 14 NOVEMBRE 2015 Plus24 - Il Sole 24 Ore | 11

    risparmio & investimenti

    contratti bancari

    Confrontabilit dei conti, nuovo round

    futuri decreti attuativi che dovreb-bero arrivare entro 180 giorni dal-lapprovazione definitiva della leg-ge, anche questa di l da venire.

    Tenuto conto che i termini peremanare i decreti sono sempre ordi-natori, cio sono poco pi che un sug-gerimento, nulla dice che il pur lungomezzo anno prescritto non si trasfor-mi in una previsione a tempo indeter-minato. Poi non detto che, fatta lalegge, non si trovi linganno. Peresempio nel ddl sulla concorrenza siparla di misure per la confrontabilitdellofferta bancaria. Questa indica-zione richiama in campo un altro re-cente tentativo di rendere il sistemabancario pi confrontabile con unasorta di minimo comun denomina-

    tore, che era il conto di base. Si trattadi uno strumento pochissimo diffuso spiega Fabio Picciolini di Adicon-sum . La direttiva europea sui contibase, che dovr essere recepita in tem-pi brevi, prevede delle importanti mo-dalit sulla presentazione del conto

    base, che andr offerto come prodottoprimario, non residuale.In un documento di Altroconsumo

    al Senato sul disegno di legge, si chiedeche il successivo decreto fisi sanzioniper gli operatori che non offrono ilconto base e inoltre che si prevedache questo dovr avere un costo infe-riore a quello del pi economico contocorrente offerto dal prestatore dei ser-vizi di pagamento. Losservatoriodelle associazioni dei consumatoriconferma quindi che il conto base non stato molto amato dalle banche e pu-re essendo nel carnet dellofferta, non quasi mai tra i prodotti pi spessoproposti. Del resto, appena erano statiprevisti dalla legge, le verifiche sulcampo fatte da Plus24 presso alcuni

    istituti bancari, andavano esattamen-te in questo senso: il conto di basecera, ma cera sempre una propostadella banca pi conveniente.

    Il Ddl concorrenza prevede che simetta un campo un sito, gestibile an-che da parte di privati, che compari gli

    elementi pi ricorrenti delloffertabancaria per aiutare i clienti nellaconfrontabilit, anche se (si veda lin-tervista in pagina) la previsione ap-pare piuttosto fumosa.

    Laltro aspetto quello della tra-sparenza dellofferta di polizze colle-gate ai prodotti bancari. Una praticamolto diffusa e di cui anche su Plus24ci si occupati. Se il Ddl sulla concor-renza passa cos come attualmente(in seconda lettura) alla Camera, sarprevisto che per tutte le polizze colle-gate ai prodotti bancari (non solo quel-le sui mutui) debbano essere presen-tate con due preventivi alternativi nonfatti in casa dallintermediario. Conla possibilit da parte dellIvass di in-fliggere sanzioni amministrative in

    caso di inadempienze. Lincrocio tranorme europee e italiane non sembraancora aver fatto completamentebreccia sulla trasparenza sui conti (oalmeno su alcuni suoi aspetti). Si sperache i nuovi tentativi producano effetti.

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    Antonio Criscione

    + Trasferibilit dei conti correnti,tutto fatto? No, manca lapposito olo specifico decreto, secondo la ter-minologia amata dallitalica buro-crazia. vero che non serve perloperativit della norma, ma al mo-mento mancano sanzioni per chi

    non si adegua. Mentre lesecuzionedelle norme varate arranca, ne arri-vano di nuove, apprezzabili, ma chepotrebbero restare lettera morta. ilcaso delle norme sui conti correnticontenuti nel disegno di legge sullaconcorrenza, anche questi affidati a

    Il disegno di leggesulla competitivitprova a metterequalche punto fermoper la trasparenza

    Strada in salitaper il sitoistituzionaledestinato ai clienti

    intervista

    Aldo Dolmetta

    Professore diritto bancario

    + Lidea della confrontabilit deipi diffusi prodotti bancari, comeindica il disegno di legge sulla com-petitivit, va incontro alle indicazio-ne dellautorit garante per la con-correnza sullesigenza di una mag-giore trasparenza bancaria, ma an-che alle speranze dei cittadini chesperano di avere strumenti a dispo-

    sizione per orientarsi meglio. Ab-biamo provato a fare il punto con Al-do Dolmetta, professore ordinariodi diritto bancario allUniversitCattolica di Milano.

    Come giudica il tentativo del ddlconcorrenza di rendere pi tra-sparente lofferta bancaria?

    Innanzitutto va detto che si trattadi uno di quegli interventi di caratte-re informativo che va ad affiancarsia quelli di natura agevolativa, comeper esempio quello volto a consenti-re il trasferimento dei conti correntiin tempi rapidi. Si tratta delle dueprospettive con le quali in questo pe-riodo si attuano misure a favore dei

    consumatori nel settore bancario. uno strumento che pu fun-zionare?

    Lintervento si incentra intornoallidea di istituzione di un sito, cheimmagino dovrebbe essere unico alivello nazionale, per il quale si parladi amministrazioni competenti, ma

    neanche vengono indicate quali sia-no. Senza contare che non dovrebbeavere costi per le finanze pubbliche.A parte questo presenta problemisia organizzativi che di collegamen-to con loperativit molto rilevanti,che fanno dubitare dellutilit di unostrumento del genere.

    Quali problemi organizzativi?

    Si pensi che si prendano solo cin-que prodotti bancari, quelli mag-giormente offerti. Raccoglierli percentinaia di banche, oltre alla diffi-colt tecnica, crea problemi di lettu-ra per il consumatore. Come siorienter tra queste offerte? E poi lebanche saranno obbligate a comu-

    nicare questi dati?E i problemi di operativit?Un consumatore che ha visto

    unofferta sul sito, poi si reca allabanca per ottenere quel prodotto. Labanca sar obbligata a mantenere lecondizioni presentate sul sito o po-tr presentarne delle altre? Nel casodel conto di base, nella convenzione

    tra le banche e il ministero dellEco-nomia si era detto che le condizioniconcordate non comportavano of-ferta al pubblico. Alla fine qualchedubbio sullutilit del sito potrebbeanche sorgere, almeno per il mo-mento. An.Cr.

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    i due interventi

    sui rapporti bancari

    confrontabilit

    Secondo il ddl Competitivitdovranno essere individuati iprodotti bancari pi diffusi tra la

    clientela per i quali assicurata lapossibilit di confrontare le spese achiunque addebitate dai prestatori

    di servizi di pagamento attraversoun apposito sito internet.

    trasparenza sulle polizze

    Per tutte le polizze assicurativeconnesse ai mutui e al credito alconsumo, si prevede lobbligo per

    lintermediario finanziario o la

    banca di presentare al clientealmeno due preventivi di due

    differenti gruppi assicurativi nonconnessi allerogatore del credito.Comunque il cliente deve essere

    libero di scegliere in proprio.

    *Costruzione di Portafogli Durevoli.

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  • 7/24/2019 Sole 24 Ore Plus 20151114

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    12 | Plus24 - Il Sole 24 Ore SABATO 14 NOVEMBRE 2015 | N. 688

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    N. 688 | SABATO 14 NOVEMBRE 2015 Plus24 - Il Sole 24 Ore | 13

    risparmio & investimenti

    borse e mercati

    Gli Emergenti

    tornano sottoi riflettori

    Lucilla Incorvati

    + In queste settimane c qualcunoche torna a guardare agli Emergenti,un universo complesso nel quale pe-r, se si decide di investire, meglioessere preparati.

    approcciare gli emergenti

    Secondo Alessandro Fugnoli, strate-gist di Kairos, nellapprocciare questimercati bene non investire con ap-prossimazione magari ricorrendo aEtf generici di settore, azionari o ob-bligazionari con i quali si diversifica ilrischio, ma si vanno a comprare melesane e mele marce, spesso avariatetutte insieme. Per lesperto, guar-

    dando allinterno dei paesi Bric, delMessico e della Turchia, la distinzio-ne che stata fatta nel 2015 (venderechi esporta materie prime, comprarechi le importa) non sufficiente.

    Un aiuto pu venire dal cogliere imomenti di svolta politica. Peresempio la Turchia, che le materieprime le importa, stata azzannatanel cambio e in borsa quando Erdo-gan ricorda Fugnoli nella new-sletter Il Rosso e il Nero sembra-to debole e nervoso. Con Erdoganrafforzato, verr verosimilmente la-sciata in pace.

    Negli ultimi due anni i mercatiemergenti sono stati sotto pressionea causa di fattori strutturali, ciclici egeo-politici precisa Salman Ah-

    med, strategist di Lombard Odier I.M. per, i fondamentali macro deiprincipali paesi in via di sviluppo so-no solidi e qualsiasi confronto con

    precedenti crisi, come quella del1997/98, non ha ragione dessere. Se-condo noi, in termini generali, la dif-ferenziazione basata sui fondamen-tali il miglior approccio per evitarerischi e individuare opportunit. Nel2016, da questi mercati ci attendiamouna crescita.

    lappeal legato ai consumi

    Perch investire in questa assetclass? I Paesi emergenti rappresen-tano il 40% del Pil mondiale, il contri-buto economico del comparto pre-visto salire intorno al 43% nel 2020 risponde Carlo Bodo di Sella Ge-stioni . Presentano mediamente,rispetto ai paesi sviluppati, un trenddemografico pi favorevole, unacrescita del Pil superiore (anche se indecelerazione) ed uno stato miglioredelle finanze pubbliche (debito e de-ficit). Le economie emergenti posso-no contare su politiche monetarie evalutarie accomodanti per rilanciarela crescita e su riforme strutturali.

    Tuttavia, gli emergenti sono vo-latili anche nelle fasi tranquille.

    Quindi bene seguire con pazien-za i paesi che ci interessano sug-gerisce ancora Fugnoli e aspetta-re un momento di debolezza delcambio o del corso obbligazionariopu facilmente valere come il rendi-mento di un anno.

    le aree

    Secondo il team di Sella Gestioni,lAsia rimane il motore della crescitadei paesi emergenti. La previsionesono di una crescita nellordine del5,5% sia per il 2015 sia per il 2016. Ilmaggior problema lindebitamentodel settore privato, che richiedertempo per essere riassorbito. Graziealla crescita dei consumi interni, Ah-med particolarmente positivo sul

    mercato azionario cinese perch of-fre interessanti opportunit per be-neficiare della combinazione tra po-litiche monetarie e fiscali accomo-danti. Resta critica,invece, la situa-zione in Sud Africa. Nei prossimi treanni il paese fronteggia disavanzi dibilancio pi elevati spiega Nazme-era Moola, strategist di Investec Am maggiori emissioni obbligaziona-rie e un ritardo della crescita del rap-porto debito/Pil. La buona notizia che non ci sono stati ulteriori aumentialla spesa e le previsioni delle entratesembrano verosimili. Ma la crescitaglobale mostra segnali di deteriora-mento e porta con s il rischio di ridi-mensionamento delle previsioni dicrescita del Sudafrica. E poi c un

    problema di rating paese.Molto sotto il potenziale invece laprevisione di crescita per America La-tina, Est Europa e Medio Oriente. Infi-ne, la Russia potrebbe avvantaggiar-si, nei prossimi mesi, dallattenuazio-ne delle sanzioni europee e dalla sta-bilizzazione del prezzo del petrolio.

    [email protected]

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    La crescita dellAsia superiore ad altre aree,Turchia e Russia sonoin potenziale ripresama resta la volatilit

    Il confronto tra i listini

    fonte:Factset(*) Valori in dollari americani

    i valoridelle borse

    -30

    -40

    -20

    -10

    0

    10

    dividendo/prezzo*

    2015

    2016

    prezzo/utili*

    2015

    2016

    San Paolobovespa

    4,07 3,91

    12,8X10,2X

    18,7X15,8X 16,6X 14,6X

    6,9X 6,0X

    12,0X9,7X

    Bombays&p bse sensex

    11,4%

    1,60 1,80

    Johannesburgjse

    17,93%

    3,22 3,57

    Moscarts

    8,01%

    4,62 5,00

    Istanbulbist 100 index

    19,82%

    2,733,32

    35,35%

    mercati

    in via di sviluppo

    reddito procapite

    Dal 1989, la Banca mondialedefinisce un mercatoemergente quei Paesi il cuiprodotto interno lordo (Pil) procapite non superiore a 13miladollari. I mercati finanziariappartenenti a Paesi in via disviluppo sono quelli

    caratterizzati da elevatipotenziali di crescita associatiper a un altrettanto elevatolivello di rischio. Si tratta anchedi Paesi di recenteindustrializzazione,caratterizzati da alti tassi disviluppo delleconomia, maanche da rischi finanziari pielevati.

  • 7/24/2019 Sole 24 Ore Plus 20151114

    14/40

    14 | Plus24 - Il Sole 24 Ore SABATO 14 NOVEMBRE 2015 | N. 688

    risparmio & investimenti

    piazza affari / 1

    Rafforzamenti

    patrimoniali,

    chi paga il conto

    In poche ore i bancari italianihanno visto arrivare al pettine

    i nodi di UniCredit. Nei giorniscorsi il Ceo Ghizzoni haannunciato il nuovo pianoindustriale strategico per il 2018che mira a migliorare lutile netto,portare a un rendimento delcapitale tangibile sostenibileall11,% annuo e migliorare, grazieal montedividendi, il coefficientidi capitale Tier 1 (Cet 1 ratio)fullyloadedal 12,6%, superioreallobiettivo interno dell11,5%. Inquesto modo la banca di piazzaGae Aulenti evita la necessit diun aumento di capitale perposizionarsi lungo il camminonecessario a raggiungere i targetdi patrimonializzazione previstinon solo dalle norme europee ma

    anche da quelle internazionali.Nei giorni scorsi il FinancialStability Board (Fsb), inconsultazione con il Comitato diBasilea sulla supervisionebancaria, ha reso noti i nuovirequisiti Tlac (Total Loss

    Absorbing Capacity, capacit diassorbimento delle perdite) delletrenta grandi banche mondiali diinteresse sistemico, unica delle

    quali in Italia proprio UniCredit.I trenta istituti globalidovranno avere un minimo del16% degli Rwa (risk weighted asset,attivit ponderate per il rischio)per il primo gennaio 2019, con uncuscinetto aggiuntivo di liquiditche salir almeno al 18% dalprimo gennaio 2022. Il capitalenecessario a rispondere airequisiti Tlac prende inconsiderazione quello investitoin azioni o debito che pu essereimmediatamente svalutato in

    caso di difficolt. Il Tlac dovrinoltre essere pari almeno al 6%della leva finanziaria (leverageratio exposure, Lre) definita daBasilea3 dal 2019, valore chesalir al 6,75% dal 2022.

    Come realizzare questiobiettivi? Tagliando i costi (per1,6 miliardi) insieme ad altremisure di discontinuit. Inparole povere, portando a 18milagli esuberi in Europa di cui oltre5.600 in Italia (altri 560 entro il2018 oltre i 5.100 gi dichiarati unanno fa), con la chiusura di 800filiali in Italia, Germania e Austriacui si affianca lipotesi di cessionedelle attivit leasingin Italia chepotrebbe aumentare gli esuberi di

    altre 400 unit. Numeri cheportano a 30mila le usciterealizzate da UniCredit dal 2007solo in Italia. Daltronde ilmanagement lo nominano gliazionisti, che non amano gliaumenti di capitale per rafforzareil patrimonio.

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    BANCHE E

    BANCARI

    Nicola

    Borzi

    Telecom, laddio alle risparmio conviene

    Laura Magna

    + Arriva lattesa conversione delleazioni Telecom Italia risparmio inordinarie: ma per i piccoli azionisti un affare? Probabilmente s, ma anche una scelta quasi obbligata, inquanto si attende massiccia lade-sione dei fondi specializzati e arbi-

    traggisti. Dopo anni di rumorsepresunte informative riservate dice a Plus24 Gabriele Roghi, re-sponsabile della consulenza agli in-vestimenti di Invest Banca a darela spinta alliniziativa stato laccu-mulo di posizioni Telecom da partedel finanziere francese Xavier Nielche, dopo Vivendi, ha evidenziatolinteresse degli investitori dOl-tralpe per lex monopolista telefo-nico italiano, sottolineando dun-que lappeal speculativo del titolo.Lobiettivo delloperazione comeriportato anche sul numero scorsodi Plus24 in sostanza aumenta-re il flottante delle azioni con diritto

    di voto e incrementare quindi la li-quidit di Telecom, oltre a semplifi-carne la struttura per render unapreda ancora pi appetibile nel pro-cesso di consolidamento delle tlc.

    Dunque, perch conviene ai pic-coli aderire a questa conversione?Sostanzialmente perch lalterna-tiva sarebbe quella di rimanerecon un titolo poco liquido, proba-bilmente difficilmente negoziabile,a rischiodelistinge che non parteci-perebbe al potenziale apprezza-mento di Telecom Italia se essa fos-se veramente oggetto di mire daparte di altriplayereuropei, spiegaMassimo Gionso, consigliere dele-gato di Cfo Sim. Per ora comunqueloperazione attende il vaglio del-

    lassemblea degli azionisti previstaper met dicembre. Nellofferta precisa Stefano Fabiani, responsa-bile delle gestioni patrimoniali diZenit Sgr sono comunque pre-senti sia pro che contro. Da un latolazionista di risparmio acquisisce ildiritto di voto in assemblea e ottie-ne un tipo di azione che storica-mente ha quotato a premio rispettoalle risparmio. Dallaltro perde i pri-vilegi di maggiorazione e garanziadel dividendo che era forse uno deiprincipali motivi di detenzione diquesta categoria di azioni.

    Il piano definito dal Cda constadi due fasi: In una prima fase ci

    sar la possibilit facoltativa spiega Roghi di convertirle inazioni ordinarie con un rapportodi una azione ordinaria per ciascu-na di risparmio, con un conguagliodi 9,5 cent per azione. Al terminedel periodo per lesercizio dellaconversione facoltativa previstala conversione obbligatoria delleazioni di risparmio in circolazio-ne: consegnando 100 azioni di ri-sparmio si riceveranno 87 azioniordinarie, con un rapporto di con-versione pari a 0,87, senza paga-mento di alcun conguaglio e senzariduzione del capitale sociale. Gliazionisti di risparmio che nonconcorrano allapprovazione dellaconversione obbligatoria avranno

    diritto di recesso. Il valore di liqui-dazione stato determinato dalCda in 0,9241 euro per azione.

    Ma visti i prezzi di mercato me-glio vendere il titolo, visto che lin-casso a oggi sarebbe maggiore ri-spetto a quanto garantito dal reces-so precisa Fabiani . Occorreanche prendere in considerazioneche lo sconto medio della categoriadi risparmio sia stato negli ultimicinque anni fra il 20% ed il 30%, ri-spetto al 13% a cui si portato postannuncio. Se la conversione fallisse ipotizzabile un ritorno dello scon-to verso la media storica.

    Se per gli azionisti di minoranza

    loperazione nel complesso van-taggiosa, la creazione di valore importante anche per il gruppo. Loconfermano i numeri: la conver-sione permette prosegue Gion-so risparmi e incassi cashche, aregime, potranno sfiorare i 2 mi-liardi. Ipotizzando una conversio-ne totalitaria attraverso il congua-glio, lincasso immediato ammon-ta a 600 milioni a cui vanno som-mati 165 milioni allanno didividendo distribuito sulle rispar-mio. Non male, se confrontato conunfree cash flownormalizzato an-

    nuo di circa 1,6 miliardi di euro.Infine, gli azionisti di maggio-

    ranza: su di essi la conversione haun effetto diluitivo aumentando ilnumero di azioni ordinarie in circo-lazione, gli azionisti che possiedo-no solo quelle scendono conclu-de Fabiani nellordine del 30%ipotizzando una totale conversio-ne: quindi, per esemplificare, se laquota di Vivendi pari oggi al 20%,non avendo azioni di risparmio, siritroverebbe con il 14% della Tele-com post conversione.

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    I possessori perdono

    il diritto al dividendo

    maggiorato ma restano

    con azioni liquide

    sensibili a nuove offerte

    Lo scontro tra le azioni Telecom ordinarie e risparmio

    Rapporto tra corsi Telecom ord. e Telecom risp. Dati in %

    fonte:Zenit Sgr

    1,2314

    1,1326

    1,40

    1,35

    1,30

    1,25

    1,20

    1,15

    1,10

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    N. 688 | SABATO 14 NOVEMBRE 2015 Plus24 - Il Sole 24 Ore | 15

    risparmio & investimenti

    piazza affari / 2

    Prendono quota i delisting

    Le opzioni per i casse