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Formazione e Università 21 Eventi Lunedì 24 giugno 2013 S ono 123 i corsi di lau- rea e una ventina i ma- ster proposti dall’Università degli studi di Palermo per l’anno accademico 2013- 2014. Un’offerta formativa, dunque, ricca, proposta da dodici facoltà in procinto di aggregarsi in cinque macro- strutture istituite, in linea con la riforma, per fare da interfaccia con gli studenti in modo agile ed efficace. L’ateneo palermitano, forte dei suoi oltre due secoli di storia, è una presenza radica- ta in tutta la Sicilia occiden- tale, grazie ai poli decentrati di Agrigento, Caltanissetta e Trapani, gestiti da consorzi. Una università antica, dun- que, ma con una spiccata vocazione all’innovazione, capace di consolidare il suo profondo legame con il terri- torio pur estendendo i propri orizzonti grazie a una forte spinta all’internazionalizza- zione. Sette sono i corsi di laurea con lezioni in inglese, atti- vati in cinque facoltà: a In- gegneria, il corso di laurea magistrale in Ingegneria ge- stionale e quello in Ingegne- ria meccanica; a Economia, il corso di laurea in Scienze economiche e finanziarie; a Scienze matematiche fisiche e naturali, il corso di laurea specialistica in Analisi e ge- stione ambientale; a Scienze della formazione, il corso di laurea magistrale in Coope- razione e sviluppo; a Giuri- sprudenza, il corso magistra- le. Riscontri molto positivi giungono anche dall’aumen- to delle presenze di stu- denti stranieri, provenienti da Russia, Ucraina, Serbia, Colombia, Cina, Vietnam, Madagascar, Tunisia, Egitto, Perù, Croazia. A questi si aggiungono gli studenti che si iscrivono a corsi singoli o a pacchetti di insegnamento di un semestre o due seme- stri in virtù di convenzioni: i Paesi di riferimento sono principalmente Cina, Brasi- le, Vietnam e Colombia. Per tutti loro c’è il “Cla”, il Centro Linguistico d’Ateneo, ospita- to nel seicentesco convento di Sant’Antonino, oggi re- staurato, che organizza corsi di italiano per gli stranieri, oltre a garantire l’insegna- mento delle lingue per tutti i corsi di laurea. Internazionali per vocazio- ne, dunque, ancor più gra- zie al progetto “Messaggeri di conoscenza”, che porterà all’Università di Palermo 22 professori dei migliori ate- nei del mondo (da Harvard alla Technische Universität di Berlino) che, oltre a tene- re alcuni corsi, porteranno alcuni studenti siciliani a studiare per qualche mese nei loro rispettivi centri d’ec- cellenza. “A dispetto delle difficol- dell’economia siciliana, l’Università di Palermo - dice il rettore Roberto Lagalla - traghetta ogni anno sul mer- cato del lavoro giovani che trovano spazio e affermazio- ne nei contesti più competi- tivi e qualificati, sia nel Paese che all’estero”. Basti pensare che l’ateneo raggiunge per- formance di occupazione dei propri laureati confron- tabili con quelle di universi- tà collocate in territori ben più ricchi di insediamenti produttivi. Alcuni dati esem- plificativi. Per quello che ri- guarda i laureati “triennali” (primo livello della forma- zione) a un anno dalla lau- rea il tasso di occupazione (tasso di attività) è del 49%, risultato in linea con i dati e superiore a quelli di Cata- nia, Messina, Bari, Napoli (II Università). Per quello che riguarda i laureati dei corsi a ciclo unico (dove il percorso formativo non è articolato nel triennio e in un eventuale successivo triennio), il tasso di attività per i laureati è pari al 73%. I tempi medi di in- gresso sono piuttosto rapidi e in linea con i dati nazionali. Anzi, per alcune lauree (co- me quelle sanitarie), il tempo di ingresso nel mercato del lavoro è inferiore agli stes- si corsi di laurea erogati in Sicilia e in tutto il territorio nazionale. Quello dei laureati di Palermo è lavoro a tempo pieno (66,9%) e in un caso su tre a tempo indeterminato. “Abbiamo consapevolezza - aggiunge il rettore - della profonda trasformazione di modi e richieste di lavoro, da qui nascono i nostri corsi di educazione all’autoimpren- ditorialità”. Forte dell’espe- rienza del suo incubatore Arca, che ha già “covato” e fatto sbarcare sul mercato 30 realtà nate dalla ricerca scientifica, l’ateneo aiuta i ra- gazzi a riconoscere, coltivare, costruire un’idea impren- ditoriale. I corsi, promossi insieme al consorzio Arca e al Centro di orientamento e tutorato dell’università (il Cot), vertono sui nuovi sce- nari del mondo del lavoro e sulla valorizzazione in chiave imprenditoriale delle compe- tenze nei diversi ambiti del sapere: offrono strumenti di autovalutazione psico-atti- tudinali, nozioni di carattere economico aziendale, sup- porti alla creazione di nuove imprese. E numerose sono le iniziati- ve volte a creare connessioni stabili con il mondo del lavo- ro. Ogni anno, il Career day attira grandi aziende in cerca di cervelli e migliaia di giova- ni che portano il loro curri- culum e sostengono colloqui. Nel 2012 hanno partecipato aziende come Accenture, Adecco, Banca Popolare Don Rizzo, Cattolica Previ- denza, Gifrab Italia, Kpmg e Sibeg Coca Cola. Sono state organizzate due “recruiting day” con la Banca d’Italia e con la Decathlon, la quale ha poi assunto cinque laureati dell’ateneo. È stato inoltre sti- pulato un protocollo di inte- sa con la società maltese Map Marketing Consultans Ltd, specializzata in attività di in- termediazione per selezione, formazione e assunzione del personale nel settore sanita- rio e in quello turistico. La finalità è di inserire nel mondo del lavoro laureati dell’ateneo palermitano, di- sponibili a lavorare all’este- ro, soprattutto a Malta e nei Paesi africani. L’ateneo è sta- to poi uno dei dieci in tutta Italia coinvolto nel progetto “employability 2.0” promos- so dal Consorzio Elis, che intende inserire, con un con- tratto di lavoro, 100 giovani laureati o laureandi in disci- pline economiche e scientifi- che in venti grandi imprese. Soddisfacenti anche i risulta- ti sulla ricerca, che fa capo a trenta dipartimenti. Grazie a un’intensa e organizzata atti- vità di progettazione e all’im- pegno dei docenti, l’ateneo ha ottenuto finanziamenti per 57 milioni di euro a vale- re sui bandi di ricerca e com- petitività nazionali (bandi “Pon”) e, in parte, regionali (“Por”). Si tratta di progetti di ricerca industriale, pre- sentati in partenariato con imprese, un centro avanzato di biotecnologie e un pro- getto nel campo della sicu- rezza alimentare. A questi si aggiungono 1,7 milioni di euro ottenuti dai ricercatori dell’ateneo con i Prin, i pro- getti di rilevante interesse nazionale. Il Centro di Orientamento e Tutorato di Ateneo (Cot) accompagna gli studenti nel- le diverse fasi della loro vita accademica attraverso una serie di attività il cui obiet- tivo principale è rendere più consapevole il percorso di studio. Per chi deve imma- tricolarsi, offre informazioni sull’organizzazione didattica dei corsi di studio e consu- lenza psicologica individua- le per aiutare lo studente a scegliere fra le varie propo- ste formative tenendo conto di attitudini e motivazioni, nonché delle opportunità del mercato del lavoro. Inoltre, una rete di “peer tutor” opera nelle facoltà per supportare in modo informale l’inseri- mento delle matricole. Per chi già studia all’univer- sità, i servizi di tutorato e counselling psicologico of- frono consulenze individuali per quegli studenti che in- contrano difficoltà nel soste- nere con successo gli esami oppure presentano problemi di adattamento alla vita so- ciale universitaria. Per chi ha concluso il proprio ciclo di studio, i servizi di job pla- cement offrono informazioni sulle opportunità del mer- cato di lavoro, promuovono occasioni di stage e tirocini anche all’estero e, attraverso la banca dati “Vulcano”, faci- litano l’interfaccia col mon- do aziendale. L’Università di Palermo in- terpreta le sue funzioni isti- tuzionali di didattica e ri- cerca in modo innovativo e diffuso sul territorio. Da qui partono alcune manifesta- zioni, come i festival “Uni- vercittà” e “Le vie dei tesori” che, attraverso un ricco pro- gramma di iniziative rivolte alla città, intendono portare l’amore per la conoscenza, la curiosità intellettuale e il pia- cere della ricerca al di fuori dalle aule universitarie e dai laboratori. ■■ UNIVERSITÀ DI PALERMO / 123 corsi di laurea, 20 master e 22 docenti dai migliori atenei del mondo Competenze internazionali per generare lavoro I numeri sono di assoluto rilievo, a conferma che proprio un ateneo antico può essere fortemente innovativo Un momento dell’inaugurazione dell’anno accademico A sinistra uno scorcio del Polididattico; a destra lo Steri, sede del rettorato Il rettore Roberto Lagalla

UNIVERSITÀ DI PALERMO Competenze internazionali per ... · tutti loro c’è il “Cla”, il Centro Linguistico d’Ateneo, ospita-to nel seicentesco convento di Sant’Antonino,

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Formazione e Università 21EventiLunedì 24 giugno 2013

Sono 123 i corsi di lau-rea e una ventina i ma-

ster proposti dall’Università degli studi di Palermo per l’anno accademico 2013-2014. Un’offerta formativa, dunque, ricca, proposta da dodici facoltà in procinto di aggregarsi in cinque macro-strutture istituite, in linea con la riforma, per fare da interfaccia con gli studenti in modo agile ed efficace. L’ateneo palermitano, forte dei suoi oltre due secoli di storia, è una presenza radica-ta in tutta la Sicilia occiden-tale, grazie ai poli decentrati di Agrigento, Caltanissetta e Trapani, gestiti da consorzi. Una università antica, dun-que, ma con una spiccata vocazione all’innovazione, capace di consolidare il suo profondo legame con il terri-torio pur estendendo i propri orizzonti grazie a una forte spinta all’internazionalizza-zione.

Sette sono i corsi di laurea con lezioni in inglese, atti-vati in cinque facoltà: a In-gegneria, il corso di laurea magistrale in Ingegneria ge-stionale e quello in Ingegne-ria meccanica; a Economia, il corso di laurea in Scienze economiche e finanziarie; a Scienze matematiche fisiche e naturali, il corso di laurea specialistica in Analisi e ge-stione ambientale; a Scienze della formazione, il corso di laurea magistrale in Coope-razione e sviluppo; a Giuri-sprudenza, il corso magistra-le. Riscontri molto positivi giungono anche dall’aumen-to delle presenze di stu-denti stranieri, provenienti da Russia, Ucraina, Serbia, Colombia, Cina, Vietnam, Madagascar, Tunisia, Egitto, Perù, Croazia. A questi si aggiungono gli studenti che si iscrivono a corsi singoli o a pacchetti di insegnamento di un semestre o due seme-stri in virtù di convenzioni: i Paesi di riferimento sono principalmente Cina, Brasi-le, Vietnam e Colombia. Per tutti loro c’è il “Cla”, il Centro Linguistico d’Ateneo, ospita-

to nel seicentesco convento di Sant’Antonino, oggi re-staurato, che organizza corsi di italiano per gli stranieri, oltre a garantire l’insegna-mento delle lingue per tutti i corsi di laurea. Internazionali per vocazio-ne, dunque, ancor più gra-zie al progetto “Messaggeri di conoscenza”, che porterà all’Università di Palermo 22 professori dei migliori ate-nei del mondo (da Harvard alla Technische Universität di Berlino) che, oltre a tene-re alcuni corsi, porteranno alcuni studenti siciliani a studiare per qualche mese nei loro rispettivi centri d’ec-cellenza. “A dispetto delle difficol-tà dell’economia siciliana, l’Università di Palermo - dice il rettore Roberto Lagalla - traghetta ogni anno sul mer-cato del lavoro giovani che trovano spazio e affermazio-ne nei contesti più competi-tivi e qualificati, sia nel Paese che all’estero”. Basti pensare che l’ateneo raggiunge per-formance di occupazione dei propri laureati confron-tabili con quelle di universi-tà collocate in territori ben più ricchi di insediamenti

produttivi. Alcuni dati esem-plificativi. Per quello che ri-guarda i laureati “triennali” (primo livello della forma-zione) a un anno dalla lau-rea il tasso di occupazione (tasso di attività) è del 49%, risultato in linea con i dati e superiore a quelli di Cata-nia, Messina, Bari, Napoli (II Università). Per quello che riguarda i laureati dei corsi a ciclo unico (dove il percorso formativo non è articolato nel triennio e in un eventuale successivo triennio), il tasso di attività per i laureati è pari al 73%. I tempi medi di in-gresso sono piuttosto rapidi e in linea con i dati nazionali. Anzi, per alcune lauree (co-me quelle sanitarie), il tempo di ingresso nel mercato del lavoro è inferiore agli stes-si corsi di laurea erogati in Sicilia e in tutto il territorio nazionale. Quello dei laureati di Palermo è lavoro a tempo pieno (66,9%) e in un caso su tre a tempo indeterminato. “Abbiamo consapevolezza - aggiunge il rettore - della profonda trasformazione di modi e richieste di lavoro, da qui nascono i nostri corsi di educazione all’autoimpren-ditorialità”. Forte dell’espe-

rienza del suo incubatore Arca, che ha già “covato” e fatto sbarcare sul mercato 30 realtà nate dalla ricerca scientifica, l’ateneo aiuta i ra-gazzi a riconoscere, coltivare, costruire un’idea impren-ditoriale. I corsi, promossi insieme al consorzio Arca e al Centro di orientamento e tutorato dell’università (il Cot), vertono sui nuovi sce-nari del mondo del lavoro e sulla valorizzazione in chiave imprenditoriale delle compe-tenze nei diversi ambiti del sapere: offrono strumenti di autovalutazione psico-atti-tudinali, nozioni di carattere economico aziendale, sup-porti alla creazione di nuove imprese.E numerose sono le iniziati-ve volte a creare connessioni stabili con il mondo del lavo-ro. Ogni anno, il Career day attira grandi aziende in cerca di cervelli e migliaia di giova-ni che portano il loro curri-culum e sostengono colloqui. Nel 2012 hanno partecipato aziende come Accenture, Adecco, Banca Popolare Don Rizzo, Cattolica Previ-denza, Gifrab Italia, Kpmg e Sibeg Coca Cola. Sono state organizzate due “recruiting

day” con la Banca d’Italia e con la Decathlon, la quale ha poi assunto cinque laureati dell’ateneo. È stato inoltre sti-pulato un protocollo di inte-sa con la società maltese Map Marketing Consultans Ltd, specializzata in attività di in-termediazione per selezione, formazione e assunzione del personale nel settore sanita-rio e in quello turistico.La finalità è di inserire nel mondo del lavoro laureati dell’ateneo palermitano, di-sponibili a lavorare all’este-ro, soprattutto a Malta e nei Paesi africani. L’ateneo è sta-to poi uno dei dieci in tutta Italia coinvolto nel progetto “employability 2.0” promos-so dal Consorzio Elis, che intende inserire, con un con-tratto di lavoro, 100 giovani laureati o laureandi in disci-pline economiche e scientifi-che in venti grandi imprese. Soddisfacenti anche i risulta-ti sulla ricerca, che fa capo a trenta dipartimenti. Grazie a un’intensa e organizzata atti-vità di progettazione e all’im-pegno dei docenti, l’ateneo ha ottenuto finanziamenti per 57 milioni di euro a vale-re sui bandi di ricerca e com-petitività nazionali (bandi

“Pon”) e, in parte, regionali (“Por”). Si tratta di progetti di ricerca industriale, pre-sentati in partenariato con imprese, un centro avanzato di biotecnologie e un pro-getto nel campo della sicu-rezza alimentare. A questi si aggiungono 1,7 milioni di euro ottenuti dai ricercatori dell’ateneo con i Prin, i pro-getti di rilevante interesse nazionale.Il Centro di Orientamento e Tutorato di Ateneo (Cot) accompagna gli studenti nel-le diverse fasi della loro vita accademica attraverso una serie di attività il cui obiet-tivo principale è rendere più consapevole il percorso di studio. Per chi deve imma-tricolarsi, offre informazioni sull’organizzazione didattica dei corsi di studio e consu-lenza psicologica individua-le per aiutare lo studente a scegliere fra le varie propo-ste formative tenendo conto di attitudini e motivazioni, nonché delle opportunità del mercato del lavoro. Inoltre, una rete di “peer tutor” opera nelle facoltà per supportare in modo informale l’inseri-mento delle matricole.Per chi già studia all’univer-sità, i servizi di tutorato e counselling psicologico of-frono consulenze individuali per quegli studenti che in-contrano difficoltà nel soste-nere con successo gli esami oppure presentano problemi di adattamento alla vita so-ciale universitaria. Per chi ha concluso il proprio ciclo di studio, i servizi di job pla-cement offrono informazioni sulle opportunità del mer-cato di lavoro, promuovono occasioni di stage e tirocini anche all’estero e, attraverso la banca dati “Vulcano”, faci-litano l’interfaccia col mon-do aziendale. L’Università di Palermo in-terpreta le sue funzioni isti-tuzionali di didattica e ri-cerca in modo innovativo e diffuso sul territorio. Da qui partono alcune manifesta-zioni, come i festival “Uni-vercittà” e “Le vie dei tesori” che, attraverso un ricco pro-gramma di iniziative rivolte alla città, intendono portare l’amore per la conoscenza, la curiosità intellettuale e il pia-cere della ricerca al di fuori dalle aule universitarie e dai laboratori.

■■■ UNIVERSITÀ DI PALERMO / 123 corsi di laurea, 20 master e 22 docenti dai migliori atenei del mondo

Competenze internazionali per generare lavoro I numeri sono di assoluto rilievo, a conferma che proprio un ateneo antico può essere fortemente innovativo

Un momento dell’inaugurazione

dell’anno accademico

A sinistra uno scorcio del

Polididattico; a destra lo

Steri, sede del rettorato

Il rettore Roberto Lagalla