Upload
robertnozick
View
15.059
Download
1
Embed Size (px)
DESCRIPTION
UNa breve "panoramica" sul cinema ed il suo linguaggio.
Citation preview
Linguaggio cinematograficoLinguaggio cinematograficoLinguaggio cinematograficoLinguaggio cinematografico
Tradizionalmente la nascita del cinema si fa risalire allarealizzazione dei primi apparecchi da ripresa e darealizzazione dei primi apparecchi da ripresa e daproiezione da parte dei fratelli Lumiere nel 1895.
I fratelli LumiereI fratelli Lumiere
fotogramma dal film L’arrivée d’un train en gare de la Ciotat 1895fotogramma dal film Larrivée d un train en gare de la Ciotat, 1895
fotogramma da Le voyage dans la lune di Meliés 1902
Grazie ad autori come Meliés e Griffith il cinema conosce un rapido svilupporapido sviluppo
fotogramma da Nascita di una nazione di Griffith 1915
La scuola sovietica e Chaplin contribuiranno a consacrare definitivamente il cinema come nuova artedefinitivamente il cinema come nuova arte
fotogrammi da film di Eisenstein, Chaplin e Vertov
N l 1927 i i tt t il i fil Th j iNel 1927 viene proiettato il primo film sonoro: The jazz singer
Nel 1935 viene realizzato e distribuito il primo film a colori:e 935 e e ea ato e d st bu to p o a co oBecky Sharp di Rouben Mamoulian
poster promozionale per il film
passando per il Cinemascope, il Cinerama, il Panavision,il cinema arriva ai giorni nostri con una nuova rivoluzione:la computer graphic
fotogrammi da Il signore degli anelli, Troy, Ortone
Il cinema è un vero e proprio linguaggio e come tutti ilinguaggi possiede alcuni elementi costitutivi
fotogramma da L’Atalante di J. Vigo 1934
L’unità minima di un film è l’inquadratura, ovvero“la porzione di spazio fisico (un ambiente, unpaesaggio etc ) inquadrata dall‘obiettivo dellapaesaggio, etc.) inquadrata dall‘obiettivo dellamacchina da presa […]. L'atto di inquadrareconsente di delimitare con precisione lo spazio chesarà ripreso e al contempo di escludere tutto ilsarà ripreso e al contempo di escludere tutto ilresto (che rimarrà “fuori campo", ossia all'esternodel campo visivo dell'osservatore). da Wikipedia
L’inquadratura cambia di significato a seconda del contesto:variando il montaggio il significato di un’immagine cambia.
In tal senso l’uso delle inquadrature e più in generale illinguaggio cinematografico, ben si adattano al concetto di giocolinguistico elaborato da Ludwig Wittgenstein
Per Wittgenstein infatti, il significato di una parola nonè dato dall’oggetto che essa denota, ma dall’uso che della parolasi può fare in diversi giochi linguistici, ovvero in diverse situazionisi può fare in diversi giochi linguistici, ovvero in diverse situazionicomunicative: la stessa parola assume diversi significati incontesti diversi e viceversa.
L’inquadratura del film, ma anche del fumetto o della fotografia,si comporta allo stesso modo.p
Il cinema esprime quindi un linguaggio, ma un linguaggio deltutto peculiare che integra una molteplicità di codici visivi etutto peculiare che integra una molteplicità di codici visivi esonori: è imparentato con la fotografia ed il fumetto, matratta immagini in movimento. E questo aspetto disomiglianza familiare, o affinità, è una delle conseguenzesomiglian a familiare, o affinità, è una delle conseguen eimplicite nell’idea di gioco linguistico.
« Un'ora, non è solo un'ora, è un vaso colmo di profumi, di suoni, di progetti, di climi » M. Proust ‐ Alla ricerca del tempo perduto
Va anche detto che parlare di fotografia in movimento significaparlare di un’illusione: poiché in realtà si tratta di un certo numero
M. Proust
parlare di un illusione: poiché in realtà si tratta di un certo numerodi immagini statiche fatte seguire ad una certa velocità l’unaall’altra. In tal senso è interessante la distinzione bergsoniana fratempo come durata e tempo spazializzato.tempo come durata e tempo spa iali ato.Parafrasando il filosofo francese si potrebbe dire che un film ètempo come durata e quindi molto più della semplice somma,spazializzata, dei singoli fotogrammi.p g g
H. Bergson
Tornando alla narrazione filmica, si può affermare che ogni, p gInquadratura costituisce un punto di vista : punto di vista chepuò essere soggettivo od oggettivo a seconda che la scena siaosservata con gli occhi di un personaggio o con occhi diversi daquella dei personaggi.L’inquadratura può poi essere normale, la macchina da presa èad altezza d’uomo cioè, dall’alto o dal basso, ed infine obliqua.Non si tratta di una scelta neutrale: inquadrare un personaggiodal basso suggerisce un’idea di grandezza, inquadrarlo dall’altolo sminuisce.
Nell’inquadratura si possono distinguere piani e campi.Il piano è definito in relazione alla figura; il campo inIl piano è definito in relazione alla figura; il campo in relazione allo spazio.
Pi iPianiDettaglioPrimissimo pianoPrimo piano
CampiCampo medioCampo Lungo
l hPrimo pianoMezzo primo pianoPiano americanoFigura intera
Campo lunghissimoCampo totale
Figura intera
Dettaglio
Si evidenzia un particolare del volto o di un oggetto. S e de a u pa t co a e de o to o d u oggettoÈ un tipo di inquadratura usato per caricare emotivamente la scena.
Primissimo piano
Si riprende il soggetto dal mento alla fronte , per S p e de soggetto da e to a a o te , pesottolineare in modo suggestivo l’espressione e i tratti del volto.
Primo piano
Si riprende la figura dalle spalle in su, delimitando il viso S p e de a gu a da e spa e su, de ta do soin uno spazio ridotto.
Mezzo primo piano
Il soggetto è inquadrato dalla vita in su.soggetto è quad ato da a ta su
Piano americano
Il soggetto è inquadrato dalle ginocchia in su.soggetto è quad ato da e g occ a su
Figura intera
La figura umana viene ripresa completamente dalla testa ai a gu a u a a e e p esa co p eta e te da a testa apiedi, riducendo al massimo lo spazio della scena circostante.
Campo medio
Le figure umane sono interamente inquadrate e la visuale è e gu e u a e so o te a e te quad ate e a sua e èestesa ad una parte di spazio sopra e sotto di esse
Campo lungo
L'ambiente è dominante rispetto alla figura umana, che a b e te è do a te spetto a a gu a u a a, c etuttavia è riconoscibile.
Campo lunghissimo
L’ambiente risulta preponderante rispetto alle figure umane a b e te su ta p epo de a te spetto a e gu e u a eche sono molto piccole e scarsamente definite.
Campo totale
E’ un ambiente, interno o esterno, ripreso nella sua totalità.u a b e te, te o o este o, p eso e a sua tota tà
L’inquadratura può essere:• fissa• mobile ovvero segue l’azione e ilmobile, ovvero segue l azione e il movimento va considerato in rapporto alla strumentazione utilizzata:
• panoramica• panoramica• carrello• steadycamd ll• dolly
• gru• zoom
Una panoramica è una ripresa realizzata facendo ruotare unamacchina da presa sul proprio asse Possiamo distinguere varimacchina da presa sul proprio asse. Possiamo distinguere varitipi di movimento: orizzontale, verticale, obliquo, a 360 gradi,circolare, o composto.La panoramica può essere combinata con tutti gli altriLa panoramica può essere combinata con tutti gli altrimovimenti di macchina, ed in particolare con la carrellata:partendo da un particolare, si può allargare dolcementel'inquadratura spostandosi allo stesso tempo verso sinistra el inquadratura spostandosi allo stesso tempo verso sinistra econcludendo in un "campo lungo".In base alla scena ripresa e al movimento seguito, possiamodistinguere panoramiche "ad allargare", "a stringere", "adistinguere panoramiche ad allargare , a stringere , aseguire" (inseguendo un soggetto), o "a schiaffo": quest'ultimaè una velocissima panoramica, spesso usata in scenedrammatiche per rendere l'idea della velocità di oggettip gglanciati, come un coltello o una pallottola. La panoramica"descrittiva", infine, può essere usata con efficacia perpresentare un personaggio o un ambiente.(riduzione da Wikipedia)
panoramica
Il carrello è una piattaforma su cui è piazzata la cinepresa. ca e o è u a p atta o a su cu è p a ata a c ep esaDerivato dall’invenzione brevettata nel 1912 dall’italiano Giovanni Pastore (biglie o ruote applicate al treppiede che sosteneva la camera) è usata per movimentare la ripresasosteneva la camera) è usata per movimentare la ripresa, con o senza binari. (tratto da http://cinema.tesionline.it)
carrello
Lo steadycam è un supporto meccanico, su cui può essere o steadyca è u suppo to ecca co, su cu può esse emontata una macchina da presa sostenuta dall’operatore per mezzo di un sofisticato sistema di ammortizzazione agganciato ad un “corpetto" indossabileagganciato ad un corpetto indossabile.Grazie al corpetto, l'operatore (detto "steady‐man") ha le mani libere per controllare la macchina, ed allo stesso tempo può muoversi liberamente o addirittura correretempo può muoversi liberamente, o addirittura correre, senza che il sistema da lui sorretto riceva vibrazioni od oscillazioni eccessive. (riduzione da Wikipedia)
steadycam
Il dolly è una sorta di carrello sul quale si monta una hi dmacchina da presa.
Necessita di rotaie su cui poter essere trainato da uno o più assistenti operatori ed oltre al peso della macchina da presa deve sopportare anche quello di un operatore.Viene utilizzato in film "live" musicali e trasmissioni televisive. In queste ultime si adotta un dolly motorizzato che q ysupporti solo la camera e che si possa alzare ed abbassare automaticamente.
dolly
La gru è un braccio meccanico che può sollevarsi ben oltre iLa gru è un braccio meccanico che può sollevarsi ben oltre i dieci metri o ruotare in più direzioni, sorreggendo macchina da presa e operatore, posizionati su una piattaforma.
gru
zoom
Lo zoom realizza un effetto di avvicinamentoo di allontanamento mediante il cambio focaleo di allontanamento mediante il cambio focaledell’obiettivo mantenendo immobile la macchina dapresa.
Nella narrazione cinematografica oltre all’inquadratura, vanno considerate la scena e la sequenza
Una scena è la più piccola unità narrativa che abbiauna propria autonomia all'interno di unauna propria autonomia all interno di unasceneggiatura. Nella concretizzazione dellasceneggiatura è la parte di spazio che deve esserei d t d hi dinquadrata da una macchina da presacinematografica. Lo spazio teatrale e il telefilmrealizzano concettualmente la stessa cosa.
La sequenza realizza un’azione unica di senso compiuto:La sequenza realizza un azione unica di senso compiuto: è quindi è un’unità di azione. Può comprendere molte scene e molte inquadrature.U ti l è t t d l i hUn caso particolare è rappresentato dal piano sequenza chesi ha quando la sequenza è composta da una sola Inquadratura.
Al termine delle riprese si passa alla fase di montaggio, durante la quale si provvede a dare un ordine logico alla storia, collegando le varie inquadrature. E’ una fase molto , g qDelicata e può decidere le sorti di un film, come nel caso diNuovo cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore che venne rimontato e accorciato notevolmente: ne risultò un filmrimontato e accorciato notevolmente: ne risultò un film decisamente diverso da quello montato inizialmente.Si hanno diversi tipi di montaggio:
• Montaggio per stacco• Montaggio per dissolvenzaM t i lt t• Montaggio alternato
• Montaggio parallelo• Montaggio rapido• Campo ‐ Controcampo
Montaggio per stacco
Si passa decisamente da un’inquadratura ad un’altraSi passa decisamente da un inquadratura ad un altra
Montaggio per dissolvenza
Il t i di l i li d iIl montaggio per dissolvenza si realizza quando si passalentamente da un’immagine all’altra. La dissolvenza si può avere in chiusura, in apertura, incrociata.
Montaggio alternatoMontaggio alternato
Il t i lt t i li f d llIl montaggio alternato si realizza facendo scorrere sullo schermo due azioni simultanee che si svolgono in luoghi diversi
M t i ll lMontaggio parallelo
Col montaggio parallelo si accostano due avvenimenti non contemporanei, suggerendo somiglianze o differenze tutte da interpretare.
M t i idMontaggio rapido
Col montaggio rapido la scena viene spezzata in una serie Co o tagg o ap do a sce a e e spe ata u a se edi brevi inquadrature
Campo ‐ Controcampo
Campo e controcampo sono spazi opposti inquadrati dallaCampo e controcampo sono spazi opposti inquadrati dalla macchina da presa. Si utilizza questa tecnica di montaggio per rappresentare il variare del punto di vista in un dialogo.
U fil è lt tt iUn film è ancora molte cose: soggetto, sceneggiaura,regia, fotografia, colonna sonora, doppiaggio, costumi,effetti speciali … ed è il risultato del lavoro di un grande numero di persone.Il film di Francois Truffaut Effetto notte è un ottimo esempio per comprendere la quantità di lavoro che c’è dietro un prodotto cinematografico.
Il cinema è anche intersezione con altre forme artistiche come le arti figurative, il teatro, la narrativa …
… ma anche una continua citazione da un film all’altro …
… e un richiamarsi continuo fra realtà e finzione …
… tra fantasia e storia …
Il cinema e il suo linguaggio sono stati motivo di riflessionefra i pensatori. Si è detto rapidamente di Bergson, ma sipossono citare Benjamin , Adorno, Horkeimer, Deleuze,p j , , , ,Cabrera o ricordare che scrittori come D’Annunziocompresero subito le potenzialità del cinema, mentre ungrande drammaturgo come Pirandello ebbe a dire che ilgrande drammaturgo come Pirandello ebbe a dire che ilcinema non avrebbe avuto futuro.
Realizzato a scopo didattico Novembre 2008