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Slide a supporto dell'intervento di Mario Carotenuto tenuto per Find The Cure. Conflitti sanguinolenti all’ordine del giorno piegano intere popolazioni di territori poco conosciuti dalla nostra cultura. Ma che cosa è questo ISIS? E i tagliagole? E cosa centra l’occidente in tutto questo? E poi in Ukraina ma si combatte davvero? E perchè non fa notizia? Ma non c’è un Diritto Internazionale Umanitario che dovrebbe regolare le zone di guerra? Ma che cosa sta succedendo veramente?
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Arabia
ISIS
Stato islamico dell’Iraq e della Grande Siria (ISIS) Stato islamico dell’Iraq e del Levante (ISIL) Stato islamico (IS) Gruppo jihadista condo=o da Abu Bakr al-‐Baghdadi, che ha proclamato la nascita del Califfato.
ISI 2006 – 2013 Stato islamico dell’Iraq (ISI). 2006 – Annuncia la sua fondazione e Abu Oma al-‐Baghdadi si autoproclama emiro (comandante). Appoggiato da al-‐Qaeda, opera inizialmente in Iraq, al quale vuole so=rarre una consistente area al centro e a ovest per farne un califfato. 2007 – Responsabile di a=acchi violenR e discriminaR contro civili iracheni, tanto da segnalare numerosissime defezioni. 2008 – Esercito USA e iracheno uccidono e ca=urano numerosi esponenR 2010 – ISI quasi annientato, uccisione e ca=ura di leader, reclutatori e finanziatori. 2012 – Abu Bakr al-‐Baghdadi ricosRtuisce il gruppo, la leadership proviene da ex militari e ufficiali servizi segreR del parRto Ba’th di Saddam Hussein. 2013 -‐ Controffensiva ISI “Abba=ere i muri”, libera oltre 500 prigionieri da Abu Ghurayb.
ISIS/ISIL 2013-‐2014, Stato islamico dell’Iraq e del Levante. 2011 -‐ iniziano le proteste in Siria contro il governo di al-‐Asad, al-‐Baghdadi invia membri iracheni e siriani dell’ISI, guidaR da Abu Muhammad al-‐Jawlani, per cosRtuire cellule terrorisRche. 2013 – tentaRvi di fusione tra ISI e al-‐Nusra (ISIS) osteggiaR dal al-‐Qaida, che appoggia il secondo gruppo. 2014 – al-‐Qaida rinnega qualsiai relazione con ISIS. 2014 – il Fronte islamico e l’Esercito Siriano Libero lanciano ad Aleppo vari a=acchi contro l’ISIS. 2014 – presunto accordo tra governo siriano e ISIS e al-‐Nusra circa la vendita di petrolio.
IS -‐ 2014
29 giugno – ISIS proclama la restaurazione del Califfato islamico. Luglio – Boko Haram dichiara il suo sostegno a IS. Agosto – Esercito siriano libero si unisce a IS. Recluta terrorisR in Arabia Saudita e Giordania, dove la figlia di Saddam Hussein, Raghad, lì in esilio dichiara il suo sostegno. 8 agosto – Obama autorizza i bombardamenR.
Fronte al-‐Nusra
2011, marzo -‐ proteste contro Bassar al-‐Asad. Formazione terrorisRca sorta all’inizio del 2012 (terrorismo: Fah criminali direh contro lo stato in cui lo scopo è di provocare terrore nella popolazione o in gruppi di persone, 1937 -‐ Società delle Nazioni). Al-‐Zawahiri (al-‐Qaida) ordina all’ISIS di sciogliersi, non riconoscendolo, e riconosce al-‐Nusra nel portare avanR la jihad in Siria (ISIS non ubbidisce).
Differenze tra Al-‐Nusra e ISIS
Al-‐Nusra vuole rovesciare Assad, ISIS vuole occupare la maggior parte dei territori per poi governarli. I siriani vedono l’ISIS come invasori.
ESL Esercito Siriano Libero, formato da disertori dell’esercito regolare siriano e da volontari, guidato prima dal col. Riyad al-‐Asad, poi dal gen. Selim Idris. Formatosi nel luglio 2011 durante la guerra civile siriana, sosRene la Coalizione nazionale siriana delle forze dell’opposizione e della rivoluzione. A dicembre si fonde con il Movimento dei Liberi Ufficiali e diventa il principale gruppo di opposizione al regime di Bassar al-‐Asad. 7 dicembre 2012 – nasce il Comando unificato, appoggiato dalla Fratellanza musulmana, alla presenza di militari US, UK, Francia, Giordania, Arabia Saudita, Bahrein, EAU, Kuwait, Oman e Qatar. Agosto 2014 – Esercito siriano libero si unisce a IS.
IS
La jihad è dovere di ogni mussulmano. Nasce dall’ideologia dei Fratelli Mussulmani. Islam delle origini in funzione anRoccidentale. A favore della violenza religiosa contro infedeli e apostaR. SalafiR (sunniR) secondo alcuni, wahabiR secondo altre fonR. Non riconosce Hamas, considerato apostata, e non lo riRene legihmato a condurre la jihad contro Israele.
Sciismo
Trado=o dall’arabo: Fazione di Alì. Sorto nel 661. Ramo minoritario dell’Islam (156 milioni di fedeli). Il diri=o di governare la Umma spe=a al califfo Alì, genero di Maome=o, e ai suo discendenR. Diffuso in Iran (95% dei musulmani) e Iraq (60% dei musulmani). Lo Zaydismo è un ramo dello Sciismo. Seppur la Siria sia a maggioranza sunnita, il parRto Ba’th siriano è alawita, una branca dello sciismo.
SciiR -‐ distribuzione
• Iran (maggioranza assoluta) • Iraq, Azebaijan, Bahrain (maggioritario) • Libano, Yemen (zaydiR), Kuwait (alte %) • Turchia (aleviR), Afghanista, Pakistan, India(forR minoranze)
Sunnismo Deriva dal termine Summa, ossia consuetudine Sorto nel 657. Ramo maggioritario dell’Islam (1,35 miliardi di fedeli, il 90% dell’Islam). A differenza dello Sciismo, riRene che la guida della Umma non debba essere prerogaRva della discendenza di Maome=o, ma ritengono che debba essere guidata da una cerchia ristre=a (califfo, segr. gen. dell’Organizzazione della Conferenza Islamica). Si riRene erede della giusta interpretazione del Corano.
Wahabismo
Fondatore è Muhammad ibn Abd al-‐Wahhab. Movimento riformatore sorto nel 1700. Mira a liberare l’Islam da tu=e le novità sopravvenute dopo i primi tempi della religione (il culto dei sanR, quello di Maome=o, l’uso del tabacco e della musica, l’abitudine maschile di radersi). Diffuso sopra=u=o in Arabia Saudita.
SchieramenR in Siria
Gli organi dirigenR del ParRto Ba’th arabo socialista, compreso il presidente al-‐Assad, appartengono agli alawiR, branca sciita, minoritaria in Siria. Le nazioni sciite (Iraq e Iran) sono pertanto intervenute in difesa del governo siriano, mentre quelle sunnite (Turchia, Arabia Saudita, Qatar e Paesi sunniR del Golfo) a difesa degli anRgovernaRvi.
Schieramento governaRvo Repubblica Araba di Siria, Forze armate siriane, Shabiha, Forza Nazionale di Difesa, Jaysh al-‐Sha'bi, Brigata Al-‐Abbas. Iran -‐ Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica Hezbollah. Fronte Popolare per la Liberazione della PalesRna Milizie sciite irachene e altre formazioni. Russia, Corea del Nord, Iraq (supporto dire=o) Cina, Venezuela, Biellorussia.
Schieramento anR-‐governaRvo Coalizione nazionale siriana, Esercito siriano libero Mujaheddin -‐ Fronte al-‐Nusra, Fronte Islamico, Esercito dei Mujaheddin, Brigata Ahfad al-‐Rasul. Arabia Saudita, Qatar, Turchia, USA (supporto dire=o). Regno Unito, Francia (supporto indire=o) Stato Islamico (dal 3.1.2014 in confli=o con il resto della coalizione anRgovernaRva).
Curdi
I Curdi sono un’etnia che popola la parte nord e nord-‐orientale della Mesopotamia (terra tra il Tigri e l’Eufrate), che comprende parte della Turchia (16%), della Siria (11%), dell’Iraq (10%), dell’Iran (10%). Da più di un secolo tentano di costruire il Kurdistan (avrebbe 50 milioni di abitanR). La maggioranza sono sunniR e sciiR, ma vi è anche la presenza di crisRani, ebrei e yazidi. Curdi resistono a Kobane, ambiguità della Turchia.
ISIS e wahabbismo
“Da un lato l'ISIS è profondamente wahhabita. D a l l ' a l t r o è u l t r a r a d i c a l e i n modo completamente diverso. Potrebbe essere interpretato come un movimento correhvo del Wahhabismo contemporaneo”. (Alastair Crooke, ex agente MI-‐6, autore del libro “Resistance: the essence of islamic revoluRon”, 2009).
Ansa, 5.11.2014 ore 14:46
Duro a=acco sul Ft di Robert Hanningan, capo 007 britannici. Facebook, Twi=er e altri siR e servizi online sono diventaR i "centri di comando e controllo" dell'Isis. ''Gli estremisR dell’Isis usano i servizi di messaggi e i social media, fra cui Twi=er, Facebook e WhatsApp, in un modo e con un linguaggio che i loro pari capiscono'’.
Crimini internazionali
Art.8 Statuto CPI: Genocidio Crimini contro l’umanità Crimini di guerra Crimini di aggressione
Crimini di guerra – Confli=o internazionale
Omicidio volontario. Tortura o tra=amenR inumani. Cagionare volontariamente grandi sofferenze o gravi lesioni all’integrità fisica o alla salute. Vasta distruzione di beni non giusRficata da necessità militari. A=acchi deliberato contro la popolazione civile o veni civili trasferimento e deportazione della popolazione. A=acchi a edifici dedicaR al culto, a monumenR storici. MuRlazioni fisiche. Dichiarare che non sarà dato quarRere. Saccheggio. URlizzo di gas asfissianR o tossici. Violare la dignità della persona. Comme=ere stupro, schiavitù sessuale, prosRtuzione forzata. Arruolare fanciulli nelle FFAA.
Crimini di guerra – Confli=o non internazionale
Omicidio volontario. Tortura o tra=amenR inumani. MuRlazioni. Tra=amenR umiliaR e degradanR. Presa di ostaggi. Eme=ere condanne ed eseguirle senza un giudizio davanR a un tribunale regolarmente cosRtuito. A=acchi deliberaR contro la popolazione civile, edifici dedicaR al culto, monumenR storici. Saccheggio. Stupro, schiavitù sessuale, prosRtuzione o gravidanze forzate. Arruolare o uRlizzare fanciulli nelle FFA o in gruppi armaR. Trasferimento forzato della popolazione. Dichiarare che non sarà dato quarRere. Distruggere o impadronirsi di beni.
Fratellanza musulmana Fondata nel 1928 in Egi=o da al-‐Hasan al-‐Banna, quale reazione all’occidentalizzazione della società islamica. Considerata da molR governi un’organizzazione terrorisRca, riceve finanziamenR e protezione dal Qatar. Ideologia: integralista, auspica l’unificazione delle nazioni arabe. Mo=o: Dio è il nostro obiehvo, il profeta è il nostro capo, il Corano è la nostra legge, il Jihad è la nostra via, morire nella via di Dio è la nostra suprema speranza. Ogge=o di repressione da parte di al-‐Sisi, considerata un’organizzazione terrorisRca.
Ansar Beit al-‐Maqdis -‐ 2014 04/11 – Legato ad al-‐Qaeda, ha aderito alla causa dell’Isis. 24/10 -‐ 30 militari sono rimasR uccisi in una serie di a=acchi nel nord del Sinai. 05/11 – Alcune esplosioni al Cairo, mentre a Menouf, sul Delta del Nilo, cinque polizioh sono staR uccisi dall'esplosione di un ordigno arRgianale su un treno. 06/11 -‐ Una bomba è esplosa nella piazza Hadaek el Kouba al Cairo, provocando diversi feriR. 12/11 -‐ Una motovede=a della Marina militare egiziana è stata assalita da qua=ro imbarcazioni a circa 40 miglia dal porto di Damie=a, nel Mediterraneo (17 militari morR e 8 dispersi). 13/11 -‐ Una o due bombe sono esplose su un vagone della metropolitana del Cairo, mentre un’autobomba è esplosa vicino all’ambasciata egiziana di Tripoli.
Le Primavere Arabe (2011)
ERRORI: Credere che: la Fratellanza mussulmana rappresenR l’islam moderato; l’ideologia islamica preveda l’integrazione nelle altre culture e non alla loro assimilazione; sia possibile esportare il modello di democrazia occidentale in quei paesi; armare i gruppi islamici ritenendoli moderaR.
Turchia e Qatar L'Occidente si è affidato alla Turchia e al suo islam moderato, anche legihmando i Fratelli Musulmani che sono riusciR a prendere il potere nei Territori palesRnesi (Hamas), in Tunisia (Ennahda), in Libia e in Egi=o. In Siria hanno iniziato la guerra contro Assad. FonR riferiscono 2000 turchi in al-‐Nusra e 3000 nell'Isis, sostenuto da Erdogan in cambio del petrolio estra=o nello Stato islamico. Qatar principale finanziatore dei Fratelli Musulmani e dei gruppi terrorisRci affini (il Qatar Charity FoundaRon ha donato decine di milioni di dollari ai centri islamici in Sicilia, a Saronno, Colle Val d'Elsa, Frosinone, Lecco, Roma, Ferrara, Bergamo, Sesto San Giovanni, Modena, Ci=à di Castello, Vicenza, Verona, Torino, Mortara, Olbia, Mirandola, Taranto, Milano, Argenta, Gavardo, Quingentole).
Arabia Saudita
Arabia Saudita finanzia il terrorismo tramite la Zakat, gesRta da un diparRmento “ad hoc” del Ministero della Finanze e dell’Economia Nazionale, a=raverso donazioni a ONG, centri e madrase, spesso paravento di organizzazioni terrorisRche.
Conseguenze
Nel 2013 ci sono staR 9.707 a=acchi terrorisRci, il 43% in più rispe=o al 2012 (Rapporto sul terror ismo del DiparRmento di Stato americano). Spesso, la medicina è peggiore della malaha.
Ucraina
Il 30 marzo 2012 l'Unione Europea e l’Ucraina avviano un accordo di associazione, con il presupposto che la seconda avrebbe dovuto affrontare alcune quesRoni relaRve alla democrazia e allo Stato di diri=o, compresa la detenzione di Julija Tymosenko, già primo ministro e della Rivoluzione arancione. A metà agosto 2013, la Russia cambia le proprie regole doganali sulle importazioni dall’Ucraina bloccando tu=e le merci ivi provenienR.
2013
20 novembre -‐ viene sospeso l’accordo di associazione tra Ucraina e UE. 21 novembre – a Kiev iniziano le manifestazioni contro la decisione del governo (Euromaidan). 28-‐29 novembre -‐ Il presidente Janukovyc partecipa al verRce UE del a Vilnius per la so=oscrizione dell’accordo di associazione, che non firma. 30 novembre 2013 – manifestanR subiscono gravi violenze, come conseguenza aumenta la protesta.
2014 18 -‐ 20 febbraio -‐ apice delle proteste, decine di manifestanR sono uccisi da ignoR cecchini, dal fuoco della polizia e dall’incendio appiccato al quarRer generale dei dimostranR. 21 febbraio – Viktor Janukovic fugge e poco dopo inizia la crisi di Crimea. 24 febbraio – il nuovo governo fa ricercare il presidente deposto per omicidio di massa. 27 giugno – l’Ucraina firma l’accordo di associazione con l’UE (insieme a Georgia e Moldavia) e chiede di entrare a far parte della NATO.
Gli occidentali, in primis gli StaR UniR, sRmolano proteste e ribellioni in paesi stranieri senza poi farsi carico delle conseguenze, lasciando la popolazione nei guai (Ungheria 1956, Primavere arabe 2010-‐2014, Ucraina 2014). Proposta Kissinger: l ’Ucraina dovrebbe diventare uno stato federale neutrale, senza appartenere a nessuna alleanza, un paese cuscine=o.
Crimini internazionali – Confli=o non internazionale
Omicidio volontario (cecchini). Presa di ostaggi. A=acchi deliberaR contro la popolazione civile, edifici dedicaR al culto, monumenR storici. Saccheggio. Distruggere o impadronirsi di beni. Colpo di stato il 21 febbraio 2014? Le procedure seguite dagli insorto sarebbero illegali, avendo il parlamento ucraino esautorato il presidente senza seguire la formale procedure di impeachment e sosRtuito il governo senza seguire le regole de=ate dalla cosRtuzione. Yanukovich era stato democraRcamente ele=o.
Crisi di Crimea
Conseguenza di Euromaidan (sosRtuzione del governo filorusso con uno filoccidentale). Inizio marzo 2014 – la Russia invia truppe, molte con uniformi prive di contrassegni, e blocca il porto di SebasRopoli, al fine di “proteggere la popolazione di etnia russa”. L’Ucraina risponde con la mobilitazione delle proprie FFAA.
Il governo locale della Crimea rifiuta di riconoscere il nuovo governo centrale. Distribuzione gruppi etnici in Crimea (2001): 58% russi, 24% ucraini, 12% tatara, 6% altri. La lingua russa è parlata dal 97% degli abitanR. 6 marzo – la Crimea chiede alla Russia di essere annessa e l’11 marzo il parlamento vota per l’indipendenza dall’Ucraina. 16 marzo, referendum – 97% (80% avenR diri=o) favorevole alla riunificazione con la Russia.
USA, Canada e UE accusano la Russia di aver violato le leggi internazionali e di aver destabilizzato la sovranità ucraina. Siria, Corea del Nord, Venezuela, Ossezia del Sud e Transnistria sostengono l’iniziaRva della Russia e/o condannano il nuovo governo ucraino di aver commesso un colpo di stato.
Manifestazioni contro il nuovo govenrno ucraino anche nella regione di Donbass (50% di etnia russa, lingua russa parlata dal 75% della popolazione).
1954 -‐ la Crimea ceduta dalla Russia all’Ucraina per festeggiare i 300 anni del tra=ato di Perejaslav tra cosacchi e impero russo (primo segretario del PCUS Nikita Chruscev era di etnia ukraina).
Precedente Armenia
Novembre/dicembre 2013 – l’Armenia avrebbe dovuto firmare un accordo di associazione e uno di libero scambio con l’UE. 3 se=embre 2013 – il presidente Serzh Sargsyan in visita a Mosca firma a sorpresa l’adesione all’unione doganale proposta dalla Russia, in vista dell’Unione Economia EuroasiaRca, con Bielorussia e Kazakistan, che prenderà il via il 1° gennaio 2015.
Il presidente e il governo armeni giusRficano tale decisioni adducendo quesRoni di sicurezza nazionale, poiché la Russia sarebbe stata una miglior garante per la sicurezza armena. Hanno giocato a favore la dipendenza armena rispe=o alla Russia per energia e sicurezza, l'eredità sovieRca, la presenza della diaspora armena in Russia, ma sopra=u=o il ruolo russo nel confli=o del Nagorno-‐Karabakh conteso con l’Azerbaigian.
Precedente Kosovo 1100-‐1455, occupato dai Serbi. 1455-‐1912, apparRene all’Impero o=omano. 1912-‐1913, guerra balcaniche. 1913-‐1941, nuovamente ai Serbi e al Regno di Jugoslavia. 1941-‐1945, occupato dai tedeschi e dagli italiani. 1946-‐1999, ex Jugoslavia (80% koa, 20 kos). 1999, intervento NATO. 1999, amministrata da UNMIK e prote=a dalla NATO. 2008, autoproclamazione indipendenza (92% koa, 5% kos, 3% altre etnie), grave precedente diri=o internazionale.
Riconosciuto per primo da Costa Rica, poi da USA, Albania, Francia, Gran Bretagna e Italia. 1999 – Governo D’Alema autorizza lo spazio aereo italiano per bombardare i Serbi. 2008 – Governo Prodi, ministro esteri D’Alema, riconoscimento indipendenza. Ris. 1244/1999 dichiara che è una provincia serba.
UlRme noRzie Kosovo
Tgcom24 -‐ 2 novembre 2014 -‐ Nato:Kfor resta impegnata in Kosovo -‐ Stoltenberg: conRnua a=uazione mandato. Il nuovo segretario generale della Nato Jens Stoltenberg si è de=o convinto che la Kfor rimarrà pienamente impegnata nell'a=uazione del suo mandato in Kosovo nel rispe=o della risoluzione 1244 del consiglio di sicurezza Onu, e operando negli interessi di tu=e le comunità locali. Come ha reso noto il ministero degli esteri a Belgrado, Stoltenberg ha al tempo stesso auspicato un ulteriore sviluppo dei rapporR tra Nato e Serbia.
Crimini internazionali L’invasione russa è una palese violazione del diri=o internazionale, della Carta delle Nazioni Unite e dei principi dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa che vietano la minaccia e l’uso della forza, così come lo è stato l’intervento NATO in Kosovo. La do=rina dell’intervento a protezione dei ci=adini all’estero prevede che si possa intervenire in territorio altrui quando i propri ci=adini siano realmente in pericolo di vita e il sovrano territoriale non voglia o non possa difenderl i (non è comunque prevista l’occupazione, come c’è stata in Crimea). Non può invocarsi l’esimente del consenso delle autorità locali all’intervento. La Crimea non è uno stato, ma solo una provincia ucraina.
L’Ucraina ha invece il diri=o di esercitare la legihma difesa, come consenRto dalla Carta delle Nazioni Unite, che, per il suo esercizio, non necessita dell’autorizzazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Anzi, terzi staR possono intervenire a suo favore, anche la NATO, sebbene l’Ucraina non ne faccia parte. Il Cds non potrebbe decretare delle sanzioni nei confronR della Russia per il diri=o di veto di quest’ulRma. L’Unione Europea quando si tra=a di passare all’azione militare entra in crisi e ogni stato membro agisce per conto suo.
PoliRca estera occidentale
La pessima poliRca estera degli StaR UniR negli ulRmi anni (presidenza Obama) è il denominatore comune delle crisi esplose con le Primavere Arabe, in Russia/Ucraina/Crimea e in Siria/Iraq/Iran/StaR del Golfo/Israele. In crisi l’intero occidente che è sempre stato a rimorchio degli StaR UniR. Unione Europea non ha una poliRca estera comune e gli StaR membri agiscono in ordine sparso.
WSJ Updated Nov. 6, 2014 4:56 p.m. ET
WASHINGTON—President Barack Obama secretly wrote to Iran’s Supreme Leader Ayatollah Ali Khamenei in the middle of last month and described a shared interest in fighRng Islamic State militants in Iraq and Syria, according to people briefed on the correspondence. The le=er appeared aimed both at bu=ressing the campaign against Islamic State and nudging Iran’s religious leader closer to a nuclear deal. Mr. Obama stressed to Mr. Khamenei that any cooperaRon on Islamic State was largely conRngent on Iran reaching a comprehensive agreement with global powers on the future of Tehran’s nuclear program by a Nov. 24 diplomaRc deadline, the same people say.
TGCOM 13/11/2014 05:53
Isis, Obama rivede strategia:"Serve desRtuire Bashar al Assad” Il presidente Usa Barack Obama rivede la poliRca americana verso la Siria dopo aver realizzato che l’Isis potrebbe non essere sconfi=o senza una transizione poliRca nel Paese e la desRtuzione del presidente Bashar al Assad. Per Obama questa è una tacita ammissione che la strategia iniziale, di tentare di contrastare l'Isis senza concentrarsi anche sulla deposizione di Assad, è stata errata.