Upload
lamhanh
View
238
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
TUMORI A CELLULE DELLA GRANULOSA DI TIPO
ADULTO
Daniela Corti Claudio Reato
OSPEDALE DI TREVIGLIO CARAVAGGIO
CASISTICA OSPEDALE DI TREVIGLIO
Dal 2000 al 2009 7 casi di tumore a cellule della granulosa di tipo adultoIncidenza 0.7 nuovi casi/100.000 donne per anno
Patienti Eta’ Sintomi CA 125
Chirurgia conservativa
Via di approccio
DM 69 Nessuno 9 SI LPSSS 51 Anemia acuta 20 NO LPTMI 40 Distensione addome 42 SI LPTBG 70 Perdite ematiche NR NO VAGINALE
PM 41 Distensione addome 19 NO LPS/LPTGAA 44 Addome acuto 7 NO LPTRL 50 Nessuno 82 NO LPT
Età media: 52 anni CA 125 > 35 UI/L: 30%
• dimensione media 12 cm• unilaterale in più del 95% dei casi• solido o solido-cistico • superficie di taglio giallastra • frequenti aree emorragiche • 10% si associa emoperitoneo • associazione con iperplasia endometriale fino al 50% e ADK endometriale fino al 10%
TUMORE A CELLULE DELLA GRANULOSA DI TIPO ADULTO MACROSCOPICA
SOLIDO NECROSI ed EMORRAGIA SOLIDO e CISTICO PREVALENTEMENTE CISTICO TOTALMENTE CISTICO
CASO RLCASO MI
CASO SS CASO PM
TUMORE A CELLULE DELLA GRANULOSA DI TIPO ADULTO ISTOLOGIA
Proliferazione delle cellule della granulosa in un background fibrotecomatoso (almeno 10% di cellule della granulosa). Pattern diffuso, trabecolare, microfollicolare, (Call-Exner-bodies), macrofollicolare, insulare, giriforme e watered-silk. Cellule con nucleo tondo o ovale con groove longitudinale e scarso citoplasma, minima atipia citologica, mitosi gen. <5/10HPF. Raramente nuclei bizzarri , estensiva luteinizzazione e differenziazione epatica.
CALL EXNER BODIESCOFFEE-BEAN NUCLEI
TGCAMICROFOLLICOLARE TRABECOLARE DIFFUSO
INIBINA
TUMORE A CELLULE DELLA GRANULOSA DI TIPO ADULTO COLOR. SPECIALI - IMMUNOISTOCHIMICA
TIPICA TRAMA RETICOLINICA ATTORNO A GRUPPI DI CELLULE.
INIBINA + CALRETININA + CD99 + CD 56 + VIMENTINA +
EMA - CK7 -
POSSONO ESSERE POSITIVI PER:
INIBINA E CALRETININA SONO I MARKERS PIU’ SENSIBILI PER AGCT.
I LIVELLI DI INIBINA SERICA SONO UTILIZZATI PER MONITORARE RECIDIVE TUMORALI.
CK8 e CK18 : 33-50% dei casi tipica positività dot-like
PROTEINA S100 : nel 50% dei casiAnche MART +
ACTINA MUSCOLO LISCIO (frequente) DESMINA (raro )
Diametro Tumore (cm)
Macroscopica Microscopica Endometrio
PatternPrevalente
N° mitosi x 10 HPF
DM 4 Solido-cistico Trabecolare 4 NegativoSS 27 Prevalentemente
cisticoDiffuso 10 Iperplasia
MI 12 Prevalentemente cistico
Diffuso 4 Iperplasia
BG 4 Cistico Trabecolare 1 ADK IA G1
PM 8 Cistico Trabecolare 4 NegativoGAA 12 Cistico Giriforme 10 NegativoRL 10 Solido- cistico Diffuso 4 Iperplasia
CASISTICA OSPEDALE DI TREVIGLIOANATOMIA PATOLOGICA
Diametro medio: 11 cmNecrosi emorragica: 4 casi su 7
Stadio Tumore ResiduoMacroscopico
Rottura CHT STATO Mesi
DM IA Assente NO NO NED 55
SS IA Assente NO NO NED 31
MI IA Assente NO NO NED 10
BZ IC Assente SI NO † altra malattia
101
PM IC Assente NO NO NED 103
GAA IC Assente SI* NO NED 60
RL IIIC Assente SI SI NED 45
* Rottura preoperatoria da torsione ovarica
CASISTICA OSPEDALE DI TREVIGLIOSTADIO I: 85%
CASO CLINICO: R.L.• Paziente di 50 anni• Anamnesi familiare: tre fratelli ipertesi• G2 (1 PE, 1 TC)• Anamnesi patologica remota: ipertensione
arteriosa, IRC, asportazione di massa addominale (2000)
• BMI 47,3
RISCONTRO DI MASSA PELVICA in corso di indagini preoperatorie per posizionamento di bendaggio gastrico
VISITA: apparato genitale non valutabile per costituzione della paziente
ESAMI PREOPERATORI• Markers tumorali:
CA 125 = 82,4 kU/L (22-8-2006)CEA, CA 15-3, CA 19-9, AFP, HCG: negativi
• Ecografia transvaginale e transaddominale
TAC ADDOME E PELVI CON MEZZO DI CONTRASTO
“massa solida dello scavo pelvico di 16 X 13 cm con piccole e diffuse componenti cistiche a profili polilobulati a stretto contatto con le anse del piccolo intestino, ovaio di destra e corpo uterino”
ESAMI PREOPERATORI
• “ si aspirano 300 cc di liquido ascitico”• “ la pelvi è occupata da massa necrotica, friabile ad origine dall’ovaio di
destra che infiltra la pagina posteriore del legamento largo, la sierosa del sigma e la plica vescicale”
• “omento infracolico: nodulo neoplastico del diametro di 7 cm”• “ Ovaio di sinistra ed utero nella norma”• “ palpazione delle cupole diaframmatiche negativa”
ISTERECTOMIA TOTALE, ANNESSIECTOMIA SINISTRA, OMENTECTOMIA INFRACOLICA E GASTROCOLICA, ASPORTAZIONE DI METASTASI ADDOMINALI.
TUMORE RESIDUO: MACROSCOPICAMENTE ASSENTE
EI ESTEMPORANEO Neoplasia ovarica maligna
LAPAROTOMIA 22-9-2006 INCISIONE XIFOPUBICA DELLA CUTE
ESAME ISTOLOGICO DEFINITIVO DELL’ ANNESSO DI DESTRAREPERTO MACROSCOPICO: FRAMMENTI NEOPLASTICI EMORRAGICI IL MAGGIORE DI CM 10 DI DIAMETRO. TUBA DI CM 4. MATERIALE ESAMINATO SU 24 PRELIEVI.
OVAIO DESTRO:
TUMORE A CELLULE DELLA GRANULOSA OVARICO DI TIPO ADULTO CON PATTERN PREVALENTEMENTE DIFFUSO ED AREE DI EMORRAGIA. MITOSI: 4 x 10 HPF
IMMUNOFENOTIPO: INIBINA +, CALRETININA +, VIMENTINA +, S100 +, MART 1 +, CD 99 +, PANCK -
OMENTO INFRACOLICO:
REPERTO MACROSCOPICO: OMENTO DI CM 33 X 18 CON NODULI NEOPLASTICI IL MAGGIORE CON DIAMETRO DI CM 7
DIAGNOSI: METASTASI OMENTALE DI TUMORE A CELLULE DELLA GRANULOSA OVARICO
PLICA VESCICO UTERINA, SIEROSA DEL SIGMA E TRASVERSO: BIOPSIE POSITIVE PER METASTASI DI TUMORE A CELLULE DELLA GRANULOSA OVARICO
TUMORE A CELLULE DELLA GRANULOSA DI TIPO ADULTO FATTORI PROGNOSTICI
• STADIO• DIMENSIONI > 5 CM.
• ROTTURA TUMORALE in stadio I
• MITOSI > 5/10HPF
• NON CI SONO ASPETTI ISTOLOGICI CHE POSSANO REALMENTE PREVEDERE UN COMPORTAMENTO MALIGNO
2008
CHEMIOTERAPIASTADI AVANZATI E RECIDIVE
REGIME (N° casi)
Risposta Autori
CR PR Total %
CAP (24) 12 4 65 %Schwartz (1976), Kaye (1986), Camlibel (1983), Gershenson (1987), Pectasides (1982)
PVB (65) 25 18 66 %Colombo (1986), Zambetti (1990), Pecorelli (1988), Pautier (1997), Savage (1998)
BEP (51) 17 12 60 % Gershenson (1996), Homesley (1999), Pautier (2007)
PTX (48) - - 80 % Brown (2005)
CAP: Adriamycin/cyclophosphamide//cisplatinPVB: cisplatin/vinblasine/bleomycinBEP: Bleomycin/etoposide/cisplatinPTX: paclitaxel combination CR: risposta completa; PR: risposta parziale
epirubicina 80 mgr/m2 + cyclophosphamide 500 mgr/m2 + carboplatino AUC 4 (Total dose: 241 mgr)
6 cicli ogni 21 giorni
TOSSICITA’: midollare con neutropenia G4
CA 125: 11 10
CHEMIOTERAPIA ADIUVANTE
La scoperta della mutazione FOXL2 specifica dei tumori della granulosa di tipo adulto
2009
2010
MUTAZIONE DI FOXL2 E TGCA
FOLLOW-UP
Physical examination + CA 125
At 3 monthsPhysical examination + CA 125
At 3 months Physical examination + CA 125 + TAC A/P
At 3 months Physical examination + CA 125+ Chest X-ray
At 3 months
First and second year
Physical examination + CA 125 +Chest X-ray
At 6 monthsPhysical examination + CA 125 + TAC A/P
At 6 months
Third and fourth year
DURATA DEL FOLLOW-UP
Tempo mediano alla recidiva: 55-75 mesi (Lee 2008, Sehouli 2004)
Sopravvivenza a 5 anni Sopravvivenza 10 anni
Stadio I-II 95% 84%Stadio III-IV 59% 57%GLOBALE 88% 79%
Zhang, 2006
TUMORI STROMALI DEI CORDONI SESSUALIREQUISITI MINIMI SIOG
• 5-7% di tutte le neoplasie ovariche maligne• Derivano dai vari elementi stromali dell’ovaio: femminili
(granulosa, teca), maschili (Sertoli- Leyding) e dai fibroblasti
• Alcuni sono benigni: fibroma, tecoma, fibrotecoma, tumori stromali sclerosi
TRATTAMENTO1° trattamento: sempre chirurgia. Se tumore macroscopicamente confinato ad un ovaio: LIAB+ staging peritoneale. Se pz desiderosa di prole: OS monolaterale + steging addominale. Sempre: biopsia isteroscopica endometrialeSe malattia avanzata: LIAB+ debulking peritonealeCHT: nei casi avanzati o stadi I di tumore a c. Sertoli-Leyding G3 o con componenti eterologhe PEB (DFS a 3 anni: 69%. 51% se usato nella recidiva)
TUMORE A C. DELLA GRANULOSA
Ca a c. della GRANULOSA
TIPO ADULTO95%
TIPO GIOVALE5%
ETA’ 50 aa (35-70 aa) Età prepuberePRESENTAZIONE CLINICA
Iperesterogenismo (ca endometrio/mammella)Distensione addome, Torsione massa addominale
Pseudopubertà precoce Distensione addominale
ASPETTO MACRO Più spesso solido SolidoCOMPORTAMENTO Recidive oltre i 5 anni Aggressivo se tumore avanzato
• All’analisi multivariata sono fattori prognostici positivi di sopravvivenza malattia specifica sia l’età inferiore alla diagnosi sia lo stadio precoce di malattia
• Nei pazienti < 50 anni al I stadio la sopravvivenza a 10 anni è del 95%, senza una differenza significativa tra le pz sottoposte ad isterectomia verso quelle sottoposte a chirurgia conservativa
FATTORI PREDITTIVI DI RECIDIVAMallory Zhang, 2006
Sopravvivenza 5 anni Sopravvivenza 10 anni
Stadio I-II 95% 84%Stadio III-IV 59% 57%Overall 88% 79%
FATTORI PREDITTIVI DI RECIDIVAVladimir Nosov, 2009
NON RECIDIVE (media)
RECIDIVE (media), 37%
P
Età alla diagnosi 56 43 0.031
Durata follow-up (mesi) 50 124 0.002
Espressione inibina, % 28 45 0.006
Espressione K67, % 10 15 0.03
Espressione EGFR, % 33 75 0.009
Dimensione 10,6 11
-L’età alla diagnosi < 48 anni associata a una elevata espreessione tissutale di K67 ed inibina comportano un significativo rischio di recidiva. - Diametro del tumore: non c’è una differenza significativa nel diametro medio del tumore tra recidive e non redicive. Se si considera il diametro come variabile dicotomica il 64% delle recidive aveva un diametro > 10 cm contro il 35% delle non recidive (P< 0.02)- Stadio e tumore residuo: non sono significativamente diverse nei due gruppi. Si spiega considerando l’esiguità dei casi allo stadio > I (12%) e alla bassa % di sampling linfonodale (47%)
TUMORE A C. DELLA GRANULOSA TIPO ADULTO FATTORI PREDITTIVI DI RECIDIVA (Y.K. LEE,2008)
FATTORI PROGNOSTICIAll’analisi ultivariata si correlano significativamente al rischio di recidiva
solo la presenza di tumore residuo (P =0.002) e lo stadio alla diagnosi (stadio I-II vs III-IV; P = 0.01)
NB: i pz sottoposti a chirurgia conservativa non hanno una prognosi peggiore
RECIDIVE 23%, tempo mediano: 75 mesi. Sede: 6 casi pelvi, 5 casi fegato, 4 casi
intestino, 1 caso polmoneTerapia: 7 pazienti sottoposti a resezione chirurgica di tutte i siti di metastasi,
6 pz CHT adiuvanteOutcome recidive: 2 casi di decessi a 5 anni e 10 anni dalla diagnosi di
recidiva (10 anni e 15 anni dalla diagnosi iniiale). 6 pazienti recidivativivi a 12-132 mesi dalla recidiva.
CONCLUSIONI: visto il comportamento indolente del tumore a c. della granulosa di tipo adulto i pazienti devono essere sottoposti a follow-up per tutta la vita.
FATTORI PROGNOSTICI(Schumer and Cannistra, 2003)
Stadio Principale fattore prognostico
Dimensione tumore
In alcune pubblicazioni un diametro > 10-15 cm è associato ad una OS inferiore
Indice mitotico In alcune pubblicazioni MI > 4-10 mitosi X 10 HPF prognosi peggiore Malmstrom 1994, Fujimoto 2001)
Rottura tumore Controverso come fattore prognostico negativo
Età Controverso
TUMORE A CELLULE DELLA GRANULOSA TEMPO E SEDE DELLA RECIDIVA
N° totale
N° recidive
Intervallo alla recidiva (mesi)
SEDE DELLA RECIDIVA
Pelvi Extra Fegato
Abu-rustum, 2006 68 34 (50%) 63 30 10 0
Uygun,2003 45 11 (24%) 16 4 8 2
Lauszus,2001 37 13 (35%) 60 7 6 NR
Cronje,1999 97 24 (24% NR 11 12 NR
Evans, 1980 108 22 (20%) 72 7 13 1
Pankratz,1978 61 23 (37%) NR 16 7 NR
Fox, 1975 92 22 (24%) NR 7 15 6
TOTALE 508 149 (29%) 82 71 9 (12%)
EMBRIOGENESI DEL TESTICOLO E DELL’ OVAIO
TDF: testis determinig factor (cromosoma Y) attivazione del gene SRY (sex-determining region Y)
Epitelio celomatico mesodermico della cresta urogenitale si differenzia in C. del sertoli e C. della Granulosa
Sviluppo testicolo: in presenza dell’ SRY le cellule dell’epitelio celomatico proliferano e costituiscono i cordoni sessuali primitivi che si approfondiscono nella midollare. Queste cellule si differenziano in C. del Sertoli e si formano i tubuli testicolari. Le c. del Sertoli secernano sia il MIF sia il testosterone. Le cellule stromali in cellule interstiziali di Leyding.Sviluppo ovaio: in assenza del SRY le cellule dell’epitelio celomatico proliferano in una massa che incorpora le cellule germinali. Le cellule celomatiche si differenziano in c. della granulosa primitive che circondano un follicolo.
SVILUPPO TESTICOLOSRY + Cordoni sessuali primitivi tubuli testicolari, C. del Sertoli
SVILUPPO OVAIOSRY –Cellule celomatiche si differenziano in C. della Granulosa
Cellule germinali primordiali: originano nel sacco vitellino e migrano attraverso il tubo intestinale fino alla cresta urogenitali durante la 3° settimana dopo la fertilizzazione
SVILUPPO DEI DOTTI DI WOLFF E MULLER
L’epitelio celomatico si invagina lateralmente alla cresta urogenitale formando i dotti di Muller (o dotti paramesonefrici). Lo sviluppo dei dotti di Muller usa come guida la presenza dei dotti di Wolff. Questa fase è indipendente dalla secrezione del MIS e del testosterone.
MASCHIO: sono due gli ormoni che dirigono lo sviluppo dell’apparato genitale in senso maschile: - il MIS (mullerian inhibiting substance, prodotto dalle C: di Sertoli) provoca la regressione dei dotti di Muller tra il 56° ed il 62° giorno post-ovulazione- il testosterone (prodotto dalle C. di Leyding ) induce la differenziazione del dotto di Wolff in epididimo, vasi deferenti e vescicole seminaliFEMMINA: la mancata produzione dei due ormoni lascia che lo sviluppo dell’apparato genitale avvenga in senso femminile