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Il Grande rinnovamento di Junker. Che aria tira in Commissione? Luglio 2015

Il grande rinnovamento di Junker

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Il Grande rinnovamento di Junker. Che aria tira

in Commissione?

Luglio 2015

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La Commissione Europea, zitta zitta, si è dedicata ad alcuni importanti cambiamenti ai vertici (non politici).

L’atto finale della riorganizzazione della Commissione Junker è rappresentato dalle nuove nomine di Segretario Generale, Direttori Generali e Vice Direttori Generali.

Una questione meno semplice di quanto si pensi, che racchiude in sé un delicato equilibrio di esperienza, nazionalità e genere.

Nel bel mezzo del dramma ellenico…

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Solo un giro di poltrone?

Il desiderio di fondo che pare stia guidando il Presidente della Commissione nella riorganizzazione delle cariche non ci suona nuovo:

limitare il peso delle Direzioni Generali (leggi burocrati) nelle iniziative della Commissione.

Pare, infatti, che il Presidente della Commissione sia terrorizzato dall’idea di scoprire un giorno, dai giornali, di aver inconsapevolmente proposto in un regolamento di vietare le oliere nei ristoranti o di stabilire, con una direttiva, la curvatura necessaria a una banana per essere chiamata banana…

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Ascoltare per credere…

«I politici, cioè i Commissari, devono essere pienamente responsabili e informati di tutte le attività

delle Direzioni Generali loro sottoposte»

Ha commentato, anonimamente, una fonte vicina al Presidente della Commissione.

«I processi dal basso verso l’altodevono finire»

Un non so che di polemico nelle parole di Junker che lasciano trasparire l’intenzione (e la necessità?) che d’ora in poi siano i Commissari a dare ordini ai burocrati e non l’inverso…

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A Marzo 2015 Junker ha deciso di non procedere con il solito (politicissimo) sistema di nomine tutto discusso all’interno della Commissione, ma di agire nel seguente modo: invio in busta chiusa da parte di ogni Commissario di tre nomi (tra cui uno femminile) per ogni posto di Direttore Generale da attribuire (aprile);

discussione sui candidati con i Vice Presidenti della Commissione (maggio);

definizione completa delle nuove nomine (prima dell’estate).

Un metodo di nomina insolito

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C’era una volta Catherine Day, Segretario Generale della Commissione Europea ai tempi di José Manuel Barroso.Figura chiave di tutti i processi decisionali, era un filtro essenziale degli interessi nazionali (con un occhio di riguardo nei confronti della Germania).

«Durante gli anni di Barroso, ogni cosa doveva passare da Catherine»

ha dichiarato un coraggioso funzionario.

Un ruolo fondamentale ricoperto da una donna d’acciaio che nulla ha temuto negli anni difficili della Presidenza Barroso: il no di Francia e Olanda alla Ratifica della Costituzione Europea, ad esempio, per non parlare della crisi della zona Euro...

Il baluardo dell’era Barroso

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Da quando Junker, nel luglio scorso, è stato nominato Presidente per succedere a Barroso, il tedesco Martin Selmayr, eurocrate di lungo corso, ha assunto il politicissimo ruolo di Capo di Gabinetto ed è riuscito a diventare il Presidente ombra della Commissione. Centro nevralgico di tutte le decisioni, coinvolto in tutte le trattative, Selmayr è il deus ex machina anche dei cambiamenti all’interno delle cariche della Commissione.

È l’artefice, per esempio, dell’addio di una delle personalità simbolo dell’era Barroso. Proprio lei, la potentissima euro-burocrate Catherine Day!

L’eccezione che conferma la regola Il colpaccio di Selmayr

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«È arrivato il momento di passare alla prossima fase della mia vita… Il Presidente ha accettato il mio desiderio di ritirarmi. So quanto devo al vostro duro lavoro. Il Segretariato Generale oggi è più centrale che mai nella vita della Commissione».

Ha scritto l’irlandese Catherine Day in un’e-mail indirizzata a tutti i funzionari.

L’addio della Day in un’email…

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Il Presidente Junker ha evitato spostamenti nelle Direzioni che stanno affrontando situazioni di emergenza.

La ratio del cambiamento

Ed è così che la questione della Grecia, con l’annessa paura di contagio, ha salvato il posto all’italiano Marco Buti, nonostante i molti anni trascorsi alla testa della Direzione Generale Affari Economici e Finanziari.

La difficile questione Immigrazione ha fatto mantenere la poltrona a Matthias Ruete, che rimane alla DG Affari Interni.

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In passato ha lavorato inoltre nei gabinetti di due Presidenti della Commissione – Jacques Santer e José Manuel Barroso – e del Commissario tedesco Günter Verheugen.

Il nuovo Segretario

Il futuro nuovo Segretario Generale è l’olandese Alexander Italianer, grandissimo conoscitore della macchina comunitaria. Ex Direttore Generale per la Concorrenza, ha ricoperto, tra gli altri, il ruolo di Vice Segretario Generale.

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E chi guiderà la temutissima DG Concorrenza?

Sicuramente un profilo di rilievo per una DG importante, ma le similitudini (provenienza, carriera ed esperienza politica europea) lasciano pochi dubbi sul fatto che si tratti del secondo colpaccio di Selmayr, la cui ascesa pare sempre più inarrestabile...

A discutere con i colossi USA e a trattare le tante e spinose questioni sul tavolo della DG Concorrenza arriva il tedesco Johannes Laitenberger. Funzionario esperto e navigato, ex portavoce della Commissione e già capo di gabinetto di Barroso, la sua nomina pare aver fatto esultare la cancelleria federale.

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Viola diventerà così il terzo DG italiano, insieme a Marco Buti e Giovanni Kessler, confermato a capo dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode.

In tutto ciò, cosa è spettato all’Italia?

L’Italia ha conquistato per il momento una direzione generale strategica: Roberto Viola, ex Segretario Generale dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCM), guiderà la Direzione Generale per il Digitale, area prioritaria per la Commissione Junker.

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Tra le altre nomine…

Alla guida della DG Mercato Interno, Industria, Imprenditoria e PMI è stata nominata l’inglese Lowri Evans.

Lo spagnolo Daniel Calleja Crespo sarà a capo della DG Ambiente.

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Il portoghese Joao Aguiar Machado sarà il nuovo DG per gli Affari Marittimi e la Pesca.

L’inglese Stephen Quest sarà il nuovo DG Fiscalità e l’Unione Doganale.

Tra le altre nomine…

Lo spagnolo Xavier Prats Monne sarà il nuovo DG per la Salute e Sicurezza Alimentare.

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E ancora...

Il francese Olivier Guersent sarà il nuovo DG per la Stabilità Finanziaria.

La lussemburghese Martine Reicherts sarà il nuovo DG Istruzione e Cultura.

L’estone Henrik Hololei sarà il nuovo DG Mobilità e Trasporti.

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