CIRCOLO DIDATTICO DI MAGIONE
CORSO DI FORMAZIONEAnno Scolastico 2007/08
Insegnante Fernanda Bevagna
“Tutti gli uomini, da Adamo fino al calzolaio che ci fa i begli stivali, hanno nel fondo dell’anima una tendenza alla poesia. Questa tendenza che in pochissimi è
attiva, negli altri non è passiva; non è che corda che risponde con simpatiche oscillazioni al tocco della prima....”
G. Berchet, letterario italiano, 1983 – 1851
PROGRAMMA DEGLI INCONTRI
6/11/07 ore 15:45 /17:45
● Accoglienza – Bolle di sapone
● Una, cento definizioni di poesia – breve motivazione teorica al laboratorio
● I molteplici livelli per accostarsi ad una poesia – ogni livello è una pista di lavoro
14/11/07 ore 15:45 / 17:45
● Accoglienza – La cioccolata
● Laboratorio parola/poesia per far acquisire consapevolezza fonologico-alfabetica, ortografica, lessicale – il cambia-lettera, metagramma, abbecedario, tautogramma, sciarada, l’errore creativo, il neologismo.
20/11/07 ore 15:45 / 17:45● Accoglienza – Mano nel sacco● Laboratorio parola/poesia per far acquisire consapevolezza sonoro-musicale-semantica-onomatopea, allitterazione, rima, assonanza, consonanza, anafora, similitudine, sinestesia, ossimoro● Assegnazione di un compito: “ognuno parli di sé, scegliendo una particolare forma di scrittura creativa.
28/11/07 ore 15:45 / 17:45● Accoglienza – lettura al leggio del piccolo saggio di scrittura creativa● Laboratorio poesia per far acquisire consapevolezza emotiva – imitazione d’autore; haiku; quadrato magico;● Tutte le arti portano alla poesia: pittura, musica, danza, intrecciate con la poesia
È questo il terzo corso organizzato nel Circolo Didattico di Magione, che vuole puntare l’attenzione sull’importanza della lettura in generale e in particolare della lettura di poesie ai fini dello sviluppo di competenze in ambito linguistico a partire dalla scrittura creativa.Vi hanno partecipato trenta insegnanti di Scuola dell’ Infanzia e Primaria per un totale di 8 ore suddivise in 4 incontri.
PERCHÉ AD OGNI INCONTRO È STATO DATO GRANDE RISALTO AL MOMEMTO DELL’ACCOGLIENZA?Perché è nell’inizio dell’attività che si gioca l’esito finale: l’incipit dà la motivazione, la curiosità, gli stimoli necessari perché tutti i partecipanti possano immergersi totalmente nella proposta e dare tutto quanto è nelle loro possibilità.Quando si inizia un qualsiasi percorso, nella prassi scolastica, dobbiamo “GIOCARE BENE” il momento iniziale per dare solennità e valore a ciò che stiamo per fare, affinché nel proseguo la giusta tensione emotiva sia in perfetto equilibrio con la consapevolezza delle proprie capacità e il desiderio di esprimersi a qualsiasi livello.
●” Laboratorio Poesia” Cristina Balzaretti - Edizioni Erickson ● “La poesia salva la vita” Donatella Bisutti● “I draghi locopei” Ersilia Zamponi Editrice Einaudi● “Calicanto” Zamponi Piumini Editrice Einaudi● “Colori di versi “ AA.VV. Editrice Era Nuova● “Laboratorio poesia” Editrice La Scuola● “Il vaporetto” Alfonsa Gatto
BIBLIOGRAFIA
Accoglienza BOLLE DI SAPONE con sottofondo musicale “The memory of trees n:2”
●Vi chiedo di “giocare” con le bolle fino a quando non vi viene in mente “qualcosa” da scrivere: può essere una parola sola, o una frase brevissima, importante è scrivere, ma non è un obbligo, chi non se la sente, non scriva nulla per ora ....
● Ora, chi ha scritto e vuole leggere perché desidera comunicare può alzarsi e può leggere o a voce alta, o
al microfono.
Attività spontanea
Giocando, ascolto la musica e mi viene in mente.....
●Adesso vorrei guidare la SCRITTURA in modo che tutti possano scrivere con la consapevolezza di GIOCARE CON LE PAROLA; potete scegliere di lavorare singolarmente oppure in piccolo gruppo (oggi è il primo incontro, quindi i gruppi si formano liberamente)
INFANZIA
● Scrivete in ogni “bolla” una parola che ne contenga le lettere
● Date vita a una bolla che...
● Partite da “bolla” e cambiate le lettere
● Provate a scrivere una poesia
PRIMARIA
● Formate frasi con parole che ne contengano le lettere
● Scrivere acrostici e /o mesostici con la parola “bolle”
● Scrivete abbecedari sul tema “bolle”
● Scrivete catene di parole partendo da “Bolle”
SOCIALIZZIAMO
BOLLE (Allitterazioni)
Labile bolla con la bile
Blaterano le bolle, blandiscono,
Bubbolano. Bluffano in blusa.
Bolgia di bolle bulle con bulloni, in bolletta.
Bolide di bolla con bolo.
Nobel per le belle bolle, sulla
Balaustra bluastra
Bolle (Catene di parole)
BOLLE LEGGERE REGALANO
NOTE TEPORI RICORDI DOLCI
CIELI LIMBO
Bolle di sapone (Acrostico, mesostico)
Bottoni di
Onice
Languide
Leggere
Eleganti
Donano
Infanzia
Sapore d’
Altalena
Perduta nell’
Orizzonte
Nascosto dell’
Eternità
La Bibi
s O spese
e Leganti
i Lustrini
Ip Erduti
desiDeri
d’aprIle
ozioSe
farf Alle
res Pirano
rubandO
ossigeNo e
pEnsieri
Bolle di sapone (Abbecedario)
A riose
B olle
C adendo
D ondolano
E ffimere
F rizzanti fuggono
G irandosi
H o
I mmaginato infinite
L ontane
N ate all’
O rizzonte
P erse in
Q uesto
R adioso
S ole che
T ramonta
U briaco
V agabondo
Z ircone del cielo
Bolle (Cambio una lettera)
BOLLACOLLAFOLLAMOLLAZOLLA
BOLLE COLLE FOLLE MOLLE VOLLE ZOLLE
BOLLE BOCCE BOTTE BOZZE
BOLLE ( Dal cambio lettera alla SCRITTURA CREATIVA)
La BOLLA
in COLLA
la FOLLA
il capo s’alza a MOLLA
La seguono
gli occhi fino
a che non cade
su ZOLLA
Si muovono le BOLLE con l’aria in cima al
COLLE
ognuna era un po’
FOLLE
nell’atmosfera MOLLE
che quell’estate VOLLE
lassù le stelle,
quaggiù le ZOLLE
UNA ... CENTO DEFINIZIONI DI POESIA
Leggiamo alcune di queste definizioni che possono aiutare a capire le finalità del laboratorio sui giochi di parole e di poesia.
PROVATE A SCRIVERE UNA DEFINIZIONE DI POESIA, OPPURE UNA PAROLA CHE CONTENGA LE LETTERE DELLA PAROLA “POESIA”.
“Nessuna descrizione non poetica della realtà potrà essere mai completa” (John David Barrow astrofisico e matematico)
“La poesia non è un abito da sera, è un jeans da indossare tutti i giorni” dice D. Binetti in “La poesia salva la vita”; non va relegata a momenti sporadici pensando che attraverso questa attività si possano raggiungere pochissimi traguardi formativi. La poesia UNA-TANTUM ha poco senso, così come ha poco senso insegnare la poesia, oppure parafrasarla (nel significato più puro del termine), Né tanto meno deve essere memorizzata con pure tecniche mnemoniche mentali e non sto parlando di una moda, cioè di un qualcosa che vuole troncare col passato o stravolgerlo, sto parlando di un approccio al linguaggio poetico che sia naturale e non destinato solo a pochi eletti.
LINGUAGGIO DENOTATIVO: permette di esprimere idee, concetti che vengono evocati attraverso le parole ma non possiamo ritenere questa competenza sganciata dalle istanze affettivo-relazionali, dal mondo emozionale; una buona competenza linguistica permette di esprimere anche il vasto, ricco e spesso disordinato mondo interiore, ma attenzione... FARE POESIA non significa scegliere temi obsoleti come FIORI, UCCELLI, PRATI,..., magari sganciati da una qualsiasi riflessione che parta dal sé, altrimenti la poesia è ARTIFICIO e non racconta l’emozione.
Per RACCONTARE L’EMOZIONE bisogna giungere alla poesia a PICCOLI PASSI, MA FREQUENTI iniziando sin dalla scuola dell’infanzia:● leggere tante poesie – filastrocche, scioglilingua ,..... ● animare le poesie con timbri di voce diversi e con il corpo● spiegare poesie rappresentandole con il disegnoPARALLELAMENTE svolgere attività che permettono di acquisire la consapevolezza del VALORE DELLA PAROLA intesa come INSIEME di fonemi e come INSIEME di grafemi che in base a come sono sistemati, danno origine all’EVOCAZIONE di un OGGETTO; tutte le ttività legate al percorso fonologico che da tutti è conosciuto ( vedi atti del corso), sono alla base del percorso che va verso i GIOCHI DI PAROLE e la POESIA.
DIVERSI LIVELLI DI ANALISI
■ LIVELLO STRUTTURALE: struttura e disposizione dei temi: comprensione
globale
PISTA DI LAVORO: COMPRENSIONE
■ LIVELLO LESSICALE: qual è il linguaggio scelto dal poeta?
PAROLE CHIAVECAMPI SEMANTICIRICERCA DI SIGNIFICATISINONIMI
Colto
Quotidiano
Dialettale
Prezioso
Arcaismi, neologismi .....
PISTA DI LAVORO:
Arricchimento lessicale
■ LIVELLO SINTATTICO: com’è la disposizione delle parole, come sono legate,
com’è la disposizione del verbo rispetto al nome,.....
PISTA DI LAVORO: RRFLESSIONE LINGUISTICA
■ LIVELLO METRICO: strofe, versi, pause, cesura, ensambement, ritmo, accenti
(ictus), rime; (Lettura)
PISTA DI LAVORO: “occorre crearsi delle costrizioni per inventare liberamente (U.Eco)
■ LIVELLO FONICO O FONETICO:suono, musicalità, colore, figure retoriche del suono (allitterazione, onomatopea, rima, assonanza, consonanza)
PISTA DI LAVORO:musicale, fonologica
■ LIVELLO RETORICO: impiego di figure retoriche ( del suono, già dette) di significato
PISTA DI LAVORO:
ampliamento del linguaggio
connotativo
Similitudine
Metafora
Personificazione
Iperbole
Ossimoro
sinestesia
■ LIVELLO EMOTIOVO: riguarda i significati nascosti, la sensibilità del lettore coglie emozioni, ispirazioni, riflessioni personali
PISTA DI LAVORO: INFINITA
Il macchinista
Il treno vuol bene alla pioggia.
Se piove, si lustra e sfoggia
il suo fischio d’aiuto.
E’ notte. Si è forse perduto
in mezzo alla nebbia dei fiumi
e non vede più i lumi
della nostra città.
Il macchinista che fa?
S’affaccia s’affaccia
e la pioggia gli sferza la faccia,
il vento gli ruba la voce,
il bianco sorriso veloce.
sul grande orologio il suo cuore
gli batte il fragore
del treno che va.
È notte. E tu sogni che il vento
per sempre sia solo, una storia
di lagrime e fumo, la gloria
al macchinista contento
stampato sul grande giornale
del tempo che fu.
Laggiù
Dove il bene trionfa del male
e tornano lungo le sere
il macchinista, il pompiere,
il ragazzo buttatosi a nuoto
nel libro di lettura,
il soldatino ignoto,
la madre che non ha paura,
laggiù
dov’è scritto “mai più”,
vorresti fra il pianto sapere
D’aver fatto il tuo dovere
come un piccolo ferroviere?
L’ignoto è una favola antica,
bambino, al tuo cuore sicuro
d’avere la casa amica,
la pioggia che batte sul muro.
O dolce, dolce laggiù
con tanti tu-tu-tu-tu.
E il macchinista che fa?
Io credo che passerà
la mano sul vetro di pioggia,
s’appoggia al davanzale
del tender, risale
la scaletta di murata,
capitano di bufera
sulla grande vaporiera.
O dolce “mai più”
con tanti tu-tu-tu-tu.
il sonno viaggia col volto
di tutti i bambini in ascolto
del treno che va.
E il macchinista che fa?
S’affaccia s’affaccia
e il cielo gli azzurra la faccia,
il vento gli canta l’amore
nel grande fragore del treno che va.
DALLA LETTURA DI “IL MACCHINISTA”
POSSIBILI ATTIVITÀ
1) Lettura dell’insegnante / Recitazione ritmata di strofe / Movimento
2) Il cielo gli azzurra la faccia, la pioggia gli sferza la faccia
CAMBIO ATMOSFERICO / TEMPORALE
● il sole ● il tramonto
CHE FA? ● l’alba
● la neve ● il buio
● la nebbia
3) Non è un treno
-È una barca
--è un aereo
-- è una bici
--....
Non è un macchinista
-È un pescatore
--è un pilota
-- è un ciclista
-- .....
4) Il macchinista non è un
“capitano di bufera”
Trova un’altra metafora
5) L’ignoto non è
“una favola antica”
Trova un’altra similitudine / metafora
Il ciclista
La bici vuol bene alla pista
e invita ogni ciclista
a correre sul nastro lucente,
E’ caldo, il sole è splendente.
Tra i mille colori dei prati
si illumina di raggi dorati
lo scorrere della via.
Il ciclista che fa?
Pedala, pedala ....
La fatica gli suda la faccia
il vento gli ondeggia i capelli
regalando pensieri più belli.
Fan forza i brillanti raggi
sui rotondi ingranaggi.
Il ciclista rincorre il tempo che va.
Il macchinista
Il treno vuol bene alla neve.
Se nevica, procede lieve
il suo fischio d’aiuto.
È l’alba. S’è forse perduto
in mezzo al biancore dei fiumi
e non vede più i lumi
della nostra città.
Il macchinista che fa?
S’affaccia s’affaccia
e la neve gli incipria la faccia
e il gelo gli ruba la voce
il bianco sorriso veloce.
Sul grande orologio il suo cuore
gli batte il fragore
del treno che va.
È giorno. E tu speri che il gelo
per sempre sia solo .....
La panchina vuol bene al sole di marzo quando il vecchio ritorna con il suo passo scarso ....
.... Ripensa, ripensa ai giorni della vita più densa ....
.... Zittisce, zittisce guardando il sole che per oggi finisce ......
... O dolce, speranzoso sarà con tanti se, con tanti chissà
.... Il sole gli scalda il sentiero .... Il vento gli culla il pensiero
L’aereo vuol bene alla pista la saluta al decollo e la pensa fino a nuova conquista.
Lassù fra le nuvole le ali distende ed al sole il fuso protende l’orologio non serve più mentre viaggi in avanti o all’indietro il pilota sei tu.
E il pilota che fa?
S’aggeggia, s’aggeggia e il raggio del sole è una scheggia che buca le nubi e spiraglio ti dà.
2° INCONTRO
IN ATTESA si porta a termine il lavoro non finito; SINTESI INCONTRO PRECEDENTE
“ACCOGLIENZA”: la cioccolata / prendi un pezzetto di cioccolata e un biglietto; mangia e gusta in silenzio la cioccolata, leggi il biglietto e quando ti è venuta in mente la parola richiesta, scrivila e poi prova a trovare una rima; due versi ciascuno e scriviamo una filastrocca.
FILASTROCCA LA CIOCCOLATA
Cioccolata sul mio giardino è già spalmata sul paninoCioccolata accanto al mio gattose tu la vuoi facciamo un pattoCioccolata la campanellavado a scuola con mia sorellaCioccolata carta doratatutta la bocca s’è sporcataCioccolata col “giro del mondo”ottanta giorni, perché è tondo.Cioccolata, camicia e merlettose ti sporchi sculaccio il culettoCioccolata nel panierinosuore, asilo senza pullmino(a carnevale facciamo il pranzino)Cioccolata nel mese di luglioè tutta sciolta che bell’intruglio
Cioccolata “soldi” a Natale
e bricciottini a penzolare
Cioccolata nutella nel frigo
sì, metto a posto, adesso mi sbrigo
Cioccolata se arriva la nonna
o nella borsa o in tasca alla nonna
e nebbia in pianura
Agello isola galleggia sicura
Cioccolata guardiamo in su
vedo una nuvola col tutu
Cioccolata in colonia a Marotta,
perché la conchiglia ora è rotta?
Cioccolata fa neri i dentiGisberto arriva, li lavo accidentiCioccolata col “cielo d’Irlanda”non volo in aereo e Mannoia mi manda;Cioccolata ho finito la rimae ne mangio più di prima!
La cioccolata:
pesco un biglietto - mangio un pezzetto – eseguo il comando – due versi rimando
CIOCCOLATA
CIOCCO DATA
CIOCCO NATA
CIOCCO RATA
CIOCCO TATA
CIOCCO FATA
CIOCCOLANA
CIOCCOLAMA
CIOCCOLARA
CIOCCOLAVA
CIOCCULATA
CIOCCALATA
GIOCCOLATA
● Divento di vento tutte le volte che sono contento.
● La mia gola miagola quando mangio una fragola.
● I maiali avranno mai le ali?
Si, solo quelli che finiscono nei giornali, ma sono ali di carta che non servono per volare!
Guardo il soffitto BIANCO seduto sul mio BANCO nella mente gira un BACO ve lo giuro che non BARO e riprendo la mia BIRO una prece fo a Ion CIRO ed accendo pure un CERO che il futuro non sia NERO
www questa SCUOLA qui non scivola la SUOLA qui persona non è SOLA qui s’intona un SOL maggiore e far tutto SO con rigore SSS silenzio per favore!
TAUTOGRAMMMA
CERCO LA CIOCCOLATA CIBO CELESTE DEL CIELO, CEMENTO PER CERVELLI CICLOPICI
CAMBIO LETTERA / ERRORE CREATIVO / NEOLOGISMO
CIOCCOLATA / COCCOLATA / COCCIOLATA / CIOCCIOLATAUna povera cioccolata perse la “I”, si mise a piangere disperata ma la sua mamma le disse :”Vieni qui, che ti do una COCCOLATA”. Si strinsero così forte che si ruppero in cocci e fecero una COCCIOLATA.... E la CIOCCIOLATA che può essere? Una canzone cantata con la bocca piena di CIOCCOLATA!
CIOCCOLAVA inventa una storia di un vulcano fatto di cioccolato che sprigiona lapilli di cacao e lava bollente al cioccolato
A CACCIA DI COCCINELLE, NOCI, NOCCIOLE, COCCO, CIABATTE, CACAO, CAPPUCCINO,
FRECCIA DI CUPIDO, CHIODO SCACCIA CHIODO, APPICCICAMI UN BACIO. COCCOLE
COCCA COCCA, BALLIAMO IL CHA CHA CHA, CACTUS!!!
MARMELLATA DI PAROLE
IL LINGUAGGIO della pubblicità utilizza i “GIOCHI DI PAROLE” per attirare l’attenzione del lettore - cliente
POSSIBILI ATTIVITÀ
1) MODIFICA LA PAROLA: tartaruga / coccodrillo (puoi fare disegni, puoi raccontare una storia)
2) METAGRAMMA: modificando una lettera, togliendone o aggiungendone una, parti da
BRUTTO
CANE
SERA
ODIO
TRISTE
BELLO
GATTO
NOTTE
AMORE
FELICE
AMARO
BIANCO
DOLCE
NERO
Poi produci una SCRITTURA CREATIVA utilizzando la sequenza di parole
3) SCIARADA: DIVENTO DI VENTO
LA MIA GOLA MIAGOLA
I MAIALI AVRANNO MAI LE ALI?
(NON HANNO) MAI ALI
Componi una breve scrittura creativa
4) SCOPRI LA FORZA DELLA LINGUA NELLA PUBBLICITÀ O NEI TITOLI DI ARTICOLI ......
USA QUESTO GIOCO PER CREARE UNO SLOGAN per la nostra scuola
SCUOLA
SUOLA
SOLA
SOL
SO
S
SCUOLA
SUOLA
SOLA
OLA
LA
TARTARUGA
TARTAFUGA
TARTARIGA
TARTAPIGRA
TARTABUCA
SCARTARUGA
CARTARUGA
SARTARUGA
TARTASUGA
TARTARUBA
TARGARUGA
Ogni lista di parole modificate può essere la “base” per costruire una storia (vedi “PRINCIPERSE E FILASTRANE” S. RONCAGLIA)
FORSE LA SCUOLA
TALVOLTA È UNA SUOLA
MA NON TI LASCIA SOLA
SE CANTO CON IL SOL,SO ...
S.... S .... S .... SILENZIO PER FAVOR
ANDARE A SCUOLA CON LA SUOLA
NON È UNA “SOLA”
IN UN GIORNO DI SOL
PIÙ DIRVI NON SO
SE NON S .....
SCUOLA FANTASTICA SCUOLA
DI CERTO UNA SUOLA NON È
MA LA SOLA
CHE TI AIUTA A FA LA OLA
PER FAVORE DAMMI IL LA.
A SCUOLA NON SCIVOLA LA SUOLA
SOLA O IN COMPAGNIA
NASCE IL SOL DELL’ALLEGRIA
SO DI CERTO DI STAR BENE
QUANDO STIAMO TUTTI INSIEME...... S S S
NOMI DI ANIMALI FACILI DA MODIFICARE:
RINOCERONTE, FARFALLA, COCCODRILLO,TARTARUGA, GATTOPARDO, DINOSAURO
METAGRAMMA + SCRITTURA CREATIVA
AMARO
AMARE
AMORE - 1
MRE
MOLE
DOLE + 1
DOLCE
IN UN TRAMONTO AMARO
NON SI PUÒ AMARE,
AMORE!
MANGIANDO DI MORE
UNA MOLE
IL COR MI DOLE
O MIO DOLCE AMORE
ODIO / ODO / MODO / MORO / MORE / AMORE
SERA / CERA / CERTA / CORTA / COTTA / COTTE / NOTTE
BRUTTO / BRULLO / BULLO / BELLO
SERA / NERA / NORA / NOTA / NOTE / NOTTE
IN UNA SERA NERA
NORA NOTA DELLE NOTE DI NOTTE
QUANDO SI FA SERA
E LA NOTTE DIVENTA NERA
NORA NON NOTA
MA ASCOLTA NOTE NELLA NOTTE
IL CANE CORRE TRA LE CANNE
MENTRE UN GRILLO SULLA CANNA CANTA.
CINTA È LA CITTÀ,
COTTA È LA VERDURA,
MENTRE MIO ZIO PER LA GOTTA PIANGE
E LA SUA GATTA A SPASSO CON IL GATTO SE NE VA
CANE / CANNE / CANNA / CINTA / CITTÀ / COTTA / GOTTA / GATTA / GATTO
BRUTTO
BRULLO
BULLO
BELLO
IL BRUTTO CEFFO SI AGGIRA
NEL BOSCO BRULLLO,
FACENDO IL BULLO
CREDENDOSI BELLO
BRUTTO
BUTTO
BETTO
BELLO
È TROPPO BRUTTO, VIALO BUTTO,
BAU FA IL CANE
DI QUEL BETTO
E QUELL’ ABBAIARE È BELLO
TRISTE
TRITE
TRINE
CRINE
CARNE
FARINE
FERINE
FELINE
FELICE
È TRISTE CHE
LE TRITE TRINE
DI CRINE
SIANO CARINE
MA LE FARINE
FERINE
DELLE FELINE
FANNO FELICE
BRUTTO
BRULLO
BULLO
BELLO
IN UN BRUTTO POMERIGGIO
MENTRE OSSERVAVO
UN PAESAGGIO BRULLO
HO INCONTRATO UN BULLO
CHE CAMMINAVA BEL BELLO
ODIO
ODIO – 1
DIO
MIO + 1
MIRO
MORO
MORE + 1
AMORE
AMORE
Come l’ODIO non appartiene a DIO col MIO sentimento MIRO a conquistare quel ragazzo MORO che mi viene in mente mentre mangio le MORE.
Credo che sia proprio AMORE!
SCIARADA
“DI VERSI”UN INSIEME DI VERSI DIVERSI
REMARE NON È COMPITO DEL RE MARE
È DIVINO UBRIACARSI DI VINO (sciarada)
3° INCONTRO
In attesa dei corsisti si porta a termine il lavoro precedente/ SINTESI INCONTRO PRECEDENTE
MANO NEL SACCO
Infilate la mano nel sacco senza guardare dentro e scrivete subito la sensazione derivata dal
contatto con l’oggetto misterioso
(SCRITTURA SPONTANEA)
DOLCE / LATTE
PANE / DELICATO
PELLE / VELLUTATA
SOFFICE / BRIOSCIA
THE / AROMATICO
GATTO / SORNIONESOLE / PALLIDO
CUSCINO / MORBIDO
SCIARPA / CALDA
NUVOLA / BIANCA
TENERO /ABBRACCIO
NINNA NANNA / PROFUMATA
Andiamo ora a caccia di METAFORE con la TECNICA DEL QUADRATO MAGICO. Divisi in gruppi, ad ogni gruppo è assegnato un tema; ogni componente scrive una metafora con la quale si va a comporre un quadrato: ogni componente sceglie almeno tre metafore per comporre la propria poesia.
DAL QUADRATO MAGICO, LA MIA POESIA : NUVOLE
Nuvole, fumo di Londra
profondo
sopra i tetti i pensieri
racconta.
Nuvole, cappello sul mondo
dall’alto il silenzio ascolta.
Nuvole, fantasmi minacciosi
ascoltano gli oscuri pensieri.
Nuvole, rumori vorticosi nella lunga notte dei
guerrieri
Nuvole .... Piume leggere nel cielo
danzano come ballerine leggiadre nel cielo volano come bianche colombe
Nuvole ....
Cappello sul mondo
soffici emozioni
Bianche colombe in volo
Si muovono leggiadre
ballerine
A volte, nel vasto cielo
annerito
si spostano sembrano
fantasmi minacciosi.
Nuvole!
Cappello sul mondo
Soffici come cotone,
Dolci come panna montata,
A volte fantasmi minacciosi
Volteggiano nel cielo
Creando strane armonie
Pecorelle girovaghe danzano come
ballerine leggiadre
spaventano fantasmi minacciosi
che si nascondono dietro a fiocchi
di panna montata.
Pecorelle girovaghe, colombe in volo
nascoste dal fumo di Londra
corrono ....
IL TRAMONTO
Il cielo che scalda il cuore
nel dolce e malinconico momento
del giorno
Lo sguardo si perde lontano
Brillano gli occhi di una nuova luce
E la mente vola tra i ricordi.
Brillano gli occhi
Cielo che scalda il cuore
Orizzonte aperto al domani
Che meraviglia la natura!
Meraviglia della natura
La vita che nasce,
dolce e malinconico
momento del giorno
Tramonto
Dolce e malinconico momento del giorno
La vita che nasce
Orizzonte aperto al domani
La vita che nasce è come il cielo che scalda il cuore come un orizzonte aperto al domani ...... Meraviglia “bella” della natura!
La luce strana che
“scompiglia” la natura
Fa brillare gli occhi
E scalda il cuore.
La mente vola
tra i ricordi di un arancio
Rosso azzurro cielo
La vita che nasce
Meraviglia della natura!
La mia mente vola all’orizzonte
e tra un arancio e una rosa
e un azzurro
Penso al domani
LA METAFORA: PAROLA SUPERJET (D. BISUTTI)
Possibili attività partendo dalla lettura di molte poesie con metafora .... (vedi)
1- Per “abituare i bambini alla metafora” si dà subito il secondo termine di paragone
........ È una lumaca bianca
........ È un papavero rosso
........ È un grillo nella notte
........ È un vaso rotto
........ È uno scrigno chiuso
........ È una vela al vento
........ È una foglia caduta
........ È una mosca che ronza
........ È un sasso nell’acqua
........ È un vetro sporco
........ È una cavalla zoppa
2) Il gioco del “SE FOSSE”
Il sole ........ un fiore / un frutto / un animale / una musica / una persona / uno strumento musicale / un oggetto ........
OSSIMORO: associazione di parole in netto contrasto fra loro.
Stancante riposo / vuoto pesante/ breve eternità / muta parola / pieno di niente / cupo chiarore / canto silenzioso / molle pavimento
MANI SORRIDENTI
MANI INCANTATE / SILENZIOSE
OCCHI MORBIDI Sinestesie di Paola B.
SINESTESIA: associazione di parole che appartengono a campi
percettivi diversi.
Morbido suono / profumo vellutato / urlo tenebroso / canzone amara / giallo fragrante / azzurro squillante
Il mio nome è Rosita ed amo tanto la vita.
Son generosa ed affettuosa ma anche un po’ permalosa.adoro il tondo del sole al tramonto che alle mie emozioni fa da sfondo.
METAGRAMMA:
MAESTRA /MAMMA
Maestra / maestà / mesta / messa / mezza / mazza / mamma
MAESTRA – 1
MAESTÀ – 1 MESTA
MESSA MEZZA
MAZZA MAMMA
“Questa sono io
E scrivo a modo mio”
Per giocare con LORENA prendi una L come lesta
una O come onesta
prendi una R come rilassata
e una E come estasiata
prendi una N come
nervosa e una A come amorosa
CATIA
A
TUTTI
INSEGNA
AMORE
Acida maBuonaCercoDiEssere FeliceGelosa e golosaHoImparatoLa lezione“MammaNon Opprimermi”PazienteQuandoRiesco,Solitamente“Tignosa”Una Vivace spessoZitta
Rita rota che mangiava la carota. Ma che noia ‘sta carota!La carota non mi piace,A me piace la crostataE la pizza con patata.Con la scusa del pancioneMangio pure un bombolone.Basta con il ciboO devo correre a mangiareE alla fineDonna cannone diventare!
Persona di poche preteseAncora coltiva sogniO forse illusioni?Lasciatemi volareAncorata a questa terra.
MAMMAAMICAELETTASORRIDENTETRARARIANGELI
4° INCONTRO: ACCOGLIENZA: ogni corsista ha preparato almeno una “scrittura creativa” con una delle tecniche utilizzate durante gli incontri precedenti, il tema è “PARLA DI TE”.CHI SI SENTE legge al leggio microfonato con sottofondo musicale per creare l’atmosfera giusta al momento
INTRECCIO MUSICA – PITTURA - POESIA
Ad ogni corsista viene assegnata la riproduzione di un famoso quadro di pittore impressionista; ●ognuno sceglie una forma di “scrittura creativa” per “raccontare” il quadro
●lettura al leggio con sottofondo musicale
IMPRESSIONISMO IMPRIME IMPRESSIONI E MI ESPRIMO ........
LUCI E OMBRE (CLAUDE MONET)
Bianco candore!
Il cielo velato
E il sole riflesso sulla neve.
La solitudine di pensieri imbiancati
Come gli alberi nudi in un freddo tramonto
La natura parla
In un silenzio assordante
PRIMAVERA
(CLAUDE MONET: DAME AU JARDIN)
Risveglio della natura;
Alberi in fiore,
Tulipani rossi
Salutano festosi
Una dama che
Lentamente passeggia
Tra prati verdi
Inseguita dalla
Sua ombra luminosa
C’era una dama di bianco vestitadal vento era rapitaIn mano aveva un ombrelloper salvare il suo cappelloQuella farfallosa donnadi bianco vestita FEMME À L’OMBRELLE
(CLAUDE MONET)
Dove vanno le persone?
Per cielo e per mare a cercare un’emozione.
Il signore col cappello
Salirà sul treno bello
La signora con la gonna
Viaggerà fino a Stoccolma.
Un ragazzo dalla nave
Guarda il mare tanto soave.
Tutti loro partiranno
Sanno bene dove andranno
E se anche non lo sanno
Prima o poi si incontreranno
In un viso, in un tramonto
Nelle strade di un racconto.
È inganno l’emozione
Se si fa un po’ d’attenzione.
Treno sbuffone
Hai fatto colazione?
Ho mangiato la ferrovia
Per tornare a casa mia!
Ingordo treno mangione!
(CLAUDE MONET“La gare Saint-Lazare”)
NONSENSE
C’era una Signora di Papiano che camminava sempre più piano. Quando raccoglieva i papaveri rossi cadeva sempre dentro i fossi. Quelli spapaverata (sbadata) Signora di Papiano(Claude Monet “Les coquelicats” – I papaveri)
GRAZIE POESIAUn’implosioneUn’esplosioneDentro un enorme calderone.Tutto è nienteNiente è tuttoNel mondo che l’uomo ha distrutto.In questa opaca scorreria, chi mi salva è la poesia.Nell’intimo dei sentimentiCi riscopriamo vivi e vincenti.Valori, ideali e .... FantasiaFinalmente esplodonoNell’anima mia.Leggo nei tramontiColori, passioni, sentimenti e ....Scopro con la fantasiaI valori che la vitaMi vuole portar via.
Presentazione curata dall’ins.Centamori L.