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Contrattazione, Industria, Tele\Comunicazioni & Innovazione digitale UIL Contrattazione Privata Industria, Tele/ Comunicazioni & Innovazione NEWSLETTER EWSLETTER EWSLETTER UIL UIL UIL P P POLITICHE OLITICHE OLITICHE C C CONTRATTAZIONE ONTRATTAZIONE ONTRATTAZIONE MARZO ARZO ARZO 2013 2013 2013 Servizio Politiche Sviluppo UIL Contrattazione Innovazione. Rassegna riservata a iscritti UIL e simpatizzanti . Tel. 064753410 Fax 064753336 Visita http://www.uil.it/ contrattazione Richiedi la newsletter a [email protected] Sciopero Autostrade scelta necessaria Conferenza d’organizzazione UIL RLS NEWS Cae Ibm A fianco delle vittime Dopo il voto, la Siae al voto Una Siae delle major? Pool, chi distruggerà l’Ilva? Tlc sotto custodia partitica Piano Industriale Telecom 2013 Segretario Confederale UIL Paolo Carcassi A cura di Giuseppe Mele I l 3 marzo si terrà lo sciopero nazionale di 4 ore per turno del personale operativo di Società Autostrade. E’ un fatto che non avveniva da anni, ma la scelta dello sciopero è stata necessa- ria. Nonostante i forti utili della Società, infatti, non si riesce anco- ra a firmare il contratto di II° livello. Inoltre, per conseguire ulte- riori risparmi, l’azienda ha deciso unilateralmente di eliminare il servizio viabilità, fondendolo con la manutenzione dell’infrastruttu- ra. La scelta organizzativa dell’azienda comporta la riduzione del personale addetto al pattugliamento sulla rete. Si rende così im- possibile il servizio di primo intervento con conseguenze sulla sicu- rezza stradale e su quella degli operatori. Sulla sicurezza, l'inciden- te mortale di Taranto è la tragica smentita di quanti valutano posi- calante di incidenti nel nostro Paese. Se si ipotizza un ulteriore ca- lo del 3%, per l'anno 2012, degli eventi mortali, ben maggiore è quello della produzione e delle ore lavorate e quindi in termini reali l'emergenza infortuni è ancora più grave. Nelle realtà che vivono la crisi produttiva e negli appalti si può determinare un calo dell'attenzione sulle questioni della salute e della sicurezza: proprio in questi contesti, invece, è necessario accrescere l'impe- gno. Siamo al fianco dei familiari delle vittime. Sciopero Autostrade scelta necessaria Appuntamenti 19 marzo Conferenza di Organizzazione UILCOMunicazioni

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Newsletter Contrattainnovazione UIL di marzo 2013

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Contrattazione, Industria, Tele\Comunicazioni & Innovazione digitale

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Sciopero Autostrade scelta necessaria Conferenza d’organizzazione UIL RLS NEWS Cae Ibm A fianco delle vittime Dopo il voto, la Siae al voto Una Siae delle major? Pool, chi distruggerà l’Ilva? Tlc sotto custodia partitica Piano Industriale Telecom 2013

Segretario Confederale UIL Paolo Carcassi

A cura di Giuseppe Mele

I l 3 marzo si terrà lo sciopero nazionale di 4 ore per turno del personale operativo di Società Autostrade. E’ un fatto che non avveniva da anni, ma la scelta dello sciopero è stata necessa-

ria. Nonostante i forti utili della Società, infatti, non si riesce anco-ra a firmare il contratto di II° livello. Inoltre, per conseguire ulte-riori risparmi, l’azienda ha deciso unilateralmente di eliminare il servizio viabilità, fondendolo con la manutenzione dell’infrastruttu-ra. La scelta organizzativa dell’azienda comporta la riduzione del personale addetto al pattugliamento sulla rete. Si rende così im-possibile il servizio di primo intervento con conseguenze sulla sicu-rezza stradale e su quella degli operatori. Sulla sicurezza, l'inciden-te mortale di Taranto è la tragica smentita di quanti valutano posi-

calante di incidenti nel nostro Paese. Se si ipotizza un ulteriore ca-lo del 3%, per l'anno 2012, degli eventi mortali, ben maggiore è quello della produzione e delle ore lavorate e quindi in termini reali l'emergenza infortuni è ancora più grave. Nelle realtà che vivono la crisi produttiva e negli appalti si può determinare un calo dell'attenzione sulle questioni della salute e della sicurezza: proprio in questi contesti, invece, è necessario accrescere l'impe-gno. Siamo al fianco dei familiari delle vittime.

Sciopero Autostrade scelta necessaria

Appuntamenti

19 marzo Conferenza di

Organizzazione

UILCOMunicazioni

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Revocato lo sciopero nazionale di 24 ore dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale dei sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Faisa proclamato per venerdi' 8 febbraio, spostandolo al 22 marzo prossimo. La decisione delle organizzazioni sindacali ''e' motivata dalla calenda-rizzazione al 7 febbraio della riunione della Conferenza Unificata (Governo, Regioni, Province, Comuni) che do-vrebbe definire il Dpcm di ripartizione delle risorse finan-ziarie destinate al settore e in considerazione della prose-cuzione in sede governativa del negoziato contrattuale''.

UIL Rls News

Anche su

Contratti in scadenza su www.uil.it/contrattazione

Calendario Scioperi Su http://uil.it/dir_sciopero

Comitato Aziendale Europeo Ibm 2013 A gennaio si è svolto l'ultimo incontro tra il Select Committee (segreteria) del Comitato Aziendale Eu-ropeo (European Works Council) e la Direzione A-ziendale. Risultati finanziari: utile globale +4,3%, ricavi europei calati del 6% nel 2012. Nell'ultimo trimestre, i ricavi Italia sono tra i migliori. In 7 Pa-esi (Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Belgio, O-landa e Lussemburgo, ca. 15% dei lavoratori IBM) il bonus Pdr non sarà erogato. Occupazione 2012, perso il 6% dei posti di lavoro in Europa. La cosid-detta ottimizzazione continuerà nel 2013. Il CAE ha chiesto di uniformare il pagamento degli incen-tivi venditori (% incentivo pagato rispetto a % quota raggiunta) dei paesi Europei al sistema usa-to in UK e Eire. L'azienda ha risposto positivamen-te ed il reference salary sarà raggiunto a una quo-ta più bassa). Nell'Europa dell'est i lavoratori IBM non possono eleggere i propri rappresentati nel CAE IBM. Prossimo meeting 15-17 maggio p.v.

Nuovo avviso pubblico Inail per incentivi alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro (T.U. sicurezza sul lavoro art. 11). Possono essere presentati progetti di investimento e per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità so-ciale. Incentivi per le imprese, anche individuali, iscritte alla CCIAA del 50% dei costi del progetto per un max contributo di 100mila e min di 5mila€

E' in attesa di pubblicazione sulla G.U. la nuova AUA (Autorizzazione Unica Ambientale), approvata dal CdM n. 69/2013 del 15 febbraio u.s., dopo il parere della Conferenza unificata, del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari competenti.

Cronistoria sul fotovoltaico: dall’ini-zio dell’anno 2013 è in funzione l’im-pianto fotovoltaico sopra il tetto del palazzo della Sede Confederale UIL

https://www.facebook.com/uil.svilupposostenibile

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Taranto, al fianco dei fami-liari delle vittime L 'incidente mortale avvenuto a

Taranto è la tragica smentita di quanti valutano positivamente il

trend calante di incidenti e morti nel nostro Paese. Se si ipotizza un ulterio-re calo del 3 per cento, per l'anno 20-12, degli eventi mortali, ben maggiore

è stato il calo della produzione e delle ore lavorate e quindi in termi-ni reali l'emergenza infortuni è ancora più grave”. E’ quanto dichiara in una nota Paolo Carcassi, segretario confederale Uil. “Nelle realtà che vivono la crisi produttiva e negli appalti si può determinare un calo dell'attenzione sulle questioni della salute e della sicurezza: pro-prio in questi contesti, invece, è necessario accrescere l'impegno. Siamo al fianco dei familiari delle vittime. Sollecitiamo iniziative con-crete che puntino al rafforzamento dell'attività degli enti preposti e chiediamo al Governo e alle forze politiche, in questi mesi disattenti, di riportare in primo piano il problema della salute e della sicurezza del lavoro

F usione Hera Spa e Acegas-Aps Spa Il primo accordo contiene molti punti di assoluto valore: la definizione degli obiettivi del Progetto Industriale, la costituzione di un operatore competitivo nel settore dei Servizi Pubblici di livello nazionale, il radicamento nel territorio,

lo sviluppo e la crescita occupazionale, la valorizzazione del lavoro, la ge-stione e il controllo dei cicli integrati, il rispetto dei contratti nazionali di settore e delle clausole sociali, il rispetto dei criteri definiti dai protocolli sulla legalità' e sugli appalti. Riaffermare la valorizzazione dei lavoratori, di tutte le risorse umane e delle loro professionalità nell'ambito di un’im-portante aggregazione nazionale tra due aziende di multi utility risulta og-gi un impegno, non scontato, da consolidare e di buon auspicio per il pro-

M orti sul lavoro a Palermo il 52enne Antonino Castiglia caduto dall'impalcatura del tetto del Convento di Sant'Antonino, ora

dell’Ateneo; ed il 21enne Michele Petruccio a Caltabellotta (Agrigento), precipitato dalla torre di una pala eolica in località parco eolico, Ficuzza.

I l datore di lavoro in presenza di un infor-tunio che coinvolge un lavoratore dipen-dente o assimilato, ha l’obbligo di inoltrare la denuncia/comunicazione di infortunio

entro due giorni dalla ricezione del certificato medico. Dal 1° luglio 2013 la denuncia/comunicazione di infortunio deve essere trasmessa all’INAIL esclusivamen-te in via telematica utilizzando i canali Tlc dell’Ente che tutela il lavoratore.

5 di mattina, muore pre-so la batteria 9 reparto co-keria, il 43enne Ciro Moc-cia (dipendente Ilva) e re-sta gravemente ferito il collega 46enne Antonio Liddi (dipendente Emmer-re) nello stabilimento side-rurgico Ilva di Taranto .

8 indagati per concorso in omicidio dalla procura di Taranto: il direttore dello stabilimento Antonio Lupo-li, il delegato area cokeria Vito Vitale, il capo reparto esercizio cokeria,Carlo Die-go, il caporeparto manu-tenzione meccanica batte-rie Marco Gratti ed capo-turno batterie Gaetano Pierri, l’amministratore u-nico della ditta appaltante Emmerre Davide Mirra, capoturno Emmerre Cosi-mo Lacarbonara ecapo-squadra Emmerre Vincen-zo Procino. Il reparto per que-stioni tecniche non è stato fermato -9% infortuni

654mila denunce di infortu-ni sul lavoro nel 2012 726 mila denunce nel 2011

-3% morti sul lavoro 820 casi mortali registrati nel 2012 893 nel 2011

50% della riduzione degli infortuni' dipende dal-la diminuzione dell'attivita' produttiva del 2012

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I l 1° marzo, subito dopo le elezioni politiche, si voterà di nuovo ancora prima delle regionali. Si voterà il consiglio di sorveglianza della Siae, società autori ed e -ditori per i cui si battono ben 24 liste. Anche lo Stato siede nell'assemblea dei soci

con lo 0,47%, grazie al servizio pubblico RadioTv. L’attuale consiglio è composto quasi solo da editori e autori del settore Musica con un solo autore per conto delle altre categorie che hanno lamentato una situazione discriminatoria. Le associazio-ni cineTV (100autori), dei dialoghisti (Aidac), dei cineautori (Anac), dei registi di fiction TV (Art), dei film d'animazione (Asifa), dei documentaristi (Doc.it), e dei cinescrittori (Sact) hanno portato le loro doleances in Commissione VII della Ca-mera aprendo di fatto le ostilità. A parte il contrasto con i musicisti, il tema di fondo è l’equo com-penso, nuova tipologia di incasso Siae oltre il diritto d’autore. Il famoso contributo di fotocopia digi-tale, imposto su DVD e pen drive, come da direttiva 2001/29 ma inesistente in Uk. In Canada si paga al Copyright Board, negli Usa alla RIAA, in Belgio all'Auvibel, in Svezia al Copyswede; è pre-sente in Germania, Olanda ma non in Francia dove rientra nel diritto d'autore. Vale cifre diverse, per un DVD ca. €60cent. Prelievo molto discusso ma che le associazioni cineTv difendono a spada tratta come unico strumento di rivalsa di fronte alla massa di film trasmessi dalla Tv. Nato nel’99 in Italia a forfait. Ora di fronte alla richiesta di tariffe, Sky ha smesso di corrisponderlo dal 2010. Per la trattativa ‘09-‘11 con la Rai è stato attuato l’arbitrato, previsto dalla norma del ’41. L’ l’arbitro Siae Lacchini e Perrone si vedono da maggio ’12 e forse chiuderanno a marzo. Gli autori giustificano la differenza impressionan-te, citando la tariffa Uk di €260\minuto, la francese di€ 306 euro e l’italina di 212.. Accusano la Siae di distribuire all'audio-visivo 40 milioni ( in Francia la Sacd ne raccoglie per gli autori cineTv, 180); rinfacciano alle piattaforme digitali uno share dei filmati del 5,3% rispetto allo 0,48% del 2009; alla Rai di aver ridotto da 800 a

500h i contenuti realiz-zati, con investimenti in audiovisivo ridotti a €120 milioni in 3 anni. Sulla liberalizzazione deregolata digitale, l'in-disponibilità dei broa-

dcaster, la crisi Rai si è poi posto il rifiuto in prima istanza della Siae di affrontare il problema. Così le tariffe sono ferme dal 2004. Il tema è a largo raggio. Cineanimatori e documentaristi denunciano il contratto SIAE-TV che tutela solo i colleghi contrattualizzati, mentre le TV impongono la dicitura di semplice filmato per non pagare. Preso l’avvio, la Siae ha avviato un arbitrato anche vs. le telco Confindustria. Come le seconde accusano Google di sfruttamento, così la Siae verso di loro.

Tutte le istanze dipendono dalla situazione diversa cineTv cui manca il diritto esclusivo dei musicisti. Qui si torna al conflitto interno. Il settore Musica costituisce il 70% degli incassi Siae. Canzonette, ed anche molto serie. Nel ‘92, «una sentenza del Consiglio di Stato cancellò la distinzione fra soci e associati, (determinando) l'ingovernabilità, figlia delle precedenti norme (continua alla pag. seguente)La Lg. 2\08 ha infine riordinato l’Istituto fino ai commissari che hanno redatto uno statuto nuovo. 17mila autori non incassano vuoi perché non pubblicano, vuoi perché non vendono.

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1° marzo, dopo il voto, Siae al voto

4 marzo, il sottosegretario all'Editoria Peluffo convoca la Commissione e-quo compenso per i giornalisti, ex lg.233/12, per i diritti dei free lance

Elezioni Siae 1 marzo 2013 Cinema Op. Drammati-

che & RadioTV Lirica Musica Opere letterarie

e arte figurative liste 3 Dor - liste 5 liste 4 liste 9 Olaf - liste 3

Autori Produt-tori

Autori Edi-tori

Autori Editori Autori Editori Autori Editori

Lista Rossel-lini Lista Mazzot-ta

Lista Bibi film di Barba-gallo

Lista Labba-dia Lista Lauro Lista Proietti

Lista Sisti-na Lista Pirelli

Lista Teobaldo Lista Narici Lista Piazza

Lista Sonzogno

Lista Angrisano Lista Gua-riso Lista La-vezzi Lista Roc-chi Lista Rossi Lista Sol-biati

Lista Ed. Benve-nuto Lista Mille-note Lista Sugar-music

Lista Di Conza Lista Vistarini

Lista Hoepli

2 1 3 2 3 1 6 3 2 1

Elezioni Siae 24 liste

85mila elettori di cui

83mila autori e 3mila editori

Equo compenso La Rai offre ca. €400mia an-nui, cioè €0,13\minuto men-tre gli autori chiedono cento volte tanto, € 10\m.

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( Continua da pag. 4) che hanno lasciato la Siae alla mercé di professionisti dell'associazioni-smo”, denunciano gli editori musicali del Fem. La Lg. 2\08 ha infine riordinato l’Istituto fino ai commissari che hanno redatto uno statuto Neanche mille autori superano i €20mila l’anno e

solo 1500 i €10mila. Se veramente la Siae deve essere governata da organi sociali di autori ed editori, questi dovrebbero essere tali, non solo appassionati di show e lettere. I cineautori con-trattaccano: secondo i 100autori, “nel mondo della musica, in 70mila non portano fatturato ma hanno il medesimo diritto di rappresentanza di chi lo fa. I cineproduttori che non fatturano han-no un un peso negli organi largamente sproporzionato al loro contributo”. L’appuntamento ora è il 1° marzo, Palazzo dei Congressi, viale Pittura 5. Verranno eletti 32 consiglieri, metà autori, metà editori, con presenza obbligatoria di associati e di tutti i settori previsti con un premio di 2 consiglieri in più per i

settori in attivo per un max teorico di 42 membri. Rondi rigido regolerà il tempo degli interventi, poi potrà votare solo chi sarà arrivato entro le 11. Soprattutto secondo il nuovo statuto si voterà per capita e per fatturato. L’autore che abbia percepi-to 20mila, voterà per 20.001 punti, esemplifica l’ Uncla(Unione Compositori Librettisti Autori). Ci sono 2 liste dei cineautori per una dei cineprodut-tori. 3 liste degli autori teatrali (Dor- Drammatica Operette e Riviste) e due degli autori lirici rispetto alle due e una dei rispettivi impresari. 6 liste per musicisti e cantanti e 3 per gli editori. Due liste di scrittori e disegnatori (Olaf- Opere letterarie e Arti figurative) per una dei loro editori. Sfilano i figli di Modugno, Rossellini, Izzo. Il Purgatori di 100auto-

ri oltre a scrivere è apparso in Boris ed in Fascisti su Marte come camerata Fecchia. C’è il Presidente Anica Tozzi, la Bibi film di Barbagallo vicina al Sacher di Moretti, la Medolago Albani Presidente IsICult che fa ricerche educative per la Rai. C’è l’ideatore del Festival Inventa un Film a Latina. C’è l’Unsa della Uil, l’unica che somma scrittori ed artisti anche se questi ultimi per il diritto d’autore devono rivolgersi all’Imaie e non alla Siae. Le elezioni Siae saranno 10 distinte, una per autori ed una per editori delle rispettive 5 sezioni. Il ventaglio di opere dell’ingegno divise tra Musica, Lirica, Cinema, Opere letterarie e Arti figurative (Olaf), Drammatica Operette e Riviste (Dor), emana un qual certo odore d’Ottocento. Non a caso a fondare a Milano la Siae nel 1882, furono Verga e Carducci, Operette, lirica, le riviste di Macario, le arti liberty sono sempre lì; dove si collocano item più recenti come istallazioni, multimediale, perfomance, video art? Il Pub-blico Registro del software (Dl.518/92) tutela anche l’IT che non ha un settore. La distinzione tra autore ed editore e-sclude l’interprete ed ignora . il personaggio nuovo della contemporaneità che produce anche se recita o scrive; il gior-nalista che intervista, modello di convergenza professionale parallelo alle convergenze tecnologiche. E’ un voto singola-re, di stampo parasindacale, con la partecipazione in sordina dei sindacati ed in poi bilaterale, per organi finali dove sie-deranno capitale e lavoro insieme. Una copartecipazione resa possibile dalla magia della particolarità della specificità del lavoro intellettuale; e dal quiproquo istituzionale che ha posto quella che è un’associazione tra individui e categorie in un ruolo da agente fiscale. A lungo il bollino Siae ed i suoi agenti sono stati l’incubo di ogni momento, più o meno privato, più o meno collettivo, di ogni manifestazione culturale o festaiola. Insieme onlus ante litteam, istituto parapubblico e monopolista, funzionava per forza d’inerzia, incassando senza fatica sulla diffusione musicale delle radio e discoteche, senza migliorie nei servizi. La Siae si dibatte tra l’avanzare degli striscianti copyright e creative commons. La protezione economica di diritto d’autore ed equo consumo è sottoposta a pesanti interrogativi dalle trasformazioni del modo di con-sumare. Solo i costi solo quelli di sempre. Mentre si urla che la cultura è di tutti il rischio è che cadano le major, grandi in Italia, piccole nel mondo. In Germania la norma equipara violazione del diritto d'autore al furto, con 5 cinque anni di reclusione. In Francia la violazione del diritto d’autore su Internet costa una multa di €30; 3 anni di carcere per chi crea reti di condivisione P2p ma soprattutto l’esilio da Internet, il giudizio della Haute Autorité pour la Protection des Droits sur Internet (HadopiI). In Italia la normaticva è confusa: nel 2008 vennero esentati filmati e immagini sul web da ogni costo; tanti sono però i controllori che l’immancabile Giulietti, tanto per cambiare, invoca in schiera: Siae, Agcom ed Antitrust. Più che la cura, forse sono il problema.

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1° marzo, una Siae delle major?

Cosa può distruggere l’ ?

POLL (segnare con una x)

2010-12 Commissariamento Gian Luigi Rondi 1999-2003 Commissariamento Mauro Masi 2010 - 18,6 milioni 2011 + 1 milione, evasione diritto d’autore 30 milioni Evasione Rai 500 milioni Immobili ceduti al Fondo Immobiliare Cancellati fondo di solidarietà ed assegno di professionalità, 40 i dirigenti e 44 precari su 1200 dipendenti

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C oncretezza vuole che l’Agenda Digita-le e lo sviluppo dell’economia digitale, ormai di assoluta preminenza mon-diale su tutti gli altri settori, non pos-

sano trascendere dalle sorti del comparto tele-fonico (Tlc) e della sua principale impresa, Telecom Italia, l’unica rimasta nazionale (e solo in parte). Non possono perché conditio sine qua non del digitale è la velocità di tra-smissione e di accesso ai dati Tlc. Se i consu-mi sono per valore metà digitali e metà mate-riali, sono maggioritarie le componenti digitali di produzione, commercio e servizi. Non esiste la sbandierata arretratezza italiana nel settore; la terza economia europea si nutre di consumi digitali. Manca, come in tutt’Europa la produzione. Gli europei, però di fronte all’aggressione asioUsa, hanno usato gli aiuti pubblici esattamente come avvenuto per energia, banche, auto, ecc. In Italia, salvate Finmeccanica, Enel, Eni, Poste, auto e le banche, si sono lasciati alla deriva, per scelte parti-tiche, produzioni, come chimica, acciaio e Tlc. Malgrado ciò, proprio la leadership d’innovazione ha retto soprattutto quando per un decennio le scon-fitte sul lato hardware e software sono stati annullati dalla vittoria del gsm europeo sugli standard Usa. Oggi il digital divide italico non sta nella sua eco-nomia duale, che è un dato assoluto di tutta l’economia ma è la somma dell’-assenza di intervento pubblico (con le eccezioni ottime del piano digitale lom-bardo) con le aggressioni giuridica e partitico-finanziaria alle Tlc. Anche qui, i guai giurisprudenziali non sono un caso isolato. Con Telecom e le altre telco sono alla sbarra, Desio, Unicredit, Mps, Rcs, Ilva, Sai, Intesa, Finmeccanica, ecc. ecc. : una compagnia così ampia da suscitare dubbi sulle accuse stesse. Nelle Tlc c’è la particolarità dell’uso interno della giustizia nella lotta interna al managenent, secondo una pratica, si può dire, centenaria, della sinistra. Non a caso Sip è divenuta Telecom con la messa in stato di accusa dell’ex numero uno dell’ex azienda Iri e sulla stessa falsariga pende eterna la questione delle sim Tim false, stranamente pubblicizzata dall’azienda medesima. Si è concluso il processo sullo spionaggio Tovaroli, la gravità dei cui famosi dossier potreb-bere non sembrare dissimile dalle solite intercettazioni sfuggite o dai consueti gossip Dagospia o dai libri di Travaglio, Gomez e Stella. Telecom e la dignità

dei politici e giorna-listi di sinistra sono state risarcite, an-che a spese di un giornalista di Fami-glia Cristiana, e di altri comprimari che dovranno pa-gare milioni allo Stato, sempre che non li salvi la pre-scrizione. Dopo 5

anni, per il caso Iva telefonica, riciclaggio internazionale da €2 milioni, sono stati chiesti 7 anni cad. di galera, al fondatore Fastweb Scaglia ed all’ex Ad di Sparkle, società dell’internazionale Telecom, Mazzitelli. Prove documentali sul primo non ce ne sono, quanto al secondo, subito cacciato con ignominia, ha riavuto indietro nel 2012 immobili, conti e titoli, già sequestrati, perché non legati a profitti derivanti dalle accuse. Scaglia con tanto di vignette di Vincino si difende a spada tratta, Telecom no. Nel frattempo Fastweb è divenuta sviz-zera, Sparkle è decaduta e Telecom ci ha rimesso 500 milioni. Il nuovo capo all’internazionale Telecom, successore di Mazzitelli, l’ex veltroniano capo Acea Andrea Mangoni, si è appena dimesso da AD Tim Participacoes e da Tim Bra-sil, forse per le eccessive promesse di investimenti in Brasile. La partecipata brasiliana, l’unica che aumenti l’utile nel Gruppo Telecom, è sempre più autoc-tona, con un management carioca, dopo le dimissioni imposte dalla giustizia dell’altro chief, Luciani. Coincidenza vuole che le idee di sviluppo dei manager considerati vicino al centrodx, li abbia porta-ti in tribunale. Oggi vengono scaricati anche quelli del centrosx, forse per le scelte scellerate (ed assenza di giustizia) del-l’indebitamento addossato a Telecom da Colannino nel ’99. forse per evanescenza ed incapacità. Adesso al posto di Man-goni, a capo della finanza Telecom c’è il montiano figlio dell’ex ministro Cancellieri, garanzia, in un’azienda già spremuta fino all’osso, di ancora maggiori risparmi, di aggressivi tagli di costo che non potranno che pesare sul conto dei lavoratori e sull’impoverimento dell’indotto, del comparto in generale (continua alla pag. seguente)

Tlc sotto custodia partitica

Piano Industriale Telecom Italia 2013 Esuberi 2.750 per il 2013 e 2.750 per il 2014 Mobiità volontaria per 250 per-sone (pensione o prepensiona-mento)

Contratto di solidarietà per 10.882 risorse (8890 tecnici, 11-30 progettisti OA, 167 apprendi-sti, 199 ND, 43 TiLAB ed altri)

La solidarietà comporterebbe u-na riduzione salariale del 15% (39 gg./anno) per i settori SPV, credito, indiretti, DA (ora al 3% non 1254) del Caring + Cross Activities di Technology ; del 6,15% (16 gg/anno) x operatori CC e CSA + Technology (no tec-nici/progettisti e cross activi-ties).

Esclusi dalla solidarietà Open Access tecnici/progettisti, alcuni turnisti 0/24, MA. ND innovazio-ne

Rischio scorporo I call center del 187, del 119 e del 191 diventano la divisione Caring Services . Il 1254 (800 addetti) già venduto con Matrix rischia di sparire.

Chiusura delle sedi sotto i 50 di-pendenti (p.e., Aosta, Nuoro,

L’agenda Digitale dipende dalle Tlc, dalle sue reti, e quindi dalla principale impresa del settore. Sulla quale pende un conto nega-tivo da 47 miliardi. Dopo 12 anni dalla privatizzazione debitoria di Colaninno, 16 miliardi in più

La partitica si muove contro l’evoluzione tecnologica , né le interessano le secche dell’innovazione. Applica il manuale Cencelli alla custodia cautelare dei mercati tecnologici anche dovessero morire di asfissia.

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Servizio Politiche Sviluppo UIL Contrattazione Innovazione. Rassegna riservata a iscritti e simpatizanti UIL. Tel. 064753410 Fax 064753336 Scrivi a [email protected] Visita http://www.uil.it/contrattazione Richiedi la la newsletter a [email protected]

( continua da pag. 6)generale e quindi di tutta l’Agenda Digitale. L’altro vulnus è partitico-finanziario. Il 1° febbraio è stato firmato il nuovo contratto Tlc,

con un aumento base in 2 anni di 135€, ora all’approvazione dei 160mila lavoratori del settore. Subito Moody's ha ribassato il rating Telecom a Baa3 con outlook negativo, vuoi per i risultati 2012, vuoi per il taglio del dividendo del 54% agli azionisti, chiamati per la seconda volta a sacrifici comuni dopo gli accordi di solidarietà. L’azionariato si divi-de tra le banche italiane e la spagnola Telefoni- ca della controllante Telco (22,4%) e 430mila azionisti, italiani per il 26,6% e stranieri per il 50,1%. Telco è blindata fino al 2015, con possibilità però di recesso nel 2013. Per scongiurare quest’ipotesi il titolo Telecom verrà svalutato da 1,5 a 1,2€, riducendo le perdite a 100 milioni cad. per Mediobanca e Intesa, a 300 per Gene-rali e 400 per Telefonica. Il debito, il peccato origi-nale Telecom e quindi delle tlc italiane, anche dopo la cura triennale da cavallo messa in campo da Berna-bè, resta oltre i €28 miliardi che tra i 16 di in-vestimenti preventivati ed i 3 del nuovo prestito dei bond ibridi appena emesso, suonano alle orec- chie dei mercati come un rosso da €47 miliardi. Il debi- to origi-nario di Colannnino, con il sostegno del centro- sinistra, fu di £61mila miliardi, cioè €31,5 miliardi. Dopo 13 anni, è aumentato di 16 miliardi, al netto della vendi- ta di gran parte delle attività internazionali, degli immo-bili, della distruzione dell’informatica e del calo dei dipendenti Telecom, passati, come ricorda, U-gliarolo della Uilcom, in 10 anni da 120mila a 48mila. Il debito costringe Telecom a vendere di corsa La7 alla Cairo Communication dell’o-monimo presidente del Torino calcio, sua con-cessionaria pubblicitaria. L’offerta di Urbano Cairo di 90 milioni (oltre 200 di debito della Tv di Mentana) è inferiore ai €300 milioni offerti dal fondo Clessidra che puzzava troppo di ber-lusconismo. ma lascia a TiMedia i remunerativi 3 multiplex sul digitale terrestre del valore di €350 milioni. Come il debito anche su questa vendita pesa la partitica, con l’improvvisa proposta di una cordata montista di Della Valle, già azionista Rcs - Corrierone e dalla trasfigurazione de La7, divenuta in 2 anni una seconda Rai3, esempio di televisione militante giustizialista di sinistra. Dopo aver pa-ventato l’acquisto de La7 da parte del leader Pdl, ora per Mentana anche Cairo appare “vicinissimo a Berlusconi”. La filiera tlc parte dalla fibra posata sotto terra, dalle backbones sui fondi oceani, dai satelliti nello spazio e dagli hotbox urbani; si sviluppa per apparati di rete e data center, tlc mobili, fisse, voip, hw e sw in tutte le varianti, apparecchi individuali, contenuti digitali, dalla pubblicità all’editoria e cinema. Come si vede, moltissime cose, che sono un’unica cosa e che muovono oggi verso l’interiorizzazione negli oggetti stessi del web. Dopo la scomparsa, colposa o meno, di

Cecchi Gori, l’impossibilità di partnership con la Rai e Murdoch, il mercato Tv, parte crucia-le del digitale, si identifica in Mediaset, grup-po europeo presente in Italia ed Spagna, mentre Google ha già superato in pubblicità la Rai. Telecom non ha imboccato, se non in modo raffazzonato con cubovision, la via del futuro interattivo della Tv web-connessa. Dietro l’alibi del debito c’è stata la soggezio-

ne alla partitica, ad un modello in cui non è Internet che si espande negli schermi televisivi, ma la è la Tv dei parashow parapartitici che viene riproposta pari pari sul web. L’arretratezza dei vertici manageriali e politici ripropon-gono lo stesso errore fatto nel ’97 all’epoca della madre di tutte le privatizzazioni, quando non l’informatica, oggi rap-presentata da Facebook e dagli Over The Top, venne posta alla guida delle Tlc, come avveniva nel mondo, ma avven-ne il contrario. I nemici ideologici del consumismo di Internet sono sempre al vertice, confermati con Decina all’A-gcom. Si rivede un copione già scritto: l’informatica mondiale domina sulle tlc, ma l’IT italiano è finito. Domani l’Inter-net mondiale dominerà sugli schermi televisivi anche nostrani. La Tv e l’audiovisivo italiani finiranno come Sanremo, ridotto ad un festival Arci. La partitica cui gli imprenditori di Alleana per Internet si rivolgono passivamente solo per avere commesse, si muove contro l’evoluzione tecnologica e contro il mercato senza peraltro sostenerli. Come si vede dal dibattito attorno al La7, alla classe dirigente non interessano le eventuali secche dell’innovazione. Il suo metro di giudizio è il manuale Cencelli applicato alla custodia cautelare dei mercati tecnologici, da conservare per sé e amici, anche dovessero morire di asfissia.

Tlc sotto custodia partitica

A n d r e a M a n g o n i

si è dimesso da AD di Tim Participacoes, Brasile. Dopo l’abban-dono di Lucia-ni, alla guida della maggiore azienda estera di Telecom Ita-lia, dal 4 mar-zo ci sarà Ro-drigo Abreu, ex AD Cisco Brasil

Ugliarolo, Uil: I dipendenti Telecom sono passati in 10 anni da 120mila a 48mila.