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LEZIONE N° 5
Gli occhi fertili della mente IL NOSTRO CERVELLO È UN ARTISTA CHE DIPINGE LA REALTÀ CHE LO
CIRCONDA: TRASFORMA L'ENERGIA IN COLORI, ABBINA DISTANZE,
MOVIMENTI E FORME PER CREARE REALTÀ IN 3D, INTERPRETA GLI
STIMOLI CONFRONTANDOLI CON I RICORDI. E QUALCHE VOLTA
SBAGLIA...
Gli occhi fertili della mente Gli occhi sono una porta aperta sul mondo? Non proprio. Il mondo semmai lo
intravediamo attraverso uno spioncino (il minuscolo forellino della pupilla). È il
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nostro cervello che, come una camera oscura molto creativa, rielabora gli stimoli
trasformandoli, a volte, in... veri capolavori.
Vedere e guardare Esistono due parole per esprimere l'azione di percepire attraverso gli occhi: "vedere"
e "guardare". Che, etimologicamente parlando, significano rispettivamente "avere
imparato da" (da weid, termine indoeuropeo) e "stare attento a" (da weg, altro termine
indoeuropeo). Quindi, per i nostri antenati, un'immagine doveva essere qualcosa da
cui trarre un'informazione (ho imparato da) oppure da seguire con attenzione (sto
attento a).
La visione non corrisponde però alla percezione diretta della realtà, e non è nemmeno
un processo innato: dipende in gran parte da capacità acquisite con un impegno lungo
e laborioso. Tanto è vero che una persona cieca dalla nascita, se recupera tardi la
vista, impiega anni prima di imparare a capire e strutturare ciò che percepisce.
Insomma: vedere è un processo tutt’altro che banale e tutt'altro che passivo.
Mentre contempliamo un panorama, i suoi colori impiegano circa una trentina di
millisecondi prima di arrivare dall' occhio alla corteccia visiva del cervello (cioè alla
corteccia occipitale, che si trova a livello della nuca); le forme dello spettacolo e la
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sensazione delle distanze, legate al movimento, vengono percepite poco dopo, a un
intervallo di una settantina di millisecondi. In quel lasso di tempo, il cervello filtra,
analizza, interpreta, fino a riunire i pezzi del puzzle percettivo formando un'immagine
coerente. Se così non fosse, probabilmente vedremmo un mondo simile a quello
illustrato nella diapositive precedenti: capovolto, monocromatico, e con un buco in
mezzo (che corrisponde al cosiddetto "punto cieco" della retina, privo di recettori
visivi).
L'illusione dei colori Una delle più interessanti "creazioni" del nostro cervello sono i colori. Il colore è
infatti un fenomeno elettromagnetico, che dipende dal modo in cui la luce si riflette
sulle cose. Ogni oggetto assorbe una parte della luce che lo colpisce, e fa rimbalzare
il resto verso i nostri occhi: questa luce rimanente è interpretata da noi come un
particolare colore. Non c'è quindi da stupirsi che la parola "colore" si ricolleghi al
latino "celare" (cioè nascondere): il colore è già un'illusione di per sé, un fantasma
che prende vita solo nel nostro cervello. Sono infatti i neuroni ad attribuire la
sensazione del colore alle frequenze dello spettro della luce che, dal canto loro,
non contengono alcun colore.
L'occhio valuta il colore in parte basandosi sulla frequenza della luce percepita (vedi
prossima diapositiva), ma soprattutto in relazione ai colori vicini. Un colore risulta
per esempio più luminoso se circondato da un altro a esso complementare (la somma
delle loro radiazioni dà cioè il bianco) o più chiaro se inserito su uno sfondo scuro. Si
pensa che questo fenomeno ottico, chiamato "contrasto simultaneo“ , nasca da un
meccanismo del nostro sistema visivo che intensifica il contrasto ai bordi degli
oggetti, e che viene detto "inibizione laterale", perché ogni campo ricettivo della
retina tende a inibire la risposta di quello che gli sta vicino.
In pratica, quando alcuni fotorecettori di una regione della retina vengono stimolati,
quelli delle regioni adiacenti diventano meno sensibili a quel colore: per esempio,
l'azzurro di un quadratino che si trova su sfondo blu appare al nostro occhio un po'
più chiaro di quanto apparirebbe se si trovasse invece su uno sfondo giallo (perché il
giallo non contiene il blu). Un esempio concreto che sperimentiamo quotidianamente:
mentre guardiamo un film alla TV, vediamo tutte le intensità luminose, nero incluso.
Ma il nero che percepiamo, in realtà, non è altro che il colore grigio originale dello
schermo che, in interazione con altri colori, appare appunto nero!
Per vedere le mele mature La retina è un tappeto di strati di cellule e fibre nervose di uno spessore di un decimo
di millimetro che ricopre il fondo dell’occhio. Sulla retina sono distribuite tre
famiglie di fotorecettori, detti "coni", che reagiscono a luce di diverse lunghezze
d'onda corrispondenti grossomodo ai colori rosso, verde e blu. Quindi, ogni
fotorecettore è come un'antenna sintonizzata su una frequenza luminosa particolare.
Vedere a colori implica però un elaborato processo mentale, perché tutto ciò che un
fotorecettore sa fare è catturare lo stimolo luminoso e analizzare la sua intensità. Per
percepire la sensazione di colore, il cervello deve paragonare gli "input" di tutti gli
altri fotorecettori. Per "vedere" il colore verde, per esempio, il cervello non fa solo
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affidamento ai fotorecettori sensibili al verde, ma coinvolge tutti gli altri fotorecettori,
che hanno una sensibilità, anche se minore, a quel colore.
Ma perché si è evoluto un sistema così complesso, con addirittura tre tipi cromatici di
coni? Sembra che alla base ci sia una mutazione genetica che accentuò nei primati la
capacità di distinguere i frutti maturi, con colori variabili dal giallo al rosso, sullo
sfondo verde del fogliame.
IL TEST DI STROOP Nomina ad alta voce le forme geometriche con il loro relativo colore il più
velocemente possibile ignorando il testo sottostante. Per esempio, NON devi
pronunciare le parole "quadrato azzurro" stampate sotto il disco rosso, bensì "disco
rosso". Se riesci a completare questo test di ATTENZIONE SELETTIVA senza
errori in meno di 16 secondi, significa che hai un cervello molto flessibile!
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In psicologia, il cosiddetto "effetto Stroop" corrisponde alla variazione nei tempi di
reazione nell'esecuzione di un compito a causa di elementi "distraenti", come in
questo caso. Prende il nome dal suo scopritore, John Ridley Stroop.
Come percepiamo Norbert Wiener, il padre della cibernetica, ritiene che "il mondo è fatto da una
miriade di messaggi utili per ogni evenienza". E noi siamo come spugne sensibili che
assorbono ininterrottamente questi messaggi allo scopo di poter reagire in modo
appropriato agli eventi che potrebbero capitarci. Ma noi prendiamo atto di qualcosa
solo quando rivolgiamo alle sensazioni un'attenzione che rende necessaria
un'interpretazione da parte della mente. La sensazione è infatti la semplice trasmissione inconsapevole di uno stimolo.
L'occhio percepisce un fascio di luce: la mente lo interpreta come un viso di una
persona oppure come un paesaggio ridente.
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La visione è dunque un processo mentale, una forma embrionale di pensiero. Proprio
in quanto pensiero, può essere rielaborato e perfezionato, oppure contaminato da altre
informazioni, come avviene quando si esegue il test di Stroop (diapositiva
precedente).
Il test della figura complessa Rey Osterrieth
Questo test di MEMORIA VISIVA è stato ideato nel 1941 dallo psicologo svizzero
André Rey per valutare le capacità visuospaziali e la memoria visiva del suoi
pazienti. Come funziona? Osserva per bene il disegno riprodotto qui accanto per circa
un minuto. Quindi ricoprilo con un foglietto e prova a riprodurre la figura a mente.
Il risultato del test si ottiene In questo modo: conta due punti per ogni segno
riprodotto esattamente; se sei riuscito a ottenere "Oltre i 30 punti, possiedi ottime
capacità visuospaziali e una memoria visiva decisamente buona.
Un punteggio al di sotto dei 15 punti Indica invece una, memoria visiva piuttosto
scarsa. Qualunque sia il tuo risultato,non dimenticare che,le facoltà mnemoniche si
possono allenare e migliorare a tutte le età!
A differenza di ciò che siamo portati a pensare, quindi, noi percepiamo molto poco di
ciò che ci sta intorno, in pratica solo le cose su cui ci concentriamo, che troviamo utili
o importanti.
Quando osserviamo una scena, noi siamo convinti di "vedere" un'immagine
completa, invece ci soffermiamo soltanto su alcuni aspetti o dettagli.
Il resto viene creato dalla nostra memoria, dall'esperienza e dall’immaginazione.
L'impressione di vedere tutto è perciò pura illusione, come si può facilmente
constatare con il gioco presentato pagina successiva, in cui in genere passa un certo
tempo prima di riuscire a individuare il volto di un bambino. Inoltre la vista è
strettamente connessa agli altri organi sensoriali: inconsapevolmente "vediamo"
anche con l'udito, con il tatto o l'odorato. Basti pensare a come un odore evochi, per
esempio, la vista della frutta. Viceversa, la vista può anche ingannare gli altri sensi.
Guardando dal finestrino il treno in sosta che affianca il nostro, non appena uno dei
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due parte, ci viene per un attimo un dubbio percettivo: quale dei due treni si sta
muovendo?
Trova il bambino
Metti alla prova la tua attenzione visiva e la tua capacità di distinguere i dettagli
trovando, entro un minuto, il bambino nascosto nei chicchi di caffè.
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Dipende da chi guarda Spesso si sente dire che un'immagine "vale più di mille parole", ma le immagini non
sono sempre chiare e creano
Spesso fraintendimenti. Un piccolo esempio, crudele ma vero: dopo anni di assidui
sforzi da parte di missionari, i cannibali di un'isola persero finalmente l'abitudine di
mangiare carne umana. L'isola si aprì quindi al progresso, e prodotti di varia natura
arrivarono da ogni parte del mondo. Vi era anche una certa marca di carne in scatola
sulle cui confezioni si vedeva un bambino grassoccio nell' atto di leccarsi le dita, che
cominciò a vendere molto. Perché mai? Per noi il significato di quell'immagine è
inequivocabile, ma per gli abitanti, ex cannibali, il bimbo cicciottello ne era... il
gustoso contenuto!
La più grande delle illusioni, dunque, è credere che
ciò che vediamo abbia un'interpretazione univoca.
È istruttivo scoprire che favorevoli agli impianti di
energia nucleare ed ecologisti antinucleari
utilizzino la stessa immagine, un gregge al pascolo
nei pressi di una centrale nucleare, per trasmettere
un messaggio diametralmente opposto: "attenzione,
mangerete carne contaminata" e "se ci sono animali
che brucano placidamente, significa che la natura
resta incontaminata".
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Soluzione:
Trova il bambino: è in D3
Guglielmo Tell: le frecce sono 8. Devi contare quelle bianche su fondo
rosso
Trova le palline : sono in E6, C2 e H3
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ESERCITAZIONI PRATICHE
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GRANDI ENIGMISTI Martin Gardner SCIMMIA E NOCI DI COCCO
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"Cinque uomini ed una scimmia fecero nau-fragio su un'isola deserta e passarono il primo giorno a raccogliere noci di cocco per cibo. Poi lo ammucchiarono tutto insieme e andarono a dormire. Ma mentre tutti dormivano uno di essi si svegliò e pensando che il mattino dopo vi sarebbero stati dei litigi alla spartizione, decise di prendersi la sua parte. Perciò divise le noci in cinque mucchi. Rimane una noce, che egli dette alla scimmia, poi nascose la sua parte e mise tutto il resto assieme. Poco dopo, un secondo uomo si svegliò e fece la stessa cosa. Anch'egli dette una noce residua alla scimmia. Uno dopo l'altro tutti e cinque gli uomini fecero la stessa cosa, ognuno prendendo 1/5 del mucchio che trovava svegliandosi e dando una noce alla scimmia. Alla mattina essi divisero le noci restanti ed ognuno ottenne lo stesso numero. Natu-ralmente ognuno sapeva che mancavano delle noci, ma ognuno era colpevole come gli altri e così nessuno parlò. Quante noci c'erano all'inizio?" Dovete trovate il minimo numero possibile.
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PENSIERO LATERALE
L’obiettivo è quello di trovare una spiegazione alle situazioni proposte. Si tratta di un gioco da fare in gruppo: una persona [che conosce la soluzione) propone l'enigma, gli altri fanno domande [ma la risposta può essere solo Sì, No o Irrilevante), finché qualcuno non indo-vina qual era esattamente la situazione immaginata dall'autore.
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CANZONI D’AMARE Individua il titolo delle canzoni di cui vengono riportate le seguenti frasi. Come
aiuto, ti indichiamo tre cantanti, tra cui c’è l’interprete originale
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La pagina enigmatica Logica, intuito, pensiero laterale... sfodera tutte le tue capacità! La sorpresa di Pasqua Navigavo da parecchi mesi quando giunsi nell'Isola di Pasqua. Avevo letto il diario di un esploratore in cui era annotata la mappa dell'isola; vi si raccontava di una radura con 3 pozzi, ognuno recante un'iscrizione. Il testo precisava che uno nascondeva un tesoro e la sua scritta era veritiera; un altro celava una trappola mortale e la sua scritta era falsa; il terzo era vuoto e non si avevano informazioni sulla sua scritta. Quando arrivai alla radura, vidi i 3 pozzi; nel più piccolo c'era scritto: "La trappola è nel pozzo più isolato"; nel più grande: "Qui non troverai il tesoro"; nel più isolato: "Il pozzo più grande è vuoto". In quale pozzo era nascosto il tesoro?
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La pagina enigmatica Logica, intuito, pensiero laterale... sfodera tutte le tue capacità! Il monile miceneo Mi trovavo a Micene con Schliemann e recuperammo un bellissimo monile. "Peserà almeno 500 grammi" commentò l'amico Heinz; qualcuno non era convinto così prendem-mo la bilancia a due bracci, un kilo di farina e un misurino per farina da 200 g. Mettemmo da una parte il monile e dall'altra il kg di farina: pesava di più il kg di farina. Allora prendemmo il misurino e spostammo 200 g di farina nell'altro braccio: ora pesava di più il piatto con il monile. Mi ricordai che le monete da 5 sicli pesavano esattamente 10 g e iniziammo a metterle nel piatto con la sola farina: quando arrivammo a 4 monete, i due piatti erano in perfetto equilibrio! Quanto pesava il monile recuperato?
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SOLUZIONI DELLA LEZIONE QUATTRO
61 - PAROLE NASCOSTE Finché il colore della pelle di un uomo sarà più importante di quello dei suoi occhi sarà sempre guerra (da War) 1. Setta, Parodi, Ferrario, Serdoz 2. Babà, gubana, pandolce, pastiera, cantuccini, torrone 3. Aladdin, Cats, My Fair Lady, Mary Poppins, Gianburrasca, Grease 4. Ancic, Baghdatis, Federer, Nadal, 5. Annecy, Balaton, Boisena, Costanza, Onega 6. Angelica, Rinaldo, Morgana 7. Agostini, Biaggi, Rossi, Haslam, Corser 8. Radiofreccia, Ligabue, Miss Mondo 9. RAI Extra, Iris, La7D 10. Toyota, Buick, Maserati, Skoda.
62 Catena progressiva: 1. Big Ben, orologio, polso 2. mallo, noce, cocco, mamma 3. colonnello, tenente, Colombo, Cristoforo, fra 4. strumentali, vocali, corde, chitarra, spaghetti, western 5. attracco, porto, franco, Nero, carbone, carta, vetrata
63 PENSIERO LATERALE 1. Il giardino di Michele ha una superficie doppia rispetto a quello del suo vicino.
2. Davide fa pipì dentro il tubo, così la pallina sale e si può prenderla con le dita. 3. Karim è un'apicoltrice. Mentre è al lavoro, un alveare cade accidentalmente: le api pungono Karim in alcune parti scoperte del suo corpo. I due uomini gettano Karim nel fiume nel tentativo di salvarla, ma ormai le punture delle api l'hanno colpita mortalmente.
64 CATENE DI PAROLE Catena spezzata 1: stazione, treno, vagone, ristorante, cucina, americana, gomma, muro, mattoni, argilla, piedi, calli, Venezia, Moro, Lodovico. Catena spezzata 2: Enzo, Ferrari, scuderia, cavalli, vapore, padrone, voce, viva, morta, lingua, bocca, verità, macchina, presa, spina. catena spezzata 3: merenda, cavoli, capra, latte, seno, petto, pollo, arrosto, fumo, Londra, Tamigi, fiume, letto, camera, ospiti.
65 Si torna a scuola
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Quiz pesci
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- LA PAROLA MAGICA 1. fuga (la F. del ciclista; la F. di gas; la F. di notizie; la F. di capitali all'estero;
la F. in Egitto è quella di Giuseppe e Maria con Gesù per evitare la
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persecuzione di Erode; la F. è una tipica forma musicale utilizzata da Bach) 2. fede (la F. è una vera nuziale; la F. è la prima delle tre virtù teologali; la
buona F. è quella di colui che agisce rettamente e in coscienza; l'atto di F. è l'assenso del credente nei confronti della sua religione; la F. in Dio; Emilio Fede è un noto giornalista)
3. rosso (il R. è uno dei sette colori dell'iride; il vino R.; il tuorlo è il R. dell'uovo; è, con il nero, uno dei due colori della roulette; il" telefono R. è la linea diretta tra la Casa Bianca e il Cremlino; il bilancio in R. è quello con un rendiconto negativo)
4. tetto (i coppi coprono il T.; l'Himalaya è detta anche il T. del mondo; il T. salariale è l'ammontare complessivo stanziato per coprire contrattualmente i salari; i senza T. sono coloro che non hanno una dimora stabile; il sottotetto è il locale immediatamente sottostante al T. come il solaio o la soffitta; gli spioventi sono i piani inclinati che compongono il T.)
69 A CIASCUNO Il SUO
Barena D; Chermes A; Chiromanzia H; Chitone l; Cocotte B; lanario G; Lippa E; Muezzin C; Polla F; Vivagno l;
70 LA PAGINA ENIGMATICA Un estenuante torneo Si giocheranno in tutto 1023 incontri, perché essendo un torneo ad eliminazione diretta - devono esserci... altrettanti sconfitti! Quadrato magico Sul foglio manca una linea prima dell'ultima riga, e anche tre segni "+": qualcuno ha semplicemente sommato i primi tre numeri...
71 PENSIERO LATERALE
3. Sono parole usate per dare ordini ai cani poliziotto. Sono state scelte fra le lingue meno diffuse per ridurre al minimo la possibilità che qualcuno, al di fuori dei poliziotti, dia ordini ai cani.
74 LA PAGINA ENIGMATICA Tre bidoni Basta prendere il terzo bidone, il meno capiente, e infilarlo nel primo (andrà a fondo per il peso del metallo, ma non tanto da far mescolare i contenuti dei due bidoni). In questo modo il primo bidone conterrà in tutto 5 litri d'acqua, il terzo (all'interno del primo) ne conterrà sempre 2, e il secondo ne conterrà tanti quanto il primo e il terzo insieme.
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76 TROVA LE DIFFERENZE
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77 PENSIERO LATERALE E’ un articolo sui più frequenti errori di sintassi, con molti esempi di tali errori.
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PENSIERO LATERALE Il nuovo regolamento prevede che due giorni la settimana possono circolare in città solo auto con due o più persone a bordo. Molti automobilisti hanno comprato delle bambole gonfiabili per dare l’impressione di avere un secondo passeggero a bordo.
80 TERMOMETRI