Spolverino Peuterey (€ 330,00). Camicia Pepe Jeans (€ 76,00). Canotta American Apparel (€ 26,00).Jeans Cycle (€ 195,00).Sneakers Tiger (€ 85,00).

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C’è voglia di ripartire dalle basi e dalle fondamenta per costruire un progetto più grande, ma per fare questo ci sarà bisogno dell’aiuto di tutti, anche del tuo!! Ebbene si, caro lettore, se fi no a ieri ti sei limitato semplicemente a leggere e sfogliare Style Up!, da oggi potrai interagire con noi in tantissimi modi diversi; prima di tutto potrai essere il/la protagonista dei prossimi servizi fotografi ci pubblicati all’interno della rivista. Un’occasione fantastica per vivere una giornata a fi anco di stylist/art director/fotografi moda/make up artist…..ed essere tu la star! In secondo luogo, se sei sempre con la videocamera in mano, se ami vivere la tua città al 100% e non manchi mai agli eventi mondani più esclusivi, contatta la nostra redazione, un nuovo fantastico progetto sta nascendo! Style Up! wants you!!! Are you ready?!Buona lettura!

Matteo Margini

rima o poi la lunga corsa di questo inverno formato “maxi” arriverà al capolinea e solo allora il freddo polare e le frequenti

nevicate lasceranno spazio ai germogli di una nuova primavera. Personalmente, infatti, non sono un grande amante di questo periodo dell’anno, vuoi per il cielo costantemente grigio, che sembra avvolgere la nostra città, vuoi per il senso di immobilismo che sembra scaturire dal lento volgere delle giornate. In realtà dietro queste sensazioni si cela uno spirito diametralmente opposto. La voglia di rinascita, di rimettersi in gioco unita ad una ritrovata voglia di fare. Ma da dove nasce tutta questa voglia? Dare una risposta certa non è compito facile, ma credo che provenga prima di tutto da un generale sentimento di riscatto dopo un 2009 a dir poco diffi cile, quasi a voler esorcizzare la paura, quasi a voler dire “il peggio è passato, rimbocchiamoci le maniche”. E’ con questo spirito che nasce questo nuovo numero di Style Up!

Editoriale

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DENNY ROSE

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in copertina

Moda: Military Look,bozzetto di Ramona Ferrarini

24. Aria di tendenza

7. Editoriale96. TRY TO FIND US Mappe98. TRY TO FIND US Promozioni dedicate ai lettori

54. DJ Jessie Diamond62. Cosimo Damato 82. Fabrizio Casalino

People

12. Milano Moda Donna20. London Fashion Week59. Chicago premia l’Italia90. La notte degli Oscar

Focus On

22. Top Ten P/E 201028. Impronte di stile32. Fashionable accessories50. Novità ed eleganza58. Idee personalizzate per la primavera78. Fashion Kids

Primavera/Estate 2010

EDITOREKeymedia CommunicationVia Mameli, 15 - 42100 RETel. 0522.320721 Fax 0522.286052www.key-media.it

DIRETTORE RESPONSABILEMatteo Marginimatteo.margini@styleup.it

REDAZIONERaff aella Calsoraff aella.calso@styleup.it

Barbara Iemmibarbara.iemmi@styleup.it

Alessandro Benassialessandro.benassi@styleup.it

ACCOUNT/COMMERCIALEGabriele Pasinigabriele.pasini@styleup.it

CONTATTI DIRETTITel. 0522.320721 Fax 0522.286052www.key-media.it

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40. Gian Bertone La Donna70. Fontanili Abbigliamento

Total Look

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C/C postale n. 85593614

Versamento con bollettino postale sul conto corrente n. 85593614 intesta-to a:AGENZIA ITALIANA PER LARISPOSTA ALLE EMERGENZE-AGIRE,via Nizza 154 - 00198 Roma.Causale “Emergenza Haiti”

Assegno bancario non trasferibile

Intestato a AGIRE onlus. Inviare in busta chiusa a: AGIRE onlus,via Nizza 154 - 00198 Roma

HANNO COLLABORATOCosimo Damato, Antonella Memo, Fabrizio Casalino, Jessica Tinelli, Enrico Magnani, Gianni Castaldini, Maria Grazia Giambertone, Rosa Bertolotti, Barbara Barazzoni, Lorenzo Casoli, Giovanna Nieddu, Gabriella Contini, Anna Maria Caré, Manuela Zambrelli, Katiuscia Barbierato, Davide Pietroforte, Alessandra Corradi, Paola e Patrizia Castaldini, Monica Zatti, Enrico Tarasconi, Antonio Ravanetti, Gabriella Scarpelli.

48. 60 anni di passione per i motori86. Una nuova finestra sul cielo

Car

64. Nuove tecnologie al servizio della bellezza80. Snellimento e tonificazione personalizzate

Beauty

94. Parma Night LifeWhat’s Up!

18. Good bye Alexander McQueen

Tribute

18. Alviero Martini 1^CLASSEFashion Guru

AUTORIZZAZIONEn. 1227 del 27 Maggio 2009del Tribunale di Reggio Emilia

STAMPAArbe Grafi che, Modena

COPIA OMAGGIONumero 3 - Anno 2Marzo - Aprile - Maggio

COPYRIGHT

E’ espressamente vietata ogni riproduzione del Magazine in qualunque forma.

92. Prossimamente al cinemaComing Soon

66. La vera sorpresa di PasquaTravels

88. Europe Indoor - VascoMusic

64. Nuo80. Sne

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_FOCUS ON_MILANO MODA DONNA

Dal 24 febbraio al 1 marzo, le collezioni femminili dei protagonisti dell’universo fashion e del Made in Italy

MILANO MODA DONNA A/I 2010/11

La nuova collezione Prada segna una svolta verso una concezione della seduzio-ne classica e chic, senza troppi svolazzi, e con la treccia di maglia, vera, stampata sul razmir di seta o sulle calze, a fare da pro-tagonista. Con la modernità dello scozze-se rivisitato, con il jersey plastifi cato dove non mancano spunti degli anni ‘60, ‘70 e ’90, sempre fi rmati Prada. Certi giochi di tessuti proprio sui seni, certi balconcini messi così in rilievo ampliano i confi ni dell’immaginazione femminile.

Vip!Un parterre di gran spessore per Milano Moda Donna, che si conferma uno degli eventi più importanti del panorama internazionale.

Ta n t i s s i -me vecchie glorie della passerella e stelle del ci-nema. Così, mentre la s e n s u a l e Belen Ro-driguez sfi la

per Les Copains, ad ammirare le collezioni di “leoni” come Cavalli o Armani ci sono Claudia Gerini, Afef, Elena Santarelli, Zoe Saldana (protagonista di “Avatar”) e Clive Owen (“Sin City”), i fotografi non danno

soreperMMMM llilililanoMMMModdddda

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Con un’attesa senza precedenti da parte di media e pubblico, anche quest’anno la settimana milanese della moda ha illuminato la scena internazionale del fashion system. Dal 24 febbraio al 1 marzo, la madre di tutti i parter-re ha presentato un calendario fi ttissimo di eventi, con una media di 18 presentazioni al giorno. Pur nella loro off erta ampia e diversifi cata per quanto riguarda le collezioni autunno/inverno 2010/11, i celebrati numi tutelari del Made in Italy hanno vo-luto rendere omaggio, ognuno a suo modo, alla me-desima cosa: la bellezza femminile, esaltata in tutti i suoi aspetti. Sono donne che diventano sempre più aff ascinanti e piene di grinta, se “accompagnate” dall’abito adatto. Da sempre in anticipo sui tempi, le passerelle milanesi portano in scena le diverse ani-me della donna contemporanea: dolce e sensibile nella magliera di ogni forma e fattura; androgina e sportiva, se vestita di giacche o cappotti caban; sofi -sticata, quando abbina pellicce ecologiche e vintage all’abito da sera; spiritosa, se ricoperta di luccicanti paillettes; sexy ed aggressiva, quando indossa ade-renti capi in pelle o strettissimi bustier, che ne sot-tolineano le forme.Questa è l’epoca in cui è la donna, a “non dover chiedere mai”.

L’irruenza di una donna libera e forte, per Versace, sta nell’indossare con disinvoltura abiti mascolini, come il cappotto costruito in ogni particolare mixando diversi mate-riali (cachemire, pelle, camoscio), lungo fi no alla caviglia, ma anche negli elementi biker inseriti in quasi ogni capo, come il cannetè stretch che diventa abito, le pelli specchiate come una cromatura per mini e borse. Ma la donna è anche leggiadra, rive-stita di un morbido tutù che ricorda la Jane Fonda di Barbarella, una dea d’argento ve-stita di catenelle e pelle. È una donna inna-morata della velocità e delle sfi de, che non accetta le sottomissioni e vuole aff ermare la propria identità.

Non c’è inverno senza dei caldi e morbidi maglioni di lana e Dolce e Gabbana, nella loro collezione fi rmata D&G, la consacrano quale materia regina, sensuale e romantica. Una maglia è ciò che tiene il corpo al caldo e lo fa stare a proprio agio anche nei più rigidi inverni. Quando è grossa, a trecce o con particolari lavorazioni, profuma d’amore. Ma c’è anche spazio al consueto charme e alla sensualità D&G, che abbina ricami nordici, fascianti al punto giusto, allo stiva-le/moon boot impellicciato. Per non parlare delle tute, dei body o delle giacche di tutti i tipi, una delle quali completamente ricoperta di gioielli in oro.

tregua ad Elisabetta Cana-lis, Courtney Love e Lin-dsay Lohan presenziano il party di Cavalli, nel quale si fanno vedere anche Morgan e Ronnie Wood dei Rolling Stones.

In passerella una donna

libera e forte per Versace...

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_FOCUS ON_MILANO MODA DONNA

Un ritorno alle origini, per Roberto Cavalli. Dopo il dietrofront dal-le sue ultime ispirazioni minimaliste, ora è tornato a essere opulento, grandioso, esagerato com’è nella sua indole creativa. È stato anche un modo per iniziare a festeggiare i 40 anni di moda della maison. È una moda dalla concezione barocca, eccessiva nelle forme,virtuosistica nel design. Ad abbondanti abiti lunghi e ultraleg-geri in tulle, ricamati a laser o dipinti a mano, seguono dei cappotti in broccato o con i montoni ricamati d’oro e pantaloni di chiff on doppiato. Roberto Cavalli dice con precisione agli sguardi ammirati sul parterre chi è la donna che lui preferisce vestire: una donna sofi sticata, aggressi-va, sexy, che non ha paura di osare.

La collezione Ferrè è all’insegna dell’in-dustrial luxury, celebrativa della grande tradizione italiana del prét-à-porter, che trova la sua massima espressione in un abito in doppio satin riccamente co-struito e fi nemente decorato. C’è un po’ di Bauhaus e d’orientalismo nelle lavo-razioni ricercate e nei materiali di alta qualità. La pelle è intrecciata a mano, la lana è lavorata come in una gioielleria. Non manca la pelliccia (grande tenden-za di stagione ovunque), addirittura di cincillà.

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GOOD BYEL’INTERO MONDO DELLA MODA PIANGE LO STILISTA BRITANNICO MORTO LO SCORSO 11 FEBBRAIO

_TRIBUTE_ALEXANDER MCQUEEN

Il suo nome era Alexander McQueen, e lo sarà per sempre, nel cuore di tutti gli stilisti suoi colleghi, o degli appassionati di moda di tutto il mondo.La notizia della sua scomparsa, avvenuta l’11 febbraio nella sua casa londinese, è rimbalzata su Internet da un capo all’altro del globo. Da Twitter alle sfi late di New York, dai vertici di PPR, il gruppo che controlla il suo brand, alla base delle fashion victim e delle star che andavano in visibilio per i suoi capi. La London Fashion Week ha reso omaggio allo stilista scomparso con un grande muro virtuale collegato a 40 iPod Touch che ha visualizzato per tutta la durata dell’evento più di 2000 immagini per raccontare, con una tribute gallery, la sua carriera. L’istallazione è frutto della collaborazione tra On/Off , principale vetrina della London Fashion Week, e il sito di hosting fotografi co uffi ciale Catwalking.com, che ha messo a disposizione il suo intero database di sfi late per ripercorrere l’ascesa di

McQueen dai tempi in cui era direttore creativo di Givenchy fi no all’ultima spettacolare sfi lata Primavera/Estate 2010. Commosse le testimonianze che provengono dal mondo della moda. Anna Wintour, direttore di Vogue America, ne è stata informata mentre attendeva l’inizio della sfi lata di Max Azria: senza rilasciare alcun commento, si è alzata dal suo posto e ha abbandonato lo show. Sul fronte italiano, Donatella Versace confessa: “La sua immaginazione non aveva limiti e la sua forte personalità , insieme alla sua geniale creatività, lo rendevano unico.

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BIOGRAPHY

La moda ha perso un’icona ed io ho perso un amico a cui tenevo molto”.Sulla pagina di Twitter, nata per esprimere le condoglianze, anche oggi si moltiplicano i post di personaggi famosi e star.Tyra Banks, ex modella e presentatrice, scrive: ”Riposa in pace. Sono tristissima. La sua perdita è immensa. Era uno dei miei stilisti preferiti. Ci mancherà tantissimo”.Il cantante Boy George aff erma: “Una notizia terribilmente triste. Era un genio. Riposi in pace”.Lo stilista Matthew Williamson digita: “Sono sotto shock e profondamente triste. Era un genio e il suo talento non era secondo a nessuno. In più, era una guida per tutto il fashion system. Ci mancherà tantissimo”.Scomparso l’uomo, il brand rimane, a testimoniare l’importanza del contributo creativo di quello che era, e rimarrà, uno degli enfant terrible della moda del Ventunesimo Secolo.In questo senso, anche la redazione di StyleUP! Moda ha deciso di dedicare queste pagine ad un rispettoso tributo in ricordo dello stilista scomparso.

Nato nel 1969, da una famiglia di modeste origini, Alexander lascia la scuola all’età di 16 anni. Lavora nelle celebri sartorie londinesi di Savile Row e per i celebri costumisti teatrali Angels e Bermans. All’età di 20 anni, si trasferisce a Milano alla corte di Romeo Gigli. Nel 1992 ritorna a Londra per completare la propria formazione presso la Saint Martin’s School of Art. Nel 1996, il giovane talentuoso designer viene assunto come direttore creativo di Givenchy al posto di John Galliano. Rimarrà legato all’azienda francese fi no al 2001. In questo periodo Alexander McQueen fa conoscere il proprio nome nella scena dell’alta moda con sfi late trasgressive e shockanti, al punto dal meritarsi uno strano soprannome: “l’hooligan della moda”. Un nomignolo forse datogli con toni irrisori, ma da lui adoperato come la bandiera di chi ha il coraggio delle proprie idee e combatte per realizzarle. In poco tempo, il suo genio creativo viene ampiamente riconosciuto e McQueen diventa l’enfant terrible del fashion system. Nel 1999,

a Londra, ha realizzato una sfi lata provocatoria in cui comparivano la modella Aimee Mullins con protesi di legno fi nemente intagliato e degli automi industriali che spruzzavano vernice su abiti di cotone bianco. Dal 2001 lo stilista è entrato a far parte del gruppo fi orentino Gucci ed ha espanso la propria produzione aprendo nuove boutique a Londra, Milano e New York e lanciando sul mercato il profumo Kingdom. Nel corso della propria carriera, McQueen ha vinto il riconoscimento di “stilista inglese dell’anno” per quattro volte, dal 1996 al 2003, ed ha vinto il premio “stilista dell’anno” del consiglio Fashion Designer Awards nel 2003. Nel 2009, a parte l’assoluta originalità delle sue ultime collezioni, McQueen ha dato conferma del proprio estro creando le scarpe Armadillo, che Lady Gaga indossa nel suo recente video “Bad Romance”.

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LONDON FASHION WEEKDAL 19 AL 24 FEBBRAIO LA SETTIMANA DELLA MODA LONDINESE HA APERTO LA “STAGIONE CALDA” DEGLI EVENTI MONDANI INTERNAZIONALI

_FOCUSON_LFW A/I 10/11

Venerdi 19 febbraio, alle 9:30 di Greenwich, è cominciata l’edizione Autunno/Inverno della London Fashion Week, terminata Mercoledì 24. All’inaugurazione di questa edizione era presente la moglie del premier Gordon Brown, Sarah. Non è stata la “solita” settimana della moda, visto che è partita con un minuto di silenzio in memoria del compianto Alexander McQueen, scomparso di recente.Ad aprire le danze ci ha pensato Paul Costelloe, mentre nei giorni seguenti la passerella è stata testimone delle collezioni di altri “big” quali House of Holland, John Rocha, Matthew Williamson, Julien Mc Donald, Vivienne Westwood Red Label e Mulberry.La tendenza generale di questa London Fashion Week è stata a sostegno del vantaggioso connubio tra tradizione e innovazione.A partire da questa stagione, infatti, la settimana londinese ha disposto di un “calendario streaming”, nel quale gli utenti hanno avuto la possibilità di guardare alcune delle sfi late in diretta sul sito web

della manifestazione.La parte del leone l’ha fatta Burberry, martedì 23, ispirandosi ad “Avatar”: l’atelier britannico ha infatti presentato la linea Burberry Prorsum in una sfi lata 3D, svoltasi al Chelsea College Art, ma proiettata in real time anche al pubblico di New York, Parigi, Delhi, Tokyo e Los Angeles.Non è mancato nemmeno qualche talento di casa nostra: sabato 20 hanno suscitato molto interesse e parecchi commenti positivi sia Daks (Filippo Scuffi ) che il jewellery design di Maria Francesca Pepe.La London Fashion Week è diventata “l’evento ponte” della moda internazionale, dove contaminazioni tra fashion styles e culture creative britanniche, europee, orientali e statunitensi si confrontano e si mescolano.Una grande occasione per inaugurare la stagione calda degli eventi mondani 2010, negli scenari della “swinging London”.

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Kirsten Stewart sta diventando una delle habitué dei più rinomati eventi fashion internazionali. Dopo il premio “Woman of the Year” di Elle, la giovane star di “Twilight” si è fatta notare anche in questa London FW, presentandosi con un top ed una gonna firmate Burberry Prorsum, abbinate a delle scarpe chiuse. A rendere omaggio a “Mr. Burberry”, Chris Bailey, c’erano anche le dive hollywoodiane Claire Danes e Kate Hudson. Degna di nota anche la presenza di una raggiante Janet Jackson in un tailleur nero di gran classe.

Vip of London Fashion Week

PAUL COSTELLOEAd illuminare il catwalk ci ha pensato da subito Paul Costelloe, che miscela con straordinaria perizia il taglio standard di giacche e maglioni a disegni classici e a scacchi. La tonalità regina dell’autunno è un “golden brown” che accoglie e rassicura il corpo. I giacconi molto lunghi e il classico montgomery paiono essere l’obbligo, specie per la moda uomo.

BURBERRY PORSUMCristopher Bailey, direttore creativo della Maison londinese, sta ritracciando la storia di Burberry. Le sue collezioni confermano una dopo l’altra la capacità di questo giovane designer di stupire ed innovare. La scelta di sfi lare in streaming 3D va proprio nella direzione di volersi guadagnare un posto di rilievo nella storia della moda. Le idee della nuova linea Burberry Prorsum provengono da uno stile decisamente militare, con il capo spalla a fare da protagonista. Elementi di spessore sono il parka e i giacconi da aviatore, con grandi, grandissimi colli dai volumi decisi e dalle lunghezze esasperate o corte.

VIVIENNE WESTWOODLa regina del british fashion non delude i suoi estimatori, che si aspettavano grandi cose dalla sua linea Red Label. E così è stato: Vivienne Westwood ha dato pieno sfogo al suo genio creativo, mettendo insieme, nella sua nuova collezione, abiti che sono dei collage pop di oltre tre decadi di alta moda. Gonnellini simil-tartan dal fucsia ultra-saturo, t-shirt remixate come parte integrante di maglie ben più pesanti, giacconi somiglianti a coperte, abiti da sera leggeri dai disegni etnici e l’idea di giacca a quadrettoni riproposta con molteplici varianti.

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BY MARISA CASTALDININon abbiamo mai creduto tanto ai diktat di stagione: al corto o al lungo, alle spalle che si allargano, al colore o al tutto nero. La storia ci ha dato ragione perché la moda ha un suo cuore anticonformista. Ci sono, però, delle linee guida da cogliere e personalizzare. Dettagli maschili che si fondono con tocchi super femminili, stampe morfologiche, capi multifunzionali, fluidità e colori tenui neoromantici, contaminazioni etniche e accenni anni ’80.

TOP TEN P/E 2010

1. Biker scamosciato SWORD 2. Abito salopette MISSONI 3. Skinny colorato MAISON CLOCHARD 4. Short surfer ROY ROGER’S 5. Birkin ecologica UMMA GUMMA 6. T-shirt paillettes fluo AMBRE BABZOE 7. Camicia old america GOLD CASE 8. Cappello MISSONI 9. Cintura chanel ORCIANI 10. Sneaker MONCLER

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BIKER SCAMOSCIATO SWORDEURO 388,001

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CAPPELLO MISSONIEURO 145,00

SNEAKER DI MONCLEREURO 200,00

CAMICIA OLD AMERICA GOLD CASEEURO 148,00

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_P/E 2010_TENDENZE

PRIMAVERA 2010, ARIA DI TENDENZATRA PIZZI E COLORI MILITARI,ECCO LE NOVITA’ DELLA STAGIONE CALDA

MILITARE

Se c’è un colore che è riuscito a imporre la sua presenza nelle collezioni P/E 2010, è il verde militare. Lo ritroviamo declinato nella pelle dell’abitino fi rmato Céline, dal look urban chic, o nella mini tutina Paul & Joe. Per Sanremo Jennifer Lopez ha preferito lo stile più glamour di Balmain, con le sue giacche dal taglio militare, impreziosite da alamari e bottoni dallo stile vintage.

PIZZI E TRASPARENZE

Simbolo di seduzione, il pizzo è presente nelle collezioni moda primavera estate 2010. Dettaglio di classe inserito per le scarpe di Valentino e addiriturra quale ornamento delle splendide borse in paglia di Dolce&Gabbana.Il pizzo va ad impreziosire abiti sensuali, gonne, e short di tutte le collezioni. La lingerie sembra volersi svelare ad ogni costo: non è mai stata così alla ribalta come nelle collezioni pret-à-porter PE 2010. Fatale per Dior, sexy per Gaultier, verginale per Vanessa Bruno. Mettendo da parte il pudore, questi abiti giocano con le trasparenze e la malizia. Pizzi, reggiseni, giarrettiere e bustier passano al livello superiore: diventano vestiti a pieno titolo.

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DENIM

Abito da lavoro, simbolo per i ribelli, amato dagli hippy...il denim ha mille facce. Così sarà anche questa stagione. Va bene la versione strappata e vintage per il weekend, la versione più elegante, se portata con stile, è addirittura adatta per andare in uffi cio.

COLORI E FANTASIE

La base per ogni nuova stagione sono il bianco e il nero, come sempre.

B e l l i s s i m a la tavolozza dei “nuovi n e u t r ” : t o n a l i t à che si distinguono a p p e n a dal bianco puro. Abiti bohemienne in fantasia m i c r o f l o r e a l e , p a n t a l o n i a vita alta portati con

blazer maschili e tute oversize, tra i capi must della collezione Stella McCartney estate 2010.

NUDE LOOK

Il look nude questa primavera-estate scenderà in strada, coi i suoi toni delicati e polverosi. Givenchy fi rma abitini aggraziati nelle sfumature del beige.Per Hermès e Nina Ricci, invece, le creazioni si fanno falsamente pudiche e giocano con gli strati. Reinventando i codici classici, il nude diventa incandescente quasi come un rosso fuoco.

Rubrica curata da Roberta Casoli - P.S. Personal Shopper - Reggio Emilia

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Così giovani e già tanto affermati in provincia. Come nasce Moda Impronte?Moda Impronte nasce nel 1996 a Borgo Taro, come negozio di calzature generico per trasformarsi nel corse del tempo in un punto vendita sempre più accattivante e di tendenza. Eravamo giovanissimi,

ma la grinta non ci mancava.

Erica ed Ermanno, titolari di Moda Impronte, ci introducono nel loro mondo e danno qualche consiglio sulle prossime tendenze.

UNA PANORAMICA SULLE ULTIME TENDENZE A CURA DI DUE GIOVANI IMPRENDITORI DELLA PROVINCIA DI PARMA

IMPRONTE DI STILE_P/E 2010_MODA IMPRONTE

Come nasce il secondo punto vendita?E’ nato dal comune desiderio di cavalcare l’onda di un nuovo trend che si andava sempre più affermando, quello delle sneakers, nuovo modo di interpretare la scarpa, alle quali abbiamo dedicato l’intero negozio. Successivamente poi abbiamo ampliato l’offerta inserendo t-shirt, felpe, accessori, sino ad arrivare ai jeans, sino a creare un punto vendita che soddisfa perfettamente l’attuale tendenza di miscelare un gusto streetwear ad uno stile più elegante.

“Una scarpa di Liu Jo o Guess con un vestitino di Amy Gee o Imperial”

C il d t dit ?

E per quanto riguarda Fornovo e Collecchio?Dopo 10 anni di attività ci siamo sentiti pronti ad esplorare nuove piazze. Da qui la decisione di aprire un nuovo punto vendita a Collecchio dallo stile più sofi sticato e grintoso. Fornovo, invece, è l’ultimo arrivato e raccogilie un mix dei nostri brand. Perché diventare un vostro cliente? Quali sono i vostri punti di forza?Una vasta gamma di proposte che ci permette di soddisfare le diverse esigenze con un total look sempre innovativo ed in continua evoluzione, sia per i momenti casual che per gli appuntamenti mondani. Con i nostri oltre 60 marchi distribuiti su diverse fasce di prezzo riusciamo a miscelare prodotti più “impegnativi” e pregiati con altri più “veloci” ed economici, ottenendo comunque un ottimo risultato.

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PIAZZA MANARA 2BORGOTARO

VIA NAZIONALE 8BORGOTARO

VIA NAZIONALE 74FORNOVO

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STREET WEAR SNEAKERS CRUVF - HUMMEL - KAVASAKI - CONVERSE - NIKE - VANS - ETNIES - NATIVE - CROCS - LE COQ SPORTIF - TOKI DOKY - DeC SHOES - SOUL STREER - SMILE - TIGER - BILLABONG - ERREA

FASHION ANTONY MORATO - AMY GEE - IMPERIAL - PLEASE - YELL INDUSTRY - TREZ - RESTART

Qual è per voi l’abbinamento top della p/e 2010?Per l’uomo, camicia a quadri, jeans delavato stretto (volendo anche elasticizzato), anfi bio in canvas o in un pellame destrutturato e, se proprio la camicia “sta stretta”, t-shirt colorate e divertenti stampe anni ’80, panta Errea e scarpe da tennis retro basket. Tocco fi nale può essere la pashmina. Per la donna, invece, bolerino in pelle o di jeans, mini abito portato con cintura sotto il

seno o la vita, spuntate maxi plateau tacco 12 o sandalo stile “Gladiatore” rasoterra e per una donna ironica, t-shirt cartoon, pantaloncino jeans, sneakers o paperine coloratissime. Il tutto da abbinare ad accessori

neoromantici, new punk o folk.

Come riuscite a capire e a interpretare i nuovi gusti e le nuove tendenze?Gli spunti e le idee arrivano all’improvviso, possono essere dietro l’angolo. Un ragazzo che passa per strada, una vetrina di Londra, una rivista di moda…sono tutti input che ci portano a scegliere le nostre nuove proposte. Il nostro compito è trasformare i “fl ash” e le sensazioni in campionari e vetrine. È basilare per noi visitare le varie fi ere ed eventi che riguardano questo settore, nonché lo scambio di idee tra colleghi, ormai amici, che hanno negozi in città “importanti” dell’Emilia Romagna e Lombardia.

Tre aggettivi per descrivere Moda Impronte?Ermanno: eclettico, in quanto non siamo arenati su di un’unica proposta, ma fondiamo più situazioni da offrire alla clientela. Colorato, una caratteristica fondamentale nei nostri negozi, che può cambiare l’interpretazione e la collocazione del prodotto. Propositivo, nella continua ricerca di nuovi trend e fenomeni del momento.Erica: sofi sticato, ironico, carismatico.

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STYLE_GIZMO!

Brian Lichtenberg e il suo capo ispirato al celebre animaletto peloso

“Gizmo!”: pochi, tra di noi, hanno passato l’in-fanzia senza aver mai sentito questa esclamazio-ne.Come non ricordare “Gremlins”, pellicola cult alla pari dei “Goonies”: una strana, lugubre fi aba horror tipicamente “anni Ottanta”, nella quale un ragazzino riceve in regalo uno strampalato ani-maletto da compagnia, che a contatto con l’acqua genera altre sue copie, moleste, voraci e perico-lose.Ebbene, durante la passerella che presentava le ultime novità dello stilista Brian Lichtenberg, Gizmo è tornato in azione.Il musetto peloso e simpatico del buff o perso-naggio dei Gremlins, fi lm del 1984, diretto da Joe Dante, è diventato una gonna in tweed grigio, dall’aspetto morbido ed accogliente.Le orecchie si trasformano in comode tasche, mentre due Swarovski impreziosiscono il capo. Quando non serve come abito, la gonna po-trebbe essere riutilizzata come una maschera da indossare sul volto. Occhio, però, a non lavarla troppo!

REVIVAL ANNI 80:

VA IN SCENA LA “GONNA GREMLIN”

Gizmo è tornato in azione...

_P/E10_QUEEN PINK

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QUEEN PINK

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FASHIONABLE ACCESSORIESLE PROPOSTE DI QUEEN PINK PER LA PRIMAVERA ESTATE

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_FASHIONGURU_1CLASSE

Qual è la fi losofi a alla base della crea-zione dei capi fi rmati 1A Classe Alviero Martini? Da cosa traete ispirazione?Alla base delle nostre collezioni c’è la fi -losofi a del viaggio in tutte le sue forme, come aff rontare felicemente una vacanza o un trasferimento di lavoro con uno stile sportswear chic, con capi comodi, ma sem-pre eleganti e di classe. Signifi ca anche il percorso che sta seguendo l’azienda verso una nuova e più completa proposta di total look.Ogni stagione intraprendiamo un percorso nuovo e stimolante che si sviluppa in una nuova collezione. Per il prossimo autunno inverno 10/11, ad esempio, abbiamo come meta la Svezia, che con la sua tradizione e il suo design all’avanguardia è il punto di riferimento di tutte le nostre collezioni sta-gionali, dalla donna, all’uomo, fi no al bam-bino.

L’Amministratore Delegato ci parla dell’evoluzione del brand 1A Classe Alviero Martiri Il brand 1A Classe Alviero Martini ha da

poco (nel 2009) compiuto 20 anni. Una storia caratterizzata da una continua cre-scita, consolidamento, progetti nuovi ed entusiasmanti sfi de. Lo stilista Alviero Martini ha lasciato l’azienda nel 2003, da allora l’amministratore delegato An-tonella Memo ha portato avanti un pro-getto lungimirante di sviluppo in Italia e all’estero.Per il futuro le sfi de aperte sono tante e il percorso stilistico, portato avanti da un team affi atato, è in continua evoluzione. La cartina geografi ca resta il segno di-stintivo del brand, ma viene rivisitata in diverse soluzioni di colore o applicazioni su vari materiali, fi no a diventare elegante dettaglio dei capi e delle borse della col-lezione.

il brand

GLI AMANTI DEL VIAGGIO HANNO SEMPRE LA

NECESSITA’ DI AVERE UNA MAPPA PER ORIENTARSI

aiaihG azz.P750782.1250.leT

irroTortneC442072.1250.leT

ruovaC aiV168682.1250.leT

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MAGELLANO

Da dove nasce il mondo di Ge-ophilosophy delle borse ‘carto-grafi che’ di 1A Classe Alviero Martini, quale messaggio vuole trasmettere?Il mondo Geophilosophy nasce dai globetrotter e dagli amanti del viag-gio che hanno sempre la necessità di avere una “mappa” per orientar-si. Mappa che caratterizza sia tutti gli accessori che l’abbigliamento, con piccoli dettagli ed eleganti or-namenti.I colori si sono evoluti nel corso del tempo e accanto alle tradizionali tonalità del deserto e della terra, la mappa si è arricchita di varianti in grigio tortora e nero, dando vita a collezioni dal mood più discreto ,ma pur sempre distintivo.

_FASHIONGURU_1CLASSE

Famosissima in tutto il mondo per le sue borse, 1A Classe Alviero Martini in realtà propone molto più di questo. Ci sono linee di abiti, occhiali, lingerie…e dal-la donna è passato ad interessarsi anche all’uomo e al bambino. Quali le tappe di questo percorso?Nel corso degli anni il brand ha stretto solide forme di partnership con importanti aziende licenziatarie.Oggi il brand 1A Classe Alviero Martini è presente in

numerose categorie di pro-dotto a disegnare un vero e proprio progetto di lifesty-le: abbigliamento donna e uomo, pelletteria e calzatu-re, occhiali, orologi, penne e monili, abbigliamento e calzature bambino, cravatte e foulards, beachwear e inti-

mo, profumi e prodotti per la cura del corpo, teleria casa, complementi d’arredo, profumi e pochetteria per articoli di profumeria.Le linee di pelletteria e di calzature sono sotto diretto controllo produttivo e distributivo della Alviero Martini Spa.Cosa rappresenta per la Alviero Martini spa la sponso-rizzazione di Donnavventura?Il piacere di vedere che anche nelle situazioni più estreme il nostro prodotto mantiene intatte le sue caratteristiche.

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Donnavventura è la parte estrema del nostro viaggio; le ragazze selezionate su migliaia di adesioni hanno la possibilità di cimentarsi in questa esperienza di viaggio che dura 4 mesi e mette a dura prova non solo il fi sico. I nostri prodotti le accompagnano e passano attraverso un vero e proprio test di resistenza e qualità.Com’è la donna 1A Classe Alviero Martini nella prossima primavera estate?Per la prossima primavera estate 2010 la viaggiatrice di 1A Classe veste capi realizzati in tessuti naturali ed essenziali che vengono modellati e drappeggiati: la stuoia, il lino, la seta lavata e lo chiff on che vanno a di-segnare volumi over e comodi, un vero inno alla voglia di libertà, freschezza e morbidezza.E’ il tema colonial e safari quello che impronta di sé l’intera collezione, in una rivisitazione molto femmini-le e seducente.In 3 aggettivi, la moda per il marchio 1A Classe Al-viero Martini.La nostra moda è sportswear chic, che signifi ca ricerca sui materiali, cura dei dettagli e innovazione di pro-dotto.

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_STYLE_EMILY

Max Mara presenta Emily, l’it-bag che è già un cult

All’inizio dell’anno, Max Mara ha presentato Emily, la prossima it-bag per la pri-mavera/estate 2010. La Emily Bag è una comoda borsa in vitello dal sapore vintage, nei toni del cuoio, del grigio e del nero, perfetta per la vita in città di tutti i giorni.La sua capienza, espressa attraverso forme morbide e ultra femminili, ne fa l’ideale per la donna sofi sticata ed elegante che ha la necessità e l’esigenza di una borsa di uso giornaliero. Degne di nota le cuciture ben visibili, a testimonianza del lavoro manifatturiero di altissimo livello e l’accuratezza nei minimi dettagli, marchio di fabbrica della consolidata eccellenza del Made in Italy.I materiali d’alta qualità e la delicatezza dei volumi, arrotondati ed eleganti, pos-siedono la straordinaria capacità di rapportarsi a qualsiasi capo d’abbigliamento, riuscendo, ad esempio, a smorzare anche un tailleur troppo rigido o a rendere più “stiloso” un semplice paio di jeans. Visto l’interesse suscitato subito tra le fashion addicted, Emily pare predestinata a

diventare uno degli accessori must-have della primavera/estate 2010.

ELEGANZA E PRATICITÀ

Emily l’it-bag per la

primavera/estate 2010

Se così fosse, Max Mara avrebbe fatto centro per l’ennesima volta. Il marchio reggiano, da anni sinonimo di stile straordinario e di comfort assoluto per la donna contemporanea, si dimo-stra così all’altezza del proprio prestigio, anche in un oggetto di uso quotidiano come una borsa.

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_TOTAL LOOK_GIAN BERTONE

Week end di Primavera

Giacca DondupTop See By ChloèJeans CycleCintura DondupFoulard DondupBorsa Collection PriveèScarpa Pantanetti

CONCEPT Matteo Margini, Gabriele PasiniPHOTO Gabriele PasiniSTYLIST Maria Grazia GiambertoneBOUTIQUE Gian Bertone - Via Repubblica, 48 - ParmaGian Bertone - Via Saragat, 9 - Collecchio (PR)HAIR AND MAKE UP Lorenzo CampaniniChioma Parrucchieri, ParmaMODEL Marian ZenoniLOCATION Hotel Lamborghini, Collecchio (PR)

Cardigan Pelle Gian BertoneTop Class Cavalli Pantalone JfourCintura Gian BertoneFoulard Class CavalliCollana Class CavalliScarpa Twin SetBorsa Collection Priveè

HAIR AND MAKE UP Lorenzo CampaniniChioma Parrucchieri, Parma

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Camicia DondupGilet FairlyPantalone DondupCintura DondupFoulard Class Cavalli

HAIR AND MAKE UP Lorenzo CampaniniChioma Parrucchieri, Parma

_TOTAL LOOK_GIAN BERTONE

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Top CustoGilet Pelle HTCShort True NYCintura FairlyScarpa Vic MatièBorsa Collection Priveè

HAIR AND MAKE UPLorenzo CampaniniChioma Parrucchieri, Parma

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Maglia Twin Set Camicia See By Chloé

Jeans Dondup Kefi ah Dondup

Cintura Gian Bertone

HAIR AND MAKE UPLorenzo Campanini

Chioma Parrucchieri, Parma

_TOTAL LOOK_GIAN BERTONE

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Giubbotto DondupT-Shirt DondupPantalone DondupCintura CycleScarpa Vic MatièBorsa Collection Priveè

HAIR AND MAKE UPLorenzo CampaniniChioma Parrucchieri, Parma

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_TOTAL LOOK_GIAN BERTONE

Trench AlessandriniChemisier AlessandriniPantalone AlessandriniCintura Gian BertoneScarpa Lattanzi

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Abito Scervino Street

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Chioma Parrucchieri, Parma

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_CAR_AUTOZATTI

60 ANNI DI PASSIONE PER I MOTORI

L’EVOLUZIONE DI UNA DELLE PIU’ NOTE REALTA’ EMILIANE NEL MONDO DELLE AUTO

AutoZatti è una delle realtà emiliane più importanti nel mercato delle auto. Quali sono state le sue origini?Il Gruppo AutoZatti è nato dalla passione trasmessa a me e a mio fratello Luciano da nostro padre Angiolino, che nel 1940 aprì la sua prima offi cina: “Riparazioni Motocicli A. Zatti”. Da meccanici di 2 ruote, iniziammo l’ampliamento dell’offi cina di nostro padre portandola da 40 a 120 mq, fi no a quando, nel 1982, apre i battenti la prima e storica sede del Gruppo AutoZatti, a Brescello (paese di fama internazionale grazie alla saga di Don Camillo e Peppone) con il marchio Alfa Romeo e da qui inizia il nuovo corso. Nel 1990 inizia la vendita di Fiat e Fiat Veicoli Commerciali, nel 1992 è la volta di Lancia, mandato unico per Parma e provincia, nel 2005 Toyota Service e nel 2006 è la volta di Great Wall, nel 2007 AutoZatti è stata scelta, fra soli 30 concessionari in tutta Italia, per rappresentare lo storico marchio Abarth

e per fi nire nel marzo 2009 il marchio sportivo del Gruppo “Zatti SPORT” è diventato uno dei 9 preparatori a livello nazionale Abarth Racing.Attualmente il Gruppo è composto da 3 aziende per un totale di 28.000 mq coperti distribuiti nelle sedi di Parma, Brescello (RE) e Guastalla (RE) ed un’ organizzazione che ricopre tutti i servizi legati al mondo delle auto. Dal punto di vista dei volumi di vendita, il gruppo consegna ogni anno circa 10.000 vetture, di cui il 70% nuove e il 30% usate. Siamo azienda pilota delle politiche FIAT AUTO e siamo certifi cati ISO 9001.Rispetto ai suoi inizi, come è cambiata la fi losofi a dell’azienda?La nostra è una gestione dinamica: sempre pronta ad anticipare i cambiamenti del mercato. La nostra vera e unica strategia è l’attacco. Preferiamo magari sbagliare anticipando, e correggerci in seguito, piuttosto che restare fermi a guardare.Il nostro gruppo è giovane, dinamico e affi atato, la

Elisa, Luciano e Monica ZattiGiuliano, Sonia e Luca Zatti

Sede di Parma - via Emilia Ovest 107/A Sede di Guastalla - via Cisa Ligure 27/1

Giuliano Zatti, uno degli attuali titolari di AutoZatti, ci permette di conoscere meglio la realtà di questa concessionaria attraverso qualche domanda.

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sua solidità è garantita da una storia e dal susseguirsi di 3 generazioni.In cosa consiste la vostra off erta al cliente, sia come parco macchine che come assistenza?Il nostro Gruppo è composto da 3 aziende ed ha un organizzazione che ricopre tutti i servizi legati al mondo dell’auto:-Servizio consulenza e vendita nuovo- Servizio vendita usato garantito- Noleggio a breve e lungo termine- Servizio meccanica, carrozzeria, gommista ed elettrauto

Il 29 marzo 2009 il Team si presenta al campionato monomarca “Trofeo 500 Abarth” con 4 500 Abarth Assetto Corse ed ottiene i seguenti risultati: 4° classifi cato nella classifi ca preparatori, 4° e 7° classifi cato nella classifi ca piloti con Andrea Rizzoli e Alex Campani, 2° e 5° classifi cato nella classifi ca piloti under 23 con Alex Campani e Patrick Gobbo.Quali sono gli obiettivi che il team corse vuole raggiungere? Naturalmente l’obiettivo per il 2010 è quello di essere protagonisti del Trofeo e riuscire a vincere; ma l’importante per noi è riuscire a dare ai giovani piloti la possibilità di entrare nel mondo delle corse e divertirsi con noi.Che progetti ha l’azienda per l’immediato futuro?Per scaramanzia non ne vorremmo parlare, possiamo solo dire che la voglia di fare c’è, l’impegno è tanto e non resteremo fermi a guardare.C’è uno slogan, o una frase, in cui vi riconoscete?GUARDARE AVANTI E ANTICIPARE I CAMBIAMENTI.

Brescello (Re) - Tel. 0522.484711Parma - Tel. 0521.949711

Guastalla (Re) - Tel. 0522.484711

Sede di Brescello - via Cisa 51/1

- Servizio auto di cortesia- Servizio ricambi- Servizi fi nanziari personalizzati- Servizio revisione (Dekra)- Servizio bollino blu- Off erta protezione globale auto (pagabile anche a rate)- Personalizzazione vetture- Customer serviceIL CLIENTE DEVE SEMPRE ESSERE SODDISFATTO.Cosa rappresenta per voi il marchio Zattisport?Dire Zatti SPORT per noi è come dire PASSIONE.Il marchio ZattiSPORT nasce nel 1995 come squadra corse del Gruppo AutoZatti.Dal 1996 al 1998, partecipa al C.I.V.T ( Campionato Italiano Velocità Turismo) con le Alfa Romeo 145 2.0 Quadrifoglio. In tre anni di partecipazione al campionato, vince due Titoli Italiani di Classe e uno Assoluto nel Gruppo N con Luigi Moccia.Durante i tre anni le soddisfazioni sono state tante: 9 vittorie, 13 piazzamenti a podio e 2 vittorie di classe nella prestigiosa “6 ore di Vallelunga”.Dal 1998 al 2006 Zatti SPORT decide di dedicarsi totalmente all’allestimento sportivo.Il 13 marzo 2009 Zatti SPORT diventa uno dei 9 preparatori “Abarth Racing” a livello nazionale.

500 Abarth del team ZattiSport

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_P/E10_DOROTHY

Dorothy è una realtà recente, qui a Parma. Diteci, come è parti-to questo progetto e come lo state portan-do avanti?Dorothy nasce dalla passione per le scarpe

e l’innovazione.Dopo aver lavorato nell’abbigliamento, abbiamo deciso di avventurarci nel mondo delle calzature. Naturalmente non è stato un passaggio immedia-to. Dietro c’è stata tanta ricerca, soprattutto della location. Non è stata casuale la scelta di una via centrale come è via Nazario Sauro, che ospita varie realtà come negozi di abbigliamento, caff è, locali, ristoranti e negozi d’antiquariato. Secon-dariamente, c’è stata una ricerca del prodotto, le scarpe: volevamo che rispecchiassero il nostro gu-sto e che portassero novità ed eleganza.

E per quanto riguarda le scarpe? Cosa consiglia-te? Indicateci le novità più interessanti per que-sta primavera/estate 2010.Le nostre scelte sono ben ponderate e ricerchiamo il piacere estetico e l’unicità del pezzo, off rendo alle donne un prodotto accessibile e di alta qua-lità, con sempre un occhio di riguardo al Made in Italy. Per questa primavera/estate 2010, Dorothy propo-

NOVITÀ ED ELEGANZA

VINCENZO E VERONICA CI PARLANO DELLA LORO

PASSIONE PER LE SCARPE E L’INNOVAZIONE

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ne un ritorno al sandalo alla caviglia e alla zeppa in sughero. Ancora tacchi alti che slanciano la fi gura, ma con obbligatoriamente il plateau davanti che permette più portabilità e comodità. Tacco alto, ma anche sandalo basso, impreziosito da colori vivaci, gioielli e borchie. Non dimentichiamo le ballerine da danza di Anniel, uniche nel loro genere.

In conclusione, una frase che racchiude l’identità della vostra boutique.Quello che contraddistingue Dorothy è la continua ricerca del bello e del prodotto qualitativamente valido che possa soddisfare le donne che vogliono sentirsi uniche.

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_PEOPLE_DJ JESSIE DIAMOND

MODELLA DI GIORNO, DJ DI NOTTE,CI RACCONTA DI SÈ

DEEJAY JESSIE DIAMOND

Modella di giorno, Dj di notte: è una po’ una vita da supe-reroe, la tua. Come coniughi le due cose?In realtà è molto più semplice di quanto si possa immaginare! Gestisco entrambe le cose senza problemi, con i miei tempi e scegliendo solo ciò che mi piace fare, sia come modella che come deejay. Ultimamente, poi, la mia etichetta discografi ca mi dà un grande aiuto seguendomi e pianifi cando le trasferte. Quando c’è passione, le cose vengono meglio e la fatica non si sente, soprattutto per quanto riguarda il discorso “consolle”. Essendo all’inizio, lo sprint e la voglia di fare non mancano!

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La tua esperienza da modella è nata per caso o era il tuo sogno nel cassetto?No, non era il mio sogno nel cassetto, ma ammetto che è un’esperienza che mi sta appassionando sempre di più, dandomi molte soddisfazioni. Tutto è nato assoluta-mente per caso: durante un casting per il Motor Show, un fotografo di Milano mol-to conosciuto mi ha notata e mi ha fatto le prime foto. Da lì sono nati tanti lavori: sono stata testimonial di importanti mar-chi di abbigliamento e aziende “car stereo”, ho fatto calendari, pubblicità, cataloghi, sfi late e anche qualcosa in televisione.Sei stata la ragazza immagine di molti locali importanti. Come è stato per te passare alla consolle?Vi dirò...ci avrei dovuto pensare prima! Erano diversi anni che rifl ettevo sulla fi gu-ra della deejay, mi ha sempre aff ascinata. Oggi, essere oltre che dj, anche produttrice di tracks che stanno avendo successo, mi rende an-cora più felice. Ho aspettato il mo-mento giusto. Ora sono realmente preparata, soprattutto dal punto di vista tecnico. Ho alle spalle un bel team di produttori, Gianluca Zunda e Corrado Boni, ed un’aff ermata etichet-ta discografi ca, Saifam, che vanta più di 25 anni di storia. Il lavoro del deejay non è “mettere un disco”, necessita di molta attenzione alle esigenze della pista, alla selezione mu-sicale, al mixaggio. Credo che non lo possano fare tutti ed il passaggio è stato più diffi cile di quanto immaginassi, ma se tornassi indietro lo rifarei cer-tamente! Vivere la discoteca da ragazza immagine, d’altra parte, mi ha aiutata a capire meglio “il mondo della not-te”. Inoltre, lavorando con le mie amiche e girando molto, mi sono sempre divertita un sacco!Ti sei fatta ormai un nome, come DJ, sulla scena di Par-ma. Quali sono i tuoi prossi-mi appuntamenti in città?A Parma lavoro tra Corte del

Sol, Centrale del latte e Caff è Garibaldi, tutti posti che mi piacciono moltissimo ed in cui mi trovo bene. Credo che la prossima serata sia il 3 Apri-

le alla Corte, sperando di ripetere il successone dell’ultimo sabato...una serata perfetta! In questo periodo sto lavorando molto in

giro per l’Italia: Sardegna in primis (Boca chica, Country e Pascià), Roma e Viterbo, Perugia, Pia-cenza e il 10 aprile farò una delle date più impor-tanti della mia carriera, al palazzetto dello sport di Brescia. Suonerò come guest dj alla “Crazy

Night Star”!Hai anche esordito come producer con il brano “Love is Emotion”. Che esperienza è stata registrarlo?“Love is Emotion” lo conside-ro un po’ il mio esordio. Non mi aspettavo tanto successo. Sia io che il team di produzio-ne siamo stati felici di veder-lo ai vertici delle classifi che e delle charts di diverse radio. Produrre non è semplice, ri-chiede tempo e dedizione. Si passano tantissime ore in studio, sul computer, tra pro-grammi, suoni e provinature di cantanti. Oggi contiamo “Love is Emotion” in 6

La prossima serata il 3 Aprilealla Corte Del Sol a Parma

compilation uffi ciali,che si possono trovare ovunque, dal negozietto di dischi alla grande distribuzione.Ora siamo di nuovo al lavoro ed entro l’estate usciran-no altri pezzi interessanti.Quali “re della consolle” sono tra i tuoi miti?Adoro il genere commercial house, quindi nei miei dj set non mancano mai Marchi, Pitbull, Guetta e Bob Sinclar. Sono questi gli artisti che preferisco e che fan-no scatenare la pista! Ultimamente adoro il pezzo “Ste-reo Love”, è sempre tra i primi che suono, ed ora che si va verso l’estate usciranno tantissime hit fresche e frizzanti.Cosa consiglieresti ad una ragazza che vuole diven-tare una DJ?Sinceramente, l’unico consiglio che posso dare nel mio piccolo, è quello di non fi ngere. Ci sono diverse ragaz-ze che si mettono alla consolle con cd pre-mixati. Un inizio deve esserci per tutti, sbagliare è normale, so-prattutto le prime volte. Poi quando si è davvero capaci la soddisfazione è sicuramente maggiore.Tuttavia, sconsiglio vivamente questo mondo a chi si voglia addentrare solo per immagine o altro. Il deejay è un lavoro che nasce da una passione. Richiede tem-po, tantissimo. Io tutt’ora, a casa, passo ore ed ore sulla consolle. Non smetto mai di imparare e sperimentare...il tempo vola!!!Cosa ti piace indossare, durante le tue serate?Durante le mie serate sono libera di vestirmi come preferisco. Non indosso nulla in particolare, mi pia-ce spaziare tra shorts e jeans larghi, ma una cosa non manca mai: qualche “diamond”! L’abbigliamento varia anche a seconda della tipologia del locale. Mi diverto ad abbinare cose impensabili e particolari. Senza mai esagerare, però.Un capo, un colore e un accessorio che non può

mancare nel tuo guardaroba.Come capo, direi un bel vestito elegante che, a seconda delle scar-pe, sdrammatizzo come preferisco! Come colore...il marrone, in tutte le gradazioni, ma ora che la primavera è alle porte mi piace anche mixare colori più accesi e solari. Come ac-cessorio, assolutamente gli orecchi-ni! Non posso farne a meno e or-mai invadono la mia stanza: grandi, grandissimi e molto brillanti!

Non indosso nulla in particolare, mi piace spaziare tra shorts e jeans larghi, ma una cosa non manca mai:

qualche “diamond”!

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I punti vendita I LOVE MY HOUSE BARAZZONI sono stati premiati uffi cialmente il 4 Settembre scorso al MACEF, il Salone internazionale della casa di Milano, come primo classifi cato selezione italiana GIA.Questo riconoscimento ha lo scopo di valorizzare le attività commerciali che si distinguono per immagine, design, ricerca e concept all’avanguardia ed è promosso dall’International Home and Houseware show di Chicago.Il 13 Marzo, quindi, I love my house sarà presente proprio nella città statunitense per rappresentare non soltanto Parma, ma tutta l’Italia. Una grande ed inaspettata soddisfazione che porta Andrea e Barbara, la nuova generazione dell’azienda Barazzoni, a fare sempre di più e sempre meglio, oltrepassando i confi ni della casa e

AL MACEF DI SETTEMBRE E’ ARRIVATA LA NOTIZIA DEL PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO OTTENUTO DAI NEGOZI DI PARMA

BARBARA E ANDREA, LA NUOVA GENERAZIONE DI

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CHICAGO PREMIA L’ITALIA

_FOCUSON_I LOVE MY HOUSE

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camminando per le strade, attraverso la moda.Questo costante impegno è ciò che è alla base del premio ricevuto.Nelle parole di Barbara e Andrea traspare tutto l’entusiasmo del riconoscimento ricevuto: “La nostra continua ricerca e passione ci ha inaspettatamente premiato. I love my house racchiude molteplici cose, oggetti, accessori, profumi, arredi e moda… un mondo ricercato e all’avanguardia, al passo con il tempo, che vuole emozionare e stupire! Il nostro obiettivo è creare spazi sempre nuovi e questa vittoria è per noi un grande stimolo per poter continuare questa nostra ricerca con coraggio e passione. Questo concorso è realizzato in partnership con le riviste di settore che segnalano i migliori negozi di ogni paese. Per l’Italia le riviste di riferimento sono Casa Stile e il Sole 24ore Business Media. In collaborazione con loro abbiamo preparato un book che ci rappresenterà nel grande evento di Chicago, composto di alcune tra le immagini qui riportate di una “casa ideale” I love my house, vissuta e ripresa per una intera giornata da giovani parmigiani che ringraziamo di cuore e che rappresenteranno con noi la nostra città. Per concludere, vorremmo ricordare e mai dimenticare che questa bella avventura in America, questo grande confronto con altri paesi del mondo, nasce principalmente dai molteplici e diversi confronti che affrontiamo giornalmente con chi entra nei nostri spazi. La vostra curiosità, la vostra voglia di nuovo, di bello e di unico alimenta il nostro lavoro di sperimentazione e di comunicazione… senza di voi niente sarebbe così speciale!”.

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I LOVE MY HOUSE BARAZZONI

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_PEOPLE_COSIMO DAMATO

Passione per l’arte ed interesse per la moda. Cosa è arrivato prima? Come sei riuscito a legarli assieme?Ancora oggi mi è impossibile capire quale di queste due passioni sia arrivata prima dell’altra. Mi hanno travolto da subito e adesso mi rendo conto di non essere stato io a cer-carle, ma che sono state loro a trovare me. Sono entrambe legate da un unico fi lo con-duttore ed è per me impensabile scinderle.Che esperienza è stata il tuo apprendista-to da Bluemarine?Quella a Blumarine è stata la mia primis-sima esperienza nel “vero” campo lavora-tivo.Ero ancora uno studente e non potevo credere che avrei fatto parte, anche se per pochi mesi, di un uffi cio stile di fama in-ternazionale.Essendo la mia prima esperienza diretta, la vivevo come ogni persona vivrebbe la rea-lizzazione di un proprio sogno, ovvero con grande entusiasmo e voglia di fare.Qual è stata la tua prima creazione?La mia prima creazione risale all’età di 14 anni. Era un vestito da sera, realizzato per mia madre con scampoli di tessuti. Quel vestito è rimasto abbandonato per diversi

CON L’ARTE IN TESTA

Cosimo Damato, Mad Hatter, ci parla dei suoi cappelli artistici.

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mesi su un manichino che i miei genitori mi ave-vano regalato per un compleanno. In seguito, è stato imbastito in modo semplice, come potrebbe farlo un qualsiasi ragazzino di quell’età, ed indos-sato da mia madre, che era l’unica persona che poteva apprezzarlo.Quali reazioni ha suscitato?Prima di tutto, c’è stata una forte emozione, tanto di mia madre quanto mia, perché ci siamo accorti che non era soltanto la realizzazione di un dise-gno, bensì un capo che si poteva indossare.Poi, subito dopo, ci sono state tante risate, perché il vestito le si era scucito, per la precarietà delle cuciture.Come mai scegli di reinterpretare oggetti dal sapore così retrò (calamai, tavolozze, masche-re, piume) o di uso comune (vassoi) per realiz-zare dei cappelli?La scelta degli oggetti che uso per decorare i miei “cappelli” è infl uenzata principalmente da i miei stati d’animo, o da quello che vedo in giro per le strade, o semplicemente da qualcosa che mi col-pisce e che voglio far risaltare in tutta la sua to-talità.C’è un messaggio che vuoi trasmettere attraver-so le tue creazioni?Quello che vorrei riuscire a trasmettere attraverso le mie creazioni è la possibilità che a volte, quan-do lo si vuole, si potrebbe anche non prendersi troppo sul serio e riuscire ad aff rontare in manie-ra molto più tranquilla e, perché no, “colorata” le situazioni della vita.Da cosa nasce l’idea per un nuovo cappello, e in che modo la sviluppi?Le idee nascono nella mia

mente, osservando tutto quello che mi circonda e che mi colpisce, evolvendosi in maniera molto semplice. Seduto al tavolo della mia casa a Mila-no, mentre guardo un fi lm o ascolto della musica, con tutti gli oggetti a mia disposizione, comincio ad incollare quasi senza nessuna logica. È l’ispi-razione stessa che talvolta mi spinge ad aff errare questi oggetti e ad attaccarli tra loro.

Come si pongono i tuoi progetti rispetto al modo di vestire che in questo momento fa tendenza?I miei progetti si contrap-pongono a quello che è il mood di tendenza. È un voler andare fuori dal-le righe, continuando a

giocare con le proprie idee senza alcun ostacolo.Una frase che riassume la tua personale conce-zione del fare moda.La mia concezione di moda è molto lineare ed è basata esclusivamente sulla fi losofi a di essere se stessi, creando movimento attorno a sé.L’arte è movimento! Le idee stesse sono in conti-nuo movimento, ed anche le mie creazioni, che vengono plasmate come se fossero sculture dalla mente dominatrice che insegue un unico pensie-ro: la bellezza.

...a volte si potrebbe anche non prendersi troppo sul serio e riuscire ad affrontare in maniera molto più tranquilla e “colorata” le situazioni

della vita...

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In tema di abbigliamento per bambini e ragazzi, le proposte di “Verdi Promesse” non hanno lacune né di stile né di qua-lità. Prima di ogni acquisto è consigliabile fare una puntata in via Pertini, a Collecchio di Parma, a Pilastro di Langhira-no, per prendere visione delle intelligenti “Verdi Promesse” proposte in questi negozi e informarsi sulla novità della sua mini-moda: e ce ne sono tante! Vi troverete capi all’avanguar-dia, sia sotto il profi lo dello stile che della qualità.

Le scoprirete già nelle grandi vetrine esterne dall’aria così…metropolitana!Poi, negli spazi interni ampi e luminosi, sarete trascinati in un appassionante shopping alla ricerca del capo “giusto”, che potremo sceglie-re tra le proposte “top” delle più grandi fi rme del settore.Inoltre vi attende una grande novità che ar-ricchisce le proposte di “Verdi Promesse”: l’apertura di “Big Foot”! È il nuovo delizioso e grintoso spazio dedicato unicamente alle calzature per bambini e ragazzi: garantite da marchi di alto livello qualitativo e produttivo,

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S.tr per Parma, 31/B - Pilastro - PRTel. 0521.632057

V.le Pertini, 17 - Collecchio - PRTel. 0521.305092

V.le Pertini, 7 - Collecchio - PRTel. 0521.800063

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danno una totale sicurezza sia per il corretto sviluppo del piede dei bimbi, sia per il sicuro gradimento dei ragazzi più grandicelli, conquistati dal tono trendy/raffi nato dei modelli. Uno spazio che diventa il quar-to punto d’incontro per i fans dello stile proposto da “Verdi Promesse”.Facciamo fare “quattro passi nello stile” ai nostri ra-gazzi? Certo.Con le scarpine baby, le ballerine, gli eleganti mini-décolleté e gli sfi ziosi mocassini proposti da “Verdi Promesse”.

Quattro passi nello stile

SPECIALE CERIMONIA

Shopping Time

CONCEPT Matteo MarginiPHOTO Gabriele PasiniSTYLIST Carol Bertani, Sandra BurattiSTORE Fontanili AbbigliamentoVia Matilde di Canossa 2, Quattro Castella (RE)(sulla tangenziale) Tel. 0522 887159HAIR&MAKE UP Dea Parrucchieri Via Kennedy 17/E - RE (Tel. 0522 300838)MODEL Eleonora Rossi, Luca Roncai

Trench Refrigiwear (€ 299,00)Abito in seta Pepe Jeans London (€ 89,00)Coprispalle Pepe Jeans London (€ 59,00)Borsa Miss Sixty (€ 59,00)

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Trench bianco (€ 69,00)Jeans Pepe Jeans London (€ 75,00)Microabito Cristina Gavioli (€ 69,00)Borsa Linea Emme (€ 59,00)Sandali Linea Emme (€ 75,00)Collana (€ 20,00)

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Trench Playlife (€ 159,00)Pantalone Calvin Klein (€ 89,00)Camicia Wrangler (€ 29,50)Cintura Diesel (€ 45,00)

HAIR&MAKE UP HAIR&MAKE UP Dea Parrucchieri - Reggio Emilia48

_TOTAL LOOK_FONTANILI ABBIGLIAMENTO

Jeans Tommy Hilfi ger (€ 109,00)Camicia Tommy Hilfi ger (€ 74,00)

Giubbino Blauer (€ 237,00)Pashmina (€ 10,00)

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_STYLE_JIMI HENDRIX

Il “guitar hero” di Woodstock

testimonial d’eccezione

per Liu Jo

Un inedito Jimi Hendrix è il testimonial d’eccezione per la nuova campagna Liu Jo per la primavera/estate 2010 della li-nea Liu Jeans Men.Così come era stato in precedenza con Steve McQueen, Liu Jo si identifi ca in questi “belli e dannati”, presentandoli come icone del fascino e dell’eleganza, eclettici ed audaci nella loro arte così come nel loro modo di vestire.

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_P/E10_PETER PAN

L’abbigliamento per l’infanzia è un mercato di nic-chia. Potete raccontarci in che modo il vostro ne-gozio sia diventato una realtà ben aff ermata?

Il Peter Pan nasce 40 anni fa tra i primi negozi per bambini di Parma. Da piccolo negozio è diventa-to negli anni una realtà dove mamme e bambini trovano le cose più di tendenza e le marche più prestigiose in un ambiente amichevole dove poter scegliere con tranquillità e allegria…

Quanto interesse suscita la “moda bimbi” a Par-ma?

Essendo Parma una città notoriamente elegante e di buon gusto, i genitori di conseguenza sono at-tenti nel vestire i bimbi e i ragazzi in modo sobrio, funzionale ed elegante a seconda dei momenti. Con un abbigliamento sportivo e pratico in quelli di gioco, ricercato nelle occasioni.

A cosa si dovrebbe fare più attenzione, quando si vestono i più piccoli?

I bimbi più piccoli sono vestiti in modo soprat-tutto funzionale e comodo per loro stessi e per i genitori. Comodità, praticità e buona qualità del

FASHION KIDSIN PRIMAVERA I BIMBI VESTONO CON STILE

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prodotto sono alla base di ogni buon acquisto.

In base a quale criterio scegliete i marchi di cui disporre in negozio?

Cerchiamo di proporre molti marchi di tenden-za, senza mai dimenticare di vestire i bambini da bambini e ragazzi e ragazze non come piccoli adulti. I marchi sono tanti: Moncler, Polo Ral-ph Lauren, Armani, Fred Perry, Diesel, Replay, Burberry, K-Way, Scotch&Soda, Il Gufo, Patrizia Pepe, Sun68.

Cosa proponete di interessante per questa prima-vera?

Ad inizio primavera, i nuovi modelli e colo-ri delle giacche Moncler per maschi e femmine saranno di gran richiamo. Così come i jeans con colori chiari, che danno un po’ di vivacità alla sta-gione per le giornate più eleganti e si indossano non solo durante le cerimonie, ma anche in altri momenti. Sono già molto richiesti i maglioncini di cotone colorati, che hanno in parte sostituito la moda della felpa.

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Il nostro metodo è nato in Svizzera 30 anni fa e da allora ha fatto tantissima strada, diventando un marchio internazionale, che conta in Italia oltre 250 centri.La nostra esperienza è basata sui risultati concreti dati da centinaia di migliaia di donne che si sono affi date al “metodo Figurella” con serenità ed hanno ottenuto in cambio un risultato a volte sorprendente, soprattutto per loro.Ad oggi, se pure presenti sul mercato da tanti anni, molte donne pensano che Figurella sia soltanto per il dimagrimento. Il metodo invece, ci permette di modellare il nostro corpo nei punti desiderati: a qualsiasi età, pur essendo magre ma non soddisfatte del nostro corpo, rivolgiamoci agli esperti del dimagrimento della fi gura.

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_PEOPLE_FABRIZIO CASALINO

Quali sono stati i tuoi esordi nel mondo dello spettacolo? Ho esordito da cantautore. A 20 anni facevo can-zoni così tristi da far sembrare Masini un cabaret-tista. Poi a 24 anni ho partecipato al Premio Ten-co, due anni dopo ho fatto un disco pubblicato in 13 paesi, e dopo un anno ero disoccupato.Sono emigrato negli USA per fare canzoni count-ry: è stato un lungo viaggio molto interessante, ma non me la sentivo di lasciare l’Italia, così sono tornato e ho iniziato per scherzo a fare il comico, poi...da cosa è nata cosa.Da cosa è nata la tua passione per la musica, e cosa l’ha poi indirizzata verso l’ambito umori-

stico?La passione per la musica è nata in casa, con i primi dischi dei miei genitori, e poi con i grandi cantautori degli anni 70-80. Era un periodo piut-tosto felice per la musica italiana: Bennato, Dalla, De Gregori, De André, Battiato, Zero...scriveva-no canzoni splendide. Questo mi ha molto appas-sionato. Ho sempre fatto sia canzoni comiche che serie, è stata la gente a scegliere quelle comiche. Oggi l’ascolto della musica è cambiato o forse semplicemente quelle comiche mi riescono me-glio.Nei tuoi sketch, imiti alcuni tuoi colleghi can-tautori (come Biondi e Grignani), ma hai anche

FABRIZIO CASALINO

La “comicità musicale” dell’artista di Coloradoe dei suoi personaggi.

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personaggi tuoi. Che diff erenza c’è tra creare un personaggio e fare una parodia?La parodia è più un “esercizio di stile”, parti da qualcosa di solido che esiste già e lo usi, mentre quando fai un personaggio devi dargli sostanza dal nulla e renderlo credibile, completo, roton-do. Entrambe le cose hanno qualità e diffi coltà diverse. Ad esempio la parodia di Biondi non è una parodia della “persona Biondi”, ma di quel tipo di cantante, il crooner. Lui deve sempre es-sere elegante, prestigioso, aff ascinante, anche nei momenti più imbarazzanti. Questo è un grande spunto comico. Mi piace l’idea di uno che non può smettere per nessuna ragione di essere sexy.Come ha reagito Mario Biondi alla tua imita-zione? Vi conoscete?Mario ha reagito splendidamente. È un artista molto serio e capace, ha fatto anni di gavetta, è uno con la testa sulle spalle e con un grande senso dell’umorismo. L’ho conosciuto dopo averlo imi-tato. È stato oltremodo disponibile, addirittura mi ha fatto salire sul palco del Teatro degli Arcim-boldi con lui, vestito come lui! Mi sono divertito immensamente e spero di incontrarlo ancora.Come descriveresti le esperienze di Colorado e “Mai dire…”?Colorado è nato come il passatempo di quattro amici che scherzavano insieme. L’ho costruito in-sieme a loro nelle infi nite serate dei lunghi inverni passati assieme a Milano. È stato magico fare un pezzo di strada con questi amici, diventando noti al pubblico in questo modo. Poi l’ho visto crescere, di-ventare un programma di punta, che va in prima serata e che ha bisogno di numeri. Ci ho lavorato per sei anni.La Gialappa’s è stata una conquista successiva. Era un sogno per me lavorare con loro, perché i “Gialappi” rappresentavano la comicità che ama-vo. I miei comici preferiti sono passati quasi tutti da lì. Vedere che mi accettavano nella squadra è stata fi nora la più grande soddisfazione della mia car-riera da comico.Potresti raccontare un aneddoto che ti è capita-to lavorando a “Mai dire…”?Un giorno ero negli studi di registrazione. Gira-vo la parodia del vescovo Williamson, famoso

per aver negato l’olocausto. Ero quindi vestito da cardinale, ma con delle medaglie e con i gradi, insomma una specie di cardinale nazista. C’era un caldo spaventoso sotto i rifl ettori, ed ero in un anfratto in fondo allo studio ad aspettare, in una posa davvero sconveniente, ma nessuno mi poteva vedere. In quel momento, con un tempi-

smo che ha dell’incredibile, è comparso un prete vero che mi ha guardato comprensi-bilmente sorpreso. Io non riuscivo a capacitarmi di come un prete vero fosse arrivato fi n dove mi trovavo, così gli ho chiesto: “Padre,

scusi, ma lei che ci fa in questo posto?”. Ha rispo-sto: “Sa, sono il confessore di Silvio”. Immaginate il mio stupore. Ero lì, vestito da vescovo nazista con il confessore di “Lui”!Il prete a quel punto mi ha chiesto: “E lei, che ci fa vestito in quel modo?” e io ho risposto: “sono un collega, sono qui per l’esorcismo”.Com’è il tuo rapporto con il pubblico?Cerco di esserci il più possibile: leggo le mail e se posso rispondo. Oggi la rete permette una vi-cinanza molto maggiore con gli artisti. C’è gente che mi segue, e poter rispondere è molto bello.Il personaggio di Mirko, pigro adolescente con-

La Gialappa’s è stata una conquista successiva,

era un sogno per me lavorare con loro...

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_PEOPLE_FABRIZIO CASALINO

temporaneo che aff ronta la vita “stando tran-zollo” ha riscosso molto successo, specialmente tra i più giovani. Come è nato e cosa hai voluto rappresentare?È nato da una parrucca bionda che avevo compra-to, che mi faceva somigliare a Cobain. Lui è una caricatura delle nuove generazioni, ma la sua “vo-glia di sbattersi zero” era già presente nella mia. Sono andato via di casa a 29 anni, quindi so cosa vuol dire vivere alle spalle di una famiglia bene-vola. La cosa che mi piace di Mirko è che sembra trasversale: ci si riconoscono i giovani quasi con orgoglio, e anche i genitori lo apprezzano perché ci vedono i fi gli. Non mi aspettavo un riscontro simile. Poi mi piace perché nonostante sia uno studente piuttosto fannullone, fa continuamente riferimenti a cose piuttosto scolastiche e colte, che ha studiato e gli sono rimaste come appiccicate alla corteccia cerebrale e ha una visione del mon-do davvero incredibile.Cos’è, invece, “Sciccherì”? Da dov’è nata quest’idea, molto “fashion”?“Sciccherì: Soverchio stile! Soverchia eleganza!”.Sciccherì è una critica al lusso “di massa” e al de-sign. È “il rotocalco che dà un tocco di classe al tuo disprezzo per il prossimo”, oppure “la rubrica in cui il lusso incontra il gusto popolare e gli sputa nella faccia”. L’assurdità di certi programmi stilosi è troppo macroscopica per resistere.Qualcuno ci ha visto una critica a Philippe Da-

verio, ma non mi permetterei mai: lui è un vero intellettuale e i suoi programmi una manna dal cielo, ho solo un po’ preso il suo stile espositivo.Sciccherì è stata una bella soddisfazione: vado pazzo per “Splashcube”, lo spremiagrumi cubico e inutilizzabile di Katzuo Ishigawa, e per “Sitz”, la sua poltrona che altro non è che un manico di scopa.Credo che tutto Sciccherì si possa sintetizzare nella sua presentazione: “Abbandonarsi su Sitz: il modo più veloce per capire il moderno”.Che progetti hai per il 2010? Tornerai in tele-visione?Al momento sto portando in giro per i teatri il mio nuovo spettacolo “Delitti Rilassanti”. Dopo tanti interventi da tre minuti in video, fare uno spettacolo di un’ora e mezza in teatro è tutta un’al-tra cosa. È un “one man show”, con pezzi che ho fatto in tv e cose inedite.Oltre a questo sono anche ne “L’Uomo Proiettile”, uno spettacolo da cantautore con Andrea Mad-dalone, un ottimo chitarrista, con tutte le canzo-ni che ho scritto fi n qui. Tornerò in tv appena ne avrò la possibilità, se ne parla dopo l’estate!

Fabrizio Casalino è nato nel 1970 a Pegli (Ge-nova), lo stesso comune di nascita di Fabrizio De Andrè.Coltiva fi n da giovanissimo la passione per la musica, suonando la chitarra nei locali della cit-tà ponentina durante il periodo in cui frequenta la facoltà di Giurisprudenza.Nel 1994 vince il Premio Tenco come nuova proposta.Dopo alterne fortune nello show business musi-cale, viene notato dal gruppo comico genovese dei Cavalli Marci, molto popolari all’epoca di Ciro.Con loro, nei panni del bossanovista Giginho, nel 2001 approda a Colorado Cafè, alla corte di uno dei suoi miti: Diego Abadantuono. Inizia così la sua carriera televisiva: Bulldozer, Colorado, diventato nel frattempo un program-ma televisivo, Mai Dire Martedì, che lo consa-cra tra le nuove leve della comicità, grazie al successo del suo Mario Biondi, di Mirko e della sua rubrica dal “soverchio stile e soverchia ele-ganza”, Sciccherì.

biography

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ne e soprattutto ecologica.La Fratelli Lombatti è da oltre 80 anni la conces-sionaria Fiat per eccellenza nelle aree di Parma e provincia. Adesso è ancora più vicina alla città grazie al nuovo salone di Noceto, che si aggiunge a quello storico presente a Fornovo Taro. Fratelli Lombatti è anche Partner Uffi ciale del Parma Fc.

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Date nazionali ed internazionali per il tour “Europe Indoor”

È partito il 6 ottobre ‘09 da Pesaro “Europe Indoor”, il tour più recente della grande rock star italiana, Vasco Rossi.L’idea inusuale, specialmente per un rocker innamorato degli stadi come lui, è presentare questa serie di concerti, nazionali ed internazionali, in spazi ed arene al chiuso.“Vasco”, potrebbe essere suffi ciente questa singola parola per descriverlo...non ha bisogno di presentazioni. È originale perché unico nel suo genere, genio pro-

prio per la sua “vita spericolata”, devoto solo al rock, innamorato e ricambiato dai suoi fan.Mentre i suoi ultimi lavori dominano il marcato discografi co, Vasco ha deciso di lanciarsi in questa nuova avventura ‘al chiuso’ con un entusiasmo e una grinta senza eguali.Europe Indoor ha in previsione ancora 7 tappe nel ca-lendario 2010, di cui 4 estere.Un’eventualità inattesa, anche dallo zoccolo duro dei fan, pur abituati all’imprevedibilità dell’artista origina-rio di Zocca, ansiosi di vederlo calcare i palcoscenici di Londra, Bruxelles, Zurigo e Berlino, considerando che l’ultimo tour europeo della rock star risale al 1997.

Ecco le prossime date del tour:

6 aprile: Palaolimpico Isozaki, Torino7 aprile: Palaolimpico Isozaki, Torino

11 aprile: Palaolimpico Isozaki, Torino12 aprile: Palaolimpico Isozaki, Torino16 aprile: Palaolimpico Isozaki, Torino17 aprile: Palaolimpico Isozaki, Torino

4-5 maggio: Hammersmith Apollo, Londra6 maggio: Forest National, Bruxelles

8 maggio:Hallenstadium, Zurigo12 maggio: Tempodrom, Berlino

22 settembre: Futurshowstation, Casalecchio (Bo)23 settembre: Futurshowstation, Casalecchio (Bo)27 settembre: Futurshowstation, Casalecchio (Bo)28 settembre: Futurshowstation, Casalecchio (Bo)

12 ottobre: Nelson Mandela Forum, Firenze13 ottobre: Nelson Mandela Forum, Firenze17 ottobre: Nelson Mandela Forum, Firenze18 ottobre: Nelson Mandela Forum, Firenze

VASCO A PORTE CHIUSE

_FOCUS ON_LA NOTTE DEGLI OSCAR

7 marzo 2010: la notte degli Oscar regala come ogni anno emozioni e fashion

KINGS & QUEENS OF MOVIES

L’ottantaduesima notte degli Oscar è stata la notte delle sorprese, al Kodak Th eatre di Hollywood.James Cameron, che aveva fatto incetta di nomi-nation con il kolossal fantascientifi co “Avatar”, è rimasto un po’ a bocca asciutta: la sua “creatura” si è portata a casa solo i premi per la migliore scenografi a, eff etti speciali e fotografi a (all’italia-no Mauro Fiore).Premio per il miglior fi lm se l’è aggiudicato il dramma bellico “Th e Hurt Locker” diretto da Kathryn Bigelow, ex moglie di Cameron, e prima donna ad aggiudicarsi anche la statuetta come miglior regista. Alla fi ne,“Th e Hurt Locker” si è portato a casa la bellezza di 6 Oscar. Di sicuro è stato un 8 marzo molto speciale, per la Bigelow. A conseguire il titolo di migliori attori protago-

Se esistesse l’Oscar per la coppia più elegante, George Clooney ed Elisabetta Ca-nalis non avrebbero rivali. L’abito da sera rosso come la passione confezionato per Elisabetta da Roberto Caval-li è in perfetta sintonia con lo smoking dal taglio classi-co di Giorgio Armani indos-sato da George.

Quest’anno, “il diavolo va in bianco”. L’eleganza sobria e candida della grandissima Meryl Streep è di riferimento per tutte le fashion victim che ricordano la sua geniale interpretazione della perfi da Miranda ne “il diavolo veste Prada”.

ELISABETTA CANALIS E GEORGE CLOONEY

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nisti, due grandi interpreti come Sandra Bullock (per “Th e Blind Side”) e Jeff Bridges (“Crazy He-art”).Tra le tante conferme e qualche risultato clamo-roso, c’è ancora un altro po’ di Italia: Michael Giacchino ha ricevuto l’Oscar come miglior co-lonna sonora per il fi lm d’animazione “Up”.

Se esistesse l’Oscar per la coppia più elegante, George Clooney ed Elisabetta Canalis non

avrebbero rivali...

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Giochi di trasparenze ed un lungo strascico argentato per Sandra Bullock, miglior attrice protagonista, che veste Marchesa.

Armani Privè immagina la bel-lissima Jennifer Lopez come una sorta di principessa da fi aba, ri-vestendola di un tessuto rilucente di gran classe, abbinato alla bor-setta.

Bellissima come sempre, Cameron Diaz in un leggiadro abito lungo coperto di petali dorati, creato per lei da Oscar De La Renta.

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Il regista di “Avatar” sceglie come portafortuna il blu profondo dei Na’Vi, sia nell’abito che fascia la sua compagna, sia per il taschino della sua giacca.

Mauro Fiore

Non ha bisogno di troppe presen-tazioni, la delicata mise pastello di Christian Dior Couture che la magnifi ca Charlize Th eron ha indossato per questa Notte degli Oscar, concedendosi ai fotografi in qualche scatto davvero sexy.

CHARLIZE THERON

Il fi sico atletico della guerriera Na’Vi non tradisce l’eleganza e la femminilità della splendida Zoe Saldana, la Ney’tiri di “Avatar”, in una mise dai vari toni del viola dotata di un ampia gonna can-can, fi rmata Givenchy.

ZOE SALDANA

_COMING SOON_PROX CINEMA

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COMING SOONPROSSIMAMENTE AL CINEMA...

IRON MAN 2

dal 30 Aprile 2010

In “Iron Man 2”, il mondo è consapevole che il miliardario inven-tore Tony Stark (Robert Downey Jr.) è il supereroe corazzato Iron Man. Sotto pressione da parte del governo, della stampa e del pubblico, per condividere la sua tecnologia con i militari, Tony non è disposto a divulgare i segreti dietro l’armatura di Iron Man, perché teme che le informazioni cadano in mani sbagliate. Con Pepper Potts (Gwyneth Paltrow) e James “Rhodey” Rhodes (Don Cheadle) al suo fianco, Tony dovrà affrontare nuovi avversari, come il temibile Whiplash (Mickey Rourke).

ROBIN HOOD

dal 7 maggio 2010

Dopo “Il Gladiatore”, il regista Ridley Scott, ripropone una nuova versione della storia epica inglese per eccellenza, Robin Hood, facendo di nuovo coppia con l’interprete prin-cipale dell’arena romana. Robin Hood (Crowe) è il nobile conte di Locksley, costretto a darsi alla macchia per sfug-gire al suo rivale, lo Sceriffo di Nottingham (Matthew Mc-Fayden). Con l’aiuto di una banda di fuorilegge e del fido Little John, si opporrà alla tirannia rubando ai ricchi per dare ai poveri, e conquisterà il cuore della bella Lady Marion (Cate Blanchett).

OCEANI 3D

dal 30 aprile 2010

Docu-film di ultimissima generazione, Oceani 3D permette allo spettatore di tuffarsi in un viaggio attraverso le profondi-tà oceaniche, habitat perfetti delle più diverse specie ac-quatiche. Le indimenticabili scene della vita marina ripresa in 3D, commentate dalle simpatiche voci di Aldo, Giovanni e Giacomo.

Il cacciatore di ex

dal 9 aprile 2010

Milo Boyd (Gerald Butler di “300”), uno sfortu-nato cacciatore di taglie, ottiene il lavoro dei suoi sogni quando gli viene affidato il compi-to di inseguire Nicole Hurly (Jennifer Aniston, la Rachel di “Friends”), una giornalista latitante, sua ex-moglie. Tutto quello che Milo si aspetta è un tranquillo giorno di lavoro, ma quando Ni-cole riesce a sfuggirgli per seguire le tracce di un omicidio, Milo realizza che, come sempre, nulla tra di loro è così semplice. I due si rincor-rono continuamente fin quando non si trovano entrambi a dover scappare per salvarsi. Se cre-devano che amarsi, onorarsi e rispettarsi fosse una promessa difficile da mantenere, salvare la pelle sarà un compito ben più arduo.

9

dal 16 aprile 2010

9 si svolge in un mondo parallelo al nostro, in cui l’umanità è minacciata. Un gruppo di bambole di pezza viventi, che vivo-

no in un mondo post-apocalittico, si mette in marcia per trovare uno di loro, 9, che dimostra le qualità di un leader e consentirà loro di sopravvivere.Le bambole hanno diversi caratteri e i loro nomi corrispondono ai nu-meri che hanno segnato sulla loro schiena. Il gruppo è composto da 1, un veterano di guerra prepoten-te, 2 un vecchio inventore, 5 un

coraggioso meccanico, 6 un artista visionario, 7 una valorosa guerriera e 8, un guerriero molto grosso che a differenza delle altre bambole ha segnato il numero sulla spalla anziché sul-la schiena. Nel gruppo anche due bambole gemelle, 3 e 4, che indossano sempre un cappuccio. Una fiaba post-umana prodotta da Tim Burton.

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Marisa CastaldiniL’ArtiereOrix ToursI Love My HouseTotola’s DogCasoli GioielliIt’s MeNeroblanco (via Zarotto)Chioma, Centro BarillaChioma, via GramsciOttica Zambrelli

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