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Z:SESTO SENSO Discoteca DesenzanoPRATICHE E … · UNI EN 12831 - Impianti di riscaldamento negli edifici - Metodo di calcolo del carico termico di progetto. UNI EN ISO 6946 - Componenti

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Sommario

Leggi e normativa tecnica di riferimento ................................................................. 3 

Risparmio energetico e calcolo fabbisogno termico .......................................... 3 

Impianti meccanici .................................................................................................. 5 

Apparecchi a pressione .......................................................................................... 9 

Prevenzione incendi e sicurezza dei luoghi di lavori ......................................... 9 

Salvaguardia dell’ambiente e delle risorse ......................................................... 11 

Eliminazione della barriere architettoniche ....................................................... 12 

Altre leggi e normative ......................................................................................... 12 

Descrizione dell’intervento ...................................................................................... 15 

Impianto di riscaldamento e ricambio aria ............................................................ 16 

Impianti generazione dell’energia termica e frigorifera ................................... 16 

Impianto di riscaldamento e raffrescamento .................................................... 17 

Impianto di trattamento e ricambio aria ............................................................ 18 

Locale sala da ballo ........................................................................................... 18 

Servizi igienici e spogliatoi .............................................................................. 19 

Impianto gas metano ............................................................................................... 21 

Premessa ................................................................................................................. 21 

Nuova caldaia a gas metano ................................................................................ 21 

Descrizione generale intervento ..................................................................... 21 

Posa in opera in vista ....................................................................................... 21 

Relazione tecnica impianti meccanici pag.

Studio tecnico Ing. Renato Borrini Via Cremona , 27/2 – 46100 Mantova

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Prova di tenuta dell'impianto interno ............................................................ 22 

Impianto idrico sanitario .......................................................................................... 24 

Impianto di estinzione incendi. ............................................................................... 26 

Relazione tecnica impianti meccanici pag.

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LEGGI E NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO

Per la progettazione e la realizzazione degli impianti si sono prese in

considerazione le seguenti norme e decreti (elenco non esaustivo):

RISPARMIO ENERGETICO E CALCOLO FABBISOGNO TERMICO

Legge 9.1.91, n. 10 - Norme per l'attuazione del piano energetico nazionale

in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di

sviluppo delle fonti rinnovabili di energia.

DPR 26.8.93, n. 412 - Regolamento recante norme per la progettazione,

l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli

edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione

all'articolo 4 comma 4 della Legge 10/91.

DM 13.12.93 - Approvazione dei modelli tipo per la compilazione della

relazione tecnica di cui all'articolo 28 della Legge 10/91.

DM 6.8.94 - Recepimento delle norme UNI attuative del DPR 412/93.

Legge 5.1.96, n. 25 - Differimento di termini previsti da disposizioni

legislative articolo 11 comma 3 del DPR 412/93.

DM 2.4.98 - Decreto attuativo articolo 32 della Legge 10/91: certificazione

delle caratteristiche e delle prestazioni energetiche dei componenti degli

edifici e degli impianti

DPR 21.12.99, n. 551 - Modifiche al DPR 412/93.

Direttiva 2002/91/CE - Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio

del 16.12.02 sul rendimento energetico nell'edilizia.

DLgs 19.08.2005, n. 192 - Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al

rendimento energetico nell'edilizia.

Relazione tecnica impianti meccanici pag.

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DLgs 29.12.2006, n. 311 - Disposizioni correttive ed integrative al decreto

legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva

2002/91/CE, relativa al rendimento energetico in edilizia.

DLgs 30.05.2008, n. 115 - Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa

all’efficienza degli usi finali dell’energia e i servizi energetici e abrogazioni

della direttiva 93/76/CEE.

DPR 02.04.2009, n. 59 - Regolamento di attuazione dell’articolo 4, comma

1, lettera a) e b), del decreto legislativo 19 agosto n. 192, concernente

attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia.

D.G.R. VIII 8745 della Regione Lombardia del 22 dicembre 2008 :

Determinazioni in merito alle disposizioni per l’efficienza energetica in

edilizia e per la certificazione energetica degli edifici.

UNI/TS 11300-1 - Determinazione del fabbisogno di energia termica

dell’edificio per la climatizzazione estiva ed invernale

UNI/TS 11300-2 - Determinazione del fabbisogno di energia primaria e

dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua

calda sanitaria.

UNI 10339 - Impianti aeraulici a fini di benessere - Generalità,

classificazione e requisiti - Regole per la richiesta d'offerta, l'offerta, l'ordine

e la fornitura.

UNI 10349 - Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Dati climatici.

UNI 10351 - Materiali da costruzione - Conduttività termica e permeabilità

al vapore.

UNI 10355 - Murature e solai - Valori della resistenza termica e metodo di

calcolo.

UNI EN 12524 - Materiali e prodotti per l’edilizia - Proprietà igrometriche

- Valori tabulati di progetto

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UNI EN 12831 - Impianti di riscaldamento negli edifici - Metodo di

calcolo del carico termico di progetto.

UNI EN ISO 6946 - Componenti ed elementi per l'edilizia - Resistenza

termica e trasmittanza termica - Metodo di calcolo.

UNI EN ISO 10077-1 - Prestazione termica di finestre, porte e chiusure -

Calcolo della trasmittanza termica - Metodo semplificato.

UNI EN ISO 13370 - Prestazione termica degli edifici - Trasferimento di

calore attraverso il terreno - Metodi di calcolo.

UNI EN ISO 13786 - Prestazione termica dei componenti per edilizia -

Caratteristiche termiche dinamiche

UNI EN ISO 13788 - Prestazioni igrometriche di componenti edilizi e

strutture edilizie -Temperatura superficiale per evitare umidità critica

superficiale e condensazione interstiziale - Metodi di calcolo

UNI EN ISO 13790 - Prestazione energetica degli edifici - Calcolo del

fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento

UNI EN ISO 14683 - Ponti termici in edilizia - coefficiente di trasmissione

termica lineica - Metodi semplificati e valori di riferimento.

Raccomandazioni CTI 03/3 - Prestazioni energetiche degli edifici -

Climatizzazione invernale e preparazione acqua calda sanitaria per usi

igienico-sanitari.

IMPIANTI MECCANICI

UNI 5364 - Impianti di riscaldamento ad acqua calda. Regole per la

presentazione dell'offerta e per il collaudo.

UNI 6665 - Superfici coibentate. Metodi di misurazione.

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UNI 7357 - Calcolo del fabbisogno termico per il riscaldamento di edifici.

UNI 8065 - Trattamento dell'acqua negli impianti termici ad uso civile.

UNI 8199 - Collaudo acustico degli impianti di climatizzazione e

ventilazione.

UNI 8364 - Impianti di riscaldamento. Controllo e manutenzione.

UNI 8852 - Impianti di climatizzazione invernale per edifici industriali e

artigianali. Regole per l'ordinazione ed il collaudo.

UNI 8854 - Impianti termici ad acqua calda e surriscaldata per edifici

industriali e artigianali. Ordinazione e collaudo.

UNI 8855 - Riscaldamento a distanza. Modalità per l'allacciamento di

edifici a reti di acqua calda.

UNI 9317 - Impianti di riscaldamento. Conduzione e controllo.

UNI 9511-1 - Disegno tecnico. Segni grafici per impianti di riscaldamento.

UNI 10202 - Impianti di riscaldamento con corpi scaldanti a convezione

naturale. Metodi di equilibratura.

UNI 10339 - Impianti aeraulici a fini di benessere - Regole per l'offerta e la

fornitura.

UNI 10347 - Energia termica scambiata tra una tubazione e l'ambiente

circostante.

UNI 10348 - Riscaldamento di edifici. Rendimenti dei sistemi di

riscaldamento.

UNI 10412 - Impianti di riscaldamento ad acqua calda. Prescrizioni di

sicurezza.

UNI 6884 - Valvole di intercettazione e regolazione di fluidi. Condizioni

tecniche di fornitura e collaudo.

UNI 7940 - Ventilconvettori. Condizioni di prova e caratteristiche.

UNI 8464 - Valvole per radiatori. Prescrizioni e prove.

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UNI 9021 - Valvole a saracinesca di leghe di rame per impianti di

riscaldamento. Requisiti e prove.

UNI 9335 - Valvole di sicurezza per apparecchi a pressione. Generalità,

requisiti e prove.

UNI EN 215 - Valvole termostatiche per radiatori. Requisiti e metodi di

prova.

UNI EN 442-1-2-3 - Radiatori e convettori. Specifiche tecniche e requisiti.

UNI EN 834 - Ripartitori dei costi di riscaldamento per la determinazione

del consumo dei radiatori

UNI HD 1215-2 - Valvole termostatiche per radiatori. Dimensioni e

dettagli degli attacchi.

UNI ENV 1397 - Ventilconvettori aria-acqua. Procedimenti di prova per la

determinazione delle prestazioni.

UNI EN 12098-1 - Regolazioni per impianti di riscaldamento ad acqua

calda in funzione della temperatura esterna.

UNI 8199 - Collaudo acustico degli impianti di climatizzazione e

ventilazione. Linee guida contrattuali e modalità di misurazione.

UNI 8728 Apparecchi per la diffusione dell`aria. Prove di funzionalità.

UNI 9511-1 - Disegni tecnici. Rappresentazione delle installazioni. Segni

grafici per impianti di condizionamento.

UNI 9953 - Recuperatori di calore aria - aria negli impianti di

condizionamento dell`aria.

Definizioni, classificazione, requisiti e prove.

UNI 10339 - Impianti aeraulici a fini di benessere. Generalità,

classificazione e requisiti - Regole per la richiesta di offerta, l`offerta,

l`ordine e la fornitura.

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UNI 10381-1 - Impianti aeraulici - Condotte. Classificazione,

progettazione, dimensionamento e posa in opera.

UNI 10381-2 - Impianti aeraulici - Componenti di condotte.

Classificazione, dimensioni e caratteristiche costruttive.

UNI EN 1505 - Ventilazione negli edifici. Condotte metalliche e raccordi a

sezione rettangolare. Dimensioni.

UNI EN 1506 - Ventilazione negli edifici. Condotte metalliche a sezione

circolare. Dimensioni.

UNI ENV 12097 - Ventilazione negli edifici. Rete delle condotte.

Requisiti relativi ai componenti atti a facilitare la manutenzione delle reti

delle condotte.

UNI EN 25135 - Acustica. Determinazione dei livelli di potenza sonora

emessi dalle bocchette di mandata - ripresa d`aria, dalle cassette di raccordo

alta-bassa velocità e alta-bassa pressione e dalle serrande di taratura e non

ritorno, mediante misura in camera riverberante.

UNI EN 25136 - Acustica. Determinazione della potenza sonora immessa

in condotto da ventilatori. Metodo con ventilatore inserito in condotto.

Legge 06.12.1971, n.1083 : Norme per la sicurezza dell`impiego del gas

combustibile.

Legge 22.01.2008, n. 37 : Norme per la sicurezza degli impianti.

DM 24.11.1984 : Norme di sicurezza antincendio per il trasporto, la

distribuzione, l`accumulo e l`utilizzazione del gas naturale con densità non

superiore a 0,8.

DM 12.04.1996 : Approvazione della regola tecnica di prevenzione

incendi per la progettazione, la costruzione e l`esercizio degli impianti

termici alimentati da combustibili gassosi.

UNI 9034 : Condotte di distribuzione del gas con pressioni massime di

esercizio minori o uguali a 5 bar. Materiali e sistemi di giunzione.

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UNI 9165 : Reti di distribuzione del gas con pressione massima di

esercizio minore o uguale a 5 bar. Progettazione, costruzione e collaudo.

APPARECCHI A PRESSIONE

D.M. 1 dicembre 1975 "Norme di sicurezza per apparecchi contenenti

liquidi caldi sotto pressione", comprese tutte le integrazioni successive e le

specifiche tecniche di applicazione (Raccolta "R" ANCC e successive

integrazioni);

D.M. 21 maggio 1974 "Norme integrative del regolamento approvato con

R.D. 12 maggio 1927 n. 824 e disposizioni per l'esonero di alcune verifiche

e prove stabilite per gli apparecchi a pressione", comprese tutte le

integrazioni successive e le specifiche tecniche di applicazione (Raccolta

"E" ANCC e successive integrazioni);

PREVENZIONE INCENDI E SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORI

DM 19.8.1996 - Locali di pubblico spettacolo.

DM 30.11.1983 - Termini, definizioni e simboli grafici di prevenzione

incendi.

DM 8.3.1985 - Regolamento di applicazione della Legge n. 818/1984

(NOP) (Allegato A - art. 7).

Circolare M.I. n. 24/93 - Impianti di protezione attiva antincendi.

D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro

DL 14.8.1996, n. 493 - Segnaletica di sicurezza e salute sul luogo di lavoro.

DM 10.3.1998 - Criteri di sicurezza antincendio per la gestione

dell'emergenza nei luoghi di lavoro (Allegato V).

D.P.R. 27 aprile 1955 n. 547 "Norme per la prevenzione degli infortuni sul

lavoro";

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D.Lvo. 19 settembre 1994 n. 626 " Attuazione delle direttive 89/391/CEE,

89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE,

90/394/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e

della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro" e successive integrazioni

D.L.vo 14 agosto 1996 n. 493 “Attuazione della Direttiva 62/58 CEE

concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di

salute sul luogo di lavoro”

D.M. 10 marzo 1998 “Criteri generali di sicurezza antincendi per i luoghi di

lavoro”

D.P.R. 12 gennaio 1998 n. 37 “Regolamento recante disciplina dei

provvedimenti relativi alla prevenzione incendi” e relative norme di

applicazione

D.M. 16 febbraio 1982 " Determinazione delle attività soggette alle visite di

prevenzione incendi" e successive integrazioni;

D.M. 30 novembre 1983 "Termini, definizioni generali e simboli grafici di

prevenzione incendi" e successive integrazioni;

D.M. 26 giugno 1984 "Classificazione di reazione al fuoco ed

omologazione dei materiali ai fini della prevenzione incendi" e successive

integrazioni;

Legge 13 luglio 1966 N. 615 "Provvedimenti contro l'inquinamento

atmosferico" e relativo regolamento di esecuzione (D.P.R. 22 dicembre

1970 N. 1391);

Legge 6 dicembre 1971 N. 1083 "Norme per la sicurezza dell'impiego del

gas combustibile", comprese le Norme UNI–CIG;

Circolare del Ministero dell'Interno N. 31 del 31 agosto 1978 "Norme di

sicurezza per installazione di motori a combustione interna accoppiati a

macchina generatrice elettrica o a macchina operatrice" e integrazioni

successive;

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D.M. 24 novembre 1984 "Norme di sicurezza antincendio per il trasporto,

la distribuzione, l'accumulo e l'utilizzazione del gas naturale con densità

non superiore a 0,8";

D.M. 12 aprile 1996 N. 74 "Approvazione della regola tecnica di

prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio degli

impianti termici alimentati a combustibili gassosi";

Decreto Legislativo del 9 aprile 2008 n. 81: "Attuazione dell'articolo 1 della

Legge 3 agosto 2007 , n. 123 , in materia di tutela della salute e della

sicurezza".

SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE E DELLE RISORSE

D.P.R. 24 maggio 1988 N. 236 "Attuazione della direttiva CEE N. 80/778

concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi

dell'art. 15 della Legge 16 aprile 1987 N. 183";

D.M. 21 dicembre 1990 n. 443 "Regolamento recante disposizioni tecniche

concernenti apparecchiature per il trattamento domestico di acque

potabili";

Legge 5 gennaio 1994 n. 36 "Disposizioni in materia di risorse idriche" e

relativo regolamento di esecuzione;

Norma UNI 8199 "Misura in opera e valutazione del rumore prodotto

negli ambienti dagli impianti di riscaldamento, condizionamento e

ventilazione";

D.P.C.M. 1 marzo 1991 "Limiti massimi di esposizione al rumore negli

ambienti abitativi e nell'ambiente esterno";

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 1997

“Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”

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D.M. 24 maggio 1999 N. 246 “Regolamento recante norme concernenti i

requisiti tecnici per la costruzione, l’installazione e l’esercizio dei serbatoi

interrati”

ELIMINAZIONE DELLA BARRIERE ARCHITETTONICHE

Legge 9 gennaio 1989 n. 13 "Disposizioni per favorire il superamento e

l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati";

D.P.R. 24 luglio 1996 n. 503 "Regolamento recante norme per

l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi

pubblici";

Legge Regione Lombardia 20 febbraio 1989 n. 6 "Norme sulla eliminazione

delle barriere architettoniche e prescrizioni tecniche di attuazione";

Leggi e circolari esplicative successive;

ALTRE LEGGI E NORMATIVE

Decreto Ministeriale n. 37 del 22 gennaio 2008: "Regolamento concernente

l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n.

248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di

attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici”;

ASL competente per territorio "Regolamento di Igiene – Titolo III";

D.G.R. 22 marzo 2002 n. 7/8494 “Requisiti per l’autorizzazione al

funzionamento e per l’accreditamento dei Centri Diurni Integrati”.

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Tutti i materiali e le apparecchiature dovranno avere caratteristiche fisiche in

grado di resistere, con i dovuti margini di sicurezza, alle sollecitazioni termo-

meccaniche previste dalla progettazione

Dovranno inoltre essere conformi alle prescrizioni alle legislazioni vigenti e

soddisfare i requisiti tecnico-prestazionali definiti dal presente capitolo.

I componenti non metallici dell'impianto, in materia plastica o in gomma,

saranno tali da rispettare le richieste della circolare del Ministero della Sanità

n.102/3990 del 2/12/78.

Tubi in polietilene ad alta densità (PE a.d.) conforme alle norme UNI 7613 -

tipo 303 PN 3,2 atm (marchio I I P) compreso le necessarie operazioni di

saldatura di testa con termoelementi e i pezzi speciali; escluso scavo,

sottofondo sottostante, rinfianco e copertura con idoneo materiale inerte.

Tubazioni in materia plastica con bicchiere (UNI 7443/85 serie 300-302) per

esalazioni a sezione circolare compresi i collari, zanche, graffe.

NF A 48-720 " Tubi e raccordi in ghisa, non in pressione"

Conformità alla norma europea PR EN 877

Tubazioni con marchiatura NF

Certificazione di resistenza al fuoco REI 120.

"Disciplina igienica concernente le materie plastiche e gomme per tubazioni ed

accessori destinati a venire in contatto con acqua potabile o da potabilizzarsi".

Gli apparecchi sanitari in ceramica saranno costruiti con materiali conformi alle

prescrizioni di norma:

UNI 4542 - apparecchi sanitari di materiali ceramici. Classificazione e

definizione dei materiali.

Le superfici di tale apparecchi saranno lisce, prive di fenomeni di cavillatura e

di qualsiasi altra imperfezione d'aspetto. Per la loro accettazione sarà valido

quanto stabilito alla norma :

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UNI 4543 - apparecchi sanitari di materiali ceramici. Collaudo ed

accettazione.

Le apparecchiature sanitarie in acciaio dovranno essere protette con smalto di

porcellanatura; non dovranno presentare superfici con avvallamenti, bolle,

crateri o punte di spillo.

Lo smalto dovrà essere resistente agli acidi: B UNI 5715/1971, secondo le

indicazioni di norma: UNI 5717 - rivestimenti protettivi applicati a caldo.

Determinazione della resistenza agli acidi a freddo degli smalti porcellanati e

relativa classificazione. Attacco con acido citrico.

La rubinetteria dovrà essere in ottone avente caratteristiche fisico-meccaniche

equivalenti o superiori a quelle corrispondenti alle seguenti composizioni:

UNI 5035 - OT Pb 2

UNI 4891 - OT 60

La cromatura dovrà essere preceduta da nichelatura e dovrà superare, senza

distacco pellicolare, la prova individuata dalla norma:

UNI 4530/73 - Corrosione di materiali metallici.

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DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

Il progetto prevede un intervento di manutenzione con spostamento di parti di

volumi di un immobile esistente destinato ad uso discoteca.

L’edificio è costruito su tre piani nei quali sono ricavati i seguenti locali :

al primo piano interrato: locali tecnici , cantina , spogliatoi e servizi igienici

al piano terra: sala da ballo, locali ad uso della sala da ballo e servizi

igienici;

al piano primo: sushi bar, servizi igienici e ufficio.

Nel seguito si descrivono i diversi impianti soggetti a progettazione

obbligatoria ai sensi del D.M. n. 37/08:

impianto di riscaldamento;

impianto di distribuzione e trasporto del gas metano;

impianto idrico sanitario e scarichi;

impianto antincendio.

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IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RICAMBIO ARIA

IMPIANTI GENERAZIONE DELL’ENERGIA TERMICA E FRIGORIFERA

L’edificio sarà dotato di impianto di riscaldamento di tipo centralizzato

costituito da caldaia a gas metano modulare preassemblata e da due

refrigeratori in pompa di calore aria-acqua alimentati elettricamente.

La caldaia a condensazione , di potenzialità pari a 180 kW , sarà dotata dei

dispositivi di sicurezza, regolazione e controllo previsti dalla raccolta R2009

Inail, inoltre sarà dotata di accensione elettronica e ogni modulo avrà un

circolatore a portata regolabile. Essa sarà posta in apposita centrale termica che

rispetterà i requisiti richiesti dal D.M. 12 aprile 1996 , ed essendo superiore ai

116 kW sarà soggetta a controllo da parte dei Vigili del Fuoco.

I refrigeratori in pompa di calore , di potenza pari a 150 kWth e 116 kWfr,

saranno posti nel locale tecnico assieme alle altre apparecchiature di centrale

quali: serbatoio inerziale da 1000 litri, bollitore a serpentino di produzione

acqua calda sanitaria da 400 litri, collettori termici , elettropompe e unità di

trattamento aria. Le macchine assolveranno il compito di produzione di acqua

calda tecnica nel periodo invernale, e produzione di acqua refrigerata nel

periodo estivo per l’alimentazione degli impianti interni.

Ogni gruppo refrigeratore sarà del tipo monoblocco che preleverà l’aria di

condensazione direttamente da locale tecnico e proveniente da prese d’aria

grigliate verso l’esterno. L’espulsione dell’aria avverrà attraverso il

convogliamento con canali o tamponamenti verso le griglie poste all’esterno

del locale tecnico.

Sia la caldaia che le pompa di calore immetteranno energia del medesimo

impianto e la logica di utilizzo delle tre macchine sarà gestita da un sistema di

regolazione.

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Ogni pompa di calore sarà del tipo ad alta efficienza per cui il sistema di

gestione dei generatori di calore darà priorità di funzionamento alle pompe di

calore fin tanto che le condizioni di temperatura dell’aria esterna siano

favorevoli all’utilizzo delle stesse; in caso contrario sarà fatta avviare la caldaia.

L’avvio delle pompe di calore sarà del tipo in sequenza in funzione del carico

termico richiesto dall’edificio.

IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO

Gli impianti interni , alimentati dai tre generatori di calore, saranno costituiti

da:

ventilconvettori a pavimento;

radiatori in acciaio tubolare nei servizi igienici;

unità di trattamento e ricambio aria per la sala da ballo, locali annessi alla

sala da ballo e sushi bar.

Essi saranno dimensionati per sopperire alle dispersioni di calore delle

strutture, al ricambio igienico dell'aria, per mantenere una temperatura negli

ambienti pari a:

locale sala da ballo T=22°C

tutti gli altri locali T=20°C

con temperatura esterna minima pari a -7 e temperatura media dell'acqua pari

a 50 °C.

La regolazione della temperatura negli ambienti sarà effettuata tramite

termostati ambiente agenti sui circuiti di adduzione dell’impianto termico e

tramite valvole termostatiche per i radiatori in acciaio tubolare , mentre la

temperatura dell'acqua della caldaia e delle pompe di calore sarà regolata in

funzione della temperatura esterna tramite sonda di temperatura. (regolazione

climatica).

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Sarà inoltre possibile comandare l'accensione e lo spegnimento dei generatori

di calore tramite appositi orologi programmatori.

La distribuzione dell'acqua calda e fredda tecnica sarà effettuata mediante

quattro collettori posti nel locale tecnico interrato, dai quali partiranno i

seguenti circuiti:

alimentazione batterie di pre e post riscaldamento u.t.a.

alimentazione batteria acqua refrigerata u.t.a.

alimentazione acqua calda fancoil e radiatori

alimentazione acqua refrigerata fancoil

alimentazione di circuito termico per futuro ampliamento

alimentazione di circuito acqua refrigerata per futuro ampliamento

Le condense prodotte dai ventilconvettori saranno raccolte e scaricate

all’esterno dell’edificio in appositi pozzetti interrati con fondo a perdere. La

rete di raccolta sarà realizzata in tubi e pezzi speciali di polipropilene con giunti

a incollare posati a pavimento all’interno del massetto impianti con opportuna

pendenza.

IMPIANTO DI TRATTAMENTO E RICAMBIO ARIA

Locale sala da ballo

Il locale sala da ballo sarà dotata di impianto di riscaldamento e raffrescamento

di tipo aeraulico.

L’impianto sarà costituito da:

unità di trattamento aria costituita da batteria di pre-riscaldamento,

raffrescamento e di post-riscaldamento, filtri, separatore di gocce, bacinella

di raccolta condensa, serrande di taratura, recuperatore statico a flussi

incrociati con efficienza almeno pari al 50% dell’energia recuperata,

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ventilatori centrifughi di mandata e ripresa, presa d’aria esterna ed

espulsione all’esterno;

canali rettangolari coibentati in p.a.l.

canali circolari in lamiera d’acciaio zincato coibentati

serrande di taratura

griglie di presa ed espulsione aria con plenum e serrande di taratura;

diffusori in ambiente di tipo lineari dotati di plenum e serrande di taratura

serrande tagliafuoco comandate da impianto di rilevazione incendi.

L’unità di trattamento aria avrà le seguenti caratteristiche:

Sezione di mandata

Portata d’aria: 25.000 m³/h

Prevalenza disponibile: 340 Pa

Sezione di ripresa

Portata d’aria: 22.000 m³/h

Prevalenza disponibile: 280 Pa

Essa sarà a tutt’aria esterna o a ricircolo parziale a seconda dell’affollamento

del locale. La regolazione avverrà manualmente.

La presa d’aria esterna dell’unità di trattamento aria avverrà tramite canale in

lamiera d’acciaio zincato coibentato e rivestito con lamierino di alluminio

completo di terminale di presa aria posta sulla sommità dell’edificio al fine di

prelevare aria meno inquinata.

L’espulsione dell’aria viziata sarà direttamente all’interno del locale tecnico ed

evacuata dal locale per mezzo delle prese d’aria permanenti ricavate nelle

bocche di lupo e chiuse con grigliati metallici.

Servizi igienici e spogliatoi

L’edificio sarà dotato di servizi igienici e spogliatoi privi di serramenti apribili

posti all’esterno.

Relazione tecnica impianti meccanici pag.

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20

Per questi locali sono previsti impianti singoli di espulsione aria tramite

estrattori d’aria e rete di canali in pvc con valvole di estrazione e griglie di

ripresa.

Relazione tecnica impianti meccanici pag.

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21

IMPIANTO GAS METANO

PREMESSA

L’edificio risulta essere già dotato di impianto di gas metano costituito da

contatore posto sul confine di proprietà, tubazioni interrate e linea esterna in

acciaio zincato con valvola di intercettazione che alimentava la vecchia caldaia a

gas metano.

NUOVA CALDAIA A GAS METANO

Descrizione generale intervento

L’installazione della nuova caldaia a gas metano prevede il nuovo allacciamento

alla linea gas metano esistente tramite i seguenti dispositivi:

filtro per gas metano

regolatore di pressione

valvola di intercettazione manuale

valvola di intercettazione combustibile (V.i.c.) certificata INAIL

manometro per gas metano

giunto flessibile

tubazione in acciaio zincato.

Si riportano nel seguito le caratteristiche di posa.

Posa in opera in vista

Le tubazioni installate in vista saranno adeguatamente ancorate per evitare

scuotimenti, vibrazioni ed oscillazioni.

Esse saranno collocate in posizione tale da impedire urti e danneggiamenti e

ove necessario, adeguatamente protette.

Relazione tecnica impianti meccanici pag.

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22

Le tubazioni di gas di densità non superiore a 0,8 saranno contraddistinte con il

colore giallo, continuo o in bande da 20 cm, poste ad una distanza massima di

1 m l'una dall'altra.

All'interno dei locali serviti dagli apparecchi le tubazioni non presenteranno

giunti meccanici.

Prova di tenuta dell'impianto interno

La prova di tenuta sarà eseguita prima di mettere in servizio l'impianto interno

e di collegarlo al punto di consegna e agli apparecchi.

Se qualche parte dell'impianto non sarà in vista, la prova di tenuta precederà la

copertura della tubazione.

La prova dei tronchi in guaina contenenti giunzioni saldate sarà eseguita prima

del collegamento alle condotte di impianto.

La prova sarà effettuata adottando gli accorgimenti necessari per l'esecuzione

in condizioni di sicurezza e con le seguenti modalità:

Si tapperanno provvisoriamente tutti i raccordi di collegamento agli

apparecchi e al contatore.

Si immetterà nell'impianto aria o altro gas inerte, fino a che sia raggiunta

una pressione pari a:

impianti di 6a specie: 1 bar

impianti di 7a specie: 0,1 bar (tubazioni non interrate),

1 bar (tubazioni interrate)

Dopo il tempo di attesa necessario per stabilizzare la pressione(comunque

non minore a 15 min.), si effettuerà una prima lettura della pressione,

mediante un manometro ad acqua od apparecchio equivalente, di idonea

sensibilità minima;

La prova avrà durata di:

24 ore per tubazioni interrate di 6a specie;

4 ore per tubazioni non interrate di 6a specie;

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23

30 min per tubazioni di 7a specie;

al termine della prova non dovranno verificarsi cadute di pressione rispetto alla

lettura iniziale.

Se si verificassero delle perdite, queste dovranno essere ricercate con l'ausilio di

soluzione saponosa o prodotto equivalente ed eliminante; le parti difettose

saranno sostituite e le guarnizioni rifatte.

Eliminate le eventuali perdite, occorrerà eseguire di nuovo la prova di tenuta

dell'impianto.

La prova sarà considerata favorevole quando non si verificheranno cadute di

pressione.

Per ogni prova a pressione sarà redatto relativo verbale di collaudo.

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24

IMPIANTO IDRICO SANITARIO

L'acqua fredda sanitaria sarà addotta tramite allacciamento con contatore e

distribuita fino al locale tecnico interrato dell’edificio con tubo in polietilene

alta densità interrato DN50.

La distribuzione all’interno dell’edificio dell'acqua fredda e calda sanitaria sarà

effettuata tramite linee in acciaio zincato coibentate correnti nel controsoffitto.

La distribuzione agli apparecchi sanitari sarà effettuata da collettori con guscio

di coibentazione posti in cassetta da incasso , i quali saranno dotati di

intercettazioni dell’acqua fredda e calda.

I sanitari saranno alimentati dal collettore con tubazione in multistrato

precoibentate al riscaldamento e anticondensa.

La produzione di acqua calda sanitaria sarà affidata ad un bollitore da 400 litri

mono serpentino fisso con acqua tecnica prodotta da caldaia e pompa di

calore. Il bollitore sarà dotato di vaso di espansione e organi di sicurezza.

La regolazione della temperatura d’acqua calda sanitaria è eseguita da valvola

miscelatrice termostatica .

E’ previsto il trattamento chimico antilegionella mediante il dosaggio di

prodotto idoneo per uso potabile .

L’acqua che sarà utilizzata per la produzione dell’acqua calda sarà trattata con

un apposito addolcitore idoneo per uso potabile.

Nei servizi igienici e negli spogliatoi saranno presenti

lavabi con miscelatore monocomando;

vaso a sedere con cassetta da 9 l da incasso;

vasi alla turca con cassetta da 9 l da incasso

Orinatoi a parete con erogatore di risciacquo temporizzato

meccanicamente

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25

Lavabi e vasi a sedere con cassetta da 9 l da incasso per disabili completi di

accessori;

piatto doccia con miscelatore monocomando e soffione con doccetta

regolabile.

L'impianto di scarico sarà suddiviso per acque nere e acque saponate e sarà

realizzato in polietilene a saldare.

Le dimensioni delle tubazioni saranno:

D 110 colonne acque nere e collettore al vaso;

D 75 colonne acque saponate;

D 50 collettori ai vari apparecchi.

Le colonne proseguiranno oltre la copertura con lo stesso diametro per la

ventilazione.

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26

IMPIANTO DI ESTINZIONE INCENDI.

La sala si configura come all’art. 1 comma 1 lettera f) del D.M. del 19 agosto

1996 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,

costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo”e s.m.i” e avrà

capienza superiore a 600 persone, perciò sarà dotata di idranti UNI 45.

Ogni idrante sarà corredato da tubazione con lunghezza di 20m e lancia con

getto frazionabile.

Gli idranti saranno posizionati in modo da raggiungere ogni punto dell’area

protetta con un minimo di due idranti.

Ogni punto dell’area protetta sarà raggiungibile dal getto di almeno due idranti

E’ prevista una apposita rete di alimentazione idrica che dovrà alimentare

contemporaneamente due idranti UNI 45 in condizione idraulica più

sfavorevole, assicurando a ciascuno di essi una portata non inferiore a 120

l/min e ad una pressione non inferiore a 2,0 bar, quando sono entrambi in fase

si scarica.

Gli idranti saranno posizionati per garantirne l’operatività in caso di incendio.

La rete idrica antincendio sarà chiusa ad anello con montanti protetti

dall’incendio, inoltre le tubazioni esterne saranno protette dal gelo e dagli urti.

L’impianto sarà costantemente tenuto in pressione.

L’alimentazione avrà autonomia non inferiore a 60 min per mezzo di pompe di

pressurizzazione e vasca di accumulo

Essa sarà realizzata in conformità alle disposizioni dell’art 9.2.1 norma

UNI EN 12845 e alla norma UNI 10779.

E’ previsto un attacco di mandata DN70 per il collegamento delle autopompe

dei Vigili del Fuoco realizzato secondo art 6.6 UNI 10779.

Esso sarà posto in punto ben visibile e facilmente accessibile ai mezzi

antincendio.

Relazione tecnica impianti meccanici pag.

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27

L’acquedotto pubblico non garantirà continuità nelle 24 ore ed è prevista

quindi la realizzazione di una riserva idrica alimentata dall’acquedotto avente

capacità minima pari a:

n°2 idranti UNI 45 x 120 l/min = 240 l/min

Durata 60 minuti

Capacità 240 x 60 = 14,4 mc

E’ prevista la realizzazione di una vasca interrata avente capacità lorda pari a 24

mc.

Il gruppo di pompaggio sarà alloggiato in apposito locale posizionato al piano

interrato raggiungibile dall’esterno per mezzo di percorso protetto secondo Uni

11292.

Esso avrà strutture con grado di resistenza al fuoco pari a REI 60 e griglia di

aerazione con superficie maggiore di 0,1 mq secondo norma Uni 11292.

Il gruppo di pompaggio sarà costituito da elettropompa principale e pilota con

alimentazione elettrica di riserva fornita da gruppo elettrogeno con

azionamento automatico avente potenza inferiore a 25 KW posto all’esterno.

La caratteristica idraulica della pompa principale del gruppo di pompaggio sarà:

- portata: 15 m³/h

- prevalenza: 6.3 bar

- potenza elettrica assorbita: 11 kW

Allegati:

Tavole grafiche di progetto

LOCALE TECNICO

MQ. 44,30

LOCALE TECNICO

MQ. 11,85

LOCALE TECNICO

MQ. 12,15

LOCALE

TECNICO

MQ. 6,30

DISIMPEGNO

MQ. 23,50

LOCALI TECNICI

MQ. 40,55

RIP.

wc

personale

spogliatoio

personale

LOCALE TECNICO

MQ. 44,30

LOCALE TECNICO

MQ. 11,85

LOCALE TECNICO

MQ. 12,15

LOCALE

TECNICO

MQ. 6,30

DISIMPEGNO

MQ. 23,50

LOCALI TECNICI

MQ. 40,55

RIP.

wc

personale

spogliatoio

personale

LOCALE TECNICO

MQ. 44,30

LOCALE TECNICO

MQ. 11,85

LOCALE TECNICO

MQ. 12,15

LOCALE

TECNICO

MQ. 6,30

DISIMPEGNO

MQ. 23,50

LOCALI TECNICI

MQ. 40,55

RIP.

wc

personale

spogliatoio

personale

+15.00

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DISCOTECA

MQ. 500,60

R.A.I.= 1/19

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BOCCHE DI LUPO

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MAGAZZINO

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PIANTA PROGETTO

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INGRESSO

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R.A.I.= 1/3,5

H= 3,55 m

GUARDAROBA

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DISCOTECA

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R.A.I.= 1/19

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BOCCHE DI LUPO

MQ. 42,90

MAGAZZINO

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PIANTA PROGETTO

PIANO TERRA

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INGRESSO

MQ. 30,50

R.A.I.= 1/3,5

H= 3,55 m

GUARDAROBA

MQ. 27,30

R.A.I.= 1/3,35

GUARDAROBA

MQ. 32,00

R.A.I.= 1/8,4

GUARDAROBA

MQ. 10,45

R.A.I.= 1/3,15

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DISCOTECA

MQ. 500,60

R.A.I.= 1/19

H= 3,60 m

BOCCHE DI LUPO

MQ. 42,90

MAGAZZINO

MQ. 20,80

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INGRESSO

MQ. 30,50

R.A.I.= 1/3,5

H= 3,55 m

GUARDAROBA

MQ. 27,30

R.A.I.= 1/3,35

GUARDAROBA

MQ. 32,00

R.A.I.= 1/8,4

GUARDAROBA

MQ. 10,45

R.A.I.= 1/3,15

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BAR

BAR

+120.00

SUSHI BAR

MQ. 51,00

R.A.I.= 1/2,2

UFFICIO

MQ. 23,40

R.A.I.= 1/5,8

WC

WC

WC

WC

DONNE

MQ. 14,35

R.A.I.=1/7,5

UOMINI

MQ. 18,65

R.A.I.= 1/4,9

ANTI BAGNO

MQ. 42,85

R.A.I.=1/3,3

RIP.

MQ. 4,00

R.A.I.= 1/25

MAGAZZINO

SUSHI BAR

MQ. 11,40

R.A.I.= 1/6

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MQ. 22,00

SUSHI BAR

MQ. 51,00

R.A.I.= 1/2,2

UFFICIO

MQ. 23,40

R.A.I.= 1/5,8

WC

WC

WC

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DONNE

MQ. 14,35

R.A.I.=1/7,5

UOMINI

MQ. 18,65

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ANTI BAGNO

MQ. 42,85

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MAGAZZINO

SUSHI BAR

MQ. 11,40

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UFFICIO

MQ. 23,40

R.A.I.= 1/5,8

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DONNE

MQ. 14,35

R.A.I.=1/7,5

UOMINI

MQ. 18,65

R.A.I.= 1/4,9

ANTI BAGNO

MQ. 42,85

R.A.I.=1/3,3

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MQ. 4,00

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MAGAZZINO

SUSHI BAR

MQ. 11,40

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MQ. 22,00

SPESSORI MINIMI ISOLAMENTORISCALDAMENTO E ACQUA CALDA SANITARIA E FLUIDI RISCALDAMENTO TUBAZIONI, CORPI POMPE E MISURATORI, VALVOLE, ECC.

CANALI D'ARIA IN AMBIENTI NON RISCALDATI

**LEGGE 9 GENNAIO 1991, N°10 ART.4 COMMA 4 - DPR 412 - 14/4/1993 ALL. B

CONDUTTIVITA' ISOLAMENTO 0,040 W/m°C

(se la conduttività è diversa occorre fare riferimento alla norma)

Circuitoventilconvettori

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Circuitoventilconvettori

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