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Toscana

A casa di Roberta Salvestrini e Moraldo Cecchi, Natale ha il

fascino delle dimora di una volta, tra cieli stellati e soffitti dipinti.

Un Natale dal cielo stellato

TesTo Teobaldo ForTunaTofoTo lucrezia Vozza

(Foto e spiegazioni nella sezione

“Idee in pratica”)

Natale ha il suo fascino in ogni casa, piccola o

grande che sia; quando, l’albe-ro, addobbato da mille lucine e da colori scintillanti, è all’inter-no di una villa antica, l’atmo-sfera diventa ancor più magica! E le pareti, i soffitti decorati, i mobili d’epoca, gli oggetti, le decorazioni sembrano proveni-re da un tempo remoto, irreale. Su indicazioni dell’interior designer toscana Silvana Olmo, siamo andati a far visita alla si-gnora Roberta Salvestrini ed al marito Moraldo Cecchi, nella loro elegante dimora nei pressi del notissimo centro climatico di Montecatini Terme. Abbia-mo chiesto ai padroni di casa di tracciarci alcuni lineamenti storici della villa in cui vivono con i figli Virginia ed Edoardo. “Nella villa, costruita nei primi anni del ‘900 in stile eclettico, tipico del periodo, coesistono elementi romanici, gotici e ri-nascimentali, sia nella struttura che nell’interno; è circondata da un giardino che riporta ad un tempo ormai scomparso, tra rose antiche e profumi di gelsomino. Le decorazioni delle pareti e dei soffitti a cassettoni ripetono forme geometriche e volute caratteristiche del pe-riodo e della scuola di Galileo Chini (artista le cui opere sono ricorrenti nelle decorazioni di edifici termali e abitazioni eleganti nella zona). Frequenti sono i richiami trecenteschi e rinascimentali”. Abitano nelle

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Il classIco albero dI Natale fatto dI lucINe e addobbI è preparato dalla sIgNora roberta salvestrINI NeI prImI gIorNI dI dIcembre

Il lampadarIo coN le foglIe dorate provIeNe dal laboratorIo creatIvo dI sIlvaNa olmo; l’arazzo sullo sfoNdo è dI “N7 aNtIquarIato” a moNtecatINI terme

residenza dal 1991, dopo due lunghi anni di restauri ed una ristruttura-zione “che ha avuto come criterio assoluto, il mantenimento dello stile originario della casa con i suoi affre-schi, gli originali infissi e i bellissimi pavimenti in graniglia. Il recupero

di alcuni affreschi è stato affidato ad un artista tra i più esperti restaura-tori della zona, il signor Bianucci”, ci confida la signora Roberta. Il portone d’ingresso s’apre su un romantico giardino che circonda la casa in cui si conservano, sotto la cura attenta dei

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Sul tavolo, la tovaglia antica che la famiglia si tramanda da 4 generazioni.

dettaglI dI stIle sul tavolo preparato per Il praNzo dI Natale: paNettoNcINI

decoratI dI rosso, lampadarIo a foglIe dorate, IN basso, uN dolce preparato dalla padroNa dI casa.

proprietari, piante e rose del secolo scorso. Varcato la porta di ingresso, si intravede la scala in pietra chiara, ricca di dettagli e che ha come elementi stilisti-ci, colonnine esili che sembrano sorreggere la balaustra. È stata ingentilita, per il periodo delle festività, con tralci d’abete e nastri. Le pareti interne sono delineate da fasce sottilissime in giallo e rosso che richiamano il soffitto decorato come quelli degli ambienti interni; ne è un bellissimo esempio, il salone con un cielo stellato in blu co-balto entro cui brillano stelle dorate d’ispirazione giottesca. Dal soffitto pende uno stupen-do lampadario a gocce antico che reca la riconoscibile cifra stilistica di Silvana Olmo. Tutti gli arredi interni sono connotati da una estrema sobrietà che co-niuga ed accosta elementi mo-derni ad altri che richiamano il passato. Notevole, per il suo gran pregio artistico, è un araz-zo di fine Settecento, dipinto al-le erbe che è possibile ammirare all’ingresso raffigurante temi classici ispirati alla mitologia greco romana; ancora più inte-ressante è l’arazzo verticale in sala pranzo, sulla parete di fon-do, tra due finestre; rappresenta un’esplosione di volute tra putti ed ancelle. Entrambi gli arazzi provengono dalla galleria “n.7 Antiquariato” di Montecatini Terme (www.n7antiquariato.it). Le finestre sono esaltate dalle tende bicrome di seta ros-sa e marrone bronzato, fornite da “SO Laboratorio Creativo”,

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Tazze inglesi “Bone China Royal Albert”, acquistate a Londra.

fondato da Silvana Olmo, a Monte-catini. Di Silvana è anche il magnifico lampadario con le foglie dorate che pende dal soffitto affrescato della sala da pranzo. Sul tavolo preparato per il giorno di festa più atteso dell’an-no, c’è una bella tovaglia bianca e ricamata di famiglia. E poi, oltre la credenza bassa e antica posta lungo la parete destra, si trova il classico albero di Natale. È la signora Roberta a descriverci il principio ispiratore e le linee tradizionali che si seguono, secondo un preciso rituale, nella sua dimora:“Il magnifico albero di Natale dal sapore antico e vittoriano, viene allestito da me, nei primi giorni di dicembre. Ogni singola decorazio-ne sia dell’abete che di tutta la casa ha una propria storia, un proprio significato in cui  tutta la famiglia  si ritrova. Il Babbo Natale sulla creden-za del Seicento, proviene da Monaco di Baviera; austriaco invece, il plaid sul divano. È tradizione della famiglia Cecchi ricevere gli amici più cari la sera del 23 dicembre per una cena di auguri. In questa occasione la tavola viene allestita con una grande cura dei dettagli, alzatine, dolcetti infioc-chettati; tralci di abete e pungitopo corrono da un capo all’altro della ta-vola impreziosita da una tovaglia an-tica che la famiglia si passa da ben 4 generazioni. Fino a pochi anni fa, era compito dei bambini provvedere alla realizzazione dei dolcetti per la cena. Il pomeriggio, in cucina, Virginia e Edoardo, da bambini, impastavano e infornavano biscotti di pastafrolla a forma di stelle e cuori che poi offriva-no agli ospiti, la sera successiva al 24; la stessa cosa succedeva durante l’at-tesa della visita di babbo Natale. Du-rante il Natale la casa assume un’at-

mosfera fiabesca e magica che sem-bra essere la sua più vera e profonda natura”. Un divano bianco è ricoper-to, durante le feste, da una trapuntina con motivi natalizi che sottolineano la contiguità dell’albero. Dietro la se-

duta nel salone, sulla parete di fondo, al di sopra di un’elegante boiserie, si trova la stampa autografata di un di-pinto dell’artista colombiano Fernan-do Botero che la regalò alla famiglia Cecchi. Sui mobili e negli ambienti

moltI deglI oggettI preseNtI IN casa proveNgoNo dal

laboratorIo creatIvo dI sIlvaNa olmo a

moNtecatINI terme.

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La scala di pietra è addobbata da tralci di abete e nastri; il lampadario antico a gocce proviene dallo show room Laboratorio Creativo di S. Olmo.

dal portoNe sI INtravede Il gIardINo aNtIco che cIrcoNda

la resIdeNza dI moraldo cecchI e roberta salvestrINI.

della residenza di Moraldo e Roberta, balzano alla vista molti oggetti dalle provenienze più disparate; testimo-niano una delle loro passioni, i viaggi da cui portano con sé innumerevoli

memorabilia. “La collezione di tazze inglesi Bone China Royal Albert, ne è un esempio”, ci raccontano i padroni di casa, “ed è stata acquistata a Lon-dra durante uno dei soggiorni che

tradizionalmente la nostra famiglia compie prima delle feste natalizie”. Un rito che ogni anno si ripete e pre-annuncia che la sacralità del Natale sta per rinnovarsi.