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Spermatozoi ad ingrandimento 400x
AIH INSEMINAZIONE ARTIFICIALE INTRAUTERINA
Indicazioni al trattamento
In donne con un’età inferiore ai 35 anni infertilità inspiegata endometriosi di stadio 1 e 2 anovularietà cause da fattore maschile di medio grado
Esclusione al trattamento occlusione tubarica severo danno alle tube anche se pervie scarsa qualità ovocitaria grave sterilità maschile
dovrebbe essere utilizzato in non più di 4-6 cicli
AIH INSEMINAZIONE ARTIFICIALE INTRAUTERINA
Stimolazione con antiestrogeni e/o gonadotropine e/o analogo GnRh Crescita di più follicoli nelle ovaie Dosaggio ormonale (E2) Ecografie (EV) per seguire la crescita dei follicoli Induzione com HMG AIH a 36 ore
AIH INSEMINAZIONE ARTIFICIALE INTRAUTERINA
Liquido seminale del partner, prodotto dopo 3-5 giorni di astinenza dai rapporti, lo stesso giorno in cui si è programmata l’AIH.
Un campione di seme verrà processato in laboratorio allo scopo di selezionare e concentrare gli spermatozoi mobili in un piccolo volume di terreno di coltura specifico (Swim-up)
Il seme così preparato verrà deposto nell’utero utilizzando un catetere molto sottile e morbido
TEMPI
Procedura ambulatoriale Percentuali di gravidanza ottenute tra il 15 e il 25 % Variano notevolmente in relazione:
all’età della donna al tipo di stimolazione ovarica indotta al numero di anni di infertilità della coppia alla causa della infertilità al numero e qualità degli spermatozoi mobili recuperati
AIH INSEMINAZIONE ARTIFICIALE INTRAUTERINA
IUI: tramite un sottile catetere gli spermatozoi vengono depositati dentro l'utero
Esami da eseguire
FIVET FERTILIZZAZIONE IN VITRO EMBRIO TRANSFERT
Il primo bambino concepito al mondo, Inghilterra 1978, con la tecnica FIVET è stata Louise Brown
La FIVET comporta:
il prelievo degli ovociti dalle ovaie della donna la loro fertilizzazione in laboratorio con gli spermatozoi del partner il trasferimento nell’utero, da 3 a 6 giorni più tardi, degli embrioni
FIVET FERTILIZZAZIONE IN VITRO EMBRIO TRANSFERT
Occlusione tubarica e/o aderenze pelviche Partner con una infertilità medio/severa (bassa conta spermatica o bassa motilità) Dopo 3-6 cicli di inseminazione intrauterina (AIH) falliti Avanzata età femminile (più di 39 anni) Endometriosi severa Scarsa qualità ovocitaria
PAZIENTI CANDIDATE ALLA FIVET
Stimolazione con analogo GnRh e gonadotropine Crescita di più follicoli nelle ovaie Dosaggio ormonale (E2) Ecografie (EV) per seguire la crescita dei follicoli Induzione com HMG Pik-up transvaginale Transfer in utero di non più di 3 embrioni dopo 2-3 giorni
FIVET FERTILIZZAZIONE IN VITRO EMBRIO TRANSFERT
TEMPI
Pik-up
Sonda ecografica con ago per aspirazione
ovaio
utero
vagina
Liquido follicolare aspiratocon l’ovocita
Visione ecografica dell’ovaio
ICSIMICROINIEZIONE INTRAOVOCITARIA DELLO SPERMATOZOO
L’ICSI è una tecnica che comporta la microiniezione di un singolo spermatozoo in un ovocita maturo allo scopo di ottenerne la fertilizzazione
Gli ovociti vengono iniettati utilizzandosofisticate apparecchiature:
microscopio a forte ingrandimento Microaghi
micromanipolatore
ICSIMICROINIEZIONE INTRAOVOCITARIA DELLO SPERMATOZOO
Stimolazione con analogo GnRh e gonadotropine Crescita di più follicoli nelle ovaie Dosaggio ormonale (E2) Ecografie (EV) per seguire la crescita dei follicoli Induzione com HMG Pik-up transvaginale Iniezione Transfer in utero di non più di 3 embrioni dopo 2-3 giorni
TEMPI
Coppie con infertilità dovuta ad un fattore maschile medio/severoconcentrazione spermatica inferiore a 10 milioni di spermatozoimotilità progressiva inferiore al 25%
Cicli precedenti FIVET con fallita fertilizzazione
O con un tasso di fertilizzazione inferiore al 25%.
ICSIMICROINIEZIONE INTRAOVOCITARIA DELLO SPERMATOZOO
INDICAZIONI ALLA ICSI
Fig.1, Fig.2, Fig.3Queste serie di immagini mostra le fasi più importanti di introduzione dello spermatozoo
( indicato dalla freccia ) all’interno del citoplasma dell’ovocita.
Un ovocita maturo viene tenuto da un lato con una particolare micropipetta.(Fig.1) Un microago dalla punta sottile ed affilata viene utilizzato per fermare lo spermatozoo, indicato
dalla freccia nella figura, ed aspirarlo al suo interno Questo microago viene quindi inserito lentamente all’interno del citoplasma dell’ovocita (Fig. 2) Lo spermatozoo viene iniettato e depositato all’interno dell’ovocita ed il microago lentamente
viene rimosso. (Fig. 3) Dopo 16 -18 ore l’ovocita viene controllato per assicurarsi che la fertilizzazione sia avvenuta.
ICSIMICROINIEZIONE INTRAOVOCITARIA DELLO SPERMATOZOO
TECNICA
I tassi di fertilizzazione con la tecnica ICSI è di circa il 50% -70% degli ovociti iniettati
Le percentuali di gravidanza con la fecondazione in vitro con l’ICSI sembrano essere superiori a quelle ottenute con la fecondazione in vitro senza l’utilizzo della ICSI
Ciò è probabilmente dovuto al fatto che l’età delle donne sottoposte a ICSI è relativamente più bassa se confrontata a quella di donne che si sottopongono ad un ciclo
FIVET per motivi diversi dall’infertilità dovuta a fattore maschile severo
Naturalmente la percentuale di fertilizzazione e gravidanza può variare nei singolicasi in base
alla tecnica utilizzata alla esperienza dell’operatore che esegue l’ICSI alla qualità del laboratorio di embriologia alla abilità dell’operatore che esegue l’embrio-transfer
In alcuni casi selezionati l’apertura della zona pellucida Assisted Hatchinh viene eseguita sugli embrioni, lo stesso giorno del transfer, allo scopo di ottimizzare il loro
potenziale di impianto
PERCENTUALI DI GRAVIDANZA
ICSIMICROINIEZIONE INTRAOVOCITARIA DELLO SPERMATOZOO
Percentuali di gravidanza in relazione al trasferimento di almeno 1,2 o 3 embrioni a morfologia ottimale
<29 30-35 36-40 >40
1 embrio
ne 47% 39% 26% 6%
2 embrio
ni 65% 57% 50% 25%
3 embrio
ni 67% 67% 53% 40%
MESAPRELIEVO MICROCHIRURGICO DI SPERMATOZOI DALL’EPIDIDIMO
Spermatozoi ad ingrandimento 400x
La MESA è una tecnica microchirurgica eseguibile in anestesia generale o locale
Viene generalmente effettuata nei casi di infertilità maschile con assenza completa di
spermatozoi nel liquido seminale ( azoospermia)
La tecnica prevede una piccola incisione dello scroto, che consente di portare allo scoperto il testicolo
Viene quindi inserito un sottilissimo ago all’interno di uno dei tubuli epididimari, che trasportano gli spermatozoi dal testicolo alle vie seminali
Gli spermatozoi così raccolti possono essere impiegati per la procedura ICSI.
MESAPRELIEVO MICROCHIRURGICO DI SPERMATOZOI DALL’EPIDIDIMO
TECNICA
microsurgical epididymal sperm aspiration
L’azoospermia causata da ostruzione delle vie seminali è il principale campo di impiego della tecnica
Va ricordato come gli uomini affetti da una rara anomalia, l’agenesia dei dotti deferenti, possono trasmettere al figlio i geni di una grave malattia ereditaria, la
fibrosi cistica
tali soggetti dovranno sempre sottoporsi a ricerca di eventuali mutazioni geniche prima di ricorrere alla ICSI.
MESAPRELIEVO MICROCHIRURGICO DI SPERMATOZOI DALL’EPIDIDIMO
INDICAZIONI
La TESA (estrazione testicolare di spermatozoi) consiste nel:
prelievo di un piccolo frammento di tessuto testicolare, da cui prelevare, se presenti, spermatozoi maturi
La tecnica è simile a quella della MESA
La TESA viene preferita alla MESA quando l’assenza di spermatozoi nel liquido seminale è causata da una ridotta produzione da parte del testicolo.
TESA ESTRAZIONE TESTICOLARE DI SPERMATOZOI
Testicular sperm aspiration
testicular sperm estraction
Le indicazioni più comuni all’utilizzo della Assisted Hatching dopo una fecondazione in vitro sono:
Fattore etàle coppie in cui la partner femminile ha una età superiore ai 38 anni nel momento in cui è sottoposta ad un
ciclo FIVET con o senza ICSI
Fattore di qualità degli embrionile coppie che il giorno del transfer hanno embrioni con un alto grado di frammentazione o in cui gli
embrioni dimostrano una lenta divisione
Fattore inerente alla zona pellucidale coppie in cui gli embrioni hanno una zona pellucida troppo spessa, oppure quelle coppie in cui il
transfer di embrioni e stato già eseguito 3 o più volte e non ha dato esito di gravidanza
AHAASSISTED HATCHING
MICROASSISTENZA ALLA APERTURA DELLA ZONA PELLUCIDA
Apertura della zona pellucida in un Aspirazione di frammenti dopo apertura embrione ad 8 cellule (Fig.1) della zona pellucida (Fig.2)
Apertura della zona pellucida in un Aspirazione di frammenti dopo aperturaembrione ad 8 cellule (Fig.1) della zona pellucida (Fig.2)
AHAASSISTED HATCHING
MICROASSISTENZA ALLA APERTURA DELLA ZONA PELLUCIDA TECNICA
L’embrione è tenuto dal lato sinistro con una micropipetta, con un’altra micropipetta, molto sottile, a destra nelle foto, si espelle in prossimità della zona pellucida una piccola quantità
di soluzione acida allo scopo di aprire un varco in questo " guscio" che racchiude l’embrione
L’embrione viene poi lavato più volte e ritorna nell’incubatore dove è tenuto fino al momento del transfer
Questa tecnica può essere anche utilizzata anche per aspirare e quindi allontanare dei frammenti citoplasmatici che si possono produrre all’interno dell’embrione
In questo caso, dopo aver aperto la zona pellucida, si entra delicatamente all’interno dell’embrione con la micropipetta, a destra nella foto, e si aspirano i frammenti in eccesso
la freccia nera indica un frammento citoplasmatico per metà già all’interno della micropipetta
Diversi studi dimostrerebbero che questo procedimento, in casi selezionati, aumenti le possibilità di impianto dell’embrione una volta
trasferito in utero rispetto, nelle stesse condizioni, ad altri embrioni che non hanno subito la stessa tecnica
AHAASSISTED HATCHING
MICROASSISTENZA ALLA APERTURA DELLA ZONA PELLUCIDA
BEBIOPSIA EMBRIONALE
La biopsia embrionale è una tecnica, di recentissima acquisizione, che si esegue al 3º giorno di sviluppo
dell’embrione quando solitamente è allo stadio di 6-8 cellule.
Questa tecnica prevede che si aspirino 1 o 2 cellule dell’embrione e su di esse si esegue una colorazione fluorescente (FISH) allo scopo di evidenziare
la presenza o assenza di alcuni cromosomi nonché eventuali anoma
BEBIOPSIA EMBRIONALE
La risposta si ha in poche ore ed il transfer si effettua lo stesso giorno dell’analisi
Aspirazione all’interno della micropipetta di una cellula dell’embrione
Questa tecnica è nata allo scopo di prevenire le malattie nei figli di coppie a rischio genetico e/o cromosomico
Si consiglia anche in coppie che hanno avuto più di 3 transfer di embrioni con morfologia ottimale e non hanno ancora ottenuto la gravidanza
Nelle coppie in cui la donna ha più di 38 anni sia per lo screening della sindrome Down
sia perché in queste donne è più frequente lo sviluppo di embrioni nei quali manca un cromosoma (aneuploidie)
BEBIOPSIA EMBRIONALE
La zona del laboratorio dedicata alla rioconservazione:
1. contenitore per azoto liquido; 2. e 3. congelatori;
4. e 5. contenitori per gameti ed embrioni congelati