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Grecia
Zante, tra poeti e…tartarughe
LdM Zante feb2008 12-05-2009 21:24 Pagina 1
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Credo di essermi innamo-rata di Zante quando in
terza media ho studiato amemoria ‘A Zacinto’ sonettomolto famoso, il nono di 12composti nel 1802, di NiccolòUgo Foscolo. Lui è nato qui, nel 1778, inquest’isola ionica, alloraappartenente alla RepubblicaVeneta, figlio del un medicoveneziano, Andrea Foscolo, edella greca DiamantinaSpathis.La poesia cantava le bellezzedell’isola, il mare greco, lavegetazione rigogliosa e il rim-pianto di non poter tornare allaterra natia perché esiliato aLondra dove morirà nel 1827. Da allora la curiosità di con-
statare personalmente ciò cheil grande poeta aveva descrit-to mi ha accompagnata finoad ora, ora che a Zacinto cisono andata davvero.Non è come la pensavo. Houn’immagine delle isole gre-che, quella di Santorini con lecase di un bianco abbaglianteappollaiate sulla roccia nera,le persiane azzurre e le cupo-le delle chiese blu. Zacinto è diversa: il paesaggioè mediterraneo, come il suddell’Italia.Fertili pianure, ulivi, viti, villag-gi di montagna, ma anchespiagge bianchissime, cale ecalette. Il mare è tanto traspa-rente da far apparire le barchecome sospese.
La costa sud dove si trova laBaia di Laganas, con la spiag-gia lunga 12 km, è molto sfrut-tata turisticamente. Innumerevoli hotel fanno dasfondo all’arenile, lettini,sdraio e ombrelloni, offerti aprezzi bassi, rovinano un pocol’incanto della sabbia biancalambita dal mare caldo.
Un nord tuttoda scoprire
Al largo nuota la tartarugaCaretta caretta che ogni tantofa capolino tra le barche perfarsi fotografare dai turisti. LaZacinto del Foscolo non puòessere solo questa. Infatti!Percorrendo l’isola da sud anord, passando per Zakynthoscittà, capoluogo dell’isola,ecco la sua anima vera fatta distrade di montagna, tra ulivi eviti, che improvvisamenteoffrono panorami mozzafiato.Rocce a picco su acque cri-stalline e piccole spiagge rag-giungibili solo dal mare.Qua e là un contadino con ilsuo banchetto ti vende miele efrutta mentre l’asinello aspetta
A sud, accoglie con ristoranti, hotel e spiagge attrezzate.A nord si scopre l’anima più autentica e selvaggia.
Intorno il mare, con trasparenze e colori inimmaginabili
Grecia
Zante è l’isola più meridionale delle Isole Ionie, la terza perestensione e popolazione. Si trova a 300 chilometri a ovestda Atene, capitale della Grecia, a 8,5 miglia marine a sud diCefalonia, a 9,5 miglia a ovest del Peloponneso. La sua posizione geografica consente di visitare facilmente lealtre isole dello Ionio e la costa di fronte al Peloponneso dovesi trova anche Olimpia luogo nel quale, nell’antichità, si cele-bravano i Giochi Olmpici. Grazie a comodi collegamenti, daZante si raggiungono facilmente le grandi città della Grecia:Atene, Patrasso, Salonicco.
La posizione geografica
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Una città, i suoi poetiIn una piazza aZakynthos i protagonistisono loro: la statua diDionysios Solomòs edella Gloria, a cui ilpoeta nazionale greco sirivolge nei suoi versi, ma anche il busto dedicato a Ugo Foscolo
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quieto e rassegnato, all’om-bra. E ancora le botteghecaratteristiche vendono un po’di tutto, dalle ceramiche aitappeti, dalle camicie agliaromi, tutto rigorosamente‘made in Greece’. Mi piace.Come mi piace Zacinto cittàperché conserva ancora unaspetto tipicamente greco conampie vie porticate, graziosiedifici pubblici in stile neoclas-sico e imponenti piazze. Inuna di queste piazze si trova ilbusto di Ugo Foscolo, anchese il posto d’onore nella stes-sa piazza è per DionysiosSolomos poeta nativo dell’iso-la e considerato il padre dellapoesia greca moderna.Non ho mai dimenticato lapoesia. Adesso che ho cono-sciuto questa magnifica isolae la sua gente così ospitale,generosa e gentile, la ricor-derò sempre. (GN)
A ZacintoNe più mai toccherò le sacre sponde Ove il mio corpo fanciulletto giacque, Zacinto mia, che te specchi nell’onde Del greco mar da cui vergine nacqueVenere, e fea quelle isole feconde Col suo primo sorriso, onde non tacque Le tue limpide nubi e le tue fronde L’inclito verso di colui che l’acque Cantò fatali, ed il diverso esiglioPer cui bello di fama e di sventura Baciò la sua petrosa Itaca Ulisse. Tu non altro che il canto avrai del figlio, O materna mia terra; a noi prescrisse Il fato illacrimata sepoltura.
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Ad Anafonitria si trova il monasterd della Madonna dove San Dionisio, patrono dell’isola, si rifugiò e visse da monaco
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La storia di Zante inizianell’antichità. Secondo
Plinio l’isola erà già abitata nel3000 a.C. Vicino al Castello diZakynthos è stato trovato ungruppo di statue marmoree(oggi conservato presso ilMuseo Tiepolo di Venezia)dalle sembianze divine diApollo, Afrodite e Artemide. Ilritrovamento conferma ladevozione e il culto di Arte-mide da parte degli abitantidell’isola.Durante l’epoca micenea l’iso-la fa parte del regno di Itaca.Grazie alla sua posizione ealle sue risorse naturali ha ungrande sviluppo economico.Per sette secoli circa l’isolagode di una vita libera edemocratica. Nel 455 a.C.entra a far parte dell’alleanzadegli Ateniesi prima di passaresotto il dominio dei Lace-demoni e cambiare il proprioregime da democratico a oli-garchico.Zante rimane neutrale nelleGuerre Persiane, si schieracon gli Ateniesi durante laguerra del Peloponneso primadi essere sottomessa dai
Macedoni. I primi veri conqui-statori sono i Romani che indi-viduano in Zante un luogostrategico per lo sviluppo delcommercio e l’espansionedelle loro conquiste. Dopo ildeclino dell’Impero Romano, èla volta del dominio bizantinocaratterizzato, sull’isola, dastabilità e rinascita sociale.Nel 1185, con il progressivodeclino dei Bizantini, l’isolaaffronta un interregno, delladurata di circa tre secoli,prima di passare sotto il domi-nio dei Veneziani che, nel1485, la includono nelle loroprovince. Per circa tre secoli ildominio veneziano garantiscepace e stabilità che consento-no a Zante di rifiorire a livelloeconomico, culturale e archi-tettonico.
Nel 1797 sull’isola arrivano iFrancesi, ma la loro dominazio-ne, durata solo 15 mesi, termi-na con l’arrivo della flotta russo-turca. Nel 1800, con la firma deltrattato tra Russia e Turchia,viene fondato uno stato indi-denpendete con il nome di‘Stato delle Isole Ionie’ chedurerà 7 anni. Due anni dopo èla volta della flotta inglese checonquista Zante (1809-1864).
Il primo abitante fu Zakynthos, figlio di Dardano, re di Troia.Nel corso della storia fu più volte attaccata da pirati, barbarie ambiziosi conquistatori. Per anni sotto il dominio veneziano
Grecia
Omero riferisce che il primo abi-
tante dell’isola fu Zakynthos,
figlio del re di Troia Dardano,
che, partito dalla città arcadica
di Psofida, qui giunse con la sua
flotta e fondò l’acropoli a cui
diede il suo nome nel 1500 a.C.
Zakynthos è il soggetto di varie
monete e del simbolo che rap-
presenta l’isola. In questo sim-
bolo, tiene in mano un serpente
in quanto, secondo alcune leg-
gende, avreb-
be liberato
l’isola dai
s e r p e n t i
che la infe-
stavano.
Si narra che…
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E’ l’ultimo periodo di dominiostraniero dell’isola prima del-l’unione con la Grecia.
Crocevia dipopoli e civiltà
Per molti secoli Zante è statacrocevia di popoli e civiltà, nesono testimoni alcune rovine, idipinti sui muri delle chiese eantiche monete.Le prime influenze nel campodella pittura arrivano dall’artebizantina. I primi pittori si dedi-carono a temi religiosi con larappresentazione di iconesacre nelle chiese. Le chiesesono proprio fra i monumentipiù belli da visitare. La chiesa di San Dionisio,situata al centro della città diZakynthos, custodisce le spo-glie del Santo patrono dell’iso-la; San Nicola a Kiliomenou, ilmonastero della MadonnaSpiliotissa a Orthonies, ilmonastero della Beatissima,la chiesa di Santa Maura equella della Purificazione dellaMadonna a Macherado, laMadonna Keriotissa a Keri.Il monastero della Madonna diAnafonitria, immerso nelverde è una tappa d’obbligo
per molti turisti. Particolareinteressante di questo mona-stero è la torre medievale delXV secolo posta all’ingressodella struttura. Questa torre, in parte distrutta,ha sulla sommità quattro archie una croce; oggi utilizzatacome campanile, nel passatofu costruita a scopo di difesa. All’interno della chiesa è pre-sente un’icona della verginerisalente anch’essa al XVsecolo di enorme valore, pro-veniente da Costantinopoli enumerosi affreschi sulle pare-ti. Ad Anafonitria oltre almonastero della Madonna èpresente quello di San Giorgio
delle Rocce costruito su di unpromontorio (foto in basso). Entrando nel cortile del mona-stero si possono ammirare glialloggi per i residenti nelmonastero, sulla sinistra, latorre, al centro, e, sulla destra,una piccola chiesetta. Non siconosce il periodo in cui fucostruita, ma si sa che fudistrutta dai pirati nel 1553 epoi ricostruita in stile venezia-no. La torre a base circolare fucostruita con lo scopo di difen-dere il monastero da eventua-li attacchi.
Nel 1953 la città di Zakynthos venne rasa al suolo da un terre-moto catastrofico seguito da un terribile incendio. In poche oreandarono persi edifici storici e chiese e i tesori che conteneva-no. La città fu ricostruita secondo un severo regolamento anti-sismico, cercando allo stesso tempo di mantenere qualcosa delsuo vecchio colore.
La città ricostruita
Zante, patria di Dionysios Solomòs e di Ugo Foscolo, maanche di tanti altri artisti, ha sempre avuto un alto livello cul-turale.L’influenza veneziana si è fusa con la tradizione greca dandoorigine a una civiltà particolarmente ricca di sfumature e gra-zia. Qui sono state coltivate e sviluppate tutte le forme d’arte. La dedizione alla musica ha le sue radici nell’antichità quandosull’isola si adorava Apollo, dio della musica. Nel 1815 la primascuola di musica greca fu fondata proprio a Zante. Il teatro, grazie all’influenza italiana, si era sviluppato tantissimogià dal XV secolo. Nel 1571 vennero messi in scena per la primavolta i ‘Persianiì di Eschilo. La satira nelle ‘Omelies, un genereteatrale popolare, riusciva ad unire aristocratici e popolo.La prima Accademia grca fu fondata a Zante nel XVI secolo.
L’isola della poesia e della musica
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Turtle Trips per una gita in barca alla ricerca della tartaruga Carettacaretta in ‘vacanza’ a Laganas
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La vera protagonista è lei.La tartaruga Caretta
caretta che seglie il golfo diLaganas come dimora estiva.Quando affiora per respirare(ogni 15 minuti circa) sembrache ti stia guardando, esponeil suo profilo migliore prima diimmergersi nuovamente inacque limpide. L’incontro èdavvero emozionante.Il Parco è stato creato proprioper proteggere lei, la famosa,quanto rara, specie di tartaru-ga marina del Mediterraneo.Da sempre sceglie le costemeridionali di Zante comeluogo per la sua riproduzione.Qui trova un rifugio sicuro, inspiagge protette. Ogni estate,nei mesi di giugno, luglio eagosto, le tartarughe raggiun-gono la spiaggia dell’isolotto diMarathonissi (a sudovest nel golfo di Laganas)per deporre, nottetempo, leuova che, dopo circa 55 gior-ni, si dischiudono. Le possibi-lità di sopravvivenza sonobassissime, per questol’STPS, Sea Turtle ProtectionSociety of Greece (Associa-zione per la Protezione della
Tartaruga Marina) invia ogniestate dei volontari per proteg-gere le uova 24 ore su 24.
Il Parco NazionaleMarino
Il parco, fondato nel 1999, èsituato lungo la costa sud dell’i-sola. Abbraccia il tratto di mareche si estende dal promontorio
di Capo Marathia fino allaspiaggia di Gerakas e com-prende sia l’entroterra dellespiagge di Limni Kerì, Laganase Kalamaki, sia le Strofadi (duepiccole isole a 50 miglia nauti-che a sud di Zacinto). La zonaprotetta presenta le caratteristi-che fondamentali dell’ecosiste-ma del Mediterraneo: spiaggedi sabbia, rocce affioranti edune sabbiose. Il Parco cerca di salvaguardareanche specie animali e in parti-colare le foche delMediterraneo Monachus Mona-chus che vengono avvistatenella baia di Laganas, ma cheper la riproduzione preferisco-no le numerose grotte dellacosta occidentale dell’isola.
Magnifica l’escursione in barca nel Parco Nazionale Marinodell’isola. Un eccezionale safari fotografico a ‘caccia’ della tartaruga Caretta caretta, vera star di Zakynthos
Grecia
E’ una piccola isola situata nel golfo di Lagnas, abreve distanza dalla spiaggia di Limi Keri, disa-bitata e priva di costruzioni in quanto luogo diriproduzione delle tartarughe di mare.Marathonissi è visitabile sia con imbarcazioniprivate, sia con escursioni organizzate. Da giugnoad agosto ci sono discrete probabilità di incontrarequalche tartaruga. L’isola offre l’opportunità di sceglieretra due splendide spiagge: una di sassi, dalla quale si può accederea nuoto a un’enorme grotta, l’altra è costituita da una grande linguadi sabbia che si allunga dolcemente verso il mare.
Marathonissi
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Le trasparenze marine intorno a Marathonissi. Il bar arrivavia mare. Una tartaruga si lascia avvicinare dai turisti w
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Ovunque lo sguardo si volgetrasparenze e colori ammalianoe invitano a immergersinel Mar Ionio che avvolgecristallino l’isola
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Un mare azzur-ro, turchese…
Scoprire. Esplorare. Ammi-rare. Vivere. Emozioni, unmare di emozioni. Al sud a‘caccia’ di tartarughe. A nordalla ricerca di cale e di grotte,a volte famose, a volte menoconosciute, ma sempre dal-l’immenso fascino. Scorci ina-spettati che, dopo una curva,nascosti da una scogliera, sirivelano. Contrasti affascinan-ti: il bianco lancinante dellaspiaggia che si staglia nettocontro il turchese del mare. Zante è conosciuta anchecome ‘fiore del Levante’ unappellativo datole dai domina-tori veneziani per la sua natu-ra rigogliosa che è il risultatodi un clima temperato coninverni miti, ma dalle abbon-danti piogge che favorisconola crescita di una fitta vegeta-zione e assicurano una consi-derevole riserva idrica per l’e-state. Già Omero definì l’isola‘yliessa’ (fittemente ricoperta daalberi). Una delle spiagge più belle(certo tra le più fotografate di
tutta la Grecia) è Navaghio,che vuol dire naufragio e il relit-to che le conferisce il nomesembra messo lì proprio dallamano di un’artista. Accessibilesolo dal mare, dà subito l’ideadella perfezione: il biancoassoluto della spiaggiaabbracciato dalle tonalitàazzurre del mare che si perdo-no a vista d’occhio. Una vistadavvero unica e inimitabile.Arrivando in barca, le altissi-me pareti verticali che la cir-condano sembrano quasivolerla nascondere fino all’ulti-mo per poi regalare all’improv-viso un colpo d’occhio ecce-zionale su tutta la baia. Ma èaltrettanto eccezionale la vistadal punto panoramico situatoin cima al promontorio che lasovrasta.
Le grotte blu
Sono una delle attrazioni natu-rali più famose e pubblicizzatedell’isola.
Particolari formazioni geologi-che hanno dato vita a un sus-seguirsi di grotte lungo lacosta nord-ovest dell’isola (ini-ziano subito dopo AgiosNikolaos per terminare inprossimità di Capo Skinari). Devono il loro nome ai partico-lari riflessi che l’acqua assumeal loro interno. In molte di esseè possibile addentrarsi conuna piccola-media imbarca-zione, mentre in altre la loroscoperta è riservata solo ainuotatori più esperti e ai sub.
Per visitare la spiaggia, oltreai numerosi tour dell’isola, c’èla possibilità, dalla vicinainsenatura di Porto Vromi, diusufruire del quotidiano ser-vizio di taxi-boat offerto dalleimbarcazioni locali.
Escursioni
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Nel corso di una vacanza aZante, i piatti tipici della Greciae quelli tradizionali dell’isolameritano di essere scoperti. Ametà giornata, ma soprattuttoall’ora di cena, i mille profumiche invadono le strade finiran-no per trascinarvi in una delletante taverne alla scoperta diuna cucina di tipo mediterraneodove carne, pesce e verdurericoprono un ruolo fondamenta-le e riusciranno sempre a stu-pirvi per la genuinità dei lorosapori. Protagonisti della tavolai prodotti locali come il miele,l’olio, il formaggio e lo yogurt dicapra, ma anche piatti isolanicome il coniglio ripieno o lo‘spetsofai’. La cucina greca ècosì ricca nel gusto e nella scel-
ta che si rischia di cominciare efinire il pasto solo con gli antipa-sti. Fra gli antipasti ci sono la ‘melit-zanosalata’, la ‘taramosalata’ elo ‘tzatziki’ che sono delle salseda spalmare sul pane fatte,rispettivamente, con melanza-ne, uova di pesce e l’ultima, lapiù conosciuta, di yogurt, cetrio-
li e aglio. Si possono gustare polpettinedi diversi tipi a base di patate,zucchine, pesce, origano; ver-dure fritte, come melanzane,peperoni e zucchine o, per chicerca sapori particolari, piatticome il polipo stufato nel vino ei ‘dolmadakia’, involtini di fogliedi vite ripieni di riso.Suggeriamo infine di provare i‘tyropitakia’; sfoglie ripiene difeta, considerato formaggionazionale dai greci. Come anti-pasto o da accompagnamentoal piatto principale si può ordi-nare una gustosa insalata.L’insalata greca, ‘horiatiki’, ècomposta da fette di pomodo-ro, cetriolo, peperoni verdi,cipolla, olive nere e formaggio
Un’isola di sapori, freschi e genuini.La cucina locale è ricca di gusto
Protagonisti della tavola i prodotti locali
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Cena & SyrtakiA Zante i proprietari delle taverne sono sempre cordiali emolto simpatici nel proporvi il loro menu o piatto del giorno. A volte è possibile assistere a danze locali accompagnate damusica greca come il ‘Bouzouki’ o il ‘Syrtaki’, canzoni popo-lari che vi intratterranno mentre consumate un pasto eccel-lente. Una di queste taverne è Il Serkina (tel.+30.26950.51606)dove lo chef Mallias offre deliziose specialità; buon vino ebuon cibo avvolti da un’atmosfera davvero piacevole.
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feta condito con olio e origano.Si trovano inoltre l’insalata dipatate, di lattuga o di fagioli. Pur trovandoci su un’isola, lacarne è la pietanza preferita dailocali e le ricette che la conten-gono sono numerosissime. AZante agnello, maiale, pollo evitello sono cucinati e serviti inmille modi diversi, ma il coniglioripieno che cucinano al vino ostufato, rappresenta forse il piat-to più caratteristico dell’isola.
Assolutamente da provaresono anche i ‘souvlaki’ (spiedi-ni), lo ‘stifado’ (vitello cucinato
con i cipollotti e il sugo di pomo-doro) e il ‘youvetsi’ (agnello conla pasta). Sempre a base dicarne, ma macinata, sono labifteki (grande polpetta conte-nente cipolla, prezzemolo eaglio), il ‘mousaka’ (preparatocon melanzane, carne, cipolle,pomodori e besciamella similealle lasagne) e la ‘papoutsakia’(melanzane ripiene di carne ebesciamella).Le ricette a base di pesce sonosicuramente inferiori, pernumero, a quelle di carne, ma ilpesce fresco non manca acominciare dai piccoli maridesal pesce spada, buoni da man-giare sia fritti sia alla griglia.Le verdure vengono usate nonsolo come contorno, ma anchecome piatto principale. Tra ipiatti tipici spiccano le melanza-ne ‘imam’ (ripiene di cipolle,pomodori e prezzemolo e cotteal forno), il ‘briam’ (patate, caro-te, zucchine e pomodori alforno) e i pomodori e peperoniripieni (il ripieno è costituito da
riso e pomodoro).I greci producono molti formag-gi. I più diffusi nei ristoranti enelle taverne sono sicuramenteil feta (a base di latte di pecorae prodotto anche in una versio-ne più piccante), il manuri(bianco e saporito è prodottoanche questo con latte di peco-ra), il kefalotiri (formaggio dipasta dura adatto per esseregrattugiato) e i due formaggitipici dell’isola: il ‘tirokafteri’ (for-maggio pepato tenero che sispalma, tanto piccante cheviene servito come antipasto) eil ‘ladotiri’ (formaggio piccanteda gustare da solo, ma ancheutilizzato nella preparazione dialcuni piatti).Se non avete voglia di consu-mare un pranzo seduti in taver-na, potrete gustare sfoglie ofocacce tipiche della Greciache si trovano in ogni angolodell’isola. La più comune è il‘tyropita’ una sfoglia servitacalda ripiena di feta, ma si pos-sono trovare anche focacceripiene di spinaci, prosciutto,formaggio, carne o con la com-binazione di più ingredienti.
Colazione da....
Yogurt a colazione? Decisamente sì, e che
yogurt, se vi siete concessi una dolcepausa a ‘La Grotta’
(tel.+30.26950.31224) in località
St. Nicholas. E’ dopo il break,
una gita in barca allaGrotta Azzurra
(noleggio anche di piccole barche).
MINISTERO DEL TURISMOEnte Nazionale Ellenico per il Turismo
Via Lupetta 3 - 20122 MilanoTel. 02.860470 - 02.860477
Fax [email protected] - www.ente-turismoellenico.com
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