www.gazzetta.it lunedì 4 novembre 2013 1,30 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 anno 117 n 260POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno 117 Numero 260ITALIA
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ARCHETTI, ELEFANTE, TAIDELLI, MEROI PAG. 1012
COMMENTO DI CERRUTI PAG. 23 3 Rodrigo Palacio, 31 anni, 7 reti quest’anno con l’Inter
IL COLPO TERZA VITTORIA ESTERNA PER I NERAZZURRI
Sbanca Udine grazie ai centri di Palacio,Ranocchia e Alvarez. Mazzarri si godeun attacco da 27 reti con 11 marcatoridiversi e applaude Cambiasso:«Ha ritrovato la forma dei tempi di Mou»
ROMA 31
NAPOLI 28
JUVENTUS 28
INTER 22
VERONA 22
FIORENTINA 21
LAZIO 15
GENOA 14
ATALANTA 13
UDINESE 13
MILAN 12
TORINO 12
PARMA 12
LIVORNO 12
CAGLIARI 10
BOLOGNA* 9
SAMPDORIA 9
SASSUOLO 9
CATANIA 6
CHIEVO* 4
Serie A / 11ª GIORNATA
* Una partita in meno.
CLASSIFICAPARTITE
SabatoMILAN FIORENTINA 02NAPOLI CATANIA 21PARMA JUVENTUS 01IeriLIVORNO ATALANTA 10LAZIO GENOA 02SAMPDORIA SASSUOLO 34TORINO ROMA 11UDINESE INTER 03VERONA CAGLIARI 21Oggi (ore 20.45)BOLOGNA CHIEVO
wIL ROMPIPALLONEDI GENE GNOCCHI
La maggior parte delle retiin Serie A viene realizzatadagli stranieri. Un altrolavoro che gli italiani nonvogliono più fare.
F.1 RECORD AD ABU DHABI
Vettel settebellocome SchumiGrinta Alonso: 5°CREMONESI, IANIERI PAG. 3033,
COMMENTO DI ALLIEVI PAG. 23CRIVELLI, FRONGIA PAG. 3637, COMMENTO DI VALENTI PAG. 23
TENNIS SUPER ITALIA A CAGLIARI: 40 SULLA RUSSIA
Azzurre, ragazze d’oroArriva la quarta Fed Cup
I BIANCONERI VERSO LA CHAMPIONS
Marchisio, una carica Real«La Juve sa già cosa fare»GRAZIANO, OLIVERO A PAGINA 17
RIVELAZIONE GIALLOBLÙ ANCORA QUINTI
Il Verona di Toni non mollaCol Cagliari settima vittoriaLONGHI, FONTANA ALLE PAGINE 1415
Strootman firma l’10ma il Toro reagiscee il conto dei successiiniziali giallorossisi ferma a 10. Negatoun rigore a Pjanic.Juve e Napoli a 3.Garcia: «Buon punto. Nonsi può vincere sempre»BIANCHI, BRAMARDO, CECCHINI,
PUGLIESE PAG. 69
ROMACERCI GOLSPEZZALA MARCIATRIONFALE
3 Alessio Cerci, 26 anni ANSA
INTER
3 La gioia delle azzurre
INVASIONIBARBARICHE
ATTACK
BARBARA:“CAMBIAREFILOSOFIA”GALLIANISOTTO TIRO
DI UMBERTO ZAPELLONI
DUELLO PERICOLOSOA PAGINA 23
ilCommento
BOCCI, DELLA VALLE, LAUDISA DA PAGINA 2 A PAGINA 5
DURE CRITICHEDELLA FIGLIA
DI BERLUSCONI«MA NON HO
CHIESTO LA TESTADELL’A.D.»
CAOS MILAN
3 Adriano Galliani e Barbara Berlusconi ANSA
Assicurazioni & Previdenza
UNIQA Previdenza SpA MilanoAut. D.M. 17656 del 23/04/1988 (G.U. 117 del 20/05/1988)
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2 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013
Milan caos: BarbaPRIMO PIANO
ALESSANDRA BOCCIMILANO
Il Milan cambia casa, maBarbara Berlusconi non si ferma qui. Finora ha concentratola sua attenzione sui progettispeciali, compresa la nuova sede del Portello appunto, maadesso la figlia di Silvio Berlusconi vorrebbe modificare lafilosofia del Milan, e in un momento di crisi profonda chiedeche la società cambi completamente rotta. Inevitabile pensare che il destinatario del messaggio sia Adriano Galliani, da27 anni braccio destro di suopadre nel calcio. Il cambio omeno di allenatore diventa unfatto marginale in quello chepare uno scontro generazionale. Al Milan c’è un conflittoaperto. E non riguarda Allegri,non soltanto almeno.
Contestazione Tutto comincia probabilmente qualchetempo fa e si concretizza inquella che il tecnico ha definito la peggiore serata da quando lavora al Milan. La sconfittacon la Fiorentina infatti è condita da una contestazione checertamente non ha fatto piacere alla famiglia. Gli striscionipreparati dalla curva giorni fasono stati esposti e hanno fattol’effetto del sale sulle ferite: cel’avevano con il mercato fatto
Allegri resta La questione allenatore però era già stata risolta in mattinata in un colloquio fra Berlusconi e Galliani.Al tecnico, in ritiro con la squadra, è stata rinnovata la fiducia, in teoria non a tempo, inpratica si vedrà. Altre e nume
rose sconfitte pesanti renderebbero improponibile continuare con lo stesso uomo inpanchina, ma per ora Allegri èprorogato. Nel frattempo, Barbara parla a più riprese con ilpadre, espone il suo punto divista e prepara un intervento
che viene diffuso dall’Ansa alle20.09. L’effetto immediatonelle redazioni è quello di unadichiarazione di guerra al management attuale, cioè Galliani. «Il presidente del Milan Silvio Berlusconi ha avuto un colloquio con la figlia Barbara che
ha chiesto al padre un decisocambio di rotta nella gestionedella società, notando che nelle ultime due campagne acquisti il Milan non ha speso pocoma male», è l’incipit del pezzo,senza virgolettati. I motivi deitonfi di questi mesi «sarebberostati individuati nella mancataprogrammazione, nell’assenza, a differenza di altre squadre italiane, di una modernarete di osservatori che vada acaccia dei migliori talenti prima che diventino top player, ein una campagna acquisti ecessioni estiva sbagliata e chenon ha tenuto conto delle indicazioni della proprietà. Secondo quanto appreso dall’Ansa,questo è stato il punto centraledella discussione: come mai, èla domanda che si pone la famiglia, altre squadre italianeche non spendono più del Milan, dimostrano in campo ungioco migliore e sono più competitive? Nelle ultime duecampagne acquisti, è la con
IL LANCIO ALL’ANSA
Il comunicatodettato alle 20.09
dai Berlusconi
Pubblichiamo qui la versioneintegrale del lancio d’agenzia,firmato dall’ANSA pochi minuti
dopo le 20 di ieri, nel qualeBarbara Berlusconi critica
la scelte alla base della gestionedel Milan nelle ultime stagioni.«Il presidente del Milan Silvio
Berlusconi ha avuto un colloquiocon la figlia Barbara che, come
risulta all’ANSA, ha chiestoal padre un deciso cambio di
rotta nella gestione della società,notando che nelle ultime due
campagne acquisti il Milan non haspeso poco ma male. Cercandodi fare il punto della situazione
del Milan dopo la sconfittacon la Fiorentina, al centrodel ragionamento di Silvio
Berlusconi e della figlia Barbarasono finiti i motivi per cui lasquadra rossonera si trova
addirittura a 16 punti di distanzadalla zona Champions e a 3
da quella retrocessione. I motivisarebbero stati individuati nella
mancata programmazione,nell’assenza, a differenza di altresquadre italiane, di una moderna
rete di osservatori che vada acaccia dei migliori talenti prima
che diventino top player, e in unacampagna acquisti e cessioniestiva sbagliata e che non hatenuto conto delle indicazioni
della proprietà. Secondo quantoappreso dall’ANSA, questo è stato
il punto centrale delladiscussione: come mai, è la
domanda che si pone la famigliaBerlusconi, altre squadre italiane,
come Fiorentina e Romaad esempio, che non spendonopiù del Milan, dimostrano invecein campo un gioco migliore e una
squadra più competitiva?Nelle ultime due campagne
acquisti, è la convinzione dellaproprietà, il Milan non ha speso
poco ma ha speso male.In settimana sarebbero
in programma altre riunioni peranalizzare nel dettaglio i problemie per tentare di rilanciare il Milan
nonostante questo disastrosoinizio di stagione».
La figlia di Silvio:mosse sbagliate,
cambiare rottaStrappo in societàsenza pensare a difesa e centrocampo, eccetera. Alla proprietà, come usa definire la famiglia Berlusconi, non sonopiaciuti. E a Barbara probabilmente non è piaciuta l’idea cheil fallimento di una stagionevenisse addebitato ad Allegri.
Allegri per oraincassa lafiducia. MaBarbara esceallo scopertoe contestale strategiedi mercato
LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 3
ara sfida Galliani
vinzione della proprietà, il Milan non ha speso poco ma male. In settimana sarebbero inprogramma altre riunioni peranalizzare nel dettaglio i problemi e per tentare di rilanciare il Milan nonostante il disastroso inizio di stagione».
Parata e risposta Subito dopo l’uscita dell’Ansa, l’amministratore delegato del Milanviene raggiunto da svariatetelefonate di cronisti e annuncia un comunicato di SilvioBerlusconi che non arriva. Ildestinatario del messaggio èevidentissimo, il corollarionaturale: Barbara ritira la fiducia a Galliani, magari conta
di prenderne il posto. Dal suostaff però filtra una chiavebuonista: Barbara non vuolefare l’amministratore delegato, ma ama la modernità, iclub organizzati in modo manageriale, e il dubbio resta:l’uscita di Barbara è autorizzata dal padre, oppure Barbara si è spinta oltre? I minutipassano e la dichiarazione diSilvio Berlusconi non arriva.Arriva invece la precisazionedella figlia, che l’Ansa diffonde alle 21.35: «Non ho maichiesto il cambiamento dell’ad Adriano Galliani. Nei numerosi colloqui telefonici conmio padre dopo la sconfittacon la Fiorentina ho chiestosemplicemente un cambio difilosofia aziendale per il Milan». Non sarà ancora un problema di successione, ma alMilan le acque sono agitate. Enon c’è solo il tecnico nel mirino.
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il Retroscena
Dal caso Patoall’ultimo mercatoOra Berlusconideve scegliereL’a.d. non lascia
CARLO LAUDISA@carlolaudisa
MILANO
Nella domenica di Barbara il silenzio di Silvio Berlusconi è la spia dei tormenti chestanno agitando quello che èormai il Moloch milanista.L’erede designata mette allaberlina l’operato di AdrianoGalliani, il braccio destro storico di papà, salvo poi correggere il tiro in serata. Ma la sfiducia è palese, il caso diventapolitico. E non è una coincidenza da poco nella fase piùdelicata della vita pubblica delleader politico e del proprietario del club di via Turati.
Contrapposizione In questimesi Silvio Berlusconi è assediato da ben altri problemi,ma la galassia calcistica continua ad avere un posto specialenei suoi pensieri. Nonostantetutto. E la crisi del Milan è lospecchio delle attuali contrad
dizioni. A Palazzo Grazioli èaccerchiato da falchi e colombe. Con lui nel mezzo. Così incasa rossonera la contrapposizione tra Barbara e Gallianiimpone una convivenza sempre difficile. L’affetto per la figlia non merita spiegazioni.Invece va ricordato che il rapporto del Dottore con il suomanager calcistico è quasi fraterno. Si conobbero il 1° novembre 1979 e la cena si chiuse con un affare che diede il làalla comune avventura televisiva. Con la vendita del 50%dell’Elettronica Industriale ilmanager brianzolo divenne laspalla di Sua Antenna nellaconquista dell’etere. Poi, nelfebbraio 1986 iniziò l’avventura col Milan e quella caricada amministratore delegatorinnovata di anno in anno. Decenni di successi con una svolta netta nell’estate del 2012.La crisi della pubblicità e lasentenza del lodo Mondadori(con un indennizzo di circa
500 milioni a De Benedetti)dragano le casse Fininvest e laproprietà ordina di sanare ilbilancio. Da qui il sacrificio diIbra e Thiago con l’incasso di63 milioni. Addio al rosso a dicembre. Pareggio dei contibissato anche a chiusura dell’esercizio in corso. E l’operatodel manager rossonero è in linea con le aspettative.
Ecco Barbara Quasi in contemporanea al Milan s’imponela figura del consigliere d’amministrazione Barbara Berlusconi (dall’aprile 2011), affiancata dal guru AntonioMarchese. Nel governo delclub ottiene la delega per leiniziative strategiche, ma lasua ambizione è chiara: allargare la propria sfera d’interessi. Mentre Galliani si tienestretto l’ambito tecnico e quello commerciale. E nel contempo inizia una partita parallelache in più di un’occasione porta a sfumature diverse. Il primo strappo nel gennaio 2012,quando Pato (allora legato aBarbara) rifiuta il trasferimento al Psg e fa saltare l’arrivo di Tevez in rossonero. Inestate, però, Barbara appoggia il manager nel sostenere laconferma di Allegri dopo le titubanze del padre che avevaespresso il gradimento per Seedorf. Tanto è vero che gli ultimi mesi sono trascorsi senzascossoni apparenti. Anche levoci di un anno fa che avevanoportato a far sussurrare le candidature di Claudio Fenucci eMichele Uva erano passate neldimenticatoio. Ma ora la partita, fatalmente, si riapre. IeriAdriano Galliani s’è chiuso anche lui nel silenzio. Come ognianno sa bene che il suo mandato è legato alle decisioni degli azionisti che vengono comunicate nell’assemblea deisoci di fine aprile. Guarda caso sul finire della stagioneagonistica. L’impressione èche il terremoto mediatico diieri non muti la sua linea. Dimissioni? Neanche a parlarne.Lavorerà al fianco di Allegriper raddrizzare la barra dei risultati. Poi, si affiderà alle decisioni dell’amico fraterno Silvio Berlusconi. Come fa da 34anni a questa parte. Gli annipassano. Ma prima o poi SilvioBerlusconi dovrà dire la sua. Omeglio: decidere se rompere omeno col passato. Il suo.
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Lo striscionepolemico neiconfronti delladirigenzaesposto dallaCurva Sudsabato a SanSiro ANSA
4DOMANI
LE COPPE
SMartedì tornano
le coppeeuropee con la
quarta giornatadella fase a
gironi diChampions ed
Europa League
SChampions
LeagueMartedì 5
JuventusReal Madrid(ore 20.45)
Mercoledì 6Barcellona
Milan(ore 20.45)
NapoliMarsiglia
(ore 20.45)
SEuropaLeague
Giovedì 7Pandurii
Fiorentina(ore 19)
LazioApollon
(ore 21.05)
la precisazione
«Mai chiesto il cambiamento di Galliani»«Non ho mai chiesto il cambiamento dell’ad Adriano
Galliani»: lo ha chiarito Barbara Berlusconi in un comunicatoall’Ansa alle 21.35 di ieri, nel quale ha anche precisato che«nei numerosi colloqui telefonici con mio padre dopo la sconfittacon la Fiorentina ho chiesto semplicemente un cambio difilosofia aziendale per il Milan».
Era statoannunciatoun comunicatodi Silvio, che èrimasto in silenzio
4 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013
LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5
PRIMO PIANO
L’ANTICIPO/1
La Juve va fortecon PogbagolParma resta al palo
PARMAJUVENTUS 01
MARCATORE Pogba al 32’ s.t.
PARMA (3511) Mirante 6; Cassani 5,5,Lucarelli 5,5, Mendes 6 (dal 24’ s.t. Felipe5,5); Biabiany 7, Gargano 6 (dal 38’ s.t. N.Sansone s.v.), Marchionni 6 (dal 42’ s.t.Obi s.v.), Parolo 5,5, Gobbi 5,5; Cassano5,5; Amauri 5. All. Donadoni 7.
JUVENTUS (352) Buffon 6; Barzagli 7,Ogbonna 6, Chiellini 5,5; Padoin 5, Vidal5,5, Pogba 7, Marchisio 5 (dal 17’ s.t. Pirlo6,5), Asamoah 5,5; Giovinco 5 (dal 30’ s.t.Llorente 6), Tevez 6,5 (dal 30’ s.t. Quagliarella 6,5). All. Conte 6,5.
ARBITRO Celi di Bari
ASSISTENTI Galloni e Passeri.
NOTE ammoniti Mendes (P), Gobbi (P),Marchisio (J), Padoin (J), Llorente (J) eGiovinco (J).
L’ANTICIPO/2
Sprofonda il MilanVargas più ValeroSan Siro è viola
MILANFIORENTINA 02
MARCATORI Vargas al 27’ p.t.; Borja Valero al 28’ s.t.
MILAN (433) Gabriel 5; Abate 5,5, Zaccardo 5, Zapata 5,5, Constant 5; Montolivo 5, De Jong 6, Muntari 5 (dal 24’ s.t.Saponara 5,5); Birsa 5,5 (dal 12’ s.t.Niang 5,5), Balotelli 4, Kakà 6. All. Allegri4.
FIORENTINA (4312) Neto 6; Tomovic6,5, G. Rodriguez 6,5, Savic 6, Pasqual 6;Aquilani 6, Ambrosini 6 (dal 34’ p.t. Vecino 6), Vargas 6,5; Borja Valero 6,5; G,Rossi 6 (dal 23’ s.t. Joaquin 6), Matos 7(dal 46’ s.t. Olivera s.v.). All. Montella 7.
ARBITRO Mazzoleni di Bergamo.
ASSISTENTI Bianchi e Padovan.
NOTE ammoniti Balotelli (M), Aquilani (F) eMatos (F).
L’ANTICIPO/3
Callejon e Hamsiklanciano il NapoliCatania al tappeto
NAPOLICATANIA 21
MARCATORI Callejon (N) al 15’, Hamsik (N)al 20’, Castro (C) al 26’ p.t.
NAPOLI (4231) Reina 6; Mesto s.v. (dal7’ p.t. Uvini 5,5), Fernandez 6,5, Albiol 6,5,Armero 6; Dzemaili 6, Behrami 6; Callejon7,5, Hamsik 6,5, Insigne 6 (dal 45’ s.t.Mertens s.v.); Higuain 6 (dal 34’ s.t. Zapata s.v.). All. Benitez 7.
CATANIA (442) Andujar 6,5; Alvarez 5(dal 38’ s.t. Rolin s.v.), Legrottaglie 5,5,Gyomber 5,5, Capuano 5; Izco 6 (dal 25’s.t. Petkovic 5,5), Tachtsidis 6, Almiron 6,Biraghi 5 (dal 1’ s.t. Keko 6); Maxi Lopez 5,Castro 6. All. De Canio 6.
ARBITRO Irrati di Imperia.
ASSISTENTI Ghiandai e Iori.
NOTE nessun espulso, nessun ammonito.
Ammonizioni EspulsioniGol
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ZIO
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MIL
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dal 2007al 2010
dal 2010al 2013
dal 2010al 2013
dal 2013
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GDS
Il Balo della discordiaGalliani ha voluto MarioOra glielo rinfaccianoBerlusconi lo ha definito «mela marcia», poi lo ha sopportato. Male «balotellate» aumentano e quest’anno più ammonizioni che gol
FABIANA DELLA VALLEMILANO
In principio fu la melamarcia, adesso è diventato il pomo della discordia. Mario Balotelli doveva essere il simbolo delnuovo Milan che punta sui giovani, invece è diventato motivodi frizione tra due uomini chevanno a braccetto da più di trent’anni. Silvio Berlusconi non lovoleva, Adriano Galliani invecesì, ha insistito e alla fine è riuscito a portarlo a Milanello, promettendo meraviglie al suo presidente. Il problema è che Marioè stato impeccabile (o quasi) persei mesi, contribuendo in maniera determinante al raggiungimento dell’obiettivo Champions, ma nella nuova stagioneha smesso quasi subito di fare ladifferenza sul campo. E quindianche i suoi comportamenti sopra le righe sono diventati menotollerabili per la proprietà.
I dubbi del presidente Berlusconi aveva bocciato l’arrivo diBalotelli perché lo consideravauna mela marcia: «Se metti unocosì nello spogliatoio può infettare tutti gli altri», aveva dichiarato a inizio gennaio. Poi, ad acquisto quasi fatto, aveva aggiustato il tiro («Mai pronunciatoquelle frasi»), ma in realtà nonha cambiato idea sul giocatore.Ha avallato l’acquisto per ragio
ni di opportunità calcistiche, maè sempre rimasto tiepido neiconfronti di un ragazzo controverso. Ai fedelissimi ha più volteespresso le sue perplessità per illook e anche per le molte balotellate.
Testimonial perfetto In fondoin fondo però all’ex premier piaceva l’idea di redimerlo, di riuscire dove tutti gli altri avevanofallito. Una società come il Milan, che ha sempre fatto dellostile anche fuori dal rettangolodi gioco uno dei suoi punti diforza, poteva essere in grado diriportare la pecorella smarritasulla retta via. Balotelli sarebbestato il testimonial perfetto perun club che da qualche anno hascelto di puntare sui giovani. Untalento italiano riportato a casadopo l’esilio inglese, simbolo
dell’integrazione e del nuovocorso rossonero voluto fortemente da Barbara.
Cartellini e gol Però il rendimento calante di Balotelli e itroppi colpi di testa hanno creato delle crepe nel progetto. Mario da gennaio a maggio avevafatto 12 gol in 13 partite, prendendo 7 cartellini. Quest’annoperò sono diminuiti i gol e aumentati i gialli: 9 in 12 partite,più tre giornate saltate per squalifica (quattro se si conta anchequella di domenica prossima colChievo: era diffidato). «Finché igol sono più dei cartellini va tutto bene», sentenziò Galliani lascorsa stagione. Solo che le retifinora sono state cinque. Nonsolo: Mario in carriera collezionato 79 cartellini gialli e 87 gol.
Differenza di stile Di Balotellinon piace neanche la corte deimiracoli che lo segue ovunque,il procuratore onnipresente,l’allergia alle regole (per esempio non gradisce indossare la divisa a fine partita). Mario nonama l’etichetta, al contrario diBarbara Berlusconi, che in questi mesi ha osservato in silenzio.Se Balotelli avesse avuto lo stesso rendimento di un anno fa e ilMilan non fosse a una distanzasiderale dalla zona Champions(con tre soli punti sulla terzultima) probabilmente il fastidiodella famiglia sarebbe passatoin secondo piano. Ma adessoche le cose vanno male l’insistenza di Galliani per portarlo aMilano può trasformarsi in unboomerang. L’a.d. rischia di pagare il fatto di non essere riuscito a inquadrare Balo all’internodegli schemi comportamentalirossoneri. Berlusconi avrebbevoluto più rigore nella sua gestione, più gol e meno atteggiamenti da divo. Per cancellare lamela marcia e abbracciare il figliol prodigo.
© RIPRODUZIONE RISERVATAMazzoleni mostra il giallo a Mario Balotelli, 23: salterà il Chievo ANSA
IL CONFRONTO COMPLESSIVO OTTO RETI PIÙ DEI CARTELLINI GIALLI
L’a.d. paga unagestione troppomorbida dellapunta, che nonama le regole
Alla famiglianon piace il clanche segue Marioe l’invadenzadel procuratore
6 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013
SERIE A 11a GIORNATA
Dopo il 10 record, pari e +3Il Torino apre il bunkere replica a StrootmanI giallorossi si cullano troppo sul vantaggio, nel secondo tempo Cercifirma l’11. De Sanctis battuto dopo 744 minuti. Juve e Napoli più vicine
DAL NOSTRO INVIATO
FABIO BIANCHI@fabiowhites
TORINO
E all’undicesima giornata la Roma si riposò. Addio eurorecord di vittorie consecutive dall’inizio. Il sergente Garcia ha sempre detto che gli importava poco questo primato.A giudicare da come ha lasciato il campo non sembrava.Certo, gli roderà di più che orail fiato di Juventus e Napoli cel’ha sul collo. Tuttavia per co
me sono andate le cose non sipuò lamentare. Finora la suabella e grande Roma è stata,anche, accompagnata dallafortuna. Stavolta no e il Torinosi è preso con merito il punto.E la soddisfazione di fermaregli imbattibili. Che restano tali: un pari in trasferta non èuna tragedia. Il primo postoresta saldo. E domenica c’è JuventusNapoli.
Solito cinismo Due gol similihanno fissato il risultato: palladietro da dentro l’area per l’incursore di turno; Strootman
da una parte e lo scatenatoCerci dall’altra. Un’analisi razionale ci dice che la Romanon ha collezionato l’11° successo perché è mancata nelmomento in cui ha semprebrillato: il secondo tempo. Ecomunque non si può pretendere di vincere le partite conun solo tiro in porta. La Romaalla fine ne ha segnati 3 sulsuo tabellino: il gol e due tentativi di Ljajic, entrato unquarto d’ora dopo l’intervallo.La Roma sì è cullata sul vantaggio, tronfia del suo baricentro inossidabile. E ha paga
to. Eppure la trama della sfidasembrava snodarsi su stradeantiche per la Roma. Come faquasi sempre con tutte le rivali, nei primi minuti ha giocatoal gatto col topo. Come fannole grandi squadre che sanno diesserlo. Passaggi fitti e corti,tanto ha dei satanassi in mezzo che la palla per portarglielavia devi sparargli. Qualchesortita in avanti per saggiarele condizioni della difesa escoprire dove potrà colpire.Soprattutto, la solita solidità.Nel caso, con l’esordio stagionale di Burdisso causa assenza
di Castan, Garcia ha preferitocautelarsi con Bradley in mezzo e Pjanic (sempre sontuoso)a unirsi al tridente. E De Rossifisso davanti alla difesa. Magari si è adeguato anche allafilosofia di questo Torino, chenon ha certo le tradizionali caratteristiche da Toro, cioè cuore, grinta e corsa. No, il Toroprova a danzare, a giocare allapari. Ventura ha insistito colsuo sistema offensivo: un 442 che si trasforma spesso in424. Lodevole iniziativa. Mail Torino non ha gli uomini perfarlo: El Kaddouri a sinistrapunge poco e copre meno. Inmezzo Barreto cerca anche lamiglior condizione e Meggiorini preferito a Immobile ingol da 3 gare di fila. Così la Roma alla prima vera occasioneè passata. Calcio d’angolo diPjanic, scambio con il «traditore» fischiatissimo Balzarettie palla in mezzo per l’arrivo diStrootman. Et voilà. La reazione del Toro si può riassumerein una frase: Cerci contro tutti. L’unico a combinare qualcosa. Una punizione appena alta, uno sfondamento in areacon palla a El Kaddouri chespreca, un tiro insidioso. Cercilo meritava già il pari.
Entra il Torino Paradossalmente, quando Cerci si è un
4IL NUMERO
2le reti subite
dalla Roma incampionato:nonostante
il pari di ieri,resta il reparto
meno battutodel torneo
AltRoma
ARBITRI BANTI 5,5 Il suo metro è far giocare, ma manca un possibile rigore per fallo di Darmian su Pjanic, così come non convincono le interpretazioni sui cartellini. Marzaloni 6Paganessi 6; Damato 5,5Pinzani 6.
CONTRASTI OK 0/0LANCI 0 PASSAGGI OK 0/0
TIRI 0 PASSAGGI OK 2/2RECUPERI 0
TIRI 1 DRIBBLING OK 0/0SPONDE 0
TIRI 0 DRIBBLING OK 2/7SPONDE 1
TIRI 1 DRIBBLING OK 1/1SPONDE 0
TIRI 2 PASSAGGI OK 15/19RECUPERI 3
TIRI 1 PASSAGGI OK 48/56RECUPERI 5
TIRI 0 PASSAGGI OK 32/35RECUPERI 4
CONTRASTI OK 9/15LANCI 2 PASSAGGI OK 22/24
CONTRASTI OK 2/7LANCI 6 PASSAGGI OK 39/49
CONTRASTI OK 1/2LANCI 5 PASSAGGI OK 33/39
CONTRASTI OK 2/2LANCI 1 PASSAGGI OK 23/31
PARATE 2 RINVII 13PRESE ALTE 2
TIRI 3 DRIBBLING OK 2/5SPONDE 1
TORINOBENE MORETTIBARRETO FLOPFrena gli Invincibili con unospirito da vecchio cuoregranata: se recupera tuttisi toglierà soddisfazioni
6
le Pagelle
h7il miglioreCerciCi voleva un ex romanistaper frenare la Roma. Pocoda dire: oltre al gol, per untempo e mezzo il Toro inavanti è solo lui.
6,5PadelliA pensarci bene, le dueparate finali su Ljajicrappresentano il suovero lavoro di giornata,perché contro la rasoiatadi Strootman da duepassi nulla poteva fare.
6DarmianPjanic e Balzarettironzano dalle sue parti ese l’entrata sul bosniacopoteva meritare anche ilrigore, dimostra di sapersuperare i momenti difficiliinnalzando il bunker.
6GlikNon ha piedi daBeckenbauer, ma si faperdonare qualcheerrore mettendoci grintaper anestetizzareBorriello e stoppare leincursioni giallorosse.
6MorettiPer portare a casa ilpunto occorre anchesangue freddo neimomenti più difficili: inuna parola tuttal’esperienza che ha nelsuo curriculum. Utile.
6D’AmbrosioIn avvio sa di potercontare poco sullecoperture di El Kaddourisulle avanzate di Maicon,e limita le incursioni.Tutto sommato,quello che occorre.
6BashaDavanti a una squadra atrazione anteriore, logicoche chi stia in medianadebba abbassare la testae mordere la terra. Nonha lo strapotere diStrootman, ma fa il suo.
6GazziDiscorso analogo a quellodel compagno di reparto;fa legna in mediana perinnescare gli esterni,tenendo conto che Bradley il più frequenteavversario di zolle è ilcliente più addomesticabile
5El KaddouriL’attenuante c’è: non hale caratteristiche adattea coprire una fascia diuna squadra a vocazioneoffensiva, ma lo spirito digiornata stavolta ètroppo molle per labattaglia che divampa.
6MeggioriniUn tempo in cui sembralobotomizzato dallechiusure di Benatia eBurdisso, ma quandosembra ormai fuori dalgioco si risveglia con ungran tiro e dà a Cercil’assist del pareggio.
5BarretoLa cosa più utile è il gialloche fa prendere aBenatia, per il restosvaria tra fascia e centrosenza creare maiveri pericoli a unaretroguardia che pure nonè nel suo giorno migliore
6ImmobileEntra per Barreto e dà ilsuo contributo nellarincorsa per il pareggio enell’alzare le palizzate permantenere un puntoprezioso.
6BellomoEntra per El Kaddouri edimostra una maggiorepredisposizione alsacrificio: ciò cheserve per darsi da farenell’arroventato finaledi partita.
s.v.MaksimovicEntra nel finale e giocasolo i minuti di recupero.
6l’allenatore Ventura
Lette le formazioni abbiamoavuto un sussulto: squadra daimpresa o da suicidio assistito.Al solito, è prevalsa la via dimezzo perché nel momentopiù difficile il timoniere haportato i giusti correttivi.
Alessio Cerci, 26 anni, infilail pallone dell’11 controla Roma: è il suo 8° gol inquesto campionato LAPRESSE
4LA SERIE
GIALLOROSSA
S
25ago13Livorno
Roma 0265’ De Rossi,
67’ Florenzi
1set13Roma
Verona 3056’ Cacciatore
(V) autorete, 59’Pjanic (R), 66’
Ljajic (R)
16set13Parma
Roma 1339’ Biabiany (P),47’ Florenzi (R),70’ Totti (R), 85’
Strootman (R)rigore
22set13RomaLazio
2018’ Balzaretti,
94’ Ljajc rigore
25set13Sampdoria
Roma 0265’ Benatia, 88’
Gervinho
29set13Roma
Bologna 508’ Florenzi, 18’Gervinho, 25’
Benatia, 62’Gervinho, 85’
Ljajic
5ott13InterRoma
0318’ Totti, 40’
Totti, 44’Florenzi
18ott13Roma
Napoli 2049’ Pjanic, 61’
Pjanic
27ott13UdineseRoma 0182’ Bradley
31ott13Roma
Chievo 1067’ Borriello
LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7
pochino spento, è entrato ilToro. Più deciso, più cattivo.La Roma non si è accorta delcambio di passo e di mentalità. O meglio, non se n’è curata. Ventura ha sposato l’asseper un deciso 433 e poi haspeso Immobile per Barreto.Garcia si è fatto ancor più prudente e ha fatto fare un passoindietro alle due ali Pjanic eFlorenzi per un 4141. Pensava di cavarsela. Anche Benatia pensava di cavarsela sulla linea di fondo con Meggiorini ma una spallata regolarel’ha sbilanciato e il centravantiha regalato la palla gol a Cerci.Imbattibilità di De Sanctisstoppata a 744 minuti e Romastordita, quasi incredula ditanta lesa maestà. Come dettosoltanto Ljajic, entrato peruno spento Borriello, ha provato davvero a reagire con lacollaborazione di super Pjanic. Ma il Toro s’è ricordato delsuo cuore e ha lasciato pochispazi. Il resto l’ha fatto la nuova situazione psicologica. Appena una volta aveva dovutorincorrere: col Parma alla terza giornata. Passato remoto.Non era più abituata. Adessosarà interessante vedere comei magnifici soldati del sergente Garcia reagiranno al fatto diessersi scoperti vulnerabili.
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(433)26 De Sanctis; 13 Maicon, 17 Benatia (dal 28’s.t. 7 Marquinho), 29 Burdisso, 42 Balzaretti;4 Bradley, 16 De Rossi, 6 Strootman; 24 Florenzi (dal 43’ s.t. 3 Dodò), 88 Borriello (dal14’ s.t. 8 Ljajic), 15 Pjanic. PANCHINA 1 Lobont, 28 Skorupski, 35 Torosidis, 33 Jedvai,46 Romagnoli, 11 Taddei, 94 F. Ricci, 18 Caprari, 96 Di Mariano. ALLENATORE Garcia
AMMONITI Benatia, Bradley, Maicon per g.s.
CAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 4141
MARCATORI Strootman (R) al 28’ p.t.; Cerci (T) al 18’ s.t.
ARBITRO Banti di Livorno NOTE Spettatori paganti 7.496, incasso di 200.300 euro; abbonati8.780, quota di 110.841 euro. In fuorigioco 00. Angoli 55. Recuperi: 0’ p.t., 4’ s.t.
TOTALE PASSAGGI
TORINO 313 ROMA 577
TIRI FUORI
IIII IIIIIITORINO 4 ROMA 6
MOMENTI CHIAVE
(442)30 Padelli; 36 Darmian, 25 Glik, 24 Moretti,3 D’Ambrosio; 11 Cerci (dal 45’ s.t. 19 Maksimovic), 4 Basha, 14 Gazzi, 7 El Kaddouri (dal30’ s.t. 63 Bellomo); 10 Barreto (dal 12’ s.t. 9Immobile), 69 Meggiorini. PANCHINA 32Berni, 23 Gomis, 5 Bovo, 16 Pasquale, 17Masiello, 33 Brighi. ALLENATORE Ventura
ESPULSI nessuno
AMMONITI D’Ambrosio e Basha per g.s.
CAMBI DI SISTEMA 1’ s.t. 433; 45’ s.t. 532
POSSESSO PALLA
TORINO 35,8% ROMA 64,2%
TIRI IN PORTA
IIIIII IIITORINO 6 ROMA 3
PRIMO TEMPO 01
25’ Sugli sviluppi di un angolo gran tiro alvolo di Florenzi, alto.GOL! 28’ Al secondo corner consecutivo,Pjanic dà a Balzaretti che ridà a Pjanic, palla in mezzo dove s’avventa Strootman cheinfila Padelli36’ Bella punizione di Cerci, appena alta.41’ Gran tiro di Cerci, De Sanctis devia inangolo.45’ Azione personale di Cerci che entra inarea e dà a El Kaddouri. Ma il suo tiro è centrale.
SECONDO TEMPO
12’ Cross di Basha, stupendo tiro al volo diMeggiorini che De Sanctis respinge in tuffo.GOL! 18’ Meggiorini fa a spallate sulla rigacon Benatia e vince buttandolo giù, palla inmezzo per Cerci che s’infila tra Burdisso eBalzaretti.21’ Burdisso da corner sfiora la traversa ditesta.42’ Bella punizione di Ljajic, respinta da Padelli.46’ Sassata di Marquinho, alta.
TORINO
1ROMA
1
la MoviolaDI FRANCESCO CENITI
Darmian colpisce Pjanic:manca un rigore alla Roma
Banti ha un marchio difabbrica: fischia pochissimo. Ierinon si è smentito, ma alcunedecisioni sono sembrate errate.Nel primo tempo manca un gialloper Balzaretti che ferma in modovolontario con la mano unpassaggio diretto a un giocatoredel Toro. Giusto, invece, il giallo aBenatia che cerca l’anticipo suBarreto, ma sbaglia il tempo ecolpisce l’attaccante: il difensoresalterà per squalifica la gara colSassuolo. Nella ripresa gliepisodi più controversi. Il Torinoprotesta per un doppio mani inarea di Balzaretti e Burdisso:giusto considerarli involontari.
Regolare il pari del Torino:robusto, ma nella norma ilcontatto tra Benatia e Meggioriniche gli ruba palla. Rischiamoltissimo Darmian: sullapercussione di Pjanic, ildifensore alza la gamba nontrovando mai il pallone e finendoper colpire l’avversario (IMMAGINE
SKY SPORT). Ci stava il rigore perla Roma. Altra protesta dellasquadra di Garcia per una spintadi Bellomo su Maicon: c’è (anchese il giallorosso si lascia andare),ma è appena fuori area. Nelfinale arriva un giallo per Maiconche però non commette neppurefallo su D’Ambrosio.
4ASSALTO
FALLITO
Classificaimbattibilità
portieriin Serie A
S.Rossi(Milan ‘9394)
929’
Zoff(Juve ‘7273)
903’
Da Pozzo(Genoa ‘6364)
791’
Pelizzoli(Roma ‘0304)
774’
Pinato(Atalanta ‘9697)
757’
Marchegiani(Lazio ‘9798)
745’
DE SANCTIS(Roma ‘1314)
744’
Reginato(Cagliari ‘6667)
712’
S.Rossi(Milan 9394)
690’
Cudicini(Milan ‘7172)
687’
ilPersonaggioL’EX GIALLOROSSO
L’ingrato Cerci«Questa retemi dà orgoglio»«La Roma mi ha cresciuto, ma la mia anima è peril Torino». Ventura: «Io guastafeste, da allenatoredel Cagliari avevo interrotto la serie della Lazio»
FRANCESCO BRAMARDOTORINO
Eroe per un pezzo d’Italia incollato davanti alla tv,che sognava uno stop dellaRoma, traditore per il popologiallorosso che ha fischiatosonoramente Alessio Cerci all’uscita dal campo. Il torto diCerci è di essere nato a pochipassi dalla Capitale, e di essere cresciuto nel Valmontone enelle giovanili giallorosse. Il16 maggio 2004, a 16 anni emezzo, l’illusione romanista,il debutto in Serie A con FabioCapello allenatore nella garacontro la Sampdoria. Nellastagione seguente è ancoraprotagonista nella Primavera,con la prima squadra scampoli di partita, poi le strade si sono divise. Non poteva arrivareche in una serata così il primogol da ex di Alessio. «La Romaè la squadra che mi ha cresciuto, ma devo dare l’animaper il Toro. Il loro punto di forza è il centrocampo, il nostro èil cuore. Abbiamo giocato allapari, abbiamo avuto qualcheoccasione in più. Fermare laRoma è stato un motivo di orgoglio. Classifica cannonieri?Non ci credo, sono importantianche gli assist».
Superotto Otto gol in undicipartite sono un bel bottinoper Alessio Cerci e per il Toroin assoluto, visto che l’ultimobomber così prolifico nelleprime giornate di campionatorisale ai tempi di Ciccio Graziani. Di Cerci il Torino nonpuò fare a meno. Alessio è anche un indovino visto che nell’intervallo tra il primo e il secondo tempo con il Toro insvantaggio ai microfoni di
Sky aveva detto: «Dobbiamocontinuare così e avere un po’più di coraggio. Dobbiamo fare gol, e per farlo serve personalità. Io più motivato controla Roma? Non è così. Ci tengo,ma io guardo al Torino e dobbiamo fare di tutto per cercare almeno di pareggiare questa partita». La partita di Alessio? Un gol, cinque tiri. «Alessio è un punto di riferimentodella squadra, difficile damarcare, quando accelera pochi difensori lo possono fermare, e può fare ancora meglio»: queste le parole del capitano Glik.
Evoluzione L’evoluzionetattica di Ventura, il 352di quest’anno, è stata unascommessa, frutto di unpatto tra allenatore egiocatore. Qualcheinsofferenza e ladifficoltà a trovare spazi inavvio di stagione, poicon le brigliesciolte liberoCerci di cercarela zona ideale.Alessio è diventatouna delle più forti alid’attacco.«Abbiamopareggiato meritatamente, costretto il loro portiere a stare sulchi vive, in assoluto unpunto meritato», le parole di Ventura. «Sono contento per i giocatori, questaè una squadra che ha raccoltomolto poco rispetto a quelloche ha prodotto e non tuttoper colpa nostra. Io guastafeste? Sulla panchina del Cagliari avevo interrotto la seriedi nove vittorie della Lazio...».
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SAlessio Cerci,
26 anni,attaccante,
secondastagione al
Torino. InNazionale 7
presenzeANSA
CONTRASTI OK 0/0LANCI 0 PASSAGGI OK 0/0
CONTRASTI OK 0/0LANCI 0 PASSAGGI OK 2/4
TIRI 2 DRIBBLING OK 1/1SPONDE 1
TIRI 0 DRIBBLING OK 1/1SPONDE 1
TIRI 3 DRIBBLING OK 0/0SPONDE 6
TIRI 2 PASSAGGI OK 63/68RECUPERI 2
TIRI 1 PASSAGGI OK 84/94RECUPERI 10
TIRI 0 PASSAGGI OK 75/77RECUPERI 3
CONTRASTI OK 3/6LANCI 3 PASSAGGI OK 42/44
CONTRASTI OK 2/4LANCI 0 PASSAGGI OK 39/39
CONTRASTI OK 5/8LANCI 2 PASSAGGI OK 48/49
CONTRASTI OK 5/10LANCI 2 PASSAGGI OK 50/59
PARATE 4 RINVII 8PRESE ALTE 2
TIRI 0 DRIBBLING OK 2/3SPONDE 6
ROMAPJANIC DIRIGEBENATIA FATICAIl record di vittorie è finito,ma la corsa e l’ambizionegiallorosse niente affatto:è una squadra che durerà.
6
h7il migliorePjanicEsterno, trequartista, interno,regista, persino centravanti: copretutte le zone del campo conpadronanza impressionante e sainnescare i compagni. Sontuoso.
6,5De SanctisSe le scarpette sono pigre(scivola spesso), lui èattento su Cerci, El Kaddourie Meggiorini e D’Ambrosio,finché Cerci non gli rubal’imbattibilità al minuto 744’.Pelizzoli era ad un passo...
6MaiconLa frequenza delle corsedel Frecciarossabrasiliano non sarà quelladi un tempo, però sul suobinario la puntualità èassicurata. Non piùsuper, ma utile.
5,5BenatiaIl Colosso ha movenze dasupereroe, ma stavolta nelcorso della partita sembraperdere i poteri. Sul goldel pari, infatti, fallisce ilduello con Meggiorini e sifa anche male.
6BurdissoIl guerriero di millebattaglie bagna l’esordiostagionale con una provad’esperienza,dimostrandosi riserva dilusso per una squadra daprimato.
5,5BalzarettiIl più odiato per un anticotradimento juventino, inavanti apre la difesagranata innescandol’azione del gol, ma incopertura soffre Cerci,che gli sfugge sul gol.
6BradleyHa i modi spicci di unbodyguard: quello cheserve per i raddoppi incopertura sulla fasciadestra e il pressing sudirimpettai tecnicamenterivedibili.
6De RossiLo schieramentooffensivo del Toro lotrova in una posizione piùarretrata del solito, maquesto gli consente lechiusure sui sedici metrie l’avvio della manovra.Ha visto giorni migliori
6,5StrootmanIl baby oranje si regalauna serata da OlandeseVolante. Oltre a fare digae smistare la palla,conclude da killer uninserimento. Il pareggiolo immalinconisceparecchio.
6FlorenziNella giostra degli incrocioffensivi, si diverte arompere ilcontachilometri senzaperdere di vista lesgroppate di D’Ambrosio.Negli appoggi, però, èmeno lucido del solito.
5,5BorrielloLo si vede tornare fino allimite della propria areaper coprire i contropiedegranata, il problema èche questa squadragioca in modo diverso daquello che gli aggrada ecosì si spegne.
6,5LjajicIl grande bocciato dellaserata, entra dallapanchina e mette incampo tutta la voglia cheoccorre per dimostrare aGarcia che meritava unposto da titolare: nelfinale è il più pericoloso.
6MarquinhoEntra per cercare glorianell’assalto finale, manella melassa che si èformata all’altezza deisedici metri riesce ademergere solo condifficoltà.
s.v.DodòÈ l’uomo delle incursionilast minute, però stavoltanon ce la fa.
6l'allenatore Garcia
Intendiamoci, la squadra glirisponde sempre, ma la voglia distupire gli fa mettere mano allamediana più affidabile delcampionato e qualche rotelladell’ingranaggio pare incepparsi.Rivedibile.
DI MASSIMO CECCHINI
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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 9
SERIE A 11a GIORNATA
«Gli allenatori sbaglianoe gli arbitri anche...»Garcia: «Rigore su Pjanic, Benatia in vantaggio su MeggioriniSarebbe divertente vedere la classifica senza gli errori»
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA PUGLIESETORINO
Che l’arbitraggio di Banti non lo abbia soddisfatto finoin fondo lo si capisce dallesmorfie della faccia, appenarivede in tv il gol di Cerci el’azione del contatto D’AmbrosioMaicon. A fine partita,però, Garcia sdrammatizzacosì: «Gli allenatori sbagliano,proprio come arbitri e giocatori, ma spero che Banti non sisia sbagliato. Sul pari non so
se Meggiorini fa fallo su Benatia, di certo Mehdi è in vantaggio. E se Maicon prosegue lacorsa, è pericoloso. Il fallo suPjanic? Per me è rigore, sarebbe divertente vedere la classifica senza errori arbitrali. Pazienza, non è questo che hadeciso il risultato, il gioco è veloce. Il calcio è così, non si puòsempre vincere, ma un pari intrasferta non è un risultato negativo».
Borriello e Ljajic Già, ancheperché prima o poi la serie si
doveva fermare, anche questoè scritto nella storia. «Abbiamo giocato tutta la partita pervincere, attaccando fino allafine continua Garcia Nelprimo tempo non abbiamosofferto niente, il Torinoaspettava solo un nostro errore. Senza Totti e Gervinho abbiamo meno soluzioni davanti, ma giocare con Borriello eLjajic dall’inizio era impossibile, dopo un’ora avrei avutostanchi entrambi, senza possibili cambi. Bradley? Merita digiocare, proprio come Burdis
so. E con tre gare in una settimana è importante avere uomini freschi. Ora voglio vincere con il Sassuolo, vorrebbedire riguadagnare punti suNapoli o Juve. O su entrambe...». Se sarà o meno l’uomodella provvidenza, allora, loscopriremo in questi giorni,dopo il primo (mezzo) passofalso. «L’abbiamo detto in passato, non crediamo all’uomodella provvidenza aveva detto prima del via il direttore generale Baldissoni I risultatinascono dal lavoro e dalla vo
glia di riscatto di tutti».
De Rossi è già oltre La stessavoglia di riscatto che alla fineaveva De Rossi, pensando alSassuolo. «Siamo sempre primi, ora servono 6 punti in casa. Non si possono vincere tutte le gare e non siamo arrabbiati per il mancato record europeo, ma perché abbiamoperso 2 punti su Napoli e Juve.Non siamo fortunati, negli altri campionati se vinci 10 garesei primo con 67 punti di vantaggio. Siamo calati un po’d’intensità, ma dopo la serie divittorie un po’ di appannamento ci sta. Ma abbiamo fatto sempre la partita, loro si sono solo difesi». E il rammaricodi Daniele è proprio in questo:«Non mi lamento di Banti, anche se vedo che c’è chi parladegli arbitri. Piuttosto mi lamento dell’ostruzionismo degli avversari: anche con ilChievo nella ripresa abbiamogiocato solo 10’, così è frustrante». La Roma dovrà essere più forte anche di questo.
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L’allenatore della Roma, RudiGarcia, 49 anni, protesta con unassistente di Banti ANSA
Zupping
DI VINCENZO CITO
«30, 30!Anzi no,chiedo venia»«Forse è meglio che nondica cosa penso».«Vuol dire che pensa
qualcosa»«Certo che penso
qualcosa».Il discorso sul metodo di
Cartesio? No, dialogo Sky-Galliani prima di MilanFiorentina.
«3-0! 3-0! Anzi no! Fuorigioco!, fuori gioco!: Chiedovenia, Verona 2, Cagliari 0»(Massimo Zennaro, Radiorai)
«La mamma deglisfaccendati non fa le parolecrociate», Lucio Rizzica(diretta gol, Sky) indignatoper i laser durante Livorno-Torino di mercoledì sera.
Paolo Aghemo (Sky) .«Stai giocando conparticolare accanimentocontro la Roma». AlessioCerci «Non è così, però ci tengo».
Roberto Prini (Sky) andatae ritorno in Varese-JuveStabia. «Calcio di rigore, maFiamozzi ha toccato ilpallone!» (indignato).Partono i replay. «Fiamozzidice di aver toccato ilpallone» (dubbioso).««Prende palla e piedeFiamozzi» (comincia laretromarcia). «Secondo me ècalcio di rigore» (si è arreso)
Petkovic e la crisi dellaLazio. «Dobbiamo tirare i punti in cascina per uscireda questa situazione»(Stadio sprint, Rai Due)
Ci hanno fatto una testacosì con l’hd, poi alla finesentiamo solo gli urli deitelecronisti. Per fortuna, nontutti sono così. Prima diLiverpool-West Bromwich,Luca Gregorio (Fox sports) ciha fatto ascoltare per intero,dal vivo, l’inno delLiverpool, il più bello delmondo, cantato dai tifosi. Leformazioni? Le ha datedopo. Spesso il migliorservizio a chi sta a casa lodai stando zitto, ogni tantoqualcuno lo capisce...
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10 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013
SERIE A 11a GIORNATA
I nerazzurri sbancano UdineStavolta non si fanno riprendereVantaggio con Palacio, raddoppio di Ranocchia, chiude il conto AlvarezFriulani poco in partita, La squadra di Mazzarri non prende gol dopo sei gare
1
43
1 L’Inter passa in vantaggio: Palacio batte sul tempo Gabriel Silva e segna di testa sulla punizione dalla trequarti di Taider 2 Il dettaglio dello stacco di Palacio: l’argentino salecosì a 7 reti 3 Destro al volo di Ranocchia su calcio d’angolo di Cambiasso per il raddoppio 4 Un minuto dopo il 90’, l’Inter chiude il conto con Alvarez su assist di Palacio ANSA
Uno, due, tre! L’InterDAL NOSTRO INVIATO
PIERFRANCESCO ARCHETTIUDINE
Se l’obiettivo è quello ditornare competitivi e nel minor tempo possibile, come ribadisce Walter Mazzarri, erala velocità dell’opera che mancava all’Inter degli ultimi tempi, stretta fra una quaresimaautunnale con una sola vittoria dopo il 26 settembre e l’angoscia di non sapere ibernareil vantaggio in trasferta. L’accelerazione di Udine quindi èpotente anche perché recideuna serie di pareggi oleosi inviaggio, con tre rimonte subitecontro Cagliari, Torino e Ata
lanta. Stavolta, a differenza diBergamo, a scivolare sono soltanto i rivali: anche i tacchettisono giusti come le conclusioni sul prato fradicio (sei tiri inporta, tre gol e un palo) e sepossono esistere delle preoccupazioni, queste riguardanosoltanto gli infortuni dei difensori (ma Samuel, Jonathane Ranocchia sono recuperabili), più un’ammonizione sciocca di Juan Jesus, diffidato.Comprensibili i mugugni dell’allenatore, ma averne ognigiorno di problemi del genere.Era anche dal 22 settembre,70 in casa del Sassuolo, chel’Inter non finiva con la propria rete pulita e Handanovic
non deve essere il migliore,anzi, si inarca (bene) una solavolta, sull’unica frecciata di DiNatale.
I motivi Una prestazionedunque più matura rispetto aquelle di ottobre: mezz’ora percolpire (due volte), il resto pergestire senza affanni, anzi conla possibilità di esagerare (palo di Guarin) fino all’esultanzadi Alvarez nel recupero. I meriti dell’Inter vengono ancheingigantiti dalla più bruttaUdinese della stagione, oppure, per dirla alla Guidolin,«una delle peggiori della miagestione», ricominciata nel2010. Dopo aver resistito per
più di un anno senza buscarleal Friuli, i bianconeri contanoadesso la seconda sconfittaconsecutiva. Quella di domenica scorsa contro la Roma eraimmeritata, questa invece èsenza attenuanti e abbruttitadagli errori, soprattutto nelprimo tempo. Sbagliata è lalettura della punizione di Taider nella zuccata di Palacio(10), improponibile l’uscitadel portiere Brkic sul raddoppio di Ranocchia, soltantoquattro minuti dopo. Ma tuttoil complesso, che prende anche i primi due gol su palleinattive, non regge, fra gli strafalcioni dei difensori, l’apatiadei centrocampisti e le nullità
fisicotattiche degli attaccanti.Di Natale e Muriel sono spessofermi, mentre gli altri rincorrono il palleggio interista. Certe comodità si possono perdonare soltanto se poi si trasformano i pochi servizi in occasioni da gol, ma solo Totò ciriesce una volta. Muriel, quando riceve in dono da Samueluna chance fondamentale,non indovina la porta. Francesco Guidolin nella ripresa mischia i disegni offensivi, togliele due punte più celebri, provacon Pereyra trequartista (3412) e poi con Bruno Fernandes (il più sveglio, ma non civuole molto) più Ranegie e Nico Lopez. Si avvicina all’area
LA DIFESA IL BABY ERA GIA’ DIFFIDATO. CAMPAGNARO CONVOCATO CON L’ARGENTINA MA NON GIOCA DA FINE SETTEMBRE
Juan Jesus, che ingenuitàMa forse non è emergenzaGiallo al brasiliano:salta il Livorno. Mai k.o. di Ranocchia,Jonathan e Samuelnon paiono gravi
DAL NOSTRO INVIATO
LUCA TAIDELLIUDINE
La macchia sulla festa cela mette Juan Jesus al 91’: ritarda la battuta di una punizione al punto che l’arbitroMassa non può fare altro che
ammonirlo. Diffidato, salteràil Livorno. Un’assenza che potrebbe rivelarsi grave ancheperché ieri si sono fermati Samuel, Jonathan e Ranocchia.Senza dimenticare gli acciacchi di Campagnaro.
Momento sbagliato «A Juanl’ho detto subito in campo spiega Mazzarri : grossa ingenuità. A volte ne commettiamoancora, soprattutto nelle cosepiù facili. Quelle che ti insegnano nelle scuole calcio. Prima o poi un giallo doveva arrivare, ma lui non poteva scegliere un momento peggiore».
Se non altro «credo che per Ranocchia e Jonathan dice Mazzarri non sia nulla di grave. ASamuel avevo detto di avvertirmi al primo dolorino, cheavrei messo Rolando. Si è fermato subito, col Livorno puòfarcela». Si parla di contrattura al retto femorale.
Punto Campagnaro In lineateorica è recuperabile ancheCampagnaro, fermo dal 26settembre. Peccato che nelmezzo ci siano stati i 90’ conl’Argentina, che era pure giàqualificata al Mondiale. E proprio lo spettro della Seleccion
ora si riaffaccia, visto che il c.t.Sabella ha convocato Hugo peri test contro Ecuador e Bosnia.Per questo, al netto di quantosuccesso ieri, l’ideale sarebbepoter evitare di impiegarlo contro il Livornoproprio per ridurre ilrischio di lasciarlopoi partire perBuenos Aires.«L’Argentinaha il diritto dic o n v o c a r equalsiasi calciatore, al di làdelle condizioni fisiche spiega il ds Piero Ausilio . Considerando quelle di Hugo,penso che il buon sensodovrebbe portare sia lorosia il ragazzo a capire chese non giochi da sei gare,al 100% non può essere».
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DIRETTA SU GAZZETTA.IT
Oggi il francese Eric Abidalriceverà il Premio Facchetti
Oggi alle ore 12, presso la Sala Buzzati, EricAbidal riceverà il Premio Facchetti “il bello dellosport”, prestigioso riconoscimento della Gazzettadello Sport giunto all’ottava edizione. Il francese,34 anni, ha subito un trapianto di fegato e giocaora nel Monaco. Attesi Giovanni Malagò, presidenteConi, Giancarlo Abete, presidente Figc, e MaurizioBeretta, presidente Lega A, oltre ai presidenti dimolte società di A. Diretta su gazzetta.it.
Eric Abidal, 34 anni, prima stagione con il Monaco
clicIL 3 NOVEMBRE PORTAANCORA FORTUNA
Il 3 novembre fa beneall’Inter. Nel 2012 vinse 31 aTorino con la Juve: due reti diMilito (Ansa), una di Palacio.
SJuan Jesus
Il difensoredell’Inter,22 anni,
è cresciutoin Brasile
nelle giovanilidell’Internacional:
ha vintoun mondialeUnder 20
AP
LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11
(3511)1 Handanovic; 23 Ranocchia (dal 36’ s.t. 6 Andreolli), 25 Samuel (dal 37’ p.t. 25 Rolando), 5Juan Jesus; 2 Jonathan (dal 23’ s.t. 31 A. Pereira), 21 Taider, 19 Cambiasso, 11 R. Alvarez, 55Nagatomo; 13 Guarin; 8 Palacio. PANCHINA 12Castellazzi, 30 Carrizo, 4 Zanetti, 10 Kovacic, 16 Mudingayi, 17 Kuzmanovic, 18 Wallace, 28 Puscas. ALLENATORE Mazzarri.CAMBI DI SISTEMA nessuno.ESPULSI nessuno. AMMONITI Ranocchia, A.Pereira per g.s., Juan Jesus per c.n.r.
MARCATORI Palacio al 25’, Ranocchia al 29’ p.t.; R. Alvarez al 46’ s.t.
ARBITRO Massa di Imperia. NOTE Paganti 5.400, incasso di 140.128 euro; abbonati e quota noncomunicati. In fuorigioco 31. Angoli 64. Recuperi: p.t. 2‘, s.t. 5’.
TOTALE PASSAGGI
UDINESE 356 INTER 377
TIRI FUORI
IIIII IIIIIUDINESE 5 INTER 5
MOMENTI CHIAVE
(3511)1 Brkic; 4 Naldo, 5 Danilo, 11 Domizzi; 27Widmer, 7 Badu, 3 Allan, 37 Pereyra (dal 13’s.t. 32 Bruno Fernandes), 34 Gabriel Silva;9 Muriel (dal 25’ s.t. 17 N. Lopez); 10 Di Natale (dal 12’ s.t. 13 Ranegie).PANCHINA 30 Kelava, 99 Benussi, 6 Bubnjic, 75 Heurtaux, 14 Mlinar, 18 Jadson, 21Lazzari, 52 Merkel, 94 Zielinski.ALLENATORE Guidolin.CAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 3412.ESPULSI nessuno. AMMONITI nessuno.
POSSESSO PALLA
UDINESE 48,9% INTER 51,1%
TIRI IN PORTA
III IIIIIUDINESE 3 INTER 5
PRIMO TEMPO 02
20’ Danilo consegna il pallone a Cambiassoche avanza e tira: Brkic tocca in angolo.21’ Triangolo fra Nagatomo e Jonathan, il tirodel giapponese dall’area piccola finisce a lato.GOL! 25’ Punizione di Taider per Palacio chedi testa infila il portiere.GOL! 29’ Angolo di Cambiasso, uscita sbagliata di Brkic, conclusione vincente di Ranocchia.36’ Samuel fallisce la chiusura, Muriel davanti alla porta ma tira fuori.
SECONDO TEMPO 01
2’ Di Natale dribbla Ranocchia e tira; Handanovic devia con una gran parata.16’ Guarin brucia Domizzi e conclude di destro: palo.20’ Bruno Fernandes evita due avversari econclude di sinistro: Handanovic para a terra.GOL! 46’ Fuga di Palacio, assist perfetto perAlvarez che infila la terza rete.
UDINESE
0INTER
3
1 5
1134
37 1093
7
274
1
5
25
23212
13
195511
8
BARICENTRO ALTO 56,4 metri BARICENTRO BASSO 50.6 metri
2
accelerama prevale soltanto nella sfidadei corner (64). Poco.
Inter anche italiana Quello diRanocchia è il primo gol italiano nel torneo nerazzurro. Èpoi normale che Rodrigo Palacio risalti per la settima rete eper l’invito al connazionale neltris: anche se non è una primapunta ma si deve adattare,perché mancano Milito, Icardie Belfodil, si trova a suo agio inarea come se vi fosse nato dentro. Inoltre è determinante anche fuori nell’interpretare uncalcio veloce e verticale. Ma èla costante crescita di EstebanCambiasso a spiegare la giornata interista: centrocampista
di soccorso alla difesa, di pressing avanzato (due conquistesulla trequarti fanno sgorgaredue chance da gol), rifinitoreda corner (sul 20) oppuresponda sicura per amici in difficoltà. Un anno fa l’Intersbancò la cattedrale della Juventus fermando Conte dopo49 risultati utili di fila. Ora sipermette di festeggiare l’anniversario contro altri bianconeri, ma nessuno sussurri che ledue Inter hanno lo stesso carattere: l’era di Stramaccioni,almeno per un giorno, sembra molto più lontana diquanto indichi il calendario.
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Miglior attacco del campionatoIN 11 A SEGNO
Il club dell’esultanzaPalacio è il presidenteRanocchia nuovo socioCambiasso: «Alvarez? Ci scommettevo, ma se ne avessiparlato avrei fatto solo dire che c’è la mafia degli argentini»
Numerida record
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA ELEFANTEUDINE
Il club dell’esultanza èdiventato una squadra di calcio: ora sono undici soci, e ierisono stati come li vorrebbesempre Mazzarri, offensivisenza perdere solidità, attentialle occasioni create e a quellenon concesse, senza distrazioni e senza esitazioni nel martellare le debolezze di giornata dell’Udinese.
Basta Quarantena Sono undici marcatori diversi in campionato, da ieri c’è anche Ranocchia, e per quello è sempreun bel groviglio di braccia e diteste. Però stavolta si sono ammucchiati come gli aveva chiesto l’allenatore: «Quando si segna, vorrei che i miei giocatorinon festeggiassero neanche:quello è il momento di martellare». Ieri era come se l’ammonizione di Mazzarri galleggiasse sulle teste nerazzurretipo nuvola minacciosa. Nonacqua, ma una pioggia di rimproveri: stavolta li avrebbe
fatti neri. Ma stavolta no, dopo tre trasferte e tre rimontesubìte una dietro l’altra (Ca
gliari, Torino, Atalanta), l’Inter si è evitata rimorsi di coscienza e si è regalata di nuovoun primato. E alla fine ha fe
steggiato sì, perché nel clubdell’esultanza ci si è già
abbracciati 27 volte, piùdi tutti in serie A; il clubdell’esultanza in 11 partite solo una volta nonha segnato (contro laRoma) e ieri per laquinta volta ha segnato almeno tre gol; ieriè tornato a fare duecose che non gli riu
scivano da 40 giorni,dal 22 settembre contro il Sassuolo: non prendere gol (dopo
sei gare a porta sempre battuta) e vincere fuori casa.
Rodrigo, gol e assist Quelclub per ora ha un presidenteper acclamazione, anche se luirespinge la carica «perché ame arrivano tanti palloni,dunque lo sforzo è di tutti. Einfatti oggi abbiamo corso egiocato bene tutti: prova dagrande squadra, una partitapraticamente perfetta, una dimostrazione di maturità. Importante anche perché tuttequelle sopra di noi avevanovinto». Il presidente è RodrigoPalacio, mister 7 gol in 11 partite di A (più due in Coppa Italia), tre delle quali con la serratura scassinata da un suogol, con l’Udinese come conCatania e Sassuolo. In più treassist, compreso quello di ieriad Alvarez, «e da lui non miaspetto che mi paghi una cena,ma che mi restituisca il favorepresto».
Ricky e la mafia Intanto aesultare in quel club ormai hapreso gusto anche Alvarez, appunto: già 4 gol in campionatoe i complimenti conditi al veleno di Cambiasso: «Ero convinto che potesse fare così bene,ma se ne avessi parlato pubblicamente avrei fatto solo direche c’è la mafia degli argentini: meglio stare zitti e aspettarlo». E a forza di aspettarlo, èarrivato: «Partendo da dietro spiega Ricky ho più spazio:contro squadre che si chiudono, giocando avanti faccio piùfatica. Ora, come mi dice sempre Mazzarri, non devo rilassarmi, altrimenti perdo formae fiducia. Anche la Nazionale?A quella penso, ma tutto passadalle mie prestazioni con l’Inter». E questa non è farina delsacco di Mazzarri, ma è comese glielo avesse detto pure lui.
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1il primo goltargato Italia nell’Interstagionale: è di Ranocchia. Ilbomber è Palacio con 7 reti
27i golrealizzati dall’Inter: il clubnerazzurro ha il migliorattacco davanti alla Roma
L’argentino RodrigoPalacio, 31 anni, è arrivatoin Italia nel 2009ingaggiato dal Genoa: èall’Inter dal 2012 LAPRESSE
28le reti nel 200910Nell’anno del Triplete, dopo11 giornate l’Inter segnò 28gol: oggi solo uno in meno...
12 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013
SERIE A 11a GIORNATA
Mazzarri applaude tutti«Una delle migliori Inter»Il tecnico: «Cambiasso ha ritrovato la forma dei tempi di Mou». Elogiaanche Palacio e Alvarez. Su Guarin: «Tenga la spina attaccata per 95’»
DAL NOSTRO INVIATO
LUCA TAIDELLI@LucaTaidelli
UDINE
Aveva quasi vietato leesultanze dopo un gol, perché«poi l’avversario reagisce equello è il momento di martellare». Il martello Walter Mazzarri ha avuto le risposte chevoleva ma, fedele al personaggio che utilizza in modo naifbastone e carota, nell’analizzare il match cerca prima il pelo nell’uovo.
Pelo nell’uovo «Avevamo fatto buone gare anche contro altre squadre esordisce il tecnico, che proprio contro l’Udinese aveva esordito in A sullapanchina della Reggina, il 12settembre 2004 , ma questavolta ci tenevamo ad imporreil nostro gioco anche lontanoda San Siro. Però dobbiamomigliorare la gestione del pallone, a volte ci stringiamotroppo e non sfruttiamo alcune ripartenze in superioritànumerica. Rispetto a Bergamo, avevo chiesto che i ragazzi uscissero tutti insieme unavolta recuperata la palla. Presto impareremo a cancellarealtre piccole ingenuità che inpassato ci erano costate deipunti». Le critiche finiscono
qui, anche perché è dura andare oltre dopo un match incui l’avversario ti ha fatto ilsolletico.
Meriti più che demeriti «In effetti credo sia stata una dellemigliori Inter della stagione si lascia finalmente andareMazzarri e se una squadraforte come l’Udinese ha fattopoco è merito nostro: una settimana fa non meritavano certo di perdere contro la Roma».Essere tornati a 6 dal terzoposto dovrebbe dare convinzione al gruppo. Ma Mazzarri
sfuma: «Non pensiamo allaclassifica. Dopo un’annata difficile, l’importante è guardarea noi stessi e trovare continuità. Ma anche concretezza perché poi contano i risultati».Quella concretezza e continuità che per ora mancano a Guarin. «Fredy può fare il trequartista spiega Mazzarri , maquando ci schiacciamo devetenere palla e invece a volte laperde. Con lui sto lavorandomolto perché tenga la spinaattaccata per 95’. E visto chegli mancano ancora le due fasi, ho pensato che spostandolo
più avanti non avremmo rischiato dei buchi in mezzo».
Argentina boom Anche perché lì fa scintille Alvarez.Aspettando che si svegli Kovacic, il «progetto Hamsik» va agonfie vele con Ricky. «Si vedeva che aveva qualità faMazzarri , ma non credevofosse così forte fisicamente.Ora però deve giocare così pertutta la stagione... ». Violinianche per Cambiasso e Palacio: «Rodrigo è uno dei giocatori più completi che abbiamai allenato. Meriterebbe diessere in testa alla classificacannonieri e per quello spronoi compagni a cercarlo il piùpossibile. Cambiasso? È sempre al posto giusto nel momento giusto e ha ritrovato laforma dei tempi di Mourinho».
Cambiasso e Zanetti E l’interessato ricambia: «Si vedel’impronta dell’allenatore» dice il Cuchu. Intanto la «bandadell’asado» ha ritrovato capitan Zanetti, in panchina a seimesi dalla rottura del tendine.«Ero tentato di mandarlo incampo nel finale spiega il tecnico , ma gli manca l’abitudine ai contrasti duri. A brevissimo conto di riaverlo al top».
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WalterMazzarri, 52anni, alla suaprimastagioneall’Inter dopoquattro conil Napoli ANSA
L’INDONESIANO
Thohir: «In Italiaper la storiae il blasone»
Erick Thohir ha sceltol’Italia «per la storia e ilblasone: anche quando hoscelto il DC United l’ho fattocon lo stesso criterio». Ilmagnate indonesiano tornaa raccontarsi in patria: «NellaSerie A ci sono almeno 7squadre con qualità e forzasimili: questo crea un clima piùcompetitivo ed emozionante».
dHANNODETTO
SAndrea
Ranocchiaal 45’ e dopo
il 20«Dovremoessere piùscaltri, masiamo giàmigliorati
rispetto alleultime partite»
SEmmanuel
Badu«Prepariamoci a
una battaglianella prossimasfida, sabato a
Catania»
UDINESE IL TECNICO
Guidolin:«Così è duraMa siamomancati noi»
MASSIMO MEROIUDINE
Il Friuli, inviolato per 22partite, all’improvviso è diventato terra di conquista. Dopo laRoma (01), sotto l’arco deiRizzi passa e a mani basse anche l’Inter. «Abbiamo giocatomale e disputato una delle piùbrutte gare casalinghe daquando sono qui»: FrancescoGuidolin è lucido e chiaro nell’analisi della gara. Ha giocatomale l’Udinese e stavolta è venuta meno anche in alcuni particolari (leggi palle inattive) incui i bianconeri quest’annoavevano prestato grande attenzione (solo Denis li aveva bucati). «Dare una spiegazione diventa complicato e difficile,non ci era mai successo diprendere 2 gol da palla ferma.È una sconfitta difficile damandare giù. I nostri avversarihanno fatto bene, ma siamomancati noi». L’unica nota positiva l’esordio di Widmer (dalprimo minuto) e Bruno Fernandes. Guidolin ci aggiungeanche «un po’ di orgoglio nellaripresa. Adesso dobbiamo ricominciare a lavorare con il coltello tra i denti e la massima determinazione». L’Udinese sabato sarà di scena a Catania. Eclassifica alla mano la partitava catalogata come «sfida salvezza».
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GLI ARBITRI MASSA 6,5 Due reclami dell’Udinese e uno dell’Inter: scaramucce in area che non sembrano da rigore. Il resto non fornisce troppi problemi. Posado 6 Marrazzo 6; Orsato 6 Peruzzo 6
CONTRASTI OK 1/3LANCI 0PASSAGGI OK 1/2
CROSS 3PASSAGGI OK 4/6RECUPERI 0
CONTRASTI OK 3/4LANCI 1PASSAGGI OK 8/10
TIRI 2DRIBBLING OK 0/1SPONDE 2
TIRI 2DRIBBLING OK 9/11SPONDE 2
TIRI 0DRIBBLING OK 0/1SPONDE 0
TIRI 1DRIBBLING OK 0/0SPONDE 1
TIRI 1DRIBBLING OK 1/1SPONDE 0
TIRI 2DRIBBLING OK 2/3SPONDE 2
CROSS 2PASSAGGI OK 18/21RECUPERI 7
7l'allenatoreMazzarri
Ha tanteassenze inattacco equalchedifficoltàdietro. Matrovaugualmenteun’architetturacompleta e sequalcuno siaddormenta losveglia lui, inpiedi davantialla panchina.
5l'allenatoreGuidolin
Forse sono letre gare in unasettimana,forse unrilassamentodopo ilsuccesso con ilSassuolo. I suoisono troppobrutti, lasistemazioneoffensivapoteva esserecambiatadiversamente.
CROSS 1PASSAGGI OK 24/27RECUPERI 5
TIRI 1PASSAGGI OK 32/36RECUPERI 4
TIRI 1PASSAGGI OK 42/55RECUPERI 3
CROSS 3PASSAGGI OK 24/27RECUPERI 2
CONTRASTI OK 6/8LANCI 1PASSAGGI OK 21/36
CONTRASTI OK 2/4LANCI 3PASSAGGI OK 20/22
TIRI 0PASSAGGI OK 15/17RECUPERI 1
TIRI 0PASSAGGI OK 34/40RECUPERI 4
TIRI 1PASSAGGI OK 25/28RECUPERI 4
CROSS 6PASSAGGI OK 16/23RECUPERI 3
CONTRASTI OK 3/11LANCI 4PASSAGGI OK 34/48
CONTRASTI OK 5/7LANCI 6PASSAGGI OK 44/55
CONTRASTI OK 3/12LANCI 1PASSAGGI OK 22/28
PARATE 3RINVII 7PRESE ALTE 3TIRI 2 PASSAGGI OK 32/45 RECUPERI 12
CONTRASTI OK 8/16LANCI 6PASSAGGI OK 45/56
PARATE 2RINVII 13PRESE ALTE 2TIRI 1 PASSAGGI OK 11/16 RECUPERI 2
le Pagelle DI P.F.A.
UDINESE
5MURIEL FERMODANILO CROLLAFERNANDES OKSvaniscono le qualità cheavevano portato in Europa ibianconeri. Fase difensivacon troppi sbagli, quellaoffensiva superficiale.
h6Bruno Fernandes il migliore
Mai un minuto in A per il 19enneportoghese: sostituisce Pereyraquando manca più di mezz’ora,riesce ad essere più sveltoe deciso in profondità.L’Udinese un poco migliora.
INTER
7CAMBIASSOÈ OVUNQUEJONATHAN VAFavorita dagli errori altrui,sicuro. Ma ha sempre in manola partita e anziché subirepotrebbe chiuderla concomodo anticipo.
h7,5Cambiasso il migliore
Basterebbero i dodici pallonirecuperati, migliore di tutti, pertestimoniare il pesodell’argentino. Ma c’è dell’altro,fra cui anche una sassata cheimpaurisce il portiere.
5BrkicEsordiostagionale incasa: granderiflesso suCambiasso, poirincorre uncalcio d’angolosenza prenderlo.E Ranocchiaringrazia.
5,5NaldoIl menodisastroso deltrio difensivo,ma non puòopporsi alcontropiede diPalacio e va conil sedere perterra nel 30. Luicome l’Udinese.
5DaniloDi solito liberoaffidabile,stavolta fonte dierrori: regalaun invito in portaa Cambiasso,calcia ancheuna punizionein fallo laterale.
5DomizziTroppi falliin partenza,simili ai lancisbagliati.Quando stendeJonathan l’Interapprofitta diquella punizioneper iniziarela festa.
6WidmerVentenneal debutto, rilevaBasta. Cercadi limitare i dannia destra, crossasei volte comenessunodei suoi.E chiude punta.
5,5BaduAffettato daRicky Alvareze Guarin nelprimo tempo,riesce a trovareil filo del gioconella ripresa,ma ormai ètroppo tardi.
5AllanHa difficoltà nelfar fluire il gioco,soffre lagiornatona diCambiasso eperde 12 palloni.Superatoimpietosamenteda Palacionel tris.
5PereyraL’uomo ovunquequesta voltasoccombe dainterno sinistroal postodi Lazzari.Anche quandoviene messopiù avanti,dura poco.
5Gabriel SilvaBattutoinesorabilmentesul primo gol,nonostante lapunizione diTaider non fossearcuata madritta. Nessunatraccia nellepoche risalite.
5MurielAlle spalle o afianco di DiNatale, è pocomobile, nonaiuta quandol’Inter inizial’azione. Inoltrenon sfruttal’unica chance.
5,5Di NataleGiornata nera,esce anche perun guaiomuscolare.Mezzo voto inpiù per come faspostareRanocchia e tira,ma Handanovicci arriva.
5,5RanegieSi mette davantidopo un’ora,cerca qualchespizzata o lentifraseggi.Non gli riesconoquasi mai,va in difficoltàcome tutti.
5,5N. LopezSi mette davantie affiancaRanegienell’impossibiletentativo dirimontare.Reclama ancheun rigore manon vieneascoltato.
6,5HandanovicStavolta ilritorno a Udineè migliore diquello dellastagione scorsa,quando pigliò trereti. Una solavera parata,su Di Natale.
7RanocchiaPrima retestagionalecon un tiro alvolo quasi dacentravanti.Superato DaTotò in una solascenaimportante.
5,5SamuelConfermatotitolare manon è in buonecondizioni e sivede. Prima delsecondo errorevistoso ha giàchiesto ilcambio.
6Juan JesusPochi probleminel proteggerel’area, vistaanche lapochezza altrui.Ammonito:perde tempoanche se nonserviva. Saràsqualificato.
6,5JonathanMolto attivosoprattutto nellaprima parte:manda in portaNagatomo,mette affanno aGabriel Silva ePereyra. Dopo èpiù cauto.Esce k.o.
6TaiderNon devesudare troppoper limitarePereyra, resta inzona quandol’Udinese passaal trequartista.Sua la punizionedel vantaggio.
6,5R. AlvarezLa rete, quartain campionato, èun sempliceappoggio al 91’.Interno sinistro:giravolte, pausee pureverticalizzazionidi qualità.
6,5NagatomoLa consuetapotenza motoriaunita a un tirosghembodall’area piccolaancora sullo 00.Cambia settorequandoJonathan esce.
6GuarinCentrocampistapiù avanzato. Ilbello è un palopieno dopo unapartenzapotente suDomizzi. Menosplendentequalche assenzaprolungata.
7,5PalacioSeconda rete ditesta, intelligentea trovare il tempodello scattononostanteavesse davantiGabriel Silva.L’invito a Alvarezper il 30 valeuna cena.
6RolandoDentro già primadell’intervalloper Samuel,maniere spiccenei rinvii e nelleelevazioni.
6PereiraPer Jonathan,va però asinistra,secondocaratteristiche.Un ottimo invitoaereo perPalacio, qualchefallo da evitare,giallo incluso.
S.V.AndreolliQuandoRanocchia cedeper i crampi,tocca a luivigilare sultranquillo finaledi gara.
LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13
SERIE A
MAI COSI’ BENE DOPO 11 GIORNATE
9 1Vittorie
Pareggi
28punti
NAPOLI2013-2014
7 4Vittorie
Pareggi
25punti
NAPOLI1989-90
8 1Vittorie
Pareggi
25punti
NAPOLI1988-89
38
Vittorie
Pareggi
27punti
NAPOLI1987-88
GDS
GIANLUCA MONTINAPOLI
Rafa Benitez ha accettato in estate di allenare il Napoli non solo per prendersiuna rivincita in Italia, dopo iltrattamento ricevuto all’Inter,ma perché convinto di poterfare bene, da subito, alla guida di una squadra di valoreche con i giusti innesti avrebbe spiccato il volo. Era l’unicoa non aver paura dell’ombradel suo predecessore Mazzarri (rispetto al quale ha cinquepunti in più dopo undici turni), sicuro che i suoi metodisarebbero stati recepiti in fretta dal gruppo. De Laurentiisgli ha dato il via libera sulmercato, lui e Bigon hannoportato in azzurro giocatori diqualità e così «Don Rafè» aNapoli ha iniziato a scrivere lastoria.
Campionato 5 stelle Mai, infatti, gli azzurri a questo punto del campionato avevano ottenuto 28 punti, neppure negli anni degli scudetti (ovviamente assegnando tre puntiper vittoria) e neppure nellastagione in cui, in assoluto, lasquadra di Maradona ha giocato il suo miglior calcio(198788, scudetto poi vintodal Milan). La sconfitta di Roma ed il mezzo passo falso sulSassuolo sono stati incidentidi percorso, ma i nove successi ottenuti sin qui in campionato parlano chiaro: il Napoliè una seria candidata al trico
lore: «Cinque squadre possono vincere il titolo: Roma, Juve, Napoli, Inter e Fiorentina ha spiegato Benitez . I giallorossi non possono più nascondersi, ma la Juve è avvantaggiata perché investe da anni.Noi abbiamo preso un grandebomber, mentre Conte habuone alternative». Insomma,la sfida con i bianconeri, inprogramma domenica a Torino (polemiche per il costo delbiglietto nel settore ospiti, 45euro), è già iniziata: Higuaincontro tutti, il titolo suggeritodal tecnico spagnolo.
Obiettivo Marsiglia Prima,però, c’è da emulare e, se possibile, migliorare quanto fattodue stagioni fa in Champions,quando il Napoli centrò gli ottavi. Impresa non facile in ungirone di ferro con BorussiaRafa Benitez, 53 anni, è alla guida del Napoli da quest’anno LAPRESSE
Napoli, meglio che con MaradonaLa squadra di Benitez ha ottenuto più punti della squadra che ha dominato e vinto 2 scudetti
Dortmund e Arsenal, ma allaportata della squadra di Benitez se mercoledì arriverà unsuccesso al San Paolo contro ilMarsiglia. «Se farò ancoraturnover? Vedremo – ha dettoRafa , la rosa è buona». Luitende a sfruttarla a pieno: hafatto esordire Radosevic, Bariti e, contro il Catania, ancheUvini. Solo così il Napoli puòdavvero lottare su più fronti:ad esempio, contro i francesitorneranno dall’inizio Maggio, Inler e Mertens che hanno riposato in campionato.
Cecchini azzurri Confermein vista, invece, per Callejon eHamsik, gli ultimi due frombolieri (sei gol a testa in campionato finora) che contro ilCatania hanno fatto centro dafuori area. Otto volte gli uomini di Benitez hanno segnato dalla distanza, è uno dei segreti di questo esaltante avviodi stagione del Napoli. Suquesto aspetto il tecnico spagnolo lavora molto in settimana in allenamento perché saquanto le soluzioni da lontano possano rivelarsi importanti per stanare le avversariechiuse in difesa, anche perchéil calcio di oggi tende proprioa sviluppare questo aspetto:difese chiusissime, sbarramenti totali. Otto sono anche igol segnati, con sei uomini diversi, nei primi 15 minuti: ladimostrazione tangibile chel’approccio alle gare il Napolidifficilmente lo sbaglia. IlMarsiglia è avvisato.
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22giocatoriutilizzati in campionato daBenitez. Non sono entratii portieri Rafael e Colombo
16partite casalingheconsecutive tra Campionato eChampions in cui gli azzurrihanno segnato almeno un gol
14 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013
SERIE A 11a GIORNATA
DAL NOSTRO INVIATO
GUGLIELMO LONGHIVERONA
Toni più il Bentegodi, latorre più lo stadio: l’effetto èmicidiale. Sei vittorie consecutive in casa in Serie A, il Verona di Mandorlini raggiungequello di Malesani. Record stabilito all’inizio del campionato, come adesso o all’inizio delgirone di ritorno come nel20012002, la sostanza noncambia. C’è però un dettaglioche i tifosi più scaramanticinon dovrebbero ignorare: 11anni fa quella squadra spettacolare e talentuosa (Mutu, Gilardino, Camoranesi) poisprofondò incredibilmente inB... Il Mandorla tocchi tutto ilferro che vuole, ma al momento non sembrano esserci rischidi cedimenti strutturali: l’Hellas è solido, compatto, concede poco, corre molto. E ha uncentravanti di belle speranze.Il Cagliari, che fuori casa nonvince da 9 mesi, guarda ai record altrui e ai propri, inquietanti numeri: tre sconfitte difila, un gol segnato, sette subiti. E la panchina di Lopez èsempre più traballante: Cellino, che gli aveva spedito la fiducia via sms, sembra intenzionato a confermarlo almenofino alla partita col Torino didomenica.
Che partenza Celebrata lavittoria, bisogna aggiungereche il Verona stavolta sembrameno straripante delle altrevolte: la solita partenza bruciante, il gol dell’ascensore Toni (male Rossettini e Nainggolan che si fanno sorprendere)che facilita molto le cose, poiuna gestione oculata delle forze. Mandorlini temeva i contropiedisti del Cagliari e hachiesto di cercare con parsimonia la profondità. Sau e
Nenè in realtà sono stati menopericolosi del previsto, ma fareuna partita d’attesa per sfruttare il prematuro vantaggio alla lunga si è dimostrato unascelta vincente. Costruito attorno a Toni, il tridente del Verona ormai sfiora la perfezione, Iturbe dimostra che può fare danni anche a sinistra comenel secondo tempo; Jankovic,in campo dopo un mese e mezzo, ha segnato uno splendidogol dopo uno scambio con Romulo. Tridente assortito, dunque: corsa più centimetri piùtecnica. Mandorlini , messo alsicuro il risultato, decide di coprirsi: fuori Jankovic, moltostanco, dentro Donati play davanti alla difesa, Romulo chesale a fare l’esterno destro e
Iturbe che cambia fascia. Stesso 433 ma un po’ più prudente. E Hallfredsson tornato ai livelli dello scorso anno.
Senza l’ex Orfano dell’exCossu, in tribuna a battere identi per la febbre, il Cagliarisi è ritrovato con poche e confuse idee. Cabrera trequartistaall’inseguimento di Jorginho èun oggetto misterioso, Saunon migliora quando si togliela maschera indossata per proteggersi dalla frattura al nasodi metà ottobre, Nenè, e dopodi lui Ibarbo, sono inconcludenti. Risultato: il primo tiroin porta (Nainggolan) arrivaal 22’ della ripresa dopo unalunga serie di conclusioni fuori misura. Si salva il solo Conti,
il capitano, anima e cuore della squadra, falloso (bruttal’entrata su Jankovic nel primotempo) e generoso: troppo poco per prendersi sulle spalleuna squadra che ha bisogno dicertezze e di leader. È lui comunque a segnare al volo il piùinutile dei gol su lancio da sinistra di Avelar. A pesare, oltreche le assenze (Pinilla), è l’instabilità difensiva: con Pisanoin panchina perché non in
La corsa recorddi MandorliniSesto successodi fila in casaEguagliato il traguardo raggiunto con Malesaninel 200102 grazie alle reti di Toni e JankovicAllarme Cagliari: per Lopez sarà decisivo il Torino
Verona TonicoCellino dàl’ultimatumal tecnico dopoil terzo k.o.consecutivo
VERONA 2 CAGLIARI 1
(433)
Rafael; Cacciatore, Gonzalez, Maietta,Agostini; Romulo, Jorginho, Hallfredsson(dal 27’ s.t. Sala); Iturbe (dal 43’ s.t. Longo), Toni, Jankovic (dal 16’ s.t. Donati).PANCHINA Nicolas, Albertazzi, Bianchetti, Rubin, Marques, Donadel, Laner,Martinho, Cacia.ALLENATORE Mandorlini.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MOLTO BASSO 48,6 metriESPULSI nessuno.AMMONITI nessuno.
(4312)
Agazzi; Rossettini (dal 36’ s.t. Pisano),Ariaudo, Astori, Avelar; Dessena, Conti,Nainggolan; Cabrera (dal 12’ s.t. Ibraimi);Sau (dal 46’ p.t. Ibarbo), Nenè.PANCHINA Avramov, Eriksson, Oikonomou, Rui Sampaio.ALLENATORE Lopez.CAMBI DI SISTEMA dal 12’ s.t. 433BARICENTRO MOLTO ALTO 57,3 metriESPULSI nessuno.AMMONITI Nenè, Conti e Ibarbo per gioco scorretto.
ARBITRO Gervasoni di Mantova.NOTE paganti 2.477, incasso di 41.830, abbonati 16.129, quota di 213.795. Tiri in porta 43.Tiri fuori 111. In fuorigioco 22. Angoli 45 Recuperi: p.t. 3’, s.t. 3’.
PRIMO TEMPO 10MARCATORI Toni (V) all’8’ p.t.; Jankovic (V) al 12’, Conti (C) al 45’ s.t.
DOPO IL GOL AL MILAN L’ESTERNO PERUVIANO
Il Vargas ritrovatoCosì la Fiorentinaha un’arma in piùGIOVANNI SARDELLIFIRENZE
Il solco era tracciato. Lavia che porta dalla perdizionealla resurrezione, calcistica,indicata. Era stato Adem Ljajica percorrerla lo scorso anno.Adesso, dopo la conferma diSan Siro, è toccato a Juan Manuel Vargas seguirne l’esempio. Giocatori persi, cedibili,quasi improponibili davantiagli occhi esigenti di chi tifaFiorentina. Calciatori inveceritrovati dal nuovo corso viola. Contro ogni previsione.
Istinto e parole Funziona piùo meno così. Dirigenza e uomini mercato parlano con ilsoggetto ai margini, ne comprendono pensieri e volontà,nel frattempo aprono scenaridiversi. Vargas, ad esempio, èstato a un passo dal Livornoprima della chiusura dellacampagna trasferimenti. Nelfrattempo staff tecnico e allenatore stimolano il calciatoreaspettando la reazione e facendosi guidare dall’istinto.Con l’esterno peruviano è andata esattamente così. Nessuno credeva in un giocatorepassato negli anni da ala dominante a corpo estraneo. Ilpianeta viola ha intravisto unapossibilità. Decidendo di concedergli un’opportunità.
Dieta e gol «La Fiorentina hafiducia in me» diceva lui a
mercato chiuso. «Ha grandiqualità, pensiamo di recuperarlo» ribadiva la società.Sembrava un teatrino per giustificarne la mancata cessione. Era la pura verità. Il recente turbolento passato di Vargas narrava di un calciatoresvogliato, poco professionale,con problemi personali (e sentimentali) che incidevano sulle prestazioni. In questi mesiinvece, l’allenamento è sempre stato la priorità per «El loco». «Ha perso 5 chili, non eracosì magro da anni» e «Mi haconquistato con il lavoro settimanale» le ultime dichiarazioni di Montella sull’esterno. Logico arrivassero minuti ancheper lui: per la precisione 180in campionato fino ad ora.Con due reti all’attivo (Parmae Milan). A San Siro si è registrata anche la prima da titolare. E non ha tradito. La Fiorentina ha un’arma in più. Si chiama Vargas.
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Juan Manuel Vargas, 30 ANSA
LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15
le Pagelle DI G.LO.
ROMULO, UNA SPINTA COSTANTESAU NON C’È, NENÈ GIRA A VUOTO
VERONA 7RAFAEL 6,5 Una sola paratadifficile, a metà ripresa sul primotiro in porta del Cagliari.CACCIATORE 6 Pochi problemidalla sua parte.GONZALEZ 6 Si divide tra Sau eNenè. Senza errori.MAIETTA 6,5 Un paio di giocatesuperiori alla media.AGOSTINI 6 L’ex forse sente lapartita. Timido.ROMULO 7 Spinta prepotente,perfetto il triangolo con Jankovicsul secondo gol. Gioca bene anchequando passa a destra.JORGINHO 5,5 Stanco, svogliato, siperde anche Conti nell’azione delgol del Cagliari. Fatelo riposare,anche se Mandorlini dice di no.HALLFREDSSON 6,5 Firma luiquasi tutti i contropiede: a un certopunto abbiamo rivisto l’islandesonetrascinatore della squadra in B.SALA 6 Mandorlini gli chiede dipuntellare il centrocampo.ITURBE 7 Incontenibile, anchequando Mandorlini cambia iltridente e gli inverte la fascia.LONGO S.V.
h 7,5IL MIGLIORETONI
Quinto gol, e tre rigori procurati enon calciati. Girava una voce alBentegodi: e se Prandelli...
JANKOVIC 7 Non giocava dalla garacon il Torino. Rieccolo con unaprodezza di destro. Esce stremato.DONATI 6 Si piazza davanti alladifesa per blindare la vittoria.ALL. MANDORLINI 7 Ha costruitouna squadra furba e rognosa. Enon c’è solo Toni: non cambia ilmodulo, ma in attacco ha diversealternative.
GLI ARBITRI GERVASONI 5 Non vede il mani di Astori in area,dubbi anche sul gol annullato a Toni.De Pinto 5,5Schenone 6De Marco 6Manganiello 6
CAGLIARI 5AGAZZI 6 Due gol, poche colpe.ROSSETTINI 5 È un centrale diruolo, gioca per la prima volta daterzino destro al posto di Pisano.Un disastro.PISANO S.V.ARIAUDO 5 Anche a lui a disagioper la giornata balorda della difesa.ASTORI 5 Toni e Iturbe lo mandanoin confusione, graziato dall’arbitroper il mani in area.AVELAR 6 Qualche cross discreto,come quello che porta al 2 1. Perspingere, spinge.DESSENA 5,5 Neppure lui in granforma, non lascia il segno.
h 6IL MIGLIORECONTI
Gol a parte, è quello che s’impegnadi più. Si ritrova ad essere l’unico aimpostare.
NAINGGOLAN 5,5 Disattento suToni nell’azione del vantaggioveronese. Poi ci prova da fuori inun paio di occasioni.CABRERA 5 Non è Cossu e sivede. Non trova mai la posizione,galleggia tra le punte e ilcentrocampo.IBRAIMI 5,5 Resta ai margini, manon al massimo per un colporicevuto mercoledì.SAU 5 Irriconoscibile, stretto traMaietta e Gonzalez.IBARBO 5 Non riesce a entrare inpartita.NENÈ 5 Gira a vuoto, non troval’intesa con Sau. E non la cerca.ALL. LOPEZ 5 Squadra in evidentedifficoltà dopo le tre sconfitte difila, ma è sembrata anche troppomolle per uscire dal momento no.
condizione, Rossettini è fuoriruolo, Astori non lo ha aiutato.Lopez ha maledetto un’altravolta le palle inattive ammettendo il fallimento delle marcature a uomo in area. Poi si ègiocato la carta di Ibraimi largo nel tridente. Inutile. Qualche secondo di paura per unrecord che non è mai statomesso in discussione: il Verona in casa non perde dal 4marzo (20 con il Padova, proprio gli antipatici cugini). Daallora, ha infilato una serie incredibile di 10 vittorie e 3 pareggi. In B, due anni fa, ha fatto addirittura meglio: la seriesi è fermata a 12. Mandorlini èa metà strada: riuscirà a battere se stesso?
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MATTEO FONTANAVERONA
Tu sei Luca e su questoToni costruirò il mio Verona. IlVangelo secondo Andrea Mandorlini ruota intorno a questoeterno ragazzo di 36 anni cheall’Hellas è un totem, un amuleto, un talismano magico.Con il Cagliari, il quinto golpersonale in campionato. Aggiungendo quello segnato inCoppa Italia a Palermo, sonosei reti stagionali. Sempre piùdecisivo, sempre più fondamentale per il Verona che volaalto: «Ma dobbiamo mantenere la calma. Vi ricordate quelche successe quando l’Hellasretrocesse in B, nel 2002? Nel
Luca Toni,36 anni, esultadopo il gol che
ha sbloccatola gara ANSA
ilPersonaggioLUCA TONI
Gol mondiali«Se Prandelliha bisogno,io corro...»Cinque reti, 4 assist, 3 rigori procuratiLa grande partenza della punta che orapuò entrare tra i primi 50 bomber di A
girone d’andata fece cose straordinarie, nel ritorno calò eandò giù. Ecco: prima raggiungiamo il nostro obiettivo,dopo penseremo ad altro. E adivertirci». Così, il Luca che hafatto innamorare Verona, dopo l’ennesima giornata di gloria. Mica una novità, chiaro,per uno che ha vinto la Scarpad’Oro, più volte capocannoniere, in A e nella Bundesliga, eche, sotto il cielo di Berlino, hasollevato il mondo intero.
Speranza Mondiale La Nazionale, già. Un ricordo, un auspicio. Rio de Janeiro è così distante? Toni sorride: «Se Prandelli mi chiama, ci vado di corsa. Io mi convocherei sempre.Ma non dipende da me, e poi cisono tanti giovani bravissimi».E lui resta lì, con Mandorliniche abbozza: «Luca di nuovo inazzurro? Glielo auguro. Perònon prima di maggio: adesso èmeglio se ce lo conserviamonoi…». Strizza l’occhio, il tecnico gialloblù. I numeri di Tonicon il Verona sono imponenti,e non solo per i gol fatti. Si èprocurato tre rigori, tutti trasformati da Jorginho, e servitoquattro assist. E sale pure nell’elenco dei goleador di ognitempo in A: per entrare nellatop 50, gli occorrono altri cinque gol. Con il Cagliari, ha toccato quota 114, due meno diMazzola, tre meno di Abel Balbo e cinque meno di Gino Pivatelli, che partì, guarda caso, daVerona, per fare mirabilie aBologna e al Milan, passandoper Napoli. Toni invece ha distribuito le gioie tra Vicenza,Brescia, Palermo, Fiorentina,Roma, Genoa e Juventus. E,naturalmente, Verona: «Il nostro segreto? Un gruppo sano.E la voglia di dimostrare sempre in campo tutto il nostro valore. Noi non molliamo mai».
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CAGLIARI PARLA LOPEZ
«Periodo nero,ma ne usciremo»
(g.lo.) «Difficile dovererincorrere quando vai insvantaggio dopo pochi minuti ehai la partita in salita». DiegoLopez individua così il principaleproblema del declinante Cagliari.«Abbiamo cercato di recuperarema è un momento negativo, tuttoci va storto». Sul futuro: «So diessere in discussione, ma lavorotranquillo. Sono sicuro, neusciremo». Non c’è molto tempo:la fiducia di Cellino scadedomenica con il Torino.
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16 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013
LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 17
SERIE A
«La Juve sa giàche cosa farecontro il Real»Marchisio si mostra in ripresa: «Nonho ancora segnato, ma ora sto bene»
DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANOVINOVO (Torino)
Fra i moschettieri delcentrocampo manca solo Marchisio all’appuntamento con ilgol. In questa stagione, infatti,Vidal ha timbrato 6 volte fracampionato e coppe, Pogba è aquota quattro, Pirlo ne ha fattidue. Ma il Principino ha un alibi inattaccabile, ovvero l’infortunio al ginocchio subito loscorso 18 agosto, in Supercoppa italiana. Oltre un mese distop, preparazione da richiamare, il rientro il 22 settembre: 24’ in JuventusVerona21. Poi, altre sette presenze,sempre titolare, cinque gare da90’, rendimento altalenante,rodaggio di fatto ancora da ultimare. «Comunque ora misento bene fisicamente spiegaMarchisio . Cerco di dare sempre il massimo, e la prova personale mi interessa fino a uncerto punto. Qui alla Juve inprimo piano c’è sempre lasquadra, contano i risultati».
«Sappiamo come si fa» E conterà soprattutto il prossimo risultato, contro il Real Madrid,«gara che dovremo giocare come fosse l’ultima e quella decisiva della stagione». Una partita senza ritorno, tre punti daportare a casa per non dipendere da altri nella corsa agli ottavi di Champions. Una sfidanon impossibile per Marchisio,perché «all’andata abbiamo dimostrato di valere il Real, dipoter fare male agli spagnoli.Abbiamo creato parecchio, anche dopo l’espulsione di Chiellini. La sceneggiata di Ronaldo? Diciamo che è stato bravo,e l’arbitro ha buttato fuoriGiorgio, lì la partita è cambiata. In ogni modo, ripeto, sappiamo che tipo di gara dovremo fare. Ci sono solo due giorni per lavorarci, ma certe sfideproducono motivazioni edenergie in automatico. Il pericolo maggiore è il contropiede.Bale, Di Maria e appunto Ronaldo hanno gamba e vedonomolto bene la porta: se gli lasciil minimo spazio sono guai. Allo stesso tempo, però, sonomeno portati a dare una manoin fase di ripiego, e questo dovremo sfruttarlo, proprio come all’andata. Sono convintoche faremo una grandissimapartita, anche con l’aiuto dellanostra gente: lo Juventus Stadium sarà una bolgia». Contepensa di replicare il 433 diMadrid, «anche se abbiamoGiorgio squalificato. Vediamocosa deciderà il mister». AlBernabeu Marchisio giocò attaccante esterno, «e in fase difensiva Conte mi aveva chiestodi fare molta attenzione allaspinta di Marcelo. Un ruolo digrande sacrificio, ma sonopronto a rifarlo. Tutta la squa
dra è pronta a grandi sacrifici».
Senza scegliere Capitolocampionato: «Dopo la sconfitta di Firenze c’è stata la giustareazione. Tre vittorie, zero golsubiti e un cammino secondome eccezionale: nove vittorie,un pareggio e una sconfitta; ainizio stagione ci avremmomesso la firma. La Roma? Ottima squadra e ottimo allenatore, ma vedremo se continueranno così. Noi saremo prontiad approfittare di qualsiasipasso falso dei giallorossi. Certo, in questo senso diventeràimportante la sfida contro ilNapoli...». Che arriva subitodopo il Real. «Non sono preoccupato conclude il Principino. La Juve è attrezzata, per qualità della rosa, a vincere entrambe le partite, anche a distanza di pochi giorni».
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Claudio Marchisio, 27 anni, è cresciuto nel settore giovanile della Juventus ANSA
PULVIRENTI SI DIFENDE
«Non ho colpito la steward»
Continua la polemica sull’asse JuveCatania. Pulvirenti si difende: «Quantoall’episodio della steward ho presentato ricorsoe mi difenderò nelle sedi competenti. E’ un fattoche non ho commesso e di cui proverò la miatotale estraneità».
dLE TRE
OPZIONI
SFernando
Llorente, 28anni, hasegnato
all’andata aMadrid ed è
entrato solo nelfinale a Parma.E’ favorito peruna maglia da
titolare
SFabio
Quagliarella, 30anni, è rientrato
a Parma dopoun infortunio. I
suoi tiri da fuorie il senso delgol possonoessere armi
preziose controil Real
SSebastian
Giovinco, 26anni, ha giocato
dal 1’ a Parmama non è
sembrato informa. E’ quello
che ha menochances di fare
coppia conTevez
VERSO LA GRANDE SFIDA DI DOMANI
Tevez e poi?Quagliarellasfida LlorenteLo spagnolo restafavorito, ma Fabioha giocateimprevedibili e inChampions vola
Carlos Tevez, 29 anni, ha giocato dal 2006 al 2013 in Premier League AP
G.B. OLIVEROMILANO
Sul dizionario non c’è,ma se ci fosse la definizionesarebbe probabilmente questa. «Quagliarellata: tiro improvviso da una distanza imprecisata che di solito provocastupore in chi assiste e spessogenera un gol». A Parma FabioQuagliarella non è finito sultabellino dei marcatori, ma sela Juve ha vinto gran parte delmerito è suo e della genialata(la Quagliarellata, appunto)con la quale ha colpito la traversa da lontano. Fabio è così:non ha paura di brutte figure enemmeno delle urla di Conte.Se vede la porta e magari si accorge che il portiere è un po’distratto, calcia da qualunqueposizione e spesso fa bene.Quagliarella in Champions haun ottimo bilancio: 9 partite e6 gol. La media è di una reteogni 86’ perché complessivamente Fabio è rimasto in campo 521’. Insomma, è normaleche Quagliarella speri di giocare domani contro il RealMadrid in coppia con l’intoccabile Tevez. Nella scorsa stagione realizzò gol decisivicontro il Chelsea sia a Londrasia a Torino e solo due delle seireti in Champions sono stati
ininfluenti per il risultato.
Fernando favorito Quagliarella, però, dovrebbe andarein panchina. E’ probabile, infatti, che anche allo StadiumConte schieri il tridente proposto al Bernabeu: Marchisioe Tevez esterni e Llorente inposizione centrale. Lo spagnolo è in buone condizioni, è entrato nei meccanismi della Juve ed è rimasto a riposo a Parma per quasi tutta la partita.Conte ha intenzione di riproporlo domani, anche se solodopo l’allenamento di oggi siavranno conferme. Pochissime speranze, per non dire nessuna, ha invece Sebastian Giovinco che a Parma ha sprecatol’ennesima occasione per dimostrare di poter davvero farela differenza. L’unico alibi è legato al problema al piede chel’aveva condizionato nelle ultime settimane, però questonon basta per giustificare lasua scialba prova.
Riecco Bonucci Per quantoriguarda la difesa, Conte devesostituire lo squalificato Chiellini. La soluzione più probabile è il ritorno di Bonucci (anche lui assente a Parma) e laconferma di Ogbonna cometerzino sinistro del 433 mentre Caceres dovrebbe essere ilterzino destro. ProprioOgbonna ha parlato ieri a Skydella crescita della Juve: «Ilgioco non è cambiato, controReal e Fiorentina eravamo stati molto sfortunati. Però nonsubire gol ti aiuta molto di piùad andare avanti».
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VERGOGNOSE SCRITTE SU PESSOTTO
Il Parma contro lo striscione
Dopo il vergognoso striscione esposto dai suoitifosi nei confronti di Pessotto, il Parma ha rispostocon un comunicato: «Il Parma prende le distanze daquanti hanno esposto un vergognoso striscione controGianluca Pessotto e rinnova la sua stima al ViceDirettore del Settore Giovanile bianconero, auspicandoche un simile episodio non abbia mai più a ripetersi».
18 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013
SERIE A 11a GIORNATA
Il protagonistaDOMENICO BERARDI
Il baby bomberche fa feliceanche la JuveIl 19enne è a metà con i bianconeri: «Portoa casa il pallone... La svolta? Dopo l’Inter»
ALESSIO DA RONCHGENOVA
Tre gol, tutti insieme, inSerie A. Probabilmente Domenico Berardi non se li era maineppure sognati. E chissà cosaavrebbe pagato per compierel’impresa al Ferraris, per unapiccola terribile vendetta personale. Lui, infatti, poco menodi un anno e mezzo fa si eraseduto in tribuna per la semifinale del playoff per lapromozione in A traSamp e Sassuolo. Sempre in tribuna, aveva visto pure la sfida di ritorno in Emilia con il trionfoblucerchiato. Se Pea lo avevaconvocato per quelle due battaglie, Di Francesco, che lo rilevòpoco dopo, lo ha subito gettato
nella mischia: ieri Domenico loha ringraziato una volta di più,salvandogli la panchina con treperle. «Mi porterò a casa il pallone – ha detto il cosentino –.Ora possiamo guardare con fiducia al resto del campionato,
la svolta c’è stata dopo ilk.o. con l’Inter, abbia
mo capito che servivano altri atteggiamenti».
Che nomi A 19 anni, 3mesi e 2 giorni, Berardi non è ilpiù giovane a mettere a segnouna tripletta in A: Piola fecel’impresa a 17 anni e poco più,Meazza a 18 e due mesi, Borel a19 anni di triplette ne realizzò3. Ma proprio questi nomi fanno capire quanto possa diventare grande Berardi, non a casogià acquistato in comproprietà
dalla Juve la scorsa estate. L’attaccante del Sassuolo, scopertoa 15 anni grazie a una partita dicalcetto tra amici, è già a 5 retinella classifica cannonieri, e seè vero che 4 sono venute su rigore, è pure una certezza chelui di partite ne ha giocate solo7, due per 90’, una addiritturadalla panchina. La falsa partenza in campionato, con tre giornate di stop dovute all’espulsione rimediata all’ultima di B, piùuna di stop per aver «bigiato»una convocazione azzurra (inNazionale è squalificato per 9mesi e potrà rientrare solo amarzo nell’Under 21), non lo hafrenato, anzi. Ha fatto le provegenerali: è andato a giocare conla Primavera e ha fatto pure ungol, guarda caso proprio a Genova contro la Sampdoria.
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POZZI, ILLUSIONE DORIANA19’ primo tempoL’unico gol del primo tempo è blucerchiato: Pozzi segna eper la Samp la parita sembra essere in discesa... LAPRESSE
FLORO FLORES FIRMA IL VANTAGGIO18’ secondo tempoDopo la doppietta di Berardi, su azione (sotto) e su rigore,il tris di Floro Flores sembra mettere al sicuro il Sassuolo
DE SILVESTRI SALVA (PER POCO) LA SAMP36’ secondo tempoEder aveva dimezzato lo svantaggio, De Silvestri da due passirealizza il 33 che salverebbe la Samp dalla figuraccia ANSA
ANCORA BERARDI, GIOIA EMILIANA43’ secondo tempoA due minuti dalla fine altro rigore e altra esecuzione perfettadel baby Berardi, che chiude la partita sul 34 LAPRESSE
lePagelle DI A.D.R
SCIAGURA COSTA, FLOP OBIANGACERBIMARRONE: NON SI PASSA
SAMPDORIA 5DA COSTA 6 Incassa 4 gol senzacolpe: due rigori e due esecuzioni.MUSTAFI 5 Energico e grintoso,ma anche molto impreciso. Gravel’errore che causa l’1 3.GASTALDELLO 5,5 Salva un gol,ma è costantemente in affanno.COSTA 3 Nervosissimo nel primotempo, distratto e pure ingenuonel momento decisivo. Il suo rigorecon espulsione affonda la Samp.DE SILVESTRI 5 Grande impegno,coronato dal gol del pareggio: sulrigore finale errore clamoroso.GENTSOGLU 5,5 Migliora sull’1 3,nel momento più duro, ma quantierrori.OBIANG 5 Irriconoscibile. Teso,ansioso. Si rilassa solo nel finale inemergenza quando gestisce conlucidità lo squilibrio dei compagni.GAVAZZI 6 Gli si chiede quantità elui non la fa mancare.WSZOLEK 6 Entra ed è motivato.KRSTICIC 5 Torna nel ruolo in cuiè cresciuto, ma non brilla. Fatica atrovare spazi e gira a vuoto.SORIANO 6 Mette del suo nellarimonta.POZZI 6,5 Sbuca fuori dal bauledelle cose dimenticate e seminadubbi: come fa Rossi a lasciarlofuori? Un gol e un assist, chissà seconvinceranno il tecnico?PETAGNA 6 Ha voglia e fisico, libutta in campo entrambi.
h 6,5IL MIGLIOREEDER
Sempre presente, sempreguizzante, il gol è un tocco felpato,ma è la continua pericolosità afarne il migliore della Samp.
ALL. ROSSI 4 Le sue sceltenon convincono, spessocontraddice se stesso.
GLI ARBITRI TAGLIAVENTO 7 Due rigori senza discussioni,sempre posizionato bene in campo e sicuro nelle decisionie nella gestione dei cartellini gialli.La Rocca 6Iannello 6; Ostinelli 6Gavillucci 6
SASSUOLO 6,5PEGOLO 5,5 Esce a vuotonell’azione del 3 3.ANTEI 5 È una promessa ma nonappare ancora maturo. Nellemischie si fa sorprendere più volte.BIANCO 5 Dovrebbe dirigere unadifesa che sbanda pure insuperiorità numerica. Perdel’attimo sul gol di Eder.ACERBI 6,5 Lui si è sempreattento, sia nell’opporsi alle azionimanovrate che sui calci piazzati.GAZZOLA 6 Avanti e indietro peropporsi a Gavazzi, non prevale, maneppure cede. (Farias s.v.)MAGNANELLI 6,5 Fondamentaleper come svolge con grandeintelligenza entrambe le fasi. Unamacchia: perde Pozzi sul gol.MARRONE 6,5 Il ragazzino si stafacendo e la tecnica non gli manca.LONGHI 6,5 È dal suo piede cheparte la rimonta con quel crossvelenoso che imbecca Berardi.
h 8IL MIGLIOREBERARDI
La prima tripletta in A, cercata condeterminazione, trovata confreddezza e tecnica. Non è più unasemplice promessa ma un sicuroprotagonista di questo campionato.
FLORO FLORES 7 Letale incontropiede e perfetto nell’esaltarele doti di BerardiALEXE 6 Punge nel finaleMASUCCI 6 Con la sua velocità fasbandare la difesa blucerchiata. Inarea punge poco.MISSIROLI 5,5 Entra mentre lapartita si capovolge e non parecapirci molto.ALL. DI FRANCESCO 7 Il suotridente pare una mossa azzardata,il campo gli dà ragione. Salva lapanchina credendo nelle sue idee.Alla fine lo stress lo mette k.o.
SOLIDARIETÀ FRA DORIANI DOPO I 93 DASPO
Un tifoso Samp spintona uno steward
GENOVA Volantini con ilnumero 93 (quanti sono i tifosiSamp puniti con il Daspo dopoLivorno) sono stati esposti suglispalti. In tribuna, un esagitato ha
poi strattonato uno steward.Verrà identificato. Imbarazzo intribuna d’onore, dove un uomo(trattenuto a fatica) ha inveitocontro i contestatori di Rossi,
Tris Berardi e FloroÈ festa SassuoloCrollo SampdoriaPrima vittoria esterna in A degli emiliani: lievemalore per Di Francesco. Rossi: fiducia a tempo
FILIPPO GRIMALDIGENOVA
(S)profondo sampdoriano, si salvi chi può. Rossi (sfiduciato dalla piazza), semprepiù in bilico sul baratro, resta.Per ora: la sosta potrebbe portare novità. Il Sassuolo e DiFrancesco (malore per il tecnico a fine gara, che non si è presentato in sala stampa) sentitamente ringraziano, dividen
do i meriti del primo successoesterno in A nella storia degliemiliani con Domenico Berardi, eroe di giornata: una tripletta d’oro che fa felice pure… la Juventus, comproprietaria del cartellino di questo19enne prodigioso.
Samp all’inferno I numeriche certificano la crisi blucerchiata parlano chiaro: sestasconfitta stagionale (e quartain casa), seconda consecutiva.
I fantasmi dei possibili successori di Rossi (da Pea a Corini,da Reja al sogno impossibileMihajlovic) rimangono alla finestra. L’impressione — suffragata dal campo — è che iltecnico stia procedendo pertentativi, spesso infruttuosi.Anche stavolta al Ferraris èsuccesso tutto e il contrario ditutto. L’unica certezza è che DiFrancesco nulla ha rubatocontro una Samp povera suogni fronte. Difesa imbaraz
zante, centrocampo impauritoe senza leader, attacco dovePozzi e Eder mancano dell’aiuto dei compagni. Di là unSassuolo che butta davanti untridente coraggioso, sfruttando poi i 44 minuti di superiorità numerica (recupero compreso) nella ripresa, dopol’espulsione dello sciaguratissimo Costa nell’azione cheporta al 21 ospite. Ma il valore della Samp – diciamo la verità – è a dir poco mediocre,con l’aggravante della mancanza di esperienza per uscireda momenti come questo.
Botta e risposta Il Sassuologioca un primo tempofotocopia a quello dell’Atalanta alFerraris di otto giorni fa.Aspetta la Samp, blocca le fasce, ignora l’isolatissimo Krsticic, lascia che la squadra diRossi si faccia male da sola. Efa bene, anche se paradossalmente gli emiliani vanno al riposo sotto di un gol per unguizzo del solito Pozzi, pocoprima che Gastaldello ribattail tiro di Gazzola sulla riga. Mala Samp è di burro, e in tre minuti ad inizio ripresa fa il primo patatrac di giornata, conCosta imputato numero uno.Il difensore regala il gol a Berardi, poi stende lo stesso attaccante che dal dischetto nonsbaglia. Samp in tilt, terzo golemiliano con Floro Flores(quasi un derby per lui) e risposta di Eder che accorcia.
Sassuolo, che rischio Riscossa Samp, ma alla fine non paga. Il Sassuolo (che errore)s’adagia e pensa di avere in tasca la vittoria, ma non fa i conti con il furore agonistico di DeSilvestri (gol del provvisorio33 dopo avere colpito la traversa di testa), che ridà fiato aipadroni di casa. Inutilmente:perché lo stesso esterno firmail suicidio perfetto della Sampdoria e stende (ma perché?)Farias in area a pochi minutidalla fine. Secondo rigore peril Sassuolo, e il solito Berardinon sbaglia dal dischetto. Tripletta personale e Di Francesco rinforza la panchina. In casa Samp, Osti prolunga l’agonia e conferma la fiducia a unRossi sconsolato.
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Al 4’ della ripresa Domenico Berardi firma su azione l’11 Sassuolo AP
SAMPDORIA 3
SASSUOLO 4PRIMO TEMPO 10MARCATORI Pozzi (Sam) al 19’ p.t.; D. Berardi(Sas) al 4’ e al 7’ su rigore, Floro Flores (Sas) al18’, Eder (Sam) al 20’, De Silvestri (Sam) al 36’,D. Berardi (Sas) al 43’ s.t. su rigore
SAMPDORIA (3412)Da Costa; Mustafi, Gastaldello, Costa; De Silvestri, Gentsoglou, Obiang, Gavazzi (dal 33’ s.t.Wszolek); Krsticic (dal 21’ s.t. Soriano); Pozzi(dal 29’ s.t. Petagna), Eder. PANCHINA Fiorillo,Renan, Rodriguez, G. Berardi, Palombo, Regini, Bjarnason, Eramo, Fornasier. ALL. RossiCAMBIO DI SISTEMA 432 dal 7’ s.t.BARICENTRO ALTO 56,6 metriESPULSI Costa al 6’ s.t. per somma di ammonizioni (entrambe per g.s.)AMMONITI Gastaldello per g.s..
SASSUOLO (343)Pegolo; Antei, Bianco, Acerbi; Gazzola (dal 41’s.t. Farias), Magnanelli, Marrone, Longhi; D.Berardi, Floro Flores (dal 29’ s.t. Alexe), Masucci (dal 19’ s.t. Missiroli). PANCHINA Pomini,Rosati, Pucino, Laribi, Marzorati, Kurtic, Rossini, Chibsah, Ziegler. ALL. Di Francesco.CAMBIO DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MEDIO 53,9 metriAMMONITI D. Berardi e Antei gioco scorretto.
ARBITRO Tagliavento di Terni.NOTE paganti 1.116, incasso di 14.205 euro; abbonati 19.012, quota di 155.757,69 euro. Tiri in porta 7(con una traversa)11. Tiri fuori 45. In fuorigioco42. Angoli 43. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’.
Berardi,19 anniesultaIPP
LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19
SERIE A 11a GIORNATA
le Pagelle
DI STEFANO CIERI
CANDREVA C’ÈMALE CAVANDAFETFATZIDIS OKBRAVO PERIN
LAZIO 5MARCHETTI 5,5 Dà l’impressionedi poter fare qualcosa di più sul goldi Kucka.CAVANDA 4 Che errore sull’1 0:prova a prendere la palla invecedi coprire il tiro di Kucka.CIANI 5 Sciocchezza inspiegabileche provoca il rigore del 2 0 e lasua squalifica per Parma.RADU 5,5 Nell’azione dell’1 0consente a Fetfatzidis di fare ciòche vuole.PEREIRINHA 6,5 Due palle d’oroservite a Klose e tante altre belleiniziative.GONZALEZ 5,5 Gira a vuoto.I suoi inserimenti sembranodiventati un lontano ricordo.PEREA 5 Mezzora a disposizioneper dare più peso all’attacco,ma non incide mai.LEDESMA 6 Il lancio che Kloseper poco non capitalizza e altrebuone idee.KEITA 5 Entra a partitacompromessa, combina poco, aparte una discesa in area.ONAZI 5,5 Nella ripresa naufraga,specie in quella fase difensiva cheè il suo pezzo forte.
h 6,5IL MIGLIORECANDREVA
Le azioni più interessantitransitano dai suoi piedi. Sfiora ilgol su punizione.
KLOSE 5,5 I due colpi di testa concui sfiora il gol potevano essereindirizzati meglio.ANDERSON 6 Alcune giocateilluminate, sembra che stiacominciando a carburare.EDERSON 5,5 Mezzora finale, nelcorso della quale va sempre asbattere contro il muro genoano.ALL. PETKOVIC 5 Le assenze,d’accordo, ma la squadra èdisegnata male. Troppaconfusione sui cambi.
GENOA 6,5PERIN 6,5 Parate a volte un po’plateali, ma sempre decisive.Bravo su Klose e Candreva.ANTONINI 6 Inizia con unaleggerezza su Anderson, ma poisi riprende col mestiere.PORTANOVA 6 Sempreconcentrato. Su Klose o suchiunque capiti si fa valere.MANFREDINI 6 Soffre un po’quando viene puntato daCandreva, meglio su Anderson.BIONDINI 5,5 Su Candrevaprovoca un rigore che per suafortuna l’arbitro non vede.COFIE 6 Molto ligio alle consegne,va sempre in aiuto al compagno indifficoltà.MATUZALEM 6,5 Fischiato pertutta la gara, risponde con unaprova ispirata ed efficace.KUCKA 6,5 Un gol importante, daattaccante, e una prestazionetutta sostanza.DE MAIO 6 Gasperini gli chiede dichiudere i varchi nel concitatofinale. E lui quello fa.MARCHESE 5,5 Non aiutaManfredini, finendo spesso fuoriposizione.
h 7IL MIGLIOREFETFATZIDIS
L’assist per Kucka e altre giocateche mandano in tilt i laziali. Il suoingresso cambia la gara.
ANTONELLI 6 Da «punta»convince poco, molto meglioquando torna a centrocampo.GILARDINO 6,5 Tiene (da solo) inapprensione la difesa laziale, poichiude la pratica dagli 11 metri.(Konate s.v.)ALL. GASPERINI 6,5 Tatticaperfetta: controllo nel primotempo, mani sul match nellaripresa.
GLI ARBITRI TOMMASI 5Manca un rigore alla Lazio(contatto BiondiniCandreva)e su quello del Genoa (che c’è)l’impressione è che lo «salvi»Guida. Stellone 6Giachero 6;Guida 6,5Baracani 6
IN CAMPO E FUORI DA GILAGOL ALLO STRISCIONE DEI TIFOSI DI CASA
1 Alberto Gilardino, 31 anni, mette a segno il rigore del 20. È il quinto gol in questo campionato per l’attaccanterossoblù; 2 Il sinistro con cui Juraj Kucka, 26 anni, porta in vantaggio il Genoa, sfruttando un assist di Fetfatzidis;3 Lo striscione della curva della Lazio dedicato ai neonazisti greci di Alba Dorata uccisi venerdì ANSA/TEDESCHI/AFP
1 2
3
Genoa, che colpaccioPetkovic torna in bilicoGasperini parte in difesa, poi affonda grazie a Kucka e GilardinoNegato rigore alla Lazio: ora il tecnico si gioca tutto in due gare
LAZIO 0
GENOA 2PRIMO TEMPO 00MARCATORI Kucka al 15’, Gilardino su rigore al 27’ s.t.
LAZIO (433)
Marchetti; Cavanda, Ciani, Radu, Pereirinha; Gonzalez (dal 16’ s.t. Perea), Ledesma(dal 28’ s.t. Keita), Onazi; Candreva, Klose,Felipe Anderson (dal 16’ s.t. Ederson).PANCHINA Berisha, Strakosha, Elez, Vinicius, Floccari.ALLENATORE Petkovic.CAMBI DI SISTEMA dal 28’ s.t. 424.BARICENTRO MOLTO ALTO 57,6 metri.ESPULSI nessuno.AMMONITI Ciani per comportamento nonregolamentare, Ledesma per proteste.
GENOA (3511)
Perin; Antonini, Portanova, Manfredini;Biondini, Cofie, Matuzalem, Kucka (dal 24’s.t. De Maio), Marchese (dal 1’ s.t. Fetfatzidis); Antonelli; Gilardino (dal 32’ s.t. Konate).PANCHINA Bizzarri, Donnarumma, Sampirisi, Sturano, Bertolacci, Centurion, Stoian,Tozser.ALLENATORE Gasperini.CAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 352.BARICENTRO MEDIO 51,1 metri.ESPULSI nessuno.AMMONITI Matuzalem per gioco scorretto.
ARBITRO Tommasi di Bassano.
NOTE spettatori paganti 10.807, abbonati23.112, quote non comunicate. Tiri in porta43. Tiri fuori 54. In fuorigioco 42. Angoli54. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’.
UN ALTRO CASO
La curva Nordricorda i neonazidi Alba Dorata
ROMA (stop) Stavolta èuno striscione a far polemica.Durante la partita in curvaNord è apparsa la seguentescritta: «Il tramonto è rosso,l’alba dorata. Manolis e Yorgospresenti». Chiaro il riferimentoal partito neonazista greco eall’omicidio di due suoi militantivenerdì ad Atene. Riferimentoche non è piaciuto al difensoredella Lazio Cana, albanese, chesu facebook ha scritto (primadi rimuovere il post): «Perchéquello striscione?». L’Ucei(Unione comunità ebraicheitaliane) ha stigmatizzato:«Ogni pretesto diventa unvalido pretesto per inneggiaree fare apologia di movimentiche hanno nel dna il razzismo,l’antisemitismo, la xenofobia.Auspichiamo l’intervento delleautorità competenti».
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RUGGIERO PALOMBOROMA
Cade la Lazio ed è un tonfo pesante, il primo della stagione in casa. L’esecuzione è firmata Genoa e sono cinque voltee più di due anni che finisce così, Olimpico o Marassi fa lo stesso. La panchina di Petkovic, appena irrobustita dalla vittoriacol Cagliari e dal pari di San Siro col derelitto Milan, torna aballare. Apollon Limassol giovedì, e poi a Parma prima dellasosta. È in queste due partiteche si deciderà il futuro del tecnico biancoceleste. Quanto aGasperini, dieci punti in cinquegiornate, il suo ritorno sullapanchina del Genoa non profuma davvero di minestra riscaldata. La Lazio, nonostante lasconfitta, resta in testa all’«altrocampionato», quello che va dalsettimo posto in giù, visto chealle cinque grandi è rimasto agganciato il Verona. Ma la stagione sa ormai di definitivo ridimensionamento, ottimo pretesto per rilanciare la contestazione contro Lotito da parte diuna curva che anche stavolta
non si è voluta sottrarre (celebrando i neonazisti di Alba Dorata) alla divagazione politica.
Quel rigore... Match dai duevolti, con la Lazio protagonistadopotutto di un discreto primotempo, complice anche l’atteggiamento più che guardingodel Genoa, che Gasperinischiera con un terzino, Antonelli, all’ala, per un 3511 chemolto spesso diventa 541.Orfana di diversi titolari (Luliced Hernanes i due più importanti), la Lazio fa una gran fatica a costruire pallegol e se lagiornata di Klose non è quellagiusta (i suoi due colpi di testarespinti da Perin sanno moltodi gol mangiati) ai biancocelesti non resta che la verve diCandreva. Che oltre a impegnare il brillante portiere ospite sui calci piazzati, si guadagnerebbe anche un rigore: lamaglia tirata da Biondini nelcorso di un’azione ancora lontana dall’essere con certezzapericolosa è esaltata da tutti ireplay televisivi. L’arbitro Tommasi, per il resto corretto, cipensa su e poi si astiene. Sbagliando.
Poi solo Genoa Il rigore negato è l’alibi su cui possono poggiare le recriminazioni Lazio.Ma non appena il Genoa, bendiretto dal fischiatissimo exMatuzalem (reo di avere a suotempo azzoppato Brocchi) mette fuori la testa, e questo avviene già sul finire del primo tempo, la partita cambia indirizzo.Gasperini è bravo a cogliere gliindizi e all’inizio della ripresatoglie Marchese, un altro terzino utilizzato da mediano, e inserisce Fetfatzidis, attaccanteassai rapido e dotato di buonatecnica. È l’uomo che cambia lapartita, prima dando coraggioalla squadra che guadagnacampo, poi confezionando l’assist per Kucka, che trafigge laLazio sul fronte sinistro, presidiato molto male dal presuntuoso Cavanda. Anche il raddoppio nascerà da quelle parti.Antonelli, tornato a fare quelche sa meglio, il laterale sinistro, arriva fin nell’area piccoladove Ciani in affanno schiaffeggia il pallone. Volontarietà opuro istinto, il confine è sottile eil rigore netto. Stavolta Tommasi si giova forse dell’aiutino dell’arbitro di porta (Guida) e l’immortale Gilardino fa 20. Ederson, Perea e poi Keita per FelipeAnderson, Gonzalez e infine Ledesma. I cambi di Petkovic, piùche aggiungere, tolgono qualcosa alla Lazio che finisce conun improbabile 424. Ma al dilà di una certa permanente confusione è difficile fargliene unacolpa: la squadra è questa, e lalinea verde del nuovo corso lotitiano, dopo avere abusato divecchietti ormai consumati, èdi là dal maturare. Se ne riparlerà, forse, tra qualche anno.
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SPOGLIATOI PER IL TECNICO 10 PUNTI IN 5 PARTITE: «LA MIGLIORE GARA CON ME». GIALLO HERNANES: NON VUOLE FORZARE E LASCIA IL RITIRO
Euforia rossoblù: «Gasp ci ha ridato tutto»Lotito: «Che devodire? La partital’avete vista tutti»Petkovic: «Duerigori non fischiati»
DAVIDE STOPPINIROMA
A Daniele Portanova nonchiedete i giri di parole. Ma lachiarezza, quella sì: «La veritàè che Gasperini ci ha ridatotutto. Non voglio fare il “leccaculo”, ma è la verità». E la verità dice 10 punti in 5 partite, ecco perché l’allenatore del Ge
noa se la ride: «Fare così tantipunti non era preventivabile— dice Gasp —, ma questa vittoria dà particolare soddisfazione. È stata la miglior partitasotto la mia gestione: nel primo tempo abbiamo sofferto,ma alla lunga abbiamo meritato. Guai però a mollare: la classifica resta corta, ci vuole pocoper restare invischiati nellaparte bassa. Gilardino? Peradesso gioca nel Genoa, a Toronto fa molto freddo...». L’attaccante, invece, evita l’argomento mercato: «Penso solo aquesta maglia, l’ho già detto. Èuna vittoria fondamentale,perché siamo riusciti a darecontinuità ai tre punti ottenuticontro il Parma».
Crisi Lazio Quella continuitàche cercava pure Petkovic, lacui posizione ora torna in discussione. Lotito e Tare lo hanno rassicurato: smentita l’ipotesi del ritiro immediato, è però evidente che le gare conApollon e Parma diventano oraun crocevia per l’allenatore diSarajevo. In società cresce ilmalcontento per la classifica:la zona Champions dista 13punti, l’Europa League 7. «Eche devo dirvi? La partita l’avete vista tutti...», le uniche parole di Lotito. Scuro in volto come mai, il presidente — contestato come tutta la squadra —ce l’aveva anche con l’arbitroTommasi. «Firmerei ora peravere un arbitraggio del gene
re tutta la stagione: ha lasciatogiocare... — dice con ironiaPetkovic —. Meriteremmo piùfortuna sulle decisioni arbitrali: per noi due rigori non sonostati fischiati, per gli avversarisì. Ma resto ottimista, la squadra ha attributi, deve solo essere più cattiva. Il primato dellaRoma? Dispiace essere cosìlontani in classifica, ma non c’èparagone con il 26 maggio». LaCoppa Italia è però solo un ricordo. Nel frattempo sono aumentati i problemi. L’ultimo riguarda Hernanes: ieri mattinaha provato a Formello, ma ilbrasiliano non se l’è sentita diforzare e ha lasciato il ritiro. Èun periodo no, su tutti i fronti.
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Gian Piero Gasperini, 55 anni,allenatore del Genoa LAPRESSE
20 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013
LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 21
SERIE A 11a GIORNATA
Atalanta distrattaPaulinho la gelaOssigeno NicolaIl gol dell’attaccante salva la panchina del LivornoIl rosso a Carmona dopo mezz’ora frena i nerazzurri
IL POSTICIPO QUESTA SERA ALLE 20.45
Bologna con PerezSannino giocala partita della vita
LIVORNO 1
ATALANTA 0PRIMO TEMPO 10MARCATORI Paulinho all’11’ p.t.
LIVORNO (352)Bardi; Coda, Rinaudo, Ceccherini; Mbaye,Luci, Emerson, Greco (dal 32’ s.t. Duncan),Gemiti (dal 15’ s.t. Piccini); Paulinho, Siligardi(dal 25’ s.t. Emeghara).PANCHINA: Aldegani, Anania, Valentini, DeCarli, Lambrughi, Benassi, Borja.ALLENATORE Nicola.CAMBI SISTEMA 532 dal 35’ del primo tempo.ESPULSI nessunoAMMONITI Greco, Coda, Rinaudo per c.n.r.
ATALANTA (3412)Consigli; Canini, Scaloni, Migliaccio; Raimondi, Cigarini, Carmona, Del Grosso (dal 17’ s.t.De Luca); Moralez (dal 40’ s.t. Marilungo); Livaja (dal 38’ p.t. Baselli), Denis. PANCHINA:Sportiello, Polito, Caldara, Nica, Brivio, Kone,Cazzola, Gagliardini.ALLENATORE Colantuono.CAMBI DI SISTEMA dal 35’ p.t. 441; dal 17’ s.t.423ESPULSI Carmona al 35’ p.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto).AMMONITI Moralez, Cigarini, Raimondi perc.n.r.
ARBITRO Russo di Nola.NOTE paganti 1.790, incasso 15.939 euro; abbo
nati 6.883, quota 66.442,31 euro. Angoli 34. Tiri
in porta 6 (1 palo)1. Tiri fuori 73. In fuorigioco
15. Recuperi 1’ p.t.; 5’ s.t.
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO DI CHIARALIVORNO
Forse nemmeno una lunga seduta da uno strizzacervelli potrebbe spiegare perchédella bella Atalanta che solomartedì ha tenuto testa all’Inter ieri a Livorno non si è vistonulla. Molle, leziosa, quasipresuntuosa: un solo tiro inporta in 90 minuti e zero occasioni da gol sono l’istantaneaperfetta del match dell’Atalanta e di un salto di qualità fallito. Tutta un’altra partita, invece, quella giocata dal Livornotornato al successo dopo 7 turni e 48 giorni: non che il tecnico livornese Nicola fosse in bi
lico ma Spinelli ha l’esonerofacile e i tre punti hanno undoppio effetto (positivo) perla corsa salvezza e la panchina.
Partenza sprint Il match simette subito su un certo binario: al primo minuto Consigli ècostretto a una parata su Siligardi e all’11’ Paulinho, servito da Greco, dal limite dell’area fa partire un tiro secco,preciso, che trova il portierenerazzurro in controtempo escoperto sul lato destro. L’Atalanta non reagisce e Siligardi,al 22’, tra sé e il raddoppio trova come ostacolo Migliaccio.Al 27’ Maxi Moralez se ne va incontropiede, Emerson per fermarlo commette fallo: è darosso e ha ragione Colantuonoa protestare però l’arbitro Russo lascia correre. Nicola,scampato il pericolo, piazzaCeccherini a uomo su Moraleze riporta Emerson in difesa.
La svolta Il match gira inmaniera definitiva per il Livorno al 35’: Carmona, con ungiallo già in tasca, cade neltranello di Mbaye: il cilenocommette un fallo, ingenuo, ilsenegalese frana a terra el’Atalanta rimane in dieci. Aquel punto Nicola ridisegna ilLivorno: passa al 532, inverte Ceccherini e Mbaye, e punta tutto sulle ripartenze avviate dalle giocate di Luci e dai tagli di Greco. Nella ripresa,Paulinho (3’) dopo aver superato pure Consigli consente aScaloni di salvare il 20 sullalinea; il confusionario Emeghara nel finale spreca troppoe Duncan al 43’ centra il palo.In mezzo a tanto Livorno dueguizzi di De Luca: l’Atalanta èun 423 tutto d’assalto, forsegioca meglio in 10 ma fa troppo poco per meritare il pari.
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L’attaccantebrasiliano delLivorno,SergioPaulinho, 27anni, realizzail gol decisivodella partitaall’11’ delprimo tempo.Paulinho ha ilpassaportoitaliano graziealle sue originiveneteANSA
SERIE A CALCIO A 5
Rimonta MarcaPari Luparense
(g.l.g.) Ieri si sono giocatidue posticipi della Serie A di Calcioa 5. I campioni d’Italia della Marcahanno vinto la prima partita dicampionato in rimonta lasciandocosì l’ultimo posto in classifica. Risultati dei posticipi della 5a giornata: Luparense Acqua&Sapone4 4; Pescara Marca 4 5. La nuovaclassifica: Asti 11; Rieti, Martina 9;Acqua&Sapone, Luparense 8; Napoli 6; Pescara, Marca 5; Kaos, Lazio 3.
SERIE A DONNE
Tavagnacco di misuraBrescia forza nove
(f.sal.) Ieri si sono giocati treposticipi della 6a giornata della Serie A femminile. Scalese Brescia0 9, Tavagnacco Mozzanica 3 2,Verona Valpolicella 4 2. La nuovaclassifica: Torres, Tavagnacco 18;Brescia 15; Verona 13; Res Roma11; Pordenone 10; Mozzanica, Riviera di Romagna 9; Como 6; Chiasiellis, Perugia 5; Napoli, Scalese,Valpolicella 4; Inter 3; Firenze 1.
OGGI IN TV / 1
«Sfide» raccontala Milano del ’63
Questa sera su «Sfide» (ore23.10 su Rai 3) andrà in onda unapuntata interamente dedicata almagico 1963 di Milano: scudettoall’Inter e Coppa Campioni al Milan.
OGGI IN TV / 2
Su Sky reportagedal mondo di Thohir
Oggi pomeriggio su SkySport 24 andrà in onda un lungoreportage sull’Indonesia di ErickThohir, nuovo azionista di maggioranza dell’Inter.
Taccuino
dHANNODETTO
SColantuono
«Non siamostati reattivi:
non è la primavolta e questomi preoccupa.
Emerson era darosso»
SNicola«Vittoriameritata.
Colantuono miha costretto a
quindiciaggiustamenti
tattici»
SMbaye
«Il rosso aCarmona? Be’,
sapevo che eragià stato
ammonito:appena mi hatoccato sono
caduto…»
le Pagelle DI F.D.C.
MBAYE SPINGE, LUCI OVUNQUESCALONIDE LUCA OK, LIVAJA NO
LIVORNO 6,5BARDI 6 Impegnato poco ma dàsicurezza.CODA 6 Anticipi provvidenziali nelfinale.RINAUDO 6,5 Gestisce bene ilreparto: nessuna occasione perl’Atalanta.CECCHERINI 6 Centrale di difesa,poi a uomo su Moralez infineterzino. Fa tutto.MBAYE 6,5 Spinge e procural’espulsione di Carmona.
h 7IL MIGLIORELUCI
E’ l’anima del Livorno: passa tuttodai suoi piedi. quantità e qualità,stravince il confronto con Cigarini.
EMERSON 6,5 Fatica con Moralez(e Russo lo grazia), meglio quandotorna in difesa.GRECO 6,5 I suoi tagli fanno male:così regala a Paulinho l’1 0.DUNCAN 6 Un palo e tantasostanza al centrocampo.GEMITI 6 Lavoro prezioso sulcentro sinistra.PICCINI 5 Mezzora in un ruolo nonsuo. Non brilla.PAULINHO 6,5 A trattiimprendibile, è tornato sui suoilivelli: è al quinto centrostagionale. Si mangia però il goldel 2 0.SILIGARDI 6 Non è ancora al topdella forma, ma può fare uncampionato da protagonista. Lequalità ci sono.EMEGHARA 5 Confusionario,spreca una bella chance.ALL. NICOLA 6,5 Mette bene incampo la squadra, ne cambia piùvolte l’assetto durante l’incontro.Vince la partita a scacchi.
GLI ARBITRIRUSSO 5 Giusti i due gialli che portano all’espulsione di Carmonama il fallo di Emerson su Moralez era da rosso.Valeriani 5,5Vivenzi 5,5; Cervellera 6–Aureliano 6.
ATALANTA 5CONSIGLI 5,5 Non chiude il suoangolo sul diagonale di Paulinho.Appare poco tranquillo in più diun’occasione.CANINI 5 Non si salva dalnaufragio.
h 6IL MIGLIORESCALONI
Salva un gol fatto su Paulinho:almeno tiene in partita l’Atalantafino alla fine.
MIGLIACCIO 5 Prestato alla difesacome centrale, ci mette tantabuona volontà, ma si vede che nonè il suo ruolo.RAIMONDI 5 Spesso insicuro, nonriesce a sfondare.CIGARINI 5 Poche idee esoprattutto perde il confronto inmezzo con Luci.CARMONA 4 Due ingenuità inpoco più di mezzora. Disastroso.DEL GROSSO 5,5 La grinta c’è mastavolta non basta.DE LUCA 6 Qualche guizzo dalleparti di Bardi: almeno lui ci mettebuona volontà.MORALEZ 5,5 Non riesce aincidere sul match ma è tra i pochia creare qualche problema alLivorno (MARILUNGO S.V.)LIVAJA 5 Maluccio. Dovrebbesfruttare meglio le occasioni chegli offre Colantuono.BASELLI 5,5 Coinvolto nellagiornata no ma la qualità c’è.DENIS 5 Si sbatte, ci prova ditesta. Troppo poco per uno comelui.ALL. COLANTUONO 5 I suoisbagliano l’approccio alla gara: conla squadra in 10 le tenta davverotutte, ma questa volta non basta.
BOLOGNA (3511)CHIEVO (352)
CURCI1
PUGGIONI1
CESAR12
DAINELLI3
FREY21
PELLISSIER31
THÉRÉAU77
ESTIGARRIBIA20
RADOVANOVIC8
L. RIGONI27
SESTU10
SARDO17
SØRENSEN6
KRHIN4
ANTONSSON5
DIAMANTI23
CRISTALDO99
GARICS8
KONE33
PAZIENZA30
LAXALT13
MORLEO3
GDS
GIANCARLO TAVANNICOLA ZANARINI
Nel Monday Night delDall’Ara l’ex Stefano Pioli cercala terza vittoria di fila per puntellare una classifica ancora deficitaria. Il tecnico rossoblùchiede ai suoi «la partita dellavita» contro una squadra chenon merita di essere fanalino dicoda. Confermato il sistema 3511 che ha garantito la rapidarisalita dall’ultimo posto, gli infortuni di Natali e Mantovanicostringono però a rispolverareAntonsson e ad arretrare Krhinal centro della difesa. La principale incognita riguarda la guidadel folto centrocampo con ballottaggio tra Pazienza e Perez.«Il dubbio c’è e li valuterò entrambi fino all’ultimo; Micheleha fatto bene mercoledì ma Diego è subentrato alla grande ed èpronto» precisa Pioli.
Qui Chievo E’ giunta l’ora della verità per il Chievo. Il tecnicoSannino sa di giocarsi le ultimechances e cerca di essere positivo: «Mi sento l’allenatore delChievo al 200%. Ci metto lapassione di sempre e anche dipiù». In difesa tornerà Cesar mail problema muscolare accusatoa Roma terrà Dos Santos lontano per un mese e mezzo. Fuoricausa anche Bentivoglio e Dramè oltre allo squalificato Hetemaj. Thereau stringendo i dentici sarà.
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BOLOGNA 9 PUNTIPanchina 25 Agliardi, 16 Malagoli, 26Ferrari, 31 Radakovic, 75 Crespo, 15 Perez, 7Della Rocca, 92 Yaisien, 19Christodoulopoulos, 10 Moscardelli, 12Acquafresca, 9 Bianchi. All. Pioli.Squal. nessuno. Diff. Della Rocca, Pazienza,Perez. Indisp. Cherubin, Stojanovic,Gimenez, Cech, Natali, Mantovani.
CHIEVO 4 PUNTIPanchina 28 Silvestri, 18 Squizzi, 2Bernardini, 33 Papp, 15 Pamic,16Improta, 22 Acosty, 6 Kupisz, 7Lazarevic, 90 Ardemagni, 43 Paloschi,11 Samassa. All. Sannino.Diff. Radovanovic, Sestu. Squal.Hetemaj (1). Indisp. Calello, DosSantos, Dramè, Bentivoglio
OGGI ore 20.45 STADIO Dall’AraARBITRO BERGONZI AssitentiNicolettiGrilli IV Tonolini AddCandussioBorriello PREZZI da 9 a 90euro TV Sky Calcio 1 e Supercalcio
22 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013
Serie A / 11ª GIORNATA
RISULTATI CLASSIFICA MARCATORI
PROSSIMO TURNO
CONCORSI
La panchina di Allegri alMilan non è mai stata così arischio, le ambizioni scudettodi Napoli e Juventus restanoinvece intatte (Romapermettendo). In GazzaOffside, live dalle 10 conAngelo Di Livio, AlbertoCerruti e Nino Morici, siparlerà anche di Palacio edell'Inter, della settimana diChampions, di Petkovic eBalotelli.
Gazzetta.it
ALLEGRI RISCHIA?RISPONDE DI LIVIOIN DIRETTA ALLE 10
N. 78DEL 3 NOVEMBRE 2013
TOTOCALCIOCOLONNA VINCENTE1222X2XXX2X111
TOTOGOLCOLONNA VINCENTE3 6 11 4 1 14 2
Sabato 9 novembreCATANIAUDINESE ore 18INTERLIVORNO ore 20.45Domenica 10 novembre, ore 15GENOAVERONA ore 12.30ATALANTABOLOGNACAGLIARITORINOCHIEVOMILANPARMALAZIOROMASASSUOLOFIORENTINASAMPDORIA ore 20.45JUVENTUSNAPOLI ore 20.45
Il posticipo di stasera tra Bologna eChievo chiuderà il programmadell’undicesima giornata che ha vistol’interruzione della serie di vittorieconsecutive della Roma chiusasi aquota 10.Le reti segnate sono 24 e portano iltotale a 317; si viaggia ancora su unaproiezione a fine torneo di oltre 1100segnature.Le reti in trasferta sono 142 e solo unavolta nei campionati a 20 squadre sene contavano di più dopo 11 turni, 144nel 1949/509 RETI Rossi (3, Fiorentina).8 RETI Cerci (4, Torino).7 RETI Palacio (Inter).6 RETI Tevez (1, Juventus); Callejon eHamsik (Napoli).5 RETI Denis (Atalanta); Gilardino (1,Genoa); Vidal (1, Juventus); Paulinho(Livorno); Higuain (2, Napoli); Parolo(Parma); Berardi (4, Sassuolo);Jorginho (4) e Toni (Verona).4 RETI Alvarez (Inter); Candreva (2,Lazio); Cassano (Parma); Florenzi(Roma); Eder (2, Sampdoria).3 RETI Diamanti (2, Bologna);Barrientos (Catania); Cambiasso(Inter); Pogba (Juventus); Balotelli (1) eMuntari (Milan); Pandev (Napoli);Gervinho, Ljajic (1), Pjanic (1) e Totti (1,Roma); Gabbiadini (Sampdoria); FloroFlores e Zaza (Sassuolo); Immobile(Torino); Di Natale (1) e Muriel (1,Udinese); Cacciatore (Verona).2 RETI Stendardo (Atalanta); Kone eLaxalt (Bologna); Conti, Ibarbo,Nainggolan e Pinilla (Cagliari); Castro(Catania); Paloschi (Chievo); BorjaValero, Cuadrado, Gomez (1) e Vargas(Fiorentina); Lodi (1, Genoa); Icardi,Milito e Nagatomo (Inter); Pirlo(Juventus); Hernanes, Klose e Lulic(Lazio); Greco (Livorno); Birsa, Poli eRobinho (Milan); Rosi (Parma); Benatiae Strootman (1, Roma); Pozzi (1,Sampdoria); D’Ambrosio (Torino);Gomez, Iturbe, Martinho e Romulo(Verona).1 RETE Bonaventura, Cigarini, Livaja,Lucchini e Moralez (Atalanta); Crespo,Cristaldo, Garics, Moscardelli, Natali ePazienza (Bologna); Cabrera, Ekdal eSau (Cagliari); Bergessio e Plasil(Catania); Bentivoglio, Cesar, Pellissier,Rigoni e Thereau (Chievo); Aquilani,Fernandez, Joaquin, Pizarro eRodriguez (Fiorentina); Antonini, Calaiòe Kucka (Genoa); Guarin, Jonathan,Ranocchia, Rolando e Taider (Inter);Bonucci, Chiellini, Giovinco, Llorente,Quagliarella e Vucinic (Juventus);Cavanda, Ciani, Dias, Ederson e Perea(Lazio); Emeghara (1), Emerson, Luci,Rinaudo e Siligardi (Livorno); Abate,Kaka’, Matri, Mexes e Silvestre (Milan);Britos, Dzemaili, Inler e Mertens(Napoli); Biabiany, Gargano, Gobbi,Mesbah e Palladino (Parma); Balzaretti,Borriello, Bradley e De Rossi (Roma);De Silvestri, Mustafi e Sansone(Sampdoria); Schelotto (Sassuolo);Bellomo, Brighi, Farnerud e Glik(Torino); Badu, Danilo, Heurtaux eMaicosuel (Udinese); Jankovic (Verona).AUTORETI: Cacciatore (Verona) proRoma; Rosati (Sassuolo) pro Livorno;Pucino (Sassuolo) pro Inter; Calaiò(Genoa) pro Udinese; Bernardini(Chievo) pro Juventus; Legrottaglie(Catania) pro Genoa; Moras (Verona)pro InterRETI NELLA UNDICESIMA GIORNATA:24 (3 rigori)RETI TOTALI: 317 (37 rigori, 7autoreti)
A parità di punti e di partite giocate, la classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti e differenza reti negli scontri diretti se tutti giocati 2) differenza reti globale3) gol segnati 4) ordine alfabetico. Le ultime tre retrocedono in serie B.
CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONE
laMoviolaDI FRANCESCO CENITI [email protected]
Candreva trattenuto:Lazio senza un rigoreEmerson è da rossoBene Tagliavento Biondini strattona Candreva: manca un rigore alla Lazio SKY
Un fine settimana conalti e bassi, ma alla fine ilbilancio è positivo per lasquadra arbitrale di StefanoBraschi. Il super sabato di A(con tre anticipi «pesanti») havisto poche sbavature (certo,manca un rigore alla Juve).Anche ieri nessuna svistaclamorosa, ma si poteva faremeglio. Lazio e Atalanta nesanno qualcosa.
LAZIOGENOA 02Tommasidi Bassano del GrappaAl periodo negativo della Laziosi aggiunge anche unadirezione non positiva. Con lagara ancora ferma sullo 00,infatti, manca un rigore allaLazio: Candreva affonda sullafascia sinistra inseguito daBiondini, il giocatore del Genoaè in ritardo e allora si aiuta inmodo evidente con un braccio.La maglia del laziale si allungain modo vistoso per un paio disecondi, ma l’arbitro dopoaverci pensato (o forse
aspettava un aiuto dal giudicedi porta?) lascia proseguire.Nella ripresa ancora nonperfetto Tommasi: sul penaltydato al Genoa aspetta lasegnalazione di Guida (questavolta arriva), ma dovevavederlo anche lui l’interventocon una mano di Ciani. Altraprotesta della squadra diPetkovic per un mani diAntonelli, ma è corretto nonfischiare: ha il braccioattaccato al corpo.
LIVORNOATALANTA 10Russo di NolaC’è un grave errore di Russo ametà del primo tempo. Primasorvola su una mezza spinta diDenis, poi sull’assistdell’argentino Moralez s’involada solo verso Bardi: da dietrolo affronta Emerson che pocoprima dell’area di rigore loaffossa. Sarebbe punizione erosso al giocatore degliamaranto per aver negato unachiara occasione da gol, mal’arbitro lascia giocare. Ci sta,
invece, l’espulsione di Carmonaper doppia ammonizione: già ilprimo intervento valeva quasi ilrosso (entrata durissima suLuci).
SAMPDORIASASSUOLO 34Tagliavento di TerniPrestazione autorevoledell’arbitro di Terni anche benassistito. E’ regolare ilvantaggio della Samp: non c’èfuorigioco di Pozzi. Nellaripresa giusto il primo rigoreper il Sassuolo: Costa toccaBerardi dopo aver abboccatoalla finta. Il difensore è ancheammonito nell’occasione (okay)e deve lasciare il campo perchéaveva già rimediato uncartellino in avvio di gara peruna brutta entrata su Masucci.E ci sta anche il secondopenalty concesso nel finale:netta l’irregolarità di DeSilvestri su Farias messo giùcon una scivolata. Nientefuorigioco sul 23 di Eder enessun fallo su Pegolo inoccasione del momentaneo
pareggio dei doriani.
UDINESEINTER 03Massa di ImperiaPalacio è in posizione regolarenell’azione che porta invantaggio l’Inter. Bravo Massaa giudicare non da rigore gliinterventi di Jonathan ePereira.
VERONACAGLIARI 21Gervasoni di MantovaIl fischietto di Mantovarientrava dopo il pasticcio diMarassi (non convalidato un goldi Pozzi per aver fischiato unattimo prima la fine del primotempo). Poteva andare meglio.Ci stava un rigore per il Veronaintorno alla mezz’ora: bracciotroppo largo di Astori perfermare Jankovic. Lo stessogiocatore realizza il 20: timideprotese del Cagliari, ma non c’èfuorigioco. Per lo stessomotivo annullato un gol a Toni:la posizione irregolare èdavvero minima, ma c’è.(TorinoRoma a pagina 3)
BOLOGNACHIEVO
stasera, ore 20.45
LAZIOGENOA 02
Kucka (G), Gilardino (G) rigore
LIVORNOATALANTA 10
Paulinho (L)
MILANFIORENTINA 02
Vargas (F), Borja Valero (F)
NAPOLICATANIA 21
Callejon (N), Hamsik (N), Castro (C)
PARMAJUVENTUS 01
Pogba (J)
SAMPDORIASASSUOLO 34
Pozzi (S), Berardi (S), Berardi (S) rigore,Floro Flores (S), Eder (S), De Silvestri (S),Berardi (S) rigore
TORINOROMA 11
Strootman (R), Cerci (T)
UDINESEINTER 03
Palacio (I), Ranocchia (I), Alvarez (I)
VERONACAGLIARI 21
Toni (V), Jankovic (V), Conti (C)
SQUADRE PUNTIPARTITE RETI RIGORI PUNTI
20122013E DIFF.
POSIZIONESTAGIONE20122013
IN CASA FUORI TOTALE IN CASA FUORI TOTALI DIFF.RETI
FAVORE CONTROG V N P G V N P G V N P F S F S F S T R T R
ROMA 31 5 5 0 0 6 5 1 0 11 10 1 0 13 0 12 2 25 2 23 4 4 0 0 17 (+14) 6
NAPOLI 28 6 5 1 0 5 4 0 1 11 9 1 1 14 2 10 6 24 8 16 2 2 3 2 23 (+5) 3
JUVENTUS 28 5 5 0 0 6 4 1 1 11 9 1 1 15 4 8 6 23 10 13 2 2 1 1 28 (0) 1
INTER 22 5 3 1 1 6 3 3 0 11 6 4 1 9 7 18 5 27 12 15 0 0 3 2 27 (5) 2
VERONA 22 6 6 0 0 5 1 1 3 11 7 1 3 13 5 9 12 22 17 5 4 4 2 2 in B in B
FIORENTINA 21 5 2 2 1 6 4 1 1 11 6 3 2 10 8 12 5 22 13 9 4 4 2 2 21 (0) 4
LAZIO 15 6 4 1 1 5 0 2 3 11 4 3 4 10 4 5 11 15 15 0 2 2 2 2 19 (4) 5
GENOA 14 5 2 1 2 6 2 1 3 11 4 2 5 5 8 6 6 11 14 3 3 2 2 2 9 (+5) 17
ATALANTA 13 5 3 1 1 6 1 0 5 11 4 1 6 7 4 5 10 12 14 2 0 0 0 0 15 (2) 9
UDINESE 13 6 3 1 2 5 1 0 4 11 4 1 6 7 6 4 8 11 14 3 2 2 1 1 14 (1) 11
MILAN 12 6 3 1 2 5 0 2 3 11 3 3 5 7 6 10 13 17 19 2 2 1 0 0 14 (2) 10
TORINO 12 6 1 4 1 5 1 2 2 11 2 6 3 10 9 7 10 17 19 2 5 4 5 5 11 (+1) 13
PARMA 12 6 3 1 2 5 0 2 3 11 3 3 5 11 10 5 9 16 19 3 0 0 6 5 15 (3) 8
LIVORNO 12 6 2 2 2 5 1 1 3 11 3 3 5 8 8 5 8 13 16 3 1 1 4 4 in B in B
CAGLIARI 10 5 2 2 1 6 0 2 4 11 2 4 5 7 8 4 11 11 19 8 1 0 1 1 14 (4) 12
BOLOGNA 9 5 1 2 2 5 1 1 3 10 2 3 5 8 11 5 11 13 22 9 2 2 2 2 8 (+1) 18
SAMPDORIA 9 6 1 1 4 5 1 2 2 11 2 3 6 6 12 6 8 12 20 8 3 3 3 3 10 (1) 15
SASSUOLO 9 5 1 1 3 6 1 2 3 11 2 3 6 6 16 6 11 12 27 15 4 4 3 3 in B in B
CATANIA 6 5 1 3 1 6 0 0 6 11 1 3 7 3 4 4 15 7 19 12 0 0 1 0 15 (9) 7
CHIEVO 4 5 1 0 4 5 0 1 4 10 1 1 8 6 10 1 8 7 18 11 0 0 0 0 10 (6) 16
LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 23
Q uando un Mondiale è già deciso, i granpremi che restano diventano inutili e
sconfinano nella noia, se c’è un solo pilota chedomina. Così sarebbe stato ad Abu Dhabi,senza la stoccata di Alonso. Il quale ha rimediato un distacco abissale dal vincitore, 1 minuto e 7 secondi, ma ha però trovato il mododi illuminare la (sua) gara con un sorpassomicidiale ai danni di Vergne, mentre con laFerrari rientrava in pista dopo il secondo pitstop.
Roba da brividi: Vergne, 7°, è impegnatonella traiettoria della curva che segue l’uscitadei box e non si rende conto che Alonso, piede
pesante, sta tentando di superarlo all’esterno.Così, involontariamente, mette Fernando nella condizione di finire con 4 ruote fuori dallapista. Alonso, con un controllo di guida allaVilleneuve, non fa una piega e quando finiscea cavallo del cordolo e la macchina si sbilancia, lui la corregge come se nulla fosse, riportandola in linea davanti al francese.
Una manovra a 280 orari tra lo scellerato eil temerario, tanto più che Alonso lottava perun piazzamento di rincalzo. Ma essendo uncampione di razza, ha fatto la manovra esattamente come se avesse dovuto superare Vettelper il successo. Guai a mollare. Si potrà discu
tere all’infinito sulla mancata punizione alferrarista.
A noi sta bene la decisione di non intervenire a prescindere, in quanto ci piacciono i granpremi fatti di gesti d’azzardo e di rischi, purché non ci siano scorrettezze.
La Fia, però, ha spesso punito manovre similari in virtù di una ipocrita interpretazionedel «politically correct». Evidentemente ci haripensato e Abu Dhabi ha segnato una svolta,premiando la Formua 1 del coraggio che vorremmo vedere sempre, invece di quella da videogioco che da anni ci deprime.
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laFormula1di PINO ALLIEVI
ALONSO E QUEL MICIDIALE SORPASSO«PERDONATO» SAGGIAMENTE DALLA FIA
IL TENNIS FEMMINILE AZZURROSI GODE IL TETTO DEL MONDO
L a quarta Fed cup conquistata a Cagliari proietta l’Italia nella storia del tennis femmini
le. Dovevamo battere una piccola Russia e l’abbiamo fatto come si conviene alle grandi squadre che non guardano in faccia nessuno, trascinati dalla nostra giocatrice più forte Sara Errani,implacabile nonostante le fatiche di un’altra stagione durissima durante la quale ha giocato labellezza di 124 partite. Le palpitazioni regalateci nella prima giornata da Roberta Vinci fannoparte di un copione che non sempre può essererecitato alla perfezione. Per il resto il divario eratale che la finale appariva scontata in partenza.
La meravigliosa storia della nostra Nazionalefemminile cominciata in Belgio nel 2006, dunque, continua. Negli anni sono cambiate le giocatrici ma il risultato è rimasto al top. Segno indelebile che i risultati sono frutto di un movimento che sa continuamente rinnovarsi attingendo a un vivaio fertile. Oggi il tennisfemminile italiano è sul tetto del mondo non solo perché abbiamo messo in bacheca un’ altracoppa. L’ asserzione si basa su fondamenta fattedi numeri e prende in esame diversi fattori:spesso, infatti, ci confrontiamo con movimentiagonistici superiori ai nostri sia per praticantiche per disponibilità economiche. Eppure abbiamo cinque giocatrici tra le prime cinquantadel mondo e addirittura due tra le prime quindici, privilegio condiviso solo con Usa e Germania.Sara Errani chiude top ten per il secondo anno
consecutivo (7). Insieme a Roberta Vinci (14)costituisce la coppia di doppio numero uno.
E poi c’è, appunto, la Nazionale. Corrado Barazzutti, entrato da ieri nel ristretto club dei ctpiù titolati di sempre, ha saputo negli anni inculcare alle ragazze il concetto di squadra, impresanon facile in uno sport a vocazione prettamenteindividuale. Così anche il cambio di gerarchieconsumatosi nel tempo tra la coppia SchiavonePennetta e quella ErraniVinci è stato digeritosenza traumi eccessivi. Il gruppo è composto daatlete che sono diventate amiche e alle quali piace indossare la maglia azzurra. Delle sorelled’Italia fa parte a pieno titolo anche FrancescaSchiavone. La Leonessa che tanto ha dato al nostro tennis aveva declinato la convocazione perla finalissima. Mugugni e critiche avevano accompagnato questa scelta. Lei si è presentata aCagliari e ha fatto il tifo insieme alle sue compagne. Scelta migliore non poteva fare Francesca,oggi alla ricerca di un nuovo equilibrio che leconsenta di terminare bene una carriera stupenda.
L’ Italia che ha vinto non è stata comunquesolo quella vista sul campo. La finale, resa zoppadalla Russia che non ha saputo presentare unaformazione competitiva, è stata comunque unospettacolo di pubblico che poche altre città, inqueste condizioni, avrebbero saputo offrire. LaFederazione internazionale, troppo morbida alla vigilia con le nostre avversarie, ringrazi la Federtennis che le ha evitato una brutta figura. Eche ciò possa servirle da lezione.
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la Fed Cup
di GIANNI VALENTI
IL MILAN E’ AL CENTRO DI UN DUELLOCHE PUO’ DIVENTARE PERICOLOSISSIMO
S e il colpevole di questo disastro chiamato Milan fosse uno soltanto, l’operazione di salva
taggio sarebbe semplice. Da come si sono messe lecose è invece più complessa di quella inventata perriportare a galla la Concordia. Anche perché all’orizzonte non c’è soltanto una squadra adagiatasul fondale della classifica (a 3 punti dalla zona retrocessione), ma una guerra intestina che non lascia presagire nulla di buono.
La squadra assomiglia molto ad un relitto appoggiatosi in fondo al mare. La società, fiore all’occhiello dell’epopea berlusconiana, si è invece trasformata in terreno di conquista per Lady Barbara. La figlia di Silvio e di Veronica (particolare non secondario) è andata in pressing su Galliani come mai icentrocampisti del Milan fanno sui loro avversari.E’ una guerra di filosofia (materia in cui la signoraè laureata a pieni voti)più che di potere. Barbaranon vuole il posto di Galliani, ma vuole che le cosevengano fatte in un certo modo, altrimenti arriverà un altro a.d. Barbara nbon avrà chiesto latesta di Galliani, come ha specificato, ma conle sue parole lo ha pubblicamente sfiduciato.
Il messaggio è chiaro: il Milan non spende più come una volta e quei soldi vannospesi meglio. Sotto accusa c’è il mercatoe chi lo ha gestito. C’è chi ha portato acasa Balotelli definito pochi giorni prima “mela marcia” da Berlusconi, unamela che l’anno scorso è maturata, mache quest’anno ha collezionato più giornate di squalifica che gol. E poi la lungaestate di trattative, cominciata confermando un allenatore a tempo. Un allenatore con la valigia per tenere lontanoSeedorf, il pupillo del presidente in arrivo dal Brasile. Mancavano difensori ecentrocampisti (come ricorda lo striscionedella Curva Sud) ma gli obbiettivi sono ri
masti altri. Il colpo di genio è stato non ingaggiareTevez a 9 milioni e prendere Matri a 11. In Serie A,secondo le stime degli esperti della Gazzetta, soltanto Napoli, Fiorentina, Inter, Juventus e Romahanno speso più del Milan. Con l’aggravante cheFiorentina e Roma hanno venduto benissimo chiudendo con un bilancio positivo; Napoli (14) e Juventus (15,95) non hanno totalizzato saldi moltodifferenti da quello rossonero (13,15). Spenderemeglio. E’ questo il senso dell’invasione barbaricadi ieri.
Allegri è colpevole, certo, ma in questo momentodiventa un colpevole, non il colpevole. Cambia solol’ articolo, ma la sostanza è profondamente diversa.Dalla proprietà ai medici e ai preparatori (quantiinfortuni ci sono stati? troppi), dal tecnico ai giocatori rimasti senza personalità: tutti hanno le lororesponsabilità. Uno dei pochi a salvarsi in questonaufragio senza fine è finora Kakà, il raggio di luceal quale aggrapparsi per risalire dal fondo.
Il problema è che dietro a questa squadra chenon riesce più neppure a mettere insieme una bar
riera (lo insegnano all’oratorio) adesso non c’èpiù la società unita di una volta. La guerra incorso potrebbe lasciare in giro dei feriti e rendere ancora più difficile la vita di chi deve cercare
di tenere dritto il timone. Quello dell’allenatore oggi diventa addirittura un problema secondario. Lontanissimo. Anche perché non c’è garanzia che cambiando Allegri i risultati potrebbero migliorare. All’orizzonte ci sono il Barcellona e,domenica, il Chievo. Una partita più importante di quella del Camp Nou. Conla sensazione che il duello in corsopossa diventare ancora più pericolosodi Messi e Neymar se non verrà sigla
ta una tregua per il bene del Milan.Povero Diavolo.
uzapelloni
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ilCommento
di UMBERTO ZAPELLONI
« Ho vinto negli Usae in Indonesia,ma d’ora in poispero di vincerecon MorattiERIK THOHIRPATRON DELL’INTER
ipseDIXIT
«Io gliel’ho detto aMassimo: resta comepresidente che puntiamoa un altro Triplete, malui prende tempo. Ungiorno fa capire che è sì,poi cambia idea. In ognicaso, se mi dirà di no hogià pronta una soluzionedi buonsenso: userò unMoratti di cartone».
ROBERTO PELUCCHI
laVignettaDI LORENZO CASTELLANI
Frena la RomaLa festa del Toroper Napoli e JuveApplausi alla coppia Inter e VeronaBene la Fiorentina, dietro c’è il baratro
Ventura e i granata festeggiano dopo il pari con la Roma LAPRESSE
F atto 30 la Roma fa 31, ma lafesta è degli altri. Del Tori
no, capace di raggiungerla sull’11 con il romanista Cerci, fermando il suo record a 10 vittorieiniziali, e soprattutto della coppia JuveNapoli che si riavvicinaa 3. Prima o poi la squadra diGarcia doveva fermarsi e probabilmente non è un caso che ciòaccada nella sera in cui mancaCastan, uno dei segreti della difesa meno battuta, oltre a Totti eGervinho. La rabbia sprigionatanel finale fa capire che la capolista non sta finendo la benzinadell’entusiasmo, ma intanto occhio al calo delle ultime tre partite in cui non ha segnato più di ungol, come invece le era sempresuccesso nelle otto precedenti.
Gli applausi al Torino si aggiungono a quelli altrettantomeritati alla strana coppia InterVerona, protagoniste di un campionato delle tre più tre, a duevelocità, con la Roma e le primedue inseguitrici in corsa per loscudetto e un posto in Champions, mentre alle loro spallesoltanto Inter, Verona e Fiorentina possono sperare come minimo in un biglietto per l’altra Europa.
Dietro c’è il baratro, perché laprima delle non elette, la Laziosconfitta in casa dal Genoa, èsettima a 15 punti, ma soprattutto a 6 dalla Fiorentina e addirittura a 16 dalla Roma. Ciò nontoglie nulla, ovviamente, ai meriti delle prime sei, a cominciaredalla freccia giallorossa di Garcia, malgrado la frenata sulcampo del Torino. Per renderel’idea dell’eccezionalità del suoprimato, basta ricordare che laJuventus ha gli stessi punti di unanno fa, malgrado avesse appena perso contro l’Inter cui portabene, evidentemente, giocare intrasferta contro una squadrabianconera il 3 novembre. Daquel 31 a Torino, al 30 di ieri aUdine sembra trascorso un secolo, perché nel frattempo l’Inter è
passata da Stramaccioni a Mazzarri, che non ha soltanto ilcompito di ricostruire psicologicamente una squadra precipitata dal secondo posto di dodicimesi fa al nono di fine campionato. Gestire lo spogliatoio in unmomento unico nella storia dell’Inter, con un’inedita staffetta alvertice della società tra un grande presidente come Moratti euno sconosciuto imprenditoreindonesiano è un’impresa chevale uno scudetto. Eppure Mazzarri ci sta riuscendo, isolando ecompattando la squadra che risponde con una grande partita aUdine dove la Roma, la settimana scorsa, aveva faticato moltodi più per infrangere un’imbattibilità casalinga che durava da22 partite. A dimostrazione delfatto che per vincere non è indispensabile schierare due o piùattaccanti, malgrado manchinoMilito, Icardi e Belfodil, l’Interaggredisce gli avversari con ilsolito Palacio, con Guarin comeinedita spalla e le incursioni ditutti i centrocampisti, compresoil rigenerato Cambiasso. E piùdella notizia del miglior attacco,con 11 marcatori come la Romadopo la rete di Ranocchia, macon 2 gol più della capolista, il30 di Udine restituisce una difesa finalmente imbattuta dopo 6partite.
Come suggerisce la classifica,i complimenti a Mazzarri vannoestesi a Mandorlini, capace di rilanciare il campione del mondoToni, simbolo del sorprendenteVerona che contro il Cagliari infila la sesta vittoria iniziale consecutiva in casa. Non era un caso, quindi, quel successo all’esordio sul Milan, bensì il «promo» di due campionati opposti,visto che i rossoneri hanno glistessi punti di un’altra neopromossa, il Livorno: da dove arriva, e rischia di tornare presto,Allegri. Perché ripensando agliultimi sforzi nel deserto di Kakà,quello in partenza per Barcellona sembra un Milan da Ricky epoveri.
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l’Analisi
di ALBERTO CERRUTI
IL CINGUETTIO DEL GIORNOTwitTwit
VALENTINO ROSSIPilota di motoGP con la Yamaha
Apertura stagione invernale
20132014 al Ranch@ValeYellow46
ROSARIO FIORELLOAttore
L’Italia vince la #FedCup !W le donne del tennis italiano!@Fiorello
FEDERICA BRIGNONEAzzurra di sci alpino
Pitztal per un po’ di velocità... Nonvedo l’ora di mettere gli sci lunghi!@FedeBrignone
24 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013
LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25
MONDO
Roux fa un golper tempo,Ranieri non trovaantidoti e scivolaal terzo posto
FRANCIA IL POSTICIPO FA SORRIDERE IL PSG, CHE SCATTA IN AVANTI, DIETRO A DUE PUNTI LA SQUADRA DI GIRARD
Super Lilla: Monaco battuto e scalzato
ALESSANDRO GRANDESSO@calciofrancese
LILLA
Diceva Ranieri alla vigilia che il suo Monaco non è ilPsg che chiude i primi tempia 20 e vince le partite a 40.La prova a Lilla, dove il clubdel Principato incassa la prima sconfitta in campionato,abbattuto dalla doppietta diNolan Roux. Gol che spingono l’ex squadra di Rudi Gar
cia al secondo posto, scavalcando il Monaco di Falcao, asecco e spodestato da Cavaninella classifica marcatori. IlLilla così mantiene l’impermeabilità che dura dalla quintagiornata.
In aria La solidità difensivadel Lilla è anche frutto del centrocampo che gioca d’anticipo,pressa e recupera, impostandorapidamente ogni controffensiva. Il Monaco finisce nel tranello, imbottigliato tra le duelinee, risucchiato nelle ripartenze. Così il tiro dal limite diMoutinho dopo 5’ resta un episodio, perché il Lilla al 27’ passa in vantaggio su corner. Dadestra Balmont batte lungo,Basa svetta su Toulalan e sullatraiettoria si inserisce Roux.
Uno a zero meritato che mettein luce i limiti aerei monegaschi. L’imbattibilità di Enyeama rischia di saltare al 36’quando Kjaer regala un retropassaggio a Carrasco che spara sul portiere. Falcao raccoglie sui 30 metri, ma non inquadra.
Super Enyama Ranieri cambia modulo nella ripresa, conRiviere per un 442 ad allargare le maglie del Lilla. Lasquadra di Girard soffre per unquarto d’ora ma sfiora il raddoppio al 19’ direttamente dacalcio d’angolo. Prima di rischiare il pari quando Enyeama si oppone a Riviere al 22’, eal 25’ a Falcao. Da questa parata si stende il contrattacco velenoso con Kalou che scala a
destra per Mavuba per ilcross teso sul secondo palo.Roux raccoglie per il 20 cheè pure la seconda sconfittaconsecutiva del Monaco, dopo quella di mercoledì in coppa di Lega.
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LILLAMONACO 20MARCATORI Roux al 27’ p.t. e al 26’s.t.LILLA (4312) Enyeama 8; Sidibé 7,Kjaer 7, Basa 7,5, Souaré 7; Balmont7, Mavuba 7,5, Gueye 7; Rodelin 6,5(dal 30’ s.t., Meité 6); Kalou 7,5, Roux8 (dal 36’ s.t., Ruiz 6). All. Girard 7.MONACO (4231) Subasic 6; Raggi6,5 (dal 36’ s.t., Fabinho 5), Carvalho5,5, Abidal 5,5, Kurzawa 5; Obbadi 5,Toulalan 6; Rodriguez 5, Moutinho 5,Ferreira Carrasco 5 (dal 1’ s.t., Riviere 5); Falcao 5. All. Ranieri 5,5.ARBITRO Bien 7.AMMONITI Sidibé (L), Moutinho (M),Meité (L), Falcao (M).Roux, 25 anni, festeggia l’10 AFP
LIGUE 1
Bordeaux okcontro il NizzaNantes rimontato
Continua l’ottimo
momento del Bordeaux: 10
punti nelle ultime 4, e colpo a
Nizza grazie ai gol di Sertic e
Obraniak. Il Montpellier invece
in casa contro la rivelazione
Nantes si fa bucare da
Djordjevic (settimo gol in
questa Ligue per il bomber
serbo) e poi trova il pari al 91’
con Bakar: buon punto per gli
ospiti, quarti dopo le tre big in
testa.
12a GIORNATA Ieri NizzaBordeaux 12, MontpellierNantes 11, LillaMonaco 20.CLASSIFICA Psg 28; Lilla 26;Monaco 25; Nantes 20; Marsiglia,Reims, St. Etienne 18; Rennes,Bordeaux, Guingamp, Nizza 17;Lione, Bastia, Evian, Tolosa 15;Montpell ier 13; Lorient 10;Valenciennes 8; Ajaccio, Sochaux 7.
ATLETICO MADRID 2
ATHLETIC BILBAO 0PRIMO TEMPO 20MARCATORI Villa al 33’, Diego Costa al 41’ p.t.
ATLETICO MADRID (442)
Courtois s.v.; Juanfran 7, Miranda 6,5, Godín6,5, Filipe Luis 7; Adrián 6,5 (dal 26’ s.t. R.Garcia 6), Tiago 6, Gabi 7, Koke 7; Diego Costa 7,5, Villa 7,5 (dal 38’ s.t. Rodriguez 6).PANCHINA Bounou, Alderweireld, Insua,Guilavogui, Oliver. ALLENATORE Simeone 7.ESPULSI nessuno.AMMONITI Miranda, Godin, Juanfran, DiegoCosta e R. Garcia per gioco scorretto.
ATHLETIC BILBAO (4231)
Iraizoz 7,5; Iraola 5, Gurpegi 6,5, Laporte 6(dal 23’ s.t. Albizua 6), Balenziaga 5,5 (dal 36’p.t. Moran 5); San José 6,5, Rico 5,5; DeMarcos 5, Beñat 5 (dal 9’ s.t. Susaeta 5,5),Muniain 5,5; Aduriz 5.PANCHINA Herrerin, Ekiza, A. Herrera, Ibai.ALLENATORE Valverde 5.ESPULSI Moran al 34’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe gioco scorretto).AMMONITI Iraola e Muniain per gioco scorretto.
ARBITRO F. Teixeira Vitienes
NOTE 45.000 spettatori circa. Tiri in porta80. Tiri fuori 41. Angoli 30. Fuorigioco 40.Recuperi: 1’ p.t. e 3’ s.t.
LIGA
Colpo Valenciafirmato PabonTre punti Granada
Dopo tre k.o. di fila, ilValencia si rialza e sbanca ilcampo del Getafe con un goldi Pabon, ex Parma. Vittoriaesterna per il Granada: in casadel Levante decide Piti nelrecupero. Pure il Malaga fa 3punti in extremis: decisivoGarcia al 94’
12a GIORNATA Ieri GetafeValencia 01, Atl. MadridAthl. Bilbao 20,LevanteGranada 01, MalagaBetis32. Oggi ElcheVil larreal.CLASSIFICA Barcellona 34; Atl.Madrid 33; Real Madrid 28;Villarreal, Athl. Bilbao 20; Getafe 19;Real Sociedad, Levante 17; Valencia16; Espanyol 15; Granada 14; Elche,Siviglia, Malaga 13; Celta Vigo 12;Valladolid 11; Osasuna 10; Almeria,Betis, Rayo Vallecano 9.
David Villa, 31 anni, esulta dopo l’10 all’Athletic REUTERS
4PREMIER
10° TURNO
SIeri
EvertonTottenham 00.
CardiffSwansea 10
CLASSIFICAArsenal 25Chelsea 20
Liverpool 20Tottenham 20
Man. City 19Southampton 19
Everton 19Man. United 17
Newcastle 14Hull City 14
Wba 13Cardiff 12
Swansea 11Aston Villa 11West Ham 10
Fulham 10Stoke City 9
Norwich 8Sunderland 4
Crystal P. 3Villa più CostaL’Atleticofa sul serioSimeone doma anche l’Athletic coi goldei suoi assi e tiene il passo del Barça
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FILIPPO MARIA RICCI@filippomricci
MADRID
Diego Simeone ripeteche l’Atletico deve pensarepartita per partita, e i suoifedelissimi giocatori lo prendono in parola. Vincendolequasi tutte. E mostrandouna solidità che prima sembrava solo fisica e ora è indubbiamente anche mentale. «La gente può pensare esognare ciò che vuole, l’entusiasmo fa bene, sempreche a noi non giri la testa»,ha detto ieri Simeone, cementando i piedi dell’Atletico per terra.
Dominio biancorosso Laprudenza non è mai troppa,ma sinceramente non sembra ce ne sia bisogno: in unCalderon soleggiato e di ottimo umore l’Atletico ha bat
tuto 20 l’Athletic Bilbaosenza che Courtois abbia dovuto fare una sola parata.Per i baschi un solo tiro, fuori, di Muniain all’80’. L’altroportiere, Gorka Iraizoz, èstato il migliore dei suoi econ tre parate impressionanti ha contenuto il passivo.L’Atletico è senza Arda Turan, il suo cervello, e Simeone ha fatto riposare Mario Suarez. In compensoha ormai ufficialmenteritrovato il miglior Villae sta recuperando anche Adrian, a lungo desaparecido.
Super Diego Costa E poi c’èlui. Il protagonista assoluto,dentro e fuori dal campo.Diego Costa. I tifosi baschiper dar fastidio si sono presentati con una bandiera delBrasile. Gli ultrà dell’Atleticohanno risposto cantando varie volte che tanto Costa
quanto gli stessi baschi sonospagnoli. Questioni politiche e nazionalistiche a parte, l’attaccante dell’Atleticoha dimostrato ancora unavolta tutte le sue qualità: forza, tecnica, corsa, passione,impegno. Diego Costa ha segnato il 20 alla fine del primo tempo superando SanJosé e battendo con freddezza Iraizoz. Un gran bel gol, iltredicesimo in Liga che valeil trono di Pichichi con Cristiano Ronaldo, il quindicesimo stagionale, l’ottavo in 6partite di Liga al Calderon,stadio dove quest’anno hasempre segnato. Costa hafatto 3 gol nelle ultime 3 gare di Liga, Villa 4: il «Guaje»,svenduto dal Barcellona, ètornato sui suoi livelli. Ieri ciha provato varie volte e hasbloccato il risultato al 33’con una bella girata. E poi cisono tutti gli altri: Gabi insala macchine, Koke eAdrian nel reparto creatività, Juanfran e Filipe Luis sulle fasce, Godin e Miranda indifesa.
Sfida storica In palio alCalderon c’era il quartoposto nella classifica alltime della Liga, guidata
dal Real Madrid, seguito daBarcellona e Valencia. Atletico e Athletic si sono pre
sentate alla sfida con 3.138punti, e ora i madrileni sonodavanti. Ci resteranno perun po’. Nella classifica diquest’anno l’Atletico continua a tallonare il Barça, 1, ea tenere dietro il Madrid,+5. E, partita per partita, faterribilmente sul serio.
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Diego Costa,25 anni, 13 golin questa Ligacome RonaldoAFP
INGHILTERRA BATTUTO 10 LO SWANSEA DI LAUDRUP
Intrighi, gestaccie Caulker: al Cardiffil derby galleseDAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINILONDRA
Vittoria, sorpasso, il portiere dello Swansea Vormespulso, un altro calciatore dei«cigni» (Shelvey) a rischiosqualifica per un gesto provocatorio rivolto ai tifosi avversari. Non poteva andare meglio alCardiff nel derby gallese, il primo della storia della Premier, ilnumero 106 in assoluto. Le duesquadre si erano incontratel’ultima volta nel 20102011 etrionfò sempre la squadra chegiocava in trasferta. A fine stagione, lo Swansea salì in Premier. Il Cardiff lo ha raggiuntonel 2013. Un derby da tuttoesaurito, con un generoso contributo da parte dei tifosi delloSwansea: 60 pullman hannopercorso i 64 km che separanole due città, scortati dalla polizia.
Gol e intrighi Un gol diCaulker, il capitano, ha decisola gara al 62’: una zuccata imperiale, di testa, con l’ex difensore del Tottenham a sovrastare l’ex Genoa Chico. Lo Swansea ha giocato meglio nel primo tempo, ma l’10 ha ribaltatola situazione: il Cardiff si è esaltato, mentre la squadra di Laudrup si è smarrita. Una vittoriaimportante per il Cardiff, soprattutto per il suo allenatore,lo scozzese Mackay, da tempoai ferri corti col proprietario, il
miliardario malese Tan, sbarcato poche ore prima in Gallesdopo un volo aereo di 14 ore. Isoldi di Tan hanno riportato ilCardiff nel campionato inglesepiù importante dopo mezzo secolo, ma il business ha stravoltoi valori del club, cambiando ilcolore delle maglie (dal blu alrosso per rendere più popolarela squadra in Asia) e il simbolo.Non solo: Tan ha cacciato ilbraccio destro di Mackay perinserire nella stanza dei bottoniun ragazzo kazako di 23 anniche ha l’unico merito di essereamico del figlio.
Paradossi Il successo rinsalda la posizione di Mackay, manon indebolisce quella di Laudrup, che ha seguito il matchseduto in panchina, a differenza del collega, tarantolato per90 minuti. Un derby, questo,che è il simbolo dei paradossidei calcio gallese. I talenti migliori, Bale e Ramsey, giocanonel Real Madrid e nell’Arsenal.Il campionato gallese ha 279spettatori di media, occupandoper valore complessivo la posizione n. 48 nel ranking Uefa,superato da Lussemburgo eLiechtenstein. Ma Cardiff eSwansea pensano ad altro. Ilbusiness che può garantire laPremier equivale a 50 anni dicampionati gallesi. E allora vabene tutto, anche cambiaremaglie e simboli e, magari,svendere persino la storia.
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GERMANIA
WerderAugsburg okComanda il Bayern
Con doppietta di Hahn l’Aug
sburg vince e agguanta a 13 il
Mainz. Un gol dell’ex Palermo Gar
cia fissa il 3 2 per il Werder contro
l’Hannover. 11a GIORNATA Ieri
Augsburg Mainz 2 1, Werder Han
nover 3 2. CLASSIFICA Bayern
29; Borussia D. 28; Bayer Lev. 25;
Borussia M. 19; Wolfsburg 18;
Schalke 04 17; Hertha, Werder 15;
Hoffenheim, Stoccarda, Hannover,
Mainz, Augsburg 13; Amburgo 12;
Eintracht 10; Friburgo 8; Norimber
ga, Braunschweig 7.
RUSSIA
Doppietta di N’DoyeDerby alla Lokomotiv
Il derby di Mosca a porte
chiuse finisce col successo della
Lokomotiv (doppietta di N’Doye).
Lo Spartak giocherà senza tifosi
anche la prossima con lo Zenit.
15a GIORNATA Ieri Krasnodar Ku
ban 1 2, Rostov Rubin 0 0, Spar
tak Lokomotiv 1 3, Anzhi Ural 0 1.
Oggi Terek Krylya. CLASSIFICA
Zenit 36; Lokomotiv 33; Spartak
30; Cska 27; Dinamo 26; Krasno
dar, Amkar 24; Kuban 20; Rostov,
Volga, Rubin 17; Krylya 14; Ural 11;
Tom Tomsk, Terek 9; Anzhi 6.
Taccuino
26 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013
Lafferty + HernandezPalermo sempre più suLa coppia di attaccanti firma la vittoria in casa dell’AvellinoIachini: «Siamo implacabili, ogni settimana sempre meglio»
SERIE B IL POSTICIPO DELLA 12a GIORNATA
DAL NOSTRO INVIATO
GENNARO BOZZAAVELLINO
Dalla tana dei lupi vienefuori il ruggito di un leone. IlPalermo comincia a fare paura.Il 24 settembre, dopo la sconfitta a Bari nella 6a giornata, aveva11 squadre davanti. Adesso, dopo altri sei turni, si sono ridottea 3. I conti della rimonta rosanero si arricchiscono di una vittoria importante, su un campo«proibito» come quello dell’Avellino, secondo successoconsecutivo in trasferta dopoquello a Siena, e Beppe Iachinise li può gustare: 14 punti nellasua gestione, 2 pareggi e 4 vittorie, 10 gol segnati, 3 subìti. Raggiunge proprio gli irpini al quarto posto, accende la freccia sulCesena, un punto più su, e inquadra nel mirino Empoli e Lanciano.
La chiave E’ una dimostrazione di forza, il 20 al Partenio,più che di bellezza, ma è questoche fa capire ancor di più le potenzialità del Palermo, una volta che troverà i giusti meccanismi nella costruzione del gioco,lì dove manca ancora la scintillacreativa. I rosanero impressionano per la capacità di «coprire» tutto il campo, con un 352molto aggressivo e un pressing
che parte dalle punte Lafferty eDybala e non permette agli avversari di avvicinarsi all’area opersino di superare la metàcampo: appena due tiri degli irpini, al 3’ e al 5’ della ripresa,nient’altro!
Palermo «in progress» Da
questo controllo totale e, soprattutto, dalla grande spinta diBolzoni e Pisano sulla destra,dovrebbero derivare molte occasioni, ma il gol arriva solograzie a un clamoroso errore diArini, che liscia la palla su crossdi Pisano e permette che arrivi aLafferty, pronto a segnare, al
26’. Le altre opportunità nascono da tiri da lontano (di Laffertye Bolzoni i più pericolosi), da uncross su cui Lafferty colpisce ditesta provocando una bella deviazione di Seculin, da un angolo, su cui Pisano sfiora il palo ditesta, e da un lancio lungo diBarreto al 38’ della ripresa per
Hernandez, appena entrato,che sfugge alla difesa e raddoppia. Non è moltissimo, ma si intravede ben altro, quando si cominceranno a «oliare» anche letriangolazioni, adesso quasiinesistenti. Iachini mostra diavere chiara la situazione: «E’normale che in fase di crescita cisia qualche lacuna su cui lavorare, ma ogni settimana che passaci conosciamo meglio e col tempo questa squadra potrà diventare figlia del suo allenatore. AdAvellino ho visto lo spirito giu
sto, siamo stati implacabili contro una squadra davvero forte».
Avellino in affanno Gli irpini,che si presentano con 5 vittoriee un pareggio nel Parteniobunker, capiscono quali siano iloro limiti, acuiti in questa garada tantissime assenzeR, quelladi Castaldo la più grave. Difesarivoluzionata, con Bittante adestra e Izzo non a suo agio alcentro, punte lasciate sole inavanti, difficoltà sulla fascia sinistra, dove Rastelli rinuncia aMillesi, alla fine nemmeno lagrinta può sopperire a tuttequeste pecche. Un tiro di Schiavon da fuori area, parato, uncolpo di testa di Soncin, poco alto, tutto qui. Massimo Rastelliassolve la squadra: «Abbiamolottato. Sappiamo di avere alcuni limiti, perciò dico di rimanerecon i piedi a terra e di apprezzare questa squadra che sta dandotutto». I tifosi sembrano ascoltarlo e alla fine applaudono igiocatori.
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AVELLINO 0
PALERMO 2PRIMO TEMPO 01MARCATORI Lafferty al 26’ p.t.; Hernandez al38’ s.t.
AVELLINO (352)
Seculin 6; Bittante 5,5, Izzo 5, Pisacane 5,5;Zappacosta 6 (dal 24’ s.t. Herrera 6), D’Angelo 5,5, Arini 5, Schiavon 5,5, De Vito 5 (dal10’ s.t. Dia Pape 6); Galabinov 6, Soncin 5,5(dal 10’ s.t. Biancolino 5,5). PANCHINA Di Masi, Massimo, Angiulli, Millesi. ALLENATORERastelli 5,5.
PALERMO (352)
Sorrentino 6; Munoz 6, Milanovic 6, Andelkovic 6; Pisano 7, Bolzoni 7, Bacinovic 6(dal 7’ s.t. Verre 6), Barreto 6,5, Daprelà 6;Lafferty 7 (dal 35’ s.t. Hernandez 6,5), Dybala (dal 27’ s.t. Belotti 6). PANCHINA Ujkani,Ngoyi, Lores, Stevanovic, Troianiello, DiGennaro. ALLENATORE Iachini 6,5.
ARBITRO Di Paolo di Avezzano 6,5.
GUARDALINEE Del Giovane 7Gava 7.AMMONITI Pisano (P), Bacinovic (P), D’Angelo (A), Verre (P) e Bittante (A) per gioco scorretto.NOTE spettatori 10.000 circa; abbonati 2.105,paganti, incasso e quota abbonati non comunicati. Tiri in porta 14. Tiri fuori 16. In fuorigioco 51. Angoli. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 4’ L’attaccante Kyle Lafferty, 26 anni, al quarto gol stagionale GRECO
h7Lafferty il migliorePALERMOUn gol, un altro sfiorato, fapressing e tiene sempresotto pressione la difesa
CLASSIFICA
SQUADRE PUNTIPARTITE RETI
G V N P F S
LANCIANO 25 12 7 4 1 14 6EMPOLI 24 12 7 3 2 19 9CESENA 22 12 6 4 2 17 10PALERMO 21 12 6 3 3 18 10AVELLINO 21 12 6 3 3 14 12CROTONE 20 12 6 2 4 21 19MODENA 18 12 5 3 4 17 12VARESE 17 12 4 5 3 15 13SPEZIA 17 12 4 5 3 11 11LATINA 16 12 3 7 2 8 9CARPI 14 11 4 2 5 8 13BRESCIA 14 12 2 8 2 18 17CITTADELLA 14 12 3 5 4 10 15SIENA (5) 13 12 4 6 2 23 17TRAPANI 12 12 2 6 4 14 13PESCARA 12 12 2 6 4 18 18NOVARA 12 12 2 6 4 11 19TERNANA 11 12 2 5 5 17 16PADOVA 10 11 3 1 7 8 17BARI (3) 10 12 3 4 5 10 12REGGINA 9 12 2 3 7 9 19JUVE STABIA 6 12 1 3 8 10 23
PROSSIMO TURNOVenerdì 8 novembre, ore 20.30
SPEZIACESENA
Sabato 9 novembre, ore 15
BARIVARESE
BRESCIAAVELLINO
CARPICROTONE
CITTADELLAPESCARA
JUVE STABIAMODENA
NOVARALATINA
PALERMOTRAPANI
REGGINAPADOVA
LANCIANOSIENA
Lunedì 11 novembre, ore 20.30
TERNANAEMPOLI
UPROMOSSEUPLAYOFFUPLAYOUTURETROCESSE
MARCATORI
8 RETI Babacar (1, Modena);Hernandez (4, Palermo);Antenucci (2, Ternana).7 RETI Tavano (1, Empoli); Mancosu(1, Trapani); Pavoletti (Varese).6 RETI Caracciolo (Brescia);Giannetti (Siena).5 RETI Galabinov (1, Avellino);Torromino (3, Crotone); Maniero (1,Pescara); Ebagua (2, Spezia).4 RETI Succi (1, Cesena); Pettinari(Crotone); Maccarone (Empoli);Pasquato (Padova); Lafferty(Palermo); Gerardi (Reggina);D’Agostino, Paolucci e Pulzetti(Siena).
LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 27
PRIMA DIVISIONE GIRONE A 9a GIORNATA
Quel doppiomischioneal comando
Vanno di moda leammucchiate in questaincerta Prima divisione. Duesquadre in vetta al girone A,tre al comando del B. Tuttiinsieme appassionatamentee nel segno della sorpresache più sorpresa non si può.Salviamo l’Entella, unica trale cinque ad essere partitacon i favori del pronostico.Poi c’è la Pro Vercelli, che èvero che l’anno scorso era inSerie B, ma si sa che dopo
una retrocessione non è maisemplice ripartire. Dall’altraparte in vetta c’è il Pisa, cheè grande di nome ed èreduce da una finale deiplayoff, ma in realtà è unadelle squadre più giovanidella categoria. E poi ci sonodue neopromosse: dopo ilPontedera, prima rivelazionedella stagione, ecco L’Aquilache, rispetto ai compagni dicordata, ha il vantaggio diaver già riposato.
Se però nel girone Sudnon si può parlare di fugaper il trio di testa, visti gliinseguitori a un tiro dischioppo (che occasione hafallito il Frosinone, che in 11contro 10 non è riuscito avincere e isolarsi in vetta...)e visto il Lecce lanciatoverso l’alto, a Nord la coppiache comanda potrebbeiniziare un lungo testa atesta fino alla fine. Eh sì,perché la grande favorita
della vigilia ha apertoufficialmente la sua crisi:parliamo della Cremonese,che ha infilato la quartasconfitta ed è precipitata a -6dalla vetta, facendo ancheesplodere la contestazione diuna tifoseria che negli anniha visto cambiare giocatori,tecnici e manager, ma senzapiù rivedere quella Serie Bche la proprietà, in fondo, simerita a pieno titolo.
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Grande colpoPro VercelliPresa la vettaE’ decisiva una rete del difensore BaniCremonese, altro k.o.: è contestazione
GIORGIO BARBIERICREMONA
La Pro Vercelli espugna loZini con un gol del difensoreBani e raggiunge l’Entella invetta. Un gol ancora più importante perché arrivato nel momento in cui la Cremonese sta
va attaccando a testa bassa e ipiemontesi non riuscivano a farripartire l’azione. Bani si è fattotrovare all’appuntamento con ilpallone su una punizione battuta sulla sinistra dall’ex grigiorosso Pepe, entrato da poco. Erail 27’ e il difensore è riuscito aimpattare al volo di destro ilpallone. Tiro che si è infilato rasoterra sul palo più lontano della porta difesa da Galli. La Cremonese ha accusato il colpo, haprovato a organizzare la rincorsa al pareggio, ma non è riuscita a creare occasioni serie senon un tiro dalla distanza di Abbate respinto con i pugni daRusso al 46’.
Crisi Per la Cremonese, contestata lungamente dai tifosi alla fine della gara, è la terzasconfitta su quattro partite incasa, a cui va aggiunta quella didomenica a Bolzano. Tre puntinelle ultime quattro partite sono un bottino misero per unasquadra costruita per vincere ilcampionato, ma ora quinta a 6
dalle capolista. Al momentonon ci sono decisioni da partedella società, ma nei prossimigiorni è in programma una riflessione seria. Gigi Simoni hadetto che la squadra scende incampo con la paura. Da segnalare un infortunio a Bergamellidopo tre minuti dopo uno scontro di testa con Marchi. Portatofuori in barella e poi all’ospedale, sono stati necessari 4 puntidi sutura all’arcata sopraccigliare sinistra.
Concretezza La copertina ètutta per la Pro Vercelli, squadra che gioca un calcio pocospettacolare, ma concreto. Nelprimo tempo è rimasta quasisempre in posizione d’attesa,lasciando alla Cremonese ilcompito di prendere in mano lagara. Ma quando si è affacciatain area ha creato parecchi problemi alla difesa di casa, conMarchi e Marconi. La Cremonese ha sfiorato il gol con Brighenti (al 3’) e Carlini (36’).
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CREMONESE 0
PRO VERCELLI 1
MARCATORE Bani al 27’ s.t.
CREMONESE (433) Galli 6; Avogadri 6, Abbate 6, Bergamelli s.v. (dal 5’ p.t. Caracciolo6), Visconti 5,5; Armellino 5 (dal 28’ s.t. Caridi5,5), Baiocco 6, Loviso 5,5; Casoli 6, Brighenti6 (dal 22’ s.t. Abbruscato 5), Carlini 5,5. (Quaini, Moi, Palumbo, Mascolo). All. Torrente 5,5.
PRO VERCELLI (442) Russo 6; Bani 7, Cosenza 6,5, Ranellucci 6,5, Scaglia 6,5; Marconi 5,5, Rosso 6, Scavone 6, Fabiano 6,5 (dal12’ s.t. Pepe 6,5); Marchi 5,5 (dal 35’ s.t. Libertazzi s.v.), Erpen 6 (dal 24’ s.t. Ruggiero 5,5).(Ambrosio, Cancellotti, Ardizzone, Di Sabato). All. Scazzola 7.
ARBITRO Abisso di Palermo 6.
NOTE paganti 1.461, abbonati 2.366, incassodi 11.738 euro. Espulso il tecnico Torrente al30’ s.t.; ammoniti Loviso, Cosenza, Ranellucci e Ruggiero. Angoli 93.
L’Entella vede RossoRimontata la Feralpi
ITALO VALLEBELLACHIAVARI (Ge)
La Feralpi spaventa l’Entella. Ma i liguri, invece di impaurirsi, mettono la quarta esotto di due reti raggiungonola parità. La differenza la fanno i cambi dell’Entella, soprattutto uno: Daniele Rosso. Ilbomber, acciaccato a un tallone, parte dalla panchina, maquando entra fa paura alla retroguardia ospite, fino a quelmomento piuttosto attenta. LaFeralpi parte abbottonata, maquando riparte si rende pericolosa grazie alla qualità deisuoi attaccanti. Il primo tem
po è piuttosto bloccato, anchese non mancano le occasionida una parte (tiro di Sarnofuori di poco al 18’, conclusione di Staiti a due passi dallaporta che fa la stessa fine al30’) e dall’altra (bomba in diagonale di Bracaletti al 26’ a lato, conclusione fuori di pocodi Miracoli un minuto dopo).
Ripresa vivace La fortunaassiste la Feralpi quando Ceccarelli col destro fa partire untiro cross (forse toccato da Cesar) che sin infila in porta. Pochi minuti e i lombardi colpiscono ancora: tiro di Ceccarelli, palla sulla traversa e Miracoli gonfia la rete al volo.Prina cambia le carte in tavolae Rosso fa la differenza: primainsacca di testa su cross diTroiano, poi da due passi mette in porta un pallone manovrato sull’asse SarnoArgeri.In mezzo c’è la pressione ligure che non si perde sulla lineadei 20 metri come nel primotempo, ma è ficcante. Nel finale l’Entella spinge ancora, anche se l’occasione più grossa èdi Miracoli: l’attaccante mettefuori di poco da ottima posizione. Finale di gara con i sorrisi dei due patron Gozzi e Pasini (amici e colleghi di lavoro) quelli tra i tecnici Prina eBrando (il primo è testimonedi nozze del secondo).
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ENTELLA 2
FERALPI SALO’ 2
MARCATORI Ceccarelli (FS) al 3’, Miracoli(FS) al 14’, Rosso (E) al 20’ e al 39’ s.t.
ENTELLA (4312) Paroni 6; Padella 6 (dal9’ s.t. Argeri 6,5), Cesar 6, Russo 6, Cecchini 6; Staiti 6, Di Tacchio 6, Troiano 6; Sarno6; Magnaghi 5,5 (dal 18’ s.t. Marchi 5,5),Guerra 5,5 (dal 17’ s.t. Rosso 7,5). (Zanotti,Ballardini, Volpe, Raggio Garibaldi). All. Prina 6,5.
FERALPI SALO’ (433) Branduani 6,5;Tantardini 6,5, Cinaglia 6, Magli 6,5, Dell’Orco 6; Fabris 5,5, Pinardi 6,5 (dal 44’ s.t. Cogliati s.v.), Bracaletti 6,5; Marsura 6, Miracoli 6,5, Ceccarelli 7 (dal 36’ s.t. Milani s.v.).(Pascarella, Carboni, Corrado, Rovelli, Veratti). All. Brando 6,5 (Scienza squalificato).
ARBITRO Fiore di Barletta 6,5.
NOTE paganti 416, abbonati 469, incassodi 8.084 euro. Amm. Cecchini, Branduani,Milani, Pinardi e Dell’Orco. Angoli 93.
CARRARESE 1
SAVONA 4
Savona, tutto facileDisastro Carrarese:arriva Remondina?
MARCATORI Gentile (S) al 27’, Virdis (S) al 32’, Mancuso (C) al 46’p.t.; Virdis (S) al 6’, Cesarini (S) al29’ s.t.
CARRARESE (4312) Di Vincenzo 5; Bregliano 5, Benassi 5, Teso5, Zanchi 5; Tognoni 5,5, Calvi 5,Belcastro 5 (dal 12’ s.t. Beltrame5); Dettori 5,5; Mancuso 6 (dal 35’s.t. Ademi s.v.), Merini 5 (dal 26’s.t. Battistini 5,5). (Bianchi, Videtta, Geroni, Pescatore). All. Braghin5.
SAVONA (442) Aresti 6; Spirito6 (dal 5’ s.t. Carta 6), Quintavalla 6(dal 41’ p.t. Maccarrone 6), Marconi 6, Giuliatto 6; Marras 7, Agazzi 7,Gentile 7, Cattaneo 7; Cesarini 7(dal 31’ s.t. Sarao s.v.), Virdis 7,5.(Boerchio, Rais, Vitale, Larosa).All. Corda 6,5.
ARBITRO Lanza di Nichelino 6.
NOTE paganti 231, abbonati 309,incasso di 3.450 euro. Espulsi Tognoni al 18’ s.t. e Benassi al 25’ s.t.;ammoniti Di Vincenzo, Zanchi, Tognoni, Belcastro, Quintavalle eGentile. Angoli 91.
CARRARA Tutto facile per il Savona contro una Carrarese in crisi econtestata. Braghin è a forte rischio, una decisione è attesa nelleprossime ore e non è escluso cheanche il d.g. Turotti venga sollevato dall’incarico: il patron Gigi Buffon potrebbe ripartire da NelsoRicci e Gianmarco Remondina. I liguri piazzano un micidiale unodue a cavallo della mezz’ora, approfittando di due errori della difesa carrarese. Mancuso allo scadere riapre la partita con un grangol, ma a inizio ripresa altra frittata: malinteso Di VincenzoBenassi, per Virdis è un gioco da ragazziinsaccare. Tognoni prende il seconda giallo e dopo poco Benassiatterra Virdis, altra espulsione erigore, che Cesarini manda sul palo. Ma al 29’ segna il quarto gol.
Massimo Braglia
l’Analisi
DI NICOLA BINDAtwitter@NickBinda
VENEZIA 2
REGGIANA 1
Bocalongol nel finaleCome vola il VeneziaLa Reggiana protesta
MARCATORI De Silvestro (R) al18’ p.t.; Cori (V) al 16’, Bocalon (V)al 45’ s.t.
VENEZIA (4312) Vigorito 6;Campagna 6, Pasini 6, Di Bari 6,Bertolucci 5,5 (dal 3’ s.t. Lancini6); Gallo 7,5, Giorico 6,5, Maracchi5,5 (dal 39’ s.t. Pignat s.v.); Calamai 6 (dal 23’ s.t. Martinelli 5,5);Cori 7, Bocalon 6. (Dossena, Battaglia, Margiotta, D’Appolonia). All.Dal Canto 6,5.
REGGIANA (3412) Bellucci 6;Solini 6, Zanetti 6, Dametto 6;Rampi 6, Viapiana 6,5, Parola 6,5,Bandini 6 (dal 26’ s.t. Antonelli5,5); Alessi 6; Ruopolo 5,5 (dal 17’s.t. Anastasi 5), De Silvestro 6 (dal32’ s.t. Cavion 5,5). (Leone, Cossentino, Brunori Sandri, Cais). All.Battistini 6.
ARBITRO Serra di Torino 5,5.
NOTE paganti 751, abbonati 480,incasso di 9.419 euro. AmmonitiGallo, Calamai, Rampi e Solini. Angoli 311.
VENEZIA Beffa in coda per laReggiana, come a Savona, con vibranti proteste dopo il gol di Bocalon. Il Venezia torna al Penzo dopo175 giorni e festeggia l’ennesimosuccesso in rimonta, che vale ilterzo posto. Reggiana sospintadall’estro di Alessi e in vantaggiocon la zuccata in tuffo di De Silvestro, al terzo centro. Venezia pocopericoloso, alla ricerca di un’identità dopo l’esclusione di Drame,ma capace di cambiare passo nella ripresa, sotto lo sguardo delpresidente Korablin. Ruopolo inavvio di secondo tempo falliscedue matchpoint, poi Cori castigai centrali emiliani con un destroche sorprende Bellucci. Ultimoquarto d’ora con la Reggiana meno aggressiva e guizzo in extremisdi Bocalon, abile a liberarsi del suocontrollore diretto e a trafiggereBellucci tra le proteste emiliane.
Michele Contessa
VICENZA 3
ALTO ADIGE 1
Mustacchio illuminae il Vicenza ribaltaL’Alto Adige k.o. in 9
MARCATORI Corazza (AA) al 30’,Mustacchio (V) al 46’ p.t.; Camisa(V) al 23’, Castiglia (V) al 47’ s.t.
VICENZA (4231) Ravaglia 6;Padalino 6 (dal 35’ s.t. Giani 6), Camisa 6,5, El Hasni 6, D’Elia 6; Castiglia 6,5, Cinelli 6; Mustacchio 7,Giacomelli 6,5, Tulli 6 (dal 26’ s.t.Jadid 6); Maritato 6. (Alfonso, Corticchia, Sbrissa, Di Matteo, Tiribocchi). All. Lopez 6,5.
ALTO ADIGE (433) Micai 6; Iacoponi 6, Cappelletti 5, Bassoli5,5, Martin 5; Furlan 6, Pederzoli6,5 (dal 32’ s.t. Ekuban 6), Vassallo6 (dal 32’ s.t. Turchetta 6); Campo5, Dell’Agnello 5,5, Corazza 6,5 (dal17’ s.t. Branca 5,5). (Tonozzi, Tagliani, Kiem, Bastone). All. Rastelli5,5.
ARBITRO Caso di Verona 6.
NOTE paganti 755, abbonati4.026, incasso di 25.200 euro.Espulsi Cappelletti al 38’ s.t. eMartin al 42’ s.t.; ammoniti Mustacchio, Padalino, Vassallo eBassoli. Angoli 114.
VICENZA Lopez sperava che ilprimo successo in trasferta aBergamo fosse quello della svoltae ha avuto una bella conferma dalsuo Vicenza, che ha rimontato ebattuto nettamente un Alto Adigeche pure aveva appena rifilato tregol alla Cremonese. Dopo il lampodi Corazza al 30’ – un gran gol conpalla a giro nell’angolo lontano – ilVicenza ha pagato il contraccolpoper una decina di minuti, ma poi haacciuffato il pari con un colpo ditesta di Mustacchio, il suo uomomigliore, al 46’. Rinfrancati, i biancorossi hanno dominato la ripresa: il sorpasso, firmato ancora ditesta al 23’ da Camisa, ha preceduto il debutto di Jadid e le espulsioni per doppia ammonizione diCappelletti e Martin. E in nove l’Alto Adige ha incassato anche il trisdi Castiglia in contropiede.
Alberta Mantovani
SAN MARINO 1
ALBINOLEFFE 0
Riscatto San Marino:ci pensa CrocettiAlbinoLeffe spento
MARCATORE Crocetti al 35’ p.t.
SAN MARINO (433) Venturi 6;Fabbri 6,5 (dal 17’ s.t. Farina 6,5),Russo 6 (dal 4’ s.t. Bamonte 6,5),Fogacci 6,5, Guarco 6; Pacciardi6, Sensi 6,5, Del Piero 6; Poletti 6(dal 26’ p.t. Graffiedi 6), Crocetti6,5, Lolli 6,5. (Vivan, Pigini, Draghetti, Cicarevic). All. De Argila6,5.
ALBINOLEFFE (352) Offredi 6;Beduschi 6, Allievi 6, Regonesi 6;Salvi 6,5, Girasole 5,5, Taugourdeau 6 (dal 29’ s.t. Calì s.v.), Corradi5,5 (dal 44’ p.t. Viola 5), Maietti 6;Pesenti 5,5, Cisse 5 (dal 9’ s.t. Gazo 5,5). (Amadori, Paris, Piccinini,Flaccadori). All. Madonna 5,5.
ARBITRO Dei Giudici di Latina 6,5.
NOTE spettatori 400 circa; paganti, abbonati e incasso non comunicati. Ammoniti Crocetti ePacciardi. Angoli 54.
SAN MARINO Un gol di Crocettirilancia il San Marino sotto gli occhi di Arrigo Sacchi. A farne lespese un AlbinoLeffe troppo remissivo che, fatti salvi un buonavvio e qualche tiro dalla distanza, non riesce a produrre nulla oquasi. Taugourdeau ci prova al 5’dal limite, chiamando Venturi alladeviazione in corner. Al 25’ il SanMarino perde per infortunio capitan Poletti: al suo posto Graffiedi.Ma è Lolli al 35’ a inventare il passaggio giusto per liberare al tiroCrocetti al limite: conclusione sucui nulla può Offredi. Al 3’ della ripresa ancora Crocetti pericoloso: Offredi devia in corner. Graffiedi ci prova all’11’ con un destroda lontano preda del portiere e al24’ è bravo Allievi a toccare ilcross di Lolli prima di Crocetti. Lareazione ospite è tutta in un destro dalla distanza di Salvi (31’) ein una punizione di Regonesi (34’),entrambi a lato di poco.
Giorgia Bertozzi
PAVIA 2
LUMEZZANE 2
Talato cambia il LumeIl Pavia avanti di 2 golgetta via la vittoria
MARCATORI Sorbo (P) al 12’, DeCenco (P) al 23’ p.t.; Talato (L) al14’, Torregrossa (L) su rigore al 37’s.t.
PAVIA (3412) Facchin 6,5; Reato 5,5, Rinaldi 6,5, Sorbo 6; Zanini6, Arrigoni 6, Calvetti 6 (dal 13’ s.t.Redaelli 5,5), Tomi 6; Carraro 6,5(dal 23’ s.t. Bracchi 5); De Cenco 7,Romero 5 (dal 38’ s.t. De Vita s.v.).(Rossi, Ungaro, Putignano, Speziale). All. Pala 6.
LUMEZZANE (352) Bason 6,5;Mandelli 6, Belotti 6,5, Monticone5,5; Carlini 6 (dal 24’ s.t. Franchini6), Quaggiotto 5,5 (dal 1’ s.t. Talato7,5), Maita 6, Russo 6, Benedetti 7;Torregrossa 6, Galuppini 6. (DalleVedove, Biondi, Guagnetti, Gatto,Salim). All. Marcolini 7.
ARBITRO Di Martino di Teramo 6.
NOTE paganti 643, abbonati 251,incasso di 3.084 euro. EspulsoSorbo 36’ s.t.; ammoniti Reato eTorregrossa. Angoli 19.
PAVIA «Contentissimo per la prova dei miei, arrabbiatissimo perché meritavamo la vittoria». CosìMarcolini riassume la partita delsuo Lumezzane, che pareggia inrimonta contro un Pavia che hasprecato il doppio vantaggio nelgiorno del 102° compleanno dellasocietà. Padroni di casa in vantaggio al 12’ con un colpo di testadi Sorbo. Al 17’ l’arbitro fischia unrigore al Lumezzane, ma dopoaver consultato il guardalinee ciripensa. Così i pavesi raddoppiano al 23’ con un sinistro al volo diDe Cenco. A inizio ripresa Marcolini manda in campo Talato e l’attaccante cambia la partita. Primaaccorcia le distanze di testa al 14’,poi si procura il rigore del 22 (trasformato da Torregrossa, espulsoSorbo per il fallo). Assalto finalebresciano e Facchin nega a Talatoil gol della vittoria.
Guido Mariani
COMO 0
PRO PATRIA 0
E’ un Como spuntatoMelgrati alza il muroE i gol non arrivano
COMO (343) Melgrati 7; Ambrosini 6, Giosa 6, Marchi 6;Schenetti 6, Ardito 6,5, Fietta 6(dal 38’ s.t. Scialpi s.v.), Fautario6,5; Gammone 6, Perna 5,5 (dal14’ s.t. Defendi 5,5), Le Noci 5,5(dal 24’ s.t. Gallegos 5,5). (Crispino, Redolfi, Palomeque, Panatti).All. Colella 5,5.
PRO PATRIA (433) Messina6,5; Spanò 6, Nossa s.v. (dal 21’p.t. De Biasi 6,5), Polverini 6,5,Mignanelli 6; Bruccini 6, Calzi 6,Siega 6 (dal 40’ s.t. Casiraghis.v.); Giannone 5,5, Serafini 6,Mella 6,5 (dal 20’ s.t. Moscati 6).(Feola, Andreoni, Gabbianelli,Giorno). All. Colombo 6,5.
ARBITRO Balice di Termoli 6.
NOTE paganti 837, abbonati 976,incasso di 10.457,52 euro. Ammoniti Giannone, Serafini, Mignanelli, Ambrosini, Calzi e Defendi. Angoli 27.
COMO Esce tra i fischi il Como,mentre continua il silenzio stampa la Pro Patria, che si è peròguadagnata con pieno merito ilpunto. Nemmeno la proposta deltridente offensivo riesce a risolvere la sterilità offensiva dellasquadra di Colella, sterilità chesta diventando un vero problema. Di Serafini e Mella le occasioni migliori nel primo tempo, mentre il Como risponde con un tiroalto di Ardito all’inizio, una conclusione molle di Schenetti e untentativo di Gammone. La Pro Patria impegna il portiere certamente di più. Nel secondo tempoil Como sembra partire con unpasso migliore, la Pro Patria vaun po’ in affanno, ma sono tentativi che non producono nulla,mentre ancora Melgrati ha mododi mettersi in mostra. E i tifosi delComo chiudono cantando «nonsegneremo mai».
Lilliana Cavatorta
Mattia Bani, 19 anni LUSSOSO
CLASSIFICA
SQUADRE PTPARTITE RETI
G V N P F S
PRO VERCELLI 21 9 6 3 0 15 6
ENTELLA 21 9 6 3 0 13 7
SAVONA 16 9 5 1 3 14 10
VENEZIA 16 9 5 1 3 13 11
CREMONESE 15 9 5 0 4 14 11
ALBINOLEFFE 13 9 4 1 4 12 13
LUMEZZANE 12 9 3 3 3 16 13
VICENZA (4) 11 9 4 3 2 12 9
COMO 11 9 3 2 4 6 7
FERALPI SALO' 11 9 2 5 2 10 12
REGGIANA 10 9 3 1 5 12 12
SAN MARINO 10 9 3 1 5 6 15
ALTO ADIGE 9 9 2 3 4 15 15
PRO PATRIA (1) 7 9 2 2 5 5 8
PAVIA 6 9 1 3 5 7 14
CARRARESE 5 9 1 2 6 6 13
UPROMOSSE UPLAYOFF
CLASSIFICA
SQUADRE PTPARTITE RETI
G V N P F S
L'AQUILA 20 9 6 2 1 15 6
PISA 20 10 6 2 2 15 7
PONTEDERA 20 10 6 2 2 20 17
FROSINONE 19 10 5 4 1 15 6
PRATO 17 9 4 5 0 13 5
CATANZARO 16 9 4 4 1 11 5
BENEVENTO 13 9 3 4 2 13 11
PERUGIA 13 9 3 4 2 11 10
SALERNITANA 12 9 3 3 3 10 9
GROSSETO 12 9 3 3 3 9 10
GUBBIO 11 9 2 5 2 10 10
LECCE 11 10 3 2 5 14 15
ASCOLI (3) 6 9 2 3 4 9 14
PAGANESE 6 10 2 0 8 6 14
VIAREGGIO 6 10 0 6 4 8 17
BARLETTA 4 9 0 4 5 2 10
NOCERINA (2) 1 10 0 3 7 10 25
PROSSIMO TURNODOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30
BENEVENTOPISA (venerdì 8, ore 20.45)GROSSETOCATANZAROGUBBIOBARLETTAPERUGIAL’AQUILAPONTEDERALECCEPRATOFROSINONESALERNITANANOCERINAVIAREGGIOASCOLIriposa PAGANESE
UPROMOSSE UPLAYOFF
RISULTATIBARLETTAPERUGIA 00
CATANZAROPONTEDERA 10
FROSINONEBENEVENTO 00
L'AQUILAPAGANESE 20
LECCEVIAREGGIO 30
NOCERINAGUBBIO 12
PISAASCOLI 21
SALERNITANAGROSSETO 01
ha riposato PRATO
MARCATORI
8 RETI Grassi (5, Pontedera).6 RETI Arma (1, Pisa); Arrighini (Pontedera);Guazzo (Salernitana).4 RETI Evacuo (1, Benevento); Fioretti (1,Catanzaro); Curiale (Frosinone); De Sousa (1,L’Aquila); Zigoni (Lecce); Lepore (1, Nocerina);Lanini (Prato).
Girone A
Girone B
MARCATORI
8 RETI Torregrossa (2, Lumezzane).7 RETI Marchi (1, Pro Vercelli).6 RETI Pesenti (AlbinoLeffe); Campo (1, AltoAdige).5 RETI Cori (1, Venezia).4 RETI Girasole (AlbinoLeffe); Marsura eMiracoli (Feralpi Salo’); Virdis (Savona).
RISULTATICARRARESESAVONA 14
COMOPRO PATRIA 00
CREMONESEPRO VERCELLI 01
ENTELLAFERALPI SALO' 22
PAVIALUMEZZANE 22
SAN MARINOALBINOLEFFE 10
VENEZIAREGGIANA 21
VICENZAALTO ADIGE 31
PROSSIMO TURNOSABATO 16 NOVEMBRE ore 14.30
ALBINOLEFFECOMOALTO ADIGEFERALPI SALO’LUMEZZANEVICENZAPRO PATRIACARRARESEPRO VERCELLIPAVIAREGGIANAENTELLASAN MARINOCREMONESESAVONAVENEZIA
28 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013
PRIMA DIVISIONE GIRONE B 10a GIORNATA
Pisa comandanel ricordodi AnconetaniEra l’anniversario della morte dell’ex n.1L’Ascoli segna poi crolla: Giordano k.o.
ALESSIO CARLIPISA
Sotto il segno di RomeoAnconetani il Pisa torna intesta alla classifica. Ogni volta che si è giocato nella datadella sua scomparsa, avvenuta nel 1999, i nerazzurihanno sempre vinto. Control’Ascoli c’è voluta tutta la magia che evoca il presidentedegli anni d’oro: rigore decisivo allo scadere di una brutta partita. Per Bruno Giordano, al debutto sulla panchinaascolana, la maledizione del93’. Lo stesso minuto con cuifu sconfitto all’ultima giornata nel 2009 alla guida del
Pisa, che retrocesse dalla B epoi fallì. Per questo ieri contro di lui striscioni e cori anche dopo il fischio finale,quando lamenterà di averperso «non per colpe nostre,c’è stato negato un rigore permani di Kosnic sull’11».
Veloci Il forte vento condiziona il gioco per tutto il primo tempo. Nonostante questo i locali, troppo scollati trai reparti, si affidano a sterililanci lunghi. L’Ascoli, con Pestrin che chiude e impostaovunque, s’infila tra le lineeper rapidi strappi in avanti.Come in occasione del vantaggio al 42’: Falzerano volasulla destra e dal fondo serve
Vegnaduzzo, che incrocia sulpalo più lontano. Prima e dopo il Pisa coglie due traverse,con Napoli e Favasuli su punizione. Al ritorno in campola porta rimane un miraggio(Napoli spreca un’incredibilecontropiede, Forte tocca debole a porta vuota), ancheperché il Pisa è incapace dicambiare passo.
Generosi Gli ospiti potrebbero far male nei ribaltamenti di fronte, ma si perdono sul più bello. E dopo aversbandato, il Pisa va all’assalto alla cieca, costringendo gliavversari ad abbassarsi.Giordano si tutela passandoal centrocampo a tre, ma unminuto dopo un’incertezzadi Russo su cross da sinistradi Bollino permette a Kosnicdi siglare l’11. A questo punto nel Pisa esce fuori la «generosità di un gruppo chepuò trovare energie inaspettate per ottenere l’inaspettato» come spiega Dino Pagliari. Nel recupero Rosania tocca Napoli in area, sul dischetto va Favasuli che spiazzaRusso e centra il suo dodicesimo rigore su dodici daquando veste la maglia nerazzurra.
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PISA 2
ASCOLI 1
MARCATORI Vegnaduzzo (A) al 42’ p.t.; Kosnic (P) al 30’, Favasuli (P) su rigore al 48’s.t.
PISA (442) Provedel 6; Pellegrini 5,5, Goldaniga 6, Kosnic 6, Sabato 5,5 (dal 1’ s.t. Caputo 6); Napoli 6, Mingazzini 5,5 (dal 27’ s.t.Forte 6), Sampietro 6, Favasuli 6,5; Arma6,5, Giovinco 5,5 (dal 13’ s.t. Bollino 6). (Pugliesi, Lucarelli, Melis, Cia). All. D. Pagliari 6.
ASCOLI (442) Russo 5; Scalise 6, Scognamillo 6, Rosania 6, Giacomini 5,5; Falzerano 6,5, Capece 6 (dal 46’ s.t. Di Gennaros.v.), Pestrin 7, Gandelli 5,5 (dal 50’ s.t.Scicchitano s.v.); Tripoli 6,5, Vegnaduzzo6,5 (29’ s.t. Iotti 6). (Pazzagli, Massei, Schiavino, Storani). All. Giordano 6.
ARBITRO Rasia di Bassano 6.
NOTE spettatori 4.000 circa; abbonati2.099, paganti e incasso non comunicati.Espulsi Bollino al 43’ s.t. e Rosania al 48’s.t.; ammoniti Tripoli, Scognamillo, Rosania,Favasuli, Giacomini e Kosnic. Angoli 33.
L’Aquila ancora in volograzie a super Corapi
ALESSANDRO FALLOCCOL’AQUILA
Vetta, sosta e ritorno.L’Aquila riparte col calcio giocato e in un sol colpo torna alla vittoria e in vetta alla classifica. Incoabitazione, come l’aveva lasciato 15 giorni fa, ma con una
partita in meno rispetto alle altre. Il viatico migliore per affrontare il trittico terribile cheora attende i ragazzi di Giovanni Pagliari: Perugia, poi Benevento e Pontedera.
Sul velluto Tutto facile per irossoblù contro una Paganesepoco affamata. Due gol nelleprime due occasioni costruitenel primo tempo e campani annichiliti nel giro di 8’. Grazie,soprattutto, alla puntualità e alla lucidità di un Corapi in continuo crescendo. Gol e assist per il«nanetto» di Catanzaro che prima, dal basso dei suoi 165 centimetri, si è tolto la soddisfazionedi portare in vantaggio i suoicon un’inzuccata da gigante d’area navigato. E poi, spolverando tutto il proprio repertorio diingegno e tenacia, ha illuminatoper il raddoppio di Frediani. E laPaganese? E’ mancata nell’ approccio, tardiva pure la reazione della squadra di Maurizi.Che negli spogliatoi ha provatoa scuotere i suoi ottenendo solouno sterile possesso palla.
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L’AQUILA 2
PAGANESE 0
MARCATORI Corapi al 24’, Frediani al32’ p.t.
L’AQUILA (433) Testa 6,5; Gizzi 6, Pomante 6,5, Zaffagnini 6,5, Scrugli 6,5;Corapi 8 (dal 33’ s.t. Infantino s.v.),Carcione 7, Del Pinto 7; Ciciretti 6 (dal 17’s.t. Ciotola 6), De Sousa 6,5, Frediani 7(dal 17’ s.t. Gallozzi 6,5). (Ursini, Ligorio,Agnello, Bentoglio). All. G. Pagliari 6,5.
PAGANESE (352) Volturo 6; Pepe5,5, Panariello 5,5, Perrotta 6; Meola 5,Velardi 5 (dal 31’ s.t. Cioffi s.v.), Giampà6, Martinovic 5,5 (dal 33’ s.t. Francos.v.), Iraci 6; De Sena s.v. (dall’11’ p.t. Deli 5,5), Novothny 5. (Svedkauskas, Toppan, Monopoli, Amelio). All. Maurizi 5.
ARBITRO Ros di Pordenone 6.
NOTE paganti 1.742, abbonati 320, incasso non comunicato. Ammoniti Velardi, Deli, Novothny, Martinovic eGiampà. Angoli 28.
Francesco Favasuli, 30 DAPRESS
FROSINONE 0
BENEVENTO 0
Frosinone, solo due legniIl Benevento in diecisi merita il pareggio
FROSINONE (442) Zappino 7,5; Frabotta 6, Bertoncini 7, Russo 7, Blanchard6 (dal 36’ s.t. Paganini s.v.); Gessa 6 (dal16’ s.t. Aurelio 6,5), Altobelli 6, Frara 6,Soddimo 6 (dal 45’ p.t. Cesaretti 5); Curiale 6, Ciofani 6,5. (Mangiapelo, Biasi,Gucher, Gori). All. Stellone 6.
BENEVENTO (433) Gori 6,5; Zanon 6,Milesi 6,5, Signorini 6,5, Anaclerio 5;Agyei 6, Di Deo 6,5, Mancosu 6,5; Campagnacci 6 (dal 9’ s.t. Espinal 6,5), Evacuo 5,5 (dal 32’ s.t. Bonaiuto s.v.), Montiels.v. (dal 12’ p.t. Som 6). (Baiocco, Vacca,De Risio, Altinier). All. Carboni 6.
ARBITRO Sacchi di Macerata 6.
NOTE paganti 1.149, abbonati non comunicati, incasso di 8.029 euro. EspulsoAnaclerio al 6’ p.t.; ammoniti Signorini eFrara. Angoli 23.
FROSINONE Il Frosinone non sfrutta lasuperiorità numerica (espulso Anacleriodopo 6 minuti per un fallo di mano susombrero di Ciofani) e non va oltre il pareggio in casa contro un Benevento che,però, punge anche con l’uomo in meno.Zappino compie due miracoli su altrettanti tiri velenosi di Mancosu (47’ p.t.) edEspinal (20’ s.t.). Dal canto suo il Frosinone può mettere sul piatto della bilancia ilpalo di Gessa (13’ s.t.) e la traversa sucolpo di testa di Ciofani (39’ s.t.). Più possesso palla da parte dei ciociari che attaccano con maggiore continuità e creano un maggior numero di occasioni rispetto agli ospiti che, però, si difendonocon ordine e ripartono in contropiede.Con il trascorrere del tempo gli spazi peril Frosinone si riducono sempre di più e ilBenevento strappa un meritato pareggio.
Maurizio Di Rienzo
LECCE 3
VIAREGGIO 0
Zigoni, altra doppiettaCon Lerda è un altro LecceLucarelli, male la prima
MARCATORI Zigoni all’8’ e al 42’ p.t.; autorete di Falasco al 7’ s.t.
LECCE (4231) Bleve 6; D’Ambrosio 6(dal 18’ s.t. Sales 6), Diniz 6, Martinez 6,5,Lopez 7; Parfait 6,5, Papini 7; Ferreira Pinto 6, Bogliacino 6,5 (dal 26’ s.t. Melara 6),Doumbia 7 (dal 30’ s.t. Rullo s.v.); Zigoni 7.(Chironi, Vinetot, Salvi, Sacilotto). All. Lerda 7.
VIAREGGIO (4141) Gazzoli 6; Celiento5,5, Lamorte 5 (dal 17’ s.t. Marongiu 6),Conson 5, Falasco 5; Gemignani 6; De Vena 5,5, Pizza 5,5 (dal 34’ s.t. Galassi s.v.),Della Latta 5,5, Benedetti 5,5 (dal 9’ s.t. Pirone 5,5); Vannucchi 5,5. (Fontanelli, Mancini, Gerevini, Rosafio). All. Lucarelli 5,5.
ARBITRO Piccinini di Forlì 6.
NOTE paganti 1.557, abbonati 2.219, incasso di 27.270,18 euro. Ammoniti Celiento e Gemignani. Angoli 43.
LECCE Miccoli è ancora assente ma ilLecce è diventato ugualmente una macchina da gol. Gianmarco Zigoni si è messoalla guida della squadra di Lerda: dopo ladoppietta all’Ascoli si è ripetuto contro ilViareggio (senza vittoria dopo 10 giornate). In 11 giorni l’attaccante di scuola milanista ha firmato 5 reti, compreso il sigilloin coppa Italia con il Barletta. Con la regiadi Bogliacino e le accelerazioni di Lopez(assist per il 20 di Zigoni e incursione inarea che determina l’autogol di Falasco), ilLecce, al 5° risultato utile con Lerda, regola senza difficoltà la formazione di Cristiano Lucarelli, all’esordio sulla panchina insostituzione di Miggiano e applaudito daisuoi ex tifosi. Subito in vantaggio, i giallorossi hanno chiuso sul 20 il primo tempo,sprecando poi tante occasioni, con lostesso Zigoni, Bogliacino e Doumbia.
Giuseppe Calvi
NOCERINA 1
GUBBIO 2
Con Ferrari e Falconieriil Gubbio fa il colpaccioLa Nocerina è inguardabile
MARCATORI Ferrari (G) su rigore al 27’p.t.; Falconieri (G) al 36’, Lepore (N) al 44’s.t.
NOCERINA (442) Esposito 5,5; Cremaschi 5 (dal 14’ s.t. Paz 5), Sabbione 6, Kamana 4, Rizza 5,5; Lepore 5,5, Palma 6,Remedi 4,5, Crialese 5 (dal 1’ s.t. Ficarrotta 5); Danti 5, Jara Martinez 5 (dal 6’ s.t.Evacuo 5,5). (Russo, Kalombo, Hottor, Polichetti). All. Fusco 5 (squalificato Fontana).
GUBBIO (433) Pisseri 6; Laezza 6 (dal34’ s.t. Traore s.v.), Tartaglia 6, Ferrari6,5, Giallombardo 6; Baccolo 6, Boisfer6,5, Moroni 6; Caccavallo 6, Longobardi6,5, Cocuzza 6 (dal 34’ s.t. Falconieri 6,5).(Cacchioli, Tamasi, Domini, Khribech, Damiano). All. Bucchi 6.
ARBITRO Greco di Lecce 6.
NOTE spettatori 1.000 circa; paganti, abbonati e incasso non comunicati. EspulsoKamana al 35’ s.t.; ammoniti Kamana, Lepore, Crialese, Sabbione, Baccolo e Caccavallo. Angoli 53.
NOCERA INFERIORE (Sa) Con ben 12 elementi out, il Gubbio ottiene a Nocera il secondo successo stagionale. E lo fa col minimo sforzo, ovvero riuscendo a capitalizzare al massimo due regali di una Nocerina inguardabile giunta, con quella di ieri,alla settima sconfitta consecutiva in campionato che, tra l’altro, ha pure generatouna mini contestazione in tribuna al termine del match. A confezionare i regali pergli ospiti ci ha pensato in entrambi i casi ildifensore Kamana, procurando loro duepalle inattive (rigore e punizione dal limite)abilmente sfruttate da Ferrari e Falconieri. Allo scadere Lepore ha rimesso quasiin discussione il risultato, ma per la Nocerina era già calato il sipario.
Danilo Franza
CATANZARO 1
PONTEDERA 0
Fiore all’ultimo respiroIl Catanzaro fa festaPontedera, amaro k.o.
MARCATORE Fiore al 48’ s.t.
CATANZARO (433) Bindi 6; Catacchini 6, Orchi 6, Rigione 6,5, Sabatino 6 (dal22’ s.t. Calvarese 6); Casini 6 (dal 32’ s.t.Tortolano 6), Vitiello 6,5, Benedetti 6,5;Martignago 6 (dal 18’ s.t. Fiore 6,5), Fioretti 6, Russotto 6. (Scuffia, Bacchetti,Squillace, Uliano). All. Brevi 6,5.
PONTEDERA (352) Lenzi 6,5; Pezzi 6,Gonnelli 6, Verruschi 6; Regoli s.v. (dal19’ p.t. Galli 6), Bartolomei 6 (dal 1’ s.t.Settembrini 5,5), Caponi 6, Di Noia 6 (dal34’ s.t. Luperini s.v.), Pastore 6; Grassi 6,Arrighini 5,5. (Ricci, Romiti, D’Agostino,Picone). All. Indiani 6.
ARBITRO Marini di Roma 6.
NOTE paganti 1.618, abbonati 1.822, incasso non comunicato. Ammoniti Bartolomei, Casini, Gonnelli, Galli, Russotto,Pezzi e Caponi. Angoli 44.
CATANZARO Il meglio alla fine della partita: punizione defilata sulla trequartiper il Catanzaro che sta spingendo a testa bassa per sbloccare il match, traversone di Benedetti che Fioretti gira ditesta, Lenzi devia sul palo e sul rimbalzopiomba Fiore che fa esplodere il Ceravolo. Finisce così tra Catanzaro e Pontedera, protagoniste di una partita intensae equilibrata, almeno fino all’ultimoquarto di gioco. La capolista si fermacon l’amaro in bocca (per Indiani «lasconfitta è immeritata»), i calabresi ritrovano la vittoria al Ceravolo dopo unmese e mezzo di pareggi ottenuti in casa.
Spazi stretti Non era certo facile per lasquadra di Brevi contro un Pontederamolto basso, guardingo e con la coppiad’oro GrassiArrighini in agguato. Pochi
spazi, rari momenti di manovra fluida e itoscani a controllare metro per metrosenza strafare. Primi cenni di calcio offensivo con Bartolomei che testa i riflessi di Bindi (6’) con un sinistro da fuoriarea. Risposta concreta di Casini (28’)servito da Russotto, ma il centrocampista (schierato un po’ a sorpresa) sparaaddosso a Lenzi.
Chi osa, vince Nella ripresa i padroni dicasa sono più brillanti. Russotto (21’) siprocura una punizione dal limite, la battuta a giro è velenosa ma il portiereospite riesce a salvarsi in angolo. Brevicapisce che si può osare, mette dentroTortolano e Fiore e il Catanzaro comincia a forzare convinto per scardinare ilbunker. Fiore ha subito una palla buona(25’) ma il suo sinistro finisce alto sullatraversa. Il Pontedera squilla con dueconclusioni dalla distanza firmate Grassi (deviata da Bindi) e Pastore, poi sichiude. Il Catanzaro, invece, insiste. Edopo una parata di Lenzi su Fioretti (40’),trova la zampata vincente in fondo al recupero.
Ivan Montesano
BARLETTA 0
PERUGIA 0
Il Barletta crea di piùma sbaglia un rigoreUn brutto Perugia si salva
BARLETTA (343) Liverani 7; Romeo 6,Camilleri 6, Di Bella 6; Cane 6, Mantovani 6(dal 26’ s.t. Branzani 5,5), Legras 6,5, Pippa 6; D’Errico 5,5, Picci 5 (dal 45’ s.t. Zigons.v.), Cicerelli 5 (dal 36’ s.t. Prutsch s.v.).(Vaccarecci, Maccarone, Cascione, Ilari).All. Orlandi 6.
PERUGIA (433) Koprivec 6,5; Comotto6, Massoni 6 (dal 47’ p.t. Daffara 5,5), Scognamiglio 6, Sini 6; Sprocati 5,5, Filipe 5,5,Vitofrancesco 5,5 (dal 30’ s.t. Mungo s.v.);Fabinho 5, Mazzeo 5 (dal 1’ s.t. Eusepi 5,5),Moscati 5,5. (Stillo, Conti, Insigne, Bijimine). All. Camplone 5,5.
ARBITRO Mangialardi di Pistoia 6.
NOTE paganti 639, abbonati 1.049, incasso di 6.987 euro. Espulso D’Errico al 37’s.t.; ammoniti Liverani, Romeo, Camilleri,Di Bella, Legras, Sini e Fabinho. Angoli 34.
BARLETTA Una brutta partita e un risultato che rispecchia il prodotto offerto dalle due squadre. Recrimina il Barletta cheha avuto a sua disposizione a metà ripresa un rigore che, però, Picci si è fatto respingere da Koprivec. Da rivedere il Perugia apparso scialbo, impacciato e con poco ritmo. La squadra di Camplone devedunque rimandare lo scatto verso la vettadella classifica. Parte bene la squadraumbra che al 4’ sfiora il vantaggio con uncolpo di testa fortuito di Cane verso la suaporta ma Liverani respinge. Al 27’ la piùghiotta occasione per gli ospiti, Mazzeo sipresenta tutto solo davanti a Liverani,tenta di evitarlo ma il portiere pugliesenon si fa sorprendere. Nella ripresa, ilBarletta ci mette più grinta e al 12’ Daffaracolpisce con il braccio in area. Picci sbaglia il rigore. L’espulsione di D’Errico complica le cose per il Barletta che però all’ultimo secondo sfiora la vittoria con Zigon.
Matteo Tabacco
GIRONE A
RISULTATI
ASTIVALLE D'AOSTA 21
CARONNESEBORGOSESIA 41
CHIAVARIVERBANIA 21
FOLGORE CARATESECHIERI 03
GIANAVADO 31
NOVESEALBESE 30
PRO DRONERODERTHONA 03
RAPALLOBOGLIASCOSESTRI LEVANTE 32
SANTHIA'LAVAGNESE 00
CLASSIFICACaronnese e Vado p. 21;Giana 20; Novese 18;Borgosesia,Chiavari,RapalloBogliasco eChieri 16;Lavagnese 14; Asti 12;Derthona e Albese 11;Valle d’Aosta 10; Santhià9; Verbania, ProDronero e SestriLevante 7; FolgoreCaratese 6.
PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30AlbeseRapalloBogliasco; BorgosesiaChiavari; Chieri
Santhià; DerthonaAsti; LavagneseCaronnese; SestriLevanteFolgore Caratese; VadoPro Dronero; Valled’AostaNovese; VerbaniaGiana.
GIRONE B
RISULTATI
BORGOMANEROPRO PIACENZA 02
CASTELLANACARAVAGGIO 02
LEGNAGOLECCO 20
OLGINATESEINVERUNO 01
PIACENZAALZANO CENE 10
PONTISOLAGOZZANO 11
PRO SESTODARFO 00
SEREGNOMAPELLOBONATE 40
SERIATESAMBONIFACESE 13
CLASSIFICA
Pro Piacenza p. 23;Pro Sesto 21;Inveruno e Piacenza 19;Pontisola 17;Legnago 16; Caravaggioe Sambonifacese 15;Olginatese e Castellana14; Lecco e Seregno 12;MapelloBonate,Seriate e Darfo 9;Gozzano 8;Alzano Cene 5;Borgomanero 4.
PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30Alzano CeneBorgomanero; CaravaggioSeregno;
DarfoPiacenza; GozzanoSeriate; InverunoCastellana;MapelloBonatePro Sesto; OlginatesePontisola; ProPiacenzaLecco; SambonifaceseLegnago.
GIRONE C
RISULTATI
BELLUNODRO 31
ESTEMONTEBELLUNA 01
FERSINA PERGINESESACILESE 13
GIORGIONEMARANO 01
SANVITESEMONFALCONE 22
TAMAIUNION RIPA 11
TRIESTINASAN PAOLO 10
TRISSINO VALDAGNOPORDENONE 13
VITTORIO FALMECMEZZOCORONA 12
CLASSIFICAPordenone p. 30;Marano 25; Sacilese 18;Montebelluna 17; Este16; Belluno e Giorgione15; Triestina 14; SanPaolo 13; TrissinoValdagno, Sanvitese eMezzocorona 12;Vittorio Falmec 11;Dro 10; Tamai 8;Monfalcone eUnion Ripa 6; FersinaPerginese 4.
PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30DroSanvitese; MaranoBelluno; MezzocoronaTriestina;MontebellunaTrissino Valdagno; PordenoneTamai;SacileseMonfalcone; San PaoloEste; Union RipaFersina Perginese; Vittorio FalmecGiorgione.
GIRONE D
RISULTATI
ATLETICO MONTICHIARICLODIENSE 02
CORREGGESECAMAIORE 00
FORCOLISANCOLOMBANO 00
FORMIGINEIMOLESE 01
FORTIS JUVENTUSPALAZZOLO 20
LUCCHESEFIDENZA 40
MASSESECASTELFRANCO 31
MEZZOLARATHERMAL ABANO 24
ROMAGNA CENTRORICCIONE 10
CLASSIFICACorreggese, ThermalAbano e Lucchese p.25; Massese e RomagnaCentro 19; FortisJuventus 18; Mezzolara17; Formigine 15;Imolese 13; Castelfrancoe Clodiense 12;Palazzolo 10;Sancolombano eCamaiore 8; Riccione (1) 7; Atletico Montichiari(1) e Fidenza 6;Forcoli 2.
PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30CamaioreAtletico Montichiari; CastelfrancoLucchese;ClodienseMassese (sabato 9, ore 14); FidenzaRomagna Centro;Fortis JuventusMezzolara; PalazzoloCorreggese; RiccioneImolese; SancolombanoFormigine; Thermal AbanoForcoli.
GIRONE E
RISULTATI
AREZZOMONTEMURLO 11
BASTIAPONTEVECCHIO 21
COLLIGIANASPOLETO 20
FOLIGNOFIESOLECALDINE 20
GUALDO C.FLAMINIA 00
NARNESEOSTIA MARE 00
PISTOIESESANSEPOLCRO 21
SCANDICCIDERUTA 12
TRESTINAPIANESE 00
CLASSIFICAPistoiese e Pianese p.22; Foligno 21;Colligiana 20;Arezzo 19; Ostia Mare16; Montemurlo e Bastia15; Trestina 12;Scandicci 11;Flaminia, Spoleto,Fiesolecaldine e Narnese10; Gualdo C.,Sansepolcro eDeruta 9;Pontevecchio 4.
PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30DerutaGualdo C.; FiesolecaldineBastia; FlaminiaArezzo; FolignoTrestina; MontemurloPistoiese; PianeseColligiana; PontevecchioScandicci; SansepolcroOstia Mare; SpoletoNarnese.
GIRONE F
RISULTATI
ANCONABOJANO 80
FANORENATO CURI 20
FERMANACIVITANOVESE 00
GIULIANOVAAGNONESE 20
ISERNIAMATELICA 03
MACERATESEAMITERNINA S. 20
RECANATESEVIS PESARO 12
SULMONAJESINA 20
TERMOLICELANO 10
CLASSIFICAAncona (1) p. 23;Termoli 20; Sulmona,Maceratese eCivitanovese 19;Matelica e Vis Pesaro17; Giulianova 16;Jesina 15; Celano eFermana 12; AmiterninaS. 11; Fano 10;Recanatese 9;Agnonese 7; Isernia (1)6; Renato Curi eBojano 4.
PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30AgnoneseFermana; Amiternina S.Isernia; AnconaMaceratese;BojanoGiulianova; CivitanoveseSulmona; JesinaRecanatese;MatelicaTermoli; Renato CuriCelano; Vis PesaroFano.
GIRONE G
RISULTATI
ANZIOLAVINIOBUDONI 21
ARZACHENASELARGIUS 20
CYNTHIAPORTO TORRES 52
ISOLA LIRIPALESTRINA 30
LATTE DOLCEMACCARESE 12
OLBIALUPA ROMA 15
SAN CESAREOASTREA 10
SANTA MARIA MOLESORA 31
TERRACINAFONDI 11
CLASSIFICASan Cesareo e LupaRoma p. 24; Olbia 22;Isola Liri 18; Santa MariaMole e Fondi 17;Terracina e Budoni 16;Arzachena 12;Cynthia (1) eAstrea 11; Sora (1) eSelargius 10;Latte Dolce e Palestrina9; Anziolavinio eMaccarese 8;Porto Torres 4.
PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30AstreaSelargius; BudoniIsola Liri; FondiCynthia; Lupa RomaTerracina; MaccareseSanta Maria Mole; OlbiaLatte Dolce;PalestrinaSan Cesareo; Porto TorresAnziolavinio; SoraArzachena.
GIRONE H
RISULTATI
BISCEGLIEMARIANO KELLER 00
BRINDISIHYRIA 21
FRANCAVILLAMATERA 20
GELBISONMONOSPOLIS 32
GLADIATORTARANTO 12
GROTTAGLIENARDO' non disputata
PUTEOLANAMARCIANISE 00
SAN SEVEROMETAPONTINO 21
TURRISMANFREDONIA 11
CLASSIFICAMarcianise e Turris p. 20;Brindisi (1) e Monospolis19; Matera 18; Taranto16; Hyria e Mariano Keller14; Manfredonia eGelbison 13; San Severo eBisceglie 12; Puteolana (2), Gladiator (1) eFrancavilla 11;Metapontino 8;Grottaglie* 7;Nardò (13)* 11. (* unagara in meno).
PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30BisceglieFrancavilla; HyriaSan Severo; ManfredoniaBrindisi;MarcianiseGrottaglie; Mariano KellerTurris; MetapontinoPuteolana;MonospolisMatera; NardòGladiator; TarantoGelbison.
GIRONE I
RISULTATI
AGROPOLIHINTERREGGIO 00
AKRAGASLICATA 10
CAVESEORLANDINA 50
CITTA' DI MESSINAGIOIESE 14
DUE TORRICOMPR. MONTALTO 31
POMIGLIANONOTO 30
RENDEBATTIPAGLIESE 12
SAVOIAVIBONESE 20
TORRECUSORAGUSA 20
CLASSIFICASavoia p. 27;Akragas 24; Cavese 20;Compr. Montalto eTorrecuso 18;Battipagliese 16;Gioiese, Hinterreggio eOrlandina 15;Due Torri e Noto 14;Agropoli, Pomigliano eCittà di Messina 11;Licata (1),Ragusa e Rende 5;Vibonese 3.
PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30BattipaglieseSavoia; Città di MessinaDue Torri; Compr. MontaltoPomigliano; GioieseTorrecuso; LicataRende; NotoAgropoli;OrlandinaAkragas; RagusaCavese; ViboneseHinterreggio.
Nicola Fiore, 25 anni SAYA
serie D 10a giornata
Il Nardò sarà esclusoColpaccio Lupa Roma
Nardò, quarta rinuncia: sarà esclusodal campionato e cancellate le garegiocate. Il Pordenone é a punteggiopieno ma Careri prende gol dopo 890’(compresi 47’ della passata stagione).Prima sconfitta del Vado, raggiunto invetta dalla Caronnese. Clamoroso nelgirone G la Lupa Roma stravince aOlbia e adesso guida la classificainsieme al San Cesareo.
LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29
SECONDA DIVISIONE 10a GIORNATA
Girone A
Real Vicenza, è sorpassoVolano Bassano e RiminiCuneo e Renate, che pariTorna in vetta il Real Vicenza, cheva sotto a Forlì e poi ribalta lasituazione vincendo: il rigore delcapocannoniere Alessandro (10gol) è stato fatto tirare due volteperché nella prima trasformazione(a segno) erano entrati alcunigiocatori in area; il Forlì ha lasciatoin tribuna Petrascu, che sta peressere trasferito all’Imolese in D.Il Monza perde la vetta dopo il pariinterno contro un Castiglione cheha visto sfumare la prima vittoriadopo essere andato in vantaggio: ibrianzoli si consolano con il rientrodi Gasbarroni dopo l’infortunio.Salgono forte due big : il Rimini cheha vinto il derby contro la Spal(terza espulsione per il tecnico di
casa Marco Osio), il Bassano cheha travolto con un pokerl’Alessandria (terzo gol in trepartite per il ventenne Maistrello)Vivace 22 nel derby tra Bra eCuneo, che si è giocato nello stadiodel capoluogo visto che l’impiantodi Bra non è ancora pronto: OmarTorri ha rimediato al 20 del Bra.Idem il Renate nella gara del ritornodi Antonio Sala dopo il divorzio: ilMantova vinceva 20, poi è statopreso dai rigori di Scaccabarozzi,mentre nel finale (quando gliavversari erano rimasti in 9) Gualdiha colpito una traversa sfiorando il32. Prima gara casalinga e primavittoria per Marco Cari dal suoarrivo sulla panchina della Torres.
FORLI’ 1
REAL VICENZA 2
MARCATORI Docente (F) al 6’p.t.; Alessandro (RV) su rigoreal 28’, Lavagnoli (RV) al 35’ s.t.
FORLI’ (343) Tonti 6; Jidayi6, Vesi 5,5, Gerolino 6; Sampaolesi 5, Bergamaschi 6,5(dal 34’ s.t. Forte s.v.), Evangelisti 5,5, Boron 5,5; Tonelli 5(dal 17’ s.t. Melandri 5), Docente 6,5, Nappello 5,5 (dal22’ s.t. Senese 5). (Casadei,Fonte, Torelli, D’Angelo). All.Bardi 5,5.
REAL VICENZA (433) Tomei 6; Niero 6, Stefani 6, Mei5,5, Porcino 6; Sandrini 6 (dal1’ s.t. Pradolin 6,5), Bacher 5,5(dal 23’ s.t. Caporali 6), Malagò 6,5; Lavagnoli 7, Strizzolo6, Alessandro 6,5. (Bagherini,Tricoli, Busatto, Pavic, Magrassi). All. Vittadello 7.
ARBITRO Boggi di Salerno 6.
NOTE spettatori 900 circa;paganti e abbonati nc, incasso di circa 2.600 euro. Ammoniti Bacher, Jidayi, Bergamaschi, Gerolino, Malagò eForte. Angoli 29. (g.c.)
MONZA 1
CASTIGLIONE 1
MARCATORI Orlandi (C) al36’ p.t.; Valagussa (M) al 17’
MONZA (4312) Castelli5,5; Franchino 6, Zullo 5,5,Polenghi 6, Anghileri 5,5; Vita 6,5, Calliari 5,5, Valagussa 7; Candido 6 (dal 19’ s.t.Gasbarroni 6); Sinigaglia 6(dal 30’ s.t. Fisher 5,5), Finotto 6 (dal 30’ s.t. Terrani6). (Teodorani, Galimberti,Grauso, Bianchi). All. Asta 6.
CASTIGLIONE (442) Iali6,5; Dal Compare 5,5, Ruffini6,5, Lanzolla 6,5, Pini 6,5;Gambaretti 6 (dal 38’ s.t. Oliboni s.v.), Mangili 5,5, Sevieri 6 (dal 20’ s.t. Patacchiola6), Orlandi 7; Munarini 6 (dal20’ s.t. Maccabiti 6), Curcio6,5. (Bonato, Zaro, Cardella,Rossi). All. Ciulli 6,5.
ARBITRO Cifelli di Campobasso 6.
NOTE paganti 238, abbonati606, incasso di 3.477 euro.Ammoniti Mangili, Curcio ePolenghi. Angoli 107. (m.d.)
BASSANO 4
ALESSANDRIA 2
MARCATORI Maistrello (B) al20’, Taddei (A) al 25’, Semenzato (B) al 28’ p.t.; Proietti (B) al26’, Berrettoni (B) al 38’, Marconi (A) al 41’ s.t.
BASSANO (4231) Rossi 6,5;Toninelli 7, Pelagatti 6,5, Bizzotto 6,5, Semenzato 7; Cenetti 7,Proietti 7; Cortesi 6,5, Furlan 7(dal 27’ s.t. Berrettoni 7), Guccione 7 (dal 33’ s.t. Zanella s.v.);Maistrello 7 (dal 41’ s.t. Pietribiasi sv). (Lombardi, Stevanin,Bortoli, Iocolano). All. Petrone 7.
ALESSANDRIA (343) Servili6; Mariotti 5,5, Cammaroto 5,5(dal 38’ p.t. Sabato 6), Sirri 5;Spighi 5,5 (dal 34’ s.t. Tanaglias.v.), Cavalli 5,5, Caciagli 5,5(dal 15’ s.t. Rantier 5,5), Mora6,5; Taddei 6,5, Scotto 5,5, Marconi 6,5. (Poluzzi, Pappaianni,Romano, Filiciotto). All. Notaristefano 5,5.
ARBITRO Mastrodonato diMolfetta 5,5.
NOTE spettatori 700 circa; paganti, abbonati e incasso nc.Espulso Sirri al 38’ s.t.; ammoniti Rossi, Bizzotto, Semenzatoe Caciagli. Angoli 38. (v.p.)
RIMINI 2
SPAL 1
MARCATORI Martinelli (R) al27’ p.t.; Fall (R) al 13’, Varricchio (S) su rigore al 19’ s.t.
RIMINI (433) Scotti 6,5; A.Brighi 6, Rosini 6,5, Martinelli7, Sereni 6,5; Spinosa 6, M.Brighi 7, Valeriani 6,5 (dal 28’s.t. Del Sole 6); Nicastro 6,5(dall’11’ s.t. Morga 6), Fall 6,5,Baldazzi 7 (dal 43’ s.t. Gasperoni s.v.). (Zanier, Cancelloni,Amati, Bussi). All. Osio 6,5.
SPAL (532) Menegatti 7;Rosseti 5,5 (dal 38’ s.t. Paros.v.), D’Orsi 5,5 (dal 26’ s.t.Fantoni 6), Cenerini 5,5, Silvestri 5,5, Lazzari 6; Landi 6, Capellupo 6, Di Quinzio 6,5; Varricchio 5,5, Cozzolino 5 (dal 17’s.t. Personè 6). (De Marco, Paloni, Braiati, Banzato). All.Gadda 5,5.
ARBITRO Giovani di Grosseto5.
NOTE spettatori 1.500 circa;abbonati 507, paganti e incasso non comunicati. Espulso iltecnico Osio al 30’ s.t.; ammoniti Silvestri, Spinosa, Martinelli, Valeriani e Personè. Angoli 53. (c.c.)
SANTARCANGELO 0
PERGOLETTESE 0
SANTARCANGELO (4312)Nardi 6; Beccaro 6,5, Fedi 6,Garaffoni 6,5, G. Rossi 6; Papa 6 (dal 20’ s.t. Pasi 6), Bisoli6, Mariani 6,5; P. Rossi 5,5(dal 39’ s.t. Obeng s.v.); Radoi5,5 (dal 20’ s.t. Piccoli 6,5),Graziani 6. (Calderoni, Benedetti, Cola, Porcino). All. Fraschetti 6.
PERGOLETTESE (532)Grandi 6,5; Iovine 6, Scietti6,5, Sembroni 5,5, Ferri 6,5(dal 30’ p.t. Davini 6), Marinoni 6; Esposito 6, Tacchinardi 5,5 (dal 39’ s.t. Sambugaro s.v.), Zanola 6; Bertazzoli 6 (dal 28’ s.t. Zerbo 5,5),Bardelloni 5,5. (Steni, Ferrara, Di Cesare, Chessa). All.Giunta 6.
ARBITRO Candeo di Este 5,5.
NOTE spettatori 600 circa;paganti, abbonati e incassonon comunicati. Nessun ammonito. Angoli 55. (l.z.)
BRA 2
CUNEO 2
MARCATORI Ferrario (B) surigore al 34’ p.t.; Prizio (B) surigore al 10’, Torri (C) al 17’ surigore e al 45’ s.t.BRA (4312) Cicioni 5,5;Passerò 6, Prizio 7, Botturi 6(dal 38’ p.t. Rossi 6), Serino6,5; Tettamanti 5,5 (dal 30’ s.t.Diarra s.v.), Briano 6, Campanaro 7; Santoni 6,5 (dal 21’ s.t.Barbaro 6); Ferrario 6,5, DallaCosta 5,5. (Vavassori, Valeriano, Isoardi, Fumana). All. Daidola 5 (Calamita squalificato).CUNEO (433) Anacoura 6;D’Alessandro 5, A. Cristini 5,5,Mucciante 6, Donida 5,5; Palazzolo 6,5 (dal 34’ s.t. Maimone s.v.), Hamlili 6, M. Cristini 6;Tempesti 5,5 (dal 38’ p.t. Ruggeri 6,5), Torri 8, Corsetti 5,5(dal 30’ s.t. Martini 5,5). (Gagliardini, Quitadamo, Falasca,Bassi Borzani). All. Sottil 7.ARBITRO Guccini di AlbanoLaziale 5.NOTE paganti 685, abbonati50, incasso di circa 4.800 euro. Espulsi D’Alessandro al 33’p.t. e M. Cristini all’8’ s.t.; amm.Ferrario, Rossi, Hamlili, Corsetti e Torri. Angoli 37. (d.l.)
PORTO TOLLE 0
VIRTUS VERONA 2
MARCATORI Conti al 14’ p.t.;Mensah al 24’ s.t.
PORTO TOLLE (433) Passarella 5,5; Dall’Ara 5,5 (dal37’ s.t. Albertini s.v.), Fiorini 5,Bertoli 5,5, Ghosheh 5; Conti5,5 (dal 18’ s.t. Depetris 5,5),Segato 6, Pettarin 5,5; Ferretti 6, Gherardi 5,5, Marangon 6 (dal 23’ s.t. Baldrocco5,5). (Del Bino, Petras, Ciaramitaro, Margarita). All. Zuccarin 5,5.
VIRTUS VERONA (442)Paleari 6; Peroni 6, Trainotti 6,Lechtaler 6,5, Cosner 6 (dal26’ s.t. Guzzo s.v.); Santuari 6,Frendo 6, Mazzetto 6, Scapini6; Conti 6,5 (dall’8’ s.t. Rizzi 6),Mensah 7 (dal 33’ s.t. Odogwu s.v.). (Favaro, Pagan,Ovianoh, Lallo). All. Fresco 6.
ARBITRO Ruberto di NoceraInferiore 6,5.
NOTE spettatori 500 circa;paganti, abbonati e incassonon comunicati. AmmonitiScapini, Mensah, Segato eGherardi. Angoli 60. (l.fr.)
RENATE 2
MANTOVA 2
MARCATORI Fortunato (M) al16’ p.t.; Floriano (M) al 6’,Scaccabarozzi (R) su rigore al26’ e al 45’ s.t.
RENATE (433) Santurro 6;Adobati 6,5, Morotti 6,5, Adorni 6, Gavazzi 6,5; Chimenti 5,5(dal 7’ s.t. Spampatti 6,5), Baldo 6, Gualdi 6; Bernasconi 6,Florian 5,5 (dal 18’ s.t. Castellani 6,5), Scaccabarozzi 7,5.(Cincilla, Bonfanti, Prete, Muchetti, Lauricella). All. Boldini7.
MANTOVA (433) Festa 6,5;Cardin 5,5, Bini 5, Olivi 5,5,Vecchi 6; Spinale 6, Quadri5,5, Fortunato 5,5; Zanetti 7(dal 20’ s.t. Gilioli 5,5), Masini 5(dal 38’ s.t. De Respinis s.v.),Floriano 6,5 (dal 27’ s.t. Rickler5,5). (Bavena, Creati, Pondaco, Cavagna). All. Sala 6.
ARBITRO Rapuano di Rimini5,5.
NOTE spettatori 350 circa;abbonati 75, paganti e incassonc. Espulsi Fortunato al 41’ s.t.e Bini al 46’ s.t.; ammoniti Adobati, Masini, Floriano, Vecchi eCardin. Angoli 102. (f.c.)
TORRES 1
BELLARIA 0
MARCATORE Pagliaroli al43’ s.t.
TORRES (433) Trini 6; DeGol 6,5 (dal 38’ s.t. Essabr 6),Sentinelli 6, Agius 6, Cortellini 6,5; Guerri 6, Bottone 6,Pingue 6 (dal 13’ s.t. Accardo6); Pagliaroli 7, Angelilli 6(dal 17’ s.t. Scarpa 6), Filippini 6,5. (Nurra, Bianchi, DeGennaro, Lisai). All. Cari 6.
BELLARIA (442) Caroppo6,5; Del Pivo 6, Jefferson 5,5,Sabatucci 5, D’Angelo 5; Arzamendia 5, Perini 6, Ulizio 6(dal 38’ s.t. Beghetto s.v.), Izzillo 6,5 (dal 12’ s.t. Kyeremateng 6); Fioretti 6 (dal 44’ s.t.Grandi s.v.), Cesca 6. (Guerci, Sirigu, Leone, Di Stefano).All. Catalano 5,5.
ARBITRO Ranaldi di Tivoli 6.
NOTE paganti 580, abbonati150, incasso di 5.041 euro.Espulso D’Angelo al 38’ s.t.;ammoniti D’Angelo, Guerri,Caroppo e Scarpa. Angoli101. (g.d.)
TERAMO 0
CASERTANA 0
TERAMO (442) Narduzzo 6,5; Scipioni 6, Ferrani 6,Speranza 7, De Fabritiis 5,5;Sassano 6 (dal 18’ s.t. Petrella 6), Lulli 6, Cenciarelli6, Di Paolantonio 6 (dal 36’s.t. Gaeta s.v.); Dimas 6 (dal18’ s.t. Casolla 5,5), Bernardo 6. (Otranto, Arcuri, Caidi, Pacini). All. Vivarini 6.
CASERTANA (4231) Fumagalli 7,5; D’Alterio 6, Rinaldi 5, Idda 6, Pezzella 6,5;Cruciani 7, Correa 6,5 (dal24’ s.t. Marano 6); Alvino 6(dal 7’ s.t. Conti 6), Mancino6,5, Kolawole 6,5; Varriale 6(dal 32’ s.t. Bruno 6). (Vigliotti, Cucciniello, Baclet,Caturano). All. Ugolotti 6,5.
ARBITRO Rocca di ViboValentia 6.
NOTE paganti 1.100, abbonati 277, incasso di circa7.500 euro. Espulso Rinaldial 5’ s.t.; ammoniti Ferrani,Scipioni, Cenciarelli e D’Alterio. Angoli 84. (g.lomb.)
APRILIA 1
ISCHIA 2
MARCATORI Montella (A) surigore al 12’, Mora (I) al 37’ p.t.;Masini (I) al 41’ s.t.
APRILIA (442) Ragni 5;Corsi 5, Cafiero 5,5, Del Duca6, Frigerio 6; Marfisi 5,5 (dal13’ s.t. D’Anna 6), Amadio 6,Rante 5,5, Mazzarani 5,5;Montella 6 (dal 20’ s.t. Petagine 5,5), Barbuti 5,5 (dal 7’ s.t.Ferrari 5,5). (Caruso, Casantini, Fabiani, Marino). All. Bilotta 5 (Ferazzoli squalificato).
ISCHIA (433) Pane 6; Finizio 6 (dal 21’ s.t. Pedrelli 6),Cascone 6, Mattera 6,5, Mora6,5; Catinali 6 (dal 32’ s.t. Liccardo 6,5), Nigro 6,5, Alfano 6;Longo 6, Austoni 5,5 (dal 18’s.t. Masini 7), Schetter 6.(Mennella, Rainone, De Francesco, Arcamone). All. Campilongo 7.
ARBITRO Zanonato di Vicenza 6.
NOTE spettatori 400 circa;abbonati 36, paganti e incasso non comunicati. AmmonitiBarbuti, Austoni, Mora, Rantee Catinali. Angoli 41. (f.gr.)
SORRENTO 1
CHIETI 2
MARCATORI Catania (S) all’8’,Gaeta (C) al 33’, Rossi (C) al 45’s.t.
SORRENTO (433) Polizzi 6;Imparato 5, Benci 6, Villagatti6, Caldore 5; Esposito 5 (dal31’ p.t. Lettieri 5), Danucci 6,Coppola 6; Catania 6 (25’ s.t.Margarita 6), Improta 6, Maiorino 5 (dal 39’ st. Pantano s.v.).(Miranda, Coulibaly, Canotto,Chinellato). All. Chiappino 5,5.
CHIETI (4231) Robertiello6; De Giorgi 6, Terrenzio 6, Daleno 6, Di Filippo 5,5; DellaPenna 6,5, Guitto 5 (dall’11’ s.t.Borgese 5); La Selva 5 (dal 35’s.t. Rossi 6,5), Gaeta 6,5, Berardino 5,5 (dall’11’ s.t. Mangiacasale 6); Guidone 5,5. (Gallinetta, Dascoli, Di Properzio,Turi). All. Di Meo 6,5.
ARBITRO Capilungo di Lecce 5.
NOTE paganti 220, abbonati136, inc. di 2.632 euro. EspulsiLettieri al 39’ p.t., il tecnicoChiappino nell’intervallo, Caldore al 37’ s.t. e Borgese al 40’s.t.; amm. Della Penna, Guitto,Guidone, Mangiacasale, Gaetae La Selva. Angoli 63. (an.si.)
FOGGIA 1
GAVORRANO 0
MARCATORE Giglio al 16’ s.t.
FOGGIA (343) Narciso 6;Loiacono 6, D’Angelo 6,Sciannamé 5,5; Agostinone6,5 (dal 31’ s.t. Licata 5,5),Quinto 6,5, Agnelli 6, D’Allocco 5,5 (dal 19’ s.t. Grea 6); Venitucci 5,5 (dal 39’ s.t. Leonetti s.v.), Giglio 7, Cavallaro6. (Monaco, Savarise, Filosa,Zizzari). All. Padalino 6,5.
GAVORRANO (442) Forte6; Angelino 6,5, Mazzanti 6,Fatticcioni 5,5, Ropolo 6;Santini 6, Bianchi 6, Zane 6,Potenza 6,5; Falomi 5,5, Nocciolini 5,5 (dal 21’ s.t. Fiordiani 6). (Grossi, Fusar Bassini,Fossati, Vinci, Gentili, Bianconi). All. Cioffi 6.
ARBITRO Bertani di Pisa 5,5.
NOTE spettatori 2.500 circa;abbonati 1.304, paganti e incasso non comunicati. Ammoniti Mazzanti, Quinto, Potenza, Angelino e Agnelli. Angoli 56. (r.p.)
VIGOR LAMEZIA 1
ARZANESE 1
MARCATORI Ripa (A) al 12’p.t.; Scarsella (VL) al 28’ s.t.
VIGOR LAMEZIA (4231)Rosti 6,5; Rapisarda 5,5 (dal23’ s.t. Voltasio 7), Marchetti7, Strumbo 5,5, Malerba 6,5;Romano 6, Scarsella 7; D’Amico 5,5 (dal 42’ s.t. De Giorgis.v.), Padulano 6 (dal 47’ p.t.Rondinelli 6), Carbonaro 6; DelSante 6. (Bibba, De Martino,Gona, Perrino). All. Costantino5,5.
ARZANESE (532) Fiory 6,5;C. Improta 6, Monaco 6, Caso6, Castellano 6, Funari 6 (dal30’ s.t. Picascia s.v.); Ausiello6, Gori 6, Leone 6 (dal 22’ s.t.Giacinti 6); U. Improta 6,5, Ripa6,5 (dal 24’ s.t. Merito 6). (Mormile, Monti, Giannusa, Figliolia). All. Marra 6,5.
ARBITRO Perotti di Legnano6.
NOTE spettatori 850 circa;paganti e abbonati non comunicati, incasso di circa 3.800euro. Ammoniti D’Amico, DeGiorgi, Caso, Castellano, U.Improta, Gori, Fiory e Funari.Angoli 95. (f.c.)
NORMANNA 2
POGGIBONSI 1
MARCATORI Pera (P) su rigore al 30’, Orlando (N) al 38’ p.t.;Di Vicino (N) al 29’ s.t.
NORMANNA (4312) D’Agostino 6; Nocerino 6,5, Prevete6,5, Di Girolamo 6, Esposito 6(dal 44’ s.t. Djibo s.v.); Del Prete 6 (dal 19’ s.t. Varsi 6), Gatto6, Suarino 6,5; Di Vicino 7 (dal37’ s.t. Vicentin s.v.); Galizia 6,Orlando 6,5. (Salese, Miraglia,Villanova, Castaldi). All. Di Costanzo 6,5.
POGGIBONSI (4231) Anessa 6; Tafi 6,5 (dal 32’ s.t. Guccis.v.), Pupeschi 6 (dal 37’ s.t.Roveredo s.v.), Checchi 6, DeVitis 6,5; Baldassin 6, Croce6,5; Ferri Marini 6 (dal 8’ s.t.Scampini 6), Pera 6,5 Civilleri6; Scardina 6,5.(Magolini, Menegaz, Rebuscini, Tessari). All.Tosi 5,5.
ARBITRO Pagliardini di Arezzo 6.
NOTE spettatori 400 circa;paganti, abbonati e incassonc. Espulso Di Girolamo al 41’s.t.; ammoniti Checchi, Pera,D’Agostino, Prevete, Di Vicinoe Varsi. Angoli 05. (g.ar.)
MARTINA 1
TUTTOCUOIO 1
MARCATORI Matteini (T) al5’, Belleri (M) al 36’ p.t.
MARTINA (433) Modesti5,5; Dispoto 6, Salvatori 6,Zammuto 6, Nonni 6; Di Lauri6 (dal 34’ s.t. Belli s.v.), Gai 6,Provenzano 5,5 (dal 26’ s.t.Aperi 6); Bozzi 6, Belleri 6,5,Petrilli 6 (dal 22’ s.t. Ilari 6).(Laghezza, Nucera, Bilello,Rocchi). All. Bocchini 6.
TUTTOCUOIO (442) Bacci6,5; Arvia 6,5, Falivena 6,5, F.Colombini 6,5, Cacelli 6,5;Giannattasio 6,5 (dal 15’ s.t.Rosati 6,5), Pane 6,5, Salzano 7,5, Di Giuseppe 6,5 (dal42’ s.t. Barba s.v.); Cherillo6,5, Matteini 7. (Morandi, S.Colombini, Carroccio, Akrapovic). All. Alvini 6,5.
ARBITRO Spinelli di Terni 7.
NOTE spettatori 700 circa;paganti, abbonati e incassonon comunicati. Ammoniti DiLauri, Gai, Pane e Rosati.Angoli 56. (t.m.)
Girone B
Cosenza, pari a MessinaGigliogol lancia il FoggiaLamezia: via CostantinoIl Cosenza supera anche la tappa diMessina dopo una bella partita, chela capolista avrebbe vinto se ilportiere di casa Fumagalli nonavesse negato il gol nel finale condue grandi parate. Alle spalleprosegue l’imbattibilità del Teramo,che nel big match ha imposto allaCasertana il primo 00 stagionale.Tra le prime non ha vinto nessuno:l’unica squadra che ha fatto un belbalzo in avanti è stata il Foggia (13punti nelle ultime 7 partite), chegrazie alla rete dell’espertoGiuseppe Giglio ha aperto la crisidel Gavorrano (4 punti in 7 gare):trema la panchina di Gabriele Cioffi.E’ saltata invece un altro tecnico:non sa più vincere la Vigor Lamezia,
che non batte nemmeno il fanalinoArzanese e nelle ultime 6 giornateha fatto 4 pari e 2 sconfitte; inserata è stato esonerato il tecnicoCostantino, in arrivo c’è Paolucci.Due vittorie per 21 in trasferta: lefirmano Ischia e Chieti, che primapassano in svantaggio e poifirmano il ribaltone segnando duereti; da segnalare che a Sorrento èstato osservato un minuto disilenzio per l’ex portiere FrancoMoscarella, appena scomparso.Secondo gol di fila per DavideMatteini, che porta in vantaggio ilTuttocuoio poi ripreso dal Martina.Sabato il Castel Rigone aveva vinto10 l’anticipo: il Melfi si è arresosoltanto al rigore di Tranchitella.
MESSINA 0
COSENZA 0
MESSINA (352) Lagomarsini 6,5; Cucinotta 6 (dal33’ s.t. Caldore s.v.), Ignoffo6, Silvestri 6; Guerriera 5,5,Bucolo 6,5, Guadalupi 5,5(dal 38’ s.t. Simonetti s.v.),Ferreira 6,5, Quintoni 6;Chiaria 6, Lasagna 5 (dal 20’s.t. Corona 6). (Iuliano, Bolzan, Gherardi, Buongiorno).All. Catalano 6,5.
COSENZA (433) Frattali6,5; Palazzi 6, Blondet 6,5,Guidi 6, Mannini 6; Bigoni6,5, Giordano 6,5, Meduri6,5; Alessandro 6,5 (dal 29’s.t. Calderini s.v.), De Angelis 7, Mosciaro 6 (dal 43’s.t. Napolano s.v). (Orlandi,Adamo, Carrieri, Pepe,Criaco). All. Cappellacci 6,5.
ARBITRO Proietti di Terni 6.
NOTE spettatori 2.500 circa; paganti, abbonati e incasso non comunicati. Ammoniti Lasagna, Ferreira,Ignoffo, Guidi e Bucolo. Angoli 96. (o.r.)
2a DIVISIONE GIRONE A
SQUADRE PTPARTITE RETI
G V N P F S
REAL VICENZA 20 10 6 2 2 20 12
MONZA 19 10 5 4 1 20 15
BASSANO 18 10 5 3 2 20 13
SANTARCANGELO 18 10 5 3 2 12 5
RIMINI (1) 18 10 5 4 1 18 12
PERGOLETTESE 16 10 4 4 2 9 7
VIRTUS VERONA 15 10 4 3 3 11 9
ALESSANDRIA 14 10 3 5 2 14 11
RENATE 14 10 3 5 2 10 8
CUNEO 13 10 3 4 3 14 11
MANTOVA 12 10 2 6 2 20 19
SPAL 11 10 2 5 3 13 14
FORLI' 11 10 3 2 5 14 17
TORRES 10 10 2 4 4 10 15
PORTO TOLLE 7 10 1 4 5 10 15
BELLARIA (1) 7 10 2 2 6 10 16
CASTIGLIONE 6 10 0 6 4 7 17
BRA 5 10 1 2 7 10 26
PROSSIMO TURNODOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30ALESSANDRIASANTARCANGELOBELLARIAFORLI'BRABASSANOCASTIGLIONERENATEMANTOVAPORTO TOLLEPERGOLETTESEMONZAREAL VICENZATORRESSPALCUNEOVIRTUS VERONARIMINI
UPROMOSSE UPLAYOFF URETROCESSE
RISULTATIBASSANOALESSANDRIA 42
BRACUNEO 22
FORLI'REAL VICENZA 12
MONZACASTIGLIONE 11
PORTO TOLLEVIRTUS VERONA 02
RENATEMANTOVA 22
RIMINISPAL 21
SANTARCANGELOPERGOLETTESE 00
TORRESBELLARIA 10
MARCATORI10 RETI Alessandro (3, Real Vicenza).7 RETI Torri (1, Cuneo); Sinigaglia (2, Monza);Nicastro (Rimini); Varricchio (3, Spal).6 RETI Floriano (1, Mantova).5 RETI Berrettoni (1, Bassano); Masini(Mantova).
IL REGOLAMENTO
Prima divisione: nessuna retrocessionePlayoff allargati con 8 squadre a gironeSeconda: le prime 9 restano in Lega Pro
Questo il regolamento diPrima e Seconda divisione nellastagione della riforma in vista diuna Lega Pro unica che dallastagione 2014 15 vedrà soltantotre gironi da 20 squadre.
PRIMA DIVISIONE Non ci sonoretrocessioni. La primaclassificata sale diretta in SerieB, mentre ai playoff vanno dallaseconda alla nona classificata.Negli spareggi promozione ilprimo turno sarà con gara unicasul campo della meglio piazzata,poi ci saranno semifinali e finalicon la solita procedura.
SECONDA DIVISIONE Questacategoria è destinata a sparire,quindi in ogni girone 9 squadreresteranno in Lega Pro e altre 9scenderanno in Serie D. Sonoprevisti playoff tra nona,decima, undicesima edodicesima con svolgimentotradizionale: la squadra che livince, resterà in Lega Pro.
INCENTIVI Sia in Prima che inSeconda divisione le squadreavranno incentivi economicilegati al piazzamento inclassifica e al numero deigiovani utilizzati.
2a DIVISIONE GIRONE B
SQUADRE PTPARTITE RETI
G V N P F S
COSENZA 21 10 6 3 1 14 7
TERAMO 20 10 5 5 0 16 6
CASERTANA 17 10 5 2 3 11 7
VIGOR LAMEZIA 16 10 4 4 2 13 10
POGGIBONSI 15 10 4 3 3 14 10
TUTTOCUOIO 14 10 3 5 2 16 12
MELFI 14 10 3 5 2 12 8
FOGGIA 14 10 3 5 2 13 10
CHIETI (1) 13 10 4 2 4 11 9
CASTEL RIGONE 13 10 4 1 5 11 14
NORMANNA 13 10 4 1 5 11 14
SORRENTO 12 10 3 3 4 14 12
ISCHIA 12 10 2 6 2 7 8
APRILIA 12 10 3 3 4 15 20
MARTINA 10 10 2 4 4 9 14
MESSINA 9 10 1 6 3 6 11
GAVORRANO 8 10 1 5 4 7 14
ARZANESE 3 10 0 3 7 4 18
PROSSIMO TURNODOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30ARZANESENORMANNACASERTANAFOGGIACHIETITUTTOCUOIOGAVORRANOMESSINAISCHIACASTEL RIGONEMELFIMARTINAPOGGIBONSICOSENZASORRENTOTERAMOVIGOR LAMEZIAAPRILIA
UPROMOSSE UPLAYOFF URETROCESSE
RISULTATIAPRILIAISCHIA 12
CASTEL RIGONEMELFI 10
FOGGIAGAVORRANO 10
MARTINATUTTOCUOIO 11
MESSINACOSENZA 00
NORMANNAPOGGIBONSI 21
SORRENTOCHIETI 12
TERAMOCASERTANA 00
VIGOR LAMEZIAARZANESE 11
MARCATORI7 RETI Tranchitella (2, Castel Rigone).6 RETI Cavallaro (3, Foggia).5 RETI Montella (1, Aprilia); Mancino (1,Casertana); De Angelis (2, Cosenza); Orlando(Normanna); Dimas (1, Teramo).
COPPA ITALIA
Mercoledìsi giocanoquattro gare
Mercoledì sichiude la secondafase di Coppa Italia ecomincia la terza.
SECONDA FASESalernitanaCatanzaro (ore 15).
TERZA FASEGIRONE A ProPatriaCuneo (ore18): rip. Cremonese.GIRONE B EntellaVicenza (sabato, ore14.30): rip. Monza.GIRONE CGrossetoLecce (ore14.30): rip. Perugia.GIRONE D IschiaFrosinone (ore 14).
30 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013
FORMULA 1 GP ABU DHABI
Insaziabilecome Ascarie Schumic’è solo SebAl via distrugge Webber e Rosberge si prende una vittoria da recordLa Ferrari risorge con la strategia:Alonso risale fino al 5° posto
VET7EL
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA CREMONESIABU DHABI (Emirati Arabi Uniti)
Aggressivo, spietato,stratosferico, furbo. In una parola? Sebastian Vettel. Aggressivo perché è esploso dai blocchi di partenza ben determinato a passare per primo alla curva iniziale; spietato perchésabato aveva illuso Mark Webber di essere tornato sulla terra; stratosferico perché unavolta al comando ha impressoalla corsa un ritmo impossibile: conclusa la prima serie disoste ai box, aveva un vantaggio di 27” su Webber, anche sel’australiano aveva pagato carol’essere rimasto negli scarichidi Nico Rosberg per i primi sette giri. Infine furbo perché i donuts stavolta li ha fatti in tuttasicurezza, in una via di fuga,per poi tornare regolarmenteal parco chiuso, evitando cosìogni tipo di sanzione.
Record Con la settima vittoria di fila, Vettel ha eguagliatol’idolo Michael Schumacher,capace di fare altrettanto nel2004. Quella di allora era unaFerrari stile Red Bull, mentread Abu Dhabi la truppa di Maranello si è dovuta accontentare di un 5° posto in rimonta diFernando Alonso e di un 8° diFelipe Massa, coi due che hanno rimediato distacchi abissali: 1’07” e 1’22”. Con un’autoinferiore, la Ferrari ha scelto digiocare d’azzardo con unastrategia alla… Lotus: primostint lungo con le soffici e poidecidere se restare su una sosta o passare a due. Fernando,che dopo aver recuperato dueposti era rimasto negli scarichidi Massa, ha compiuto la primasosta al 16° giro, Felipe due tornate più tardi. Ma da lì in poi èstato lo spagnolo a scatenarsi:rientrato in pista 14°, ha scavalcato Perez, Bottas e infineHülkenberg per ritrovarsi dinuovo dietro il brasiliano.
Giallo Fernando ha avuto vialibera solo dopo il secondo, infelice, pit stop di Felipe (38° giro) più lungo per un problemacon l’anteriore sinistra. Ma ciòche ha rabbuiato il brasiliano èstata la scelta delle mescole:«Ero convinto che mi montassero le morbide, col primo tre
no avevo fatto 18 giri. È statoun errore». Per Domenicali invece sarebbe stata una mossaazzardata: «Non avrebbe finito». Non così Alonso che si èfermato al 44° giro. Lo spagnolo con le Pirelli soffici a suon digiri veloci, ha completato la rimonta passando Sutil, Hamilton e Di Resta. Ma poco primaaveva rischiato uscendo daibox: si era ritrovato fianco afianco con la Toro Rosso di Vergne, che non concedendoglispazio, lo aveva costretto amettere le quattro ruote fuoridal tracciato. Regolare? I commissari, dopo aver messo i due
sotto inchiesta, hanno detto disì. «L’auto numero 3 non avevaaltra scelta, la telemetria ha dimostrato che era molto più rapida mentre la 18 aveva legomme consumate e il pilotaera impegnato ad affrontare lacurva. Dunque nessuna delledue auto poteva evitare l’incidente e nessuno ne ha trattovantaggio». Una decisione destinata a creare un precedente.La manovra ha avuto ancheuno strascico sul fisico del ferrarista perché rientrando in pista la F138 ha spanciato sulcordolo con una violenza taleche si è accesa una spia nella
Raikkonen sitocca dopo pochimetri con Vander Garde ed ècostretto al ritiro
Massa chiude 8°.Ma nei Costruttorila Mercedesallunga: ora è a+11 sulla rossa
LA PARTENZASeb scappa, poi c’è RosbergWebber dalla pole si ritrova 3° COLOMBO
AL PRIMO GIROKimi tocca Van der Garde: outRaikkonen non finisce il 1° giro IPP DA TV
AL 28° GIROHülk, che rischio con PerezPer Hülkenberg un drive through IPP DA TV
LA FESTADonuts, atto secondoVettel festeggia come in India SKY
ilPersonaggioSEBASTIAN VETTEL
«È un trionfoper papàe mamma»«Le persone parlano del filotto, manon vedono il lavoro che c’è dietro. Idonuts? La gente meritava lo show»
DAL NOSTRO INVIATO
ABU DHABI
Perfetto. Imprendibile. Imbattibile. Diventa difficile coniare aggettivi per un Sebastian Vettel sempre più sublime e proiettatonella storia della F.1. «Il livello che Sebastianha raggiunto è fenomenale. Il suo compagnoè un ottimo pilota, ma guardate dove è finito». A dare tale investitura al quattro volte iridato è Christian Horner, che di Sebastian eMark Webber è il capo: ieri grazie all’ennesima doppietta la Red Bull è arrivata a quota100 podi in Formula 1.
Donuts Simpatico. Genuino. E pure un po’strafottente. Otto giorni fa, in India, era stato punito dai commissari con 25 mila euro euna reprimenda per avere festeggiato vittoria e titolo con i testacoda davanti alla tribuna centrale. Ieri, dopo 55 giri in passerella,l’ha rifatto. «Porta la macchina a casa. Nelgarage» gli ha urlato alla radio «Rocky», suoingegnere di pista. «Fatemi citare: Yeah Iknow what I am doing», so quel che sto facen
do, la replica, imitando alla perfezione larisposta di Kimi Raikkonen al suo box di un
anno fa. E giù con una serie di donuts fumantie ringraziamenti. «È stato assolutamente meraviglioso. Non capita spesso di guidare unamacchina così. Vi amo». Questa volta, per fortuna, nessuna investigazione. «Tecnicamentenon ho fatto nulla di sbagliato, la macchina èal parco chiuso. Ma nello stadio era pieno digente che si meritava un po’ di show».
Dedica Emozionato. Semplice. Riconoscente. Sotto il podio, con gli occhi lucidi, papàNorbert e mamma Heike. «Questa vittoria ladedico a loro. Da piccolo ho fatto tante garedavanti a loro, ora ho un giocattolo più grande e c’è tanta più gente che mi guarda, ma perme è molto speciale che siano qui. Li amomolto. Da loro ho imparato tante cose buoneche spero di passare ai miei figli, se mai neavrò».
Traction control Devastante. Sensibile. Superiore. A Singapore tutti si erano sorpresiper la facilità con la quale Vettel e la Red Bullavevano annichilito la concorrenza. Ieri la su
GP di filaCome Schumi e AscariSebastian Vettel coi successiin Belgio, Italia, Singapore,Corea, Giappone, India e AbuDhabi 2013 ha eguagliatoMichael Schumacher (Europa,Canada, Stati Uniti, Francia,Gran Bretagna, Germania,Ungheria 2004) e AlbertoAscari (Belgio, Francia, GranBretagna, Germania, Olanda eItalia 1952 e Argentina 1953).
LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31
vettura che segnala il superamento dei 21 g. Così a fine garasono scattate le misure precauzionali Fia e lo spagnolo è statocostretto a recarsi in ospedale,dal quale è uscito a tarda sera.
Costruttori Insomma per come si erano messe le cose allavigilia il bilancio Ferrari non èstato male anche se la battagliaper il 2° posto resta dura perché le Mercedes e Lotus (Rosberg 3° e Grosjean 4°) sono risultate imprendibili per i ferraristi. E se la classifica costruttori resta discreta — il divariodella Mercedes è passato da 4
a 11, mentre si è addiritturaincrementato il vantaggio sulla Lotus (+2) — è solo per lagara balorda vissuta da Hamilton (7°) e Raikkonen, che nellafoga di rimontare da ultimo hasbattuto alla prima curva suVan der Garde. Per il finlandese c’è però una buona notizia:la Lotus ha raggiunto l’accordocon gli investitori del gruppoQuantum: presto dovrebbe arrivare la firma per il passaggiodel 35% delle quote del teamcon conseguente pagamentodi quanto dovuto (circa 20 milioni di euro) al finlandese.
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IL PODIOChampagne con Mark e NicoPer Vettel è il 3° trionfo ad Abu Dhabi EPA
STILE HOLLYWOODLe impronte sull’EmiratoVettel lascia Abu Dhabi da... star IPP
periorità è stata ancor più schiacciante. «Ingara volavo e il grosso margine ha sorpresoanche me — riconosce il tedesco, all’undicesima vittoria del 2013 —. Ovviamente da 34gare io uso il traction control, o almeno questo è quel che diceva qualcuno. A parte glischerzi, queste gomme sono difficili da guidare, ma me ne prendo cura, le ascolto e magari da loro riesco a tirare fuori qualcosa piùdegli altri».
Record Dominatore. Lavoratore. Primatista. «Le persone parlano delle 7 vittorie, manon vedono la sfida che c’è dietro, il far funzionare tutto alla perfezione. I numeri nonimportano, ma mi rendono orgoglioso. Schumacher, Ascari… per me è uno choc sentirequesti nomi. Parliamo dei piloti più speciali almondo, ma forse non sono vecchio abbastanza per apprezzare quanto sto facendo». «Iosono più vecchio, ma fatico pure io a realizzarlo. È un po’ irrealistico, ma sono molto,molto orgoglioso di mio figlio» chiude papàNorbert.
p.i.© RIPRODUZIONE RISERVATA
dHA
DETTO
SMark
Webber«La mia
partenza nonè stata ungranché e
Rosberg hafatto uno scatto
incredibile. Pernon parlare di
Vettel: è su unaltro pianeta»
4IL 17/11 C‘È
AUSTIN
Il calendariodel 2013
AustraliaMelbourne1. Raikkonen
MalesiaSepang1. Vettel
CinaShanghai
1. Alonso
BahrainSakhir1. Vettel
SpagnaMontmelò
1. Alonso
MonacoMontecarlo
1. Rosberg
CanadaMontreal
1. Vettel
GranBretagna
Silverstone1. Rosberg
GermaniaNürburgring
1. Vettel
UngheriaBudapest1. Hamilton
BelgioSpa
1. Vettel
ItaliaMonza1. Vettel
SingaporeMarina Bay
1. Vettel
CoreaYeongam
1. Vettel
GiapponeSuzuka1. Vettel
IndiaBuddh1. Vettel
Abu DhabiYas Marina
1. Vettel
17 novembreStati Uniti
Austin
24novembre
BrasileInterlagos
Il sorpassoFernando assoltoma va in ospedale: okNella manovra su Vergne salta il cordolo con violenza«Il regolamento lo consente». L’altro: «Ha fatto bene»
L’AZZARDO IN USCITA DAI BOX ALLA FINE PAGA
12 Al 45°giro Alonsorientra inpista dopo ilsecondo pitstop propriomentre stapassandoVergne: i duequasi sitoccano, lospagnolo nonalza il piede esupera ilfranceseandando contutte lequattro ruotefuori pista. Icommissarilascerannocorrere3 Massadavanti adAlonso nelleprime fasi digara SKY, IPP
DA TV, COLOMBO
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« Il team dovevamontarmi le softnegli ultimi giriUn risultato cosìè frustranteFELIPE MASSAPILOTA FERRARI
PIRELLIMISSIONE COMPIUTA PER TRONCHETTI PROVERA
Accordo con Fia e Fom2 pit stop a GP nel 2014DAL NOSTRO INVIATO
ABU DHABI
Marco Tronchetti Provera era arrivato sabato ad AbuDhabi per trovare un accordocon Fia e Fom per il 2014, penail ritiro dalla F.1. E gli incontricon Jean Todt e Bernie Ecclestone hanno tranquillizzato ilpresidente Pirelli: «Ho trovatoun grande spirito di collaborazione». Innanzitutto il gommista milanese ha chiesto chevenga inserito nel regolamento F.1 l’obbligo di un minimo didue pitstop a gara. Una normasimile esiste già in GP2: in gara1, quella più lunga del fine
settimana per quella categoria, è infatti obbligatorio effettuare almeno una sosta.
Richieste A ciò si è aggiuntala richiesta che i suggerimentidati ai team, su pressione, temperature e camber, diventinovincolanti. «L’accordo c’è – haspiegato Tronchetti Provera –e sarà ratificato a giorni (maTodt deve convincere i team:n.d.r.). Abbiamo altresì richiesto che il contratto con la F.1duri almeno tre anni per mettere tutto a posto. E che si possano effettuare dei test con lemacchine dell’anno corrente».
a.cr.
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GP2
Calado chiude in bellezza
(ro.chi.) James Calado ha vinto ad Abu Dhabi l’ultima gara GP2. Il britannico ha battuto lo spagnolo DaniClos e il neo campione, lo svizzero Fabio Leimer. Ultimagara anche in GP3: ha vinto il cipriota Ellinas sul britannico Stoneman; 5° il campione Kvyat.
MONDIALE TURISMO
Chilton e Monteiro re a Shanghai
A Shanghai (Cina), nella penultima prova delMondiale Turismo, gara 1 è dominata dalla Chevrolet:Tom Chilton «brucia» Yvan Muller. In gara 2 rivincitaHonda: Thiago Monteiro vince su Gabriele Tarquini.
TEST CEV A VALENCIA
Luca Marini con la Ktm di Aspar
(m.bru.) Lunedì 18 novembre Luca Marini, fratellino di Valentino Rossi, proverà a Valencia la Ktm Moto3di Aspar Martinez. Se i riscontri saranno positivi, potrebbe già correre l’ultima tappa del Cev il 24 novembrea Jerez. Tramonta l’ipotesi Honda (Alzamora) per il 2014.
Taccuino
L’OPINIONE
&di PINO ALLIEVIa PAGINA 23
Sebastian Vettel, 26 anni, tagliail traguardo per primo ad Abu
Dhabi. Sotto il tedesco festeggiaa pugni alzati EPAAFP
DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO IANIERIABU DHABI
Ha finito la giornata inospedale per il controllo obbligatorio imposto dalla Fia incaso di urto violento. Il saltosul cordolo della F138 di Fernando Alonso in occasione delsorpasso a Jean Eric Vergne al55O giro, avvenuto in una curva da 7a da 270 orari, ha registrato un picco di decelerazione di 25g: oltre 21 una luceche si accende sul cruscottoobbliga il pilota a farsi visitare. «Ho un po’ male alla schiena, la botta è stata forte, manon ci saranno problemi» harassicurato Alonso, che dopola visita ha ricevuto il via libera. Sulla dinamica del duellocon la Toro Rosso non ha maidubitato di avere torto: «Uscito dalla pit lane mi sono trovato Vergne al fianco e senzaspazi per entrare in pista. Il regolamento dice che in quel caso si può uscire dal tracciato» èla spiegazione di Fernando,chiamato nel dopo gara achiarire l’episodio in direzionegara. Assolto dai giudici e daVergne. «Fernando è stato bravo a evitare un grosso incidente. Io non l’avevo visto e se nonsi fosse comportato così ce lasaremmo vista brutta».
Danni limitati Montate legomme soft, gli ultimi 10 giriper Alonso sono stati da qualifica per recuperare posizioni epunti per il Mondiale costruttori. «Ho fatto il massimo, machi mi ha preceduto mi è davanti di 20” (in realtà, 32”;n.d.r.). Sono tanti, più di 4o5o
al momento è impossibile fare. Una Mercedes e una Lotusci sono finite davanti, ma nonostante un weekend moltodifficile siamo riusciti a lasciarcene una alle spalle».
Strategia Sul duello con Felipe Massa non si sbilancia:«Faccio quel che mi dice lasquadra: in avvio mi han detto
di allontanarmi per raffreddare i freni, poi di rifarmi sottoma di non attaccarlo che loavrebbero chiamato ai box.Con le morbide ho fatto la miamiglior parte di corsa». Il secondo posto nel costruttoriperò si è allontanato. «Non lottiamo solo con Mercedes, maanche con Lotus, Hülkenberg,Toro Rosso e McLaren. Stiamocalando troppo e dobbiamoprovare a migliorare il lavoroin pista. Io cerco sempre di dare il 120%, le aspettative su dime sono tante, ma è dura».
Rabbia È invece arrabbiato enon lo nasconde, Massa, penalizzato dalla decisione del muretto di montargli gomme medie. «Non me lo aspettavo. Mi
hanno chiamato all’ultimomomento e mi aspettavo dimontare gomme morbide e invece… Sarei entrato nei top 5,nel primo stint con le morbideavevo fatto 19 giri ed ero tra ipiù veloci, con temperaturapiù fresca e meno benzina eralogico montare le soft. No,non sono contento, ho fattouna gran gara, ho lottato, sorpassato, ma non sono finitodove meritavo. È frustrante.Ma non voglio pensare che ilteam lo abbia fatto per favorire Fernando».
Domenicali Proprio considerando i 19 giri iniziali percorsida Massa non convince la spiegazione di Stefano Domenicali: «Felipe si è fermato al 38°giro (a 17 dalla fine; n.d.r.) eavevamo dubbi che sarebbearrivato alla fine. Quando Fernando si è fermato 6 giri dopola situazione era molto differente».
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32 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013
LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33
FORMULA 1 GP ABU DHABI
le pagelle DI ANDREA CREMONESI
Ha «vettellizzato»anche questo GP
zoom sulla corsa
CAMBI GOMME GIRI VELOCI
1. Alonso 1’43”434 (55°)2. Vettel 1’43”893 (51°)3. Grosjean 1’44”301 (54°)4. Bottas 1’44”351 (54°)5. Webber 1’44”364 (49°)6. Rosberg 1’44”458 (51°)7. Vergne 1’44”517 (53°)8. Perez 1’45”435 (51°)9. Massa 1’45”447 (52°)10. Hamilton 1’45”463 (47°)11. Maldonado 1’45”530 (55°)12. Hülkenberg 1’45”570 (52°)13. Sutil 1’45”609 (48°)14. Di Resta 1’45”786 (55°)15. Gutierrez 1’45”974 (43°)16. Ricciardo 1’46”042 (46°)17. Button 1’46”336 (43°)18. Pic 1’46”432 (50°)19. Van der Garde 1’46”592(48°)20. Bianchi 1’47”619 (52°)21. Chilton 1’47”707 (52°)
Fernando Alonso, 32 LAPRESSE
Kimi, forse era meglio restare a casaPer Raikkonen, polemico col team, gara da dimenticare. Imbarazzo Hamilton: 46” da Rosberg
Niki Lauda in suoonore ha coniugatoun nuovo verbo:vettellizzare, che sipuò tradurre come«dominare sino allanoia». Settima vittoriaconsecutiva, recorddi Schumacher eAscari eguagliato,mostruoso marginedi vantaggiosul compagnoWebber. È comese corresse inuna categoriatutta sua AP
7SutilDa 17° sulloschieramentoalla zona punti.Ma nel finale,con le gommefinite, ècostretto acedere a PerezCOLOMBO
7GrosjeanStavolta siferma ai piedidel podio, macomunque èun pericolocostante perRosberg eWebberCOLOMBO
7Di RestaUn sesto postocon la ForceIndia che valequasi comeuna vittoria,grazie allastrategia di unasola sostaAP
6,5HülkenbergFinirebbesicuramentea punti se ilteam non glifacesseprendereun drivethroughREUTERS
6,5PerezAlle prese conuna McLarenmangia gomme,all’ultimo giroriesce abeffare Sutil:porta a casadue puntiEPA
5HamiltonSoffre tutta lagara per unaanomalamancanza digrip: ma èimbarazzante ilsuo distaccoda Rosberg(46”) REUTERS
5ButtonLa sua garafinisce nelretrotreno diPaul Di Restaalla primacurva: danneggia l’ala e…ciao puntiEPA
4RaikkonenIn prova rovinail fondo sulcordolo: vienefatto partireultimo. In garasbatte al via suVan der Garde:da dimenticareCOLOMBO
7 Fernando AlonsoCome i sorpassi in gara (Perez,Bottas, Hülkenberg, Sutil, Vergne,Hamilton e Di Resta). Sfrutta afondo una strategia intelligente:soft medie soft AFP
8 Nico RosbergÈ il primo… degli altri. Per 18 giririesce a contenere Webber,chiude sul podio e raccogliepunti pesanti per il Mondialecostruttori COLOMBO
7 Felipe MassaUna gara super. Si tiene dietroAlonso per 38 giri. Poi paga ladifferenza di strategia una voltache viene rispedito in pista con lemedie. E si arrabbia COLOMBO
6,5 Mark WebberButta via la pole con una partenzacosì così. Facendosi infilare subitoanche da Rosberg, getta alleortiche ogni speranza di lottarecon Vettel COLOMBO
classifiche
ARRIVO
POS. PILOTA NAZ SCUDERIATEMPO/DISTACCO
(PIT STOP)
1. VETTEL GER Red BullRenault in 1h38'06"106 (2)
media 186,758 km/h
2. WEBBER AUS Red BullRenault a 30"829 (2)
3. ROSBERG GER Mercedes a 33"650 (2)
4. GROSJEAN FRA LotusRenault a 34"802 (2)
5. ALONSO SPA Ferrari a 1'07"181 (2)
6. DI RESTA GB Force IndiaMercedes a 1'18"174 (1)
7. HAMILTON GB Mercedes a 1'19"267 (2)
8. MASSA BRA Ferrari a 1'22"886 (2)
9. PEREZ MES McLarenMercedes a 1'31"198 (2)
10. SUTIL GER Force IndiaMercedes a 1'33"257 (1)
11. MALDONADO VEN WilliamsRenault a 1'35"989 (2)
12. BUTTON GB McLarenMercedes a 1'43"767 (2)
13. GUTIERREZ MES SauberFerrari a 1'44"295 (2)
14. HÜLKENBERG GER SauberFerrari a 1 giro (2)
15. BOTTAS FIN WilliamsRenault a 1 giro (2)
16. RICCIARDO AUS Toro RossoFerrari a 1 giro (2)
17. VERGNE FRA Toro RossoFerrari a 1 giro (2)
18. VAN DER GARDE OLA CaterhamRenault a 1 giro (2)
19. PIC FRA CaterhamRenault a 1 giro (2)
20. BIANCHI FRA MarussiaCosworth a 2 giri (2)
21. CHILTON GB MarussiaCosworth a 2 giri (2)
RITIRATO: al 1° giro RAIKKONEN (FIN/LotusRenault) incidente
DISTANZA GARA: 55 giri, per un totale di 305,355 km
GIRO PIÙ VELOCE: il 55° di ALONSO in 1’43”434, media193,305 km/h
LEADER DELLA CORSA: dalla partenza all’arrivo VETTEL
NOTE: drive through per HÜLKENBERG
GENERALEPILOTI
POS. NOME NAZ PUNTI AUS MAL CIN BAH SPA MON CAN GB GER UNG BEL ITA SIN COR GIA IND ABU
1. VETTEL (campione) GER 347 15 25 12 25 12 18 25 25 15 25 25 25 25 25 25 25
2. ALONSO SPA 217 18 25 4 25 6 18 15 12 10 18 18 18 8 12 10
3. RAIKKONEN FIN 183 25 6 18 18 18 1 2 10 18 18 15 18 10 6 0
4. HAMILTON GB 175 10 15 15 10 12 15 12 10 25 15 2 10 10 8 6
5. WEBBER AUS 166 8 18 6 10 15 12 18 6 12 10 15 18 18
6. ROSBERG GER 159 12 2 8 25 10 25 2 12 8 12 6 4 18 15
7. GROSJEAN FRA 114 1 8 2 15 15 8 4 4 15 15 15 12
8. MASSA BRA 106 12 10 8 15 4 8 4 6 12 8 2 1 12 4
9. BUTTON GB 60 2 10 1 4 8 8 6 8 1 6 4 2
10. DI RESTA GB 48 4 4 12 6 2 6 2 4 8
11. HÜLKENBERG GER 39 4 1 1 1 10 2 12 8
12. PEREZ MES 35 2 8 2 4 2 4 1 10 2
13. SUTIL GER 29 6 10 1 6 2 1 2 1
14. RICCIARDO AUS 19 6 1 4 1 6 1
15. VERGNE FRA 13 1 4 8
16. GUTIERREZ MES 6 6
17. MALDONADO VEN 1 1
18. BOTTAS FIN 0
19. BIANCHI FRA 0
20. PIC FRA 0
21. VAN DER GARDE OLA 0
22. CHILTON GB 0
COSTRUTTORI
1. RED BULL (campione) 513 23 43 12 31 22 33 37 18 31 27 35 40 25 25 43 25 43
2. MERCEDES 334 10 27 15 12 8 37 25 37 12 25 27 10 22 16 4 26 21
3. FERRARI 323 30 10 33 4 40 6 22 23 12 14 24 30 26 10 13 12 14
4. LOTUS 297 26 14 20 33 18 1 2 10 33 26 4 4 15 33 25 21 12
5. MCLAREN 95 2 2 10 9 6 8 12 8 8 1 10 5 2 10 2
6. FORCE INDIA 77 10 4 12 6 12 7 8 2 1 6 9
7. SAUBER 45 4 1 1 1 10 2 12 14
8. TORO ROSSO 32 1 6 1 4 8 4 1 6 1
9. WILLIAMS 1 1
10. MARUSSIA 0
11. CATERHAM 0
h10SebastianVettel
Il primo dato indica le gommedi partenza. MN=medienuove; SN= soft nuove;SU=soft usate; NC=nonclassificato. Tra parentesi, igiri delle soste. L’ultimo dato,per ogni pilota, indica ilnumero complessivodi pit stop.
Vettel SU MN (14) MN (37) 2;Webber SU MN (8) MN (33) 2;Rosberg SU MN (10) MN(33) 2;Grosjean SU MN (8) MN (37) 2;Alonso SN MN (16) SU (44) 2;Di Resta SN MN (20) 1;Hamilton SU MN (7) MN (29) 2;Massa SU MN (18) MN (38) 2;Perez SU MN (6) MN (27) 2;Sutil MN SN (28) 1;Maldonado SN MN (5) MN(25) 2;Button MN SN (2) MN (11) 2;Gutierrez MN SN (18) MN(30) 2;Hülkenberg SU MN (9) MN(27) 2;Bottas MN MN (24) SN (45) 2;Ricciardo SU MN (7) MN(28) 2;Vergne SN MN (17) MN (51) 2;Van der Garde SN MN (7) MN(33) 2;Pic SN MN (8) MN (32) 2;Bianchi SN MN (5) MN (31) 2;Chilton SN MN (6) MN (32) 2;Raikkonen MN 0 NC
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CICLISMO L’AFFARE DI MERCATO
Riis dipendente di Tinkovper placare ContadorVi sveliamo altri particolari della vendita della Saxo al russo.Alberto: «Non è il momento di parlare», ma è chiaro il disagio
CLAUDIO GHISALBERTI
Bjarne Riis non usciràdal ciclismo né (completamente) dalla sua Saxo Bank, equesto nonostante la venditadella squadra a Oleg Tinkov.Anzi, proprio del magnaterusso sarà un dipendente.
Che qualcosa di grosso fosse nell’aria lo si era capito giàda alcune settimane, perché aRiis, per tenere la squadra,servivano capitali freschi. Siparlava di un secondo sponsor, sempre danese, tanto chepersino la fornitura dell’abbigliamento tecnico era stata sospesa in attesa di sviluppi. Nonostante i problemi estivi, Riiscon Tinkov aveva proseguitola trattativa per un rientro eneppure quando sembravache il russo fosse a un passodall’accordo con Cannondalesi è dato per vinto. Tinkov, daparte sua, s’è sempre detto disponibile a investire purché dapadrone, non più da sponsor.
Così si è arrivati all’accordoper la cessione della RiisCycling, proprietaria della licenza World Tour (oggi l’Uci,la federciclo mondiale, ufficializzerà la registrazione delle 18 licenze), che sarebbe stato firmato venerdì. A Riis andrà una cifra di poco inferioreai 7 milioni di euro, mentre lasua collaborazione, presumibilmente come team manager,avrà una retribuzione vicina almilione di euro a stagione.L’investimento di Tinkov, attraverso la Tinkoff Bank, è valutato tra gli 11 e i 13 milionidi euro a stagione.
Le smentite La notizia dellacessione è stata smentita viainternet da Stefano Feltrin, ilconsulente del russo: «È sbagliato dire che abbiamo giàcomprato la squadra. Non ab
biamo firmato. Con Riis stiamo parlando da due mesi nonostante le divergenze delpassato». Anche dallo staff delmanager danese arriva unasmentita: «Non abbiamo venduto a Oleg», le parole del portavoce Allan Jorgensen.Tinkov, invece, usa il suo mezzo preferito, ovvero twitter,per una dichiarazione piùcriptica, ma che non arriva anegare: «È davvero bello essere ricchi è famosi, scrivono dite in tutto il mondo. Spesso dicose ridicole, ma divertenti».
Qui Madrid Chi di certo nonla prende con divertimento èAlberto Contador, la grandestella della squadra che proprio dal russo era stato duramente e ingiustamente criticato pubblicamente (su twitter,ovvio) dopo il 4° posto al Tourde France. Il fuoriclasse madrileno però non è mai cadutonel tranello della polemica eha sempre voluto mantenersidistante da questi episodi. Così anche in momenti di relax,quando l’argomento della discussione svoltava su Tinkov,
lui diventava muto. Anche ieriAlberto è stato intransigente:«Non è il momento di parlare»,si è limitato a dire in un sms.Poi una sola parola in aggiunta: «Tranquilidad».
Dal suo entourage arriva lagaranzia che Contador fosseall’oscuro della vendita dellasquadra. La situazione impone tantissima cautela. Di sicuro non è stata presa bene aMadrid. Alberto ha altri dueanni di contratto con il team ela convivenza con Tinkov appare più impossibile che problematica. Proprio per questo,la figura di Riis, per il quale lospagnolo ha grandissima stima, diventa fondamentale. Ameno che Contador viva questa cessione come un tradimento da parte del managerdanese, che di fatto ha risolto isuoi problemi economici maha inguaiato (seppure in unagabbia dorata di circa 4,5 milioni a stagione) il corridore. Ese così fosse, difficile, se nonimpossibile, immaginare laprossima puntata della storia.
© RIPRODUZIONE RISERVATAAlberto Contador, 30 anni BETTINI
ITALIA DA PODIO
Europei cross,Arzuffi bronzoPista: Viviani 2°
Un’altra bella giornata perl’Italia nel doppio appuntamentointernazionale tra pista eciclocross. Partiamo daManchester (Inghilterra), dovesi è conclusa la prima provadella Coppa del Mondo di pista.Sabato sera, Marco Coledan,25 anni, pro’ con la Bardiani,aveva vinto l’orodell’inseguimento individuale, untitolo che mancava all’Italia dal1997. Ieri Elia Viviani, già 3° nellacorsa a punti, è arrivato 2° nelloscratch, battuto dall’austriacoMuller; Giorgia Bronzini 6 a nellacorsa a punti, AnnalisaCucinotta 7a nell’omnium.Ottime notizie anche dagliEuropei giovanili di ciclocross aMlada Boleslav (Rep. Ceca).Alice Maria Arzuffi, 18 anni,brianzola di Seregno della SelleItalia Guerciotti, è arrivata terzanella prova juniores/under 23,alle spalle delle olandesiKalvenhaar e Stultiens; quartaElena Valentini, ottava ChiaraTeocchi. A conferma che,soprattutto a livello giovanile ein particolare in campofemminile, gli atleti ci sono.
Alice Maria Arzuffi, 18 BETTINI
Bjarne, per ilquale lo spagnoloha grande stima,resterà cometeam manager
Con Tinkovnon c’è feeling,ma Contador haancora due annidi contratto
36 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013
TENNIS FINALE FED CUP A CAGLIARI
il Film
Dopo Belgio e Usabattute le russeVinci e Pennettasempre presenti
CHARLEROI 2006BelgioItalia 23Per la prima volta in finale, a Charleroi Pennetta, Santangelo, Vinci eSchiavone battono il Belgio 32: decisivo il ritiro della Henin nel doppio IPA
REGGIO CALABRIA 2009ItaliaStati Uniti 40Per la prima volta Errani al posto di Santangelo: a Reggio gli Usaschiantati da Pennetta (due singolari vinti) e Schiavone (uno) REUTERS
SAN DIEGO 2010Stati UnitiItalia 13A San Diego le statunitensi, senza le sorelle Williams, cedono allaPennetta che vince due singolari, e alla Schiavone (uno) REUTERS
Le amiche si riprendono il mondoErrani vince il terzo singolare: russe k.o. e quarto titolo in 10 anni. Barazzutti: «Nella storia»
DAL NOSTRO INVIATO
RICCARDO CRIVELLIRiccardoCrivel2
CAGLIARI
La festa esplode a mezzogiorno, quando il sole è più alto in un cielo mai così azzurro.Il mondo gira sempre intornoalle fantastiche Sorelle d’Italia, le signore delle quattro FedCup in otto stagioni, le dominatrici con il sorriso che hannocostruito un gruppo di granito,una squadra vera, sincera, chesi guarda negli occhi e macinatrofei e avversarie. Ci sono unpaio di immagini che la storiadi un altro trionfo renderà imperiture: il tifo forsennato daun lato all’altro delle tribunecon cui le compagne hanno inpratica portato in spalla la Vinci verso il successo nel primo,tribolatissimo singolare di sabato; e la Schiavone, il Mahatma del team, non convocataeppure presentissima, che irrora di champagne chiunquele capiti a tiro durante il girod’onore. Lo spirito di un legame quasi trascendente.
Senza storia Non poteva essere la Kleybanova, la donna diun miracolo vero di volontà ecoraggio, cioè la sconfitta di
un cancro, a cambiare seppurper poco le magnifiche sorti diuna finale già scritta. Chiarol’intento del disperato c.t. russo Tarpischev, affidarsi a chiha già assaggiato i piani alti(Alysa era 26 del mondo primadello stop nel 2011) e quindi èpiù consueta alle sfide in quota. Eppure non c’è partita, laErrani è una tigre che non si lascerebbe mai sfuggire la gloriadella prima Fed Cup da attriceprincipale: top spin di drittoper tenere la rivale dietro la riga di fondo e le gambe di caucciù a muoversi su e giù per ilcampo mentre l’altra arrancanegli spostamenti. Ci voglionosolo 58 minuti perché la Cichiscolpisca di nuovo il nome dell’Italia sul piedistallo argentato della Coppa: «Siamo fortissime, ovunque andiamo noipensiamo solo a vincere».
Nessuna giustificazione È unurlo di guerra, l’ascia dissotterrata contro il pensiero deboledi una vittoria troppo semplicecontro una Russia assai minore: «È un problema loro — tuona Sarita — anche perchémentre le loro più forti hannoscelto altri percorsi, le italianepiù forti sono qui, a gioire e afare festa di nuovo. E io non la
sento certo come una diminuzione, anzi metto questa vittoria tra le più belle della miacarriera». Capitan Barazzuttisfoglia il vocabolario, deve trovare le parole giuste per unmanipolo di regine: «Sonostratosferiche. Siamo di frontea giocatrici che vincono i grandi tornei individuali e che insquadra sacrificano le opinionipersonali per il bene del gruppo. Non devono certo giustificarsi — si accalora — perchél’avversario non aveva le migliori, in semifinale abbiamobattuto la Repubblica Ceca cheè la prima squadra del ranking.I loro successi in tutti questianni parlano per loro, siamo difronte a ragazze che stanno facendo la storia dello sport».
L’unione fa la forza Il c.t. è ilmastice, il tratto che unisce, lacamera di compensazione dicaratteri diversi: «Magari hofatto scelte difficili, ma semprecon il dialogo. Sono padre didue figlie, forse mi ha aiutato».Flavia Pennetta, che con laVinci è stata in tutte e quattrole squadre vittoriose, gli riconosce un percorso virtuoso:«All’inizio non è stato facile,arrivava dagli uomini e ci trattava con quei metodi. Ma poi ci
ha capito e adesso l’armonia èil nostro segreto più bello, c’èuna grande unione, tutte dallastessa parte, sia quelle che giocano sia quelle che sono a bordo campo». La Vinci, un’altradelle eroine stagionali, aggiunge parole antiche e odorose di pane buono: «Tra noi c’ègrande rispetto, e questo ci haaiutato a trovare equilibrio.Ognuna di noi ha carriere importanti, ma alla fine qui si vince di squadra». All’inizio eranoFra’ e Fla’, poi sono arrivate leCichi dopo aver assorbito
esempi e lezioni, un fiumecontinuo, sempre in piena:«Ci siamo accettate l’un l’al
tra — riconosce la Errani— e ci siamo stimolate avicenda. E poi insieme
ci divertiamo». Scatenando perfino la Knapp,che vince l’ormai super
fluo doppio insieme a Flavia e poi può dire che «con
loro mi sono subito sentita acasa». E sotto un tetto di stelle.
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LE QUATTRO REGINE1 Francesca Schiavone, 33 anni, milanese: nonera in squadra ma ha voluto esserci. Vincitricedel Roland Garros 2010, oggi 42a nel ranking,presente nelle tre prime Fed vinte dall’Italia.2 Flavia Pennetta, 31 anni, brindisina: 31a nellaclassifica Wta, debuttò in Fed Cup nel 2003. Èal quarto titolo mondiale.3 Sara Errani, 26 anni, nata a Bologna, settimanella lista delle donne. Finalista in singolare alRoland Garros 2012, è alla terza Fed Cup vinta.4 Karin Knapp, 26 anni, altoatesina, 41a nelranking: convocata al posto di Schiavone.5 Roberta Vinci, 30 anni, tarantina, 13a almondo: è alla quarta Fed Cup vinta REUTERS.
4NUMERO
10Le vittorie
dell’Italiadal 2006 negli
11 match di FedCup giocati in
casa: le azzurrehanno perso
solo con laSpagna nel
primo turno del2008. Per il
resto 2 vittorieper 50, 2
vittorie per 40,una per 41, una
per 31 e 4 per32. Nelle ultime
3 finali giocatel’Italia ha persoun solo punto:
40 agli Usa nel2009, 31 agli
Usa nel 2010 e40 alla Russia
quest’anno:l’unica sconfitta
di Schiavonecontro Oudin)
FERRER BATTUTO A PARIGI
Furore DjokovicOra c’è Londra
(v.m.) Da Parigi confurore, Novak Djokovic (nellafoto) doma anche Spagna II,David Ferrer, campione incarica a Bercy, con due sprintchirurgici: da 4 5 a 7 5, intutt’e due i set della finalefirmando il 16° titolo Masters1000 fra i suoi 40 titoli Atp (6°del 2013), con 34 vincenti a 15
(28 errori contro 26), costringendo così Nadal avincere almeno due match al Masters, che scattaoggi coi primi 8 del mondo e 6 milioni di dollari, perchiudere l’anno al numero 1. Nole, spinto dalmiracoloso recupero di Rafa, ha ritrovato il passoed è imbattuto da 17 partite (2 di Davis, 5 aPechino, 5 a Shanghai e 5 a Bercy). Così rimanda ilpensiero della Davis del 16 18 nella sua Belgrado,perché già domani sera, sul veloce della O2 Arenadi Londra, trova Federer nel clou del girone B checomprende anche Del Potro e Gasquet. Il solitogirone all’italiana da 4 giocatori del Masters(ufficialmente Atp World Tour Finals) con duepromossi alle semifinali incrociate. Mentre nell’altrogruppo ci sono Nadal, Ferrer, Berdych e Wawrinka.Oggi, ore 13 italiane: Qureshi Rojer (Pak Ola) c.Fyrstenberg Matkowski (Pol); non prima delle 15:Berdych (Cec) c. Wawrinka (Svi), precedentiWawrinka 7 5 ; ore 19: Granollers M.Lopez (Spa) c.Marrero Verdasco (Spa); ore 21: Del Potro (Arg) c.Gasquet (Fra), precedenti Del Potro 5 1.Domani, Nadal (Spa) c. Ferrer (Spa), precedenti20 4; Djokovic (Ser) c. Federer (Svi), precedentiFederer 16 13.HALEPSTOSUR Masters B di Sofia (Bul, 750.000$,sint.indoor) con le seconde 8 della classifica mondiale,semifinali: Halep (Rom) b. Ivanovic (Ser) 26 61 63;Stosur (Aus) b. Pavlyuchenkova (Rus) 61 16 63.
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IL COMMENTO
&di GIANNI VALENTIa pag. 23
LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 37
ATLETICA MARATONA DI NEW YORK
ITALIARUSSIA 40 (CAGLIARI, TERRA ROSSA OUTDOOR)Sabato: VINCI b. Panova 57 75 86; ERRANI b. Khromacheva 61 64Ieri: ERRANI b. Kleybanova 61 61; PENNETTAKNAPP b. GasparyanKhromacheva 46 62 104.
ALBO D’ORO RECENTE: 1986 Usa; 1987 Germania; 1988 Cecoslovacchia; 1989 Usa; 1990 Usa; 1991 Spagna; 1992 Germania; 1993 Spagna;1994 Spagna; 1995 Spagna; 1996 Stati Uniti; 1997 Francia; 1998 Spagna;1999 Stati Uniti; 2000 Stati Uniti; 2001 Belgio; 2002 Slovacchia; 2003Francia; 2004 Russia; 2005 Russia; 2006 ITALIA; 2007 Russia; 2008Russia; 2009 ITALIA; 2010 ITALIA; 2011 Repubblica Ceca; 2012 Repubblica Ceca; 2013 ITALIA
FED CUP 2014 Il primo turno della Fed Cup 2014 si giocherà l’89 febbraio con questi accoppiamenti: Stati UnitiITALIA; SpagnaRepubblicaCeca; SlovacchiaGermania; AustraliaRussia.
la guida
Pennetta: «Mai avutoun pubblico così caldo»
Ora di far festa: Schiavone raggiunge Errani, Pennetta, Vinci e Knapp REUTERS
CAGLIARI
Durante il doppio, a risultato ormai acquisito, c’erano itifosi seduti perfino sulle scale:nessuno se n’è andato, nonostante la giornata estiva potesse consigliare gli ultimi blitzverso le spiagge. Due giorni ditutto esaurito con 10.000 spettatori complessivi, Cagliari harisposto con una passione maivista.
Scommessa E pensare che almomento della scelta, le vocicritiche si levarono alte, comeammette con candore anche laPennetta: «Non eravamo contente, ci ricordavamo un matcha Olbia dove il vento ci fece impazzire. E poi avevamo il timore che fosse una sede un po’fuori mano, in questi momentinon è facile spendere per unweekend di sport e invece untifo così non l’abbiamo mai trovato prima». Tra i contrari, all’inizio, anche il presidente delConi Giovanni Malagò: «Questa è una scommessa stravintadalla Federtennis, avevo delleperplessità e invece la rispostadella gente, il contesto e ancheil clima hanno reso l’eventomagnifico. Difficilmente altre
location avrebbero dato lastessa risposta. Abbia
mo un Paese talmente ricco diposti favolosi che ogni iniziativa sportiva deve valorizzare ilterritorio nella quale l’evento sisvolge». Il presidente Fit Binaghi incassa i complimenti conpiacere: «Ho visto un pubblicostraordinario, forse anchetroppo composto. Sono orgoglioso della mia città e dellamia regione, che meriterebbealtri appuntamenti di livelloanche in altri sport».
Il futuro Le vittorie, poi, aiutano e il calore che ormai accompagna la squadra è garanzia di successo. L’Italia dominadal 2006 e il nucleo non ha intenzione di abdicare: «Abbiamo recuperato una Knapp adalto livello — analizza Barazzutti — e la Giorgi ha le qualitàper entrare nel gruppo. Peròentrambe dovranno meritarselo con i risultati. Io non faccioprogrammi, da selezionatore,semplicemente, chiamo sempre le più forti. Tratto tutte allostesso modo, e ribadisco che inFed Cup c’è spazio per tutte,anche se non sarà facile raggiungere il rendimento di queste ragazze. E non so se lorovorranno farsi da parte».
Con il successo di Cagliari, ilcapitano azzurro ha eguagliatoa quattro vittorie in Fed Cup ilcanadese Berner e la mitica Billie Jean King, condottieri degli
Stati Uniti, e lo spagnoloMargets.
Quanto al suo futuro,lo sintetizza con unabattuta. «Fino a quando
andrò avanti? Fino aquando le giocatrici lo
vorranno».ri.cr.m.fro.
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4MEUCCIDECIMO
SUOMINI
Kebede 2°1. G. Mutai (Ken)
2h08’24”; 2.Kebede (Eti)
2h09’16”; 3. April(S.Af) 2h09’45”;
4. ArileLomerinyang
(Ken) 2h10’03”;5. S. Biwott
(Ken) 2h10’41”; 6.Imai (Giap)
2h10’45”; 7. J.Kiprop (Uga)
2h10’56”; 8. P.Cheruiyot Kirui
(Ken) 2h11’23”; 9.W. Korir (ken)
2h11’34”; 10.MEUCCI
2h12’03”; 22.GOFFI (1°
classificatoM40) 2h23’44”.
DONNEKiplagat 9a
1. P. Jeptoo(Ken) 2h25’07”;
2. Deba (Eti)2h25’56”; 3.Prokopcuka
(Let) 2h27’47”; 4.Daunay (Fra)
2h28’14”; 5.STRANEO
2h28’22”; 6. K.Smith (N.Zel)
2h28’49”; 7.Mockenhaupt
(Ger) 2h29’10”;8. Tufa Demisse
(Eti) 2h29’24”; 9.E. Kiplagat (Ken)
2h30’04”; 10.Nukuri (Bur)
2h30’09”
Con Mutai e la Jeptoola Mela resta kenianaStorico bis (2h08’24”) del primatista virtuale. Rimontavincente fra le donne (2h25’07”). Brava Straneo: quinta
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
MASSIMO LOPES PEGNANEW YORK
Stavolta l’idea di andareallo sbaraglio, come ValeriaStraneo ai Mondiali di Mosca,ce l’hanno le etiopi BuzuneshDeba e Tufa Demisse, che se nevanno subito allo sparo. Piantano in asso le grandi e, chilometro dopo chilometro, allungano fino ad accumulare unvantaggio importante, pocodopo la mezza, di 3’29”. E’quando l’azzurra guarda preoccupata l’orologio, accanto alei trilla la sveglia di PriscahJeptoo (trionfo a Londra quest’anno, al collo l’argento olimpico 2012) e grande favorita. Ilprofessor Gabriele Rosa l’avevaannunciato alla vigilia: «Ecco avoi la ragazza che conquisteràNew York». In verità, vedendola indugiare così tanto deve essergli venuto qualche dubbio(si consolerà poi con il suo 10°trionfo a New York), perchéquell’attacco da kamikaze delle rivali non era previsto: «Quelritardo è duro da recuperare.Meno male che ha capito chenon poteva più aspettare», racconterà. L’allarme alla ignaraJeptoo lo lancia un ciclista sulQueensboro Bridge: «Mi hadetto che avevo tre minuti. Hopensato: “Ma è quasi un chilometro!”. Sapevo di essere informa e allora ho iniziato immediatamente a spingere». Allora, con le sue gambe a x magre come quella di una gazzella, ha incrementato la suastramba ma efficace falcata.
Nel mirino Sbarcata aManhattan, la keniana inghiottiva da sola l’asfalto della lunghissima First Avenue e rimontava quasi 30” a miglio alle duefuggitive. Mentre le altre stelline, inclusa la Straneo, rimanevano a guardare. Nel Bronx,desolato con sporadici spettatori, nuova casa della rivaleDeba, buttava fascetta e guanti: come se volesse rimboccarsile maniche. Sulla Quinta Avenue finalmente inquadrava lesagome delle avversarie. Ilcontatto arrivava sui saliscendidi Central Park, poi piantava lìanche la Deba e andava a prendersi un successo che le frutterà 500 mila dollari (bonus del
jackpot della World Major Marathon). Significative le duemetà gara: 1h16’00” la prima,1h09’07” la seconda, per giunta più dura. Terza si piazzava lalituana Prokopcuka, che avevagià espugnato New York nel2005 e 2006. La Straneo si accontentava del quinto posto,dopo una gara in cui non maiha mollato.
Insieme Il copione degli uomini è più tradizionale e lo tiene in mano, fin dall’inizio, Geoffrey Mutai, ultimo vincitoredi New York nel 2011. Al suofianco, un cast eccezionale,che include il campione olimpico e mondiale Stephen Kiprotich (poi solo 12°). I Big rimangono assieme fino a quando Mutai, all’entrata diManhattan, allunga. Gli stadietro solo il connazionaleBiwott che a un certo punto glichiede disperato di passargli laborraccia: «Certo che gliel’hodata: aveva sete», dice consemplicità Mutai, che detiene ilrecord del mondo della maratona (a Boston nel 2011) maiomologato. Non ha allenatore(«Non mi piace avere qualcunoche mi dice cosa fare») e nonsembra averne bisogno: corre
come se passeggiasse, senzamai una smorfia di fatica. Perché per uno che tagliava alberie li faceva diventare pali elettrici per sostenere la famigliadi nove fratelli, una maratona èprobabilmente poco più di unapasseggiata. Si è tolto la soddisfazione di ripetersi (non accadeva a New York dal 199798,con John Kagwe) e di battere50.740 concorrenti, primatoassoluto di partecipanti.
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GIOCAVA «IN TRASFERTA»
Zanardi lontano
Stavolta non scherzavaAlex Zanardi, quando alla vigiliaaveva detto: «Arrivo altraguardo un’ora dopo tutti glialtri. Dalla handbike allacarrozzina c’è tanta differenza,incolmabile con pochiallenamenti». Il campioneolimpico si è piazzato 35° conun distacco di 50’28”. Ma hagià detto che il prossimo annosi ripresenterà qui pervendicare questo bocconeamaro che sapeva sarebbestato costretto a inghiottire.
I VINCITORI E LA COMBATTIVA AZZURRA
1) Il vincitoremaschile,GeoffreyKiprono Mutai,32 anni.Aveva giàvinto a NewYork nel 2011e nello stessoanno dominòBoston in2h03’02”,record nonomologato perla tipologia delpercorso. 2)PriscahJeptoo, 29anni, argentoa Londra2012. 3)L’azzurraValeriaStraneo,argentoiridato aMosca questaestateREUTERS/COLOMBO
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LA VICEIRIDATA ERA DAL 2005 CHE UN’AZZURRA NON ENTRAVA FRA LE PRIME CINQUE
Straneo: «Forse ero stanca da Mosca»«Non potevoseguire la Jeptoo,ma non ho mollato»Meucci: «Ora socos’è una 42 km»
Anche dopo la grande fatica, Valeria Straneo non perde mai il buonumore (è comunque la prima italiana apiazzarsi nei top5 dopo la Genovese nel 2005). Sorride e sidichiara soddisfatta, certo unpelo di rammarico le rimane:«Nessun dubbio, mi sarebbepiaciuto andare sul podio. Maquesto quinto posto è davveroun bel risultato e me lo tengostretto. Non ho mai mollato fi
no al termine, senza flessioni». Racconta che stavolta nonpensava di fare gara di testacome a Mosca: «Volevo starmene al coperto, con tuttoquel vento in faccia. Non mihanno scombussolato i piani ledue etiopi, tutto stava andando come programmato. Poiquando è partita la Jeptoo, laKiplagat ha provato ad andarle dietro, ma non ce l’ha fatta».
I complimenti Si ferma un attimo, poi si complimenta conla vincitrice: «E’ davvero fortissima, ha un passo micidiale.Impossibile pensare di starecon lei. Mi è sembrata una gara molto dura, forse avevo nelle gambe qualche residuo difatica di Mosca».
Fra gli uomini, ottima laprestazione di Daniele Meucciche si è preso la soddisfazionedi centrare il decimo posto(primo top10 azzurro dal2007) e sorpassare il campione olimpico e del mondo, Stephen Kiprotich. Poco dopo lamezza è scattato in testa algruppo dei migliori, ha presouna quindicina di metri di vantaggio, e si è guadagnato unprimo piano con citazione deitelecronisti, prima di essere risucchiato dal gruppo. Ma è rimasto con i grandi fino in fondo.L’Italia ha centrato, invece,la vittoria nel Master degliover40, grazie a Danilo Goffi,22° assoluto in 2h23’44”.
m.l.p
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Daniele Meucci,28 anni, in pienaazione COLOMBO
5
4PEREC
4H51’52”
SGli arrivi
vipBaldini
2h43’41”
StefanoBaldini
(olimpionico diAtene 2004, ha
corso perbeneficenza)
2h43’41”
SummerSanders
(quattromedaglie
olimpiche nelnuoto)
3h24’00”
NickKypreos
(ex giocatorehockey ghiaccio
Nhl)4h43’38”
MarieJosePerec
(quattrocentistatre volte
olimpionica)4h51’52”
PamelaAnderson
(attrice/modella)5h41’03”
38 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013
NBA PRONOSTICATA COME LA SQUADRA PIÙ SCARSA DI SEMPRE, PHILADELPHIA E’ 30
Bravo Belinelli. Sixers: peggiori e imbattutiBeli segna 15 puntinell’ultimo quartoma perde, il team(anche) di Thohirbatte i Bulls
ilLutto
Addio Bellamycentro degli Usaoro a Roma 1960
È morto Walt Bellamy,centro della Nazionale Usa oroall’Olimpiade di Roma 1960.Aveva 74 anni. Prima sceltanel 1962, giocò 14 stagioni inNba a Chicago, Baltimore,New York, Detroit, Atlanta.
Marco Belinelli gioca laprima grande partita in maglia Spurs ma non basta a SanAntonio, senza Green e Splitter, per vincere a Portland. Beli parte in quintetto, realizza19 punti, 15 nell’ultimo quarto quando le sue triple nell’ultimo minuto e mezzo (la seconda per il 3 a 20” dalla sirena) riaprono la gara. Presta
zione super che non toglie aiPhiladelphia 76ers i riflettori.
Brocchi Quella che è statapresentata da tutti come lapeggiore squadra della Nba,addirittura in corsa per battere il record negativo assolutodi vittorie fatto registrare proprio da Phila nel 197273 (973), è partita con 3 vittorie eha già superato le due favorite, Miami e Chicago. «Capiamo quello che tutti hannoscritto e detto di noi — ha dichiarato il coach debuttanteBrett Brown, il solo che alla fine ha accettato la panchinadell’ex squadra di Doctor J —,il nostro messaggio resta ve
dere come va giorno per giorno. Sono fortunato di avereuna squadra che ama giocareassieme e dove ognuno apprezza la vicinanza uno dell’altro». Ancora una volta guidata dal rookie Michael Carter Williams, Phila (la squadra che ha nel board dei socianche Erick Thohir, è la menocostosa di tutta la Nba: il suomonte salari di 45 milioni èmeno della metà della n.1 cheè Brooklyn, 101) ha approfittato del passaggio a vuoto diDerrick Rose (4/14 al tiro, 8palle perse) che si è accusatodella sconfitta, mentre coachThibodeau lo assolve: «E’ dif
ficile giocar bene quando nonti alleni. Abbiamo bisogno ditempo in palestra, poi tuttoandrà bene».
RISULTATI: Golden StateSacramento 9887 (K.Thompson 27; McLemore19), Dallas Memphis 11199 (Nowitzki23; Conley 24), Milwaukee Toronto9097 (Mayo 16; Gay 18), PhiladelphiaChicago 107104 (Carter Williams 26;Boozer 22), IndianaCleveland 8974(Stephenson 22; Waiters 17), PortlandSan Antonio 115105 (Lillard 25;Duncan 24), UtahHouston 93 104(Jefferson 18; Parsons 24), NewOrleansCharlotte 10584 (Davis 25: Sessions 21).
CarterWilliams sfida Rose USAT.
BASKET SERIE A: LA QUARTA GIORNATA
l’Analisi
DI LUCA CHIABOTTI
MilanoLawale i dualismirischiosiL’arrivo di Gani Lawal aMilano è il primo movimentodi mercato della stagione.Ingombrante, perchériguarda la favorita e ilmiglior rimbalzista dellapassata stagione. Ma fanascere una competizioneinterna con Samardo Samuelsprima che abbia dimostratocontinuità nel ruolo eaggiunge un altro terminalepurissimo (0.1 assist a partital’anno scorso) in una squadrache ha problemi nellacostruzione del gioco. Se ildualismo con Samuels nonfinisce come quello traLangford e Hairston, Milanosotto canestro ha una forzanon pareggiabile dalleavversarie ma dovrà fareturnover quando Kangurrientrerà dall’infortunio. E’un’altra sfida tecnica perBanchi che ha tanti lunghi epochi passatori. Del resto,anche Sassari, l’antagonistadi Milano più completa, viveuna forte instabilità proprionella doppia regia:non si samai se Green è quello da 20punti o da zero e a Cremona ènaufragato anche TravisDiener. I dualismi sonosempre rischiosi. IntantoCantù vince a Roma senzaAradori e Varese si aggiudicauna sfida resa piùsignificativa dalla presenzacome avversario di Vitucci,l’uomo che l’ha portata inalto l’anno scorso. Forse nonhanno l’organico per far benedue volte la settimana, mauna sì. Fino alla fine.
Come ogni lunedì,all’indomani della giornata dicampionato su gazzetta.itsono online i video dai campicon gli highlights delle partitegià giocate, e già in seratasaranno sul sito le immaginidei posticipi di oggi a Desio ePesaro, oltre alle cronachedai campi già a fine partita.Per i posticipi, slitta a domaniil nostro ranking di Serie Aaggiornato all’ultimo turno.
Gazzetta.it
SUL NOSTRO SITOHIGHLIGHTS DAI CAMPIANCHE DEI POSTICIPI
hI VOTI
SJENKINS 7Inizio da star,
con 11 punti in7’, poi cala un
po’ ma nelsupplementare
ne infila 7fondamentali;
chiuderà con undoppio 4/7, da
due e da tre.
SBARON 7
Quattro triple(su sette
tentativi), segnaquando serve, èl’unico di Roma
veramentelucido e
continuo: 14punti in 27
minuti.
SRAGLAND 5
Primo giro avuoto della
stagione,contenuto a 9
punti dalladifesa romana,finisce con un
solo assist eben sette palle
perse.
SIGNERSKI 5Venti minuti di
anonimato, unasola tripla e
null’altro per ilpolacco in attesa
del rinnovo delcontratto. Gioca
sempre lontano dacanestro, un solo
rimbalzo per lui.
ROMA 80
CANTU’ 82
DTS (1417, 3131; 5552, 6868)
ACEA ROMA: Taylor 19 (4/12, 3/5), Goss 7 (1/1,1/2), Hosley 17 (5/12, 2/5), Ignerski 3 (0/1, 1/3),Mbakwe 13 (5/7); Baron 14 (1/3, 4/7),Eziukwu 4 (2/5), D’Ercole 3 (1/2 da 3), Righetti, Moraschini (0/1). N.e.: Reali, Tonolli.All.: Dalmonte.
CANTU’: Ragland 9 (1/5, 2/6), Jenkins 22 (4/7,4/7), Abass 2 (1/2, 0/1), Leunen 10 (2/4, 2/5),Cusin 9 (3/4); Gentile 14 (1/6, 4/6), Uter 9(4/8), Jones 7 (2/3, 1/3). N.e.: Rullo, Cesana, Aradori. All.: Sacripanti.
ARBITRI: Lanzarini, Rossi, Begnis.
NOTE T.l. Rom 8/16, Can 7/12. Rimb.: Rom31 (Mbakwe 10), Can 46 (Leunen 9). Ass.:Rom 22 (Taylor 7), Can 13 (Gentile, Jenkins5). Progr.: 5’ 69, 15’ 2023, 25’ 4236, 35’6265. Spettatori 2421.
Marty Leunen, 28 anni, ieri autore del canestro decisivo CIAMCAST
RISULTATIVANOLI CREMONABANCO DI SARDEGNA SASSARI 8674
ACEA ROMACANTÙ dts 7580
GRANAROLO BOLOGNASUTOR MONTEGRANARO 9673
CIMBERIO VARESESIDIGAS AVELLINO 8568
UMANA VENEZIAENEL BRINDISI 8287
GRISSIN BON REGGIO EMILIAPASTA REGGIA CASERTA 7659
PESAROMONTEPASCHI SIENA OGGI OGGI
EA7 EMPORIO ARMANI MILANOGIORGIO TESI GROUP PISTOIA OGGI
CLASSIFICASQUADRA PT G V P
CIMBERIO VARESE 6 4 3 1
CANTÙ 6 4 3 1
GRANAROLO BOLOGNA 6 4 3 1
ENEL BRINDISI 6 4 3 1
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 4 3 2 1
MONTEPASCHI SIENA 4 3 2 1
BANCO DI SARDEGNA SASSARI 4 4 2 2
ACEA ROMA 4 4 2 2
SIDIGAS AVELLINO 4 4 2 2
GRISSIN BON REGGIO EMILIA 4 4 2 2
PASTA REGGIA CASERTA 4 4 2 2
PESARO 2 3 1 2
UMANA VENEZIA 2 4 1 3
MONTEGRANARO 2 4 1 3
VANOLI CREMONA 2 4 1 3
GIORGIO TESI GROUP PISTOIA 0 3 0 3
Le prime 8 ai playoff, l’ultima in Lega Gold.
PROSSIMO TURNODomenica 10/11, ore 18.15
GIORGIO TESI GROUP PISTOIAVANOLI CREMONA (9/11)ENEL BRINDISIGRISSIN BON REGGIO EMILIA (17.30)PASTA REGGIA CASERTAACEA ROMAGRANAROLO BOLOGNAEA7 EMPORIO ARMANI MILANOCANTÙSIDIGAS AVELLINOMONTEGRANAROPESAROBANCO DI SARDEGNA SASSARICIMBERIO VARESE (20.30)MONTEPASCHI SIENAUMANA VENEZIA (11/11)
Jenkins e GentileCantù passa a Romaal supplementareSacripanti: «Abbiamo vinto fuori e senza Aradori»È arrivato il passaporto, Jones rimane alla Virtus
4IL NUMERO
25I punti
di RichLa guardia di
Cremona èstato finora il
migliorrealizzatore
della 4a giornatadavanti a Dyson
(Brindisi) con23.
MARIO CANFORAROMA
Basta osservare i parzialidei cinque quarti (overtimecompreso) per capire l’estremoequilibrio di RomaCantù: 1417, 1714, 2421, 1316, 1214.Mai più di tre punti di distacco,per un successo canturino tutto sommato meritato, perchénei momenti decisivi il braccino non è venuto a nessuno.Due punti d’oro, nonostante lapesante assenza di Pietro Aradori, ancora fermo e in panchina solo per stare accanto aicompagni. «Ma poteva vincereanche Roma, sono gare chevengono decise da episodi», dice un raggiante Pino Sacripanti che ha trovato inizialmenteun Jenkins favoloso, immarcabile dagli esterni romani.
Timbro Parla di episodi, iltecnico ospite. E ha sicuramente ragione. Cita un bel po’ digiocatori, ma si dimentica dicolui che ha messo un bel timbro a fuoco sul pomeriggio romano: minuto 26, l’Acea èavanti 5043. Gentile trova laprima tripla di una prova finoad allora incolore. Sulla sirenadella frazione, in maniera abbastanza fortunosa mette la seconda da poco dopo la linea delcentrocampo, utile a fissare il5552. Si riparte e il buon Stefano ne mette altre due di fila:significheranno il 5558. Chiaro, dopo ci sono stati mille altriepisodi, ma senza il «fuoco» diGentile (che oltre a 4/6 nelletriple ha completato lo scoutcon 6 falli subiti e 5 assist, dicui l’ultimo super per la decisiva tripla di Leunen nell’overtime), Cantù probabilmente nonavrebbe avuto la forza per tornare avanti dopo la rimonta romana. «Siamo felicissimi perdue motivi — prosegue Sacripanti —: il primo è per aver trovato i due punti in trasferta, cosa sempre difficile, e poi perché si è trattato della seconda
gara senza Aradori. Inutile sottolineare la sua importanza pernoi, però la squadra si è compattata, ha reagito bene».
Rimbalzi Ma ha saputo soprattutto mettere giù un bel po’di palloni: la conta dei rimbalzialla fine è deprimente per Roma, sotto 3146 (16 offensivi).Vero pure che, come dice l’allenatore dell’Acea Luca Dalmonte «se hai perso di due al supplementare con 15 rimbalzi inmeno allora vuole dire che haifatto bene altre cose, altrimenti ne prendevi 20», però è proprio nei pressi dell’anello chela sua squadra non mostra lacattiveria necessaria. Sia
Mbakwe sia Eziukwu non sembrano avere il giusto atteggiamento: e la doppia doppia delprimo (13 punti+10 rimbalzi)non lo salva da una prova scialba, troppo soft e per giuntacontro avversari diretti pernulla trascendentali. Dalmonte glissa abilmente la domandasulla poca consistenza del duo,parla di «qualcosa che si devemigliorare» ma le prossime gare saranno fondamentali percapire se necessitano interventi. Al momento va risolto il casoJones, che ha visto ieri la partita in borghese. Il tanto attesopassaporto comunitario è finalmente arrivato, per cui Roma lo tessererà entro venerdì:
Jones (che, va detto, non è certo un fenomeno) garantisceperò a questa squadra quellaenergia che in molti periodidelle gare non c’è. Bisogna risolvere la questione Ignerski,ieri mediocre. Gioca lontanissimo da canestro, apre gli spazi, l’ideale sarebbe confermarlo anche per vivere meglio ildoppio impegno campionatoEurocup. Ma starà al presidente Toti decidere se aprire il portafoglio o meno. Intanto, va registrato il secondo errore di filain entrata di Taylor nell’ultimopossesso dei regolamentari:per Roma, insomma, gira anche un po’ storto.
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gguarda Carter Williams
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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 39
LA 1a VITTORIA SACCHETTI: «SIAMO STATI PRESUNTUOSI»
Cremona si sbloccaSassari irriconoscibile
CREMONA 86
SASSARI 74
(2120, 4633; 6960)VANOLI CREMONA: Woodside 6 (3/6,0/2), Jackson 15 (4/6, 1/6), Rich 25(10/22, 0/1), Kalve 11 (4/4, 1/1), Kelly 7(3/4); Chase 10 (2/2, 2/4), Conti (0/1 da 3),Marchetti, Spralja 4 (2/3), Ndoja 8 (1/2,2/2). N.e.: Ariazzi, Fiorentini. All.: Gresta.BANCO DI SARDEGNA SASSARI: T.Diener 4 (2/2, 0/4), D. Diener 12 (3/8,2/2), Thomas 22 (6/8, 2/5), C. Green 11(3/6, 1/5), Johnson 15 (7/10); M. Green(0/2 da 3), Fernandez, B. Sacchetti 7 (1/2,1/5), Vanuzzo 3 (1/2 da 3). N.e.: Devecchi,Tessitori. All.: R. Sacchetti.ARBITRI: Weidmann, Paglialunga, Mazzoni.NOTE T.l.: Cre 10/11, Sas 9/11. Rimb.: Cre32 (Kelly 6), Sas 31 (Johnson 13). Ass.:Cre 13 (Woodside 7), Sas 16 (D. Diener 5).Progr.: 5’ 138, 15’ 3125, 25’ 5947, 35’8062. Usc. 5f.: D. Diener 36’20” (8468).Spett. 3000.
CREMONA – Dopo la settimana più diffici
le, Cremona si scrolla di dosso la tensione e vince la prima partita del propriocampionato contro una Sassari che anche coach Sacchetti fatica a riconoscere: «Siamo stati presuntuosi. L’atteggiamento non è quello da squadra importante. Forse le due partite in casa hanno mascherato i nostri problemi». Il Bancoapproccia male la gara, anche perché ilombardi la forzano a giocare sotto ritmo.Gli 11 punti di Kalve nel solo primo quartolanciano l’arrembaggio cremonese (138,5’), Drake Diener ci mette una pezza (2120), ma poi emergono tutti i limiti difensividi Sassari, presa a pallate da Rich (4633, 20’). Tre le chiavi per la Vanoli: l’ottimaregìa di Woodside, i 74 punti concessi dopo gli oltre 93 di media delle prime 3 garee l’impatto, tecnico ed emotivo, di Chase,in campo nonostante un serio problemaa un ginocchio. Thomas (13 punti nel terzo quarto) tiene accessa la fiammella(6960), ma è ancora Rich a chiudere.Gresta esulta: «Dopo la pessima provadi Brindisi, arriva una delle migliori partite da quando sono allenatore di questasquadra. Il merito è dei miei giocatori».
Alessandro Rossi
MONTEGRANARO K.O. RECALCATI ARRABBIATO
Bologna: Walsh caldoonora Brunamonti
BOLOGNA 96
MONTEGRANARO 73
(2713, 4529; 6653)GRANAROLO BOLOGNA: Ware 13 (3/3,2/8), Hardy 12 (3/5, 2/4), Gaddefors 15(4/6, 2/3), Motum 15 (4/5, 2/4), King 11(5/8); Imbrò 5 (1/1, 1/2), Walsh 21 (6/9, 3/8),Jordan 2 (0/2), Landi 2 (1/1), Fontecchio.N.e: Negri, Guazzaloca. All.: Bechi.MONTEGRANARO: Mayo 7 (2/8, 0/3),Cinciarini 11 (2/6, 2/3), Collins 4 (2/7,0/3), Sakic 15 (3/8, 0/2), Skeen 13 (2/3,2/3); Lauwers (0/1 da 3), Mazzola 8 (4/5),Campani (0/1, 0/1), Mitrovic 9 (0/3, 3/4),Tessitore 6 (0/1, 2/2), Quaglia, Rossi. All.:Recalcati.ARBITRI: Lamonica, Quarta, Filippini.NOTE T.l.: Bol 6/9, Mtg 16/25. Rim.: Bol 41(King 10), Mtg 34 (Sakic 11). Ass.: Bol 14(Walsh 4), Mtg 12 (Mayo 5). Progr.: 5’ 179,15’ 3218, 25’ 5738, 35’ 8069. Usc. 5 f:Collins 39’32” (9073). F.antisp: Collins35’04”. Spett. 5636
BOLOGNA Dopo il flop di Siena, la Virtus siprende una facile vittoria nella sera dedicata a Roberto Brunamonti, rifilando 23
punti di scarto alla modesta Montegranaro, una squadra che a tratti calpesta ilcurriculum del suo prestigioso coach conerrori banali al tiro e amnesie difensive. Ilparadosso è che al 35’ gli ospiti sono ancora in partita perché la Granarolo giocaa fare l’elastico, prima allunga a piacimento e poi lascia agli avversari il modo dirientrare. Ma non c’è mai storia in unapartita che Bologna domina e controllacon sei uomini in doppia cifra, anche seHardy fa bottino solo alla fine. I bianconeri nel primo quarto scattano a +14, nel terzo arrivano a +22. Montegranaro non hanulla dall’esordiente Collins e poco daglialtri Usa. La Virtus ritrova il solito Walsh,accanto al roccioso Motum e al jolly Gaddefors. Così Bechi aspetta Milano: «Abbiamo offerto una prova di solidità difensiva e buona distribuzione offensiva. Maper competere contro l’EA7 dovremo unpasso avanti». Invece Recalcati ammettetutto il suo disappunto: «Negli spogliatoimi sono molto arrabbiato. Come coach hosempre avuto pazienza ma c’è un limite atutto. Bisogna avere la decenza di lottarefino in fondo. Troppi individualismi non risolvono i problemi della squadra».
a.to.
SOLITI TECNICI ANCORA DECISIVI
Super Dyson: Brindisirimonta e batte Venezia
VENEZIA 82
BRINDISI 87
(1818, 3932; 5660)UMANA VENEZIA: Giachetti 12 (1/3,3/5), Taylor 16 (5/10, 2/6), Rosselli(0/1, 0/1), Smith 21 (4/9, 3/4), Easley 11(5/6); Peric 10 (5/9), Linhart 2 (1/4), Vitali8 (2/6, 1/4), Magro 2 (1/2). N.e.: Akele. All.:Mazzon.ENEL BRINDISI: Dyson 24 (4/5, 2/3),Lewis 5 (0/3, 1/4), Snaer 5 (1/2, 1/4),James 11 (4/7, 0/1), Aminu 18 (8/12); Todic 2 (1/2), Bulleri 3 (1/3), Zerini 5 (1/1, 1/1),Campbell 14 (2/6, 1/4). N.e.: Morciano,Formenti, Leggio. All. Bucchi.ARBITRI: Sardella, Ranaudo e Vicino.NOTE T.l.: Ven 7/13, Bri 25/32. Rimb: Ven33 (Smith 10), Bri 31 (James 12). Ass.: Ven19 (Vitali 5), Bri 16 (Campbell 7). Progr. 5’89, 15’ 2923, 25’ 4743, 35’ 5660. Tec.:Giachetti 25’05” (4943), Peric 27’47” (5251). Ant.: 29’10” (5257). Spett.: 3507.
MESTRE (Ve) L’Enel sbanca il Taliercio erovina il Reyer Day. Dyson straordinarionocchiero con Campbell dispensatore
di assist (7) e James calamitarimbalzi(12), la Reyer vive sulla classe di Smith esulle invenzioni di Vitali, ma sbanda nelterzo periodo, quando sembrava aver ilmatch in pugno, regalando due tecnici(Giachetti e Peric) dettati dalle nuovenorme e un antisportivo al croato capitalizzati in 11 punti dall’Enel. «Una buonaprestazione — ha ammesso Piero Bucchi— nell’intervallo ci siamo parlati, focalizzato gli errori commessi, tornando sulparquet con grande intensità e concentrazione. Determinante la nostra difesanella ripresa». La fuga dell’Umana (3523) sembrava l’inizio di un’altra serata digloria, invece Brindisi è rientrata (3932)prima dell’intervallo. «E’ un momento difficile — ha ammesso Andrea Mazzon —ma ne usciremo con l’unità che ci hasempre contraddistinto». La Reyer accusa il colpo dopo il sorpasso Enel (5260) rientra e sorpassa a cavallo dei duetempi (6360), quando si risveglia dal torpore offensivo Taylor. Sul 7066 per igranata, altro sussulto dell’Enel (7075)con Snaer, abbastanza impalpabile, ascaricare la tripla dell’allungo.
Michele Contessa
DONNE
Lucca e Spezia koSchio e Ragusauniche imbattute
La 4a giornata: UmanaVenezia Orvieto 83 71(Ruzickova 18; Morris 16);Priolo Fila San Martino diLupari 35 76 (Donvito 16;Correal 27); Gesam Gas LuccaFamila Schio 64 74 (Dotto 18;Godin 21); Cagliari Acqua&Sapone Umbertide 56 60(Johnson 14; Black 18); ChietiLavezzini Parma 49 85(Gonzalez 15; Macaulay 17);Passalacqua Ragusa Carispezia La Spezia 75 52 (Walker 24;Malone 17). Classifica: Ragusa,Schio 8, Spezia, Lucca, Parma6; Umbertide, Venezia 4;Cagliari, San Martino di Lupari2; Priolo, Orvieto, Chieti 0.
LNP GOLD LA 6a GIORNATA: IN TESTA BIELLA, BRESCIA, VEROLI E TORINO (SENZA MANCINELLI). MIGLIOR REALIZZATORE: YOUNG (BARCELLONA) 28
Basile sulla sirena: terza di fila di Capo d’OrlandoIMOLATORINO 7080(1325, 3342; 4964)AGET IMOLA: Passera 14 (6/12, 0/2),Young 12 (2/6, 1/5), Niles 2 (1/4, 0/3),Dordei 11 (3/10, 1/3), Poletti 22 (9/14,0/2); Mancin 4 (2/2), Turel 5 (2/2, 0/1).All.: Esposito. MANITAL TORINO: Chessa 11 (3/6, 1/2), Gergati 9 (1/10, 2/5),Evangelisti 20 (4/7, 2/8), Sandri 8 (1/3,0/2), Amoroso 19 (4/9, 3/7); Stojkov 6(0/2, 2/3), Wojciechowski 7 (2/4). NOTE T.l.: Im 14/18, To 20/25. Rimb.: Im 34(Dordei 12), To 45 (Amoroso 11). Ass.:Im 13 (Passera 4), To 12 (Chessa 4).Spett. 1300. (p.b.)NAPOLICASALE 7368(1920, 4133; 5346)EXPERT NAPOLI: Black 10 (2/4, 0/2), Malaventura 11 (3/6, 1/2), Weaver 24 (7/9,0/1), Allegretti 15 (2/2, 3/5), Brkic 8 (2/6,1/1); Valentini 2 (0/3, 0/1), Bryan 3 (1/1).All.: Cavina. NOVIPIÙ CASALE: Dillard 18(4/8, 2/4), Casini 13 (0/2, 3/5), Jackson 8(4/5, 0/3), Bruttini 12 (5/11), Martinoni 6(3/8, 0/2); Amato 2 (1/1, 0/2), Giovara 3
(0/1 da 3), Cutolo 2 (0/1, 0/2), Fall 4 (2/4).All.: Griccioli. NOTE T.l.: Na 24/31, Ca15/19. Rimb.: Na 29 (Brkic 8), Ca 27(Bruttini e Cutolo 6). Ass.: Na 9 (Weaver5), Ca 11 (Dillard 7). Spett. 700 (l.ba.)BIELLAFERENTINO 8875(2029, 4443; 6758)ANGELICO BIELLA: Laganà 18 (6/11, 2/6),De Vico 3, Raspino 7 (2/3, 1/2), Hollis 24(8/12, 1/1), Infante 2 (0/3, 0/1); Voskuil 19(2/7, 5/11), Berti 11 (3/5), Chillo 4 (2/2).All.: Corbani. FERENTINO: Guarino 6(0/1, 2/4), Bucci 6 (3/6, 0/2), Pierich 17(2/2, 4/9), Green 9 (3/6, 0/3), Garri 10(2/6); Rosignoli 9 (3/3), Giuri 15 (2/4,3/3), Parrillo 3 (0/1, 1/3). All.: Gramenzi.NOTE T.l.: Bi 12/17, Fe 15/20. Rimb.: Bi33 (Hollis 11), Fe 28 (Garri 8). Ass.: Bi 22(Hollis, Voskuil 4), Fe 8 (Guarino 4).Spett. 2734. (ga.p.)VEROLITRENTO 7572(2421, 3837; 6251)GZC VEROLI: Tomassini 11 (3/8, 1/2),Sanders 15 (4/6, 1/3), Casella 10 (2/6,2/4), Samuels 4 (2/4, 0/2), Cittadini 13
(5/9); Rossi 1 (0/1 da tre), Blizzard 12(2/4, 1/1), Carenza 9 (3/3, 1/2). All. Ramondino. TRENTO: Triche 4 (1/5, 0/2),Pascolo 14 (7/10), Forray 19 (5/8, 2/4),Elder 16 (5/7, 2/9), Lechthaler 11 (5/6);Baldi Rossi 4 (2/5, 0/2), Spanghero 4(2/5, 0/4). All. Buscaglia. NOTE – T.l. Ve15/22, Tr 6/11. Rimb.: Ve 30 (Cittadini 8),Tr 31 (Pascolo 13). Ass.: Ve 13 (Sanderse Samuels 4), Tr 11 (Elder e Pascolo 3).Spett.: 1200. (al.bia.)JESITRAPANI 9488(2415, 5143, 6767)FILENI JESI: Maggioli 15 (5/8, 1/5), Jukic15 (4/5, 2/4), Rocca 6 (2/7), Goldwire 24(1/3, 5/11), Santiangeli 14 (1/5, 2/5); Borsato 15 (3/5, 2/6), Fallucca 3 (1/2 da 3),Gaspardo 2 (1/2, 0/1). All. Coen. LIGHTHOUSE TRAPANI: Renzi 16 (6/6, 1/5),Lowery 22 (4/6, 3/8), Baldassarre 14(4/5, 1/3), Parker 17 (5/10, 1/5), Ferrero12 (2/5, 1/6); Bartoli 3 (1/1 da 3), Ianes 4(1/3). All.: Lardo. NOTE: T.l.: Je 21/27, Tr20/27. Rimb.: Je 35 (3 con 7), Tr 34(Lowery 9). Ass.: Je 12 (Jukic 4), Tr 13
(Parker 5). Spett.: 1844. (f.ch.)CAPO D’ORLANDOVERONA 64–63(2018, 4036; 5053)UPEA CAPO D’ORLANDO: Mays 18 (6/8,2/9), Basile 14 (1/1, 3/6), Nicevic 16 (6/9),Portannese 3 (0/6, 1/6), Archie 10 (4/7,0/2); Cefarelli 3 (0/2, 1/1). All.: Pozzecco.TEZENIS VERONA: Callahan 14 (5/10,0/4), Smith 7 (1/4, 1/4), Taylor 16 (3/7,3/5), Carraretto 4 (2/2, 0/1), Gandini 2(1/1, 0/2); Reati 3 (0/1, 1/3), Boscagin 6(2/4), Da Ros 11 (4/8, 1/1). All. Ramagli.NOTE – T.l.: Ca 9/11, Ve 9/10. Rimb.: Ca 31(Archie 12), Ve 29 (Callahan 11). Ass.: Ca15 (Mays 4), Ve 9 (Smith e Taylor 3).Spett.: 2.000. (s.pi.)TRIESTEBRESCIA 5874(2119, 3139; 4956)TRIESTE: Hoover (0/2, 0/2), Tonut 8 (2/7,1/2), Harris 16 (6/14, 1/4), Ruzzier 7 (2/6,1/2), Candussi 16 (5/11, 1/5); Fossati 4(2/3, 0/1), Mastrangelo 3 (1/1, 0/1) Carra4 (2/5). All. Dalmasson. CENTRALE LATTE BRESCIA: Slay 8 (4/4, 0/6), Procacci(0/1 da 3), Rinaldi 12 (6/10), Fultz 9 (2/7,
1/2), Giddens 7 (2/9). Bushati 4 (2/2); Loschi 12 (0/1, 3/5), Di Bella 15 (3/4, 3/5),Cuccarolo 4 (1/4), Maspero 3 (0/1, 1/1).All. Martelossi. NOTE: T.l.: Ts 6/14, Bs10/14. Rimb: Ts 36 (Harris 13) Bs 36 (DiBella 8) Ass: Ts 10 (Ruzzier, Hoover 3)Bs 14 (Di Bella 4). Spett. 2300 (l.g.)FORLÌ–BARCELLONA 7293(2520, 4440; 5368)CREDITO DI ROMAGNA FORLÌ: Basile 4(0/1 da 3), Cain 16 (8/9), Crow 19 (1/3,4/10), Ferguson 19 (4/7, 2/7), Saccaggi11 (4/10, 0/3); Eliantonio 3 (1/3 da 3). All.:Galli. SIGMA BARCELLONA: Young 28(7/11, 3/4), Toppo 11 (5/5), Maresca 13(4/7, 1/3), Natali 2 (1/3), Collins 19 (4/8,3/7); Filloy 6 (0/2, 2/3), Pinton 2 (0/2 datre), Fantoni 12 (5/10) All.: Trimboli. NOTE T.l.: Fo 17/22, Ba 14/15. Rimb.: Fo 25(Cain 10), Ba 33 (Young 11). Ass.: Fo 12(Saccaggi 6), Ba 14 (Collins 5).CLASSIFICA Biella, Brescia, Veroli, Torino 10; Trento, Barcellona 8; Capo d’O.,Trapani, Napoli, Jesi 6; Triste, Verona 4;Casale, Imola, Ferentino 2; Forlì 0.
Clark e gli italianiVarese spazza viail fantasma VitucciContro Avellino, prima il play, poi Polonara eDe Nicolao si tolgono il peso dell’anno scorso
VARESE 85
AVELLINO 68
(2013, 4431; 6950)
CIMBERIO VARESE: Clark 20 (5/5, 3/6),
Coleman 9 (3/7, 0/2), Ere 8 (1/3, 2/7), Po
lonara 15 (4/5, 2/4), Hassell 12 (6/8); Ru
sh (0/1, 0/2), Sakota 4 (2/2, 0/2), De Ni
colao 15 (1/1, 3/5), Scekic 2 (1/2), Mei.
N.e.: Testa, Balanzoni. All. Frates.
SIDIGAS AVELLINO: Lakovic 9 (2/5, 1/4),
Dean 7 (2/3, 1/4), Richardson 4 (2/4, 0/1),
Ivanov 12 (4/8, 0/2), Thomas 17 (8/13);
Spinelli 2 (0/2, 0/1), Cavaliero 5 (1/2,
0/2), Hayes 10 (1/3, 2/5), Dragovic 2
(1/1, 0/1). N.e.: Biligha, Riccio, Morgillo.
All. Vitucci.
ARBITRI: Sabetta, Bartoli, Mattioli.
NOTE T.l.: Var 9/11; Ave 14/16. Rimb.:
Var 33 (Hassell 9); Ave 33 (Ivanov 7).
Ass.: Var 15 (Clark 7); Ave 13 (Ivanov,
Dragovic e Spinelli 4). Progr.: 5’ 126
15’ 3220, 25’ 5543, 35’ 8261. Spet
tatori .207 per 53.740 euro.
ANTONIO FRANZIVARESE
Alla fine coach Fratespuò permettersi un piccolo gesta d’esultanza: «Sapevo chequesta partita era importanteper il pubblico di Varese. Dovevamo metterci alle spalle lescimmie di una stagione scorsache pesava ancora e abbiamodimostrato che anche quest’anno, pur magari con un pizzico di talento in meno, questaCimberio può far bene». Anzi,benissimo come ieri sera superando nettamente un’Avellinoche, con in panchina l’ex Vitucci accolto tra i fischi ma purecon quale applauso di riconoscenza, si presentava sotto lavolta di Masnago da formazione ambiziosa. E invece proprioClark, finora il meno convincente in campionato, con unaserie di 5 canestri di fila inapertura ha dato il là al primoallungo di Varese (+9 sul 156
già al 5’30”). Ad aiutarlo uncommovente Ere, capace di essere protagonista nonostanteun problema muscolare che loaveva messo k.o. in settimana.
Coppia Clark&Ere non sarebbero stati sufficienti, però,alla Cimberio per condurresempre in testa la sfida controla Sidigas, se Frates non avesseavuto anche una prestazionesuper dal duo under 22 tuttoitaliano PolonaraDe Nicolao:l’ala ha continuato in un percorso di crescita ormai continuo affiancando a una provaefficace in attacco (6/9 al tiro), una buona difesa in affiancamento a Hassell su Thomas,a lungo unico terminale Sidigas (8/13 da sotto per lui). Ilgiovane play, invece, è salito incattedra in un terzo quarto da25 punti complessivi per Varese. I suoi canestri e una regiaaccorta sono stati importantiquando, uscito Coleman per il4° fallo dopo due sfondamenti,Lakovic cercava di rimettere inpartita Avellino che pure doveva scontare uno svantaggio ormai costantemente in doppiacifra (5543 al 25’).
Hayes L’unico momento positivo di un Hayes ancora lontano dal giocatore di cui ha bisogno Vitucci (solo 3/8 da fuori per l’ex New Jersey Nets)non bastava anche perché il solito Ere riprendeva in mano ilcontrollo della partita: «Ci siamo scontrati con una formazione molto più pronta di noi— ammette Vitucci —. Ci hanno messo sotto imponendociun ritmo che, in questa fasedella nostra stagione, non siamo ancora in grado di tenere».
© RIPRODUZIONE RISERVATAKeydren Clark, 29 anni CIAMCAST
4LAWAL
8.4I rimbalzi
di Gani Lawal,25 anni, in
basso nellafoto Ciamillo,
neo acquisto diMilano e
migliorrimbalzista
della passatastagione con lamaglia di Roma
I POSTICIPI HAIRSTON VERSO LA TURCHIA
MilanoPistoiasi gioca a DesioIn tv PesaroSiena
(cam.ca.m.i.a.l.p.s.) In attesa di GaniLawal, Milano gioca a Desio il posticipo di stasera contro Pistoia (ore 20.30, arbitri Bettini,Caiazza e Borgioni: nessuna diretta tv per concomitanza con la Rai). Manca ancora l’annuncio per il centro l’anno scorso miglior rimbalzista a Roma, 2.05, 24 anni, dopo la conferma disabato dell’agente. Per problemi di visto, proibitivo avere Lawal (al momento negli Usa) perla cruciale trasferta di giovedì a Bamberg. Lanotizia è l’uscita in vista per Malik Hairston,fuori squadra con un altro anno di contratto a
1,5 milioni di dollari: ieri il Galatasaray,che ha perso per oltre tre mesi l’ex canturino Markoishvili, ha già annunciatosul proprio profilo Twitter l’arrivo del
l’ala americana, la cui transazionecon Milano è quasi definita.
La partita Per l’EA7 saranno ancora assenti Gigli (riprende dopoBologna) e Kangur, regolarmente in campo nella rifinitura di ieri a Desio gli acciaccati Langford, Gentile e Samuels. Unicain A ancora senza vittorie, la neopromossa Pistoia registra l’insod
disfazione per gli Usa Daniel, Washington e Johnson del coach Moretti, cheha implementato il lavoro settimanalecon riunioni tecniche e video aggiuntivi.Annunciata la presenza anche dell’inte
rista Rodrigo Palacio, amico di Cerella.
A Pesaro Diretta tv su RaiSport1 per PesaroSiena (ore 20.30, arbitri Martolini,Biggi e Lo Guzzo). Assenti Traini da unaparte e Nelson dall’altra.
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40 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013
PALLAVOLO SERIE A1 UOMINI: TERZA GIORNATA
A1 DONNE TERZO TURNO
Piacenzaa forza 3Chiappinia Novara?
E’ un Simonda pauraIl derbya PiacenzaIl cubano ne fa 20: la Coprarimonta dall’ 12, annulla trematch ball e batte Modena
Robertlandy Simon (26) coi baffi per l’iniziativa Movember TARANTINI
Le altre gare Kurek trascina MacerataA2 UOMINI
Potenza Picenaraggiunge Monza
(f.c.) Monza (Padura Diaz 32)vince in casa su Ortona (Cetrullo31) e resta primo stavolta assiemea Potenza Picena che espugna Castellana.Così la 3° giornata: ElettrosudBrolo Tonazzo Padova 0 3 (22 25,21 25, 19 25); Cassa Rurale CantùGlobo Sora 1 3 (20 25, 25 20, 1625, 12 25); Vero Monza Sieco Ortona 3 2 (27 25, 19 25, 21 25, 27 25,27 25); Itely Milano Coserplast Matera 3 1 (21 25, 25 23, 25 18, 2520); Aiello Corigliano Sidigas Avellino 0 3 (21 25, 20 25, 20 25); Materdominivolley Castellana BChemPotenza 1 3 (19 25, 20 25, 29 27,23 25). Classifica: Monza, Potenza P. 8; Padova, Sora 7; Avellino,Cantù 6; Matera 5; Ortona 4; Milano3; Brolo, Corigliano, Castellana 0.
QUALIFICAZIONI MONDIALI
Olanda e Franciavogliono i giocatori
Olanda e Francia sono stateirremovibili, come da regolamentoFivb, vogliono i giocatori il 18 dicembre per le qualificazioni mondiali (3 gennaio), ma pare che suquesta linea si muoveranno anchealtre federazioni nazionali. A rischio, quindi, la giornata di campionato fissata per il 22.
Taccuino
MODENA 2
PIACENZA 3(1725, 2521, 2523, 3032, 815)
CASA MODENA: Deroo 13, Sala 9,
Bartman 15, Quesque 13, Beretta 16,
Kampa 4; Manià (L), Hendriks 1, Dona
dio, Sket 2, Krumis. N.e. Sighinolfi. All.
Lorenzetti.
COPRA ELIOR PIACENZA: Papi 10, Fei
13, Vettori 4, Kaliberda 20, Simon 20, De
Cecco 7; Marra (L), Le Roux 11, Parte
nio, Tencati 3. N.e. Smerilli, Zlatanov,
Husaj. All. Monti.
ARBITRI: Saltalippi e Bartolini.
NOTE Spettatori 3875, incasso
34.136 euro. Durata set: 24’, 26’, 30’,
35’, 15’; totale 130’. Casa Modena: bat
tute sbagliate 18, vincenti 6, muri 9, 2ª
linea 13, errori 28; Copra Elior: battute
sbagliate 23, vincenti 10, muri 15, 2ª
linea 15, errori 35.
Trofeo Gazzetta: 6 Simon, 5 Beretta, 4
Kaliberda, 3 Papi, 2 De Cecco, 1 Que
sque
DAL NOSTRO INVIATO
GIAN LUCA PASINIMODENA
Denys Kaliberda senzamuro pianta una «cannella»(come si dice a Modena, traduzione è una gran botta, manon rende bene) e chiude untiebreak che porta a Piacenzadue punti sofferti, difficili, mautilissimi per la classifica e peril morale (sarà banale, ma inquesto caso è verissimo) soprattutto dopo che la giornataera iniziata con il capitanoZlatanov fermo in panchinaper una sospetta frattura alpolso destro (oggi la risonanza magnetica che tiene in ansia i piacentini) e dopo cheModena per gran parte dellagara aveva dato l’impressionedi poter sorprendere i quasi4000 del PalaPanini e portarea casa il bottino pieno addirittura contro alcuni dei pretendenti dello scudetto.
Tre match ball «Dobbiamodimenticarci le maglie e pensare solo a questa partita»,aveva detto in settimana Angelo Lorenzetti, l’uomo che havinto lo scudetto sia su unapanchina che sull’altra, oracondottiero (il termine non èeccessivo basta vedere comeurla in faccia ai suoi giocatori)dei «gialli». E dal secondo set
in avanti la consegna gli uomini di casa l’hanno mantenutacon un Thomas Beretta anchepiù che in formato Nazionale acui è sfuggito il premio di mvpsolo perché dall’altra partec’era un certo Robertlandy Simon (20 punti con uno strepitoso 87% in attacco dalle suebraccia sono partite la serie dibattute che hanno condizionato il quarto set): ma il suo 78%in attacco, i 16 punti (migliormarcatore di casa, non pochissimo per un centrale) e i suoitre muri sono il sintomo di unaprestazione autoritaria (nonproprio comune per un esordiente in serie A1) e di unasquadra che non si arrende facilmente.
Panchina lunga Ma alla finela differenza l’ha fatta la panchina (lunga e intercambiabile) quella di Piacenza, un po’più risicata quella di Modena.La svolta della gara nel quartoset con i padroni di casa sempre sotto e sempre a rimontare, fino che si conquistano trematch ball che resteranno alungo nella testa dei tifosi enelle parole dello speaker storico di casa (Antoine ieri festeggiato dalla curva per ilcompleanno) «crederci, crederci crederci», ripeteva Antoine. E i modenesi ci hannocreduto fino a quando hanno
potuto. Poi le già citate serie inbattuta di Simon, la costanzadi Kaliberda (acquisto quantomai prezioso per i piacentini),i muri di De Cecco e di Papi el’inserimento di Le Roux perVettori dal terzo set in poi. Aproposito del bomber azzurro:prosegue la sua normalmentedifficile opera di inserimentoin una squadra di alto livello,ci vorrebbe solo un po’ di pazienza, ma il volley di oggi hain maniera miope cancellatoquesta parola dallo sport...Sfumata la grande occasioneModena si affloscia, mentrePiacenza esce alla distanza e siporta a casa due punti a uncerto punto inaspettati. Testimonianza che la squadra diMonti non si arrende facilmente. Ora aspetta notizie dalcapitano e cambia maglia pensando alla Champions...
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MACERATA 3
PERUGIA 0(2517, 2519, 2522)
LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Podrascanin 5, Baranowicz 3, Kurek 16,Stankovic 7, Zaytsev 11, Kovar 10; Henno (L)1, Lampariello. N.e. Paparoni, Patriarca ,Giombini, Monopoli. All. Giuliani.
SIR SAFETY PERUGIA: Mitic 3, Vujevic 3,Barone 7, Atanasijevic 15, Petric 4, Semenzato 1; Giovi (L), Paolucci 1, Cupkovic 2,Della Lunga. N.e. Della Corte, Fanuli (L),Buti. All. Kovac.
ARBITRI: Pol e Padoan.
NOTE Spettatori 2030, incasso 6500. Durata set: 23’, 25’, 29’ totale 77’. Lube: b.s.17, v. 5, m. 12, s.l. 10, e. 21. Sir Safety: b.s.12, v. 3, m. 2, 2L. 4, e. 22. Trofeo Gazzetta:6 Kurek, 5 Baranowicz, 4 Stankovic, 3Zaytsev, 2 Atanasijevic, 1 Henno.
MACERATA Il carrarmato Lube passa sopra una Sir Safety che esce ridimensionata dal confronto con la capolista. La squadra di Kovac, priva di Buti (problemi all’inguine) si è attaccata al solo Atanasijevicper non affondare: troppo poco contro lasquadra di Giuliani. E’ il terzo 30 consecutivo in campionato (eguagliato l’iniziodel 200203) e la quinta vittoria stagionale col massimo scarto. «Molto bravi noi —riconosce Giuliani — ma forse Perugia nonha reso come poteva. Mi è piaciuto il cambio palla della squadra, a tratti perfetto».La Lube ha dominato nei primi due set esofferto solo nel terzo. Oltre all’eccellenteBaranowicz (mvp) e allo spettacolareHenno (anche a punto nel primo set!) a salire in cattedra è stato Kurek, fondamentale nel finale del terzo parziale; chiudecon un 74% in attacco e entusiasma ilFontescodella.
Mauro Giustozzi
TRENTO 3
MOLFETTA 0(2624, 2521, 2518)
DIATEC TRENTINO: Solè 3, Sokolov 16,Lanza 12, Birarelli 10, Suxho 2, Ferreira 7;Colaci (L), Burgsthaler 4, Szabò 3. N.e.Sintini, Thei (L), De Paola, Fedrizzi. All.Serniotti.
EXPRIVIA MOLFETTA: Zanuto 7, Piscopo3, Sabbi 21, Casoli 6, Mazzone 3, Saitta; Cesarini (L), Izzo, De Marchi 2, Blagojevic,Fornes Jul. N.e. Porcelli (L), Del Vecchio.All. Cichello.
ARBITRI: Satanassi e Simbari.
NOTE Spettatori: 1.940. Durata set: 27’,24’, 26’. Trentino: b.s. 15, v. 10, m. 10, 2a l. 9,e. 24. Molfetta: b.s. 15, v. 2, m. 5, 2a l. 6, e.30. Trofeo Gazzetta: 6 Sokolov, 5 Sabbi, 4Birarelli, 3 Lanza, 2 Saitta, 1 Colaci.
TRENTO La Diatec Trentino conclude con i3 punti pieni la sua prima gara interna incampionato, superando una Molfetta piùcoriacea di quel che dice il risultato finaledi 30. Nei primi due set è partita vera,l’equilibrio regna d in cattedra salgono idue opposto Sokolov (mvp col 58% in attacco, 2 muri e 3 ace) e Sabbi. Ma la truppa di Serniotti riesce a essere più cinica econcreta quando la palla scotta, trovandoin battuta e a muro i chiavistelli per portare dalla propria parte il match. «Questogenere di partite combattute e tirate ciaiutano a crescere — sentenzia Sokolov —non tutti noi eravamo titolari nelle ultimestagioni, giocare gare difficili ci fa solo bene». I pugliesi possono mangiarsi le maniper alcune situazioni favorevoli non sfruttate, anche se il calo nel terzo parziale èdirettamente proporzionale a quello diSabbi: l’ex opposto di Roma fa 19 punti neiprimi 2 set e appena due nel terzo.
Nicola Baldo
CUNEO 3
LATINA 0(2519, 2522 , 2517)
BRE LANNUTTI CUNEO: Rauwerdink 7, DeTogni 11, Rouzier 13, Maruotti 15, Kohut 5,Gonzalez 2; De Pandis (L), Freriks. N.e. Casadei, Alletti, Antonov, Marchisio (L). All.Piazza.
ANDREOLI LATINA: Verhees 3, Sottile,Fragkos 5, Gitto 8, Michalovic 17, Skrimov 7;Rossini (L), Paris, Torres 4, Noda 1, DeRocco 3. N.e. Candellaro, Tailli (L). All.Santilli.
ARBITRI: Sobrero e Puecher.
NOTE Spett. 1909, incasso 8198. Durataset: 24’, 26’, 24’; tot. 74’. Cuneo: b.s. 7, v. 3,m. 11, 2a l. 8, e. 10. Latina: b.s. 17, v. 2, m. 2,2al. 11, e. 22. Trofeo Gazzetta: 6 Maruotti, 5Gonzalez, 4 Michalovic, 3 Rouzier, 2 DeTogni, 1 De Pandis.
CUNEO La Bre Lannutti non poteva steccare e non l’ha fatto contro Latina. La prima vittoria stagionale è un 30 contro Latina. Una vittoria figlia dei muri cuneesi(112, 5 di De Togni) e dell’inesperienza dell’Andreoli. La stabilità l’ha fornita Maruotti,in campo da titolare (prima volta), comeGonzalez, preferito a Freriks. Maruotti hamesso a terra 15 palloni con l’85% (3 muri). De Togni ha fatto il resto (11 punti) insieme a Rouzier. Poca reattività dall’altraparte della rete. «Latina è una squadragiovane — dice Santilli — abbiamo tanto daimparare, tanti errori gratuiti non sonoplausibili». Cuneo sbaglia poco (2 errorinel 1° set, 10 in totale) e non lascia spazioa reazioni dei pontini. A Cuneo c’è spazioper le emozioni amarcord: il presidenteLannutti consegna la casacca numero 7 al«cinese» Wijsmans: sarà ritirata, primavolta nella storia della società.
Gianni Scarpace
RAVENNA 3
VIBO 1(2225, 2515, 2519, 2523)
CMC RAVENNA: Toniutti 4, Cebulj 21, Cester 10, Klapwijk 20, Tillie 14, Mengozzi 2,Bari (L), Patriarca, Jeliazkov, Cricca 3.N.e. Koumentakis, Kauliakamoa. All. Bonitta.
TONNO CALLIPO VIBO: Forni 12, Gavotto14, Ogurcak 11, Crer 11, Steuerwald, Randazzo 9; Plot (L), Sardanelli, De Haro 2, Presta, Villena. N.e. Thiaw. All. Blengini.
ARBITRI: Genna e Gnani.
NOTE Spettatori 2300, incasso 14.000 euro. Durata set: 31’, 25’, 29’,30’;totale 115’.Ravenna: b.s. 10, v. 2 , m. 7, 2al. 10 , e. 23.Vibo: b.s. 11, v. 1, m. 9, 2a l. 7, e 23. Rossoalla panchina ospite (2314 3° set). TrofeoGazzetta: 6 Cebulj, 5 Klapwijk, 4 Toniutti, 3Tillie, 2 Gavotto, 1 Bari.
RAVENNA Torna la vittoria, 582 giorni dopo(30 a Belluno, 1 aprile 2012) al Pala De Andrè, e Ravenna festeggia come alla fine diuna maledizione. La Cmc vince con meritosu una Callipo che Gavotto e i centrali tengono a galla. La spuntano i romagnoli trascinati da Cebulj e da Klapwijk bravo a riprendersi dopo la falsa partenza che ècostata il 1° set alla squadra di Bonitta. Lareazione ravennate (94) nel 2° set con Toniutti a gestire bene gli attaccanti e Cestervigile a muro. Blengini prova a rinsaldarela ricezione con Sardanelli e a cambiareregia con De Haro, ma Ravenna ha un altro Klapwijk (71% in attacco) e chiude conl’ex alla prima occasione. Vibo va avantinel 3° ma la Cmc, che conferma Cricca perMengozzi, con Cebulj e Klapwijk piazzal’allungo (1511), lotta punto a punto nel 4°,poi il De Andrè esplode con Cebulj cheschianta il primo matchball.
Sandro Camerani
clicGLI HIGHLIGHTSDEL CAMPIONATOSU GAZZETTA.IT
A conferma della nuovaattenzione che il nostroportale web riserva agli altrisport e in questo caso allapallavolo, da questa mattinasul sito di Gazzetta(www.Gazzetta.it) saràpossibile vedere le immaginidelle partite di serie A1maschile commentate. Ainiziare dall’anticipo di sabatopomeriggio a Perugia con iltoccante tributo d’affettoriservato a Goran Vujevic ealla sua famiglia dopo latragedia che li ha colpiti.
Zlatanov infortunato TARANTINI
PIACENZA–CASALMAGGIORE 30(2518, 2521, 2518)
REBECCHI NORDMECCANICA PIACENZA:Ferretti 3, Bosetti 11, Leggeri 9, Van Hecke 18, Meijners 15, De Kruijf 5; Sansonna(L), Bramborova, Vindevoghel 1, Caracuta. N.e. Poggi, Manzano. All. CapraraPOMÌ CASALMAGGIORE: Lipicer 12,Aguirre 1, Zago 1, Bacchi 9, Stevanovic 5,Agrifoglio; Sirressi (L), Camera 1, Gennari 10, Grazietti, Olivotto 2, Quiligotti(L). All. Beltrami.ARBITRI: Rapisarda e ZuccaNOTE Spettatori 2500, incasso 5700.Durata set: 24’, 27’, 25’; tot. 76’. Rebecchi: b.s. 11, v. 2, m. 4, s.l. 7, e. 17. Pomì:b.s. 5, v. 1, m. 7, s.l. 2, e. 13. Trofeo Gazzetta: 6 Meijners, 5 Van Hecke, 4 Ferretti, 3 Leggeri, 2 Gennari, 1 BosettiPIACENZA (m.mar) Con Casalmaggiorearriva un nuovo 30 che replica quellidelle ultime due settimane e permettealla formazione di Caprara di portarsi intesta alla classifica (con Bergamo)senza avere perso set. In tutta la garale ospiti riescono una sola volta ad agguantare le avversarie, a quota 16 delterzo set. Ma stuzzicare questa Rebecchi è pericoloso: arriva il parziale di60 che decide un incontro mai in discussione. Beltrami prova a cambiare,inserendo una positiva Gennari e spostando la Bacchi opposto, ma la sfida èsegnata nella prima frazione da unaMeijners capace di attaccare conl’86% e nelle frazioni successive daVan Hecke.
FORLÌMODENA 03(1825, 2225, 1725)
BANCA DI FORLì: Lamprinidou 2, Turlea15, Ventura, Paggi 4, Pincerato, Guatelli16; Zardo (L), Roani 2, Piolanti, Arrechea 2. All. Marone.LIU JO MODENA: Rousseaux 12, Ruseva 7,Fabris 18, Piccinini 13, Crisanti 4, Rondon1; Cardullo (L), Perinelli, Maruotti. All.Chiappafreddo.ARBITRI: Piersanti e SantiNOTE Spettatori: 1003. Durata set: 26’,28’, 22’; totale 76’. Forlì: b.s. 5, v. 0, m. 2,s.l. 2, e. 20. Modena: b.s. 8, v. 0, m. 9,s.l. 7, e. 16. Trofeo Gazzetta: 6 Fabris, 5Piccinini, 4 Guatelli, 3 Turlea, 2 Cardullo, 1 Crisanti.FORLÌ (s.c.) Forlì ancora a boccaasciutta dopo la terza giornata: Modena si impone 30. A guidare le emilianePiccinini e Fabris. Cruciale anche laCardullo, che non lascia cadere un pallone.
URBINO–NOVARA 30(25–22, 2521, 25–21)
ROBUR TIBONI URBINO URBINO: Leggs 6,Kostic 9, Negrini 16 , Thibeault 11, Brcic 1,Santini 12; Carocci (L) Casoli 1 Escobar.N.e. Giombetti , Zecchin, Guidi , All. MicoliIGOR GORGONZOLA NOVARA: Lombardo10, Milos 6, Vanzurova 13, Rosso 6, Casillo 5, Kim 3; Paris (L), Harms 1, Manfredini 3, N.e. Bellei, Alberti Gogna, Tokarska, Mollers All. Colombo.ARBITRI: Vagni e Frapiccini.NOTE Spettatori 1150, incasso 6920Durata set: 28’, 29’, 26’; tot. 83’. Tiboni:b.s. 8, v. 3, m. 9, s.l. 6, e. 12. Igor Gorgonzola: b.s. 10, v. 1, m. 12, s.l. 8, e. 18Trofeo Gazzetta: 6 Negrini 5 Brcic 4Rosso 3 Carocci 2 Milos 1 SantiniURBINO (m.n.f.) Urbino centra il primosuccesso grazie a una super Negrini,seguita da Thiebault. Per il tecnico diNovara, Colombo, le sue ragazze«stanno pagando lo scotto delle matricole». La sua esperienza alla guida delle novaresi tuttavia potrebbe essere alcapolinea: in arrivo c’è AlessandroChiappini?CLASSIFICA: Piacenza, Bergamo 9;Conegliano, Ornavasso 6; Modena 5;Busto Arsizio 4; Urbino 3; Casalmaggiore, Frosinone, Forlì, Novara 0.PROSSIMO TURNO (domenica 24, ore18). Sabato 9 e domenica 10 si giocanogli ottavi della Coppa Italia: CasalmaggioreBusto Arsizio (sabato ore 20.30);NovaraBergamo sabato, ore 20.30);FrosinoneConegliano; OrnavassoUrbino; ModenaForlì. Piacenza già aiquarti.A2 DONNE Ieri la 3a giornata: ObiettivoRisarcimento VicenzaRiso Scotti Pavia 23 (2515, 2527, 2520, 2025, 1315); SoveratoCorpora Gricignano 30(2624, 2927, 2514); Metalleghe Sanitars MontichiariCrovegli Reggio Emilia30 (2519, 2520, 2522); Il BisonteSan CascianoPuntotel Sala Consilina30 (2516, 2516, 2624); VolksbankBolzanoSavino Del Bene Scandicci03 (2025, 1925, 2025). Sabato:Saugella MonzaBeng Rovigo 32.Classifica: Monza 8; San Casciano 7;Montichiari, Rovigo, Pavia, Bolzano 6;Soverato, Scandicci, Vicenza 5; SalaConsilina, Gricignano, Reggio Emilia 0.
RISULTATIMACERATAPERUGIA 30CUNEOLATINA 30RAVENNAVIBO VALENTIA 31TRENTOMOLFETTA 30MODENAPIACENZA 23CASTELLOVERONA 13 (sabato)
CLASSIFICASQUADRE PT G V P SVSPMACERATA 9 3 3 0 9 0TRENTO 6 2 2 0 6 0VERONA 6 3 2 1 7 5PIACENZA 5 3 2 1 7 6MODENA 5 3 1 2 7 6PERUGIA 4 3 2 1 6 7CUNEO 4 3 1 2 6 6VIBO VALENTIA 3 3 1 2 5 7C. DI CASTELLO 3 3 1 2 4 7MOLFETTA 3 3 1 2 3 6RAVENNA 3 3 1 2 3 7LATINA 0 2 0 2 0 6
PROSSIMO TURNODOMENICA 10 ORE 18TRENTOMACERATA ORE 17.30PIACENZARAVENNAVIBOLATINACITTÀ DI CASTELLOMODENAVERONAPERUGIA SABATO ORE 18MOLFETTACUNEO
LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 41
NUOTO LA COPPIA GLAMOUR
Magnini e Pellegrinistavolta è davvero finitaUna nuova improvvisa rottura a pochi giorni dal debutto a LameziaFede è a Verona con Giunta, l’allenatore di Filippo (tornato a Pesaro)
LE TAPPE
Due annidi alti e bassi
LUGLIO 2011 Dopo 4 annidi fidanzamento con LucaMarin, nel 2011 e dopo il doppiooro ai Mondiali di Shanghai,Federica Pellegrini comincia lalove story con Filippo Magnini.MAGGI0 2012 Federica è d’orocome Magnini agli Europeidi Debrecen: lei s’è trasferitada Verona a Roma per allenarsicon Claudio Rossetto,allenatore di lui. Insieme i duecampioni escono delusi(Fede due volte quinta)dai Giochi di LondraSETTEMBRE 2012 Filippo sitrasferisce a Verona ecoinvolge nel progetto tecnicoil cugino preparatore atleticoMatteo Giunta, che diventail secondo di Philippe Lucas.MAGGIO 2013 Il 23 maggioFederica e Filippo annuncianola fine del rapportosentimentale pur continuandoad allenarsi insieme.AGOSTO 2013 Filippo partecipaai compleanno di Federicaal rientro dai Mondiali (argentoper lei nei 200 sl) e le regala 125rose rosse. Lunedì 19 agostotornano fidanzati: «Ma stavoltavivremo ogni cosa da soli».NOVEMBRE 2013 Nuovarottura tra Fede e Filippo.
Federica Pellegrini,25 anni, olimpionica,5 medaglie mondialie 11 record mondialie Filippo Magnini, 31anni, ex bicampionedel mondo dei 100 sle tricampioneeuropeo
Fede con Giunta, cugino di Filo
STEFANO ARCOBELLI
Il secondo strappo sentimentale. Silenzioso, non amezzo stampa come il precedente. E forse definitivo. Federica Pellegrini e Filippo Magnini, da circa una settimana, hanno interrotto il loro biennalesodalizio d’amore: è quantotrapela da ambienti vicini al
l’ormai ex coppia. I motivi? Mistero. Prevale infatti la massima discrezione, anzi il silenzioche imposto dai due campioniin occasione della ricomposizione (a fine agosto) della precedente separazione di maggioe apparsa troppo gridata, diventata manna del gossip. «Abbiamo fatto errori, ci hannomassacrato — per Fede — stavolta vivremo ogni cosa da so
li». Vacanze comprese, iniziodella preparazione compresa.
Per sempre Questa secondainterruzione della love storydovrebbe essere definitiva:perché il tentativo di riannodare ogni corda non ha avutobuon esito. La prova della felicità non è stata superata a pienivoti, tra qualche litigio di troppo, qualche tweet allusivo di lei(«Le bugie le cose che odio»,
«nuova vita») e qualche giornoa Roma dove qualcosa dev’essere successo visto che al rientro a Verona, Federica era conMatteo Giunta, il preparatoreatletico (e allenatore nonchécugino di Filippo) e il neo compagno di allenamenti Alex DiGiorgio, l’ultimo arrivato nelgruppo da settembre. Magniniha seguito il gruppo che fa capo (meno lui) a Philippe Lucas
nel collegiale a Narbonne, dove a prevalere è stata l’armonia. Anche il velocista si mostrava soddisfatto di tornare distanza a Verona, mentre adesso è tornato a Pesaro. Giuntaoggi riprenderà gli allenamentia Verona con Fede e Alex, madovrà occuparsi a distanza dell’ex bicampione del mondo.Tutto il gruppo, curiosamente,si ritroverà al meeting di Lamezia, dove sabato e domenica cisarà il debutto stagionale deidue divi delle piscine.
Mediazione Il coordinatoredel gruppo si è speso in ognimodo per riappacificare Fede eFilo, ma ogni mediazione sullariconciliazione non ha prodotto sbocchi, risvolti. Magniniora dovrà decidersi tra la permanenza a Verona con il gruppo dell’ex fidanzata, e la decisione di lavorare a casa, da dove manca da oltre una decinad’anni, seguendo i programmidel cugino a distanza, ma allenandosi da solo. I prossimigiorni saranno decisivi per la«sede» di lavoro. I giorni scorsisono stati , però, altrettanto decisivi, per il futuro della coppia, che fino a qualche giornofa campeggiava sulle riviste nelsegno dell’idillio: c’è chi parlava addirittura di progetti matrimoniali. Cosa potrebbe averdrasticamente incrinato negliultimi giorni la relazione? Mistero. Federica, che ha sempreavuto una forte attrazione peril carismatico Filippo, non sopportava più alcuni atteggiamenti, e la «questione fiducia»era emersa già in occasione dialtre crisi. I due sono stati sempre a fianco anche da separati,hanno condiviso i Mondiali diBarcellona in cui è tornata abrillare la stella di Fede conl’argento nei 200 sl. L’attrazione non è stata più fatale.
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42 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013
GOLF GRAND FINAL A DUBAI
ILRITORNO 4
VINCEKAPUR
SCosì nella DubaiChallenge Grand
Final (Al BadiaGolf Club, par
72). 1. Kapur(Ind) 16 (69 66
67 70, 272); 2.Lima (Por) 12(70 66 71 69,
276),McLeary (Sco,
68 70 69 69); 4.Davies (Gal) 11
(69 69 70 69,277), PAVAN (66
66 75 70).Qualifying
SchoolIn Spagna la
secondagiornata delloStage 2 della
QualifyingSchool
dell’EuropeanTour.
NiccolòQuintarelli è
salito dallaseconda alla
prima posizionecon 137 colpi(67 70, 7) al
Campo de GolfEl Saler (par 72),a Valencia (78 al
via), AlessioBruschi, 13° con
142 (70 72, 2).
A SHANGHAI 8° TITOLO PER L’AMERICANO
Johnson cinesePrimo successonel World ChampVince con 24, Molinari eManassero al 21° posto (7)
Dustin Johnson, 29 anni, ha vinto 1 milione APAndrea Pavan, 24 anni, vincitore due volte quest’anno sul Challenge Tour, il suo tecnico a Roma è Filippo del Piano GETTY
Lo statunitense Dustin Johnson ha vintocon 264 colpi (69 63 66 66, 24) l’HSBC Champions, quarto torneo stagionale del World GolfChampionships e secondo delle Final Series nelciclo di quattro che concludono la stagione dell’European Tour. Sul percorso dello SheshanInternational GC (par 72), a Shanghai in Cina,si sono classificati al 21° posto con 281 (7)Matteo Manassero (72 70 70 69) e FrancescoMolinari (72 69 70 70).
Colpaccio Johnson, 29enne di Columbia(South Carolina), ha ottenuto l’ottavo titolonel Pga Tour (le gare del WGC sono in tutti icalendari dei circuiti maggiori) superando ditre colpi l’inglese Ian Poulter (267, 21), campione uscente, e di quattro il nordirlandeseGraeme McDowell (268, 20). «É la mia piúgrande vittoria in carriera ha detto DustinJohnson ed é una sensazione fantastica. Holavorato davvero tantissimo negli ultimi mesi edevo dire che é vero, il lavoro paga».
Si riparte Bene anche McIlroy che termina indodicesima posizione e vede piú vicina la qualificazione nella finale della Race to Dubai a fine mese. Ora il grande golf si trasferisce in Turchia dove, a Belek, si gioca da giovedí il TurkishAirlines Open, con un montepremi di 7 milionidi euro. In campo anche Manassero e Molinari.
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LET SOUZHOU LADIES OPEN IN CINA
La Zorzi crolla nel finale: 9a
Vince la francese NoceraVeronica Zorzi non ce l’ha fatta a mantenere
il vantaggio nel Souzhou Ladies Open, tappa delLadies European Tour in terra cinese. La veneta hagirato in 75 colpi ed é terminata al nono posto.Vittoria a Gwladys Nocera con 15 davanti allaspagnola Carlota Ciganda. La Zorzi ha iniziato conun bogey, ma si è poi ripresa con due birdiepassando al giro di boa in 35 ( 1) colpi, però nelmomento della volata finale si è smarrita prima conun doppio bogey alla buca 11, che di fatto l’hamessa fuori gioco e poi segnando altri due bogey.
Potere Pavan«Non ho pauralo dimostrerò»Re del Challenge, è promosso sul TourEdoardo Molinari: «Sei come la Roma»
FEDERICA COCCHI@FedeCocchi
Stravincere, con un secondo storico successo nellaGrand Final del ChallengeTour, dopo quella del San Domenico 2011, sarebbe stato eccessivo. Andrea Pavan si è «accontentato» di vincere l’ordinedi merito del Challenge, primoitaliano a riuscirci dopo Edoardo Molinari nel 2009. La Challenge Grand Final di Dubaiporta il nome dell’indiano ShivKapur, che frequenta con profitto il nostro Paese: la fidanzata è italiana e, dalla primavera scorsa, collabora anchecon Alberto Binaghi, tecnicoazzurro e di Matteo Manassero. Andrea Pavan ha chiuso iltorneo al quarto posto, dopodue giorni in testa alla leaderboard, ma il risultato è comunque un trionfo.
Paragoni Un buon paragone,quello con il Dodo nazionale,per Pavan, due volte vincitorequest’anno in Austria e inFrancia. Edoardo infatti, dopoil trionfo sul Challenge, avevasubito conquistato il primosuccesso sullo European e laconvocazione in Ryder Cup insieme al fratello Francesco nel2010: «Essere paragonato aEdoardo è uno splendido complimento — ha detto Andrea—. Sono soddisfatto di comeho giocato tutta la stagione.Perdere la carta lo scorso annoè stato un brutto colpo, ma sono contento di come sono riuscito a reagire, e dei risultatiche ho raggiunto». Dall’aeroporto di Dubai, racconta certezze e speranze di una stagione conclusa e di un’altra chesta per cominciare: «Ho dimostrato che posso farcela e questo mi dà grande fiducia nellemie capacità. Il mio difetto, a
volte, è non credere tropponelle mie doti». Motivo per cui,oltre che sul gioco lungo e ilputt, si è applicato anche suglischerzi della mente: «In questo sport la testa è importante,ho collaborato con un mentalcoach proprio per imparare agestire meglio la pressione evalorizzare le mie caratteristiche. La scorsa stagione, quando sono arrivato sullo European, non mi sentivo troppo amio agio. Come se non mi sentissi “all’altezza” degli altrigiocatori. Ora so quanto valgo,e non vedo l’ora di dimostrarlo». Non ci vorrà molto, tra duesettimane si parte: «Sì, partiròsubito per le gare in Sudafrica.Voglio avere un atteggiamentopiù rilassato, non voglio pormilimiti».
Dodo tifoso Da Roma, i complimenti del presidente federale Franco Chimenti: «Sonocerto che con la qualità di gioco raggiunta, unita all’esperienza, sarà in grado di ottenere risultati notevoli». Ma nonha mancato di farsi vivo Edoardo Molinari. Il torinese sta ancora rimettendosi in forma dopo l’operazione alla mano sinistra e, intanto, fa il tifo (per laJuve) e i compagni: «Complimenti ad Andrea per la grandestagione sul Challenge. Finalmente è tornato dove merita»,ha scritto su Twitter. E a proposito di calcio, al Pavan sfegatato giallorosso, l’amico Edoardo ha mandato un sms simpatico: «Dopo i primi due giri deltorneo mi ha scritto “stai giocando come la Roma”. Magari!». E’ un Pavan «Roma Style».
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4I NUMERI
4Gli italiani
qualificati per loEuropean Tour
2014: FrancescoMolinari, Matteo
Manassero,Edoardo Molinarie Andrea Pavan.
2Le vittorie
di Andrea Pavansul Challenge
quest’anno: BadGriesbach e
Côtes d’Armor
LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 43
TUTTENOTIZIE & RISULTATI
Ippica NEL 2012 AVEVA VINTO IL DERBY
Feuerblitz il tedesconaturalizzato romano
(m. pie.) Come se fossecasa sua. Quando Feuerblitzscende a Capannelle lasciasempre il segno. Un anno favinse il Derby e fu secondo nelRoma di Hunter’s Light, stavolta il tedesco si prende la rivincita trionfando nella classica difine stagione. Feuerblitz, allenato da Michael Figge e montato da un perfetto Thierry Thulliez, ha cambiato marcia ai 300finali e in breve ha fatto il vuoto, dominando con superioritàdavanti al francese Shamalgan, che un mese fa aveva conquistato il Di Capua e stavolta èfinito a tre lunghezze e mezzadal vincitore, che ha anche fatto segnare il record della corsa(1’59”14). Primo degli italianiun ottimo Dogma Noir, poi Vedelago un po’ sotto le attese.Nel Premio Ribot rivincita anche per Saint Bernard (altro record della corsa: 1’35”17), cheaveva corso benissimo il Di Capua a San Siro (secondo) maaveva poi deluso nel Piazzale.Gabriele Bietolini lo ha impiegato per varchi e nel finale l’allievo di Daniele Camuffo èemerso davanti a un buon Libano.A Napoli trotto le ricche finalidel GP Ancat. Fra le femmineha vinto Sweat Ok (M. Baroncini, da Dream Vacation) in1.13.9 davanti a Savannah Bi,solo terza la favorita SwainWise As che si è scatenata al comando per calare in retta. Fra i
maschi altra dimostrazione diclasse dell’imbattuto (ora in 4uscite) Stankovic Ok (E. Bellei,da Self Possessed), facile al comando e poi in controllo fin sultraguardo in 1.14.4, davanti alcompagno di training Sing Hallelujah.3ª corsa Pr. Roma (gr. 1) m 2000:1 Feuerblitz (T. Thulliez); 2 Shamalgan; 3Dogma Noir; 4 Vedelago; Tot.: 2,66; 1,23,1,24, 2,16 (2,94) Trio: 38,185ª corsa Pr. Ribot (gr. 2) m 1600:1 Saint Bernard (G.Bietolini); 2 Libano; 3Porsenna; 4 Delrock; Tot.: 6,82; 2,25,6,86, 1,95 (172,76). Tris: 539,41.CIAO MILANO Arcisate (J. Bartos, trainer Paolo Favero) ha vinto il Premio Giulio Berlingieri (metri 3600, siepi) precedendo di 10 lunghezze Indovino. Era l’ultimo convegno del 2013 a San Siro ga
loppo che riaprirà a marzo.OGGI QUINTÉ A TARANTO Al Paolo VIscegliamo Magritte Dra (3), Oblivion (6),My Lady Gar (1), Newton Roc (8), Nevada Om (7) e Goldfinger Om (4).SI CORRE ANCHE Trotto: Follonica(13.40) e Grosseto (13.25).MELBOURNE CUP Domani (in Italia sarà l’alba) la ricchissima (6 milioni di dollari australiani in palio) Melbourne Cup(gr. 1, m 3200), la corsa che ferma unanazione. In 24 al via nell’handicap di Flamington (attesi più di 100.000 spettatori) fra cui Dandino (training Marco Botti)e Mounth Athos (Luca Cumani).BRAVO SOUMI’ Christophe Soumillonha vinto un gruppo 1 in siepi (e non è laprima volta): la Grande Course de Haiesdes 3 Ans ad Auteuil con Hippomene.MARLON PARIGINO Oggi a Vincennes ilnostro Marlon Om (P. Gubellini) è al vianel Prix d’Arcachon (m 2100).
Feuerblitz in assolo nel Roma col francese Thulliez in sella GRASSO
AtleticaVizzoni fa 40(l.g.) Oggi il capitano azzurro Nicola Vizzoni taglia il traguardo dei suoi primi 40anni. Lo farà prima con una festa in famiglia e poi allenandosi coi suoi allievi al«Falcone Borsellino» di Marina di Pietrasanta. «Non penso ancora di smettere,per ora non sento la fatica, ho sempreforti motivazioni – dice l’argento olimpicodi Sydney 2000 nel martello –: per il 2014l’obiettivo è il minimo per gli Europei diZurigo».
CHICHEROVA NO La russa Anna Chicherova, olimpionica dell’alto, operata unpiede l’8 ottobre, non parteciperà allastagione indoor: «Non sarei pronta nè fisicamente, nè psicologicamente» haspiegato.
BRAVA BRITTON All’irlandese FionnualaBritton, campionessa europa in caricadella specialità, il cross di Mol (Bel). Uomini (km 9.2): 1. A. Kibet (Ken) 27’52”; 2.Hannes 28’20”; 3. D´Hoerdt 28’24”. Donne (km 4.7): 1. Britton (Irl) 15’40”; 2.Shlumpf (Svi) 15’59”; 3. Dejaeghere16’19”.
MARATONE (d.m.) Al keniano JamesKwambai, per il terzo anno consecutivo,la maratona di Seul in 2h06’25”. Uomini. 1.Kwambai (Ken) 2h06’25”; 2. M. Korir(Ken) 2h07’04”; 3. El Aziz (Mar) 2h07’55”;4. Mbote (Ken) 2h09’48”. Maratona Rennes (Fra). Uomini: 1. A. Asefa (Eti)2h09’00”.
CONFORTOLA OK (a.fr.) Allo sloveno Mitja Kosovelj e ad Antonella Confortola la7ª EuroMarathon (23 km con 800 metri didislivello) tra Italia e Slovenia. Uomini: 1.Kosovelj (Slo) 1h28’47”; 2. Wyatt (N.Zel)1h30’56”; 3. Abate 1h31’38”. Donne: 1.Confortola 1h48’16”; 2. Godec (Slo)1h58’19”; 3. Paternoster 2h07’06”.
BaseballMaestri nel 2014resta in GiapponeSecondo il sito Nikkansports il lanciatoreazzurro Alessandro Maestri avrebbe giàdefinito il prolungamento del contrattocon gli Orix Buffaloes per la stagione2014, che pr lui sarebbe quindi la terzacon il club di Kyoto e Osaka.
BOLOGNA D’ASIA (m.c.) Comincia aprendere forma l’avventura del Bolognanelle Asia Series di Taichung: debutto venerdì 15 novembre alle 12 locali contro iSamsung Lions Daegu, tricampioni coreani, il 16 Eda Rhinos, secondi classificatinel torneo di Taiwan. Nell’altro girone, UniLions (Taiwan), Canberra Cavalry (Aus) ei Rakuten Eagles che ieri hanno vinto 30gara7 delle Japan Series contro gli Yomiuri Giants: è il primo successo per ilclub di Sendai, nato solo nel 2004, chenel 2011 aveva avuto lo stadio gravemente danneggiato dallo Tsunami. Da domaniallenamenti collegiali (Infante e Pugliesesi aggregheranno il 13) con i nuovi arrivati, i lanciatori Thompson, Blevins (i probabili partenti), Venditte e Burkard,l’esterno Moss e il prima base Ziegler.
GUANTI D’ORO Assegnati i Guanti d’oroMlb. Per Yadier Molina è la sesta volta.American: Dickey (1, Tor), S.Perez (2,Kan), Hosmer (3, Kan), Pedroia (4, Bos),Machado (5, Bal), Hardy (6, Bal), Gordon(7, Kan), A.Jones (8, Bal), Victorino (9,Bos). National: Wainwright (1, S.Lo.), Molina (2, S.Lo), Goldschmidt (3, Ari), Phillips (4, Cin), Arenado (5, Col), Simmons (6,Atl), C.Gonzalez (7, Col), C.Gomez (8, Mil),Parra (9, Ari).
SENZA STELLE (r.r.) Incredibile a Cuba:la Serie Nazionale è scattata ieri a 16squadre, e per la prima volta non ci saranno le prime 30 grandi stelle della nazionale per via delle diserzioni, allenamenti, squalifiche e richieste di espatrio.La squadra più penalizzata sarà Cienfuegos, con 6 top giocatori assenti.
Beach volleyPHUKET OPEN (c.f.) Nell’Open femminiledi Phuket (Tha) successo dell’iridata cinese Chen Xue e della sua nuova partner, la 16enne Xinyi Xia. Sconfitte 20 infinale le statunitensi Emily DaySummerRoss. Terze Maria ClaraCarol, 20 nelderby brasiliano ad AgathaAntonelli.L’ultima tappa del circuito Fivb, l’Openmaschile e femminile di Durban (Saf), sisvolgerà dall’11 al 15 dicembre.
BocceA VOLO (c.f.) Il 3° turno della serie A divolo: PonteseBrb Ivrea 816; FerrieraBorgonese 1212; ChiereseGraphistudio 1311; CanovaLa Perosina 410. Classifica: Brb, Chierese 6; Pontese 4; Ferriera 3; Graphistudio, Perosina 2; Borgonese 1; Canova 0.
BoxeMARSILI VINCE (i.m.) A Montalto di Castro (Vt) il campione d’Europa dei leggeriEmiliano Marsili (2701) batte per ko 3,dopo averlo atterrato altre due volte, David Kis (Ung, 10102) sostituto di MichaelEscobar (Cub).
IMBATTUTO (i.m.) A New York (Usa) ilkazako Gennady Golovkin (28, 25 ko)conserva l’imbattibilità e il mondiale Wbadei medi battendo per abbandono all’8°round Curtis Stevens (Usa, 2541) dopoaverlo atterrato al 2°. Prossima difesa il1° febbraio a Montecarlo.
CAMPBELL TRIS (i.m.) A Hull (Gb) terzavittoria da professionista nei leggeri perLuke Campbell (Gb, 3), oro olimpico dei56 kg, per kot 5 su Lee Connely (Gb, 26).
CanoaBaggaley arrestataLa 37enne australiana Nathan Baggaley,due volte argento olimpico ad Atene2004, è stata nuovamente arrestata inNew South Wales per traffico di anfetamine.
DE GENNARO (a.fr.) Sul canale olimpicodel Lee Valley White Water Centre, al British Open di canoa slalom che apre lastagione, Giovanni de Gennaro è 7° a49”54 da Aigner (Ger), ma salta una porta. Senza la penalità di 50” avrebbe potuto vincere; out in semifinale per 0”46Omar Raiba, 11° e primo nella finale B; Andrea Romeo 15°.
GhiaccioBertonHotarekItalia’s got talentStefania BertonOndrej Hotarek, reducidal successo di Skate Canada, tappa delGrand Prix di figura, sabato sera si sonoqualificati per la finale a dodici della 5a
edizione di Italia’s got talent, show di Canale 5 condotto da Belen Rodriguez e Simone Annicchiarico , con Maria De Filippi, Gerry Scotti e Rudy Zerbi. L’ultimo atto sabato alle 21.15.
GUIGNARDFABBRI Prestigioso successo di Charlene GuignardMarco Fabbri, allievi di Barbara Fusar Poli, nell’NrwTrophy di danza a Dortmund. Danza. Finale: 1. (1.1.) GuignardFabbri 144.28; 2.(2.2.) AgafonovaUcar 132.46; 3. (4.3.)RalphHill (Can) 130.27.
Hockey ghiaccioBOLZANO COMANDA (m.l.) Il Bolzano riprende il comando solitario battendo alPalaonda l’Innsbruck nel 20° turno diEbel. Il torneo si ferma fino a mercoledì13. BolzanoInnsbru ck 21 (00, 10, 11).Reti: Sharp (10), Piche (21). Classifica:Bolzano 31; Salisburgo 30; Vienna 26;Linz, Graz 25; Znojmo*, Villach** 24; Klagenfurt** 22; Fehervar* 20; Dornbirner18; Innsbruck** 12; Lubiana** 5 (*una inmeno, **una in più).
NuotoIncidente Sun YangUn incidente d’auto senza conseguenzeha visto protagonista il mezzofondistacinese Sun Yang, a bordo di una PorscheCayenne, scontratasi con un bus aHangzhou in un incrocio. Nessun dettaglio è stato fornito dalla polizia, ma si teme che il campione fosse senza patente.In Cina si rischia 32 mila dollari di multa ela detenzione sino a 15 giorni. Il campioneè di nuovo nella bufera.
HALL OF FAME (al.f.) Grant Hackett(Aus), Agnes Kovacs (Ung) e Tom Malchov (Usa) saranno inseriti nella Hall ofFame di Fort Lauderdale nel 2014. Saràinsignito del riconoscimento anche il pallanuotista azzurro Carlo Silipo, olimpionico 1992 e bronzo nel 1996. Entrerannopure il tuffatore Peng Bo (Cina), le sincronette Penny and Vicky Vilagos (Can) e ilpallanotista Karen Kuipers (Ola).
IN COMMISSIONE (al.f.) La biolimpionicadella Zimbabwe Kirsty Coventry è statainserita nella commissione organizzativadel Cio verso i Giochi del 2020. Il ranistamagiaro Daniel Gyurta, oro olimpico aLondra, è stato eletto nella commissioneeuropea degli atleti.
DI NINO (al.f.) il tecnico Andrea Di Ninoparteciperà dal 28 aprile al Bms di Canberra (Aus), convegno dedicato allabiomeccanica e alla medicina: le sue relazioni verteranno sulla relazione trastruttura fisica e il successo nel nuotoagonistico e sulla valutazione della capacità aerobiche.
PallamanoPer i MondialiItalia vincente(an.gal.) A Nicosia, CiproItalia 2936(1518) nella 2a giornata del gruppo 2 diqualificazione ai Mondiali maschili di Qatar 2015. Tra gli azzurri, sempre in vantaggio, in luce Skatar e Maione (8 reti atesta). A Bucarest: RomaniaSlovacchia3224. Classifica: Romania 4; Italia, Slovacchia 2; Cipro 0.
RugbyAzzurri a TorinoSabato l’AustraliaGli azzurri sono da ieri a Torino in vista diItaliaAustralia di sabato (ore 15) all’Olimpico, primo della serie di test che prevede anche la sfida alle Figi del 16 a Cremona e quella all’Argentina del 23 all’Olimpico di Roma. Da oggi i 30 convocati daBrunel si alleneranno al Primo Nebiolo:alle 11 è prevista una seduta aperta apubblico e scuole. Intanto ieri sera, viatwitter, capitan Sergio Parisse e molticompagni hanno ringraziato tifosi e famiglie che hanno accolto gli azzurri in hotel.Nell’11° turno di Top 14, Parisse/S 80’ inStade FrançaisBayonne 139; Castrogiovanni/T dal 68’ in ToloneBordeaux3717; Furno/B n.e. in BiarritzRacing96.
ECCELLENZA Nell’ultimo match del 5°turno di Eccellenza, le Fiamme Oro passano a Reggio Emilia 2225 resistendoanche in 13 nel finale. Sabato: ViadanaCapitolina 570. Classifica: Padova 17;Viadana 16; Rovigo* 15; Mogliano*, Prato*, Calvisano* 13; San Donà 11; F. Oro 8;Lazio* 6; Capitolina 4; R. Emilia 1 (* una inmeno).Anthony Minichiello ACTION IMAGES
Rugby XIII CORSA PER I QUARTI
Mondiale: Italiapari con la Scozia
Dopo aver sconfitto ilGalles, ieri a Workington (Ing)l’Italia ha pareggiato 3030(p.t. 1412) contro la Scozia.Per gli azzurri mete di Nasso(2), Ciraldo, Centrone e Minichiello, con cinque trasformazioni di Mantellato. Le duesquadre — che si erano già incontrate una sola volta, nel2009 a Padova, con gli scozzesiche si imposero 1040 controuna selezione senza la stelledel “league” australiano — sono ora a pari punti in classifica,ma l’Italia ha il vantaggio delladifferenza punti fattisubiti.Domenica la sfida decisivacontro Tonga, che martedì trova le Isole Cook, mentre la Scozia giovedì incrocia gli Usa. Dovessero passare il turno, aiquarti gli azzurri troverebberocon molta probabilità la NuovaZelanda di Sonny Bill Williams, che dopo il titolo conquistato due anni fa con gli AllBlacks vuole diventare il primocampione del mondo in entrambi i codici.
Girone C: Italia, Scozia 3; Tonga 0. (2punti a vittoria, 1 a pari; ai quarti la prima)
Usain Bolt, 27 anni ANSA
Atletica L’AUTOBIOGRAFIA IN USCITA IN GERMANIA
Bolt, dallo spinello fino al sessoCosì è diventato il re dello sprint
«Per correre veloce e vincere dovevo vivere velocemente». E’ questo il concetto portante della seconda autobiografia in cui Usain Bolt racconta i suoi 27 anni. «Come unfulmine» è il titolo del libro, dicui la Bild am Sonntag ha anticipato ieri alcuni stralci dellaversione tedesca. Il primatistamondiale racconta le sue vittorie ma soprattutto quello che èlontano dalla pista, un quadroche aiuta anche a capire un po’la cultura giamaicana, tantodiversa dalla nostra.
Lo spinello Come ad esempiola famiglia a cui Usain si dicelegatissimo e con cui parla ditutto, anche del sesso. Ma a noipuò sembrare strano che il fenomeno dello sprint abbia unfratello minore, Sadiki, ed unasorella maggiore, Christine,nati però da madri diverse dalla sua: questo è un costume diffuso il tutta l’area caraibica. Espunta anche uno spinello,l’unico che Bolt confessa diaver provato e di aver trovatodisgustoso. Ma, anche in quell’isola lontana esiste la logicadel «branco», quei compagnicon cui da ragazzino giocavaper strada a pallone, per cui lecanne erano comuni e ai qualiun giorno chiese di provare.
Le botte Ma non c’è risentimento neppure per le cinghiateche papà gli mollava quandosbagliava, frutto di un’educazione ereditata. Ma anchequelle cinghiate, afferma ilcampione, sono servite per plasmare l’uomo di oggi. E ancheil calcio, quella passione mainascosta per il Manchester
United e la convinzione di avere le doti per poter essere ungiocatore professionista.
Il sesso Ma la parte più piccante riguarda il sesso, perché «ledonne si gettano ai piedi» diUsain Bolt. Certo, bello, muscoloso, potente, il prototipodel maschio perfetto, almenoagli occhi femminili. Di sicuropuò scegliere ed il campione neha la coscienza da tempo. Manello stesso tempo c’è anche lasmentita di un’avventura conSandra Bullock e Heidi Klum.E’ vero che ad Hollywood si sono incontrati, ma fra loro ci sono stati solo balli e champagne.Il sesso comunque serve, afferma, sennò si rischia di diventare matti, anche se il suo allenatore lo sconsiglia. Nessun accenno invece al doping mentrela Giamaica è sotto inchiesta.
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Gian Franco Kasper, 69 anni
Sport invernali LA FIS
«MondialidicalcioNoin inverno»
La Federazione internazionale di sci dice ufficialmente no ai Mondiali di calcio 2022in Qatar spostati in inverno. LaFis, insieme ad altre federazioni mondiali di sport invernaliha annunciato che presenteràun documento contro l’ipotesidi organizzazione della Coppadel Mondo 202223. La risoluzione è stata votata ieri dalConsiglio della Fis a Oberhofen. Insieme alla Fis, hanno votato il documento Ibu (biathlon), Isu (pattinaggio), ilWcf (curling), Idf (slittino), Fibt (Bob e Skeleton), Iihf. Per ilpresidente della Fis, Gian Franco Kasper, il Mondiale di calcioin inverno (per le temperaturetorride del periodo estivo) inciderebbe sui programmi deglisport invernali, a cominciaredalla Coppa del mondo. Il congresso ha approvato i calendari 2013/14, con il parallelo diInnsbruck a sostituire quello diMosca. Confermati i programmi dei Mondiali 2015 per Falun(sci nordico), Vail/BeaverCreek (sci alpino) e Kreischberg (freestyle/snowboard).
NEGLI USA
StevensRitvola grande favoladella Breeders’
ARCADIA La Breeders’Cup di Santa Anita (ArcadiaLos Angeles) si è conclusa conil Classic da 5 milioni di dollari(gr. 1, m 2000) che ha scritto lagrande favola della due giornimultimilionaria. Ha vintoMucho Macho Man, che haregalato il primo successo nelClassic (il secondo in questaBreeders’ e il decimo ingenerale) a Gary Stevens, illeggendario fantino tornato inattività dopo essersi ritiratonel 2007. Stevens, 50 anni, èstato autore di monta incisivae vigorosa e alla fine MuchoMacho Man, già secondo diFort Larned nel 2012, si èsalvato dal ritorno di Will TakeCharge. Mucho Macho Man èallenato dalla 44enneKatherine Ritvo (nella foto conStevens) , prima donna trainervincitrice della corsa e quintanella storia della Breeders’. LaRitvo nel 2008 ha subito untrapianto di cuore dopo 6 mesidi attesa durante i quali si ètemuto per la sua vita. MikeSmith (3 vittorie) e Ryan Moore
a segno nel Turf con l’ingleseMagician e nel Filly and Marecon l’irlandese Dank gli altrifantini top di questa Breeders’,scandalosamente oscuratadalla nostra tv delle corse.
44 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013
ALTRI MONDI SEGUITECI SU@AltriMondiGazza
Il fatto del giornoDI GIORGIO DELL'[email protected]
_la provocazione
Quei graffiti sono arteo soltanto robaccia?Banksy, il writerpiù famoso, hasfidato il sindacodi New York:un’opera al giornosenza mai esserepreso. Facendoparlare di sé...
AALLARME
SUL CLIMA
S«Più poveri
e guerrea causa
dei danniambientali»
Il riscaldamento globale
causatodall’uomo
accentuerài problemi
del mondo,causando un
aumento dellapovertà, delle
inondazioni,delle guerre e
delle malattie.A dipingere
un futuro piùviolento
e poveroper il mondo
è lo studiodel «Panelof climatechange»,
l’organizzazioneintergovernativa
creata dall’Onuche si è
aggiudicatail premio Nobel
nel 2007insieme
ad Al Gore.«L’impatto delriscaldamento
globalerallenterà anche
la crescitaeconomica in
futuro», si leggenel rapporto
I vari Berlusconi, Cancellieri, Renzi, Alfano, Saccomannici hanno impedito di raccontareuna storia bellissima, quella diBanksy a New York.
1Chi sarebbe?Un celebre graffitaro, cioè
uno di quelli che dipingono suimuri o sulle carrozze della metropolitana e che chiamano anche “writers”. Banksy è il più famoso e probabilmente il più ricco di tutti costoro. Nessuno sachi sia, nessuno lo ha mai visto,qualcuno è riuscito a intervistarlo, ma solo per email. Si dice che il suo vero nome sia Robin Gunningham e che sia natoa Bristol (Gran Bretagna) il 28luglio del 1973. Opera a Bristoldal 1992. Le sue performancepiù celebri: la serie di topi suimuri di Londra, l’incursione neiquattro principali musei di NewYork Moma, Metropolitan,Brooklin, Scienze Naturali dove ha appeso suoi stencil su tela, evitando il Guggenheim«perché non avrei potuto reggere il confronto con Picasso», poiuna mostra a Los Angeles, a cuisi precipitarono le celebrities Brad Pitt, Angelina Jolie, JudeLaw, Robert Downey Jr. e doveespose un elefante vivo tutto dipinto incassando poi un paio dimilioni dalla vendita dei solitistencil, quindi è andato a dipingere il muro eretto fra Israele ePalestina, con un magnifico effetto trompel’oeil, sei metri dicemento grigio su cui ha rappresentato un salotto con duepoltrone, un tavolino su cuipoggia un vaso di fiori e sullosfondo la finestra, con le tendi
ne ordinatamente tirate ai lati eun panorama mozzafiato di torrenti alpini e ghiacciai (più in làun altro suo dipinto mostra unabambina che appesa a un grappolo di palloncini tenta di scappare dagli orrori della guerra).Posso andare avanti: i due poliziotti che si baciano, il tizio conle braghe abbassate che si caladalla finestra, un detenuto diGuantanamo a Disneyland...Insomma, cose così, non possoelencargliele tutte. Ma avrà capito il tipo.
2Certo, un pacifista, un con
testatore...Sì, anche un notevole battu
tista. Una volta che aveva venduto opere per 750 mila dollari, scrisse sul suo sito: «Nonposso credere che voi, ritardatimentali, abbiate davvero comprato questa merda». E inun’intervista rilasciata per posta elettronica: «L’arte richiedetanto ego ed egoismo da essere
diventata una carriera perstronzi». «Sarebbe una vergogna se l’arte di strada finissecatturata nelle vetrine di unmuseo». «La streetart non è come altri movimenti artistici.Non riceve sovvenzioni, né èsponsorizzata». «Non credoche l’arte sia qualcosa di speciale, è solo una parte dell’industria dell’intrattenimento».«Ciò che si considerava trasgressivo, oggi viene controllato con la lente di ingrandimento dagli agenti del mercato».Eccetera. Come tutti i grandicontestatori del mercato, tuttavia, il nostro amico con le sueperformance guadagna.
3Sì, ma è un artista però? Un
artista vero?Molti sostengono di no, e
uno che pensa certamente di noè Michael Bloomberg, il sindaco di New York: avendo saputoche Bansky si riprometteva dipassare tutto ottobre in città,
realizzando un’opera al giornoe senza essere colto in fallo, ilsindaco ha scatenato squadre diimbianchini addetti alla cancellazione dei suoi graffiti, non appena realizzati. Non solo: si sono mobilitati contro di lui anche i writers di New York, furibondi che uno straniero venissea togliergli spazi e gloria.
4Risultato?Bloomberg e gli altri non si
sono resi conto di far parte dell’evento artistico. Hanno creduto che la performance riguardasse solo le opere dipintee che la loro cancellazionel’avrebbe annullata. E inveceBanksy li aveva trasformati inparti della performance.Banksy non si è limitato a dipingere, ha anche organizzatoun paio di eventi: il camion damacello che trasportava peluche, la vendite di sue opere a 60dollari, un autentico insuccesso dato che le hanno compratesolo in tre (il pubblico non cipoteva credere) replicata peròuna settimana dopo dagli artisti Dave Cicirelli e Lance Pilgrim che stavolta hanno venduto 40 falsi Banksy...
5Ma tutto questo per dimo
strare che cosa...?Banksy, tra le tante iniziati
ve prese, ha comprato una crosta da 50 dollari, una panchinae degli alberi sulle rive di un lago in una luce d’autunno. Ci hadipinto sopra un nazista e l’hafatta trovare sulla porta di unafondazione no profit che aiutai poveri del quartiere. Quellidella fondazione l’hanno messa all’asta e in poche ore la valutazione è arrivata a 200 miladollari... Che cosa ci vuol direBanksy? È il più vecchio messaggio che ci trasmette l’arteda che mondo è mondo: tutto èapparenza, tutto è inganno, sogno di un’ombra è l’uomo, soloil denaro muove le cose... Conquesto piccolo particolare: checon questi messaggi malinconici e beffardi lui ci si è fattoricco.
notizieTascabili
I due sono «fidanzatini»
Lecce, incinta a 11 anniIl futuro papà ne ha 17
Incinta a undici anni. È successo in un comunedell’hinterland di Lecce a una ragazzina che frequentala prima media e che pochi mesi fa aveva fatto laprima comunione. La piccola ha cercato di nascondere la cosa ai genitori, ma i chili in eccesso hannoinsospettito la mamma (che l’ha avuta a 13 anni e siritroverà così nonna a 24). La visita dal ginecologo hatolto ogni dubbio: quinto mese di gravidanza. Il papàè il «fidanzatino» della ragazzina, un 17enne del posto.Una volta nato il bambino dovrebbe essere affidatoalle cure dei nonni materni, una famiglia che operanel terziario senza particolari problemi economici.
Il ministro e il caso Ligresti
Cancellieri nella buferaMa il Pdl: «Non lasci,come per Berlusconi»
Sul suo intervento per la scarcerazione diGiulia Ligresti, il Parlamento ascolterà domani ilministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri. Eintanto sulla vicenda è intervenuto il Pdl: «Chiederete le dimissioni? Certamente no. Ma no adue pesi e due misure, come avviene per il Cav».Ha chiesto invece le dimissioni Giuseppe Civati,candidato alle primarie del Pd. Intanto il ministroieri ha ribadito: «Un attacco politico, il mio interessamento è diverso da quello per Ruby». E ilDap, dipartimento Amministrazione penitenziaria, ha detto: «Sulla Ligresti ci eravamo attivati».
Dopo le critiche degli Usa
L’Fmi incalza Berlino:«Tagli il surplus export»
Adesso anche il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) incalza Berlino. Secondo quanto riportail «Der Spiegel», infatti, il vice direttore generaledell’istituto di Washington, David Lipton, nella suavisita in Germania della scorsa settimana ha raccomandato al ministro delle Finanze Schauble di ridurreil surplus di bilancia commerciale o almeno porreun tetto allo squilibrio con gli altri paesi. Un«suggerimento» che arriva dopo quello spedito aitedeschi dal Tesoro americano che sostiene chela crescita tedesca trainata dalle esportazioni creaproblemi a Eurolandia e all’economia mondiale.
Il ministro Annamaria Cancellieri, 70 anni ANSA
LA SCOPERTA IL FIGLIO DI UN GALLERISTA DEL TERZO REICH HA CONSERVATO I CAPOLAVORI PER OLTRE 50 ANNI
Ritrovate 1500 opere rubate da HitlerDa Picasso a Klee,i quadri confiscatidai nazisti nascostiin casa a Monaco.Valgono un miliardo
Si pensava tutto perduto,distrutto tra le bombe dellaguerra. Poi, ieri, il mondo hascoperto che a Monaco, tra sacchi di spazzatura e odore dimuffa, per anni hanno vissuto1500 opere d’arte, valore stimato oltre un miliardo. Il tesoro,confiscato dai nazisti durantegli anni bui del Terzo Reich, èstato ritrovato da alcuni agentidella polizia tedesca: sono Pi
casso, Matisse, Chagall, Kokoschka, Marc, Beckmann, Nolde,Klee e altri ancora, tutti rubati amusei o a collezionisti ebrei. Loha anticipato il magazine tedesco Focus (nella foto la copertina): critici ed esperti avevanoda tempo perso le speranze di ritrovare il malloppo, e invece iquadri giacevano damezzo secolo, dietroa barattoli di fagioli efrutta, in un decrepitoappartamento nel sobborgo di Schwabing, aMonaco. È casa di Cornelius Gurlitt, anzianoe solitario figlio del gallerista Hildebrand Gurlitt, uno degli esperti incaricati da Goebbels di
delle opere rubate alla sua famiglia dai nazisti.
Quei sospetti La storica confisca di Monaco è avvenuta dueanni fa, nella primavera del2011, ma è rimasta segreta finoad ora per non pregiudicare leindagini. Tra l’altro, Gurlitt eradel tutto sconosciuto alle autorità: niente codice fiscale, nientetasse, niente mutua e neancheun giorno di lavoro in vita sua. Afare insospettire le autorità, però, un viaggetto misterioso nel2010 da Zurigo a Monaco: la polizia finanziaria scoprì che ilvecchietto misterioso aveva 9mila euro in biglietti da 500.
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IN VENDITA SPAZZOLINI DEI DEPORTATI
Asta di oggetti dell’OlocaustoRabbia e polemiche su eBayPoi le scuse e una donazione
È bufera sul sito d’aste online statunitenseeBay per aver consentito di porre in vendita circa30 «souvenir» dell’Olocausto. La notizia è statadata dal britannico «Mail on Sunday».L’indignazione e le proteste sono state immediate:la società californiana ha ritirato gli oggetti,chiesto scusa e annunciato una donazione di quasi30.000 euro «ad una associazione di beneficenzaadatta». Tra gli oggetti messi in vendita la divisadi un fornaio polacco morto nel capo di sterminiodi Auschwitz per cui la base d’asta era di 13.000euro, e diversi fasce di stoffa gialla con la stella diDavid che gli ebrei erano costretti ad indossarenelle zone occupate dai nazisti durante la SecondaGuerra Mondiale. Nell’inchiesta il tabloid menzionascarpe e spazzolini da denti che sarebberoappartenuti a prigionieri in campi di concentramento. Uno degli inserzionisti citati è, invece,Viktor Kempf, ucraino che vive in Canada,e dichiara di essere uno storico.
raccogliere le opere dell’arte«degenerate» in giro per l’Europa. Gurlitt jr finora è riuscito acampare vendendo alcuni quadri, uno alla volta per non farsiscoprire. Tra gli altri, in casa hanascosto le celebri Pferde (Cavalli) di Franz Marc, Il domatore
di leoni di Max Beckmann (venduto recentemente all’astaper 864 mila euro) epure un Matisse cheappartenne alla collezione di Paul Rosenberg, il nonno diAnne Sinclair. Lamoglie di Dominique StraussKahnda decenni lottaper la restituzione
Un graffito realizzato da Banksy su una parete di New York, nelSouth Bronx. Sotto, una sua performance su un muro di Brooklyne un’altra opera realizzata nella Grande Mela, allo Yankee Stadium
LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 45
ALTRI MONDI
tuttaSalute
Una ricerca su 800 volontari
Italiani bocciati a tavolaSono pigri e disattenti
Eloquenti i dati ottenuti dal test effettuato daGfk Eurisko su 800 volontari. Più di 7 italiani su 10 sinutrono male, non rispettando una corretta dietaricca di frutta e verdure consumate più volte nell’arcodella giornata: solo il 15% le mangia regolarmente.Situazione negativa anche sul lato dello sport: anchese l’80% dice di farlo regolarmente, solo 2 italiani su10 praticano una attività fisica costante e duratura.
Neutralizzano i radicali liberi
Mangiare carote aiutanella lotta all’infertilità
Una ricerca di Harvard ha messo in luce lebenefiche proprietà di frutta e ortaggi di colore gialloo arancio sulla salute dello sperma. Sono le carotel’alimento principe, grazie al loro effetto sulla motilitàdegli spermatozoi. La ricerca su un campione di 200giovani cui è stato chiesto di seguire una specificadieta: decisivi i carotenoidi che neutralizzano i radicaliliberi, che danneggiano le membrane di cellule e Dna.
DI MABEL BOCCHI
I dati del bollettino ministeriale
È già allarme influenza:colpiti 57mila italiani
Già 57 mila italiani colpiti dall’influenza. Lo rivelaInflunet, il bollettino di sorveglianza epidemiologicadel ministero della Salute. Per ora la più colpita, comel’anno scorso, è la fascia pediatrica, in particolarequella dei bambini tra gli 0 e 4 anni, con 1,43 casi permille assistiti. L’attività dei virus influenzali è ai livelli dibase in tutte le regioni, con un’incidenza totale pari a0,5 casi per mille, anche se il monitoraggio è parziale.
ADI NUOVO
PIOGGIA
SIl maltempo
tornada oggi
Una nuovaperturbazione
atlanticatoccherà l’Italia
portandoda oggi pioggia
e maltempoun po’ ovunque.
Temporalianche di forte
intensitàsono attesisoprattutto
al Nord. Allertadella Protezione
Civile è statadiramata
su Liguria ePiemonte sulle
regioni centrali.Le temperature
subirannoun calo che
però sarà solotemporaneo,perché già a
metà settimanail fresco lascerà
nuovamenteil posto
a un clima mite
Il giallo di Simona«È stata uccisada un conoscente»Ieri in Calabria i funerali della 28enne mortaa Roma. Iniziati gli interrogatori degli amici
ELISABETTA ESPOSITOROMA
«Non cerchiamo vendette. Quello che vogliamo è sologiustizia per la morte di Simona, che non si è suicidata, è stata uccisa». È la cugina di Simona Riso, la 28enne morta a Roma mercoledì, a gridare tuttala rabbia della famiglia durante i funerali della ragazza, nellastracolma chiesa di San Calogero, il paese in provincia di Vibo Valentia da cui era arrivata.È un giallo la fine di questa bella bruna dagli occhi profondi,trovata agonizzante nel cortiledel palazzo del quartiere SanGiovanni in cui viveva e poimorta in ospedale. Gli inquirenti avevano pensato inizialmente a un suicidio o a unamorte accidentale, ma dopol’autopsia la Procura di Romaha cambiato l’intestazione delfascicolo da omicidio colposo(una prassi in questi casi) inomicidio volontario.
Le indagini Già ieri sono partiti i primi interrogatori ai vici
ni di casa, ai parenti e soprattutto agli amici di Simona, percapire se potesse esserci qualcuno particolarmente interessato a lei. Chi la conosceva parla di una ragazza tranquilla.non fidanzata e senza corteggiatori insistenti. Secondo il
fratello Nicola, «Simona erauna ragazza serena, dai problemi di depressione era venutafuori alla grande. Mia sorella èstata uccisa e tra le piste c’è anche quella dell’omicidio daparte di un conoscente». Unatesi che il ragazzo aveva giàavanzato nei giorni scorsi e cheha voluto ribadire ieri, aggiungendo un altro dettaglio: «Nonpuò essere suicidio, il corpo diSimona è stato trovato conjeans e maglietta e le chiavi consé, quindi era uscita da casa.Probabilmente è stata uccisaaltrove e qualcuno l’ha portatadove poi è stata trovata».
Piste diverse È una delle tante ipotesi su cui si sta indagando, ma molti dubbi potrebberoessere sciolti dalle due telecamere presenti sulla strada incui è stata uccisa la ragazza.Considerato che l’omicidio èstato compiuto all’alba non dovrebbe essere difficile individuare anomali ingressi e uscitedal palazzo. La ragazza, arrivata al Pronto Soccorso dell’ospedale San Giovanni, aveva dettodi essere stata «aggredita e violentata»: l’autopsia, che ha evidenziato le fratture del bacinoe delle costole, ha escluso lostupro, ma il tentativo potrebbe esserci comunque stato. Anche se, e la cosa stona con il resto della ricostruzione, sul corpo di Simona non erano presenti segni di difesa. Per questoil pm Attilio Pisani, titolare dell’inchiesta, non smetterà di studiare anche le altre ipotesi, apartire da quella di una cadutavolontaria dal tetto del palazzo. La Procura ha acquisito anche la cartella clinica dall’ospedale in cui è morta Simona:vuole verificare se nel ProntoSoccorso, che ha trasferito laragazza a ginecologia, sianostate adottate tutte le misurenecessarie per evitare la morte.
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Sulla stradadell’aggressionedue telecamerepotrebbero averripreso il killer
I funerali di Simona Riso (nel riquadro) ieri a San Calogero ANSA
I CONTI LETTA CONTRO GRILLO: «SUI GIOVANI DISFATTISTA»
Il Tesoro rassicura«Nella Manovra tassegiù per un miliardo»
Il governo rassicura sulle tasse e sul rispetto dei parametri Ue. Dopo l’allarmedeficit evocato dai tecnici diBruxelles, il Tesoro si è preoccupato di rassicurare gli italiani sulla tenuta dei conti e sulpeso della manovra fiscale. Lefamiglie sono «al riparo da significativi incrementi di imposta» mentre «sono oggettodi sgravi fiscali». Complessivamente, si legge nella notadel Ministero, «le famiglie dovrebbero beneficiare di una riduzione della pressione fiscale di circa 1 miliardo di euro» aseguito delle misure comprese nella legge di Stabilità.
Botta e risposta Il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta, inoltre, ha tranquillizzato sullo stato complessivo dei conti pubblici:«L’Italia non sforerà il vincoloeuropeo del 3% nel rapporto
deficit/Pil». A lanciare critiche è stato, però, soprattutto ilPdl: «Letta rischia molto dipiù — avverte il capogruppoPdl alla Camera Renato Brunetta — sulla Manovra chesul caso Cancellieri. Si è montato la testa dopo una fiduciaafferrata per i capelli il 2 ottobre». Il bonus giovani, previsto nella Manovra, ha fatto litigare il premier e Beppe Grillo. L’ex comico è stato bollatodi «disfattismo», e accusato didare informazioni sbagliate,un atteggiamento «di chi parenon riuscire a non criticare chicerca di agire e di fare le coseper bene». Per ora minacce, litigi e pochi propositi da unpartito all’altro. Per avere deiprimi segnali concreti di risposta occorrerà, quindi, attendere l’inizio delle votazionisugli emendamenti in commissione, previste a partiredall’11 novembre.
L’economista Fabrizio Saccomanni, 70 anni: è ministro dal 28 aprile
46 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013
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«Il volo di un aliante non dipende da un motore: il cielo è ungrande serbatoio di energia e quando hai l’energia hai tutto.
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Luca BertossioCampione del mondo di acrobazia in aliante
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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 47
MILANOSorge Tramonta Sorge Tramonta
ROMA
Domani
Il sole domani
ALGHERO
ANCONA
AOSTA
BARI
BOLOGNA
CAGLIARI
CAMPOBASSO
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FIRENZE
GENOVA
L'AQUILA
MILANO
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PERUGIA
POTENZA
REGGIO CALABRIA
ROMA
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TRENTO
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Il sole oggi
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La lunaNuova Primo quarto Piena Ultimo quarto
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17 23
7:05 17:06 6:44 17:01 7:06 17:05 6:46 16:59 3 nov. 10 nov. 18 nov. 25 nov.
Piogge sparse al Nord, dalla Lombardia verso Est,neve sui monti. Al Centro inizialmente pioviggini suregioni tirreniche ma peggiora fortemente in serata
e nottata con violenti temporali e nubifragi inarrivo. Piogge anche in Campania.
Migliora il tempo al Nord con nevicate sui confinialpini. Al Centro inizialmente piogge diffuseovunque ma migliora già in giornata con schiaritevia via più ampie. Maltempo al Sud, specie sulbasso Tirreno, ma piogge diffuse ovunque.
Il tempo migliora su gran parte del territorio.Venti da Nord, molto forti attorno alla Sardegnaoccidentale, moderati sull'Adriatico e Ionio. Questiventi addossano ancora molte nubi su costetirreniche calabresi e siciliane con piogge.
ALTRI MONDI
IN DIRETTA
Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre
CALCIO20.45 BOLOGNA -
CHIEVOSerie ASky SuperCalcio, Sky Calcio 1
22.00 ELCHE -VILLARREALLigaFox Sports
BASKET20.30 VICTORIA
LIBERTAS PESARO -MONTEPASCHISIENASerie ARai Sport 2
TENNIS13.00 MASTERS ATP
Da Londra, InghilterraSky Sport 1
17.15 CALCIO:LAZIO - GENOASerie A. Highlights
17.30 CALCIO:TORINO - ROMASerie A. Highlights
17.45 CALCIO:MILAN -FIORENTINASerie A. Highlights
18.00 CALCIO:UDINESE - INTERSerie A. Highlights
18.15 CALCIO:NAPOLI - CATANIASerie A. Highlights
18.30 CALCIO:PARMA - JUVENTUSSerie A. Highlights
1.30 CALCIO:MILAN -FIORENTINASerie A. Highlights
9.45 CALCIO:NAPOLI - CATANIASerie A. Highlights
10.00 CALCIO:LAZIO - GENOASerie A. Highlights
10.15 CALCIO:TORINO -GENOASerie A. Highlights
10.30 CALCIO:MILAN -FIORENTINASerie A. Highlights
10.45 CALCIO:UDINESE - INTERSerie A. Highlights
11.00 CALCIO:VERONA - CAGLIARISerie A. Highlights
11.15 CALCIO:SAMPDORIA -SASSUOLOSerie A. Highlights
17.00 GOLF:HSBCCHAMPIONSWorld Golf Championships.Da Shanghai, Cina
20.00 RUGBY:INGHILTERRA -AUSTRALIATest Match
21.30 BASKET:LOS ANGELESLAKERS -ATLANTA HAWKSNBA
23.30 TENNIS:MASTERS ATPSerie A. Highlights
EUROSPORT
11.30 MARATONADI NEW YORK
SKY SPORT 2
7.30 GOLF:HSBCCHAMPIONSWorld Golf Championships.Da Shanghai, Cina
09.30 FOOTBALL:HOUSTON -SOUTH FLORIDANCAA
14.00 BASKET:LOS ANGELESLAKERS -ATLANTAHAWKSNBA
16.00 RUGBY:WESTERN PROVINCE -SHARKSCurrie Cup
15.00 MASTERS ATPDa Londra, InghilterraSky Sport 1
19.00 MASTERS ATPDa Londra, InghilterraSky Sport 1
21.00 MASTERS ATPDa Londra, InghilterraSky Sport 1
SKY SPORT 1
9.00 CALCIO:MILAN -FIORENTINASerie A. Highlights
9.15 CALCIO:PARMA -JUVENTUSSerie A. Highlights
9.30 CALCIO:LIVORNO - ATALANTASerie A. Highlights
OroscopoLE PAGELLE
Gazzetta.it
Il 61% degli utenti diceche la crisi rossonera èresponsabilità delladirigenza che ha fatto unmercato non all’altezza.Per il 26% l’allenatore nonha saputo gestire almeglio la situazione e ilsuo esonero è auspicatoda oltre il 70% dei votanti.Ai giocatori vanno circa lemaggiori colpe secondo il12% dei votanti.
SONDAGGIO
Milan: società etecnico sul bancodegli imputati
www.gazzetta.it
DI ANTONIO CAPITANI
21/4 20/5
Toro 6
Tagliereste gli zebedeia capi, colleghi e achiunque vi rompa.Calmatevi eproducete. Ma fatevipure rispettare. C’èsabor suino nell’aria.
20/2 20/3
Pesci 8
IL MIGLIORE. Unapalpata sui glutei daparte della fortunavi fanno otteneremolto. L’interessedei fan frutta, lafornicazione virimette in bolla.
21/3 20/4
Ariete 6
L’umore sfipenzola.E il rendimento nellavoro ne risente.Ussignùr, state su. Isoldi però confortano,il sudombelico sela cavicchia.
21/5 21/6
Gemelli 7
La cura del dettaglioe la cooperazionevi fanno conseguirerisultati super.Evitate però i polemici.Ormoni spentini.O impeditini.
22/6 22/7
Cancro 7,5
L’intuito vi faimboccare le direzionigiuste. E voisplendete, trionfate,spiccate nel lavoro!Favori suini giungono,l’economia risorge.
23/7 23/8
Leone 6
Obblighi nel lavoro,rogne in casa,compromessi impostiafflosciano lozebedeo. State su.E non fatevi fregare.Però siete figaccioni.
21/1 19/2
Acquario 6
Avete un umore che,se vi recaste a GioiaTauro, essadiverrebbe subitoSfiga Tauro. Ussignùr,state su: il successonon vi manca.
23/11 21/12
Sagittario 6
Siete stanchi. Etolleranti come unalligatore al mercatodelle pelli. Statecalmi e producete.Autogestione suinastagliasi. Ussignùr.
22/12 20/1
Capricorno 7+
La Luna vi assegna lamedaglia d’oro infaccia di glutei. El’assist di amici ealleati vi fa risolvere equagliare. Amorfantasioserrimo.
23/10 22/11
Scorpione 7,5
La fortuna v’avviluppa.Così, lavoro e amorerecuperano. E voivi ringalluzzite.La creatività è alivelli super, ilsudombelico di più.
23/9 22/10
Bilancia 7
Lavoro e storie di soldivi vedono trionfare.E se la forma fisica èni, voi cuccate efornicate comunque.Fantasiosamente,anche.
24/8 22/9
Vergine 7+
Colloqui, p.r.,perlustrazione dinuovi ambienti (anchedi lavoro) paionofavoriti. E voi sietepimpanterrimi.Anche suinamente.
RUDI GARCIA
Il tecnico della Roma ènato a Nemours(Francia), il 20febbraio 1964. In Ligue1 ha allenato per 5stagioni il Lilla con cuiha vinto uno scudetto
L’argentino degli Spurssull’azzurro alla sua primastagione in Texas: «Cercodi aiutarlo come posso ainserirsi. Marco ci puòdare tanto». Inoltre,come tutti i giorni, glihighlights di tutte lepartite Nba, la Top Tendella notte e la miglioreschiacciata, la migliorstoppata, il miglior assiste il miglior recupero.
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