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FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY Ufficio Marketing F.I.R.

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FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY

Ufficio Marketing F.I.R.

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Il rugby insegna a vivere, perché e’ sottilissima la

linea che separa la virtù sportiva dalla violenza e tutti

sanno che quel confine non va mai superato e che si

devono sempre rispettare le regole.

Robert Paparemborde ( ex pilone della Nazionale Francese - 55 Caps)

Premessa

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1. Scenario

2. I valori del Rugby

3. La storia del 6 Nazioni

4. I dati del 6 Nazioni

5. La storia della Coppa del Mondo

6. I dati della RWC: Nuova Zelanda 2011

Indice A

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La svolta del rugby italiano è datata 1997, a Grenoble: il successo sulla Francia, il primo di sempre, spalanca le porte del 6 Nazioni. L'Italia esordisce nel più antico torneo della storia il 5 febbraio 2000, al Flaminio di Roma: batte la Scozia 34-20. Da allora la Federazione Italiana Rugby è cresciuta esponenzialmente sotto ogni aspetto: economico, mediatico, sportivo. Oggi vanta 75.000 tesserati contro i 30.000 di appena otto anni fa, ed ha abbattuto il muro delle mille Società affiliate. La Nazionale è stabilmente nella top-ten del ranking mondiale dell'IRB ed è sempre stata presente nelle sei edizioni della Rugby World Cup disputate sino ad oggi, sfiorando in tre occasioni l'ingresso tra le prime otto. Protagonisti del 6 Nazioni e sulla scena internazionale, gli Azzurri dimostrano di essere uno strumento di promozione sempre più forte presso il pubblico, i media e le aziende.

1. Scenario

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Il rugby è tradizione - dal 1823, quando William Webb Ellis ne inventò quasi involontariamente le regole, il rugby si è diffuso in tutto il mondo in molteplici

forme.

Il rugby è spettacolo - dinamismo, velocità, repentini cambi di fronte, tempi morti ridotti al limite, forza esplosiva. Qualità che lo rendono particolarmente

appetibile per il pubblico sia dal vivo che in televisione.

Il rugby è spirito di gruppo - si gioca in XV, più sette uomini pronti a dare il cambio e tutti rivolti verso lo stesso obiettivo: la meta.

Tutti sono fondamentali per raggiungere l’obiettivo.

Il rugby è non violenza - è uno sport di contatto dove regole ben codificate e seguite con rigore da tutti gli uomini in campo contribuiscono ad accrescere lo

spettacolo.

Il rugby è fair-play - L’avversario sconfitto non viene irriso, a nessun livello: lascia il campo attraversando un corridoio formato dai vincitori che applaudono.

2. I valori del Rugby

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Il rugby è sport - quello che succede sul campo, appartiene al campo e sul campo rimane.

Un contatto più duro degli altri, in 80’ di gioco, può capitare. Disordini sugli spalti non si verificano dal 1823.

Il rugby è cultura - maori, sudafricana, europea, asiatica, sudamericana…

In tutte le parti del mondo, dalle Isole del Pacifico al Canada, dal Giappone agli Stati Uniti, dal Sudafrica alla Scozia ci sono migliaia di club, grandi e piccoli: e

tutti esportano il loro modo di vivere questo sport.

Il rugby è unità ed integrazione delle tifoserie - a qualsiasi livello, dalle partite internazionali a quelle dei club minori, non vi sono barriere

architettoniche a dividere i supporters delle due squadre. A fine partita si va tutti assieme, giocatori e tifosi delle due squadre, a

festeggiare.

Il rugby è uno sport educativo - coraggio, intelligenza, doti atletiche e capacità di collaborare con i compagni sono requisiti fondamentali per un

giocatore e per una squadra vincente.

Il rugby è amicizia - chi è un rugbista lo è per tutta la vita e in qualunque parte del mondo. Chi ha giocato, anche solo una volta, instaura

immediatamente legami con altri rugbisti.

2. I valori del Rugby (segue)

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Il 6 Nazioni nasce dall’Home Championship (1883), divenuto poi torneo 5 Nazioni nel 1910, per diventare infine l’attuale torneo Six Nations con l’ingresso della Nazionale Italiana nel 2000. COME E' NATO IL RUGBY? Nella cittadina inglese di Rugby, nel 1823, un certo William Ellis, decise di infrangere le regole del calcio e, preso il pallone in mano, si mise a correre tenendolo stretto al petto: acclamato dalla folla, inventò il gioco del rugby. Nel 1871 si adottò la palla ovale con l'esplicita intenzione di renderla difficilmente controllabile con i piedi e non rischiare di "tornare" al calcio.

In Italia il rugby apparve all'inizio del secolo.

3. La storia del 6 Nazioni

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IL 4 NAZIONI (Home Championship) 1884 Primo Championship completo dato che si incontrano anche Irlanda e Galles. Vince ancora la "Rosa d'Inghilterra" che si aggiudica la “Triple Crown” o Triplice Corona, l'ambito trofeo che premia la squadra britannica che batte tutte le altre nella stessa edizione.

IL 5 NAZIONI 1910 Il "Cinque Nazioni" si concretizza nell'inverno dei 1910. Facendo seguito a Inghilterra (1906), Galles (1908) e Irlanda (1909), la Scozia decide di affrontare - dopo non poche incertezze - la Francia in un incontro annuale. Dopo 21 anni, l'Inghilterra torna a vincere il "Championship".

IL 6 NAZIONI 2000 5 febbraio - L'Italia esordisce nel Torneo proprio contro la squadra che ha vinto l'ultimo Trofeo delle Cinque Nazioni, la Scozia. Dominguez segna 29 punti, una meta di De Carli è il sigillo a una storica vittoria per 34 a 20. L'Inghilterra si aggiudica il Trofeo.

3. La storia del 6 Nazioni (segue)

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4. I dati del 6 Nazioni

129 anni di storia

150 paesi collegati

300 milioni di telespettatori

in Europa

1.976.250 spettatori

Periodo:

• febbraio - marzo

6 stadi 6 squadre

180 giocatori 15 partite

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5. La Storia della Coppa del Mondo

La Rugby World Cup nasce nel 1983. L’Australian Rugby Union e la New Zealand Rugby Union, in via separata, contattano l’International Rugby Board – la federazione internazionale – chiedendo di ottenere la direzione di un torneo a carattere mondiale. Passano due anni, e l’IRB assegna congiuntamente a Nuova Zelanda ed Australia l’organizzazione della prima Coppa del Mondo. Il 22 maggio ‘87, ad Auckland, prima partita della rassegna iridata. Di fronte la Nuova Zelanda, gli All Blacks che poi alzeranno la prima Webb Ellis Cup, e la Nazionale Italiana di Marco Bollesan. Nel 1991, seconda edizione, si gioca in Inghilterra, con partite giocate anche in Scozia, Galles ed Irlanda: vince l’Australia, l’Inghilterra padrona di casa va in finale. Quattro anni dopo, si va in Sudafrica. E’ la fine dell’apartheid e l’inizio del rugby professionistico. Ed è l’edizione della Coppa del Mondo che verrà ricordata come l’edizione di Jonah Lomu, stella neozelandese diciannovenne che entusiasma le folle, e di Nelson Mandela. Il Sudafrica batte in finale la Nuova Zelanda all’Ellis Park di Johannesburg, e Mandela consegna all’afrikaner Francois Pienar, capitano degli Springboks, la William Webb Ellis Cup: è la vittoria degli Springboks, ma anche di tutta la rainbow nation, ed uno dei momenti più emozionati della storia della palla ovale. L’edizione del 1999 viene affidata al Galles, ma la supremazia dell’Emisfero Sud permane: l’Australia ed il suo capitano John “Nobody” Eales travolgono in finale una Francia sino a quel momento spumeggiante, e la Coppa del Mondo resta agli antipodi.

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5. La Storia della Coppa del Mondo (segue)

La quinta edizione della Rugby World Cup, nel 2003, viene affidata proprio all’Australia dopo che la Nuova Zelanda, in disaccordo con l’IRB su sponsorizzazioni, pubblicità e vendita dei biglietti, rimane ai margini dell’organizzazione. La Coppa del Mondo cresce ancora, diventa il terzo evento sportivo al mondo dopo le Olimpiadi ed i Mondiali di calcio, e assiste alla prima affermazione di una formazione europea, l’Inghilterra, mentre l’Italia vede sfumare per un soffio i quarti di finale. L’immagine del drop di Jonny Wilkinson, nei supplementari contro l’Australia, fa il giro del mondo e porta in Europa la Webb Ellis Cup. Quattro anni dopo, nel 2007, si va in Francia: i coqs eliminano la grande favorita Nuova Zelanda nei quarti di finale, ma nel turno successivo si arrendono agli inglesi, campioni in carica, decisi a difendere sino in fondo il proprio titolo. Nella finale dello Stade de France, però, è il Sudafrica, dodici anni dopo il successo del 1995, a tornare sul tetto del mondo. L'Italia, con due successi e due sconfitte - decisivo il 18-16 di Saint Etienne contro la Scozia - deve rimandare l'appuntamento con i quarti di finale. Il RWC 2011, in Nuova Zelanda, è l’ennesimo successo per le tv e per le aziende, ma purtroppo è ancora sfortunato per i colori azzurri: dopo la sconfitta con l’Australia, le belle prove con la Russia e gli USA vengono vanificate dalla batosta contro i verdi irlandesi. La Webb Ellis Cup rimane tra le mani dei padroni di casa, gli All Blacks, che sconfiggono in una tiratissima finale la Francia 8-7. Appuntamento in Inghilterra, nel 2015, per sperare nel primo approdo dell’Italia ai quarti di finale.

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6. I dati della RWC: New Zealand 2011

Oltre 4 miliardi di telespettatori in tutto il mondo Giro di affari di 1.5 miliardi di euro

350 milioni € di aumento del PIL

Più di 100 000 turisti in meno di due mesi

1,5 milioni di biglietti venduti e 180 milioni € di incasso

Capienza degli stadi riempita per oltre l’85%

180 paesi collegati nel mondo

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Indice B

7. I Mondiali Under 20 in Italia: JWC Italy 2011

8. Il progetto Propaganda e Sviluppo della F.I.R.

9. Il Rugby nelle Scuole Italiane

10. Il Campionato Scolastico

11. Il MiniRugby in Italia

12. Le altre Nazionali Azzurre

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Notizie IRB.COM - Lunedì 27 Giugno 2011 Il Presidente IRB Bernard Lapasset consegna il trofeo iridato al capitano neozelandese Luke

Whitelock al termine della finale mondiale disputata nello Stadio Plebiscito di Padova. Il miglior Mondiale Under 20 di sempre secondo il Presidente dell’International Rugby Board

Bernard Lapasset, giunto in Italia per seguire la finale fra Nuova Zelanda e Inghilterra. Altissimo il livello, in grado di gettare le fondamenta per la crescita del Rugby internazionale.

Il torneo, conquistato per la quarta volta dalla Nuova Zelanda dopo la vittoria sull’Inghilterra, ha coinvolto e appassionato i cuori e le menti del pubblico italiano, oltre 40.000 gli spettatori che hanno seguito i 30 match in programma, fra uomini donne e bambini.

Per l’Italia è stato un grande successo, sia a livello organizzativo che mediatico. La Rai ha dato grande visibilità sul territorio nazionale e le attività correlate hanno coinvolto tutta la regione Veneto.

“Voglio ringraziare la Federazione Italiana Rugby, e le autorità del Veneto che hanno contribuito al successo e alla crescita del Torneo” ha aggiunto Lapasset.

"La ricompensa per l’impegno profuso è stata un’edizione eccezionale. L’aspetto più importante è la crescita che questo campionato può portare in una nazione come l’Italia, che ha un grandissimo potenziale”

Il prossimo IRB Junior World Championship, nel 2012 sarà ospitato dal Sudafrica.

7. JWC Italy 2011: Secondo l’IRB la migliore edizione

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7. I Numeri della JWC Italy 2011

3 città in Veneto

• Padova

• Treviso

• Rovigo

142 Paesi collegati

• 200 media accreditati

12 squadre

• 312 giocatori

30 partite

• 21 giorni di manifestazione

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8. Il progetto Propaganda e Sviluppo della F.I.R.

La F.I.R. ha lo scopo di promuovere,

regolamentare e sviluppare in Italia il gioco del

rugby.

Il Rugby nelle Scuole e i Tornei di Minirugby sono

dei punti di forza di questi obiettivi.

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9. Il Rugby nelle Scuole Italiane

4 categorie

U.10, U.12, U.14, U.16

600 squadre

8.000 partite

200.000 bambini

Campionato scolastico

2.200 scuole coinvolte

Dura tutto l’anno

Copre l’intero territorio italiano

• Coinvolge bambini di diverso profilo socio-economico e culturale

INTEGRAZIONE

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10. Il Campionato Scolastico

Festa del Rugby

Fase finale – Roma

3.500 bambini

CENTRO - SUD

150 società affiliate

3.500 partite l’anno

NORD

210 società affiliate

4.500 partite l’anno

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11. Il MiniRugby in Italia

88 Tornei

Periodo: da settembre a maggio

4 categorie di età

U.7, U.9, U.11, U.13

4.000 squadre

28.000 bambini

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12. Le altre Nazionali Azzurre

• La Nazionale Under 20, vincitrice del Mondiale B del 2010 e campione d’Europa nella stagione 2009-2010, è protagonista del “Sei Nazioni” di categoria, è la palestra della Nazionale Maggiore: è da qui che escono i talenti che vestiranno la maglia azzurra della Nazionale Maggiore . La copertura televisiva degli eventi è assicurata dalla RAI con dirette dai campi su cui è impegnata la selezione.

Under 20

• Il rugby nella sua variante a 7 giocatori ha una diffusione sempre maggiore, non solo nelle Nazioni rugbisticamente più sviluppate: è emblematico il caso di Hong Kong. Dal 2016, con i giochi olimpici di Rio de Janeiro, il rugby seven entrerà a far parte del programma olimpico, il primo evento sportivo per visibilità televisiva al mondo.

Nazionale Seven

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12. Le altre Nazionali Azzurre (segue)

•La Federazione Italiana Rugby è impegnata nello sviluppo del movimento rugbistico femminile a tutti i livelli, sul territorio nazionale.

•La donna che pratica rugby sembra interpretare in maniera assolutamente coerente il momento storico e sociale che lo sport ed il nostro Paese, più in generale, stanno attraversando. L’immagine e le storie di persone “vere”:

• la metafora di un Paese che sta affrontando le grandi sfide dello sviluppo economico, potendo contare su un patrimonio solido di valori, impegno e professionalità;

• la possibilità di sviluppare attività di team building per portare l’esperienza sportiva in contesti aziendali;

•Un veicolo di comunicazione sociale e sportiva, con particolare riferimento ai temi dell’universo femminile.

Nazionale Femminile

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13. Il Rugby & la F.I.R. come grande mezzo di comunicazione per gli Ascolti TV

14. Il Rugby & la F.I.R. come grande mezzo di comunicazione attraverso la Diffusione TV

15. Il Rugby & la F.I.R. come grande mezzo per il Pubblico allo stadio

Indice C

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13. Il Rugby & la F.I.R. come grande mezzo di comunicazione per gli Ascolti TV

RBS 6 NAZIONI 2012

* BBC per UK, FT per la Francia, SKY Sport e La7 per l’Italia e RTE per l’ Irlanda

DATA PARTITA CANALI TV

*

AUDIENCE

04.02.12 Francia - Italia BBC+FT+Sky Sport + La7+RTE 6.069.200

11.02.12 Italia - Inghilterra BBC+FT+Sky Sport + La7+RTE 6.455.000

25.02.12 Irlanda - Italia BBC+FT+Sky Sport + La7+RTE 6.300.000

10.03.12 Galles - Italia BBC+FT+Sky Sport + La7+RTE 7.508.600

17.03.12 Italia - Scozia BBC+FT+Sky Sport + La7+RTE

5.440.000

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13. Il Rugby & la F.I.R. come grande mezzo di comunicazione per gli Ascolti TV

Share medio Cariparma Test Match 2010 (aggregato)

LA7 + Sky Sport Italia

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14. Il Rugby & la F.I.R. come grande mezzo di comunicazione attraverso la Diffusione TV

TV Broadcaster Territorio

La7 + Sky Sport +

RAI Sport

Italia

BBC + RTE UK + Irlanda

France Television Francia

TV Broadcaster Territorio

Fox Sport +

Channel 9

Australia

ESPN Argentina

Supersport Sud Africa

Fox Sport Nuova Zelanda

TV Broadcaster Territorio

ESPN Star Asia

TV Broadcaster Territorio

Setanta Nord America

PEGSA America Latina

TV Broadcaster Territorio

Mnet Africa

TV Broadcaster Territorio

TV5 Worldwide

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15. Il Rugby & la F.I.R. come grande mezzo di comunicazione per il Pubblico allo stadio

EVENTO LOCATION CAPIENZA PUBBLICO

ITALIA vs IRLANDA

5 febbraio 2011

Stadio Flaminio

Roma

34.000 spettatori SOLD OUT

ITALIA vs GALLES

26 febbraio 2011

Stadio Flaminio

Roma

34.000 spettatori SOLD OUT

ITALIA vs FRANCIA

12 marzo 2011

Stadio Flaminio

Roma

34.000 spettatori SOLD OUT

ITALIA vs

INGHILTERRA

11 febbraio 2012

Stadio Olimpico

Roma

73.000 spettatori 53.700 spettatori

*

ITALIA vs SCOZIA

17 marzo 2012

Stadio Olimpico

Roma

73.000 spettatori SOLD OUT

TOTALE 5 partite 248.000 spettatori 228.700

spettatori

* In occasione di Italia-Inghilterra, 15.000 possessori di biglietto non sono riusciti a raggiungere lo stadio causa neve

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16. Il Rugby & la F.I.R. come grande mezzo di comunicazione per la Stampa

17. Il Rugby & la F.I.R. come grande mezzo di comunicazione per Internet

18. Il Rugby & la F.I.R. come grande mezzo di comunicazione Istituzionale

Indice D

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Durante i Test Match e il 6 Nazioni, grande rilievo viene dato dalla stampa nazionale e internazionale alla Nazionale Italiana con articoli e fotografie inerenti

alle partite.

16. Il Rugby & la F.I.R. come grande mezzo di comunicazione per la Stampa

Le maggiori testate sportive, i quotidiani, le riviste di settore, dando ampia risonanza alle competizioni, consentono di rafforzare la brand awareness degli sponsor federali, incrementando di conseguenza il valore.

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certificatore: redsheriff

17. Il Rugby & la F.I.R. come grande mezzo di comunicazione per Internet: www.federugby.it

Analisi Utenze – Anni 2011/2012 www.federugby.it PAGE VIEWS

VISITE UNICHE

VISITE TOTALI

MEDIA PAG. PER VISITA

gen-11 673.327 74.955 192.625 3,5

feb-11 736.869 92.014 217.478 3,39

mar-11 729.809 86.079 205.752 3,55

media 713.335 84.349 205.285 3,48

PAGE VIEWS VISITE

UNICHE VISITE TOTALI

MEDIA PAG. PER VISITA

set-11 586.857 151.742 186.440 3,1

ott-11 837.029 177.952 231.619 3,6

nov-11 616.106 134.023 169.362 3,6

media 679.997 154.572 195.807 3,43

PAGE VIEWS VISITE

UNICHE VISITE TOTALI

MEDIA PAG. PER VISITA

gen-12 693158 78.011 194.680 3,56

feb-12 793.285 104.234 245.079 3,24

mar-12 762.891 87.291 220.225 3,46 media 749.778 89.845 219.995 3,42

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18. Il Rugby & la F.I.R. come grande mezzo di comunicazione Istituzionale

“Esci della Mischia, Prendi il Bus”

“ Meno Incidenti Stradali:

ecco la Mèta da raggiungere”

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19. Sponsorship: Obiettivi F.I.R.

20. Sponsorship: Opportunità F.I.R.

21. Sponsorship: Ufficio Stampa F.I.R.

22. Sponsorship: Calendario della Nazionale

23. Sponsorship: Stadio Flaminio –

Stadio Olimpico

24. Sponsorship: Sponsor F.I.R.

Indice E

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Il progetto dell’ Ufficio Marketing F.I.R. è quello di proporre la Federazione Rugby e la Nazionale Italiana ad un numero di aziende selezionate e leader nel proprio settore, come veicolo di comunicazione.

Creare azioni di co-marketing, fornendo il proprio servizio attraverso canali comunicativi sviluppati dalle singole realtà, e utilizzando un argomento comune: la Nazionale.

La finalità del progetto, è quella di costituire un pool di aziende qualificate, che operino in sinergia per ottimizzare l’utilizzo delle opportunità concesse agli sponsor.

19. Sponsorship: Obiettivi F.I.R.

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20. Sponsorship: Opportunità F.I.R.

Notorietà e visibilità

Strumento di comunicazione

Opportunità di PR

Pubblico

Servizi Personalizzati

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• Caratteristica significativa della FIR è il supporto di un Ufficio Stampa interno per garantire al Partner una visibilità mediatica di alto livello.

• Il servizio di Ufficio Stampa prevede una quotidiana produzione di comunicati, da inoltrare ad inoltrare una di mailing-list di n. 600 contatti specializzati, con particolare riferimento al settore sportivo e business, per l’intera giornata della stagione sportiva.

* Dati 2011

21. Sponsorship: Ufficio Stampa F.I.R.

• Di pari passo, verrà svolto presso le principali testate giornalistiche, le radio e le tv un intenso lavoro di public-relations, al fine di garantire all’evento la maggiore visibilità possibile tanto a carattere locale che nazionale.

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22. Sponsorship: Calendario della Nazionale

EVENTO PARTITE DATA IN CASA FUORI CASA

TOUR ESTIVO

3 Giugno 2012

Argentina, Canada e

Stati Uniti

TEST MATCH

3 Novembre

2012 Nuova Zelanda,

Australia e Tonga

SIX NATIONS

5 Febbraio - Marzo

2013 Francia, Irlanda

e Galles Inghilterra e Scozia

TOUR ESTIVO

2 Giugno 2013

TBD

TEST MATCH

3 Novembre

2013 Australia, Argentina

e da stabilire

SIX NATIONS

5 Febbraio - Marzo

2014 Inghilterra

e Scozia Irlanda, Galles e Francia

TOUR ESTIVO

2 Giugno 2014

TBD

TEST MATCH

3 Novembre

2014

Sud Africa, Argentina

e da stabilire

SIX NATIONS

5 Febbraio – Marzo 2015

Francia, Irlanda e Galles

Inghilterra e Scozia

RWC 2015 Settembre 2015 TBD

Totale 31 17 14

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22. Sponsorship: dallo Stadio Flaminio allo Stadio Olimpico

2007: STADIO FLAMINIO – 25.000 posti 2008: STADIO FLAMINIO – 32.000 posti

2010: STADIO FLAMINIO – 34.000 posti 2012: STADIO OLIMPICO – 73.000 posti

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23. Sponsorship: Sponsor F.I.R.

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23. Sponsorship: Sponsor F.I.R. (segue)

Page 39: Spreading waterpolo-marketing-plan-rugby

24. Sponsorship: Visibilità Nazionale Italiana

25. Sponsorship: Visibilità bordo campo

26. Sponsorship: Visibilità alternativa

27. Sponsorship: Visibilità Stampa

28. Sponsorship: Attività collaterali

Indice E

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24. Sponsorship: Visibilità Nazionale Italiana

Materiale di allenamento

Pantaloncino Maglia

Pallone

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25. Sponsorship: Visibilità Bordo Campo

3D Branding

Maglia arbitri LED luminosi

Maxischermo

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25. Sponsorship: Visibilità Bordo Campo (segue)

Backdrop interviste TV Cartellonistica raduno

Copripali Sottotribune

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Conferenze Stampa FIR – 2/ 3 volte l’anno – n. 40/50 Giornalisti – n.6/10 Radio Nazionali – n. 4/5 TV Nazionali

30.000 copie – oltre 20.000 lettori al mese

26. Sponsorship: Visibilità Alternativa

Rivista ALL RUGBY

Cena del presidente al Flaminio per il tour estivo

Cerimonia di presentazione – 26.01.2012

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28. Sponsorship: Attività Collaterali

Carta di credito Cariparma Cappellini Peroni (circa 70.000 per ogni partita)

Photo shooting

Page 45: Spreading waterpolo-marketing-plan-rugby

29. Sponsorship: Comunicazione Evento

30. Sponsorship: Pubbliche Relazioni F.I.R.

31. Sponsorship: Villaggio Pubblico F.I.R.

32. Contatti

Indice F

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29. Sponsorship: comunicazione evento

La promozione degli eventi che vedono coinvolta la Nazionale Italiana gode di ampio risalto sulla carta stampata, sia sportiva che generalista

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29. Sponsorship: Comunicazione Evento (segue)

Affissione dinamica:

autobus

Affissione statica:

formato 100x140

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30. Sponsorship: Pubbliche Relazioni F.I.R.

Asta delle Maglie

Italia vs Nuova Zelanda

Consegna orologio della

Nazionale

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30. Sponsorship: Pubbliche Relazioni F.I.R. (segue)

Ospitalità allo stadio -

Udine Ospitalità allo stadio -

Roma

Cena di gala –

Roma

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31. Sponsorship: Villaggio Pubblico F.I.R.

La mascotte sul palco

Punto ristoro

Il palco con la Nazionale

Il pubblico del Villaggio

Page 51: Spreading waterpolo-marketing-plan-rugby

FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY

www.federugby.it

Stadio Olimpico - Curva Nord

00135 Roma

Ufficio Marketing F.I.R.

Tel. +39.06.4521.3169 /13/ 44

Fax. +39.06.4521.3188

E-mail: [email protected]

32. Contatti