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www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO Domenica 02 Settembre 2012 Anno 2 N. 30 TECNO MOTORS SPA Corso Novara, 135 27029 Vigevano (PV) 0381-326978 TECNO MOTORS SPA Via Don Minzoni, 24 21053 Castellanza (VA) 0331-426711 TECNO MOTORS SPA Via Renè Vanetti, 66 21100 Varese (VA) 0332-335588 TECNO MOTORS SPA Via Ippolito Nievo, 5 20011 Corbetta (MI) 02-97270960 AUTORIZZATA FLEET BUSINESS CENTER TECNO MOTORS SPA L’ANTIJUVE INTER ROMA

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www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIODomenica 02 Settembre 2012 Anno 2 N. 30

TECNO MOTORS SPA Corso Novara, 135

27029 Vigevano (PV) 0381-326978

TECNO MOTORS SPAVia Don Minzoni, 24

21053 Castellanza (VA)0331-426711

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L’ANTIJUVEINTER ROMA

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Domenica 02 Settembre 20122

Stadio G. Meazza ore 20.45

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4-3-3 ROMAINTER 4-3-2-1

di Beppe ViganiL’ Editoriale

Noblesse oblige. In alto i cannoni, in basso i fiori. Il campionato è iniziato tra fuochi d’artificio e mattoni nella testa, per fortuna qualcuno spera nella reincarnazione. Il calcio delle figurine è finito, ora dolori, fango e umiltà. In Italia i fuoriclasse hanno mal di pancia e se ne vanno. All’e-stero sembrano tronfi e privi di timo-re, che sembrano finti. In Inghilterra sono tre le squadre (Chelsea, Man-chester City e United) che ambiscono al lardo, in Spagna due (Barcellona e Real Madrid), in Germania tre (Bo-russia Dortmund, Bayern e Schalke), in Francia una (Paris Saint Germain), mentre nel nostro Paese sono alme-no cinque le squadre che possono fare la voce grossa (Juventus, Milan, Inter, Roma e Napoli) e poi chissà… Il clima del nostro Stivale non inte-ressa più a nessuno, ma l’equilibrio regala entusiasmi da non trascurare. I fuoriclasse di fattura mondiale sono

NostalgiaUna volta in Serie A c’erano più campioni e più… emozioni

rimasti pochini (Sneijder, Maicon Ca-vani), mentre di campioni o presunti tali non siamo messi maluccio (Jove-tic su tutti). Paradossalmente ci coc-coliamo i nostri ‘matusa’ che tutto il mondo c’invidia: Totti, Buffon, Pirlo e poi che quel De Rossi che è vera-mente ‘tanta roba’ come si dice dalle mie parti. Una volta, però, il nostro calcio era servito su un altro vassoio: Falcao, Zico, Platini, Van Basten, Ro-naldo, Shevchenko, Zidane… il tutto condito da italiani di fattura speciale (Baggio, Del Piero, Baresi, Maldini). Nessuno può fare più niente e quin-di godiamoci la nostra trippa con molto formaggio e accontentiamoci. Il fair play sta spaccando le ossa ai club nostrani, ma la crisi ha dato uno strattone a presidenti eccessivamen-te zelanti, manager avventurieri e giocatori golosi. Il risultato è stato la fuga verso altri lidi. Le bandiere non esistono più. Una volta nessuno ba-

ciava la maglia e rimaneva per anni, ora c’è chi lo fa e l’anno dopo e su un altro treno. Del Piero è stato l’ultimo esempio di fedeltà ed è stato trattato a calci come l’ultimo degli arrivati. Il calcio non può vivere di riconoscen-za, perché, a certi livelli, appare bla-sfemo, ma delle eccezioni si possono

canagliafare. E’ tornato il campionato e tutto va in soffitta. Da anni non ci sono più le radioline che davano quel toc-co di fascino in più perché erano le uniche a raccontare in diretta le par-tite. Ora il mondo, per fortuna o per sfortuna, sta andando verso un’altra direzione. Ora si vive tutto davanti a

uno schermo… si vedono gol, replay, moviole istantanee, commenti nell’a-zione stessa. Chi ricorda la moviola di Carlo Sassi? Chi ricorda la struggente voglia di aspettare “90mo minuto” o “Domenica sprint”? Ogni anno mi faccio la stessa domanda: ma oggi è meglio di ieri?

12 Castellazzi,4 Zanetti, 6 Silvestre, 23 Ranocchia, 55 Nagatomo,14 Guarin, 21 Gargano, 9 Cambiasso,99 Cassano, 10 Sneijder, 22 Milito

24 Stekelemburg,23 Piris, 29 Burdisso, 44 Castan, 42 Balzaretti,7 Marquinho, 16 De Rossi, 15 Pjanic,8 Lamela, 22 Destro, 10 Totti

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Domenica 02 Settembre 2012 3

PROSSIMO TURNO

Domenica 16 Settembre - 3. Giornata

16 Set Palermo - Cagliari Stadio Renzo Barbera, Palermo16 Set Pescara - Sampdoria Stadio Adriatico, Pescara16 Set Roma - Bologna Stadio Olimpico, Roma16 Set Siena - Udinese Stadio A.Franchi-Montepaschi Arena, Siena16 Set Torino - Inter Stadio Olimpico, Torino16 Set Milan - Atalanta Stadio Giuseppe Meazza, Milano16 Set Genoa - Juventus Stadio Luigi Ferraris, Genova16 Set Chievo - Lazio Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona16 Set Fiorentina - Catania Stadio Artemio Franchi, Firenze16 Set Napoli - Parma Stadio San Paolo, Napoli

TURNO ODIERNO

Sabato 1 Settembre - Seconda giornata

1 Set, 18:00 Torino - Pescara Stadio Olimpico, Torino 1 Set, 20:45 Bologna - Milan Stadio Dall’Ara, Bologna Domenica 2 Settembre - Seconda giornata

2 Set, 18:00 Udinese - Juventus Stadio Friuli, Udine 2 Set, 20:45 Catania - Genoa Stadio Angelo Massimino, Catania 2 Set, 20:45 Cagliari - Atalanta Stadio Is Arenas, Quartu Sant’Elena 2 Set, 20:45 Inter - Roma Stadio Giuseppe Meazza, Milano 2 Set, 20:45 Lazio - Palermo Stadio Olimpico, Roma 2 Set, 20:45 Napoli - Fiorentina Stadio San Paolo, Napoli 2 Set, 20:45 Parma - Chievo Stadio Ennio Tardini, Parma 2 Set, 20:45 Sampdoria - Siena Stadio Luigi Ferraris, Genova

CLA

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TORI2 reti:

Jovetic (Fiorentina)1 rete:

Gomez (Catania)Marchese (Catania)Cruzado (Chievo)Pellissier (Chievo)Immobile (Genoa)Merkel (Genoa)Coutinho (Inter)Milito (Inter)Sneijder (Inter)Lichtsteiner (Juventus)Pirlo (Juventus)Hernanes (Lazio)Cavani (Napoli)Hamsik (Napoli)Maggio (Napoli)Lopez (Roma)Osvaldo (Roma)Costa (Sampdoria)Maicosuel (Udinese)

LA CLASSIFICA

Pos. Squadra P.ti G V N S Gf Gs +/-

1 Inter 3 1 1 0 0 3 0 31 Napoli 3 1 1 0 0 3 0 33 Genoa 3 1 1 0 0 2 0 23 Chievo 3 1 1 0 0 2 0 23 Juventus 3 1 1 0 0 2 0 26 Fiorentina 3 1 1 0 0 2 1 17 Lazio 3 1 1 0 0 1 0 18 Sampdoria 2 1 1 0 0 1 0 19 Roma 1 1 0 1 0 2 2 09 Catania 1 1 0 1 0 2 2 011 Torino 0 1 0 1 0 0 0 012 Udinese 0 1 0 0 1 1 2 -113 Milan 0 1 0 0 1 0 1 -114 Bologna 0 1 0 0 1 0 2 -214 Cagliari 0 1 0 0 1 0 2 -214 Parma 0 1 0 0 1 0 2 -217 Palermo 0 1 0 0 1 0 3 -317 Pescara 0 1 0 0 1 0 3 -319 Atalanta -2 1 0 0 1 0 1 -120 Siena -5 1 0 1 0 0 0 0

Penalizzazioni: Sampdoria e Torino 1 punto, Atalanta 2 punti, Siena 6 punti.

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Domenica 02 Settembre 20124

La partita di Emanuele Tramacere

Inter–Roma può essere definita, a tutti gli effetti, una delle partite più sentite di tutta la serie A degli ultimi 10 anni. La rivalità, in realtà, conti-nua da più di ottant’anni; sì, perché la sfida che vede contrapposto il bi-scione alla lupa è una di quelle che la Serie A (dal momento della sua crea-zione nel 1929) ha potuto osservare più spesso. Negli ultimi anni, tuttavia, la rivalità si è accesa notevolmente.Dalla stagione post-calciopoli fino alla fatidica stagione del triplete ne-razzurro, Inter e Roma hanno incro-ciato le proprie strade lottando ad armi pari sul fronte dello scudetto, della coppa italia, della supercoppa italiana e non solo. L’Inter, soprat-tutto a San Siro, può godere di una cabala piuttosto favorevole. Degli 86 incontri disputati a Milano, infatti, i nerazzurri hanno lasciato il Meazza con una sconfitta soltanto in 14 occa-sioni. Milano-Roma, un dualismo che dura da sempre con tanti intrighi, gio-chi di potere e scambi tecnico-tattici che hanno fatto la fortuna dell’una o dell’altra fazione. Partendo da Gigi Di Biagio a Marco Branca, da Marco Del Vecchio a Gabriel Omar Batistu-ta, passando per Panucci, Pizarro, Zanetti, Mancini arrivando fino ai pa-pabili ex che potrebbero essere della partita: Walter Samuel e Christian Chivu per i nerazzurri, Nicolas Burdis-so e Mattia Destro per i giallorossi.

La sagra del golL’Inter ha bocche da fuoco pericolose, ma la Roma ‘zemaniana’ promette scintille

Senza contare colui che dell’Inter ora è la guida tecnica, Andrea Stramac-cioni e chi, Zdenek Zeman, è stato il sogno di Moratti prima dell’approdo del giovane allenatore romano.Andrea Stramaccioni e Zdenek Ze-man sono due allenatori che predi-ligono il gioco offensivo, sfruttando al 100% ogni zolla del terreno favo-rendo gli inserimenti dei trequartisti negli spazi aperti dai movimenti del-la prima punta.Entrambi schierano in campo un 4-3-3 atipico. Il tecnico boemo fa di necessità virtù adattan-do Francesco Totti da trequartista decentrato preferendo la spinta in verticale di una punta mobile sulla corsia di destra. Stramaccioni sfrutta i movimenti a sostegno di Diego Mili-to per agevolare le verticalizzazioni di Sneijder a favore della seconda pun-ta e del centrocampista di supporto che, finora è sempre stato Fredy Gua-rin. Inter–Roma sarà come sempre una sfida aperta ad ogni risultato. Ben 9 degli ultimi 14 incontri al Me-azza si sono conclusi con più di 3 gol all’attivo e le premesse mostrate nel corso della prima giornata di cam-pionato assicurano che l’ipotesi over, per gli amanti delle scommesse, è tutt’altro che improbabile. I meteorologi prevedono una pioggia di gol nelle porte del Meazza. Tutti pronti quindi. Che lo spettacolo abbia inizio.

I Bioritmi di Enzo Occhiuto

Per dimenticare il deludente sesto posto dello scorso campionato e tornare subito in Chempions Lea-gue, Massimo Moratti ha conferma-to, a pilotare la barca nerazzurra, il laureato in giurisprudenza Andrea Stramaccioni di 36 anni che ha di-mostrato, con umiltà ma con molto entusiasmo, di farsi seguire da uno spogliatoio ricco di campioni che hanno scritto pagine importanti della storia del calcio. “Vorrei trasmettere le mie idee: come essere padroni del-la partita e fare risultato”. La vittoria di domenica scorsa, per 3-0 contro il Pescara, rappresenta già la sua pri-ma conferma sul campo. Pertanto, ritornando alla seconda sfida di oggi al Meazza, emerge che lo stato di be-nessere psicofisico dell’Inter 6,00 è leggermente superiore a quello della Roma con 5,98 che fa già prevedere

LA SCOMMESSA :“IL FUTURO E’ NOSTRO”

una partita più ruvida ed impegna-tiva rispetto a quella sopra citata. Inoltre analizzando i valori medi bio dei moduli tattici dei due allenatori, possiamo vedere la differenza d’im-postazione. Andrea Stramaccioni 4-3-2-1 (v. 6,07–6,00–6,15–6,22) valori superiori alla norma in ogni reparto soprattutto lungo la linea di appoggio alle punte; Zeman 4–3–3 (v. 6,05–6,16–6,00) con valori forti a centrocampo a copertura anche del-la difesa. Scrutando a fondo i valori medi delle due formazioni, possiamo notare come la componente di toni-cità della Roma 6,05 sia più elevata di quella nerazzurra 6,00, mentre quella emozionale risulta molto più forte ed aggressiva nei giocatori di casa 6,01 contro il 5,90 dei gialloros-si. La componente istintiva gioche-rà a favore della squadra dell’Inter

con 6,01 contro il 5,93 della Roma. I campioni che potrebbero utilizzare maggiormente questa arma a favo-re della propria squadra per l’Inter sono: Samuel 6,31, Gargano 6,48, Coutinho 6,31, Snejider 6,37 e Milito 6,37; mentre per la squadra ospite si distinguono Castan 6,50, Destro 6,50, Osvaldo 6,16, Totti 6,37 e Tad-dei 6,46. La contemporaneità di va-lori altamente positivi la troviamo in Zanetti 6,34 e Sneijder 6,32 dell’In-ter e in Balzaretti 6,31 e in Pjanic con 6,22 per la Roma. Prepariamoci quin-di ad assistere ad un incontro molto equilibrato con alcuni momenti di alta classe calcistica. Tengo comun-que sempre a precisare che questa mia analisi non è astrologica, ma stu-dia la disposizione dei giocatori che scenderanno in campo agendo in un certo modo piuttosto che in un altro.

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Domenica 02 Settembre 2012 5

All’inizio degli anni novanta una squadra di provincia approda in serie A e sconvolge il calcio italiano. È il Foggia di Zdenek Zeman. Il boemo allena all’uso sfacciato della zona un manipolo di sconosciuti, reclutati per un tozzo di pane nelle serie minori; e loro provocano sudori freddi a squadroni costati miliardi. Segnano e incassano valanghe di gol, divertendo e divertendosi. La squadra è una meravigliosa creatura con due padri: il vulcanico presidente Casillo e lui, l’uomo di Praga. Trench alla Humphrey Bogart, sigaretta eternamente appesa al labbro e palpebra a mezz’asta, Zeman spiazza la stampa sportiva con pause interminabili e risposte impassibili. Sottopone i giocatori a fatiche disumane, esercizi estenuanti perché in campo possano volare. Il tormento dei calciatori si riscatta nella bolgia del piccolo stadio Zaccheria, dove si consuma l’estasi domenicale. Per tre stagioni i foggiani

Benvenuti a ZemanlandiaIl tecnico boemo è il faro della nuova Roma: su di lui libri, trattati, persino un documentario. Perché in Italia da anni circola un allenatore che definire mito è davvero poco

sognano il calcio champagne fino al mesto epilogo: la zona Uefa che sfuma all’ultima giornata, l’uscita di scena del presidente Casillo, Zeman che vola verso la Capitale mentre Foggia rimane ben piantata nel tavoliere. I riflettori si spengono. Zeman diventerà, suo malgrado, l’uomo contro il Palazzo e contro il doping. L’eroe da celebrare, commossi dall’onestà e dal rigore. Ma anche l’allenatore scomodo, a cui non affidare panchine, per evitare problemi con i poteri forti. Nasceranno altre zemanlandie, ma Foggia rimarrà la più sorprendente. Certo, se dovessimo giudicare l’esordio di campionato di settimana scorsa (Roma-Catania 2-2) non potremmo che ammettere che la prima versione del Zeman-bis assomiglia tremendamente a quella poco fortunata del predecessore Luis Enrique. Ma i tifosi della “magica” confidano ugualmente. E forse fanno bene.

Chi è Zdenèk Zeman: Nato a Praga, in Repubblica Ceca, il 12 maggio del ’47, Zdenek Zeman si è trasferito a Palermo dallo zio Cestmír nel ’68. Qui conosce Chiara Perricone, sua futura moglie, che gli darà due figli, Karel, divenuto allenatore, e Andrea. Nel ’99, Zeman ha ispirato il cantautore Antonello Venditti, che ha scritto “La coscienza di Zeman”, contenuta nell’album Goodbye Novecento.

Il documentario su ZemanDiretto da Giuseppe Sansonna e prodotto da Showlab, “Zemanlandia” è il documentario che ripercorre le vicende del Foggia Calcio dando la parola a un suo protagonista di sempre: Zeman. Impreziosito dal calcio giocato e da materiali di repertorio delle rampanti televisioni private il film raccoglie l’intervista più lunga che Zeman abbia mai rilasciato.

Personaggio Ospite di Alessandra Caronni

I cugini in Trasferta di Andrea Anelli

È iniziato male l’Anno Zero del nuovo corso rossonero, una sconfitta davanti al proprio pubblico, poco per la verità, contro un avversario che ci sta prendendo gusto a vincere su campi prestigiosi per 0-1. La Sampdoria, dopo aver battuto il Barcellona, ha sbancato anche Milano mettendo a nudo i difetti di un Milan incapace di creare gioco e pal-le gol nitide. Ci si è messa anche la Dea bendata che ha pensato bene di passare l’ultimo week-end d’agosto sul mar Ligure invece di soffrire il cal-do milanese e così le speranze di fare punti per il Milan si sono infrante sui pali della porta difesa da Romero. Il bello del calcio però è che ti da la pos-sibilità di voltare pagina velocemente e dimenticare gli affanni di una prima giornata che spesso riserva sorpre-se. A Bologna l’imperativo è fare bot-tino pieno per non prendere subito un distacco dalle prime della classe troppo grosso tanto da rischiare di compromettere in partenza l’unico vero obiettivo stagionale, lo scudetto. Allegri dovrà fare a meno di uno degli

Milan, partenza obbligatarossoneri già costretti a vincere

uomini più in forma, Robinho. Il bra-siliano dovrà infatti stare lontano dai campi di gioco per almeno venti gior-ni e dunque sembra di nuovo possibi-le un impiego dal primo minuto di El Shaarawy al fianco di Pazzini con Bo-ateng alle loro spalle. A centrocampo rientra Ambrosini e si fa strada l’ipo-tesi dell’utilizzo di Emanuelson per dare più vivacità alla manovra troppo farraginosa nella prima frazione con-tro i blucerchiati. In difesa Bonera potrebbe lasciare il posto a Zapa-ta al fianco del confermato Yepes. Al Dall’Ara i rossoblu fanno il loro esordio in campionato dopo il pesan-te tonfo di Verona con il Chievo e il clima è tutt’altro che disteso. In setti-mana i tifosi hanno avuto un pesante confronto con il presidente Albano Guaraldi che, con un suo gesto di disapprovazione, ha scatenato i più esagitati beccandosi insulti e spu-ti. Con questi presupposti non sarà facile per Pioli preparare una parti-ta come questa e allo stesso tempo tenere i giocatori sereni, tranquilli e con la giusta concentrazione.

Da quando c’è il campionato a giro-ne unico, la Roma arriva al Meazza per l’82ma volta. Contro i gialloros-si è una delle sfide più interessanti, spettacolari e affascinanti, questo lo dice la storia. Per ben 43 volte ha vin-to l’Inter, 26 i pareggi, di cui 12 sono 0-0, mentre le vittorie degli avversari sono state 12. La Roma non vince a Milano dal 18 aprile 2007 (3-1 con gol di Perrotta, Materazzi, Totti e Cas-

Spettacolo assicurato, ma attenti al... 4-4Il risultato a occhiali è successo in sole dodici circostanze

setti). L’anno scorso terminò 0-0, ma l’anno prima fu un 5-3 per la Beneamata con doppietta di Eto’o, Sneijder, Motta e Cambiasso da una parte e Simplicio, Vucinic e Loria dall’altra. Uno degli attaccanti ne-razzurri più prolifici contro la Roma, davanti al suo pubblico, è stato Ales-

sandro Altobelli con 10 reti. Il primo match tra le due squadre si dispu-tò l’11 dicembre 1927 è fini 3-3. Il 14 dicembre 1997 Yuri Djorkaeff proprio contro la Roma segnò un gol talmente bello che l’Inter decise d’immortalarlo sulla campagna ab-bonamenti per alcuni anni.

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Domenica 02 Settembre 20126

Avete visto che gol ha fatto Van Persie al Fulham. con la nuova maglia dello United? Bene, questo campionissimo targato Olanda, strada facendo, regalerà altre perle a sir Ferguson, anche se il Manchester quest’anno è partito col piede sbagliato in Premier League alla pari dei concittadini del City che hanno sofferto le pene d’inferno col Liverpool sette giorni fa In Inghilterra, insomma, si è iniziato col botto e l’unica squadra che non ha deluso è il Chelsea orfano di Drogba (finito in Cina) che sta collezionando un risultato utile dopo l’altro. Bene anche la sorpresa Swansea e l’Everton che nel turno inaugurale ha fatto fuori il Manchester United. In Francia proprio non ingrana il Psg dei supercampioni. Per Ancelotti nelle prime tre partite, tre soli pareggi. Una miseria per le ambizioni di Leonardo a compagni. I gol tra l’altro non arrivano e Ibrahimovic, dopo una partenza a razzo (si fa per dire), si è spento come un lumicino lungo la strada che ha portato i parigini allo 0-0 casalingo con il Bordeaux. Non va bene neanche il Montpellier, campione in carica. che capitola sul proprio terreno contro un Marsiglia che passa al comando delle operazioni in Ligue 1 col solo Lione pronto a rientrare nei giochi staccato di due lunghezze insieme al già citato Bordeaux, al sorprendente Valenciennes e al solito Tolosa. Le cose non vanno bene pure in Spagna dove il Real di Mourinho paga dazio nel derby col Getafe grazie ai gol di Valera e Barrada. Le Merengues però si sono riscattate nella Supercoppa di Spagna battendo il Barca per 2-1 nel match di ritorno. Vince comunque, sia pure di misura, il Barcellona (catalani in rimonta) a Pamplona con l’Osasuna grazie a una doppietta di Messi. In testa col Barca, la terza squadra di Madrid, il Rayo Vallecano bravo ad espugnare Siviglia con le reti di Piti e Batistao rifilate al Betis. Tutto sotto controllo in Bundesliga dove primeggiano i campioni in carica del Borussia Dortmund e il Bayern Monaco partiti tutti e due col piede giusto. Ottimo l’avvio del neopromosso Fortuna Dusseldolf che va a vincere in casa dell’Augusta mentre il Norimberga fa il corsaro ad Amburgo. Sugli altri campi europei viaggia a mille il Benfica in Portogallo e il Bruges in Belgio, mentre in Svizzera il Sion di Gattuso, dopo quattro vittorie e un pareggio, perde l’imbattibilità per opera dello Zurigo.

Inter, Juve e Napoli superstar nel tur-no inaugurale di campionato. Sono andate a segno con otto gol senza incassarne uno, regalando spettaco-lo. Di conseguenza dalle tre big del torneo tutti si aspettano oggi risposte importanti in merito al loro stato di salute. L’impegno più difficile è senza dubbio quello dell’Inter di Stramac-cioni che a San Siro riceverà la Roma di Zeman, un pochino strapazzata all’esordio da un Catania in palla e ben rodato sempre pronto a colpi-re in contropiede con lo scatenato Gomes. La gara di Milano è sicura-mente la più importante della serata dove la Juventus alle 18, aperitivo del secondo turno, aprirà le danze con l’Udinese reduce dall’impegno di Champions col Braga purtroppo usci-ta sconfitta ai calci di rigore. Il match del Meazza, al di la della classifica, ha un sapore particolare perché le due squadre sia nel passato che nel presente si sono sempre affrontate a viso aperto affondando i colpi a suon di gol sino al fischio di chiusura. Con la squadra giallorossa guidata da Ze-man senz’altro la gente si divertirà e, probabilmente, non mancherà la goleada visti i precedenti del tecni-co boemo col Pescara portato in A.

Quel gran film in bianco e neroLa Juve affronta l’Udinese e già in questa occasione scopriremo il suo reale potere. Intanto l’Inter ospita la Roma e mette alla prova le doti di Cassano

Dicevamo della Juventus. La Vecchia Signora è in gran spolvero e dopo un primo tempo così e così col Par-ma nella ripresa ha fatto sua la gara meritando la vittoria. Con l’Udinese sarà un po’ più difficile ma Vucenic e compagni sono pronti di nuovo a colpire, anche su un campo difficile e insidioso come quello del Friuli. Atte-so pure il match del San Paolo dove il Napoli, con un Cavani scatenato, affronterà la Fiorentina di Montella. La Viola ha fatto una faticaccia a bat-tere l’Udinese ma se a Jovetic salta la mosca al naso il risultato potrebbe essere rimesso in discussione, dal momento che nel calcio la parola mai dire mai non è stata ancora cancella-ta. All’Olimpico la Lazio invece trove-rà un Palermo dal dente avvelenato per la batosta subita al Berbera dal Napoli mentre la Samp di Ciro Ferra-ra, reduce dal colpaccio di San Siro col Milan, proverà ad intascarsi altri tre punti col Siena. Aperta, se non apertissima,la gara del Massimino fra il Catania e il Genoa, in contem-poranea a uno scoppiettante Parma-Chievo. Prova del nove, infine, fra le due sconfitte della giornata inaugu-rale Cagliari e Atalanta. Ieri anticipi Bologna-Milan e Toro-Pescara.

Nessuno riesce più a bloccare l’olandese volante,che a Manchester promette faville. Intanto, si offusca la stella di Ibrahimovic

Il campionatodi Laura Tangari

Campionati Esteri di Luigi Sada

Tutti persi per… Van Persie

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Domenica 02 Settembre 2012 7

Champions - Europa League - Serie A TIMsu MAXI schermo - diretta PREMIUM

Il Club di Giovanni Labanca

L’Inter di Strama è nel cuore dei Bauscia L’Inter parte con il botto di Pescara. Di col-po, sembrano svaniti gli affanni e le delusioni della passata stagione. I tifosi dell’In-ter sono fatti così: dimenticano in fretta i guai della Beneamata e con altrettanta ra-pidità ripiombano nello sconforto. Quest’anno è stato importante partire con il piede giusto altrimenti sarebbero proseguiti lagni e contumelie. I tre goal di Pescara han-no demarcato nettamente un periodo nero e aperto nuove incoraggianti prospettive per un campionato molto dignitoso, e visto come sono partite le altre, a parte la ben accolta sconfitta del Milan che si presenta duro, da combattere fino all’ultimo minuto. In questo servizio, tastiamo il polso della tifoseria interista per sapere come ha giudicato la campagna acquisti, l’ allenatori e la società. Siamo partiti in volo radente dal nord sentendo gli Inter club importanti, come i Templari, Seregno, Lisso-ne, Caronno Pertusella, Cantù, Banda Bagai, Altopiano Di Asiago, Emilia Romagna. Abbiamo ascoltato anche i pareri dei club del centro fino a quelli della Campania di Adriana De leva e la Basilicata di Ludovico Iannotti ( Valle del Noce, Terranova di Pollino, Senise , Tursi, Francavilla sul Sinni ) la Calabria con Lauropoli, Terranova di Sibari, (patria di Milito), la Puglia feconda di Monopoli, Castro, Alliste, Melissano, per finire con la Sicilia. In linea di massima prevalgono ottimismo e fiducia, dopo quanto successo l’anno scorso. Contenti tutti sono dello “Strama”, una delle mosse azzec-cate dalla società negli ultimi tempi. E’ considerato, oltre che bello dalle fans, uomo di polso e di buon carattere, capace di tenere a bada lo spogliatoio ribelle, cosa di primaria importanza. Gi altri acquisti hanno soddisfatto per il piano di rinnovamento in atto. Qualcuno non ha visto di buon occhio l’arrivo di Cassano, pur ammirandone le indiscusse qualità tecniche, per la sua linguaccia da Bari vecchia. Ad Antonio la pronta smentita a suon di goal e di ponderati silenzi. Su questi, i tifosi invocano un controllo meno blando della dirigenza e maggiore severità soprattutto da parte di Moratti, chiamato ad essere anche il presidente più “cattivo” cosa che non guasta mai. I tifosi vogliono la conferma di Maicon, anche se il cassiere ne pretende la vendita a gran voce, giustamente, vista l’allegra finanza praticata in corso Vittorio Emanuele, con non pochi “rimbrotti” della famiglia Moratti. Tutto sommato, il buon umore sembra essere tornato a scorrere nelle vene dei Bauscia, che chiedono alla squadra impegno, volontà, e forza costanti contro ogni avversario, ben tenendo pre-senti gli obbiettivi alla portata dell’Inter: lo scudetto e l’Europa ligue. E la partita di oggi contro la Roma di Zeman è la prima prova per dimostrare che quella in azione sulla rinata erba di San Siro sarà una squadra vera, non una meteora estiva. A voi, dunque cari moschettieri vecchi e nuovi la risposta degna da dare ai tifosi sempre pronti ad inneggiare, con la pioggia e con la nebbia: FORZA INTER!!!!!!

e non ve ne pentireteStra...amatelaL' arrivo di Fantantonio è stato fondamentale. Ma ora bisogna pensare a una serie di risultati positivi

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Domenica 02 Settembre 20128

L’Angolo di Franco Rossigentilmente concesso da francorossi.com

Si è visto qualcosa di nuovo in questo inizio di campionato. Ad esempio la Fiorentina di Montella e l’Inter di Stra-maccioni. Sono stato quasi sempre contrario ad etichettare una squadra con il suo allenatore, ma ogni tanto si può fare eccezione. Prima di tutto non è un caso che le panchine di In-ter e Fiorentina siano guidate da uo-mini che provengono dalle giovanili. Palla a terra e due tocchi, è una delle regole che ti insegnano nelle squa-dre primavera. La Fiorentina è stata facilitata dall’età dei suoi calciatori e la “mano” di Montella è stata capita più velocemente che in casa Inter. La bravura di Stramaccioni, inve-ce, è stata quella di far accettare il modo di giocare della Primavera da giocatori che la Primavera forse non l’hanno mai vista. I primi venti minuti

SORPRENDE L’INTER “PRIMAVERA”LA POCHEZZA DEL MILAN, ASPETTANDO KAKA’, E’ DISARMANTEPIACE LA FIORENTINA

giocati a Pescara sono stati perfetti, uno-due, uno-due con smarcamenti brevi solo a riprendersi la palla. Due a zero e poi un giocherellare sino alla fine con stucchevole insistenza da parte dei troppi vogliosi di dimostrare quanto sono bravi. Ma quei venti mi-nuti iniziali fanno capire che questa Inter può arrivare tranquillamente nelle prime tre, risultato comunque apprezzabile. La Fiorentina ha fatto un po’ lo stresso, ma contro un av-versario più forte del Pescara e una giocata, alla “Minnesota Fats” (no-mignolo che tanti anni fa avevo affib-biato a Mancini) di Jovetic ha deciso tutto. Montella e Stramaccioni, i gio-vani che il calcio italiano forse va cer-cando, sono in panchina. Altre novità interessanti nella prima giornata non se ne sono viste. La Juventus ha fatto

Buongiorno tifosi belli e brutti. Il campionato è cominciato e secondo me, che quando parlo non sbaglio mai neanche un congiuntivo o una congiuntivite, dato che Zeman è un grandissimo parlatore, lo scorso anno, a furia di parlare in testa a tutti i giocatori del Pescara, li ha portati in serie A. Quest’anno dovrà vedersela con Totti e compagnia bella, tutti grandi parlatori; si spera cosi che la Roma, in questo fiume di parole, riesca a fare un fiume di gol. È vero che le prime partite gli organi muscolari sono freschi e duri, poi con il passare delle giornate calcistiche questi organi si ammosceranno, come in tutti i matrimoni, dove agli inizi l’albero e bello dritto ma poi le pere (calcistiche e no) cominceranno a cadere. Ma la Roma è una bella squadra quando si impegna. Nella prima partita miracolosamente ha pareggiato mentre Zeman smetteva di parlare per bere un bicchiere d’acqua. Mentre la Roma sembra cominci a correre dietro lo scudetto il Pescara ne prendeva 3 dall’inter. Morale mia, chi ci ha guadagnato di questo passaggio del boemo alla Roma sono forse le avversarie per la lotta al titolo. Zeman comunque è sempre Zeman. Domenica lo ha salvato “nu uagnon (un ragazzo)” Lopez, con un gran bel gol che ha mandato in delirio tutta la piccionaia della Roma che aveva le lacrime addosso. Beh, volete un mio parere sulla partita di San Siro di oggi con l’Inter? Da interista dico che vinciamo, magari con un po’ di fatica. Sono terrone ma credo molto nei mie amici bauscioni. Viva l’Inter e… tutti gli altri all’Isola dei famosi in vacanza prolungata. A bagnomaria col peperoncino pugliese.

Auz da Leone di Lernia

Sono un terrone ma tifo i bauscioniC’è da chiedersi chi abbia guadagnato dal passaggio di Zeman alla Roma: le avversarie?

la sua parte, in attesa di un centra-vanti di spessore (attenti che Lloren-te è un Pazzini spagnolo, non certo un top player). Anche il Milan ha fat-to la sua giocata, o almeno ha fatto quello che sa fare: poco. El Shaarawy più che il “faraone” bisognerebbe ri-battezzarlo “la mummia”, mentre in difesa è stato un rincorrersi a chi sba-gliava di più. Se le migliori azioni d’at-tacco sono state di Yepes, cioè di un difensore trentacinquenne, c’è poco da sperare… Robinho, offerto in giro a prezzo di saldo, anzi di regalo, ha sempre più l’etichetta del “un anno è poco e due sono troppi”. Pelè sei anni fa lo consacrava suo erede dichia-rando che sarebbe diventato meglio di Maradona, proprio le stesse parole che sta usando adesso per Neymar. Anche la Roma ha fatto la sua parte, nella migliore delle tradizioni “zema-niane”, così come il Napoli, che ha travolto uno sfilacciato Palermo. In Inghilterra niente di nuovo, mentre in Francia tre punti in tre partite per il PSG sono davvero pochi, per non par-

lare del Real già a cinque punti dal Barcellona. Mou-rinho ha la maledizione del terzo anno: al Chelsea lo licenziarono, all’Inter non volle vivere l’esperienza e a Madrid sta pagando, al-meno per ora. Voci di mercato Il Milan vorrebbe Kakà in prestito gratuito, in realtà lo paghe-rà senza rendere pubblica la cifra e ufficialmente si dirà che l’ingaggio è a cari-co della società spagnola, così come fece con Crespo sino a che il Chelsea non diramò il famoso comuni-cato. Maicon, offerto inutil-mente al City, finirà chissà dove.

Via alle “cassanate”. Durante la confe-renza stampa, il neo acquisto nerazzur-ro, non ha certo mandato a dire quello che pensa di Galliani. Tanto fumo e poco arrosto, queste le parole dell’attaccante: “Il Presidente Moratti ha sempre avuto un debole per me, mi avrebbe voluto già ai tempi di Mancini, ma in quel periodo ero un pazzo scatenato, la testa mi fuma-va ed ha fatto bene a non prendermi, l’ho detto anche a Marco (Materazzi), nono-stante la sua buona volontà è stato giusto non prendermi. Ora sono più tranquillo e calmo”. Il campione della Bari vecchia continua entrando nel vivo: “Allora dissi - riferendosi all’arrivo al Milan- se sbaglio sono da rinchiudere al manicomio, e sic-come non ho sbagliato io, e non mi rife-risco ai calciatori né all’allenatore, ma a qualcun’altro che prometteva e promet-teva ma non concretizzava, tanto fumo e poco arrosto, ho dovuto andar via. Se uno mi prende in giro non mi piace e siccome lui faceva il furbo mi sono visto costretto a cambiare. Non ce l’ho con lui, devo ringraziare i miei compagni e i tifosi che mi sono stati molto vicini quando ho avuto il problema al cuore, ma non lui. Lui tanto fumo e poco arrosto”.

CASSANATEdi Severa Bisceglia

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Domenica 02 Settembre 2012 9amarcordAmarcord di Severa Bisceglia

Anelli Auto DueVia Turati 75

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Anelli Auto DueViale Italia 21/25

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Questa partita vede molti volti fa-mosi indossare i colori di entrambe le squadre. Partiamo da Marco Del-vecchio che inizia a giocare, da pro-fessionista, proprio nell’Inter nella stagione 1991-1992 dove però non trova grandi spazi e viene mandato a fare esperienza prima al Venezia e successivamente all’Udinese. Nella stagione 1994-1995 gioca ancora in nerazzurro 29 partite e poi viene ven-duto proprio alla Roma in cambio di Marco Branca. Nei giallorossi sboc-cia segnando molti gol e vincendo, nella stagione 1999-2000, lo scudet-to che porta la firma di Fabio Capello. Facendo un passo in dietro troviamo

Antonio Tempestilli che, al contrario di Marco Delvecchio, fa il suo esordio con il Banco di Roma e viene poi ac-quistato dall’Inter che lo fa giocare in serie A all’età di vent’anni. Poca for-tuna in nerazzurro, solo 5 presenze, e viene ceduto al Como, dove reste-rà fino al 1987. Viene poi acquistato dalla Roma per due miliardi di lire. Tra i volti noti troviamo anche “Cic-ciobello” Stefano Desideri. Anche lui cresciuto nelle giovanili della Roma e nella stagione 1983-1984 diventa campione d’Italia con la formazione Primavera allenata da Romeo Benet-ti. Il centrocampista viene acquistato dall’Inter, nel 1991 per sette miliardi

di lire, in compartecipazione con la Juventus. In nerazzurro si rivela un acquisto deludente e difficili sono anche i rapporti, a causa del suo pessimo carattere, con gli allenatori Corrado Orrico prime ed il suo suc-cessore Luis Suarez a cui ha rivolto ripetute offese che gli costarono una multa e l’esclusione dalla rosa. Nella stagione 1992-1993, dopo aver di-sputato le prime 4 partite, viene ce-duto all’Udinese. Arriviamo ai giorni nostri con, l’ex di entrambe le squa-dre, Claudio Ranieri attuale allenato-re dei francesi del Monaco. Il calcia-tore Ranieri esordisce nella massima serie, prima come calciatore, il 4 no-vembre 1973 in Genoa-Roma, persa dai giallorossi per 2-1. Ha disputato solo sei partite nelle file della lupa per poi passare, dal 1976 al 1982, al Catanzaro. Successivamente come allenatore, partendo dalla categoria interregionale alla guida del Vigor Lamezia (1986), ne fa di strada cal-pestando i campi di gioco negli stadi più prestigiosi: Napoli, Fiorentina, all’estero Valencia, Atletico Madrid e Chelsea, torna in Italia passando da Parma, Torino –sponda Biancone-ra-, approda a Roma il 2 settembre

2009, subentrando a Luciano Spal-leti. Nella Roma, squadra che l’aveva lanciato anche come calciatore, non ha vinto nulla pur giocando bene, rassegnerà le dimissioni nel febbraio 2011 e passerà, nel settembre dello stesso, all’Inter in sostituzione dell’e-sonerato Gian Piero Gasperini. Eppoi non possiamo dimenticare gli altri ne-razzurri arrivati o trasferiti alla Roma. Qualche anno fa Panucci, dopo aver indossato la maglia del Milan e del Real Madrid a messo quella dell’Inter per poi trasferirsi a Roma. Lo stesso per Di Biagio, Samuel e Chivu.

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Domenica 02 Settembre 201210

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Domenica 02 Settembre 2012 11

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Tel. 02.89402778 Fax 02.89402778

20143 Milano

Champions di Luigi Sada

DOLCE EUROPA PER MILAN E JUVEPer i campioni d’Italia lo Shakhtar Donetzk, Chelsea e Nordsjaelland. Per i rossoneri invece Zenit San Pietroburgo, Anderlech e Malaga

Sorteggiati a Montecarlo i gironi di Champions League 2012-13 in programma a partire dal prossimo 18-19 settembre con la parteci-pazione di 32 squadre. Dall’urna monegasca, con Gullit a condurre le danze dei pescaggi, sono usciti avversari d’alto prestigio ma abbordabili, in particolare modo per il Milan, mentre per la Juve il sorteggio è stato ancora più benevolo dovendo affrontare for-mazioni di medio livello, fatta eccezione per il Chelsea. Peccato per l’Udinese eliminata martedì scorso dallo Sporting Braga nel ritorno dei preliminari al Friuli dopo i calci di rigore. Ai campio-ni d’Italia della Juventus, inseriti nella terza fascia, sono toccate Shakhtar Donetzk, Chelsea e i danesi del Nordsjaelland, mentre al Milan la sorte ha regalato come avversari lo Zenit San Pietroburgo di Spalletti, i belgi dell’Anderlech e il Malaga. Il Barcellona è stato inserito nel Gruppo G col Benfica, Spartak Mosca e Celtic. Il Real di Mourinho avrà come avversari invece nel D il City di Mancini, l’A-jax e il Borussia Dortmund. Il Bayern Monaco, girone F, incontrerà Valencia, Lelle e Bate Borisov, vecchia conoscenza del Milan. Il Manchester United nel proprio gruppo H ha match sicuramente più facili: Braga, Galatasaray e Cluj. Nel Gruppo A è finito il Psg di Ance-lotti. I parigini hanno come avversari il Porto (testa di serie),Dinamo Kiev, Dinamo Zagabria. Nel B troviamo infine l’Arsenal, lo Schalke 04, l’Olympiacos e Montpellier vincitore della Ligue 1.

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Domenica 02 Settembre 201212

La Lega Nord stavolta non c’entra nulla. Lo scorso anno la corsa lom-barda, col patrocinio e l’organizza-zione del Carroccio, aveva suscitato mille polemiche mettendo in pericolo addirittura la salute dei corridori fer-mati più volte sul percorso da alcuni esagitati. Ora questo non dovrebbe più accadere dal momento che la se-conda edizione del Giro di Padania, che si svolgerà in cinque tappe dal 3 al 7 settembre, è stata messa in piedi dall’ADS Monviso-Venezia presieduta dal senatore Michelino Davico. In-somma il giro parte ma senza alcun simbolo politico bianco verde con la benedizione degli oltre cento corrido-ri professionisti che prenderanno il via domani mattina da Sant’Agostino d’Emilia, guidati da Vincenzo Nibali, diretti a Bondeno dove concluderà la

prima frazione. Lo scorso anno, per la cronaca, la competizione aveva visto il successo del varesino Ivan Basso. Il nome ufficiale della seconda edizio-ne della manifestazione è “Il Pada-nia”, che attraverserà quattro regioni del nord: il Veneto, l’Emilia Romagna, il Piemonte e la Lombardia. Le prime tappe avranno un percorso impegna-tivo ma non proibitivo. La frazione più particolare e difficile, se non de-cisiva, sarà senza ombra di dubbio la quarta, cioè quella del giorno prima dell’epilogo, con la Lazzate-Passo della Bocchetta con arrivo in quota. A Lazzate commemorazione del sin-daco Cesarino Monti. L’ultima fatica è in programma da Acqui Terme (AL) a Frabosa Soprana (CN) dove calerà il sipario sui 900 chilometri percorsi dalla carovana lombardo-veneta.

Si riparte dal… BassoDal 3 al 7 settembre, cinque tappe per decretare il campione del tour ideato dalla Lega

Giro della Padania di Luigi Sada

Basket di Beppe Vigani

L’EA7 Milano fa le prove per trovare un abbrivio positivo di stagione. Ora è tempo di amichevoli e Sergio Sca-riolo (vicecampione olimpico con la Spagna) cerca di assemblare una macchina con pezzi nuovi, ma senza tre pedine che per qualche anno han-no regalato buoni momenti alla pal-lacanestro meneghina, se non altro per cuore e ardore agonistico, Mason Rocca su tutti. In due anni Milano ha silurato i due capitani (l’anno prima era capitato a Marco Mordente), oltre che Stefano Mancinelli e Leon Rado-sevic. La nuova stagione è piena di aspettative, tanto che sono stati in-gaggiati giocatori abituati a giocare in Europa come Keith Langford, guar-dia di 29 anni le ultime tre stagioni in Eurolega tra Khimki Mosca (ini-zialmente con Sergio Scariolo allena-tore) e Maccabi dove faceva coppia con Richard Hendrix, anch’esso ar-rivato alla corte del presidente Proli.

Cinque per il bottoL’EA7 ha acquistato Langford, Chiotti, Hendrix, Stipcevic e Basile per vincere

La Guardia-ala di Decatur (Stati Uniti) ha 26 anni ed è alla quinta stagione da professionista, la quarta in Euro-pa dove ha militato in precedenza in Spagna a Granada e in Israele al Maccabi Tel Aviv. Un altro elemento sul quale coach Scariolo conta molto è David Chiotti, 28 anni, ala nata e cresciuta in California (Palo Alto) in una famiglia di origini piemontesi. Dopo la St.Francis High School di San Josè e poi la New Mexico University, Chiotti gioca prima in Austria, poi in Olanda prima di sbarcare nel 2009 a Casale Monferrato. Ora è un pun-to fisso della Nazionale di Simone Pianigiani. Il playmaker Omar Cook (diventato capitano) avrà un nuovo vice: è Rok Stipcevic. Lo sloveno di Maribor, 27 anni, tornerà a giocare in Eurolega dopo l’esperienza al Cibona Zagabria. Stipcevic ha giocato in Italia nelle ulti-me due stagioni, solo la seconda per

intero, a Varese. Per ultimo abbiamo voluto lasciare una vera leggenda del basket nostrano, dalla quale tutta la squadra si aspetta davvero tanto, sia dal punto di vista tecnico, ma so-prattutto da quello mentale: Gianluca Basile. Arriva a Milano dopo una carriera leg-gendaria in cui ha vestito la maglia di quattro squadre, Reggio Emilia, Fortitudo Bologna, FC Barcellona e Pallacanestro Cantù. Ha giocato nel Barcellona dal 2005 al 2011, con il quale ha vinto l’Eurolega nel 2010 e un paio di campionati. ‘Baso’ ha 37 anni, ma sarà la linea guida di que-sto nuovo corso targato EA7. Oltre al talento di Bourousis sotto le plance, la solidità di Fotsis, l’imprevidibiltà di Hairston, oltre all’auspicabile esplo-sione di Melli, quest’anno i tifosi po-trebbero avere di che gioire. Diciamo-lo sottovoce, ma sognare costa così poco…

Hockey di Debora Cheli

Mancano poche settimane all’inizio del campionato e l’Hockey Milano Rossoblu ne approfitta per mettere a se-gno gli ultimi colpi di mercato. E’ notizia di qualche giorno fa l’arrivo di un altro attaccante che integrerà il roster milanese. Si tratta di Diego Iori, ala sinistra 26enne proveniente dal Fassa, dove ha militato per ben nove anni ed è stato capitano nelle ultime due stagioni, chiudendo l’esperienza con i ladini a quota 80 gol e 92 assist. Nel frattempo, Iori è diventato una colonna portante anche della Nazionale, dove si è messo in evidenza nel corso degli ultimi quattro campionati del mondo con un bilancio di 11 punti in 34 incontri. Si fa quindi sempre più definito l’ambizioso progetto del team rossoblu, in vista di un campionato che i ragazzi di Da Rin vogliono domi-nare, sulla scia dell’entusiasmo che li ha portati lo scorso anno a conquistare sul ghiaccio la promozione nella massima serie. Ora che la FISG ha pubblicato il calendario delle prime due giornate, si sa che il primo scoglio da affrontare sarà il Valpellice, il 20 settembre prossimo, seguito due giorni dopo dall’incontro con i campioni d’Italia del Bolzano, primo vero banco di prova per i milanesi. I biancorossi quest’anno, in pieno contrasto con la grandeur meneghina, hanno optato per un roster contenuto, con meno giocatori stranieri e più atleti locali. Staremo a vedere se riusciranno a conservare il titolo. Intanto i rossoblu si preparano a partire per la Francia, per incrociare le stecche con il Morzine sabato prossimo per la prima amichevole della stagione. Il passaggio all’Agorà è invece previsto per il 12 settembre contro il Lione.

Milano pensa I rossoblu cominciano a scaldare i motoriin grande

Paralimpiadi, che hanno visto l’inizio mercoledì scorso, sotto i riflettori, più che per lo spiri-to sportivo, per il doping. Tutti ricorderete il paraciclista Fabrizio Macchi (medaglia di bronzo ad Atene 2008), della delegazione italiana, escluso dai Giochi per doping. Pochi ne parlano, ma molti conoscono il boosting. Un alterazione dei riflessi del sistema nervoso autonomo fre-quente in atleti con lesioni cervicali e midollari di categoria T6 o superiore. In questi atleti un qualunque stimolo causato anche da una semplice unghia incarnita o da un piccolo taglio al di sotto della lesione, in genere dalla vita in giù, viene interpretato in maniera erronea dal sistema nervoso autonomo, proprio perché il midollo è lesionato, e porta ad un aumento della gittata cardiaca, una sovrapproduzione di adrenalina e conseguente diminuzione dei battiti cardiaci. Pare frequente il boosting, doping a tutti gli effetti, fra gli atleti. Sono tanti i modi per indurre la disreflessia, uno dei più semplici, che lascia poca traccia, e più utilizzato è trattenere la pipi. Non andando in bagno la vescica si riempie e fa male. Molti addirittura usano un catetere a cui viene fatto un nodo per bloccare e mantenere piena la vescica. L’obiettivo è procurarsi dolore nella zona lesionata che fa aumentare la gittata cardiaca e quindi fa funzionare meglio i muscoli. Alcuni hanno usato scosse elettriche sui testicoli o ai muscoli delle gambe. Tutto questo per aumentare le prestazione fino al 10% e non valutare i rischi di danni cardiovascolari e cerebrali che vanno dall’infarto all’ictus. Lo sport è bello perché sano, e tale deve restare.

PARALIMPIADI LONDRA 2012L’ombra del doping di Bianca Elton Ara

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Domenica 02 Settembre 2012 13

Motoridi Severa Bisceglia

Ancora problemi in casa Ducati, nonostante gli in-terventi dell’ultima ora. Valentino Rossi, nel Gp del-la Repubblica Ceca, sulla pista di Brno, non riesce a raccogliere che un settimo posto. La gara è stata vinta da Dani Pedrosa bissando la vittoria di India-napolis e che, di fatto, riapre il Mondiale. Il cen-tauro della Honda è riuscito a riprendere Lorenzo, arrivato secondo, che era partito velocissimo. Terzo posto per Crutchlow resistendo a Dovizioso, sempre su Tamaha Tech 3. Il dottore commenta così la de-ludente prestazione; “ Purtroppo la moto ha comin-ciato a perdere olio dall’inizio, mi è andato ovunque ed ho fatto molta fatica. Senza quel problema avrei potuto, forse, giocarmela con Bautista. I primi giri non è andata tanto male, certo perdevo un pelino ma avrei potuto osare, poi la gomma posteriore per-deva prestazione e ho dovuto rallentare”. Vero disa-stro Ducati, Il pilota di Tavullia sembra ormai ras-segnato a concludere questo Mondiale guardando gli avversari vincere. Valentino continua: “Non sono riuscito ad essere competitivo neppure a fine corsa, avrei voluto resistere un po’ di più, tanto per tenere dietro gli altri, ma loro correvano più di me. Que-sta moto è molto più sicura di quella dello scorso anno, si riesce a non cadere, però dopo molti giri la gomma posteriore non regge più”. Speriamo in una corsa competitiva a Misano, preceduta da nuovi test ed interventi. Valentino Rossi non ha un buon rapporto con i tifosi Ducati: “I miei tifosi sono sem-pre gentili con me, i tifosi della Ducati lo sono un po’ meno di solito. Speravano di riuscire a vincere con me, moto italiana e pilota italiano, ma non è andata”.

TIFOSI DELLA DUCATI POCO GENTILI CON IL DOTTORE

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La stagione ha la Direzione Artistica di Aldo Colonnello e vede un’orga-nizzazione degli spettacoli a cura del Maestro Roberto Brivio.Il tutto con la collaborazione del te-atro Smeraldo ed il Patrocinio del Comune di Milano e Verdestate.Il fitto cartellone si è esteso su giugno, luglio e settembre, con una pausa ad ago-sto, prevedendo spettacoli per tutti i gusti ma con un unico denominato-re: la classe. Villa Clerici di Niguarda fu costruita tra gli anni Venti e Trenta del Settecento su un progetto attri-buito a Francesco Croce. L’edificio fu voluto come palazzo di delizia da Giorgio Clerici (1648-1736) e quindi dal pronipote Antonio Giorgio Clerici (1715-1768), l’esponente più illustre della casata lombarda. Al proprio in-terno la villa ospita un Museo di Arte Sacra dei Contemporanei (con opere dei maestri del 900), un piano nobile, con una sequenza di sale affiancate che conferiscono una profondità pro-

Teatri di Villa Clerici, a settembre, grandi concerti sotto le stelleProsegue la seconda stagione dei meravigliosi Teatri di Villa Clerici, due gioielli in pianta romana e greca, incastonati nel giardino di Villa Clerici, a Milano.

spettica confluente nella Sala Verde, spazi verdi, vialetti alberati e, a lato, la Sede della Casa di Redenzione So-ciale. Una delle caratteristiche della Villa è la presenza, al proprio interno, di due grandi teatri all’aperto, quello a pianta romana e quello a pianta greca. Questa peculiarità rende Vil-la Clerici un Unicum, dove un genius loci aleggia e pretende una program-mazione artistico-culturale simile alla solennità che vi si respira. Gli appun-tamenti, a prezzi popolari, sono dav-vero tanti e per tutti i gusti.Ringrazio il Direttore Artistico Aldo Colonnello e Roberto Brivio per la col-laborazione e Massimo Poggi per le splendide foto. La stagione è davvero varia e prevede titoli un po’ per tutti i gusti: si va dal teatro più classico di Mono Ovadia ai concerti come quello di Bennato, alla simpatia del monolo-go più famoso al mondo, sul rapporto uomo-donna, Caveman, con Mauri-zio Colombi.

La programmazione potrebbe subire ancora delle variazioni, per cui si consigli di tenere monitorato il sito: www.teatridivillaclerici.it - Biglietti: Posto unico: € 20,00 + € 2,00 prev. - Ridotto*: € 15,00 + € 1,50 prev.

*Riduzioni per anziani over 65 e studenti under 26La distribuzione e la gestione dei titoli d’ingresso per la rassegna estiva Teatri di Villa Clerici 2012 sarà gestita da Greenticket,

una delle più importanti società di ticketing in Italia.CANALI DI VENDITA: Sito web www.greenticket.it - www.teatridivillaclerici.it

Le transazioni d’acquisto avvengono con pagamenti attraverso carta di credito dei circuiti Visa, Mastercard, Maestro, American Express

PARTNER WEB: www.boxtickets.itCALL CENTER: 899 5000 55 da lunedì a venerdì 9.00-13.00 / 14.00/18.00

Possibilità di acquistare i biglietti telefonicamente con carta di credito (Visa, Mastercard, Maestro, American Express), Bonifici e vaglia postali

UFFICIO GRUPPI: [email protected] - tel. 045 7626100 - Fax 045 7626150

Da sette differenti p a l c o s c e n i c i , un’onda d’urto per un festival che questa estate ha scaldato

Teatro di Silvia Arosio

È Romania col B’estfestPop e musica elettronica. A due passi da Bucarest, su un immenso prato verde, la kermesse è diventata un polo d’attrazione europeo

di M. Lettieri

gli animi di migliaia di giovani e che pensa già all’appuntamento del prossimo anno. Chill-out, lounge, jazz, funk, broken-beat, idm, breakbeat, drum’n’bass, electro e hip-hop con tantssimi artisti, tra cui Pulp, Röyksopp e Caro Emerald. Un’atmosfera unica, per un festival enorme ma nello stesso tempo intimo

e informale. Ristoranti, campeggi, spazi dedicati allo sport, un piccolo lunapark, aree dedicate al riposo. Una cittadella del divertimento, insomma, che sta a metà strada tra un Festival dell’Unità e un rave. O meglio: con i soli pregi di entrambi. Birre a un euro e mezzo e neppure un ubriaco in circolazione, una rissa, un drogato che ciondola come uno zombie in mezzo agli stand. Restano così i ricordi comunque di una manifestazione dal profilo internazionale ma dall’animo locale.B’estfest è il marchio leader dei

festival della Romania. Lanciato nel 2007, dopo aver vinto un posto nelle finali del UK Festival Awards 2009 come Miglior Festival d’Oltreconfine, il B’estfest ha anche ricevuto una nomination per la categoria Best Medium Size Festival agli ultimi European Festival Awards. Oggi B’estfest è un marchio che rappresenta anche culturalmente la Romania (è nella Top 20 dei festival europei anche per The Times nel 2009 e per il Guardian nel 2011). Membro di YOUrope, l’associazione dei più importanti festival europei, B’estfest aiuta a promuovere nuovi artisti europei durante i migliori festival internazionali e oggi è davvero in via di espansione.Web: www.bestfest.ro - www.emagic.ro - www.wizzair.com

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Domenica 02 Settembre 2012 15

Gossip & Curiositàdi Marjlja Bisceglia

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** Abhisek Deep Anand Giornalista indiano disoccupato e innamorato del calcio, più che della sua ragazza, pur di vedere una partita di Premier League la rapisce e chiede 170 mila sterline, circa 215 mila euro, di riscatto al padre della ragazza. L’uomo, nonostante le minacce di uccidere la ragazza se fos-se stata coinvolta la polizia, ha giustamente avvertito le forze dell’ordine che hanno liberato la ragazza e arrestato lo stupido tifoso che, invece di un posto in uno stadio Inglese, si è gua-dagnato un posto al fresco. Pare che anche da noi vi siano diversi “sciroccati” del calcio. A Napoli, un tifoso squattrinato pur di vedere al San Paolo una partita del suo amato Napoli abbia venduto la sua ragazza per due ore. Ragazzi… bevete e fumate meno.

**Ryan Lochte Cinque medaglie alle Olimpiadi di Londra 2012 ( due ori, due argenti ed un bronzo), sta già pensan-do al futuro, dopo che avrà appeso al chiodo il suo costume. Il nuotatore lo vedremo in un episodio di “90210”, in programma il prossimo 29 ottobre. “Non avevo mai recitato prima. Posso nuotare e fare interviste tutto il giorno, ma questa è una cosa completamente diversa.” Non saranno certo un pro-blema le scene a torso nudo: “Di solito indosso molti meno vestiti, quindi non importa!” Ha dichiarato scherzosamen-te Ryan in un’intervista.

**Alessio Cuvello Palermitano di nascita, milanese d’adozione, è il nuovo Mister Gay Italia 2012. E’ stato eletto a Torre del Lago, bat-tendo gli altri sedici finalisti prove-nienti da tutta Italia, nella finale nazionale del concorso organizza-to dal portale Gay.it. Nella vita di tutti i giorni fa il personal trainer e la sera lavora nei locali milanesi come ragazzo immagine. Alle spal-le un matrimonio durato quattro anni e il figlio Mattia di tre anni. Dopo un difficile e sofferto coming out vive sereno la sua storia d’a-more con l’attuale compagno. Alessio ringrazia prima di tutti la sua ex moglie che l’ha fortemente sostenuto in questa avventura.

** Totti - Blasi Chi voleva la cop-pia in crisi dovrà ricredersi. L’attac-cante romano e la sua bellissima mogliettina sono reduci da una va-canza senza par-goli. Una buona e sana vacanza, senza distrazio-ni di sorta, può essere un buon inizio in vista del-le fatiche di un terzo figlio. Il “pu-pone” non ne ha mai fatto mistero: “La mia famiglia deve essere una squadra di calcet-to.” Anche Ilary non disdegna un altro figlio, l’unico rischio, a parte le fatiche televisive, resta quello delle forme.

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Domenica 02 Settembre 201216

EditoreEdizioni SBMVia Domodossola, 21 MilanoTel/fax 02.36563906Sito internetwww.stadio5.itAmministrazione E-Mail: [email protected]

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CollaboratoriAndrea Anelli, Silvia Arosio, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Leone Di Lernia, Bianca Elton Ara, Giovanni Labanca, Enzo Occhiuto, Franco Rossi, Luigi Sada, Riccardo Sada, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela VeroneseGraficaFederico Maria Di Sivo - E-Mail: [email protected]

Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011

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