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E-BOOK JOURNAL IPSSARNEWSPAPER

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I

SERVIZI ALBERGHIERI DELLA

RISTORAZIONE

FORMIA (LT) - ITALIA

LE NOTTI DI CICERONE 2011

di Alessia Pedagna

Quest' anno dal 16 al 18 settembre 2011 , si è tenuta la terza edizione delle notti di cicerone, una

manifestazione all'insegna della scoperta di patrimoni artistici ,culturali e paesaggistici in

rappresentanza delle peculiarità della città.

Il nostro istituto I.p.s.s.a.r. Formia ha offerto il proprio ausilio attraverso uno staff altamente

qualificato rappresentato dagli alunni delle classi turistiche e della ristorazione. Le prime hanno

offerto assistenza per quanto riguarda l’accoglienza e il servizio alle guide-come apprendiste

cicerone- con la descrizione storica dei monumenti e le particolarità storiche artistiche, le seconde

si sono adoperate per creare e servire piatti tipici della zona. Il festival includeva nove (9) itinerari

con relative visite guidate ( Cisternone, Mausoleo di cicerone, Museo archeologico nazionale,

Anfiteatro romano, Parco Regionale di Gianola, Torre di mola, Mausoleo di M. L. Planco, Area

archeologica di Minturnae ,villa di Marco Emilio Scauro) contornati da interventi artistici, come,

spettacoli di gladiatori , danzatrici, attività ludiche e ricreative per grandi e bambini e mini corsi di

lingua latina. Ci teniamo a ricordare che il tutto era contornato dalle nostre degustazione preparate

accuratamente per i diversi avvenimenti. Oltre agli itinerari sono state previste anche visite in

battello e trekking sui monti per offrire un panorama del territorio da un'insolita e diversa

prospettiva. E' stata un' esperienza molto formativa dall'ambito professionale, poiché ha permesso di

stare a stretto contatto con realtà che interessano il nostro futuro professionale e come

arricchimento del nostro bagaglio culturale.

XVII GIORNATA MONDIALE DELL'

ALIMENTAZIONE

di editoriale

Si è svolto sabato 15 Ottobre 2011 il convegno

relativo alla Giornata mondiale

dell'alimentazione organizzato dal nostro

Istituto nella Sala Convegni “S. Lucciola”.

Con il Titolo Dieta Mediterranea si è voluto ancora una volta sottolineare la qualità e il

benessere derivanti dalle consuetudini alimentari tipiche mediterranee.

IL NUOVO ANFITEATRO A FORMIA

di Natale Capodiferro

E' stato recentemente scoperto nell'area

sottostante la stazione ferroviara del Comune di

Formia un anfiteatro romano. Già si sapeva

della sua esistenza, sia perchè individuato dal

Mattej sia dagli studi effettuati dalla

Soprintendenza attraverso le mappe catastale,

fotografie aeree e dai reperti che si osservano

su via lavanga e all'interno di alcuni locali

interrati di edifici limitrofi adiacenti l'area.

Le indagini archeologiche avviate sin dalla primavera scorsa stanno riportando alla luce un

anfiteatro romano situato sotto il declivio del piazzale della stazione a Formia.

Al momento emerge solo una porzione dell’edificio, realizzato nell’immediato suburbio

dell’abitato, come urbanisticamente e usualmente accadeva nella struttura delle città romane a cui

Formia si adattò nel I sec. d.C.,

raggiungibile anche dal mare.

L’edificio o parte dell’edificio che si

sta liberando si mostra perfettamente

conservato, senza superfetazioni e

sovrapposizioni di altre epoche, anche

perché l’area sembrerebbe, per la parte

sin qui emersa, rimasta inedificata da

sempre.

Le indagini al momento hanno

interessato parte della cavea e

andranno avanti sino all’arena.

Sono state affidate indagini geofisiche

ad un equipe di topografi inglesi,

altamente specializzati, della British

School at Rome, i quali restituiranno

con apposita strumentazione di rilievo

la sagoma dell’edificio antico. Ciò sarà sicuramente di aiuto nel prosieguo degli scavi al fine di una

più specifica localizzazione degli stessi nelle parti specifiche.

E’ facile intuire dal rapporto tra gli

scavi e proporzionalmente con la parte

rimanente che l’edificio antico si

sviluppi oltre la base catastale come è

avvertibile anche dalle fotografie

aeree; dallo studio di queste ultime

infatti il monumento era già stato

individuato sin dagli anni ’30-40.

Nuovi elementi sono emersi da

indagini topografiche e

geomorfologiche dei luoghi tra cui

strutture inglobate in un locale al

piano terreno su Via anfiteatro, il

quale presenta una parte della propria

volta di copertura ad opus

coementitum, e in un giardino

retrostante dove emergono resti di

ambienti voltati a botte, che

facilmente possono essere ricondotti

ad elementi costitutivi della cavea dell’anfiteatro. Ed aiutano contestualmente anche a definirne

meglio le misure massime della “fabbrica” che sono di gran lunga maggiori dello spazio

simil ovale definite nella planimetria catastale, con asse

maggiore di mt. 83 ed asse minore di mt. 52. La porzione di

edificio che è emersa dagli scavi riguarda il rinvenimento di

sei ambienti coperti con volta a “botte” in opus coementitum

e disposti a “raggiera” che molto probabilmente erano la

struttura basamentale su cui si impostava la cavea(le

gradonate) in pietra che accoglieva gli spettatori dei vari censi;

parte di un altro ambiente, uno degli ingressi principali

dell’edificio (in genere ve ne erano quattro posizionati in modo

assialmente perpendicolare) consentiva il passaggio all’arena

e, attraverso l’ambulacro e alle scale al podium. Parte dell’

ambulacro è stato ritrovato con le pareti rivestite ad intonaco.

Molte le murature di grande qualità che risultano realizzate in

opus raeticolatum in calcare molto probabilmente poste in

opera da maestranze romane o napoletane.

Questo dato è importante poiché suggerisce agli archeologi di

datare l’opera nell’Età Giulio Claudia(41-84 d.C.) e quindi

nella prima metà del I sec. d.C., un secolo prima rispetto a

quanto ipotizzato inizialmente dagli studiosi la cui valutazione era stata dettata da analisi quasi

esclusivamente di raffronto, topografiche, fotografiche e di superficie. Gli archi di un corridoio

presentano muratura in opus latericium con gli stipiti laterali di base in opus mixtum, composti

alternativamente da strati di mattoni (latericium) e pietra squadrata(quadratum). Nell’area di scavo

si sono ritrovati altri locali, pezzi di colonne e di resti di altro materiale ancora da catalogare e

definire. I corridoi voltati a “botte” erano la struttura principale di sostegno dell’anfiteatro. Essi

sostenevano i settori anulari che costituivano le cavee.

L’impianto, simile per dimensioni a quello di Pozzuoli, era probabilmente composto, secondo uno

schema che si ripeteva usualmente e in modo classista per la tipologia di anfiteatri nella Roma

antica, da:

_ un arena dove avvenivano i giochi che era chiusa tutt’intorno da un alto muro;

_ al livello del muro il “Podium”- un alto podio che affacciandosi direttamente sull’area era

riservato ai cittadini più illustri(i Senatores);

poi vi era la gradonata vera e propria chiamata cavea e differenziata in modo da potersi

distinguersi in:

_ l’Ima Cavea (moenianum primum) che era riservata alle diverse classi di uomini liberi (equites,

plebei-populus);

_ la Media Cavea(moenianum secundum

imum) riservata alla donne ed era divisa

da recinzioni lignee o a muraglia

chiamate Praecinctiones;

_ la Summa Cavea (moenianum

secundum summum) riservata ai servi,

schiavi liberti, peregrini, stranieri;

_ Sotto le cavee ed il podium vi erano

vari corridoi (ambulacra - crypta) che

giravano per tutto il perimetro, i quali si

immettevano attraverso le entrate

(vomitoria) nei corridoi esterni

scoperti(itinera), localizzati alla base di

ciascun moenianum.

_ Sotto l’arena vi era scavato un ampio

sotterraneo per l’utilizzo di eventuali

macchinari destinati agli spettacoli e

locali per gli animali e di deposito.

L'anfiteatro è un edificio di forma

ellittica utilizzato per giochi e spettacoli pubblici. Usato per i giochi dei gladiatori (Munera) e per

le Venationes(gare-scontri che avvenivano tra gladiatori -o uomini vestiti come essi- e animali

come tigri, leoni, orsi, coccodrilli, rinoceronti etc.. Nelle sostruzioni o negli spazi tra le volte vi

erano locali di servizio e deposito: magazzini per le attrezzature ed anche per gli scenari, i

“carceres” a per lo stazionamento di animali destinati ai combattimenti, locali destinati ai gladiatori

ed anche spazi

di culto per

coloro che si

preparavano ai

combattimenti

; è possibile

che vi fossero,

almeno in

quelli di

maggiore

importanza

spazi per la

movimentazio

ne delle scene

sotto la cavea

e sopra.