33
Terapie a bersaglio molecolare Gestione pratica dei più comuni effetti collaterali

Terapie a bersaglio molecolare - WALCE · molecolare, quale una proteina, un enzima o la formazione di nuovi vasi sanguigni che garantiscono la crescita tumorale (neo-angiogenesi)

  • Upload
    haquynh

  • View
    215

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Terapie a bersaglio molecolare

Gestione pratica dei più comuni effetti collaterali

Terapie a bersaglio molecolare

Sulla base della diagnosi formulata,

delle caratteristiche della sua malattia

e delle sue condizioni generali, il suo oncologo di riferimento

ha posto indicazione ad un trattamento con un farmaco

a bersaglio molecolare.

A cura di:Silvia Novello e Enrica Capelletto

Università di Torino, AOU San Luigi Orbassano (TO)

Indice

1. Introduzione

2. Tossicità ematologica

3. Stanchezza (o astenia, debolezza)

4. Diarrea

5. Tossicità cutanea

6. Alterazioni dell’Elettro-CardioGramma (ECG)

7. Alterazioniendocrinologiche

8. Inappetenza (diminuzionedell’appetito)

9. Nausea/Vomito

10. Ipertensione arteriosa

11. Eventi tromboembolici

12. Glossario

pag. 4

pag. 6

pag. 12

pag. 13

pag. 16

pag. 22

pag. 23

pag. 24

pag. 26

pag. 28

pag. 30

pag. 31

Nessuna indicazione qui riportata

sostituisce il suo medico di riferimento,

ma può essere un supporto valido

per meglio affrontare la sua cura.

4

1. IntroduzioneCosa sono i farmaci a bersaglio molecolare (o Targeted Therapies)

Ogni farmaco a bersaglio molecolare si associa ad un meccanismod’azione specifico, ma ognuno di essi va ad interferire con lacapacità delle cellule tumorali di crescere, moltiplicarsi e/ocomunicare con le altre cellule. Questa attività viene condotta conminima ripercussione sulle cellule normali e, di conseguenza, conmeno effetti collaterali per l’organismo.

L’attività delle targeted therapies è mirata ad uno specifico bersagliomolecolare, quale una proteina, un enzima o la formazione dinuovi vasi sanguigni che garantiscono la crescita tumorale (neo-angiogenesi).

Alcuni di questi farmaci sono dotati di molteplici bersagli molecolaricontemporaneamente.Nel prossimo futuro, le targeted therapies saranno un validostrumento per adattare la terapia ad ogni singolo paziente. Unodegli obiettivi della ricerca scientifica è infatti la terapiapersonalizzata, basata sulle caratteristiche del paziente e della suamalattia.

5

I farmaci a bersaglio molecolare agiscono colpendo le celluletumorali, controllandone la crescita e la moltiplicazione. Peraltro ilfarmaco si distribuisce in tutto l’organismo e, pur avendo un’azioneabbastanza selettiva, può agire anche su alcune cellule sane ed èproprio questa la causa dei possibili effetti collaterali.

Spesso gli effetti collaterali spaventano molto chi deve iniziare unacura, ma a volte è sufficiente conoscerli meglio perché faccianomeno paura e per poterli affrontare e risolvere in modo adeguato.

RICORDATE CHE:Non è detto che gli effetti collaterali si manifestino e, in alcunepersone, sono pochi e di scarsa entità

L’entità degli effetti collaterali varia molto da una persona all’altraed è comunque importante riportarli al proprio oncologo e alpersonale infermieristico di riferimento

Per alcuni effetti collaterali verrà prescritta una cura (anche dettapremedicazione), atta a prevenirli, prima che questi si manifestino

Sebbene spiacevoli, a volte bisogna pensare che gli effetticollaterali sono da considerarsi nel contesto di una patologiaimportante, che richiede cure impegnative

Quanto possono durare gli effetti collaterali

Molti effetti collaterali regrediscono rapidamente con l’interruzionedella terapia, perché le cellule sane hanno la capacità di recuperarele proprie caratteristiche e funzioni in tempi brevi.

I tempi di risoluzione variano molto da persona a persona edipendono oltre che dal tipo di terapia, anche dalle condizionigenerali dell’individuo.

A volte l’entità e la durata degli effetti collaterali possono crearesconforto e rendere difficile la prosecuzione della cura: è per questoimportante parlarne con il proprio oncologo di riferimento, chevaluterà se adottare misure per contrastarli e se modificare la terapia(in termini di dose, modalità di somministrazione e/o tipo difarmaco).

6

2. Tossicità ematologica

Il midollo osseo produce tre importanti componenti del sangue

Globuli rossi, che sono i trasportatori dell’ossigeno del nostroorganismo

Globuli bianchi, che sono le nostre difese nei confronti delleinfezioni

Piastrine, che contribuiscono nel processo di coagulazione

I farmaci a bersaglio molecolare (sebbene in maniera meno marcatarispetto alla chemioterapia) possono distruggere alcune cellule delmidollo osseo, così che vengano prodotti meno componenti delsangue.

Si parla di:

ANEMIA: se si riducono i globuli rossi circolanti e quindil’emoglobina, che è la proteina in essi contenuta e deputata altrasporto di ossigeno ai tessuti

TROMBOCITOPENIA (o PIASTRINOPENIA): se si riducono lepiastrine circolanti nel sangue

LEUCOPENIA: se si riduce il numero di globuli bianchi. PerNEUTROPENIA si intende la riduzione del numero dei neutrofili,che sono quella parte dei globuli bianchi specificatamente deputatia combattere le infezioni

Spesso la tossicità ematologica richiede unasospensione della terapia e/o una sua riduzione didose. Sarà il medico di riferimento a valutarne l’entitàe a decidere i provvedimenti adeguati

7

Cosa causa la tossicità ematologica

In molti casi la tossicità ematologica è assolutamente asintomatica(ossia non causa nessun disturbo) e viene evidenziata solo dagliesami di sangue che sono periodicamente effettuati.

L’ANEMIA può comportare uno o più dei seguenti disturbi:

stanchezza

mancanza di fiato (detta anche dispnea)

pallore

tendenza ad avere freddo

vertigini/capogiri

La LEUCOPENIA (e la NEUTROPENIA) può comportare undifetto dell’organismo nel difendersi dalle infezioni. La reazione atale evento dipende comunque dall’entità del calo dei valori (quantosi riduce il numero dei globuli bianchi e/o dei neutrofili) e dallecondizioni generali della persona.

L’infezione può insorgere in qualunque zona del corpo (cavo orale,cute, apparato respiratorio, tratto urinario o intestinale, apparatogenitale, ecc) e si può associare a febbre.

Quali possono essere segni di infezione, cui porre attenzione e dariferire al proprio medico:

temperatura corporea 38 °C (o superiore)

brividi

sudorazione

diarrea (che può peraltro essere anche un effetto collaterale della terapia stessa)

sensazione di bruciore quando si urina

tosse (non presente prima o con diverse caratteristiche:es. con più espettorato)

arrossamento e dolore nei pressi della sede diinserzione dell’accesso venoso centrale

dolore addominale

8

La PIASTRINOPENIA (o TROMBOCITOPENIA) può comportareun difetto nella coagulazione, ossia si può sanguinare e/o ferirsi piùfacilmente, anche in risposta a minimi accidenti.

Si può accompagnare a uno o più dei seguenti disturbi:

comparsa di lividi (spontanei e/o per minimi accidenti)

piccoli puntini rossi a livello cutaneo (detti petecchie)

presenza di sangue nelle urine e/o nelle feci o urinerosate

sanguinamento gengivale e/o dal naso

cefalea importante

vertigini/capogiri

aumento della stanchezza

dolore muscolare

RICORDATE CHE:Anche in assenza di piastrinopenia, alcuni farmaci a bersagliomolecolare (in particolare quelli ad attività anti-angiogenetica)possono causare sanguinamento a vari livelli con conseguenzediverse quali:

perdite mestruali più abbondanti

piccoli puntini rossi a livello cutaneo

presenza di sangue nelle urine e/o nelle feci o urine rosate

sanguinamento gengivale e/o dal naso

In questo caso vanno evitati farmaci di accompagnamento chepossano aumentare il rischio di sanguinamento (ad esempiol’aspirina). È pertanto indispensabile comunicare ogni eventualesegno di sanguinamento al proprio medico di riferimento.

Tutti gli accorgimenti in caso di tossicità ematologicavanno perseguiti fino a quando i valori rientrano nellanormalità. Una volta recuperati i valori normali non ènecessario continuare ad avere gli accorgimenti indicati.

9

Come affrontare la tossicità ematologica

ANEMIA: in alcuni casi il vostro medico di riferimento può porreindicazione ad effettuare una o più trasfusioni di sangue e/o adeseguire terapia (fiale da iniettare per lo più sottocute) con fattori dicrescita per la serie rossa, ossia farmaci che aiutano la produzionedi globuli rossi da parte del midollo osseo.

Come affrontare i disturbi legati all’anemia?

concedetevi dei periodi di riposo durante la giornata

limitate le vostre attività giornaliere a cosa è strettamente indispensabile per voi e chiedete il supporto di amici e familiari nelgestire attività più impegnative

consultatevi con il vostro oncologo di riferimento e/o con ilpersonale infermieristico su attività fisiche consentite/consigliate

cercate di mantenere una dieta bilanciata (non è mangiando solopiù carni rosse che farete salire i vostri globuli rossi!) e di beremolti liquidi

non fate movimenti rapidi nell’alzarvi dal letto o da una poltrona,per evitare vertigini/capogiri

10

LEUCOPENIA (NEUTROPENIA): in alcuni casi il vostro medico diriferimento può porre indicazione ad eseguire terapia antibiotica ascopo precauzionale (ossia per prevenire una possibile infezione)e/o terapia (fiale da iniettare per lo più sottocute) con fattori dicrescita per la serie bianca, ossia farmaci che aiutano la produzionedi globuli bianchi da parte del midollo osseo.

Come comportarsi in caso dileucopenia/neutropenia?

lavatevi spesso le mani durante il giorno (soprattutto prima deipasti e dopo essere andati alla toilette)

non frequentate persone con infezioni che potreste facilmentecontrarre (raffreddore, influenza, morbillo, ecc)

non frequentate ambienti sovraffollati (come cinema, mezzi ditrasporto pubblico, bar, teatri)

utilizzate guanti di protezione nel fare giardinaggio onell’effettuare pulizia di animali o bambini piccoli (es nel cambiareloro il pannolino)

non utilizzate nessun farmaco che possa modificare le vostredifese immunitarie, prima di consultare il vostro medico diriferimento

11

PIASTRINOPENIA (TROMBOCITOPENIA): in alcuni casi il vostromedico di riferimento può porre indicazione ad effettuare una o piùtrasfusioni di piastrine. Non esistono al momento in commerciofattori di crescita piastrinici, ossia farmaci che aiutino il midollo osseoa produrre più piastrine.

Come comportarsi in caso dipiastrinopenia/trombocitopenia?

utilizzate spazzolino da denti con setole morbide

se avete bisogno di soffiarvi il naso, fatelo con delicatezza edutilizzando fazzoletti morbidi

utilizzate con cautela forbici, coltelli e strumenti appuntiti

fate attenzione a non bruciarvi nello stirare e/o cucinare

evitate sports ed attività fisiche cruenti

utilizzate il rasoio elettrico e non la lametta per fare la barba

non tagliate/strappate le cuticole intorno alle unghie

non grattate/schiacciate foruncoli cutanei

12

3. Stanchezza (o astenia, debolezza)

Le cause della debolezza sono molteplici in quanto può derivaredalla malattia, dall’anemia (vedi pagina 9), dal trattamento con ifarmaci a bersaglio molecolare o dalla depressione che a volteaccompagna la malattia.

È un evento invalidante, poichè impedisce di compiere le proprieattività giornaliere.

Si manifesta con:

sensazione di mancanza di forze

irritabilità e tristezza

sonnolenza

ridotta cura del proprio aspetto

calo del desiderio sessuale

La debolezza è spesso transitoria se correlata al trattamento e può migliorare o regredire

con una riduzione di dose o con la sospensione del trattamento, da concordarsi con il proprio medico

di riferimento.

A C C O R G I M E N T I U T I L I

riposare quanto necessario, conservando le forze per le attivitàper voi più importanti

distribuire le attività nel corso della giornata, piuttosto cheaccumularle in un unico momento del giorno

avere una dieta equilibrata ed introdurre almeno 1.5 litri di liquidi al dì

alcuni esercizi semplici e tecniche di rilassamento possonoessere di aiuto

cercare di distrarsi ascoltando la musica, o leggendo un libro

non avere paura di chiedere aiuto a familiari ed amici peressere sollevati da alcune attività durante la giornata

13

4. Diarrea

Trattandosi per lo più di farmaci da assumere per bocca, la diarreaè un evento possibile ed abbastanza frequente.

Per diarrea si intende:

un cambiamento nella consistenza delle feci (acquose,non compatte)

un maggior numero di evacuazioni (andare più volte inbagno) rispetto alla norma

Può associarsi a crampi addominali.

RICORDATE CHE:

La diarrea può insorgere subito dopo l’inizio dell’assunzione delfarmaco a bersaglio molecolare o anche dopo parecchi giorni.Solitamente regredisce pochi giorni dopo la sospensione delfarmaco.

La terapia a bersaglio molecolare che state assumendo NON è l’unica causa possibile, in quanto anche l’eventualechemioterapia associata può esserne responsabile, così comel’ansia, l’ingestione esagerata di alcuni alimenti e/o bevande e leinfezioni virali o batteriche a carico dell’apparato gastrointestinale.

La diarrea va segnalata al vostro medico di riferimento (annotatel’entità e la frequenza delle scariche, riportando la differenza rispettoad una precedente situazione di vostra normalità), per evitare ladisidratazione e/o la perdita eccessiva di peso.

In alcuni casi la diarrea può comportare una sospensione dellaterapia con i farmaci a bersaglio molecolare e/o una loro riduzionedi dose: sarà il medico di riferimento a valutarne l’entità e a deciderei provvedimenti adeguati.

14

A C C O R G I M E N T I U T I L I

COSA FARE

fare piccoli pasti frequenti nell’arco della giornata

dopo ogni scarica pulire la regione anale con sapone neutro,risciacquare con acqua tiepida e asciugare bene

introdurre cibi e bevande a temperatura ambiente (né troppocaldi né troppo freddi)

bere almeno 6-8 bicchieri di bibite non-gassate per ripristinarele perdite correlate alla diarrea (acqua naturale, succhi di mela,pesca, albicocca, arancio, brodo vegetale e/o animale, theverde, ginger ale, gatorade o similari)

mangiare cibi ricchi in potassio come le banane, arance,albicocche, pesche, patate

prediligere cibi semplici e poco elaborati (indicato il riso, zuppevegetali, frutta e verdura privi della buccia, pesce, pollo etacchino, uova, yogurt)

COSA NON FARE

evitare l’assunzione di caffè (o bibite contenenti caffeina), the,bevande alcooliche

evitare cibi speziati, piccanti o fritti

evitare latte e latticini

evitare cibi ad elevato contenuto di fibre quali broccoli, panebianco, cavoli, cavolfiori, fagioli, cereali, crusca, frutta e verduranon cotti e/o con la buccia

evitare il cioccolato

15

Terapia per contrastare la diarrea (va concordata con il propriomedico di riferimento)

Possono essere necessari fermenti lattici per ripristinarela flora batterica intestinale

In alcuni casi il medico vi prescriverà della loperamide evi indicherà le modalità di assunzione. In tal caso questo schema può esservi di aiuto:

PRIMA DOSE DURANTE IL GIORNO DURANTE LA NOTTE

Assumere 2 compresse (4 mg)

di loperamide

Assumere 1 compressa(2 mg) di loperamide

ogni 2 ore

Assumere 2 compresse(4 mg) di loperamide

prima di andare adormire e quindi

2 compresse ogni 4 orefino al risveglio (se necessario

posizionare la sveglia perassumere le compresse)

Interrompere l’assunzione di loperamide quando la diarrea si è risolta da almeno 12 ore.

16

5. Tossicità cutanea

La tossicità cutanea è un evento abbastanza comune in caso ditrattamento con farmaci a bersaglio molecolare (soprattutto per quellicon attività anti-epithelial growth factor, ma non unicamente conquesto tipo di farmaco). La tossicità cutanea può essere molto diversain termini di entità e tipologia.

Anche se questa tossicità si presenta in maniera importante solo inpochi casi, può essere molto fastidiosa e compromettere (poichévisibile) la vita di tutti i giorni ed i rapporti con la gente. Per questoè importante parlarne con il proprio medico di riferimento ed ilpersonale infermieristico per adottare gli accorgimenti più adeguati.

Tra le principali tossicità di questa categoria:

cute secca (e prurito)

eruzioni cutanee (o rash)

tossicità ungueale

reazione cutanea mano-piede

decolorazioni

17

Secchezza della cute

A C C O R G I M E N T I U T I L Ievitare bagni caldi e docce prolungati, utilizzando comunquedetergenti neutri e magari aggiungere olii ammorbidentiall’acqua del bagno

applicare dopo il bagno (e anche durante la giornata) cremeidratanti sulla pelle

evitare esposizioni prolungate alla luce solare e comunque faresempre uso di creme con fattore protezione di almeno 30 nellezone esposte, ossia volto, collo, estremità (mani e piedi)

possono essere utili lozioni colloidali di farina d’avena, aloe,glicerina, mentre vanno evitate lozioni alcoliche (come tonico peril viso)

usare uno shampoo antiforfora per lenire il fastidio al cuoio capelluto

usare abiti ampi e comodi e, se possibile, con il cotone acontatto con la pelle

proteggere la pelle dal freddo e dal vento

mantenere comunque una buona idratazione, introducendoalmeno 1.5 litri di liquidi al dì

Prurito

A C C O R G I M E N T I U T I L Iapplicare impacchi freddi (anche ghiaccio tritato in unsacchetto di plastica avvolto in un asciugamano)

mantenere le unghie corte e ben curate (per evitare di graffiarsigrattandosi)

provare a strofinare/tamponare la cute, anziché grattarla

cambiare giornalmente le lenzuola, non mettendo troppecoperte sul letto

sugli arti e il tronco (pancia e schiena) può dare sollievo il talcomentolato

Esistono farmaci che possono alleviare il prurito, per i quali vasempre richiesto il consiglio e la prescrizione da parte del medico diriferimento.

18

Rash cutaneo

Qualora si manifesti, il rash cutaneo compare solitamente fin daiprimi giorni di terapia. Si può manifestare come: rossore con lievidesquamazioni cutanee intorno alle sopracciglia e all’attaccaturadei capelli; frequente alle guance e sul mento, parte superiore delcorpo e braccia; può comparire come arrossamento e poisviluppare la puntina bianca sollevata; nel regredire può taloralasciare quella parte di cute decolorata.

A C C O R G I M E N T I U T I L I

tutte le indicazioni date per la secchezza della cute sonoapplicabili anche per il rash

per gli uomini: evitare di fare la barba tutti i giorni e usare ilrasoio elettrico anziché la lametta

per le donne: trucchi privi di alcol possono essere utilizzati

anche se sembra acne NON va trattato come tale, per cuivanno evitati prodotti e lozioni “anti-acne”

Esistono creme medicate o l’indicazione, in casi selezionati, adintraprendere una terapia antibiotica. Tali approcci vanno valutati econcordati con il medico di riferimento.

19

Tossicità ungueale

I farmaci a bersaglio molecolare possono causare tossicitàungueale, ossia infiammazione, dolorabilità, rossore del lettoungueale.

A C C O R G I M E N T I U T I L I

è importante tagliare sempre accuratamente ed in manieraregolare le unghie e, qualora possibile, effettuareperiodicamente manicure e pedicure con un’estetista

non utilizzare scarpe strette e mettere calze con il cotone acontatto della pelle

Esistono creme medicate o l’indicazione, in casi selezionati, adintraprendere una terapia antibiotica. Tali approcci vanno valutati econcordati con il medico di riferimento.

Reazione cutanea mano-piede

La reazione cutanea mano-piede si associa ad alcuni farmaci abersaglio molecolare e compare solitamente nel corso delle primesettimane di trattamento. Se segnalata al vostro medico diriferimento solitamente viene trattata senza la necessità disospendere il trattamento in corso.

20

RISVOLTO SULLE ATTIVITÀQUOTIDIANE

SINTOMI UNO O PIÙ COMBINATI FRA LORO

GRAVITÀ

COME RICONOSCERE LA REAZIONE CUTANEA MANO-PIEDE

lieve

moderata

importante

IntorpidimentoSensazione di fastidio neltoccare gli oggettiSensazione di bruciore opunturaPizzicoreGonfiore non dolenteRossore mani e/o piedi

Rossore dolenteGonfioreIspessimento cute mani e/opiedi

Desquamazione o esfoliazionePiaghe aperteFormazione di vescicoleIspessimento cutaneoDolore forte a mani e/o piedi

Nessuno di questi sintomicompromette le normaliattività svolte giornalmente

I sintomi creano disagio, manon impediscono di svolgerele normali attività giornaliere

Grave disagio che rendeimpossibile lavorare esvolgere le normali attivitàquotidiane

A C C O R G I M E N T I U T I L I

evitare di stare a lungo in piedi

utilizzare scarpe comode a pianta larga e calze di cotone

immergere la cute interessata in acqua tiepida con aggiunta disolfato di magnesio

spalmare sui piedi creme o lozioni emollienti, anche due volteal giorno. La notte fare un impacco di lozione o crema edavvolgere il piede in una calza di cotone comoda

quando sui piedi si formano callosità (o ispessimento cutaneo)ricorrere ad un’estetista per adeguata pedicure

possono essere utili creme a base di urea 25% o Eucerin 10%,mentre l’unguento del Dr Scholl provoca l’esfoliazione dellecallosità

21

Decolorazione

Alcuni farmaci a bersaglio molecolare possono causaredecolorazione dei capelli, che possono apparire anche diconsistenza diversa dal normale e più fragili. L’interruzione dellaterapia fa sì che i capelli ricrescano di un colore normale el’eventuale ripresa del farmaco può causare nuovamente ladecolorazione, tanto che i capelli possono sembrare “a bande”.

Alterazioni della colorazione possono comparire anche a livellocutaneo oltre che su alcuni fluidi (vedi urine) e secrezioni. Alcunifarmaci a bersaglio molecolare conferiscono alla cute una colorazionegiallina, che regredisce con la sospensione del trattamento.

Non è una tossicità che deve spaventare poiché non ha nessunrisvolto clinico; va comunque segnalata al medico di riferimento.

22

6. Alterazionidell’ElettroCardioGramma (ECG)

Alcuni farmaci a bersaglio molecolare possono causare un’alterazionedell’ECG, in assenza di segni o sintomi nella persona che ricevequesti farmaci. Per questo motivo, soprattutto nel primo periodo ditrattamento, ma non solo, il medico di riferimento potrebbechiedervi di eseguire questo esame più volte (anche a distanzaravvicinata fra un esame e l’altro), con scadenze definite.

L’ECG non è un esame doloroso, non comporta nessun rischio edè di rapida esecuzione.

Nel caso in cui vi fossero delle alterazioni dell’ECG il medico diriferimento valuterà l’opportunità di sospendere e/o ridurre la terapiacon i farmaci a bersaglio molecolare.

Queste alterazioni dell’ECG possono (in realtà in una percentualemolto bassa di casi) comportare alterazioni del ritmo cardiaco (ossiauna variazione dei battiti del cuore in termini di numero e tipo dibattiti al minuto).

23

7. Alterazioni endocrinologiche

Alcuni farmaci a bersaglio molecolare possono causare un’alteratafunzionalità di alcune ghiandole (alterazioni endocrinologiche),come per esempio la tiroide. Per questo motivo il vostro medico diriferimento vi prescriverà, qualora necessario, esami di sanguespecifici per valutare il funzionamento della tiroide, prima di iniziareed in corso di terapia.

Una ridotta funzionalità della ghiandola tiroidea (ipotiroidismo) èpossibile in meno del 5% dei pazienti che ricevano determinatifarmaci a bersaglio molecolare e regredisce dopo la cessazione deltrattamento o con un’adeguata terapia (a base di ormoni tiroidei)che il medico di riferimento vi prescriverà se necessario.

Nella maggior parte dei casi l’ipotiroidismo è inizialmente asintomaticoe lo si rileva mediante gli esami di sangue di cui sopra.

I sintomi che possono presentarsi in caso di ipotiroidismo (e chevanno pertanto segnalati al medico di riferimento) sono:

riduzione del desiderio sessuale (che peraltro può ancheessere attribuito alla condizione di stress legata allamalattia tumorale)

sensazione di freddo

depressione

sonnolenza diurna (pur avendo riposato durante la notte)

capelli secchi e fragili

difficoltà di concentrazione

stitichezza

24

A C C O R G I M E N T I U T I L I

COSA FARE

mangiare solo la quantità di cibo desiderata

pensare che il cibo è parte integrante della cura stessa

fare piccoli spuntini* nell’arco della giornata e quando si havoglia, senza per forza aspettare le ore dei pasti per mangiare

cambiare i luoghi dove si mangia per non associare un posto alnon-mangiare e cercare di mangiare in una stanza diversarispetto a dove il cibo viene cucinato

mangiare con amici e/o con i familiari, oppure con la radio o latelevisione accesa

provare più alimenti e nuovi cibi

fare una breve passeggiata (quando possibile) prima dimangiare: questo può migliorare l’appetito

introdurre cibi ad alto contenuto calorico, facili da mangiare,come budini, gelati, frullati e yogurt

bere fra un pasto e l’altro piuttosto che durante

mangiare cibi freschi o a temperatura ambiente

8. Inappetenza (diminuzione dell’appetito)

Alla base dell’inappetenza ci possono essere vari motivi tra cui ladifficoltà a deglutire, la nausea e il vomito, l’alterazione del gusto, maanche la stanchezza e la depressione.

Può iniziare con il rifiuto dei cibi preferiti e può poi conseguirne laperdita di peso.

25

*IDEE PER UNO SPUNTINO (NEI VARI MOMENTI DELLA GIORNATA)

Succo di mela

Merendine, muffins, plum-cakes e crackers

Tranci di torta o biscotti(anche con aggiunta di fruttafra gli ingredienti)

Cereali, muesli

Cioccolato al latte

Zuppe cremose

Frutta secca (uvetta, prugne oalbicocche)

Frutta

Trancio di pizza

Sandwiches/Piccoli panini

Gelato

Yogurt

Succhi o passati di frutta

Frullati

Verdure(carota/sedano/rapanelli)

Formaggio (fresco o grana)

Uova (sode per esempio)

Se l’inappetenza perdura nel tempo

può essere utile ricorrere ad integratori dietetici

ad alto contenuto proteico ed in alcuni casi

può essere indicata una consulenza

da parte di un dietologo.

26

9. Nausea/Vomito

Alcuni farmaci a bersaglio molecolare possono essere responsabilidell’insorgenza di nausea e vomito, già dopo i primi giorni di terapia,ma anche dopo parecchi giorni dall’inizio del trattamento.

Oltre che dai farmaci, la nausea e il vomito dipendono anche dallareattività individuale, da fattori psicologici e dallo stato emotivo.

Qualora la nausea e il vomito si manifestino UNICAMENTE nei giorniin cui vi recate in ospedale (per visite periodiche, esecuzione esami),ad indicare lo stato di ansia legato al timore che vi vengano datenuove comunicazioni in merito a malattia e/o terapia e all’esito degliesami, allora possono essere utili farmaci ansiolitici (come lebenzodiazepine), sempre su prescrizione del vostro medico diriferimento.

Sia la nausea che il vomito sono controllabili nella maggior parte deicasi con l’utilizzo di farmaci appositi (detti antiemetici) e con alcuniaccorgimenti pratici. Ricordate che i farmaci antiemetici funzionanodiversamente in persone diverse e pertanto non scoraggiateviqualora il primo prescrittovi non dovesse funzionare, ma parlatenecon il medico di riferimento o con il personale infermieristico.

M E G L I O E V I T A R E D I

Coricarsi nelle 2 ore successive all’assunzione del cibo

Sforzarsi di ingerire cibo contro la propria volontà

Mangiare le carni rosse

Mangiare cibi troppo pesanti, che risulterebbero difficili dadigerire (cibi fritti, speziati, grassi o troppo dolci)

27

A C C O R G I M E N T I U T I L I

evitare gli odori che inducono nausea (cibo, profumi, fumi).Cercare di non mangiare e comunque non restare a lungo nellastanza dove vengono cucinati i cibi

bere tendenzialmente fuori dai pasti e non durante gli stessi

prediligere bevande non gassate, fresche e non zuccherate

prediligere le carni bianche

introdurre piccole quantità di cibo, privilegiando piccoli pastipiù volte nell’arco della giornata, in modo che lo stomaco nonresti mai completamente vuoto (vd consigli su spuntini pag 25)

masticare i cibi lentamente

introdurre i cibi a temperatura ambiente (evitando cibi ebevande troppo fredde o troppo calde)

può aiutare tenere in bocca un cubetto di ghiaccio

dopo i pasti riposare in poltrona, evitando di andare a letto

solitamente la mattina è il momento di maggiore benessere: intal caso fare una prima colazione ad alto contenuto nutritivo

quando si ha la nausea, cercare di respirare in modo tranquilloe dalla bocca

indossare scarpe e vestiti comodi

possono essere utili tecniche di rilassamento: chiedete alvostro medico di riferimento se è a conoscenza di programmivicino al vostro domicilio

28

10. Ipertensione arteriosa

Per ipertensione arteriosa si intende un aumento anormale dellapressione sanguigna. La pressione arteriosa è “l’energia” con la qualeil sangue circola nei vasi arteriosi. I valori della pressione arteriosavariano con l'età, tendendo ad aumentare con il passare degli anni,e nel corso della giornata, risultando più alti al risveglio, tendono adiminuire durante il giorno ed aumentano in caso di sollecitazionifisiche ed emotive. Si può quindi comprendere come non esistano insenso assoluto valori di pressione arteriosa normali e la definizione dilimiti netti possa risultare arbitraria.

Alcuni dei farmaci a bersaglio molecolare (in particolare quelli conattività antiangiogenetica) possono causare ipertensione rispettoai valori precedenti l’inizio della terapia o uno scompenso pressorioin pazienti già trattati per ipertensione arteriosa (ossia pazienti conuna diagnosi di ipertensione arteriosa antecedente l’inizio deltrattamento con farmaci a bersaglio molecolare, per i quali però laterapia antiipertensiva manteneva valori pressori nella norma).

In base al trattamento concordato con il vostro medico di riferimento,vi verrà indicato se e con quale cadenza misurare i valori pressori.Solitamente sono sufficienti valutazioni settimanali o quindicinali.

Generalmente l’ipertensione insorge precocemente nel corso deltrattamento.

In caso di insorgenza di ipertensione il medico di riferimento leprescriverà uno o più farmaci appropriati (anti-ipertensivi) o adegueràla vostra terapia anti-ipertensiva nel caso che foste già affetti daipertensione prima di iniziare la terapia a bersaglio molecolare.

29

A C C O R G I M E N T I U T I L Icontrollare il peso corporeo

evitare bevande alcoliche

non abusare di liquirizia (evitare anche le caramelline a base diliquirizia)

cercare di fare un po’ di movimento: almeno una passeggiataal giorno, ove possibile

cercare di introdurre cibi ad alto contenuto di magnesio epotassio, come banane, cereali, frutta e verdura fresche,agrumi

ridurre l’apporto di sale e l’uso di alimenti che ne sono ricchi(ad esempio gli insaccati; vedi anche tabella sottoriportata“dieta povera di sale”*)

prediligere la cottura al vapore, alla griglia o i cartocci al forno ecomunque modi di cottura poco grassi

*DIETA POVERA DI SALECibi consigliati Cibi non consigliati

Pane senza sale

Riso

Formaggi freschi (come la ricotta)

Carni bianche e pesce

Ortaggi

Frutta fresca

Cereali

Yogurt

Olio d’oliva

Tonno o altro pesceconservato (alici, aringhe)

Prosciutto crudo, salame,insaccati

Formaggi stagionati (come ilgorgonzola)

Salse (maionese, senape,ketchup)

Burro

Patatine fritte

Dadi da brodo

Alcol

30

11. Eventi tromboembolici

Alcuni farmaci a bersaglio molecolare possono aumentare il rischio diformazione di trombi (piccoli “tappi”) all’interno dei vasi venosi (oarteriosi) dove scorre il sangue. Ricordate che anche la malattiatumorale di per sé può aumentare il rischio trombotico. Perembolizzazione si intende il distacco di piccoli frammenti (piccoligrumi di sangue) dei trombi dal luogo ove questi si formano, chevanno a localizzarsi in altri vasi sanguigni. L’embolizzazione è unaconseguenza molto rara dell’evento trombotico. Più comunementel’evento trombotico interessa il circolo venoso superficiale o profondodegli arti superiori o inferiori (ossia braccia o gambe).

I segni di una trombosi venosa sono:

dolore nella zona interessata

rossore

rigonfiamento della vena (visibile se superficiale)

A C C O R G I M E N T I U T I L Iper prevenire l’evento trombotico è indispensabile il movimento.Anche seduti in poltrona cercate di fare piccoli esercizi (per esempiofacendo scorrere un mattarello sotto i piedi avanti e indietro)

evitare di restare a lungo in piedi o comunque immobili nellestesse posizioni

evitare lunghi bagni caldi

In caso di trombosi venosa sarà il medico di riferimento ad indicarvila terapia opportuna, che consiste in farmaci volti a “sciogliere” iltrombo, che si somministrano con iniezioni da fare sottocute. Sonoinoltre indicate le calze elastiche contenitive.

31

12. Glossario

Angiogenesi (neo-angiogenesi): formazione di nuovi vasisanguigni necessari alle cellule tumorali per crescere e riprodursi.

Endocrinologia: è quella parte della medicina che studia leghiandole a secrezione interna, ossia quelle il cui prodotto vienedirettamente immesso nel sangue. Tali prodotti prendono il nome diormoni.

Enzima: proteina che accelera le reazioni chimiche nell’organismo.

Epithelial growth factor (fattore di crescita epiteliale): fattoredi crescita (ossia un fattore capace di stimolare la moltiplicazioneed il perfezionamento della cellula) presente sulla superficie dellecellule normali e tumorali (essendo su queste ultime più numerosi epiù attivi).

Antiangiogenetico: che agisce “contro” la formazione di nuovi vasisanguigni necessari alle cellule tumorali per crescere e riprodursi.

Proteina: molecola composta da aminoacidi, necessaria per ilcorretto funzionamento dell’organismo.

Vasi sanguigni: strutture tubulari attraverso le quali il sangue scorrenell’organismo. I vasi sanguigni comprendono arterie, arteriole,capillari, venule e vene.

WALCE Onlus (Donne Contro il Tumore del Polmone in Europa)

è una organizzazione senza scopo di lucro nata per sensibilizzare le donne

nei confronti del significativo aumento di tumori del polmone nel sesso femminile

e si propone di favorire la conoscenza di questa patologia

in termini di prevenzione, diagnosi e terapia.

WALCE nasce nel 2006 da un’idea italo-spagnola

e vuole essere la prima associazione a “respiro europeo”

nella lotta contro il tumore polmonare, una malattia difficile ed impegnativa,

che vede coinvolte quotidianamente le donne come protagoniste nel ruolo di medici,

infermiere, pazienti, familiari e assistenti.

Le donne sono spesso un punto di riferimento

in grado di dare sostegno e speranza.

WALCE Onlusc/o Divisione di Pneumologia Oncologica

Ospedale San Luigi - Regione Gonzole, 10 - 10043 Orbassano (TO)Tel. +39.011.9026978/980

Fax [email protected]

Questo opuscolo è stato realizzato grazie a un educational grant di:

Gestione pratica dei più comuni effetti collaterali

Terapie a bersaglio molecolare