Upload
liberta-e-giustizia
View
914
Download
3
Embed Size (px)
DESCRIPTION
Libertà e giustizia - Scuola di formazione politica Summer School di Reggio Calabria "Il Mezzogiorno oltre il vincolo della criminalità organizzata - Sviluppo economico politiche pubbliche governance locale" 12-14 settembre 2008
Citation preview
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza1
II sessione: Politiche per la coesione economica e sociale nel Mezzogiorno
La coesione economica e sociale in Europa e in Italia
Francesco TimpanoUniversità Cattolica di Piacenza
Libertà e giustiziaScuola di formazione politica
Summer School di Reggio CalabriaIl Mezzogiorno oltre il vincolo della criminalità organizzata
Sviluppo economico politiche pubbliche governance locale12-14 settembre 2008
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza2
Indice
1. Evidenza empirica complessiva2. Alcune affermazioni di sintesi della
politica europea per la coesione3. Alcune considerazioni generali: la
convergenza è un mito?4. Le politiche: i focus principali dell’UE
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza3
1. Evidenza empirica complessiva
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza4
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza5
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza6
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza7
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza8
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza9
Per comprendere la relazione della mappa precedente
(Y/POP) = (Y/OCC) * (OCC/POP)Reddito procapite = produttività media *
tasso di occupazioneΔ% reddito procapite = Δ % produttività + Δ % tasso di occupazione
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza10
Convergenza nazionale: i tassi di crescita del PIL procapite EU15 vs. EU-10
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza11
Dimensione nazionale e regionale
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza12
Un dato eloquente
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza13
La produttività nelle regioni
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza14
2. Alcune affermazioni di sintesi della politica europea per la
coesione
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza15
I tre livelli del concetto di coesione
• Coesione economica• Coesione sociale• Coesione territoriale
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza16
Nel Trattato dell’Unione
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza17
Nel Trattato (sul funzionamento)
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza18
continua
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza19
continua
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza20
Il tema centrale è la convergenza
• La convergenza si misura in Europa in primo luogo attraverso l’evidenza empirica del PIL procapite
• In realtà nelle relazioni sulla coesione si cercano di individuare altri indicatori per la coesione
• Gli indicatori sono strumenti particolarmente importanti per l’analisi d’impatto
• Vi è la tendenza per l’Europa ad essere troppo ottimista sulla politica di coesione
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza21
L’andamento della rincorsa delle regioni
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza22
La convergenza economica: esiti in sintesi (dalla IV relazione)
La convergenza esiste sia a livello nazionale nel periodo 1994-2006• Ha interessato i paesi della coesione ed in particolare Irlanda, Spagna ed anche Grecia• Nei NMS vi sono fenomeni importanti (PIL raddoppiato negli stati baltici e tassi di
crescita raddoppiati in Polonia, Ungheria e Slovacchia)• Il ritardo di Bulgaria e Romania è forte: impiegheranno 15 anni a portarsi al 75% della
media EU27…sia a livello regionale• Vi sono otto regioni in meno con un PIL inferiore al 75% della media UE e 7 in meno
con un PIL inferiore al 50% della media UE• Le regioni interessate dagli aiuti hanno avuto quasi sempre un aumento significativo
del PIL procapiteLe disparità rimangono notevoli• La crescita tende a concentrarsi in aree specifiche dei paesi dell’allargamento, in
particolare nelle capitali• Tra il 2000 ed il 2004 il PIL procapite scende ancora in 27 regioni ed in 24 altre cresce
meno dello 0,5%
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza23
Coesione sociale
• I tassi d’occupazione sono risultati convergenti a livello comunitario e nazionale…
• … e gli scarti dei tassi di disoccupazione si sono ridotti
• La povertà rimane una sfida: riguarda 75 milioni di cittadini, il 16% della popolazione comunitaria
• I livelli di istruzione aumentano ma rimangono bassi nelle regioni in ritardo di sviluppo
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza24
Coesione territoriale
• Nell’UE27, minore concentrazione territoriale del PIL nel cuore storico dell’Europa… non più solo Londra, Parigi, Milano, Monaco e Amburgo, ma Dublino, Madrid, Helsinki e Stoccolma ed anche Varsavia, Praga, Bratislava e Budapest
• … ma più concentrazione a livello nazionale…• … con una tendenza alla suburbanizzazione…• … mentre alcune zone rurali continuano a spopolarsi• … e le possibilità di scambi transfrontalieri si ampliano
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza25
Dalla V relazione intermedia
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza26
Una classificazione per le regioni
• Convergenza• Competitività regionale ed occupazione• Transizione (Phasing in o phasing out)
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza27
La struttura italiana tra il 2000 ed il 2013La struttura italiana tra il 2000 ed il 2013
• Competitività regionale e occupazione[criterio: tutto il territorio dell’UE non coperto dalla Convergenza]
• Phasing out Obiettivo 1
Molise
• Competitività regionale e occupazione[criterio: tutto il territorio dell’UE non coperto dalla Convergenza]
• Parzialmente Obiettivo 2• Obiettivo 3
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino A.A., Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo
• Competitività regionale e occupazione[criterio: Regione “Phasing in”, riserva speciale]
• Obiettivo 1Sardegna
• Convergenza[criterio: PIL <75% PIL medio comunitario per effetto statistico, riserva speciale]
• Obiettivo 1Basilicata
• Convergenza[criterio: PIL <75% PIL medio comunitario]
• Obiettivo 1 Campania, Calabria, Sicilia, Puglia
2007-20132000-2006 Regioni
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza28
Nei paesi della convergenza, della transizione e della competitività regionale ed occupazione
Le criticità
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza29
Ancora la produttività
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza30
La lettura della Commissione: capitale umano
Le regioni della convergenza sono ancora troppo indietro nel capitale umano impiegato nei settori ad alta crescita e nel capitale umano con alta crescita
- Quota di persone con livelli di formazione elevati (25-64) 17% Conv 25% RCE
- Quota di risorse umane in settori RST 12% vs. 17%
- Quota di lavoratori della conoscenza (knowledge workers) più alta in RCE che Conv
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza31
Ma anche
• Infrastrutture• Investimenti produttivi (PMI, RST,
innovazione)
Nell’ambito della famosa e complicata storia della strategia di Lisbona:
“…fare dell’Europa l’area più competitiva del pianeta”
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza32
L’analisi di impatto della Commissione
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza33
Impatto su PIL e sull’occupazione
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza34
3. Alcune considerazioni generali: la convergenza è un
mito?
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza35
Ma l’Europa converge effettivamente?
• Molti studi sulle regioni europee verificano una debole convergenza in cui un ruolo cruciale per spiegare la convergenza è giocato da variabili quali il capitale umano e le infrastrutture
• Nei lavori che considerano le province europee la convergenza è presente nei paesi EU15, mentre non si verifica ancora nei paesi EU10
• Il ciclo economico europeo è abbastanza simile in EU15 ed in EU10, ma i tassi a cui crescono i diversi paesi sono più alti nei paesi EU10
• La velocità della convergenza è abbastanza stabile nel tempo e non vi sono state accelerazioni significative se non per le regioni EU10
• La dinamica dei tassi di crescita nei paesi EU10 spiega la convergenza in Europa molto più che le regioni obiettivo 1 della EU15
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza36
Lo spazio conta
• La mappa del PIL procapite delle regioni europee ci evidenzia come le regioni più povere siano in periferia
• Esistono paesi anche nella EU15 in cui le disparità interne sono rilevanti (Italia)
• La crescita nelle diverse regioni è fortemente influenzata dalla crescita nelle regioni vicine
• Questa considerazione rileva in modo precisa per l’adozione di politiche di coesione che non lascino nessuno indietro.
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza37
La mobilità delle regioni nella scala europea del reddito procapite
• Se guardiamo le cose analizzando la transizione da livelli bassi a livelli alti di reddito delle regioni europee, le cose si fanno ben più complicate
• Si nota infatti che le regioni europee non hanno fatto particolari salti in avanti rispetto ai propri vicini e ciò rafforza l’idea che in Europa si siano formati gruppi di regioni (cluster) piuttosto omogenei
• Le disparità tra le regioni sono particolarmente forti ed il 75% delle regioni hanno un reddito inferiore a quello del vicino con solo poche regioni che sono più ricche dei vicini: le disparità restano molto forti
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza38
La Commissione ha ragione?
• La convergenza è un’evidenza empirica più significativa tra i paesi che tra le regioni: le perfomance di Irlanda, Spagna, Portogallo e Grecia sono state importanti
• La differenza nella crescita tra aree arretrate (EU10, cohesion countries, Ob1 in EU15) ed aree avanzate è in realtà ancora limitata per sperare in una convergenza significativa
• La stessa rincorsa delle regioni più arretrate comporterà tempi lunghi: per la Polonia oggi c’è una previsione di 15 anni per raggiungere l’uscita dall’obiettivo 1
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza39
4. Le politiche: i focus principali dell’UE
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza40
Strategie della Commissione
• Evidenza dalla V relazione intermedia e della IV relazione
• Focus proposti dalla Hubner
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza41
Evidenza dalla V relazione intermedia
• La relazione inscindibile tra coesione e competitività
• La necessità di combattere povertà e disparità
• La necessità di focalizzarsi sullo sviluppo sostenibile
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza42
Governance
• C’è un problema di governance: se si dice che i territori sono importanti per la competitività, allora le politiche regionali hanno ancora un senso concreto e le autorità locali sono essenziali per il raggiungimento dei risultati della strategia di Lisbona
• Occorre considerare che la politica di coesione è una politica strutturale e non congiunturale: non risolve i problemi di crescita oggi, ma quelli di lungo periodo
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza43
Linee strategiche principali
• Settori ad alta crescita: implicazione abbandono dei settori a bassa crescita
• Posti di lavoro knowledge based: implicazione abbandono delle politiche per gli altri posti di lavoro
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza44
Evidenza dalla IV relazione
Limitiamoci alla cosiddette sfide:• Aumentare la sfida globale alla
ristrutturazione e alla modernizzazione• Cambiamento climatico• Prezzi dell’energia• Nuovi squilibri demografici e aumento
della tensione sociale• Difficoltà delle politiche nazionali
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza45
Hubner
• Crescita regionale e disparità territoriali• Deficit di occupazione• Deficit di innovazione• Gestione dei cambiamenti ambientali
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza46
Lo strumento finanziario: in particolare per la ricerca e l’innovazione
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza47
5. Il Mezzogiorno nel quadro della coesione europea:
considerazioni per le politiche
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza48
Sviluppo economico come obiettivo politico
• Lo sviluppo economico è solo formalmente un obiettivo politico
• Esiste un oggettivo interesse a lasciare una regione in condizioni di ritardo di sviluppo
• Occorrono incentivi concreti a fare uscire le regioni dall’obiettivo convergenza oppure deve essere di scarso incentivo il permanervi anche in termini di “reputazione”
• Alternative: accesso a fondi più “avanzati” oppure riduzione dei fondi
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza49
Gli effetti dell’allargamento
• Si sono manifestati nel nostro paese in modo ancora limitato riguardando solo la Basilicata (cd. Effetto statistico)
• E’ chiaro che nel futuro la concentrazione dei fondi andrà sempre più verso le situazioni di maggiore criticità in termini di ritardo territoriale ed esse non sono nelle regioni italiane
• Si sta diffondendo la tendenza a considerare alcune politiche attivate per gli obiettivi di coesione eccessivamente distorsive e si ritiene necessario rimuoverle
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza50
Il tema centrale: produttività
• Questo è il tema centrale dello sviluppo economico del Mezzogiorno
• Il nodo della produttività si può risolvere con una strategia di medio-lungo periodo che utilizzi alcuni strumenti tipici
• Strumenti ricorrenti: capitale umano, infrastrutture, ricerca, innovazione
• Strumenti ulteriori: government/governance e business environment
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza51
La relazione tra competitività e coesione
• Vi sono molte ragioni per ritenere che una strategia per la coesione rafforzi la competitività
• Si continua ad affermare che la strategia per la coesione è essenziale per la strategia di Lisbona e viceversa
• In realtà, questa relazione non deve essere considerata scontata
• Il Mezzogiorno è un’area in mezzo al guado: da un lato non sufficientemente avanzata per competere con i motori dell’Europa e dall’altro troppo avanzata per partecipare alla competizione sui bassi costi
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza52
La creazione di occupazione• Le strategie per l’occupazione sono particolarmente
complesse da implementare in Europa• Nel Mezzogiorno le dinamiche dell’occupazione sono
differenziate, ma essa rimane in alcune aree troppo alta• La flessibilità non è lo strumento chiave per creare
occupazione nelle aree arretrate• La piccola imprenditorialità è utile per creare cultura
d’impresa, ma è anche un’implicita forma di flessibilità• E’ da percorrere con maggiore efficacia un mix di
politiche endogene e di attrazione di investimenti• Politiche che favorisca “buona” occupazione dipendente
stabile: questo avviene in un paese normale
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza53
Il tema delle infrastrutture
• Sono importanti per lo sviluppo economico ma solo in alcuni casi ne costituiscono un elemento decisivo
• Il gap infrastrutturale del Mezzogiorno non è uno scenario condiviso da tutti
• Vi è un serio e crescente problema di qualità delle infrastrutture
• In condizioni di risorse scarse, la scelta infrastrutturale può essere obbligata
• Occorre intervenire sui basic needs (acqua…)
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza54
La regolazione
• Per la coesione è meglio avere più o meno regolazione?
• Nel Mezzogiorno un allentamento del sistema delle regole c’è già eppure non permette il funzionamento del mercato
• L’Europa si è data un approccio complesso: la regolazione deve servire al buon funzionamento del mercato, lo Stato intervenga quando il mercato fallisce
• Per la coesione, le regole (poche ma buone) sono essenziali per il buon funzionamento delle istituzioni Stato e mercato
Francesco Timpano Università Cattolica di Piacenza55
Settori strategici, risorse umane e attrattività
• Esistono settori strategici: agricoltura e turismo?• Come declinare la sostenibilità: uso del
territorio?• Rafforzare i pochi settori esistenti o tentare
strategie sui nuovi settori?• Risorse umane: la coesione si realizzerà quando
aumenterà la mobilità bidirezionale• Attrattività: rendere i territori attrattivi per le
imprese locali ed esterne• Giocarsi apertamente la sfida della
globalizzazione?