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Documentazione dell'Unità di competenza: Abitare la terra con saggezza Istituto Comprensivo Lastra a Signa Comune di Lastra a Signa Formulario 2015 Classi terze, quarte, quinte Scuola Primaria Milite Ignoto - Malmantile Ore dedicate al percorso: 12 per classe

ABITARE LA TERRA CON SAGGEZZA

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Documentazione dell'Unità di competenza:

Abitare la terra con saggezza

Istituto Comprensivo Lastra a SignaComune di Lastra a Signa

Formulario 2015

Classi terze, quarte, quinteScuola Primaria Milite Ignoto - Malmantile

Ore dedicate al percorso: 12 per classe

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Descrizione della genesi del percorso didattico

Gli insegnanti avevano due obiettivi:

1) Trovare una metodologia per l'insegnamento che tenesse conto della complessità delle discipline,

composte sia da aspetti visivi e spaziali che da un linguaggio specifico, strettamente interconnessi; inoltre si cercava un metodo di lavoro che tenesse conto delle

tecnologie e del coinvolgimento dei bambini in un lavoro concreto, al di là della trasmissione di nozioni

2) Affrontare un argomento di attualità quale quello del mantenimento degli ambienti naturali che richiede

l'impegno di tutti, nonché l'attenzione verso le specie viventi e verso i cambiamenti climatici e territoriali che

possono condizionare i delicati rapporti tra i vari elementi di un sistema

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Il progetto coinvolge sei classi di un plesso di scuola primaria ed è costituito da unità di competenza integrate orizzontalmente nei percorsi specifici della classe e verticalmente nel curricolo di scienze.  

CLASSE TERZA

La combustio

ne e

l’energia

CLASSE QUARTA

L’acquae

le sue forme

CLASSE QUINTA

L’acqua, l’uomo

el’ambiente

CLASSE QUINTA

L’ambiente acquatico in Toscana

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Nel curricolo verticale costruito in anni di lavoro trovano spazio gli approfondimenti ambientali e i bambini, a partire dalle loro conoscenze, possono riflettere e compiere

scelte consapevoliLe competenze di cittadinanza e quelle

scientifiche sono interconnesse e si attivano attraverso una didattica

laboratoriale che pone al centro della proposta il bambino e il suo contesto di

vita. I cambiamenti climatici, affrontati a partire da conoscenze elementari, inducono i bambini ad analizzare situazioni

quotidiane in funzione di scelte consapevoli e responsabili, agire e interagire nell'ambiente di vita quotidiano

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Le esperienze concrete sono indispensabili per realizzare il processo di concettualizzazione.

La metodologia adottata è di tipo laboratoriale ed è basata su 5 fasi, che mirano a permettere a ciascun bambino di essere partecipe nella costruzione della conoscenza, all’interno di una complessa dimensione sociale:

1.OSSERVAZIONE

2.VERBALIZZAZIONE SCRITTA INDIVIDUALE

3.DISCUSSIONE COLLETTIVA

4.AFFINAMENTO DELLA CONCETTUALIZZAZIONE

5.PRODUZIONE CONDIVISA

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LABORATORIO luogo fisico e della mente dove l’individuo è attivo formula ipotesi e ne controlla le conseguenze progetta e sperimenta analizza, raccoglie ed interpreta dati discute e argomenta le proprie scelte negozia e costruisce significati giunge a conclusioni temporanee pone nuove domande

Il laboratorio, se ben progettato, è la modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualità,

coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con

altri

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COMPETENZE

•Progettare•Comunicare•Collaborare e partecipare•Individuare collegamenti e relazioni•Acquisire ed interpretare l'informazione•Agire in modo autonomo

Comprendere alcuni fenomeni e le loro interconnessioni rispetto ai cambiamenti climaticiEssere consapevoli che ciascuno con i propri comportamenti può contribuire al cambiamento climatico

OBIETTIVI

•Osservare e descrivere ambienti e azioni•Osservare e descrivere le trasformazioni ambientali•Argomentare•Socializzare e condividere

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LA COMBUSTIONE E L'ENERGIA

IL PERCORSO CLASSI TERZE

In classe terza della scuola primaria il nostro curricolo di educazionescientifica prevede un percorso di circa tre mesi sulla combustione. Talepercorso si compone di tre fasi.

1.Vengono presentate alcune esperienze di combustione per giungere ad una definizione percettiva del fenomeno.

2.I bambini prendono consapevolezza della presenza dell’aria in ogni luogo apparentemente vuoto e usano questa nuova conoscenza per comprendere la combustione.

3.Vengono affrontati i problemi dell’energia legati all’uso di diverse fonti, la esauribilità o meno di queste e i problemi di inquinamento in un’ottica di educazione ambientale.

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DALLE NOSTRE RISPOSTELA COMBUSTIONE DELLA CARTA È UNA TRASFORMAZIONE IN CUI LA CARTA ( o la carbonella,l’alcool, i legnetti, …) INNESCATA CON UN FIAMMIFERO PRODUCE FIAMME (LUCE), CALORE, FUMO. ALLA FINE RIMANE LA CENERE (non succede nell’alcool)

La combustione è una trasformazione in cui, in

presenza di aria, c’è l’innesco, la produzione

di luce e calore e il consumo di energia

l’aria

LE ESPERIENZE

definizione condivisa

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SAMUELE DICE: SI POTREBBE SFRUTTARE IL MOVIMENTO DELLA

MACCHINA PER ATTACCARCI QUALCOSA

SCHEDE INFORMATIVE SUL QUADERNO

LA MACCHINA DI ERONE

L’acqua inserita

all’interno si riscalda fino a che il getto di

vapore che fuoriesce dai

fori fa girare la lattina

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DAL QUADERNO DI… VIOLA E SOFIA

…LE CASTAGNE DOPO

ESSERE STATE MESSE A SECCARE, SBUCCIATE ESCELTE, SI METTONO IN UNA SPECIE DI IMBUTO E AZIONATA L’ACQUA CHE FACEVA GIRARE DEI CUCCHIAIONI, CHE FACEVA GIRARE UN PALO CHE FACEVA GIRARE LA RUOTA DELLA MACINA CHE LE SCHIACCIAVA E VENIVA FUORI LA FARINA.

LA GITA A ORSIGNA - PONTEPETRI: ALTRE

MACCHINE

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Dal quaderno di VIOLA

MI È PIACIUTO IL MAGLIO, CIOÈ IL MARTELLO GRANDE CHE SPINTO DALL’ACQUA CHE ANDAVA CONTRO LA RUOTA E LA FACEVA GIRARE, CHE FACEVA GIRARE UN PALO CHE FACEVA MUOVERE IL MAGLIO

Maglio (martello

grande)

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Uscita all’ecomuseo delle provincia pistoiese - Le vie del carbone.

PER FARE IL CARBONE SI BRUCIA LA LEGNA DI CASTAGNO IN ASSENZA (QUASI) DI ARIA. QUESTO PROCESSO SI CHIAMA CARBONIZZAZIONE

approfondime

nti

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Nel linguaggio comune la usiamo quando vogliamo indicare la capacità di compiere un lavoro.

Tutti comunque a cominciare dall’uomo hanno bisogno di energia per utilizzarla per vari scopi fra cui muoversi e far funzionare le macchine, cucinare il cibo, riscaldarci, illuminare….

Da dove si ricava l’energia? Esistono diversi fonti di energia alcune di esse si

dicono non rinnovabili perché si esauriscono nel tempo come il petrolio, il carbone, il gas naturale. Altre come il sole e il vento si dicono rinnovabili perché sono inesauribili e sempre utilizzabili. In realtà molte delle fonti energetiche hanno incorporato in qualche modo l’energia del sole, per questo , il sole, si può considerare come la fonte primaria dell’energia

I materiali che innescati si trasformano e producono calore si chiamano combustibili

LE FONTI DI ENERGIA

Le fonti di calore.

Dal fuoco ai combustibili

VISIONE DI FILMATI

Scoprire l'energia - Le avventure di Petro e gas

https://www.youtube.com/watch?v=MLCnwB9r0Mw

L’ENERGIA

Energie non

rinnovabili

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INQUINAMENTO

VISIONE DI FILMATI

https://www.youtube.com/watch?v=7kSrToVpUcQ&noredirect=1

LE PROBLEMATICHEEDUCAZIONE

AMBIENTALE

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VERIFICA SULL’ENERGIA E L’AMBIENTE

verifiche

VERIFICA SULLA COMBUSTIONE

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La

giornata

della

TERRA

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L'ACQUA E LE SUE FORME

IL PERCORSO CLASSI QUARTE

Le esperienze presentate nella prima parte del percorso (riscaldamento ed ebollizione dell'acqua, il distillatore, la condensazione, il ciclo dell'acqua) sono indispensabili per realizzare il processo di concettualizzazione. Le attività saranno proposte dall’insegnante come esperienze dirette, mentre gli alunni le osserveranno. La vera attività laboratoriale ha luogo nel momento della rielaborazione quando i ragazzi sono chiamati a misurarsi con la descrizione scientifica del fenomeno osservato e con il momento del confronto in cui il gruppo classe deve funzionare in maniera adeguata stabilendo e mantenendo buone relazioni, cooperando con gli altri, gestendo eventuali conflitti al fine di arrivare ad una definizione condivisa

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LE ESPERIENZE SULL’ACQUA

Riscaldamento ed ebollizione dell’acquaDefinizione di ebollizioneCos’è il fumo: il distillatoreLa condensazioneL’acqua distillataLe acque mineraliLe bolleL’acqua bolle a 100 gradiEvaporazione dell’acquaI cristalliIl ciclo dell’acquaAria. Vapore acqueo, gas

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Alla fine …Il ciclo

dell’acqua

Da qui abbiamo iniziato a riflettere sui cambiamenti climatici vedendo alcune

slide presentate dal consorzio LAMMA

sull’argomento

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le conseguenze

analisi dei dati

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USCITA IN VISITA AD UN IMPIANTO DI POTABILIZZAZIONE

In visita ad un impianto di

potabilizzazione per vedere cosa occorre fare per rendere l’acqua del fiume Arno

potabile

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Proviamo poi noi a fare un esperimento di…potabilizzazione

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LE ACQUE DEL TERRITORIO.

Cerchiamo nel nostro

territorio un piccolo corso

d’acqua e attraverso gli

elementi naturali presenti possiamo

capire com’è l’acqua TRICOTTERO

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I TRICOTTERI SONO ANIMALETTI CHE SI POSSONO TROVARE NELLA ZONA “A TROTA” DEL FIUME, DOVE

L’ACQUA È PIÙ FREDDA E LIMPIDA E PULITA .

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Il nostro percorso ci ha permesso di cercare ed individuare collegamenti e relazioni sia nei comportamenti dell’uomo che della natura al fine di acquisire ed interpretare informazioni utili per agire in modo autonomo e responsabile.

IMPRONTA IDRICA

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I RISCHI CHE L’ACQUA CORRE

L’operatore ci ha aiutato a capire

quanto è importante l’acqua sulla terra e i rischi che corriamo sprecandola e non

rispettandola

DAI QUADERNI:

L’acqua è fondamentale per la vitaNon si deve sprecare

Occorre limitare la nostra impronta idrica

La popolazione dell’Africa fa tanta strada per poca acqua e noi la sprechiamo

Francesco: “mi ha colpito la quantità d’acqua che ci vuole per fare le cose…”

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I bambini hanno seguito con interesse il percorso e sono riusciti a rielaborare individualmente delle linee guida da tenere per “aiutare”

l’acqua e con essa il mondo intero e noi stessi.

Ed elaborare regole per …Un

comportamento più

consapevole …

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CLASSE QUINTAL'ACQUA L'UOMO L'AMBIENTE

unità di competenza inserita all'interno di un percorso curricolare che usa la didattica laboratoriale per offrire ai bambini, a partire da competenze disciplinari centrate sui concetti di capacità e volume, l'opportunità di sviluppare un pensiero sistemico e complesso capace di scelte autonome e responsabili con impatto indiretto sui cambiamenti climatici.

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CAPACITÀ E VOLUME

Dall’individuale al collettivo

passando dalla verifica

dell’ipotesi

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IL CONTATORE DELL’ACQUA E I CONSUMI DOMESTICI

Dalla lettura dei contatori troviamo i consumi relativi alle

singole azioniCalcoliamo il consumo minimo

(291l) e massimo (414l)Lavoriamo sulle bollette per calcolare il consumo

medio giornaliero e annuo a persona

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LA BOLLETTA E I CONSUMI

SCOLASTICI

un attento e lungo lavoro sui dati ci

porta a scoprire che il consumo medio

annuo a persona è di 3m3

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L’ACQUA NEL MONDO

Anche se la superficie terrestre è coperta per il 71% di acqua, questa è costituita per il 97,5% da acqua salata. L’acqua dolce è per il 68,9% contenuta in ghiacciai e nevi perenni, per il 29,9% nel sottosuolo e solo lo 0,3% è localizzata in fiumi e laghi, e quindi potenzialmente disponibile.

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COSA FARE? LE PICCOLE AZIONI QUOTIDIANE

La qualità e la durata della vita dell’uomo dipende

dall’acqua

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Per lo studio di un ambiente complesso e condizionato da più fattori è stato scelto il lago di Massaciuccoli in quanto:

è una zona della nostra Regione,

è importante a livello europeo

il suo studio deve tener conto della sua storia naturale,

dell'intervento umano,

delle relazioni uomo - ambiente

dei cambiamenti climatici

DUNQUE SI E' OPTATO PER UN LAVORO SIA CONCRETO, SIA CARTACEO, SIA MULTIMEDIALE ATTRAVERSO UNA VISITA

GUIDATA DEGLI AMBIENTI UMIDI E DEL BOSCO DI SAN ROSSORE-MASSACIUCCOLI

CLASSE QUINTAL’ambiente acquatico in Toscana: la natura e l'intervento

dell'uomo

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Il filo conduttore del lavoro è stato analizzare uno specchio di acqua dolce attraverso tre punti

di vista:

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a) storico: la sua formazione naturale (la depressione dell’area al sollevarsi delle montagne, la raccolta di acqua dolce e salata, il formarsi delle dune e della palude, la costruzione dei canali, la bonifica delle zone paludose);

b) naturalistico: la documentazione della bellezza del paesaggio e della flora/fauna naturali, da proteggere per la loro rarità;

c) l’analisi dei principali problemi del lago legati sia alla sua natura geografica (salinizzazione), sia agli interventi umani (eutrofizzazione, introduzione di nuove specie), sia ai cambiamenti climatici in particolare ai pericoli di esondazione in caso di forti piogge.

Questi aspetti sono stati discussi e riassunti in un prodotto multimediale

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I bambini hanno lavorato anche a casa rielaborando i materiali a disposizione e producendo elaborati scritti sotto forma di testi informativi e scientifici, a completamento del lavoro multimediale.

MassaciuccoliL’ area di Massaciuccoli è di circa 2000 ettari. Il suo paesaggio si è modificato in seguito all’alternanza delle glaciazioni. La differenza dei paesaggi è determinata dai diversi terreni: differenti strati di sabbia argilla e torba. Nel tempo ci sono stati cambiamenti climatici quindi sono presenti animali e piante differenti che convivono grazie ai diversi territori. Nella parte più a sud si trova il lago di Massaciuccoli, il più grande della Toscana. Ha una forma quadrangolare, con la superficie di circa 7 Km2 e la profondità di 2m. Questa profondità permette la nascita di tanta vegetazione perché le radici sono vicine alla superficie. Il lago di Massaciuccoli è un habitat naturale di piante varie e differenti e molti uccelli acquatici come (……..) Anche se le acque dolci del lago si mischiano con quelle salate del mare vicino, il livello del sale non è alto, quindi ci vivono piante e animali di acqua dolce. Questo lago ha dei canali che servono per separare il mare dalla laguna. La temperatura media annua è di 14°C , con inverni freddi ed estati calde.

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PROBLEMI DEL LAGO DI MASSACIUCCOLISfortunatamente in questo vasto territorio ci sono molti problemi che rischiano di danneggiare l’ecosistema, per risolverli sono stati avviati dei progetti per bonificare l’ ambiente . Problemi: 1.EUTROFIZZAZIONE DELLE ACQUE: c’è l’eccessiva presenza di fosforo e azoto che fanno crescere troppe alghe e per questo i pesci muoiono perché non trovano più il cibo. La causa è che nel lago ci finiscono le acque mal depurate delle case e le sostanze chimiche dei campi.2.INTERRIMENTO DEL LAGO: c’è tanta terra che confluisce nelle acque. Questa è una delle cause del pericolo di esondazione3.INTRODUZIONE DI SPECIE ESOTICHE: vengono introdotte specie che non appartengono al nostro ambiente. Per esempio il Gambero killer , che mangia le uova degli altri pesci e scava gallerie causando moti danni agli argini.4.ESCAVAZIONI: l’intervento di scavare la sabbia ha provocato la formazione di buche profonde (30m).5.INQUINAMENTO: dopo anni di inquinamento finalmente oggi ci sono leggi che proteggono e tutelano il patrimonio naturale.

dal quaderno di…

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Gli aspetti esaminati sono stati organizzati nel prodotto multimediale attraverso collegamenti ipertestuali…

…che rimandano a diapositive di approfondimento

Al fine di mantenere il massimo impatto visivo della

bellezza naturale degli ambienti, l’elaborato

multimediale è stato arricchito di spiegazioni orali con

il contributo di tutti i bambini. I testi delle spiegazioni

sono stati preparati in classe in lavori di gruppo

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Al lavoro per preparare i testi prima scritti su carta e poi recitati e inseriti come file audio nel prodotto multimediale

Organizzazione su carta del progetto multimediale:foto, testi, disegni….

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conclusioni

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Lo svolgimento di questo progetto ha coinvolto

numerosi aspetti: ci siamo cimentati in lavori di gruppo, di progettazione

e di organizzazione del «tanto» materiale raccolto,

abbiamo usato le tecnologie.

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La costruzione del pensiero è un processo

lungo e progressivo dove concetti, abilità,

competenze e atteggiamenti vengono ritrovati,

intrecciati, consolidati e sviluppati a più riprese

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Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove

conoscenze.

In questa prospettiva, la problematizzazione svolge una funzione conoscitiva ed etica:

sollecita gli alunni a individuare problemi, a sollevare domande, a mettere in discussione le conoscenze già elaborate, a trovare appropriate piste di indagine, a

cercare soluzioni originali e condividerle.