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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
LICEO GINNASIO STATALE
“ANCO MARZIO”
Liceo Classico e Liceo delle Scienze Umane Centrale Via Capo Palinuro, 72 - Succursale Via Capo Sperone, 50 - 00122 ROMA
Tel 06121122245- Fax 06 5684304 - [email protected] - www.ancomarzioliceo.gov.it –C.F.80213050588
LICEO CLASSICO E DELLE SCIENZE UMANE
Documento per gli Esami di Stato
conclusivi del corso di studi
(L. 425/97 – DPR 323/98 art. 5.2)
CONSIGLIO DELLA CLASSE
5° L
INDIRIZZO delle SCIENZE UMANE
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Anno scolastico 2017/18
Il documento è condiviso e approvato da tutti i docenti del Consiglio di Classe e da tutti gli alunni del
gruppo-classe:
MATERIA DOCENTE FIRMA
Italiano GAROFOLI Pietro
Latino CASSI Paolo
Storia CASSI Paolo
Filosofia IOVENE Maria Rosaria
Scienze Umane RUZZINI Anna
Storia dell’Arte TERRACINA Sergio Amedeo
Inglese PITTALIS Annalisa
Scienze naturali RIBECA Paolo
Matematica e Fisica GRAZIANI Monica
Scienze Motorie IZZO Lucia
Religione DEL BIANCO Marzia
as FIRMA
BICIOCCHI Gaia
VASTOLA Cristina
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Dott.ssa Anna Maria Ricciardi)
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INDICE
PARTE I – Informazioni generali sull’Istituto
1.1. Presentazione del Liceo Anco Marzio ………………………………………………. 5
1.2. Finalità del Liceo Anco Marzio ……………………………………………………... 5
1.3. Il liceo delle Scienze Umane …………………………………………………………. 6
1.4. Quadro sinottico dell’indirizzo Scienze Umane …………………………………… 6
PARTE II – Profilo della classe
2.1. Composizione della classe 5 L a. s. 2017/2018 …………………………………….. 8
2.2. Evoluzione storica della composizione della classe ……………………………….. 9
2.3. Profilo della classe …………………………………………………………………... 9
2.4. Continuità didattica nel ciclo di studi ……………………………………………... 10
PARTE III – Programmazione collegiale del consiglio di classe
3.1. Obiettivi di apprendimento ……………………………………………………….. 11
3.2. Metodologie didattiche ……………………………………………………………. 12
3.3. Personalizzazioni e individualizzazioni …………………………………………... 12
3.4. Progetti curricolari ed extracurricolari, percorsi interdisciplinari …………..... 12
3.5 Percorsi di Alternanza Scuola Lavoro…………………..………………………… 13
3.6. Criteri per l’attribuzione del Credito Scolastico ………………………………… 15
3.7. Modalità di valutazione dei crediti formativi ……………………………………. 15
PARTE IV – Verifiche, valutazioni, recupero
4.1. Tipologia di verifiche ……………………………………………………………... 17
4.2. Criteri di valutazione, griglie …………………………………………………….. 17
4.3. Strategie ed organizzazione del recupero, del consolidamento e del potenziamento 17
PARTE V – Preparazione all’Esame di Stato
5.1. Simulazione della 1° prova ………………………………………………………. 19
5.2. Griglia di valutazione della 1° prova ……………………………………………. 24
5.3. Simulazione della 2° prova ………………………………………………………. 25
5.4. Griglia di valutazione della 2° prova ……………………………………………. 29
5.5. Simulazione della 3° prova ………………………………………………………. 30
5.6. Griglia di valutazione della 3° prova ……………………………………………. 31
5.7. Mappe concettuali ………………………………………………………………... 32
5.8. Indicazioni per il colloquio degli Esami di Stato ……………………………….. 32
PARTE VI – Percorso formativo e programmi
6.1. Italiano …………………………………………………………………………… 34
6.2. Latino …………………………………………………………………………….. 36
6.3. Storia …………………………………………………………………………….. 39
6.4. Filosofia ………………………………………………………………………….. 41
6.5. Scienze Umane …………………………………………………………………... 43
4
6.6. Storia dell’Arte ………………………………………………………………….. 47
6.7. Inglese ……………………………………………………………………………. 50
6.8. Scienze naturali …………………………………………………………………. 52
6.9. Matematica ……………………………………………………………………… 54
6.10. Fisica …………………………………………………………………………… 55
6.11. Scienze Motorie ……………………………………………………………….. 56
6.12. Religione ……………………………………………………………………….. 57
PARTE VII – Allegati
5
PARTE I – Informazioni generali sull’Istituto
1.1. Presentazione del Liceo Anco Marzio
Il territorio: il Liceo Anco Marzio è ubicato ad Ostia, nel X Municipio del Comune di Roma, nella
zona sud-ovest della Capitale, distretto scolastico XXI. L’ampiezza del territorio di riferimento del
liceo spazia da Fiumicino ad Ardea, da Ostia a Vitinia, Casalpalocco ed Infernetto. Il collegamento
con Roma è assicurato dalla ferrovia Roma-Lido, dalle arterie viarie: Cristoforo Colombo, Ostiense
e Via del Mare.
Le risorse culturali del territorio, in particolare la Biblioteca Elsa Morante, il Teatro del Lido e la
Sovrintendenza degli Scavi di Ostia Antica, offrendosi come partner per una condivisione progettuale,
favoriscono l’ampliamento e lo sviluppo dell’offerta formativa.
Nel territorio si trovano altri Istituti Superiori con cui il Liceo opera talvolta in reti progettuali.
La scuola: il Liceo Anco Marzio offre due percorsi liceali:
- Indirizzo Classico: attivo fin dal 1960 come succursale del Liceo Virgilio, resosi poi
autonomo nel 1961
- Indirizzo Scienze Umane: precedentemente indirizzo Brocca Socio-Psico-Pedagogico,
attivo dal 1993.
La struttura: il Liceo Anco Marzio dispone di tre plessi:
- La Sede centrale (20 classi) in Via Capo Palinuro n. 72, dove si trovano la Presidenza e gli
Uffici di Segreteria.
- La Sede succursale di Via Capo Sperone n. 50 (35 classi)
- La Sede Succursale di Corso Duca di Genova n. 37 (4 classi)
Complessivamente le sedi si avvalgono di diversi spazi didattici:
- Biblioteca Valerio Ceccarelli
- Laboratorio di informatica
- Laboratorio di Fisica-Chimica
- Aula Magna con spazio teatrale
- Palestre
L’orario:
l’orario di lezione è articolato in cinque giorni da sei ore di lezione, dal lunedì al venerdì.
Attualmente l’orario prevede due ore, la 2° e 6° ora di lezione, della durata di 55’, il recupero orario
dei docenti consente l’organizzazione di momenti formativi, oltre l’orario curricolare, con
integrazione di gruppi classe e lo scambio di docenti, come da c. 2 e 3 dell’art. 1 L 107/2015.
Il calendario nell’anno scolastico 2017/2018 è stato articolato in un trimestre (15/09/2017 -
24/12/2017) e in un pentamestre (07/01/2018 - 08/06/2018)
1.2. Finalità del Liceo Anco Marzio
Il Liceo Anco Marzio si ispira all’imprescindibile tradizione umanistica e ai principi richiamati dagli
articoli 3, 33 e 34 della Costituzione italiana: uguaglianza, imparzialità e regolarità, integrazione,
libertà di scelta.
L’Istituto persegue, nella pratica quotidiana della vita scolastica, la cura dello studente, cittadino in
formazione, mediante la costruzione di un contesto di apprendimento e comunicazione interpersonale
accogliente e affidabile. Si attua una accurata programmazione e selezione di percorsi culturali,
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curricolari ed extracurricolari, ritagliati intorno alle esigenze ed alle problematiche della crescita
culturale e personale, con particolare attenzione agli aspetti organizzativi e relazionali nei rapporti
con le famiglie.
Il punto di partenza dell’attività formativa è quello di dare valore umano al curriculum degli studenti,
sapendo passare dall’erudizione alla cultura, punto nevralgico di ogni percorso scolastico: le
competenze si costruiscono sulle conoscenze, ma occorre superare il semplice nozionismo per
favorire la crescita di cittadini pensanti.
Le finalità dei percorsi formativi proposti possono essere riassunte nei seguenti punti:
- La ricostruzione ed il potenziamento semantico della parola umanità come orientamento
valoriale condiviso.
- La valorizzazione della cultura classico-umanistica per una formazione rigorosa ed articolata
nell’ottica della centralità e della unitarietà del sapere.
- Il recupero e la padronanza dei mezzi comunicativi per la promozione delle competenze
linguistiche nella forma e nel contenuto.
- Lo sviluppo dell’attitudine alla ricerca, al pensiero critico, al vaglio delle informazioni, alla
valutazione dei problemi e delle soluzioni nei loro diversi aspetti.
- L’acquisizione, come cittadini, del senso del territorio e della comunità, come basi del
concetto stesso di Stato.
- L’educazione alla ricerca di un equilibrio psicofisico nel rispetto delle cose e dell’ambiente
come casa comune.
- L’apertura della scuola alla cooperazione con Istituzioni pubbliche ed Associazionismo del
territorio, in funzione di opportunità lavorative o progettazione culturale.
- La formazione ad una dimensione europea multiculturale e interculturale.
- La padronanza critica dei mezzi multimediali per un uso consapevole, proficuo, corretto dei
social media, in funzione informativa, comunicativa e relazionale.
- La promozione di tutti i protagonisti dell’Istituto - studenti, famiglie, docenti, personale ATA
e tutti gli operatori del Liceo Anco Marzio - ad una cooperazione che si traduca
nell’accettazione, e nell’inclusione di ciascuno secondo il proprio valore individuale. È
indispensabile passare dalla competizione alla collaborazione, utile all’aiuto reciproco e al
miglioramento delle competenze di cittadinanza.
- La progettazione del curriculum formativo per classi parallele e per discipline di studio,
partendo dall’analisi dei bisogni formativi di ciascun alunno al fine di costruire il curriculum
verticale ed il portfolio dello studente.
1.3. Il liceo delle Scienze Umane
L’indirizzo delle Scienze Umane ha una durata di 5 anni e consente l’accesso a tutti i concorsi pubblici
per i quali sia previsto il diploma di istruzione secondaria superiore e Accademie militari, nonché
l’accesso a tutti i corsi universitari ed istituti superiori (IUSM, Conservatorio).
Tale indirizzo si prefigge come finalità primaria, oltre ad una formazione culturale diversificata, lo
sviluppo di competenze socio-psico-pedagogiche che consentano una lettura ragionata della realtà
individuale e sociale. L’area disciplinare consente infatti l’affinamento delle attitudini didattiche ed
educative e della sensibilità ai problemi psicologici dell’età evolutiva ed alle problematiche delle
scienze sociali ed è particolarmente attenta alle tematiche dell’inclusione.
1.4. Quadro sinottico dell’indirizzo Scienze Umane
Il seguente quadro sinottico riassume il numero di ore settimanali per ogni disciplina nel corso della
durata dell’intero ciclo scolastico. Si ricorda che l’insegnamento della matematica nel biennio
prevede anche l’insegnamento di nozioni di informatica e che le Scienze Naturali comprendono
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nozioni di Biologia, Chimica e Scienze della Terra. Più complessa è invece la composizione della
disciplina Scienze Umane che include insegnamenti di Antropologia, Pedagogia, Psicologia e
Sociologia.
Disciplina
1° liceo
2° liceo
3° liceo
4° liceo
5° liceo
Italiano 4 4 4 4 4
Latino 3 3 2 2 2
Geo-Storia 3 3
Storia 2 2 2
Filosofia 3 3 3
Scienze Umane 4 4 5 5 5
Diritto ed Economia 2 2
Matematica 3 3 2 2 2
Fisica 2 2 2
Scienze Naturali 2 2 2 2 2
Inglese 3 3 3 3 3
Storia dell’Arte 2 2 2
Scienze Motorie 2 2 2 2 2
Religione 1 1 1 1 1
TOTALE ore 27 27 30 30 30
Pedagogia e psicologia
Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia
Antropologia, Pedagogia e Sociologia
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PARTE II – Profilo della classe
2.1. Composizione della classe 5 L a. s. 2017/2018
COGNOME Nome
1 BICIOCCHI Gaia
2 CAPORILLI Leonardo
3 CARAMITTI Sofia
4 DE ALEXANDRIS LUCCHI Ginevra
5 DE LUCA Alessia
6 FELICI Elena
7 FERRARI Chiara
8 FRARACCI Viola
9 FIORILLO Elena
10 GIANFICO Elena
11 GIOBBE Veronica
12 GUIDONE Martina
13 IOVAN Maria Georgiana
14 MARINO Virginia
15 MONACO Giulia
16 SANÒ Cinzia
17 SCALFO Francesca
18 VASTOLA Cristina
19 VEGGENTE Michela
20 VENTURA Elena
21 ZAFFINI Michele
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2.2. Evoluzione storica della composizione della classe
Al momento della sua formazione, nell’a.s. 2013/20114, la classe era di 23 alunni; nel corso degli
anni il numero degli studenti ha subito variazioni dovute sia agli alunni bocciati o ritirati sia agli
alunni provenienti da altri indirizzi come si vede dai dati riportati nella seguente tabella riassuntiva:
a.s. Classe N alunni Maschi/Femmine Bocciati/ritirati
2013/2014 1° L 23 1/22 5
2014/2015 2° L 26 4/22 2
2015/2016 3° L 26 4/22 1
2016/2017 4° L 25 4/21 4
2017/2018 5° L 22 2/20 1
2.3. Profilo della classe
Composizione: la classe 5L è attualmente formata da 21 alunni di cui 2 maschi e 19 femmine. Negli
anni si sono inserite alcune alunne provenienti da altri istituti e/o ripetenti dello stesso istituto. Gli
alunni dell’attuale 5L provengono tutti dalla 4L dello scorso anno, ad eccezione di una studentessa
inseritasi quest’anno che proviene da un altro istituto scolastico. Sono presenti nel gruppo classe tre
DSA, di cui una certificata recentemente ma per cui il CdC ha sempre messo in atto opportune
strategie educative, che seguono comunque i programmi della classe.
Provenienza territoriale: gli alunni risiedono prevalentemente a Ostia (n. 7 alunni) e ad Acilia (n. 6
alunni); un alunno è residente a Fiumicino, due alunni sono residenti a Torvajanica, tre ad Infernetto,
uno ad Ostia Antica.
Osservazioni sulle dinamiche relazionali: la classe si è mostrata fin da subito inclusiva, sensibile
nei confronti dei soggetti in difficoltà e rispettosa delle diversità. Tuttavia, non si è realizzato nel
corso degli anni uno spirito di gruppo forte e coeso tra tutti i componenti della classe e, attualmente,
risultano presenti alcuni gruppi, la cui convivenza in classe è improntata comunque alla
collaborazione e non disturba in alcun modo il corso delle lezioni.
La correttezza verso i docenti e il rispetto delle regole non è sempre stato omogeneo e trasversale. La
partecipazione al dialogo educativo è comunque generalmente interessata e partecipe.
Osservazioni generali sul percorso formativo: dal punto di vista del profitto, a parte un numero
molto ristretto di alunni che emergono in modo positivo anche se non in tutte le materie, la classe si
è mantenuta su livelli discreti e sufficienti. Particolarmente evidenti sono state le difficoltà nell’area
scientifica e in inglese.
Il metodo di studio di alcuni alunni appare ancora non del tutto consapevole, in alcuni casi poco
efficace e talvolta troppo mnemonico, cosa che, soprattutto nella costruzione di collegamenti
interdisciplinari, potrebbe risultare penalizzante.
La classe è stata in viaggio di istruzione a Praga nell’anno scolastico 2016/17 e a Cracovia (Aushwitz)
nell’anno scolastico 2017/18. Nel corso degli anni la classe ha comunque effettuato visite di studio a
Roma.
Il Consiglio di Classe sottolinea che in questo anno scolastico il monte ore complessivo delle lezioni
è stato particolarmente ridotto da diverse cause: elezioni (tre volte), eventi atmosferici, ponti, a cui si
sono aggiunte visite didattiche, conferenze, visione di film o rappresentazioni teatrali in orario
curricolare. Questi fattori hanno influito sullo svolgimento e sull’approfondimento dei programmi di
tutte le discipline, nonché sul numero delle verifiche effettuate.
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2.4. Continuità didattica nel ciclo di studi
Il consiglio di classe è stato piuttosto stabile nel corso del ciclo scolastico, fatta eccezione per la
matematica, come mostra il quadro riassuntivo evidenziato nella tabella della pagina successiva:
MATERIA CLASSE
1 L 2 L 3 L 4 L 5 L
Italiano Di Meo Di Meo Cassi Picciano Garofoli
Latino Di Meo Di Meo Cassi Cassi Cassi
Geostoria Bottiglieri La Porta / / /
Storia / / Giorgi Cassi Cassi
Filosofia / / Iovene Iovene Iovene
Scienze Umane Ruzzini Ruzzini Ruzzini Ruzzini Ruzzini
Storia dell’Arte / / Mauceri Ales Terracina
Inglese Angellieri Angellieri Angellieri Pittalis Pittalis
Scienze naturali Leonetti Leonetti Ribeca Ribeca Ribeca
Marematica Flaiban Graziani Graziani Graziani Graziani
Matematica / / Graziani Graziani Graziani
Scienze Motorie Di Giacomo Di Giacomo Marcolini Uva Izzi
Diritto Vazzola Alessandrì / / /
Religione Costanzo Costanzo Costanzo Del Bianco Del Bianco
Sostegno / / De Simone De Simone /
Sostegno / / / Cosentini /
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PARTE III – Programmazione collegiale del consiglio di classe
3.1. Obiettivi di apprendimento
Obiettivi educativi e formativi: il consiglio di classe nell’ambito della programmazione annuale ha
evidenziato i seguenti obiettivi educativi e formativi, relativi all’acquisizione del metodo di studio, al
potenziamento della motivazione e del senso della responsabilità personale:
Obiettivi finalizzati all’acquisizione di un metodo di lavoro:
- Utilizzare in modo consapevole i libri di testo e i materiali didattici.
- Consolidare e potenziare il metodo di studio.
- Sviluppare la capacità di approfondire in modo autonomo i temi di maggiore interesse.
- Potenziare l’uso consapevole e critico della ricerca in internet finalizzata all’approfondimento
della didattica.
Obiettivi finalizzati al potenziamento della motivazione:
- Sviluppare la consapevolezza delle proprie esigenze, potenzialità, capacità, eventuali carenze.
- Sviluppare e consolidare il senso di responsabilità verso l’impegno scolastico.
- Sviluppare la capacità di offrire sostegno reciproco ed incrementare il senso di appartenenza
al gruppo classe.
- Contribuire con le personali abilità e competenze ad arricchire le proposte didattiche.
Obiettivi finalizzati al potenziamento del senso di responsabilità personale:
- Rispettare le persone con cui si collabora (insegnanti, compagni, personale non docente).
- Conoscere e rispettare il patto educativo di corresponsabilità e il regolamento d’Istituto.
- Rispettare le scadenze e le modalità del lavoro scolastico a cominciare dall’orario scolastico,
dalla tempestiva e regolare esecuzione dei compiti assegnati, dalla disponibilità e dal corretto
utilizzo del materiale didattico.
Obiettivi didattici trasversali: per quanto riguarda invece le competenze interdisciplinari il
consiglio di classe individua i seguenti obiettivi:
- Sapersi esprimere correttamente e con coerenza logica nella comunicazione orale e scritta con
particolare riferimento all’acquisizione e all’utilizzo del linguaggio specifico delle singole
discipline.
- Conoscere i contenuti, i concetti-chiave e il lessico delle singole discipline.
- Elaborare sintesi in modo autonomo, dimostrando di saper individuare i nuclei concettuali più
importanti e le relazioni logiche (causa-effetto…).
- Sviluppare le capacità di rielaborazione critica e personale delle tematiche proposte.
- Sapere applicare metodi e procedimenti operativi per la risoluzione di situazioni
problematiche.
- Saper operare confronti e collegamenti tematici tra i contenuti dei diversi ambiti disciplinari.
Obiettivi didattici minimi: gli standard minimi di competenza comuni a tutte le discipline,
individuati come punto di riferimento dei PEI con programmazioni riconducibili a quelle di classe e
dei PDP, selezionati dal consiglio di classe sono:
- Esporre in modo essenziale e con un lessico semplice i contenuti appresi.
- Individuare le parole chiave e i contenuti principali di un testo.
- Sintetizzare con riassunti, schemi o mappe tematiche.
- Fare collegamenti disciplinari e interdisciplinari con l’aiuto e con i suggerimenti
dell’insegnante.
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3.2. Metodologie didattiche
Il consiglio di classe, negli anni e soprattutto in questo ultimo anno di corso, ha cercato di mediare
l’offerta didattica attraverso diverse strategie al fine di favorire i diversi stili di apprendimento degli
alunni. Di seguito una sommaria sintesi dei diversi approcci utilizzati per trasmettere i contenuti e
condurre la classe al raggiungimento degli obiettivi sopracitati:
- Lezione frontale (mantenendo un frequente feed-back tra docente e alunni).
- Lezione partecipata.
- Brainstorming.
- Didattica dell’errore (stimoli guida all’autocorrezione).
- Pratica di diversi generi di scambio comunicativo (discussioni a tema, dibattiti guidati).
- Centralità dei testi, con stimoli a percorsi personali di lettura sulla base degli interessi.
- Didattica multimediale.
- Visite di istruzione e progetti extracurricolari.
- Attività di studio e di ricerca individualizzata e in gruppi (omogenei per livello, disomogenei
per livello, motivazionali).
- Tutoring (stimoli-guida degli allievi più preparati sui compagni).
3.3. Personalizzazioni e individualizzazioni
Al fine di rispettare le diverse complessità nonché i diversi livelli di difficoltà relativi agli alunni
presenti nella classe, il consiglio dei docenti attua una serie di individualizzazioni e personalizzazioni
della didattica che consentano a tutti gli studenti di poter raggiungere gli obiettivi sopracitati, a quelli
più motivati di raggiungere l’eccellenza e ai ragazzi in situazione di maggiore complessità di
raggiungere obiettivi completamente individualizzati.
Durante l’anno, sono stati dunque proposti approfondimenti su vari argomenti da conseguire a
discrezione degli alunni per incrementare i loro livelli di profitto, riduzioni e semplificazioni dei
contenuti e maggiore flessibilità valutativa nel caso alunni con certificazione, come indicato nel
dettaglio nell’allegato B del presente documento.
Il raggiungimento degli obiettivi minimi si è servito anche di verifiche equipollenti e/o semplificate,
costruite in base alle capacità cognitive degli studenti in questione.
3.4. Progetti curricolari ed extracurricolari, percorsi interdisciplinari
La classe, negli corso del quinquennio, ha partecipato a numerosi progetti: Sapere i Sapori, Cittadini
per il Mondo, Educazione sessuale, Assistente madrelingua inglese, Orienteering, Finestre sul
mondo, Donazione del Sangue, Incontro sulle Mafie e Legalità (Auditorium con la Regione Lazio e
Casa del Jazz con Libera), Conferenze sulla legalità e sul cyberbullismo (Polizia Postale), Spettacolo
di teatro civile “Stupefatto”, visita al Museo della Mente che hanno dato modo ai ragazzi di misurarsi
con realtà diverse da quella scolastica, di sviluppare sensibilità nei confronti della disabilità, di
riflettere su aspetti della loro crescita, di approfondire aspetti della comunicazione.
Nel corso di questo anno scolastico la classe ha partecipato alle seguenti visite e conferenze di
approfondimento:
Visita alla Casa dei Bambini Montessori
Conferenza sul femminicidio – Auditorium del La Sapienza – Roma
Conferenza sulla Shoà con Sami Modiano – Teatro del Lido – Roma
Conferenza In occasione del 25 Aprile – Aula Magna del Liceo Anco Marzio
Conferenza sulla Globalizzazione – Aula Magna del Liceo Anco Marzio
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3.5 Percorsi di Alternanza Scuola Lavoro Nell’anno scolastico 2015/2016 è entrata in vigore la Legge 107 (La Buona Scuola) di cui a seguire vengono
riportati gli art. da 33 a 43 che disciplinano l’alternanza scuola lavoro.
33. Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, i percorsi di
alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, sono attuati, negli istituti tecnici
e professionali, per una durata complessiva, nel secondo biennio e nell'ultimo anno del percorso di studi, di
almeno 400 ore e, nei licei, per una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio. Le disposizioni del
primo periodo si applicano a partire dalle classi terze attivate nell’anno scolastico successivo a quello in
corso alla data di entrata in vigore della presente legge. I percorsi di alternanza sono inseriti nei piani
triennali dell'offerta formativa.
34. All'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, dopo le parole: «ivi inclusi quelli
del terzo settore,» sono inserite le seguenti: «o con gli ordini professionali, ovvero con i musei e gli altri istituti
pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali, nonché’
con enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale o con enti di promozione sportiva riconosciuti
dal CONI,».
35. L’alternanza scuola-lavoro può essere svolta durante la sospensione delle attività didattiche secondo il
programma formativo e le modalità di verifica ivi stabilite nonché’ con la modalità dell’impresa formativa
simulata. Il percorso di alternanza scuola-lavoro si può realizzare anche all'estero.
36. All'attuazione delle disposizioni di cui ai commi 34 e 35 si provvede nell'ambito delle risorse umane,
finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la
finanza pubblica.
37. All'articolo 5, comma 4-ter, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni,
dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, il primo periodo è sostituito dal seguente: «Ai fini dell'attuazione del
sistema di alternanza scuola-lavoro, delle attività di stage, di tirocinio e di didattica in laboratorio, con
decreto del Ministro dell'istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro del lavoro
e delle politiche sociali e con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione nel caso
di coinvolgimento di enti pubblici, sentito il Forum nazionale delle associazioni studentesche di cui
all'articolo 5-bis del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567,
e successive modificazioni, è adottato un regolamento, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto
1988, n. 400, con cui è definita la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-
lavoro, concernente i diritti e i doveri degli studenti della scuola secondaria di secondo grado impegnati
nei percorsi di formazione di cui all'articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53, come definiti dal decreto
legislativo 15 aprile 2005, n. 77, con particolare riguardo alla possibilità per lo studente di esprimere una
valutazione sull'efficacia e sulla coerenza dei percorsi stessi con il proprio indirizzo di studio».
38. Le scuole secondarie di secondo grado svolgono attività di formazione in materia di tutela della salute e
della sicurezza nei luoghi di lavoro, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili,
mediante l'organizzazione di corsi rivolti agli studenti inseriti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro ed
effettuati secondo quanto disposto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
39. Per le finalità di cui ai commi 33, 37 e 38, nonché’ per l'assistenza tecnica e per il monitoraggio
dell’attuazione delle attività ivi previste, è autorizzata la spesa di euro 100 milioni annui a decorrere dall'anno
2016. Le risorse sono ripartite tra le istituzioni scolastiche ai sensi del comma 11.
40. Il dirigente scolastico individua, all'interno del registro di cui al comma 41, le imprese e gli enti pubblici
e privati disponibili all'attivazione dei percorsi di cui ai commi da 33 a 44 e stipula apposite convenzioni
anche finalizzate a favorire l’orientamento scolastico e universitario dello studente. Analoghe convenzioni
possono essere stipulate con musei, istituti e luoghi della cultura e delle arti performative, nonché' con gli
uffici centrali e periferici del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Il dirigente scolastico,
al termine di ogni anno scolastico, redige una scheda di valutazione sulle strutture con le quali sono state
stipulate convenzioni, evidenziando la specificità del loro potenziale formativo e le eventuali difficoltà
incontrate nella collaborazione.
41. A decorrere dall'anno scolastico 2015/2016 è istituito presso le camere di commercio, industria,
artigianato e agricoltura il registro nazionale per l’alternanza scuola-lavoro. Il registro è istituito d'intesa
con il Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricerca, sentiti il Ministero del lavoro e delle politiche
sociali e il Ministero dello sviluppo economico, e consta delle seguenti componenti:
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a) un’area aperta e consultabile gratuitamente in cui sono visibili le imprese e gli enti pubblici e privati
disponibili a svolgere i percorsi di alternanza. Per ciascuna impresa o ente il registro riporta il numero
massimo degli studenti ammissibili nonché' i periodi dell'anno in cui è possibile svolgere l’attività di
alternanza;
b) una sezione speciale del registro delle imprese di cui all'articolo 2188 del codice civile, a cui devono
essere iscritte le imprese per l'alternanza scuola-lavoro; tale sezione consente la condivisione, nel rispetto
della normativa sulla tutela dei dati personali, delle informazioni relative all'anagrafica, all’attività svolta,
ai soci e agli altri collaboratori, al fatturato, al patrimonio netto, al sito internet e ai rapporti con gli
altri operatori della filiera delle imprese che attivano percorsi di alternanza.
42. Si applicano, in quanto compatibili, i commi 3, 4, 5, 6 e 7 dell'articolo 4 del decreto-legge 24 gennaio
2015, n. 3, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2015, n. 33.
43. All'attuazione delle disposizioni di cui ai commi 41 e 42 si provvede nell'ambito delle risorse umane,
finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la
finanza pubblica.
Nell’ottica del legislatore l’alternanza dovrebbe portare i ragazzi a contatto con le realtà del mondo del lavoro,
contribuendo a determinare scelte universitarie future.
Nella realtà, poiché i ragazzi che si diplomano quest’anno sono stati i primi a fare questa esperienza, non
sempre le aspettative degli alunni sono state soddisfatte a causa di percorsi non ben calibrati rispetto al tipo di
corso di studi.
Complessivamente l’esperienza ASL che abbiamo costruito ha comunque dato dei frutti, i ragazzi si sono
confrontati con la realtà delle multinazionali (Jhonson & Jhonson), sono passati dall’altra parte della cattedra
(Scuole elementari e dell’infanzia), sono entrati in contatto con il mondo del volontariato e dell’università,
alcuni si sono espressi al meglio sul palcoscenico e alcuni hanno effettivamente trovato un interesse per il
futuro. Quindi nonostante la fatica di fare i primi passi nell’organizzazione dell’ASL e le molte ore sottratte
alle discipline nel corso del triennio, complessivamente è stata un’esperienza formativa.
Percorsi Scuola Lavoro effettuati dalla classe
Percorsi obbligatori: corsi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sui diritti e doveri dei lavoratori
I percorsi scelti dal Consiglio di Classe di studi sono i seguenti:
- Scuole statali e comunali – presso le diverse scuole statali e comunali dell’infanzia e del primo ciclo
del X Municipio
- Volontariato a favore di studenti extracomunitari di vari gradi scolastici, organizzazione di eventi,
animazione. – in collaborazione con l’associazione Ciao Onlus
- Ideazione e realizzazione di un video-Storytelling – Strategica Community srl in collaborazione con
la LUISS
- Operare in un grande museo - Istituto per la storia del Risorgimento italiano - Museo Centrale del
Risorgimento
- Osservare culture - Associazione Culturale Antropostudio
- Verso l’intitolazione a Luigi De Gregori – MIUR - Biblioteca
I percorsi scelti dai ragazzi sono i seguenti:
- Percorso di educazione ambientale sul campo - Centro Habitat Mediterraneo-Lipu Ostia – presso la
LIPU di Ostia
- Collaborazione alla realizzazione di eventi interni – presso il Liceo Anco Marzio
- Organizzazione di eventi culturali – organizzazione di eventi culturali
- Health4U - Fondazione “Johnson&Johnson” – percorso sulle discipline mediche
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- Collaborare alla vita associativa e produttiva della comunità - Nomadelfia Associazione Civile
- Progetto accoglienza – Associazione Culturale Antropostudio
- Ambire srl - Orientarsi in relazione
- Teatro integrato linguaggio dei segni - Associazione culturale TdL
- Doposcuola Scuola Effathà - Associazione Ciao Onlus
- Torneo di scacchi – IC Mar dei Caraibi
- Corso BLSD – Unitalsi - percorso sulle discipline mediche
- Comunicazione Istituzionale e media relations: acquisizione di competenze pratiche e incontri
formativi in materia di comunicazione negli enti pubblici – La Sapienza
- Teatro integrato - Percorso svolto da Fadda – presso il Liceo Anco Marzio
- Giovani e mobilità, sicurezza stradale e sport automobilistico - Dipartimento di Diritto ed economia
delle attività produttive – La Sapienza
- Conferenza: “Geni a Bordo – la scienza viaggia in camper” – Farmindustria - percorso sulle discipline
mediche
- Programma sulla prevenzione dei tumori al seno e al polmone per studenti delle scuole
secondarie di secondo grado- Susan G. Komen Italia Onlus e Fondazione Policlinico Gemelli
Università Cattolica del Sacro Cuore – nel percorso relativo alla conoscenza delle discipline
mediche - Formazione con la Fondazione Roma
Per le specifiche di ogni percorso e per le competenze acquisite dai ragazzi si rimanda alle singole
certificazioni.
3.6. Criteri per l’attribuzione del Credito Scolastico
Secondo il DPR n. 323/98 e modifiche apportate dal D.M. n. 42/2007, come riportato nel POF
d’Istituto, l'attribuzione del credito scolastico nelle classi terze, quarte e quinte tiene conto dei
seguenti fattori:
- della media dei voti, individuazione della banda di oscillazione;
- dell’assiduità della frequenza scolastica;
- dell’impegno dimostrato nello studio,
- dell’interesse e dell’impegno nella partecipazione al dialogo educativo;
a giudizio insindacabile del consiglio di classe, in considerazione di:
- partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola;
- frequenza con raggiungimento degli obiettivi nell'insegnamento della religione cattolica (con
giudizio almeno equivalente a buono);
- partecipazione ad attività istituzionali della vita scolastica (ad es. organi collegiali);
- partecipazione a concorsi organizzati dalla scuola o da enti esterni, con risultati apprezzabili;
- eventuali crediti formativi.
Come da art. 11 co. 4 del DPR n. 323/98, fermo restando il massimo dei 25 punti complessivamente
attribuibili, il consiglio di classe, nello scrutinio finale dell’ultimo anno, può motivatamente integrare
il punteggio complessivo conseguito dall’alunno in considerazione: del particolare impegno e merito
scolastico dimostrati nel recupero di situazioni di svantaggio presentatesi negli anni precedenti in
relazione a situazioni familiari o personali dell’alunno stesso, che hanno determinato un minor
rendimento.
3.7. Modalità di valutazione dei crediti formativi
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Sempre secondo il DPR n. 323/98 e DM n. 49/2000, i consigli di classe procedono alla valutazione
dei crediti formativi sulla base di indicazioni e parametri che sono stati preventivamente individuati
dal Collegio dei docenti, al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei consigli di classe
medesimi, e in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri dell'indirizzo di studi e dei corsi
interessati.
Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi, secondo la norma vigente,
devono essere acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile
legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in
particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro,
all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport.
La documentazione relativa all'esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve comprendere, in ogni
caso, un’attestazione proveniente dagli enti, associazioni, istituzioni presso i quali il candidato ha
realizzato l'esperienza e contenente una sintetica descrizione dell'esperienza stessa.
Gli eventuali crediti formativi (crediti extrascolastici) saranno valutati se acquisiti nei seguenti ambiti:
1. volontariato sociale, 2. cultura, 3. sport, 4. lavoro.
Pertanto, per l’attribuzione del credito, si devono verificare le seguenti situazioni:
- Assiduità e frequenza scolastica.
- Interesse e impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo.
- Crediti formativi.
- Partecipazione all’IRC.
- Partecipazione ad attività gestite dalla scuola.
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PARTE IV – Verifiche, valutazioni e recupero
4.1. Tipologia di verifiche
Durante l’anno scolastico sono state proposte diverse tipologie di verifiche che potessero essere il più
possibile propedeutiche allo svolgimento dell’Esame di Stato. Gli alunni sono stati valutati attraverso:
- verifiche orali (colloqui, relazioni di lavori di gruppo oppure test scritti a risposta aperta, a
completamento, a scelta multipla validi per l’orale): almeno n. 2 verifiche nel trimestre e n.3
nel pentamestre, di cui almeno uno/due colloqui orali
- verifiche scritte (elaborati, verifiche a risposta aperta, a completamento, a scelta multipla,
ecc.): almeno n.2 verifiche nel trimestre e n.3 verifiche nel pentamestre (Italiano, Latino,
Inglese, Matematica, Materie di indirizzo)
4.2. Criteri di valutazione, griglie
Nella valutazione degli alunni, il consiglio di classe ha cercato di tenere conto, oltreché delle
conoscenze e delle competenze raggiunte, dell’impegno mostrato, della partecipazione al dialogo
educativo, della costanza nella frequenza scolastica, del processo compiuto rispetto ai livelli di
partenza e delle capacità di ragionamento, esposizione, sintesi, analisi, rielaborazione, al fine di dare
il più possibile una valutazione globale degli studenti.
Nella valutazione i docenti si sono inoltre mostrati sensibili a considerare la condizione personale e
particolare di ogni alunno, anche in relazione al livello generale della classe.
Si ricorda che nel caso degli alunni con certificazione che seguono una programmazione riconducibile
agli obiettivi minimi, la valutazione gode di una maggiore flessibilità in quanto vengono privilegiati
gli aspetti relativi all’acquisizione di contenuti piuttosto che gli aspetti formali ed espositivi, come
pure nella valutazione delle prove scritte vengono utilizzate modalità che tengano conto più della
corretta applicazione delle regole che degli errori ortografici prodotti, come da normativa di
riferimento (si consulti l’allegato B al presente documento).
Nella valutazione si farà comunque riferimento ai criteri e alle griglie elaborati dai singoli
dipartimenti, in particolare si terrà conto:
- del livello di partenza
- delle competenze raggiunte
- dell’evoluzione del processo di apprendimento
- del metodo di lavoro acquisito
- dell’impegno e dell’applicazione mostrati
4.3. Strategie ed organizzazione del recupero, del consolidamento e del potenziamento
Le strategie di recupero e potenziamento hanno agito soprattutto sull’incremento della motivazione
allo studio, facendo leva sull’interesse e sul lavoro condiviso e partecipato, soprattutto finalizzato al
sereno svolgimento dell’Esame di Stato. Si è cercato di proporre attività mirate all’acquisizione di un
metodo di studio in sintonia con il personale stile di apprendimento. Alcuni docenti si sono resi
disponibili per realizzare incontri pomeridiani per il recupero e/o per approfondimenti, o suggerimenti
per le mappe tematiche.
Recupero: le iniziative di recupero si sono servite delle seguenti attività:
- Attività mirate al miglioramento della motivazione e della partecipazione alla vita di classe.
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- Controlli del lavoro svolto in autonomia.
- Attività mirate all’acquisizione di un metodo di lavoro più ordinato e organizzato.
- Attività personalizzate.
- Esercitazioni guidate.
- Stimoli all’autocorrezione.
- Attività per gruppi di livello.
- Recupero in itinere.
- Attività di supporto alla didattica promosse dai docenti del potenziamento.
Consolidamento: per il consolidamento il consiglio di classe si è servito delle seguenti attività:
- Attività mirate a migliorare il metodo di studio.
- Attività mirate a consolidare le capacità di comprensione, di comunicazione e le abilità
logiche.
- Attività di gruppo per migliorare lo spirito di cooperazione.
- Attività per gruppi di livello.
Potenziamento: per valorizzare le eccellenze e sviluppare interessi su vari livelli, il consiglio di
classe ha proposto:
- Stimoli ulteriori alla didattica consigliando testi, film, opere teatrali e altre attività culturali.
- Approfondimenti degli argomenti di studio.
- Attività extracurricolari come viste didattiche, conferenze o progetti.
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PARTE V – Preparazione all’Esame di Stato
5.1. Simulazione della 1° prova
La simulazione della prima prova è stata svolta in data 03/05/2018, con durata di 6 ore.
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TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e
nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze
ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che
l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Il tema della gelosia nella letteratura e nell’arte.
Edvard MUNCH, Gelosia, 1895, Bergen Kunstmuseum
La figura maschile sulla destra del quadro mostra una sfumatura verdastra negli occhi e nel viso ed ha lo sguardo allucinato; evidentemente la sua sofferenza nasce dalla scena che si svolge in secondo piano, dove un uomo sta offrendo dei fiori rossi ad una donna seminuda rappresentata nell’atto di cogliere un frutto da un albero.
«Quand'aveva la barba era veramente un bell'uomo; alto di statura, ferrigno. Ma ora, tutto raso per obbedire alla moda, con quel mento troppo piccolo e quel naso troppo grosso, dire che fosse bello, via, non si poteva più dire, soprattutto perché pareva che lui lo pretendesse, anche così con la barba rasa, anzi appunto perché se l'era rasa.
3.1 La gelosia, del resto, - sentenziò, - non dipende tanto dalla poca stima che l'uomo ha della donna, o viceversa, quanto dalla poca stima che abbiamo di noi stessi. E allora... Ma guardandosi per caso le unghie, perdette il filo del discorso, e fissò donna Giannetta, come se avesse parlato lei e non lui. Donna Giannetta, che se ne stava ancora alla specchiera, con le spalle voltate, lo vide nello specchio, e con una mossetta degli occhi gli domandò:
3.2 E allora... che cosa?
3.3 Ma sì, è proprio questo! Nasce da questo! - riprese lui, con rabbia. - Da questa poca stima di noi, che ci fa credere, o meglio, temere di non bastare a riempire il cuore o la mente, a soddisfare i gusti o i capricci di chi amiamo; ecco!»
Luigi PIRANDELLO, La fedeltà del cane, Novelle per un anno, CDE, Milano, 1987
«Fra i poteri della gelosia c’è quello di rivelarci quanto la realtà dei fatti esteriori e i sentimenti dell’animo siano qualcosa di sconosciuto che si presta a mille supposizioni. Crediamo di sapere esattamente le cose e quel che pensa la gente per la semplice ragione che non ce ne importa. Ma non appena abbiamo, come hanno i gelosi, il desiderio di sapere, davanti a noi c’è un caleidoscopio vertiginoso nel quale non distinguiamo più niente.»
Marcel PROUST, Alla ricerca del tempo perduto, Albertine scomparsa, trad. G. Raboni, Mondadori, Milano, 1993
«La cucina è spenta, non preparo la cena, non apparecchio i piatti, niente vino. Siedo con il foglio del conto aperto e aspetto. Lei
ritorna, saluta, vede e si mette a sedere. Quanto siamo rimasti zitti, poi che parole mandate allo sbaraglio nel campo dei centimetri che le nostre mani non potevano attraversare: ho scordato. Deve avermi detto di non fare così, ma io non so più di che materia fosse quel così, se bruciava o era spento. Ora che è vita andata, recito l’atto di dolore: mi pento e mi dolgo, mi dolgo e mi pento di averle presentato il conto. La presunzione di avere diritto mi gonfiava la vena della fronte. Avanzavo il mio rauco reclamo e più sacrosanto era, più era goffo: le chiedevo conto, e mai si deve tra chi sta in amore. Non esiste il tradito, il traditore, il giusto e l’empio, esiste l’amore finché dura e la città finché non
crolla.»
Erri DE LUCA, Il conto, Il contrario di uno, Feltrinelli, Milano, 2009
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2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Emoji ed emoticon: una forma di comunicazione sempre più diffusa.
DOCUMENTI
«L'uso di emoji ed emoticon può modificare la percezione che gli altri hanno di noi e influire sulle nostre relazioni sociali. A indicarlo è un lavoro pubblicato su Trends in Cognitive Science, dalla ‘cyberpsicologa’ Linda Kaye, dell'università britannica di Edge Hill, che indica come questa forma di comunicazione fornisca indicazioni sulla personalità di chi la usa. Oggi oltre il 90% degli utenti della Rete è solito usare emoticon ed emoji in testi scritti ed e-mail. E non è solo un fatto generazionale, assicurano gli esperti. Un'indagine condotta nel 2014 su mille americani ha indicato che soltanto il 54% di chi usa le faccine ha dai 18 ai 34 anni. Tutti gli altri, quasi la metà, sono adulti fatti e finiti se non addirittura anziani. Segno che, spiegano le autrici del paper, questa forma di comunicazione è più collegata alla personalità che all'età. Durante un'interazione faccia a faccia, che sia dal vivo o attraverso video chiamate su Skype o FaceTime, usiamo non solo un linguaggio verbale ma anche una comunicazione veicolata ad esempio dal movimento delle mani, la postura o le espressioni facciali. Quando scriviamo tutto questo 'non detto' scompare ma l'uso delle emoji ed emoticon nelle chat va a creare un linguaggio che in qualche modo sostituisce la comunicazione non verbale. "Il più delle volte - ha detto Kaye - usiamo gli emoji come i gesti, come un modo di valorizzare le espressioni emotive. Ci sono molte peculiarità nel modo con cui gesticoliamo e le emoji sono qualcosa di simile, soprattutto nei differenti modi sul come e perché le usiamo". […] "Le persone formulano giudizi su di noi in base a come usiamo gli emoji", ha precisato Kaye. "Bisogna essere consapevoli - ha concluso - che questi giudizi possono differire a seconda del dove o con chi si usa quell'emoji, se ad esempio con persone di lavoro o con la
famiglia o gli amici".»
Altro che gesti, gli emoticon raccontano come siamo, «La Repubblica», 17.1.2017
«Non sembra ci sia molto da ridere, di questi tempi. Eppure è l’emoji più popolare sul pianeta. I francesi — chi altro? —
preferiscono però , secondo nella classifica internazionale. Al terzo posto assoluto l’affettuoso , seguito dal tenero e dal
classico . Non c’è che dire: il mondo, quando comunica, è felice. Oppure, nascosto dietro un disegno, finge di esserlo. A questi
risultati sono giunti i ricercatori della University of Michigan e della università di Pechino. Hanno analizzato 427 milioni di messaggi
usciti da 4 milioni di smartphone in 212 Paesi. I francesi sono risultati gli utilizzatori più appassionati — un messaggio su cinque
contiene un emoji — seguiti a distanza da russi e americani (i messaggi illustrati, negli USA e in Russia, sono uno su dieci). Il primato
degli emoji negativi va a Messico, Colombia, Perù e Israele. L’interpretazione dei ricercatori: sono società dove i legami tra le persone
sono più stretti e le emozioni scorrono più liberamente. […] Gli emoji hanno arricchito la comunicazione scritta, personale e immediata, iniziata venticinque anni fa con i testi brevi (sms), continuata con i messaggi social e le app dedicate (WhatsApp in testa). I neo-disegnini rispondono a una salutare domanda di sintesi; offrono originalità di massa; e consentono di combinare espressività e cautela. […] Domanda: quanto durerà il gioco? L’impressione è che alcuni tra noi stiano cominciando a chiedersi: le vecchie parole non sono più
adatte per portare le emozioni? Dietro «Sai che ti voglio bene?» si intuisce un sentimento. Dietro si comincia a sentire il profumo
dell’emozione preconfezionata.»
Beppe SEVERGNINI, Il senso del mondo è una faccia che ride, «Corriere della Sera», 5.1.2017 «L’uso di emoji è efficace sul piano comunicativo quando riesce a produrre un testo che è ironico e diretto. L’essenzialità della forma e la condensazione dei contenuti alleggeriscono il lavoro psichico alla base della ricezione del messaggio e producono un effetto distensivo che facilita il contatto, predispone alla comunicazione. L’ironia si accorda bene con questo meccanismo, che funziona nella
sua stessa direzione, e aggiunge il proprio lavoro. Sospende, senza abolire, la censura di sentimenti repressi e di pensieri rimossi (incompatibili con la correttezza formale della relazione tra i comunicanti) e rende l’espressione dei sentimenti più immediata e sincera. La comunicazione ironica con gli emoji, consente di sostare tra il dire e il non dire, dove le cose dette, pur essendo dirette, non sono pietre che pesano. Si giova della libertà e della discrezione che alloggiano nell’allusione e trasforma l’immediatezza in prossimità. Tuttavia, la scrittura emoji stenta in modo evidente quando è usata per rappresentare emozioni e pensieri complessi. La rappresentazione per immagini stilizzate manca della ricchezza di connessioni e della plasticità della costruzione del discorso che offrono il testo scritto
o l’opera pittorica. Di conseguenza irrigidisce il movimento/espansione del gesto psicocorporeo di apertura al mondo, che è all’origine di ogni nostra espressione. Si trova a disagio nell’area dell’incertezza tra ciò che riusciamo a sentire e ciò che ci sfugge, sentimenti che assumiamo e sentimenti in cui facciamo fatica a riconoscerci. Non riuscendo ad afferrare la potenzialità del nostro sentire, la scrittura emoji mente quando si cimenta con l’espressione del nostro modo di essere.»
Sarantis THANOPULOS, Sentire, pensare e dire con gli emoji, «Il Manifesto», 30.5.2015
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Razzismo.
DOCUMENTI
razzismo s. m. [der. di razza, sull’esempio del fr. racisme]. – Ideologia, teoria e prassi politica e sociale fondata sull’arbitrario presupposto dell’esistenza di razze umane biologicamente e storicamente «superiori», destinate al comando, e di altre «inferiori»,
destinate alla sottomissione, e intesa, con discriminazioni e persecuzioni contro di queste, e persino con il genocidio, a conservare la
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«purezza» e ad assicurare il predominio assoluto della pretesa razza superiore: il r. nazista, la dottrina e la prassi della superiorità
razziale ariana e in partic. germanica, elaborata in funzione prevalentemente antisemita; il r. della Repubblica Sudafricana, basato sulla discriminazione razziale sancita a livello legislativo e istituzionale (v. apartheid); il r. statunitense, riguardo a gruppi etnici di colore, o anche a minoranze diverse dalla maggioranza egemone. Più genericam., complesso di manifestazioni o atteggiamenti di intolleranza originati da profondi e radicati pregiudizi sociali ed espressi attraverso forme di disprezzo ed emarginazione nei confronti di individui o gruppi appartenenti a comunità etniche e culturali diverse, spesso ritenute inferiori: episodi di r. contro gli extracomunitari.
http://www.treccani.it/vocabolario/razzismo/
«Il razzismo classico, biologico, seguiva una logica di gerarchizzazione e di ispirazione universalista […]. Questo razzismo dava vita
a categorie basate principalmente sui tratti somatici degli individui e destinate a creare una gerarchia tra i diversi gruppi umani. Tale gerarchia diveniva una solida base per lo sfruttamento dei gruppi razzializzati. Il razzismo culturale, invece, segue un principio di differenziazione che tende a rifiutare ogni contatto con il gruppo razzializzato e presuppone un’assenza di spazi comuni dove instaurare una pur minima relazione, ed elabora categorie analoghe – gerarchiche e finalizzate anch’esse alla distinzione e all’esclusione – ma fondate sui tratti culturali. Entrambe le logiche finiscono per diventare spinte alla discriminazione, che pretendono di spiegare se non addirittura di prevedere le attitudini, le disposizioni e gli atteggiamenti delle persone o dei gruppi, ma mentre il razzismo biologico
tendeva a sottomettere, quello culturale tende ad allontanare, a separare.»
Marco AIME, Si dice cultura, si pensa razza, in M. Aime, G. Barbujani, C. Bartoli e F. Faloppa, Contro il razzismo. Quattro ragionamenti, Einaudi, Torino 2016
«Ma il razzismo in quanto visione del mondo non fu una prerogativa del pensiero e dell’azione di Hitler. […] Hitler in realtà si giovò
di un vantaggio comune a tutti i seguaci del razzismo, sia che ponessero l’accento sulle forze spirituali, sia che tentassero di collegarlo
con la scienza. I miti razzisti non solo spiegavano il passato e aprivano a una speranza per il futuro, ma dando rilievo agli stereotipi
rendevano concreto ciò che era astratto. Gli stereotipi razzisti fecero sì che la teoria diventasse, in maniera semplice e diretta, qualcosa
di vivo. […] Il paragone tra il tipo dell’uomo virile, ellenistico e quello dell’uomo malvagio e deforme, e la contrapposizione tra
l’ariano dalle proporzioni greche e il malproporzionato ebreo fecero del razzismo un’ideologia incentrata sui fattori visivi; e questa
insistenza sull’elemento visivo, a sua volta, rese più facile alla gente comprendere la critica violenta dell’ideologia.»
George L. MOSSE, Il razzismo in Europa. Dalle origini all’Olocausto, Editori Laterza, Roma-Bari 1992
«- Chiedi alla maestra di discutere del problema in classe. Sai, bambina mia, è soprattutto con i bambini che si può intervenire per correggere il modo di comportarsi. Con le persone grandi, è più difficile. -Perché, babbo? -Perché un bambino non nasce con il razzismo nella testa. Per lo più un bambino ripete quello che dicono i suoi parenti, più o meno prossimi. Con assoluta naturalezza un bambino gioca con gli altri bambini. Non si pone il problema se quel bambino africano è inferiore o superiore a lui. Per lui è prima di tutto un compagno di giochi. Possono andare d’accordo o litigare. E’ normale. Ma non ha niente a che vedere con il colore della pelle. Per contro, se i suoi genitori lo mettono in guardia contro i bambini di colore, allora, forse, si comporterà in un altro modo.»
Tahar BEN JELLOUN, Il razzismo spiegato a mia figlia, Mondadori, Milano 1999
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: I limiti della rete globale: privacy, trasparenza, censura.
DOCUMENTI
«Una nuova consapevolezza critica emerge in rapporto alla comprensione del ruolo che ogni medium – cioè ogni artefatto, ogni idea,
ogni forma di innovazione – ha nel rimodulare l’ambiente umano, e trasformare così il modo di pensare, sentire, agire.»
Paolo GRANATA, Elena LAMBERTI, Per un’ecologia dei media, «Il Sole 24 Ore - Nòva» 19 0ttobre 2016
«Ty aveva ideato il sistema iniziale, l’Unified Operating System, che combinava tutte le cose online fino ad allora rimaste divise e
abborracciate: profili di utenti dei social media, i loro metodi di pagamento, le loro varie password, i loro account e-mail, username,
preferenze, fino all’ultimo strumento e manifestazione d’interesse. Il vecchio metodo – una nuova transazione, un nuovo sistema per
ogni sito, per ogni acquisto – era come prendere una macchina diversa per sbrigare ogni tipo di commissione. “Non era necessario
avere ottantasette macchine diverse” aveva dichiarato dopo che il suo sistema aveva stupito la Rete e il mondo.
Lui, invece, aveva messo tutto insieme, tutti i bisogni e tutti gli strumenti di ogni utente, in un unico calderone, e aveva inventato TruYou: un account, un’identità, una password, un sistema di pagamento, per ogni persona. Non c’erano altre password, né multiple identità. I tuoi dispositivi sapevano chi eri, e la tua unica identità – la TruYou, inconfondibile e immodificabile – era la persona che pagava, firmava, rispondeva, visionava e revisionava, vedeva ed era vista. Dovevi usare il tuo vero nome, e questo era legato alle tue
carte di credito, alla tua banca, e così pagare per ogni cosa era semplice. Un solo pulsante per il resto della tua vita online.»
Dave EGGERS, Il cerchio, Mondadori, Milano 2014
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«Alla folla di chi ti segue si mescola quella di chi ti minaccia. Ogni parola detta con le intenzioni migliori può diventare un cappio -
magari cucito da sostenitori volubili, umorali, diffidenti. Al capo della comunicazione scappa per errore un tweet inopportuno? Un
minuto dopo è già tardi per rimediare. Per sbaglio viene pubblicata l’indicazione a non usare le foto del politico che incontra il disabile?
Valanga di insulti. Non fai in tempo a spiegare che l’intento non era discriminatorio, e che era quello di evitare strumentalizzazioni: la
corrente di disprezzo ti ha già travolto.»
Paolo DI PAOLO, Divi e politici l’addio alla rete è cambiato, «La Repubblica», 12 novembre 2016
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
L’Europa del 1918 e l’Europa del 2018: quali le differenze?
Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati principali; stratificazione sociale;
rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati europei; rapporti fra l’Europa e il resto del mondo.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Globalizzazione e vulnerabilità sociale.
«Negli ultimi cinquant’anni il vertiginoso aumento della popolazione e la necessità di incrementare la produzione agricola e industriale hanno comportato l’ampliamento delle aree urbanizzate e un maggior consumo di suolo. «Megacittà» di milioni di abitanti hanno raggiunto anche aree potenzialmente pericolose per l’uomo, dove un tempo non si sarebbe costruito per le cattive caratteristiche geomorfologiche o climatiche. Di fatto, si è determinata una maggiore esposizione al rischio delle nostre società: siamo più numerosi e più vulnerabili agli eventi naturali, anche e soprattutto in considerazione del fatto che la globalizzazione crea condizioni di sempre maggiore interdipendenza tra i Paesi.»
Silvia PEPPOLONI, La terra uccide ma possiamo limitare i danni – in: «Corriere della Sera – la Lettura», 11 settembre 2016
Linee orientative. Sulla base delle tue conoscenze di studio e di quelle apprese dall’attualità, potrai sviluppare, se vuoi, il tuo elaborato riflettendo:
▪ sul fenomeno del «vertiginoso aumento della popolazione», con riferimento alle aree del mondo in cui tale fenomeno si rende più evidente;
▪ su ciò che si intende per «consumo di suolo»;
▪ sullo sfruttamento agricolo e industriale dei territori e sul fenomeno dell’antropizzazione delle aree a rischio;
▪ sul fenomeno del cambiamento climatico, sull’emergenza alimentare e sulla preziosità dell’acqua;
▪ su ciò che si intende per «globalizzazione» e per «interdipendenza tra i Paesi».
Potrai concludere il tuo elaborato con riflessioni sul concetto di vulnerabilità in relazione ai fenomeni appena trattati. I tuoi commenti personali potranno certamente conferire più originalità e maggior completezza all’elaborato.
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Liceo “Anco Marzio” – SCIENZE UMANE GRIGLIA DI VALUTAZIONE
PRIMA PROVA SCRITTA DI ITALIANO
ALUNNO_____________________________________ CLASSE__________ DATA_________________
LIVELLI Basso Medio Alto
INDICATORI DESCRITTORI 1 2 3
Adeguatezza 3.4 Aderenza alla consegna
3.5 Pertinenza all’argomento proposto
3.6 Efficacia complessiva del testo
Tipologie A e B: aderenza alle convenzioni
della tipologia scelta (tipo testuale, scopo,
destinatario, destinazione editoriale, ecc.)
Caratteristiche
del contenuto 2.1 Ampiezza della trattazione,
padronanza dell’argomento,
rielaborazione critica dei contenuti, in
funzione anche delle diverse tipologie
e dei materiali forniti.
Tipologia A: comprensione ed interpretazione
del testo proposto.
Tipologia B: comprensione dei materiali forniti
e loro utilizzo coerente ed efficace; capacità di
argomentazione.
Tipologia C e D: coerente esposizione delle
conoscenze in proprio possesso; capacità di
contestualizzazione e di eventuale
argomentazione.
Per tutte le tipologie: significatività e
originalità degli elementi informativi, delle idee
e delle interpretazioni.
Organizzazione
del testo
▪ Articolazione chiara e ordinata del
testo
▪ Equilibrio fra le parti
▪ Coerenza (assenza di contraddizioni e
ripetizioni)
▪ Continuità tra frasi, paragrafi e
sezioni.
Lessico e stile ▪ Proprietà e ricchezza lessicale
▪ Uso di un registro adeguato alla
tipologia testuale, al destinatario, ecc.
Correttezza
ortografica e
morfosintattica
▪ Correttezza ortografica
▪ Coesione testuale (uso corretto dei
connettivi testuali, ecc.)
▪ Correttezza morfosintattica
▪ Punteggiatura
TOTALE PUNTI
/ 15
TABELLA DI CONVERSIONE
Punteggio in
quindicesimi
Valutazione
in decimi
15 10
14 9
13 8
12 7
11 6,5
10 6
9 5,5
8 5
7, 6 4,5- 4
5 3
25
5.3. Simulazione della 2° prova
Sono state svolte due simulazioni di 2° prova in data 24/04/2018 e in data 08/05/18
PRIMA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA DI ESAME – SCIENZE UMANE
Prima parte
Il candidato rifletta sul documento sotto riportato, lo contestualizzi nella riflessione educativa dell’autore,
discuta del carattere naturale e/o sociale delle differenze personali e illustri come, nell’attività scolastica, le
differenze individuali fra gli allievi possano essere valorizzate e sviluppate senza cadere nell’individualismo,
all’interno di una pedagogia e di una didattica inclusive.
“Non c’è bisogno di dimostrare l’esistenza, nell’uomo e nel bambino, delle diversità delle attitudini. Esse
balzano agli occhi. Questo è abile nelle operazioni intellettuali, quello preferisce le occupazioni manuali, l’uno
è artista, l’altro è matematico. In che cosa consistono queste diversità? Per saperlo bisognerebbe conoscere
qual è la struttura delle attitudini. E, anzitutto, che cos’è un’attitudine? Un’attitudine è una disposizione
naturale a comportarsi in un certo modo, a comprendere o a sentire di preferenza certe cose o a eseguire certe
specie di lavori (attitudini alla musica, al calcolo, alle lingue straniere ecc.). È una cosa complessa. Per
esempio, l’attitudine al disegno implica una certa abilità motrice, una valutazione delle grandezze, memoria
visiva, comprensione della prospettiva, senso estetico; l’attitudine letteraria richiede memoria verbale,
immaginazione, capacità di giudizio e molte qualità intellettuali ed affettive. La diversità delle attitudini è
relativa sia alle varietà individuali di questi processi elementari (tipo visivo, uditivo, verbale ecc.) sia alla
diversità delle loro combinazioni. Le attitudini variano in funzione di diversi fattori, specialmente del sesso o
dell’età. È opportuno distinguere l’attitudine dall’attrazione o interesse. Si può avere attrazione verso un genere
di lavoro senza possedere l’attitudine che esso richiederebbe. A volte accade che per motivi di ordine affettivo
uno scolaro prenda in antipatia un certo insegnamento per il quale sarebbe veramente dotato: un caso simile è
importante da comprendersi per l’educatore e meriterebbe uno studio speciale. In quale misura un
insegnamento i cui primi elementi hanno respinto l’alunno a causa dell’incapacità del maestro può uccidere
l’attitudine nativa a trarne profitto? ……..
Vediamo dunque le specie di attitudini che gli scolari manifestano. Problema delicato. Le osservazioni che le
scuole attuali ci offrono non possono infatti essere raccolte se non con beneficio d’inventario poiché da un lato
le nostre scuole poggiano su un principio opposto allo sbocciare delle attitudini individuali, e, d’altro lato, non
possono determinare se le deficienze di attitudini che rileviamo siano effettive o apparenti. Così, se i tre quarti
degli alunni delle secondarie detestano la matematica, è perché non ne hanno il bernoccolo o perché si è fatto
di tutto per disgustarli? Si nota comunque un certo numero di tipi psicologici abbastanza generali. Si potrebbero
contrapporre gli osservatori, che hanno la mente rivolta verso il mondo esterno, ai riflessivi, la cui intelligenza
è, al contrario, ripiegata su sé stessa; gli intellettuali, che sono sempre con il naso sulle loro scartoffie, che
pongono problemi, e i manuali, che tendono soprattutto a fabbricare, a creare…...Da un altro punto di vista si
potrebbero distinguere i pratici e gli artisti, i positivi e i sognatori. E da un altro ancora i rapidi e i lenti o anche
gli attivi e i passivi.
Ma, in sostanza, è proprio necessario tener conto di tutte queste diversità individuali? La scuola non l’ha mai
fatto. Essa non ha mai considerato come degno della sua sollecitudine se non coloro che si conformano ad un
certo tipo schematico, che essa stessa ha creato a propria immagine, un tipo mostruoso e contro natura: lo
scolaro medio. Ma ha sempre ignorato le differenze fra i tipi.
Forse in nulla più che in questo si è dimostrata fedele e cieca erede del passato, che l’uomo medio, neutro e
uniforme, senza rilievo, perché senza luci ed ombre, era proprio l’ideale di un tempo. Il nostro sistema di
programmi uniformi conduce al risultato di obbligare i ragazzi ad applicarsi soprattutto alle discipline per le
quali non hanno attitudini”.
Eduard Claparède, L’Ecole sur mesure (1960), trad.it. La scuola su misura, La Nuova Italia, Firenze 1952,
pp.33-40 passim
26
Seconda parte
Il candidato è tenuto a svolgere due quesiti a scelta tra quelli proposti:
1. Quali problemi crea, in una scuola ormai multiculturale, l’esigenza di favorire lo sviluppo delle identità
e insieme la valorizzazione della diversità culturale?
2. Quali differenze sociali e individuali, oltre a quelle individuate da Claparède, dovrebbero essere
valorizzate dalla scuola?
3. Analizza il problema della dispersione scolastica ancora presente nonostante la scolarizzazione di massa.
4. Come viene inteso l’apprendimento nell’ambito del comportamentismo?
27
SECONDA SIMULAZIONE SECONDA PROVA DI ESAME – SCIENZE UMANE
Prima parte
Il candidato, avvalendosi delle sue conoscenze e delle riflessioni scaturite dalla lettura dei documenti riportati,
sviluppi il tema dell’importanza e della realizzazione di una efficace educazione alla pace e alla cittadinanza
“(…) Il bambino non si deve considerare, come oggi, nella sua apparente debolezza rispetto a noi, ma nel suo
potere di costruire gli uomini. Ogni uomo è il prodotto della crescenza di un bambino (…). E il bambino dovrà
essere considerato nella ricostruzione della società con fede e speranza (…). Ora: questo manca completamente
nei concetti odierni della educazione dell’umanità nel suo destino sociale. Il nostro contributo all’educazione
si riferisce specialmente allo studio del bambino fin dalla nascita perché non solo l’uomo, ma anche la società,
ha le sue radici nel bambino, e non si può considerare un’educazione che non prepari l’umanità al nuovo
mondo, meglio al mondo presente, senza cominciare ad educare il bambino. (M. Montessori, Educazione e
pace, in AAVV, La pedagogia della pace del Novecento, a cura di G. Galeazzi,1992)
“L’utilizzazione degli indirizzi attivi, democratici, cooperativi così sviluppati nella pedagogia degli ultimi
decenni, è un modo educativo, che tende ad eliminare gli elementi coercitivi, le chiusure nazionalistiche,
razziali e classiste; la stessa sostituzione di un imparare facendo e in libera ricerca all’apprendere di schemi
fissi, giova a svegliare e incoraggiare le capacità creatrici, ad offrire il mezzo di affermarsi normalmente e
quindi ad eliminare la violenza, sia dell’imposizione da parte dell’educatore, sia della reazione da parte
dell’educando. L’educazione alla lealtà, alla sincerità, alla libera discussione, al rispetto delle minoranze (…),
l’attenzione a chi è fuori del gruppo, gli scambi di scolari, i campi estivi internazionali, rientrano i n questo
ambito. (…) La non violenza è educativa quando sorge dall’insoddisfazione della presente realtà (che dà la
morte) e della presente società (che dà l’ingiustizia e l’oppressione). (A. Capitini, Aspetti dell’educazione alla
non violenza 1959)
(…) La storia dell’umanità ha centinaia di migliaia di anni e può essere riassunta in molti modi, uno dei quali
è l’espansione del pronome personale “noi”. Un certo numero di persone ha usato il termine noi. (…). Tutto il
resto poteva essere riassunto con la parola “altri”. Il resto erano persone che non erano noi. (…) Tutte le tappe
e le fasi che ci sono state nella storia dell’umanità, avevano un denominatore comune: erano caratterizzate
dall’inclusione da un lato e dall’esclusione dall’altro, in cui c’era una identificazione reciproca, attraverso
l’inclusione e l’esclusione. Il “noi” si poteva misurare con l’ostilità reciproca. Il significato del “noi” era che
noi non siamo loro. E il significato di loro era che loro non sono noi. Gli uni avevano bisogno degli altri per
esistere come entità collegata l’una con l’altra e potersi identificare in un luogo o un gruppo di appartenenza.
È stato così per tutta la storia dell’umanità. (…). Oggi ci troviamo di fronte alla necessità ineludibile della
prossima tappa in questa storia, nella quale stiamo espandendo la nozione di umanità. Parlando di identità di
sé stessi, abbiamo un concetto di quello che includiamo in questa idea di umanità messa insieme. Direi che ci
troviamo di fronte a un salto successivo che richiede l’abolizione del pronome loro. Fino a questo momento i
nostri antenati avevano qualcosa in comune: un nemico. Ora, di fronte alla prospettiva di una umanità globale,
dove lo troviamo questo nemico?
Ci troviamo nella realtà cosmopolita, quindi ogni cosa fatta anche nell’angolo più remoto del globo, ha impatto
sul resto del nostro pianeta, sulle prospettive future. Siamo tutti dipendenti gli uni dagli altri e non si può
tornare indietro. (…) Dobbiamo capire come integrarci senza aumentare l’ostilità. (…). Come possiamo
riuscirci? È la domanda fondamentale della nostra epoca. (…)
1. Dialogo, una parola che non dovremo mai stancarci di ripetere. C’è bisogno di promuovere una cultura
del dialogo, in ogni modo possibile e ricostruire così il tessuto della società. Dobbiamo considerare gli altri,
gli stranieri quelli che appartengono a culture diverse, persone degne di essere ascoltate. La pace potrà essere
raggiunta solo se daremo ai nostri figli le armi del dialogo, se insegneremo a lottare per l’incontro, per il
negoziato, così daremo loro una cultura per creare una strategia per la vita, una strategia volta all’inclusione e
non all’esclusione.
28
2. Dobbiamo capire che l’equa distribuzione dei frutti della terra e del lavoro umano non è pura carità, ma un
obbligo morale. Se vogliamo ripensare le nostre società, dobbiamo creare posti di lavoro dignitosi e ben pagati
soprattutto per i nostri giovani, dobbiamo passare dall’economia liquida, che usa la corruzione come un modo
per trarre profitto, verso una soluzione che possa garantire l’accesso alla terra attraverso il lavoro. Il lavoro è
il modo attraverso cui possiamo rimodellare la nostra convivenza condividendo i frutti della terra, i frutti del
lavoro umano.
3. (…) la cultura del dialogo deve essere parte integrante dell’educazione e dell’istruzione che forniamo nelle
nostre scuole, in modo interdisciplinare, per dare ai nostri giovani gli strumenti necessari per risolvere i conflitti
in modo diverso da come siamo abituati a fare. Tutto questo non è facile ed è un processo di lunghissimo
termine. È un modo diverso da quello seguito dalla politica. Acquisire la cultura del dialogo non comporta una
ricetta facile, una scorciatoia. Tutto il contrario. (…)
Abbiamo bisogno più di ogni altra cosa (…) di sviluppare qualità difficili in questo mondo: la pazienza, la
coerenza, la pianificazione a lungo termine. Parlo di una vera e propria rivoluzione culturale, (…). Pazienza,
quindi: dobbiamo concentrarci sugli obiettivi a lungo termine, sulla luce in fondo al tunnel, a prescindere da
quanto possa essere lontana al momento in cui la osserviamo.
(C’è una luce in fondo al tunnel, Intervento di Z. Bauman all’Incontro “Sete di pace” Assisi,2016)
Seconda parte
Il candidato è tenuto a svolgere due quesiti a scelta tra quelli proposti:
5. Che cosa si intende con i termini etnocentrismo e relativismo culturale?
6. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della globalizzazione?
7. Quali sono gli obiettivi e le modalità di un’educazione finalizzata a sviluppare lo spirito critico?
8. Aspetti positivi e negativi della “rete” e dell’uso dei “social”
29
5.4. Griglia di valutazione della 2° prova
LICEO ANCO MARZIO
(Dipartimento Scienze Umane) Punteggio complessivo attribuito alla Trattazione _______________/15
SECONDA PROVA Griglia di valutazione relativa alla TRATTAZIONE
Articolazione interna degli indicatori Livelli di valore Punteggio
corrispondente ai diversi
livelli
PUNTI
ASSEGNATI
2.2 ADERENZA ALLA TRACCIA
Completa
3
Essenziale 2
Parziale 1
2.3 CONOSCENZE SPECIFICHE
(RIFERIMENTO AGLI AUTORI)
Precise ed esaurienti 4
Corrette ed ampie da 3 a 3,5
Sufficientemente
complete
da 2 a 2,5
Limitate o imprecise 1
2.4 ELABORAZIONE DEI
CONTENUTI
Articolata 3
Lineare 2
Frammentaria 1
FORMA ESPRESSIVA
Chiara e corretta 2
Sufficientemente
chiara e corretta
1
Confusa con errori 0
Punteggio complessivo attribuito alla Trattazione _______________/15
Griglia di valutazione relativa ai QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
INDICATORI DESCRITTORI PUNTI PUNTI ASSEGNATI
CONOSCENZA DEI
CONTENUTI
ARGOMENTAZIONE
E LESSICO
SPECIFICO
Conoscenze esaurienti,
argomentazione articolata,
buona proprietà lessicale
3
Conoscenze essenziali,
argomentazione lineare,
lessico chiaro e corretto
Da 2 a 2,5
Conoscenze limitate o
assenti, argomentazione
frammentaria, lessico
confuso
1
Punteggio complessivo attribuito ai Quesiti A Risposta Singola _______________/15
Punteggio complessivo attribuito alla SECONDA PROVA ______________/15
Classe____________Alunno/a _________________________________________
30
5.5. Simulazione della 3° prova
Sono state svolte due simulazioni di 3° prova in data e in data 24/04/2018
Nella prima simulazione sono stare proposte domande a risposta sintetica relativamente alle quattro
seguenti discipline: Inglese, Scienze naturali, Fisica, Storia. La prova è stata strutturata in 3 domande
da otto righe per ogni disciplina. Di seguito le domande proposte:
Inglese: What does Charlotte Bronte want to express through the character, Jane Eyre?
Briefly describe the plot of the novel “the Strange case of Dr Jekyll and Mr. Hyde”
Mention two of the major evils Dickens denounced in his novel Hard Times.
Scienze: Quali tipi di RNA sono coinvolti nella trascrizione e nella traduzione e quali funzioni svolgono
Descrivi la struttura e la funzione biologica dell’ATP
Cosa sono i plasmidi e in quali categorie si possono suddividere
Fisica: Descrivi i metodi di elettrizzazione.
Definisci e caratterizza la carica elettrica.
Determinare le caratteristiche del campo elettrico all’esterno di una distribuzione sferica di carica
Storia: Illustra la situazione economica in Italia durante l’età giolittiana
Evidenzia quali furono le principali conseguenze territoriali della Prima Guerra Mondiale
Esponi i principali fattori che hanno contribuito all’ascesa del Fascismo (dalla sua nascita al 1924)
Nella seconda simulazione sono stare proposte domande a risposta sintetica relativamente alle
quattro seguenti discipline: Inglese, Scienze naturali, Matematica, Storia dell’arte. La prova è stata
strutturata in 3 domande da otto righe per ogni disciplina. Di seguito le domande proposte:
5.6. Griglia di valutazione della 3° prova
Per la valutazione della 3° prova si fa riferimento per tutte le discipline indicate alla griglia comune
che si trova nella pagina successiva.
31
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
LICEO GINNASIO STATALE
“ANCO MARZIO”
Liceo Classico e Liceo delle Scienze Umane Centrale Via Capo Palinuro, 72 - Succursale Via Capo Sperone, 50 - 00122 ROMA
Tel 06121122245- Fax 06 5684304 - [email protected] - www.ancomarzioliceo.gov.it –C.F.80213050588
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA 3° PROVA D’ESAME
Data: ________________________
NOME: _______________________________________
COGNOME: ___________________________________
CLASSE: _________________
DESCRITTORI PUNTI
Competenza e conoscenza sull’argomento proposto
(1-7 punti)
Completezza delle risposte e capacità
di sintesi
(0-4 punti)
Proprietà linguistica specifica
(0-4 punti)
TOTALE PUNTI
____/15
TABELLA DI CONVERSIONE IN DECIMI
Punteggio in
quindicesimi
Valutazione
in decimi
15 10
14 9
13 8
12 7
11 6.5
10 6
9 5.5
8 5
7-6 4.5-4
5 3
32
5.7. Mappe concettuali
Sulla base dei temi scelti dai ragazzi, i docenti curricolari e di sostegno si sono resi disponibili per
dare eventuali suggerimenti per sviluppare al meglio i percorsi interdisciplinari, consigliando agli
alunni di esporre gli argomenti in un tempo massimo di minuti limitando anche il numero di
materie, di curare i riferimenti e la bibliografia ed infine di circoscrivere i collegamenti alle
programmazioni curricolari.
5.8. Indicazioni per il colloquio degli Esami di Stato
Il colloquio, salvo diverse istruzioni del Presidente di Commissione, sarà indicativamente suddiviso
in tre parti: la prima relativa all’esposizione della mappa tematica con argomenti scelti dal candidato;
la seconda riservata alla relazione su argomenti proposti dalla commissione attinenti alle diverse
discipline; l’ultima relativa alla discussione degli elaborati delle prove scritte.
33
PARTE VI – Percorso formativo e programmi
Le programmazioni dei singoli docenti sono da ritenersi svolte, le parti di programma non ancora
ultimate al momento della pubblicazione del presente documento, sono contrassegnate da un
asterisco.
34
6.1. Italiano
Docente: prof. Pietro Garofoli
Libro di testo: M.M. Cappellini-E. Sada, I sogni e la ragione, voll. 5-6, C. Signorelli Scuola, Milano
2015.
1) Storia della letteratura:
- G. Leopardi: vita, opere, pensiero e poetica.
- La fine dell’Ottocento: contesto storico e sociale.
- L’età del Positivismo: tendenze culturali e interpreti principali (brevi cenni su Comte, Darwin,
Marx).
- L’Irrazionalismo di fine secolo (brevi cenni su Nietzsche e Bergson).
- La Scapigliatura: caratteri e protagonisti.
- G. Carducci: vita, opere, pensiero e poetica.
- Il Naturalismo francese: caratteri e interpreti (brevi cenni su Flaubert, fratelli Goncourt, Guy
de Maupassant, Zola, Balzac).
- Il Verismo italiano: caratteri e interpreti minori (brevi cenni su Capuana, De Roberto, Fucini,
De Marchi, Serao, Deledda).
- G. Verga: vita, opere, pensiero e poetica.
- Il Simbolismo francese: caratteri e interpreti (brevi cenni su Baudelaire, Verlaine, Mallarmé,
Rimbaud).
- Il romanzo estetizzante in Europa: (brevi cenni su Huysmans eWilde).
- Il romanzo decadente in Italia: (brevi cenni su Fogazzaro e Deledda).
- La letteratura per l’infanzia e il romanzo di consumo (brevi cenni su De Amicis, Collodi,
Salgari).
- G. d’Annunzio: vita, opere, pensiero e poetica.
- G. Pascoli: vita, opere, pensiero e poetica.
- Il Primo Novecento: contesto storico e culturale ⃰
- Le Avanguardie, i Crepuscolari e i ‘poeti vociani’(in sintesi) ⃰
- L. Pirandello: vita, opere, pensiero e poetica ⃰
- I. Svevo: vita, opere, pensiero e poetica ⃰
- G. Ungaretti: vita, opere, pensiero e poetica ⃰
- E. Montale: vita, opere, pensiero e poetica ⃰
2) Testi letterari analizzati nel corso dell’anno scolastico:
G. Leopardi, Canti, IX, Ultimo canto di Saffo (vol. 5, p. 49 ss.).
- Id., Canti, XII, L’ infinito (vol. 5, p. 54).
- Id., Canti, XIII, La sera del dì di festa (vol. 5, p. 58 ss.).
- Id., Canti, XXI, A Silvia (vol. 5, p. 61 ss.).
- Id., Zibaldone, 472, 1744-5, 1789, 1798 (‘La poetica del vago e dell’indefinito’,
vol. 5, p. 185 ss.).
E. Praga, Penombre, Preludio (vol. 5, p. 238 ss.).
G. Carducci, Rime nuove, Pianto antico (vol. 5, p. 273).
- Id., Rime nuove, Traversando la maremma toscana (vol. 5, p. 276).
35
E. Zola, Il romanzo sperimentale, Prefazione (‘Il romanziere-scienziato’, vol. 5, p. 305 ss.).
G. Verga, L’amante di Gramigna, Prefazione (‘Lettera dedicatoria a Salvatore Farina’, vol.
5, p. 364 ss.).
- Id., Vita dei campi, Fantasticheria (vol. 5, p. 368 ss.).
- Id., Vita dei campi, Rosso Malpelo (vol. 5, p. 374 ss.).
- Id., I Malavoglia, Prefazione (‘La prefazione al ciclo dei vinti’, vol. 5, p. 392 ss.).
- Id., I Malavoglia, cap. III (‘Il naufragio della Provvidenza’, vol. 5, p. 402 ss.).
- Id., Novelle rusticane, La roba (vol. 5, p. 420 ss.).
- Id., Mastro Don Gesualdo, parte IV, cap. V (‘La morte di Gesualdo’, vol. 5, p. 445
ss.).
Ch. Baudelaire, I fiori del male, Spleen (vol. 5, p. 476 ss.).
G. d’Annunzio, Il piacere I, 1 (‘L’attesa dell’amante’, vol. 5, p. 594).
- Id., Alcyone, parte II, La pioggia nel pineto (vol. 5, p. 618 ss.).
G. Pascoli, Il fanciullino, capp. I, III, IV, XI (‘Il poeta fanciullo’, vol. 5, p. 658 ss.).
- Id., Myricae, X Agosto (vol. 5, p. 673) ⃰
- Id., Myricae, L’assiuolo (vol. 5, p. 677) ⃰
- Id., Canti di Castelvecchio, Il gelsomino notturno (vol. 5, p. 706 ss.) ⃰
L. Pirandello, L’umorismo, parte II, capp. V-VI (‘La vita, la forma e l’essenza dell’umorismo’,
vol. 5, p. 856 ss.) ⃰
- Id., Il fu Mattia Pascal, cap. VIII (‘La nascita di Adriano Meis’, vol. 5, p. 893 ss.) ⃰
- Id., Uno, nessuno e centomila, libro I, cap I (‘Un piccolo difetto’, vol. 5, p. 912
ss.) ⃰
Svevo, La coscienza di Zeno, capp. I-II (‘Il dottor S. e Zeno’, vol. 5, p. 976 ss.) ⃰
G. Ungaretti, L’Allegria, Veglia (vol. 6, p. 107) ⃰
- Id., L’Allegria, Soldati (vol. 6, p. 128) ⃰
E. Montale, Ossi di seppia, Meriggiare pallido e assorto (vol. 6, p. 196) ⃰
3) Analisi testuale e commento di Dante Alighieri, Divina Commedia, Paradiso I, III, VI, XV ⃰
* Da svolgere dopo il 15 maggio
36
6.2. Latino
Docente: prof. Paolo Cassi
Libro di testo: A. RONCORONI, R. GAZICH, E. MARINONI, E. SADA, Vides ut alta, vol. 3, C. Signorelli
Scuola.
Nota al programma: Il programma di storia della letteratura è stato affrontato individuando alcune
opere significative di cui sono state proposte letture di passi in traduzione italiana. Il richiamo al testo
latino (guidato dal docente) si è limitato alla sottolineatura di aspetti lessicali e retorici.
0. Età augustea (completamento)
- OVIDIO: un nuovo tipo di poeta nella società augustea.
La fase elegiaca: amore come lusus.
La fase dei poemi: le Metamorfosi e il mondo delle trasformazioni.
I. La dinastia giulio-claudia.
- Dal principato augusteo al regno di Nerone. La storia. La società e la cultura.
- Seneca il vecchio e le declamazioni: suasoriae e controversiae.
- SENECA. Vita e opere
I Dialogi e la saggezza stoica.
Il De clementia e il De beneficiis: il filosofo e la politica.
Le Epistulae ad Lucilium: la pratica quotidiana della filosofia: l’otium filosofico.
Lo stile delle opere filosofiche, tra meditazione e predicazione.
Le tragedie e la rappresentazione delle passioni.
L’Apokolokyntosis e la satira menippea.
TESTI:
«La riconquista di sé» (Epistulae ad Lucilium 1, 1-5)
«L’alienazione di sé» (De brevitate vitae 12, 1-9)
«Tamquam semper victuri vivitis» (De brevitate vitae 3, 4-5)
«Solo il saggio è padrone del tempo» (De brevitate vitae, 14, 1-5)
«Anche gli schiavi sono esseri umani» (Epistulae ad Lucilium, 47, 1-15)
«La lotta contro le passioni» (De ira III 13, 1-3)
«La passione va bloccata all’inizio» (De ira I 7, 2-4)
«La stanchezza di sé e delle cose» (De tranquillitate animi 2, 7-10)
«Vicit ac regnat furor» (Phaedra 177-185)
- PETRONIO.
La questione dell’autore del Satyricon
La trama del Satyricon.
Il problema del genere letterario.
Realismo e parodia.
TESTI:
«Una cena di cattivo gusto» (Satyricon 31, 3-33; 34, 6-10).
«Chiacchiere in libertà» (Satyricon 41, 9-43, 4).
«La matrona di Efeso» (Satyricon, 111-112).
37
«L’ingresso di Trimalchione» (Satyricon, 31,3-33,8).
«Chiacchiere tra convitati» (Satyricon, 44,1-46,8).
II. L’attenzione alle classi inferiori e al mondo quotidiano: la satira e l’epigramma.
- La satira: la trasformazione del genere satirico: Persio: dall’invettiva alla saggezza;
Giovenale: la satira «indignata». La rabbia di un conservatore.
- MARZIALE
Il genere umile: realismo, deformazione grottesca e varietà di temi.
TESTI:
«Una dichiarazione di poetica» (Epigrammi, X 4).
«Epigrammi satirici: una galleria di tipi umani» (Epigrammi, I 10, 19; III 43, V 9; X 62;
XI 64, 67; XII, 111)
III Dall’età dei Flavi agli Antonini.
- QUINTILIANO. Vita e opere.
Il dibattito sulla corruzione dell’eloquenza.
La Institutio oratoria come risposta alla decadenza dell’oratoria.
Lo stile.
TESTI:
«L’oratore: vir bonus dicendi peritus» (Institutio oratoria, XII, 1,1-3).
«Ottimismo pedagogico» (Institutio oratoria, I, 1,1-3).
«Meglio la scuola pubblica» (Institutio oratoria, I, 24; 9-10; 17-18; 21-22)
Il giudizio su Seneca (Institutio oratoria, X, 1,125-131).
Approfondimenti: Le tappe dell’educazione a Roma. Il lessico della scuola.
- TACITO. Vita e opere.
Il Dialogus de oratoribus e la decadenza dell’oratoria.
Agricola: un esempio di resistenza al regime.
L’idealizzazione dei barbari: la Germania.
Le Historiae: gli anni cupi del principato.
Gli Annales: alle radici del principato.
TESTI:
«Quanto costa la tirannide» (Agricola 1-3)
«Il discorso di Calgaco» (Agricola, 30-31).
«L’eliminazione di Britannico» (Annales, XIII, 15-16).
«Nerone fa uccidere Agrippina» (Annales, XIV, 2-10).
- APULEIO. Vita e opere.
38
La Seconda Sofistica tra filosofia, oratoria e magia.
Le Metamorfosi: titolo, trama e significato. Lingua e stile.
TESTI:
«Il proemio del narratore» (Metamorfosi, I 1).
«Lucio si trasforma in asino» (Metamorfosi, III 24-25).
«Dolorose esperienze di Lucio-asino»
«Iside rivela a Lucio la salvezza» (Metamorfosi, XI, 5-6).
«La favola di Psiche» (Metamorfosi, IV, 28-31, 32-33, V 22-23, VI 20-21).
39
Storia
Docente: prof. Paolo Cassi
Libri di testo: limitatamente al primo punto: VALERIO CASTRONOVO, MilleDuemila. Un mondo al
plurale, La Nuova Italia, vol. 2.
GIOVANNI CODOVINI, Le conseguenze della storia, vol. 3, G. D’Anna.
L’EUROPA NELLA SECONDA METÀ DELL’OTTOCENTO
La “seconda rivoluzione industriale”
- Imperialismo
- Scienza-tecnologia e nuove industrie
- Ottimismo borghese e cultura positivista
- Nazionalismo, «darwinismo sociale» e razzismo
- La Chiesa e la modernizzazione: dal Sillabo (1864) alla Rerum novarum (1891)
- Imperialismo e il nazionalismo
L’ETÀ DELLA MONDIALIZZAZIONE E DELLA SOCIETÀ DI MASSA
La società di massa nella Belle Époque
- Scienza e tecnologia
- La società di massa
- La Belle Époque
L’Italia giolittiana
- Tre questioni «sociale», «cattolica», «meridionale»
- La guerra di Libia
- L’età giolittiana: un bilancio
La Prima Guerra Mondiale
- Le premesse del conflitto
- L’Italia dalla neutralità all’ingresso in guerra
- Quattro anni di sanguinoso conflitto
- Approfondimento: la vita di trincea e gli «scemi di guerra»
LA CRISI DEL DOPOGUERRA: IL NUOVO SCENARIO GEOPOLITICO
La rivoluzione bolscevica
- Gli antefatti della rivoluzione
- Gli eventi della rivoluzione
- 1917: la Rivoluzione d’Ottobre
- Il consolidamento del regime bolscevico
40
Il dopoguerra in Europa e nei domini coloniali
- Gli effetti della guerra mondiale in Europa
- L’instabilità dei rapporti internazionali
- La repubblica di Weimar in Germania
L’avvento del fascismo in Italiana
- La situazione dell’Italia postbellica
- Il crollo dello Stato liberale
- La costruzione del regime fascista
Crisi economica e spinte autoritarie nel mondo
- La crisi del ‘29 e il New Deal
- Il mondo inquieto oltre l’Europa
LA FRATTURA DEL NOVECENTO: TOTALITARISMI E GUERRA TOTALE
Il totalitarismo: comunismo, fascismo e nazismo
- I regimi totalitari
- L’Unione Sovietica
- L’Italia
- La Germania
La Seconda Guerra Mondiale
- Il prologo del secondo conflitto mondiale: la guerra di Spagna
- La prima fase della guerra: 1939-1942
- Le democrazie n guerra
- Le motivazioni della resistenza
41
6.4. Filosofia
Docente: prof.ssa Maria Rosaria Iovene.
Libro di testo: N. Abbagnano, G. Fornero L’ideale e il reale, vol. 2 e vol. 3. Milano: Paravia
La formazione dell’idealismo
Fichte:
La dottrina della scienza e la struttura dell'idealismo fichtiano:
− Il primo principio dell'idealismo fichtiano: l'Io pone sé medesimo
− II secondo principio dell'idealismo fichtiano: l'Io oppone a sé un Non-Io
− II terzo principio dell'idealismo fichtiano: la reciproca limitazione e l'opposizione nell'Io
dell'Io limitato al Non-Io limitato.
Spiegazione idealistica dell'attività conoscitiva
Schelling:
Gli inizi fichtiani del pensiero schellinghiano
La filosofia schellinghiana della Natura
Idealismo trascendentale e idealismo estetico
La filosofia dell'identità
Hegel e l'idealismo assoluto
Gli scritti teologici giovanili
I capisaldi del sistema hegeliano
− Necessita di determinare preliminarmente i capisaldi del pensiero di Hegel
− La dialettica come legge suprema del reale e come procedimento del pensiero filosofico
− Il significato di Aufheben
La Fenomenologia dello Spirito
− Significato e finalità della Fenomenologia dello Spirito
− La trama e le "figure" della Fenomenologia
− Le tappe dell'itinerario fenomenologico
− La coscienza (certezza sensibile, percezione e intelletto)
− L'Autocoscienza (dialettica servo-padrone, Stoicismo, Scetticismo e Coscienza infelice)
− La Ragione
− Lo Spirito
− La Religione e il Sapere Assoluto
La logica
− La logica dell'essere
− La logica dell'essenza
− La logica del concetto
La filosofia dello Spirito
− Lo Spirito e i suoi tre momenti
− Lo Spirito soggettivo
− Lo Spirito oggettivo
− La concezione hegeliana dello Spirito oggettivo
− I tre momenti dello Spirito oggettivo
− Lo Spirito assoluto: Arte, Religione e Filosofia
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Destra e Sinistra hegeliana Sinistra hegeliana
Ludwig Feuerbach
Da Dio all'uomo
La teologia e antropologia
Karl Marx
Il Capitale
I contestatori del sistema hegeliano
Arthur Schopenhauer
Contro Hegel "sicario delle verità"
"Il mondo è una mia rappresentazione"
Il mondo come volontà e rappresentazione
La volontà
La vita oscilla tra il dolore e la noia
La liberazione attraverso l'arte
Moralità e ascesi
Kierkegaard
Possibilità, angoscia e disperazione
La scelta estetica
La scelta etica
La scelta religiosa
Nietzsche
II destino di Nietzsche fu quello di un "profeta del nazismo”?
II "dionisiaco", "apollineo" e il "problema Socrate"
La concezione della storia
II distacco da Schopenhauer e da Wagner
L'annuncio della "morte di Dio"
Il superuomo
Sigmund Freud
"Catarsi ipnotica"
Dall'ipnotismo alla psicoanalisi
Inconscio, rimozione, censura e interpretazione dei sogni
Il concetto di "libido" e la sessualità infantile
Il complesso di Edipo
Lo sviluppo delle tecniche terapeutiche e la teoria del "transfert"
La struttura dell'apparato psichico: Es, Ego e Super-Ego
La lotta tra Eros e Thanatos e il "disagio della civiltà"
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6.5. Scienze Umane
Docente: professoressa Ruzzini
Libro di testo:
Pedagogia: La prospettiva pedagogica - U. Valle, M. Maranzana – PRAVIA
Antropologia: Antropologia - E. Clemente, R. Danieli – Paravia
Sociologia: Sociologia - E. Clemente, R. Danieli – Paravia
PEDAGOGIA
Il positivismo: caratteri generali
Emile Durkheim: rapporto società ed educazione, la socializzazione, l’arte educativa.
Edouard Seguin: l’educazione speciale e il valore dei sensi.
Aristide Gabelli: educazione e civiltà, la scuola e lo “strumento testa”, il ruolo della religione, le
abitudini per la formazione morale.
Educazione infantile e rinnovamento scolastico in Italia tra fine ‘800 e inizio ‘900
Le sorelle Agazzi: la continuità tra vita scolastica e vita familiare, ambiente e materiali, il metodo, le
attività di vita pratica, l’educazione linguistica e i contrassegni, l’educazione sensoriale ed estetica.
Letture: All’origine del museo didattico, R. Agazzi, “Guida per le educatrici dell’infanzia”, La
Scuola, Brescia 1961, pp.354-355.
L’attivismo statunitense: caratteri generali
John Dewey: vita, opere, il pragmatismo e il valore dell’azione,” Il mio credo pedagogico”, la scuola,
l’educazione e la cultura, l’introduzione del lavoro e l’esperimento di Chicago, Esperienza ed
educazione.
Letture: Educazione, individuo e società, J. Dewey, “Il mio credo pedagogico”, La Nuova Italia,
Firenze 1954, pp. 3-29 passim.
L’attivismo europeo:
Ovide Decroly: formazione, critica alla scuola tradizionale, il metodo, l’ambiente, la globalizzazione.
Letture: O. Decroly, Il programma di dee associate, “Verso la scuola rinnovata”, La Nuova Italia,
Firenze 1952, pp. 16-18.
Maria Montessori: vita, opere, l’ambiente educativo, la mente assorbente, il materiale scientifico e la
“quadriga trionfante”, il ruolo della “direttrice”, l’educazione alla pace.
Lettura integrale: M. Montessori, “Il segreto dell’infanzia”, Garzanti.
Edouard Claparède: vita, il funzionalismo, l’interazione tra psiche e ambiente, le leggi dello sviluppo
(successione genetica, esercizio genetico-funzionale, adattamento funzionale, autonomia funzionale,
individualità), interesse e sforzo, l’individualizzazione nella scuola (classi parallele e mobili, sezioni
parallele e sistema delle opzioni), la successione degli interessi.
Letture: Alcuni principi della scuola attiva, E. Claparède, “L’educazione funzionale”, Principato,
Milano 1993, pp.114-117.
44
Ricerche ed esperienze europee nell’ambito dell’attivismo
Roger Cousinet: didattica per gruppi (vantaggi e svantaggi), il ruolo dell’insegnante.
Cèlestin Freinet: educazione popolare e sociale, il compito di orientare della scuola, la scrittura e il
giornale scolastico.
Alexander Neill, formazione, approccio antiautoritario, educazione non-direttiva .
Letture: Autorità e libertà, A. Neill, Summerhill, “Un’esperienza educativa rivoluzionaria”, Rizzoli,
Milano 1979, pp. 132-134.
Critiche all’attivismo:
Jacques Maritain: vita, l’umanesimo integrale, gli errori dell’educazione, un’educazione integrale,
lavoro manuale e lavoro intellettuale, un’educazione pluralistica.
Letture: J. Maritain: Pluralismo e formazione religiosa, “L’educazione della persona”, La Scuola,
Brescia 1962, pag. 71.
Giovanni Gentile: vita, opere, l’attualismo, il rapporto educatore-educando, forma e contenuto,
pedagogia e filosofia, la didattica.
Letture: G. Gentile, “Sommario di pedagogia come scienza filosofica”, La Nuova Italia, Firenze 1995,
pp. 82-85
Psicopedagogia del 1900:
la psicoanalisi e l’educazione: la teoria dell’inconscio, la concezione della vita psichica, la teoria dello
sviluppo psico-sessuale, l’importanza dell’infanzia, la critica dell’educazione repressiva, dall’es
all’io; E. Erikson e lo sviluppo psico-sociale; Bruno Bettelheim e i risvolti educativi delle fiabe.
Letture: S. Freud: Sull’istruzione sessuale dei bambini in “Opere”, Boringhieri, Torino, 1972 pp. 352-
353.
Lettura integrale: M. Recalcati, “Il complesso di Telemaco”.
il cognitivismo e l’apprendimento: J. Piaget e l’apprendimento come costruzione, i limiti
dell’educazione, l’insegnante-ricercatore; Lev Semenovic Vygotskij e l’importanza della socialità,
l’area di sviluppo potenziale.
Letture. L.S. Vygotskij: “Lo sviluppo psichico del bambino”, Il Mulino, Bologna 1975, p.267.
Il comportamentismo: Watson e la programmazione dell’apprendimento, Skinner e il
condizionamento operante, la teoria del rinforzo, le macchine per insegnare.
Jerome Bruner: dallo strutturalismo alla pedagogia come cultura, i sistemi di rappresentazione, la
dimensione sociale dell’apprendimento.
Critica della scuola e pedagogie alternative:
Carl R. Rogers: la pedagogia non direttiva, l’autorealizzazione e la terapia centrata sul cliente,
l’insegnante facilitatore e l’apprendimento significativo.
Don Zeno Saltini e l’esperienza di Nomadelfia
45
Il sistema scolastico italiano e le politiche dell’istruzione a livello europeo:
le dimensioni della scuola e le richieste istituzionali e socialmente percepite, la scuola di massa, la
crisi della scuola, la superscolarizzazione e la riscolarizzazione, la scuola e il welfare, l’educazione
comparata e l’OCSE, il rapporto Faure e l’educazione permanente, il rapporto Coleman e
l’educazione compensatoria, il rapporto Cresson e l’investimento nell’immateriale.
Diritti, cittadinanza e diversità, formazione alla cittadinanza, educazione ai diritti umani, educazione
in prospettiva multiculturale:
il percorso educativo e il ruolo della famiglia, la Dichiarazione universale dei diritti umani e la
Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo, l’educazione comunitaria e alla cittadinanza,
scuola e democrazia, l’educazione alla legalità, l’educazione e l’integrazione, strategie
dell’educazione interculturale.
I mass media, media, tecnologia e l’educazione:
mass-media e socializzazione, i videogiochi, bambini e televisione, le posizioni di U. Eco, N.
Postman, P.P. Pasolini e l’omologazione.
L’educazione e la formazione in età adulta e i servizi di cura alla persona: l’educatore professionale,
i servizi sul territorio, il problema del tempo libero, il volontariato.
ANTROPOLOGIA
Il sacro:
l’antropologia della religione, il concetto di “sacro”, la religione secondo Durkheim e Geertz (modello
di e modello per), la funzione sociale dei riti, riti religiosi e non religiosi, la figura dello sciamano, il
monoteismo e il problema del male, il politeismo espressione della vita sociale.
Letture: W. Washburn “Gli indiani d’America, Editori Riuniti, Roma 1997, pp. 67-76
Famiglia, parentela e differenze sociali:
le regole dell’unione sessuale: inincrocio ed esincrocio, i legami della parentela tra natura e cultura
(il legame madre-figlio, il legame padre-figlio), adozione e affidamento, le teorie di Bachofen e Levy
Strauss, il matrimonio romantico, il matrimonio come scambio i! Kung Sun del Kalahari (la ricchezza
della sposa e il servizio per la sposa), M. Mead e “Sesso e genere in tre società primitive”.
Lettura integrale: Margaret Mead “L’adolescenza in una società primitiva”
Il corpo:
dimensione biologica e culturale, le decorazioni del Big man e l’uso dei cosmetici, il piercing in
occidente, il corpo come merce, le mutilazioni, l’abbigliamento, la morale e la religione.
Forme di vita politica:
oggetto e metodo di studio, bande e tribù, la figura del Big Man, chiefdom, il potere, il culto politico
secondo Geertz.
L’economia:
le dottrine economiche, Franz Boas e il potlach, Malinowski e il Kula, M. Mauss e il “Saggio sul
dono”, forme economiche.
Letture: Marcel Mauss “Saggio sul dono”, Enaudi, Torino 2002, pp.117-121
46
SOCIOLOGIA
Religione e secolarizzazione:
religione come istituzione, le teorie di E. Durkheim, A. Comte, K Marx e Weber, laicità e
globalizzazione, la secolarizzazione, il fondamentalismo, il pluralismo religioso e la favola dei tre
anelli di Lessing.
Letture: G. Lessing, testo teatrale “Nathan il saggio apologo della tolleranza religiosa”: la favola dei
tre anelli;
C. Gatto Trocchi, “Le sette in Italia”, Newton Compton, Roma1994, pp. 84-88.
Socializzazione e mobilità sociale
L’industria culturale:
l‘invenzione della stampa, l’industria culturale nella società di massa (economia, politica e
scolarizzazione), la televisione secondo U. Eco, Giovanni Sartori e l’homo videns, il divo, vantaggi
e svantaggi della ricerca online, free software, Josè Ortega y Gasset e la massa, Edgar Morin, la scuola
di Francoforte e l’industria culturale.
Letture: J. Botole, “Wikipedia diventa a colori”, Grazia n.37, 14 settembre 2009, pp.83-84
Il cittadino e la politica:
il concetto di potere, Weber e gli ideal-tipi del potere legittimo, lo Stato assoluto, la Monarchia
costituzionale, la democrazia liberale, lo Stato totalitario, il totalitarismo secondo Hannah Arendt, il
welfare state e sua evoluzione, politiche per la famiglia.
Globalizzazione:
definizione, la profezia di Marx, gli eventi storici, le multinazionali, la delocalizzazione, Stati
nazionali e globalizzazione, il paradosso della democrazia, vantaggi e svantaggi della
globalizzazione, i no global, crescita, decrescita e benessere.
Letture: Maurizio Pallante, “La decrescita felice”, Editori Riuniti, Roma 2006, pp.17-20.
Salute, malattia, disabilità:
lo status di malato, la malattia mentale, la medicalizzazione dei disturbi mentali, la legge Basaglia.
La diversabilità: danno, menomazione e handicap, disabilità e salute, cause, tipi di prevenzione,
ritardo mentale e obiettivi educativi, legge 517/77, 104.
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6.6. Storia dell’Arte
Docente: professore Sergio Amedeo Terracina
Libro di testo: Giuseppe Nifosi – L’arte svelata 3
Neoclassicismo
- Antonio Canova
Opere: Monumento funebre a Maria Cristina D’Austria
Amore e Psiche
- Jacques-Louis Davide
Opere: Il giuramento degli Orazi
La morte di Marat
- Architettura neoclassica
Romanticismo
- Francisco Goya
Opere: La famiglia di Carlo IV
Saturno
La fucilazione
-William Turner
Opere: Luce e colore: il mattino dopo il diluvio
Bufera di neve
-Caspar David Friedrich
Opere: Il viandante sul mare di nebbia
Monaco sulla spiaggia
-Théodore Géricault
Opere: Alienata con monomania dell’invidia
Ritratto di negro
La zattera della medusa
-Eugène Delacroix
Opere: La libertà che guida il popolo
Neomedievalismo
-Dante Rossetti
Opere: Ecce Ancilla Domini
Beata Beatrix
-John Everett Millais
Opere: Ofelia
Realismo
-Gustave Courbet
Opere: Signorine sulla riva della senna
Funerale a Ornans
Gli spaccapietre
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Verismo (Macchiaioli)
-Giovanni Fattori
Opere: In vedetta
La libecciata
La rotonda
- Silvestro Lega
Opere: Il canto dello stornello
La visita
Il pergolato
Edouard Manet
Opere: Il bevitore di assenzio
Musica alle Tuileries
Le déjeuner sur l’herbe
Impressionismo
-Claude Monet
Opere: Regate ad Argenteuil
Impression, soleil levant
Lo stagno delle ninfee
La Cattedral di Rouen
-Pierre Auguste Renoir
Opere: Colazione dei canottieri a Bougival
Le moulin de la Galette
-Edgar Degas
Opere: L’assenzio
La lezione di danza
Post-impressionismo
-Paul Cézanne
Opere: La casa dell’impiccato
I giocatori di carte
Natura morta con mele e arance
Grandi bagnanti
-Georges Pierre Seurat
Opere: Bagno ad Asnieres
Il circo
La grande Jatte
-Vincent Van Gogh
Opere: Mangiatori di patate
La camera da letto
Veduta di Arles con iris in primo piano
Vaso con dodici girasoli
Notte stellata
Campo di grano con volo di corvi
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-Paul Gauguin
Opere: Il piccolo sta sognando
La danza delle quattro bretoni
Donne bretoni in una prateria verde
La visione dopo il sermone
Come! Sei gelosa?
Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?
Secessioni
-Gustav Klimt
Opere: Giuditta
Giuditta II
Il bacio
-Edvard Munch
Opere: Pubertà
Sera sulla via di Karl Johan
Autoritratto all’inferno
L’urlo
Art Nouveau
-Antoni Gaudì
Opere: La Sagrada familia
-Otto Wagner
Opere: Stazione della metropolitana di Karlsplatz
-Olbrich
Opere: Palazzo della secessione
-Victor Horta
Opere: Casa Tassel
Avanguardie
-Picasso
Opere: La vita
Violino, bicchiere, pipa, calamaio
Natura morta con bottiglia di anice
Les demoiselles d’Avignon
Donne che corrono sulla spiaggia
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6.7. Inglese
Docente: professoressa Annalisa Pittalis
Libro di testo: Vision and Perspectives vol.1-2, Medaglia, Young; Ed. Loescher
THE ROMANTIC AGE
- The social and historical background (effects of French and Industrial revolutions)
- Literary context and key concepts (feelings vs rationality, role of imagination, role of poetry,
the individual, nature, the sublime, revaluation of childhood);
William Wordsworth
• Life and main works;
• Preface to the Lyrical Ballads (poetry and its role, concept of nature, imagination and
recollection in tranquility);
• Analysis of poems: Daffodils, Composed upon Westminster Bridge;
P. B. Shelley
• Life and main works;
• Analysis of the poem “Men of England” (on photocopy);
John Keats
• Life and main works;
• Main themes (concept of beauty and time, the role of poetry);
• Analysis of the poems When I have fears (on photocopy);
S.T. Coleridge
• Life and main works;
• Main themes (concept of imagination, poet’s role, the supernatural, nature)
• The Rime of the Ancient Mariner (selected passages pp. 265-66);
The gothic novel: main features
Mary Shelley
• Life and main works;
• Frankenstein (plot, main themes, narration, genre and characters);
• Analysis extracts from the book and on photocopy;
THE VICTORIAN AGE (vol.2)
• Historical context and social reforms;
• The Victorian compromise and frame of mind;
• The Victorian novel (main features);
Charles Dickens
• Life and main works;
• Main themes, language, style;
51
• Oliver Twist (extracts from the book);
• Hard Times (extracts from chapter 1 “Coketown”);
Robert Louis Stevenson
• Main themes and social context;
• The strange case of Dr Jekyll & Mr Hyde);
• Reading and analysis extracts from the book);
The Aesthetic movement in Europe and England
Oscar Wilde
• Life and main works (p. 110);
• Aesthetic ideas and concept of art from the Preface to The Picture of Dorian Gray
• Analysis extracts from the novel in the book;
THE MODERN AGE
• WWI and its effects;
The War poets (key concepts);
• W. Owen: Dulce et Decorum est
• R. Brooke: The Soldier;
The inter-war years
• The age of anxiety;
• The modern novel and major influences (Freud, Bergson, Einstein, W. James);
• Fiction: stream of consciousness, interior monologue, new concept of time;
*James Joyce
• Life and main works;
• Main themes, narrative techniques and language;
• From Dubliners: analysis of Eveline (on photocopy);
• Ulysses: “Molly’s monologue”
*Virginia Woolf
• Life and main works;
• Narrative technique and main themes in Mrs Dalloway (selected passages from the novel in the
book);
The dystopian novel
*George Orwell
• Life and main themes of his works;
• 1984: plot, key concepts and analysis extracts from the novel (book/photocopies).
*Gli autori contrassegnati da asterisco verranno trattati successivamente alla data odierna.
52
6.8. Scienze naturali
Docente: prof. Paolo Ribeca
Libro di testo in adozione: Curtis, Barnes, ecc. Percorsi di Scienze Naturali. Dalla tettonica alle
biotecnologie. Zanichelli.
Elementi di chimica organica
Il ruolo centrale del carbonio
I composti organici. Gli idrocarburi saturi e insaturi. . Gli idrocarburi aromatici. L’isomeria.
I gruppi funzionali. Classi di composti organici: alcoli, aldeidi e chetoni, acidi carbossilici, ammine
e ammidi
Le biomolecole
Reazioni di condensazione e di idrolisi
I carboidrati: monosaccaridi, disaccaridi, polisaccaridi
I lipidi: trigliceridi, fosfolipidi, glicolipidi, steroidi, vitamine.
Gli amminoacidi, i peptidi e le proteine. La struttura delle proteine e la loro attività biologica.
Gli enzimi: i catalizzatori biologici.
Il metabolismo.
L’ATP. Reazioni endoergoniche ed esoergoniche. I processi di idrolisi e fosforilazione.
I processi metabolici cellulari.
Il metabolismo dei carboidrati: glicolisi, ciclo di Krebs, respirazione cellulare, fermentazione.
Il metabolismo dei lipidi e delle proteine.
La fotosintesi clorofilliana
I processi metabolici sono stati trattati nella loro generalità, senza approfondimento delle singole
tappe e dei corrispondenti enzimi delle vie metaboliche, con attenzione ai prodotti finali e alle rese
energetiche. Di alcuni composti indicati sono state studiate le formule di struttura (glucosio,
fruttosio, maltosio, gliceraldeide 3 fosfato, acido piruvico, acetiCoA, etanolo, acido lattico, urea,
acidi)
DNA, cromosomi, genoma.
Struttura del DNA, Duplicazione del DNA.
Codice genetico, trascrizione, traduzione e sintesi delle proteine.
La struttura dei cromosomi. Il genoma umano.
Regolazione genica nei procarioti e negli eucarioti
53
La genetica di batteri e virus
Struttura e genetica dei batteri
Caratteristiche dei virus
Ingegneria genetica
Il DNA ricombinante.
Tecniche per clonare e sequenziare le sequenze nucleotidiche
La dinamica della crosta terrestre
Wegener e la teoria della deriva dei continenti. La struttura interna della Terra: crosta, mantello.
nucleo.
Il flusso di calore e il campo magnetico terrestre. Il paleomagnetismo.
I movimenti delle placche e le loro conseguenze. La tettonica delle placche.
I fenomeni vulcanici.
Composizione dei magmi. Rocce magmatiche.
I prodotti delle eruzioni vulcaniche. Le diverse tipologie di vulcani.
Localizzazione dei vulcani. Fenomeni vulcanici secondari
I fenomeni sismici.
Tipi di onde sismiche. Scala Mercalli e scala Richter.*
Effetti diretti e indiretti dei terremoti. *
Distribuzione dei terremoti nel mondo *
* Da svolgere dopo il 15 maggio
54
6.9. Matematica
Docente: professoressa Monica Graziani
Libro di testo: Bergamini, Trifone, Barozzi – Matematica.azzurro 5- Zanichelli
Funzioni
- Le funzioni
- Funzioni reali di variabile reale
- Classificazione delle funzioni
- Il dominio di una funzione
- Gli zeri di una funzione
- Il segno di una funzione
- Le funzioni crescenti, le funzioni decrescenti
I limiti
- Definizioni di:
Limite ( )0
limx x
f x l→
=
Limite destro e il limite sinistro
Limite ( )0
limx x
f x→
=
Limite ( )limx
f x l→
=
Limite ( )limx
f x→
=
- Operazioni sui limiti (senza dimostrazione)
- Alcune forme indeterminate − ,
, 0
0
- Gli asintoti verticali
- Gli asintoti orizzontali
- Gli asintoti obliqui
- Il grafico probabile di una funzione
La derivata di una funzione
- Il rapporto incrementale
- La derivata di una funzione
- Il calcolo della derivata
- Le derivate fondamentali
- I teoremi sul calcolo delle derivate (senza dimostrazione)
Massimi e minimi
- Definizione di massimo e minimo relativo ed assoluto
- Calcolo dei massimi e minimi di una funzione razionale intera e fratta
Studio di funzione
- Studio completo di semplici funzioni algebriche intere e fratte.
55
6.10. Fisica
Docente: professoressa Monica Graziani
Libro di testo: Amaldi - Le traiettorie della fisica vol 3- Zanichelli
La carica elettrica e la legge di coulomb
- L’elettrizzazione
- Conduttori ed isolanti
- La definizione operativa di carica elettrica
- La legge di Coulomb
- La forza di Coulomb nella materia
Il campo elettrico e il potenziale
- Il vettore campo elettrico
- Il campo elettrico di una carica puntiforme
- Le linee del campo elettrico
- Flusso di un campo vettoriale attraverso una superficie
- Il teorema di Gauss
- L’energia potenziale elettrica
- Il potenziale elettrico
- Le superfici equipotenziali
- Deduzione del campo elettrico dal potenziale
- La circuitazione del campo elettrostatico
Fenomeni di elettrostatica
- La distribuzione di carica nei conduttori in equilibrio elettrostatico
- Il campo elettrico e il potenziale in un conduttore all’equilibrio
- Il problema generale dell’elettrostatica
- La capacità di un conduttore
- Il condensatore, condensatori in serie e parallelo
La corrente elettrica continua
- L’intensità della corrente elettrica
- I generatori di tensione e i circuiti elettrici
- La prima legge di Ohm
- Resistori in serie e parallelo
- Le leggi di Kirchhoff
- La trasformazione dell’energia elettrica
- La forza elettromotrice
Fenomeni magnetici fondamentali
- La forza magnetica e le linee del campo magnetico
- Forze tra magneti e correnti
- Forze tra correnti
- L’intensità del campo magnetico
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6.11. Scienze Motorie
Docente: Prof.ssa Lucia Izzo
Libro di testo:
- Elementi di mobilità articolare (eseguire movimenti con l’escursione più ampia possibile
nell’ambito del normale range di movimento) in quanto contribuisce a mantenere una corretta
postura, economizzare i gesti, migliorare la performance sportiva e soprattutto previene gli
infortuni muscolo-articolari;
- Miglioramento e consolidamento delle capacità coordinative con particolare attenzione
all’equilibrio sia statico che dinamico;
- Miglioramento e consolidamento delle capacità condizionali, anche dette organico-muscolari,
che dipendono soprattutto dalla dimensione biologica e fisiologica dell’individuo, agiscono
sui grandi apparati come quello cardio-circolatorio, respiratorio e muscolare e possono essere
modificate attraverso l’allenamento. Per questa motivazione il lavoro si è incentrato
principalmente sulla “forza” a corpo libero e con l’utilizzo di piccoli attrezzi e sulla velocità
attraverso staffette di squadra.
- Elementi di allenamento ad alta intensità intervallato HIIT (high intensity interval training)
che prevede un lavoro in circuito di 8 blocchi di 8 esercizi della durata di 20 secondi massimali
e 10 di recupero passivo. È una modalità divertente e sicura per allenarsi e migliorare la
funzione cardio-respiratoria;
- Per quanto concerne la conoscenza e la pratica dei giochi sportivi il lavoro si è incentrato
principalmente sui fondamentali della pallavolo, sport di squadra e di situazione, (palleggio,
bagher, battuta) e sulle sue regole.
- Le lezioni teoriche hanno visto protagonista il Doping: una forma di dipendenza che consiste
nella ricerca del successo sportivo tramite comportamenti illeciti e uso di sostanze vietate. Il
doping secondo la WADA (agenzia mondiale antidoping), le diverse sostanze illecite
utilizzate e i loro principali effetti dannosi sull’organismo, la storia dell’ex ciclista statunitense
Lance Amstrong e la visione del documentario statunitense “Icarus” scritto da Bryan Fogel
nel 2017 e vincitore del Premio Oscar per il miglior documentario dell’anno.
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6.12. Religione
Prof.ssa Marzia Del Bianco
Libro di testo: F. Pajer, Nuovo religione 2 per il triennio. Cristianesimo, storia, teologia, etica, SEI.
SEZIONE ETICA
Etica dell’amore
Amore, sessualità, matrimonio, famiglia:
• Dove nasce l’idea “Occidentale” dell’amore? Il mondo greco e l’amore (distinzione tra Philia-
Eros-Agape-Caritas); accenni a Platone con Liside, Simposio e Fedro; l’amore nel XII secolo:
le fin d’amur, l’amore cortese e l’amore spirituale (Ugo da San Vittore con “L’essenza
dell’amore”); l’amore “Romantico”.
• Analisi critica del testo “I quattro amori. Affetto-Amicizia-Eros-Carità”, di C.S. Lewis; lettura
e commento di Cor 1,1-13 (visione filmati San Paolo - l’Inno alla Carità - e “Che cos’è
l’amore” per Sant’Agostino); dall’amore all’ amare ovvero dal sentimento all’azione (amare
come dinamica strumentale/comunicativa: “il dono di sé); quando nasce la scoperta della vita
affettiva? Perché? L’uomo ha un progetto amoroso? la vocazione all’amore conseguenza
dell’essere Imago dei. Ascolto e commento del brano musicale “La cura” di F. Battiato.
• La sessualità come costitutivo ontologico dell’essere umano: lettura dell’Enciclica Deus
caritas est 2-3-4-5; la sessualità vista come agire comunicativo funzionale o come agire
comunicativo personale che porta al dono totale di sé all’altro; sessualità come realizzazione
della Communio personarum; visione Biblica della coppia umana: Genesi 1-2 e Il Cantico dei
Cantici come celebrazione dell’amore tra uomo e donna. L’ Intimità” come spazio relazionale.
• Il Sacramento del Matrimonio: Indissolubilità-Unicità-Fecondità; il significato “Unitivo
procreativo” secondo l’insegnamento del Magistero della Chiesa; lettura e commento Ef 5,
21-33 e Mt 19, 3-9.
• La famiglia: dimensione antropologica e teologica.
SEZIONE STORICO-RELIGIOSA
La Chiesa nel mondo contemporaneo
• La posizione della Chiesa nei confronti della guerra; concetto di “Guerra giusta”; la Chiesa e
i totalitarismi; il silenzio di Pio XII.
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Excursus
• Spiegazione termini: vacanza, scuola, presenza, assenza e lettura e commento della poesia
“Uno sconosciuto è mio amico” di P.F. Lagerkwist.
• La datazione del Natale e della Pasqua: perché Natale si festeggia il 25 dicembre? Perché la
Pasqua non si festeggia sempre lo stesso giorno?
• L’Uomo della Sindone: tra scienza e fede (visione documentario).
• “La buona novella” di F. de Andrè: ascolto, commento e dibattito dei brani, “La via della
croce”,” Le tre madri”, “Il testamento di Tito”.
• Domande sulla libertà dell’uomo in relazione a Dio.
• La questione sociale e la “Rerum novarum” di Leone XIII.*
* Da svolgere dopo il 15 maggio