G.L.R.I. – Loggia Amore e Psiche 110 – Venezia
“IL COLORE, OVVERO DELLA
GEOMETRIA RIVELATA.”
1) PREMESSA
2) COS’È E COME FUNZIONA IL
COLORE?
3) COLORE E GEOMETRIA
4) COLORE E ARMONIA
5) COLORE E COSMO
6) IL SIGNIFICATO DEL COLORE
7) CONCLUSIONI
Genesi 1,3 “Vayomer Elohim yehi-or vayehi-or”
"Dio disse sia fatta la luce e la luce fu"
1) PREMESSA
Alcune parole per delimitare e comprendere meglio questo lavoro che vuole essere principalmente
un invito ed uno stimolo ad “ALTRE” riflessioni sui Principi Generali ed Immutabili che regolano il
nostro mondo. Un gettare lo sguardo sotto la coltre di profanità con la quale l’uomo contemporaneo
ha velato la Sacralità di una Scienza, che tale ora più non è.
Non è, e non vuole certamente essere, un trattato, tanto meno di teoria del colore.
Molti altri Fratelli si sono impegnati sull’argomento, approfondendo prevalentemente i temi legati
al simbolismo ed alle allegorie connesse agli aspetti psicologici e/o fisici dell’Uomo, in questo mio
mi focalizzerò piuttosto sul simbolismo legato alla Geometria ed alla Luce che del Colore né è
Generatrice.
Voglio citare i meravigliosi studi compiuti da Johann Wolfgang von Goethe e Vasilij Vasil'evič
Kandinskij sulla teoria del colore.
Il primo in particolare, data la sua natura, può risultare interessante da approfondire in quanto
Goethe caratterizza il proprio lavoro in chiave marcatamente Alchemica, ambito con il quale il
colore ha una strettissima connessione, connessione presente anche con simbolismo Libero
Muratorio come vedremo.
2) COS’È E COME FUNZIONA IL COLORE?
La scienza ci dice che il colore non è altro che la capacità di un corpo di riflettere una data porzione
dello spettro luminoso assorbendo tutta la restante parte che non viene riflessa.
Cerchiamo di capire meglio il senso di queste parole.
Innanzitutto ci troviamo di fronte ad una Triade di Elementi coinvolti:
- La Luce (Colei che genera)
- Il corpo (chi la riceve e la riflette/assorbe)
- L’Osservatore (chi è in grado di percepirne i riflessi ed interpretarli)
Mancando uno di questi elementi viene a decadere completamente il senso di parlare di Colore.
La Luce è Bianca (che come il Nero, ovvero l’assenza di Luce, non è un Colore) reca in Sé tutti i
colori possibili; colpendo un corpo ne svela le caratteristiche proprie rivelandone così la natura e
consentendo a noi di coglierla e di decifrarla.
3) COLORE E GEOMETRIA
Dicevamo che parlando di Colore siamo necessariamente in presenza di una Triade e questo spinge
il pensiero immediatamente al triangolo equilatero a Noi tanto caro, ma come vedremo il legame tra
Colore e Geometria è molto più profondo ed articolato.
I colori possono essere rappresentati in modo lineare (Fig.1) secondo le proprie lunghezze d’onda (o
del suo reciproco: la frequenza) ove un punto di tale linea rappresenta il singolo colore sui miliardi
possibili.
Punto, linea….. con questi due elementi possibile che non ci scappi un triangolo? Ed è proprio così.
La seconda possibilità di rappresentare i colori è in base alle relazioni sussistenti fra essi ed è
circolare (la cosiddetta ruota colore, che ci rimanda immediatamente al simbolismo della ruota
carico dei suoi significati cosmologici e cosmogonici).
In centro a tale circonferenza vi è il Bianco che si scompone nei Tre colori primari, dalle cui
successive combinazioni si ottengono tutti gli altri.
Essi sono il Rosso, il Blu ed il Giallo (puri).
I loro tre punti sulla circonferenza tracciano tre archi di uguale lunghezza, pertanto congiungendo
tali tre punti otterremo un triangolo equilatero il cui vertice (il Blu) è rivolto verso l’alto e la base
(Giallo a destra e Rosso a sinistra) posta in basso.
Tale triangolo equilatero è baricentrico rispetto al centro della circonferenza (Fig. 2), in altri termini
il suo terzo medio corrisponde col centro della circonferenza e questo ha una notevole importanza
che vedremo tra breve.
Sommando a due a due i colori primari si ottengono Tre Colori secondari:
il Viola dal Rosso col Blu, dal Blu con il Giallo avremo il Verde ed infine da Giallo con il Rosso
otterremo l’Arancione.
Anch’essi formano un triangolo equilatero e sempre baricentrico rispetto alla circonferenza, ma in
questo secondo caso il vertice (l’Arancione) è rivolto verso il basso e la base (Verde a destra e Viola
a sinistra) è rivolta verso l’alto (Fig. 3).
I due triangoli così disposti formano un perfetto sigillo di Salomone (Fig. 4) ed ecco spiegata
l’importanza del terzo medio coincidente con il centro della circonferenza.
L’esagramma rappresenta la Perfetta unione del Cielo e della Terra e non poteva essere
diversamente visto quella terna individuata precedentemente ovvero della Luce (il Divino) – il
Corpo (mondo) – l’Uomo cha ha poi la sua opposta nel percorso di elevazione che l’Uomo stesso
deve compiere per giungere all’Illuminazione.
Sommando un colore primario con il suo adiacente secondario si avranno 6 Colori terziari (primari,
secondari, terziari….. un’altra Triade si affaccia nel gioco magico del Colore) ottenendo così un
totale di 12 Colori detti Fondamentali in quanto combinando questi si ottengono tutti gli infiniti
colori possibili dell’universo.
I 6 colori terziari formano anch’essi un sigillo di Salomone (Fig. 5) che rappresenta in altra forma
uno dei principi immutabili del nostro universo in quanto l’Uno diventa la Molteplicità e la
Molteplicità ritorna all’Unità rispettivamente nei vertici sinistro e destro dei due triangoli.
Possiamo, inoltre, prendere a due a due un Colore Fondamentale con il proprio Reciproco (Fig. 6) e
otterremo così 6 coppie di colori opposti che sommati tra di loro forniscono sempre lo stesso
risultato, ovvero il ritorno a quella Luce generatrice che li ha creati; esse coppie diventano simbolo
delle Dualità presenti nel nostro universo, che riconducono, necessariamente, all’unità primordiale.
4) COLORE E ARMONIA
Esiste una legge precisa ovvero che: “preso un qualunque poligono regolare il cui baricentro
coincida con il centro della ruota colore, i Colori individuati dai suoi vertici formeranno sempre
rapporti armonici tra loro” (Figg. 9 e 10). Ovviamente non si può ridurre questo ad un mero
esercizio di figure geometriche, in quanto i colori hanno un preciso valore e significato e non
dovrebbero essere scelti a caso seppur sottoposti ad un accurato vaglio di regola.
Al giorno d’oggi si assiste ad un uso totalmente arbitrario dei colori con effetti al limite dell’osceno,
basti guardare certi cartelloni pubblicitari o certi cromatismi proposti da sedicenti stilisti
dell’abbigliamento in particolare femminile.
Poiché si è persa la Conoscenza del significato dei colori e dell’uso ragionato della ruota colore e
del suo orientamento, l’unico obiettivo che si pongono è quello di stupire e shockare le persone con
abbinamenti abominevoli come arancione e fucsia o arancione e viola.
Non sono sulla carta impossibili, ma richiedono un livello di Conoscenza del Colore ed una
Maestria nell’uso della ruota che poche persone possiedono ai giorni nostri.
Ma l’uomo, oramai, non si accorge più quasi di nulla e non fa caso quando due colori stridano
assieme come i battimenti in musica che sottostanno allo stesso identico principio ovvero l'effetto
della sovrapposizione di due o più onde di frequenza vicina ma differente.
E proprio con la Musica si trova un’altra corrispondenza interessante, basti pensare all’arcobaleno
con i suoi sette colori che ci ricordano le sette note musicali.
Qualcuno potrebbe obiettare, a ragione, che i colori come abbiamo visto prima siano dodici e non
sette, il che è vero così come dodici sono i semitoni musicali della scala cromatica. È forse un caso
l’uso di questo aggettivo o vi è connessione più stretta? Sicuramente la questione merita
approfondimenti da farsi in altra sede giacché si distanzierebbero troppo dal nocciolo di questo
lavoro.
5) COLORE E COSMO
Quello che è evidente è il rapporto di questi 12 Colori fondamentali con i dodici mesi dell’anno e le
relative costellazioni nel Cielo.
Si diceva che il Blu è il vertice alto e non potrebbe essere altrimenti poiché tale colore identifica il
Cielo in qualsiasi cultura e tradizione, quindi come non vedere il Giallo ad est la dove sorge il Sole,
o il Rosso ad ovest la dove tramonta? Ed, ancora, l’Arancione (la cui ombra è il Marrone)
diametralmente opposta al Blu non rappresenta, forse, la Terra stessa su cui camminiamo? E quando
il sole sorge ed incontra il cielo fecondando con i suoi raggi la terra dalla quale s’è levato non fa
forse germogliare la rigogliosa natura il cui Colore è e sempre sarà il Verde? Ed, infine, quando
l’Uomo si eleva dal suo stato terrestre e dalla propria condizione umana non lo fa, forse, attraverso
la Mistica che da sempre è identificata dal Viola? Non a caso il Porpora identifica i Sacerdoti di
qualunque epoca.
Nel cammino fin qui percorso abbiamo visto che il Colore presenta in sé attinenze fortissime con
l’Uno (il Principio generatore), il Due (la dualità dei colori complementari) ed il Tre (simboleggiato
dai tre colori primari), a questo punto sorge la domanda se, per caso, esista anche un Quattro per
formare la tetraktýs Pitagorica. Viste le premesse ed i riscontri è abbastanza scontato che il quadrato
sia presente nella Ruota Colore e simboleggia le quattro stagioni e ne riproduce fedelmente i relativi
colori al passare dei mesi.
In natura i colori cambiano impercettibilmente giorno per giorno ma possono essere facilmente
identificabili col periodo dell’anno ad essi associato. La Ruota Colore ne riproduce fedelmente il
ciclo. Raggruppiamo a tre a tre i dodici colori fondamentali e scopriremo così di avere le quattro
stagioni fedelmente riprodotte (non a caso si parla di colori freddi e di colori caldi).
Il Blu e l’Arancione rappresentano rispettivamente il Solstizio di inverno e quello estivo (asse
verticale della Ruota) mentre il Verde-Giallo ed il Rosso-Violaceo rispettivamente gli Equinozi di
primavera e di autunno (asse orizzontale)(Fig. 7).
Questa Croce, inserita nella Circonferenza dovrebbe essere a tutti ben conosciuta. Seguiamo
l’andamento dei colori in senso orario partendo dal Solstizio d’inverno vedremo che dal blu del
ghiaccio si passa via, via al Verde dei germogli, i quali cominciano a dorarsi fino a raggiungere la
piena maturazione nell’estate, da li la natura comincia a brunirsi con i suoi ramati fino a giungere ai
rossi, che con la perdita delle linfe e l’avvicinarsi del freddo diventano prima violacei per tornare al
blu del ghiaccio, queste sono esattamente le stagioni individuate dai vertici del quadrato (Fig. 8).
Lo stesso ciclo si ritrova anche nell’uomo, pensiamo al fatto che una persona quando è accaldata e
viene esposta al freddo, dapprima le labbra che sono rosse diventano violacee, poi all’aumentare del
freddo diventano bluastre ma basta che la persona si esponga ai caldi raggi del sole (la Luce) esse
ritornano nuovamente rosse.
6) IL SIGNIFICATO DEL COLORE
Il Colore racchiude una conoscenza che trascende il tempo e lo spazio, una conoscenza alla quale
l’uomo contemporaneo non presta più la dovuta attenzione, non è sempre stato così.
Prendiamo, ad esempio, le raffigurazioni Egizie e Greche, nelle quali ogni colore ha un suo preciso
posto, un suo preciso significato, un rapporto armonico con tutti gli altri presenti, che ci raccontano
un Universo ed una Civiltà ordinati secondo precise regole e gerarchie.
Fino al Medio Evo ed al Rinascimento ma in alcuni casi anche fino al settecento, il Colore aveva un
significato Sacro a tal punto che le “formule” per ottenere questa o quella pigmentazione erano tra i
segreti meglio custoditi.
A tutt’oggi, per esempio, la volta della Cappella Sansevero (affrescata nel 1749 ad opera di
Francesco Maria Russo) si presenta con i cromatismi assolutamente perfetti e brillanti senza aver
mai ricevuto alcun restauro, come questo sia possibile non ci è dato sapere in quanto tali colori
vennero preparati direttamente dal principe Raimondo di Sangro (noto Libero Muratore e
Alchimista) che non ha lasciato traccia alcuna in materia.
Ma perché il Colore è importante? Sicuramente perché colpisce il senso umano maggiormente
eccitabile (la vista) e per la sua capacità di influire sulla psiche e sugli stati d’animo delle persone;
ma questi ne sono solo gli effetti; la Natura e le Ragioni sono, invece da ricercarsi altrove.
La società contemporanea ci propone un modello di scienza, la cromoterapia, che svuotata di ogni
Sacralità ed indagando esclusivamente sugli effetti empirici che il Colore ha sull’uomo e solo sulla
sua parte animale, dimentica di raccontarci quale sia la Sua Vera Natura.
Qui, invece, risiede la Sua importanza, il Suo Vero significato, infatti il Colore è Figlio della Luce.
Ove non c’è Luce non c’è, né vi può essere, Colore alcuno.
Il Colore, data la sua natura di Figlio della Luce è a questa indissolubilmente legato e di
conseguenza anche a quella che per i Pitagorici è la Scienza Sacra per eccellenza, ovvero la
Geometria Sacra.
A legarle se non proprio a fonderle indissolubilmente è la natura proiettiva di entrambe che, a sua
volta è discendente prima dei raggi di Luce.
7) CONCLUSIONI
Il Colore ha moltissime altre chiavi interpretative, simboliche ed allegoriche, per dire il Rosso
rappresenta sia il sangue che il fuoco purificatore che il maligno, il Blu il Divino, il pensiero
speculativo, la tristezza e così via.
A ciascuno approfondire quegli aspetti che maggiormente hanno attinenza alla realtà propria.
La mia speranza è quella di aver acceso una scintilla di curiosità su questo argomento affinché ci
siano sempre più Uomini in grado di vedere i Colori e non di guardare semplici colori.