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SCUOLA DELL’INFANZIA SAN FRANCESCO
Suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino
Monza
PTOF 2015-2018
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Premessa
Il piano dell’offerta formativa è il documento con il quale ogni scuola dichiara la
propria identità, programma la propria attività educativa e indica le linee di impegno
dei finanziamenti ricevuti.
Il POF è la carta d’identità della scuola,”Il POF si presenta non tanto come un
ennesimo progetto , ma come il progetto nel quale si sostanzia il complesso
processo educativo promosso dalla scuola “( c.m. 4 agosto 1999 n. 194).
Il POF, nella sua articolazione, si ispira al progetto educativo, che è il documento
fondamentale, che esprime orientamento culturale e l’indirizzo della Scuola
Dell’infanzia Paritaria San Francesco.
Risulta essere il documento fondamentale della scuola che la identifica dal punto di
vista culturale, progettuale, esplicitando la progettazione curriculare ed
extracurriculare. Il POF deve tenere presente degli obiettivi generali fissati a livello
nazionale, e tenere conto delle esigenze del contesto sociale, mettendo in atto una
didattica che assicuri il processo formativo di ciascun bambino.
Con la legge 104 del 13 luglio art.1 c12 il PTOF diviene un documento
programmatico triennale, che deve essere predisposto entro il mese di ottobre
dell’anno scolastico precedente al triennio di riferimento, può essere rivisto
annualmente.
IL PIANO DI OFFERTA FORMATIVA 2015-2018
CARATTERISTICHE E CONTENUTI
Il Piano dell’offerta formativa triennale (PTOF) attua e da vigore al progetto educativo,
al progetto fondante delle nostra scuola dell’infanzia paritaria, parte integrante
unitamente allo statuto in armonia con i principi della Costituzione italiana.
Il PTOF intende favorire il pieno sviluppo delle potenzialità dei bambini, in un adeguato
contesto cognitivo, ludico, affettivo, garantendo loro il diritto di avere pari opportunità
in materia di educazione di cura e di relazione.
Il PTOF:
-indica gli obiettivi cognitivi ed educativi determinati a livello nazionale, raccoglie linee
d’azione ed interventi educativi per raggiungere gli obiettivi, riflette le esigenze
l’autonomia scolastica ( TPR 275 del 8-3-99) in base al contesto territoriale locale, e
dello statuto.
- è strutturato per il triennio 2015-2019 con lo spazio per adeguamenti, attraverso
l’aggiornamento delle sue parti in relazione alle nuove esigenze emergenti.
- raccoglie i documenti fondamentali in ai quali viene organizzato il servizio scolastico
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- è elaborato dal collegio docenti sulla base delle necessità legate alle attività della
scuola e dalle indicazione di gestione definite dal coordinatore secondo la normativa
della scuola.
- le famiglie sono informate di questo documento indicando loro dove possono
prenderne visione, inoltre viene condiviso all’atto dell’iscrizione e durante le
assemblee di inizio anno.
Il PTOF e uno strumento di pianificazione e si propone obiettivi su base pluriennale,
che trovano progressiva realizzazione nelle progettazioni annuali.
E uno strumento aperto pertanto nel corso del triennio saranno possibili integrazioni e
modifiche annuali; questo in base
- Agli esiti dell’autovalutazione
- Ai cambiamenti che interessano la scuola
- Ai nuovi bisogni emergenti dal territorio in cui la scuola è posta
- Ed eventuali nuove proposte
IDENTITA’ EDUCATIVA DELLA NOSTRA SCUOLA
La Scuola dell’Infanzia “Istituto Suore Francescane Missionarie di Gesù
Bambino”, gestita dalla Congregazione, si ispira ad una visione cristiana della
vita e dell’educazione.
E’ in sintonia con i principi di libertà, uguaglianza e solidarietà della nostra
Congregazione.
Fa riferimento, per l’educazione, alle fasi dello sviluppo del bambino,
attingendo, per una corretta conoscenza, alle scienze dell’Educazione.
Pone al centro la persona, il bambino nel suo essere per fissare gli obiettivi, i
percorsi di maturazione umana, culturale, e di socializzazione, per predisporre
strumenti didattici e metodologie educative.
Cura in maniera particolare la dimensione religiosa della vita, come dono di Dio.
CENNI STORICI
La Scuola dell’infanzia non statale, è sorta a Monza (quartiere Cederna)
nell’anno 1929, allo scopo di rispondere alle esigenze educative dei bambini dai
tre ai sei anni e dei genitori, prevalentemente delle mamme, che lavoravano
come operaie nelle “Ditta Cederna”, e desideravano poter affidare i loro figli a
un ambiente sicuro e a delle figure educative che avrebbero garantito loro
accoglienza , serenità e formazione umana culturale e religiosa.
Attualmente la fisionomia del quartiere è cambiata. Si è modificato in parte
l’ambiente culturale e professionale dei genitori (operai, impiegati,
professionisti), pertanto, rispetto al passato oggi la popolazione scolastica è più
varia, per quanto concerne l’estrazione sociale e culturale.
Un'altra modifica strutturale del quartiere è avvenuta con l’arrivo di diverse
famiglie immigrate di diverse etnie e anche questo a portato alla mutazione
della fisionomia dell’ambiente stesso; alla data in cui si sta scrivendo questo
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documento il vecchio quartiere Cederna ha cambiato il suo shyline sulla zona
ormai abbandonata del cotonificio sorgono palazzi residenziali e supermercati,
ed è avvenuta anche una rivalutazione delle zone verdi.
La scuola dell’infanzia ormai paritaria, riesce ancora a rispondere alla richiesta
formativa delle famiglie del quartiere e non solo, che ne condividono gli
orientamenti e lo stile educativo.
La scuola è gestita giuridicamente dalla Congregazione Religiosa delle Suore
Francescane Missionarie di Gesù Bambino, riconosciuta, Ente religioso.
Segue gli orientamenti e i programmi didattici propri della Scuola Italiana e si
ispira agli indizi educativi del Magistero della Chiesa e dell’istituto, rendendo
attuale il carisma della Madre Fondatrice.
La Scuola dell’Infanzia è associata alla FIMS (Federazione Italiana Scuole
Materne) e all’AMISM.
Segue le norme di natura legislativa ed economica dell’AGIDAE (associazione
dei Gestori degli Istituti di attività Educativa.)
FINALITA’
Il PTOF è un documento che richiama al principio di corresponsabilità ed
alleanza educativa tra famiglia e comunità educante (legale Rappresentante,
coordinatrice, docenti, personale non docente) intesa come condivisione di stili
educativi e compiti precisi al conseguimento delle finalità condivise con le
famiglie.
La scuola dell’ infanzia , si rivolge ai bambini dai 3 ai 5 anni con la possibilità di
accogliere i bambini di 2 anni e mezzo; concorre allo sviluppo di tutte le
potenzialità del bambino, cosi da facilitare la formazione di una personalità che
si caratterizza per :
La ricerca del senso della propria vita
La sicurezza affettiva e l’autonomia
L’apertura alla relazione con gli altri
Il desiderio di scoprire e di sviluppare le proprie competenze
A tale proposito predispone un contesto umano e relazionale che si configura
come:
Ambiente familiare sereno, ricco di gioia e semplicità francescana
Luogo che aiuta a maturare uno sguardo di fiducia e di speranza sul futuro della
vita e della storia
Casa aperta sul creato e sul mondo, per educare allo stupore, al senso del bello,
alla contemplazione, alla lode, alla gratitudine; per aprire il cuore e la mente
alla partecipazione della vita sociale, con senso di generosa dedizione verso chi
è nel bisogno.
OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO
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La scuola dell’infanzia concorre allo sviluppo armonico del bambino in
ordine:
MATURAZIONE DELL’IDENTITA’
Il bambino è condotto a
Acquisire atteggiamenti di stima di se, fiducia nelle proprie capacità,
motivazione al passaggio dalla curiosità alla ricerca
Sviluppare le capacità di esprimere e controllare le emozioni, sentimenti
rendendolo sensibile a quelli altrui
Riconoscere l’identità personale, e quella altrui condividendo differenze di
sesso, cultura e valori
Sperimentando i differenti ruoli sia singoli che di comunità.
CONQUISTA DELL’AUTONOMIA
Portare il bambino a:
Avere fiducia in se stesso e negli altri
Saper collaborare provando soddisfazione nel fare
Essere in grado di chiedere aiuto, superando frustrazioni e insoddisfazioni
Rispettare i valori di libertà, cura del se, degli alti dell’ambiente.
SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Il bambino e portato a:
Giocare, manipolare, fare domande, ascoltare e comprendere racconti
Incontrare le diverse realtà
Produrre le prime forme di messaggi attraverso numerose attività
rappresentative e codici comunicativi
SVILUPPO SENSO DELLA CITTADINANZA
Il bambino è portato a:
Scoprire l’altro oltre se stessi
Porre attenzione al punto di vista dell’altro
Riconoscere i primi diritti e doveri
Sviluppare un orientamento eticamente orientato e corretto.
TRAGURDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE E OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Gli obiettivi generali sopra delineati vengono declinati in maniera particolareggiata in
obiettivi specifici , articolati nelle cinque aree come indicato dalle Nuove Indicazioni
Nazionali per il Curriculo della scuola dell’infanzia .
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Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità e le esplorazioni, e le
proposte dei bambini creando le occasioni di apprendimento.
L’organizzazione del curriculo per Campi di Esperienza consente di mettere al centro
del progetto educativo le azioni, la corporeità e la percezione ; il fare ed agire portano
i bambini a mettersi in rapporto con l’ambiente esterno.
I campi di esperienza sono un legame tra il sub strato formato dall’ esperienza vissuta
fuori dalla scuola dell’infanzia e quella vissuta durante la permanenza a scuola.
Tratto dagli Orientamenti 2012
IL SE’ E L’ALTRO
I bambini formulano tanti perché sulle questioni concrete, sugli eventi della vita
quotidiana, sulle trasformazioni personali e sociali, sull’ambiente e sull’uso delle risorse, sui
valori culturali, sul futuro vicino e lontano, spesso a partire dalla dimensione quotidiana
della vita scolastica. Al contempo pongono domande di senso sul mondo e sull’esistenza
umana. I molti perché rappresentano la loro spinta a capire il significato della vita che
li circonda e il valore morale delle loro azioni. Nella scuola hanno molte occasioni per
prendere coscienza della propria identità, per scoprire le diversità culturali, religiose,
etniche, per apprendere le prime regole del vivere sociale, per riflettere sul senso e le
conseguenze delle loro azioni.
Negli anni della scuola dell’infanzia il bambino osserva la natura e i viventi, nel loro
nascere, evolversi ed estinguersi. Osserva l’ambiente che lo circonda e coglie le diverse
relazioni tra le persone; ascolta le narrazioni degli adulti, le espressioni delle loro opinioni
e della loro spiritualità e fede; è testimone degli eventi e ne vede la rappresentazione attra-
verso i media; partecipa alle tradizioni della famiglia e della comunità di appartenenza, ma
si apre al confronto con altre culture e costumi; si accorge di essere uguale e diverso nella
varietà delle situazioni, di poter essere accolto o escluso, di poter accogliere o escludere.
Raccoglie discorsi circa gli orientamenti morali, il cosa è giusto e cosa è sbagliato, il valore
attribuito alle pratiche religiose. Si chiede dov’era prima di nascere e se e dove finirà la
sua esistenza. Pone domande sull’esistenza di Dio, la vita e la morte, la gioia e il dolore.
Le domande dei bambini richiedono un atteggiamento di ascolto costruttivo da parte degli
adulti, di rasserenamento, comprensione ed esplicitazione delle diverse posizioni.
A questa età, dunque, si definisce e si articola progressivamente l’identità di ciascun bambino
e di ciascuna bambina come consapevolezza del proprio corpo, della propria personalità,
del proprio stare con gli altri e esplorare il mondo. Sono gli anni della scoperta degli adulti
come fonte di protezione e contenimento, degli altri bambini come compagni di giochi e
come limite alla propria volontà. Sono gli anni in cui si avvia la reciprocità nel parlare e
nell’ascoltare; in cui si impara discutendo.
Il bambino cerca di dare un nome agli stati d’animo, sperimenta il piacere, il divertimento,
la frustrazione, la scoperta; si imbatte nelle difficoltà della condivisione e nei primi conflitti,
supera progressivamente l’egocentrismo e può cogliere altri punti di vista.
Questo campo rappresenta l’ambito elettivo in cui i temi dei diritti e dei doveri, del funzio
namento della vita sociale, della cittadinanza e delle istituzioni trovano una prima «palestra»
per essere guardati e affrontati concretamente.
La scuola si pone come spazio di incontro e di dialogo, di approfondimento culturale e di re
ciproca formazione tra genitori e insegnanti per affrontare insieme questi temi e proporre ai
bambini un modello di ascolto e di rispetto, che li aiuti a trovare risposte alle loro domande
di senso in coerenza con le scelte della propria famiglia, nel comune intento di rafforzare i
presupposti della convivenza democratica. Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, soste- nere le proprie ragioni con adulti e bambini.
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Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reci- procità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.
ILCORPO IN MOVIMENTO
I bambini prendono coscienza del proprio corpo, utilizzandolo fin dalla nascita come stru
mento di conoscenza di sé nel mondo. Muoversi è il primo fattore di apprendimento: cer
care, scoprire, giocare, saltare, correre a scuola è fonte di benessere e di equilibrio psico-fisico.
L’azione del corpo fa vivere emozioni e sensazioni piacevoli, di rilassamento e di tensione,
ma anche la soddisfazione del controllo dei gesti, nel coordinamento con gli altri; consente
di sperimentare potenzialità e limiti della propria fisicità, sviluppando nel contempo la con
sapevolezza dei rischi di movimenti incontrollati.
I bambini giocano con il loro corpo, comunicano, si esprimono con la mimica, si travestono,
si mettono alla prova, anche in questi modi percepiscono la completezza del proprio sé,
consolidando autonomia e sicurezza emotiva.
Il corpo ha potenzialità espressive e comunicative che si realizzano in un linguaggio carat
terizzato da una propria struttura e da regole che il bambino impara a conoscere attraverso
specifici percorsi di apprendimento: le esperienze motorie consentono di integrare i diversi
linguaggi, di alternare la parola e i gesti, di produrre e fruire musica, di accompagnare narra
zioni, di favorire la costruzione dell’immagine di sé e l’elaborazione dello schema corporeo.
Le attività informali, di routine e di vita quotidiana, la vita e i giochi all’aperto sono altret
tanto importanti dell’uso di piccoli attrezzi e strumenti, del movimento libero o guidato in
spazi dedicati, dei giochi psicomotori e possono essere occasione per l’educazione alla salute
attraverso una sensibilizzazione alla corretta alimentazione e all’igiene personale.
La scuola dell’infanzia mira a sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di leggere
e interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, rispettandolo e avendone
cura. La scuola dell’infanzia mira altresì a sviluppare la capacità di esprimersi e di comu-
nicare attraverso il corpo per giungere ad affinarne le capacità percettive e di conoscenza
degli oggetti, la capacità di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo
immaginazione e creatività.
Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, soste- nere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reci- procità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.
IMMAGINI SUONI COLORI
I bambini esprimono pensieri ed emozioni con immaginazione e creatività: l’arte orienta
questa propensione, educando al piacere del bello e al sentire estetico. L’esplorazione dei
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materiali a disposizione consente di vivere le prime esperienze artistiche, che sono in grado
di stimolare la creatività e contagiare altri apprendimenti. I linguaggi a disposizione dei
bambini, come la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione
dei materiali, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, vanno scoperti ed educati perché
sviluppino nei piccoli il senso del bello, la conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà.
L’incontro dei bambini con l’arte è occasione per guardare con occhi diversi il mondo che li
circonda. I materiali esplorati con i sensi, le tecniche sperimentate e condivise nell’atelier della
scuola, le osservazioni di luoghi (piazze, giardini, paesaggi) e di opere (quadri, musei, archi
tetture) aiuteranno a migliorare le capacità percettive, coltivare il piacere della fruizione, della
produzione e dell’invenzione e ad avvicinare alla cultura e al patrimonio artistico.
Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.
La musica è un’esperienza universale che si manifesta in modi e generi diversi, tutti di pari
dignità, carica di emozioni e ricca di tradizioni culturali. Il bambino, interagendo con il
paesaggio sonoro, sviluppa le proprie capacità cognitive e relazionali, impara a percepire,
ascoltare, ricercare e discriminare i suoni all’interno di contesti di apprendimento significa
tivi. Esplora le proprie possibilità sonoro-espressive e simbolico-rappresentative, accrescendo
la fiducia nelle proprie potenzialità. L’ascolto delle produzioni sonore personali lo apre al
piacere di fare musica e alla condivisione di repertori appartenenti a vari generi musicali.
Il bambino si confronta con i nuovi media e con i nuovi linguaggi della comunicazione,
come spettatore e come attore. La scuola può aiutarlo a familiarizzare con l’esperienza della
multimedialità (la fotografia, il cinema, la televisione, il digitale), favorendo un contatto
attivo con i «media» e la ricerca delle loro possibilità espressive e creative.
I DISCORSI E LE PAROLE
La lingua, in tutte le sue funzioni e forme, è uno strumento essenziale per comunicare e
conoscere, per rendere via via più complesso e meglio definito, il proprio pensiero, anche
grazie al confronto con gli altri e con l’esperienza concreta e l’osservazione. È il mezzo per
esprimersi in modi personali, creativi e sempre più articolati. La lingua materna è parte
dell’identità di ogni bambino, ma la conoscenza di altre lingue apre all’incontro con nuovi
mondi e culture.
I bambini si presentano alla scuola dell’infanzia con un patrimonio linguistico significativo,
ma con competenze differenziate, che vanno attentamente osservate e valorizzate. In un
ambiente linguistico curato e stimolante i bambini sviluppano nuove capacità quando inte
ragiscono tra di loro, chiedono spiegazioni, confrontano punti di vista, progettano giochi e
attività, elaborano e condividono conoscenze. I bambini imparano ad ascoltare storie e rac
conti, dialogano con adulti e compagni, giocano con la lingua che usano, provano il piacere
di comunicare, si cimentano con l’esplorazione della lingua scritta.
La scuola dell’infanzia ha la responsabilità di promuovere in tutti i bambini la padronanza
della lingua italiana, rispettando l’uso della lingua di origine. La vita di sezione offre la
possibilità di sperimentare una varietà di situazioni comunicative ricche di senso, in cui
ogni bambino diventa capace di usare la lingua nei suoi diversi aspetti, acquista fiducia nelle
proprie capacità espressive, comunica, descrive, racconta, immagina. Appropriati percorsi
didattici sono finalizzati all’estensione del lessico, alla corretta pronuncia di suoni, parole e
frasi, alla pratica delle diverse modalità di interazione verbale (ascoltare, prendere la parola,
dialogare, spiegare), contribuendo allo sviluppo di un pensiero logico e creativo. Traguardi per lo sviluppo della competenza
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Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità
OBIETTIVI DI RELIGIONE CATTOLICA
L’insegnamento della religione cattolica IRC è occasione di sviluppo integrale
della personalità dei bambini, perché alla dimensione religiosa, promuove la
riflessione sul patrimonio di esperienza di ciascuno e contribuisce a rispondere
al bisogno di significato.
Permette consentire la maturazione personale, nella sua globalità si sono
prefissati gli OSA come livelli essenziali di guida:
TEMA: DIO
TEMA: GESU’
TEMA: LA CHIESA
sono declinati nei vari campi di esperienza.
IL SE E L’ALTRO
Il bambino scopre nei racconti del vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù
da cui apprende che Dio e padre di tutti e che la chiesa e la comunità di uomini
e donne unita nel suo nome, sviluppando relazioni serene con gli altri, anche
appartenenti a religioni culturali e religiose.
IL CORPO IN MOVIMENTO
Il bambino riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui,
comunicando la propria interiorità
IMMAGINI, SUONI ,COLORI
Il bambino incontra alcuni linguaggi simbolici e figurativi della tradizione (feste,
preghiere, canti) per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso
I DISCORSI E LE PAROLE
Il bambino impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando racconti
biblici
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Il bambino osserva le meraviglie, esplora con curiosità il mondo.
PROFILO COMPETENZE DEL BAMBINO
Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia è ragionevole
attendersi che ogni bambino abbia sviluppato e raggiunto competenze di base
che vanno a strutturare la crescita personale:
o conoscere e gestire le proprie emozioni
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o consolida la propria auto stima, si rende consapevole delle proprie
capacità e limiti
o sviluppa la curiosità e la voglia di fare e sperimentare
o condivide esperienze, giochi
o si esprime in modo personale , porta a termine le consegne
PERCORSO EDUCATIVO DIDATTICO
La scuola dell’infanzia, animata dal carisma della Madre Fondatrice e dalla
Congregazione delle suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino si ispira ai
seguenti valori, scelti e condivisi da tutta la comunità educante.
o Centralità della persona
o Accoglienza
o Ascolto e comunicazione
Metodologie didattiche
L’organizzazione delle attività sono state applicate varie metodologie
o Metodo esplorazione e ricerca
o Metodo ludico
o Metodo di ascolto e osservazione dei bambini
o Ruolo attivo del bambino poiché è protagonista
RISORSE UMANE
IL BAMBINO, LE BAMBINE loro sono gli attori del grande teatro che è la
scuola; per quanto è loro possibile, attraverso l’esperienza, devono
conoscere e rispettare le proposte in ordine di educazione e
socializzazione. Dovranno impegnarsi a maturare competenze nel
rispetto degli altri e dell’ambiente scolastico e del personale educativo.
IL LEGALE RAPPRESENTANTE - la dirigenza gestionale e direttiva fa capo
a questa figura, che varia in base alle diverse tipologie gestionali
LA COORDINATRICE - la coordinatrice pedagogica –didattica è la
persona che nell’ambito della scuola coordina le attività didattiche,
esercita un ruolo di raccordo tra la dirigenza e gli operatori scolastici, allo
scopo di condividere ed attuare la proposta educativa della scuola
L’INSEGNANTE l’insegnate della scuola dell’Infanzia è un professionista,
colta sensibile, riflessiva progettista che opera nella prospettiva dello
sviluppo continuo (aggiornamento in itinere); ha il compito di individuare
le finalità educative e formative della scuola, programmando i percorsi
didattici di gruppo che individuali, valutando e verificando le diverse
attività
Attraverso l’ascolto dei bambini, l’organizzazione dell’ambiente ,
utilizzando metodologie adeguate attuando percorsi formativi e di
crescita.
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I GENITORI: sono invitati a conoscere, e rispettare e condividere le
finalità educative della scuola; a contribuire attivamente alla
realizzazione delle diverse iniziative programmate, di presenziare ai vari
incontri proposti, e di rispettare pienamente il regolamento interno della
scuola per rendere l’ambiente educativo sempre più efficace e familiare.
LA RESPONSABILITA’ DI ESSERE
Patto di Corresponsabilità Educativa
…. SCUOLA
La scuola si impegna a promuovere tra tutte le componenti della
comunità scolastica opportune iniziative ed attività per creare quel clima
di comunione e di reciproca accoglienza necessario per una condivisione
responsabile dell’impegno educativo mettendo a disposizione l’ambiente
scolastico per tale scopo.
La scuola, inoltre coinvolge in una formazione permanente tutte le
componenti della comunità educante, mediante mezzi adeguati ai vari
gruppi perché ognuno diventi operatore di cultura , ricco di umanità ed
esperto nel comunicarla.
Favorisce il dialogo aperto e costruttivo per la conoscenza e
l’approfondimento delle proposte tese a realizzare le finalità della scuola
stessa.
Promuovere scambi di conoscenze e di esperienze tra le varie scuole
cattoliche e non, con apertura alle esigenze del territorio e si impegna a
riferirsi costantemente ai valori fondamentali su cui si basa la proposta
educativa cristiana.
….INSEGNANTI
Essere insegnanti di una scuola dell’infanzia richiede la padronanza di
specifiche competenze culturali e pedagogiche, psicologiche,
metodologiche, e didattiche unite ad una esperta sensibilità e
disponibilità alla relazione educativa con i bambini.
Il compito dell’insegnante va ben oltre la semplice custodia del bambino
ha infatti il compito di guidarlo nella crescita integrale ed armonica.
Alle insegnanti è perciò chiesto di:
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- Lavorare in equipe e collaborazione con tutti i soggetti (genitori, personale
docente e non docenti, territorio)
- Programmare e svolgere i diversi compiti didattici, di osservazione e valutazione
e di condivisione con le famiglie.
- Esprimere le proprie attitudini ed abilità nell’organizzazione del laboratori,
dando spazio alla più ampia valorizzazione delle risorse umane e professionali.
- Effettuare una formazione continua per una crescita personale e professionale.
- Mantenere la massima riservatezza su ogni informazione professionale,
rispettando le norme deontologiche della professione.
….GENITORI
Essere genitori di un bambino che frequenta la scuola dell’infanzia significa
entrare a far parte di un nuovo gruppo sociale con cui condividere il compito
educativo con progetti mirati.
L’esempio è il primo strumento educativo. Il genitore è chiamato:
-ad essere un vero modello per il figlio, prima di tutto nel rispetto delle regole
della convivenza
-A informarsi sulle attività e i percorsi proposti leggendo i documenti esposti ma
soprattutto interpellando il bambino, in modo da conoscere il lavoro svolto a
valorizzare la sua esperienza scolastica.
-A sentirsi parte di un gruppo e perciò partecipe ai vari incontri e alle varie
iniziative apportando il proprio contributo.
- essere promotori della comunicazione con la scuola e quindi informare
l’insegnante di sezione di elementi relativi al bambino utili alla personalizzazione
dell’intervento educativo.
- Rispettare la privacy della comunicazione servendosi di spazi e tempi idonei
per meglio dialogare con le insegnanti.
Per favorire lo svolgimento delle attività educativo-didattiche e garantire la
sicurezza di tutti i bambini della scuola ogni genitori r tenuto a:
- Rispettare l’orario stabilito sia d’ingresso sia d’uscita
- Sostare nella scuola solamente il tempo necessario per affidare il proprio
bambino ad un insegnante; al termine della giornata è bene non trattenersi
ulteriormente nei locali scuola.
- Far conoscere e delegare per iscritto tramite modulo le persone incaricate al
ritiro del proprio bambino.
- In caso di entrata posticipata o uscita anticipata è bene preavvisare le
insegnanti e compilare richiesta.
Nella Scuola dell’infanzia più che in qualsiasi grado di scuola risulta
necessaria e irrinunciabile
La condivisione della proposta educativa
La collaborazione e cooperazione con la famiglia.
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Sono queste le condizioni essenziali per sviluppare le potenzialità di ogni bambino
La cooperazione e la condivisione tra scuola e famiglia comporta
Condividere le finalità
Dividere i compiti senza creare separazione tra le due agenzie
Assumersi le proprie responsabilità
All’ingresso della scuola dell’infanzia il bambino porta una storia personale, ed è
per questo che è necessario creare un’alleanza con la famiglia per far ciò
vengono predisposti degli incontri per facilitare la conoscenza reciproca.
L’OPEN DAY
Previsto nel periodo antecedente alle iscrizioni; e il momento in cui la scuola
apre le porte e mostra la sua identità.
L’ISCRIZIONE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE
Le iscrizioni si aprono a metà gennaio e si chiudono a fine febbraio.
I genitori si recano a scuola e possono ricevere informazioni e la modulistica
ISCRIZIONE dei BAMBINI ANTICIPATARI
Il MIUR salvo diverse indicazioni, consente di accogliere, se non ci sono bambini
in età in lista d’attesa, bambini che compiono i tre anni entro il 30 di Aprile. Il
bambino deve mostrare un anticipo in evoluzione.
RIUNIONE
Tra Marzo e Giugno i genitori dei nuovi iscritti vengono convocati per una
riunione di presentazione, del percorso di inserimento e vengono fornite alcune
indicazioni come prepararsi al meglio al momento dell’entrata nella scuola.
COLLOQUI DURANTE L’ANNO
Durante l’anno vengono concordati con i genitori degli incontri nei quali
vengono esplicitati gli andamenti e le maturazioni raggiunte dal bambino.
PROGETTI DELLA SCUOLA
PROGETTO ANNUALE
SCUOLA dell’INFANZIA PARITARIA
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SAN FRANCESCO
Suore Francescane Miss. di Gesù Bambino
Monza
OH CHE BEL CASTELLO ….
Anno scolastico 2015/2016
Anno scolastico 2015-2016
15
I bambini intraprenderanno un
viaggio lungo un anno che li porterà ad esplorare, sperimentare
ed imparare.
Il viaggiare è un aspetto piacevole e divertente, è un’esperienza di
vita arricchente. Il viaggio assume un potenziale pedagogico ed
educativo, può aiutare ad aprire la mante, facilitando il dialogo
il confronto e l’espressività attraverso varie forme.
Il percorso per l’anno 2015/2016 avrà come sfondo integratore il
castello “OH CHE BEL CASTELLO”, luogo fantastico, magico;
con l’ausilio di un personaggio guida le insegnanti , creando
un ambiente motivante, potranno, insieme ai bambini
partiranno per un viaggio attraverso le sale del castello
scoprendo i misteri che racchiudono al loro interno.
Attraverso spostamenti immaginari i bambini potranno
incontrare personaggi che permetteranno loro di fare esperienze
motivanti , acquisendo una positiva e consapevole immagine di
se , imparando a relazionarsi con gli altri.
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La sala dell’amicizia
Progetto accoglienza: la scuola apre le porte, ci accoglie e si presenta
Ai bambini ai genitori
Per
RASSICURARE CONDIVIDERE
CRESCERE
- Conosciamo dei compagni
- Conosciamo le insegnanti
- Conosciamo il personale della
scuola
- Conosciamo gli spazi scuola
- Conosciamo le regole
- Conosciamo il personale
della scuola
- Partecipiamo alle proposte
- Conosciamo e rispettiamo
il regolamento
- Conosciamo le insegnanti
- Collaboriamo ai progetti
della scuola
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Al fine ultimo di portare i bambini alla
CONQUISTA AUTONOMIA
MATURAZIONE DELL’IDENTITA’
SVILUPPO COMPETENZE
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
- Gestire se stesso e le proprie cose
- Interagire autonomamante con gli altri
- Compiere scelte autonome
- Interiorizzare e rispettare i valori
condivisi
- Riflettere sui valori di rispetto di se,
degli altri,dell ’ambiente e sui valori di
libertà
- Confrontarsi con gli altri, rispettando il
punto di vista altrui e modificare la
propria visione
- Consolidare atteggiamenti di
sicurezza
- Valorizzare la fiducia nelle
proprie capacità
- Vivere positivamente le
dinamiche affettive ed emotive
- Riconoscere e rispettare
l’identità degli altri
- Condividere i valori della
comunità
- Incontrare i sentimenti altrui
sviluppando sensibilità
-trovare soluzione ai problemi
-sviluppare le capacità necessarie per
comprendere
-rielaborare e comunicare conoscenze
-comprendere i vari linguaggi (visivo,
letterale) e i messaggi comunicati
- produrre testi, messaggi attraverso
linguaggi differenti
- rafforzare l’immagine e l’intelligenza
creativa, sviluppo senso estetico
- consolidare il pensiero scientifico e
logico-matematico
- Superare il distacco dai genitori
- Esplorare gli spazi scuola
- Esplorare i materiali presenti siano ludici che
didattici
- Attuare atteggiamenti di accoglienza
- Sviluppare il senso di appartenenza al gruppo
- Promuovere l’autonomia, rafforzando la stima
nelle proprie capacità
- Prendere coscienza di sé
- Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità
- Mettersi in relazione con gli altri
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COMPETENZE
BAMBINI DI 3 ANNI
BAMBINI DI 3 ANNI
- Riesce a separarsi
serenamente dai genitori
- Conosce il nome dei compagni
dell’insegnante e dei
collaboratori che ci sono a
scuola
- Partecipa alle attività
proposte
BAMBINI DI 4 ANNI
- Conosce il nome dei nuovi compagni
- Conosce e riconosce le persone che
operano nella scuola
- Riconosce e usa in modo appropriato gli
spazi scolastici e quelli della sezione
- Mette in atto atteggiamenti di
accoglienza e rispetto
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ATTIVITA’
- Lo scrigno dei nomi
- Il nostro nome in gioco
- Filastrocche della conoscenza
- Filastrocche della settimana
- Il mio contrassegno
- I calendari (meteo, settimana, compleanni, stagioni , mesi)
- Filastrocche della amicizia
- Canzoni
- Le prime storie
- Giochi liberi e guidati
Sala delle scoperete
TEMPO: OTTOBRE
Obiettivi DI APPRENDIMENTO
BAMBINI DI 5 ANNI
- Interagisce con i compagni nuovi e
vecchi e con le insegnanti
- Collabora e assume piccoli compiti
di tutoraggio
- Riconosce il gruppo di
appartenenza
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ATTIVITA’
- Racconto di una storia
- Costruzione del castello
- Cerchiamo la chiave che apre le sale del castello
- Conosciamo i personaggi
- Il personaggio guida ci chiede aiuto
La stanza dei pasticci
laboratorio di intersezione per i bambini di 3 anni .
L’incontro del pittore di corte MACCHIOLINO permetterà ai bambini di trasformarsi in piccoli artisti,
potranno vedere con occhi nuovi la realtà che li circonda. Con l’ausilio di materiali differenti e
attuazione di altrettante tecniche , i bambini potranno giocare, manipolare e creare liberando la
propria fantasia.
-Conosciamo il castello, i personaggi che lo abitano
-incontriamo il personaggio guida
-sperimentare la creatività utilizzando materiali di
recupero
-ascolto di una storia
Cogliere le sequenze temporali
-rappresentare a livello grafico gli elementi di una storia
-sviluppare il senso identità personale
-conoscere e rappresentare i personaggi con le loro
caratteristiche
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TEMPI novembre ….
MATERIALI: carta, cartoni, fogli di varie dimensioni, pennelli , colori, tempere, pongo, coloranti
alimentari, vegetali(frutta, verdura).
METODOLOGIA: la metodologia che potrà essere applicata durante il laboratorio si basa sull’agire
attivo del bambino, del suo sperimentare utilizzando il corpo per percepire sensazioni e per acquisire
competenze. L’insegnante potrà essere guida, e con la lettura di racconti o con l’ausilio del personaggio
guida, potrà fornire stimoli o/e allestire esperienze.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
IL SE’ E L’ALTRO
- Maturare l’autonomia, svolgendo attività in modo indipendente e autonomo
- Imparare semplici regole di convivenza
- Lavorare in gruppo
- Maturare il senso dell’identità
- Collocare in modo adeguato se stesso e le persone nello spazio
- Potenziare l’ascolto e l’osservazione
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CORPO MOVIMENTO E SALUTE
- Maturare competenze di motricità globale e successivamente fine
- Muoversi nello spazio circostante, prendendo coscienza della propria fisicità
- Maturare prime cure personali verso un autonomia della persona e delle cose personali
FRUIZIONE E PRODUZIONE DI MESSAGGI
- Parlare, descrivere , dialogando con i coetanei e l’adulto
- Ascoltare comprendendo narrazioni
- Disegnare, dipingere modellare, utilizzando materiali e tecniche differenti
- Riconoscere e demoni mare i colori primari (secondari)
- Arricchire il lessico di termini specifici
- Portare a termine il proprio lavoro, divertendosi
- Dare forma elle esperienze
ESPLORARE CONOSCERE E PROGETTARE
- Toccare, guardare annusare assaggiare riuscendo a dire cosa si è toccato, visto annusato….
- Manipolare, smontare dare forma secondo un progetto comune o personale
- Utilizzare in maniera creativa oggetti con funzione differente da quella per cui sono designati
- ( spazzolino … vaporizzatore).
Attività:
incontro con il personaggio MACCHIOLINO il pittore di corte
filastrocche sui colori
canti
Racconti
Schede strutturate, libera espressione.
PROGETTO PREGRAFISMO
INTRODUZIONE Il progetto di pregrafismo nasce dall’esigenza di migliorare l’orientamento spaziale, la coordinazione oculo-manuale e la motricità fine della mano per i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia.
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Questo progetto si prefigge l’obiettivo di creare le basi per l’apprendimento logico-matematico e linguistico; ciò permetterà al bambino di acquisire più fiducia nelle proprie capacità e superare con serenità il passaggio alla scuola primaria. Alla fine di questo percorso il bambino acquisirà le competenze che gli permetteranno di muoversi agevolmente sulla strada dei primi saperi.
OBIETTIVI
Sviluppare potenzialità linguistiche
Sperimentare percorsi di pregrafismo
Affinare motricità fine e precisione
Orientamento spaziale
Familiarizzare e sperimentare la lingua scritta
Sviluppare la coordinazione oculo-manuale
Riconoscere i numeri, contare e confrontare quantità
Controllo del gesto grafico
FINALITA’ La finalità di questo progetto è di accompagnare il bambino verso la sicurezza del fare, del sapere e della ricerca costante stimolando l’attenzione e la concentrazione. Maturare la consapevolezza di poter operare senza paura di sbagliare attraverso tentativi ed errori.
ATTIVITA’
Lettura storia di re alfabeto
Ricostruzione della storia con esercizi di pregrafismo
Rielaborazione attraverso scansioni temporali e sequenziali
Conosciamo e riconosciamo le vocali e le consonati
Impariamo le filastrocche delle vocali e delle consonanti
Giochiamo con le lettere cercandole e ritagliandole dai giornali
Impariamo a riconoscere i numeri e proviamo a riscriverli
Impariamo a contare e confrontare quantità
Schede strutturate con il sussidio del libro didattico di pregrafismo (pre-lettura, pre-scrittura e pre-calcolo)
TEMPI Il laboratorio si svolgerà da febbraio a maggio/giugno
PROGETTO 4 ANNI COLORI Nella scuola dell’infanzia le attività grafico- pittoriche e creative rivestono un ruolo importante nella vita del bambino. Attraverso l’uso dei colori i bambini stimolano la loro creatività prendendo coscienza di se stessi e del mondo che li circonda.
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COMPETENZE ATTESE 4 ANNI
Saper distinguere i colori
Sapersi esprimere attraverso i colori
Utilizzare i colori primari e derivati
Acquisire un approccio creativo
Avere fiducia nelle proprie capacità grafico espressive
OBIETTIVI
Rinforzare la conoscenza dei colori primari
Percepire visivamente le tonalità distinguere i colori in un immagine
Scegliere autonomamente i colori
Sperimentare e comprendere mescolanze di colori
Esprimere soggettivamente la propria creatività attraverso tecniche e materiali differenti
Sviluppare la coordinazione oculo-manuale
Riconoscere i colori in un ambiente circostante
Rappresentare le proprie emozioni e i propri vissuti
Essere soddisfatti delle proprie produzioni
ATTIVITÀ
Ascolto della storia “il pittore del castello”
Rielaborazione grafica
Utilizzo di materiali e tecniche differenti
Costruiamo un bell’arcobaleno
Valigia dei colori: acqua magica, colorazione dell’acqua
Lettura storia: i paesi dei colori
Impariamo canzoni e filastrocche
AMBIENTI
Sezione
Giardino
TEMPI
il laboratorio si svolgerà nei mesi di ottobre e novembre
MATERIALI
Farina
Acqua
Pongo
Tempere
Pennarelli
Pennelli
Fogli di varie dimensioni e colori
PROGETTO ORTO La realizzazione di un orto scolastico offre ai bambini la possibilità di vivere la natura, di assaporare la lentezza del tempo, il maturare delle stagioni e delle condizioni climatiche.
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OBIETTIVI 4 ANNI
Avvicinare i bambini al mondo della natura.
Abituare i bambini alla lentezza, ai ritmi naturali delle stagioni, dei giorni….
Creare un contatto diretto con la terra
Imparare diverse tecniche per la coltivazione
ATTIVITA’
l’attività si svolgerà in classe in piccoli gruppi. I bambini troveranno delle lettere scritte dal nostro personaggio guida, il drago, che avrà come amico un simpatico giardiniere-contadino che ha un forte bisogno di aiuto per coltivare le sue piantine…….. Ci interrogheremo su cosa serve per piantare, quali semi utilizzare e quali attrezzi si utilizzare Osserviamo i cambiamenti, raccogliamo e assaggiamo. Concludiamo il percorso imparando la filastrocca sul semino
AMBIENTI
Sezione
Giardino
TEMPI
Metà marzo
Aprile
Maggio
MATERIALI
Semi vari
Terra
Acqua
Vasi
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PROGETTO CORPO Il percorso corpo nella scuola dell’infanzia è stato ideato per favorire la crescita e la maturazione complessiva del bambino promuovendo la presa di coscienza del valore del corpo. Sviluppando un rapporto positivo con il proprio corpo e vivendo correttamente le esperienze, il bambino può maturare una immagine positiva di sé che ne favorirà l’autostima e la fiducia nelle proprie capacità.
OBIETTIVI
Prendere coscienza della propria identità
Vivere l’ambiente scolastico in modo positivo
Consolidare la propria identità sessuale
Imparare a descrivere le proprie emozioni
Conoscere e nominare le parti del corpo
Sviluppare la capacità oculo-motorie
Sviluppare la capacità di orientarsi nello spazio
Conoscere il concetto di schema corporeo
ATTIVITA’
Lettura della storia di campanellino ricevuta tramite una lettera dal nostro amico drago
Rielaborazione grafica della storia
Costruiamo il nostro amico burattino
Guardiamoci allo specchio
Giochiamo davanti allo specchio
Disegniamo e costruiamo il nostro corpo
Disegniamo il nostro amico giullare campanellino
Costruiamo il suo cappello
Ascoltiamo filastrocche e memorizziamo canzoni sul corpo
Costruiamo il corpo utilizzando un grande puzzle
AMBIENTI
Sezione
Palestra
TEMPI
Metà gennaio
Febbraio
Metà marzo
MATERIALI
Carta
Cartoncino
Colla forbici
Tempere
Pennarelli
Specchio
Gessi
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PROGETTI INTEGRATIVI
PROGETTO PSICOMOTRICITA’
La finalità di questa attività e di consente al bambino il pieno controllo
degli schemi motori di base e lo sviluppo dello schema corporeo
attraverso il gioco strutturato, libero e simbolico e garantire una corretta
percezione spazio temporale in rapporto a se e agli altri.
PROGETTO LINGUA INGLESE
Il bambino attraverso il gioco e l’attività strutturata è messo nelle
condizioni di apprendere la lingua straniera in maniera semplice a
automatica. L’approccio ludico mira a promuovere la partecipazione
creativa.
PROGETTO CONTINUITA’
La scuola si impegna ad accogliere ed accompagnare i bambini in entrata
ed in uscita, predisponendo dei momenti di incontro con le famiglie e con
le insegnati delle altre istituzioni educative.
PROGETTO EDUCAZIONE STRADALE
Organizzazione gestita dagli agenti della polizia locale del comune Monza
. Ai bambini vengono proposte attività inerenti al sistema stradale e alla
viabilità attraverso giochi e attività che portano i bambini a prendere
coscienza della strada e dei suoi pericoli.
PROGETTO RICICLO
I bambini vengono coinvolti in un percorso che copre tutto l’anno atto a
rendere consapevoli i bambini dell’importanza del riuso di materiali
ridando vita sotto altra forma.
PROGETTO USCITE DIDATTICHE E GITE
Le uscite didattiche sono utile per arricchire le conoscenze e affrontare nuove
esperienze, come momenti di condivisione e interscambio.
PROGETTO “PULIZIE di PRIMAVERA”
Il progetto sponsorizzato dal Comune di Monza a visto impegnate le famiglie insieme
al personale della scuola nella riqualifica degli spazi scuola.
STILE
Nella prassi educativo-didattica ogni insegnante interagisce con i bambini e con
tutte le persone che fanno parte della comunità educante, con modalità
improntate all’accoglienza e alla considerazione positiva e alla comprensione
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empatica. Incoraggia con atteggiamenti ed espressioni verbali ogni sforzo che il
bambino fa in vista del suo sviluppo e rinforza ogni sua conquista.
È autorevole e mai permissiva ne autoritaria; in base alla situazione e al
momento evolutivo che il bambino attraversa è più o meno direttiva e presente.
L’ingresso alla scuola dell’infanzia costituisce l’inizio di un nuovo cammino , che
vede il bambino , il più delle volte alla sua prima esperienza sociale,in un nuovo
ambiente e in relazione con persone che non fanno parte della propria famiglia.
L’ACCOGLIENZA
L’accoglienza pone la basi per una concreta ed effettiva collaborazione scuola-
famiglia, facilita il processo di separazione dall’adulto e l’avvio del processo di
socializzazione.
La necessità, soprattutto, per i bambini piccoli di trovare un ambiente sicuro e
delle figure forti ha portato il collegio docenti ha predisporre un progetto
specifico
PROGETTO ACCOGLIENZA in cui vengono delineati tempi e metodologie
di entrata dei bambini alla scuola dell’infanzia; durante questi giorni il
tempo prenderà una valenza affettiva durante il quale il bambino e la
famiglia prenderanno coscienza del loro essere a scuola. Modulo allegato.
INCLUSIVITA’ L a nostra scuola è una scuola INCLUSIVA, cioè capace di vivere con le
diversità e differenze, poichè la condivisione e il rispetto sono alla base
della nostra scuola; L’accogliere le diversità come una ricchezza per
promuovere e valorizzare l’identità personale e culturale di ciascuno.
BAMBINI
La scuola accoglie tutti, valorizzando le abilità di ciascuno nella
consapevolezza che ciascun bambino è portatore della sua storia, deve
trovare nella scuola capacità di ascolto .
La scuola tiene presente il bisogno del bambino diversamente abile
organizzando attività sia attività in piccolo gruppo che individuali con
educatore.
La scuola per ciascun bambino diversamente abile deve avere diagnosi
funzionale e clinica e il verbale di accertamento dell’ASL e alla luce di
suddetti documenti in collaborazione con la famiglia e gli specialisti del
servizio territoriale di neuropsichiatria predispone il profilo dinamico
funzionale PDF da cui discende il progetto educativo individualizzato PEI.
La scuola pone attenzione anche ai bambini con Bisogni educativi speciali
BES creando per loro un piano didattico personalizzato PDP per favorire
lo sviluppo armonico del bambino comprendendo e supportando i suoi
bisogni specifici.
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BAMBINI STRANIERI
La scuola si apre ad un territorio che vede il passaggio da una società
monoculturale ad una società multiculturale
Incontrarsi intorno al valore della persona ed aprirsi all’incontro tra
culture significa creare una società multiculturale: detto ciò la scuola
mette in atto un dialogo multiculturale nel rispetto degli attori in scena,
attraverso spiegazioni e conoscenza delle famiglie e dell’ambiente.
SPAZI DELLA SCUOLA
La scuola dell’infanzia dispone di:
o N° 3 sezioni spaziose, accoglienti, luminose ed arredate, con
angoli gioco strutturato tavolini con posti per ciascun bambino
dove abitualmente si svolge l’attività didattica.
o N°1 aula multi funzione
o Dormitorio dotato di brandine per i bambini di tre anni
o Palestra dove i bambini possono svolgere attività di psicomotricità
o Ampio corridoio adibito a salone giochi
o Corridoio dove sono posti gli armadietti dei bambini
o Salone multi uso adibito anche ad entrata
o Ampia sala adibita refettorio comune alle tre sezioni
o Servizi igienici a norma
o Ampio giardino dove i bambini possono giocare ed essere educati
al rispetto dell’ambiente naturale; e fare esperienza di
giardinaggio e orticultura.
MENSA
La scuola dell’infanzia fornisce il pranzo ai bambini, preparato dalla ditta
specializzata in mense e ristorazioni” PELLEGRINI”; le derrate vengono
fornite dal Comune di Monza.
Il servizio mensa e la vigilanza e affidata all’educatrici e all’assistente e
alla responsabile della mensa.
Il menu e esposto in bacheca secondo due forme una iconica attraverso i
disegni e una simbolica che utilizza i termini scritti; organizzato in base
alle direttive della Dietologa Asl.
La ditta di ristorazione fornisce diete speciali ed etniche solo previa
domanda fatta dalla famiglia presso ufficio competente.
ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE
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Il Consiglio di intersezione, le Assemblee di sezione, l’Assemblea
Generale dei geni tori, il Collegio Docenti , garantiscono il rapporto di
partecipazione e collaborazione di tutta la comunità scolastica(insegnati,
genitori , bambini) alle diverse iniziative educative, sociali, religiose e
didattiche programmate per ogni anno scolastico.
La collaborazione fra i vari organi permette che ogni iniziativa sia
realizzata in con-partecipazione delle famiglie nel rispetto del bambino.
ORGANI COLLEGGIALI
In sintonia con il consiglio di amministrazione – organo responsabile del
PTOF- del progetto educativo e dell’identità cristiana della scuola- per
attuare la partecipazione e la collaborazione dei genitori e per
l’organizzazione interna viene istituito il Consiglio di scuola cosi
composto:
- rappresentanti dei genitori, nominati dall’assemblea generale dei
genitori all’inizio dell’anno, due per sezione hanno decorrenza
annuale
- il presidente del consiglio scelto tra la componente dei genitori
CONSIGLIO DI INTERSEZIONE:
E’ formato da tutte le insegnanti di sezione e dai due
rappresentanti di sezione eletti in assemblea all’inizio dell’anno.
Il consiglio di intersezione è un organo propositivo e consultivo, ha
la durata di un anno.
E’ convocato dalla coordinatrice, la quale alla prima riunione
designa un segretario, che ha il compito di redigere i verbali che
verranno conservati a scuola.
Si riunisce nei locali della scuola almeno 2 volte l’anno, o quando
se ne presenta l’esigenza, in orario non coincidente con quello di
attività della scuola.
Le sue competenze sono:
formulare al collegio docenti proposte concernenti l’azione didattica ed
educativa
avanzare proposte atte a migliorare l’organizzazione scolastica
ipotizzare il miglioramento di strumenti , materiali in prospettiva della
realizzazione degli obiettivi preposti
promuovere la collaborazione scuola-famiglia, in particolar modo in
concomitanza all’organizzazione di feste e ricorrenze
CONSIGLIO DI SEZIONE
E’ formato dall’insegnate di sezione, a cui aspetta la convocazione e dai rappresentati
dei genitori eletti e da tutti i genitori di sezione.
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Il consiglio di sezione si riunisce nei locali della scuola almeno 2 volte l’anno, in ore
non coincidenti l’orario scolastico.
Le sue competenze sono simili a quelle del consiglio di intersezione al quale si
rimanda.
COLLEGIO DOCENTI
E’ composta da tutti i docenti della scuola, dalle possibili educatrici di sostegno, è
convocato e presieduto dalla coordinatrice si riunisce 1 volta al mese o in base alle
esigenze contingenti, in orari non di servizio.
Ha il compito di elaborare la programmazione annuale, la valutazione della stessa, per
la revisione del PTOF, per esaminare alunni, per scegliere i piani di formazione,
elaborare calendario curriculare che extracurricolare . Viene redatto verbale.
ASSEMBLEA DEI GENITORI
Ne fanno parte tutti i genitori dei bambini iscritti. Durante la prima riunione convocata
dalla coordinatrice viene eletto il Presidente; successivamente sarà il Presidente a
convocare l’assemblea e verrà designato anche un segretario che redigerà verbale.
Tutti gli eletti restano in carica un anno e possono essere rieletti.
L’assemblea si tiene nei locali della scuola; Prende conoscenza della programmazione
annuale, esprime parere su lPTOF sulle iniziative scolastiche, formulare proposte di
miglioramento e prendere atto del lavoro svolto durante l’anno.
RIUNIONE di COORDINAMENTO
Le scuole dell’infanzia associate alla FISM fanno parte di una rete territoriale,
l’incontro serve a promuovere la collaborazione tra coordinatrici e la condivisione di
progetti e l’iniziativa di formazione e aggiornamento.
E’ convocato dalla coordinatrice di zona e di norma tiene 4 volte l’anno. Durante
le riunioni vengono
approfonditi e delineati le linee contenutistiche comuni
prendere in esame modelli di osservazione e monitoraggio , valutazione
analizzare ed elaborare strategie per favorire i rapporti scuola –famiglia
prendere atto e discutere di documenti contenenti le normative
organizzare percorsi comuni
Viene redatto a fine incontro un verbale
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LE NOSTRE FESTE PIU IMPORTANTI
FESTA delle CASTAGNE con relativa gita con le famiglie come momento
di conoscenza e socializzazione
FESTA dell’Uva ai bambini viene data la possibilità di pigiare l’uva con i
piedi e di produrre del vino, comprendendone il ciclo.
FESTA DI NATALE i bambini affrontano la festa del natale preparando
una rappresentazione che si svolgerà a teatro.
FESTA DI CARNEVALE i bambini festeggeranno il carnevale vestiti con
costumi confezionati dalle famiglie
FESTA DELLA MAMMA E DEL PAPA’
I bambini preparano dei lavoretti da consegnare ai genitori e per
entrambi si svolge una colazione speciale
SAN PASQUA i bambini affronteranno la preparazione della quaresima
attraverso una rappresentazione da parte dei bambini di 5 anni.
FESTA DI FINE ANNO
Tutti i bambini saluteranno i compagni con uno spettacolo che mette in
scena attraverso movimenti e canti la progettazione annuale
FESTA DEI REMIGINI
Riservata ai soli bambini dell’ultimo anno, un momento speciale e
toccante per dire grazie e prepararsi ad andare alla scuola primaria.
FESTA DELLA LUCE -FESTA del GRAZIE questi due incontri riservati ai
bambini di 5 anni sono organizzati dalle scuole cattoliche aderenti alla
FISM, uno si svolge nel mese di dicembre a ridosso del santo natale, il
secondo a fine anno scolastico presso il santuario delle Grazie Vecchie di
Monza .
PALAIPER momento conclusivo sempre targato FISM per i bambini
grandi, una mattinata fantastica di tutti i remigini per salutare tutti e fare
il grande passo verso la scuola dei “Grandi “
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
La scuola è composta da tre sezioni con una media di 28 bambini.
Le sezioni denominate con i colori, sono eterogenee; la loro
composizione e regolata, per quanto possibile, da criteri che permettono
un distribuzione equa sia a livello di sesso, età.
Le insegnanti titolari di sezioni sono laiche; l’insegnante religiosa tiene il
laboratorio di religione cattolica, ed inoltre assolve al servizio di pre-
scuola ;il servizio di dopo scuola e a carico delle insegnanti (solo
quando non sono in servizio supplisce la suora). Il servizio di assistenza
alla nanna è regolato dalla suora.
Nella scuola è presente un assistente jolly disponibile alle necessità
contingenti.
In due giorni alla settimana sono presenti
- l’insegnante specialistica di psicomotricità funzionale (per tutti i
bambini)
-Insegnante specialistica di lingua inglese ( per i bambini di 4-5 anni)
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ORARIO SCOLASTICO
La settimana scolastica va dal Lunedi a Venerdi secondo il seguente
orario:
Ore 7.30 8.30 entrata con servizio di pre-scuola
Ora 8.30 9.15 entrata
13.00 1330 uscita straordinaria con richiesta scritta
15.45-16.00 uscita
16.00- 17.30 uscita con servizio di dopo - scuola
Il servizio di pre e dopo scuola è un servizio aggiuntivo da pagare a
parte.
I TEMPI
“Il tempo scuola è opportunità per l’apprendimento, permette momenti
di proposta da parte dei docenti e i tempi lunghi di rielaborazione da
parte dell’alunno”
Il tempo nella sua cadenza annuale, settimanale e giornaliera è la prima
risposta alla richiesta di educazione.
Il tempo scuola cadenzato da routine e da attività di vario tipo è
opportunità per lo sviluppo dell’ identità, autonomia, delle competenze e
della cittadinanza.
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GIORNATA TIPO
ACCOGLIENZA
Il momento dei saluti iniziale, delle consolazioni,
della preghiera, dell’appello.
Si canta, si impara ad usare il calendario
CONSEGNA
L’insegnante consegna il lavoro
Ai vari gruppi
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SPIEGAZIONE
E’ il tempo durante il quale
il bambino apprende e comunica
CURA PERSONALE
Prima del pranzo si va in
bagno e si impara ad essere
autonomi
PRANZO
Tutti i bambini
indossata la bavaglia
consumano il pasto tutti insieme
36 in mensa
GIOCO LIBERO
Momento di gioco libero
Aperto alla libera decisione,
e spontaneità sia in piccoli gruppi che a coppie
RIPOSO
I bambini di tre anni riposano
nei loro lettini, prima dell’arrivo
di mamma e papà
37
LABORATORI VARI
I bambini di 4-5 anni
sono impegnati in laboratori
specifici per età
I SALUTI
Dopo una breve merenda
Tutti a casa….. A Domani
Pronti per un’alta avventura
LA NOSTRA SETTINAMA
GIORNO MATTINA POMERIGGIO
LUNEDI ATTIVITA DI SEZ , RELIGIONE SEZ GIALLA
LABORATORIO PER ETA’
MARTEDI ATTIVITA SEZ, RELIGIONE SEZ AZZURRA
LABORATORIO PER ETA’
MERCOLEDI PSICOMOTRICITA’, INGLESE PSICOMOTRICITA’,
INGLESE
GIOVEDI ATTIVITA , SEZ ROSSA LABORATORIO PER
ETA’
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VENERDI PSICOMOTRICITA, INGLESE PSICOMOTRICITA, INGLESE
IL CALENDARIO SCOLASTICO
Il calendario in atto è approvato dalla regione Lombardia, e adottato dal
collegio docenti e modificato in base alla autonomia.
Inizio attività 5 settembre 2015 fine attività 30 giugno 2016
Festa della CONGREGAZIONE 4 ottobre
Commemorazione santi e defunti
Immacolata concezione
Festività di Natale
Festivita Pasquali
25 aprile
1maggio
24 giugno San Giovanni Patrono
Le suddette date varieranno di anno in anno.
COMUNITA’ EDUCANTE
SIG. BELOTTI ALESSANDRA SEZ. GIALLA
SIG. RADAELLI ERIKA SEZ. ROSSA
SIG. MEMELLI MARZIA SEZ. AZZURRA
SIG. STROPPA MARINA ASSISTENTE
SIG. MARCELLONI ELENA PSICOMOTRICITA
SIG. VALENTINA INGLESE
SUOR ADELIA BARLOCCO RELIGIONE
SIG . GIORDANO ANNA ADETTA REFEZIONE, PULIZIE
SIG. RESCIA MARIA ADDETTA PULIZIE AMBIENTE
SR. LUIGIA GHELLERO COORDINATRICE
RICEVIMENTO:
I genitori che desiderano incontrare individualmente i docenti, sono
invitati a fissare l’appuntamento con il docente stesso.
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FORMAZIONE DEL PERSONALE
L’aggiornamento professionale e le attività di formazione sono elementi
che portano qualità all’offerta formativa, in quanto forniscono ai docenti
strumenti culturali , scientifici che favoriscono la costruzione dell’identità
scolastica.
Il piano di formazione per il triennio 2015-18
Ha preso in considerazione i seguenti nuclei:
Bisogno espresso dai docenti per rafforzare le competenze progettuali,
valutative, organizzative, pedagogiche per affrontare i cambiamenti della
società
Esigenza di conoscere l’evoluzione del piano normativo
Attenzione alla salute e alla sicurezza nell’ambiente di lavoro
Approfondimenti relative a particolari tematiche (relazione famiglie, handicap,..)
VERIFICA
OBIETTIVI CON RIFERIMENTO al RAV
Questa voce non è tuttora stata esplicitata in quanto ci sono delle normative in
fase di cambiamento .
AUTOVALUTAZIONEDI SCUOLA
La valutazione è avvenuta attraverso un incontro collegiale tra docenti si sono
evidenziati i seguenti punti di forza/ debolezza
La comunicazione tra le famiglie e tra le famiglie e la scuola deve essere
migliorata, maggiore chiarezza
I rappresentanti dei genitori devono essere molto più incisivi nel loro ruolo e
devono motivare la richiesta di partecipazione alle famiglie
Lo spazio pur essendo adeguato avrebbe bisogno di alcune ristrutturazioni di
impiego
Rivalorizzare il team di lavoro
Positivi sono risultate le scelte di alcuni progetti extra curriculari quali il
progetto PALAIPER per i bambini di 5 anni
I momenti sempre riguardanti i remigini sono stati ben accolti e i bambini
hanno potuto fare un percorso di crescita
I momenti di festa organizzati Natale, Pasqua, Primavera hanno raggiunto gli
obiettivi proposti anche se il lavoro richiesto è stato molto alto causa il
personale sotto stimato.
La programmazione annuale ha subito delle modifiche durante il suo
svolgimento per andare in contro a esigenze contingenti che si sono presentate
durante tutto l’anno.
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INDICE
1. INDICE
2. PREMESSA
3. CARATTERISTICHE E CONTENUTI
4. IDENTITA’
5. CENNI STORICI
6. FINALITA’
7. OBIETTIVI
8. CAMPI DI ESPERIENZA
9. RISORSE UMANE
10.PATTO DI CORRESPONSABILITA’
11.PROGETTI DELLA SCUOLA
12.STILE
13.ACCOGLIENZA
14.INCLUSIVITA’
15.SPAZIO SCUOLA
16.MENSA
17.ORGANIZZAZIONE
18.ORARIO
19.TEMPI
20.LA GIORNATA TIPO
21.LA NOSTRA SETTIMANA
22.CALENDARIO SCOLASTICO
23.ORGANI DI PARTECIPAZIONE
24.LE FESTE
25.LA COMUNITA’ EDUCANTE
26.FORMAZIONE
27.VERIFICA-VALUTAZIONE