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Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma SITAR Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma Atti del II Convegno, Roma 9 novembre 2011 VOLUME A CURA DI Mirella Serlorenzi e Ilaria Jovine 1-2_frontespizio_colophone:sitar 13/05/2013 21.40 Pagina 1

Il Sistema Informativo Territoriale Archeologico Nazionale - SITAN

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Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma

SITARSistema Informativo Territoriale

Archeologico di Roma

Atti del II Convegno, Roma 9 novembre 2011

VOLUME A CURA DI

Mirella Serlorenzie

Ilaria Jovine

1-2_frontespizio_colophone:sitar 13/05/2013 21.40 Pagina 1

Edizioni IUNOCoordinamento editorialeMarco Arizza

Grafica e impaginazioneFabio Filonardi

Stampa LB Pubblicità di Bianca [email protected]

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© 2013 Iuno s.r.l.Via Anastasio II, 32500165 – [email protected]

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INDICE

PARTE I: LA RAPPRESENTAZIONE PUBBLICA DEI DATI

M. SerlorenziIl SITAR in rete. Rappresentare, tutelare, diffondere 17

E. ValenteLa rete GARR a supporto della Ricerca e dell’Istruzione:filosofia e prospettive per il futuro 31

G. Azzena, S. Campana, P. Carafa, A. GottarelliIl Sistema Informativo Territoriale Archeologico Nazionale - SITAN 41

M. Ciurcina, P. GrossiOpen Data: alcune considerazioni sulla pubblica amministrazione e sui beni culturali e paesaggistici in Italia 47

P. Procaccini, S. PatellaRegione Lazio: verso l’Infrastruttura dei Dati Territoriali conforme ad INSPIRE ed alle specifiche tecniche promosse dal DigitPA 69

A. De Tommasi, A. Varavallo, M. Loche, M. SantamariaLo sviluppo tecnologico del Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma 77

S. Bertoldi, V. Fronza, M. ValentiWeb 2.0 e gestione integrale dei dati di scavo 97

A. SciannaModelli innovativi di cartografia numerica e sistemi di fruizione multimediale dei beni culturali 109

S. PiroIntegrazione di metodi geofisici ad alta risoluzione per l’individuazione di corpi anomali superficiali. Rappresentazioni 3D in archeo-geofisica 121

PARTE II: LA TUTELA E LA DIFFUSIONE DEL DATO ARCHEOLOGICO

S. Keay, G. EarlPortali di archeologia 1: Progetto Porto e le sue connessioni 131

C. Panella, M. Fano, E. BrienzaDallo scavo alla valorizzazione. L’esempio della valle del Colosseo e delle pendici del Palatino 145

A. Ancona, A. Contino, R. Sebastiani, A. Capodiferro, P. Quaranta, L. Rustico, L. Capodiferro, C. Delogu, E. PallottiArcheologia e Multimedialità: i siti dell’Aventino e del Testaccio 157

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A. RotondiIl SITAR a supporto della gestione del patrimonio 163

A. TomaselloSITAR, un approccio nuovo per rilevare, documentare e gestire il patrimonio storico – naturalistico 165

G. StranoParchi archeologici della SSBAR: il SITAR come strumento di rilevamento e gestione del paesaggio storico vegetazionale 169

Bibliografia 175

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Il Sistema Informativo Territoriale Archeologico Nazionale - SITAN1

G. Azzena [G.A.](Università degli studi di Sassari - Facoltà di Architettura di Alghero)

S. Campana [S.C.](Università di Siena - Dipartimento di Scienze Storiche e Beni Culturali)

P. Carafa [P.C.](Sapienza Università di Roma)

A. Gottarelli [A.G.](Dipartimento di Archeologia Università di Bologna “Alma Mater Studiorum”)

La Commissione Paritetica per lo sviluppo e la redazione di un progetto per la rea-lizzazione del sistema informativo territoriale del patrimonio archeologico italiano2,nominata dal Ministro per i Beni e le attività culturali con DM n.22 del 22 dicembre2009, ha condotto i suoi lavori nel corso del 2010 con 6 riunioni plenarie, avva-lendosi, al suo interno, di un apposito Gruppo Tecnico del quale facevano parte al-cuni membri della stessa Commissione integrati con persone altamente qualificatesul piano dell’informatica applicata all’archeologia. Al termine dei lavori, il 4 feb-braio 2011, la Commissione ha approvato all’unanimità un Documento conclusivoche contiene un piano operativo articolato e dettagliato relativamente ad attivitàda mettere in atto per la realizzazione effettiva del SITAN, che qui si riassumonoin modo complessivo, sotto forma di “proposte”. La precedente Commissione paritetica per la realizzazione del Sistema InformativoArcheologico delle città italiane e dei loro territori3, aveva individuato strumenticondivisibili e alcune precise linee di intervento per assicurare l’opportuna cono-scenza necessaria alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio archeologico. La

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1 Questo contributo è frutto di un’opera collettiva. Nella forma che si presenta è stato curato da G.Azzena, S. Campana, P. Carafa e A. Gottarelli ed è stato G. Sassatelli l’estensore materiale della sin-tesi (da cui è tratto, con poche modifiche, il presente lavoro) dell’ampia e articolata relazione finaleprodotta dalla Commissione Paritetica per lo sviluppo e la redazione di un progetto per la realizza-zione del sistema informativo territoriale del patrimonio archeologico italiano, da lui presieduta.Conseguentemente, se le pecche della presentazione editoriale vanno attribuite agli “autori” sopra-citati, il merito che può derivare da questo lungo impegno comune deve essere equamente ripartitotra tutti i componenti della Commissione: oltre ai suddetti, M. Castelli, S. De Caro (poi L. Malnati),M. Guaitoli, M. Lolli Ghetti, M.L. Mancinelli, L. Moro, A. Negri, J. Papadopoulos, A. P. Recchia, A.Pontrandolfo, R. Poggiani Keller, M. Serlorenzi, P. Sommella, M. Tagliente.

2 Il MiBAC ha recepito l’auspicio contenuto nella relazione finale della Commissione e, su nomina di-retta del Direttore Generale per le antichità, Luigi Malnati, è stato istituito in data 30 novembre2011 il Gruppo di lavoro paritetico e permanente per la realizzazione del SIT Nazionale per i BeniArcheologici, presieduto dallo stesso Malnati e composto da M. R. Barbera, A. Campanelli, F. Gam-bari, G. Sassatelli, G. Azzena, S. Campana, P. Carafa, A. Gottarelli, L. Moro, A. Negri, M. Serlorenzi,M. G. Fichera, con il compito specifico di sperimentare le potenzialità del progetto generale delSITAN e la sua applicazione pratica.

3 Nominata con DM MiBAC del 18 ottobre 2007 e presieduta da A. Carandini. Il Documento finaledella Commissione è consultabile in CARANDINI 2008, pp. 199-207.

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nuova Commissione, nominata con il compito di sviluppare e di redigere un pro-getto per l’individuazione e la definizione delle concrete modalità operative per larealizzazione del sistema informativo territoriale del patrimonio archeologico ita-liano, si è mossa da un lato recuperando i lavori della precedente Commissione, edall’altro facendo precisi passi avanti nella direzione della concreta operatività delprogetto e degli strumenti che servono per metterlo in atto. Nel corso dei suoi lavori la Commissione ha riscontrato come esista una diffusa, ein alcuni casi capillare, conoscenza del patrimonio archeologico di diversi ambititerritoriali, già acquisita ma frazionata in numerosi archivi e sistemi informativi didifferente struttura logica e tecnica, conservati/localizzati in sedi di diversa naturaamministrativa e variamente distribuite su tutto il territorio nazionale. La Com-missione ha inoltre riscontrato che esiste una concreta possibilità di interoperabilitàtra dati alfanumerici/geografici archeologici prodotti in ambito nazionale a finiscientifici e di tutela, anche quando strutturati in modo disomogeneo e gestiti me-diante supporti informatici e logici difformi. Ed ha inoltre constato che la comples-sità e la quantità delle informazioni da gestire unita alla pluralità degli Enti/soggetticoinvolti costituisce il fattore principale da considerare nella progettazione di unsistema informativo territoriale del patrimonio archeologico italiano.Alla luce di queste premesse la Commissione ha lavorato essenzialmente su duelinee operative: - definizione dei criteri e degli strumenti per le nuove acquisizioni in banca dati; - individuazione delle modalità per recuperare e rendere interoperabili i dati giàacquisiti.

Le proposte finali della Commissione sono così riassumibili:

- dare al sistema informativo territoriale del patrimonio archeologico italiano(SITAN) la configurazione di una Infrastruttura di Dati Territoriali (IDT);

- adottare l’insieme di tecnologie, metodi, politiche ed accordi istituzionali tesi afacilitare la disponibilità, l’omogeneità e l’accesso a dati già acquisiti, in corso diacquisizione o da acquisire anche se raccolti con metodologie e finalità diverse;

- individuare, nel panorama attuale della produzione/detenzione di dati archeolo-gici geograficamente determinati, i principali produttori/detentori di informazionisensibili, e di predisporre approcci e metodi del relativo coinvolgimento nelSITAN, sia nelle fasi della produzione ex novo, sia nel lavoro di trasformazionedei dati pregressi;

- sistematizzare le informazioni e i dati enucleandone le differenti tipologie, ancheper garantire che siano compresi nel SITAN sia quelli prodotti ex novo (pacchettodi indicazioni normate) sia quelli pregressi, prodotti o meno in formato numerico(indicazioni normate e linee progettuali delle attività necessarie alla trasformazione);

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- chiarire, senza possibilità di dubbio, che le indicazioni della Commissione nonintervengono né in merito alle metodologie di ricerca utilizzate per la produzionedell’informazione, né possono essere ritenute esaustive in merito alla conoscenzascientifica del paesaggio “storico”, ma intendono rappresentare una base cono-scitiva geo-topografica tanto minimale quanto ampiamente condivisa;

- impostare su protocolli OGC XML (formato file testo), in particolare OGC KML2.2. la definizione tecnologica dei requisiti minimi del metadato di intercomuni-cazione, relativamente alla scelta degli standard tecnologici di sua rappresenta-zione, ai protocolli e alle grammatiche che ne formalizzano il contenuto, aiformati di archiviazione e a quelli di scambio e di comunicazione;

- configurare l’architettura di base dell’IDT (Infrastruttura Dati Territoriali) a par-tire da un applicativo o metasistema che dovrà costituire il cuore operativo delsistema e che dovrà essere specificamente progettato in modo tale da fornire iServizi di rete e di Catalogo oltre che i Servizi di Presentazione, dedicati alla vi-sualizzazione/navigazione di dati geografici su piattaforma Geoweb, attraversola realizzazione del Portale Istituzionale;

- strutturare l’architettura del processo di NetWorking in ricerca, progettazione esviluppo delle tecnologie del Metasistema e del Portale coinvolgendo, nella fasedi avvio gli interlocutori universitari e non universitari interni alla Commissioneper ragioni di opportunità pratica e di celerità nell’avvio del processo, e am-pliando successivamente tale coinvolgimento a tutti coloro che vi vorranno ade-rire;

- proporre l’individuazione e l’istituzione di un luogo di coordinamento scientificooltre che operativo che funga da punto di riferimento, sia per la fase di avvio cheper la fase di gestione consolidata del SIT nazionale per i BBAA e individuandonel MiBAC (Direzione Generale per le Antichità e ICCD) il luogo istituzionale piùconsono a tale funzione;

- avviare un progetto di popolamento del sistema attraverso l’attivazione del Por-tale pubblico e attraverso l’estensione dell’IDT ai nodi territoriali istituzionali delMinistero, quali le Soprintendenze Archeologiche e le Direzioni Regionali per iBeni Culturali e Paesaggistici, oltre che alle Università e agli Enti territoriali pre-vedendo una attività complessiva organizzata sulla base di unità redazionali in-terne ai singoli nodi;

- sollecitare l’attuazione da parte dei diversi partner istituzionali (MiBAC e Uni-versità) di una politica, che tenda alla riorganizzazione e all’adeguamento delleproprie strutture alle dorsali portanti della rete trasmissione dati a livello nazio-nale, con particolare riferimento alla rete della ricerca scientifica GARR per fa-cilitare la connessione e l’interoperabilità dei singoli nodi;

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- adoperarsi per una strategia comunicativa attraverso la quale l’attuazione tec-nologica individuata, in quanto non invasiva né impositiva, appaia attrattiva ri-spetto ai tradizionali produttori di dati nella convinzione che per la buona riuscitadel progetto, al di là dei soli aspetti tecnologici ed applicativi e fin dalle primefasi di implementazione sperimentale del metasistema e di organizzazione in net-working delle attività, sia condizione necessaria l’organizzazione logistica di unarete di lavoro permanente e condivisa;

- prospettare una strategia operativa che tenga conto delle risorse disponibili, siain termini economici sia nei termini di una corretta distribuzione delle risorsestesse che le diverse istituzioni, per funzione, competenza istituzionale e distri-buzione geografica, possono mettere in campo nel breve, medio e lungo periodo.

La Commissione ritiene così di avere risposto in modo coerente alla realizzazionedegli obiettivi indicati nello stesso Decreto di nomina e cioè:

a) definire e realizzare un progetto complessivo per l’informatizzazione unificatadegli archivi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e delle Soprintendenzeterritoriali oltre che delle banche dati universitarie dedicate al paesaggio archeo-logico, non perseguendo l’obiettivo di una sola banca dati centrale ma quello diuna serie correlata di archivi informatizzati connessi da link e consultabili inrete.

b)di indicare linee operative per raccogliere, unificare e armonizzare il maggiornumero possibile di dati su aree, monumenti e complessi archeologici del terri-torio nazionale, recuperati attraverso scavi, ricognizioni, analisi del territorio eindagine non distruttive, sia attraverso l’integrazione dei dati già raccolti su vastascala da Università italiane e da Soprintendenze Regionali, sia attraverso l’im-plementazione di tali banche dati ed una loro estensione alle aree che ne sonoprive recuperando e acquisendo i dati degli archivi storici e correnti della So-printendenze territorialmente competenti almeno fino al 2000

c) di indicare gli strumenti tecnologici per progettare e realizzare in forma di pro-totipo sistemi di archiviazione informatizzata dei dati pregressi delle Soprinten-denze, seguendo linee operative comuni definite dalla stessa Commissione

Anche in considerazione di quanto previsto nello stesso Decreto di Nomina, la Com-missione, al fine di dare seguito alle linee operative dettagliatamente indicate neldocumento finale, oltre che per le necessarie operazioni di coordinamento e inter-relazione fra le varie iniziative da mettere in campo, avanza infine le seguenti pro-poste:

1. Costituzione di un Gruppo di lavoro, paritetico e permanente, per la realizzazionedel SIT nazionale per i BBAA, con il coinvolgimento dell’ICCD, del Ministero

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per i Beni e le Attività Culturali attraverso la Direzione Generale per le Antichitàe di alcuni membri della Commissione stessa che fanno capo a gruppi di ricercae a istituzioni universitarie con elevate competenze e con acquisita esperienza inquesto tipo di attività.

2. Predisposizione di appositi accordi istituzionali, in particolare tra MiBAC e Uni-versità ed Enti territoriali tesi alla massima facilitazione delle attività di recuperodei dati su aree, monumenti e complessi archeologici del territorio nazionale, siaattraverso la interconnessione con le banche dati esistenti sia attraverso l’imple-mentazione di tali banche-dati con una loro estensione alle aree che ne sono priverecuperando e acquisendo i dati degli archivi storici e correnti della Soprinten-denze territorialmente competenti almeno fino al 2000.

3. Previsione e predisposizione di un adeguato investimento economico e di risorseumane per facilitare e rendere possibile il lavoro dei gruppi coinvolti, in partico-lare Ministero, Soprintendenze e Università con meccanismi di finanziamentoche favoriscano la struttura del lavoro a rete, coordinato e organico, in linea coni presupposti individuati dalla Commissione e secondo le direttive dell’appositogruppo di lavoro permanente citato al punto 1.

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