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N. 9 - VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014 ORGANO UFFICIALE DELL’U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912 LUCA DI MASI AUGURI EDITORIALE B uon Natale e Buone Fe- ste a tutti i tifosi Grigi. A quelli di lunga data e da tante generazioni e a quelli nati da poco e che han- no cominciato ad avvicinarsi per i risultati positivi della squadra. A quelli che “se gioca- no i Grigi non posso non anda- re al Mocca” a quelli che “una trasferta non me la perderei mai” a quelli che “il campiona- to spezzatino non lo digerisco” a quelli che “finalmente la do- menica posso pranzare in fami- glia”... A tutti, proprio a tutti quelli che un po’ di Grigi ce l’hanno nel cuore. A quelli che “il Bassano non l’ho mai senti- to” a quelli che “il giocatore della squadra avversaria è sem- pre più forte del tuo”, a quelli che “...ce l’abbiamo noi!!”. Ai ti- fosi di oggi e a quelli di doma- ni, a quelli della D e a quelli che stanno arrivando... Buon Natale a quelli che sanno so- gnare e a quelli che “finché non vedo non credo”, a quelli che “non capita ma se capita”, ai “Gufi” e ai “portafortuna”. Buon Natale, con la convinzio- ne di essere al posto giusto nel momento giusto e di avere nel cuore e davanti al cuore una squadra unica, che ci farà gode- re e ci farà soffrire, ma è la no- stra. Nella gioia e nel dolore, ma noi sapremo esaltarci e sa- premo sostenerla sempre. Per- ché è la nostra squadra, questa ci è capitata. E questa resterà per tutta la vita. Sempre. Con i Grigi nel Cuore!!!!! Buon Natale a tutti noi. Grigi.

Orso in casa n.9

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Page 1: Orso in casa n.9

N. 9 - VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014

ORGANO UFFICIALE DELL’U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912

LUCA DI MASI

AUGURIEDITORIALE

Buon Natale e Buone Fe-ste a tutti i tifosi Grigi.A quelli di lunga data eda tante generazioni e

a quelli nati da poco e che han-no cominciato ad avvicinarsiper i risultati positivi dellasquadra. A quelli che “se gioca-no i Grigi non posso non anda-re al Mocca” a quelli che “unatrasferta non me la perdereimai” a quelli che “il campiona-to spezzatino non lo digerisco”a quelli che “finalmente la do-menica posso pranzare in fami-glia”... A tutti, proprio a tuttiquelli che un po’ di Grigi cel’hanno nel cuore. A quelli che“il Bassano non l’ho mai senti-to” a quelli che “il giocatoredella squadra avversaria è sem-pre più forte del tuo”, a quelliche “...ce l’abbiamo noi!!”. Ai ti-fosi di oggi e a quelli di doma-ni, a quelli della D e a quelliche stanno arrivando... BuonNatale a quelli che sanno so-gnare e a quelli che “finchénon vedo non credo”, a quelliche “non capita ma se capita”,ai “Gufi” e ai “portafortuna”.Buon Natale, con la convinzio-ne di essere al posto giusto nelmomento giusto e di avere nelcuore e davanti al cuore unasquadra unica, che ci farà gode-re e ci farà soffrire, ma è la no-stra. Nella gioia e nel dolore,ma noi sapremo esaltarci e sa-premo sostenerla sempre. Per-ché è la nostra squadra, questaci è capitata. E questa resteràper tutta la vita. Sempre. Con iGrigi nel Cuore!!!!!Buon Natale a tutti noi.Grigi.

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18a GIORNATA 19-20-21/12Mantova AlbinoLeffe Lumezzane FeralpiSalòPordenone Real VicenzaPro Patria Unione VeneziaGiana Erminio Sudtirol Torres Cremonese Arezzo Novara Alessandria RenateDomenica 21 dicembre ore 14,30Bassano Monza Pavia Como

19a GIORNATA 6/1/2015Sudtirol Arezzo Renate TorresUnione Venezia AlessandriaMartedì 6 gennaio ore 14,00Monza Pro PatriaFeralpiSalò Bassano Novara Lumezzane Cremonese Giana ErminioReal Vicenza PaviaAlbinoLeffe PordenoneComo Mantova

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• Stadio Moccagatta (via Bellini): venerdì dalle ore 17 alle 19;sabato dalle ore 9,30 alle 12,00 e dalle 15,30 alle 19; domenicadalle ore 10,30 fino al termine del primo tempo.

CLASSIFICA

Squadra PT G V N P GF GS

Novara 34 17 10 4 3 28 15Pavia 34 17 10 4 3 28 19ALESSANDRIA 33 17 9 6 2 28 15Bassano 33 17 9 6 2 29 17Real Vicenza 31 17 8 7 2 28 18Monza 30 17 9 3 5 23 13Como 29 17 9 2 6 24 18Feralpisalò 27 17 8 3 6 19 20Sudtirol 26 17 7 5 5 20 17Cremonese 23 17 6 5 6 23 22Arezzo 23 17 6 5 6 14 15U. Venezia 22 17 7 1 9 23 21Torres 20 17 5 5 7 14 18Renate 20 17 5 5 7 20 27Giana Erminio 19 17 5 4 8 15 18Mantova 17 17 4 5 8 14 17Lumezzane 17 17 4 5 8 14 24Pro Patria (-1) 12 17 2 7 8 22 33Albinoleffe 10 17 2 4 11 7 23Pordenone 5 17 1 2 14 10 33

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L’ORSO IN CASASupplemento a “Il Piccolo” n. 96di venerdì 19 dicembre 2014

A cura diUfficio Stampa Alessandria Calcio

Progetto grafico e impaginazioneMauro Risciglione

In collaborazione conMEDIAL srl pubblicitàAlessandria, via Parnisetti 12/ATel. 0131 56364

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Scende al Moccagatta lasquadra che ha inter-rotto sabato scorso laserie positiva del Bassa-

no: attualmente ha 20 puntiin classifica, 3 sopra la zonaplay out, frutto di 5 vittorie, 5pareggi e 7 sconfitte; 20 retisegnate (Florian, Iovine, Man-tovani e Muchetti con 3 gol atesta) e 27 quelle subite. Intrasferta ha conquistato 11punti vincendo a Pordenone,Bolzano e Cremona; pareg-giando a Busto Arsizio e Vi-cenza; ha perso contro Giana,Como e Venezia.

���� ������ Il club fondatonel 1947, gioca nei professio-nisti dal 2010, essendo statointegrato nella Seconda Divi-sione a completamento dei

quadri (nel campionato di se-rie D era giunto quinto).

�������� Luigi Spreafico è ilPresidente; Massimo Crippa(ex calciatore di Napoli, Tori-no, Parma e con 17 presenzein Nazionale) il Direttore Ge-nerale; Luigi Abbate (ex Valen-zana) il Direttore Sportivo.

���������� Simone Boldini,60 anni da Ghedi, è al secon-do anno sulla panchina ne-roazzurra; aveva già allenato lasquadra nel 2010-11. E’ tecni-co di esperienza con alle spal-le club di categoria comeMonza, Carrarese, Livorno,Pro Sesto, Como, Lugano e Tri-tium. Da calciatore ha giocatoin serie A con Como, Milan (havinto uno scudetto e 2 CoppeItalia), Ascoli, Napoli e Atalan-ta. Schema tattico: 3-5-2.

����� � E’ una delle po-che società ad aver mantenu-to l’ossatura della passata sta-gione: 13 giocatori conferma-ti, un paio di innesti dallaBerretti e una stretta collabo-razione con il settore giovani-le del Parma. Poi c’è la manodel mister con sue vecchie co-noscenze sin dai tempi diTrezzo d’Adda (Spampatti,Chimenti, Malgrati e Riva).Tra i pali è stato “promosso”titolare Cincilla mentre Steniex Pergolettese è il vice ed ilgiovane Vannucchi (proprietàJuventus) a fare esperienza.La difesa ruota sui collaudatiAdobati (quinto anno), Ga-vazzi, il capitano (altro quintoanno che rientra dopo un tur-no di squalifica), Morotti(quarta stagione). ConfermatiBonfanti ma che non ci saràper squalifica e Riva; i nuovi

sono Di Gennaro dal Parma(era ad Ascoli) e Iovine, exPergolettese. Altre conferme acentrocampo per Chimenti,Malgrati (ha giocato anche aNovi Ligure), Muchetti e Pe-drinelli. Poi c’è il ritorno diMantovani da Barletta, il pre-stito dall’Inter di Mira e l’inse-rimento di Mascheroni dalsettore giovanile. In attaccodove è fuori per infortunio l’exCasale Curcio, conferme perFlorian, Scaccabarozzi e

TINO PASTORINO

Spampatti, tutti alla secondastagione. I nuovi sono Cocuz-za dal Parma (era al Sudtirol)e Rovelli sempre dal Parma(era alla Feralpi). Roda è unaltro prodotto del settore gio-vanile. Tra le cessioni estivesegnaliamo Baldo (c) al Lec-co, Maccabiti (a) al Lumezza-ne, Gualdi (c) all’Ascoli, Ca-stellani (a) rientrato all’Em-poli che lo ha girato al Forlì,cosi come sono rientrati aParma Santurro (p), Adorni(d) ora al Cesena, Bernasconi(a) girato all’Aquila.

����� Portieri: Cincilla (94),Steni (92), Vannucchi (95). Di-fensori: Adobati (88), Bonfan-ti (92), Di Gennaro (94), Ga-vazzi (88), Iovine (91), Morotti(90), Riva (90). Centrocampi-sti: Chimenti (90), Mantovani(91), Malgrati (83), Maschero-ni (95), Mira (95), Muchetti(85), Pedrinelli (93). Attaccan-ti: Cocuzza (93), Curcio (90),Florian (87), Roda (95), Rovel-li (94), Scaccabarozzi (94),Spampatti (89).

������������� Renate-Bassano 2-1 (0-1); marcatori:Pietribiasi al 35’, Florian al 75’,Cocuzza al 91’. Renate (3-5-2)Cincilla, Adobati, Di Gennaro,Riva, Bonfanti, Muchetti, Chi-meti, Mantovani (dal 46’Scaccabarozzi), Iovine (dal72’ Rovelli), Spampatti (dal67’ Florian), Cocuzza. A disp.:Vannucchi, Morotti, Masche-roni, Mira. Ammoniti: Bon-fanti, Chimenti, Iovine.

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BOLDINI, LA STELLACON IL MILAN DI RIVERALE PANTERE

CERCANO PUNTI

È IL MOMENTO DI DOMARE LA NOSTRA BESTIA NERA, IL RENATE

Ebbene sì, il mister del Re-nate ha giocato con Rivera.Simone Boldini, nato il 23maggio di sessant’anni fa, èstato campione d’Italia conil Milan del golden boy e hacontribuito all’agognata vit-toria della stella, raggiuntacon il decimo scudetto ros-sonero, nel 78/79. Era il Mi-lan di Liedholm in panchi-na, Bigon, Novellino, Chiodie del giovanissimo Baresi.Per Boldini, grintoso difen-sore di fascia, in quella sta-gione 14 presenze e un gol.

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CONOSCIAMO DA VICINO I GIOCATORI DELL’ALESSANDRIA.KENNETH OBODO CI APRE LE PORTE DELLA SUA DIMORA

FINALMENTETUTTI INSIEME

La casa di Ken Obodo ècalda, colorata e spa-ziosa. Quando arrivia-mo, Cristabel, la sua

primogenita, 3 anni lo scorsoottobre, balla allegra davantia un cartone in Tv; i suoi mo-vimenti sono aggraziati e in-credibilmente in sintonia conla musica. In sottofondo sisente la voce (e che voce!!!) diDivain, alle prese con poppa-ta e cambio del pannolone.Ken è un uomo felice e realiz-zato. Nel racconto della suavita e della sua quotidianitàricorrono sovente parole chesono soprattutto i suoi valori:amore, famiglia e Dio. “Venendo qui ad Alessandria,ho voluto avere tutti vicini.Stava arrivando Divain, (nato3 mesi fa, ndr) e io ero stancodi starmene da solo. Volevo lamia famiglia qui, la mia don-na e la mia bambina e ho fat-to in modo che questo sogno sirealizzasse.”Cosa sapevi di Alessandria,prima di arrivarci? “Avevo in-formazioni molto buone. Sen-tendoli, Fanucchi, Scappini eDino Pagliari mi avevanoconsigliato di venire qui: per-sone gentili, città tranquilla epoi una gran tifoseria, compe-tente, orgogliosa... ma li haivisti a Como? Fantastici... Eadesso sono felice...”Ma Rita come l’hai conosciu-ta? E qui, Ken racconta unastoria un po’ bizzarra... “E’stato mio cugino, in Nigeria, a

GIGI POGGIO

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farmela conoscere. Mi dicevasempre che lui conosceva ladonna giusta per me e io chegli chiedevo come facesse a sa-pere quale potesse essere pro-prio la donna adatta a me...Beh, aveva ragione lui, mio cu-gino.”La signora Obodo, arriva pre-ceduta dai gorgheggi di Di-vain, infagottato in una salo-pette di denim, ciuccio inbocca e una peluria in testache promette presto ricciolifitti e neri neri. Rita, Ken è untipo molto particolare di cal-ciatore. Socievole, aperto,sempre pronto alla battuta.Immagino che di calcio si par-li poco, qui in casa... “Hai ra-gione; io lo vedo come il miocompagno, il papà dei mieibambini. Dopo la partita el’allenamento lui è tutto pernoi. Quando si chiude la portadi casa, ho l’impressione cheper lui inizi una nuova vita.”Nei gesti misurati e nella dol-cezza che usa con Cristabel sicomprende quanto Ken sia le-gato a questo universo. “Lamia è stata una vita difficile; ilcalcio ha aiutato la mia fami-glia grazie a me e mio fratello,risolvendo molte situazioni eio adesso voglio fare il massi-mo per conservare tutto ciò,lavorando tutti i giorni, dandol’esempio e cercando di arriva-re sempre più in alto...”Rita ascolta e accarezza Di-vain, mentre Cristabel scara-bocchia il nostro taccuino. Lafamiglia Obodo conosce già idintorni e approfitta delle

molte domeniche libere perfare conoscenza delle città vi-cine. Pavia, Milano, Torino eGenova. Indicandola, Ken di-ce che sua moglie ha cono-sciuto più Italia in sei mesi

che lui in tanti anni, ma va be-ne così... Hai già pensato a co-sa ci sarà dopo il calcio, Ken?“No; so che resterò in Italia. APerugia ho costruito un po’ delmio mondo e penso che là ci

possa essere per me e loro unpezzo di futuro... Il presente,invece, è Grigio, ovviamente...”

(ha collaboratoMauro Risciglione)

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AL CASTELLO Una struttura di stile...un luogo da favola!

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KEN. FORZA E TALENTO A CENTROCAMPO

Kenneth Obodo è natoa Warri in Nigeria il 29giugno 1985. E’ arriva-to in Grigio nell’estatedi quest’anno, dopodue anni a Grosseto,dove, tra B e C1 hacollezionato 58 pre-senze. Prima di Gros-seto, altra squadra to-

scana, il Pisa, dove hagiocato 79 partite, trail 2009 e il 2012, se-gnando quattro reti.Ed è proprio coi neraz-zurri toscani che ilsuo destino si è incro-ciato con mister DinoPagliari e Iacopo Fa-nucchi.

DIVAIN È IL NUOVO ARRIVATOMA CRISTABEL È LA REGINA

Al nostro arrivo sorride e sal-tella allegra la piccola Crista-bel. Rita, la mamma, dice cheha lo stesso carattere di papàKen. E’ davvero un piccolo tor-nado: corre, balla, scaraboc-chia, vorrebbe anche scattarequalche foto. Ma quando arrivaDivain ecco spuntare il bron-cio. Una famiglia normale, bel-lissima, finalmente unita sottoun caldo tetto, anche se fuoripiove e fa freddo.

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A lzi la mano chi, quelladomenica 13 aprile, algol che voleva direpromozione, non

avrebbe voluto fare propriocome Ferrari, autore della re-te: togliersi la maglia e comin-ciare a correre come un mat-to, gridando la propria gioia.“Nonostante fossimo ormai aun passo dalla meta, conosce-vamo le difficoltà di quellapartita -, ricorda Luca D’An-gelo -. Il Bellaria era retrocessoda tempo e non aveva nienteda perdere, tranne l’onore, co-me si diceva una volta. Noieravamo certamente carichima anche stanchi per la lungarincorsa e tanti scontri diretti,equilibrati e giocati con gran-dissima intensità e poi sape-vamo che anche quella dome-nica nessuno ci avrebbe rega-lato niente. Il gol di Fausto?una grande gioia per lui maanche una liberazione...”Per il presidente Luca di Masiil giorno della gara con il Bel-laria è innanzitutto il ricordodi una partita che faticava a

sbloccarsi... “Avevamo unagran voglia di risolverla subitoma i nostri avversari stavanofacendo la loro gara con one-stà e impegno. Quella rete diFausto, arrivata pochi minutidopo il suo ingresso è stataun’emozione forte, quasi unsegno del destino...”“Ricordare quel gol mi emozio-na ancora, oggi come ieri, -racconta Fausto Ferrari -.L’immagine distinta che mi ri-mane dentro è quella dellapanchina che esplode e mi vie-ne incontro. Nei loro sguardivedevo la gioia per un gol de-terminante ma anche la felici-tà di compagni che erano di-

ventati amici e avevano con-diviso la bruttaesperienzadel mio in-fortunio.”“La reazionedel gruppo aquel gol fu bellissima - ri-corda anche il presidente -una gioia liberatoria che poi sitrasferì nello spogliatoio conla doccia di acqua e spumantee poi in piazza a cantare coitifosi, tutti insieme, fieri di es-sere lì e convinti che a quellafesta ne sarebbero seguite al-tre.”Fausto, ricordo un’intervistadi fine gennaio, primi giorni

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GIGI POGGIO

LA STORIA DEI GRIGI E LE “STORIE DAGRIGI” RACCONTATE DAI PROTAGONISTI

di ritorno in campo.Mi dicesti che quelgruppo e quello spo-gliatoio erano unagran medicina... “E’stato così; dopo l’in-

tervento ho deciso dirimanere in Alessandria.

Venire a giocare qui era sta-ta una scelta voluta che miaveva reso orgoglioso e an-

che nella sfortuna non vole-vo perdermi un attimo diquesto ambiente: i ragazzi, lostaff, la società, era tutto comeavevo immaginato e sperato.”Ma il gol? “Un movimentoquasi inconscio, in cui mi so-no ritrovato, quasi all’improv-viso, a essere tornato calciato-re. Su quella palla mi sonobuttato e non ho pensato aniente. Poi quel gol l’ho rivistomille volte e, devo dire, che èstato anche un bel gol...”Un gol entrato nella storia...“Si. questo mi rende molto fe-lice. E’ anche per questo che iGrigi non li perderò mai di vi-sta...”

26,’ del secondotempo. Ferrari,entrato da 4 mi-nuti, sigla il goldell’anno. Unpallone spinto inrete da una inte-ra città e dallavoglia pazza diFausto di farparte del sogno

ALESSANDRIA 1BELLARIA 0

Domenica 13 aprile 2014Alessandria, stadio Moccagatta

Alessandria: Poluzzi,Cammaroto, Sirri, Sabato,Sampaolesi (34’st Mariotti),Cavalli, Baiocco, Tanaglia(11’st Rantier), Spighi,Scotto, Marconi (22’st Ferrari).A disp.: Servili, Valentini,Taddei, Morga. All.: D’Angelo

Bellaria: De Deo, L. Di Stefano(33’st L. Di Stefano),Jefferson, Sirigu, D’Angelo,Pisanu, Bramati, Casantini(9’st Boccaccini), Beghetto,Izzillo; Grandi (43’st Migliore).A disp.: Buggin, Riccardi, Dal Poggetto, Parolini. All.:

Fanesi

Arbitro: Fanton di Lodi

Reti: 26’st Ferrari (A)

FAUSTO FERRARIIL GOL DEI SOGNI

DOMENICA 13 APRILE 2014. IL LIETO FINE DI UNA STORIA INCREDIBILE

Gioiainfinita

dopo il gol.A sinistra:Di Masi eD’Angelo,

la festaa fine

partita

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Da poche settimane Fi-lippo Zaio è il nuovopresidente della Cen-trale del Latte di Ales-

sandria e Asti e non nascondela propria soddisfazione. “E’un incarico di prestigio chemi riempie di orgoglio e micarica di responsabilità equesto, francamente, è illato più positivo di questanuova esperienza. Pensoche, in questa città, il mo-mento sia maturo per-ché anche quelli dellamia generazione (Zaioha 37 anni, ndr) sifacciano avanti percambiare e migliora-re, ove possibile, leregole del gioco... edeccomi qua.”La Centrale è unarealtà strutturata,attiva ed efficiente.Esistono ancoramargini di migliora-mento? “I nostristandars sono eccel-lenti sotto ogni profi-lo. Siamo un,’azien-da che fa della soste-nibilità un marchiodi fabbrica e quandoparlo di sostenibilitàmi riferisco ad ambi-

ti diversi, da quelli del fattura-to con 31 milioni nell,’ultimoesercizio, a quelli del bilancio,sempre in attivo da dieci anni,a quelli del sociale con i nostriinterventi a fianco del mondodel volontariato, per arrivarefino al nostro prodotto prima-

rio, il latte, che è unprodotto del territorioe valorizza lavoro e

professionalità eccellenti.”In tutto questo, ritagliamo ilsuo ruolo, presidente. “Quan-do entri a capo di una realtàdi questo livello, il contributopuò essere minimo ma decisi-vo anche per portare qualcheidea che possa favorire il mi-glioramento di cui mi chiede-va. Mi riferisco alle relazioni

col mondo delle istituzioni, al-la possibilità di dare qualcheinput su come, per esempio, di-versificare la comunicazione,al rafforzamento di un’identitàche si percepisce anche dentrol’azienda e resta il grande mar-chio della Centrale.”Una produzione che “gira” 365giorni all’anno, con un fortelegame col territorio. “Un lega-me funzionale e inscindibilecon 12 aziende agricole che la-vorano per noi... e la più lonta-na dista solo 25 km insomma,il concetto di chilometro nellasua massima realizzazione.Senza dimenticare la linea ga-stronomica anch’essa legata al-le nostre eccellenze... Una real-tà che opera con numeri im-portanti, dai 52 dipendenti aicirca 60 “padroncini” che di-

stribuiscono i nostri prodot-ti, in ben otto province ita-liane: Alessandria, Asti,Cuneo, Torino, Savona, Pa-via, Savona e Lucca.”Da pochi giorni la Centra-le ha una nuova immagi-ne grafica, con uno sloganche s’identifica nei con-

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GIGI POGGIO

FILIPPO ZAIO, NUOVO PRESIDENTE DELLA CENTRALE DEL LATTE, CI PRESENTA LE NOVITÀ DELL’AZIENDA

LUCA DI MASI È IL DIRIGENTE DELL’ANNO

A Palazzo Ceriana Mayne-ri in Corso Stati Uniti 27a Torino, la casa dei gior-nalisti, l’USSI Piemonteha assegnato il “PremioSportivo Piemontese del-l’anno 2014”. Tra i rico-noscimenti attribuiti, an-che quello al nostro pre-sidente, Luca Di Masi, per

il lavoro fin qui realizza-to e i risultati conseguiti,come ha tenuto a sottoli-neare anche Urbano Cairo(con Di Masi nella foto),presidente del Torino, so-cietà premiata al paridella Juventus per le af-fermazioni dell’anno cheva a terminare.

IL LATTE NON SI FERMA MAI

Macelleria

Patriaqualità da sempre

A L E S S A N D R I A • V i a M i l a n o 5 8 • T e l . 0 1 3 1 2 3 2 8 1 6

cetti di cui si parlava prima.“Mi pare un’immagine frescache ricorda quanto il latte siaun prodotto naturale e profon-damente nostro, alessandrino:natura, qualità, territorio pa-role che hanno una sostanza...e che sostanza.”Parlavamo di qualcosa di pro-fondamente alessandrino equi viene da parlare del rap-porto tra Centrale del latte eAlessandria Calcio. “Si, duemarchi d’eccellenza che colla-borano in GiocAlMocca con fi-ni e scopi condivisi: fare edu-cazione alimentare e promuo-vere due identità sentite e im-portanti. Da tifoso sono felicedi questa empatia che si fon-da, peraltro, su basi professio-nali solide e qualificate. E poiriconosco a Luca Di Masi e al-la nuova società la grande ca-pacità di aver coinvolto la cit-tà in questo progetto con com-petenza e passione, come maiprima era capitato. E’ un mo-mento bello, quello che stiamovivendo e da alessandrino so-no felice di portare il mio con-tributo.”

La nuovaimmaginegrafica cheda pochigiornicontraddi-stingue laCentraledel Latte

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Con la serata all’Hotel AlliDue Buoi Rossi di Ales-sandria dello scorso 4dicembre, ha preso uffi-

cialmente il via il Progetto Ac-cademia Grigia, rivolto allemigliori società dilettantisti-che del territorio, serbatoio in-dispensabile per lo sviluppo eil futuro di questo sport, sia alivello locale che nazionale. Davanti ad un numeroso pub-blico di rappresentanti di so-cietà sportive di Piemonte,Lombardia, Liguria e ValleD’Aosta e alla presenza del Re-sponsabile Organizzativo delSettore Giovanile dell’Alessan-dria Calcio Alberto Sala e delResponsabile Tecnico Mauri-zio Ferrarese, Alessandro Sol-dati, Responsabile Scouting,Stefano Alfero e Luca Loria,Responsabili dell’attività dibase, hanno presentato le fi-nalità e il modello formativodel progetto. L’idea di parten-za non è certo quella vendereun prodotto o un servizio diconsulenza ma piuttosto ini-ziare un percorso condivisoche realizzi la crescita del gio-vane calciatore e della società.Attualmente le modifiche al-l’urbanistica delle città, dovegli spazi per il gioco in genera-le, ma anche del calcio in par-ticolare, sono limitati e poco

sicuri, il tempo per “esserebambini” è diminuito e non siha più la possibilità di scopriree sperimentare da soli; questasituazione - hanno puntualiz-zato i relatori - ha creato, difatto, un vuoto. E’ necessarioinnanzitutto comprendere eanalizzare questo aspetto, perpoter ricreare lo spirito e lostato d’animo del cosiddetto“calcio di strada”. Tenendopresente che il gioco del calcioè una dinamica collettiva, do-ve sono fondamentali le inter-

azioni tra i giocatori; i contestidi gioco, dunque, devono es-sere sempre aperti alla colla-borazione e la “tattica” (nonintesa nel senso comune deltermine) deve avere la prioritànell’insegnamento del gioco,unendo l’informazione all’a-zione. Di conseguenza, occor-re prendere in considerazioneuna nuova visione del concet-to di tecnica: quella di stru-mento per risolvere un pro-blema di gioco, cioè di rispo-sta ad una necessità tattica.

Partendo da questi presuppo-sti, il modello formativo del-l’Accademia Grigia si proponeun apprendimento attraversol’utilizzo di forme semplificatedi gioco, con l’obiettivo di im-parare a giocare giocando,muovendo dal presuppostoche il gioco deve essere pre-sente lungo tutto il percorso diformazione. Un altro elemen-to da considerare è l’errore:esso non va valutato come fe-nomeno da evitare, ma comeelemento integrante e struttu-

MICHELA AMISANO

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ACCADEMIA GRIGIAPRONTA AL DECOLLO

PRESENTATE LE FINALITÀ E IL MODELLOFORMATIVO DEL PROGETTO A NUMEROSESOCIETÀ SPORTIVE DEL NORD ITALIA

Alberto Sala Alessandro Soldati Luca Loria

rante del processo di appren-dimento. Per questo, il gioca-tore deve provare, con il ri-schio di sbagliare, in un pro-cesso di scoperta guidata chelo aiuta a crescere.Le società che condividono lastessa idea di calcio, basatasulla crescita del compartotecnico e dell’uomo/calciato-re e aderiscono completa-mente al Codice Etico dell’A-lessandria Calcio e ai suoi va-lori umani, al di sopra di qual-siasi tema sportivo, possonodare il via ad una collabora-zione con l’Accademia Grigia,poiché la qualità delle perso-ne è il requisito imprescindi-bile per iniziare un progettocomune.Alla serata hanno inoltre par-tecipato gli allenatori delleformazioni Berretti e Giova-nissimi Nazionali Andrea Zan-chetta e Stefano Civeriati, ol-tre al Coordinatore delle rela-zioni esterne del Settore Gio-vanile Giuseppe Lo Menzo.