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A. S 2016-17 Contro ogni forma di discriminazione e razzismo…I NOSTRI PASSI NELLA MEMORIA… VERSO L’AFFERMAZIONE DEI DIRITTI, L’INTEGRAZIONE, L’ INCLUSIONE EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA LEGALITA’

I nostri passi nella memoria

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A. S 2016-17

Contro ogni forma di

discriminazione e razzismo…

…I NOSTRI PASSI NELLA MEMORIA…

…VERSO L’AFFERMAZIONE DEI DIRITTI,

L’INTEGRAZIONE, L’ INCLUSIONE

EDUCAZIONE ALLA

CITTADINANZA E

ALLA LEGALITA’

LA NOSTRA COMUNITA’ RICORDA…. Nell’ambito del Progetto di Legalità e Cittadinanza, anche la celebrazione della Giornata della Memoria quest’anno nella nostra Scuola è stata un’occasione corale per docenti di Lettere e studenti delle terze classi e non solo, per mettersi in ascolto della Storia, lasciando parlare l’evento Shoah perché risuonasse nelle nostre coscienze spesso distratte.

Non si è scelto un solo giorno di riflessione, correndo il rischio di trasformare la Memoria in uno Spettacolo, ma di approfondire il tema per tutto il mese di gennaio.

Ogni classe ha lavorato in piena libertà, anche se unico è stato l’approdo: risvegliare in ciascuno la responsabilità delle Scelte personali!

Condividendo il pensiero di Primo Levi “ Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”, la sfida è stata ricercare, pur nell’oceano

del male delle ideologie e dell’odio razziale, le testimonianze positive, “le perle preziose” che ci parlano

di libertà e umanità .

Per questo ci ha aiutato Virginia Giordani, missionaria

dell’Immacolata Padre Kolbe che incontrando le classi ,ha parlato

della sua esperienza di accompagnare oggi i visitatori nel campo e ha promosso un dialogo

sul valore della vita e dei diritti fondamentali dell’uomo.

Alcuni flash degli Incontri con

Virginia Giordani, Missionaria dell’Immacolata Padre Kolbe

e poi…

…Le nostre emozioni, in parole e in versi: La memoria: il passato come testimonianza perenne , il presente come consapevolezza attiva e vigile e il futuro come speranza di bene, convivenza e pace.

Walter Mustich Potrò cancellare quell’Auschwitz che c’è dentro di me? Pensiamo sempre ad Auschwitz come al campo di sterminio, ma ci rendiamo conto che anche noi, nel nostro quotidiano, come ad esempio in classe, non riusciamo a tollerarci tra noi? La sfida che dobbiamo affrontare è quella di trasformare l’odio nel bene, affrontando le delusioni, perdonando l’altro, dimenticando il rancore… Il cambiamento deve avvenire dentro ognuno con la nostra volontà, perché cambiare si può, ma solo se lo si vuole davvero!

Noemi Fazzini Fili spinati, valige buttate per terra, scarpe ammassate, occhiali, ciocche di capelli, ciotole, braccia marchiate, bambini scheletrici e terrorizzati… Immagini forti che non si possono dimenticare… eppure dimentichiamo!

Mariachiara Servadio “Tutti coloro che dimenticano il passato, sono condannati a riviverlo” frase che mi ha colpito molto …i minuti scorrono e il percorso verso gli abissi della shoah procede…per trovare finalmente, sul fondo, delle perle, perle di bontà, rare, difficili da scoprire, a volte anche dentro di noi…ma noi dobbiamo imparare a cercarle!

Francesca Scorcia

Nei lager chi era davvero libero e chi prigioniero? Il sacrificio di padre Kolbe rovescia il comune pensiero, ad Auschwitz i veri prigionieri sono stati i nazisti, chiusi nella loro ottusa ideologia cui non hanno mai saputo ribellarsi, mentre il religioso Kolbe col suo immenso atto d’amore ha superato ogni filo spinato, ogni prigionia: l’amore vince sempre su tutto!

Gabriele Camassa

Penso ad un treno, un treno che possa portarmi nel passato, dove tutto è stato dimenticato. Vite segnate da un numero fino al loro ultimo respiro, dove la morte diventa un traguardo atteso. Penso a questo mentre guardo un video proiettato alla Lim in classe da una giovane suora missionaria…E penso al mio futuro, a ciò che potrò fare io quando forse non ci sarà più nessuno che ricorderà al mondo la violenza subita sulla propria pelle, quando forse nessuno riaprirà una cicatrice cucita con un filo spinato… e sento il dovere della Memoria!!

Giorgia Ficarelli

In occasione della Giornata della memoria abbiamo intrapreso un lungo e completo percorso sulla Shoah. Abbiamo fatto numerose riflessioni e considerazioni mettendoci nei panni di tutti coloro che hanno o non hanno espresso il loro disappunto su cosa stava avvenendo e abbiamo ipotizzato cosa avremmo fatto noi al posto loro per cercare di fermare il massacro. Questo percorso è servito a tutti noi per comprendere fino in fondo tutto ciò che questa guerra ha comportato e come la non opposizione ad essa da parte dei cittadini sia stata fondamentale perché la Shoah andasse avanti. Un po’ tutti abbiamo quindi capito quanto esprimere la nostra opinione sia importante per evitare che avvenimenti del genere si ripetano e altri genocidi accadano nuovamente.

Tiziana Fioravanti

La lacrima e una storia

cado insieme alla mia lacrima,

una fragilita’ instabile

mi percuote.

bum!

mi sciolgo

come la cera di una candela spenta

col fumo lieve, che sale

verso un cielo nuvoloso.

trova famiglia…

una nuova perla preziosa

da onorare e da vivere

poiche’ in fondo si sa’,

tutto finisce

ma lascia sempre il segno

come un temporale di lacrime.

“Lembo Gianluca”

Dolore

Avvolge tutti come un mantello buio, penetra nelle ossa

e affonda nelle vene. E’ il dolore dell’umanità

quell’eco lontana che risuona nei nostri timpani.

E’ silenzio assordante un’ombra che acceca

una spada affilata che trafigge il cuore.

E’ fame, guerra, tristezza racchiude il male

e si annida dentro di noi E’ un serpente silenzioso

che si ciba della fragilità umana e lentamente uccide

con il suo veleno fatto da urla di disperazione.

“Veronica Brandoli”

UN RINGRAZIAMENTO A VIRGINIA GIORDANI

https://www.youtube.com/watch?v=CLojMtV_or0&feature=youtu.b#e

Stefano Macchia

UN ALTRO PASSO, UN’ALTRA SFIDA…AL GALLERIA! C’è voluto del coraggio, sabato 21 gennaio 2017 alle 9.00, svegliarsi di buon mattino per partecipare a un“workshop aperto” al cinema Galleria, organizzato dal Consiglio Regionale della Puglia - Servizio Biblioteca e Comunicazione Istituzionale, in occasione della “Giornata della Memoria”!

Eppure ce l’abbiamo fatta! Eravamo i più piccoli fra i presenti, ma non per questo è mancata la nostra attenzione.

Comprendere la Shoah, raccontando il contesto storico che caratterizzava l’Europa e l’Italia in quegli anni a partire dalle persecuzioni razziali, ma soprattutto approfondendo gli aspetti locali, i luoghi, le storie, le persone che riguardano la Puglia è stata la sfida. E abbiamo sentito

parlare di Puglia, di storie della nostra regione! T

Tante le relazioni, le testimonianze inedite come video storici, fotografie, documentari che ci hanno aperto alla conoscenza spingendoci ad interrogarci: Tutto da custodire!

Non dimenticheremo certamente l’invito caldo, quasi urlato, con la voce del cuore rotta dall’emozione del giornalista della Rai Costantino Foschini : NON DISTRAETEVI!

Un assaggio del documentario….«Rinascere in Puglia»*

https://www.youtube.com/watch?v=Mn Riflessioni Essere profugo ieri come oggi… La visione del documentario è stata per me il momento più significativo ed emozionante della mattinata. Mi ha fatto scoprire le bellezze della nostra terra e conoscere dopo la seconda guerra mondiale, una Puglia accogliente, senza muri o pregiudizi nei confronti dello straniero.

IERI come OGGI sono tanti i PROFUGHI che come fuggiaschi abbandonano la città natale poiché martoriata dalle guerre, per salvare la propria vita e quella dei loro cari. Il profugo, IERI come OGGI, ha visto morire un figlio, una moglie , una madre o un padre, durante un viaggio per mare o per terra.

Il profugo, IERI come OGGI, viene percepito come una minaccia e per questo emarginato. Il profugo che OGGI viene chiamato clandestino, extracomunitario, invasore o terrorista, è lo stesso profugo che per Virgilio era un eroe nella sua Eneide!!!! E allora perché non scegliere anche oggi la strada dell’accoglienza?

Giorgia Como

Qualche momento di pausa..in attesa della prossima relazione Ancora un altro emozionante stimolo alla conoscenza e alla riflessione: come non commuoversi, sentirsi coinvolti e decidere di essere più sensibili, partecipi e attenti a ciò che accade intorno a noi Mariachiara Servadio _________________________________________________________________________ *La prima assoluta del film-documentario israeliano “Rinascere in Puglia”: è la proposta inedita del Consiglio regionale per diffondere tra gli studenti la conoscenza del ruolo importante del territorio pugliese nell'accoglienza dei reduci dai campi di sterminio e delle famiglie ebraiche europee, prima del loro trasferimento in Palestina dopo la seconda guerra mondiale.

… e proseguiamo nel nostro cammino

Al Galleria il 24 gennaio per riflettere insieme, guidati, nel dibattito, da

Anton Giulio Mancino

Il film “Il labirinto del silenzio”, mi ha fatto comprendere quanto sia più facile fermarsi alle apparenze, perché ciò comporta uno sforzo decisamente minore. Se scegliamo questa strada, però è come se voltassimo le spalle al nostro paese e ai valori su cui esso è fondato. Per questo è importante, al contrario, essere partecipi e far sentire la propria voce. Solo così è possibile avviare un processo di cambiamento e innovazione partendo da ogni singolo. Come il protagonista del film, bisogna imparare a lottare per i propri ideali e a pensare con la propria testa.

Francesco Alfonso

Questo film mi è piaciuto moltissimo perché mi ha fatto capire il “dopo” la difficoltà nell’accettare e il preferire “non sapere” quali atrocità erano state commesse, il perdersi nei labirinti del silenzio invece di ricordare e soprattutto denunciare!

Mariachiara Servadio

Ancora un’altra occasione, un altro passo in avanti …per ricordare, imparare, riflettere e anche sorridere”!!!

La Guerra dei Grandi

Uno spettacolo teatrale, rappresentato nel nostro auditorium, il 7 febbraio, che racconta la storia di un maestro fascista e di due sue allieve: una ebrea e l’altra cattolica, nei mesi del promulgamento delle leggi razziali in Italia. Al centro della narrazione, l’amicizia delle due ragazzine costrette alla fine a separarsi a causa delle imposizioni del Regime Fascista. Ancora uno spunto per riflettere sull’assurdità del razzismo, della discriminazione

ma anche sul valore dell’amicizia! Chiara Sabina

Uno spettacolo che ci ha coinvolto ci ha aiutato a riflettere e ci ha anche messo in difficoltà…grazie proprio alla magia del linguaggio teatrale, un linguaggio divertente, poetico, sincero, delicato.

Flavio Guarini

Il cammino è ancora lungo! Molti passi dobbiamo ancora fare per comprendere quanto sia importante conoscere bene la storia, il passato per poter affrontare un presente sempre più complesso e cercare di costruire, mattone su mattone, non muri per dividere ma muri contro l’indifferenza, la discriminazione, il razzismo, ognuno con le proprie forze, nella speranza che possa esserci un futuro migliore per tutti… …NOI CI PROVIAMO