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““Verso il futuro: Verso il futuro: scuola e territorio scuola e territorio
per il successo per il successo formativo”formativo”
C.S.A. di BresciaScuole in rete FRANCIACORTA
A cura di:Giuseppe Colosio (Dirigente C.S.A. di Brescia)
Morena Modenini (Dirigente I.C. di Passirano – Brescia)
BRESCIA E PROVINCIABRESCIA E PROVINCIA
Il contesto produttivo di Brescia e del suo hinterland è caratterizzato da una
elevata e costante offerta di lavoro che induce una significativa quota di studenti ad uscire precocemente dal
sistema scolastico per accettare impieghi, prevalentemente generici ed esecutivi, presso le numerose aziende
radicate sul territorio.
DISPERSIONE SCOLASTICA DISPERSIONE SCOLASTICA PRECOCEPRECOCE
Ne deriva un significativo fenomeno di dispersione scolastica precoce,
dai 15 ai 18 anni, che, come da dati ISTAT,
nella nostra Provincia si pone intorno al 40%.
GIOVANI E GIOVANI E MONDO DEL LAVOROMONDO DEL LAVORO
A valle di questo fenomeno ritroviamo una popolazione di giovani inseriti
precocemente nel mondo del lavoro, senza un patrimonio conoscitivo
adeguato ad affrontare le sfide della tecnologia e della tecnica.
Una generazione lavorativa ad alto rischio di espulsione.
OBIETTIVO DI LISBONAOBIETTIVO DI LISBONA
Il programma di obiettivi comuni europei,
in materia di educazione, lanciato dal consiglio Europeo di Lisbona
del 2000, prevede di portare al 10% il tasso di abbandono scolastico,
entro il 2010.
LE CAUSE SCOLASTICHELE CAUSE SCOLASTICHE
L’avvio precoce al mondo del lavoro è determinato da varie cause, tra cui i percorsi scolastici negativi e le scelte
scolastiche inadeguate
RIDUZIONE DELLA RIDUZIONE DELLA DISPERSIONEDISPERSIONE
SCUOLA MEDIASCUOLA MEDIA
SCUOLA SUPERIORESCUOLA SUPERIORE
ORIENTAMENTO
PREPARAZIONE ALLA SCUOLA SUPERIORE
AZIONI DI SOSTEGNO PER GLI STUDENTIRIORIENTAMENTO
ALTERNANZA
APPRENDISTATO
““Verso il futuro: Verso il futuro: scuola e territorio per il scuola e territorio per il
successo formativo”successo formativo”
progetto di orientamento e prevenzione della
dispersione scolastica
““Verso il futuro: Verso il futuro: scuola e territorio per il scuola e territorio per il
successo formativo”successo formativo”
Il progetto è nato con la precisa idea di ridurre il fenomeno della dispersione
scolastica, partendo dalla scuola media
e in stretta collaborazione con i servizi del territorio.
CO-COSTRUZIONECO-COSTRUZIONE
Data la complessità delle variabili concorrenti nella scelta del proprio futuro e del proprio percorso formativo, e data l’impossibilità di
disporre di elementi infallibili di “orientamento scientifico”, strumenti
essenziali di lavoro diventano la co-costruzione di un progetto e la
verifica continua dei suoi risultati.
MODELLO COSTRUTTIVISTAMODELLO COSTRUTTIVISTA
L’approccio di base a questo percorso di orientamento è di tipo costruttivista.
In questa prospettiva assume più importanza la relazione con i ragazzi e
con le famiglie e la costruzione condivisa di un progetto rispetto alla valutazione attitudinale e oggettiva con
restituzione di un consiglio di orientamento
1° STRUMENTO:1° STRUMENTO:LA CONDIVISIONELA CONDIVISIONE
Ragazzi, famiglie e scuola devono quindi costruire insieme
un progetto formativo che può diventare vero e proprio
progetto di vita
2° STRUMENTO:2° STRUMENTO:LA VERIFICALA VERIFICA
Una verifica precisa e continua rappresenta il secondo strumento
essenziale di lavoro, in quanto l’adeguatezza del percorso si può
misurare solo attraverso i suoi risultati, e cioè il successo scolastico, la
serenità e la motivazione dei ragazzi
LA VERIFICALA VERIFICA
La verifica del percorso scolastico degli ex alunni, al termine della prima superiore,
responsabilizza in modo più diretto la scuola e gli insegnanti rispetto alle azioni di
orientamento intraprese e porta a conoscere sempre meglio le richieste della scuola
superiore, migliorando la continuità tra i due ordini di scuola
LA VERIFICALA VERIFICA
La verifica dei risultati dei ragazzi rappresenta anche un feed-back
significativo sulla qualità dei servizi offerti dalla scuola media
ATTITUDINIATTITUDINI
Viene assunto un modello multifattoriale di intelligenza, conosciuto e apprezzato nel
mondo della scuola e positivo soprattutto perché permette a tutti i ragazzi di riconoscersi,
anche se in modi diversi, competenti
Si valorizza la funzione riflessiva e autoriflessiva e
l’autoaffermazione dei ragazzi, che non può essere delegata
o affidata ad altri, è personale e soggettiva. Autoaffermarsi vuol dire
“poter diventare ed esprimere se stessi”.
Accompagnare i ragazzi alla scelta vuol dire allora riconoscere il bisogno
di autoaffermazione di ciascuno, condividere e sostenere tale bisogno..
Il percorso di orientamento assume una dimensione più ampia, diventa un
percorso lungo e articolato, finalizzato a mettere tutti i ragazzi in condizione
di realizzare il proprio “piano di autoaffermazione” che inizia nella
scuola e continua nella vita.
IL CONSIGLIO DI IL CONSIGLIO DI ORIENTAMENTOORIENTAMENTO
Il consiglio di orientamento diventa l’atto finale di un percorso
condiviso che dà l’avvio ad un vero e
proprio progetto di vita.
PRIMA FASEPRIMA FASE Costruzione Costruzione
di una buona di una buona scelta scelta
SECONDA FASESECONDA FASE Costruzione Costruzione del successodel successo formativoformativo
TERZA FASETERZA FASE Verifica dei Verifica dei
risultatirisultati
Ragazzo Ragazzo
GenitoriGenitori
ScuolaScuola
1^ ANALISI1^ ANALISI EFFICACIA DEL EFFICACIA DEL PERCORSO:PERCORSO:► CondivisioneCondivisione► DistribuzioneDistribuzione
2^ ANALISI2^ ANALISI EFFICACIA DEL EFFICACIA DEL MODELLO:MODELLO:► Risultati Risultati
scolasticiscolastici
I RISULTATII RISULTATII risultati nei primi quattro anni di applicazione
sono molto incoraggianti
► La percentuale di non promozione al termine della prima classe di scuola secondaria non ha mai superato il 9%9%
►il tasso di abbandono scolastico è sempre stato contenuto entro il 2-3%2-3%
►inferiori all’1%1% i cambi di scuola.
(Il tasso di non promozione, in prima superiore, in provincia di Brescia, negli ultimi
quattro anni, è stato del 19% circa,
mentre il tasso di abbandono attorno al 7%).
RETI DI SCUOLERETI DI SCUOLE
Lo strumento più efficace per la realizzazione dei progetti attivati
è stata la costituzione di Reti di scuole
LE RETILE RETI► Le reti consentono una visione
complessiva e contemporaneamente dettagliata della realtà territoriale, rispetto alle singole scuole che le costituiscono
►Sono possibili confronti e analisi a vari livelli: dal confronto all’interno delle diverse classi di una scuola, a quello tra scuole, al confronto con i dati provinciali
►E’ facilitato il coinvolgimento degli Enti Locali, periodicamente infatti si tengono riunioni di dirigenti scolastici delle scuole in rete e Sindaci dell’area per condividere informazioni, problematiche e cercare insieme soluzioni possibili.
LE RETILE RETI
►E’ possibile avviare diversi servizi all’interno di un territorio sovracomunale che ospita più scuole, ad esempio progetti anche di alternanza con scuole superiori dell’area, corsi di formazione professionale, corsi per giovani apprendisti in DDIF e altri percorsi formativi
►Risulta semplificata la gestione
dell’anagrafe degli studenti del territorio e contemporaneamente più banche dati di aree diverse consentono, molto facilmente, di avere i dati di una intera provincia
DAL LAVORO ALLA SCUOLA DAL LAVORO ALLA SCUOLA E RITORNOE RITORNO
Progetto di accompagnamento e formazione
per giovani apprendisti in DDIF
1^ FASE:1^ FASE:L’AVVIO DEL PROGETTOL’AVVIO DEL PROGETTO
Il progetto ha preso il via nell’a.s. 2002-2003 con un percorso di formazione per dirigenti scolastici sulle tematiche della dispersione e dell’abbandono scolastico.
Hanno partecipato al percorso un gruppo di dirigenti di scuola secondaria di primo
e di secondo grado.
2^ FASE2^ FASE
Costituzione di un gruppo di docenti provenienti da istituti delle diverse
aree territoriali della provincia di Brescia.
3^ FASE3^ FASE
►Esperienze di formazione per giovani lavoratori: percorsI di formazione in collaborazione con il Centro di Formazione Professionale dell’A.I.B; ►Tematiche: Accoglienza, Orientamento, Comunicazione e Cittadinanza attiva.
FINALITA’FINALITA’
►conoscere più da vicino il fenomeno dell’abbandono scolastico
►comprendere le ragioni vere che portano molti giovani ad abbandonare gli studi per inserirsi precocemente nel mondo del lavoro
►realizzare, grazie alle conoscenze acquisite, azioni di prevenzione dell’abbandono nella scuola secondaria di primo e di secondo grado
FINALITA’FINALITA’
►predisporre, all’interno dei corsi per assolvimento del DDIF per apprendisti, azioni di accompagnamento nel delicato passaggio dal mondo scolastico a quello lavorativo, azioni gestite da docenti appartenenti all’ambiente scolastico su tematiche trasversali con il fine di motivare ri-motivare alla formazione i giovani già usciti dai percorsi scolastici e di fornire loro quelle competenze di base che risultano spesso inadeguate.
4^ FASE4^ FASE
►I dati e le informazioni raccolte e gli interventi formativi elaborati verranno raccolti in una pubblicazione che verrà distribuita a tutte le scuole della provincia, con suggerimenti sui percorsi di prevenzione che potranno essere attivati nelle scuole.
I due progetti, di orientamento e di accompagnamento,
integrandosi, costituiscono i pilastri portanti
di tutte le altre azioni di prevenzione e contenimento della dispersione scolastica.