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StrumentiMateriali per la didattica, il recupero e il potenziamento cognitivonella scuola inclusiva
© Edizioni Accademia
Introduzione Uno dei termini usati con maggior frequenza in ambito scolastico è quello di
valutazione: quasi sempre la troviamo associata ad aggettivi quali diagno-
stica, formativa, sommativa, certificativa, iniziale, in itinere, o utilizzata in
espressioni specifiche come valutazione dell’efficienza e dell’efficacia,
valutazione del processo di insegnamento/apprendimento, valutazione del
contesto, valutazione di sistema, e così via.
Questa “pluralità di soggetti e di contesti valutativi” testimonia l’importanza
della valutazione che viene percepita come rilevante “non più solo dai sog-
getti tradizionali quali studenti e docenti, ma anche da una pluralità di altri
attori coinvolti a vario titolo in macrointerventi o in interventi più circoscritti e
limitati”.
In ambito scolastico l’ampliarsi della prospettiva valutativa ha contribuito a
ridefinire il ruolo della valutazione nelle attività didattiche, ma anche a por-
tarla al centro dell’analisi dei processi interni ed esterni ai singoli Istituti a
causa dell’affermarsi dell’autonomia scolastica, e, infine, a trasformarla in
un momento essenziale per il controllo della produttività e della qualità del
servizio scolastico.
“L’allargamento dell’oggetto della valutazione e la riconsiderazione delle sue
funzioni hanno indotto sempre più a delineare la valutazione come uno stru-
mento che aiuta a mettere in luce le dinamiche e le tendenze dei fenomeni
Valutare a scuola
Valutare gli alunni nella Scuola dell’Infanzia
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formativi, a supportare le decisioni relative alla progettazione e alla regolazio-
ne dello sviluppo di tali fenomeni a vari livelli, da quello micro della classe fino
a quello macro dell’intero sistema scolastico, per aumentarne la qualità”.
Un tale approccio però mette in luce la grande complessità e problemati-
cità che l’atto del valutare porta intrinsecamente in sé.
La convinzione che attraverso la valutazione si possano circoscrivere, se non
eliminare, i mali dell’istruzione e della stessa educazione, e il rischio, sempre
presente, della riproposizione di modalità classificatorie, semplicistiche e
riduttive sono gli aspetti critici sui quali riflettere in modo approfondito.
Valutazione e scuola: i modelli
La valutazione ha rivestito sempre un ruolo di primaria importanza nella sto-
ria della nostra scuola tanto che, da più parti, viene rilevato che “la valuta-
zione è nata insieme all’organizzazione dell’istruzione scolastica e ne rap-
presenta una costante nel tempo, al di là delle stesse forme e dei linguaggi
che la connotano storicamente”. A lungo la valutazione si è identificata
con l’attribuzione di voti alla condotta e al profitto degli alunni e questa
commistione tra valutazione didattica e valutazione certificativa contribui-
va a fare di questo processo un “verdetto-giudizio sul rendimento dello stu-
dente a cose fatte”.
Una valutazione così intesa aveva il compito di classificare e di selezionare
a scapito soprattutto degli allievi provenienti dalle classi sociali più svantag-
giate.
“Il ricorso alla cosiddetta ideologia delle doti e dei meriti personali induceva a
ritenere naturale e inevitabile che alcuni alunni riuscissero e altri no: coloro che
non riuscivano non avevano capacità sufficienti o non si erano impegnati
abbastanza. Conseguenze inevitabili il far ricadere quasi per intero sugli allievi
la responsabilità dei risultati e il non dover mettere in discussione le scelte didat-
tiche e la loro attuazione sulla base dei risultati degli alunni o tener conto delle
differenti esigenze e caratteristiche culturali degli alunni stessi”.
L’idea di partenza era un supposto “allievo medio” e i programmi e gli inter-
venti didattici erano pensati e progettati per lui. Al docente non restava che
seguirli e così facendo “non poteva sbagliare nel giudicare e nel valutare”.
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quale non si può prescindere se si vuole elaborare una proposta educativa
di qualità.
Valutare a scuola
La circoloarità dei processi valutativi, da B. Vertecchi, La didattica: parole e idee
Valutazione formativa
Ha lo scopo di fornire una informazio-
ne continua e analitica circa il modo
in cui ciascun allievo procede nell’iti-
nerario di apprendimento. La valuta-
zione formativa si colloca all’interno
delle attività didattiche e concorre a
determinare lo sviluppo successivo.
Valutazione sommativa
Risponde all’esigenza di apprezzare le
capacità degli allievi di utilizzare in
modo aggregato le capacità e le
conoscenze che hanno acquisito
durante una parte significativa del loro
itinerario di apprendimento. Ha carat-
tere sommativo anche la valutazione
che si esprime al termine dell’anno
scolastico, o dei periodi nei quali esso
è suddiviso.
Programmazione didattica
Costituisce un giudizio preventivo
circa l’idoneità di procedure, risorse
umane e materiali a consentire il rag-
giungimento dei traguardi della for-
mazione. Tale giudizio è tanto meglio
fondato quanto maggiori sono i dati a
disposizione.
Valutazione della qualità del’istruzione
Rappresenta il compito di valutazione
più complesso, perché il giudizio deve
tener conto non solo del livello degli
apprendimenti conseguiti dagli allievi,
ma di quanto è stato realizzato anche
sotto il profilo organizzativo all’interno
della scuola. Occorre anche conside-
rare se le risorse disponibili sono state
utilizzate in modo opportuno.
Inoltre, in via preliminare, di grande importanza per affermare pienamente
una cultura della valutazione è imparare a districarsi all’interno dei vari signi-
ficati che le vengono attribuiti.
La letteratura pedagogica distingue tra valutazione diagnostica, valutazio-
ne formativa, valutazione predittiva, valutazione prognostica, valutazione
sommativa, valutazione analogica.
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La Scuola dell’Infanzia
La scuola dell’infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni
di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di plurali-
smo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui
diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea.
Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della
competenza e li avvia alla cittadinanza.
Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene,
essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale
allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire
sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmi-
na, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più
ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli.
Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare
da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progres-
sivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni espri-
mendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti
sempre più consapevoli.
Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a
riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quanti-
tà, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievo-
care azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere,
rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con
linguaggi diversi.
Obiettivi pienamente raggiunti
Obiettivi raggiunti
Obiettivi parzialmente raggiunti
Valutare gli alunni nella Scuola dell’Infanzia
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Ibambini formulano tanti perché sulle questioni concrete, sugli eventi della vita quo-
tidiana, sulle trasformazioni personali e sociali, sull’ambiente e sull’uso delle risorse, sui
valori culturali, sul futuro vicino e lontano, spesso a partire dalla dimensione quotidia-
na della vita scolastica. Al contempo pongono domande di senso sul mondo e sull’e-
sistenza umana. I molti perché rappresentano la loro spinta a capire il significato della
vita che li circonda e il valore morale delle loro azioni. Nella scuola hanno molte occa-
sioni per prendere coscienza della propria identità, per scoprire le diversità culturali,
religiose, etniche, per apprendere le prime regole del vivere sociale, per riflettere sul
senso e le conseguenze delle loro azioni.
Negli anni della scuola dell’infanzia il bambino osserva la natura e i viventi, nel loro
nascere, evolversi ed estinguersi. Osserva l’ambiente che lo circonda e coglie le diver-
se relazioni tra le persone; ascolta le narrazioni degli adulti, le espressioni delle loro opi-
nioni e della loro spiritualità e fede; è testimone degli eventi e ne vede la rappresenta-
zione attraverso i media; partecipa alle tradizioni della famiglia e della comunità di
appartenenza, ma si apre al confronto con altre culture e costumi; si accorge di esse-
re uguale e diverso nella varietà delle situazioni, di poter essere accolto o escluso, di
poter accogliere o escludere. Raccoglie discorsi circa gli orientamenti morali, il cosa è
giusto e cosa è sbagliato, il valore attribuito alle pratiche religiose. Si chiede dov’era
prima di nascere e se e dove finirà la sua esistenza. Pone domande sull’esistenza di
Dio, la vita e la morte, la gioia e il dolore.
Le domande dei bambini richiedono un atteggiamento di ascolto costruttivo da parte
degli adulti, di rasserenamento, comprensione ed esplicitazione delle diverse posizioni.
A questa età, dunque, si definisce e si articola progressivamente l’identità di ciascun
bambino e di ciascuna bambina come consapevolezza del proprio corpo, della pro-
pria personalità, del proprio stare con gli altri e esplorare il mondo. Sono gli anni della
scoperta degli adulti come fonte di protezione e contenimento, degli altri bambini
come compagni di giochi e come limite alla propria volontà. Sono gli anni in cui si
avvia la reciprocità nel parlare e nell’ascoltare; in cui si impara discutendo.
Il bambino cerca di dare un nome agli stati d’animo, sperimenta il piacere, il diverti-
mento, la frustrazione, la scoperta; si imbatte nelle difficoltà della condivisione e nei
primi conflitti, supera progressivamente l’egocentrismo e può cogliere altri punti di
vista.
Questo campo rappresenta l’ambito elettivo in cui i temi dei diritti e dei doveri, del fun-
zionamento della vita sociale, della cittadinanza e delle istituzioni trovano una prima
“palestra” per essere guardati e affrontati concretamente.
La scuola si pone come spazio di incontro e di dialogo, di approfondimento culturale
e di reciproca formazione tra genitori e insegnanti per affrontare insieme questi temi e
proporre ai bambini un modello di ascolto e di rispetto, che li aiuti a trovare risposte
alle loro domande di senso in coerenza con le scelte della propria famiglia, nel comu-
ne intento di rafforzare i presupposti della convivenza democratica.
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Il sé e l’altro
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argo-
mentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.
Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze
e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato.
Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della
famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre.
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e
comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi
ascolta.
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su
ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consa-
pevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.
Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si
muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono
familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in
rapporto con gli altri e con le regole condivise.
Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istitu-
zioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della
città.
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Gioca in modo costruttivo coi propri compagni, introducendo spesso elementi di
creatività. Si confronta con gli altri, anche se preferisce ancora impegnarsi in atti-
vità individuali.
Gioca prevalentemente da solo e soltanto a volte si confronta con i compagni.
Riconosce i propri bisogni e li comunica all’insegnante. Interrompe spesso i compa-
gni sia nelle attività ludiche, sia in quelle più strutturate.Collabora volentieri coi
compagni dei quali ricerca la presenza in situazioni, sia ludiche sia didattiche.
Comprende e rispetta le regole di un gioco e quelle della vita comunitaria.
Seleziona in modo appropriato il materiale che deve utilizzare per lo svolgimento di
un’attività. Si mostra sicuro di sé quando è chiamato a svolgere un compito. Si
muove nello spazio scolastico in modo finalizzato.
Ha mostrato di accettare i ritmi e le richieste dell’ambiente scolastico. Il suo rappor-
to coi compagni è positivo e ne cerca frequentemente la presenza soprattutto
nelle situazioni di gioco. Si muove con maggior autonomia negli spazi della scuola.
È interessato alle proposte didattiche nelle quali coinvolge con frequenza i propri
compagni.
Ben inserito nel gruppo-sezione, collabora facilmente coi compagni dei quali
richiede spontaneamente l’aiuto nei momenti di difficoltà. Conosce e rispetta le
regole dei giochi e della vita comunitaria, anche se a volte la sua esuberanza
deve essere contenuta dagli insegnanti. Si muove con facilità nell’ambiente scola-
stico, ma non sempre in modo finalizzato. Reagisce positivamente alle situazioni
nuove. Rispetta e utilizza in modo responsabile il materiale scolastico.
Il sé e l’altro
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Il corpo e il movimento
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il
potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli con-
sentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola.
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di
sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana ali-
mentazione.
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li
applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli
attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno
della scuola e all’aperto.
Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri
nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva.
Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo
fermo e in movimento.
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Il corpo e il movimento
Individua le principali parti del corpo su di sè, lo rappresenta nelle sue parti essen-
ziali e lo utilizza in modo intenzionale, finalizzando appropriatamente i movimenti. È
interessato ai giochi collettivi e completa con entusiasmo i percorsi motori. Inizia ad
adattare i propri movimenti ai giochi ai quali partecipa.
Si muove nello spazio con relativa sicurezza e coordinazione, partecipa ai giochi
motori e comincia a utilizzare semplici attezzi. Conosce i vari segmenti corporei,
muovendosi in modo coordinato nelle diverse situazioni scolastiche. Discrimina tra
le varie percezioni sensoriali e inizia a riconoscerne i contrasti.
Utilizza in modo appropriato gli schemi motori di base. Si muove con scioltezza e
sicurezza, coordinando i movimenti e adattandoli ai parametri spazio-temporali.
Dimostra di riconoscere le principali parti del corpo su se stesso e spesso anche
sugli altri. Disegna e ricompone la figura umana. Possiede una buona motricità fine
e manipola i vari materiali. Comprende l’importanza delle abitudini igieniche e
comunica le proprie emozioni attraverso il movimento.
Dimostra di aver elaborato gli schemi motori dinamici e posturali che adatta ai
parametri spazio-temporali. Riconosce le principali parti del corpo su se stesso e
ricompone la figura umana divisa in due parti. Segue con lo sguardo la propria
traccia grafica, manipola materiali ed esegue travasi. Si lava e ha cura del proprio
corpo che utilizza, anche per esprimere la propria affettività
Cammina e corre spontaneamente e a comando in modo coordinato. Salta pic-
coli ostacoli, sale e scende le scale con sicurezza. Possiede una adeguata cono-
scenza delle parti che compongono il suo corpo. Ricompone la figura umana divi-
sa in due parti e la disegna con una certa ricchezza di particolari. Dimostra di pos-
sedere una buona coordinazione oculo-manuale. Manipola materiali di diversa
natura. Comprende l’importanza del corpo e della sua cura.
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Valutare gli alunni nella Scuola dell’Infanzia
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Conosce e denomina, ma non rappresenta ancora con la sufficiente precisione lo
schema corporeo. Coordina meglio i movimenti nello spazio e si muove in esso in
base a comandi, azioni, suoni, rumori. Inizia a esplorare e a interagire con l’ambien-
te circostante. Riproduce graficamente, ma con qualche difficoltà, un semplice
percorso motorio.
Si muove nello spazio, utilizzando meglio i parametri spaziali. Inizia a discriminare la
destra e la sinistra su di sè. Mostra una migliore conoscenza del proprio schema
corporeo. Riconosce la funzione dei vari organi di senso e inizia ad abbinare tra
loro alimenti e sapori. Discrimina facilmente tra odori gradevoli e non.
Si muove in modo autonomo, ma evidenzia ancora qualche difficoltà a eseguire
percorsi definiti e ad adottare andature diverse. Mostra ancora piccole insicurezze
a stare in equilibrio su una linea e lancia correttamente una palla verso un bersa-
glio. Rivela ancora incertezze nel denominare e rappresentare lo schema corpo-
reo. Riconosce, ma con qualche imprecisione, la destra e la sinistra e mostra una
coordinazione oculo-manuale non ancora del tutto sicura.
Si sposta liberamente nello spazio, ma non riesce ancora ad adottare andature diver-
se. Esegue correttamente percorsi che però effettua e rappresenta graficamente con
qualche lieve incertezza. Denomina i vari segmenti corporei e ricostruisce il puzzle della
figura umana in modo relativamente preciso. Coordina i movimenti della mano, piega
e taglia carta e cartoncino, ma ripassa in modo ancora impreciso tratteggi.
Si muove nello spazio, seguendo le indicazioni dell’insegnante. Saltella su un piede
solo e resta in equilibrio su una linea. Denomina le varie parti che compongono il
proprio corpo e le rappresenta con sufficiente precisione, anche se mostra anco-
ra qualche difficoltà a ricostruire una figura umana suddivisa in 4 parti. Non sempre
riconosce su se stesso la destra e la sinistra. Ritaglia lungo i contorni e colora, rispet-
tando i margini, semplici figure.
Obiettivi pienamente raggiunti
Obiettivi raggiunti
Obiettivi parzialmente raggiunti
© Edizioni Accademia
Profili generali intermedi
Non si è ancora inserito in modo adeguato all’interno del gruppo-sezione, nonostante abbia fre-
quentato con una certa costanza il nido. Se stimolato, partecipa alla vita comunitaria, collaboran-
do volentieri con i compagni, ma i suoi contributi sono spesso inadeguati. Partecipa alle attività
ludiche, evidenziando però una certa passività. Manifesta ancora molta insicurezza e scarsa fidu-
cia nelle sue capacità e ciò ne riduce in modo significativo il rendimento.
Non possiede ancora una adeguata autonomia personale e ciò ne limita in modo significativo gli
spostamenti nella sezione. Evidenzia una scarsa considerazione nelle proprie capacità, necessitan-
do costantemente del sostegno e dell’incoraggiamento dei compagni e/o dell’insegnante. Non
dimostra un particolare interesse per le attività proposte che solo raramente porta a termine.
Interviene nelle discussioni solo su richiesta dell’adulto e spesso in modo improprio. Elabora e comu-
nica le conoscenze che peraltro riorganizza ancora con un linguaggio assai schematico.
Si distacca ancora con molta difficoltà dalla figura genitoriale e il suo inserimento nel gruppo-sezio-
ne resta problematico, anche se rispetta con minori difficoltà le regole della vita comunitaria. Non
possiede una sufficiente autonomia personale e chiede frequentemente l’aiuto dei compagni e
dell’insegnante anche per svolgere compiti assai semplici. Partecipa volentieri alle attività di esplo-
razione degli spazi scolastici, ma solo raramente si muove in essi senza un compagno.
La sua frequenza discontinua, nonostante i numerosi inviti rivolti ai genitori, ha determinato un inse-
rimento ancora inadeguato nel gruppo-sezione. Durante le attività ludiche si relaziona coi compa-
gni, soprattutto mettendo in atto comportamenti aggressivi. Evidenzia una certa insofferenza verso
le regole della vita comunitaria e ciò spesso determina l’intervento dell’insegnante per controllar-
ne l’esuberanza. Dimostra di avere poca stima di sè e scarsa fiducia nelle proprie capacità, ha
bisogno del rinforzo e dell’incoraggiamento dell’insegnante per esprimere al meglio le sue poten-
zialità.
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Valutare gli alunni nella Scuola dell’Infanzia
© Edizioni Accademia
In questa prima parte dell’anno, ha evidenziato stima di sè e fiducia nelle proprie capacità. Mostra
di saper gestire autonomamente le attività che è chiamato a svolgere, anche se non manifesta un
adeguato spirito di iniziativa. È attento alle esigenze e ai bisogni dei compagni ai quali offre volen-
tieri il proprio aiuto. La sua vivacità coinvolge attivamente i compagni. Partecipa con costanza ed
entusiasmo alle varie attività che descrive facilmente e nelle quali rivela buone capacità organiz-
zative.
È ben inserito nell’ambiente scolastico e sin dai primi giorni di scuola ha ristabilito con entusiasmo i
rapporti coi suoi compagni coi quali interagisce con piacere. Dimostra senso di responsabilità, por-
tando a termine con facilità gli impegni assunti. Si mostra sicuro di sè e riesce a dare contributi per-
sonali e creativi alle varie attività. Rispetta senza difficoltà le regole, i materiali, le cose e l’ambien-
te di cui si prende cura frequentemente e con piacere.
Partecipa con interesse alle varie attività scolastiche nelle quali dimostra una buona autonomia e
spirito di iniziativa. Sensibile e attento a ciò che lo circonda, aiuta senza particolari difficoltà i com-
pagni, relazionandosi positivamente con essi e con gli insegnanti dei quali cerca costantemente
l’approvazione. Rispetta con facilità le regole della sezione e spesso fa da “mediatore” nei conflit-
ti. Partecipa attivamente e con costanza alle varie attività che gli vengono proposte e le comple-
ta senza difficoltà.
In questa prima parte dell’anno scolastico, ha dimostrato di saper gestire se stesso e le proprie cose
in modo autonomo e sicuro. Coi compagni e con gli adulti, pur prediligendo ruoli di primo piano,
instaura rapporti caratterizzati da fiducia e rispetto reciproci. Il suo carattere curioso, e la prontezza
di spirito gli consentono di gestire le proprie dinamiche affettive ed emotive in modo da affrontare,
senza particolari difficoltà, anche attività inconsuete e apparentemente problematiche. È in grado
di rielaborare le proprie esperienze e di comunicare in modo efficace le conoscenze acquisite.
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Valutare gli alunni nella Scuola dell’Infanzia
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Nonostante la sua frequenza sia stata saltuaria, si è ben inserito nel gruppo-sezione e ha sviluppato
un’immagine di sè positiva, raggiungendo risultati soddisfacenti sia negli apprendimenti, sia nelle
relazioni. Rispetta con relativa facilità le regole della sezione, collaborando quando gli viene richie-
sto. All’interno del gruppo dei pari, pur mostrandosi interessato e coinvolto, tende ad assumere ruoli
marginali che contribuiscono a farlo sentire più sicuro. Quando è chiamato a svolgere compiti di
una certa difficoltà, richiede esplicitamente l’aiuto degli insegnanti.
Il suo inserimento nel gruppo-sezione è stato facilitato dalla sua socievolezza e dalla conseguente
capacità di stabilire contatti positivi con compagni e adulti. Questa sua caratteristica si rivela di
grande aiuto quando è chiamato ad affrontare situazioni nuove. Ha consolidato la fiducia nelle
proprie possibilità e questo gli permette di partecipare in modo più attivo alla vita della sezione.
Comunica con facilità coi compagni e si impegna con costanza nello svolgimento dei compiti che
gli vengono assegnati.
Il suo carattere assai socievole lo ha aiutato a inserirsi con facilità nel gruppo-sezione nel quale
tende a rivestire ruoli di primo piano. Nei rapporti con i compagni è molto selettivo, anche se sta
lentamente imparando a interagire con maggior frequenza con tutti. Tende a ripetere i giochi e le
attività nelle quali riesce meglio, mentre rifiuta le novità. È autonomo, ma necessita ancora di un
costante incoraggiamento e sostegno per portare a termine le attività che altrimenti tenderebbe
a lasciare incomplete. Cura le proprie cose e quelle della sezione e rispetta con una certa facilità
le regole della vita comunitaria.
Frequenta la Scuola dell’Infanzia volentieri e con assiduità, senza evidenziare particolari problemi di
inserimento e di socializzazione. È aperto e disponibile e questa sua caratteristica ne facilita le
capacità relazionali. Risponde adeguatamente alle stimolazioni dell’insegnante e si applica con
costanza. In questa prima parte dell’anno ha ulteriormente consolidato la fiducia nelle sue capa-
cità e la sua autonomia, nonchè le sue esperienze e conoscenze. Per mantenere costante nel
tempo la sua concentrazione ed evitare di diventare un elemento disturbante, ha bisogno di cam-
biare spesso l’attività che sta svolgendo.
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Profili generali intermedi
Il suo carattere orgoglioso e ostinato lo porta spesso a primeggiare, a non accettare le decisioni
altrui e conseguentemente a essere spesso in conflitto con i compagni. Ammette con difficoltà i
propri errori, e quando è costretto a farlo attiva comportamenti aggressivi. Richiede ancora la
presenza dell’insegnante per stabilire rapporti più collaborativi con i compagni. Partecipa con
relativo interesse alle varie attività scolastiche, preferendo quelle meno impegnative, ed esprime
le proprie considerazioni in modo sufficientemente elaborato.
Vivace ed esuberante, cerca con costanza il rapporto con i propri compagni, coi quali però ha dif-
ficoltà a stabilire relazioni amicali stabili. Ha bisogno di continui incoraggiamenti per superare l’insi-
curezza che gli impedisce di sviluppare completamente le sue capacità. Esprime spontaneamen-
te vissuti, opinioni, conoscenze, ma riesce a farlo con più efficacia quando descrive esperienze per-
sonali. Con gli insegnanti ha stabilito un rapporto di dipendenza caratterizzato da atteggiamenti di
rifiuto o di ribellione quando non vengono gratificati i suoi bisogni.
Il suo inserimento nel gruppo-sezione è ancora problematico soprattutto a causa del suo caratte-
re scontroso e conflittuale. Non ha ancora sviluppato una adeguata autonomia personale e comu-
nica con un linguaggio scarno ed essenziale, ma non per questo poco efficace. Si dedica preva-
lentemente al gioco libero nel quale si applica anche per periodi di tempo piuttosto lunghi, invece
i suoi interessi per le attività più specificatamente didattiche appaiono ancora limitati e necessita
per questo di essere stimolato e sostenuto dall’intervento dell’insegnante.
Nonostante la sua frequenza costante non è riuscito a sviluppare significativamente le sue compe-
tenze, nè a rafforzare la fiducia in se stesso. Il rapporto con i compagni e con l’insegnante è buono,
rispetta con facilità le regole della sezione, anche se nelle situazioni nuove o di difficoltà tende a
isolarsi o ad attivare comportamenti aggressivi. Se sollecitato, partecipa ai lavori di gruppo, dando
frequentemente un contributo personale e costruttivo. Si esprime in modo schematico e concreto,
riuscendo però a comunicare con facilità le proprie intenzioni o conoscenze.
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Profili generali finali
Il suo inserimento nel gruppo-sezione non ha presentato particolari problemi e può definirsi più che
adeguato. Responsabile e disponibile verso i compagni, è sempre pronto ad aiutare chi ne ha biso-
gno. Ha costantemente partecipato alla vita della sezione e i suoi contributi si sono rivelati spesso
originali e costruttivi. Dimostra di aver stima di sè e fiducia nelle proprie capacità, accetta volentie-
ri il confronto con gli altri. Partecipa con piacere alle attività didattiche e ludiche nelle quali si impe-
gna con grande entusiasmo.
Nel corso dell’anno ha raggiunto una buona autonomia personale e una significativa fiducia nelle
proprie capacità e ciò gli ha consentito di confrontarsi positivamente con i compagni e gli inse-
gnanti. Affronta le nuove esperienze con entusiasmo, riuscendo a coinvolgere con questo suo
atteggiamento positivo anche i bambini meno espansivi. Mostra interesse per tutte le attività alle
quali partecipa, arricchendole con il proprio contributo. Interviene senza particolari difficoltà nelle
discussioni ed esprime in modo appropriato i propri bisogni.
Si è inserito positivamente nel gruppo-sezione, rapportandosi correttamente coi compagni e rispet-
tando con facilità le regole della vita comunitaria. Autonomo, intraprendente, attivo riesce a col-
laborare senza difficoltà con i compagni e l’insegnante. Dimostra di avere stima di sè e fiducia nelle
proprie capacità, accetta volentieri e senza timori il confronto con gli altri. Partecipa attivamente
ai giochi, dando sempre un contributo personale e costruttivo. Si orienta senza particolari difficoltà
all’interno degli spazi scolastici.
La sua costante frequenza gli ha consentito si inserirsi all’interno del gruppo-sezione senza partico-
lari difficoltà. Gestisce con facilità le proprie cose, evidenziando sia nelle attività ludiche, sia in quel-
le più propriamente didattiche una buona autonomia personale. Collabora volentieri coi compa-
gni e rispetta senza particolari problemi le regole della vita comunitaria. Vivace, esuberante, sicu-
ro di sè partecipa con interesse alle attività proposte e si impegna a portarle a termine autonoma-
mente e in modo adeguato.
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Obiettivi da verificare: Inizio anno Metà anno Fine annoSì No
Inparte Sì No
Inparte Sì No
Inparte
Arriva puntualmente a scuola
Arriva tenuto in braccio
Arriva tenuto per mano
Arriva camminando da solo
Entra nella sezione piangendo
Entra nella sezione sorridendo
Rimane a lungo vicino all’adulto
Gioca con il proprio genitore
Gioca con il proprio genitore e con gli altri bambini
Risponde tranquillamente al saluto del genitore
Richiama continuamente il genitore
Non risponde al saluto del genitore
Non risponde al saluto del genitore perché impegnato inaltre attività
Accetta il distacco dall’adulto
Si sveste da solo
Appena entrato si toglie gli abiti
Pone gli indumenti che si toglie nel luogo preposto
Ripone lo zainetto al suo posto
Ha con sè giocattoli o oggetti
Va a sedersi da solo al suo posto
Cerca l’insegnante
Si reca subito dall’insegnante
Si reca subito dai compagni
Si avvicIna spontaneamente agli altri bambini
Si avvicina agli altri bambini perché cercato
Si avvicina agli altri bambini perché invitato dall’adulto
AlunnoNome ..................................................... Cognome ...........................................................
Strumenti
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Obiettivi da verificare: Inizio anno Metà anno Fine annoSì No
Inparte Sì No
Inparte Sì No
Inparte
Mangia da solo
Usa correttamente le posate
Usa il bavaglino
Si sporca
Si alza senza motivo dal proprio posto
Si fa aiutare dall’adulto
Si fa aiutare dai compagni
Butta il cibo a terra
Mangia tutto
Si rifiuta di mangiare
È autonomo
Si alza dal suo posto senza motivo
Non finisce il pasto
Gioca con il cibo
AlunnoNome ..................................................... Cognome ...........................................................
Valutare gli alunni nella Scuola dell’Infanzia
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AlunnoNome ..................................................... Cognome ...........................................................Data osservazione ................................
I suoi disegni-scarabocchio sono caratterizzati da: controllo motorio
controllo visivo
variazione dei segni
notevole importanza assegnata al colore
scarsa importanza assegnata al colore
ssenza di un significato evidente
presenza di un significato evidente
mancanza di un’interpretazione
presenza di un’interpretazione
Impugna matite, pennarelli, pennelli con la mano:
destra sinistra
Gli strumenti che utilizza con maggior frequenza sono:
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I materiali che utilizza con maggior frequenza sono:
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I colori che usa con maggior frequenza sono:
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Esiste una corrispondenza tra il colore utilizzato e l’oggetto rappresentato?
SÌ NO
Strumenti
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Strumenti
Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma
contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitaria-
mente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di identità (costruzione del sé,
autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consape-
vole con gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità,
atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali).
Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole atten-
dersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strut-
turano la sua crescita personale.
Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure,
avverte gli stati d’animo propri e altrui.
Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente
fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri
limiti, quando occorre sa chiedere aiuto.
Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente
e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti.
Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradual-
mente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei con-
testi privati e pubblici.
Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche
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Strumenti
AlunnoNome ..................................................... Cognome ...........................................................
Residente a ................................................... Via .............................................................
Cittadinanza .................................................
Documento di valutazioneper il passaggio di informazioni
dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria
Codice comunicativo familiare dialetto lingua italiana altra lingua
Solo per gli alunni stranieri è nato in Italia
è in Italia da ........ anni
parla correttamente l’italiano
si esprime correttamente, ma ha un linguaggio povero
comprende e si esprime con semplici frasi
ha grandi difficoltà di comprensione e di espressione in italiano
parla solo nella lingua madre (................................................)
Frequenza scolasticaAsilo nido Sì No
Frequenza
regolare saltuaria sporadica
Scuola dell’InfanziaHa frequentato la Scuola dell’Infanzia
1 anno 2 anni 3 anni
Frequenza
regolare saltuaria sporadica
Eventuali trasferimenti
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