Upload
simona-martini
View
560
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
L’età giolittianaprof. ssa Simona Martiniwww.goccediarmonia.blogspot.com
Per esigenze didattiche la presentazione seguirà l’esposizione dell’argomento sul libro di testo.
Un passo indietro• 1876 governo Depretis- Innalzamento obbligo scolastico- Abolizione tassa sul macinato- Allargamento dell’elettorato- Politica del Trasformismo- Triplice Alleanza (con Germania e Austria)- Protezionismo• 1887 – 1889 governo Crispi- Crisi economica : manifestazioni e scioperi (1893 – 1894 i Fasci siciliani)- Codice Zanardelli (codice penale)• 1898 proteste a Milano duramente represse• 1900 il re Umberto viene ucciso
Una politica meno autoritariaNuove esigenze Il nuovo governo
Vittorio Emanuele III è il nuovo e ultimo re e lo sarà
fino al 1945
I problemi dell’Italia aumentano
c’è bisogno di un governo meno duro e più vicino alle necessità sociali
Il primo governo Giolitti(si succederanno diversi governi di Giolitti dal 1903
al 1914)
CONVINTO che lo Stato debba essere neutrale nei confronti
dei conflitti del lavoro, quindi l’intervento è
ammesso solo in caso di reato
- In linea con i tempi- Aiutare i lavoratori =
favorire l’economia
Serie di video sull’età giolittianaStoria - Il Novecento - Il sistema giolittiano – Repetita
Il tempo e la storia - "Giolitti“
L'età giolittiana: la politica di Giolitti
BIGnomi - Giovanni Giolitti (Michael Righini)
Le riforme di GiolittiLegislazione sociale:- Regolato orario lavoro
notturno- 10 ore di lavoro- Vietato lavoro ai minori di 12
anni- Aumentati sussidi per malattia
e invalidità- Introdotto il congedo di
maternità- Riconosciuto il ruolo dei
sindacati- Istituite le Camere del LavoroIstituzione del suffragio
universale maschile (1912)- Votano i cittadini maschi che
abbiano compiuto 21 anni (30 se analfabeti)
I partiti politicisocialisti
I cattolici entrano in politica
Partito socialista italiano- Fondato nel 1892- Il capo è Filippo Turati- Due correnti:RIFORMISTA (con Turati)MASSIMALISTA (più
rivoluzionaria)Nel 1906 nasce la
Confederazione Generale del Lavoro (CGL) su ispirazione riformista
• 1870 papa Pio IX proibisce ai cattolici di partecipare alla vita politica
• 1891 papa Leone XIII con la Rerum Novarum indica come i cattolici possano essere un’alternativa al socialismo (società operaie e artigiane di mutuo soccorso, cooperative e sindacati di ispirazione cattolica)
• 1913: i liberali vincono le elezioni dopo accordi con Giolitti con i cattolici che nel 1914 sarà costretto a dimettersi
Clientelismo Giolitti venne accusato di rafforzare la maggioranza con metodi spregiudicati come la corruzione o promettendo vantaggi e favori.
L’economia durante il governo Giolitti
DECOLLO dell’economia per il rapido sviluppo
dell’industria
L’industrializzazione interessò il Settentrione
Il triangolo industriale:
Genova, Torino, Milano
Settori trainanti: industria siderurgica e meccanica.ILVAANSALDOFIATPIRELLI
Il ruolo dello Stato
Il divario tra Nord e Sud
Sostegno diretto dello Stato: principale committente
Aiuti al NordAL SUD- Agricoltura estensiva- Braccianti poveri e sfruttati
(rivolte inascoltate per l’appoggio che i latifondisti davano a Giolitti)
- LatifondiMAAcquedotto puglieseIndustrializzazione nella zona
di NapoliRimboschimento e difesa del
suolo nel Mezzogiorno
Rete ferroviariaFlotta da guerra
Politica protezionistica
-Forti dazi ai prodotti importati
-Prezzi interni alti senza concorrenza
L’emigrazione
Dal sud e dal Veneto si parte per FRANCIA, GERMANIA, STATI UNITI, CANADA, ARGENTINA, BRASILE
Tra il 1900 e il 1914: 20% della popolazione italiana emigra
ASPETTI NEGATIVI: Le campagne si spopolanoSi rompono i legami familiariLotta contro i pregiudizi…
ASPETTI POSITIVI:Gli emigrati imparano a leggere e scrivereImparano un’altra linguaMandano a casa soldi (le rimesse)Tornando a casa portano esperienza nel lavoro
Il colonialismo italiano prima del governo Giolitti(politica di grandezza nazionale)
Una presentazione: https://www.youtube.com/watch?v=0zxuhxwC90o
Politica coloniale del governo Giolitti
La spinta al colonialismo, cause e sostenitori:
- fabbricanti di armi- grandi gruppi finanziari che avevano
investimenti in Libia- nazionalisti- poveri contadini che erano costretti a
emigrare- socialisti riformisti
LA CONQUISTA DELLA LIBIA
1911: inizio della guerraL’Italia conquista Tripoli, Misurata e Bengasi
MA i villaggi turchi dell’interno non si arrendono
Il fronte si sposta nel Mar Egeo:L’Italia occupa Rodi e le isole del Dodecaneso (resteranno dell’Italia fino al 1943)
1912 pace di Losanna: la Turchia cede e la Libia diventa italiana
VIDEOL’espansione coloniale italianaStoria degli italiani in Libia 1Storia degli italiani in Libia 2Italiani in AbissiniaDocumentario sull’Africa orientale